tag:blogger.com,1999:blog-10208896281148790882024-03-28T02:40:53.489-07:00Panta reiQuesto blog contiene le mie considerazioni su vari ambiti della conoscenza contenute in saggi lunghissimi, recensioni di libri e scritti più brevi.Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.comBlogger156125tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-61789172350118156052023-09-29T23:59:00.028-07:002023-09-30T00:10:35.205-07:00"CITTA' MAYA" di Pierre Ivanoff: recensione e brani<p>RECENSIONE SEGUITA DA UNA SELEZIONE DI BRANI IMPORTANTI DEL LIBRO "CITTA' MAYA" DI PIERRE IVANOFF (1970) E ALTRI CONTENUTI DI APPROFONDIMENTO DEL CONTESTO CULTURALE E MITOLOGICO. L'OPERA CONTIENE PLAUSIBILI TEORIE E PROFONDE INTERPRETAZIONI DEI SIGNIFICATI SIMBOLICI E FILOSOFICI DEI MITI E DELLE TESTIMONIANZE MONUMENTALI DI QUESTA CIVILTA'.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7BITOGEHElQBvKbi8dyfvza0CeBFXusLugJtvpth22_FKU2bFD6K15N9LB4SgfX4739d7hCOMk1SL07i8dzlvjfE0W5blIvU7X7jn_L0UJ9HSYiK52ToGdK-wC0lhr2O4Cj36L-WDbbPkuS0SJsSRFHf8zB-EIVOiXS3-2HD-FYDzNwlxq3GcoJ5rAqcO/s2048/330183131_870860307541638_4971389468156816598_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1648" data-original-width="2048" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7BITOGEHElQBvKbi8dyfvza0CeBFXusLugJtvpth22_FKU2bFD6K15N9LB4SgfX4739d7hCOMk1SL07i8dzlvjfE0W5blIvU7X7jn_L0UJ9HSYiK52ToGdK-wC0lhr2O4Cj36L-WDbbPkuS0SJsSRFHf8zB-EIVOiXS3-2HD-FYDzNwlxq3GcoJ5rAqcO/s320/330183131_870860307541638_4971389468156816598_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhodf1eDtpIH20XRVeGzIJ_-U5QZMfnzPUq8MCSOmBqVCblhRaUlpNh8PBVzz5JqFaLtpMsdy53onJNYi2eQ8by3vDYSBeB102PMziUqeHweQDStvNWEe2OaSprVoXOtyCnSJ9uFR3hfxup406G3SyKicVhWblL6fk7hO5oEzSDTdNbqQINupTT6BHCpgHR/s2048/329989423_510875614529782_6797367824305039091_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhodf1eDtpIH20XRVeGzIJ_-U5QZMfnzPUq8MCSOmBqVCblhRaUlpNh8PBVzz5JqFaLtpMsdy53onJNYi2eQ8by3vDYSBeB102PMziUqeHweQDStvNWEe2OaSprVoXOtyCnSJ9uFR3hfxup406G3SyKicVhWblL6fk7hO5oEzSDTdNbqQINupTT6BHCpgHR/s320/329989423_510875614529782_6797367824305039091_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn6ju5MGtd9nIUkot3m5DNgDjvZv6N5cpNzezW4vlGEZ7Kh6vVWyaOwgueMwGBTrH8xSnr3ph8HbHNyrxLogXXsNSKABva7m58UeB00q8bk3Q8i6ZL5NVryMejK067XmFCbAMChnuNlPL5bNX0lkMi8aT_oXuaAPnvD_T5Y-31E3DlJu47vdzXxoqF6y-V/s2048/329859657_582510560430217_6613650231241847309_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn6ju5MGtd9nIUkot3m5DNgDjvZv6N5cpNzezW4vlGEZ7Kh6vVWyaOwgueMwGBTrH8xSnr3ph8HbHNyrxLogXXsNSKABva7m58UeB00q8bk3Q8i6ZL5NVryMejK067XmFCbAMChnuNlPL5bNX0lkMi8aT_oXuaAPnvD_T5Y-31E3DlJu47vdzXxoqF6y-V/s320/329859657_582510560430217_6613650231241847309_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGYt3o6fsnEBeWUPtNI_mWDhRN7W8HSz8v4M1GQOphWH72y1crb3L9esSYaxUzFek5LDOmdkBFmxlxPKZhF3xqn7TUQvHxHCKHjuxp6fhZXGDbpuaS-lPQn1Ut8oXTV_PFpPOSC8S3jflMEWhM2LcrbwiKyy1Us08eoeywSAHA22R547xR1iZiGlsdfmVf/s2048/330328790_4396932577097015_9047817225215547666_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1725" data-original-width="2048" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGYt3o6fsnEBeWUPtNI_mWDhRN7W8HSz8v4M1GQOphWH72y1crb3L9esSYaxUzFek5LDOmdkBFmxlxPKZhF3xqn7TUQvHxHCKHjuxp6fhZXGDbpuaS-lPQn1Ut8oXTV_PFpPOSC8S3jflMEWhM2LcrbwiKyy1Us08eoeywSAHA22R547xR1iZiGlsdfmVf/s320/330328790_4396932577097015_9047817225215547666_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxsaJl10FbTW7DAcD0dBm-de3dt7-Of2CwaJKrqw4opra-ObWXgqy36uCfXIyH6EflnkTsm8lChdnh6KgYHQsYJ8Je50SsPd_ytM_nFc2KSFJpqlmxwnxAX-x9l7o6AQCghakrqFEvYiBKEWwaMOfc9geOmstPDJCJHLSMbO0047-U93x7_Mr6yZxfIyxV/s1508/330416690_737965187720903_576431174568115085_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1508" data-original-width="1126" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxsaJl10FbTW7DAcD0dBm-de3dt7-Of2CwaJKrqw4opra-ObWXgqy36uCfXIyH6EflnkTsm8lChdnh6KgYHQsYJ8Je50SsPd_ytM_nFc2KSFJpqlmxwnxAX-x9l7o6AQCghakrqFEvYiBKEWwaMOfc9geOmstPDJCJHLSMbO0047-U93x7_Mr6yZxfIyxV/s320/330416690_737965187720903_576431174568115085_n.jpg" width="239" /></a></div><p>Lessi per la prima volta "Città Maya" di Pierre Ivanoff quando avevo 12 anni. Oggi, attraverso la lente di una più profonda e ampia comprensione, lo posso giudicare come un'opera davvero irrinunciabile nel panorama dei testi sulla civiltà Maya e le civiltà precolombiane in generale, un classico citato fra i migliori sulle riviste di archeologia (Archeo 1990, n.66, pag.109) e nei saggi di studiosi storici come, ad esempio, "I miti maya e aztechi" di Angelo Morretta. L'ispirata presentazione di Miguel Angel Asturias (Premio Nobel e scrittore guatemalteco) ci apre la strada ad una migliore comprensione della mentalità e dell'universo maya, arricchito dalle citazioni di Aldous Huxley, riportate qui in seguito nella descrizione dell'"Urna di Teapa". Questa breve recensione non vuole sostituire il saggio che dovrò in seguito scrivere sulla mitologia maya, il Popol Vuh e un po' di storia, ma è chiaro che senza questo libro la ricerca sarebbe stata privata di importanti informazioni introvabili altrove, oltre a convincenti intuizioni e teorie proposte dall'autore.<br /><br />Per fare qualche esempio (poi approfondito nei brani qui di seguito pubblicati), alle pagine 138-139 viene riferita l'esistenza di una "lingua segreta" conosciuta solo nell'ambito di una ristretta cerchia di appartenenti ad una casta privilegiata, definita come "lingua esoterica" con cui venivano svolti gli interrogatori per le cariche più importanti; non sono riuscita a trovare altre fonti con riferimenti a questo importante dettaglio connesso alle origini stesse di questa civiltà, ma l'autorevolezza dell'autore non lascia spazio a dubbi.<br /><br />Alle pagine 54-55 Ivanoff espone la sua teoria (a mio avviso tutt'ora la più plausibile) sulla fine della civiltà Maya, tanto misteriosa quanto repentina e, dunque, probabilmente più connessa a fattori di carattere ideologico o di autosuggestione piuttosto che a condizioni climatiche o naturali; peraltro, le calamità naturali non hanno mai causato il crollo di civiltà o culture, come nota bene Eric Thompson in "La civiltà Maya" e lo stesso Ivanoff in questo libro; l'ipotesi di Pierre Ivanoff, riassumendo (l'argomento sarà approfondito nei brani del libro riportati in seguito) identifica nell'ossessione del controllo dell'universo e del "Tempo" (considerato dai Maya come entità reale e perciò divinizzato) la causa dell'autodistruzione per dissolvimento della civiltà Maya, la cui epoca classica iniziò nel III secolo d.C., tramontando agli albori dell'VIII secolo d.C., pur avendo, come ogni altra, radici preistoriche e protostoriche (in questo caso nel cosiddetto "Periodo Formativo" delle civiltà precolombiane, identificato nella grande cultura degli Olmechi). <br /><br />In sostanza, la civiltà Maya si sarebbe così "dissolta" e la popolazione dispersa, assieme alle classi aristocratico-sacerdotali, perchè nel X secolo d.C. veniva annunciata, secondo i calcoli tortuosi del gigantesco calendario sacro, la fine del mondo e del genere umano, inducendo i Maya stessi all'autorealizzazione di questo pronostico. Che un delirio di onnipotenza delegato alla propria geniale creazione matematica e astronomica, abbia indotto una civiltà alla disgregazione, abbandonando luoghi di culto, città, coltivazioni, ecc...in un arco temporale inspiegabilmente breve, è ipotesi plausibile se si escludono eventi naturali, malattie e altre avversità che non sono in grado di causare il dissolvimento di una cultura strutturata e incentrata su solide basi ideali e filosofiche. Ed è forse proprio lo sfociare di tutto questo enorme apparato di conoscenze in strumento di potere che ne ha determinato il deterioramento e la rovina, come si vedrà nel brano dedicato copiato dal libro. La trasformazione della conoscenza in strumento di potere rifugge la dimensione puramente contemplativa, di pienezza appagante, e richiama la necessità di "asservire" le leggi e le forze cosmiche alla propria volontà, in una sorta di manipolazione della legge di compensazione universale; probabilmente, come affermò il missionario Bartolomè de las Casas nel XVI secolo, i sacrifici rituali, sia umani che animali, erano dovuti proprio ad una mancanza di fede; ma questo è un argomento che sarà approfondito nel mio prossimo saggio.<br />A pagina 43 viene descritta la fondamentale importanza delle stele, erette ad ogni conclusione del ciclo di un katun (periodo di 20 anni) davanti alle quali venivano posti elaborati altari di pietra, i cui glifi sono connessi sempre al computo del tempo, alla necessità di "fermare" date ed eventi, in previsione del ritorno ciclico delle medesime condizioni che causarono avversità o vittorie. <br /><br />"Nessun popolo al mondo ha mai avuto una tale preoccupazione del tempo, un'ossessione che è imparentata con la magia e che costituì il motore di tutta la sua civiltà". (pag.43)<br /><br />Ai piedi delle stele vi erano le offerte e i sacrifici e l'autore ipotizza, plausibilmente, che le stesse città (o meglio, centri sacri) siano state edificate per fungere da cornice a questi monumenti di pietra. D'altro canto, è ormai risaputo che i centri monumentali maya non erano "città" come le possiamo intendere noi, ma luoghi sacri in cui risiedevano unicamente i sacerdoti-astronomi; la popolazione, le case comuni, i campi coltivati si estendevano sullo sfondo della periferia. <br /><br />La descrizione dei calendari e dei loro computi, connessi alla visione quadripartita del tempo, dei Quattro Mondi e dei Quattro Soli, è esposta esaurientemente alle pagine 46-47-48-49 dell'opera. "...i Maya non conoscevano il vetro e di conseguenza qualsiasi forma di ottica. Orologio, orologio a polvere, clessidra, tutti gli strumenti per la misurazione di lassi di tempo inferiori alla giornata (ore, minuti, secondi), senza i quali sembra impossibile la rilevazione di dati astronomici esatti, erano a loro sconosciuti. E tuttavia la durata dell'anno solare maya era più precisa del nostro anno gregoriano: anno solare vero e proprio determinato dall'astronomia moderna 365,2422 giorni; anno solare del calendario maya 365, 2420 giorni; anno solare del calendario gregoriano 365, 2425 giorni". Del pari il calendario venusiano è estremamente vicino a quello moderno, essendo quello maya di 584 giorni, quello moderno di 583,920. Altrettanto preciso il calcolo delle lunazioni, 29 e 30 giorni alternativamente.<br /><br />"Studi assai progrediti ci insegnano che i Maya sono stati matematici geniali. Furono i primi nel mondo a concepire lo zero; il sistema di posizione ha loro consentito di conseguire calcoli con numeri che superavano il milione". (Introduzione, pag.11)<br /><br />P.S: questo post è arricchito da approfondimenti da me scritti e aggiunti per una migliore comprensione del contesto culturale e ideologico della civiltà Maya. <br /><br />Alessia Birri <br /><br /><br />Note sull'autore<br /><br />Pierre Ivanoff è nato a Ligny-en-Barrois (Francia) nel 1924, morto nel 1974. Assieme ad un altro studioso inglese, partecipò nel 1951 alla scoperta delle origini dell'Orinoco. Etnografo, ha dedicato dodici anni della sua vita allo studio dei gruppi maya e degli antichi monumenti di quella civiltà. A lui si deve la scoperta della città di Dos Pozos, nella giungla del Petèn. E' stato autore di numerose opere e ha collaborato a diverse riviste specializzate.</p><br /><p>RACCOLTA DI BRANI DAL LIBRO E ALTRI CONTENUTI DI SUPPORTO ALLA COMPRENSIONE GENERALE:</p><p> </p><p></p><p></p><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5d-VZvvWMe13vlQl215vIdGiiZkLswpDNFWBw9_yF5UdXxq4Kh4vzuZAjSX3sK4ipEuhgqFnkEeJxrMKAonvE3vF7C-sAut1C1YdNSUrR8vBLATJEce-qLkwMIBGIJhC-vjmk4keYH6ccf7HYXp8YK3ui0zz7EbaBs4kVEcwqyYOnISNRcSMT_gAW0lmL/s1278/322384579_561852375806422_209289817939268976_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1247" data-original-width="1278" height="312" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5d-VZvvWMe13vlQl215vIdGiiZkLswpDNFWBw9_yF5UdXxq4Kh4vzuZAjSX3sK4ipEuhgqFnkEeJxrMKAonvE3vF7C-sAut1C1YdNSUrR8vBLATJEce-qLkwMIBGIJhC-vjmk4keYH6ccf7HYXp8YK3ui0zz7EbaBs4kVEcwqyYOnISNRcSMT_gAW0lmL/s320/322384579_561852375806422_209289817939268976_n.jpg" width="320" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Bassorilievo
dal sito Maya di Yaxchilan, stato del Chiapas, Messico, in pietra
calcarea, datato 723 d.C., ovvero al Periodo Classico di questa civiltà;
misure: 109 x 78 cm.; è uno della serie di tre pannelli della Struttura
23 di Yaxchilan. "Sedute d'iniziazione, pratiche estatiche, visioni: è
questo il contenuto affascinante dei bassorilievi della seconda serie di
architravi. Sull'Architrave 26, per esempio, un neofita riceve dal
sommo sacerdote una testa o maschera di giaguaro, simbolo dell'ordine
omonimo. Più sorprendenti sono gli architravi del gruppo
dell'autosacrificio. Uomini fastosamente abbigliati si fanno passare con
zelo una corda munita di spine attraverso un foro praticato nella
lingua; il loro sangue cola in un recipiente colmo di bastoni d'incenso,
di copale e di caucciù". (Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff,
1970 - Mondadori)</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQlR6xatVYiC7sa-zVJ8nrz_UHrD8x-CIMqMWFmYQJwfLvLK4KYXGrY8MU6aKtli4q9ea790hqcXVppSJKWGM9R0f7Pluhmwo6tIq9VdeFUbTpMTqXPPfT1IEPC2bw0Pm2qi-k8mqUF4VKeFLIE1gqy99ucSONMfk6gIJhc8dZel2P3v6rrseUBLBSp45o/s1600/322375960_1535544410253857_5023812895112225158_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1222" data-original-width="1600" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQlR6xatVYiC7sa-zVJ8nrz_UHrD8x-CIMqMWFmYQJwfLvLK4KYXGrY8MU6aKtli4q9ea790hqcXVppSJKWGM9R0f7Pluhmwo6tIq9VdeFUbTpMTqXPPfT1IEPC2bw0Pm2qi-k8mqUF4VKeFLIE1gqy99ucSONMfk6gIJhc8dZel2P3v6rrseUBLBSp45o/s320/322375960_1535544410253857_5023812895112225158_n.jpg" width="320" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> Statua
in pietra calcarea priva di testa, datata 736 d.C., alta 45,7 cm., dal
sito archeologico Maya di Yaxchilàn ("Pietre Verdi" in lingua maya), in
Messico, nello stato del Chiapas, sulle rive del fiume Usumacinta.<br /><br />"La
vegetazione tentacolare striscia dovunque, s'infiltra fin nel minimo
interstizio dell'edificio, che pure è stato sgombrato dalla mano
dell'uomo ma che è deteriorato dai secoli e dalle intemperie. Lo sguardo
si sofferma con più agio su una statua di pietra a grandezza naturale,
assisa a gambe incrociate davanti al portale principale e decapitata. Il
personaggio ha lo stupefacente privilegio di vivere tuttora nel cuore
degli uomini della foresta: un centinaio appena di Lacandòn, Indios dai
lunghi capelli, avvolti in ampie tuniche, frequentavano ancora qualche
anno fa questo tempio deserto per celebrarvi misteriosi riti
magici-religiosi".<br /><br />(Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, Mondadori)</span></p><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNPPP1cEfKeME5XLj_o-SZRasVmAE5Zf735df0IUOr9d1-0gvqS5R0X0mEDdtr-yjW561iJ5sq9K4-b_6xo2196hpOhNCfsWjO-Pm_cKRvXndh2AjXVrWoUEioYqJAVBaFmxE4P6IRPUyJlxVuUy30s9ITrIAwOtjcoQK1AxaUhyfWdwz7jGeudfrkJ4nL/s1002/321734083_475699507863161_7227328703228198934_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="595" data-original-width="1002" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNPPP1cEfKeME5XLj_o-SZRasVmAE5Zf735df0IUOr9d1-0gvqS5R0X0mEDdtr-yjW561iJ5sq9K4-b_6xo2196hpOhNCfsWjO-Pm_cKRvXndh2AjXVrWoUEioYqJAVBaFmxE4P6IRPUyJlxVuUy30s9ITrIAwOtjcoQK1AxaUhyfWdwz7jGeudfrkJ4nL/s320/321734083_475699507863161_7227328703228198934_n.jpg" width="320" /></a><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Tempio
della città Maya di Lamanai (da Lama'an Ai, "coccodrillo sommerso"
nella lingua Maya yucateca), alto 33 metri, datato 2.000 anni. La città
diventò un centro importante nel periodo pre-classico, dal IV secolo
a.C. al I secolo, e continuò a venire occupata fino al XVII secolo.
Scoperta nel 1917, gli scavi archeologici iniziarono nel 1974 sotto il
comando di David M. Pendergast del Royal Ontario Museum.</span></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br />"In
origine il tempio Maya è una semplice capanna, santuario a immagine e
somiglianza della capanna familiare a tetto conico. Nel corso dei secoli
si è trasformato in edificio in pietra, ma l'impiego della pietra ha
limitato gli spazi interni. Le sale si sono fatte buie, anguste. A
questo proposito è interessante notare che il termine Maya "Actun" serve
a designare indifferentemente il tempio e la caverna. In effetti
l'interno dei templi rappresenta anche una sorta di caverna, cuore delle
attività religiose, dei riti magici, dei segreti. Nella civiltà Maya,
la caverna rimane un luogo privilegiato, investito di significati
simbolici. La città sparisce nella foresta, vi si annega,
indiscernibile".<br /><br />(Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, Mondadori)</span><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilWS5R1PqeXXVYuNRXQUZEuolRNySEb6oBuqHjEBCoI-HDEmPNmUxrlRdlU9bYbyN0fJL9Oim0uA-rueaN62AFR-KS7DU0asp8pKN9r93Ieiba0rsd9viiNVdFbKLhTLiF8Fm-rrTD0q-iyJ01GgS1UonSmELSSbzxYIiAg1At837OzW83Iub1YMEXJ0E7/s1596/322219063_610962061035932_9105745445884203693_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1596" data-original-width="1463" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilWS5R1PqeXXVYuNRXQUZEuolRNySEb6oBuqHjEBCoI-HDEmPNmUxrlRdlU9bYbyN0fJL9Oim0uA-rueaN62AFR-KS7DU0asp8pKN9r93Ieiba0rsd9viiNVdFbKLhTLiF8Fm-rrTD0q-iyJ01GgS1UonSmELSSbzxYIiAg1At837OzW83Iub1YMEXJ0E7/s320/322219063_610962061035932_9105745445884203693_n.jpg" width="293" /></a></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz25DCDAHjcOK8-EzFyrlZtt_04NcHMOPRAa2Eo1dIo8TMglYBSwbIcKtKSAe-Q-T37kcew3X1RkyLVrMP3Ntf_9lkNRU0h1MGS9bu1iidqcHuwawITOQCQJhG0GEGoO9gakCLF_mjT6Q6Lj2TGT7CyPj-Mx4LWfXSWOK-gbPjqXKBf3zWd7cFh-jp_ZXK/s1600/321961079_1132442684121834_7983011346656325756_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="959" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz25DCDAHjcOK8-EzFyrlZtt_04NcHMOPRAa2Eo1dIo8TMglYBSwbIcKtKSAe-Q-T37kcew3X1RkyLVrMP3Ntf_9lkNRU0h1MGS9bu1iidqcHuwawITOQCQJhG0GEGoO9gakCLF_mjT6Q6Lj2TGT7CyPj-Mx4LWfXSWOK-gbPjqXKBf3zWd7cFh-jp_ZXK/s320/321961079_1132442684121834_7983011346656325756_n.jpg" width="192" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0p_05DV0sMEa78g5C-MtHMz31N40-K1wJ2i4EcBQ4LCOBkLXGBIZwk02lBpL17h5wrrdhDqkkgxzn_ddATr6iBXX3bu7frPxoNIRlbPrVuV50_PO6Zg-FGzEDfVstC29RyYwB96XIZD-vYqSNP0aJNOfi_3fZ7nSp0E6n4xhlW5HE0754eDthWBQjphWZ/s1024/322402627_883666926161769_7491027890258429165_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0p_05DV0sMEa78g5C-MtHMz31N40-K1wJ2i4EcBQ4LCOBkLXGBIZwk02lBpL17h5wrrdhDqkkgxzn_ddATr6iBXX3bu7frPxoNIRlbPrVuV50_PO6Zg-FGzEDfVstC29RyYwB96XIZD-vYqSNP0aJNOfi_3fZ7nSp0E6n4xhlW5HE0754eDthWBQjphWZ/s320/322402627_883666926161769_7491027890258429165_n.jpg" width="213" /></a></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Coperchio
del sarcofago (3,80 x 2,20 metri; datazione: 683 d.C.) e corredo
funerario con maschera di giada del Re PAKAL, scoperto nella piramide
conosciuta come il "Tempio delle Belle Iscrizioni" della città Maya di
PALENQUE; Stato del Chiapas, Messico; rappresenta il Re Maya PAKAL
circondato da numerosi elementi simbolici e geroglifici. Il Re è in
posizione fetale sulla testa di una divinità che mostra le sue zanne.
Dal suo corpo sorge l’Albero della Vita, che segna le quattro direzioni
del Cosmo. Attorno alle braccia dell’Albero c’è un serpente a due teste.
In cima all’Albero, sotto forma di Quetzacoatl (serpente piumato) si
trova il dio supremo dei Maya: Itzamna.<br /><br />Pakal K'inich Janaab'
(603–683 d.C.), conosciuto anche come Pakal il Grande o semplicemente
Pakal, è stato il più celebre Re Maya. Essendo stato sovrano per 68 anni
e 33 giorni, il suo regno è al quinto posto tra i regni più lunghi
della storia.</span><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh87bq0Cu1BTleGlUpEgjFPHcxVic9UfETBDtk8BAeZjUM5l2TwjuNddFuFWD_a06sqmNc4fQyeOBUJdgBca0wjWrmsR5UBuZltO1Y8whsbDFKFpEyBeFxTIURaiPHF4yHqVvauLdlwvVQg0zo8BiTks8Fn-LN5jX31kc4K431sQ7rstoHgDyviFPjTmQ1n/s1240/323134572_3318626745017040_5104270048454465229_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1010" data-original-width="1240" height="261" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh87bq0Cu1BTleGlUpEgjFPHcxVic9UfETBDtk8BAeZjUM5l2TwjuNddFuFWD_a06sqmNc4fQyeOBUJdgBca0wjWrmsR5UBuZltO1Y8whsbDFKFpEyBeFxTIURaiPHF4yHqVvauLdlwvVQg0zo8BiTks8Fn-LN5jX31kc4K431sQ7rstoHgDyviFPjTmQ1n/s320/323134572_3318626745017040_5104270048454465229_n.jpg" width="320" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> Maschera
di giada del Re Maya PAKAL (603–683 d.C.) , parte del corredo funerario
presente all'interno del sarcofago scoperto nella piramide detta
"Tempio delle Belle Iscrizioni" della città Maya di PALENQUE, Stato del
Chiapas, Messico.</span></p><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1JVKBZD6qg6oYrqSHoz-2tiLQW4T5oiD-aHcL0px-vsDm6MVFjX9z0vtAC8QZwcF4pvz0yuQd7aXxQMC_LEcN7V_MxbN0mAtuTlPLe2RKVGyzIGKX2Er72my_PecoR_RaG9xO4PZi7-RsIwkPNnqMIvMCLesmSvXUH0hh-VEaQ7-a2zjbHNk5sIdc-zo7/s1200/321810327_499701462231705_4738222044579894182_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1JVKBZD6qg6oYrqSHoz-2tiLQW4T5oiD-aHcL0px-vsDm6MVFjX9z0vtAC8QZwcF4pvz0yuQd7aXxQMC_LEcN7V_MxbN0mAtuTlPLe2RKVGyzIGKX2Er72my_PecoR_RaG9xO4PZi7-RsIwkPNnqMIvMCLesmSvXUH0hh-VEaQ7-a2zjbHNk5sIdc-zo7/s320/321810327_499701462231705_4738222044579894182_n.jpg" width="213" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDq3zMeDdEtq5npHqSmnPgOw7CRkgVi84dft8Up2IFcwUZZ__Q300mKMJ8VxAVb9bmz7hDJgmDTKekE37R-SySW9_dV2G_1VfBQ7ZIbQb2f8RtJS4xVHgky-f48mHL8YhFSCTSZo5XZcQa17uZIXmSGo3tST6XbqFK-RTw2zRGwoerYKXbAmZUFVRq7-1V/s1132/322141864_701144271520600_6610296518544797075_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDq3zMeDdEtq5npHqSmnPgOw7CRkgVi84dft8Up2IFcwUZZ__Q300mKMJ8VxAVb9bmz7hDJgmDTKekE37R-SySW9_dV2G_1VfBQ7ZIbQb2f8RtJS4xVHgky-f48mHL8YhFSCTSZo5XZcQa17uZIXmSGo3tST6XbqFK-RTw2zRGwoerYKXbAmZUFVRq7-1V/s320/322141864_701144271520600_6610296518544797075_n.jpg" width="254" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWctrNmJmdUNxLhbxCx9qnUW7o_lyBesH9Zb8kR_ZeTaijI0sWucJ5gyQqd7RFtWoMrC_K4JfZvFsppqnLkHJkMP_uIqHXCUSDRESdCABWnqIQkxZK4ZmtfIuwqHPzuFDvIRjA50KO2jtOu5XLGH1uqZ4m4iYS8WO_qE8jdTU3x-6Km9fGOdC0SQdgWblO/s653/323431921_1388069018397376_4975940302546171554_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="653" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWctrNmJmdUNxLhbxCx9qnUW7o_lyBesH9Zb8kR_ZeTaijI0sWucJ5gyQqd7RFtWoMrC_K4JfZvFsppqnLkHJkMP_uIqHXCUSDRESdCABWnqIQkxZK4ZmtfIuwqHPzuFDvIRjA50KO2jtOu5XLGH1uqZ4m4iYS8WO_qE8jdTU3x-6Km9fGOdC0SQdgWblO/s320/323431921_1388069018397376_4975940302546171554_n.jpg" width="245" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto">Testa-ritratto
in stucco del Re Maya Pakal, dal sito archeologico di Palenque, stato
del Chiapas, Messico, VII secolo d.C.; altezza: 43 cm.; scoperta presso
il sarcofago di Pakal, nel Tempio delle Belle Iscrizioni. Come
dimostrato da quest'opera, a Palenque, nell'età Classica della civiltà
Maya, si sviluppò uno stile straordinariamente realistico.</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3a1ubD9pivjMlzyQXnIjRIsH38Ux-53Z0wnF65OG_EA48F7lDXaydTAGdVe6R13rl1T9qvXEMjPmQjdr1grXSom2WesbNPQOS_AnP0J9dH6BpVW6A5hPNTneynkq-8hjwkqzbvGBpGsP6CZHgVcFmUoS_HWat7391JBrjP1_W3N5827JX2_SQLPuNmZH-/s917/321934701_1268125217066235_9044841579502453885_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="477" data-original-width="917" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3a1ubD9pivjMlzyQXnIjRIsH38Ux-53Z0wnF65OG_EA48F7lDXaydTAGdVe6R13rl1T9qvXEMjPmQjdr1grXSom2WesbNPQOS_AnP0J9dH6BpVW6A5hPNTneynkq-8hjwkqzbvGBpGsP6CZHgVcFmUoS_HWat7391JBrjP1_W3N5827JX2_SQLPuNmZH-/s320/321934701_1268125217066235_9044841579502453885_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwJoNcSavLFpcffvcsYVzVT2fPMiiwYJDz2gQmMvFnrrshTZoHC3TIP8k38SvAOONNeDpifCXJmVn0-oO1pajGUhLtPIxK11Tob1EPLZ450_pHzkQCDldfHJnw7pXex_1td36EY-Rog_xxiuG3DEzmZu5q6putB300j81uPi42fZLAR7mcumXgy4VqRz8B/s1024/323050569_889096285840582_6402462482772949446_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="843" data-original-width="1024" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwJoNcSavLFpcffvcsYVzVT2fPMiiwYJDz2gQmMvFnrrshTZoHC3TIP8k38SvAOONNeDpifCXJmVn0-oO1pajGUhLtPIxK11Tob1EPLZ450_pHzkQCDldfHJnw7pXex_1td36EY-Rog_xxiuG3DEzmZu5q6putB300j81uPi42fZLAR7mcumXgy4VqRz8B/s320/323050569_889096285840582_6402462482772949446_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4_kchhWzeG6rtX1dgnkeVN0_nnSQNMuVy_2lb2KuXmxv9Nt-5wW1it940DVXSP9ql65_c7H3oY-StndZU23Z396peD_QcBAU2OEUpDk06qWAqSNqeILCG27wC6wLEzOlokZlYGYciQPT5OYi0OBgQBzfgu5-rnHWd0RLxEePHFHwPxQkAO5dRHN3Yj8kA/s720/323932320_477355337925867_8172190671186834796_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="567" data-original-width="720" height="252" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4_kchhWzeG6rtX1dgnkeVN0_nnSQNMuVy_2lb2KuXmxv9Nt-5wW1it940DVXSP9ql65_c7H3oY-StndZU23Z396peD_QcBAU2OEUpDk06qWAqSNqeILCG27wC6wLEzOlokZlYGYciQPT5OYi0OBgQBzfgu5-rnHWd0RLxEePHFHwPxQkAO5dRHN3Yj8kA/s320/323932320_477355337925867_8172190671186834796_n.jpg" width="320" /></a><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Tavola
della Croce": bassorilievo in stucco dal Tempio della Croce, città Maya
di Palenque, Stato del Chiapas, Messico, largo 3 metri di con i due
pannelli laterali e 1,10 di altezza.; datato 684 d.C.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">TAVOLA DELLA CROCE DEL TEMPIO DI PALENQUE <br /></span></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br />La scena
mostra un rito che, in onore del dio GI, fu eseguito da K'inich Kan
B'ahlam (a sinistra) il giorno della sua intronizzazione (7-gennaio-684
dC); È accompagnato da suo padre, K'inich Janahb' Pakal, che era già
morto ma è rappresentato come un partecipante vivente alla cerimonia. GI
è una divinità solare appartenente alla triade GI-GIL-GILL di Palenque,
relativi al Sole, Venere e Mercurio. La sacra immagine di Pakal
trasmette l'onere dell'autorità al nuovo sovrano, concedendogli la
successione della signoria. Una fascia con segni di corpi astronomici
percorre la parte inferiore della scena, a denotare che l'evento si
svolge nelle alture celesti. Quest'area corrisponde pienamente alla
connotazione del Tempio della Croce come immagine architettonica del
mondo superiore e "casa" di GI, la sua divinità dominante. La scena è
dominata da un elemento centrale a croce, da cui deriva il nome della
tavola e dell'edificio. È contrassegnato dai segni di "te", "albero", e
rappresenta dunque l'albero cosmico. Le braccia dell'albero cruciforme
sono sormontate dal serpente a due teste, un'entità rappresentativa del
fuoco solare. Nella parte superiore dell'albero siede Xib' Muut, un
aspetto del dio supremo Itzamna come divinità protettrice degli uccelli e
del livello celeste. Il testo glifico racconta eventi mitici, come: la
nascita di Muwaan Mat, entità capostipite delle tre divinità protettrici
di Palenque (2-gennaio- 3120 a.C.), e la sua presentazione del “fascio
cerimoniale mayiij” (1-marzo. - 3112 aC); la discesa e l'ascesa da e
verso le vette celesti del dio GI (3-mar-3112 aC), nonché la sua
rinascita (10-nov-2360 aC); e la mitica intronizzazione di Muwaan Mat
come "Sacro Sovrano di Matwiil (Palenque)". Le date estremamente precise
sono dovute alla minuziosa annotazione dei fatti mitici sul calendario
Maya nel ciclo di tempo da esso compreso, che sono state comprese dagli
studiosi grazie a trascrizioni successive alla conquista spagnola. La
croce è un simbolo primordiale e universale, la più antica presente
nella caverna di Chauvet, in Francia, risalente a 36.000 anni fa.
Rappresenta l'Albero della Vita, o Albero Cosmico, per analogia è
associato al corpo umano ridotto all'essenziale nella concezione
dell'uomo come "passaggio", come tramite delle forze o centro del mondo.</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsKEgYn7qH3v3OABRzkvTuCT1GpwDdWCkLnPSlmbJoSgHvOh-OrBF30J4qL3cswRBAnGZYi04SYq95VeRX5pkD0byme_GZCCnnaAkkptzT88Rr9ew59C889fRQp9naxd4ePnQGMpqKkWdi2JTb5kCfr1yWFiztkShKxIF9QlwFvfWlx1s2jo0ew3A55O74/s2048/331414798_3695855637308199_364737592110843534_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1840" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsKEgYn7qH3v3OABRzkvTuCT1GpwDdWCkLnPSlmbJoSgHvOh-OrBF30J4qL3cswRBAnGZYi04SYq95VeRX5pkD0byme_GZCCnnaAkkptzT88Rr9ew59C889fRQp9naxd4ePnQGMpqKkWdi2JTb5kCfr1yWFiztkShKxIF9QlwFvfWlx1s2jo0ew3A55O74/s320/331414798_3695855637308199_364737592110843534_n.jpg" width="288" /></a></span></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Aan6taYRFYtq3ba52ma60nvIzDQuKxo3Emo_lmuwwPSnHFhO5kYzwdYFIJzl4PlXoagfTrBY8QlzaHZyjEmLIZGBBaLQjW9SSMw0mUsr2hMM02E5eClFNX50SgnFd_U6F4NoZJiHctrWgmqR8zFAJJZUil3Lhc0_iSC965we58eJ43Q-HJGNkEKrL95n/s1646/331085036_875502433725790_8311788641643959280_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1646" data-original-width="1504" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Aan6taYRFYtq3ba52ma60nvIzDQuKxo3Emo_lmuwwPSnHFhO5kYzwdYFIJzl4PlXoagfTrBY8QlzaHZyjEmLIZGBBaLQjW9SSMw0mUsr2hMM02E5eClFNX50SgnFd_U6F4NoZJiHctrWgmqR8zFAJJZUil3Lhc0_iSC965we58eJ43Q-HJGNkEKrL95n/s320/331085036_875502433725790_8311788641643959280_n.jpg" width="292" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2DhK4Er47hy3KsYiwDUJ-uJyv_PWhewKZAgWw6E1W5kA-wHzSkpCmVuCmkq3cIeYs9iATqsqPtRUBq1V2zEKUDQaSBXk8mB6hoS2ZBtoQULJhig6XH9km6SXQT_wKReFyYb6eEewl4U24svCllM_EyfWlrxI6JLLqn7D1m0JNKuUi41-0KPDCYhn3kcsV/s2048/331542882_1126035501405896_232216392211290396_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1906" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2DhK4Er47hy3KsYiwDUJ-uJyv_PWhewKZAgWw6E1W5kA-wHzSkpCmVuCmkq3cIeYs9iATqsqPtRUBq1V2zEKUDQaSBXk8mB6hoS2ZBtoQULJhig6XH9km6SXQT_wKReFyYb6eEewl4U24svCllM_EyfWlrxI6JLLqn7D1m0JNKuUi41-0KPDCYhn3kcsV/s320/331542882_1126035501405896_232216392211290396_n.jpg" width="298" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoSjB1REx8wZBuDtcqkFK6tusDlTDvvI_Ln2jUlhmI_zNThlJnx9dy9C0pGkuge7BtKg9C7sWqSNgFQpC0Mm6Pn0CyUFvscpNMX7pWDUMWKTifSz4-hHjJYkyJ141pZwdKb-v0MbuMoGHVq2M5Jlh3MS14tKbIQ9jtNsUse-G3xbhE5YNbPtSTOiwsb8x1/s881/331499452_1123973598249671_8000053051999960398_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="881" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoSjB1REx8wZBuDtcqkFK6tusDlTDvvI_Ln2jUlhmI_zNThlJnx9dy9C0pGkuge7BtKg9C7sWqSNgFQpC0Mm6Pn0CyUFvscpNMX7pWDUMWKTifSz4-hHjJYkyJ141pZwdKb-v0MbuMoGHVq2M5Jlh3MS14tKbIQ9jtNsUse-G3xbhE5YNbPtSTOiwsb8x1/s320/331499452_1123973598249671_8000053051999960398_n.jpg" width="218" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJVyVVp1_WQ2OinV9QxZoEihhkuWIeZ5iHheerd2j6bQu27Cb2Igu1qtUoeTp-BkmK8aKK2eoLNnZub-4e4k7Yxzmiogt64vXth2HyKrP-4B930rqBqUHhRzXPB02y3whb2zCzahwAGzfP4jP_mIwdQzBe1C3lKGd-Hjw4QanC8HsxcehWJ5RGX1_BCX-P/s1087/331503719_3439592162926673_4496624469367396283_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1087" data-original-width="770" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJVyVVp1_WQ2OinV9QxZoEihhkuWIeZ5iHheerd2j6bQu27Cb2Igu1qtUoeTp-BkmK8aKK2eoLNnZub-4e4k7Yxzmiogt64vXth2HyKrP-4B930rqBqUHhRzXPB02y3whb2zCzahwAGzfP4jP_mIwdQzBe1C3lKGd-Hjw4QanC8HsxcehWJ5RGX1_BCX-P/s320/331503719_3439592162926673_4496624469367396283_n.jpg" width="227" /></a></div><br /><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">IL CORMORANO NEL MITO MAYA DELLA CREAZIONE<br /><br />FOTO 1:<br /><br />Pendente
di conchiglia raffigurante un CORMORANO (uccello acquatico dal collo
lungo) con le ali spiegate e la testa di una divinità effigiata nel
petto.<br /><br />Misure: 6,4 x 6,4 cm.<br /><br />Datato: circa 600 d.C.<br /><br />Materiale: conchiglia<br /><br />Civiltà Maya<br /><br />Provenienza: Guatemala<br /><br />Il Calendario maya del LUNGO COMPUTO stabilisce che nel 3121 a.C. nacque la DEA CORMORANO.<br /><br />Quando
MARTE completò il moto retrogrado e terminò la visibilità nel cielo
notturno subito dopo il tramonto, la DEA CORMORANO (IXIIM MUWAAT MAT),
non vedendolo più, fece penitenza digiunando e nutrendo con il proprio
sangue il primo dei suoi tre figli (che rappresentano la TRIADE degli
dèi protettori di PALENQUE, i cui nomi sono: CHAC XIB CHAC/DIO Gi;
K'AWIIL/DIO Gil, o anche dio K, in epoca classica; KINICH AHAU/ DIO
Gill), nel sito dove sorgerà proprio la città di PALENQUE, il cui
toponimo mitico è MATAWIL, il 21 ottobre 2360 a.C.<br /><br />E nei templi
del GRUPPO DELLE CROCI DI PALENQUE ("Tempio della Croce"-"Tempio del
Sole" e "Tempio della Croce Fogliata") è stata registrata l'origine del
mondo attuale. La storia cosmogonica inizia con la sacra biografia di un
personaggio legato al CORMORANO, il cui nome è IXIIM MUWAAN MAT. Il
CORMORANO è associato al cielo e all'acqua, elementi da cui emergerà il
mondo, che presenta il personaggio come una divinità creatrice.<br /><br />La
discesa del dio GI avvenne a MATAWIL, "luogo dove abbondano i
cormorani", nome dello spazio sacro di PALENQUE, dove si trovavano i
templi delle tre divinità protettrici. <br /><br />Questo luogo è il tumulo
naturale o "montagna sacra" su cui fu eretto il TEMPIO DELLA CROCE,
all'interno del quale si trova la "TAVOLA DELLA CROCE": bassorilievo in
stucco raffigurante un rito di intronizzazione ai piedi dell'ALBERO
COSMICO (rappresentato, appunto, dalla croce alla cui sommità compare un
CORMORANO).<br /><br />Lo spazio in cui si trova il TEMPIO DELLA CROCE era
concepito come un AXIS MUNDI in cui si compiva la creazione del mondo da
parte della suprema divinità celeste chiamata GI, il dio del Sole. <br /><br />FOTO 2:<br /><br />"TAVOLA
DELLA CROCE": bassorilievo in stucco dal TEMPIO DELLA CROCE, città Maya
di PALENQUE, Stato del Chiapas, Messico, largo 3 metri (con i due
pannelli laterali) per 1,10 di altezza.; datato 684 d.C.<br /><br />La scena
mostra un rito che, in onore del dio GI, fu eseguito da K'INICH KAN
B'AHLAM il giorno della sua intronizzazione (7-gennaio-684 dC). È
accompagnato da suo padre, K'INICH JANAHB PAKAL, che era già morto ma è
rappresentato come un partecipante vivente alla cerimonia. GI è una
divinità solare appartenente alla triade GI-GIL-GILL di PALENQUE,
relativi al SOLE, VENERE e MERCURIO. La sacra immagine di PAKAL
trasmette l'onere dell'autorità al nuovo sovrano, concedendogli la
successione della signoria. Una fascia con segni di corpi astronomici
percorre la parte inferiore della scena, a denotare che l'evento si
svolge nelle alture celesti. Quest'area corrisponde pienamente alla
connotazione del TEMPIO DELLA CROCE come immagine architettonica del
mondo superiore e "casa" di GI, la sua divinità principale. La scena è
dominata da un elemento centrale a croce, da cui deriva il nome della
tavola e dell'edificio. È contrassegnato dai segni di "TE", "albero", e
rappresenta dunque l'ALBERO COSMICO. Le braccia dell'albero cruciforme
sono sormontate dal SERPENTE A DUE TESTE, un'entità rappresentativa del
FUOCO SOLARE. Nella parte superiore dell'albero siede XIB' MUUT, un
aspetto del dio supremo ITZAMMA come divinità protettrice degli uccelli e
del livello celeste. Le date estremamente precise sono dovute alla
minuziosa annotazione dei fatti mitici sul calendario Maya nel ciclo di
tempo da esso compreso, che sono state decifrate dagli studiosi grazie a
trascrizioni successive alla conquista spagnola.<br /><br />FOTO 3:<br /><br />La
DEA CORMORANO (IXIIM MUWAAT MAT), madre delle tre divinità (Gi,Gil,
Gill) protettrici della città maya di PALENQUE (200-900 d.C.)<br /> <br />Immagine
dal Codice di Dresda: manoscritto Maya su corteccia battuta di Ficus,
risalente al XIII secolo d.C. E' il codice Maya più antico sopravvissuto
alla distruzione spagnola. E' formato da 78 pagine ripiegate a
fisarmonica, per una lunghezza di 3,50 metri. Custodito presso la
Biblioteca di Dresda, Germania, dal 1739.<br /><br />FOTO 4:<br /><br />Scultura
di pietra dal TEMPIO 26 della città maya di COPAN, Honduras. Misura
circa 35 cm.; datata circa 700 d.C. Rappresenta il dio "Gi" della TRIADE
DI PALENQUE (Gi, Gil, Gill), corrispondenti al SOLE, VENERE e MERCURIO,
creatori del mondo conosciuto, figli della DEA CORMORANO "IXIIM MUWAAT
MAT.<br /><br />Nel 1987, una stanza sepolta e una struttura demolita furono
trovate all'interno dell'angolo nord-est della versione finale della
STRUTTURA 26 nella città maya di COPAN, completa di elaborate sculture
all'interno. Poiché è stata una scoperta a sorpresa, è stata
soprannominata STRUTTURA "HIJOLE" (esclamazione locale di meraviglia).<br /><br />Questa
splendida scultura di CORMORANO (uccello acquatico) è forse l'opera
d'arte più straordinaria trovata a COPAN. È scolpita in una roccia. Il
petto e il ventre dell'uccello assumono la forma della testa della
divinità. L'uccello tiene un pesce nel becco. I corsi d'acqua su
entrambi i lati suggeriscono l'habitat naturale dell'animale.<br /><br />La
scultura è un'opera del regno di UAXACLAJUUN UB'AAH K'AWIIL, che governò
COPAN dal 695 al 738 d.C. Si ritiene che abbia adornato una versione
precedente del TEMPIO 22.<br /> <br />Esposta presso il Museo de Escultura in loco.<br /><br />FOTO 5: <br /><br />CORMORANO
COMUNE (Phalacrocorax carbo; Linnaeus 1758): uccello acquatico diffuso
in Eurasia, America Centrale e Settentrionale, Africa, Australia. Si
ciba di numerose varietà di pesci.</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOeTtyDt0dOQRLxcTT3G5NdXjFemL-OK3FgkmhCJvq2L4XyYV4TLui4BlUgWKp2b8FiXG3VCBoAdCnplNUvRhW-tiNWOc8k9_0QOZ9u24n_3mNNbJUUxvALOKQMuP-PsTSwO_1mO9J_rII68-UfBOz3ATtQOOnlH7-dLJ5Q8qzttIOEZ87Op9MKB0-nLSh/s2048/330305136_3555802321375864_5742728029805066432_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1511" data-original-width="2048" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOeTtyDt0dOQRLxcTT3G5NdXjFemL-OK3FgkmhCJvq2L4XyYV4TLui4BlUgWKp2b8FiXG3VCBoAdCnplNUvRhW-tiNWOc8k9_0QOZ9u24n_3mNNbJUUxvALOKQMuP-PsTSwO_1mO9J_rII68-UfBOz3ATtQOOnlH7-dLJ5Q8qzttIOEZ87Op9MKB0-nLSh/s320/330305136_3555802321375864_5742728029805066432_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Figura
di oratore, terracotta, altezza: 22 cm.; datazione: circa 600 d.C.,
proveniente dalla necropoli maya dell'Isola di Jaina, stato del
Campeche, Messico.<br /><br />Questo piccolo capolavoro vuole forse
raffigurare un oratore, importante per età e prestigio, , nell'atto di
arringare e controllare un immaginario uditorio. Da notare
l'abbigliamento, l'acconciatura del capo, il pettorale, che sono ricchi e
complessi; inoltre le guance e il mento sono ricoperti da una specie di
maschera. Sulla testa vi è una grande cresta che forse, unita alla
maschera sotto il mento, vuole raffigurare il serpente piumato della
mitologia maya: Kukulkan (quello che poi sarà il Quetzacoatl azteco).<br /><br />L'Isola
di Jaina fu abitata da 300 al 1200 d.C. Le rovine della città maya sono
costituite da due piazze e da un campo per il gioco della pelota. Nella
necropoli vi sono 20.000 tombe, delle quali solo 1000 sono state
portate alla luce. In ognuna di queste tombe vi sono riposti monili,
vasellame ed altro, oltre alle immancabili figurine in ceramica dipinta
raffiguranti i defunti in vivaci rappresentazioni delle mansioni
quotidiane di ognuno, posizionate sul petto. Molte di queste statuette
rappresentano persone anziane che emergono dalla corolla di un fiore,
come augurio ed emblema di rinascita. Grande rilevanza nei manufatti
aveva il colore detto "Blu Maya", ottenuto da palygorskite (minerale
argilloso) e indaco (pigmento di origine vegetale, conosciuto in Asia
già 3000 anni fa).</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYkfQ6jSNC6S09KWhyphenhyphenfyCYWA8MBL2ndbdJQwrFj6sV2ZuVywQJvnXWTI5dJuZC2zr3YMLR-nM8m-36-qImb4pi4uYuM0p5-sjsYfMZHgZ8PPhN63crF4ibXizbURucR_K6xs8b9okig46jE3qJVABOnos_BN83db1ncx8Oy-3zuIYcpzu2ByPggjInQirF/s2048/330209844_515685707356739_6703565504324166362_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1079" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYkfQ6jSNC6S09KWhyphenhyphenfyCYWA8MBL2ndbdJQwrFj6sV2ZuVywQJvnXWTI5dJuZC2zr3YMLR-nM8m-36-qImb4pi4uYuM0p5-sjsYfMZHgZ8PPhN63crF4ibXizbURucR_K6xs8b9okig46jE3qJVABOnos_BN83db1ncx8Oy-3zuIYcpzu2ByPggjInQirF/s320/330209844_515685707356739_6703565504324166362_n.jpg" width="169" /></a></div> <span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Recipiente
cilindrico in terracotta, alto 115,5 cm., dalla città maya di Palenque,
datata da 200 al 600 d.C., Stato del Chiapas, Messico.<br /><br />Queste
terrecotte cave di forma tubolare, usate probabilmente nei riti
funerari, sono di solito riccamente decorate con motivi in rilievo di
significato simbolico; della vivace policromia di cui erano
originariamente ornate rimangono poche tracce, fra le quali spicca
l'azzurro turchese. Il grande volto al centro, dotato di enormi occhi
vuoti, labbra aperte e tratti naturalistici, è il dio del sole Kinich
Ahau, con l'emblema del giaguaro sul capo, di cui si distinguono le
fauci fiancheggiate da un motivo a spirale. Sulla testa del giaguaro si
nota, in altorilievo, un'aquila con ali aperte (anch'essa simbolo
solare), di piccole dimensioni, posta sopra una corona con diadema a
forma di maschera.<br /><br />Museo Nazionale di Antropologia, Città del Messico.</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8FBx5FG_uieJhboCHLKRRRQuHm3dKO3t49uBpr0w7Ty7ggb54JAQ5C5Q68Ozv8G78CWT4KNjKHRSK3jA9nlwtrJCQmSYNTt6YElQCJsBxQQ_0Q3UEGoVQwFDCfzp1uckV_k8TERu4LiFkTVZiXZZQesymMQhgWkV5DT86K-DDE7c6EUTvlro_IpOkRa2d/s1888/331256088_657170869500172_1060523884444116391_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1888" data-original-width="919" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8FBx5FG_uieJhboCHLKRRRQuHm3dKO3t49uBpr0w7Ty7ggb54JAQ5C5Q68Ozv8G78CWT4KNjKHRSK3jA9nlwtrJCQmSYNTt6YElQCJsBxQQ_0Q3UEGoVQwFDCfzp1uckV_k8TERu4LiFkTVZiXZZQesymMQhgWkV5DT86K-DDE7c6EUTvlro_IpOkRa2d/s320/331256088_657170869500172_1060523884444116391_n.jpg" width="156" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitIa8pmapWuZcNObU-TgK-Ippqg1Fl3hYaDPsHShklJtsIvNKpp8as4fCmOV2YwjTsCxBgU61XpBpGOqfndcCCbA-ZywMAdjFqPaBaWXR4LBO0GYkuSk5uPbntCYF4OOxk1t3yoC2c-3i41tLIX67dzRFUQsnnlovj_f6OEwGvhg9UTUiJooRX4c-nOJVQ/s1000/331547459_876782940242644_1184397988641128578_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="919" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitIa8pmapWuZcNObU-TgK-Ippqg1Fl3hYaDPsHShklJtsIvNKpp8as4fCmOV2YwjTsCxBgU61XpBpGOqfndcCCbA-ZywMAdjFqPaBaWXR4LBO0GYkuSk5uPbntCYF4OOxk1t3yoC2c-3i41tLIX67dzRFUQsnnlovj_f6OEwGvhg9UTUiJooRX4c-nOJVQ/s320/331547459_876782940242644_1184397988641128578_n.jpg" width="294" /></a></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto"></span></p><div class="xdj266r x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Vaso a forma di Giaguaro Mannaro in ceramica, con tracce di pigmento rosso, della Civiltà Olmeca.</div></div><p></p><div dir="auto"><div class="x1iorvi4 x1pi30zi x1l90r2v x1swvt13" data-ad-comet-preview="message" data-ad-preview="message" id=":roj:"><div class="x78zum5 xdt5ytf xz62fqu x16ldp7u"><div class="xu06os2 x1ok221b"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto"><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Provenienza: Veracruz, Campeche, Messico</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Datazione: 150 a.C.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Misure: 30,5 x 19,0 x 24,1 cm.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Herbert F. Johnson Museum of Art, New York</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">I giaguari mannari, creature per metà umane e per metà giaguaro, erano raffigurati in gran parte dell'arte olmeca. I Re-Sciamani erano equiparati ai giaguari nelle culture precolombiane, proprio come i grandi sciamani lo sono ancora oggi in alcune parti del Messico e del Sud America. Il giaguaro soprannaturale degli Olmechi sembra essere stato associato alla pioggia e alla fertilità; nella sua accezione superiore alla trascendenza e alla regalità. </div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Il Grande Giaguaro, re degli animali nelle giungle dell'America centrale, era quindi l'antenato del lignaggio umano reale attraverso il suo ruolo divinizzante. Da qui si potrebbe fare una lunga digressione sul felino come animale maestro d'iniziazione, che ha percorso fin dalla Preistoria il sentiero spirituale dell'umanità, grazie alle sue nobili qualità psicologiche intrinseche, unite al potere della visione notturna.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Il vaso di terracotta raffigura lo sciamano con il tradizionale volto diviso a metà: giaguaro e umano. Queste figure sdoppiate appartengono ad una tradizione ancestrale e sono presenti in tutte le culture e in tutte le epoche. In questo manufatto lo sciamano è ritratto nella sua trasformazione mentre indossa la pelle del giaguaro. </div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">La sua maschera, con la lingua penzolante e la zanna appuntita, copre chiaramente solo metà del viso, mostrando che è in procinto di varcare la soglia dello stato alterato di coscienza, assumendo lo spirito del Grande Giaguaro, ovvero la forza insita nella sue caratteristiche psicologiche. </div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;">Questo recipiente cavo potrebbe essere stato usato per contenere un potente liquido allucinogeno ricavato da piante che aiutavano lo sciamano a entrare in trance e a completare la sua trasformazione. Il personaggio rappresentato potrebbe essere un aristocratico. Indossa pendenti ornati e un perizoma intrecciato con un ciondolo di giada sospeso dalla punta inferiore.</div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div><div dir="auto" style="text-align: start;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEjaaW7EvrMACcyArXfGF4IUzeZnRD6WVyoKrI6FmpLciHU_xFxlDS8KeLN6zmwh5yqdS4Sur-8UFrFKQjJ9a2krbc4zRPQlbBFSMoLYtQSXIY3htMK8Yj7Tl5mWokQHtgWb520nNCQQFPx2rs6m5zAzXjt8fuHu4o1kBlY1Mh0KLFkd5B4RENyMeXeknz/s2048/331326517_6362141143798967_3443934702430997516_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1733" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEjaaW7EvrMACcyArXfGF4IUzeZnRD6WVyoKrI6FmpLciHU_xFxlDS8KeLN6zmwh5yqdS4Sur-8UFrFKQjJ9a2krbc4zRPQlbBFSMoLYtQSXIY3htMK8Yj7Tl5mWokQHtgWb520nNCQQFPx2rs6m5zAzXjt8fuHu4o1kBlY1Mh0KLFkd5B4RENyMeXeknz/s320/331326517_6362141143798967_3443934702430997516_n.jpg" width="271" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcgMwxvXAC_OfWilUuqXghDKzq0mmHtK-4Ir0aqapDTM5Yu3HjJ5RQ9Pof9vXdvpAimi9oraNANmpCsokUHZVOYMJKqc3oD7w8BPYUsJ__3BEOISRas8dbulo53iowwIkGVLgLaIdPoTJS-CDni17lB8jr_1_rZz_N2NnAvg_qJuXiujaiyLprnBzwp7ri/s1080/331796294_720148706314495_1411115615956338270_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcgMwxvXAC_OfWilUuqXghDKzq0mmHtK-4Ir0aqapDTM5Yu3HjJ5RQ9Pof9vXdvpAimi9oraNANmpCsokUHZVOYMJKqc3oD7w8BPYUsJ__3BEOISRas8dbulo53iowwIkGVLgLaIdPoTJS-CDni17lB8jr_1_rZz_N2NnAvg_qJuXiujaiyLprnBzwp7ri/s320/331796294_720148706314495_1411115615956338270_n.jpg" width="320" /></a></div></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr_yGTrm6fBfAuuzx-XV6qFyVmUlbNl1dsdCJkz230jo9Vvfqr1s_sYu8S0FPvuwjiPpGVxK-QC0CbdHqvHxOJUrnv92Zpr0bD3HNNDhFz2EftR0xt1qtJM5C5-rL7pPmoDUl2339OslJzAiUYhi9ROfP65b5RoYtCoMCrjl8iFiH_emfqK4B6Lq4dEaLP/s2048/331508963_1240426300215332_812517503706692882_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1538" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr_yGTrm6fBfAuuzx-XV6qFyVmUlbNl1dsdCJkz230jo9Vvfqr1s_sYu8S0FPvuwjiPpGVxK-QC0CbdHqvHxOJUrnv92Zpr0bD3HNNDhFz2EftR0xt1qtJM5C5-rL7pPmoDUl2339OslJzAiUYhi9ROfP65b5RoYtCoMCrjl8iFiH_emfqK4B6Lq4dEaLP/s320/331508963_1240426300215332_812517503706692882_n.jpg" width="240" /></a></div> </span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Acrobata
contorsionista: scultura-recipiente di ceramica, alto 25 cm., datato
1200 a.C., appartenente alla Cultura di Tlatilco, che fiorì nella Valle
del Messico nel periodo pre-classico (XIII,VIII a.C.). E' stato scoperto
nella sepoltura 154 del tempio IV del sito archeologico di Tlatilco,
Messico. Ritrae un personaggio, probabilmente in stato di trance,
durante le periodiche esibizioni rituali che avvenivano in occasione
delle celebrazioni di eventi ciclici. Laa cultura di Tlatilco si può
considerare connessa alla civiltà Olmeca, che, a sua volta, fu matrice
di tutte le civiltà del Centro America, compresa la civiltà Maya. </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">(Museo Nazionale di Antropologia, Città del Messico)</span></div></div></span></div></div></div></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br />Presso
le civiltà dell'America Centrale, gli eventi ciclici indicati da
calendario agricolo, gli eventi politici o le celebrazioni mitiche
venivano festeggiate con esibizioni acrobatiche, in cui i ginnasti
ostentavano le proprie capacità in complicati esercizi di contorsionismo
ed equilibrismo, mediante i quali il pubblico poteva intuire la
manifestazione delle forze divine nella sfera umana.<br /><br />Al di là
dell'intrattenimento, questi spettacoli avevano un profondo valore
simbolico, dove la massa fisica del corpo umano riusciva a raggiungere
la dimensione del sovrumano, mediante contorsioni innaturali, la sfida
alla forza di gravità, il superamento della paura, ecc...E durante
l'esibizione, gli acrobati erano davvero visti dal popolo come fossero
Dèi. Questi soggetti (raffigurati come contorsionisti adulti ma, spesso,
anche bambini) sono ritratti sia come statuette di terracotta, a
partire da quelle più antiche della civiltà Olmeca, che come disegni
dipinti sui Codici maya dei secoli precedenti la conquista spagnola.<br /><br />Tutto
ciò indica che le esibizioni acrobatiche non avevano solo funzione
ludica, ma avevano un significato soprattutto rituale. Con questo
s'intende quel gioco, gioia e risate che sono state le forze trainanti
nella creazione dell'universo nella visione religiosa delle culture
precolombiane. Nella loro natura poliedrica, gli Dei creatori erano
burloni e imbroglioni; quindi, l'universo è semplicemente la
cristallizzazione di risate divine, rumorose e caotiche. La vita è uno
scherzo, e dobbiamo sopportarlo come tale durante l'esecuzione dei
nostri ruoli nella fase cosmica: così suggerisce il paradigma delle
civiltà precolombiane. <br /><br />Identico significato si ritrova nella
figura del Sacro Clown (Heyoka) nella tradizione Sioux delle Grandi
Pianure del Nord America: personaggio il cui comportamento comico
capovolgeva ogni logica, costringendo gli spettatori a porsi domande e a
mettere in dubbio le proprie radicate convinzioni, ridicolizzandole,
appunto. Il Clown dei Nativi Americani era l'esatta traduzione del
Giullare di Corte medievale, che si esibiva nelle piazze e nei castelli.
Un altro esempio di "capovolgimento" simbolico della realtà, sono i
papiri satirici egizi, in cui il gatto è costretto a servire il topo che
si è fatto Re. <br /><br />Questa sdrammatizzazione ed elogio della follia,
si pone in contrasto con la valutazione assolutamente seria e severa
della realtà nella visione giudaico-cristiana del Cosmo, in cui la
manifestazione dell'anormale non è tollerata. Leggiamo, infatti
nell'Ecclesiaste 7:3-4:<br /><br />"Il dolore è meglio del riso: perché
dalla tristezza del volto il cuore è reso migliore. Il cuore del saggio è
nella casa del pianto; ma il cuore degli stolti è nella casa
dell'allegria".<br /><br />Contrariamente alle credenze giudeo-cristiane in
cui l'azione benevola di Dio crea il mondo e la sua ira lo distrugge e
lo punisce, in Mesoamerica, la risata degli Dei detiene entrambi i
poteri, di rinnovamento e di distruzione. Possiamo considerarle due
prospettive diverse della medesima struttura inconscia universale, che
viene di volta in volta contorta, capovolta, verticalizzata e modificata
in innumerevoli modi, come i corpi dei ginnasti, secondo uno schema
olistico e secondo le esigenze culturali dei popoli e delle epoche
storiche.<br /><br />Se le divinità mesoamericane danzano e cantano come
parte della loro divinità ontologica, anche i loro adoratori balleranno e
canteranno per loro. Gli dei stessi si sarebbero manifestati alle
popolazioni indigene attraverso i corpi di ballerini particolarmente
bravi e le voci di cantanti dotati. La danza è movimento, e attraverso
passi e pause, anche il corpo può creare la musica, la bellezza e
l'armonia che sottendono l'Universo.</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwKCQS7gx_m9NgZQUhtpGWXgl4bN1Jyt7Xn5KioebD6K5ju4l8qLjIz5wIUZiWelgj8GUWQbEmUnOKi3Nt0W8i0QTXub0dKYPIcChZ7AlKSotvY949bgOHp4HOV9D8nm2cHinLHuB7vDKOzOIEl4HN5Jp4ZTmg32fY3Pa_euRQlk13typ6Ae12p4bZGvGL/s2048/331732720_1347970225993952_562661635836265516_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1548" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwKCQS7gx_m9NgZQUhtpGWXgl4bN1Jyt7Xn5KioebD6K5ju4l8qLjIz5wIUZiWelgj8GUWQbEmUnOKi3Nt0W8i0QTXub0dKYPIcChZ7AlKSotvY949bgOHp4HOV9D8nm2cHinLHuB7vDKOzOIEl4HN5Jp4ZTmg32fY3Pa_euRQlk13typ6Ae12p4bZGvGL/s320/331732720_1347970225993952_562661635836265516_n.jpg" width="242" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbvyzFzJYKXeQzDeycKRGHpkPOM8UNLCXyNuI56CH6s4XkfaDTpS5grBxfnEwtUDOuEPZw_Yqs14ng0PErG8ToS6tAJqHeGK4tgv9E_NU23FK0CAFhbapOot_7-kkN3LY-4EQ1KPR_jsozqshwI_-ZTb389zceYgc98furqIYIXDmy-VPW0AY6KYK3v68r/s1200/332086704_726853525557569_5944877134651364341_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1200" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbvyzFzJYKXeQzDeycKRGHpkPOM8UNLCXyNuI56CH6s4XkfaDTpS5grBxfnEwtUDOuEPZw_Yqs14ng0PErG8ToS6tAJqHeGK4tgv9E_NU23FK0CAFhbapOot_7-kkN3LY-4EQ1KPR_jsozqshwI_-ZTb389zceYgc98furqIYIXDmy-VPW0AY6KYK3v68r/s320/332086704_726853525557569_5944877134651364341_n.jpg" width="320" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUoGE8aPQFzh7tKxNF5czljnib1cKWbsV348LN4ozkW8DUj6PkRli0vilGzUGOyaQrm8yqxVMY1yrpLO8yo7un6J5z8E3t0JhAfI17CWeI_uSfOs0grSMcpEv_mFZy-4gZfvW8I6N4vdyRspzRED0C_0v5ialE8IDL4cH1g8tHzNl-t5KN0qsHAgH-ZxLw/s1200/331296435_766135464874457_1125174845750885940_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="977" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUoGE8aPQFzh7tKxNF5czljnib1cKWbsV348LN4ozkW8DUj6PkRli0vilGzUGOyaQrm8yqxVMY1yrpLO8yo7un6J5z8E3t0JhAfI17CWeI_uSfOs0grSMcpEv_mFZy-4gZfvW8I6N4vdyRspzRED0C_0v5ialE8IDL4cH1g8tHzNl-t5KN0qsHAgH-ZxLw/s320/331296435_766135464874457_1125174845750885940_n.jpg" width="261" /></a></div><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Figura
infantile seduta/ Civiltà Olmeca/ XII secolo a.C./ Misure: 34 x 31.8 x
14.6 cm./ Materiale: ceramica cava/ Scoperta all'interno di una tomba
nel sito dell'altopiano centrale di Las Bocas, nello stato di Puebla,
Messico, all'ombra del vulcano Popocatepetl, dove sono stati trovati
numerosi oggetti in ceramica di manifattura olmeca.<br /><br />La civiltà
Olmeca è considerata matrice delle culture successive, come la civiltà
Maya; si formò e dominò nel Messico centro-meridionale tra il 1200 e il
400 a.C. Circa un secolo dopo l'abbandono delle ultime città olmeche, le
altre culture si erano già saldamente insediate in quell'area, come
quella maya nella penisola dello Yucatàn.<br /><br />Questa figura seduta
rappresenta un bambino che guarda verso l'alto e porta la mano destra
alla bocca. L'artista ha lavorato in una fine argilla bianca per
produrre una figura cava, successivamente decorata con una barbottina
bianca e pigmento rosso. Queste figure, probabilmente allegoriche, di
bambini sono generalmente posizionate a gambe divaricate, ma senza
alcuna definizione dei genitali, come immagine asessuata. Con le mani
sulle cosce, la figura ha la postura, le proporzioni del corpo e la
carnosità di un bambino umano, sebbene i disegni simbolici che ne
adornano il corpo e un caratteristico copricapo lo distinguano da un
semplice mortale. <br /><br />In realtà, come ipotizzano alcuni, si potrebbe
trattare di figure infantili immaginate come manifestazioni di forze
soprannaturali, come i putti dell'arte classica greco-romana. I bambini
in terracotta olmechi, infatti, sono ritratti in atteggiamenti evocativi
e simbolici, come trasformazioni sciamaniche, contorsioni ginniche, con
braccia aperte in un gesto declamante, oppure come figure supplichevoli
con mano tesa e sguardo rivolto al cielo. Questi fanciulli, come i
putti dell'arte classica, sono solitamente modellati come figure pingui,
floride, con le pieghe del grasso rese con accuratezza, i volti
paffuti. La testa mostra la tradizionale deformazione del cranio allo
scopo di renderlo dolicocefalo (antica pratica comune a molte culture in
tutto il mondo). I piedi aggraziati formano un tutt'uno con le gambette
pingui e lisce. <br /><br />Il viso mostra caratteristiche innaturali, come
occhi stilizzati, bocca rivolta verso il basso e orecchie squadrate;
alcune di queste figure sono a volte addirittura prive di orecchi. La
parte sinistra del dorso della figura contiene elementi simbolici, come
bande e tratteggi incrociati. Questo esemplare si distingue per
l'elaborato copricapo colorato di rosso-rosa, ottenuto con polvere di
cinabro e ocra rossa, probabilmente utilizzato per cospargere la tomba
in cui era deposta questa figura. <br /><br />Molte teorie sono emerse fra
gli studiosi circa il significato di queste figure: ritratti di bambini
di nobile stirpe; ritratti infantilizzati di personaggi reali;
personificazioni di divinità o esseri mitologici. Potrebbero, altresì,
essere memoriali di bambini che hanno lasciato questo mondo troppo
presto, o emblemi rappresentativi di interi lignaggi, come altre
correnti di pensiero suppongono.</span><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiksh6ouTHXqH5vW4sIJrIkONLQTdoyUxbCfsFt3wrVEsJjb1Z1oLMERxxVPqTQCUXisyWlKbHq1DPVq9-R_uG_VUFfy4DJ6RMofg6z8QA466oYxJSWk4i6aYsoT80_g6mN8GzSyetH94wo6a0BFbMOVK0N-vER33HlxgvveVH_nBRslfcFg5T2V730ml0Q/s1200/322022220_550154780330419_5764754173550766761_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="1200" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiksh6ouTHXqH5vW4sIJrIkONLQTdoyUxbCfsFt3wrVEsJjb1Z1oLMERxxVPqTQCUXisyWlKbHq1DPVq9-R_uG_VUFfy4DJ6RMofg6z8QA466oYxJSWk4i6aYsoT80_g6mN8GzSyetH94wo6a0BFbMOVK0N-vER33HlxgvveVH_nBRslfcFg5T2V730ml0Q/s320/322022220_550154780330419_5764754173550766761_n.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn7oJ4vSUQLXVhgywOnxNhlwDoQIKgU84kddK6EuOKoGOSEOPtbssB80Kdos1nfS2hXGI6c-GzgHNjfLbSyPN0gM_2T5CTyayWveedBzJbeeAybRm-7T9p8oE45Wgr9cM41zP7cH3z05QdVNndz_N4FHNaW17KnIteQss42HcU5CXf6FONn7VaZYmsonp1/s1600/322982512_639263637973822_974963095446506902_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="902" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn7oJ4vSUQLXVhgywOnxNhlwDoQIKgU84kddK6EuOKoGOSEOPtbssB80Kdos1nfS2hXGI6c-GzgHNjfLbSyPN0gM_2T5CTyayWveedBzJbeeAybRm-7T9p8oE45Wgr9cM41zP7cH3z05QdVNndz_N4FHNaW17KnIteQss42HcU5CXf6FONn7VaZYmsonp1/s320/322982512_639263637973822_974963095446506902_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtVjFfoxT0uGc4Hxuowxn1roJY2_pVHr3jEorf4Y3xK9TE_isbBTJFA6YIT2dgC2wpK-HEdyDllXxAtHI9wXV0NvLZXcXF2Yb38Bgd7xD2t7cuLF-9hJLFkPykuv07gdFlT9SffCkNyCd19YZBUSPKvJe9xgievEigSC-yb2M2DMdjCpmfSq8xwtFKtoS7/s1600/322690074_860542055256046_3543792473178173076_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1281" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtVjFfoxT0uGc4Hxuowxn1roJY2_pVHr3jEorf4Y3xK9TE_isbBTJFA6YIT2dgC2wpK-HEdyDllXxAtHI9wXV0NvLZXcXF2Yb38Bgd7xD2t7cuLF-9hJLFkPykuv07gdFlT9SffCkNyCd19YZBUSPKvJe9xgievEigSC-yb2M2DMdjCpmfSq8xwtFKtoS7/s320/322690074_860542055256046_3543792473178173076_n.jpg" width="256" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha0zz3JwqhdZEcOOIAjMiaMpdejOoVQdQM5ImHsRQI-BTEd8TNsEmGzh7BKYbOqftWXMGWz1pOJTV25oVJq4ChIH9J4P0ufU2SJnCyFdSQU3MhNKwKhttckk--CLVNuKk3CxPMNATVGQezt7mJyVYR4d7gEYU4CTjGKC6j_fJmxDV-qcg1E9hsWm_oxqep/s1600/322021427_847990366574490_2535797405631453233_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1333" data-original-width="1600" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha0zz3JwqhdZEcOOIAjMiaMpdejOoVQdQM5ImHsRQI-BTEd8TNsEmGzh7BKYbOqftWXMGWz1pOJTV25oVJq4ChIH9J4P0ufU2SJnCyFdSQU3MhNKwKhttckk--CLVNuKk3CxPMNATVGQezt7mJyVYR4d7gEYU4CTjGKC6j_fJmxDV-qcg1E9hsWm_oxqep/s320/322021427_847990366574490_2535797405631453233_n.jpg" width="320" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x x4zkp8e x676frb x1nxh6w3 x1sibtaa xo1l8bm xi81zsa x1yc453h" dir="auto"><span><span class="xuxw1ft"><span class="x4k7w5x x1h91t0o x1h9r5lt x1jfb8zj xv2umb2 x1beo9mf xaigb6o x12ejxvf x3igimt xarpa2k xedcshv x1lytzrv x1t2pt76 x7ja8zs x1qrby5j"><span class="x1rg5ohu x1n2onr6 xs7f9wi"><svg class="x1lliihq x1k90msu x2h7rmj x1qfuztq xcza8v6 x1kpxq89 xsmyaan" fill="currentColor" height="1em" title="Contenuto condiviso con: Tutti" viewbox="0 0 16 16" width="1em"><g fill-rule="evenodd" transform="translate(-448 -544)"><g></g></g></svg></span></span></span></span></span><div class="xqcrz7y x78zum5 x1qx5ct2 x1y1aw1k x1sxyh0 xwib8y2 xurb0ha xw4jnvo"><div></div></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Affreschi
dal "Tempio delle pitture" della città Maya di Bonampak ("boon-ah-pak",
che significa "muro dipinto" in antica lingua maya), risalenti al 580
d.C. circa, pieno periodo classico di questa civiltà, situato in
Messico, nello stato del Chiapas, nel territorio della foresta del
popolo Lacandon. La scoperta di questo sito, avvenuta nel 1946, è
alquanto romanzesca, così descritta nel libro "Città Maya" di Pierre
Ivanoff:<br /><br />LA SCOPERTA<br /><br />"Siamo nel 1946. Un disertore
americano obiettore di coscienza, Carlos Frey, vive da due anni come un
uomo della preistoria nelle foreste del Chiapas. Si è integrato in un
gruppo di Indios Lacandon, tra i quali ha anche preso moglie. A più
riprese ha notato che gli uomini del suo gruppo si sono assentati per
vari giorni, dopo aver macchiato le lunghe tuniche di punti rossi ed
essersi caricati di provviste d'incenso di copale. Ignora la costumanza
dei Lacandon che consiste nel recarsi ogni anno, a una data fissa, per
l'esattezza alla fine di febbraio, in pellegrinaggio in luoghi tenuti
rigorosamente segreti. Ciascun gruppo possiede un angolo tutto suo,
ignorato dalle donne, una località misteriosa, dominio riservato a
Kananka, il dio della foresta. E' vieteto penetrarvi recando oggetti
taglienti, ovvero in compagnia di un forestiero. Carlos Frey è lungi dal
pensare che quella piccola parte di foresta sacra è scelta in funzione
delle rovine che vi sussistono, gloriose vestigia degli antenati e
rifugio degli dei. Dinanzi alla sua ostinazione a voler partecipare al
pellegrinaggio , gli uomini del gruppo decidono di condurre una volta
con loro Carlos Frey. Dopotutto, non è anch'egli un Lacandon, dal
momento che ha preso in moglie una delle loro donne? Giunto nei luoghi
sacri, Carlos Frey nota stupefatto che i riti d'offerta del copale si
svolgono in un tempio in rovina. Immediatamente dimentica i moventi del
suo esilio volontario e fa ritorno alla civiltà. Mette a parte della sua
scoperta coloro che incontra, ma in effetti nessuno si interessa al suo
racconto. Due mesi dopo, un esploratore a caccia d'immagini, Gilles
Healey, nel corso delle riprese di un documentario sui Lacandon, scopre a
sua volta la città in rovina. Healey non teme l'avventura, mostra
interesse per la civiltà Maya e una grande curiosità per l'arte. Penetra
nel tempio visitato da Frey qualche settimana prima. Ritto
nell'oscurità, esamina a lungo, da intenditore, l'interno del santuario
abbandonato. Chissà che non vi si trovi una bella modellatura a stucco?
All'improvviso lo assale una forte emozione. Il fascio di luce della
lampada si sofferma su una parete. Possibile...? Sì! Affreschi colorati e
splendidi traspaiono da sotto il lieve strato di deposito calcareo.
Healey si avvicina: non c'è dubbio, tutta la superficie interna della
sala è dipinta a enormi affreschi. Anche le altre due sale del tempio.
E' quasi inconcepibile. Gli archeologi sapevano, certo, da certe modeste
tracce di pittura rilevate a Palenque e Yaxchilàn, che l'interno dei
templi era dipinto; negli scavi di Uaxactùn era stato trovato qualche
frammento di affresco. Ma il fatto di scoprire tutta una seria di
pitture muraali nella loro integrità, in un tempio sconosciuto, anodino,
in fondo alla foresta del Chiapas, aveva del miracoloso".<br /><br />LA CONSERVAZIONE<br /><br />"L'alto
tasso di umidità della regione spiega la miracolosa conservazione degli
affreschi. Per più di mille anni il tempio ha subito infiltrazioni
d'acqua che hanno interamente ricoperto di uno strato protettore di
calcare le mirabili pitture murali. Se, nelle stesse condizioni
climatiche, il tempio si fosse trovato in un luogo accessibilee,
conosciuto, si sarebbero indubbiamente deteriorte al pari di numerosi
affreschi precolombiani. L'umidità, l'isolamento della foresta vergine,
il rispetto sacrale dei Lacandon hanno miracolosamente conservato questi
capolavori.....Il tempio degli affreschi (altezza 7 metri, larghezza
4,12 metri, lunghezza 16,55 metri) è costruito sulla prima piattaforma
costruita sulla collina. La sua facciata, suddivisa da un cornicione, è
perforata nellaa parte superiore da tre nicchie, nelle quali si
discernono ancora resti di statue a stucco. Nella parte in inferiore,
sotto il cornicione, tre porte basse, in corrispondenza delle tre
nicchie, danno accesso alle tre stanze decorate del tempio. Il complesso
è ingannevole: nessuno sospetterebbe che questa costruzione
insignicante celi i capolavori pittorici dell'arte precolombiana".<br /><br />STRANO DESTINO DI CARLOS FREY<br /><br />"A
prezzo di mille difficoltà tecniche, Healy scatta un gran numero di
fotografie e fa ritorno alla civiltà. I documenti che porta con sè hanno
l'effetto di una bomba. Numerose spedizioni vengono inviate a Bonampak,
per tentare di strappare ai muri dipinti il loro messaggio. In certi
punti, il calcare cela quasi del tutto gli affreschi ed è necessario
imbeverlo di petrolio per renderlo trasparente e poter così fotografare
le pitture. Pittori specializzati sono venuti a riprodurre in scala
tutti i dipinti. Carlos Frey è a capo di una di queste spedizioni, ma
purtroppo annega nel fiume Lacanja prima di giungere alla meta.
Ciononostante i tentativi proseguono, e Bonampak entra definitivamente
nella storia dell'arte e della civiltà".<br /><br />IL TEMPIO DEGLI AFFRESCHI<br /><br />"Il
Tempio degli Affreschi (altezza metri 7, larghezza metri 4,12,
lunghezza metri 16,55) è costruito sulla prima piattaforma sistemata
sulla collina. La sua facciata, suddivisa da un cornicione, è perforata
nella parte superiore da tre nicchie, nelle quali si discernono ancora i
resti di statue a stucco. Nella parte inferiore, sotto il cornicione,
tre porte basse, in corrispondenza delle tre nicchie, danno accesso alle
tre stanze decorate del tempio. Il complesso è ingannevole, nessuno
immaginerebbe che questa costruzione insignificante celi i capolavori
pittorici dell'arte precolombiana".<br /><br />(Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, Mondadori)</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbad-ZzWhMI8CXdGbjLAvCwYaav1nm4A6HwnK4geMojrX27vVSBElUJmR78_xvM8aNMZvhCzlaXF205HtCX3F-1DkFwtKG6nSqzwWYMzEYnpoMLeI3Vf4BprT16r28ACWt2v7t5SXGcwvIHxM9PSG_5-Ig753p66tkbkjfyj1AfyQDXjnmpRofwyHniEk7/s1200/322696311_1165755017385100_3583579283388359219_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbad-ZzWhMI8CXdGbjLAvCwYaav1nm4A6HwnK4geMojrX27vVSBElUJmR78_xvM8aNMZvhCzlaXF205HtCX3F-1DkFwtKG6nSqzwWYMzEYnpoMLeI3Vf4BprT16r28ACWt2v7t5SXGcwvIHxM9PSG_5-Ig753p66tkbkjfyj1AfyQDXjnmpRofwyHniEk7/s320/322696311_1165755017385100_3583579283388359219_n.jpg" width="320" /></a><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Veduta
della città Maya di Bonampak ("boon-ah-pak", che significa "muro
dipinto" in antica lingua maya), risalente al 580 d.C. circa, pieno
periodo classico di questa civiltà, situata in Messico, nello stato del
Chiapas, nel territorio della foresta del popolo Lacandon.</span></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXIcnDyXUPClkhFrEkr5674laO4SvX55EqyPSlTnl5p1nNbA1n56OirGLL_KWbpY_wGDB9URuw5fw90-r6nwT8BXHemCG_GlrnTWhFGiqb03QO9l7bNC0UL5STcfb9Ld03B2HBk0emu9hp7e60w5cajo0cQRrjxBxm6zCNQ_oz9GNBFaeVFqaiN_uHMlXY/s1600/323009165_1590396948068944_2576237878638650186_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="741" data-original-width="1600" height="148" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXIcnDyXUPClkhFrEkr5674laO4SvX55EqyPSlTnl5p1nNbA1n56OirGLL_KWbpY_wGDB9URuw5fw90-r6nwT8BXHemCG_GlrnTWhFGiqb03QO9l7bNC0UL5STcfb9Ld03B2HBk0emu9hp7e60w5cajo0cQRrjxBxm6zCNQ_oz9GNBFaeVFqaiN_uHMlXY/s320/323009165_1590396948068944_2576237878638650186_n.jpg" width="320" /></a></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Bassorilievo
dal sito Maya di Yaxchilan (Messico-VII sec.d.C.) e viso di ragazzo
dell'etnia Lacandon, Chiapas: discendenti dei Maya, preservano lingua e
spiritualità dei propri antenati, con pellegrinaggi alle rovine degli
antichi templi in cui si svolgono cerimonie segrete.</span></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br />"LACANDON": discendenti degli antichi Maya<br /><br />I
"Lacandon" (o “hach winik” che significa “Veri Uomini” in lingua
Maya-yucateca) sono un popolo indio discendente diretto degli antichi
Maya, presente nelle profonde foreste dello stato del Chiapas, Messico,
precisamente nella zona conosciuta come "Selva Lacandona". Vivono di
caccia, pesca e agricoltura.<br /><br />I Lacandon sono importanti perchè
unica popolazione maya sfuggita alla conquista e all'Inquisizione
spagnola; ritiratisi nelle profonde ed impenetrabili foreste fra
Messicco e Guatemala, hanno così potuto mantenere, seppur in forma
decadente, molti aspetti della propria cultura, trasmettendo di
generazione in generazione le antiche conoscenze iniziatiche e
continuando a parlare la lingua maya-yucateca. Fino alla metà del secolo
scorso hanno venerato le antiche divinità dei loro antenati fondatori
della civiltà Maya, frequentando annualmente le rovine dei templi per
celebrarvi rituali e cerimonie segrete. Si vestono tradizionalmente con
ampie tuniche bianche. Oggi sono ridotti ad appena 400 persone.<br /><br />"Lacanjá
Chansayab", nella selva del Chiapas, è la più grande comunità maya
lacandona, si trova a 12 km da Bonampak. Questi luoghi sono ricchi di
biodiversità, intervallati da cascate, come la "Cascada Ya Toch Kusam",
alta 8 m e larga 30 m., dai ruscelli e dal fiume Lacanjá che scorre
attraverso le valli erbose.<br /><br />Nella cultura tradizionale dei
Lacandon vengono adorate le divinità Sole e Luna, più altre divinità
secondarie connesse all'acqua, alle piante e agli elementi naturali. Il
rispetto sacrale per l'ambiente naturale è il principio fondamentale del
loro stile di vita al fine di evitare infermità e disastri. Nei rituali
è centrale l'uso dell'incenso.</span><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuuZ8OqqNHsoBfwKG8CK1IbSTaRJyfrG_fcz-mzD7dikVgwb04CPf1Q64U1guv154EguOuVgBC8MC-3O37cpLinMhxhZwkHyryhY0dni3IOdMYnukPgV9Y01RaCi44NvTUUVvPum8kBIaab26y7_Tj8KLHP3_oTEZA_sJ8UeZPP4JhzBjABrO-eFYBiHAo/s1000/321916211_832496171173512_5280501288306637000_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="1000" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuuZ8OqqNHsoBfwKG8CK1IbSTaRJyfrG_fcz-mzD7dikVgwb04CPf1Q64U1guv154EguOuVgBC8MC-3O37cpLinMhxhZwkHyryhY0dni3IOdMYnukPgV9Y01RaCi44NvTUUVvPum8kBIaab26y7_Tj8KLHP3_oTEZA_sJ8UeZPP4JhzBjABrO-eFYBiHAo/s320/321916211_832496171173512_5280501288306637000_n.jpg" width="320" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> Uomini
Lacandon presso le rovine dei templi Maya, dove si recano annualmente
in pellegrinaggio per compiere segreti rituali e cerimonie.<br /><br />"LACANDON": discendenti degli antichi Maya<br /><br />I
"Lacandon" (o “hach winik” che significa “Veri Uomini” in lingua
Maya-yucateca) sono un popolo indio discendente diretto degli antichi
Maya, presente nelle profonde foreste dello stato del Chiapas, Messico,
precisamente nella zona conosciuta come "Selva Lacandona". Vivono di
caccia, pesca e agricoltura.<br /><br />I Lacandon sono importanti perchè
unica popolazione maya sfuggita alla conquista e all'Inquisizione
spagnola; ritiratisi nelle profonde ed impenetrabili foreste fra
Messicco e Guatemala, hanno così potuto mantenere, seppur in forma
decadente, molti aspetti della propria cultura, trasmettendo di
generazione in generazione le antiche conoscenze iniziatiche e
continuando a parlare la lingua maya-yucateca. Fino alla metà del secolo
scorso hanno venerato le antiche divinità dei loro antenati fondatori
della civiltà Maya, frequentando annualmente le rovine dei templi per
celebrarvi rituali e cerimonie segrete. Si vestono tradizionalmente con
ampie tuniche bianche. Oggi sono ridotti ad appena 400 persone.<br /><br />"Lacanjá
Chansayab", nella selva del Chiapas, è la più grande comunità maya
lacandona, si trova a 12 km da Bonampak. Questi luoghi sono ricchi di
biodiversità, intervallati da cascate, come la "Cascada Ya Toch Kusam",
alta 8 m e larga 30 m., dai ruscelli e dal fiume Lacanjá che scorre
attraverso le valli erbose.<br /><br />Nella cultura tradizionale dei
Lacandon vengono adorate le divinità Sole e Luna, più altre divinità
secondarie connesse all'acqua, alle piante e agli elementi naturali. Il
rispetto sacrale per l'ambiente naturale è il principio fondamentale del
loro stile di vita al fine di evitare infermità e disastri. Nei rituali
è centrale l'uso dell'incenso.</span></p><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMICLqrP7wV5prtns9s8GVErO7s8bNHlcDvSD1T_Vr2TFIFWnaQggw6eFdplJgH_tMhbeUQeBYdbev-YnY5CNdAyEqlh3Nok3XyMQJxD9H-tTkERQEGqaobaF_TydzqIqTLbLrmtVMDTfRcQzNG_fGiiQIlfuMKPH4_2GJQUeu6SdDwf775lIyy0JYr8t2/s1600/322407996_3253216711600032_3230375814337622697_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMICLqrP7wV5prtns9s8GVErO7s8bNHlcDvSD1T_Vr2TFIFWnaQggw6eFdplJgH_tMhbeUQeBYdbev-YnY5CNdAyEqlh3Nok3XyMQJxD9H-tTkERQEGqaobaF_TydzqIqTLbLrmtVMDTfRcQzNG_fGiiQIlfuMKPH4_2GJQUeu6SdDwf775lIyy0JYr8t2/s320/322407996_3253216711600032_3230375814337622697_n.jpg" width="240" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg25rTch0_lzaQDthEkD4zr_TMRAoe40jjO3L1xUlDw-DtrooseWwD6o9y3CPVmNp1LYEZGIdY4lwUQuxUNhCkwJsTsLI7j5Vpue1MSjyYuw99rREwxZSNgmav51O0Shg10QyZkZ6CouwhbTPz52mjswBvY4SpLKSk-0g01j1kvBwY8xsuKGYqn5Jp1Q1CB/s900/322473164_1156612778189207_7485605360817073137_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="900" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg25rTch0_lzaQDthEkD4zr_TMRAoe40jjO3L1xUlDw-DtrooseWwD6o9y3CPVmNp1LYEZGIdY4lwUQuxUNhCkwJsTsLI7j5Vpue1MSjyYuw99rREwxZSNgmav51O0Shg10QyZkZ6CouwhbTPz52mjswBvY4SpLKSk-0g01j1kvBwY8xsuKGYqn5Jp1Q1CB/s320/322473164_1156612778189207_7485605360817073137_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCTmdlolkrUKWs0pyrBaUN-H_8FOaZ0AjRO5t5uuZA3ztly8N27YSbGaUYU_14MDnisWYavHfUXS3W7GBro1S8dQ3R9iXabuNDDX-5ZoNRxr7kgeUFzUr0oLB9QczQa7Dad4yFPaFovpA7h4Gf-SC_Oif8924TuAP8brRf16viCZpIzZ08ECGe2ug74Mtt/s1067/322599475_831369531267787_5312408247513679450_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCTmdlolkrUKWs0pyrBaUN-H_8FOaZ0AjRO5t5uuZA3ztly8N27YSbGaUYU_14MDnisWYavHfUXS3W7GBro1S8dQ3R9iXabuNDDX-5ZoNRxr7kgeUFzUr0oLB9QczQa7Dad4yFPaFovpA7h4Gf-SC_Oif8924TuAP8brRf16viCZpIzZ08ECGe2ug74Mtt/s320/322599475_831369531267787_5312408247513679450_n.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTGVm57O1mzTXCyPl-m6c5DHseUGNZxGU4zGpsrTYy5IWuw5csUGRm1vM0bBPnnWB7HMlVnS91jPQbUgc-NDmyfx2gmXeGxXL5v-SKTqXiOkgKbgA9I3MNH1QCrHaHwTwledhIKwuM57xzy6CGo9xc2VMQtXl591Xr9FSORiPBc34fvGHu2kHwqL5iYoHR/s600/323022340_1641260436327265_6138321173576988700_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="449" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTGVm57O1mzTXCyPl-m6c5DHseUGNZxGU4zGpsrTYy5IWuw5csUGRm1vM0bBPnnWB7HMlVnS91jPQbUgc-NDmyfx2gmXeGxXL5v-SKTqXiOkgKbgA9I3MNH1QCrHaHwTwledhIKwuM57xzy6CGo9xc2VMQtXl591Xr9FSORiPBc34fvGHu2kHwqL5iYoHR/s320/323022340_1641260436327265_6138321173576988700_n.jpg" width="239" /></a></div> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> Foto 3: </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Particolare della testa del dio Chaac
(un aspetto del dio del mais) che spunta dal copricapo della figura
intera sulla facciata frontale.</span></span></div>Stele
"A" del Re Uaxaclajuun Ub'aah K'awii (asceso al trono nel 695, morto
nel 738 d.C.), alta 3,5 metri, dalla città Maya di Copàn, Honduras.
Questo Re fu grande mecenate delle arti e costruttore. Regnò 43 anni e,
dopo una grave sconfitta, fu sacrificato dal Re vincitore Cauac di
Quiriguà. Il sito venne scoperto nel 1570 dall'esploratore spagnolo
Diego Garcia de Palacio.<br /><br /></span><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyH58uBqo6jy49U92ZBK69NFNos75BvyNbJ6FG3HScGhZYwPYIKbH-ctn0H2jYptSImHhhnoR03bND5fghdE_bYfO4Qd1rfjuCLDZTW1G5fsMKm7e7QXM_2et6j8P3xK9e99jLQUFo28HPh0pxyVBvfoIrlkypwXK_3kgiEKDuldrUL5ub7DAT-8REjYoI/s1600/322379984_607523907750918_1259839229199843247_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1078" data-original-width="1600" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyH58uBqo6jy49U92ZBK69NFNos75BvyNbJ6FG3HScGhZYwPYIKbH-ctn0H2jYptSImHhhnoR03bND5fghdE_bYfO4Qd1rfjuCLDZTW1G5fsMKm7e7QXM_2et6j8P3xK9e99jLQUFo28HPh0pxyVBvfoIrlkypwXK_3kgiEKDuldrUL5ub7DAT-8REjYoI/s320/322379984_607523907750918_1259839229199843247_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibOoRZ9PwsQAnxlAML3Q2OHZOoK_tr4UQACqisuG_EqaX3RTm0trDXKdI_z51WlFC5r4uznUI6j97ypHHGadWvCumZt7Vy1ysi7tWLn6JnwLs1eoDLgYyTBJXssD7ItqQSct6vLajFsvG1JHYLXz1ROZuQYrY6Xazo2M4NSt6fqI5lJbEnyyqafsQyB6LV/s1098/322961199_1161711958066618_6366145383988832528_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1098" data-original-width="625" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibOoRZ9PwsQAnxlAML3Q2OHZOoK_tr4UQACqisuG_EqaX3RTm0trDXKdI_z51WlFC5r4uznUI6j97ypHHGadWvCumZt7Vy1ysi7tWLn6JnwLs1eoDLgYyTBJXssD7ItqQSct6vLajFsvG1JHYLXz1ROZuQYrY6Xazo2M4NSt6fqI5lJbEnyyqafsQyB6LV/s320/322961199_1161711958066618_6366145383988832528_n.jpg" width="182" /></a></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgccUxtNMfJdXdm4-CpzmzT3D7sXy0bV3l0pph6mNqBNSmKLklsBGoW1-B0kNEc2-aIMQKg6YBJkV4AqfU94b5Kt0EaZjfhW7v0Y9G_TBkcN7YLkRIk_PHUoaHkhKcfvcFT3kYOVG1TjU1bkbAy5x2No0jOPjgjfAV6a362MiB_pgh14Tax0MKvvU-NxjIZ/s1200/322235589_536409884898768_6363516420979567413_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1165" data-original-width="1200" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgccUxtNMfJdXdm4-CpzmzT3D7sXy0bV3l0pph6mNqBNSmKLklsBGoW1-B0kNEc2-aIMQKg6YBJkV4AqfU94b5Kt0EaZjfhW7v0Y9G_TBkcN7YLkRIk_PHUoaHkhKcfvcFT3kYOVG1TjU1bkbAy5x2No0jOPjgjfAV6a362MiB_pgh14Tax0MKvvU-NxjIZ/s320/322235589_536409884898768_6363516420979567413_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhugOYX3lKnR4dAN12RSUXzRlvlGQs-jMvWNJ_dqpVarRjQwXfS3kLTK1kbrZbDnCpdlmeR6JfXtjnIbPWycKLJKrhzMKBoLLsqMV1D1R_Na_abd5tPY-VNn_EYw8l4JZRZ8bSxTyDHn-3fYVhcIeCgd8KFbGbL54KagcqVseitdYehBbTmWdmh6Jqra49a/s1200/322485187_710095697298446_8826968816610346829_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="801" data-original-width="1200" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhugOYX3lKnR4dAN12RSUXzRlvlGQs-jMvWNJ_dqpVarRjQwXfS3kLTK1kbrZbDnCpdlmeR6JfXtjnIbPWycKLJKrhzMKBoLLsqMV1D1R_Na_abd5tPY-VNn_EYw8l4JZRZ8bSxTyDHn-3fYVhcIeCgd8KFbGbL54KagcqVseitdYehBbTmWdmh6Jqra49a/s320/322485187_710095697298446_8826968816610346829_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Atlanti
di Tula", capitale del regno dei Toltechi dal 600 al 900 d.C.; penisola
dello Yucatàn, Stato di Hidalgo; Messico: le 4 statue sono alte 4,60
metri; pesano 8 tonnellate; sono state scoperte nel 1940 dall'archeologo
messicano Jorge Ruffier Acosta ; così denominati perchè reggevano il
tetto del Tempio in cima alla piramide di Tlahuizcalpantecutli ("Signore
della Stella dell'Aurora"; personificazione della Stella del Mattino,
cioè il pianeta di Venere come appare al mattino), come il personaggio
mitologico Atlante che regge il mondo sulle spalle. Il Tempio è dedicato
al culto di Quetzacoatl, il Serpente Piumato, di cui la Stella del
Mattino è una delle manifestazioni. Rimane un mistero come abbiano
potuto essere trasportate queste gigantesche statue sulla cima della
piramide, alta 43 metri.<br /><br />Le statue sono costituite da quattro
pezzi che sono stati scolpiti separatamente e poi assemblati uno
sull'altro. Dal basso verso l'alto, i pezzi che compongono gli Atlanti
di Tula sono:<br /><br />Le gambe.<br /><br />La parte inferiore del busto.<br /><br />La parte superiore del busto.<br /><br />La testa e il copricapo.<br /><br />Nella testa, le figure hanno un copricapo di piume e pelle di serpente, a indicare il dio Quetzacoatl.<br /><br />Il
volto è formato da occhi con orbite vuote, naso e bocca semiaperta,
come se i personaggi divini stessero parlando, comunicando al visitatore
la loro conoscenza ancestrale.<br /><br />Hanno l'aspetto di guerrieri per i
vestiti che indossano. Sono vestiti con una corazza a forma di farfalla
(decorazione tipicamente tolteca). Nella mano destra hanno un'arma che
ricorda una lancia, mentre nella mano sinistra hanno le borse:
l'universale e misterioso simbolo della "Borsa degli Dei". Sul retro
hanno uno scudo con il sigillo del Sole.<br /><br />Vengono datati a circa il 900 d.C., tempo in cui la città era al suo massimo splendore.</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvKeeQ83HqO9zNVGmbz2P-usejYD-9I8WgvbvncPSpVK_s2uhmnpcX72Sm_gwZlk5Wxu-LsYw_ZN3GceqdMxiJKxgNZS6RkdOmgAQK7LVsQpTRbNI0DbEKq02IUvriB3v8oOaZ4vdBqxeRd9vpn9bB10AfLt8LXUL8gBSZlWOzaBPly2jdWt_eFMNjHGOG/s1280/322154362_709829300528884_1901269270402602382_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvKeeQ83HqO9zNVGmbz2P-usejYD-9I8WgvbvncPSpVK_s2uhmnpcX72Sm_gwZlk5Wxu-LsYw_ZN3GceqdMxiJKxgNZS6RkdOmgAQK7LVsQpTRbNI0DbEKq02IUvriB3v8oOaZ4vdBqxeRd9vpn9bB10AfLt8LXUL8gBSZlWOzaBPly2jdWt_eFMNjHGOG/s320/322154362_709829300528884_1901269270402602382_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-SBM6WHrpMUouMgLHMtt_rv92KcEs6Z1jiemokD0A9kKJyZJd70of2YZWgbYM2UDgKZTf_42auiHvFj2rXGLuSo2eGJuth9ex6D3y3izt66bbJUcYydI4lrbyK2E8WeVBNqC6KPrL9QcgtE4VNF2JkOprcGrKXNnRiDKhKacGTfS_Hj17UT-h8me6LRbg/s1280/323416306_3330609170544392_5921084483739509595_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="835" data-original-width="1280" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-SBM6WHrpMUouMgLHMtt_rv92KcEs6Z1jiemokD0A9kKJyZJd70of2YZWgbYM2UDgKZTf_42auiHvFj2rXGLuSo2eGJuth9ex6D3y3izt66bbJUcYydI4lrbyK2E8WeVBNqC6KPrL9QcgtE4VNF2JkOprcGrKXNnRiDKhKacGTfS_Hj17UT-h8me6LRbg/s320/323416306_3330609170544392_5921084483739509595_n.jpg" width="320" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Pietra-altare
con il dio della morte Ah-Puch (largo 2 metri; VIII secolo d.C.),
davanti alla Stele A del Re Uaxaclajuun Ub'aah K'awii, città Maya di
Copàn, Honduras, scoperta nel 1570. Disegni ricostruttivi di Frederick
Catherwood (esploratore e architetto inglese; 1799-1854).</span><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSQxjCLauJxB7UItTydL6LqnoqWZTLROUVW9V7GKG2_Rewbja00G4-dkaKy4XDlEu9z7hIhxAPzDY5ZY3Wc1tvdm_dGYT9wlWd40mFjq-7ndtCoZkAthnqtx7aOZB0LYv8moXiT4bQlY7mMO8oLU5VERAcpQVTawNJ5U07e6cZEn72gItZqOPr0faadjwa/s1416/321788224_561497765838455_4391971543968102476_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1416" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSQxjCLauJxB7UItTydL6LqnoqWZTLROUVW9V7GKG2_Rewbja00G4-dkaKy4XDlEu9z7hIhxAPzDY5ZY3Wc1tvdm_dGYT9wlWd40mFjq-7ndtCoZkAthnqtx7aOZB0LYv8moXiT4bQlY7mMO8oLU5VERAcpQVTawNJ5U07e6cZEn72gItZqOPr0faadjwa/s320/321788224_561497765838455_4391971543968102476_n.jpg" width="226" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Stele
A del Re Uaxaclajuun Ub'aah K'awii, città Maya di Copàn, Honduras,
scoperta nel 1570., alta 3,7 metri, VIII secolo d.C. Disegno
ricostruttivo di Frederick Catherwood (esploratore e architetto inglese;
1799-1854).</span><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir-2ieK9AMJ5Ix6GHvlsF79PPDeMSHOHI38O589_JFsuL40qO5rAH5n4WDN3BJESHe-5ulX7IhphXrqUAtiVbVCc1PpZqFfQQ36bXzJK6l2T6bUHIZ-eK-PRzP8S_YUVCgDQdFKuluecvZc97NYcVfH2dBpwlvAqHX6UXfBAB_SDLeIN9Yegs5dmr54YWH/s1200/322204049_1890601544623148_8851387064485668456_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="810" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir-2ieK9AMJ5Ix6GHvlsF79PPDeMSHOHI38O589_JFsuL40qO5rAH5n4WDN3BJESHe-5ulX7IhphXrqUAtiVbVCc1PpZqFfQQ36bXzJK6l2T6bUHIZ-eK-PRzP8S_YUVCgDQdFKuluecvZc97NYcVfH2dBpwlvAqHX6UXfBAB_SDLeIN9Yegs5dmr54YWH/s320/322204049_1890601544623148_8851387064485668456_n.jpg" width="216" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></span><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuOnf5mVfxvfdWLeAda0FXHOlEB93PnK8nmt6RdOunxm75wmP7a2bivxAjp7uYO1pteMFzZX_bUYaGswNVBMPlEROXsKnkW8lnu1opQ6wqy5BWDxGw4AG1PWCugo8LzD2wp_BeLb0SF_l0vd1JhI5ZaetrRa7AgEc9km6tvy_aTQSkf-FWKIUWr_8eUQOA/s1015/322005913_2295756257269308_9108666642045925580_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="979" data-original-width="1015" height="309" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuOnf5mVfxvfdWLeAda0FXHOlEB93PnK8nmt6RdOunxm75wmP7a2bivxAjp7uYO1pteMFzZX_bUYaGswNVBMPlEROXsKnkW8lnu1opQ6wqy5BWDxGw4AG1PWCugo8LzD2wp_BeLb0SF_l0vd1JhI5ZaetrRa7AgEc9km6tvy_aTQSkf-FWKIUWr_8eUQOA/s320/322005913_2295756257269308_9108666642045925580_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6ZhuG5wIZjhYlRoXixMsGMggCedNXV8XiTs8jG2Xm-opQ0_akBFzntWk31Nmn3pJ5E2rgw8Wp46VVn2EKSmxKrMzR49LV3QvMxc6j-lnSNbYXHjPGgrkfhMaFiUxtDUIWXrf7agmyiiXFdJMrdM3mKRVZAxMhrVoayoMv6jzxgnK_I5pfbFnxOVcGUR2o/s1600/323314614_868357410911470_482658965125029345_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1118" data-original-width="1600" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6ZhuG5wIZjhYlRoXixMsGMggCedNXV8XiTs8jG2Xm-opQ0_akBFzntWk31Nmn3pJ5E2rgw8Wp46VVn2EKSmxKrMzR49LV3QvMxc6j-lnSNbYXHjPGgrkfhMaFiUxtDUIWXrf7agmyiiXFdJMrdM3mKRVZAxMhrVoayoMv6jzxgnK_I5pfbFnxOVcGUR2o/s320/323314614_868357410911470_482658965125029345_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9R2xLP_dsrVHe1L06O7U_Eq0lzvzZP9D0K0NpYO9t0M5UgyrZT8wsdqLy0XbvgxNLYCVK8N-JjaYtU5LJhOCpSlRWGIh_qVf4sjSXYQTZkRFCRmn0AidPe9DioK2TEMso_8_mKDZd2_R7EdP7qfq0M_J1J0ZfKnzPU069G4kIv3M0qEIPx-a8rmWM5SYQ/s1222/322114836_719486232924185_3308514917789038165_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1222" data-original-width="943" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9R2xLP_dsrVHe1L06O7U_Eq0lzvzZP9D0K0NpYO9t0M5UgyrZT8wsdqLy0XbvgxNLYCVK8N-JjaYtU5LJhOCpSlRWGIh_qVf4sjSXYQTZkRFCRmn0AidPe9DioK2TEMso_8_mKDZd2_R7EdP7qfq0M_J1J0ZfKnzPU069G4kIv3M0qEIPx-a8rmWM5SYQ/s320/322114836_719486232924185_3308514917789038165_n.jpg" width="247" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> CE ACATL QUETZACOATL: IL SOVRANO ILLUMINATO DEI TOLTECHI</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br />"L'
importantissima città sacra di CHICHEN-ITZA era un tempo una delle
grandi mete di pellegrinaggio dello Yucatàn. L'etimologia di CHICHEN
ITZA ("nei pressi del pozzo degli Itza") pone l'accento su un elemento
essenziale per l'insediamento di un qualsiasi gruppo umano in terra
yucateca. In questa penisola di 150.000 chilometri quadrati, piatta,
arida e priva di corsi d'acqua, territorio delle città del nord,
esistono fortunatamente pozzi naturali, "cenotes", che perforano lo
strato calcareo fino a una vasta falda acquifera sotterranea. In
mancanza di quest'acqua, la vita non sarebbe possibile nello Yucatan.
Chichen Itza possiede due grandi pozzi, e sarà proprio dallo studio dei
monumenti del Gruppo Nord, situati tra questi due pozzi naturali, che
prenderà le mosse la nostra indagine. Per quanto riguarda l'appartenenza
etnica degli Itzà, le opinioni sono divise. Sono di origine Maya? Padre
De Landa e i libri di "Chilam Balam" ci narrano che a partire dal V
secolo un'ondata di emigranti, gli Itzà, originari delle terre Maya del
Petè, si è riversata sullo Yucatàn. Dopo un soggiorno nel nord, si
stabilirono nel Tabasco. Ora, le stesse cronache ci narrano, qualche
pagina più avanti, degli Itzà che giungono nello Yucatàn nel X secolo.
Questi ultimi provenivano da sud-ovest, vale a dire nel Tabasco. Erano i
discendenti degli Itzà di origine Maya che erano emigrati nel V secolo?
Nessuno può dirlo con certezza. Gli Itzà posero dunque la loro capitale
a Chichen Itza, durante il "Katun 4 Ahau" (968-987 d.C.). Essi erano
soggetti al grande capo tolteco Kukulcan. Il nome Kukulcan è in effetti
la semplice traduzione Maya di QUETZACOATL (Kukul: piume preziose; Can:
serpente), il SERPENTE PIUMATO, la divinità più popolare di tutto il
Messico Centrale. I resoconti di Kukulcan assumono allora una
colorazione leggendaria. A dispetto del suo carattere divino, UETZACOATL
fu anche un grande Re e un grande capo. KUKULCAN e QUETZACOATL sono
forse gli eroi di due paesi diversi? Per risolvere questo problema
abbiamo consultato le opere di W. Krickeberg e di W. Jimenez Moreno.<br /><br />IL SERPENTE PIUMATO<br /><br />All'arrivo degli Spagnoli, QUETZACOATL rappresentava presso gli AZTECHI il<br />Dio
del Vento. Simboleggiava anche l'acqua e la fertilità e, per
estensione, la pioggia e la vegetazione o persino il manto verde della
natura che si desta in primavera. Sedeva al primo posto nel pantheon di
Teotihuacan, la grande città teocratica del Messico centrale, assai
prima che si verificassero le invasioni dei Toltechi e degli Aztechi.
Alla fine del secolo VIII, quando le tribù tolteche di lingua nahua,
specialiste nei sacrifici umani, s'infiltrano nel territorio di
Teotihuacàn e distruggono la città, adottano, secondo le loro
tradizioni, il SERPENTE PIUMATO, cui danno il nome in lingua nahua di
QUETZACOATL (Quetzal: piume preziose; Coatl: serpente). Il SERPENTE
PIUMATO si diffuse in tutto il Messico sulla scia dei feroci
conquistatori. Col suo potere essenziale benefico di portatore di
piogge, divenne ben presto la divinità tolteca predominante, al punto
che il suo solo nome si rivestì di virtù magiche e finì col diventare il
titolo supremo dei re-sacerdoti di quel popolo.<br /><br />CADUTA, ESILIO E MORTE DI RE QUETZACOATL<br /><br />Quando
i guerrieri Aztechi, al pari di lingua nahua, dilagarono a loro volta
sugli altipiani a partire dal XIII secolo, raccolsero e assimilarono le
tradizioni, le leggende e le gesta storiche dei cugini toltechi. Dalle
loro cronache apprendiamo che il quinto sovrano tolteco, QUETZACOATL,
visse 52 anni, dal 947 al 999 d.C. In realtà si chiamava CE-ACATL
(Uno-Canna) dal nome dell'anno di nascita; ricevette il titolo di
QUETZACOATL quando venne eletto re-sacerdote di TOLLAN, alla morte del
padre. QUETZACOATL era un uomo di grande bruttezza: portava laa barba!
Ma era casto, pio, giusto e benevolo. Fu un grande realizzatore. Con lui
ha inizio l'età d'oro dei Toltechi. Troppo breve, purtroppo; perchè il
sovrano di Tollan commise un grave errore. Avendo tentato di abolire i
sacrifici umani per sostituirli con offerte di fiori, incenso, farfalle e
pane di mais, si fece numerosi nemici, particolarmente fra i capi
guerrieri. Questi ultimi moltiplicarono le occasioni per far cadere in
errore e in peccato il loro re. Impuro, diventava automaticamente
indegno del trono e poteva essere destituito. Tutti i loro tentativi
fallirono, fino al giorno in cui gli offrirono uno specchio. Spaventato
dalla propria bruttezza e dalle proprie profonde rughe, egli acconsentì a
bere un liquido ad alta grdazione alcoolica per scacciare la sgradevole
impressione. Cantò, bevve ancora, scordò ogni dignità e sprofondò in
una triste dissolutezza. L'indomani il suo cuore era gravato dalla
vergogna. Preferì perciò lasciare Tollan e prese, con il suo seguito, la
strada di Tlapollan, in direzione est. QUETZACOATL morì l'anno
"uno-canna", un anno che portava lo stesso nome di quello della sua
nascita, essendo vissuto 52 anni, vale a dire un intero ciclo di tempo.
Alla sua morte, un altro ciclo prendeva l'avvio per 52 anni; su questo
noi avremo occasione di ritornare. Il cuore di QUETZACOATL raggiunse
Venere, la STELLA DEL MATTINO, e il pianeta assunse da quel momento in
poi il nome di CE-ACATL.<br /><br />L'ARRIVO DEI CONQUISTADORES E L'AUTO-INGANNO DEL RE AZTECO MONTEZUMA<br /><br />Le
cronache azteche insistono molto sul fatto che il Re barbuto della
città di Tollan, ossia della regione dell'ovest, paese di colore bianco,
fuggì verso est, paese dal colore rosso e nero, al fine di prendere il
mare e perire tra le fiamme. Questi racconti precolombiani aggiungono
che QUETZACOATL aveva dichiarato, prima della partenza, che sarebbe
tornato da est per mare a restaurare il suo regno tolteco. Questa
predizione avrebbe notevolmente semplificato il compito di Cortès al suo
arrivo in terra azteca. L'imperatore Montezuma immaginò che la vecchia
profezia si trducesse in realtà. Tutto concordava: lo straniero portava
la barba, era bianco (colore simbolico dell'ovest, e quindi di
QUETZACOATL), e giungeva da est, per mare, nell'anno "uno-canna"! Così,
anzichè schiacciare lo spagnolo appena sbarcato con le centinaia di
migliaia di soldati di cui disponeva, si affrettò a fare offerte agli
dèi e doni a Cortès. Tra questi doni c'era la sontuosa acconciatura di
piume di quetzal che era appartenuta, stando alla trdizione, a
QUETZACOATL stesso. In tal modo Montezuma consegnò l'impero azteco agli
spagnoli.<br /><br />TRA MITO E REALTA'<br /><br />Il resoconto datato, ma
semileggendario, del SERPENTE PIUMATO, è in stretto rapporto con
Chichen-Itzà. Conferma i fatti esposti da padre De Landa e dal "Libri di
Chilam-Balam". Raffrontiamoli ancora una volta. Fonti maya: : Kukulcan
arriva a Chichen-Itza tra il 967 e il 987; fonti azteche: QUETZACOATL
s'insedia sul trono di Tollan nel 977, poi abbandona il paese, si dirige
verso est e muore nel 999. Per la prima volta nella storia
centro-americana, i dati di due fonti diverse si incontrano e concordano
cronologicamente. E' un'enorme soddisfazione per lo storico. Ma fin
dove giunge la realtà? Qual'è la parte di immaginazione nei resoconti
che riguardano i due personaggi? O si tratta di un unico personaggio?
L'intuizione geniale di un grande viaggiatore del secolo scorso, gli
immensi scavi archeologici a Chichen-Itza e gli stessi monumenti della
città ci consentiranno di isolare la realtà storica di questo
pseudo-mito.<br /><br />IDENTIFICAZIONE DI TOLLAN (Capitale dei Toltechi) CON LA CITTA' DI TULA, NELLO STATO DI HIDALGO, MESSICO<br /><br />Attraverso
le cronache azteche Tollan appariva come un paese leggendario, riflesso
di una certa età dell'oro. Ancora nel 1863, quando Desiré Charnay,
grande viaggiatore francese, asserisce di aver localizzato la mitica
Tollan presso il villaggio di Tula, a nord-ovest della città del
Messico, gli storici e l'opinione pubblica annettono scarsa importanza a
tali dichiarazioni. Quando lo stesso autore sostiene che Chichen-Itza è
creazione dei toltechi e che è una copia grandiosa della città di
Tollan, o Tula, tutti continuano a non prenderlo sul serio. Occorre
tuttavia aggiungere a loro discolpa che Desiré Charnay vedevaa vestigia
tolteche in tutti i luoghi che visitava. Eppure la relazione che aveva
stabilito tra le due città non rimaneva allo stadio dell'ipotesi, dal
momento che aveva eseguito sondaggi rivelatori in entrambi i siti. Lo
studioso tedesco E. Seler è l'unico a condividerne lopinione , nel 1895.
E' nel 1925 che hanno inizio gli scavi di Chichen-Itza sotto gli
auspici della Carnegie Institution di Washington e della Direzione di
Antropologia Messicana. Dureranno 17 anni, sotto la guida di S. G.
Morley. Per Tula, bisognerà attendere gli eccellenti lavori di W.
Jimenez Moreno, dopo serie ricerche e grazie soprattutto alla scoperta
di un'antica mappa, Jimenez Moreno fornì le prove che Tollan, la
capitale dei Toltechi, non era Teotihuacan, come ancora si riteneva nel
1939, bensì Tula, nello stato di Hidalgo, fondata e abitata dai
toltechi, costruttori d'ingegno. Soltanto nel 1940, sessantacinque anni
dopo le affermazioni di Desiré Charnay, i primi scavi affidati alla
Scuola Messicana, sono intrapresi a Tula: architetturaa, scultura,
tecnica, soggetti trattati, tutto conferma la stretta parentela delle
due città. Desiré Charnay aveva ragione. Ad onta dei milleduecento
chilometri che le separano, Tula e Chichen-Itza sono costruite sotto la
direzione di uno stesso capo, il grande Re tolteco di Tula: CE-ACATL,
QUETZACOATL, il SERPENTE PIUMATO divenuto KUKULCAN quando si insediò
nello Yucatàn".<br /><br />(Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, Mondadori; pag. 90, 91, 95)<br /><br />LE PRINCIPALI FONTI CHE NARRANO LA STORIA DI RE "CE-ACATL QUETZACOATL":<br /><br />Codex
Chimalpopoca o Códice Chimalpopoca è un codice cartografico azteco
post-conquista che è ufficialmente elencato nella collezione
dell'Instituto Nacional de Antropología e Historia situato a Città del
Messico sotto la "Collección Antiguo n. 159". È meglio conosciuto per le
sue storie del dio-eroe Quetzalcoatl, risale al XVI secolo.<br /><br />Il
Codex Tovar è un manoscritto storico mesoamericano della fine del XVI
secolo scritto dal gesuita Juan de Tovar e illustrato da pittori
aztechi, intitolato "Historia de la benida de los Yndios a poblar a
Mexico".<br /><br />Il cosiddetto Codice Fiorentino è l'ultima redazione,
l'unica bilingue, della "Historia universal de las cosas de Nueva
España", scritta da frate Bernardino de Sahagún (1783-1786).</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMK0V-cCZX6Z8stZ-Dg_UqswyzzJOo_MEGPl4qCElM5m0DwVMOdmKNNaUGmV9jefcV2dI41-ZuA_gYkuj-RAtNEO1xeSvbXgceavpB9leMM6AIBeJJb0kVWkLk-PGxsdglrA71A62CUEINuCw7BtMNStrcuoBrhAyZ5r-_n5rQsCEBwOOXLMsAgyLVKZTT/s1360/321857423_863794958165033_7249860630785570420_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1054" data-original-width="1360" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMK0V-cCZX6Z8stZ-Dg_UqswyzzJOo_MEGPl4qCElM5m0DwVMOdmKNNaUGmV9jefcV2dI41-ZuA_gYkuj-RAtNEO1xeSvbXgceavpB9leMM6AIBeJJb0kVWkLk-PGxsdglrA71A62CUEINuCw7BtMNStrcuoBrhAyZ5r-_n5rQsCEBwOOXLMsAgyLVKZTT/s320/321857423_863794958165033_7249860630785570420_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdy81Me1HnRsUWcQ3bRNHc61lxZnW-m6AAE5X1g2DT4yL6pTdOw9k6HDBpidos_FSe5Lej_4s-B1zgGJCnuIgbL6amjeFxB7IqhD7iaoKnhbzNJQFdJ1uAF2RjlPi8dXHmfwNqrCiO_oJCpC28lnUxjF-vAmENpnmUweuG9xizqdE7qh7e-tVgcE-qdWGK/s1600/322393702_461019039385227_3415767682645186040_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1007" data-original-width="1600" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdy81Me1HnRsUWcQ3bRNHc61lxZnW-m6AAE5X1g2DT4yL6pTdOw9k6HDBpidos_FSe5Lej_4s-B1zgGJCnuIgbL6amjeFxB7IqhD7iaoKnhbzNJQFdJ1uAF2RjlPi8dXHmfwNqrCiO_oJCpC28lnUxjF-vAmENpnmUweuG9xizqdE7qh7e-tVgcE-qdWGK/s320/322393702_461019039385227_3415767682645186040_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsNNkzRZqmrBRsirms-vS6kUgy6AMbpX34p671-XkHQ_CUXDziZsZTSkkQQ1ALOzhUcZVvH9Lss870piCXuhNpVhffWAzpbVeS6dCMoc_UThGeshjzvhHH-RzXRfmn3UTLWTrzY6go-BNNkazt6Ahex7k8rfcpYqV1cWVeKMw2hP4HLze1Pr-YSzXzlzV2/s800/323417249_563400155347616_5302695111655729347_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsNNkzRZqmrBRsirms-vS6kUgy6AMbpX34p671-XkHQ_CUXDziZsZTSkkQQ1ALOzhUcZVvH9Lss870piCXuhNpVhffWAzpbVeS6dCMoc_UThGeshjzvhHH-RzXRfmn3UTLWTrzY6go-BNNkazt6Ahex7k8rfcpYqV1cWVeKMw2hP4HLze1Pr-YSzXzlzV2/s320/323417249_563400155347616_5302695111655729347_n.jpg" width="320" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> "Il
Grande Giaguaro che sorge": così denominata questa statua in stucco
lunga 3 metri, datata 250 d.C., scoperta nel 1990 nei pressi del lago
Peten-Itzà, in Guatemala, custodita al Royal British Columbia Museum. Si
ritiene possa raffigurare un guerriero che assume lo spirito e la
potenza del Giaguaro nell'atto di alzarsi. Il personaggio è abbigliato
sontuosamente. Il Giaguaro, denominato Balaam, o anche Chaac, nella
cultura Maya era simbolo di regalità e trascendenza; le sue sembianze
erano attributi di molte importanti divinità del pantheon precolombiano;
questo felino era legato a tutto ciò che riguarda il mistero e
l'occulto. Era anche un simbolo degli Inferi, perché durante la notte il
dio Sole si trasformava in Giaguaro ed avanzava nelle tenebre del mondo
dei morti; dunque il Giaguaro è da considerare un elemento
conciliatore, un mediatore fra il giorno e la notte, le tenebre e la
luce. E' spesso raffigurato nell'arte Maya nell'atto di divorare un
cuore umano: emblema di assimilazione e di trasformazione delle forze,
delle energie cosmiche e dell'anima umana durante il viaggio
nell'oltretomba; in questo caso evoca il potere della resurrezione.</span></p><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVaDQP5G6Rzu92sWO5OT5TttdF9NSDmc9_tYg3_Y6EA10le4pT5rR8zqpmqYvGL-EqhcBCHwmCctpkmRJsI6xo7saZvsGVU4Gm-c2fkgW0E0Ao6EJjCMj8s-mrUbjlXbYT086ON2m-wo7pnM6CfDz2GuZ7ctvfgFLxg65XLbNIEEE35Yik67w2fshZ2L-k/s1575/323463208_510180867634209_2097210689497532494_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1575" data-original-width="1575" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVaDQP5G6Rzu92sWO5OT5TttdF9NSDmc9_tYg3_Y6EA10le4pT5rR8zqpmqYvGL-EqhcBCHwmCctpkmRJsI6xo7saZvsGVU4Gm-c2fkgW0E0Ao6EJjCMj8s-mrUbjlXbYT086ON2m-wo7pnM6CfDz2GuZ7ctvfgFLxg65XLbNIEEE35Yik67w2fshZ2L-k/s320/323463208_510180867634209_2097210689497532494_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB2mCq4oZLtyOVM9QNcILeIsPdi0xj94_o3-TMfDl2FHkbh0ruBKCUuDsmoxTE3ah5V4cpHTenm72cuNGkkS-ve2twP2iuuRgsTTQ7Ye2irWM3213-ucpi__Fzkt2xMcT2qVo_x3dTGZEFk10ngYluasu_uFT19EhHVUdt6d5YGGFvHe_bbxVCe8Vv4VZi/s1575/322076573_1601310373673226_5297744957823969842_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1575" data-original-width="1575" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB2mCq4oZLtyOVM9QNcILeIsPdi0xj94_o3-TMfDl2FHkbh0ruBKCUuDsmoxTE3ah5V4cpHTenm72cuNGkkS-ve2twP2iuuRgsTTQ7Ye2irWM3213-ucpi__Fzkt2xMcT2qVo_x3dTGZEFk10ngYluasu_uFT19EhHVUdt6d5YGGFvHe_bbxVCe8Vv4VZi/s320/322076573_1601310373673226_5297744957823969842_n.jpg" width="320" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> Questa
maschera di pietra dalle sfumature verdastre da collezione privata è
attribuita a popolazioni appartenenti ad estreme propaggini dell'antica
cultura olmeca nell'Istmo de Tehuantepec, la più grande regione dello
stato di Oaxaca, Messico. Gli Olmechi costituirono la prima civiltà
mesoamericana e stabilirono le fondamenta delle culture successive,
fiorirono dal 1.400 al 400 a.C. L'importanza di questa maschera è dovuta
al fatto che sul suo retro è incisa con una forma di scrittura
post-olmeca e pre-maya, detta "scrittura-istmica", in uso già dal
600-900 a.C. La maschera, probabilmente ad uso rituale, di dimensioni
anatomiche naturali, risale ad un periodo successivo al 500 a.C., quando
nel luogo si insediarono diversi popoli che gettarono le basi per la
successiva cultura Maya. Non si conoscono il luogo e le circostanze del
ritrovamento, prima che la maschera finisse in una collezione privata.
Il personaggio menzionato sul suo retro, il sovrano Ngbe Po di Ahuelican
(oggi San Miguel Ahuelican, Messico, nella regione di Guerrero,
provincia di Ahuacuotzingo), viene menzionato su altri due manufatti
risalenti ad un periodo precedente. La maschera, nello stile di
Teotihuacan, rinvenuta in una località sconosciuta nel sud del Messico,
aggiunge circa 101 glifi al numero totale attualmente noto per l'antica
scrittura istmica. Di questi, venticinque sono aggiunte uniche al corpus
istmico, secondo l'archeologo della Brigham Young University Stephen
Houston e il professore emerito della Yale University Michael Coe. La
traduzione del testo, a cura dell'antropologo Dr. Clyde A. Winters,
menziona le virtù spirituali del Re, la serenità della sua dimora,
paragonandolo allo spirito del Giaguaro, signore della foresta.</span></p><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP9PHB13DYhQAuU0SJn_C80wUKdrAVBFKb76ivNKiWOYs1yZDfWWX13HbLrZqtvNpU8BtUYIHH8ym-A2_EAng1EXRQFebXIiWeJt1I7RyW-Lc3IRewEmVf1M8W-Tgw0GQxKfCL3caBI3Fg5AZ3MwIB8iUTTEEJ4dlXbRoqUoBaI2CXbDJdmbdcM5kve-FT/s1600/322001869_470428858614320_4558689487332600406_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP9PHB13DYhQAuU0SJn_C80wUKdrAVBFKb76ivNKiWOYs1yZDfWWX13HbLrZqtvNpU8BtUYIHH8ym-A2_EAng1EXRQFebXIiWeJt1I7RyW-Lc3IRewEmVf1M8W-Tgw0GQxKfCL3caBI3Fg5AZ3MwIB8iUTTEEJ4dlXbRoqUoBaI2CXbDJdmbdcM5kve-FT/s320/322001869_470428858614320_4558689487332600406_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYK1GZDcJIEj0Chox4fCZH2V69K47bPBk4dupLnCKkPBb56CpMQSjCOaKJ8oHIJ3PdKvxG6sJpJyBMatWkTaWsbEKnme-PC5liBzkXDBB_peSn1Ri4JIPfolGmlsyr-qgMGP9X5oxsXN48TTGbGdrbvJgzPcCas9PIrqJ39ki9KABbXlA8Gb7YQ1U356RE/s1020/322402434_580674740735763_690135614095642463_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="680" data-original-width="1020" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYK1GZDcJIEj0Chox4fCZH2V69K47bPBk4dupLnCKkPBb56CpMQSjCOaKJ8oHIJ3PdKvxG6sJpJyBMatWkTaWsbEKnme-PC5liBzkXDBB_peSn1Ri4JIPfolGmlsyr-qgMGP9X5oxsXN48TTGbGdrbvJgzPcCas9PIrqJ39ki9KABbXlA8Gb7YQ1U356RE/s320/322402434_580674740735763_690135614095642463_n.jpg" width="320" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> Calendario Maya di pietra (Museo di Antropologia-Città del Messico)
datato circa VIII sec. d.C.; informazioni sulle misure dell'oggetto non
trovate.</span></p><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">LA SCOMPARSA DEI MAYA E LA TEORIA DELL'OSSESSIONE MAGICA DEL CONTROLLO DELL'UNIVERSO<br /><br />"Sono
state avanzate numerose ipotesi per tentare di spiegare il fenomeno del
crollo e della brusca scomparsa della civiltà classica dei Maya.
Sylvanus Griswold Morley, il maggiore specialista in materia, rifiuta le
cause belliche e le lotte intestine. In compenso, ammette il fallimento
del sistema agricolo che avrebbe comportato la decadenza e poi
l'abbandono delle città maya. Ma Quiriguà, come abbiamo visto, grazie al
suo humus generoso di vari metri di spessore, al regime delle piogge,
al clima tropicale e alle inondazioni fertilizzanti, avrebbe potuto
nutrire, per secoli ancora, decine di migliaia di individui. Ora,
Quiriguà fu la prima città maya classica ad essere abbandonata dai suoi
abitanti. E per quel che riguarda le altre ipotesi? I terremoti? Nessuna
città in rovina mostra le tracce di un tale cataclisma. I secoli, le
intemperie, , la foresta invadente, la fragilità di certi materiali sono
responsabili del crollo di certi monumenti. Inesistenti nel Petèn, i
terremoti sono violenti e frequenti sugli altipiani del Guatemala. Ora,
gli Indios di queste regioni non hanno mai abbandonato questi territori.
Del resto, nessuna regione al mondo è mai stata disertata
definitivamente dai suoi abitanti per motivi di questo genere. L'ipotesi
di un cambiamento climatico, avanzata in seguito ad uno studio
pluviometrico della California, è stata abbandonata quasi subito. Si è
dimostrato inoltre che un aumento eccessivo delle piogge avrebbe
favorito l'agricoltura più di quanto l'avrebbe ostacolata, mentre una
diminuzione non avrebbe arrecato mutamenti. Ne abbiamo esempi viventi
nelle regioni vicine del Petèn. Quanto all'ipotesi di epidemie ripetute
di malaria o di febbre gialla che avrebbe spopolato i territori maya,
bisogna respingerla senza appello. Nè la malaria, malattia del Vecchio
Mondo, nè la febbre gialla, di origine africana, esistevano in America
prima della conquista degli Spagnoli. Del resto, maai un'epidemia, fosse
pure la terribile peste che devastò l'Europa, ha comportato il crollo
di una civiltà. Inoltre, sembra impossibile spiegare un'epidemia
rigidamente localizzata nel Petèn e che non abbia neppure sfiorato le
regioni limitrofe......"<br /><br />L'OSSESSIONE DEL TEMPO<br /><br />"Dal canto
nostro, abbiamo trovato una spiegazione logica nel fenomeno che ha
orientato e dominato la vita dei Maya dell'era classica: il TEMPO. La
nostra ipotesi, avanzata nell'opera "Découvertes chez les Mayas", è la
seguente: elaborando un mostruoso, complesso calendario al fine di
imprigionare il tempo, i sacerdoti-astronimi maya hanno probabilmente
creduto di possedere la chiave dell'universo. Hanno avuto l'inebriante
impressione di essere i padroni del mondo. Hanno imposto le leggi del
Tempo all'organizzazione sociale, creando l'aritmetica, le belle arti,
l'astronimia, la scrittura, al solo scopo di meglio servire il Tempo:
scienze riservate a un'élite, che ne rafforzavano il potere. Ora, si dà
il caso che tali stregoni siano stati vittime della macchina infernale
che portava in sè il proprio potere di distruzione. Nel X secolo essa
annunciò loro la fine prossima del Quarto Mondo e quindi del genere
umano. La tradizione orale, le leggende, certi scritti degli Indios
dello Yucatàn, ci dicono che gli antenati dei Maya attuali ritenevano di
vivere nel Quarto Mondo e che quest'ultimo era destinato a sparire un
giorno, per lasciare il posto al Quinto Mondo, privo di uomini. Ora,
ricostruendo tutti i mostruosi ingranaggi del calendario Maya, abbiamo
constatato che l'ultima sequenza temporale del Quarto Mondo,
annunciatrice della fine del genere umano, si situava, nella nostra
cronologia, nel X secolo. Fuggendo dalla terra sacra dove avevano
vissuto per lunghi secoli, abbandonando alla giungla divorante i loro
templi e palazzi, i Maya avrebbero attuato una sorta di fine del mondo
volontaria e oltremodo artificiale. Ma in tal modo si sarebbero
sottratti all'inesorabile annientamento predetto dal loro straordinario
computo del Tempo".<br /><br />(Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, Mondadori; pag.54-55)</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDt75Iyle2W5ErjFzVL8VYVEOr5_HyZhUMF9QfuJUl7qUqOn4kTnwasEKNJ6_HweQttkIFIcLgwE9141sHNPMEsdudPVjpQoh39rG2_H8ec0UgV4qHbFfVwbR4TFsGiMUKf5WtgW-pULiqDbvdcr3w0Wi1w-y65J5JUUbXfJwTzIz8lS2Ly3steT523QgC/s1300/322687417_5717495051690712_4358895759356971236_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1300" data-original-width="781" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDt75Iyle2W5ErjFzVL8VYVEOr5_HyZhUMF9QfuJUl7qUqOn4kTnwasEKNJ6_HweQttkIFIcLgwE9141sHNPMEsdudPVjpQoh39rG2_H8ec0UgV4qHbFfVwbR4TFsGiMUKf5WtgW-pULiqDbvdcr3w0Wi1w-y65J5JUUbXfJwTzIz8lS2Ly3steT523QgC/s320/322687417_5717495051690712_4358895759356971236_n.jpg" width="192" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5HWEC3w76HY-OVp42s8bHKfbqylJl-QffFmCcH614HSSrGFCcepXC52FhM0cYvWmt-IKGd8NVJP5M8fU3PUSBxHxHmTHJkh0KvObOw_ws6oHE6crxJNV8nQhKhDRxoY-Q7D3SLksfrJf_GudZCFgIMyM5AsWRfMdm5cq-GkipEqtupjrFicFk6hEY1HEx/s611/323416156_554684236556967_6755131758043661029_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="611" data-original-width="347" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5HWEC3w76HY-OVp42s8bHKfbqylJl-QffFmCcH614HSSrGFCcepXC52FhM0cYvWmt-IKGd8NVJP5M8fU3PUSBxHxHmTHJkh0KvObOw_ws6oHE6crxJNV8nQhKhDRxoY-Q7D3SLksfrJf_GudZCFgIMyM5AsWRfMdm5cq-GkipEqtupjrFicFk6hEY1HEx/s320/323416156_554684236556967_6755131758043661029_n.jpg" width="182" /></a><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Realistica
statuetta di terracotta, alta 15,6 cm., datata 650 d.C., dalla
necropolio Maya di Jaina, stato del Campeche, Golfo del Messico.
Raffigura un personaggio corpulento, con baffi, barba e collana. Il sito
è famoso per aver restituito un grandissimo numero di
statuette-ritratto emerse da oltre 20.000 tombe. La posizione
occidentale del luogo potrebbe essere connessa al tramonto del sole e
dunque alla morte. Le statuette sembrano essere state concepite per
accompagnare il defunto nell'aldilà; esse raffigurano, oltre a
personaggi di alto status adorni di ricchi ornamenti ed elementi
simbolici, anche usi e costumi, giochi, vizi e virtù del popolo Maya. Le
statuette erano tutte riccamente dipinte.</span></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFoIPwVnG88LBSFXbYn75_PAw0XySRto37CgiVOAPmLMcmJvgVlFGjH1gPLYa3qGc6oGYZ8ZN8SXfcNkkE8EzoMzObRI2QVcQiXy4WY07Blp7TfSl3-V22GAtXrt_xCf0u-GGVABE7L9ABEv6D7p4vMjbiEsrkE75Str5Tq62q483DLHCPlERWsq0TisCy/s1600/322511923_732204351830380_497530874210174587_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="901" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFoIPwVnG88LBSFXbYn75_PAw0XySRto37CgiVOAPmLMcmJvgVlFGjH1gPLYa3qGc6oGYZ8ZN8SXfcNkkE8EzoMzObRI2QVcQiXy4WY07Blp7TfSl3-V22GAtXrt_xCf0u-GGVABE7L9ABEv6D7p4vMjbiEsrkE75Str5Tq62q483DLHCPlERWsq0TisCy/s320/322511923_732204351830380_497530874210174587_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhevY8-ez9Mpn-_l6crT5hN9-ycXgeAoxczPbKZDqkGmPz1ZNVvjk2KdWEbpjrf396ormzunHoHQrJYJwebdYhk9VErWyaa4VgKA98Bm5VRdED119OVmQv3hmLKRshC4KZrAt42Q08ZOeQGh2PaBZvg-_5pQf3Nt_pNsIsIMpWcGZbdWZLvH29umTpzPPV8/s1191/322721194_1295326114647467_7899931917310777616_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1004" data-original-width="1191" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhevY8-ez9Mpn-_l6crT5hN9-ycXgeAoxczPbKZDqkGmPz1ZNVvjk2KdWEbpjrf396ormzunHoHQrJYJwebdYhk9VErWyaa4VgKA98Bm5VRdED119OVmQv3hmLKRshC4KZrAt42Q08ZOeQGh2PaBZvg-_5pQf3Nt_pNsIsIMpWcGZbdWZLvH29umTpzPPV8/s320/322721194_1295326114647467_7899931917310777616_n.jpg" width="320" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhudTv1li1BV-UzR9GlXqh3huFitwPn0FrLGs8VlKZuz3pbEsRXBY7zCvfp6rMqZmn7jb4plpDXh_v4Oy4LV1SIhDpkagw6MznKFDlQbbTUK1eDNFRD782XxFZ4MjSybBajDlH--JXtU_CM5SZfUuKsk03vhRgNmc-8FCZ2uc3EHaQOFvdeP5emzzwt4pf/s1588/323442995_445958030940170_1900393148779551034_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1047" data-original-width="1588" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhudTv1li1BV-UzR9GlXqh3huFitwPn0FrLGs8VlKZuz3pbEsRXBY7zCvfp6rMqZmn7jb4plpDXh_v4Oy4LV1SIhDpkagw6MznKFDlQbbTUK1eDNFRD782XxFZ4MjSybBajDlH--JXtU_CM5SZfUuKsk03vhRgNmc-8FCZ2uc3EHaQOFvdeP5emzzwt4pf/s320/323442995_445958030940170_1900393148779551034_n.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUum3sbo8l9WNgr2zKehEXHOy-rbmDvtnkNvq1_KpoEJ8Tu-XIWkZTi9gKiW8Gyxn0ctoOf-PwWvs_No9ItlJbV0xJopKmpfA_ryH_6FwTlSms18_mlbH7GW73YPfTzX4THP_ZZ0rtLdRCz9xuKJ_cjIE-Igghl670ORqVb_0_p8MnlAqntt93zLP6bTga/s1600/321947967_1605332693238954_3047363773841142476_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUum3sbo8l9WNgr2zKehEXHOy-rbmDvtnkNvq1_KpoEJ8Tu-XIWkZTi9gKiW8Gyxn0ctoOf-PwWvs_No9ItlJbV0xJopKmpfA_ryH_6FwTlSms18_mlbH7GW73YPfTzX4THP_ZZ0rtLdRCz9xuKJ_cjIE-Igghl670ORqVb_0_p8MnlAqntt93zLP6bTga/s320/321947967_1605332693238954_3047363773841142476_n.jpg" width="320" /></a></div><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> LA PIRAMIDE-CALENDARIO DI KUKULKAN A CHICHEN-ITZA<br /><br />La
Piramide di Kukulkàn nella città Maya di Chichén Itzá, Stato dello
Yucatàn, Messico; VI-XI secolo d.C.; alta 24 metri; 55 metri di lato. Le
terrazze simboleggiano i 9 mondi sotterranei. Alla sommità il tempio:
costruzione di 6 metri di lunghezza, 4,50 di larghezza. Il sito è stato
scoperto nel 1843 dall'esploratore e scrittore statunitense John Lloyd
Stephens. La piramide di Kukulcàn (il Serpente Piumato, equivalente
all'azteco Quetzacoatl, simbolo di elevazione), non è soltanto un
prodigio architettonico, ma fu concepita come un vero e proprio
gigantesco calendario. Le sue 4 facce indicano le stagioni; i 18
terrazzamenti (sommando i 9 gradoni da una parte e dall'altra della
gradinata centrale) i mesi corrispondenti del calendario Maya. I 9
livelli dei terrazzamenti singoli simboleggiano i rispettivi mondi
sotterranei. I 52 riquadri sulla facciata il numero degli anni con cui
si concludeva un secolo nel calendario Maya, considerato come la
conclusione di un intero ciclo. Inoltre, 365 gradini in totale
compongono le 4 gradinate, esattamente come il totale dei giorni del
calendario Maya. Tuttavia, soltanto su una delle 4 facce della piramide
si trovano le effigi del Serpente Piumato: infatti due volte l'anno, su
questo lato, agli Equinozi di primavera e autunno, la sua ombra viene
proiettata creando l'illusione che il Serpente Sacro scenda dalla
piramide.</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1h7B_ZkScBuyt3v3CEBlJmPb49P3pVNPa7HDM8_mZ1ilt3bo2q_GB1eKKfdmycNrJavSzSfEddgDYt3qYmK214WLe9YP0GYz-J-3GkSw3vfi8IIwsrW0kz__sI6CV7wvvDaAwdF5ZEqjYRfxt-2iqI8X_MVqsf7FS0hPDN8OafCLJcdZ8hcxs8tk9jEv8/s1600/322709097_566087048359274_2752510949062771134_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1h7B_ZkScBuyt3v3CEBlJmPb49P3pVNPa7HDM8_mZ1ilt3bo2q_GB1eKKfdmycNrJavSzSfEddgDYt3qYmK214WLe9YP0GYz-J-3GkSw3vfi8IIwsrW0kz__sI6CV7wvvDaAwdF5ZEqjYRfxt-2iqI8X_MVqsf7FS0hPDN8OafCLJcdZ8hcxs8tk9jEv8/s320/322709097_566087048359274_2752510949062771134_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFUjSVPGvYh78_AYGddSZH465H0Z7x8yzRQsBfSFtsECSnPAJvEeKP6p_w3vqR3liZYMoq7EIbzdYmeZIYMlVUDGV_xR9AzsiLMEOPgyAIoTL8uC3BruLP0iNL1fguxpqZMEmbnCJ0voWfn-pk4LmcBYMPB_Akei5uJEP1kHvtMUgZ6zoq0TaI_F6zoyiT/s1600/322975735_469359365398299_3168143968914822909_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1266" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFUjSVPGvYh78_AYGddSZH465H0Z7x8yzRQsBfSFtsECSnPAJvEeKP6p_w3vqR3liZYMoq7EIbzdYmeZIYMlVUDGV_xR9AzsiLMEOPgyAIoTL8uC3BruLP0iNL1fguxpqZMEmbnCJ0voWfn-pk4LmcBYMPB_Akei5uJEP1kHvtMUgZ6zoq0TaI_F6zoyiT/s320/322975735_469359365398299_3168143968914822909_n.jpg" width="253" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVpeEL9xZN1R9GPJyVwQ0SUZI7NSNEE6ZmcansXrMJFkw3-_g7tkGBpnbJAUqZTaX_8ToHEoDrtz1suko4xmWom0D26yrzgIbe0ylFU7KrgSXb_ebAgbeafaZerTw-vxf_QFaMeie_MRSYcJQBGu9KM4cG_SAh2IgWYgLDDajQvunojslw6UdA1WblzCVS/s707/323124582_841045136956025_2879637452155050577_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="707" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVpeEL9xZN1R9GPJyVwQ0SUZI7NSNEE6ZmcansXrMJFkw3-_g7tkGBpnbJAUqZTaX_8ToHEoDrtz1suko4xmWom0D26yrzgIbe0ylFU7KrgSXb_ebAgbeafaZerTw-vxf_QFaMeie_MRSYcJQBGu9KM4cG_SAh2IgWYgLDDajQvunojslw6UdA1WblzCVS/s320/323124582_841045136956025_2879637452155050577_n.jpg" width="226" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm29wJHD3omj9vJ8nJCJ_5WaAL-MW1JOoE9Zi88-0oiH5HbvxVqAqlmQ9il4N-GUzX1R2eaQ9HW27tT-KLn4fm_TbbomaTQV7Ss11Wy_cn3Z3oaApvHDAvUnSM88dCqmxui7l5H8zA8w_KhYtdiyXKnPMpC_h9TwCIuDP8OMFa4qw_Hr-u2FABQJZpcqZa/s620/322312712_6153620208016735_7660985650207065142_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="620" data-original-width="493" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm29wJHD3omj9vJ8nJCJ_5WaAL-MW1JOoE9Zi88-0oiH5HbvxVqAqlmQ9il4N-GUzX1R2eaQ9HW27tT-KLn4fm_TbbomaTQV7Ss11Wy_cn3Z3oaApvHDAvUnSM88dCqmxui7l5H8zA8w_KhYtdiyXKnPMpC_h9TwCIuDP8OMFa4qw_Hr-u2FABQJZpcqZa/s320/322312712_6153620208016735_7660985650207065142_n.jpg" width="254" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">CHACMOOL: LA MISTERIOSA ENTITA' TOLTECA<br /><br />"Chac-mool":
così è stata denominata questa enigmatica scultura in pietra di
personaggio sdraiato con il viso rivolto all'osservatore, le gambe
raccolte, copricapo che sembra riprodurre le squame di un serpente e un
contenitore circolare sul ventre. E' di fattura tolteca, testimonianza
dell'incontro fra due culture: la civiltà Maya e i Toltechi. Datata al X
secolo d.C. Misura circa 1 metro e mezzo di lunghezza. Questa
raffigurazione è tipica delle aree delle città Maya di Chichen Itza e
Tula, dove se ne sono scoperte 14, ma anche Hidalgo e Città del Messico.
La prima di queste sculture (nella foto) è stata scoperta a Chichen
Itza nel 1875 dall'esploratore Auguste Le Plongeon, un antiquario
americano di origine francese, il quale la battezzò come "Chac-mool",
che in lingua maya significa "Giaguaro rosso" e da quel momento venne
sempre indicata con quel nome. Il motivo per cui lo scopritore scelse
questo nome, apparentemente senza relazione con la rappresentazione del
manufatto, non si conosce esattamente; forse perchè evoca la figura di
un forte guerriero che, impersonando lo spirito del giaguaro, reca
offerte agli dèi? Questa è l'impressione che lo scopritore può aver
avuto osservando questa figura dallo sguardo distante (ma non sbarrato
come nell'iconografia mesopotamica), dalle forme estremamente
semplificate ma armoniose, dall'atteggiamento placido e imperturbabile,
come se squarciasse con lo sguardo il velo dell'ignoto, ma senza
rimanerne sconvolto, icona di una misteriosa entità intermediaria fra il
nostro mondo e le dimensioni ultraterrene. Si ipotizza che sul piatto
di pietra della statua potesse essere posto il cuore delle vittime
sacrificali; ipotesi plausibile vista la feroce indole dei Toltechi, che
subentrarono alla civiltà Maya nel IX secolo d.C., fondendo la propria
cultura con la precedente.</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhychMS5-zHt05MiHjeL4ribzM3k9cmxXDxkAcyXRRO3A6vjaYqb5VkFks6vop05Wkt-vTswwXVQhD-nyRyhFd76M0H016YxWoFvr6TfhdIWGND4vqV2PQaO03Rkn9qFdzBCzoztM0mRUaMye0mh2_G8WpXCv-r7tx562n3hYHPzX_BdoTZwyUDJVT9KQJP/s895/322112256_1169385837028653_3892482859697785885_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="895" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhychMS5-zHt05MiHjeL4ribzM3k9cmxXDxkAcyXRRO3A6vjaYqb5VkFks6vop05Wkt-vTswwXVQhD-nyRyhFd76M0H016YxWoFvr6TfhdIWGND4vqV2PQaO03Rkn9qFdzBCzoztM0mRUaMye0mh2_G8WpXCv-r7tx562n3hYHPzX_BdoTZwyUDJVT9KQJP/s320/322112256_1169385837028653_3892482859697785885_n.jpg" width="215" /></a></span></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAcfwJKQiv9O3wIJ4QoKSbcbVP_fXK6T5W3iyRfUJvoV-or5qSjv7fEnMG2hzYozf2tw5Owr1wWS1PBpbl8uyJvNbmFZYPkcap4W54r2Bfvfcw246EpnupBHItflCYMIwwzXMKT7nqkm-mOvmHedUcJm38QsUuB_5_6FWcVbADqmUJX7TiiJ1bwTdzGGu0/s1600/322207274_1212628649346759_8818319001821344238_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1179" data-original-width="1600" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAcfwJKQiv9O3wIJ4QoKSbcbVP_fXK6T5W3iyRfUJvoV-or5qSjv7fEnMG2hzYozf2tw5Owr1wWS1PBpbl8uyJvNbmFZYPkcap4W54r2Bfvfcw246EpnupBHItflCYMIwwzXMKT7nqkm-mOvmHedUcJm38QsUuB_5_6FWcVbADqmUJX7TiiJ1bwTdzGGu0/s320/322207274_1212628649346759_8818319001821344238_n.jpg" width="320" /></a></div></span><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD6rcVZZfQif1vLQOXQTLBNJGkCwpogou6doqVul2NVGwlizsJM63R9ESMEk3_MOoHcJfYpsQUBpsH1TwjO-46HY-i9fMDET61f5169ic748pzjOAFWXJPqYvGqXEct7FN95UvvLBshquVCySHyZvCK16G2tC7YWaq1bIKq78UpUDZfqOIp4bqP83DCM8t/s1600/323712272_922413532528827_7841078391899630169_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1276" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD6rcVZZfQif1vLQOXQTLBNJGkCwpogou6doqVul2NVGwlizsJM63R9ESMEk3_MOoHcJfYpsQUBpsH1TwjO-46HY-i9fMDET61f5169ic748pzjOAFWXJPqYvGqXEct7FN95UvvLBshquVCySHyZvCK16G2tC7YWaq1bIKq78UpUDZfqOIp4bqP83DCM8t/s320/323712272_922413532528827_7841078391899630169_n.jpg" width="255" /></a></span></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirIhyZp0Cj-dAevgYO7wNESHtBOv2S3XBSesqEb2agz9QSZOZrurfYtW19tUVwUy2kzgnF2WCay1NbDsq37yrVwg5gicT5lxo6JOjBSKhNXxcJbVfdKc9Xfq2AqppX-6gPn3029VnyWroeNirePUTpZuhVvLd1EXqKHZ2kDTZ_Jawad4SAJ7k3saiye2nb/s1600/322687518_1599598370495996_1468142431800525067_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1275" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirIhyZp0Cj-dAevgYO7wNESHtBOv2S3XBSesqEb2agz9QSZOZrurfYtW19tUVwUy2kzgnF2WCay1NbDsq37yrVwg5gicT5lxo6JOjBSKhNXxcJbVfdKc9Xfq2AqppX-6gPn3029VnyWroeNirePUTpZuhVvLd1EXqKHZ2kDTZ_Jawad4SAJ7k3saiye2nb/s320/322687518_1599598370495996_1468142431800525067_n.jpg" width="255" /></a></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">ARCHITRAVE 26 DI YAXCHILAN<br /><br />Città
Maya di Yaxchilàn, stato del Chiapas, Messico. Architrave 26 del Tempio
23. Epoca classica: 726 d.C. (9.14.15.0.0-numerazione maya) Pietra
calcarea. Misure: 215 x 85 cm. (Museo Nazionale di Antropologia, Città
del Messico)<br /><br />"La grande peculiarità di Yaxchilàn, e sua gloria,
sono gli architravi di pietra scolpita sotto l'ingresso dei templi. Di
questi capolavori se ne contano 58, contro 30 stele e 16 altari. La
perfezione della scultura è tale, che a contemplarli ci si dimentica
spesso di analizzarne il contenuto, che pure è di interesse prodigioso. I
personaggi, in generale 2 per architrave, presentano il cranio
deformato al punto da avere la testa esageratamente allungata e il naso
rimodellato secondo l'ideale di bellezza maya. Si possono suddividere
gli architravi in 2 serie: quelli con scene di vita sociale e quelli con
scene magico-religiose. Con la prima serie ci troviamo sempre in
presenza di 2 personaggi; il più alto è anche il più importante dei due:
viso di profilo, ma corpo e gambe di faccia, talloni uniti con i piedi
rivolti verso l'esterno. L'uno e l'altro indossano abiti sontuosi e
analoghi e si tendono un oggetto identico: bastone da cerimonia, o croce
ornata di fiori o piume, o la miniatura del dio dal grande naso
(Itzamma). Poichè i due si somigliano, hanno probabilmente lo stesso
titolo; per cui noi riteniamo che tali scene rappresentino una fase del
passaggio dei poteri che doveva probabilmente avere luogo ogni 20 anni
(katùn). Sedute d'iniziazione, pratiche estatiche, visioni: questo è il
contenuto affascinante dei bassorilievi della seconda serie di
architravi. Sull'ARCHITRAVE 26, ad esempio, un neofita riceve dal sommo
sacerdote una testa o maschera di giaguaro, simbolo dell'ordine omonimo.
Più sorprendenti sono gli architravi del gruppo dell'autosacrificio:
uomini fastosamente abbigliati si fanno passare con zelo una corda
munita di spine attraverso un foro praticato nella lingua; il loro
sangue cola in un recipiente colmo di bastoni d'incenso di copale e di
caucciù".<br /><br />(Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, Mondadori, pag.58-59)<br /><br />Questo
architrave, insieme ad altri due attualmente al British Museum, sono
considerati tra i più belli mai scolpiti nell'area Maya e sono opera
dello stesso artista. Originariamente erano ambientati nello stesso
edificio e ognuno di essi registrava un evento importante nella vita
dell'importante sovrano yaxchilan Itzamnaaj Bahlam (Scudo giaguaro). La
forma molto allungata del cranio è il prodotto di una deformazione
ottenuta artificialmente nell'infanzia e frequente presso i Maya.
L'altro personaggio, il cui viso è segnato da decorazioni, era
probabilmente un sacerdote dell'Ordine del Giaguaro e tiene fra le mani
una testa di questo felino.</span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQpbUDeDSGJ_v08WFifuF3_nDTFTnc4qkvl6TcSwBX9i3VCYaXziuwLiCAmUPbDSYj_a4LIQkzCd3NqJXrNaRi7FOwva61Z8lOitwzTKxJyEU9ivJRmNPScplpCG3PEIG5EXS4jk2BAoV-2ctlUynIVQPkIBA6I91BYRTpzPPkwSkH4z_D7N99rUdVr7Ko/s899/322060983_1595872510848750_5620270968022243720_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="899" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQpbUDeDSGJ_v08WFifuF3_nDTFTnc4qkvl6TcSwBX9i3VCYaXziuwLiCAmUPbDSYj_a4LIQkzCd3NqJXrNaRi7FOwva61Z8lOitwzTKxJyEU9ivJRmNPScplpCG3PEIG5EXS4jk2BAoV-2ctlUynIVQPkIBA6I91BYRTpzPPkwSkH4z_D7N99rUdVr7Ko/s320/322060983_1595872510848750_5620270968022243720_n.jpg" width="214" /></a></span></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Ogni
luna, ogni anno, ogni giorno, ogni vento cammina e passa a sua volta.
Del pari ogni sangue giunge al luogo della sua quiete, così come giunge
al suo potere e al suo trono".<br /><br />Dal "Libro di Chilam Balam" (in
lingua maya-yucateca significa "libro dei segreti degli Indovini"),
scritto e illustrato da Juan José Hoil, un indigeno del distretto di
Chumayel, stato dello Yucatàn, Messico, dal 1782 al 1800. Il manoscritto
è bilingue, con testo in lingua maya-yucateca in caratteri latini e
traduzioni spagnole. Il libro narra le memorie storiche della civiltà
Maya dello Yucatàn, le leggende, i rituali e le tradizioni.<br /><br />Foto: statua nella foresta nei dintorni della città Maya di Copàn.</span><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnmXueMDxByuiULMo00UWUSZnycdJKWbtyB_nw-5nhf3_bIR8d0_ON6ZwlL2p5pN1ogN0gLbr-scOXxy_KMvRSAdnnaE4-DyS8EDMnGlyq7rhJA8D48KKhzM-vDKZDfIs2SWyBWkwpkbv5JI3uVHFS8ZTgeUICCu_jeKozsUo3uFQ72vjmmJD2hIViJz1U/s2298/m_merged(27).png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="2298" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnmXueMDxByuiULMo00UWUSZnycdJKWbtyB_nw-5nhf3_bIR8d0_ON6ZwlL2p5pN1ogN0gLbr-scOXxy_KMvRSAdnnaE4-DyS8EDMnGlyq7rhJA8D48KKhzM-vDKZDfIs2SWyBWkwpkbv5JI3uVHFS8ZTgeUICCu_jeKozsUo3uFQ72vjmmJD2hIViJz1U/s320/m_merged(27).png" width="320" /></a><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Statua
di giaguaro d'argilla di origine zapoteca da Monte Alban, Oaxaca,
Messico. Alta: 56 cm.; datata 2.000 anni. Gli Zapotechi erano una
civiltà nata nella Valle di Oaxaca almeno 2.600 anni fa. Subirono nel
tempo l'influenza della civiltà Maya di cui furono intermediari per quel
che riguarda le relazioni con i Toltechi e le altre popolazioni.
Entrambe, Zapotechi e Maya, furono inizialmente plasmati dalla cultura
di Teotihuacan.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX4VzaO10ZphAGsWvtxKo_LR20jbP76cv1qeYDOe_eCpuIZsPEMyCbv9PM6L_vQ93AnJRNBbcRmFYQUAiLHkBR1Q4AsyVXk8SNC0Q372Mu1fkbSJXY4_tvzHk8-S04K-xa_9wN6nwAYtqDvmhds8d6jX5EXXPMgOPa82Z2PoU_gTceQNuZyFJlsWMaAoxZ/s1600/321997675_477157474495454_8391009248249567370_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1589" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX4VzaO10ZphAGsWvtxKo_LR20jbP76cv1qeYDOe_eCpuIZsPEMyCbv9PM6L_vQ93AnJRNBbcRmFYQUAiLHkBR1Q4AsyVXk8SNC0Q372Mu1fkbSJXY4_tvzHk8-S04K-xa_9wN6nwAYtqDvmhds8d6jX5EXXPMgOPa82Z2PoU_gTceQNuZyFJlsWMaAoxZ/s320/321997675_477157474495454_8391009248249567370_n.jpg" width="318" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3Q59fu8cZ3BKPm3rzJJD-D_CqgysDvoKzAQAngP7rZb_4dvCXXTy1rOAcGVPfNPW7RDJtkvrjT8oATFHAp0mZr5E8j7pd1AzxYnbo9XnJ4IC67kJsYyjG8SHlgUzodn-0lgo2gpd9aIMxGSzzZdFpARz7PbKG4ruzfAQsVrwrdcqpMATc0k8foufzKfo0/s720/322633592_1555337311613039_8497061291773417632_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="648" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3Q59fu8cZ3BKPm3rzJJD-D_CqgysDvoKzAQAngP7rZb_4dvCXXTy1rOAcGVPfNPW7RDJtkvrjT8oATFHAp0mZr5E8j7pd1AzxYnbo9XnJ4IC67kJsYyjG8SHlgUzodn-0lgo2gpd9aIMxGSzzZdFpARz7PbKG4ruzfAQsVrwrdcqpMATc0k8foufzKfo0/s320/322633592_1555337311613039_8497061291773417632_n.jpg" width="288" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSQHEFfRREryMRNR7fpoR5VTl2eykwxdemANLgBv9FBMI520TrugxYuBpmPVhYVebGcON9Fgy1bXHfkjN4p_KZ6uzeNu58bcW69w_qHG_zLZC7Blw2x-nG1HKAwkZWpsJ-XaU_Ek0B38Y8ZL3okp-r4aDCJOpaPQ0Jq6cV-ZMzvMsBG38_mcVzfjCl8Qsv/s800/323440325_1514230552321677_7150415079591549345_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="731" data-original-width="800" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSQHEFfRREryMRNR7fpoR5VTl2eykwxdemANLgBv9FBMI520TrugxYuBpmPVhYVebGcON9Fgy1bXHfkjN4p_KZ6uzeNu58bcW69w_qHG_zLZC7Blw2x-nG1HKAwkZWpsJ-XaU_Ek0B38Y8ZL3okp-r4aDCJOpaPQ0Jq6cV-ZMzvMsBG38_mcVzfjCl8Qsv/s320/323440325_1514230552321677_7150415079591549345_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">ARCHETIPO DEL GIAGUARO<br /><br />Dall'Africa
all'America Latina, fin dalla Preistoria il felino è animale maestro di
iniziazione, animale che uccide, divora, e porta alla rinascita.<br /><br />Presso
le civiltà Azteca, Maya e Inca, e in generale nelle culture indigene
sudamericane, la figura del Giaguaro veniva venerata sotto le spoglie di
molte divinità. Il dio maya del Sole, possedeva sia l’aspetto diurno
che quello notturno. Nella sua manifestazione diurna, il sole era spesso
raffigurato con tratti di giaguaro. Tuttavia, fra il tramonto e l’alba
diventava effettivamente il dio Giaguaro, Signore dell’Oltretomba, e
viaggiava da ovest a est attraverso le regioni più basse del mondo. Il
suo nome deriva dalla parola "yaguar", nome attribuitogli dagli indios
Guaraní del Paraguay e significa "colui che uccide con un balzo". Nel
pantheon maya, il dio giaguaro era secondo solo al dio serpente per
importanza religiosa. Al Tempio del Giaguaro a Chichen Itza, il Re
doveva camminare sotto un fregio di una processione di giaguari durante
la sua cerimonia di incoronazione.<br /><br />Nella mitologia Maya, il
giaguaro era visto come il sovrano degli Inferi e, come tale, un simbolo
del Sole notturno e dell'oscurità, ma pur sempre un simbolo solare,
quindi con il valore di mediazione fra luce e oscurità. C'erano
sacerdoti Maya chiamati Balam che officiavano solo le cerimonie più
importanti. Insieme agli Aztechi e ai Maya, anche gli Inca costruirono
templi al Giaguaro. Il Giaguaro rappresenta il potere di affrontare le
proprie paure o i propri nemici. I giaguari sono anche associati alla
visione, il che significa sia la loro capacità di vedere durante la
notte sia di guardare nelle parti oscure del cuore umano. Il Giaguaro
spesso avverte del disastro, non offre alcuna rassicurazione. Insieme
alla visione fisica, i giaguari sono anche associati alla preveggenza e
alla preconoscenza delle cose a venire. I felini hanno una visione
binoculare, il che significa che ogni occhio può lavorare da solo, il
che fornisce loro una migliore percezione della profondità. Ciò fornisce
ulteriori prove della loro connessione con la visione e la
lungimiranza.<br /><br />Felino compreso nel genere "panthera" (Lorenz
Oken-1816), il leopardo è legato al dio romano Bacco (in greco Dioniso).
Infatti Bacco sarebbe stato allevato dalle pantere e in alcune
raffigurazioni sta cavalcando un carro trainato dai grandi felini. Bacco
è spesso considerato il dio del vino e degli stati alterati di
coscienza, ed è fortemente legato alla fiamma del desiderio. Quindi,
anche la pantera è un simbolo di impulsi e abilità inconsci. Questo è
qualcosa di cui anche gli Aztechi e i Maya erano a conoscenza, come
tutti i culti iniziatici del mondo. Entrambi i popoli invocavano il
potere di diventare mezzo Giaguaro e mezzo umano, perché una persona che
può farlo può liberarsi di tutte le sue restrizioni e inibizioni
culturali. In altre parole, può finalmente agire in base ai suoi
desideri nascosti, con responsabilità e consapevolezza: l'energia (il
felino) sotto la guida dell'uomo; il medesimo significato (di indirizzo
consapevole delle proprie energie) è rappresentato nelle opere in cui
Bacco cavalca il leopardo, ovvero la trasformazione e sublimazione delle
forze istintive.<br /><br />Foto: urna maya in terracotta con figura di giaguaro e teschi. Misure: 44x50 cm.; datazione: circa 600 d.C.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghlTwytkGilDR_H-Xdvu3yOCuNW-fC1Cxtha2Ubw5-JNmKG9MxYuGsgYbLOHRHC9OhScYcPnmrMDiOA5aov5DIgZviYYz1O7FI9y2ESrAwGOK8_RzbVHmEylMCp2CyBKJf9sWB958kRjO8N7IMdIEu48zEg9Ro5SL3DuOIAJllYaDhkqxXOdsNpu2fM0S9/s1600/322504659_929345911409978_4521792641966108207_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="693" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghlTwytkGilDR_H-Xdvu3yOCuNW-fC1Cxtha2Ubw5-JNmKG9MxYuGsgYbLOHRHC9OhScYcPnmrMDiOA5aov5DIgZviYYz1O7FI9y2ESrAwGOK8_RzbVHmEylMCp2CyBKJf9sWB958kRjO8N7IMdIEu48zEg9Ro5SL3DuOIAJllYaDhkqxXOdsNpu2fM0S9/s320/322504659_929345911409978_4521792641966108207_n.jpg" width="139" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGZTeruzOxipwuh_jLAuuv7RxtR7R7FMnDcekfqsDFNoRa9uf2S79y_B8H9oCkj-Wj051-Ohwz1rVTBGYbsmkhPZ1DDh8B4ZZFvEIkM_nj8JDrAHe50IldRg0IIAams4EUvC7pmIXhO0wP5ppiTDA3ah2Y3zegzROoLj7fMAk18jDA1JoKZUcWyp6pdVYh/s1299/322742044_727458441911111_7069650935370654117_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1156" data-original-width="1299" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGZTeruzOxipwuh_jLAuuv7RxtR7R7FMnDcekfqsDFNoRa9uf2S79y_B8H9oCkj-Wj051-Ohwz1rVTBGYbsmkhPZ1DDh8B4ZZFvEIkM_nj8JDrAHe50IldRg0IIAams4EUvC7pmIXhO0wP5ppiTDA3ah2Y3zegzROoLj7fMAk18jDA1JoKZUcWyp6pdVYh/s320/322742044_727458441911111_7069650935370654117_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Statuetta
in giada dalla Costa del Golfo del Messico, cultura Olmeca. Periodo
Preclassico medio: 1.200 circa a.C.; alta circa 25 cm. Gli Olmechi,
sotto tutti gli aspetti, hanno influenzato fin dalle origini la
successiva civiltà Maya. La figura presenta la tradizionale deformazione
diffusa nell'antichità in tutto il mondo, allo scopo di rendere il
cranio dolicocefalo.</span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzFrNois_2xf53RvYWHTvVZCWCM6z282KzYqnjNetRym7qoo9qZYHKaA1bJmu-ieYAmUMkYA_FHiXLjPTInGmJ4xVK0o_9_CuFs-l38hFk4dDyPPXDSgauT-PqfOFk4yWkWbA_z4Zrly8sgj8cCe6t2tnpHBezK7RLqZjGc-JGUFy09EUNW6epm32b3-vN/s1600/322295225_1230310014508071_4713020165724823268_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1442" data-original-width="1600" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzFrNois_2xf53RvYWHTvVZCWCM6z282KzYqnjNetRym7qoo9qZYHKaA1bJmu-ieYAmUMkYA_FHiXLjPTInGmJ4xVK0o_9_CuFs-l38hFk4dDyPPXDSgauT-PqfOFk4yWkWbA_z4Zrly8sgj8cCe6t2tnpHBezK7RLqZjGc-JGUFy09EUNW6epm32b3-vN/s320/322295225_1230310014508071_4713020165724823268_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMM3-ynyiXQR9E-n3GN7ozVFcFmm_rI6R-fgkBmRduN7VKx2YF6uZNIKh6kU7_i00jSeMpga91US_vT3S9pFR57fZACrPUTTsJ3YesXsJ6XrBZS_NEZZ8rUre44N4UfZ0Bm667Vz6lslV2bmUj9VqnrsuA6CSUsReCPUd38ZJ0YmEI7wVcflCG4xcqnpg4/s700/323095045_847663653189684_9095749341044581657_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="541" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMM3-ynyiXQR9E-n3GN7ozVFcFmm_rI6R-fgkBmRduN7VKx2YF6uZNIKh6kU7_i00jSeMpga91US_vT3S9pFR57fZACrPUTTsJ3YesXsJ6XrBZS_NEZZ8rUre44N4UfZ0Bm667Vz6lslV2bmUj9VqnrsuA6CSUsReCPUd38ZJ0YmEI7wVcflCG4xcqnpg4/s320/323095045_847663653189684_9095749341044581657_n.jpg" width="247" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Uomo-giaguaro: pietra di serpentino, alta 19 cm.; datata circa 300 a.C.; civiltà Olmeca. Il
manufatto ritrae una trasformazione sciamanica uomo-giaguaro, in cui lo
sciamano assume l'essenza del giaguaro come spirito guida, al punto da
determinare una mutazione fisica: la figura ha orecchie ancora umane, ma
già sono spuntate quelle del giaguaro; le mani sulle ginocchia sono già
zampe di felino; la bocca spalancata è ancora semi-umana, ma le zanne
appena emergenti del giaguaro coesistono ancora con i denti umani; il
naso è ancora semi-umano; le orbite tonde degli occhi da felino forse
contevano delle incastonature. La statuetta reca tracce di pigmento
rosso. L'artista ha saputo egregiamente rendere l'idea della fusione,
della possessione, tensione e forza vibrante in atto nello stato
alterato di coscienza. La civiltà Olmeca è stata matrice della successiva civiltà Maya, sua estrema propaggine. (American Museum of Natural History; New York)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivgnyc-bLdH6w5jLXcDLEKVHgo_Bf5Ks9sFwVxb1Db_ft86rCaVOEM4Cl5POuFS66cU6SrTshaIkbaq7WsO217MjiVJMigZXziK95WE4VdJZh8efjosRFZUfPiSC5a-OJnxQUnTVKGCzzONsKTf0EywNRLWNvnEf3ia1WAcE4DViANLmbJj_buOEduhQ9g/s1600/323063522_748705796149684_7110323905581999564_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="832" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivgnyc-bLdH6w5jLXcDLEKVHgo_Bf5Ks9sFwVxb1Db_ft86rCaVOEM4Cl5POuFS66cU6SrTshaIkbaq7WsO217MjiVJMigZXziK95WE4VdJZh8efjosRFZUfPiSC5a-OJnxQUnTVKGCzzONsKTf0EywNRLWNvnEf3ia1WAcE4DViANLmbJj_buOEduhQ9g/s320/323063522_748705796149684_7110323905581999564_n.jpg" width="166" /></a></div> </span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii8mLnhc16LmVOuCwU6KUYLoirwfijaLL54S0iMOIe_OzGlRkt9_b0lKURz2nLV_rNW_dBgLaJD5HZ3-zukmAOoO9RihMx9XAs2l6YgxqhW_wNUf9qk_ht7xN3d4FGSGC89ggbOFsedZJqg9yfRPt4d5bscsqCX-KlNctWp3CcC6d-R8j4XzRpVl_Udlqt/s1600/322197658_1269610790573946_1957776137201202190_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="970" data-original-width="1600" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii8mLnhc16LmVOuCwU6KUYLoirwfijaLL54S0iMOIe_OzGlRkt9_b0lKURz2nLV_rNW_dBgLaJD5HZ3-zukmAOoO9RihMx9XAs2l6YgxqhW_wNUf9qk_ht7xN3d4FGSGC89ggbOFsedZJqg9yfRPt4d5bscsqCX-KlNctWp3CcC6d-R8j4XzRpVl_Udlqt/s320/322197658_1269610790573946_1957776137201202190_n.jpg" width="320" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x x4zkp8e x676frb x1nxh6w3 x1sibtaa xo1l8bm xi81zsa x1yc453h" dir="auto"><span><span class="xuxw1ft"><span class="x4k7w5x x1h91t0o x1h9r5lt x1jfb8zj xv2umb2 x1beo9mf xaigb6o x12ejxvf x3igimt xarpa2k xedcshv x1lytzrv x1t2pt76 x7ja8zs x1qrby5j"><span class="x1rg5ohu x1n2onr6 xs7f9wi"><svg class="x1lliihq x1k90msu x2h7rmj x1qfuztq xcza8v6 x1kpxq89 xsmyaan" fill="currentColor" height="1em" title="Contenuto condiviso con: Tutti" viewbox="0 0 16 16" width="1em"><g fill-rule="evenodd" transform="translate(-448 -544)"><g></g></g></svg></span></span></span></span></span><div class="xqcrz7y x78zum5 x1qx5ct2 x1y1aw1k x1sxyh0 xwib8y2 xurb0ha xw4jnvo"><div></div></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">IL GIOCO DELLA PELOTA E I SUOI SIGNIFICATI SIMBOLICI<br /><br />Città
Maya di chichen-Itza (VI-XI secolo d.C.): bassorilievo dellaa Terrazza
Est del Gioco della Pelota. Altezza circa 1 metro e mezzo. Il capitano
della squadra vincente tiene nella mano sinistra la testa del capitano
della squadra sconfitta. Dal collo del decapitato scaturisono 7
serpenti. Al centro, la palla è decorata con un cranio umano. Le
mascelle socchiuse lasciano passare il simbolo della morte.<br /><br />"Diffuso
in tutta l'America precolombiana, il gioco della pelota era
particolarmente sviluppato nell'America Centrale, dove veniva praticato
nell'ambito di tutte le grandi civiltà. Ogni città Maya classica
possedeva uno o più terreni di gioco. Quello di Chichen Itza è il più
imponente di tutto il Messico e i tre edifici costruiti sul suo
perimetro ne sottolineano l'importanza: due piccoli templi, o tribune,
alle due estremità del terreno, e l'originalissimo tempio dei giaguari,
che domina il muro est. Da un lato il tempio si apre direttamente sulla
grande piazza del Castillo, di fronte al tempio dei guerrieri, mentre la
parte superiore, ossia il primo piano, dà sul terreno di gioco
attraverso un elegante porticato a colonne serpentine. Tutti i
bassorilievi, quelli delle colonne, delle scale, dei muri sono un
omaggio a Quetzacoatl e ai guerrieri toltechi. Il terreno riservato al
gioco misura 95 metri di lunghezza per 35 di larghezza. Su tutta la
lunghezza è fiancheggiato da due muri alti 8 metri nei quali sono
infissi due grandi anelli di pietra in posizione corrispondente al
centro dello spiazzo. Ai piedi dei muri corrono due lunghe terrazze
riservate agli spettatori. Due squadre partecipavano agli incontri. I
giocatori dovevano far passare la palla negli anelli di pietra. La palla
era fabbricata con il caucciù di una hevea selvatica, espressamente
incisa a tale scopo. Era vietato colpire la palla con mani o piedi;
bisognava rilanciarla con le anche, le spalle, le ginocchia. La palla
non doveva mai toccare terra. In questo modo era rarissimo il caso che
la palla passasse attraverso l'anello e per lo più la squadra vincente
era quella che aveva commesso meno errori: palla a terra, palla fuori
limite del campo, palla toccata con mano, ecc...Conosciamo tutti questi
particolari dai cronisti spagnoli che ebbero la venturaa di assistere a
numerose partite di questo gioco negli anni che seguirono la conquista.
In effetti, gli Aztechi ne erano fanatici ed erano giunti aa farne un
divertimento profano. Ogni palazzo azteco aveva il suo terreno di gioco.
Gli incontri erano accaniti e le poste in palio elevatissime; a volte
era coinvolta l'intera popolazione, e le cronache segnalano che
Montezuma, ultimo imperatore azteco, un giorno si mescolò a una squadra
che giocava per por fine ad un litigio territoriale. Lo spirito sportivo
non esisteva presso i Toltechi, nè presso gli Aztechi. Il gioco non era
una dimostrazione di destrezza ed abilità sportiva, bensì una sorta di
funzione liturgica, mediante l'interpretazione della quale gli dei
esprimevano i propri desideri. Questo spiega le grandi cautele e l'alone
religioso che circondavano tutto ciò che concerneva il gioco della
palla. Durante la notte che precedeva lo scontro le due squadre
pregavano. I giocatori chiedevano agli dèi di render loro favorevole la
palla e rivolgevano incantesimi ai vari oggetti che componevano il loro
equipaggiamento: guanti, ginocchiere, spallacci. Gli anelli di pietra
erano anch'essi oggetto di numerose preghiere, al pari della palla, di
cui il caucciù accentuava ancor più il carattere magico. Il caucciù è
sempre stato un incenso di prim'ordine, un'offerta preziosa, e
probabilmente dopo la partita i giocatori offrivano la palla agli dei,
bruciandola; in precedenza l'avevano bagnata col sangue dei vinti. Un
disegno del Codex Nuttall mostra un altare mixteco sul quale si consuma
una palla di caucciù, e il Codex Vindobonensis, presenta un gioco della
palla nel simbolo del cielo, mentre all'orizzonte si avventa una palla
di caucciù ardente. E' difficile per noi credere che la squadra che
perdeva la partita perdesse anche la vita, ma a tale proposito i
bassorilievi della terrazza est, bordata da un lungo serpente di pietra,
sono molto precisi. I sette giocatori di ogni squadra convergono verso
uno stesso punto: una palla decorata con un cranio umano. Due grandi
volute escono dalla mandibola del teschio; ricordano la lingua bifida
del serpente, ma ancor più il segno miquitzztli, che significa morte, e
che nel calendario era quello del giorno propizio alle feste del sole e
di Tezcatlipoca, il dio tolteco della guerra. Tutti i giocaatori sono
sontuosamente agghindati: casco piumato, alti cinturoni, ginocchiere
alla gamba destra. Alla vita portano un oggetto ddi legno che ricorda
una mazza ed è sormontato da una testa di scimmia o un poccolo cranio
umano. Il singolare accessorio a forma di serpente che i giocatori
stringono nella mano destra permane assai misterioso.<br /><br />Descizione del bassorilievo<br /><br />La
scena centrale è particolarmente significativa. Il primo giocatore
della squadra di sinistra tiene nella destra il coltello di selce dei
sacrifici umani e nella sinistra la testa del primo giocatore della
squadra avversaria, quello che ha perso la partita. Il decapitato è in
ginocchio; dal collo sanguinante guizzano sette serpenti; quello al
centro ha la forma di una pianta lussureggiante, carica di frutta e di
fiori. Sette giocaatori, sette serpenti...La cifra non è frutto della
fantasia dello scultore; sta a ricordare la dea Chicomecoatl (sette
serpenti). Inoltre il 7 è la cifra simbolica del mais; del pari, ha un
posto privilegiato al centro della serie numerica fondamentale del
calendario magico, tra l'1 e il 13. Questo centro rappresenta anche il
cuore dell'uomo e il cuore della spiga. Esiste perciò nel gioco della
palla un rapporto certo tra i riti della fertilità e i riti della
decapitazione: constatazione che è suffragata dalle osservazioni
dell'etnografia, per cui tali riti si rifanno a certi miti cosmogonici.
Ricorderemo la palla, identificata col sole nei codici nahua, e dei
serpenti attorcigliati, simbolo probabile del cielo, scolpiti sugli
anelli di pietra nel gioco della palla. Il gioco era quidi una
rappresentazione del corso del sole, raffigurato dalla palla, e
dall'esito della partita dipendeva la fertilità della terra. Con ogni
probabilità gli incontri erano un'occasione per porre in competizione
fra loro i rappresentanti di due gruppi ben definiti della società; il
gruppo dei vincitori si assumeva l'incarico di eseguire certi rituali,
quelli dei vinti forniva le vittime necessarie ai sacrifici".<br /><br />Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagine 113-112-109-108-107; Mondadori Editore</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7z383IMMNUYwgEhfhl14RKwGD-p6nvm7VLEofeYxB_1ex8auqAwGr0BeXefoyswxNDfCsKlAf62fKTODWve98Q6yHlZlD6d4ED8E7WfD-Fr5PCWYgGT8rYlUyjsTVnAzDdughNnL_uQSvBFvrp4P5eTu-amnqD9RdRq20eVynp52Vu2sd25dyJZZnonp0/s1416/322065172_834536094292048_5277267744838289609_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1416" data-original-width="1355" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7z383IMMNUYwgEhfhl14RKwGD-p6nvm7VLEofeYxB_1ex8auqAwGr0BeXefoyswxNDfCsKlAf62fKTODWve98Q6yHlZlD6d4ED8E7WfD-Fr5PCWYgGT8rYlUyjsTVnAzDdughNnL_uQSvBFvrp4P5eTu-amnqD9RdRq20eVynp52Vu2sd25dyJZZnonp0/s320/322065172_834536094292048_5277267744838289609_n.jpg" width="306" /></a></div> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Stele da sito archeologico di Aparicio, Vera Cruz, Golfo del Messico.Civiltà dei Totonachi. Altezza 107x56,6 cm.Datazione: circa 900 d.C.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLc0ph7NffF5IyPXZm_mmcT7hgl7X5Gb8d5bO06OVHbsjXIveR82WMjludRhoLaPQfeSQHPPFHgIceCQI9oiqQrn9X7bJyNYHCqGPzvKhO6acIC_zw1AAU4BH9lPPHOCTf2HC5aBd8DgBEltfShsZfxUkcMjj4G6hMSOAhEype0C99i9JRmGWsaFRo0_ca/s1200/321909411_520716480124316_278237525882897269_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="774" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLc0ph7NffF5IyPXZm_mmcT7hgl7X5Gb8d5bO06OVHbsjXIveR82WMjludRhoLaPQfeSQHPPFHgIceCQI9oiqQrn9X7bJyNYHCqGPzvKhO6acIC_zw1AAU4BH9lPPHOCTf2HC5aBd8DgBEltfShsZfxUkcMjj4G6hMSOAhEype0C99i9JRmGWsaFRo0_ca/s320/321909411_520716480124316_278237525882897269_n.jpg" width="206" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCY4Fu9G7vy9yuIUkIOYqUokOV4C-bDuyyr6yfrF8pHb2ZcUSZwI4E0fox3uNn6IUzoLwvyc95iete8SS_bAeNblxnW-CbcwEDIIlJdYuPSzPvUP8LVUNGI26zAbo2RKd6J6bcN20c3YgtsgT0myA76rsSn4eRu-bRsQ_ixf0yaoHycpDrblG-KK6OMDv/s950/322708119_1608858712885651_3077366713448744286_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="950" data-original-width="594" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCY4Fu9G7vy9yuIUkIOYqUokOV4C-bDuyyr6yfrF8pHb2ZcUSZwI4E0fox3uNn6IUzoLwvyc95iete8SS_bAeNblxnW-CbcwEDIIlJdYuPSzPvUP8LVUNGI26zAbo2RKd6J6bcN20c3YgtsgT0myA76rsSn4eRu-bRsQ_ixf0yaoHycpDrblG-KK6OMDv/s320/322708119_1608858712885651_3077366713448744286_n.jpg" width="200" /></a></div><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwefEbuIj4gTUaGMPbDM1WoBMwWo4qzsdqVcRsZbFIQVcr8e6UdeubdIwWjx-k2pke2bdJnQ_6wF0i-0f-SYH-HG9O84zva4FUKzxVcrccr4sGnImbY14qZgtfg0dPWv9fCZBCNgyjrMtAY187sJuaLy-zuPJAUxBjtnRkeQZGMNjNssfcsHOJggNSbKsZ/s1000/322194089_719451102833589_5570538394838113311_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="669" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwefEbuIj4gTUaGMPbDM1WoBMwWo4qzsdqVcRsZbFIQVcr8e6UdeubdIwWjx-k2pke2bdJnQ_6wF0i-0f-SYH-HG9O84zva4FUKzxVcrccr4sGnImbY14qZgtfg0dPWv9fCZBCNgyjrMtAY187sJuaLy-zuPJAUxBjtnRkeQZGMNjNssfcsHOJggNSbKsZ/s320/322194089_719451102833589_5570538394838113311_n.jpg" width="214" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUfG5IZSveGlQoU2cDeuCFzfnI52YqfYA0pFcKlYVWv408UwlIc2JTavWIMRWaFMoe0lkZGWWRor2gUnaGApyrkIaj7_dagiul1CVpM6KtPvTNx1yLGNJlVbWeXPq41rlTEuLk4ctSb7fu2yM3RSO9um6hQIlIQHofAPMvHF8ItWlFjLb9Qq6Fn0LefdM9/s1000/323096628_1108385629849232_8544940150956716178_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="1000" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUfG5IZSveGlQoU2cDeuCFzfnI52YqfYA0pFcKlYVWv408UwlIc2JTavWIMRWaFMoe0lkZGWWRor2gUnaGApyrkIaj7_dagiul1CVpM6KtPvTNx1yLGNJlVbWeXPq41rlTEuLk4ctSb7fu2yM3RSO9um6hQIlIQHofAPMvHF8ItWlFjLb9Qq6Fn0LefdM9/s320/323096628_1108385629849232_8544940150956716178_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">BUSTO DEL DIO MAYA DEL MAIS<br /><br />Scultura
del dio Maya del mais, Chaac, nell'aspetto di un giovane che indossa un
copricapo a forma di spiga di grano stilizzata e capelli a forma di
pannocchia. La testa è sproporzionatamente grande rispetto alle spalle
strette e al busto snello; la scultura è stata probabilmente scolpita da
due diversi blocchi di calcare, uno per la testa e l'altro per il
busto. Il Popol Vuh, il libro sacro dei Maya, racconta una storia della
creazione secondo la quale l'uomo è stato creato dal mais. Il giovane
dio del mais è qui raffigurato al momento della sua emersione dagli
inferi come l'incarnazione di una vigorosa rinascita, che segna l'inizio
del ciclo agricolo annuale di rinnovamento. Molti busti simili furono
usati come abbellimenti architettonici sul Tempio 22 a Copàn. Questa
scultura del dio del mais è una delle otto che un tempo erano
incastonate sul cornicione della Struttura 22, commissionata da
Waxaklajuun Ub'aah K'awiil (noto anche come '18-Rabbit'), il tredicesimo
sovrano di Copàn. Il Tempio fu costruito nel 715 d.C. per commemorare
il ventesimo anniversario della sua ascesa al trono.<br /><br />Datato: 715 d.C., periodo Tardo Classico<br /><br />Provenienza: America centrale; Honduras; città maya di Copan, Struttura 22.<br /><br />Materiale: pietra calcarea<br /><br />Altezza: 89 centimetri. Larghezza: 56,50 centimetri. Profondità: 30 centimetri<br /><br />British Museum - Numero di catalogo: Am1923, Maud.8</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu0024FBkNJU1WtH0yHpL3crZTGLIUaBqX2mw9kZT_hXfjeepQudXFpOaaWgyt-S87BOhdDOSukIQNAYCEmbAEAy_ZUVUIXx5iUG2MxSZnrx6-xcQ1bruRt0njo27MWH4bM-UI46sulddkKkk2Q2pqB3KOHfRM8TRvNDPgHurZVr5PFmvMmGYl9vrlPO2R/s1600/324097710_677455567185120_6301876931334502806_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1577" data-original-width="1600" height="315" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu0024FBkNJU1WtH0yHpL3crZTGLIUaBqX2mw9kZT_hXfjeepQudXFpOaaWgyt-S87BOhdDOSukIQNAYCEmbAEAy_ZUVUIXx5iUG2MxSZnrx6-xcQ1bruRt0njo27MWH4bM-UI46sulddkKkk2Q2pqB3KOHfRM8TRvNDPgHurZVr5PFmvMmGYl9vrlPO2R/s320/324097710_677455567185120_6301876931334502806_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Analogie
fra l'iconografia del Buddha e il dio del mais della civiltà Maya: la
posizione delle mani è quella tipica del gesto simbolico del "mudra" nel
buddismo e nell'induismo, utilizzato per canalizzare le energie
cosmiche creando armonia ed equilibrio di corpo e mente.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2EYYyoDGQ4ymfnLFLjuKSN2WAM-s8P21Op2wI5VJB9U_tvR0WexNgduFq7qONNcZY-rlXCKMBtRtNO8H6jfBzCrRwYsXOchaLF5exuqUVTHSaWX0VxMAnxEpIm0uhurSw95qLmpOvNwt3FAa6Gi2hX2VCuVD1Vgj6S3-6ELwa4n6w6jirjGzPvONUJGBv/s1639/m_merged(30).png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1326" data-original-width="1639" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2EYYyoDGQ4ymfnLFLjuKSN2WAM-s8P21Op2wI5VJB9U_tvR0WexNgduFq7qONNcZY-rlXCKMBtRtNO8H6jfBzCrRwYsXOchaLF5exuqUVTHSaWX0VxMAnxEpIm0uhurSw95qLmpOvNwt3FAa6Gi2hX2VCuVD1Vgj6S3-6ELwa4n6w6jirjGzPvONUJGBv/s320/m_merged(30).png" width="320" /></a><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Dio
del mais che emerge da una spiga, fra le innumerevoli statuette di
ceramica scoperte fra i manufatti presenti in 20.000 tombe nel sito
archeologico Maya dell'Isola di Jaina, nello stato di Campeche, Messico.
VII secolo d.C. circa; altezza: 20 cm.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi6Cb56i0Kxlp5kA-SlkIH-128WRaWZHvBlnL2JAtUCTawq5rj5kIrKEy-V964Akv-YzVThuldypOSz8r3eouwUWz7bZlSMrT1n0KMMXrvk-5gYx6jDb3SDcOwaanRsq1qVyk8ey6HaaXr8FK1sj1hDPkj5JxEw7fo7-eKLgFpv-P5X0wX5QLv8TxScbG6/s1600/322935705_857101608903799_257442741340601810_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1160" data-original-width="1600" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi6Cb56i0Kxlp5kA-SlkIH-128WRaWZHvBlnL2JAtUCTawq5rj5kIrKEy-V964Akv-YzVThuldypOSz8r3eouwUWz7bZlSMrT1n0KMMXrvk-5gYx6jDb3SDcOwaanRsq1qVyk8ey6HaaXr8FK1sj1hDPkj5JxEw7fo7-eKLgFpv-P5X0wX5QLv8TxScbG6/s320/322935705_857101608903799_257442741340601810_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvfSjWole8-RY0P_RayDbLFM5ikMl2lkSx2WKV7m6x3dwnaZNkOdlMT4jgwtstkkidoi9LYlit0vS2jEM4eT9ZBcVhyphenhyphen8VHNo2hMH5fofMBsfg8hKr4a0oKq1qEUjcbBKkM3CiMydq-CP_XhbN-F36RcxfIKD62_TZ6Oe0dAjOy894JNU_7w3gPnBM2cW17/s1024/322504659_3325775667637952_7758848249421647968_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="758" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvfSjWole8-RY0P_RayDbLFM5ikMl2lkSx2WKV7m6x3dwnaZNkOdlMT4jgwtstkkidoi9LYlit0vS2jEM4eT9ZBcVhyphenhyphen8VHNo2hMH5fofMBsfg8hKr4a0oKq1qEUjcbBKkM3CiMydq-CP_XhbN-F36RcxfIKD62_TZ6Oe0dAjOy894JNU_7w3gPnBM2cW17/s320/322504659_3325775667637952_7758848249421647968_n.jpg" width="237" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Incensiere
di ceramica noto come "Urna di Teapa", civiltà Maya, proveniente dalla
municipalità di Teapa, Stato di Tabasco, Messico. Alto: 48 cm.; datato
circa 600 d.C. Ritrae sacerdote seduto fra la maschera del dio del Sole
(in alto) e una divinità degli Inferi (in basso).<br /><br />"I loro
personaggi sacri non usano mitre strette e ricurve, come gli Indù. Gli
ornamenti sul loro capo sono pure astrazioni geometriche, come quei
tersi coni e cilindri usati dal popolo negli affreschi di Piero della
Francesca. A volte le loro acconciature consistono in fantastiche
combinazioni di motivi simbolici e decorativi. Sono raffigurazioni delle
tiare di piume usate dai personaggi di alto rango. Coteste aureole di
piume, decorazioni di matematici disegni cubisti, diventano naturaliste o
austeramente astratte nella loro distribuzione formale. Fra le più
esorbitanti combinazioni ornamentali maya figurano i geroglifici: le
fantasticherie della decorazione gotica appaiono pedestri, al confronto.
Ma per quanto ricche e bizzarre, queste stravaganze sono rigidamente
disciplinate, sottomesse a un severissimo ordine intellettuale".<br /><br />Aldous Huxley, citazione dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, pagina 7. (Mondadori Editore)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrSxd9HzyzgaCtgYRJ0CSSLK1FTb6d-j5290q0oDsz2BlDuZC3BoJjNFYv0-qe4EtAJgtkJwmwqVOX9XF03gJO8O9cAkAjQlM3qfMp2TxaO28IObG7u5WQ5D9O_MRSGa3k-DmlA7-VmH3HTkYS-bLp8iJS20iD1yg51y_TlBhyphenhyphendkUGTfujeyPEghl4BjGe/s1558/m_merged(31).png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1558" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrSxd9HzyzgaCtgYRJ0CSSLK1FTb6d-j5290q0oDsz2BlDuZC3BoJjNFYv0-qe4EtAJgtkJwmwqVOX9XF03gJO8O9cAkAjQlM3qfMp2TxaO28IObG7u5WQ5D9O_MRSGa3k-DmlA7-VmH3HTkYS-bLp8iJS20iD1yg51y_TlBhyphenhyphendkUGTfujeyPEghl4BjGe/s320/m_merged(31).png" width="320" /></a><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Incensiere
di ceramica che raffigura il dio della pioggia, del fulmine e del mais
"CHAAC", dalla città Maya di Mayapan, Stato dello Yucatàn, Messico.
Alto: 56.30 cm.; largo 30,30 cm.; profondità 36,20 cm. Periodo Tardo
Classico, circa 900 d.C.<br /><br />"Chaac" in lingua maya dello Yucatàn
significa "pioggia". La divinità ha il naso simile ad una proboscide, ma
in realtà richiama la figura del serpente, che nelle culture
precolombiane è associato alla pioggia e all'energia vitale: la lingua è
bifida, ai lati della bocca spuntano due lunghi denti di serpente;
nella mano destra regge la coppa d'acqua che spargerà la pioggia sulla
terra, nella mano sinistra ha un cuore umano, che evoca, per analogia,
la germinazione del mais. Infatti il cuore della spiga del mais,
associato al numero sette, rappresenta anche il centro del cuore umano
(come descritto a pagina 113 del libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff),
associando il mito della resurrezione ciclica del dio del mais alla
rinascita dell'anima umana nella correlazione universale delle leggi del
Cosmo. A questo proposito ricordiamo le statuette maya di terracotta
rinvenute nell'Isola di Jaina (Messico) che ritraggono defunti che
emergono da un fiore, così come il dio del mais emerge dall'involucro
della pannocchia.<br /><br />Chaac è la divinità maya della pioggia e, di
conseguenza, responsabile della germinazione del mais. Con la sua ascia
di luce colpisce le nuvole producendo fulmini e pioggia. Chaac
corrisponde a Tlaloc per gli Aztechi. Chaac era uno e quadruplice: i
quattro Chaac presiedevano ai quattro punti cardinali o lati del mondo.
La divinità che nei testi coloniali riceve il nome di Chaac, fu
identificata dal ricercatore Paul Schellhas (1904) come il "dio B", il
più rappresentato nei codici per il suo significato di pioggia e
rinascita.<br /><br />Tecnica<br /><br />Il colore blu era ottenuto mescolando a
caldo il pigmento indaco (non adatto alla pittura) con una particolare
argilla, risolvendo in questo modo il problema dell'incompatibilità; il
rosso è composto da ossido di ferro (o ocra rossa).</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkjIRyU-Vhcz2pZcvUe8G2DVcA6lsneYgX-_VRo5JAGFU9WTDiZPt-tFHVrgENKCAusdaPk806CkLiNFAcPXHvHXguc9SJ5_zF8j0zbGatfVm6xkGy9qS-oCV913D2g2h36SM-PLCP5Y5iSFrIFwRAjSV0VNpyKqm_yWrZ2oJVAd5ozh3s5rAUFzIEsBh7/s1200/321982313_498324885778711_536664307464720354_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1200" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkjIRyU-Vhcz2pZcvUe8G2DVcA6lsneYgX-_VRo5JAGFU9WTDiZPt-tFHVrgENKCAusdaPk806CkLiNFAcPXHvHXguc9SJ5_zF8j0zbGatfVm6xkGy9qS-oCV913D2g2h36SM-PLCP5Y5iSFrIFwRAjSV0VNpyKqm_yWrZ2oJVAd5ozh3s5rAUFzIEsBh7/s320/321982313_498324885778711_536664307464720354_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">IL DIO CHAAC NEI CODICI DI DRESDA E DI MADRID<br /><br />Sinistra:
a) Codice di Dresda, p. 35b. b) Codice Madrid, p. 4a. Destra: Urna di
Chaac. Mayapán. Museo Nacional de Antropología. Il Codice di Dresda (in
latino Codex Dresdensis) è un manoscritto risalente al XIII o al XIV
secolo ed è considerato il codice superstite più antico proveniente
dalle Americhe. Il codice venne riscoperto nella città di Dresda, da cui
prende il nome, ed originariamente fu scritto dalla popolazione Maya
nella loro lingua. È conservato presso la biblioteca universitaria del
land di Sassonia, a Dresda, in Germania.<br /><br />Il Codice di Madrid è un
manoscritto in lingua maya, risalente al periodo preispanico, più
precisamente al tardo periodo postclassico mesoamericano. Il luogo di
provenienza di questo codice è stato ipotizzato essere Tayasal, ultima
città Maya conquistata nel 1697. Attualmente è conservato presso il
Museo de América a Madrid.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibC-LIEgXvttm6uZORVJGN5ArAGTIy78mCZHESLLBrIRMCHl5oErWHGMK4Bx6fm2qvqPRMKaoLERJQ3ago6dKDuiaOfH-V0zL5PYGuRiupseN6p5xeQrvghZDtU-xbTijBFihRBP9FMKOvClfU38IcqxW_pBtnaC9EZztwz592c9F5mtrorbaa-x-FLn0h/s1132/322368349_691898272473982_2602967044702189626_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1132" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibC-LIEgXvttm6uZORVJGN5ArAGTIy78mCZHESLLBrIRMCHl5oErWHGMK4Bx6fm2qvqPRMKaoLERJQ3ago6dKDuiaOfH-V0zL5PYGuRiupseN6p5xeQrvghZDtU-xbTijBFihRBP9FMKOvClfU38IcqxW_pBtnaC9EZztwz592c9F5mtrorbaa-x-FLn0h/s320/322368349_691898272473982_2602967044702189626_n.jpg" width="320" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-NV1kAKvRf8YmPsn3s6Sh1mKuYbV8q3F_MEQLczpOPqWTmdHOPBzssnU22ec2gIIXBpw1yqcGGqi458cff0sNciHV4haKGqF-AQZ7vD9BebTMcqFrvXBPg8T37fdMDXbRSXNWqdMbRwmF9p6yI4J-7QPNE4lx1tExVTqrLiKXe7OqAdirfJmYFCdocv2t/s754/322112722_1213358219582161_9206138636132129979_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="754" data-original-width="665" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-NV1kAKvRf8YmPsn3s6Sh1mKuYbV8q3F_MEQLczpOPqWTmdHOPBzssnU22ec2gIIXBpw1yqcGGqi458cff0sNciHV4haKGqF-AQZ7vD9BebTMcqFrvXBPg8T37fdMDXbRSXNWqdMbRwmF9p6yI4J-7QPNE4lx1tExVTqrLiKXe7OqAdirfJmYFCdocv2t/s320/322112722_1213358219582161_9206138636132129979_n.jpg" width="282" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbxWMB9ntuXT7rRXhUg1EBToD7kde2duSRVwjOzuJvyUlcc_pgiDV18QZnFBz7jpeTTfm7YUqGM9jEFTFO-idnshWZMpNL821BCnMo7at623h-DE7SFjRgKqBaLv44KWAbQUuoXd4KYwpeIvZp2XEdWUsJ3FLnj2eA37xXgUbKiWtPF43A0242HBDi_Kjo/s1600/321914435_582661080364501_2898524771602921000_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1073" data-original-width="1600" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbxWMB9ntuXT7rRXhUg1EBToD7kde2duSRVwjOzuJvyUlcc_pgiDV18QZnFBz7jpeTTfm7YUqGM9jEFTFO-idnshWZMpNL821BCnMo7at623h-DE7SFjRgKqBaLv44KWAbQUuoXd4KYwpeIvZp2XEdWUsJ3FLnj2eA37xXgUbKiWtPF43A0242HBDi_Kjo/s320/321914435_582661080364501_2898524771602921000_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1rnJTaeM8TuBiFV3FaYRc3pzhRrt0yaIAxQochJg70Mx64Y8OY89I4cCP2JgFooIi4aO5qrsNrCP8mdNBYG3iNwJcnvK_KUnvKoJqL2PEWH8xHyiVzkzjDvOkh5gDK-gidWqRMvm4wWnaN0JWPkEJ2dnxNPUA0mZE4qgI5H6_ilRneNmYC1QLHHjYJghr/s1600/322117793_1335085947225729_881655088614831266_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1465" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1rnJTaeM8TuBiFV3FaYRc3pzhRrt0yaIAxQochJg70Mx64Y8OY89I4cCP2JgFooIi4aO5qrsNrCP8mdNBYG3iNwJcnvK_KUnvKoJqL2PEWH8xHyiVzkzjDvOkh5gDK-gidWqRMvm4wWnaN0JWPkEJ2dnxNPUA0mZE4qgI5H6_ilRneNmYC1QLHHjYJghr/s320/322117793_1335085947225729_881655088614831266_n.jpg" width="293" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">LA PIRAMIDE DELL'INDOVINO DI UXMAL, STATO DELLO YUCATAN, MESSICO<br /><br />Portale
del Tempio della Piramide dell'Indovino, nella città Maya di Uxmal,
Yucatàn, Messico. Il livello più inferiore del Tempio si stima sia stato
costruito intorno al 568 d.C.; l'ultimo piano invece, detto "La Casa
dell'Indovino", venne terminato nel X secolo d.C. La leggenda narra che
questa immensa struttura sia stata realizzata in una sola notte da un
nano con poteri magici.<br /><br />"La Piramide dell'Indovino, alta 30
metri, ha riservato agli archeologi sorprese a non finire. Si compone di
5 templi sovrapposti, quasi incastrati uno nell'altro. E' una sintesi
di pietra di 3 secoli d'occupazione continuata. Si osserva con stupore
che ogni costruzione, seppellendo la precedente, mutava l'orientazione
del santuario. Il Tempio IV, integralmente libero, è di stile Chenes. La
facciata è decorata con una maschera del dio Chaac le cui fauci fungono
da ingresso: evidente richiamo della funzione del Tempio per i rituali
di passaggio (nel senso che occorre morire nelle fauci del mostro per
rinascere a novella vita, quella che segue l'iniziazione). Ma si tratta
di una decorazione inattesa, in questa che è la capitale dello stile
Puuc. Altra caratteristica è la presenza di modanature, ovvero legami
che rinserrano l'edificio nella sua totalità, alla sommità e sotto la
porzione decorata".<br /><br />Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 124, Mondadori Editore<br /><br />La
leggenda narra che un nano di Uxmal, che poi divenne Re, costruì questa
meraviglia in una sola notte. Il nano nacque da un uovo trovato da una
strega vicino a Uxmal ed aveva la capacità di indovinare il futuro, per
cui fu chiamato "Indovino" e da qui il nome della piramide.<br /><br />STILE
PUUC: Puuc è una regione montagnosa dello Yucatàn, che ha dato il nome
allo stile proprio di questa penisola. L'architettura dello stile Puuc è
caratterizzata da incisioni complesse, mosaici dai disegni geometrici
incisi nella roccia e maschere di Chaac, il dio della pioggia.<br /><br />STILE
CHENES: Dal termine maya "chan" (pozzo), Chenes è una regione
centromeridionale dello Stato di Campeche, Messico, così chiamata per i
suoi numerosissimi pozzi naturali. Ha dato il nome allo stile "Chenes"
dello Yucatàn. Lo stile Chenes è molto simile allo stile Puuc, ma lo
precede nell'uso delle facciate a mosaico. È caratterizzato da facciate
completamente adornate su entrambe le sezioni superiori e inferiori dei
vari edifici. Alcune porte erano circondate da maschere a mosaico di
mostri che rappresentano divinità della montagna o del cielo,
identificandole quindi come ingressi al regno soprannaturale.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaSdFSGeL1Il7KcFHBGqIyU0x0chl-NoT1viUT-aXEvqbKJJQ_U7hup0nxdYlJjawky3bUBShgwRB4HK6LsN6z3ZxizmPgneKosJD_sF0S8Vy99yHrcLLwFqddROZx-v8aefFM_6EoDL1IsD2nk6flF6uaXIpdV_mP0lr62METyn1eUURibUPqVwhaJBj0/s1600/322599177_1244937059767478_3928188966032373032_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="874" data-original-width="1600" height="175" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaSdFSGeL1Il7KcFHBGqIyU0x0chl-NoT1viUT-aXEvqbKJJQ_U7hup0nxdYlJjawky3bUBShgwRB4HK6LsN6z3ZxizmPgneKosJD_sF0S8Vy99yHrcLLwFqddROZx-v8aefFM_6EoDL1IsD2nk6flF6uaXIpdV_mP0lr62METyn1eUURibUPqVwhaJBj0/s320/322599177_1244937059767478_3928188966032373032_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">LEGGENDA DELLA CREAZIONE DELLA PIRAMIDE DELL'INDOVINO DELLA CITTA' MAYA DI UXMAL<br /><br />Un'anziana
maga viveva nella città di Kabah, soprintendendo all'oracolo. Essendo
sterile, pregava il dio Chin Chan di darle un figlio. La divinità infine
apparve e le disse di andare ogni giorno al cenote (pozzo) a
controllare certe uova di tartaruga. La donna lo fece e un giorno,
trovandone uno particolarmente grande, lo portò a casa. Quando l'uovo si
dischiuse emerse un bambino. Trascorsero gli anni ma, nonostante i
cambiamenti nell'aspetto, come lo spuntare della barba, il figlio
rimaneva sempre della stessa statura. Comprese allora che si trattava di
un nano. Egli, vedendo la madre sempre intenta davanti ad un calderone,
avvicinandosi a lei notò un "tunkul": tamburo cavo a fessura il cui
suono era talmente potente che, quando il nano lo provò, il suo tono
riecheggiò in tutta la città di Uxmal. Era stato predetto che, qualora
si fosse udito quel suono, il Regno al potere sarebbe stato concluso. Il
Re ordinò di trovare il colpevole del suono del tunkul e, quando si
scoprì che fu il nano, il sovrano lo interrogò chiedendogli se la
profezia poteva essere evitata. Il nano rispose negativamente. Il Re
perciò sottopose il nano a tre prove: costruire una strada lunga e
dritta da Uxmal a Kabah, prontamente completata. La seconda prova fu la
costruzione di una struttura talmente alta da superare tutte quelle del
luogo, e il nano, il mattino successivo, si svegliò sulla piramide di
Uxmal, detta "Piramide dell'Indovino" in suo onore. Ma il Re non si
arrese. Alla terza prova il nano dovette trovare tre durissime noci di
palma Coyol; entrambi se le sarebbero spaccate sulla testa fino a che
uno solo dei due sarebbe sopravvissuto e al Re toccò la sorte peggiore.
Il nano diventò Re di Uxmal e nei primi tempi governò con temperanza
senza lasciarsi accecare dal potere. Ma in seguito cedette alla
vanagloria, facendosi costruire idoli a propria immagine che i sudditi
dovevano adorare, creando una divinità (sè stesso) che voleva essere
superiore a tutte le altre. La prima statua di legno non superò la prova
del fuoco. La seconda di pietra superò la prova. La terza di argilla si
indurì col fuoco e superò anch'essa la prova; il nano le ordinò di
parlare ed essa parlò e fu perciò adorata dal popolo come Kul Katob
(adorazione del fango). Ma il monarca perse la protezione di tutti gli
altri dèi che scatenarono su di lui una terribile sciagura, venendo la
città invasa e distrutta da terribili guerrieri che la incendiarono.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAhDyxivzQg2QsPiY8HlNbSZWvmu1JMp3AcqZhYBGjyFgk_zij7NtfrV1dFPjJNBF4xa2i1B7JupPMD6lcVKlmgxps4HVCA2vQ-zHvD4Qn0O7w9viuoHXvYkr32wWi_4ILrB97WkBubOVV2G3jkzb1mAb8eVNdGb4UYvZpzmKBnliQ45ghWRiSIMNB_m_r/s1600/322234624_1226975291224360_7380823683249584362_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1234" data-original-width="1600" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAhDyxivzQg2QsPiY8HlNbSZWvmu1JMp3AcqZhYBGjyFgk_zij7NtfrV1dFPjJNBF4xa2i1B7JupPMD6lcVKlmgxps4HVCA2vQ-zHvD4Qn0O7w9viuoHXvYkr32wWi_4ILrB97WkBubOVV2G3jkzb1mAb8eVNdGb4UYvZpzmKBnliQ45ghWRiSIMNB_m_r/s320/322234624_1226975291224360_7380823683249584362_n.jpg" width="320" /></a></div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga9MBWlJU0VywXUL4c8z4Bx9_zL_oknpdd4BmhSZ9XVoJgmwBNAN8VaQBqoaEJrxvik57urbbB1TcfVOrLvJaFmUwY6swgDVW9W5lkFnAICC_hDJJwKuOc1pH1UsBbtmpwRR4bAQTPHPn7AoK_XULt6KGkxEJ7xfiVdCJSnb5Hbx7n7VbJkwdavitaY-cb/s946/322990735_1229242951282121_6844296225132203296_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="946" data-original-width="882" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga9MBWlJU0VywXUL4c8z4Bx9_zL_oknpdd4BmhSZ9XVoJgmwBNAN8VaQBqoaEJrxvik57urbbB1TcfVOrLvJaFmUwY6swgDVW9W5lkFnAICC_hDJJwKuOc1pH1UsBbtmpwRR4bAQTPHPn7AoK_XULt6KGkxEJ7xfiVdCJSnb5Hbx7n7VbJkwdavitaY-cb/s320/322990735_1229242951282121_6844296225132203296_n.jpg" width="298" /></a></div></span></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV0SkCsO_1HldMGlxaWkpURr3lJ9IxY9ZlqvZUNuYxFCjth8psuMvgC0VB3v2LVfhmw2vrghfOC1aquIzsJ_41lByGE6T45IN5FoBhVh2Xo2HY4j-vg8Mf8aAYhhyE9NFDeilE-0uV_jQQeQ_uaeL9MpPNn-SPDdW9Wt452woh9hqMQfj85AeQ0VLsH2pD/s1210/322496909_1166524180658848_6713393831412482097_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="824" data-original-width="1210" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV0SkCsO_1HldMGlxaWkpURr3lJ9IxY9ZlqvZUNuYxFCjth8psuMvgC0VB3v2LVfhmw2vrghfOC1aquIzsJ_41lByGE6T45IN5FoBhVh2Xo2HY4j-vg8Mf8aAYhhyE9NFDeilE-0uV_jQQeQ_uaeL9MpPNn-SPDdW9Wt452woh9hqMQfj85AeQ0VLsH2pD/s320/322496909_1166524180658848_6713393831412482097_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB0h6uWvMbsaTskCf4bXuFJ9TtDlZGk_vdajYvK9gCGA_iYSASgJgQaoRUUs73iatlGa-0xvou2xt_MeiK3BvbaEmWDH6UfNA0LUOKNhi-8wDHSfayJgJfNHT1oQ8UpsNotaT0-XGKUwLEygtMz5lnt5PUQUXJR0ct0orOjdsp5UOqLxnjoNk-t-N2OeUU/s1600/322228990_880118336474848_3140465786885704012_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1225" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB0h6uWvMbsaTskCf4bXuFJ9TtDlZGk_vdajYvK9gCGA_iYSASgJgQaoRUUs73iatlGa-0xvou2xt_MeiK3BvbaEmWDH6UfNA0LUOKNhi-8wDHSfayJgJfNHT1oQ8UpsNotaT0-XGKUwLEygtMz5lnt5PUQUXJR0ct0orOjdsp5UOqLxnjoNk-t-N2OeUU/s320/322228990_880118336474848_3140465786885704012_n.jpg" width="245" /></a></div> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">INCENSIERE DELL'UOMO FALENA<br /><br />Incensiere
in ceramica nello stile artistico di Teotihuacan. Rappresenta un
guerriero con copricapo e anello al naso a forma di farfalla, stilizzata
mediante la geometrizzazione tipica dell'arte mesoamericana. Il volto è
incorniciato da un motivo simile a un fiore. Gli occhi della farfalla
si aprono ai lati di questa cornice, in alto, sul copricapo. Sopra gli
occhi pendono le antenne della farfalla, con le sfrangiature dei
recettori sensoriali. Le quattro spazzole superiori forse rappresentano
la folta peluria dell'insetto con il metodo controllato e matematico
tipico dell'arte precolombiana. Il grande medaglione incorniciato da un
motivo a raggiera reca un misterioso geroglifico. Gli occhi erano
intarsiati con gemme di pirite, di cui è rimasto qualche frammento. La
farfalla raffigurata è probabilmente della specie
"Rothschildia-Orizaba", che vive in Messico, Centro e Sud America. La
farfalla aveva una grande importanza nella cultura Maya, connessa alla
manifestazione degli Antenati e dei defunti.<br /><br />Materiale: ceramica.<br /><br />Altezza: 29 cm; diametro: 21 cm.<br /><br />Datazione: Periodo Classico, a partire dal 250 d.C.<br /><br />Provenienza: Costa del Pacifico, Guatemala<br /><br />Conservato al Museo Popol Vuh, Città del Guatemala.<br /><br />Numero catalogo:0209<br /><br />La
farfalla "Rothschildia-Orizaba" è una falena della famiglia Saturnidae,
che vive in Centro e Sud America. Con le sembianze di questa farfalla
veniva raffigurata la dea Itzpapalotl degli Aztechi. La specie venne
descritta per la prima volta dall'entomologo John Westwood nel 1854.<br /><br />In
Centro America le farfalle sono viste come simboli di trasformazione e
crescita spirituale. Anche per i Maya, come in genere per tutte le
culture del mondo, laa farfalla era la rappresentazione dell'anima, in
particolare della presenza degli Antenati o dei defunti che attraverso
di essa comunicavano con i vivi.</span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrZRZ3QZDufF8sUuX_vxYO1YJEYpuHxiBfGzllulHxYvNxJCCL6EJ_Bg52peyeJ5XWInAzAzl9b_bTXa8c4ny7mF9BF8yt-7GRofHHsOcNW0bskliEAkiiYRF5O4UETEbHRBM-x20s6GVJdL5TEEuTyzXrnbedXviwUms8VcHKuSShx8ETladhGrGHHOfn/s800/321873053_6216665998367631_9196467687159273859_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrZRZ3QZDufF8sUuX_vxYO1YJEYpuHxiBfGzllulHxYvNxJCCL6EJ_Bg52peyeJ5XWInAzAzl9b_bTXa8c4ny7mF9BF8yt-7GRofHHsOcNW0bskliEAkiiYRF5O4UETEbHRBM-x20s6GVJdL5TEEuTyzXrnbedXviwUms8VcHKuSShx8ETladhGrGHHOfn/s320/321873053_6216665998367631_9196467687159273859_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6fCW6bKVuBVZn6YLaxEvyssHFXNxMrii3erp9sJVh-aJhy98tBlcFKHX-i6lceNAV-0PTqr9E-QLfh2j1dvz8B6PtqDf9vF8DM2JlV34b3VXXfeMTPo36mIVNkqgtp-r3i6mZg6L439zpaIk86lB2eHdDGoQLQQlCr4D90RLKphImjqcUYTTy_piQwHsB/s610/322708892_864995574832994_3670366938007714928_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="457" data-original-width="610" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6fCW6bKVuBVZn6YLaxEvyssHFXNxMrii3erp9sJVh-aJhy98tBlcFKHX-i6lceNAV-0PTqr9E-QLfh2j1dvz8B6PtqDf9vF8DM2JlV34b3VXXfeMTPo36mIVNkqgtp-r3i6mZg6L439zpaIk86lB2eHdDGoQLQQlCr4D90RLKphImjqcUYTTy_piQwHsB/s320/322708892_864995574832994_3670366938007714928_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqYPbPfJbdJ1VMj8vHJq6CQCZdN12lrcJ8KxOnkg1d77hDhGZs_nGCSf9YW3q-w1aSGmbxkvFxShR4zubWgco2zjqssFmHRWQAmTzzAHXHVpSYB3LKTKQBruCV-fWrHj1-lZ6xHLWL59T8RN2Fl5T9zE7dE4yJOtGZoRuyraeZebEfTN33CGD_wHiuw4ae/s1600/322712587_557156302688157_622004996569259700_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="938" data-original-width="1600" height="188" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqYPbPfJbdJ1VMj8vHJq6CQCZdN12lrcJ8KxOnkg1d77hDhGZs_nGCSf9YW3q-w1aSGmbxkvFxShR4zubWgco2zjqssFmHRWQAmTzzAHXHVpSYB3LKTKQBruCV-fWrHj1-lZ6xHLWL59T8RN2Fl5T9zE7dE4yJOtGZoRuyraeZebEfTN33CGD_wHiuw4ae/s320/322712587_557156302688157_622004996569259700_n.jpg" width="320" /></a></div><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br />L'ALTARE "B" DELLA CITTA' MAYA DI QUIRIGUA'<br /><br />Altare
zoomorfo B, dalla città Maya di Quiriguà, datato 780 d.C.
(corrispondente, nel calendario maya, a: 9.17.10.0.0., ovvero 12 Ahau 8
Pax. Altezza 1 metro e 90 cm.; lunghezza 4,6 metri; larghezza 3,35
metri. E' tagliato in grès bruno. Una testa umana emerge dalle fauci di
un coccodrillo.<br /><br />Venne dedicato nel 780 d.C. da K'ak' Tiliw Chan
Yopaat, il più grande condottiero della città-stato di Quiriguà, che nel
738 d.C. sconfisse la città di Copàn di cui era vassallo.<br /><br />L'altare
è un masso di molte tonnellate scolpito nella forma di un'entità per
metà coccodrillo e per metà montagna. Il testo geroglifico su questo
monumento è costituito interamente da glifi a figura intera. Su questa
effigie zoomorfa, sono state trovate tracce di pigmento rosso. Come
facevano i Maya a fare la vernice rossa? I Maya realizzavano la pittura
con bacche, frutti, insetti, piante, argilla e ossidiana locali. Gli
ingredienti venivano mescolati con acqua per fare una pasta che poteva
essere usata come vernice. Ad esempio, gli insetti cocciniglia venivano
schiacciati e mescolati con acqua per fare la vernice rossa. Un deposito
di offerte è stato trovato sepolto in una fossa sotto l'Altare B.
Comprendeva sette lame di selce di lunghezza compresa tra 14 e 46 cm.<br /><br />Il
coccodrillo è il primo dei 20 giorni del calendario magico maya. È
conosciuto anche con il nome Imix e simboleggia un nuovo inizio, le
potenzialità da far emergere dall'oscurità degli abissi. I Maya
credevano che un antico coccodrillo vivesse negli Inferi in fondo
all'oceano. Il mondo è stato portato sulla sua schiena e il coccodrillo
ha dato all'umanità un legame indissolubile con la terra.<br /><br />I
coccodrilli nell'astrologia Maya simboleggiano nuovi inizi. L'acqua è un
elemento chiave per il segno del Coccodrillo e simboleggia anche il
processo di nascita e maternità. È il primo segno e ogni altro segno lo
seguirà. È il catalizzatore iniziale della creazione.<br /><br />Il
coccodrillo va di pari passo con abilità psichiche, altri mondi e
dimensioni. Imix rappresenta la comunicazione con l'altro mondo o
l'altro lato della realtà. Simboleggia anche follia, dubbio e disturbi
mentali.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0a5u5R1Ow-0RU1aAL1cr-k1WcN2-xVTwM1MYWA1D6OQ4Knu_kOTocjrz5F1-zEK0QvUaFoXisb_0W9aTAFgIHmY9ClNTgwXx6vJCVTyntsqoV2shOVuR_-2UME6N4mAAgNycbYDhZ5DSvD8BLEXlUIX8VSzalpDB30otephcimDdsVgG2tddfexSrY9Nx/s1600/322242668_924831572011256_7424373672557818829_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1064" data-original-width="1600" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0a5u5R1Ow-0RU1aAL1cr-k1WcN2-xVTwM1MYWA1D6OQ4Knu_kOTocjrz5F1-zEK0QvUaFoXisb_0W9aTAFgIHmY9ClNTgwXx6vJCVTyntsqoV2shOVuR_-2UME6N4mAAgNycbYDhZ5DSvD8BLEXlUIX8VSzalpDB30otephcimDdsVgG2tddfexSrY9Nx/s320/322242668_924831572011256_7424373672557818829_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIrKsHdr1uD0c7pdc5PWxwe4698fCUyYFIbUUtMhRXNxVihp-NCfSrZJHx2AUlWQT9d4G6vcjZhDNN64ku3n2rqsxeQc_KkcK4MvWmL6q6xrWYfCel6hKGOELyL2ByZ1A37CeacvhM276XLFo83SweIGnMm3vQvV7XggHGhmkjSzxQzVLB79Iqs1PbiHF-/s689/322380511_894203778269889_8349129255339439535_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="588" data-original-width="689" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIrKsHdr1uD0c7pdc5PWxwe4698fCUyYFIbUUtMhRXNxVihp-NCfSrZJHx2AUlWQT9d4G6vcjZhDNN64ku3n2rqsxeQc_KkcK4MvWmL6q6xrWYfCel6hKGOELyL2ByZ1A37CeacvhM276XLFo83SweIGnMm3vQvV7XggHGhmkjSzxQzVLB79Iqs1PbiHF-/s320/322380511_894203778269889_8349129255339439535_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Statua
di guerriero seduto in ceramica, intensamente espressiva, con volto
tatuato, fra le numerose figure di ceramica scoperte nelle 20.000 tombe
della necropoli Maya dell'Isola di Jaina, stato di Campeche, Messico.
Circa 550 d.C.; altezza: 26 cm.; larghezza 16,1 cm.; profondità: 13,8
cm. (Museo Nuovo Messico-Santa Fe)<br /><br />Le statuette emerse dalle
tombe della necropoli di Jaina ritraggono defunti solitamente intenti
nelle attività quotidiane che svolgevano in vita, o a mezzo busto nella
corolla di un fiore, a simboleggiare l'immortalità e il transito
dell'anima ad una nuova esistenza. Il loro stile è straordinariamente
vivace, si potrebbe considerare "laico" in confronto alla ieraticità
tradizionale dell'arte Maya.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6HT_nB7nJwwSj2EnrnPGzdrPe8HbyRt3imDJ_LEq3Sk90cwNrH7P35jP7kDvxTbxiGWfFgZHNw55Od-EFOsUw8Veo7_rlsXTy8eHjAf6rIbdVaXElm5YDvNRrNuM4FNtWqJNMj19EclTIdjCBLTTFiRt1oxYYz0bNfKx-tQvB2EWEUKrSmBxqkGh8_0St/s1024/322161952_698083021906164_6890669544417025424_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6HT_nB7nJwwSj2EnrnPGzdrPe8HbyRt3imDJ_LEq3Sk90cwNrH7P35jP7kDvxTbxiGWfFgZHNw55Od-EFOsUw8Veo7_rlsXTy8eHjAf6rIbdVaXElm5YDvNRrNuM4FNtWqJNMj19EclTIdjCBLTTFiRt1oxYYz0bNfKx-tQvB2EWEUKrSmBxqkGh8_0St/s320/322161952_698083021906164_6890669544417025424_n.jpg" width="213" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTLUnd0rtLSUNF5sDlFoDvGWK6uZQb4-76kK1mMF9cvtupTaHLa3QqdVS0BF4THmQ8KfQOj1UqPcQfChNEBg4SYjxAF1Wz72bJPnqZmjPUhKNugvzFM0sqTzDMuXtTOO4cpr6O-XPCvoOLVi19yxXBb3Gjm1lFxCoGqlPtFOS3m_TnqKkD05ClPkXccaMa/s1280/323052932_3291089964539443_1881951379081897995_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1208" data-original-width="1280" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTLUnd0rtLSUNF5sDlFoDvGWK6uZQb4-76kK1mMF9cvtupTaHLa3QqdVS0BF4THmQ8KfQOj1UqPcQfChNEBg4SYjxAF1Wz72bJPnqZmjPUhKNugvzFM0sqTzDMuXtTOO4cpr6O-XPCvoOLVi19yxXBb3Gjm1lFxCoGqlPtFOS3m_TnqKkD05ClPkXccaMa/s320/323052932_3291089964539443_1881951379081897995_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggkenEt58d9pWKIBeULzctsp97n-SQD9AOTC4xeOl3V8z70txJKH7ETwB203wCa1RJv4ZLjYM9cvHoy8JeEd3pjEtnehXuTpyB2l8LKgvuyKcSU5zRyllGPm9revv0KMFh5gfSwwCrQMOyIH9G8FSzi6wAZNb4GBzqUltwvfsJV6Buk3v4sx5Tllhoic-Y/s1456/323123425_576527157834281_5267167788291988195_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1456" data-original-width="1066" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggkenEt58d9pWKIBeULzctsp97n-SQD9AOTC4xeOl3V8z70txJKH7ETwB203wCa1RJv4ZLjYM9cvHoy8JeEd3pjEtnehXuTpyB2l8LKgvuyKcSU5zRyllGPm9revv0KMFh5gfSwwCrQMOyIH9G8FSzi6wAZNb4GBzqUltwvfsJV6Buk3v4sx5Tllhoic-Y/s320/323123425_576527157834281_5267167788291988195_n.jpg" width="234" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">LA STELE "M" E LA SCALA DEI GEROGLIFICI DELLA CITTA' MAYA DI COPAN<br /><br />Le stele furono create per ornare le città, o le città nacquero come cornice per le stele? Teoria di Pierre Ivanoff.<br /><br />"I
Maya avevano una concezione oltremodo singolare del tempo. Ogni lasso
di tempo, giorno, mese, anno, ciclo, era rappresentato da un dio
installato sulle spalle di un altro dio che lo trasportava da un punto
all'altro dell'orizzonte. Il tempo si spostava instancabilmente nello
spazio orientato del grande universo quadripartito dei Maya. Sulle
stele, tali strane divinità erano a volte accompagnate dai 9 dèi della
notte, i Bolonkitu, dalle divinità dei mesi lunari e degli anni
venusiani e da quelle delle eclissi. Nessun popolo al mondo ha mai avuto
una tale preoccupazione del tempo, un'ossessione che è imparentata con
la magia e che costituì il motore di tutta la sua civiltà. Per annotare e
calcolare il tempo i Maya hanno inventato la scrittura e la matematica.
Per secoli hanno eseguito osservazioni astronomiche rigorose; hanno
elaborato calendari più precisi dei nostri. Vien fatto allora di
chiedersi fino a che punto le città sacre non siano state costruite
all'unico scopo di fornire alle stele, pietre miliari del tempo, una
cornice degna, una sorta di terreno consacrato. Ai piedi delle stele,
magnifici blocchi di pietra scolpiti attendevano le offerte e i
sacrifici".<br /><br />Da libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff (etnografo; 1924-1975), Ed. Mondadori,1970, pagina 43.<br /><br />Stele
"M" (pietra alta 3 metri) davanti alla Scala dei Geroglifici, al centro
dell'acropoli della città Maya di Copàn, alta 30 metri, larga 10 metri,
i cui gradini sono interamente ricoperti da 2500 glifi che costituscono
la più lunga iscrizione rinvenuta nei territori maya. Vi si rilevano 28
date, scaglionate tra il 545 e il 745 d.C. Venne commissionata dal
sovrano K’ak Joplaj Chan. Le iscrizioni registrano la storia di Copàn, i
nomi dei Re, le loro date di nascita, le date di morte, gli eventi più
significativi del loro regno. Il sito fu scoperto nel 1570 da Diego
Garcia de Palacio, esploratore, scienziato e ingegnere spagnolo.<br /><br />La
figura è rivolta in avanti, portando la barra del serpente, da cui
emergono le teste di K'awiil (divinità identificata con fulmini,
serpenti, fertilità e mais) recanti il glifo e la torcia (o "ascia e
fumo") sulla fronte, evocando " k'awiil”: il simbolo dell'autorità
reale. K'awiil sulla fronte, in particolare, può simboleggiare
l'apoteosi di un Re come Dio K, patrono dei re.<br /><br />La figura porta
un elmo di coccodrillo in testa, lancette al polso e i serpenti e gli
occhi del giaguaro solare sul perizoma. Sulla sua cintura ci sono
pannelli del glifo a bande incrociate associato al fondatore. La figura è
circondata da una serie di immagini grottesche. La stele presenta anche
serpenti su uno sfondo piumato con rosette e abbellimenti di trecce e
nappe.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM6bcrH8UIobq-TYjRd8Qs9dKfEOrUtX9E8uVXF_FmtCBgCjgEmnK1oz5tVP6Je3FbMkSmecbEiD0OJiapQDRk6M4HbV88yORMvbpNYgWlJzIYW8N6UgBRnBOfL921OFVb2vl1OB87tBCur45WHG1dt_eS1z65xzQiD4J_zwN_rZE2Pp9KzWke34cl9StZ/s1600/321914330_1794208520963236_4067434043339336972_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="866" data-original-width="1600" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM6bcrH8UIobq-TYjRd8Qs9dKfEOrUtX9E8uVXF_FmtCBgCjgEmnK1oz5tVP6Je3FbMkSmecbEiD0OJiapQDRk6M4HbV88yORMvbpNYgWlJzIYW8N6UgBRnBOfL921OFVb2vl1OB87tBCur45WHG1dt_eS1z65xzQiD4J_zwN_rZE2Pp9KzWke34cl9StZ/s320/321914330_1794208520963236_4067434043339336972_n.jpg" width="320" /></a></div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPZg4eqs1UbHoj5lpiGzl3h5y7csH47KRflar35pftZ4i0RrQZhVtaQ3PyQc6FfkBghtKl6JHvkiK4NpctHMQc0d1J7tXosx9dKruAxZuacBjJIkia7JcAgxWHi2O7StNuqOPeoQtaIzDNLwVU_Wvhk7_FZdjRszZaSyCAKPxR-mN4gL_UajdXADFU_R7h/s1600/321961067_834380084461878_225017593711847713_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1141" data-original-width="1600" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPZg4eqs1UbHoj5lpiGzl3h5y7csH47KRflar35pftZ4i0RrQZhVtaQ3PyQc6FfkBghtKl6JHvkiK4NpctHMQc0d1J7tXosx9dKruAxZuacBjJIkia7JcAgxWHi2O7StNuqOPeoQtaIzDNLwVU_Wvhk7_FZdjRszZaSyCAKPxR-mN4gL_UajdXADFU_R7h/s320/321961067_834380084461878_225017593711847713_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcaqoaldJpza3Rzlfe2HOfTk287AB7rYWQUskqMbiQ0H5luUiHOYzo3EL9LCUeeqLCilEkFXY9Y4MpS4hxbVDHa8FYN7gY-F4GaNyuv4ZBLX__vh6cLPkgI-3YTlem3nfBa7h2NNiluI5BSBLJh4QkIilmSYJv1-Ialti25D4gOsSuEid9dMO72QYd_ulF/s1600/321999149_1426582744542902_9078173001032158548_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="928" data-original-width="1600" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcaqoaldJpza3Rzlfe2HOfTk287AB7rYWQUskqMbiQ0H5luUiHOYzo3EL9LCUeeqLCilEkFXY9Y4MpS4hxbVDHa8FYN7gY-F4GaNyuv4ZBLX__vh6cLPkgI-3YTlem3nfBa7h2NNiluI5BSBLJh4QkIilmSYJv1-Ialti25D4gOsSuEid9dMO72QYd_ulF/s320/321999149_1426582744542902_9078173001032158548_n.jpg" width="320" /></a></div><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbiApqx9gkyZplyzfAu3zuwtsvcxB5c10r-z6tvHByhOd_c1VIPPumu_PQyEVBFfobYCW5NbSWZvsUAm62P3ufHSDGQS45d4EBeGRlA_DFanCI2iAdXBj9jrwtYSm1Ls8q9c1O7hG3f8uFKCb7DZ_pKRgL9BAndAwKxjWGxltBjVUSabHJAZiOZe34hLkg/s1600/322012037_593774045894137_5731314451401771994_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1148" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbiApqx9gkyZplyzfAu3zuwtsvcxB5c10r-z6tvHByhOd_c1VIPPumu_PQyEVBFfobYCW5NbSWZvsUAm62P3ufHSDGQS45d4EBeGRlA_DFanCI2iAdXBj9jrwtYSm1Ls8q9c1O7hG3f8uFKCb7DZ_pKRgL9BAndAwKxjWGxltBjVUSabHJAZiOZe34hLkg/s320/322012037_593774045894137_5731314451401771994_n.jpg" width="230" /></a></div><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">LA VOLTA NELL'ARCHITETTURA MAYA<br /><br />L'immagine
dell'arco nell'architettura Maya è una reminiscenza di creazioni
ancestrali tramandata dagli Antenati che varcarono lo stretto di Bering
per accedere al continente americano decine di migliaia di anni fa?<br /><br />"Il
nucleo di calcestruzzo manteneva in sospeso ciascuna delle pietre della
volta. I Maya facevano certo ricorso a complicate palafitte per il
cementaggio. La volta maya è in realtà una falsa volta: non sostiene un
insieme, ma è mantenuta dall'insieme. I Maya, brillanti architetti, non
hanno saputo trar partito dai materiali di cui disponevano. L'impiego
troppo limitato della volta non ha loro permesso di impartire agli
edifici le belle prospettive interne che ci si poteva aspettare. La
volta, che fu una scoperta di importanza capitale per l'architettura del
Vecchio Mondo, sembra sia stata creata presso i Maya unicamente in
forma simbolica. Evocava forse l'interno dei templi primitivi, dai muri
di terra e dai tetti di paglia. Dobbiamo invece ritenere che la volta
sia un archetipo che i Maya avrebbero voluto ricreare, senza giungere a
superare le difficoltà tecniche della sua attuazione? E' altresì
possibile ipotizzare che l'immagine della volta associata alle
costruzioni sacre fosse presente nello spirito degli antenati, al loro
arrivo sul continente americano, immagine che avrebbero incontrato prima
di lasciare l'Asia. Avrebbero dimenticato le astuzie tecniche della sua
costruzione, ma le generazioni successive avrebbero tentato di
ricrearla. Il magnifico arco di Kabah pone al visitatore una serie di
complessi interrogativi".<br /><br />Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 148-152 (Mondadori)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3Qhqn3Einv-qtMBzR87jOf1dHPiEn2pk8r2UVrl1kXRBgLyJWkO_bYhnaeEfjJ9aEw8O_ybseNr4yacCO4Q6MtuTh-1xg4aXQptbfg_S0HO1Z4QJmJcbse5Y_asoheT9ufWvXKoLc9Dvnk2mqtVGNUUpXaqZDu6ECukvsRwNrOFDn2YSdXRI5SlYGz-jW/s1600/322006964_892830971728676_4395714104909263663_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1150" data-original-width="1600" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3Qhqn3Einv-qtMBzR87jOf1dHPiEn2pk8r2UVrl1kXRBgLyJWkO_bYhnaeEfjJ9aEw8O_ybseNr4yacCO4Q6MtuTh-1xg4aXQptbfg_S0HO1Z4QJmJcbse5Y_asoheT9ufWvXKoLc9Dvnk2mqtVGNUUpXaqZDu6ECukvsRwNrOFDn2YSdXRI5SlYGz-jW/s320/322006964_892830971728676_4395714104909263663_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Statuetta
di ceramica raffigurante un "Alach Uinic" ("Vero Uomo" in lingua maya:
termine che designava il capo supremo di un territorio)<br /><br />Altezza: 22 cm. Datazione: VII secolo d.C.<br /><br />Provenienza:
grande necropoli Maya dell'Isola di Jaina, nello Stato del Campeche,
Messico. Nel sito sono presenti oltre 20.000 tombe ricche di corredi
funerari e statuette di terracotta raffiguranti i defunti, solitamente
intenti alle attività quotidiane che svolgevano in vita. Lo stile è
straordinariamente vivace e naturalistico, diverso da quello ieratico e
austero dell'arte ufficiale.<br /><br />La statuetta ritrae un Alach Uinic
vestito in modo opulento, metre siede eretto, come se ascoltasse le
suppliche di un suddito. Il suo volto emerge dalla bocca di un serpente
con la testa coronata da un pennacchio di piume, che forma il suo
copricapo. Un volto che emerge dalla bocca di un dio in forma animale è
un simbolo ricorrente nell'arte Maya. Le spalle sono coperte da un
pettorale adornato con grandi dischi di giada; indossa braccialetti di
giada che coprono la maggior parte dei suoi avambracci. La barba, che
denota l'alto rango del personaggio, è raffigurata come un pizzetto ben
rifinito. Due tatuaggi a linee parallele adornano i lati della bocca.
Appoggia le mani sulle ginocchia e nella mano sinistra regge una borsa
per il copale (resina da cui si ricava un pregiato incenso), elemento
distintivo dei sacerdoti. (Museo Nazionale di Antropologia e
Archeologia, Messico)</span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> <br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">ALACH UINIC: IL CAPO SUPREMO E LA LINGUA SEGRETA DEI MAYA<br /><br />"Ciascuno
dei 20 stati dello Yucatàn dipendeva da un capo supremo, un "ALACH
UINIC" (che in lingua maya significa "vero uomo"). La carica,
ereditaria, si trasmetteva dal padre al figlio maggiore. Se quest'ultimo
era troppo giovane alla morte del padre, la reggenza era assicurata
dagli zii paterni. L'ALACH UINIC era un vero e proprio Re nel suo
territorio; ne aveva tutti i poteri, ma non ne abusava. I suoi sudditi
gli riservavano il titolo supremo, "AHAU", equivalente di Re, monarca o
imperatore. E' interessante ossevare che questo termine possiede un
primo significato d'ordine calendario riservato all'ultimo dei 20 giorni
del mese maya.; giorno che aveva un'importanza capitale per situare il
tempo e le date nel computo abbreviato. Il Re, con la collaborazione del
consiglio di stato, composto di capo di villaggio, sacerdoti e
consiglieri, dirigeva la politica interna ed estera dello stato. Gli era
riservata una missione fondamentale: all'inizio del nuovo katun
(periodo di 20 anni), sottoponeva ad un esame coloro che aspiravano alla
carica di governatore di villaggio. Gli interrogatori, del tutto
particolari, si svolgevano in una LINGUA ESOTERICA. E' evidente che tale
lingua era riservata ad un esiguo numero di individui; si trattava di
una sorte di capitale familiare che riduceva notevolmente le possibilità
di scelta dell'ALACH UINIC. In definitiva, questi designava i suoi
governatori sempre nell'ambito di una stessa casta privilegiata. Sembra
che l'interrogatorio dei capi sia stato il riflesso di una rotazione dei
poteri, parallela alla rotazione del tempo. La nobiltà maya,
ereditaria, era detta "ALMEHENOOB", letteralmente "coloro che hanno un
padre e una madre, vale a dire coloro che appartengono a un lignaggio.
Era in questo strato della società che l'ALACH UINIC reclutava i suoi
governatori, mediante il criterio dell'interrogatorio dei capi".<br /><br />Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, Mondadori, pagine 138-139<br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0zsYC5oCZ03nsasRw-ni5P6I653eD27O7r5WHbGhDtvy5c_gUJ08d3_77mujiHtCwc1LouZcpXFU_y54dCyxYEVyKHnMYJ0I7dJAfcG_WaWGXW_sLi-2PX5lPz13hFX-tOASz-FpbPgPmY7he393mHXMQGvud9XFiPDwXFfejha55iK9p1PhJzu8LfFqZ/s1600/322113027_555867376147436_2912940933353208372_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1261" data-original-width="1600" height="252" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0zsYC5oCZ03nsasRw-ni5P6I653eD27O7r5WHbGhDtvy5c_gUJ08d3_77mujiHtCwc1LouZcpXFU_y54dCyxYEVyKHnMYJ0I7dJAfcG_WaWGXW_sLi-2PX5lPz13hFX-tOASz-FpbPgPmY7he393mHXMQGvud9XFiPDwXFfejha55iK9p1PhJzu8LfFqZ/s320/322113027_555867376147436_2912940933353208372_n.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf7rbwaeXk3hdf-G0lHlaoWVxphFFf-_OzAt7hnZIjWDgj-8bZrRp5y1bRqrvBf5fKivP7NqmfYdv7P1U-Eo4Fb26ZCxu8-uvbPO22fb80htWerrQ7FyufjcE_kVxFovNeCU_w1wrVBKZwTAFBlrOy8uZ7TI8dG7SX1y5o-8KVtwoUmHF2bsMtZI9UFXpA/s1717/323416118_566153065032399_4795886532356347672_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1066" data-original-width="1717" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf7rbwaeXk3hdf-G0lHlaoWVxphFFf-_OzAt7hnZIjWDgj-8bZrRp5y1bRqrvBf5fKivP7NqmfYdv7P1U-Eo4Fb26ZCxu8-uvbPO22fb80htWerrQ7FyufjcE_kVxFovNeCU_w1wrVBKZwTAFBlrOy8uZ7TI8dG7SX1y5o-8KVtwoUmHF2bsMtZI9UFXpA/s320/323416118_566153065032399_4795886532356347672_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Statuetta di ceramica che ritrae la dea Maya Ixchel e il dio Lamat,
simboleggiato dal coniglio. Lamat è simbolo di fertilità, abbondanza e
il segno di un nuovo inizio. E' anche rappresentazione del pianeta
Venere. Nella cultura Maya, il pianeta Venere è legato alla vita, alla
morte e alla rinascita.<br />Provenienza: necropoli Maya dell'Isola di
Jaina, Stato del Campeche, Messico. Datazione: 600 d.C. Il sito è
importante per le numerosissime statuette-ritratto, destinate ad
accompagnare il defunto nell'aldilà, emerse da oltre 20.000 tombe.
Materiale: ceramica con tracce di pigmento. Altezza: 13,3 cm.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieuqIuobHfvg6jIU6ZWS8tXTZEYS2BIJA3hRa9X4Ifzvp3t2BEYNtT3qS-7K3Ft_6_x8BRxvcA_5mDn4CDqACPrX6KV1YHbMdhoDrBd0qKRakXQonYx_1CAoP7IQasUNvfm8EauLsDTPLrdcAksgzp22_Ts79f0U6q8QrjmJkMDfX9DNCmXOJ68vUUibOS/s2048/323204726_535178241889691_6014169973541534780_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1511" data-original-width="2048" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieuqIuobHfvg6jIU6ZWS8tXTZEYS2BIJA3hRa9X4Ifzvp3t2BEYNtT3qS-7K3Ft_6_x8BRxvcA_5mDn4CDqACPrX6KV1YHbMdhoDrBd0qKRakXQonYx_1CAoP7IQasUNvfm8EauLsDTPLrdcAksgzp22_Ts79f0U6q8QrjmJkMDfX9DNCmXOJ68vUUibOS/s320/323204726_535178241889691_6014169973541534780_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Codice Tro-Cortesianus. Maanoscritto Maya. Pagina XXX.<br />Parte
superiore: sulla testa del serpente compare il dio B (Chac, il dio
della pioggia); a destra, sulla coda, la dea I (Ixchel, sposa di
Itzamma). Le due divinità versano acqua da un recipiente che tengono in
mano.<br />Parte inferiore: la dea Ixchel ha sulla testa un serpente. Dal
suo corpo zampillano getti d'acqua. Sulle mani protese, due animali
sputano acqua. Sul piede destro sono rannicchiati altri due animaletti.
Il piede sinistro sorregge il dio B. L'insieme simboleggia la stagione
delle piogge. <br />Il Codice Tro-Cortesiano (o "Codice di Madrid") è un
manoscritto in lingua maya risalente al XIV secolo d.C. (ddunque
precedente alla scoperta dell'America), corrispondente al Tardo Periodo
Post Classico della civiltà Maya. Scoperto nel XIX secolo, è composto da
56 fogli scritti da ambo i lati, per un totale di 112 pagine. Ripiegato
a fisarmonica, misura 6 metri e 82 centimetri di lunghezza.<br />Materiale:
corteccia di Ficus Citinofolia, battuta, impregnata di resina, poi
ricoperta da un sottile strato di calce; in seguito dipinta con colori
vegetali.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKQoXZ6_-7W_LvtshudF-YjCk9fV8Kn4G585Fa7LYu8s3UJnrNfUZpKmj2TuYHDa9rU8whdM_dO9a0k7D9e2Mo_qmbi26uoIxZnSt5tW0Fj0_IVtZuShe9MWMeIvTOaNUDEmywgCKPrDR62_ug_7c381iy0fcwJAWSuEVrJ9WwVbjormGFb4HaAaUiRZpX/s2048/322959601_525877165998011_659639129711279903_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1503" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKQoXZ6_-7W_LvtshudF-YjCk9fV8Kn4G585Fa7LYu8s3UJnrNfUZpKmj2TuYHDa9rU8whdM_dO9a0k7D9e2Mo_qmbi26uoIxZnSt5tW0Fj0_IVtZuShe9MWMeIvTOaNUDEmywgCKPrDR62_ug_7c381iy0fcwJAWSuEVrJ9WwVbjormGFb4HaAaUiRZpX/s320/322959601_525877165998011_659639129711279903_n.jpg" width="235" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">La dea Maya della Luna Ixchel, raffigurata con il serpente sulla testa e
una brocca con cui sparge l'acqua sulla terra; la sua schiena ricurva
richiama la mezzaluna. La dea Ixchel era patrona delle nascite, delle
inondazioni, delle arti, della scrittura e, in questo caso, della
medicina, rappresentata dal serpente attorcigliato sulla sua testa. <br />Immagine
dal Codice di Dresda: manoscritto Maya su corteccia battuta di Ficus
Citinofolia, risalente al XIII secolo d.C. E' il codice Maya più antico
sopravvissuto alla distruzione spagnola. E' formato da 78 pagine
ripiegate a fisarmonica, per unaa lunghezza di 3,50 metri. Custodito
presso la Biblioteca di Dresda, Germania, dal 1739.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT4f6YxOaY9OeFDmVqxVAJfKQzDoaI4SCKoycmHZzolhsV53LAYUa8SsD98n2v1bSF7M7It5D92RO4zsi4rk-mZoXhZVdSOfj3uW7CrTX38sCD4xbgdnPYVR9IAOyAUXEZIxtQlo4YMG6WbHDP2zyIJZ7Lp9TlufdK6NY_t1Ul_jqfjjRQaxS3-l_kEsE-/s2048/322582097_694573598871568_2606104076594617433_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1431" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT4f6YxOaY9OeFDmVqxVAJfKQzDoaI4SCKoycmHZzolhsV53LAYUa8SsD98n2v1bSF7M7It5D92RO4zsi4rk-mZoXhZVdSOfj3uW7CrTX38sCD4xbgdnPYVR9IAOyAUXEZIxtQlo4YMG6WbHDP2zyIJZ7Lp9TlufdK6NY_t1Ul_jqfjjRQaxS3-l_kEsE-/s320/322582097_694573598871568_2606104076594617433_n.jpg" width="224" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">La dea Maya della Luna Ixchel, patrona della scrittura, della pittura,
della tessitura, delle inondazioni, della medicina e del parto. Moglie
del dio del cielo Itzamma, figlio di Hunab Ku (Dio universale, grande
creatore del mondo). Nei codici in particolare incontriamo la maggiore
varietà di rappresentazioni, azioni ed attributi della Dea.<br />Ixchel
riempiva il mondo di colori, costituiva il ponte fra il cielo e la
terra, permettendo la comunicazione fra gli uomini e gli Dèi. Era spesso
raffigurata intenta alla tessitura o mentre porta sulle spalle il
Destino, nella forma di un piccolo uomo seduto (come nel disegno qui
presente).<br />Immagine dal Codice di Dresda: manoscritto Maya su
corteccia battuta di Ficus Citinofolia, risalente al XIII secolo d.C. E'
il codice Maya più antico sopravvissuto alla distruzione spagnola. E'
formato da 78 pagine ripiegate a fisarmonica, per una lunghezza di 3,50
metri. Custodito presso la Biblioteca di Dresda, Germania, dal 1739.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilz2qJEUvnZwp6SmP4cQKoHtpwbPO4HhpGSDEujg-n3v5nXzPWAQRFYt8bfACX-NTxIT3yGr8yHWCkV9KRvgc2eqqrnGt46KyOmMC8GEUnRfxwW_GCZMKXiwSgFGpwn5Jlu6du1JnPaaynnpjd-vlgan-sXD_h3KhbGZHkV2UgRkc1R3TS6QmPydgNQK1i/s1486/323371327_714514063588859_8581873572271904371_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1486" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilz2qJEUvnZwp6SmP4cQKoHtpwbPO4HhpGSDEujg-n3v5nXzPWAQRFYt8bfACX-NTxIT3yGr8yHWCkV9KRvgc2eqqrnGt46KyOmMC8GEUnRfxwW_GCZMKXiwSgFGpwn5Jlu6du1JnPaaynnpjd-vlgan-sXD_h3KhbGZHkV2UgRkc1R3TS6QmPydgNQK1i/s320/323371327_714514063588859_8581873572271904371_n.jpg" width="215" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">IL SIGNORE-SERPENTE: CUSTODE DELLA CONOSCENZA MAYA<br /><br />"La
carica di capo di guerra era ereditaria, ma il comandante supremo era
eletto solo per tre anni. Aveva enormi responsabilità. Lo si venerava
come un idolo; riceveva offerte d'incenso ed era portato al Tempio in
processione. In compenso, egli era tenuto a condurre una vita del tutto
esemplare per la durata dei tre anni del suo mandato, osservando una
castità assoluta ed attendendosi a numerosi tabù alimentari. I
Consiglieri, AH CUCH CALOOB, in numero di due o tre, si situavano
gerarchicamente sotto il Governatore. Senza il loro consenso non si
poteva far nulla. Tre di essi, gli AH POPOL, "coloro che sono posti
dinanzi alla stuoia" (la stuoia è un simbolo di autorità) erano
incaricati dei rapporti tra i Signori e la gente del popolo. Erano i
capi delle POPOLNA, le case di riunione dove si trattava degli affari
pubblici, ed erano anche i cantori responsabili delle prove di musica e
danza. Alla testa di tutti i sacerdoti si poneva il Sommo Sacerdote, il
SIGNORE-SERPENTE, AHAUKAN, che ha avuto una parte di primo piano negli
staterelli dello Yucatàn. Oltremodo rispettato dalla nobiltà, si
contraddistingueva per il fatto di non avere nessuno al proprio
servizio. Vero è che viveva di offerte, spesso sontuose. Il Sommo
Sacerdote era il primo consigliere del Capo del territorio e da lui
dipendeva il destino culturale dello Stato. Sacrifici, divinazione,
osservazione degli astri, amministrazione dei monasteri, insegnamento,
calcoli cronologici, redazione di codici, tutto gli incombeva, ivi
compreso la costruzione di città sacre, di cui sorvegliava rigidamente
la composizione architettonica. In questi compiti spossanti, era aiutato
da un gran numero di sacerdoti, gli AHKIM. L'onniscente
SIGNORE-SERPENTE era il depositario di tutta la cultura maya. Essendo la
carica ereditaria, le cognizioni si trasmenttevano di padre in figlio e
di generazione in generazione, sopravvivendo felicemente a tutti gli
accidenti storici che avrebbero potuto distruggerle. E' a questi custodi
delle tradizioni di una civiltà probabilmente oltremodo teocratica in
origine, che dobbiamo oggi la conoscenza delle gesta culturali dei Maya.
I CHILAM costituivano una categoria di sacerdoti specializzati nella
divinazione e molto rispettati dai Maya; al punto che, quando si
presentavano in pubblico, la gente accorreva per issarli sulle spalle ed
evitare loro di insudiciarsi a contatto del suolo". <br /><br />Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagine 139-140 (Mondadori Editore)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMu1TsnZIFi5FbjOnU2PzcJW1O4i0-saycqbd-mZaX-46Ixm_qhkZRMMgSvuSa6RvedSP9qkTEsg-EY2x1rYrnPbIdWrZFcBJI4KaczTA7-koG4rOjxu9CJ86gbaxPDD8b4iIOQajIrtPUOgaeLjX6q0p-fRsPd8Sj4ZBIS404o5pyFymOwI08C-L3a1v_/s2048/323058226_882820869574802_5784629087029326273_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1647" data-original-width="2048" height="257" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMu1TsnZIFi5FbjOnU2PzcJW1O4i0-saycqbd-mZaX-46Ixm_qhkZRMMgSvuSa6RvedSP9qkTEsg-EY2x1rYrnPbIdWrZFcBJI4KaczTA7-koG4rOjxu9CJ86gbaxPDD8b4iIOQajIrtPUOgaeLjX6q0p-fRsPd8Sj4ZBIS404o5pyFymOwI08C-L3a1v_/s320/323058226_882820869574802_5784629087029326273_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRBXwYGYqvoZE7P1Ae6vbWvmFOWT7tHL2OHvzndOW3wYFnAWUQl5wbCT5uhvXDp71xvD74CHBxareIet7u9LWIs71REmNR_PDi3q0UYULhT43MZvTVtvegiEc2NqWaruYDLDjg8wa6GHanv2j6S0-OvoHKTMQWDP_FPCGp-ithtz5QvGjF4kenBVc090Of/s1083/323121385_570482564612647_4130281016543008399_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="787" data-original-width="1083" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRBXwYGYqvoZE7P1Ae6vbWvmFOWT7tHL2OHvzndOW3wYFnAWUQl5wbCT5uhvXDp71xvD74CHBxareIet7u9LWIs71REmNR_PDi3q0UYULhT43MZvTVtvegiEc2NqWaruYDLDjg8wa6GHanv2j6S0-OvoHKTMQWDP_FPCGp-ithtz5QvGjF4kenBVc090Of/s320/323121385_570482564612647_4130281016543008399_n.jpg" width="320" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">TZOLKIN: IL CALENDARIO MAGICO DEI MAYA COME SIMBOLO DI ALLEANZA FRA L'UOMO E IL CIELO<br /><br />Il
calendario maya non veniva utilizzato solo dai Maya, ma anche da altri
popoli dell’America centrale (Aztechi e Toltechi). Si tratta di un
calendario molto elaborato, basato su più cicli di durata diversa:<br /><br />CICLO
TZOLKIN: aveva una durata di 260 giorni. Lo TZOLKIN era il calendario
magico della civiltà Maya, mediante il quale avveniva la comprensione
del Destino: ossia della propria missione nella vita; aveva perciò un
valore mistico e spirituale.<br /><br />CICLO HAAB: aveva una durata di 364 giorni, più il “giorno fuori dal tempo”.<br /><br />LUNGO COMPUTO: indicava il numero di giorni dall’inizio dell’era maya.<br /><br />"Il
calendario magico dei Maya si compone di 13 mesi di 20 giorni, e conta
perciò 260 giorni. La scelta del numero 20 si spiega con l'uso del
sistema di numerazione vigesimale. UINAL in lingua maya significa 20 e
ha la stessa radice di UINIC, ossia "uomo", termine che si ritrova nel
titolo del capo supremo: ALACH UINIC (vero uomo). Il numero 20 si
esprimeva del resto in origine con le dieci dita delle mani e le dieci
dita dei piedi, il che conferma l'etimologia. Il 20 rappresenta perciò
indubbiamente l'uomo, nei calendari magici. La presenza del numero 13 è
più ambigua e misteriosa. Questa cifra ha un'importanza capitale nella
civiltà Maya; è la pietra angolare di tutto il sistema calendario di
quel popolo. La volta celeste non contava forse 13 cieli? Il calendario
magico potrebbe così rappresentare simbolicamente l'alleanza tra l'uomo e
il cielo. Nel calendario magico, i giorni del mese avevano ciascuno un
proprio nome. Le serie di 20 giorni si susseguivano di continuo le une
alle altre. Ogni giorno era preceduto da una cifra. Queste cifre,
tuttavia, non andavano da 1 a 20 (come parrebbe logico, dal momento che
l'anno magico consisteva in mesi di 20 giorni) ma si succedevano da 1 a
13. Quando la serie dei 13 si concludeva, si ricominciava da 1. Tali
serie di 13 cifre si susseguivano parallelamente alla serie dei giorni.
Occorreva quindi un lasso di tempo di 260 giorni perchè il computo delle
cifre e dei giorni tornasse al punto di partenza (1 IMIX). Il tempo
scorreva dunque in un modulo di 260 giorni, di volta in volta benefici o
malefici, all'infinito. Oltre a tali valori magici, i venti nomi dei
giorni possedevano un loro carattere. Ancora oggi, sugli altipiani del
Guatemala, i bambini assumono il nome del giorno in cui nascono, nonchè
il carattere dello stesso giorno. IMIX simboleggia, nel Guatemala, le
forze nascoste dell'universo che si manifestano nella follia. Un bambino
nato il giorno 1 IMIX porterà quindi questo nome e sarà sempre
considerato come un essere anormale, dalle reazioni imprevedibili. La
cifra che accompagna il nome possiede anch'essa un valore magico
particolare, che si integra nel carattere più o meno fortunato del suo
possessore. Le cifre che precedono i nomi degli eroi leggendari del
POPOL VUH non hanno diversa origine".<br /><br />(Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagine 159-162)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN2rzCgRbgJ5ZX2NsIigEBfDpdcHwohyphenhyphenZbXZX8VoTOPFG1-sJDRCda_v1ds71xhm2hh4GRQtQNxhOb7cLJylg6EWxe2EPCNDn2twgCw2Bsx5pfxbl5z_nnqXrtYKL6wrw9iFe8nc7DWvuw0La5rXCtFOVUL2YZ7yDZJ8k0ZqDj7dMOtLRvZKTX0AlZjrdA/s2048/320964384_3385969911723698_2956173431015992761_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1295" data-original-width="2048" height="202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN2rzCgRbgJ5ZX2NsIigEBfDpdcHwohyphenhyphenZbXZX8VoTOPFG1-sJDRCda_v1ds71xhm2hh4GRQtQNxhOb7cLJylg6EWxe2EPCNDn2twgCw2Bsx5pfxbl5z_nnqXrtYKL6wrw9iFe8nc7DWvuw0La5rXCtFOVUL2YZ7yDZJ8k0ZqDj7dMOtLRvZKTX0AlZjrdA/s320/320964384_3385969911723698_2956173431015992761_n.jpg" width="320" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBSzReJBLxwZYXqf7zYelWqrbHitvs1KHbzp2r67-Kyfkp5q4wEWg0jRTGBvHORDLHwqPOXvPAA_Odhex4U242MZoebe-JtN333q5-KHAyXAOC6fLlPiskyPJPShQ-gBT5dbSm6GByzbBi_tPUbiupOBQy8m-aUodyNJ4B1N9as7kf_0eSu-qoguMEzUmE/s2048/325608353_1862529504117382_5679108852794447115_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1405" data-original-width="2048" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBSzReJBLxwZYXqf7zYelWqrbHitvs1KHbzp2r67-Kyfkp5q4wEWg0jRTGBvHORDLHwqPOXvPAA_Odhex4U242MZoebe-JtN333q5-KHAyXAOC6fLlPiskyPJPShQ-gBT5dbSm6GByzbBi_tPUbiupOBQy8m-aUodyNJ4B1N9as7kf_0eSu-qoguMEzUmE/s320/325608353_1862529504117382_5679108852794447115_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7Ui0pNNWNYdmnfEvRV9YCIh_ukEalDNSU5J6BxPT4OZw6q3K31uwzEeJnz3841Avf041fawbbv4twui5MG5ZvG35d6XGOUrG8l8wwiYhXITyj_ytzgohQuc2rwcapOdJ9dzPafKD2GYHIgtck313t7VkqCVhwQI6JPS7AlBazhBDw_rSTVuExuGpCBW9F/s1897/324266952_700901748083998_7167329584490512374_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1885" data-original-width="1897" height="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7Ui0pNNWNYdmnfEvRV9YCIh_ukEalDNSU5J6BxPT4OZw6q3K31uwzEeJnz3841Avf041fawbbv4twui5MG5ZvG35d6XGOUrG8l8wwiYhXITyj_ytzgohQuc2rwcapOdJ9dzPafKD2GYHIgtck313t7VkqCVhwQI6JPS7AlBazhBDw_rSTVuExuGpCBW9F/s320/324266952_700901748083998_7167329584490512374_n.jpg" width="320" /></a></div> <br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEcsiDAnOSprz7hO2gxBdnM3V7_XUuc4d_kqZJY2KoA4kczVEQttmOKaxKgY9InfnFLKcuL4V3C-okO_BpuGNq9gj-Hb3dY5CJ3A0oGBJpe3FBwpLv9vg1ernaNHifUl0Ul9lPKvhP9brduQlygUnS0YBXJ80nDWJLD48eo7YHmALzmgsDdHZOV8Nr6_kZ/s2048/324107399_1197261341228239_3134215066754514669_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1948" data-original-width="2048" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEcsiDAnOSprz7hO2gxBdnM3V7_XUuc4d_kqZJY2KoA4kczVEQttmOKaxKgY9InfnFLKcuL4V3C-okO_BpuGNq9gj-Hb3dY5CJ3A0oGBJpe3FBwpLv9vg1ernaNHifUl0Ul9lPKvhP9brduQlygUnS0YBXJ80nDWJLD48eo7YHmALzmgsDdHZOV8Nr6_kZ/s320/324107399_1197261341228239_3134215066754514669_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">IL TEMPIO DEL DIO DISCENDENTE DI TULUM<br /><br />TULUM
è una città portuale della civiltà Maya, situata nella penisola dello
Yucatàn, Messico, edificata tra il VI e l'XI secolo d.C. Prima città
Maya ad essere avvistata dagli spagnoli nel 1517.<br /><br />Si pensa che
TULUM fosse dedicata a VENERE. Alcune facciate di edifici hanno
raffigurato l'immagine capovolta di un DIO DISCENDENTE, associato al
tramonto e considerato connesso al pianeta. Si dice che gli ingressi
alle strutture con figure di divinità discendenti siano rivolti nella
direzione in cui tramonta VENERE. A TULUM ci sono diverse raffigurazioni
del DIO DISCENDENTE, personificato nelle strutture 1, 5, 16, 20, 25 e
55.<br /><br />"TULUM significa "fortezza", oggi città archeologica sulle
coste della regione di Quintana Roo, di fronte all'isola di Cozumel.
TULUM sovrasta una scogliera calcarea alta 12 metri. Il nome primitivo
era ZAMA (città dell'alba"). La città si trova al riparo di una cinta di
pietra alta 4 metri, per 3 metri di spessore, difesa relativamente
importante, dato che si stendeva per 680 metri. La cinta è perforata da 5
anguste entrate: eccoci dunque di fronte a una seconda città fortezza
nelle terre maya dello Yucatàn. Al pari della prima, la potente Mayapàn,
TULUM è profondamente segnata dall'impronta tolteca....Dal canto suo,
TULUM si distingueva per la venerazione di una divinità assai singolare.
Nella maggior parte delle nicchie verticali ricavate sopra l'ingresso
degli edifici, sono state ritrovate le statue di un DIO DISCENDENTE,
misteriosa divinità di cui ignoriamo tutto: l'origine, il nome, la
funzione, i poteri. Questo idolo di stucco si presenta a testa in giù e
con le gambe all'aria, divaricate. Ha la coda d'uccello e le ali fissate
alle braccia e alle spalle; tiene le mani giunte e in testa porta una
corona. Non ci è nota alcuna raffigurazione del genere nell'arte maya
classica. Tuttavia l'idolo appare, nei tre codici giunti fino a noi,
assimilato a ITZAMMA. Ora, ITZAMMA, che è rappresentato nelle
modellature a stucco agli angoli degli edifici di TULUM, non presenta
alcuna somiglianza col suo vicino, il DIO DISCENDENTE. Eduard Georg
Seler (1849–1922), grande specialista in materia, ha individuato nei
codici messicani un dio che si tuffa e che impersona il sole al
tramonto. Il fatto che TULUM si sia chiamata in origine CITTA'
DELL'ALBA, non contrasta con tale identificazione".<br /><br />(Dal libro "Città Maya di Pierre Ivanoff, 1970, pagine 166-167)<br /><br />Immagini
del DIO DISCENDENTE si trovano nel CODICE DI DRESDA: manoscritto Maya
su corteccia battuta di Ficus Citinofolia, risalente al XIII secolo d.C.
E' il codice Maya più antico sopravvissuto alla distruzione spagnola.
E' formato da 78 pagine ripiegate a fisarmonica, per una lunghezza di
3,50 metri. Custodito presso la Biblioteca di Dresda, Germania, dal
1739.<br /><br />"La maggior parte degli edifici entro la cinta di TULUM, ha
in comune una caratteristica architettonica del tutto inedita: i muri
sono leggermente svasati verso l'alto , vuoi per ottenere un effetto di
prospettiva, vuoi per ottenere zone d'ombra che sottolineassero il
rilievo delle sculture. Ma l'obiettivo dei costruttori potrebbe anche
essere staato di carattere puramente funzionale: facilitare lo scolo
d'acqua piovana per evitare danni alle modellature a stucco fissate agli
angoli degli edifici".<br /><br />(Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 167)<br /><br />Il
TEMPIO DEL DIO DISCENDENTE È uno dei più affascinanti di TULUM. Le
pareti sono volutamente deformate, facendole restringere verso il basso,
per qualche motivo ancora ignoto.<br /><br />Fu eretto in cima a un altro
tempio di cui rimane il basamento. Nella nicchia posta nella parte
superiore della porta si trova una scultura che rappresenta un Dio che
scende dal cielo, con le ali, una corona sul capo e un oggetto tra le
mani, forse un uovo.<br /><br />Il tempio era decorato, all'interno e
all'esterno, con numerose rappresentazioni di divinità in pittura
murale, che purtroppo non possiamo ammirare a causa della corrosione del
tempo.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2EkU2QfdSBaZzjQF_XY9rH2w9U1q_tLkrDQ7BGSRnOh6PHFUzKEBTon4duXKn4vJJkaVMkJFcCcKhWsXvrqV2bCS00OstjpKiqMngpB3htbjdA8neH2MJxNnUB5UEHJ2dsqsB26rwVO9tJWc_9b4if1_vza2R1CdYqFUnT6nwYSsr60J1gl8wWdLVcLEX/s1658/323921596_568077848215917_2024300469404061003_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1658" data-original-width="1192" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2EkU2QfdSBaZzjQF_XY9rH2w9U1q_tLkrDQ7BGSRnOh6PHFUzKEBTon4duXKn4vJJkaVMkJFcCcKhWsXvrqV2bCS00OstjpKiqMngpB3htbjdA8neH2MJxNnUB5UEHJ2dsqsB26rwVO9tJWc_9b4if1_vza2R1CdYqFUnT6nwYSsr60J1gl8wWdLVcLEX/s320/323921596_568077848215917_2024300469404061003_n.jpg" width="230" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFfvSQeagRJYaH3AZ6Bj4j8uhz6IoNsAgUI3KRb46auo3yblmKsdcx4a4rSetNeXxA0FapKZ9b4mx5flM9h-ouNcTnmsZVyo9Mp4zugsWDfPNLIXe-cpskBn5c1BM47mPPRjtpTusMAHMFCj10c0lhytMOgSISOAMCJwpG8DkYK5YlTCxMGhStcv_Cakzf/s1353/324905293_1149297175948884_4176172640181572031_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1353" data-original-width="1010" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFfvSQeagRJYaH3AZ6Bj4j8uhz6IoNsAgUI3KRb46auo3yblmKsdcx4a4rSetNeXxA0FapKZ9b4mx5flM9h-ouNcTnmsZVyo9Mp4zugsWDfPNLIXe-cpskBn5c1BM47mPPRjtpTusMAHMFCj10c0lhytMOgSISOAMCJwpG8DkYK5YlTCxMGhStcv_Cakzf/s320/324905293_1149297175948884_4176172640181572031_n.jpg" width="239" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc6OUG2xqBZSEU_JfioR5ero3wz2sBwbf48V0umFsLdeEMvuD5kVZs5lDrD2s4Y5j4D9ZNYUbkLTpO6BNuxU7GjzaIu-pKBs2ZH8ct66-NOhlyK_SpXOMFomDzXwLq_IcTnRXHf3TeG3_RE1ivxnKkQDZ4EKYejto_883xg2cYAEh6HwyzdBsx9iGoAY85/s2048/325727666_1000522080924421_5394866196584428841_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1820" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc6OUG2xqBZSEU_JfioR5ero3wz2sBwbf48V0umFsLdeEMvuD5kVZs5lDrD2s4Y5j4D9ZNYUbkLTpO6BNuxU7GjzaIu-pKBs2ZH8ct66-NOhlyK_SpXOMFomDzXwLq_IcTnRXHf3TeG3_RE1ivxnKkQDZ4EKYejto_883xg2cYAEh6HwyzdBsx9iGoAY85/s320/325727666_1000522080924421_5394866196584428841_n.jpg" width="284" /></a></div><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">IL PALAZZO DEL GRAN SIGNORE E IL DIO DISCENDENTE DI TULUM <br /><br />Il
"Palazzo del Gran Signore" della città Maya di Tulum, penisola dello
Yucatàn, regione di Quintana Roo, Messico, edificata fra il VI e l'XI
secolo d.C., affacciata su una scogliera alta 12 metri. <br /><br />Il
"Grande Palazzo" (o "Palazzo del Gran Signore") è indicato come la Casa
dell'Halach Uinic (o "Grande Signore", Capo di una comunità). Il suo
ingresso porticato a quattro colonne è sovrastato dall'onnipresente
fregio di stucco raffigurante il Dio Discendente caratteristico di
questa città; il portale si apre su un muro di pietre irregolari ed è
sorretto da un'architrave; è alto circa 3 metri (gli edifici di Tulum
non sono di imponenti dimensioni); il grande cortile anteriore potrebbe
aver ospitato piccole strutture. La sua pianta è a forma di “L” e fa
pensare che il lato ovest sia stato aggiunto in un secondo momento. La
stanza più grande all'interno ha un santuario al centro del muro, il cui
retro sporge verso l'esterno attraverso il muro nord. Le altre tre
stanze hanno lunghe panchine, le finestre sono sbarrate con un segno di
pietra a forma di “X” e stucco. Le due finestre interne hanno anelli di
pietra, una caratteristica comune per ricevere un'asta di legno da cui
erano appese le tende. Il lato ovest ha la sua ampia porta che si apre a
nord e si collega con il resto del palazzo attraverso una porta
interna. Il tetto di paglia originale sopra l'ingresso del patio
potrebbe essere stato simile a quello mostrato. ALACH UINIC è un
aggettivo che in lingua maya yucateca significa "vero uomo" (dunque
"vero Signore") e indica lo status rappresentativo di una dinastia
ereditaria.<br /><br />L'altorilievo in stucco sopra l'ingresso
dell'edificio ritrae il famoso "Dio Discendente", caratteristico della
città di Tulum e presente nei fregi di tutte le sue strutture. Si pensa
che questa divinità rappresenti il tramonto del pianeta Venere, la
Stella del Mattino, che annuncia l'alba. Gli ingressi dei templi e delle
abitazioni sono, infatti, tutti rivolti nella direzione in cui si
verifica il tramonto di questo pianeta.<br />La divinità è raffigurata
mentre discende dal cielo, con il volto ritratto frontalmente, le gambe
divaricate sopra le spalle, ali con piume in forma molto stilizzata,
corona sulla testa. La statuetta presenta tracce di colori molto accesi:
dall'azzurro, al rosso, al giallo ocra. La postura innaturale
dell'immagine nel suo complesso, ricorda lo stile artistico della costa
nord-occidentale canadese della cultura Haida e quello simile della Cina
arcaica, in cui le figure venivano sdoppiate, aappiattite e distese in
modo che nessun dettaglio potesse essere nascosto. Le dimensioni del
manufatto, purtroppo, sono assenti ovunque, ma date le dimensioni non
imponenti del portale e degli edifici di Tulum, potrebbe aggirarsi
intorno al metro e mezzo di altezza.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh860MqYUqJStiKzf_YvB4fZYpkg-gMc1xa8No-kKvV2g-dI9mzEbCLFH92RycW22uI7kx0uLouNaBynjIjnYiow2RL9Fzs5xfGSgRNRP57NJZMm4-6lIInbejQAwkdXkZ5CWZHGxb1x3K7WrWUVh86LvhSMzNLg9Jp1oRbJqM2h18P8gtpjjAlQuxE31UU/s2048/324260034_888485902387655_2387563967458620122_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1459" data-original-width="2048" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh860MqYUqJStiKzf_YvB4fZYpkg-gMc1xa8No-kKvV2g-dI9mzEbCLFH92RycW22uI7kx0uLouNaBynjIjnYiow2RL9Fzs5xfGSgRNRP57NJZMm4-6lIInbejQAwkdXkZ5CWZHGxb1x3K7WrWUVh86LvhSMzNLg9Jp1oRbJqM2h18P8gtpjjAlQuxE31UU/s320/324260034_888485902387655_2387563967458620122_n.jpg" width="320" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2XKIsY246rfb1M7d1kbB09sexLSg52fqeLXPFxwBA4zR_1XbKyTtjJHgB8JRKrW5jmFaG_skDYJLDXd4KeceLrqKRoxeMmlCuoh1NmB7xlENLPkO67TfFaPREknA3ens8_hAiloqXhCEqCGz9LjDsmkvVwiv8kpyMVfIXe4JCz0vby4htjBJZ8e-UtES5/s944/325868246_2148885345297512_4570471183718764672_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="944" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2XKIsY246rfb1M7d1kbB09sexLSg52fqeLXPFxwBA4zR_1XbKyTtjJHgB8JRKrW5jmFaG_skDYJLDXd4KeceLrqKRoxeMmlCuoh1NmB7xlENLPkO67TfFaPREknA3ens8_hAiloqXhCEqCGz9LjDsmkvVwiv8kpyMVfIXe4JCz0vby4htjBJZ8e-UtES5/s320/325868246_2148885345297512_4570471183718764672_n.jpg" width="271" /></a></div> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">INCENSIERE DEL DIO DISCENDENTE<br /><br />Incensiere
in ceramica policromo raffigurante "il Dio Discendente", proveniente
dalla città Maya di Dzibanchè, penisola dello Yucatàn, regione del
Quintana Roo, Messico; fondata nel V secolo d.C. Altezza: 27 cm.
Datazione: Periodo Post-Classico, circa 1.200 d.C. <br /><br />Lo stile di
questi manufatti in ceramica del Periodo Post-Classico è stato definito
dall'antropologo Robert Smith, nel 1971, "Chen Mul", dal nome del
"Tempio del Chenote" (Chen Mul: "altura del pozzo") della città di
Mayapàn, dove si sono scoperti la maggior parte degli incensieri e delle
urne ritraenti divinità a figura intera. A Mayapàn, in particolare, si
sono scoperte le più grandi varietà di rappresentazioni. <br /><br />Il
personaggio è raffigurato come un Dio che scende dal cielo, recante un
fiore fra le mani (simbolo di rinascita), con le gambe divaricate dietro
le spalle, la corona sul capo, due dischi di giada alle orecchie ed un
rassicurante sorriso sul volto ritratto frontalmente.<br /><br />Gli
incensieri erano utilizzati in varie cerimonie sacre; all'interno veniva
bruciato l'incenso di Copale: resina prodotta dagli alberi della
famiglia delle "Burseraceae". <br /><br />Il presente manufatto reca tracce
di colori che all'epoca dovevano essere molto vividi: il colore blu era
ottenuto mescolando a caldo il pigmento indaco (non adatto alla pittura)
con una particolare argilla, risolvendo in questo modo il problema
dell'incompatibilità; il rosso è composto da ossido di ferro (o ocra
rossa). Il rosso rappresenta il sole e l'oriente, il blu è il colore del
sacrificio e del dio della pioggia. Il Dio Discendente si identifica
con il tramonto del pianeta Venere (o Stella del Mattino, Lucifero), che
avviene poco prima dell'alba e annuncia il sorgere del sole.<br /><br />Il
culto di questa divinità (detta "Dio Discendente") si ritrova
specialmente nella città di Tulùm, sempre nella regione di Quintana Roo,
Messico.<br /><br />(Museo Maya della città di Cancùn, Messico)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicPEo_suDMONujg13b5bJxKhXyjhnjBnVTyPSAJ1W6-dnIyj3_OWQ-ZvM0l_FiamBLa72D-Cjq7uuR2c1IFZ2van1M-B5HQ_3Io4rnMtFVhzbj83X4vbgrDZ9OMTtB253mYMb5qsEFup5NqHqyV5n4l_ffHW2EwmhG8Fxmk_LtPxgnLkXtb-Vb6NO3Hiev/s2048/324740014_1278511112696611_3770534941274765326_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1346" data-original-width="2048" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicPEo_suDMONujg13b5bJxKhXyjhnjBnVTyPSAJ1W6-dnIyj3_OWQ-ZvM0l_FiamBLa72D-Cjq7uuR2c1IFZ2van1M-B5HQ_3Io4rnMtFVhzbj83X4vbgrDZ9OMTtB253mYMb5qsEFup5NqHqyV5n4l_ffHW2EwmhG8Fxmk_LtPxgnLkXtb-Vb6NO3Hiev/s320/324740014_1278511112696611_3770534941274765326_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQId6vsDOcCJIpGq6IZrlM3Rg7e4EOFojYHEVA7qcAPQl4_Soor-Bu1pAFHc4iZYVLYpAZXe0jsLbkOvca3kCnqmaa-qJ_sRKsiGSvRVvTDua5XiioQPyH_lZh2sCG8Tkhjqc_5paZ0ywTXz6TB_OZQJnHUwPGFyzs8krsTkX7jUePG852s7Nva9P1EErk/s850/326806006_696963451906639_1358582618160002707_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="850" data-original-width="850" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQId6vsDOcCJIpGq6IZrlM3Rg7e4EOFojYHEVA7qcAPQl4_Soor-Bu1pAFHc4iZYVLYpAZXe0jsLbkOvca3kCnqmaa-qJ_sRKsiGSvRVvTDua5XiioQPyH_lZh2sCG8Tkhjqc_5paZ0ywTXz6TB_OZQJnHUwPGFyzs8krsTkX7jUePG852s7Nva9P1EErk/s320/326806006_696963451906639_1358582618160002707_n.jpg" width="320" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvtFXGTwhBoswSOf1k5nnXu2UMgXfkp01rgWEuwmDhGcXJwI2iBdys_VAG1kYgtqom8nEOKeiZhnNYxJmcwXM3uvfU_B0Fi65uKM7WYKRDd72rbZ6TbRmqbXezBfVbjOsaLeGhjbpo1Q9ZGZan9CDPTfXpQLF9GTv9zcVzyZWXfBN9211lrZvnBIVTrOdI/s1147/326094790_1384846568718036_7078168805148366159_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1147" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvtFXGTwhBoswSOf1k5nnXu2UMgXfkp01rgWEuwmDhGcXJwI2iBdys_VAG1kYgtqom8nEOKeiZhnNYxJmcwXM3uvfU_B0Fi65uKM7WYKRDd72rbZ6TbRmqbXezBfVbjOsaLeGhjbpo1Q9ZGZan9CDPTfXpQLF9GTv9zcVzyZWXfBN9211lrZvnBIVTrOdI/s320/326094790_1384846568718036_7078168805148366159_n.jpg" width="279" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvO-5SdY4pqmmMwOPsCwyIiCqy_1MacEbmv4wW8BSGx0HFtiFwpb6dAc9zLhwKqO__mVyt-esvxznj_I_PRGgk4v1oYTDbfBZ4MMD0liqj3ZnIxfTvjm1KPbh-i5CcPmgWOY3hnmIL5-TRlDOL2o_n6hoE9gGHapFBXpdg_s0ghAnsLKTltQZDZY9DA36E/s1400/326081101_503337795247972_550159753598836987_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="820" data-original-width="1400" height="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvO-5SdY4pqmmMwOPsCwyIiCqy_1MacEbmv4wW8BSGx0HFtiFwpb6dAc9zLhwKqO__mVyt-esvxznj_I_PRGgk4v1oYTDbfBZ4MMD0liqj3ZnIxfTvjm1KPbh-i5CcPmgWOY3hnmIL5-TRlDOL2o_n6hoE9gGHapFBXpdg_s0ghAnsLKTltQZDZY9DA36E/s320/326081101_503337795247972_550159753598836987_n.jpg" width="320" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfUIG7BWqmyUs-fsewqXntKFQc5oYsnkFSrYdRgxCaPpCredBaJwWLyLRSciDqz8I0NtfPmQ6QHJOEOZeqjit3Wpga8_mpIpEqdUSNGa9bAquKEv8h9aXtCJO4KTfdRT2m5i-fNwa5C-yc4Qi4rw0VhiPjmJNu0ns-VMW6b1MgU-u-Z7LAb1q4oLdmx-Y8/s3327/326686282_1263338187579629_8891097544020808649_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1260" data-original-width="3327" height="121" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfUIG7BWqmyUs-fsewqXntKFQc5oYsnkFSrYdRgxCaPpCredBaJwWLyLRSciDqz8I0NtfPmQ6QHJOEOZeqjit3Wpga8_mpIpEqdUSNGa9bAquKEv8h9aXtCJO4KTfdRT2m5i-fNwa5C-yc4Qi4rw0VhiPjmJNu0ns-VMW6b1MgU-u-Z7LAb1q4oLdmx-Y8/s320/326686282_1263338187579629_8891097544020808649_n.jpg" width="320" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">IL TEMPIO DELLE SETTE BAMBOLE DI DZIBILCHALTUN<br /><br />"Tempio
delle Sette Bambole", città maya di Dzibilchaltùn, penisola dello
Yucatàn, nei pressi della città di Merida, Messico. Larghezza e altezza
entrambe di circa 15 metri. Datazione: VIII secolo d.C. Il Tempio è
notevole perchè unico tempio maya dotato di finestre (4 finestre e 4
porte trapezoidali sulle pareti da est a ovest) e una torre, invece del
tradizionale tetto a pettine, o "cresteria" (fastigio a motivi ccontinui
in muratura traforata, che si leva al di sopra del Tempio con funzione
essenzialmente decorativa).<br /><br />Sette ninnoli (soprannominati
"bambole", da cui il nome del Tempio) in terracotta sono stati scoperti
in una cavità del pavimento profonda 1 metro, nella stanza centrale
dell'edificio. La struttura è conosciuta anche come "Tempio del Sole",
per l'allineamento con la luce del sole al solstizio di primavera. Con i
4 punti cardinali aperti (le 4 porte), il tetto aperto della torre (lo
Zenit) e il nascondiglio delle bambole (il Nadir), il Dio del Sole
conferma la sua rinascita quando i suoi raggi illuminaano il suolo della
camera centrale, proprio sopra il ricettacolo dove sono sepolte le 7
bambole. Questo evento per i sacerdoti-sciamani indicava l'inizio dei
rituali di semina nel Tempio. <br /><br />"Il motivo per cui i cicli dei
corpi celesti dovevano essere osservati in momenti dedicati dai
sacerdoti-sciamani era che, poichè gli dèi e le divinità erano create
dalla mente, rispondevano come gli umani all'abbandono, al disprezzo e
alla rabbia. Il monitoraggio del ripetersi degli eventi naturali era
associato a divinità create dalla mente, padrone delle stagioni e della
sussistenza delle persone". (Georges Fery: "Buried power. The Seven
dolls at Dzibilchaltùn")<br /><br />Nel 1942, i ricercatori notarono diversi
pezzi di muratura intatta che sporgevano da un grande mucchio di
macerie all'estremità orientale di Sacbè-1 (strada bianca). Ciò fece
loro pensare che una struttura potesse essere sepolta al di sotto, e
quello che trovarono fu una piattaforma piramidale completamente
crollata. Per qualche ragione, intorno all'anno 700 d.C., il Tempio
venne riempito di pietre e ricoperto da un altro edificio più grande in
cima. I resti del secondo edificio lo coprono ancora parzialmente sul
lato ovest. Il tempio delle 7 Bambole di Dzibilchaltùn è in realtà
costituito da 3 costruzioni consecutive sovrapposte. Il primo risale al
300 d.C. e fu riempito per costruire un secondo tempio, come si può
vedere oggi.<br /><br />"La struttura detta Tempio delle 7 Bambole in
seguito alla scoperta di 7 statuette mostruose, è una costruzione
eccezionale. Dzibilchaltùn le deve, in parte almeno, la propria fama. Il
Tempio in sè non suscita emozioni estetiche particolari, ma è fonte di
immensso stupore per il visitatore imbevuto di architettura maya:
innanzitutto per la pianta quadrata, assolutamente unica, poi per la
presenza di finestre ai due lati della porta principale. Nessun edificio
maya comporta la presenza di finestre" (Dal libro "Città Mayaa" di
Pierre Ivanoff, 1970, pagina 174)<br /><br />"Il Tempio ha 4 fnestre,
insolite nei templi maya, con 2 porte trapezoidali su entrambe le pareti
est e ovest...Le finestre potrebbero essere state utilizzate per
osservare il sorgere di altri corpi celesti legati al calendario sacro
Tzolkin di 260 giorni". (Georges Fery: "Buried power: the Seven Dolls at
Dzibilchaltùn)<br /><br />LE 7 STATUETTE DI TERRACOTTA DEL TEMPIO DI DZIBILCHALTUN<br /><br />Le
7 "bambole" (statuette), sono alte circa 10 cm.; furono depositate
all'interno di una cavità profonda 1 metro nella pavimentazione della
stanza centrale, proprio nel punto che, al solstizio di primavera, viene
illuminato dai raggi del sole a mezzogiorno. Le 4 porte sui lati est e
ovest rappresentano l'apertura dei 4 punti cardinali; la torre con il
tetto aperto indica lo Zenit, mentre il pozzo in cui erano sepolte le
bambole, proprio nel pavimento della stanza centrale, il Nadir. A
mezzogiorno del solstizio di primavera, il sole illumina il ricettacolo
delle bambole annunciando la sua rinascita. Questo evento ha
preannunciato ai sacerdoti-sciamani l'inizio dei rituali di semina nel
Tempio. Il Tempio è conosciuto anche come "Tempio del Sole", appunto per
l'allineamento dei suoi ingressi all'equinozio di primavera, quando i
raggi del sole attraversano le aperture, alte circa 3 metri. <br /><br />Fondamentale
importanza riveste il numero delle statuette sepolte: 7, che nella
cultura rappresenta l'intima essenza di tutte le cose, fulcro del loro
potere in divenire. Infatti, il cuore della spiga del mais (alimento
fondamentale per le civiltà precolombiane), associato al numero 7,
rappresenta anche il centro del cuore umano (come descritto a pag. 113
del libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff), mettendo in relazione il mito
della resurrezione ciclica del Dio del Mais alla rinascita dell'anima
umana nella correlazione universale delle leggi del Cosmo.<br /><br />Le
statuette, sepolte nella parte centrale, quindi nel "cuore" del Tempio,
potrebbero aver avuto una funzione intermediaria fra l'umanità e le
forze del Cosmo; il loro aspetto rozzo non è un elemento dovuto ad
imperizia e potrebbe essere rappresentazione non di qualcosa di deforme
in riferimento a malattie da curare o difetti fisici, ma di qualcosa che
ancora non ha preso forma, che l'avvento dell'equinozio di primavera,
come simbolo di trasformazione, è destinato a far emergere
dall'oscurità.<br /><br />Foto 2: disegno di Bates Littlehales (fotografo
che collaborò con National Geographic, nato nel 1927). "Ricostruzione
della camera interna; gli uomini stanno per deporre le 7 bambole nel
foro davanti all'altare; le due piccole coppe sul gradino sotto l'altare
(in realtà non trovate) sono simili ad una nascosta sotto il pavimento
nel lato ovest". (Didascalia dell'autore)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">TESTIMONIANZE</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Dal capitolo "I monumenti e la loro storia", pag.176 </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Testimonianze storiche di conquistadores, missionari e pionieri dell'archeologia sulla cultura maya e sull'osservazione delle rovine e delle opere monumentali.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBpwyhrZY3QzEPBRKTJBFvlo8lnHUQB7C09kYmx8Ny9XHb9bwRjMVsHbGLBkXNCqWyKqJJvtF4zT7tkIJGctMi0G0P6YelDnOnptaDyQ6SkZtJUGhUMYFNBi580exGj08ivU3wOxJnt6-Z-5X4HzhHi1kX2pW_6kfODsa_wWKIVI1y6KJTRNqT1tM_ybyD/s2048/325843034_898969064620000_1120055268040937257_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1926" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBpwyhrZY3QzEPBRKTJBFvlo8lnHUQB7C09kYmx8Ny9XHb9bwRjMVsHbGLBkXNCqWyKqJJvtF4zT7tkIJGctMi0G0P6YelDnOnptaDyQ6SkZtJUGhUMYFNBi580exGj08ivU3wOxJnt6-Z-5X4HzhHi1kX2pW_6kfODsa_wWKIVI1y6KJTRNqT1tM_ybyD/s320/325843034_898969064620000_1120055268040937257_n.jpg" width="301" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">1576:
primo resoconto storico alle rovine della città maya di Copàn,
Honduras, fondata nell'anno 426 d.C., nella lettera al Re di Spagna
dell'esploratore spagnolo DIEGO GARCIA DE PALACIOS (1540-1595).<br /><br />"Carta
dirigida al Rey de Espana", da Recueil de documents et mémoires
originaux sur l'histoire des possessions espagnoles dans l'Amerique",
Parigi, Ternaux-Compans, 1840, pagine 42-44<br /><br />Foto: versione integrale della lettera nel libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff (1970), pagine 177-178 <br /><br />"Poco
distante, sulla strada di San Pedro, si trovano, nel primo villaggio
della provincia di Honduras, che si chiama Copàn, rovine di splendidi
edifici i quali dimostrano che vi esisteva un tempo una grande città,
quale non è presumibile che genti grossolane come i nativi del luogo
abbiano mai potuto costruire. Essa era situata in riva a un bel fiume e
in una piana aperta e molto ben scelta. La pianura è assai fertile, il
clima è temperato e vi si trova selvaggina in abbondanza. Frammezzo a
tali rovine, vi sono alberi che sembrano essere stati piantati dalla
mano dell'uomo e altre cose notevolissime. Prima di giungervi, si
trovano muraglie molto spesse, e un'enorme aquila in pietra; essa reca
sul petto un quadrato, di cui ciascun lato misura circa un quarto di
vara e sul quale vi sono dei caratteri sconosciuti. Quando ci si
avvicina maggiormente, si trova la figura di un grande gigante in
pietra; i vecchi indigeni dicono che era il guardiano del santuario. Più
avanti, c'è una croce di pietra di tre palmi d'altezza, di cui un
braccio trasversale è spezzato. Si trovano poi edifici in rovina, le cui
pietre sono scolpite con molta arte, e una statua di più di 4 vara di
altezza che somiglia a un vescovo nei suoi paramenti pontificali, con
una mitra assai ben lavorata e un anello al dito. Poco distante è una
grande piazza circondata da gradini, che somiglia alla descrizione che
si fa del Colosseo di Roma. Vi sono, in alcuni punti, fino a 80 gradini
di elevazione, tutti ammattonati e costruiti in bella pietra assai ben
lavorata. Vi sono 6 statue: tre rappresentanti uomini con armature a
mosaico, con nastri attorno alle gambe; le loro armi sono disseminate di
ornamenti; le altre, rappresentanti donne con lunghe vesti e
acconciature alla romana. La statua del vescovo tiene fra le mani un
pacchetto che somiglia a un cofanetto. Sembra che queste statue fossero
idoli, poichè dinanzi a ciascuna di esse è una pietra simile a quelle
che servono per i sacrifici, con una fossetta per far colare il sangue.
Si vedono ancora gli altari sui quali si bruciavano i profumi. Vi è al
centro della piazza un bacino di pietra che, a quanto sembra, serviva
per battezzare, e nel quale facevano in comune i loro sacrifici. Dopo
aver attraversato la suddetta piazza, si incontra una elevazione sulla
quale si sale per un gran numero di gradini; è là, senza dubbio, che
celebravano i loro riti e le loro mitotes (o feste). Sembra che fosse
stata costruita con la più gran cura, poichè vi si trovano ovunque
pietre assai ben lavorate. Accanto , vi è una torre o terrazza assai
elevata, la quale domina il fiume che scorre ai suoi piedi; una gran
falda di muro è crollata e ha lasciato allo scoperto l'ingresso di due
sotterranei assai lunghi e assai stretti e molto ben costruiti. Non ho
potuto scoprire con quale intento nè a che scopo abbiano potuto servire.
Vi è una scala che scende fino al fiume per un gran numero di gradini.
Vi si vedono ancora molte altre cose, le quali dimostrano che questo
paese un tempo è stato abitato da una numerosa popolazione civilizzata e
alquanto progredita nelle arti. Ho cercato in tutte le maniere
possibili di sapere dagli Indiani da chi questo monumento fosse stato
costruito, e tutto ciò che ho potuto cavarne interrogando i loro
vecchi, poichè in tutto il paese non resta più neppure uno dei loro
antichi libri, e l'unico che io conosca è in mio possesso, tutto ciò che
ho potuto cavarne, dicevo, è che tali edifici sono stati costruiti da
un potente signore venuto dallo Yucatàn, il quale in capo a qualche anno
è tornato al suo paese, lasciandolo completamente deserto. E' ciò che
vi è di più verosimile, poichè la tradizione dice che gli Indiani dello
Yucatàn hanno un tempo conquistato la provincia di Ayatal, Lacandòn,
Verapaz, Chiquimula e Copàn. Sembra anche che gli edifici somiglino a
quelli che i primi spagnoli hanno scoperto nello Yucatàn, dove c'erano
figure di vescovi e di uomini armati, oltrechè croci".</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjXKYgCIolHG18D-czCYiolTcIsbgyXLWm0LGL8MuDU93SuME6GmgyJ6Fr2IN5uX3fz12uhLIv8poe1fQR3ZXI76JWkyUO_g4ZqFq8LqTuqYsxtNH8271HaAg5ifmkZpuq3TVQB3mPwEHdyg4RADBh06EKqE2MR_T9E4hD3-z-MQQ6XekSooyKIwVgXInM/s2048/326901012_6482547648441272_2686417552785392524_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1140" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjXKYgCIolHG18D-czCYiolTcIsbgyXLWm0LGL8MuDU93SuME6GmgyJ6Fr2IN5uX3fz12uhLIv8poe1fQR3ZXI76JWkyUO_g4ZqFq8LqTuqYsxtNH8271HaAg5ifmkZpuq3TVQB3mPwEHdyg4RADBh06EKqE2MR_T9E4hD3-z-MQQ6XekSooyKIwVgXInM/s320/326901012_6482547648441272_2686417552785392524_n.jpg" width="178" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Avendo
terminato di costituire la detta armata, il detto capitano delle Vostre
Altezze Reali, Fernando Cortèz, si partì dalla detta isola Fernandina,
per proseguire nel suo viaggio con dieci caravelle e quattrocento uomini
d'arme, tra i quali molti a cavallo e sedici cavalieri; proseguendo nel
viaggio, la prima terra alla quale giunsero fi l'isola di Cozumel, che
si chiama ora Santa Cruz, come abbiamo detto più sopra, nel porto di San
Juan de Porta Latina; sbarcando trovammo il villaggio abbandonato, come
se non fosse mai stato abitato da alcuno. E il detto capitano Fernando
Cortez, desiderando sapere qual'era la causa di quell'abbandono, fece
scendere gli uomini dai vascelli; i quali si insediarono nel villaggio;
essendo là con i suoi uomini, apprese da tre indiani catturati in una
piroga sul mare che si recavano all'isola di Yucatàn, che i cacicchi di
quell'isola, vedendo arrivare gli Spagnoli, avevano abbandonato il
villaggio e se n'erano andati con tutti i loro Indiani nei boschi, per
timore di quegli stessi Spagnoli, poichè non conoscevano nè le
intenzioni nè la volontà di coloro che venivano su quei vascelli; e il
detto Fernando Cortez, parlando loro pel tramite di un intermediario che
aveva condotto con sè, disse loro che non avrebbe fatto del male ad
alcuno".<br /><br />1519- Hernan Cortès: (1485-1547, condottiero e
aristocratico spagnolo) "Lettere di Ferdinando Cortes al Serenissimo ed
Invittissimo Imperatore Carlo V intorno ai fatti della Nuova Spagna o
Messico".<br />Foto dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 177</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSIqxD24eswjsCj2tq7CSRZ1SZnZhnkivzw1pZMGVzwnKx8Bk8BPaV5neh7rh-Mhea_8CNO2lnxyWFqAe_3uaf5cWpRNUAj94M3TLnaKc7lBQrFbQJFw994gEHvLvFnpBKvOPywuBsEjfO5Lx0IoUzQ6CvssvjFatB35XLjXWoH83IIR0vzWXTE2W5Huw_/s2048/326089230_1562655467494330_8925624300496040641_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1339" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSIqxD24eswjsCj2tq7CSRZ1SZnZhnkivzw1pZMGVzwnKx8Bk8BPaV5neh7rh-Mhea_8CNO2lnxyWFqAe_3uaf5cWpRNUAj94M3TLnaKc7lBQrFbQJFw994gEHvLvFnpBKvOPywuBsEjfO5Lx0IoUzQ6CvssvjFatB35XLjXWoH83IIR0vzWXTE2W5Huw_/s320/326089230_1562655467494330_8925624300496040641_n.jpg" width="209" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Da
Palenque, ultima località di Ciudad Real de Chiapas, si sale camminando
verso sud-ovest, attraverso una catena di montagne che separa questo
regno del Guatemala da quello dello Yucatàn e di Campeche; dopo due
leghe di cammino, si giunge al ruscello chimato Michol, le cui acque
sorrono verso occidente fino a confluire nel grande fiume Tulija, che
convoglia le sue alla Provincia di Tabasco. Passato il ruscello, si
continua a salire, e una mezza lega più innanzi si attraversa un piccolo
corso d'acqua chiamato Ototun, che si congiunge al precedente. E' qui
che si cominciano a scoprire ammassi di rovine, la qual cosa fa sì che
la marcia diventi assai scomoda per la mezza lega successiva, fino al
punto in cui sono situate le Case di Pietra; queste si riducono a
quattordici, più o meno in rovina, ma che conservano tuttavia, in
maniera assai visibile, la maggior parte delle loro stanze. Una
superficie rettangolare di trecento aune di larghezza per un'estensione
di quattrocentocinquanta, comprende il terrapieno ai piedi del monte più
elevato della catena. Essa forma una piazza e vi si vede, situata come
al centro, la casa più grande e più spaziosa fra tutte quelle che vi si
sono riconosciute. Essa è posta su un'elevazione, o collina, di venti
aune di altezza e, attorno, si vedono le altre, che sono disposte alla
maniera seguente: cinque a nord, quattro a sud, una a sud-ovest e tre a
levante, avendo cura di osservare che vi sono da ogni parte resti di
altre case o di edifici crollati, questi ultimi estendendosi soprattutto
lungo la montagna che corre da levante a occaso, fino alla distanza di
tre o quattro leghe da ciascun lato; di sorta che si può dire che
l'estensione totale di questa città in rovina comprende da sette a otto
leghe di lunghezza, ma la sua larghezza non corrisponde a tale
estensione ed è forse, più o meno, di una mezza lega al punto in cui
cessano le rovine, vale a dire fino al ruscello Michol che scorre ai
piedi della montagna. (...) A forza di perseveranza, ho fatto tutto ciò
che era necessario, di sorta che non esiste più una sola finestra o
porta bloccata, una tramezza che non sia stata perforata, una stanza, un
corridoio, un cortile, una torre o un passaggio sotterraneo, nei quali
non sia stato praticato uno scavo profondo da due a tre vara".<br /><br />1787-
rapporto del capitano Antonio del Rio (1745–1789) che guidò i primi
scavi alle rovine della città Maya di Palenque, in Messico, datate dal
226 all'800 d.C. Il sito fu inizialmente denominato "Case di Pietra", i
seguito prese il nome del vicino villaggio di Palenque. La spedizione fu
intrapresa nel 1787 per conto del Re Carlo III di Spagna.<br />Foto dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagine 179-180.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTTRjIZ3llImbyY4GAmpob-q5ZEiORCtZiU2_vPj31EfCmt8Vm-aCU2wqLxCpFnrgD86MAZR2UWIzAygg7rFW1kE5s2z4JFN73y2mHK2mCOOHg9zQPBMEBYdPNn8xHfs0oly8ZBQwVZC46fyoJQcTmirdNjpBCgXN1-YSt0dKCeZjs0hHbXuivhNmVMJ3R/s1841/325909199_873330577052309_7523727511867868282_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1841" data-original-width="1142" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTTRjIZ3llImbyY4GAmpob-q5ZEiORCtZiU2_vPj31EfCmt8Vm-aCU2wqLxCpFnrgD86MAZR2UWIzAygg7rFW1kE5s2z4JFN73y2mHK2mCOOHg9zQPBMEBYdPNn8xHfs0oly8ZBQwVZC46fyoJQcTmirdNjpBCgXN1-YSt0dKCeZjs0hHbXuivhNmVMJ3R/s320/325909199_873330577052309_7523727511867868282_n.jpg" width="199" /></a></div><br /> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Accompagnato
da alcuni degli abitanti della località, Indiani e meticci, mi recai
alla città in rovina che si trova a tre leghe di qui, nel luogo chiamato
Casas de Piedra, le Case di Pietra. Vidi innanzitutto otto case, di cui
una che ho chiamata il Palazzo per la sua grandezza e la sua
architetturaa. Poi, continuando ad aprirmi la strada fra i rovi, giunsi a
un gran numero di altre case e palazzi, meno sontuosi del primo, ma
passando fra molte colline e spesso arrampicandomi. Trovai tali edifici,
situati ai quattro venti rispetto al Palazzo, nel corso dei tre giorni
che durò la ricognizione e nell'ordine in cui li ho annotati; la maggior
parte dà a sud di quella che sarebbe stata la residenza reale. Il sito
che occupano tali edifici è impraticabile, tanto per lo spessore della
foresta, quanto per i precipizi che li circondano. Non può essere meno
di tre o quattro secoli che questa città è stata abbandonata, poichè vi
sono già molte case che hanno sopra di esse alberi di tre o quattro aune
di grossezza. (...) Non trovo alcuno qui che possa darmi ragione di ciò
che questa città è stata. E' un'opera enorme, delle più sontuose,
benchè rozza, e di una grande bellezza. Le figure sono scolpite con
molta abilità nei di muri questi palazzi che sono tutti in pietra. Vi
sono molte figure umane abbigliate con vesti e piumaggi strani, donne
con i loro bimbi tra le braccia e di grandezza gigantesca; molti scudi e
un genere di iscrizioni o di stemmi che si trovano in un palazzo, di
fronte alla porta; e quella torre che si vede là, incompiuta, nel grande
Palazzo, e dal sommo del quale si scorgono i campi e le lagune di tutto
questo paese. Plutarco, a quanto si dice, riferisce che i Romani
portavano mezzelune sui calzari, asserendo con ciò l'immortalità
dell'anima. Sarebbero essi Romani, quelli che regnavano qui? Ovvero
Spagnoli giunti al tempo della dominazione dei Mori fino al porto di
sbarco di Catasaja, ovvero ancora quei Cartaginesi che, si dice, vennero
in America? Non ne so nulla".<br /><br />1784: Rapporto di Josè Antonio de
Calderòn (ufficiale locale della Corona spagnola) e dell'architetto
lombardo Antonio Bernasconi (1710-1785) sull'esplorazione della città
maya di Palenque, Chiapas, Messico, fondata nel 500 d.C., agli inizi
denominata "Casas de Piedra", in seguito indicata con il nome del vicino
villaggio di Palenque. Don Josè Calderòn e Bernasconi visitano la
regione e redigono un rapporto nel 1784, precursori dei viaggiatori che
in seguito avrebbero mosso i primi, incerti passi sulla strada di questa
nuova archeologia. <br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 179</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWYQBGXz_L5qOqfJgb4AvnEIVBSWRG9bnfNydp_SzlmzcIADyCLyDyU8kv_V9UtQP1k1wyDhMI1yMc8NopJ6Sa_r08Yc0PcnHeetYWxWcpdqF9JT61_6fALX0wuCnjpplvFKK_PWIy5uYSvyYt0ElPKb9zHed_a4dwLEbXCwcOi_7nAdPLGhaF3vI2_UKR/s2048/326674905_585694419595126_962721413320199818_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1371" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWYQBGXz_L5qOqfJgb4AvnEIVBSWRG9bnfNydp_SzlmzcIADyCLyDyU8kv_V9UtQP1k1wyDhMI1yMc8NopJ6Sa_r08Yc0PcnHeetYWxWcpdqF9JT61_6fALX0wuCnjpplvFKK_PWIy5uYSvyYt0ElPKb9zHed_a4dwLEbXCwcOi_7nAdPLGhaF3vI2_UKR/s320/326674905_585694419595126_962721413320199818_n.jpg" width="214" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"L'ottavo
giorno del mese di febbraio dell'anno 1517, lasciammo l'Avana dal porto
di Axaruco che è dalla parte settentrionale, e in dodici giorni
doppiammo la punta di Sant'Antonio che nell'isola di Cuba si chiama
Terra dei Guanahataveyes, che sono Indiani selvaggi. E, superata questa
punta, arrivati in alto mare, navigammo alla ventura verso il sole
calante, senza sapere quali fossero i venti e le correnti che dominavano
a quella latitudine, con gravi rischi per le nostre persone, poichè in
quella stagione ci colse una burrasca che durò due giorni e due notti, e
così forte che per poco non perimmo: tornata la bonaccia, proseguendo
nella nostra navigazione, ventun giorni dopo la partenza scorgemmo terra
e ce ne rallegrammo, rendendo grazie a Dio per ciò. Quella terra non
era mai stata scoperta e fino ad allora non se ne aveva mai avuto
notizia alcuna; dai vascelli scorgemmo una grande città, a due leghe
circa di distanza, e avvedendoci che era una grossa agglomerazione e che
non avevamo visto alcunchè di simile nè nell'isola di Cuba nè in quella
di Hispaniola, le demmo il nome di Grande Cairo". <br /><br />Cronaca della
conquista del Messico di Bernal Diaz del Castillo (1492-1584) dal 1517
al 1568, intitolata "Historia verdadera de la conquista de Nueva Espana"
(foto: edizione del 1632). Il brano qui pubblicato descrive
l'avvistamento, sulla costa settentrionale dello Yucatàn, provenendo
dall'isola di Cuba, di un luogo densamente abitato a cui gli esploratori
diedero il nome di "Grande Cairo". (Foto del testo dal libro "Città
Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 177)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcNTe_RcgGLoEHt2CaBiNsxOcM3PU7PZPRTUKnmdAL3XC2BjDCY2RjrFDlYFPy-AjpYTSG7fNCVeAn-GhhzQCC7ttsv5v48cqGSFan3xiblXcrr3WHdr19aWKPjZc5OcaD3BXplV5psozjtfES6BO3CeHZ4L47d0urWDnfaXR-cbREqOTNUgnBuWv-e709/s2048/326808443_1594091477703194_4346411213919020592_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1296" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcNTe_RcgGLoEHt2CaBiNsxOcM3PU7PZPRTUKnmdAL3XC2BjDCY2RjrFDlYFPy-AjpYTSG7fNCVeAn-GhhzQCC7ttsv5v48cqGSFan3xiblXcrr3WHdr19aWKPjZc5OcaD3BXplV5psozjtfES6BO3CeHZ4L47d0urWDnfaXR-cbREqOTNUgnBuWv-e709/s320/326808443_1594091477703194_4346411213919020592_n.jpg" width="203" /></a></div><br /> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Nello
Yucatàn vi sono molti edifici di grande bellezza, il che è la cosa più
degna di nota delle Indie, tutti in pietre taagliate molto ben lavorate,
senza che in tali costruzioni entri alcuna specie di metallo. I
suddetti edifici sono assai vicini gli uni agli altri e sono templi; e
sono in gran numero a cagione dei frequenti spostamenti della
popolazione; in ogni centro costruivano un tempio con un grande
assortimento di pietre, di calce e con una certa terra biamca, ottima
per la costruzione. Tali edifici non sono fatti da altre nazioni, ma da
questi Indiani e ci se ne può rendere conto con gli uomini di pietra,
nudi, ma resi onesti dai lunghi panni che essi chiamano Exx e da altre
cose particolari che gli Indiani portano". (Brano da "Historia de las
cosas de Yucatàn"-1560- di Diego de Landa, dal libro "Città Maya" di
Pierre Ivanoff, pagina 88)<br /><br />"La speranza di chiarire tutti i punti
oscuri di questa civiltà si accrebbe ancora quando, nel 1869,
l'infaticabile abate francese Brasseur de Bourbourg, scoprì nella
Biblioteca Reale di Madrid la "Relaciòn de las Cosas de Yucatàn". Si
trattava di un'opera redatta aall'indomani della conquista spagnola di
PAdre Diego De Landa, un frate che fu il primo vescovo di Mèrida
(Yucatàn). Le cronache contenevano informazioni etnografiche di valore
inestimabile, nonchè descrizioni e disegni della scrittura geroglifica
usata dagli Indios dello Yucatàn nel XVI secolo. Ironia della storia,
padre De Landa si vaantava nelle sue pagine di aver bruciato tutti i
libri indigeni redatti con tale scrittura, aal fine di condurre più
facilmente in seno alla chiesa cattolica la popolazione india dello
Yucatàn. Il ssuo fanatismo aveva ridotto in cenere tutti i preziosi
manoscritti dipinti, custodi e simboli di un'intera civiltà. Il
desiderio di spiegare questo suo gesto lo indusse a redigere la sua
cronaca: involontariamente, salvava così dall'oblio alcuni elementi
fondamentali di una delle più importanti culture indie dell'America.
L'interesse suscitato dalla scoperta del manoscritto del XVI secolo fu
tanto più grande, in quanto i caratteri geroglifici in esso riprodotti
da padre De Landa erano simili ai caratteri scolpiti sui monumenti
rinvenuti e inventariati dall'esploratore americano John Lloyd Stephens e
degli esploratori che lo seguirono nella foresta vergine dei territori
del sud. Si avevano in tal modo prove indiscutibili della profonda
parentela culturale esistente tra i misteriosi costruttori delle città
perdute della jungla e gli Indios che popolavano nel XVI secolo la
penisola messicana; parentela accentuata dall'affinità delle
caratteristiche fondamentali tra gli edifici dimenticati delle foreste
del su e i monumenti abbandonati dello Yucatàn". (Dal libro "Città Maya"
di Pierre Ivanoff, pag.10-11)<br /><br />"Nel 1549, sette anni dopo la
parziale conquista degli Indios Maya dello Yucatàn, padre Diego De Landa
arriva a Merida, capitale dei territori. Si sforza con tutti i mezzi di
estirpare le costumanze e le credenze del popolo che lo circonda, per
convertirlo al Cattolicesimo. A tale scopo egli giunge a servirsi di un
procedimento che ritiene efficacissimo: un gigantesco auto-da-fè, in
cui vengono bruciati tutti i libri indigeni. La storia , la cultura, laa
tradizione di un popolo vengono in tal modo distrutte. Questo gesto
inconsulto, irreparabile, sarà nonostante tutto minimizzato dal suo
autore, che del resto non ne coglie la gravità. Nel 1566, padre De Landa
redige la "Relaciòn de las Cosas de Yucatàn". Egli, e l'abbiamo già
fatto notare, riproduce nella sua opera certi glifi calendari e segni
ancora in uso nello Yucatàn al tempo del suo ministero. Li ha visti
disegnati nei libri cosiddetti blasfemi che ha fatto bruciare e ce ne
fornisce la trascrizione. L'opera di distruzione di padre De Landa è
stata purtroppo eseguita alla perfezione. Possediamo soltanto tre codici
maya, tutti e tre scoperti in Europa, dove con tutta probabilità sono
stati spediti da monaci o soldati al momento della conquista. Si tratta
del Codex Dresdensis, del Codex Tro-Cortesianus e del Codex Peresianus".
(Dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, pagina 177)<br /><br />Brano da
"Historia de las cosas de Yucatàn" (1560) di Padre Diego de Landa
(1524-1579), vescovo cattolico della città di Mèrida, Messico.
Inquisitore e distruttore delle grandi biblioteche dei templi della
civiltà Maya, De Landa causò gravissimo danno e perdita al patrimonio
universale di conoscenza dell'umanità ma, paradossalmente, in età più
matura, si dedicò molto allo studio del sistema di scrittura, alla
storia e alle tradizioni della cultura maya, divenendo la principale
fonte a cui attinsero i ricercatori dei secoli successivi. <br /><br />I
libri maya erano conservati in biblioteche dette "Amoxcalli" ("Casa dei
libri", da "amoxtli", libro, e "calli", casa): locali nei templi e negli
edifici sacri adibiti alla conservazione dei Codici scritti e disegnati
da scribi specializzati.<br /><br />I libri (o codici) consistevano in
fogli formati da strisce di corteccia di Ficus Citinofolia, battute,
impregnate di resina, ricoperte da sottile strato di calce.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Vv3PF_N-wcpsv5rhK_3-rKzX9cmHzzBnnbpscC_61kkhKoYofWe_NkNcltx0Zh34xKw2gVYlT9zYXteA5_lQp5dD3z7OpNDdZfmiw9zMnU-1ADo04Z1Q6HPSruUzsDBFxs4TXvAE6yJEGwFY_wJ1hZGtJj0diR_S1-mgCvAMmQVbsrv6h6CyT1eNON6G/s2048/327477254_834530667655961_8913755914411158283_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1235" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Vv3PF_N-wcpsv5rhK_3-rKzX9cmHzzBnnbpscC_61kkhKoYofWe_NkNcltx0Zh34xKw2gVYlT9zYXteA5_lQp5dD3z7OpNDdZfmiw9zMnU-1ADo04Z1Q6HPSruUzsDBFxs4TXvAE6yJEGwFY_wJ1hZGtJj0diR_S1-mgCvAMmQVbsrv6h6CyT1eNON6G/s320/327477254_834530667655961_8913755914411158283_n.jpg" width="193" /></a></div><br /> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Questi
danzatori sono tutti abbigliati come bestie, con pelli dipinte di
leoni, di tigri o di lupi, e sulla testa portano acconciature che devono
rappresentare la testa delle suddette bestie. Altri portano teste
d'aquila o di uccelli rapaci dipinte, e nelle mani hanno bastoni, carte,
spade, asce con le quali sono chiamati a uccidere la bestia cui danno
la caccia. Altri, anzichè cacciare una bestia, cacciano un uomo, come le
bestie devono cacciare un uomo per ucciderlo. (...) E' un trattenimento
assai rude, e pieno di grida terribili e spaventose, che io non ho mai
apprezzato".<br /><br />Brano tratto da "Travels in the New World" (1648):
diario di viaggio del frate domenicano inglese Thomas Gage (1597–1656),
scritto durante il suo soggiorno durato più di dieci anni nella Nuova
Spagna e l'America Centrale, in cui osserva da vicino la società e la
cultura dei popoli nativi. (Foto: edizione olandese del 1700)<br /><br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, pagina 178</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLSj2V0haL0A7LCrDFc2MhbzXwfH6xdX51wcozQuH0YY42eB3HmDpaSiCO855LQgF74kBeYefzP_sCYr5JCR6155Fh6s6NSYFOb97Tx4SJGblcvgYg-Xo6m6wlIwL1fpBFToeYVxg6obfCDME0NHgTzF_JOmiaWxab5_XP4CCf2pYJG4bRAz5pn-MLj6Vv/s2048/326910005_1634935583586746_4959892512233902810_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1266" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLSj2V0haL0A7LCrDFc2MhbzXwfH6xdX51wcozQuH0YY42eB3HmDpaSiCO855LQgF74kBeYefzP_sCYr5JCR6155Fh6s6NSYFOb97Tx4SJGblcvgYg-Xo6m6wlIwL1fpBFToeYVxg6obfCDME0NHgTzF_JOmiaWxab5_XP4CCf2pYJG4bRAz5pn-MLj6Vv/s320/326910005_1634935583586746_4959892512233902810_n.jpg" width="198" /></a></div><br /> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Ecco
dichiarato, dimostrato e apertamente concluso, dal capitolo 22 sino
alla fine di tutto questo libro, che tutte quelle genti sono delle
nostre Indie (...) e che avevano le loro repubbliche, i loro luoghi, i
loro borghi e le loro città sufficientemente vettovagliate e abbondanti,
senza che mancasse chechessia sul piano politico e sociale (...); gli
uni avevano di più, gli altri di meno, e molti avevano di tutto alla
perfezione, poichè sono tutti assai vivaci e franchi e di una
grandissima comprensione".<br /><br />Fray Bartolomè de las Casas
(1484-1566): brano da "Apologetica História Sumária" (3 volumi),
principale opera "di antropologia culturale" di Las Casas, composta in
spagnolo, iniziata nel 1527, come parte della História de Las Índias, ma
divenne successivamente una opera autonoma conclusa solo nel 1560.<br /><br />Nato
a Siviglia nel 1484, morto a Madrid nel 1566, detto "l'apostolo delle
Indie", insigne tra i più grandi e benemeriti missionarî d'America e
dell'ordine dei predicatori. Las Casas andò per la prima volta in
America nel 1502 con la spedizione di Ovanda; e sembra che nei primi
otto anni della sua dimora a S. Domingo egli si comportasse verso
gl'indigeni né più né meno come gli altri coloni. Un sermone del
domenicano Antonio Montesinos (1475-1540) trasformò radicalmente la sua
anima e la sua vita. Nel 1510 prese gli ordini sacri (era già
addottorato in diritto a Salamanca), e d'allora iniziò il suo apostolato
di evangelizzazione e di tutela, denunziando al governo gli eccessi e
le crudeltà degli Spagnoli, e spesso anche, quando accompagnò spedizioni
di conquista, interponendosi direttamente fra i soldati e gl'Indiani,
acquistandosi così presso questi ultimi un prestigio e una venerazione
che si conservarono a lungo dopo la morte. (Fonte: enciclopedia
Treccani)<br /><br />Celebre la sua affermazione rivolta a coloro che non consideravano i Nativi come figli di Dio:<br /><br />"Tutta questa gente di ogni genere fu creata da Dio senza malvagità e senza doppiezza alcuna".</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLwKn7slTHyJg32eEfHZbTpEx-Q4xnxglgzV8ldfA4FVel3pUtUyFdcSu7N-Qn-8MQXsCY70n1aH9qcwo_rcsJhe3KC5QreQOlw6n23AoOoekiMN8wAxKKTEDuQAyvClsiyHzv2iNAiyo5t071wYzKtiBl8K7gc9EuhueHb1dy6pG0qn5gYq8rMaX1vt1P/s2048/326810918_1565544610610750_4031453881006810224_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1266" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLwKn7slTHyJg32eEfHZbTpEx-Q4xnxglgzV8ldfA4FVel3pUtUyFdcSu7N-Qn-8MQXsCY70n1aH9qcwo_rcsJhe3KC5QreQOlw6n23AoOoekiMN8wAxKKTEDuQAyvClsiyHzv2iNAiyo5t071wYzKtiBl8K7gc9EuhueHb1dy6pG0qn5gYq8rMaX1vt1P/s320/326810918_1565544610610750_4031453881006810224_n.jpg" width="198" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Don
Bartolomè, fratello dell'ammiraglio (Cristoforo Colombo), se ne scese a
terra per riconoscere le genti e vide venire da occidente una piroga di
mirabili dimensioni con venticinque Indiani che alla vista dei vascelli
dei nostri Spagnoli nè si diedero alla fuga, nè si apprestarono a
difendersi, tanto timore ebbero di genti sì nuove per loro. La piroga
giunse in vista dell'ammiraglio, il quale fece salire a bordo gli
Indiani con le loro donne e i loro bambini. Si rivelarono pudichi e
onesti, poichè, se si toglievano loro le vesti di cui erano coperti, si
ricoprivaano immediatamente: il che piacque molto all'ammiraglio e a
coloro che erano con lui. (...) Questi Indiani erano del reame dello
Yucatàn, poichè a est v'era il golfo di Guanajos, e dall'isola in cui si
trovava l'ammiraglio (che egli chiamò Isola dei Pini a cagione della
quantità di tali alberi) c'erano un po' meno di trenta leghe; siccome
venivano da occidente, era certo che fossero dello Yucatàn, poichè non
vi sono altre terre donde avrebbero potuto naavigare in tutta sicurezza
in un'imbarcazione così piccola, benchè per essere una piroga fosse
alquanto grande, poichè misuravaa otto piedi di larghezza".<br /><br />Brano
tratto da "Historia de Yucatàn" dello storico e missionario francescano
Diego López de Cogolludo (1613-1665): opera manoscritta di 500 pagine,
pubblicata per la prima volta nel 1688, ricca di informazioni preziose
da fonti che all'epoca erano ancora disponibili, soprattutto quelle
orali dagli anziani indigeni che furono fino ad allora tramandate di
generazione in generazione, ed anche alcune scritte, successivamente
scomparse. Fray Cogolludo giunse in Yucatàn nel 1634, morì a Merida nel
'65. Fu teologo e Guardiano del suo Ordine (cioè frate capogruppo di
coloro che venivano inviati in missione apostolica). Conobbe molto bene
la lingua maya e le costumanze dei popoli Nativi.<br /><br />Nota: nel brano
è citato Don Bartolomeo, figlio di Domenico Colombo e di Susanna
Fontanarossa, nato a Genova nel 1460, morto nel 1514 a Santo Domingo, è
il terzo fratello del ben più noto Cristoforo Colombo. Si trasferì con
quest'ultimo in Portogallo, dopo il 1480.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ_5zPes8CADkpPiIxX4hvHJOmSwqLtunfgLo3rJqTAQ8eNBqGtFYKZeJHrRCZP197pgMbaVHXRN9kQsk_6U0NQAglvLMbZxvzxac_xasl20BjyLN-HTwyFpxdBtF8Re1QASDx5i9_LqsMfvcKizbSxDxZ8PGoAbZTI1Zn4jK5rCA0l1spM_8jX9gfXktc/s2048/326010804_724093342575844_1341897623477158382_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1241" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ_5zPes8CADkpPiIxX4hvHJOmSwqLtunfgLo3rJqTAQ8eNBqGtFYKZeJHrRCZP197pgMbaVHXRN9kQsk_6U0NQAglvLMbZxvzxac_xasl20BjyLN-HTwyFpxdBtF8Re1QASDx5i9_LqsMfvcKizbSxDxZ8PGoAbZTI1Zn4jK5rCA0l1spM_8jX9gfXktc/s320/326010804_724093342575844_1341897623477158382_n.jpg" width="194" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Abbiamo
qui i ricordi di un popolo colto, brillante, singolare, che è passato
per gli stadi di sviluppo e di declino degli altri popoli, che ha avuto
la sua età dell'oro, poi è scomparso, completamente ignorato. Gli anelli
della catena che lo collegano alla famiglia degli uomini sono andati
perduti e si sono spezzati; qui, abbiamo soltanto monumenti
commemorativi del loro passaggio in terra. Abbiamo vissuto nel palazzo
in rovina dei loro re, ci siamo arrampicati verso i loro templi desolati
e i loro altari demoliti; ovunque abbiamo avuto le prove del loro
gusto, della loro abilità artistica, della loro ricchezza e del loro
potere. Fra le rovine desolate, abbiamo guardato al passato che emergeva
dall'oscurità della foresta, abbiamo immaginato ogni edificio in
perfetto stato, con le sue terrazze e le sue piramidi, le sculture, le
decorazioni dipinte, grande, fiero, imponente e torreggiante su tutta
una zona abitata. Abbiamo richiamato in vita il popolo sconosciuto che
ci fissava con tristezza dai muri; l'abbiamo disegnato con i suoi
costumi pieni di fantasia, ornati di pennacchi di piume, nell'atto di
salire sulle terrazze dei palazzi e lungo le scale che conducevano ai
templi. (...) Nel romanzo della storia del mondo, nulla mi ha
impressionato quanto lo spettacolo di questa città insieme bella e
affascinante, sconvolta, desolata e perduta, scoperta per caso, invasa
da alberi per un raggio di chilometri e chilometri tutt'attorno, e la
quale non ha neppure ricevuto una denominazione che valga a
distinguerla. Un'altra cosa è importante notare: i geroglifici sono gli
stessi (a Palenque) di quelli incontrati a Copàn e Quiriguà. La zona che
separa questi siti è attualmente occupata da razze di Indiani che
parlano lingue diverse e che non si comprendono assolutamentre tra loro;
ma si ha modo di credere che questo paese sia stato un tempo occupato
da una stessa razza, che parlava la stessa lingua e possedeva perlomeno
gli stessi caratteri di scrittura".<br /><br />Brano dal libro "Incidenti di
viaggio in America Centrale, Chiapas e Yucatàn" (1839), di John Lloyd
Stephens (1805–1852), esploratore, scrittore e diplomatico statunitense,
nato nel New Jersey. Stephens fu una figura fondamentale nella
riscoperta della civiltà Maya in Messico e in tutto il Centro America.
Ricevette un'istruzione classica in scuole private, oltre a una laurea
in giurisprudenza al Columbia College Litchfield; nel 1841 divenne
membro dell'American Philosophical Society. Nei viaggi di indagine e
ricerca sulla civiltà Maya in Centro America fu accompagnato
dall'architetto e disegnatore inglese Frederick Catherwood (1799-1854),
che pubblicò a sua volta il libro "Views of ancient monuments in Central
America, Chiapas and Yucatàn", corredato dalle sue illustrazioni a
colori delle rovine maya.<br /><br />Foto del testo da "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagine 180-181<br /><br />Immagine
in alto: edizione del libro "Incidents of Travel in Central America,
Chiapas, and Yucatan" del 1843, presso il Metropolitan Museum, New York.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9LjfQ5H8TscraGUAf6NhhEYG8e5PK6Zxyi3KT70ew3M0maZhXYjBe8pauf9QL7GBL_Qy7PViK9HmmlofbY-G0YmTCsyjHOMKoksQP0S52lP7HhX5MT7p4h_8EKv65ejFYPc4H-DqmV39Y4Id4lx_-Jhpie4qdSLrkz_0_kYKILIdSEzyy6R3osnShF5wC/s2048/327920863_1588866601544048_2837992199355379589_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1422" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9LjfQ5H8TscraGUAf6NhhEYG8e5PK6Zxyi3KT70ew3M0maZhXYjBe8pauf9QL7GBL_Qy7PViK9HmmlofbY-G0YmTCsyjHOMKoksQP0S52lP7HhX5MT7p4h_8EKv65ejFYPc4H-DqmV39Y4Id4lx_-Jhpie4qdSLrkz_0_kYKILIdSEzyy6R3osnShF5wC/s320/327920863_1588866601544048_2837992199355379589_n.jpg" width="222" /></a></div><br /> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">Civiltà Maya e Impero di Atlantide, di Guillermo Dupaix<br /><br />"Quanto
all'insediamento parziale della popolazione di Palenque, a una sana
ragione non ripugna supporre che tale emigrazione venisse dalla parte
orientale della terra e in provenienza dalla grande Isola Atlantide.
(...) Non mi sarebbe difficile credere che tale trasmigrazione sia
avvenuta prima, e durante, il cataclisma, quest'ultimo avendo concesso
il tempo e i mezzi a una parte della popolazione di fuggire il prossimo
grande pericolo; tali abitanti, costretti forse dai venti predominanti a
seguire la direzione dell'Occidente, avrebbero portato con sè il seme
delle arti che misero radice e presero piede in un clima favorevole,
poi, col tempo, fiorirono e fruttificarono mirabilmente, come si può
constatare nelle opere architettoniche e nella scultura. Ciò che prova
la grande antichità delle opere d'arte è il grado magistrale cui sono
pervenute, poichè è con grande lentezza che si propagano le arti e le
scienze (senza ausilio, è ben noto che richiedono secoli)".<br /><br />Brano
da "Expediciones acerca de los antiguos monumentos de Nueva Espana"
(1805-1808), di Guillermo Dupaix (1746-1817; vero nome Guillaume Joseph
Dupaix), archeologo e antiquario lussemburghese, nato nel comune di
Vielsalm, considerato un pioniere dell'archeologia precolombiana,
intraprese la carriera militare nell'esercito spagnolo all'età di 14
anni, divenendo capitano del Reggimento dei Dragoni di Almansa dal 1790.
Giunse in Messico nel 1791, rimanendovi per i successivi 27 anni. Si
ritirò dall'esercito nel 1801 e nell'ottobre del 1804 il Vice-Re José de
Iturrigaray lo incaricò di condurre tre spedizioni archeologiche allo
scopo di documentare monumenti antichi e sculture. Ciò è stato fatto
sotto il patrocinio del Re Carlo IV di Spagna. Queste spedizioni furono
effettuate tra il 1805 e il 1807 tra le rovine di antiche città come
Palenque e Mitla. In queste spedizioni Dupaix era accompagnato da una
scorta di cavalleria e dall'artista del Museo Nazionale del Messico di
nome Jose Luciano Castaneda (1774-1834) che realizzò illustrazioni delle
antichità lungo il percorso.<br /><br />Sopra: dipinto di Guillermo Dupaix
della piattaforma di Cholula a Puebla, Messico, conosciuta in lingua
maya come Tlachihualtepetl “montagna fatta a mano”. Ricoperta dal manto
verde, risalente al periodo post-classico (dopo il 900 d.C.), alta 60
metri, alla sua sommità è stata costruita la chiesa di Nuestra Señora de
los Remedios.<br /><br />Foto del testo da "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 180</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW4WPD17wIcFrxTvW9mTjNfkbzrPdWAy93g7U033pHTXR097VqdsaME4_5_0bn-WoE8cLRv0nhu6PvgGf5mWo9xaIkIPcVChA0dguMWJdFvDeZvaqRO6hYCDRq3QuTbRrN0L2z3FSljywvxA-brmSWOwyJfHt9uH_BiYaTdu5ZHJKmE8Sn5U3CoZmDGcZL/s2048/326843996_1112741140126494_9063791982412743426_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1195" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW4WPD17wIcFrxTvW9mTjNfkbzrPdWAy93g7U033pHTXR097VqdsaME4_5_0bn-WoE8cLRv0nhu6PvgGf5mWo9xaIkIPcVChA0dguMWJdFvDeZvaqRO6hYCDRq3QuTbRrN0L2z3FSljywvxA-brmSWOwyJfHt9uH_BiYaTdu5ZHJKmE8Sn5U3CoZmDGcZL/s320/326843996_1112741140126494_9063791982412743426_n.jpg" width="187" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">ANALOGIE NEI MITI COSMOGONICI DA ORIENTE AD OCCIDENTE, di Alexander von Humboldt<br /><br />"Di
tutte le linee di analogia che osserviamo nei monumenti, nelle morali e
nelle tradizioni dei popoli di Asia e America, il più sorprendente è
quello presentato dalla mitologia messicana nella finzione cosmogonica
di distruzione e rigenerazione periodica dell'Universo. Questa
narrativa, che lega il ritorno dei grandi cicli all'idea di un rinnovo
della materia che si suppone indistruttibile, e che attribuisce allo
spazio ciò che sembra appartenere solo al tempo, risale all'antichità. I
libri sacri degli Indù, in particolare la Bhagavat Purana, parlano già
delle quattro età, o cataclismi, che, in diverse epoche, hanno fatto
perire la razza umana. Una tradizione di "cinque età" del mondo, analoga
a quella messicana, si ritrova nella tradizione del Tibet. Se è vero
che tale simulazione astrologica, che è divenuta la base di un sistema
peculiare di cosmogonia, è dapprima nato nell'Hindustan, è molto
probabile che, da là, attraverso l'Iran e la Caldea, esso passò ai
popoli occidentali. Possiamo riconoscere una certa rassomiglianza con la
tradizione indiana nei cicli Yugas e Kalpas degli antichi abitanti
dell'Etruria, e queste serie di generazioni distrutte, caratterizzate da
Esiodo con l'emblema dei quattro metalli". <br /><br />Brano dal libro
"Vues de Cordillères et monuments des peuples indigènes de l'Amérique"
(pagine 134-135) di Alexander von Humboldt (naturalista tedesco,
1769-1859), scritto nel 1824: corpus di studi, memoranda, disegni
ricostruttivi, teorie sulle civiltà precolombiane (Maya, Azteca e Inca)
dell'autore, nel suo viaggio in Sud America. A. Von Humboldt fu uno dei
più grandi naturalisti e geografi del mondo; i suoi interessi e la sua
visione non si limitavano agli aspetti scientifici, ma si estendevano ad
ogni ambito del pensiero: filosofico, storico, antropologico e sociale,
secondo una concezione olistica della realtà. Fra i più grandi
filosofi, scrittori e artisti del suo tempo furono influenzati dal suo
pensiero: Charles Darwin, Edgar Allan Poe, Simon Bolivar (che
frequentò), ecc...Fu amico di Goethe. Figlio di un ufficiale prussiano,
dopo la morte del padre venne iscritto dalla madre, assieme al suo unico
fratello, all'Università di Francoforte sull'Oder, uno dei più
importanti istituti di Prussia. Studiò materie scientifiche, storiche,
medicina, fisica e matematica. Terminò il percorso all'Università di
Gottinga, con l'obiettivo di divenire esploratore e ricercatore.
Approfondì gli studi di geologia e anatomia pubblicando opere in merito.
Nel 1799 si imbarcò per il Sud America, ed ebbe come prima tappa il
Venezuela, dove conobbe e frequentò Simon Bolivar; in seguito raggiunse
l'Equador, poi il Messico. Transitò anche in Perù, dove studiò la
civiltà Inca. Espresse la propria ripulsa per il sistema schiavistico
della Nuova Spagna. Fra il 1827-'28 scrisse l'opera scientifica più
importante: "Il Cosmo". Si battè eticamente contro colonialismo,
schiavismo e abusi ambientali come deforestazioni, industrializzazione,
ecc...potendosi permettere il dialogo con personaggi potenti grazie alla
sua fama. <br /><br />"Ho in mente un'idea: racchiudere in un'opera tutto
il mondo materiale, tutto ciò che oggi sappiamo delle apparizioni della
volta celeste e della vita sulla Terra". (Alexander von Humboldt)<br /><br />Immagini:<br /><br />Ritratto di Alexander von Humboldt di Friedrich Georg Weitsch, olio su tela, 1806.<br /><br />Disegno dal libro "Vue de Cordillères": busto di sacerdotessa azteca</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPyx-kxYqfSPXt1WpDOyH9FmZovCfiL8fUjV0QYn8okMyEba-xHGl795HgBQJuB4PTWuELbEpkw6vbrKynyqCwgd5gqPEWPt0IlP_X6bZtssseXnDpEY9A7BUZOAVMCueab1zYV6s9B3YODvS5a7Ds2OBGFZSHgeBhv0FDsMmty6rWKz93I6ThKuyvwT_b/s2048/323296182_1834066593630409_6347100943659811633_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1754" data-original-width="2048" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPyx-kxYqfSPXt1WpDOyH9FmZovCfiL8fUjV0QYn8okMyEba-xHGl795HgBQJuB4PTWuELbEpkw6vbrKynyqCwgd5gqPEWPt0IlP_X6bZtssseXnDpEY9A7BUZOAVMCueab1zYV6s9B3YODvS5a7Ds2OBGFZSHgeBhv0FDsMmty6rWKz93I6ThKuyvwT_b/s320/323296182_1834066593630409_6347100943659811633_n.jpg" width="320" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">I GIGANTI NELLA MITOLOGIA DEI TLASCATECAS MESSICANI, di Lord Kingsborough<br /><br />"Dobbiamo
rilevare che la tradizione messicana, quando giunge a riferire lo
stratagemma usato dagli antenati dei Tlascatecas per annientare i
giganti, corrisponde singolarmente al resoconto fornito da Erodoto circa
il modo in cui gli Sciti furono sconfitti dai Medi...Avendo d'altro
canto dimostrato che i Messicani avevano rapporti con alcune delle
tradizioni del libro apocrifo di Esdre, è quasi superfluo aggiungere che
il contenuto del libro di Enoch e quello di altri libri apocrifi era
ben noto in tempi antichi ai primi insediamenti ebraici in America".<br /><br />Brano
dall'opera "Antiquities of Mexico" (1831) di Lord Edward Kingsborough
(1795-1837), erede primogenito di un conte irlandese, studiò
all'Università di Oxford. Nel 1831, Lord Kingsborough pubblicò il primo
volume delle "Antichità del Messico", una raccolta di copie di vari
codici mesoamericani, inclusa la prima pubblicazione completa del Codice
di Dresda. Antichità del Messico è una raccolta di riproduzioni in
facsimile della letteratura mesoamericana come codici Maya, codici
mixtechi e codici aztechi, nonché resoconti storici e descrizioni di
esploratori di rovine archeologiche. Sebbene gran parte del materiale
riguardi le culture precolombiane, ci sono anche documenti relativi agli
studi sulla conquista spagnola dell'Impero azteco. <br /><br />RIFERIMENTI MITOLOGICI DEL BRANO E ANALOGIE:<br /><br />1-
I Tlascatecas sono indigeni presenti nello stato messicano di Tlaxcala.
Nella tradizione di questo popolo vi è la lotta degli Antenati contro
mitici giganti (Quinametzin). L'antica leggenda dei Tlaxcaltecas del
Messico, narra che la loro gente migrò da nord-ovest e conquistò una
razza di giganti. Questi stavano “dimorando in caverne di roccia e
armati di grandi mazze e spade di legno... I giganti avevano aspetto
orribile e vivevano di ghiande ed erbe.” Il prete cattolico José de
Acosta, 50 anni dopo la conquista spagnola del Messico (1521), registrò
racconti degli Indigeni da lui intervistati che gli riferirono che
"questi giganti abbattevano gli alberi come se fossero steli". I
Tlascatecas si vantavano di aver sconfitto l'ultimo sopravvissuto dei
Quinametzin.<br /><br />2- Secondo lo storico greco Erodoto (484-425 a.C), i
Medi sconfissero gli Sciti invitandoli in gran numero a un sontuoso
banchetto, sino a farli ubriacare; una volta ebbri, ne trucidarono gran
parte. Nel mito dei Tlascatecas l'ultimo gigante venne sconfitto con un
simile stratagemma.<br /><br />3- il Libro di Esdra è uno scritto presente
nella Bibbia ebraica e cristiana, di autori ignoti della Giudea, datato
dal IV al III secolo a.C.; narra il ritorno degli Ebrei dall'esilio di
Babilonia e la successiva ricostruzione del Tempio (circa 538-515 a.C.),
con l'opera restauratrice del sacerdote Esdra.<br /><br />4- Libro di
Enoch: è uno scritto apocrifo giudaico, risalente al I secolo a.C. Nel
Libro di Enoch si narra di angeli che generarono dei giganti
accoppiandosi con le donne presenti sulla Terra, cosa che fece infuriare
Dio tanto da punire tutti i suoi "figli", sia divini che terreni. <br /><br />LE TEORIE DI LORD EDWARD KINGSBOROUGH:<br /><br />Lord
Kingsborough rimase affascinato dal Bodley Codex (manoscritto della
civiltà Mixteca, risalente al periodo precedente al 1521, data della
conquista spagnola del Messico); contattò Agostino Aglio (1777-1857),
pittore, disegnatore, incisore e litografo, nato a Cremona, che viveva a
Londra, visitando assieme a lui le biblioteche di tutta Europa in cerca
di codici e manoscritti delle civiltà precolombiane, cercando di
dimostrare l'origine ebraica dei popoli messicani (ovviamente
nell'ambito di una ricerca pre-scientifica, come molte altre risalenti
alla stessa epoca che si rivelarono prive di fondamento). Il risultato
furono nove volumi disegnati e dipinti da Agostino Aglio e descritti da
Lord Kingsborough.<br /><br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, pagina 180<br /><br />Sopra:
immagini dei volumi di "Antiquites of Mexico" (1831), copie dei quali
sono conservate presoo le Librerie Reali di Parigi, Berlino e Dresda,
nella Libreria Imperiale di Vienna, Libreria Vaticana e Museo Borgia di
Roma.</span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXdOBzYABG6V2gIkQuOYzhfCe8E9CGgUPwdsfCMZxIzXeL9XVthOefVadGo6mkmmzZ9o_4lXaWbHOF8KI9_WdBDHsAzcfvZy4f_1PSPLG3W-KJ-DWkWVXsu133txteza5csOwv1zrJVe-nrgO_ovNIunlLYbPOFsPOgT33cPLzZIPTu-kl1qyaLmMV0Wtn/s2048/326674905_2054616041414098_4725360942095776908_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1304" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXdOBzYABG6V2gIkQuOYzhfCe8E9CGgUPwdsfCMZxIzXeL9XVthOefVadGo6mkmmzZ9o_4lXaWbHOF8KI9_WdBDHsAzcfvZy4f_1PSPLG3W-KJ-DWkWVXsu133txteza5csOwv1zrJVe-nrgO_ovNIunlLYbPOFsPOgT33cPLzZIPTu-kl1qyaLmMV0Wtn/s320/326674905_2054616041414098_4725360942095776908_n.jpg" width="204" /></a></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Scendendo
a ovest della chiesa del villaggio di Palenque, su una vasta e ricca
distesa erbosa, si scorge sulla destra, a una distanza di 1100 piedi, un
albero assai curioso, il cui tronco slanciato si leva a più di 80 piedi
sul livello del terreno prima di allargare i suoi rami, alti a loro
volta da 30 a 40 piedi; le foglie dell'albero sono di un verde chiaro e
splendente su un tronco liscio come quello del platano, e i fiori sono
disposti a ciuffi di un bel giallo chiaro; non ne ho mai visto uno
simile, tranne un'unica volta nell'immensa foresta delle rovine. Proprio
a sinistra di tale raro e curioso vegetale, ha inizio il varco del
sentiero che ho tracciato con l'ausilio della bussola e della catena,
guidato del resto dal mio domestico, che aveva l'abitudine al tragitto
dal villaggio alle rovine dove seminava ogni anno il suo raccolto di
mais. (...) Attraverso l'ultimo ruscello si scala una ripida erta con
una pendenza di 45 gradi. Qui iniziano le rovine, una grande quantità di
pietre squadrate costellano il terreno, ma lo sconvolgimento è così
completo che non è possibile determinare esattamente in quale tipo di
costruzione tali pietre siano state impiegate: è lecito tuttavia
supporre che formassero uno o più bastioni, di diverse altezze,
destinati a vietare l'accesso alla città. Si attraversa tra l'altro una
china di 60 piedi, talmente ripida, che un uomo a piedi ha grande
difficoltà a superarla. Salendo, si ode sulla sinistra un rumore di
cascata e, giunti in cima, si scopre sulla destra l'edificio principale
delle rovine, il Palazzo, che corona una piramide di 60 piedi di
altezza. Se, prendendo le mosse dall'ultima casa est-nord-est del
villaggio, si procede verso sud, dopo aver attraversato il Bajlunthié
(Fiume delle Tigri) si icontrano, a 3.500 passi dal punto di partenza,
due piramiddi di cui rivendico la scoperta. Le ho scorte per la prima
volta cercando un punto isolato, propizio alla coltura del mais; gli
abitanti non ne sospettavano neppure l'esistenza, che è rimasta ignota
anche a Stephens". <br /><br />Brano dal libro "Descriptions des ruins de
Palenque" (pubblicato nel 1866) di Jean Frédéric Waldeck (1766-1875:
visse, infatti, 109 anni): antiquario, cartografo e artista francese.
Collaborò con numerosi ricercatori dell'epoca, sostenendo l'idea di
un'antica connessione fra Antico Egitto e civiltà Maya, attraverso il
ponte creato dalla civiltà perduta di Atlantide.<br /><br />Il brano
descrive le rovine della città maya di Palenque (Chiapas, Messico),
datata dal 226 all'800 d.C. Nella suggestiva descrizione dello scenario
naturale è menzionato un grande albero che potrebbe essere il "Maculis
amarillo" (Tabebuia Chrysantha), in lingua maya "Ajaw chè", che può
raggiungere 25 metri d'altezza, con fiori di un colore giallo vistoso.
E' una specie tipica di questa regione del Messico. Alla fine il testo
menziona il famoso esploratore statunitense John Lloyd Stephens
(1805-1852), anch'egli pioniere nello studio della civiltà Maya.<br /><br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, pagine 181-182<br /><br />Immagini: foto-ritratto di Waldeck e sua litografia con guerriero maya in costume di giaguaro.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjLl_Gh503722kGbBCcZStjhD3zPNwaZJh-xICEST9INKSXkyZsDOPcs5qISlTzT7sN7wDAlOJGM5wb0SxpSVevAATZ5kU9VsQ3vzUmRfdnGby4pZTeuCSHijonyz8VeLg0bHmcYqzfbi1gzpvRSICxS3L0Ok1mZgFAdffQaWZ917f99cNu3QnGUMEZIRL/s2048/326828426_1662848337479316_299800745631230732_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1272" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjLl_Gh503722kGbBCcZStjhD3zPNwaZJh-xICEST9INKSXkyZsDOPcs5qISlTzT7sN7wDAlOJGM5wb0SxpSVevAATZ5kU9VsQ3vzUmRfdnGby4pZTeuCSHijonyz8VeLg0bHmcYqzfbi1gzpvRSICxS3L0Ok1mZgFAdffQaWZ917f99cNu3QnGUMEZIRL/s320/326828426_1662848337479316_299800745631230732_n.jpg" width="199" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"I
geroglifici presenti sugli edifici americani sono troppo scarsi per
autorizzare una qualsiasi conclusione decisiva. Tuttavia, paragonandoli a
quelli del Codice di Dresda, probabilmente originari della stessa
regione (Palenque), a quelli dei monumenti di Xochichalco e alla
scrittura pittografica più rozza degli Aztechi, non è facile discernere
checchessia che indichi un sistema comune. L'affinità con i caratteri
egizi, caratteri le cui abbreviazioni delicate e raffinate quasi si
accostano alla semplicità di un alfabeto, è ancor meno evidente. E,
tuttavia, la scrittura di Palenque mostra uno stadio avanzato dell'arte;
e quantunque un tantino goffa, indica per la forma convenzionale e
arbitraria dei geroglifici, che aveva carattere simbolico e forse
fonetico. Non bisogna nutrire eccessive speranze che un giorno il suo
significato misterioso sia decifrato. I linguaggio del popolo che l'ha
usata, il popolo stesso, sono sconosciuti. E non esiste la probabilità
di rinvenire una seconda Stele di Rosetta, con una iscrizione trilingue
atta a guidare il Champollion americano sulla via della scoperta". <br /><br />Brano
da "La conquista del Messico" (1843) dello storico statunitense William
Hickling Prescott (1796-1859), nato a Salem, nel Massachussets.
Compiuti gli studî giuridici alla Harvard University, viaggiò in Europa.
Si dedicò soprattutto alla storia spagnola. (Fonte: enciclopedia
Treccani)<br />Da adolescente ebbe un banale incidente che però gli causò
la perdita progressiva della vista. Nonostante ciò i suoi studi
proseguirono con grande applicazione. Scrisse molti saggi di storia
spagnola dei quali "La conquista del Messico" è considerato il più
memorabile. <br /><br />L'opera in tre volumi narra l'inarrestabile avanzata
di Cortés, il tragico destino delle popolazioni indigene e degli
sventurati imperatori aztechi. Che la civiltà degli Aztechi, per certi
aspetti molto avanzata, possa essere stata distrutta da poche centinaia
di spagnoli, può sembrare tuttora inspiegabile. In quest’opera
monumentale Prescott ricostruisce le fasi della Conquista con sfoggio di
erudizione e altissime capacità narrative: l’inarrestabile avanzata di
Cortés, il triste destino dei popoli indigeni e dei loro Re, sono qui
protagonisti di uno degli eventi piú drammatici e inquietanti della
nostra storia. (Fonte Einaudi) <br /><br />Foto del testo da "Città Maya" di Pierre Ivanoff, pagina 181<br /><br />Immagini:<br /><br />I tre volumi di "La conquista del Messico" nella prima edizione del 1843 (edizioni Harper and Brothers-New York). <br /><br />Foto di W. H. Prescott negli anni '50 del XIX secolo.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTbpVyS6EW3-N2wGhSVhthla9dT4t8LZDwyAlommcTEEyykIc6DqgEj2WUznOm-mwxdhQNxqx_a8apk3Eh7_rqJAFs_KzwpZhAf0UCPve9xlS_XU9pFH9t5AK_ON19DHlD918QFeDxkamu3mGF9aBL6snPudTl68FuQZUAIB4Q9asC9jk83xMpYNde1Yrd/s1929/328995636_1679329135798559_5769642497090940885_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1929" data-original-width="1051" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTbpVyS6EW3-N2wGhSVhthla9dT4t8LZDwyAlommcTEEyykIc6DqgEj2WUznOm-mwxdhQNxqx_a8apk3Eh7_rqJAFs_KzwpZhAf0UCPve9xlS_XU9pFH9t5AK_ON19DHlD918QFeDxkamu3mGF9aBL6snPudTl68FuQZUAIB4Q9asC9jk83xMpYNde1Yrd/s320/328995636_1679329135798559_5769642497090940885_n.jpg" width="174" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Tra
gli altri numerosi enigmi, che dire delle singolari pitture murali
scoperte di recente dal dottor Gann (Thomas Gann: 1867-1938, medico e
archeologo amatoriale irlandese) nell'Honduras britannico? All'estremità
orientale dell'area maya, pitture di stile sostanzialmente nahua,
benchè accompagnate da un'iscrizione in geroglifici maya? E' un
affascinante argomento di speculazione, ma ancor più affascinante è il
campo offerto da un'esplorazione attuale; una ricerca più approfondita
in loco promette di fornirci dati di valore assai maggiore che interi
volumi di dissertazioni edificate su indizi insufficienti".<br /><br />Brano
da "A glimpse at Guatemala" (pubblicato nel 1899) di Alfred Percival
Maudslay (1850-1931), esploratore ed archeologo britannico. Nacque a
Londra, nel quartiere di Lower Nordwood Lodge, da un'agiata discendenza
di ingegneri. Viaggiò in gioventù alle isole Samoa, Figi e Tonga. Studiò
scienze naturali alla Trinity Hall. Fu esploratore della regione
archeologica dei Maya, che descrisse in un'ampia opera comprendente
anche 4 volumi di tavole dedicati a Copán, Quiriguá, Chichen Itzá,
Tikal, Palenque, ecc., nella monumentale enciclopedia "Biologia
central-americana", edita da F. Ducane Goodman e Osbert Salvin (Londra
1889-1902). La sua raccolta di antica suppellettile maya, sculture e
modelli in gesso, è unica al mondo e si trova al British Museum. (Fonte:
enciclopedia Treccani).<br /><br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 182<br /><br />Immagine:
Alfred Maudslay nel suo laboratorio (da lui denominato "my room")
all'interno dell'edificio soprannominato "Casa delle Monache" della
città maya di Chichen Itza (Yucatàn, Messico; datata dal VI all'XI
secolo d.C.), nel 1889. <br /><br />P.S: nel testo è menzionata la
compresenza di raffigurazioni in stile nahua e geroglifici maya in
Honduras. Le differenze fra cultura maya e nahua sono molteplici;
innanzitutto la cultura maya è molto più antica, essendo i popoli di
lingua nahua correlati alla civiltà Azteca, posteriore a quella Maya.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwiALAp_xTF_eA1yLdAdAWcvpWsssolpbkcyZQDjKdpTRBA3w-t0SiCwrrjIKL15XO92ijlF50My5u4lllGIP8vHC546VEAbZLN-9Av_X5ayXiWBo4hpA6uYwXF-Gx3gOONPKuxRGQ9Id2Qno1dI674ZpbYCMfb7KTWR5T6BUg8UiSVOpgsI2bl76mmPOx/s2048/328700076_8990985274275054_7043288110690566915_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1404" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwiALAp_xTF_eA1yLdAdAWcvpWsssolpbkcyZQDjKdpTRBA3w-t0SiCwrrjIKL15XO92ijlF50My5u4lllGIP8vHC546VEAbZLN-9Av_X5ayXiWBo4hpA6uYwXF-Gx3gOONPKuxRGQ9Id2Qno1dI674ZpbYCMfb7KTWR5T6BUg8UiSVOpgsI2bl76mmPOx/s320/328700076_8990985274275054_7043288110690566915_n.jpg" width="219" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Non
mi ero neppure immaginato fino a quel momento che quelle belle contrade
fossero state abitate, prima dei viaggi di Cristoforo Colombo, da altri
uomini che non fossero selvaggi...Il caso mi pose sottomano, qualche
tempo appresso, un numero del Journal des Savants, contenente un
resoconto sintetizzato della relazione di Del Rio (Antonio del Rio,
1745-1789, capitano spagnolo e pioniere delle spedizioni archeologiche
in Messico) sulle rovine di Palenque. Mi sarebbe impossibile oggi
descrivere l'impressione di stupore misto a piacere che mi procurò
quella lettura; la quale decise della mia vocazione archeologica per
l'avvenire. Un vago presentimento mi mostrò in lontananza non so quali
vele misteriose che un istinto segreto mi induceva a levare e, sentendo
parlare di Champollion, la cui fama cominciava a penetrare persino nei
collegi di provincia, mi chiedevo vagamente se il continente occidentale
non avrebbe un giorno contribuito anch'esso al grande lavoro
scientifico che si operava in Europa". <br /><br />Brano da "Histoire des
nations civilisées du Mexique et de l'Amerique Centrale, durant les
siecles anterieurs à Christophe Colomb" (4 volumi, pubblicati nel 1857)
dell'Abbé Charles Étienne Brasseur de Bourbourg (1814-1874): abate e
studioso francese, nato nel comune di Bourgbourg, nel nord della
Francia. Archeologo ed etnografo, viaggiò nel Canada e quindi nel
Messico, ove raccolse importanti materiali per lo studio delle civiltà
precolombiane. Nel 1845 divenne sacerdote cattolico; dal 1848 al'63 fu
missionario in America Centrale, principalmente in Messico. Studiò il
sistema di scrittura maya, fece ricerche e pubblicò opere sulla civiltà
Azteca. Fece una traduzione del Popol Vuh (libro sacro dei Maya) in
francese dalla lingua Quichè, dopo aver scoperto nell'Università di San
Carlos di Città del Guatemala la versione scritta da Fray Francisco
Ximenez, datata 1703, a sua volta tradotta in spagnolo da un manoscritto
più antico che era in caratteri latini ma in lingua indigena, nel quale
appartenenti ad una stirpe di iniziati maya salvarono leggende e
conoscenze della propria civiltà. Il lavoro di Ximenez fu doppiamente
prezioso perchè, accanto alla traduzione spagnola, preservò l'originale
in Quichè (scritto in caratteri latini). Questo libro, che viene detto
pure la "Bibbia dei Maya", era venerato dagli indigeni guatemaltechi,
che lo tennero gelosamente nascosto fino alla scoperta di F. Ximénez.
Secondo Brasseur de Bourbourg esso sarebbe il famoso Teo Amoxtli (Libro
Divino) dei Toltechi. In tutti i modi, esso è senza dubbio la più
importante fonte religiosa antica dell'America Centrale. Ad oggi non è
stato scoperto lo scritto originale dei discendenti maya, probabilmente
risalente al XVI secolo (post conquista spagnola).<br /><br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 181.<br /><br />Immagini: frontespizio del libro "Histoire des nations civilisées du Mexique" e foto di Brasseur de Bourgbourg.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3JZ59ChALWF_XW_7enoCCtb5EJYOMInabeVHql0oFnNX3kXgJrS3MBfD2ywtqhhtRpSEUARuo352PhXnn-804TwPdaL7v8wt3QYXMLB40bTBuKRErMvkVPTkB80KqEIvP6bHjHD5wF2Ay2rGZIggK3_D88qmUtPAkR9OnhOBOS8BgPLGFXrwVQHaX_kN9/s2048/328980056_873834560403780_8828530435353481334_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1343" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3JZ59ChALWF_XW_7enoCCtb5EJYOMInabeVHql0oFnNX3kXgJrS3MBfD2ywtqhhtRpSEUARuo352PhXnn-804TwPdaL7v8wt3QYXMLB40bTBuKRErMvkVPTkB80KqEIvP6bHjHD5wF2Ay2rGZIggK3_D88qmUtPAkR9OnhOBOS8BgPLGFXrwVQHaX_kN9/s320/328980056_873834560403780_8828530435353481334_n.jpg" width="210" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">DESIRE' CHARNAY E LE ORIGINI ASIATICHE DEI POPOLI AMERICANI<br /><br />"Per
me, mi ero detto che all'inizio delle cose, gli uomini, in qualsiasi
parte della terra abitassero, avendo solo idee semplici e un piccolo
numero, devono, nel formularle, incontrarsi a volte. La poesia
primitiva, ricca o povera, secondo il genio della gente, mi aveva
offerto nelle loro immagini paragoni di questo genere, e io prestai lo
stesso linguaggio all'architettura. Ho sbagliato? Mi fermo. Credo che
l'ignoranza sia piena di affermazioni e certezze; il dubbio ragionato,
la grande discussione appartiene alla scienza. Affido quindi il mio
lavoro nelle sue mani senza commenti; solo per creare una storia e
colmare questa lacuna nella filiazione delle razze". ("Cités et ruines
americaines", pagina V-VI, prefazione)<br /><br />"Ammesso a priori che le
Americhe fossero occupate da popoli provenienti dal nord, coloro che
sarebbero passati dallo stretto di Bering dovevano naturalmente seguire
il paese posto ad ovest tra le montagne e il mare, e scendere a poco a
poco, per trovare climi favorevoli, fino all'altezza di 20 gradi, cioè
in Messico; quelli che, partiti dalla Groenlandia, sarebbero approdati
nella terra del Labrador, dovevano, sempre alla ricerca di un cielo più
mite, scendere verso gli stati dell'Ohio, occupare la costa della
Carolina, s'intende anche la penisola della Florida, identificare
l'isola di Cuba, e presto lo Yucatàn. Sempre seguendo la nostra ipotesi,
se i popoli provenienti da nord-ovest appartenessero a razze turaniche o
malesi, e quelli provenienti da nord-est appartenessero a razze
scandinave o indo-germaniche, è certo che nel discendere l'uno e l'altro
verso il a sud, dovevano incontrarsi nel punto più stretto del
continente americano tra i due mari, vale a dire sulle rive del Golfo
del Messico. Se ancora supponiamo che una di queste due emigrazioni si
fosse stabilita prima dell'altra sul territorio del Messico, la seconda
deve aver intrapreso lunghe lotte con quest'ultima per diventare padrona
del suolo". (Capitolo primo, pagina 7)<br /><br />Brani da "Cités et ruines
americaines" (pubblicato nel 1863) di Claude-Joseph Le Désiré Charnay
(1828-1915), esploratore, archeologo e fotografo francese. Sono suoi i
primi documenti fotografici delle rovine delle città maya di Mitla,
Izamal, Chichen-Itza, pubblicate in "Citès et ruines americaines".
Organizza spedizioni esplorative in diverse parti del mondo, oltre che
in Centro America: Cile, Argentina, isola di Giava, Madagascar,
Australia, creando preziose testimonianze fotografiche. Esplora i
vulcani Popocatepetl e Itzaccihuatl nella penisola dello Yucatàn.<br /><br />Desiré
Charnay, come si evince dal testo, formulò una teoria sulle origini
asiatiche delle popolazioni americane. Tradusse in francese le lettere
di Hernando Cortès. Scrisse inoltre "Les anciennes villes du Nuveau
Monde" (1885)<br /><br />Foto: Desiré Charnay nel 1878.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio7l2STwYYpG2WI4Kf2j9WNhw2Dbm-ypX4SXMVrMdRhudovW1Q0lEXxf16tWhdVzS47nIekxy3dXKaUn8GByZpiibUiZFTyK12Gu-W9v1Y18En_vaF-d94acKrYJYX557-Ci4b9uXDVOQ1mehEdUqQn3k0KXpj4frPZlfGPB0d3djNl-FEX0BhRVFu9l7d/s2048/328813109_1415892785815705_8655501251528593708_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1429" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio7l2STwYYpG2WI4Kf2j9WNhw2Dbm-ypX4SXMVrMdRhudovW1Q0lEXxf16tWhdVzS47nIekxy3dXKaUn8GByZpiibUiZFTyK12Gu-W9v1Y18En_vaF-d94acKrYJYX557-Ci4b9uXDVOQ1mehEdUqQn3k0KXpj4frPZlfGPB0d3djNl-FEX0BhRVFu9l7d/s320/328813109_1415892785815705_8655501251528593708_n.jpg" width="223" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"La
nascita della civiltà Maya ebbe luogo al centro della regione
settentrionale del Petèn, in un periodo compreso fra i tre o quattro
secoli che precedettero e seguirono immediatamente l'inizio dell'era
cristiana. Dobbiamo una tale accelerazione dell'impulso culturale a
un'influenza esterna, ovvero fu di origine autoctona? Non lo sapremo
forse mai. Ma il fatto che tali innovazioni siano apparse per la prima
volta nel centro stesso della vasta regione destinata a costituire in
seguito l'antico impero Maya (regione dei Maya classici) o, in altre
parole, che abbiano costituito una manifestazione centrale e non
periferica, indica chiaramente che sono nate nei siti in cui si sono
rinvenuti gli indizi di maggiore antichità, vale a dire Uaxactun o
Tikal".<br /><br />Brano da "The ancient Maya" (pubblicato nel 1946; pagine
237-238) di Sylvanus Griswold Morley (1883-1948): archeologo,
epigrafista e studioso della civiltà Maya; il suo campo di ricerca più
importante fu il sito di Chichen-Itza (Messico, Yucatàn); fu autore di
numerose opere divulgative sui geroglifici maya e sulle interpretazioni
dei complessi calendari, con il controllo del tempo e dei suoi cicli
come perno di questa civiltà. Le sue ricerche furono sovvenzionate dalla
Carnegie Institution of Washington, con un progetto gigantesco di
restauro della città maya di Chichen-Itza, destinato a durare non meno
di vent'anni, con l'appoggio del governatore della vicina città di
Merida. Un discorso a parte è la sua missione come spia dei servizi
segreti americani nella Prima Guerra Mondiale. Nacque in Pennsylvania,
si laureò alla Harvard University.<br /><br />"Io non vedo mai questi
memoriali di un popolo dimenticato da tempo, ma mi viene in mente quel
“sic transit gloria mundi". Qui giacciono, sepolti in un cespuglio quasi
impenetrabile, a lungo dimenticati dall'uomo, i nomi stessi dei loro
costruttori sconosciuti. Quale sforzo, quale tremendo sforzo è stato
necessario per la loro costruzione, e tutto per nulla. Ora, con le viti
che strisciano sui loro muri fatiscenti, alberi massicci strappano le
loro stesse fondamenta; questi luoghi un tempo santi sono diventati i
ritrovi di bestie feroci, testimonianze eloquenti del carattere
transitorio della gloria e vanità mondana. Sic transit gloria mundi".
(Da "Diari di campo archeologici" di Sylvanus Morley, 1914-1916")<br /><br />Foto: <br /><br />S. Morley nel sito maya di Copàn, in Honduras, nel 1912.<br /><br />Sylvanus
Morley seduto davanti alla Porta Ovest del Tempio delle Serie Iniziali;
anno 1913, sito di Chichen-Itza, Messico, Yucatàn. <br /><br />Recensioni: <br /><br />"E'
nostra fortuna che il Dr.Morley, che è il più grande campione che i
Maya abbiano mai avuto, abbia ritenuto opportuno riassumere così bene e
così magnificamente i risultati di molti anni di paziente ricerca". (The
Atlantic Monthly)<br /><br />"Gli antichi Maya rimangono la nostra
affermazione più completa, la nostra più autorevole sulla civiltà unica
del Guatemala e dello Yucatàn. Il libro è profondamente critico nel
testo ed è brillantemente e splendidamente illustrato". (The New York
Herald Tribune)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4FRwsm4YUSQbd2R6nGhUAk-sYGDnrCwUxR7WcvQgISQUwdgcgM9n5RTgJNC5xPhcet_E0NnjqJKQQrTSS8z8i9akuH9VXFfRKtO47GI0tQ1AGhmKwbjNH9n2eolKEOjaOLBaV9AEChdHW1HGJVYy1pth_fmAtM1nq_JGt5dG2zcEjnEUQt44GOzDeOOr7/s2048/328668702_949330383102664_5263098895078207258_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1676" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4FRwsm4YUSQbd2R6nGhUAk-sYGDnrCwUxR7WcvQgISQUwdgcgM9n5RTgJNC5xPhcet_E0NnjqJKQQrTSS8z8i9akuH9VXFfRKtO47GI0tQ1AGhmKwbjNH9n2eolKEOjaOLBaV9AEChdHW1HGJVYy1pth_fmAtM1nq_JGt5dG2zcEjnEUQt44GOzDeOOr7/s320/328668702_949330383102664_5263098895078207258_n.jpg" width="262" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"La
scoperta più stupefacente fu quella che mostrò come la base della Stele
dell'Est e la base della Stele dell'Ovest siano esattaamente sullo
stesso livello. Secondo l'opinione di Lindsay, ciò indica palesemente
che i Maya conoscevano una forma di misurazione del livello d'acqua. Più
si procede nell'indagine delle vestigia di questo popolo interessante,
più ci si rende conto che ne abbiamo soltanto sfiorato le cognizioni in
materia di astronomia, fisica, aritmetica e arte". <br /><br />Dal libro
"Ancient cities and modern tribes" (pubblicato nel 1926; 226 pagine) di
Thomas William Francis Gann (1867-1938): medico irlandese ed archeologo
per passione, condusse importanti spedizioni esplorative alle rovine
della civiltà Maya. Venne inviato come ufficiale medico nell'allora
Honduras Britannico, dove si accese il suo interesse per gli antichi
monumenti della colonia, organizzando successivamente il suo primo
viaggio in Yucatàn. Grazie a lui furono scoperti molti siti, fra cui
Lubaantún, Ichpaatun e Tzibanche; redasse documentazioni dettagliate sui
siti di Lamanai e Xunantunich. Lo stesso fece a Tulum, scoprendo, nel
1920, la statua in stucco di un idolo praticamente ancora intatta.<br /><br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 182.<br /><br />Immagini: <br /><br />1- Thomas Gann nel sito archeologico di Tulum, accanto alla celebre statuetta in stucco da llui scoperta, anno 1920.<br /><br />2- Thomas Gann, foto del 1930.<br /><br />3-
idolo in stucco scoperto da Thomas Gann presso la città maya di Tulum;
alto circa 70 cm.; datato circa 500 d.C.; esposto al British Museum.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW9YRzqswORRdnyOrS-RUopgRDyajfw0da5EnlawY3-HscBIfFE3mXx7c5Xhu46OCVYPXLTjJi7CVxmebnKodgDd58GSFPtDqv8z-UwEn929IPpORkh8QAY5Esn9snPYF6vSbhgBAwYZFOJZo6bP-V-2hGuoXhQt9PdjJCli3y_xg2wFtfnrxLU2otJDA7/s1683/328866723_853124255764256_2647864356597883595_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1683" data-original-width="1336" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW9YRzqswORRdnyOrS-RUopgRDyajfw0da5EnlawY3-HscBIfFE3mXx7c5Xhu46OCVYPXLTjJi7CVxmebnKodgDd58GSFPtDqv8z-UwEn929IPpORkh8QAY5Esn9snPYF6vSbhgBAwYZFOJZo6bP-V-2hGuoXhQt9PdjJCli3y_xg2wFtfnrxLU2otJDA7/s320/328866723_853124255764256_2647864356597883595_n.jpg" width="254" /></a></div><br /></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">TIKAL E LA MISTERIOSA SCOMPARSA DELLA CIVILTA' MAYA, di William Robertson Coe<br /><br />"Perchè
e come la città di Tikal si è sviluppata? Che ne è stato? Qual'è stata
la sua posizione sul piano sociale? Tutti questi interrogativi più che
fondati non otterranno facilmente una risposta. E' del pari assai
difficile spiegare la fine di Tikal e quella delle sue ramificazioni
classiche, punto, questo, che riguarda nel complesso il crollo della
civiltà delle pianure. Tutto ciò che sappiamo, sottolinea una rapida
disintegrazione dell'autorità e della direzione classiche. Ma in merito
alle loro vere cause ed effetti attorno all'anno 900 d.C., gli scavi non
ci hanno rivelato alcunchè. Se gli archeologi avessero avuto una
maggiore conoscenza di ciò che è avvenuto nel periodo classico
(l'organizzazione interna e i rapporti delle popolazioni con l'ambiente
circostante) i germi e le condizioni preliminari del crollo sarebbero
stati identificati". <br /><br />Brano da "Tikal- A handbook of the ancient
Maya ruins" (1967) di William Robertson Coe (1906-2009): archeologo,
antropologo, mayanista ed accademico statunitense. Diresse il progetto
di ricerca nella città maya di Tikal (Guatemala, regione del Petèn,
fondata nel 200 d.C.), nel 1956 per conto dell'Università di
Pennsylvania. Suo fratello, Michael Douglas Coe (1929-2019) fu altresì
un valente archeologo, antropologo ed epigrafista, ma purtroppo fra ai
due ci furono dei diverbi mai risolti e nessuna collaborazione. <br /><br />La
città maya di Tikal, le cui rovine furono restaurate sotto la direzione
di William Robertson Coe, fondata nel 200 d.C., conobbe il suo massimo
splendore dal 700 all'800 d.C. Il sito conta circa 200 templi, divisi
fra l'Acropoli nord e sud e la Piazza dei 7 Templi.<br /><br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagina 183.<br /><br />Immagini:<br /><br />Foto di William Robertson Coe.<br /><br />Lavori in corso per liberare la Piramide a tre gradoni, detta "Piramide dei Giaguari", nel 1956.<br /><br />Il
brano pone interrogativi sullo sviluppo e sulle ragioni del tramonto
della città-stato maya di Tikal, in relazione alla decadenza e alla
misteriosa scomparsa, intorno al 900 d.C., della civiltà Maya nel suo
complesso, che dominò l'America Centrale nelle aree corrispondenti al
Messico, Belize, Guatemala, Honduras. La ragione della rapida fine della
civiltà Maya non ha nemmeno oggi, nel XXI secolo, trovato risposta.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFhwiMZZ6bvzWSD_hbzbszbLMds1-em6dFYOMb0EY3y4xlTE31p17LxDmU51j1MadgovjNOmaLhlheMylQZSW7S5W5-CHWNBbPEdNrhFtdjqo2DHGO-zWfMy7jBARMA4w1z0EY8fykrV9LtKqISvd3SjEy0jD03kO-wLusZ6hNzfworL1IXDrGWSLFaYRq/s1698/329758366_584970806683353_3050552946553687273_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1698" data-original-width="1056" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFhwiMZZ6bvzWSD_hbzbszbLMds1-em6dFYOMb0EY3y4xlTE31p17LxDmU51j1MadgovjNOmaLhlheMylQZSW7S5W5-CHWNBbPEdNrhFtdjqo2DHGO-zWfMy7jBARMA4w1z0EY8fykrV9LtKqISvd3SjEy0jD03kO-wLusZ6hNzfworL1IXDrGWSLFaYRq/s320/329758366_584970806683353_3050552946553687273_n.jpg" width="199" /></a></div><br /> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">THOMAS BARTHEL E IL DIBATTITO SUL CARATTERE FONETICO DEL SISTEMA DI SCRITTURA MAYA <br /><br />Dal
libro "L'art des Mayas du Guatemala" di Thomas Sylvester Barthel
(1923-1997): etnologo ed epigrafista tedesco, nato a Berlino. Nel 1952
conseguì il dottorato ad Amburgo con una tesi sul sistema di scrittura
maya. Fu il primo ad individuare, nei glifi maya, emblemi relativi a
gerarchie e gruppi sociali di vario genere. Identificò quattro
glifi-emblemi principali; la ricerca fu estesa ed approfondita in
seguito dall'archeologa Joyce Marcus (nata nel 1948 in California). Come
J. Eric S. Thompson (1898-1975), Barthel criticò l'interpretazioe
fonetica della scrittura maya, ritenendo che si trattasse unicamente di
emblemi geroglifici, senza indicazioni di suono, e che quindi non fosse
una scrittura vera e propria, ma piuttoso un messaggio per immagini.
All'inizio degli anni '50 si oppose alle tesi del linguista, epigrafista
ed etnografo sovietico Yuri Knorozov (1922-1999), che riconobbe il
valore fonetico della scrittura maya. Ma lo sviluppo successivo negli
studi internazionali sulla scrittura maya, dimostrò che Knorozov aveva
ragione. Le iscrizioni maya vengono denominate semplicemente "glifi"
(dal greco "glypho", e cioè un qualsiasi segno inciso o disegnato) e
sono fondamentalmente diverse da quelle egizie (geroglifiche), poiché la
scrittura Maya è fonetica (ti mostra come pronunciare le parole che
stai leggendo), e quindi un sistema di scrittura completo; i geroglifici
egizi, invece, non includono vocali e non sono fonetici. Oltre a
questo, Thomas Berthel catalogò e decifrò il sistema di scrittura
"Rongorongo", coperta nel 19° secolo nell'Isola di Rapa Nui.<br /><br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagine 183.<br /><br />Immagini:<br /><br />1- Thomas Barthel nel suo studio.<br /><br />2- Copertina del libro "L'art des Mayas du Guatemala" di Thomas Barthel (1967-1968).</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgswlqmnpNLfDLT6Yv9_iAnPv-TbxOssgyUF5ijMxTPLbQ3jZ1fkqd_W1He2xAIw8IxgRhyxSrQ2k8uPPqhNKHlmo0rYq6tuqD00cs7qZXz_Izdqn0QWQtJY24WOMXoCgGDk61GTdQHBKzDzXiFT_xZxP8LJxMfq-cnnKaBfB-O4zoct56bpv19iCS7t1XV/s2048/329615079_1295187377695402_3885093417826717545_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1202" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgswlqmnpNLfDLT6Yv9_iAnPv-TbxOssgyUF5ijMxTPLbQ3jZ1fkqd_W1He2xAIw8IxgRhyxSrQ2k8uPPqhNKHlmo0rYq6tuqD00cs7qZXz_Izdqn0QWQtJY24WOMXoCgGDk61GTdQHBKzDzXiFT_xZxP8LJxMfq-cnnKaBfB-O4zoct56bpv19iCS7t1XV/s320/329615079_1295187377695402_3885093417826717545_n.jpg" width="188" /></a></div><br /> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">"Restano
tuttora inesplorate zone immense dell'antico regno maya. Le acque del
fiume Usumacinta scorrono attraversando un numero incalcolabile di città
abbandonate, che nessuno studioso ha finora liberato dalla vegetazione
della giungla e dai detriti della decadenza. Nella foresta del Petèn e
nella zona centrale della penisola dello Yucatàn, vi è una miriade di
templi coperti dalla vegetazione e di acropoli crollate, e gli altipiani
montagnosi del Guatemala dell'Honduras sono disseminati di elevazioni e
di strutture a metà scoperte. Al pari di Stephens, Maudslay, Thompson e
Ruz, altri uomini scaveranno in questi spazi sconosciuti fino a che ne
siano svelati i segreti". <br /><br />Brano dal libro "Maya-The riddle and
rediscovery of a lost civilization" (1959) di Charles Benton Gallenkamp,
scrittore americano, nato a Dallas, Texas, nel 1930 (in vita). Laureato
in Antropologia e Storia all'Università del New Mexico (1954); membro
di numerosi istituti di ricerca storica, antropologica ed archelogica,
fra cui la Società Americana di Archeologia, l'Istituto Americano di
Archeologia, Explorers club, School American Research, ecc...<br /><br />La
civiltà dei Maya in Messico e in America centrale è uno degli enigmi
archeologici più intriganti del mondo.Fu un tempo una civiltà altamente
evoluta, intorno all'800 d.C., le città furono abbandonate, i templi
lasciati incompiuti e la presenza della sua cultura, della sua arte, del
suo patrimoio di conoscenze evaporò in un lasso di tempo così breve da
non trovare nemmeno oggi, nel XXI secolo, spiegazioni plausibili.
Charles Gallenkamp svela le molte meraviglie di questo mondo perduto e
offre uno sguardo raro alle emozionanti esplorazioni che scoprirono
molti dei segreti a lungo sepolti.<br /><br />Foto del testo dal libro "Città Maya" di Pierre Ivanoff, 1970, pagine 182-183.<br /><br />Immagini:<br /><br />1- foto-ritratto di Charles Gallenkamp da giovane.<br /><br />2- foto del libro "Maya-The riddle and rediscovery of a lost civilization", di Charles Gallenkamp, pubblicato nel 1959.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZHBYNe9SevoI91crmQkFyZWUElqp0grahucbZnWy7UiyDrYMAh7I5K5tsiuWQfU1HdBw-1OCul_L9BtGB_S7EAWg77LijuO6VDScMmVytgNoy-swxonQ08Y_zeNqYb0RCdhNOBuSXBC4JQ-NI2IRK1rCPKWkqTAws_echcylKmtkDn-_iEMCwCLejNuPt/s1105/329614956_720521682963208_2779141446301633136_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1105" data-original-width="690" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZHBYNe9SevoI91crmQkFyZWUElqp0grahucbZnWy7UiyDrYMAh7I5K5tsiuWQfU1HdBw-1OCul_L9BtGB_S7EAWg77LijuO6VDScMmVytgNoy-swxonQ08Y_zeNqYb0RCdhNOBuSXBC4JQ-NI2IRK1rCPKWkqTAws_echcylKmtkDn-_iEMCwCLejNuPt/s320/329614956_720521682963208_2779141446301633136_n.jpg" width="200" /></a></div> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtk4f7-gL0SLn5xxQfIC4Rkbq2RCXzuJ1X3PW34w_3FN4jHOvY5e8Je7aLAdwiQceIN29EZYqZE3kgq0hH2xXDY-RFHCvb56DFCLgMWNo4esIfUSXahYo57ukhSkwhJy1UtTW8h2mbJNGivOX1r7GAzusvq61yK8psio5tURZmHZ2BoHA4uDwEJRt-LCQi/s928/329931819_730742615088478_8422675400349222219_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="928" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtk4f7-gL0SLn5xxQfIC4Rkbq2RCXzuJ1X3PW34w_3FN4jHOvY5e8Je7aLAdwiQceIN29EZYqZE3kgq0hH2xXDY-RFHCvb56DFCLgMWNo4esIfUSXahYo57ukhSkwhJy1UtTW8h2mbJNGivOX1r7GAzusvq61yK8psio5tURZmHZ2BoHA4uDwEJRt-LCQi/s320/329931819_730742615088478_8422675400349222219_n.jpg" width="276" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfYjiYzdqutRGi_2bWZdfU6DdEBlaKi6mqV7SVqrZu3ZwNwE5Kv2DgtkJxgYc-SbTUM7BoFs3Fa9d-7n1jzYD0TQdWB5QZCgP7F5iT14xVPVPbpTHs_-NcIhshPzQQqrNbf4PoTGxTTKp_lz-szqCWKckEeIq5fR7z_SYhIWGenv6QzSmZWXIf1hLyuyn2/s1557/329383947_1379589549485595_605561713914229159_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1434" data-original-width="1557" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfYjiYzdqutRGi_2bWZdfU6DdEBlaKi6mqV7SVqrZu3ZwNwE5Kv2DgtkJxgYc-SbTUM7BoFs3Fa9d-7n1jzYD0TQdWB5QZCgP7F5iT14xVPVPbpTHs_-NcIhshPzQQqrNbf4PoTGxTTKp_lz-szqCWKckEeIq5fR7z_SYhIWGenv6QzSmZWXIf1hLyuyn2/s320/329383947_1379589549485595_605561713914229159_n.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoZb47xN_HqDecS3Xe6dY9FR0O5MFrVu5CJ-HonWMWNbpw9Vzrmjhg6lKYqLlAtrN-aoA97VO1zSSOIh9QytelB44WFzd2uJ4gXjeVaTm4RKQvpjX6ro_s2r-vSpFSgbPFCkzhZRTyOw2EFWidCtKRXRy2OgeTCb2YxgkgPmzHQQ5oaHqyHWp4LFh0SlMl/s1341/330339326_3522166038067812_4183935059885260976_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1141" data-original-width="1341" height="272" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoZb47xN_HqDecS3Xe6dY9FR0O5MFrVu5CJ-HonWMWNbpw9Vzrmjhg6lKYqLlAtrN-aoA97VO1zSSOIh9QytelB44WFzd2uJ4gXjeVaTm4RKQvpjX6ro_s2r-vSpFSgbPFCkzhZRTyOw2EFWidCtKRXRy2OgeTCb2YxgkgPmzHQQ5oaHqyHWp4LFh0SlMl/s320/330339326_3522166038067812_4183935059885260976_n.jpg" width="320" /></a></div></span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto">YURI KNOROZOV: LA MENTE GENIALE CHE DECODIFICO' LA SCRITTURA DEI MAYA<br /><br />Dopo
500 anni durante i quali si avvicendarono archeologi, etnografi,
antropologi, epigrafisti, monaci eruditi di tutto il mondo, un giovane
studente sovietico, negli anni '50, decodificò i misteriosi
"geroglifici" maya, scoprendo un sistema di scrittura fonetico-sillabico
fra i più perfetti del mondo.<br /><br />YURI VALENTINOVICH KNOROZOV
(1922-1999), linguista sovietico, nato a KHARKIV (Repubblica Socialista
Sovietica Ucraina). I genitori erano ingegneri russi e sua nonna paterna
(MARIA SAKAVYAN), un'attrice teatrale conosciuta anche per le sue doti
di ipnotizzatrice; questo accese il suo interesse per lo studio della
mente, in modo che iniziò il suo percorso iscrivendosi alla FACOLTA' DI
MEDICINA DI KHARKIV, scegliendo il ramo della psicologia; abbandonò
questo settore in seguito per dedicarsi alla storia. Solo due anni dopo
essersi iscritto all'università, nel 1939, scoppiò la SECONDA GUERRA
MONDIALE e fu costretto ad arruolarsi nell'Esercito, nonostante fosse di
salute cagionevole, svolgendovi comunque dei compiti che non misero in
pericolo la sua vita. In ogni modo, fece parte di quell'ARMATA ROSSA
che, nel 1945, sconfisse la forza militare nazista issando la bandiera
con falce e martello sul REICHSTAG, come si vede nella famosa fotografia
dell'epoca. YURY KNOROZOV, il più giovane di cinque fratelli, era un
genio; da ragazzo, come autodidatta, imparò alla perfezione la lingua
cinese, l'arabo ed il greco. Fin da bambino mostrò una straordinaria
intelligenza e venne, perciò, incoraggiato dai genitori a scrivere con
tutte due le mani per esercitare e armonizzare i due emisferi cerebrali.
<br /><br />Il celebre monumento, a grandezza naturale, in bronzo, di YURY
KNOROZOV, raffigurato con la sua inseparabile gatta siamese, ASJA, si
erge accanto all'ingresso del SIGLO XXI CONVENTION CENTER della città di
MERIDA, capitale dello YUCATAN, MESSICO. Sulla targa ai piedi della
scultura vi sono riportate le sue parole:<br /><br />"Nel mio cuore sarò sempre messicano".<br /><br />YURY
KNOROZOV ricevette la più alta onoreficenza assegnata dal Governo
Messicano: la medaglia dell'"ORDINE DELL'AQUILA AZTECA", nel 1994.
Questa onoreficenza gli fu conferita all'Ambasciata Messicana a MOSCA,
senza ch'egli avesse mai conosciuto personalmente il MESSICO, a causa
delle restrizioni vigenti durante la GUERRA FREDDA nei decenni
precedenti. KNOROZOV, una delle più grandi menti geniali della storia
recente, era riuscito a decifrare, soltanto con l'aiuto di documenti
cartacei e copie di libri manoscritti, a migliaia di chilometri di
distanza dal CENTRO AMERICA, i GLIFI MAYA, ovvero un sistema di
scrittura su cui per 500 anni si erano arrovellate le menti di
archeologi, epigrafisti, monaci ed esperti di tutto il mondo. Il primo
fra gli studiosi della scrittura maya fu il frate francescano spagnolo,
poi vescovo di MERIDA, DIEGO DE LANDA (1524-1579), che paradossalmente
fu colui che ordinò, precedentemente, la gigantesca distruzione dei
libri presenti in tutte le biblioteche dei templi maya, causando una
vera e propria apocalisse verso il patrimonio dell'umanità; in età più
matura e giudiziosa, DE LANDA provò a rimediare al danno impegnadosi in
ricerche storiche, studi della scrittura e delle tradizioni della
CIVILTA' MAYA, dotando i posteri di un'importante fonte di informazioni:
il suo libro "RELACION DE LAS COSAS DE YUCATAN", pubblicato solo nel
1864 a PARIGI, grazie alla traduzione in francese di BRASSEUR DE
BOURBOURG (archeologo francese, nato a BOURGBOURG, comune vicino a
PARIGI), il quale scoprì il manoscritto nella biblioteca dell'ACCADEMIA
STORICA DI MADRID. Nell'aprile del 1945, alla sconfitta della GERMANIA
NAZISTA, in mezzo alla devastazione dei bombardamenti, il giovane
soldato sovietico YURY KNOROZOV salvò, dalla BIBLIOTECA PRUSSIANA DI
BERLINO, due preziosi libri: una copia del libro di DE LANDA ("RELACION
DE LAS COSAS DE YUCATAN") e "LOS CODICES MAYAS" dei fratelli JOSE'
ANTONIO (1879-1964) e CARLOS VILLACORTA (...-...), in un'edizione del
1933, con disegni degli autori che riproducono quelli presenti nel
CODICE DI DRESDA. In seguito a questo ritrovamento, KNOROZOV venne così
attratto dall'indagine sulla scrittura maya, che, a guerra finita, si
recò a MOSCA per potersi immergere nel suo studio. Ma in quali
circostanze YURY KNOROZOV venne a contatto con il libro di DE LANDA?
Queste le sue parole:<br /><br />"Le autorità tedesche stavano predisponendo
un'evacuazione, per trasferire i libri probabilmente in Austria, sulle
Alpi. I libri, riposti nelle scatole, erano in mezzo alla strada, così
ne ho scelti due". <br /><br />A guerra conclusa, ritornò in RUSSIA, e
nell'autunno del 1945 abbandonò lo studio dell'etnografia presso
l'UNIVERSITA' LOMONOSOV DI MOSCA, per scendere sul campo intraprendendo
dei viaggi di ricerca archeologici ed etnografici in ASIA CENTRALE, dove
s'interessò alle pratiche scimaniche e ai riti ancestrali delle
confraernite SUFI. Oltre allo studio dello sciamanesimo, KNOROZOV si
specializzò in egittologia e lingue antiche; scrisse tesi sui NATIVI
AMERICANI, sul popolo AINU e sullo SCIAMANESIMO; lavorò alla
decifrazione della Proto-scrittura dell'isola di RAPA NUI, fino ad
imbattersi nell'articolo accademico del ricercatore tedesco PAUL
SCHELLHAS (1859-1945), intitolato: "LA DECIFRAZIONE DELLA SCRITTURA
MAYA: UN PROBLEMA INSOLUBILE?". Da quel momento si accese la scintilla
di un interesse totalizzante e YURY KNOROZOV decise di dedicarsi a tempo
pieno allo studio della scrittura maya. A causa della sua giovane età,
gli insegnanti si mostrarono scettici riguardo questa sua scelta: si
trattava di un'indagine che nell'arco di 500 anni ha tenuto impegnati
ricercatori di tutto il mondo e pareva che, ormai, tutti avessero
gettato la spugna. La sua risposta a questo scetticismo fu: <br /><br />"Qualsiasi sistema, o codice creato da un essere umano, può essere risolto da qualsiasi altro essere umano". <br /><br />Ma
un professore più illuminato, SERGEY ALEKSANDROVICH TOKAREV(1899-1985;
studioso russo, etnografo, storico, studioso delle religioni, dottore in
scienze storiche e professore all'UNIVERSITA' STATALE DI MOSCA) lo
appoggiò in questa sua impresa. Fu allora che KNOROZOV si mise
alacremente all'opera, ordinando per i suoi studi delle copie fac-simile
di tutti i codici maya custoditi nelle biblioteche d'EUROPA: di DRESDA,
PARIGI e MADRID. Imparò velocemente lo spagnolo. La GUERRA FREDDA
successiva al conflitto mondiale, impedì a KNOROZOV di lasciare l'UNIONE
SOVIETICA per recarsi di persona nei luoghi della CIVILTA' MAYA;
infatti solo negli anni '90 egli potè recarsi in quei siti, vedere con i
propri occhi le gigantesche strutture, le stele, i templi-piramide, le
statue e i grandi capolavori di questa cultura, mentre fino a quel
momento fu costretto ad interessarsene esclusivamente mediante documenti
fotocopiati e dal suo ufficio di LENINGRADO.<br /><br />IL METODO DI DECIFRAZIONE DI YURI KNOROZOV E L'INTERPRETAZIONE FONETICO SILLABICA DELLA SCRITTURA MAYA<br /><br />La
decifrazione della scrittura maya da parte di YURY KNOROZOV, avvenne
applicando l'analisi strutturale sistematica e il metodo delle
statistiche posizionali per identificare la frequenza con cui un segno
viene utilizzato all'interno di un testo. A differenza, ad esempio, del
sistema di DE LANDA, che avrebbe voluto trovare un'equivalenza dei segni
maya per ogni lettera dell'alfabeto latino, KNOROZOV scoprì che non vi
poteva essere equivalenza, perchè LA SCRITTURA MAYA E' SILLABICA, cioè
composta da 355 segni fonetici e morfemi cosillabici, vale a dire che i
glifi scritti dai MAYA consistono sia in logogrammi (segni che
rappresentano una parola completa) che in segni fonetici in cui ogni
glifo rappresenta una combinazione consonante-vocale; inoltre egli
comprese che la complessità della scrittura maya era data dal fatto che
ogni parola poteva essere scritta in tre modi diversi: in modo
ideografico, con un sistema fonetico-ideografico, oppure in modo
solamente fonetico. <br /><br />La sua scoperta confermò il fatto che IL
SISTEMA DI SCRITTURA MAYA E' FONETICO-SILLABICO, ed è uno dei più
perfetti del mondo. Date tutte queste premesse, nel 1952, KNOROZOV
riuscì a scoprire la chiave per l'interpretazione degli scritti maya,
pubblicando il frutto delle sue ricerche sulla rivista "SOVIETSKAJA
ETNOGRAFIJA JOURNAL", intitolato "ANCIENT WRITING OF CENTRAL AMERICA",
uscito nell'ottobe del '52. In seguito a questa straordinaria
rivelazione, il mondo si domandò come, in mancanza di una Stele di
Rosetta americana, e quando tutto il mondo ormai si convinse a gettare
la spugna, lui potè riuscire in quest'impresa. La sua risposta fu che la
maggior parte di coloro che prima di lui ci avevano provato, erano
archeologi, mentre egli era un linguista.<br /><br />Come accade
frequentemente nell'ambiente accademico, la straordinaria scoperta di
YURY KNOROZOV non fu da tutti celebrata, riconoscendone la genialità;
non tardarono a manifestarsi risentimenti e attacchi indirizzati alla
sua persona che spesso andavano oltre il semplice disaccordo
scientifico, poichè il carattere fonetico della scrittura maya venne
sempre rifiutato a priori da chiunque fino ad allora. Il più grande
avversario di KNOROZOV in questo campo fu il famoso archeologo inglese
ERIC THOMPSON (1898-1975), che nel 1950 scrisse un'opera intitolata
"SCRITTURA GEROGLIFICA MAYA" ("Maya hieroglyph writing"), in cui negava
qualsiasi fonetismo in quel sistema, vedendo nella scoperta di KNOROZOV
la demolizione del suo lavoro. A ERIC THOMPSON si aggiunse THOMAS
BARTHEL (1923-1997; etnologo ed epigrafista tedesco), che si oppose
strenuamente alle scoperte dello studioso sovietico. <br /><br />Nel 1956,
il GOVERNO SOVIETICO concesse a KNOROZOV di recarsi a COPENHAGEN, per
esporre i suoi studi in una conferenza, in cui erano presenti un
centinaio di studiosi di cultura maya. Nonostante il tardivo
riconoscimento del suo merito, dal 1970 in poi le sue scoperte vennero
ufficialmente riconosciute e nessuno mise più in dubbio la giusta
INTERPRETAZIONE FONETICA SILLABICA DELLA SCRITTURA MAYA. Nel 1992
l'archeologo e antropologo statunitense MICHAEL DOUGLAS COE (1929-2019)
scrisse un libro intitolato "BREAKING THE MAYA CODE", in cui riconobbe
gli errori di THOMPSON e il genio di KNOROZOV; in un'intervista disse:
"Ora siamo tutti knorozovisti". In UNIONE SOVIETICA le ricerche di
KNOROZOV diedero impulso alla fondazione di riviste sulle civiltà
mesoamericane; l'UNIVERSITA' DI MOSCA creò il "CENTRO DI STUDI
CENTRO-AMERICANI YURY KNOROZOV". Fu così che da allora per gli studiosi
della CIVILTA' MAYA e delle civiltà precolombiane, gli istituti di
ricerca russi divennero un punto di riferimento fondamentale e una fonte
imprescindibile di informazioni. <br /><br />Nel 1991, con la fine della
GUERRA FREDDA, YURY KNOROZOV si recò in GUATEMALA, e visitò per prime le
città maya di TIKAL e UAXACTUN, ricevendo la più alta onoreficenza del
GOVERNO GUATEMALTECO: l'"ORDINE DEL QUETZAL". Nel 1994, come già detto,
ricevette, presso l'ambasciata messicana a MOSCA, la medaglia
dell'"ORDINE DELL'AQUILA AZTECA". Visitò anche il sito archeologico di
PALENQUE, nel CHIAPAS, MESSICO, e il parco nazionale di XCARET, nel
QUINTANA ROO (stato messicano). Nel 1999 KNOROZOV morì, colpito da un
ictus. La sua tomba si trova in un vecchio cimitero di SAN PIETROBURGO;
la sua lapide è stata ideata come una stele maya, con il suo ritratto in
bassorilievo nella parte frontale, assieme alla sua inseparabile gatta
siamese di nome ASYA; la sua data di nascita e morte è scolpita con
glifi maya; sul retro è stato riprodotto un bassorilievo dalla città di
PALENQUE. Lo studioso accademico PEDRO JIMENEZ LARA (Universidad
Veracruzana) lo ha definito "IL CAVALIERE ROSSO" ("El caballero rojo"),
il russo-messicano che aprì le porte alla cultura e alla conoscenza
della CIVILTA' MAYA, permettendo la realizzazione di un vero e proprio
ponte fra il presente e il passato: un contributo essenziale al
patrimonio dell'umanità e alla memoria universale.<br /><br />LA MITICA GATTA ASJA DI KNOROZOV<br /><br />YURY
KNOROZOV era una persona molto riservata ed introversa. Aveva una
grande passione, oltre ai suoi interessi scientifici: i gatti, che
considerava animali sacri. Nella sua foto più famosa, KNOROZOV viene
immortalato con in braccio la sua inseparabile gatta siamese, ASJA, che
lui seriamente considerò sempre come co-autrice dei suoi lavori, poichè
proprio l'osservazione di ASJA che insegnava ai suoi cuccioli a
catturare i topi lo portò all'idea brillante sulla classificazione dei
segnali, che poi applicò all'interpretazione della scrittura maya. Dal
punto di vista di uno scienziato, la comunicazione (sia orale che
scritta) si basa su "segnali-messaggi" e "segnali-ricezione di
messaggi". E poiché ASYA è stata coinvolta nello sviluppo di questa idea
con la sua tecnica di caccia ai topi, YURY VALENTINOVICH KNOROZOV volle
indicarla come sua coautrice, e si dimostrò molto irritato dal fatto
che gli editori non l'aggiungessero mai al loro elenco. (Alessia Birri)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"><br /></span></div><p></p><p><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> Alessia Birri, 30 settembre 2023</span><br /><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u" dir="auto"> </span></p><p></p><p><br /></p>Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-37455693167944595082022-10-01T02:53:00.002-07:002022-10-01T04:58:42.252-07:00PALEOLITICO SUPERIORE: le immagini svelate - Parte 2<p> <br />ANTOLOGIA D'IMMAGINI RICOSTRUITE DA RAFFIGURAZIONI SU PIETRA, AVORIO E OSSO RISALENTI ALLA GRANDE CULTURA PREISTORICA DIFFUSA NELL'IMMENSO CONTINENTE EURASIATICO, DALLA PENISOLA IBERICA ALLA SIBERIA. </p><p></p><p></p><p><br />PARTE 1:</p><p><a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2022/09/paleolitico-superiore-le-immagini.html">https://alessia-birri.blogspot.com/2022/09/paleolitico-superiore-le-immagini.html</a></p><p> </p><p></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS77-MpMbQdspw2ZDyDXYHkN28YORL7rkhjFNrpoAZl96-nvDPTwDjOv2mVNmZlQ_cemtYz9gGLimxpXlcSnT9gr9UTyam9KY2ZbMFsDobKEcMxFHXqNI-8bTlo7dxxUmyuek7Ht0IOW4ZANO20PzrXpjTBrXOaODEDdY8naKPTt45H_Tn4B6r_tZEZQ/s4096/FUMCit_WIAgNzCx.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2330" data-original-width="4096" height="182" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS77-MpMbQdspw2ZDyDXYHkN28YORL7rkhjFNrpoAZl96-nvDPTwDjOv2mVNmZlQ_cemtYz9gGLimxpXlcSnT9gr9UTyam9KY2ZbMFsDobKEcMxFHXqNI-8bTlo7dxxUmyuek7Ht0IOW4ZANO20PzrXpjTBrXOaODEDdY8naKPTt45H_Tn4B6r_tZEZQ/s320/FUMCit_WIAgNzCx.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV9hMK1b-a5Qu2Gzlptn_xT0YqOD_lzoTCFBcbpvOJcfz-u4K9Pmw9p0W0X3TUjQC_GPspoD42qZgnC2PXuWZUe8gv-ynUSXYfaIj2SgmX_BLKkBPIBR7DeFvECcDqH90CI_EPnCR1aJPsTD2RnnYgLTqAmWLGozMckSTRsUnpbvLYDQj1L-8w22MSlA/s4096/FUMCqN7X0AAE0zb.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2323" data-original-width="4096" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV9hMK1b-a5Qu2Gzlptn_xT0YqOD_lzoTCFBcbpvOJcfz-u4K9Pmw9p0W0X3TUjQC_GPspoD42qZgnC2PXuWZUe8gv-ynUSXYfaIj2SgmX_BLKkBPIBR7DeFvECcDqH90CI_EPnCR1aJPsTD2RnnYgLTqAmWLGozMckSTRsUnpbvLYDQj1L-8w22MSlA/s320/FUMCqN7X0AAE0zb.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS1HU5KQtTIygR5-It7P_S-ONP023P7Mi489KxiRpd8Ce_X5fi54bQxQ1ZDxqxTx9V4E340al8hGdTWiOYEk1R5NFYW8xxpCVo6ZYih_FNq4ZqKyOk4Ynmtnd7XB67sC-AVA101Ufz7Hv6r54ewrMz7Ah098WG2KquA5f6GdfGs5xHOeOSl2OF598YIw/s4096/FUMCyBmXwAMnYTI.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2248" data-original-width="4096" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS1HU5KQtTIygR5-It7P_S-ONP023P7Mi489KxiRpd8Ce_X5fi54bQxQ1ZDxqxTx9V4E340al8hGdTWiOYEk1R5NFYW8xxpCVo6ZYih_FNq4ZqKyOk4Ynmtnd7XB67sC-AVA101Ufz7Hv6r54ewrMz7Ah098WG2KquA5f6GdfGs5xHOeOSl2OF598YIw/s320/FUMCyBmXwAMnYTI.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghpgKTwiq3B_xslb_Zsrb_jtZb3CB3IVkkehRb-Hzp8MtJc767A3KPHiEvue402XiaRV2V5D6lIGrfq7g0W7DfojgXUMRhyiF9tVMb2pl8mNDEv0oYYpytBKZqIRCMinAw4DiQFv4yLZZZRFcNddsAaTmdpKM4A1hyBUgQuHMCSEuminfzGQhvQnCnHw/s1600/insieme-2021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1091" data-original-width="1600" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghpgKTwiq3B_xslb_Zsrb_jtZb3CB3IVkkehRb-Hzp8MtJc767A3KPHiEvue402XiaRV2V5D6lIGrfq7g0W7DfojgXUMRhyiF9tVMb2pl8mNDEv0oYYpytBKZqIRCMinAw4DiQFv4yLZZZRFcNddsAaTmdpKM4A1hyBUgQuHMCSEuminfzGQhvQnCnHw/s320/insieme-2021.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p>FOTO: strumenti di lavoro e immagine d'insieme dei disegni.</p><p> </p><p>Presentazione<br /><br />Il presente lavoro, che conta centinaia di ricostruzioni, nasce durante tre anni di difficile ed impegnativo studio e ricerca su queste figure, per l'individuazione dei soggetti che emergono come per magia dal fitto groviglio di linee delle placchette litiche o d'avorio incise con immagini sovrapposte, o alla scoperta dei volti su statuette corrose dall'azione del tempo. <br /><br />Le figure sovrapposte<br /><br />Le placchette di pietra o d'avorio incise con raffigurazioni sovrapposte, integrate una nell'altra, sono state un motivo ripetuto per decine di migliaia di anni, fino all'epoca magdaleniana (ultima cultura del Paleolitico, terminata circa 11.000 anni fa; prende il nome dal sito di Abri de la Madeleine, presso Tursac, in Dordogna, Francia, scavato dal 1863), e costituiscono un gioco di illusioni ottiche di molto difficile comprensione: solo dopo una lunga osservazione e quando meno te l'aspetti, si accende la scintilla e l'immagine emerge alla coscienza dal caos dell'intreccio di linee all'apparenza incoerenti. <br />I più conosciuti di questi manufatti provengono dalla grotta di La Marche, in Francia, scoperta nel 1937 dall'archeologo dilettante Leon Pericard: 1.500 fra placchette (grandi in media come il palmo di una mano) e blocchi di pietra incisi con figure umane e animali, alcune singole, altre sovrapposte, risalenti a 15.000 anni fa. Le raffigurazioni sovrapposte, o illusioni ottiche, possono aver avuto uno scopo iniziatico, certamente non costituivano un mero esercizio di abilità: la loro diffusione nello spazio e nel tempo indica l'importanza spirituale di quest'espressione artistica. Ma fermiamoci qui, poichè quest'argomento richiederà un altro lungo saggio ad esso dedicato ed ora dobbiamo rimanere nei confini di un'antologia di immagini e informazioni sui luoghi e sull'epoca dei ritrovamenti. Le raffigurazioni sovrapposte sono tipiche della cultura magdaleniana e si estendono a tutta l'Europa occidentale. <br /> <br /><br />Le statuette e le teste-ritratto<br /><br />Le statuette femminili e maschili dotate di un volto sono frequenti nell'area russa e siberiana, a partire dal famoso sito di Malta Buret, ed anche nei paesi dell'Est Europa, come il sito di Dolni Vestonice nella Repubblica Ceca. Al contrario, nell'Europa Occidentale la testa delle statuette femminili è priva di connotazioni, senza volto. Le statuette siberiane, per la maggior parte d'avorio, sono estremamente corrose, ma oltre i segni del tempo ancora ne trapelano i tratti che all'epoca dovevano essere finemente delineati. Alcuni fra questi manufatti sono estremamente minuti e, nel contempo, lavorati con stupefacente abilità e cura nei dettagli, tanto da far trapelare dei veri e propri ritratti in un materiale di pochi centimetri, come autentiche miniature.<br /><br /><br />La mia tecnica d'individuazione<br /><br />Sollevare il pesante velo del tempo e individuare le figure dai grovigli di linee non è stata cosa facile: ponendo un foglio bianco che lascia trasparire i particolari sullo schermo del computer, con la matita seguo fino al più piccolo segno inciso sulle placchette litiche; in seguito ripasso tutto con il pennarello nero a punta fine, senza la minima idea di ciò che dovrà apparire. Solo dopo molto studio e osservazione individuo le figure evidenziandole con colori a cera, dopo aver stampato molte copie dello schema. Infine ne arricchisco il contesto con uno sfondo paesaggistico. Stessa procedura per quel che riguarda le statuette. Inutile sottolineare la fatica e la concentrazione che tutto ciò comporta. Spero, alla fine, di rendere il dovuto onore ai nostri antenati, con mia grande soddisfazione. (Alessia Birri)<br /> </p><p> </p><p>GROTTA DI FOISSAC - AVEYRON - FRANCIA <br /></p><p> </p><p>Donna con bambino su falange di renna, alta 8 cm, datata 22.000 anni,
emersa nel 2014 dalla grotta paleolitica del comune di Foissac,
dipartimento Aveyron, regione Occitania, Francia. Scoperta nel 1959, la
grotta contiene raffigurazioni rupestri di animali e segni astratti.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnhDP9JNNLpiGqUU9Aga_8CXQ1ZdXGHJ40ze6bqkYo8fjdJdJKJQ4RzZYWQ69KRJJH8BamFWiU5rfsvLSdhxiyjK7uiQ8mQhIf5YI5xKTIQAl7ZPHZQ-gwGKwjgW8MJlbzZCqzMkWVSFNKRSjPnBMM0SoNaSczeNLILt6bMb_TdY5h00-Wwme3RgJ1lw/s1221/foissac-donna-bambino.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1221" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnhDP9JNNLpiGqUU9Aga_8CXQ1ZdXGHJ40ze6bqkYo8fjdJdJKJQ4RzZYWQ69KRJJH8BamFWiU5rfsvLSdhxiyjK7uiQ8mQhIf5YI5xKTIQAl7ZPHZQ-gwGKwjgW8MJlbzZCqzMkWVSFNKRSjPnBMM0SoNaSczeNLILt6bMb_TdY5h00-Wwme3RgJ1lw/s320/foissac-donna-bambino.jpg" width="268" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvs6vu0x5nQ3KfRP4gZAlvFL-7mCaiUk4DZ7yO9ROssUey05pFEizhuwIDXefi23qlz-SdgrAhYXOaL0kkOnIRO8VKtyAtTM0keVbh3uk_5Wjj9qIg5969rOW2g06Yv6gUmVgunJhhN7lulEx2zFoqIgiVB-8DEVZ_VmzWOrsTiNMwt5Y8kMDwrHQhCA/s3145/grotta-di-Foissac-donna-bambino-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3145" data-original-width="2150" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvs6vu0x5nQ3KfRP4gZAlvFL-7mCaiUk4DZ7yO9ROssUey05pFEizhuwIDXefi23qlz-SdgrAhYXOaL0kkOnIRO8VKtyAtTM0keVbh3uk_5Wjj9qIg5969rOW2g06Yv6gUmVgunJhhN7lulEx2zFoqIgiVB-8DEVZ_VmzWOrsTiNMwt5Y8kMDwrHQhCA/s320/grotta-di-Foissac-donna-bambino-ricostruzione.JPG" width="219" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>GROTTE DE LA VACHE - ALLIAT- ARIEGE - FRANCIA<br /></p><p><br /></p><p>Un uomo e una donna nuotano nel fiume fra i pesci: incisioni su osso
(lungo circa 15 cm.), datate 15.000 anni, fra i 225 manufatti
paleolitici della Grotte De La Vache, comune di Alliat, dipartimento
Ariege, regione Occitania, Francia, estesa 250 metri, scoperta nel 1866.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRB4-CDnBb-tIMJlsKl17r7gHzBhradnUeEn7FUZn-rUz8B5XRRrboxmwwBwFN-8gYJGkrxDpMmgg8XKsyhwm8JTVUwXnDM0vbw2tG-F9msnRjpK7ApvMx9V1v0lYrqneby5VWx4qB4qckoQZ3nJ9fkbRe8dyJ4Bl6TwQBemDkYuAvbTFCIEmRVrPdVA/s1600/grotte-de-la-vache-nuotatori.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="429" data-original-width="1600" height="86" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRB4-CDnBb-tIMJlsKl17r7gHzBhradnUeEn7FUZn-rUz8B5XRRrboxmwwBwFN-8gYJGkrxDpMmgg8XKsyhwm8JTVUwXnDM0vbw2tG-F9msnRjpK7ApvMx9V1v0lYrqneby5VWx4qB4qckoQZ3nJ9fkbRe8dyJ4Bl6TwQBemDkYuAvbTFCIEmRVrPdVA/s320/grotte-de-la-vache-nuotatori.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh65MR4CQoo5vgqZEchCl9quBNdEwVw7UJ29M9FzNvbn1tyPrpLESnEttBfAJoZHeIzxemkP9uG8NSjOYH5JzkEGcQer7Ri3LknrLo-osyzi3jBjPpvPujNvO8YGYZCL4BWR9hG9AI0pz-wp0g3AXjmRFN7QUf6ctpI0TYAjHnbVZojfK-bue6aEPXaA/s3199/grotte%20de-la-vache-osso-nuotatori.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1812" data-original-width="3199" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh65MR4CQoo5vgqZEchCl9quBNdEwVw7UJ29M9FzNvbn1tyPrpLESnEttBfAJoZHeIzxemkP9uG8NSjOYH5JzkEGcQer7Ri3LknrLo-osyzi3jBjPpvPujNvO8YGYZCL4BWR9hG9AI0pz-wp0g3AXjmRFN7QUf6ctpI0TYAjHnbVZojfK-bue6aEPXaA/s320/grotte%20de-la-vache-osso-nuotatori.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p> </p><p> GROTTA DI GABILLOU - DORDOGNA - FRANCIA<br /></p><p> </p><p>Uomo con pelliccia e cappuccio, datato 17.000 anni, misure (?): grotta
paleolitica di Gabillou, comune di Sourzac, sponde del fiume Isle,
dipartimento Dordogna, Nuova Aquitania, Pirenei Atlantici, Francia,
scoperta nel 1941, contiene 200 raffigurazioni, è profonda 27 metri.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsTU8YWC_RY9vXLQoCDnoZzKLuUj7Hr-gzXogtJVtxqmsTwIV7BDOmUG-Qkh52Ctd3T3qEBpMsi_t_obNOL5wmVM8ZRKzOkMGXw8k-3i2pFLSMp5VEPDFmP9SduSL555BzR6mfBDu788r0eqX8jGySB4Eb3PFihBIlfs-l3iMOKn2vTIgxZLXd20pHPg/s1947/gabillou-grotta-uomo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1947" data-original-width="1296" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsTU8YWC_RY9vXLQoCDnoZzKLuUj7Hr-gzXogtJVtxqmsTwIV7BDOmUG-Qkh52Ctd3T3qEBpMsi_t_obNOL5wmVM8ZRKzOkMGXw8k-3i2pFLSMp5VEPDFmP9SduSL555BzR6mfBDu788r0eqX8jGySB4Eb3PFihBIlfs-l3iMOKn2vTIgxZLXd20pHPg/s320/gabillou-grotta-uomo.jpg" width="213" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTGZ0VH2qQ3cBIr8cTrhywJYWH5detA4hJwtU-qfiAomjbEbVRr8awl1I98SRylaLb912zYcKxoGf90KGld8RB1qlKSAVbFJLKkbLcoQ7w9B-aw-7ijjzeYJAngdvdwEZQaiEKdnnf_JYAZte8u0ItYkUln7psA-FgJnlYJ5fyGEBjvVmgQfX43QXgGg/s3039/uomo-con-pelliccia-gabillou-grotta.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3039" data-original-width="2811" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTGZ0VH2qQ3cBIr8cTrhywJYWH5detA4hJwtU-qfiAomjbEbVRr8awl1I98SRylaLb912zYcKxoGf90KGld8RB1qlKSAVbFJLKkbLcoQ7w9B-aw-7ijjzeYJAngdvdwEZQaiEKdnnf_JYAZte8u0ItYkUln7psA-FgJnlYJ5fyGEBjvVmgQfX43QXgGg/s320/uomo-con-pelliccia-gabillou-grotta.JPG" width="296" /></a></div><p></p><p> </p><p> GROTTA DI CUSSAC - DORDOGNA - FRANCIA<br /></p><p> </p><p> Cigno fra le 150 figure incise sulle pareti della grotta paleolitica del
comune di Cussac, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania,
Pirenei, Francia, scoperta nel 2000. Non trovo le misure precise del
soggetto, ma le tutte le figure presenti in questa grotta sono
generalmente di grandi dimensioni, datate 25.000 anni. <br /></p><p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMP0mBYD5MKs02Dq27Z25QE6GofF-0YBTl3htdVwJ00nkXnkjBaTc5FjkeGtE10DTGTCMzJm9AVUKg8GjB9ZR7jBftzrVICgO3T8APCUkQ_GlZne_YuQY8SOt44UpNUHYQcE0b_INEHqcZtRs9BsiCrRfxI-DigwXpacaDgx6EsQcscFX_sx51JAYlxA/s1600/cussac-cigno.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMP0mBYD5MKs02Dq27Z25QE6GofF-0YBTl3htdVwJ00nkXnkjBaTc5FjkeGtE10DTGTCMzJm9AVUKg8GjB9ZR7jBftzrVICgO3T8APCUkQ_GlZne_YuQY8SOt44UpNUHYQcE0b_INEHqcZtRs9BsiCrRfxI-DigwXpacaDgx6EsQcscFX_sx51JAYlxA/s320/cussac-cigno.jpg" width="240" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ4uMa4oKdecuGvhJdn2Cc62SizROcikRovkGvhO20I70UdcnI1Dkg2ihOoQjkuLGwo87S627RB0KSyQ88T_KML2AUZNorcIZf59_o6YEv5qLcSVJduFJIyq7Pou9iQcEtUNRA60i9Yuv1kV8sNwuvjqmS_Gz9L_0pHGV3YN4tTpp0OAHF9CTyQr4Hyg/s2989/cussac-grotta-cigno-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2989" data-original-width="2122" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ4uMa4oKdecuGvhJdn2Cc62SizROcikRovkGvhO20I70UdcnI1Dkg2ihOoQjkuLGwo87S627RB0KSyQ88T_KML2AUZNorcIZf59_o6YEv5qLcSVJduFJIyq7Pou9iQcEtUNRA60i9Yuv1kV8sNwuvjqmS_Gz9L_0pHGV3YN4tTpp0OAHF9CTyQr4Hyg/s320/cussac-grotta-cigno-ricostruzione.JPG" width="227" /></a></div><br /><p> </p><p> LES COMBARELLES - LES-EYZIES-DE-TAYAC - FRANCIA<br /></p><p> </p><p>Due figure sovrapposte sulle pareti della grotta paleolitica Les
Combarelles (scoperta nel 1901, contiene 600 raffigurazioni datate
15.000 anni), Les Eyzies De Tayac, Dordogna, Pirenei, Francia:
1- silhouette maschile di danzatore con ali e maschera d'uccello sul
capo, alto 68 cm; 2- profilo umano.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLFt_o4iSxz1Zhrlkx684l8h8vOck95u6RVqXOeJ73y2d4TJRauFHVWsAPBa9JzHFz223VDw2TxfSqqtES2yHSk1xpf_zFQnWxlhe9XhvoYroaOy_SIIUSsI9r7HjcJlM1RlRyaS9Q4Tq2PMTwVDUhbUWPhjCGidtxJ9GygZczqFogC1tZLbpmH71qBA/s1600/les-combarelles.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1065" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLFt_o4iSxz1Zhrlkx684l8h8vOck95u6RVqXOeJ73y2d4TJRauFHVWsAPBa9JzHFz223VDw2TxfSqqtES2yHSk1xpf_zFQnWxlhe9XhvoYroaOy_SIIUSsI9r7HjcJlM1RlRyaS9Q4Tq2PMTwVDUhbUWPhjCGidtxJ9GygZczqFogC1tZLbpmH71qBA/s320/les-combarelles.jpg" width="213" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkS3LXwYtYmvSU9u3jWUW1w5vJEympBCIejkDSpDW1rzlggnL5PeKbp1pnM_uBtz5rSiPrL78PlAOJbPWueGlgV0TXmgFxyyJEtxmeRIr8A5xurIO1pIHqnqoGYfxBi4uq3rDM8KzoQKyhW5kiUOjIetfnaZipdHpIUJFwSdj2nJf9CWUAGcBtVL3KaA/s3802/les-combarelles-silhouette-danzatore-profilo-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2795" data-original-width="3802" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkS3LXwYtYmvSU9u3jWUW1w5vJEympBCIejkDSpDW1rzlggnL5PeKbp1pnM_uBtz5rSiPrL78PlAOJbPWueGlgV0TXmgFxyyJEtxmeRIr8A5xurIO1pIHqnqoGYfxBi4uq3rDM8KzoQKyhW5kiUOjIetfnaZipdHpIUJFwSdj2nJf9CWUAGcBtVL3KaA/s320/les-combarelles-silhouette-danzatore-profilo-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p> </p><p>GEISSENKLOSTERLE - BADEN WURTTENBERG - GERMANIA</p><p> </p><p> Amuleto d'avorio di mammut inciso con figura di sciamano danzante con
ali d'uccello, grande occhio e abbigliamento rituale, alto 3,8 cm.,
datato 43.000 anni, fra i reperti della grotta paleolitica di
Geissenklösterle, Alpi Sveve, Baden Württemberg, Germania, scoperta nel
1963.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk702VCidD0_c2MUUNQhc7CxpzhBqSuPHpu-hgFwlKT8KH2tg5J3HjRo0a6Bv_96pNRdIp9Z4UBMYOxxXrvYE6LwM6ms8uYO8UH8rvNH6m_fXdKwSgh_VZ6tK-Cqhcl1m2pg1qeRkfm0bmI2qAShEn5w-obU68kwBANRE7A2z5Dz9mG9C7SgNVW8NKkg/s1600/geissenklosterle-sciamano.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="824" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk702VCidD0_c2MUUNQhc7CxpzhBqSuPHpu-hgFwlKT8KH2tg5J3HjRo0a6Bv_96pNRdIp9Z4UBMYOxxXrvYE6LwM6ms8uYO8UH8rvNH6m_fXdKwSgh_VZ6tK-Cqhcl1m2pg1qeRkfm0bmI2qAShEn5w-obU68kwBANRE7A2z5Dz9mG9C7SgNVW8NKkg/s320/geissenklosterle-sciamano.jpg" width="165" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNvS9IeaLgILKcG0zaT9fE0a18dNhqoUVx1GT7mRKx4sdTjwGTwvIRKlNDNAd2PoiDR6-yo0qfd93Mf20kbQ8FIMN8po9MSm8zdwBrCNV9HaDxYAuxaMAfFKXlWQSejGts3uXv8vgAYoIs7EsE7IbQjq8rWf4fIlr4a5wF7kDbbTUHWC0st-HiiLxkmQ/s4298/Geissenklosterle-sciamano-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4298" data-original-width="3056" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNvS9IeaLgILKcG0zaT9fE0a18dNhqoUVx1GT7mRKx4sdTjwGTwvIRKlNDNAd2PoiDR6-yo0qfd93Mf20kbQ8FIMN8po9MSm8zdwBrCNV9HaDxYAuxaMAfFKXlWQSejGts3uXv8vgAYoIs7EsE7IbQjq8rWf4fIlr4a5wF7kDbbTUHWC0st-HiiLxkmQ/s320/Geissenklosterle-sciamano-ricostruzione.JPG" width="228" /></a></div><br /><p></p><p> </p><p> GROTTA LA-MARCHE - LUSSAC-LES-CHATEAUX - FRANCIA<br /></p><p> </p><p>Figure sovrapposte su placca di scisto detta "del vecchio saggio"
(fig.n.1 della parte 1°), alta 12 cm., datata 15.000 anni, fra 1.500
placchette incise della grotta paleolitica La Marche, comune di
Lussac-les-Chateaux, dipartimento Vienne, Francia, scoperta nel 1937. E' una delle raffigurazioni su supporto litico più complesse in assoluto. L'immagine ufficialmente diffusa è quella del "vecchio con barba", la prima raffigurata, ma il groviglio di figure al suo interno sembra quasi infinito ed è stato un impegno titanico portarle alla luce.<br /></p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2aovOzE3Uvao1OnYG2esDedrdW1Jc5p-4LlBwojyCBwwrQd7F5aH4VRYztZ3hU_atLxDxvSo4uYk-c9fGoL_aWCElJ24DiCm3pUwgAkPp3n-lD8-HGgHrgOIvanCw4Sf2r-D58ixChOR1eH7q0a5GjehzL7kjOc5zcHp5KS8rxgp7eSpGr1-NCmzrkQ/s2250/1-vecchio-sciamano-la-marche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2250" data-original-width="1983" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2aovOzE3Uvao1OnYG2esDedrdW1Jc5p-4LlBwojyCBwwrQd7F5aH4VRYztZ3hU_atLxDxvSo4uYk-c9fGoL_aWCElJ24DiCm3pUwgAkPp3n-lD8-HGgHrgOIvanCw4Sf2r-D58ixChOR1eH7q0a5GjehzL7kjOc5zcHp5KS8rxgp7eSpGr1-NCmzrkQ/s320/1-vecchio-sciamano-la-marche.jpg" width="282" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQBb0KzU4fgSuQOaDHERnfSeyeTCjDZi1vawoZLQ4imlVoJNp3i1c7S5U6CMRbNXuMaKc7JpNBiocKBc_JCoDZXW628YwjZ0SU6-zdwdPUn_dvc5QpMyaxPRVk_Ld469n1rOtaXP8OOn8juM80rA7tp3QDz_Amqxa8dytPkmcPhZ8HLOOz9PIW8ss4Gw/s3080/P1010284.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3008" data-original-width="3080" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQBb0KzU4fgSuQOaDHERnfSeyeTCjDZi1vawoZLQ4imlVoJNp3i1c7S5U6CMRbNXuMaKc7JpNBiocKBc_JCoDZXW628YwjZ0SU6-zdwdPUn_dvc5QpMyaxPRVk_Ld469n1rOtaXP8OOn8juM80rA7tp3QDz_Amqxa8dytPkmcPhZ8HLOOz9PIW8ss4Gw/s320/P1010284.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYf1xrZkMrbbldOXvhLtZqYfMFVxxIuQfBMbpkjR_H-I0mr7vj2HbiZka0y6xoYmYYquzqyJnnj8RGZD3nWw0cTANuSbQVcHNF_A3AG4pTtR3wiWPqE-7H3i54vfv3f41zRc9s6p45TSC0H0S60HYq7Bc_fxaZmOEXXs3kwFnyKIjGsAfr_WioKC6iag/s4384/1P1010190.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3039" data-original-width="4384" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYf1xrZkMrbbldOXvhLtZqYfMFVxxIuQfBMbpkjR_H-I0mr7vj2HbiZka0y6xoYmYYquzqyJnnj8RGZD3nWw0cTANuSbQVcHNF_A3AG4pTtR3wiWPqE-7H3i54vfv3f41zRc9s6p45TSC0H0S60HYq7Bc_fxaZmOEXXs3kwFnyKIjGsAfr_WioKC6iag/s320/1P1010190.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmjHJJrl_ozzUokOr07OJ3bbAi2tJTIyPf1apwCu7ApApfsWMuB35bv5gLemU0Wgg4MyCYFPTpVVNQ03F2b6DqvuE_KngeFk4GM2pk2ZtDQQ5_cNdZBLhF3w5B7-Qi4b5KXBDpvFtQXvHvXUlKJZPibXoMTXfS-GJ-K_4M_ASzwx9HFDXLPPPX6ZqcxQ/s4395/2lamarche-.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3062" data-original-width="4395" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmjHJJrl_ozzUokOr07OJ3bbAi2tJTIyPf1apwCu7ApApfsWMuB35bv5gLemU0Wgg4MyCYFPTpVVNQ03F2b6DqvuE_KngeFk4GM2pk2ZtDQQ5_cNdZBLhF3w5B7-Qi4b5KXBDpvFtQXvHvXUlKJZPibXoMTXfS-GJ-K_4M_ASzwx9HFDXLPPPX6ZqcxQ/s320/2lamarche-.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNBzRUUVAQIA9NyOV1DmvjIewdy3a_Ygp4LwrLbzWsB1cnreHPlCKUr64OgjniSyGqTNVqHU7D1-oOCDn6clJ0Yfm7SO1wf7Y084JcD6SCF7j3bfZQSCYjMdHnRLF9K67aMsk2LVBqdhCGPFBAynYjZE-s6d94jQO9NbYve1ZSz2g4rnHolyxiTf7csA/s4353/1P1010200.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3060" data-original-width="4353" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNBzRUUVAQIA9NyOV1DmvjIewdy3a_Ygp4LwrLbzWsB1cnreHPlCKUr64OgjniSyGqTNVqHU7D1-oOCDn6clJ0Yfm7SO1wf7Y084JcD6SCF7j3bfZQSCYjMdHnRLF9K67aMsk2LVBqdhCGPFBAynYjZE-s6d94jQO9NbYve1ZSz2g4rnHolyxiTf7csA/s320/1P1010200.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxJcewD8spfh9eVrpluYFOMoa0IrP4Z3vFxc18ZoPKlGqRXbO-XcPbTVB4ayLsK37w8_30a2EH92RZ0oZKfeNgaPIj3_EwsAOEKRwQydd_XCaomdG0xoJhu1jbnvOl_7BDcPfoWTA8O6HJvMmVcn9Uy_OmJUnyzfB6ja55N8zOXjXsfw1Y66Tb4AARYA/s4221/132P1010199.JPG" style="margin-left: 1em; 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text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1xqSySTeydCMLQwW65M-KbNsXkBfgy1k1tdE4twfUR-Bx1kaXu-l8ueykWays9P5cz8L20WnmFlPsZyWBRgEVtTY8BBBvcIziKpqTKoY9hXGGiy6HT_P26HP3YPqFj98dY2YE7Lj-Xo7CCjhitYHu2asoNP3YHo0LAA86bQ0nzzBkI_el5c36FuvuOg/s4578/P1010213.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3148" data-original-width="4578" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1xqSySTeydCMLQwW65M-KbNsXkBfgy1k1tdE4twfUR-Bx1kaXu-l8ueykWays9P5cz8L20WnmFlPsZyWBRgEVtTY8BBBvcIziKpqTKoY9hXGGiy6HT_P26HP3YPqFj98dY2YE7Lj-Xo7CCjhitYHu2asoNP3YHo0LAA86bQ0nzzBkI_el5c36FuvuOg/s320/P1010213.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxHZwdCkMwbT5BYeWbFAWg4S6gx99OHuHmL_n0Gxr7Ez9SHk_PQMADcjZkClIawoFMvnPg0lPTVgGn4N6YczF-yrmJgBSdP32I42gaMdCJbH-tRf-4KRJCtJGGqf7CDiFoBK_f01Eg24IdQhqOJaS9l5hESSQgN27Sp8tt2X5sxMDUR5pyQTQy9yuRsA/s4487/P1010223.JPG" style="margin-left: 1em; 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text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwJXJ0nov_lpuifaq3w0ENUnUorx-2de6kcWvgUaRmWJ1wWHp8-KD8IS3Iqb-2IrjTzDv0pHYNl9T35R4to5IumzQhjGrmOeyNfmSdvKi8zuB-BAqFOx-_jK5hr61X6Gx6aZSj10V_X2nq2El6F8YxJdtAtnikGYJlCd5Z6vqxMriZYdt1nCIE4DHOMg/s4208/aggiunta.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2939" data-original-width="4208" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwJXJ0nov_lpuifaq3w0ENUnUorx-2de6kcWvgUaRmWJ1wWHp8-KD8IS3Iqb-2IrjTzDv0pHYNl9T35R4to5IumzQhjGrmOeyNfmSdvKi8zuB-BAqFOx-_jK5hr61X6Gx6aZSj10V_X2nq2El6F8YxJdtAtnikGYJlCd5Z6vqxMriZYdt1nCIE4DHOMg/s320/aggiunta.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGbnLvJSu-nooZ-Yy_Tpc3HmyffyCPyWTZRxl-01BMCmcyA_2d76ESi7oLPOuhlZS1xgq21tHW2xiIeTR6aWF8Pj425Le6gdqNqJtDz99VGpvNMZEhAr2GrBywHWbUNdZ56Fb4c_swWWIvD4Q9_Cq9a5NVyPAbgGSJN0vBbKQLnThgKNQhxsOZY61xtg/s4235/P1010231.JPG" style="margin-left: 1em; 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text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxiFtdOOc2qfu7pAFPsNr8wnJxvAsf88560iHjhC-x1iKchCuZDINGdMPTpi2kMuzsOa2UOhMBfFjz622E7CZOrMpQnJDadR8EAbFBPFn7hPQowBbCE5V7HyDUrbDHALSRjaVQZKgGcluN1vQXUxOFsHzGt115RuL9cBvCtadIfEMaQ1aaZ-ldFhlC_Q/s4096/FNFKaukXoAMJHZt.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2924" data-original-width="4096" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxiFtdOOc2qfu7pAFPsNr8wnJxvAsf88560iHjhC-x1iKchCuZDINGdMPTpi2kMuzsOa2UOhMBfFjz622E7CZOrMpQnJDadR8EAbFBPFn7hPQowBbCE5V7HyDUrbDHALSRjaVQZKgGcluN1vQXUxOFsHzGt115RuL9cBvCtadIfEMaQ1aaZ-ldFhlC_Q/s320/FNFKaukXoAMJHZt.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjecUFba8Xni7HIIhaiU1UHCVJAqwixOsR2oLTeeKU2gGa9NUQJEnHQc6t5ARc5prcyf4GnYaGt1AadAK3G_amsieUpkX0XX2DzmrsHWNXQ89OVxNj13GBrRETOztin2P008xf123-aevC7fWQNgUoRVOlZfiedDuP4j_UDtNS54R1H4mAUpN-wXp1P6A/s4321/P1010242.JPG" style="margin-left: 1em; 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text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTg38JXkJ6ApnwIfEBYb5JWjs7D0BwKodmj9cNExZXCZu7Q_-mB8zQzcmCw68SgrJT1p_953PBxvcFG43oxDHSLajwq5eD_NqiEw6pqlwDZdFB9VHEU2LmtO6IJDFehhGF5Il32wnwlGCrvqjU0tMJFlzhkUY5uc1aC1xcIfJjgT5cZdFCo6Ue4IR5FQ/s4407/45P1010246.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3119" data-original-width="4407" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTg38JXkJ6ApnwIfEBYb5JWjs7D0BwKodmj9cNExZXCZu7Q_-mB8zQzcmCw68SgrJT1p_953PBxvcFG43oxDHSLajwq5eD_NqiEw6pqlwDZdFB9VHEU2LmtO6IJDFehhGF5Il32wnwlGCrvqjU0tMJFlzhkUY5uc1aC1xcIfJjgT5cZdFCo6Ue4IR5FQ/s320/45P1010246.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKHR2KEtLyrhuoApFCC45PDN2je2sB2mfs8QRH3bELkKmtKXzEJzRUasgWsyFdEAPvu5JPQpcmEc9ZFFWniwdQkxhDgi3P4E1RGghr_WvCDt2FKTAQMdyr1isiYFM7GM4nsOy_EvOBWYN047LzlrBNz14-gg2UIGxPFkbIQVUVOauoxe5I2RUD9DD7mQ/s4093/P1010249.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2895" data-original-width="4093" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKHR2KEtLyrhuoApFCC45PDN2je2sB2mfs8QRH3bELkKmtKXzEJzRUasgWsyFdEAPvu5JPQpcmEc9ZFFWniwdQkxhDgi3P4E1RGghr_WvCDt2FKTAQMdyr1isiYFM7GM4nsOy_EvOBWYN047LzlrBNz14-gg2UIGxPFkbIQVUVOauoxe5I2RUD9DD7mQ/s320/P1010249.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpRL-45u8LhDZxPsp7Hkekil-iHc-Y7kpCu2RYYplYUiajKfDpg0-BH1ApcHM32fi2ehZZCgUKXI5T5sM8nU54s2o3rSWaBJBX8wVwjuPC4lNSQIxPbmRUSoMNsW54I6sZKDUJkG1ia-oLmp6rzxXz4qHP7IFVYBA7JB-_QGQjxoh3ewa45Pl7FR3n0w/s4275/P1010255.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3012" data-original-width="4275" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpRL-45u8LhDZxPsp7Hkekil-iHc-Y7kpCu2RYYplYUiajKfDpg0-BH1ApcHM32fi2ehZZCgUKXI5T5sM8nU54s2o3rSWaBJBX8wVwjuPC4lNSQIxPbmRUSoMNsW54I6sZKDUJkG1ia-oLmp6rzxXz4qHP7IFVYBA7JB-_QGQjxoh3ewa45Pl7FR3n0w/s320/P1010255.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; 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margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3154" data-original-width="4470" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizVy26duPUvCo8oVVPy-yix-zk495pdOt5T-AwMbVf23GMcrO0IstvX14dZnadUrV9HffmJQZa3l6iCfBgaqwsFRj1LZdVZqOORlPtpbD6iKXEPVNBnbCcjjrFF9pe3aM8m5urSGsPAR0Vr2Zs7Rzxcxkp2flr7icXUkzFLHq3eEoY5P9wmrJ_CpDhIA/s320/P1010262.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNB7A_sva6HAtBX7Eu1QQrBgRztu8hJOwgbNRP0FWXu5u5Dx3JIBwglhVnPBF1akOQRI8Km2k5sMEEGtJ-tbYKLIhctdi28_Hdi6BjcGF4w5zSnPXtkQzZjTtZNP7t2lkAFZDRdNn2i1RkAIemDmUcQIJmWZSv50j0L42fGSrvETQoedzxSDVdgFmmTw/s4388/P1010263.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3085" data-original-width="4388" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNB7A_sva6HAtBX7Eu1QQrBgRztu8hJOwgbNRP0FWXu5u5Dx3JIBwglhVnPBF1akOQRI8Km2k5sMEEGtJ-tbYKLIhctdi28_Hdi6BjcGF4w5zSnPXtkQzZjTtZNP7t2lkAFZDRdNn2i1RkAIemDmUcQIJmWZSv50j0L42fGSrvETQoedzxSDVdgFmmTw/s320/P1010263.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGnH4wvxVB90pWjmkbzEgyJmvxuju8lceWfpncQapvqcOYVUSTm5rwNSCtYil8vbE-K9-LDqRC9ylfIiFUBsQ04VQlv0MvzztGvfw_c2ygZiy3Eh0DFvESBWPwya9S0_P3bDLbLzUKFvTLYbYaSccOUCvW7_nL6K2WFfP4p8eAQC6CG-tKv-jr7h-dCw/s4459/P1010275.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3150" data-original-width="4459" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGnH4wvxVB90pWjmkbzEgyJmvxuju8lceWfpncQapvqcOYVUSTm5rwNSCtYil8vbE-K9-LDqRC9ylfIiFUBsQ04VQlv0MvzztGvfw_c2ygZiy3Eh0DFvESBWPwya9S0_P3bDLbLzUKFvTLYbYaSccOUCvW7_nL6K2WFfP4p8eAQC6CG-tKv-jr7h-dCw/s320/P1010275.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHuKhbDUQivsGZ4ytQTgH7qVp40Jjlyr8DG-SGgh7huuxc3kLXybG8cS2sJjDiJxtoWwh5PsA29Xm4J-Pjk-XHND-gFnDTj0VIlmBR98Cd2G5vUmKNZU3ESg5a4lXWGthhVU-0D0vJ0QdYOLRWfdcnX-V9Vv0eFZf3as_3PI00XM6KXY2EVEnDZH4O9g/s4396/P1010276.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3091" data-original-width="4396" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHuKhbDUQivsGZ4ytQTgH7qVp40Jjlyr8DG-SGgh7huuxc3kLXybG8cS2sJjDiJxtoWwh5PsA29Xm4J-Pjk-XHND-gFnDTj0VIlmBR98Cd2G5vUmKNZU3ESg5a4lXWGthhVU-0D0vJ0QdYOLRWfdcnX-V9Vv0eFZf3as_3PI00XM6KXY2EVEnDZH4O9g/s320/P1010276.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqZ6RebZD2BZ5m4voHu9j4ByCOGqmJvcIDi4HhkmqFjiYV1LKzOAmK3khE1mK8_tSPLQw0FWzmtVBPmkU26HbCNprXnosi3M4f7GS6NjfI5O79zYqCEETLOQd4uaawpYeGEhhP-RsRK4ieW5PX-pSSkF3n_Xsesb5NmsaVX93nwIF9Fr-L0gWuK2T7tQ/s4344/P1010282.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3077" data-original-width="4344" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqZ6RebZD2BZ5m4voHu9j4ByCOGqmJvcIDi4HhkmqFjiYV1LKzOAmK3khE1mK8_tSPLQw0FWzmtVBPmkU26HbCNprXnosi3M4f7GS6NjfI5O79zYqCEETLOQd4uaawpYeGEhhP-RsRK4ieW5PX-pSSkF3n_Xsesb5NmsaVX93nwIF9Fr-L0gWuK2T7tQ/s320/P1010282.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9sViFD_WrYFZyb_nPUKovv142F7fnMzyRFbGGB1wtzjh9_UCYe8jk6-yXG51FIiQYfIskFOayKJJ6At4Y9CShsmrw4hzIYs7wf4ZzyIKFIFw87UQEghNav8kBh3khMLpUTffH8X9boGvRmEEDG09LmFStw0hqbWNdzGZS_KRLsH3n7vEyNIEyD5PCEA/s4240/P1010283.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2931" data-original-width="4240" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9sViFD_WrYFZyb_nPUKovv142F7fnMzyRFbGGB1wtzjh9_UCYe8jk6-yXG51FIiQYfIskFOayKJJ6At4Y9CShsmrw4hzIYs7wf4ZzyIKFIFw87UQEghNav8kBh3khMLpUTffH8X9boGvRmEEDG09LmFStw0hqbWNdzGZS_KRLsH3n7vEyNIEyD5PCEA/s320/P1010283.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0UKTvicoOfHX4qgeqfBHK-sy5K8MFiwuhF9laKRfIGP2OeLoTUpzbHtSHSGjlSKkj3Xuvg-mOVx2P8cKTkqHBilBMpkz8bZH6W7q3Or1O3IcWsT7-Jhmlkk64dsbQy3_lpFoJ-sHovlWfK9eH-4lYf9rGR4HjXzWu8T7KfutEGPUB48cZJPSje2sAPw/s4453/P1010285.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3165" data-original-width="4453" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0UKTvicoOfHX4qgeqfBHK-sy5K8MFiwuhF9laKRfIGP2OeLoTUpzbHtSHSGjlSKkj3Xuvg-mOVx2P8cKTkqHBilBMpkz8bZH6W7q3Or1O3IcWsT7-Jhmlkk64dsbQy3_lpFoJ-sHovlWfK9eH-4lYf9rGR4HjXzWu8T7KfutEGPUB48cZJPSje2sAPw/s320/P1010285.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSBAVwSHHV8X9VfUpb0GIRIDwEcYJnLOPtXGJNqN7kR0xhC6CHd1HzOMAjBQ9XVYAQ7SmSx4ptbKnWwTW9wbTQhN8zNLcPSqe0fLm-c8_Ha9tGhSrPAQf_ckhCfZo1DgnIG25J7KRACyFKdUwM4zprzgC-xuIv2YWQ7uUvip-JraDC0CH8X5wlcDfTvw/s3150/P1010288.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3150" data-original-width="2219" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSBAVwSHHV8X9VfUpb0GIRIDwEcYJnLOPtXGJNqN7kR0xhC6CHd1HzOMAjBQ9XVYAQ7SmSx4ptbKnWwTW9wbTQhN8zNLcPSqe0fLm-c8_Ha9tGhSrPAQf_ckhCfZo1DgnIG25J7KRACyFKdUwM4zprzgC-xuIv2YWQ7uUvip-JraDC0CH8X5wlcDfTvw/s320/P1010288.JPG" width="225" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFSDWNrWFhL6fBM01pgh-sgvNTv-PAqXXANbmvoe6Wt-hFO0GvHB16sb12G-xEEQtzdV438ObGBww914v1FXlOMm_c1pMea1qluwpTo7-enU4zCOD3pF2fDhg8B6g1B_RoCxh1gJsOv5gCobEjZphzzXWmMUh04-_BAWdNcuVNZIaEWDPtRHYMxP47pg/s4141/P1010292.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2928" data-original-width="4141" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFSDWNrWFhL6fBM01pgh-sgvNTv-PAqXXANbmvoe6Wt-hFO0GvHB16sb12G-xEEQtzdV438ObGBww914v1FXlOMm_c1pMea1qluwpTo7-enU4zCOD3pF2fDhg8B6g1B_RoCxh1gJsOv5gCobEjZphzzXWmMUh04-_BAWdNcuVNZIaEWDPtRHYMxP47pg/s320/P1010292.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6MAZCD6srVE2kD5gdDcbJjWXniy_Wy4F5OiT6p2tN3CeSgL1Xl2xUxgut4YLkDaKVBKvslMIuaWc7U12W_SHAcbCk4yt8h6ukz7HSBNRINbAJJZ3PqZIRwBsx3ff0lxjkWiQbFkbqhpuIWup_8iUXLLq07i2HF30eHAOyp6uCC6mczQ2nB-mz7iWtFg/s1000/P1010293.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="717" data-original-width="1000" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6MAZCD6srVE2kD5gdDcbJjWXniy_Wy4F5OiT6p2tN3CeSgL1Xl2xUxgut4YLkDaKVBKvslMIuaWc7U12W_SHAcbCk4yt8h6ukz7HSBNRINbAJJZ3PqZIRwBsx3ff0lxjkWiQbFkbqhpuIWup_8iUXLLq07i2HF30eHAOyp6uCC6mczQ2nB-mz7iWtFg/s320/P1010293.JPG" width="320" /></a></div><br /><p> </p><p>Profilo di donna di spalle con cappello (misure assenti, in media 10-15 cm) su
una fra 1500 placchette di scisto incise, datate 15.000 anni, della
grotta paleolitica LaMarche, comune Lussac Les Chateaux, dipartimento
Vienne, Francia, scoperta nel 1937.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0UPdwkTk0uraukpLNLcFX7cVM_QafcJ0jIlyJfiitejDuvoV_G3V65umJOPs729mM4xsmE1vYUbhrLj9Hbwf98061hhtjNb3eLuya-_2wnZF7Zfy6lP8qU7_r7X4UEMUgYiEwQJVKbyArC3wrtPENpE_Xehezys9Z2f4juZBswsPjcC4lve33yK2xmA/s1430/ragazza-di-spalle.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1430" data-original-width="1383" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0UPdwkTk0uraukpLNLcFX7cVM_QafcJ0jIlyJfiitejDuvoV_G3V65umJOPs729mM4xsmE1vYUbhrLj9Hbwf98061hhtjNb3eLuya-_2wnZF7Zfy6lP8qU7_r7X4UEMUgYiEwQJVKbyArC3wrtPENpE_Xehezys9Z2f4juZBswsPjcC4lve33yK2xmA/s320/ragazza-di-spalle.jpg" width="309" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPv-uRNyQpZ4jtwbGqjLT6MV0bBeCN6mmDPzDxvXHB8XzaZO0rdpW3WKn0tLsAzEHaF2KBj3YdSVIH-AAbVoww4cSIT0NbAUUd014444_WepDtfpRqEgh0_qx8RRW5mE1UnMO0p5_7e4yYNRhsT3-hBza01DbGTdoZ50gECYAxjEQHNudg3OKJWclgSg/s1600/ragazza-di-spalle2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1552" data-original-width="1600" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPv-uRNyQpZ4jtwbGqjLT6MV0bBeCN6mmDPzDxvXHB8XzaZO0rdpW3WKn0tLsAzEHaF2KBj3YdSVIH-AAbVoww4cSIT0NbAUUd014444_WepDtfpRqEgh0_qx8RRW5mE1UnMO0p5_7e4yYNRhsT3-hBza01DbGTdoZ50gECYAxjEQHNudg3OKJWclgSg/s320/ragazza-di-spalle2.jpg" width="320" /></a></div><br /> <br /><p></p><p>Profilo giovanile e silhouette femminile vestita (misure 2,5 cm.) su una
delle 1.500 placchette di scisto incise con figure sovrapposte, datate
15.000 anni, della grotta paleolitica La Marche, comune di Lussac Les
Chateaux, dipartimento Vienne, Francia, scoperta nel 1937.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKwev48vd66hU17Qox0SNcIhcth8iWIknA3a6dXlXjVMz56nC1vAoF8jUXVkTPrHhSkqFc796dYlMlmJrPcxUB-fLKuUne3TX1xyB1VtXhT5wUMx7JymyIV7U-kfgXn9SuS5fAL499eopxgmt7Pg-2prr2S2SG2puFqZTavqiQMuPCoo3kXlwc4RxvYQ/s500/lamarche-donna-ragazzo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="448" data-original-width="500" height="287" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKwev48vd66hU17Qox0SNcIhcth8iWIknA3a6dXlXjVMz56nC1vAoF8jUXVkTPrHhSkqFc796dYlMlmJrPcxUB-fLKuUne3TX1xyB1VtXhT5wUMx7JymyIV7U-kfgXn9SuS5fAL499eopxgmt7Pg-2prr2S2SG2puFqZTavqiQMuPCoo3kXlwc4RxvYQ/s320/lamarche-donna-ragazzo.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaL8CiUF5Zt5JGeFsLl3tDW28uPdN822sPbwM56eOJ_xxPVLA-coeh6JjNkKckO5tgYdhKNdrvl3OTbdbhBFfKqQYjaolMk7XpRD_6BGMFG2xP1Gqpan1cmNhmMC5aM14kJBiLHJLEYg6noC2IRYeiLniqboMN58eVrV75SVnTUdmi6Y1uBBS8mtWB4w/s3924/2-lamarche-profilo-solhouette-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3384" data-original-width="3924" height="276" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaL8CiUF5Zt5JGeFsLl3tDW28uPdN822sPbwM56eOJ_xxPVLA-coeh6JjNkKckO5tgYdhKNdrvl3OTbdbhBFfKqQYjaolMk7XpRD_6BGMFG2xP1Gqpan1cmNhmMC5aM14kJBiLHJLEYg6noC2IRYeiLniqboMN58eVrV75SVnTUdmi6Y1uBBS8mtWB4w/s320/2-lamarche-profilo-solhouette-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p> Una fra 1500 placchette di scisto con immagini sovrapposte e integrate
(155 di figure umane) datate 15.000 anni, della grotta paleolitica La
Marche, comune Lussac Les Chateaux, dipartimento Vienne, Francia,
scoperta nel 1937. 3 profili umani; 1 cavallo; 1 bisonte; 2 capodogli.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh63IDvvMReHJLLeh35OG9gWbVq6qzMfaJVtMXL_ugp0EagCtFytHDnaAbdjZ5PzaM4JjZ8-ahXnnVlFl9XOUlzyKZS5xM5GQ3jc0irT9QHyCd1QZLA5BQi6Ad-9uVNlLWWxXZRhaJ6kkkv8O77ZRmxm8Yy_h9L6aVMsiHlSS3XYhVt1pnG1kjuTH98g/s617/molti-volti.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="588" data-original-width="617" height="305" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh63IDvvMReHJLLeh35OG9gWbVq6qzMfaJVtMXL_ugp0EagCtFytHDnaAbdjZ5PzaM4JjZ8-ahXnnVlFl9XOUlzyKZS5xM5GQ3jc0irT9QHyCd1QZLA5BQi6Ad-9uVNlLWWxXZRhaJ6kkkv8O77ZRmxm8Yy_h9L6aVMsiHlSS3XYhVt1pnG1kjuTH98g/s320/molti-volti.png" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9BEExBe1yBIvWjDytAr1qP1fiFqDlE-dS-geGIhTZMRycD4ZZIdB9QOv7vSzP08gaEKYurMDP__o_n5EiniByarGFYw-I8i2N4vi3AzSdPuH79R_15fLKCCGM3krpV0KcH3fcRLs65rsQ4P2VGo7KJTgvLHNM9YjednJyMddHdGVVV7ICpKqPybCOVw/s1600/img.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="984" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9BEExBe1yBIvWjDytAr1qP1fiFqDlE-dS-geGIhTZMRycD4ZZIdB9QOv7vSzP08gaEKYurMDP__o_n5EiniByarGFYw-I8i2N4vi3AzSdPuH79R_15fLKCCGM3krpV0KcH3fcRLs65rsQ4P2VGo7KJTgvLHNM9YjednJyMddHdGVVV7ICpKqPybCOVw/s320/img.jpg" width="197" /></a></div><br /><p></p><p>Una fra 1500 placchette di scisto con immagini sovrapposte composite
(155 di figure umane) datate 15.000 anni, della grotta paleolitica La
Marche, comune Lussac Les Chateaux, dipartimento Vienne, Francia,
scoperta nel 1937. Silhouette femminile-2 profili maschili- testa
cavallo.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdZZiYQJOccKpvfAndbUyj5R8eOOFoOTueM3Ql8xYcLNntGd8dzOczKe2x9JxfEU-c5UrWoYTzUKplIO45ovwJ5Uj3BhsE7HSK1SCVHIfhm4Z5-tJM7R9RANYQ7U3sh84HKYxWgV2g-fbd67QKJrpK4BKHBP3u8y7Ffi6OLFc9VXwW6ThDnleXO5L_tg/s524/img.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="524" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdZZiYQJOccKpvfAndbUyj5R8eOOFoOTueM3Ql8xYcLNntGd8dzOczKe2x9JxfEU-c5UrWoYTzUKplIO45ovwJ5Uj3BhsE7HSK1SCVHIfhm4Z5-tJM7R9RANYQ7U3sh84HKYxWgV2g-fbd67QKJrpK4BKHBP3u8y7Ffi6OLFc9VXwW6ThDnleXO5L_tg/s320/img.jpg" width="305" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTH4iUqnApn4JKjq-3FJeAc8mgU76cHFe8m7sJcFTnNn5uv2nPn-Wc5zCqA6ZWAV4RURTzC_NT_kG65xMYjQpHeJLB8wpLYsck3coyHAMwcm93BRkvsVBpqMuIE73DOhv-Y31pwziNEx1es8zjecWEe7YOjd7bsRrVAuBv2g640f7mc8-Id8bnnOhkTg/s1600/donna-uomini-cavallo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1498" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTH4iUqnApn4JKjq-3FJeAc8mgU76cHFe8m7sJcFTnNn5uv2nPn-Wc5zCqA6ZWAV4RURTzC_NT_kG65xMYjQpHeJLB8wpLYsck3coyHAMwcm93BRkvsVBpqMuIE73DOhv-Y31pwziNEx1es8zjecWEe7YOjd7bsRrVAuBv2g640f7mc8-Id8bnnOhkTg/s320/donna-uomini-cavallo.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Ho dovuto fotografare lo schermo del computer, le foto purtroppo non
sono scaricabili dal sito. Una fra le 1500 placche di scisto con
immagini composite (di cui 155 con figure umane) datate 15.000 anni, di
circa 15 cm., della grotta paleolitica La Marche, Lussac Les Chateaux,
Vienne, Francia, scoperta nel 1937. Vai a foto n.7:<br />
<a class="group-color" href="https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow</a></p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO4Lao2VwJQFcz0NgRl84f122fY00NJov-TwsR3p-W02MSshlOxBZZauUilc5W8YvzCLlou4WQ2Ig3apo8UBPrBwyMLBA2CnZlMH_790cSidU1VbyCm8qlL6ktlwjycN3je8FDh5ZB5Z-GSu0JvSxzER6xW9i-oUAqb4RApdRIc4DjtLKnZhzYSLeVhA/s1600/donna-ragazzo22.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1348" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO4Lao2VwJQFcz0NgRl84f122fY00NJov-TwsR3p-W02MSshlOxBZZauUilc5W8YvzCLlou4WQ2Ig3apo8UBPrBwyMLBA2CnZlMH_790cSidU1VbyCm8qlL6ktlwjycN3je8FDh5ZB5Z-GSu0JvSxzER6xW9i-oUAqb4RApdRIc4DjtLKnZhzYSLeVhA/s320/donna-ragazzo22.jpg" width="270" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMnpwfoLQQDSZF-YxnslfV49MpMJgavkPFJ_4h5tI0jCcNzVtLqUdpZCmFXahixyEQK74RN7mHR9FuxRU63-13Ytb3pamUSp9t4sB021haIR_b5mCq70C_ArikNnT7wFpwdP_MyDMutO8oGhg6lxiuQO5vPpHvB6j_DcWVRGune1UWh3S13cp8abfUgw/s4320/donna-ragazzo-lamarche-ricostruzione%20-%20Copia%20(2).JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2611" data-original-width="4320" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMnpwfoLQQDSZF-YxnslfV49MpMJgavkPFJ_4h5tI0jCcNzVtLqUdpZCmFXahixyEQK74RN7mHR9FuxRU63-13Ytb3pamUSp9t4sB021haIR_b5mCq70C_ArikNnT7wFpwdP_MyDMutO8oGhg6lxiuQO5vPpHvB6j_DcWVRGune1UWh3S13cp8abfUgw/s320/donna-ragazzo-lamarche-ricostruzione%20-%20Copia%20(2).JPG" width="320" /></a></div><p> </p><p>Licantropo su placca di scisto (larga 14 cm) conosciuto come "lo
stregone di La Marche", su una delle 1.500 placchette di scisto incise
con figure sovrapposte, datate 15.000 anni, della grotta paleolitica La
Marche, comune di Lussac Les Chateaux, dipartimento Vienne, Francia,
scoperta nel 1937. Le 3 teste di lupo sovrapposte evocano una
trasformazione sciamanica, le linee verticali sul viso indicano i peli.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDKbS-0k0ECjPYx4HheLtIkqiy8vT5fdGXMurt_BsUwm4QP8W6GPE3cYJ80-z5SeQNiDHXHJktrNXHy-vB0cV3j80dzSBO5KJ8D5ph2tHX29PoEJ-sSNfLan8n7acE8vOEgPGtbAQO1Tn1pxWKbKYGYz8UsHsFK1zJhD4TpFuQ1voTkFYVsvToQ6w7nA/s2670/img_5517scarifiedfacelamarche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2670" data-original-width="2611" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDKbS-0k0ECjPYx4HheLtIkqiy8vT5fdGXMurt_BsUwm4QP8W6GPE3cYJ80-z5SeQNiDHXHJktrNXHy-vB0cV3j80dzSBO5KJ8D5ph2tHX29PoEJ-sSNfLan8n7acE8vOEgPGtbAQO1Tn1pxWKbKYGYz8UsHsFK1zJhD4TpFuQ1voTkFYVsvToQ6w7nA/s320/img_5517scarifiedfacelamarche.jpg" width="313" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_94QrVHq2lRp2KhRvPZCnycyc4hgqoHzdjMkdrLwoj6azdBXwRsu1JgP5w-RYbz-DCv2BhBOG6Ij9DEBXBzyAuQQQMcuiytKdqpMGS_V7e60wesiKUK0zSA8XYYOnFqIi_QMxhSzxYSNpWgvVPprY4TRLhsSxm55Kzd1JZO67LLrBCbURHeKWcItWNQ/s4358/P1010104.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3090" data-original-width="4358" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_94QrVHq2lRp2KhRvPZCnycyc4hgqoHzdjMkdrLwoj6azdBXwRsu1JgP5w-RYbz-DCv2BhBOG6Ij9DEBXBzyAuQQQMcuiytKdqpMGS_V7e60wesiKUK0zSA8XYYOnFqIi_QMxhSzxYSNpWgvVPprY4TRLhsSxm55Kzd1JZO67LLrBCbURHeKWcItWNQ/s320/P1010104.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbX77aVnHSCQlMh0cYcx2I48np7qZOag8kXKOS0FzTmLWSsCYv55VKLqlhTVKMFK5fqY0eA_gH-fASh4OU3Qp-qlPv0_7a8KE4paAKfA8fdcQzZdyVapaTYnNBgVGDU8hGPyFYm3f3btg4oBRrTuYFS9AyoltuSyFjp5OVhtmsuXDiW30njVikWeIdcQ/s4376/P1010103.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3123" data-original-width="4376" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbX77aVnHSCQlMh0cYcx2I48np7qZOag8kXKOS0FzTmLWSsCYv55VKLqlhTVKMFK5fqY0eA_gH-fASh4OU3Qp-qlPv0_7a8KE4paAKfA8fdcQzZdyVapaTYnNBgVGDU8hGPyFYm3f3btg4oBRrTuYFS9AyoltuSyFjp5OVhtmsuXDiW30njVikWeIdcQ/s320/P1010103.JPG" width="320" /></a></div><p><br /></p><p></p><p>Placchetta di calcare (misure assenti, solitamente sui 10-15 cm.) con
figure sovrapposte, datate 15.000 anni, fra 1500 esemplari (155 con
ritratti umani) della grotta paleolitica La Marche, comune di Lussac Les
Chateaux, dipartimento Vienne, Pirenei, Francia, scoperta nel 1937.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXHUGLvBlToFEuH3llbqss96VhBjK-JeWiCTuQXKXYPcL2H2gdncfgsvTUU0GWF4YDSvoXDLU33hf3tM6lq6CL-YYEHH94LsSHdLcbdWzRbMGKu33A6-cYqG5iDUvR7lBPvNaGyq_j9laUCHQcJThjw6H591c8QgleuAuLStepRSxdns471MiY1wjYQA/s554/7soggetti-o.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="554" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXHUGLvBlToFEuH3llbqss96VhBjK-JeWiCTuQXKXYPcL2H2gdncfgsvTUU0GWF4YDSvoXDLU33hf3tM6lq6CL-YYEHH94LsSHdLcbdWzRbMGKu33A6-cYqG5iDUvR7lBPvNaGyq_j9laUCHQcJThjw6H591c8QgleuAuLStepRSxdns471MiY1wjYQA/s320/7soggetti-o.jpg" width="310" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZJ7eNGN_NS4KE4WFnaWKVPPoO5HtBO8lEfD000RWr_nMOLSBKkt1JUTI2TqVetisj5twY9AFGufoWlCBvtyJmMFZ33MDDcffwHcFHT_7ghfC-PmEUJONlJb5H4odf5KTN1EP28hRVeiblEv-u8ffPqMSlCY7nINfgY6Inc7Yv4GcmJIuBJNcyfg0ycw/s4340/lamarche-7profili-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4340" data-original-width="2835" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZJ7eNGN_NS4KE4WFnaWKVPPoO5HtBO8lEfD000RWr_nMOLSBKkt1JUTI2TqVetisj5twY9AFGufoWlCBvtyJmMFZ33MDDcffwHcFHT_7ghfC-PmEUJONlJb5H4odf5KTN1EP28hRVeiblEv-u8ffPqMSlCY7nINfgY6Inc7Yv4GcmJIuBJNcyfg0ycw/s320/lamarche-7profili-ricostruzione.JPG" width="209" /></a></div><br /><p></p><p>Blocco di scisto a figure sovrapposte, datate 15.000 anni (misure: 25
cm) fra 1500 esemplari della grotta paleolitica La Marche, comune
di Lussac Les Chateaux, dipartimento Vienne, Francia, scoperta nel 1937.
1-bisonte. 2-profilo. 3-renna integrata a silhouette femminile. 4-lupo.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrEdm6WwysybGJWopyWAq6WDLC4Yso_hnrpBmFDoBUfAHAfcR2Z5RHhMR9VnoKEEth4S5MCY0AjR8H7rP6j2Po7DPp0ntZbrCGgVAvrvOTtTBD7HwclUX3qqJ5qekJWbEWZZYObZI9dAUNZvzUP43OnC17nhQ8pARktmHeMBTAoYd9ZCC-nE8BnEsYUA/s3289/1-img_5520animalslamarche2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2018" data-original-width="3289" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrEdm6WwysybGJWopyWAq6WDLC4Yso_hnrpBmFDoBUfAHAfcR2Z5RHhMR9VnoKEEth4S5MCY0AjR8H7rP6j2Po7DPp0ntZbrCGgVAvrvOTtTBD7HwclUX3qqJ5qekJWbEWZZYObZI9dAUNZvzUP43OnC17nhQ8pARktmHeMBTAoYd9ZCC-nE8BnEsYUA/s320/1-img_5520animalslamarche2.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnAIpOj1dVFHfrSn-ifRg7HxOkN99mb7ugl9uR7UXkLbKvw_utuTYc7WmirlT5MviP0ugmTVnRTp0apbTSLEcvxPsJkd8sllNpgs6e5W03COUrqDmFSfI8zQsxulY_Dh4AWvSEI0K_4vwr258cE2QDgP-AUy7DIVXKC7D3DxT3kPsdYTaTrqW1mv_guA/s3602/ricostruzione-lamarche-blocco-scisto-stambecco-profilouomo-donnarenna-lupo.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3218" data-original-width="3602" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnAIpOj1dVFHfrSn-ifRg7HxOkN99mb7ugl9uR7UXkLbKvw_utuTYc7WmirlT5MviP0ugmTVnRTp0apbTSLEcvxPsJkd8sllNpgs6e5W03COUrqDmFSfI8zQsxulY_Dh4AWvSEI0K_4vwr258cE2QDgP-AUy7DIVXKC7D3DxT3kPsdYTaTrqW1mv_guA/s320/ricostruzione-lamarche-blocco-scisto-stambecco-profilouomo-donnarenna-lupo.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p> 7 soggetti su una fra 1500 placchette di scisto a figure sovrapposte
(155 di volti umani) datate 15.000 anni, della grotta paleolitica La
Marche, comune Lussac Les Chateaux, dipartimento Vienne, Francia,
scoperta nel 1937. Misure precise assenti, in media 10-15 cm.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2TvambBNStRL8MBi5cWCXlAE0TwL4mTROqgS0HEcwQIVf9wNyZB5KrwR6HrJfsojadcUhXWj_Aq-TcGn_XELzvzWVnYl_D680LusqjPgG69MT-f9gHsHZookljPq8w0-ql9Uq5zGKVUgyuQmfKjTP7bRU78baVp3dqWEGt4DoXfjEIvZ2gso2iUcc1Q/s614/7-soggetti-orso.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="614" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2TvambBNStRL8MBi5cWCXlAE0TwL4mTROqgS0HEcwQIVf9wNyZB5KrwR6HrJfsojadcUhXWj_Aq-TcGn_XELzvzWVnYl_D680LusqjPgG69MT-f9gHsHZookljPq8w0-ql9Uq5zGKVUgyuQmfKjTP7bRU78baVp3dqWEGt4DoXfjEIvZ2gso2iUcc1Q/s320/7-soggetti-orso.jpg" width="313" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnCQ9nqQyWDoQJOwNq4lyOLhbUJkleYo0A-1uHcZAhKQQGv0vcEkp93PjEdeHgbPAkc_4flttcozWsqDyxfiybpCYmLh_fZYKJE2LrP7NjokUBkrBWfGYAVM8L45oNKxJ0-vF9jcD1IYaJ1r8Jv_khxlQ7QP0iXZCDiniMp40-GSxao-aC_abtqNkIAw/s4531/lamarche-orso-4profili-donna-lupo-sciamanodanzante-uccello.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4531" data-original-width="2338" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnCQ9nqQyWDoQJOwNq4lyOLhbUJkleYo0A-1uHcZAhKQQGv0vcEkp93PjEdeHgbPAkc_4flttcozWsqDyxfiybpCYmLh_fZYKJE2LrP7NjokUBkrBWfGYAVM8L45oNKxJ0-vF9jcD1IYaJ1r8Jv_khxlQ7QP0iXZCDiniMp40-GSxao-aC_abtqNkIAw/s320/lamarche-orso-4profili-donna-lupo-sciamanodanzante-uccello.JPG" width="165" /></a></div><br /><p></p><p>Due profili (di cui uno doppio) graffiti su una fra 1.500 placchette di
scisto decorate (155 con figure umane) scoperte nel 1935 nella grotta
paleolitica La Marche, comune Lussac Les Chateaux, dipartimento Vienne,
Francia. Datata 15.000 anni; misure assenti, in media 10-15 cm.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmMUHAw9Q6rzUtw0aNtoZQ7LFKtyLB-dDsaJyqkBb1PvAUm8ctzW-0Ch0Szn152MsdZelIbL_cOYSL-jsNhO6aBN9vasEzjbm8QPWA0onLQbVlLrWICut_5FWoNPTyvZlLQVf8nemeBzSxLTcbkk9zskreCQbhNhnpthsjojjBjA_gQOQs1bMzWhd1_w/s1571/p1130737bettermarche-12cm%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1418" data-original-width="1571" height="289" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmMUHAw9Q6rzUtw0aNtoZQ7LFKtyLB-dDsaJyqkBb1PvAUm8ctzW-0Ch0Szn152MsdZelIbL_cOYSL-jsNhO6aBN9vasEzjbm8QPWA0onLQbVlLrWICut_5FWoNPTyvZlLQVf8nemeBzSxLTcbkk9zskreCQbhNhnpthsjojjBjA_gQOQs1bMzWhd1_w/s320/p1130737bettermarche-12cm%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAIjB4uNDwVGGKUzuJdOU7LCbAjBsqxmaTJ6XyKQhFbfbIVL7s8aUeiXY03CFg92s7x0mQiiUF-XIQy2UmVEbBAtZqohMHQaNr9t5PNhpBt8jsU0o1ErVqZv017Dsf-JWmB63unGH-WbptHyTFfs2EyHqTVpwUF9tdl6P0qLu40g0U5TMOb731-tOS6A/s4292/2profili-grotta-la-marche-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3084" data-original-width="4292" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAIjB4uNDwVGGKUzuJdOU7LCbAjBsqxmaTJ6XyKQhFbfbIVL7s8aUeiXY03CFg92s7x0mQiiUF-XIQy2UmVEbBAtZqohMHQaNr9t5PNhpBt8jsU0o1ErVqZv017Dsf-JWmB63unGH-WbptHyTFfs2EyHqTVpwUF9tdl6P0qLu40g0U5TMOb731-tOS6A/s320/2profili-grotta-la-marche-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p>Leone ruggente, figura in movimento, su una delle 1.500 placchette di scisto scoperte nel 1935 nella grotta paleolitica La Marche, Lussac Les Chateaux, dipartimento Vienne, Francia. Datata 15.000 anni, misure: 10 x 14 cm, con il tema tradizionale delle immagini in movimento del Paleolitico Superiore.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgie682LLyY2UDTSbPLd8NyM6cR3Tmdi2mPYXIlOtfD1MF0GjjdwFEIGCX2L9TPrrYBZqyPQjgM_6q-4Zh2-eP3eZ04MFLBm-Ryd3_6DPdVieihvclzw4kvdRtqVRHRUgOBH9csDEa7jGFEFJmP2cdDKkcA6Ix9wY7wxeTW8X5OD-IrUIcaAEtHbnq56Q/s800/leone-ruggente-lamarche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgie682LLyY2UDTSbPLd8NyM6cR3Tmdi2mPYXIlOtfD1MF0GjjdwFEIGCX2L9TPrrYBZqyPQjgM_6q-4Zh2-eP3eZ04MFLBm-Ryd3_6DPdVieihvclzw4kvdRtqVRHRUgOBH9csDEa7jGFEFJmP2cdDKkcA6Ix9wY7wxeTW8X5OD-IrUIcaAEtHbnq56Q/s320/leone-ruggente-lamarche.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_XggbGaWE_W6JTtgt6f5OzBlZmhc1JlWTDH4UfSofAiDjuLWhh8tky2jSYzDatN_xBJlggZsnoi_Lbss-LjEvR0MM6nIVbMWRdNRG1rT5-RxeTGJwyHSDssxrBbuFDMv-G-kbJt_p8stjCxEdLwkfTPZlpXCs4aArcnEoeOxhAJI_XDNjW7gf2DXTMg/s4469/la-marche-leone-ruggente.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1821" data-original-width="4469" height="130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_XggbGaWE_W6JTtgt6f5OzBlZmhc1JlWTDH4UfSofAiDjuLWhh8tky2jSYzDatN_xBJlggZsnoi_Lbss-LjEvR0MM6nIVbMWRdNRG1rT5-RxeTGJwyHSDssxrBbuFDMv-G-kbJt_p8stjCxEdLwkfTPZlpXCs4aArcnEoeOxhAJI_XDNjW7gf2DXTMg/s320/la-marche-leone-ruggente.JPG" width="320" /></a></div><br /><p>Difficile interpretare questo insieme che sembra raffigurare un soggetto
con braccio proteso verso una sagoma femminile di spalle, fra le 1500
placchette di scisto decorate, datate 15.000 anni, della grotta
paleolitica La Marche, Lussac Les Chateaux, Francia, scoperta nel 1937.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_97X8tBalz5-C8bsCXrlvpMz9Xp2RWH3akeLZxh9E4Li7bLjLGm62EI09wxkBuaviehFzGNDi4RKc36sQsFNLR4uvuwcrSeoPI8POiNwzegLnPpV02KSut1K80jOy6H713_GT83peNzM99FrymATHAzhYZJ6cBzTem8NhIvpKw5Z-F5gQe-pNDBTKkw/s512/abbraccio2.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="482" data-original-width="512" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_97X8tBalz5-C8bsCXrlvpMz9Xp2RWH3akeLZxh9E4Li7bLjLGm62EI09wxkBuaviehFzGNDi4RKc36sQsFNLR4uvuwcrSeoPI8POiNwzegLnPpV02KSut1K80jOy6H713_GT83peNzM99FrymATHAzhYZJ6cBzTem8NhIvpKw5Z-F5gQe-pNDBTKkw/s320/abbraccio2.png" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEbP-YSYWCz2dihkQWS_YzgRGTl8j8JspoIvhbHaGytkqtP2LZ1vBzpxs-2PulCR--eQUSx1Kvd00TjH_e43n9e4Kr7I73P-GmZg_g-5ETTWOdOc2czNqHqLcEHnvPbZm0t7cL_ml58wKbjlYcqvFyzoBNEAAU7kAMIxaR2ORyoKpVQGiUL6DCO_ICAg/s3257/la-marche-abbraccio.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2967" data-original-width="3257" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEbP-YSYWCz2dihkQWS_YzgRGTl8j8JspoIvhbHaGytkqtP2LZ1vBzpxs-2PulCR--eQUSx1Kvd00TjH_e43n9e4Kr7I73P-GmZg_g-5ETTWOdOc2czNqHqLcEHnvPbZm0t7cL_ml58wKbjlYcqvFyzoBNEAAU7kAMIxaR2ORyoKpVQGiUL6DCO_ICAg/s320/la-marche-abbraccio.JPG" width="320" /></a></div><br /><p>Leone delle caverne fra le 1.500 placchette di scisto decorate con
figure animali e umane, datate 15.000 anni, scoperte nel 1935, della
grotta paleolitica La Marche, Lussac Les Chateaux, Dipartimento Vienne,
Alpi, Francia. Non ho le misure precise, mediamente intorno ai 10 cm.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLHnbibbiHD4I2va-3oe6pJ0QoKtz5psr9DghTS3fCG52LnYwhs4r_hFhlUCUwSkLxip-XB8ylH-EzHIeY3kWSN7vmG0n1g21oSXZ8_6symaU5fu-UWRERYSONPIVt_eCi5DGZy0AyOF5odYdEA1kMuQIqtILtI4IYunRMzWyHF1gJkgiE8zlMc7S8yw/s1600/leone-lamarche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1059" data-original-width="1600" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLHnbibbiHD4I2va-3oe6pJ0QoKtz5psr9DghTS3fCG52LnYwhs4r_hFhlUCUwSkLxip-XB8ylH-EzHIeY3kWSN7vmG0n1g21oSXZ8_6symaU5fu-UWRERYSONPIVt_eCi5DGZy0AyOF5odYdEA1kMuQIqtILtI4IYunRMzWyHF1gJkgiE8zlMc7S8yw/s320/leone-lamarche.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikFLNXHuEiddNf0oJN8l7VvIx8Pntfv0pA8bO9mLxtaOTQwQY2kq4gN_FtXAi0p0Pad_u_Ze6BZFxJQidueQTmAe3IyaTH1E_vvQ77NJpu0QFkpmeq9UlyOoF-fZ6HL-vZVyD5hNqsxh1YX5vcc1qUC4P0u9zDnd2DL_rHeCpgDysGrLFyDPMtc8GmHw/s4141/la-marche-leone-disegno.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2872" data-original-width="4141" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikFLNXHuEiddNf0oJN8l7VvIx8Pntfv0pA8bO9mLxtaOTQwQY2kq4gN_FtXAi0p0Pad_u_Ze6BZFxJQidueQTmAe3IyaTH1E_vvQ77NJpu0QFkpmeq9UlyOoF-fZ6HL-vZVyD5hNqsxh1YX5vcc1qUC4P0u9zDnd2DL_rHeCpgDysGrLFyDPMtc8GmHw/s320/la-marche-leone-disegno.JPG" width="320" /></a></div><p> </p><p>Donna corpulenta seduta fra le 1.500 placchette di scisto decorate (155
con figure umane), datate 15.000 anni, scoperte nel 1935, della grotta
paleolitica La Marche, Lussac Les Chateaux, Dipartimento Vienne, Alpi,
Francia. Alta circa 6 cm., datata 15.000 anni.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyqU3a2dI85XTJd0bnG1rFOBQWgI33llwbBHvGN3wEVcEn9T51L9nuwX9tUmjSzN0o_94ICKbn5uCnfQgbf3G_7e8QePpQp9hDrl4jBa_dzi6n1ecGzKOlpBsK8qQQ6rocW0dxSgMNBLDiZ_2isB209hXArrq6aMbx3ZwunH5cKLELxOYlwfhDW1hcnw/s1600/donna-seduta.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1386" data-original-width="1600" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyqU3a2dI85XTJd0bnG1rFOBQWgI33llwbBHvGN3wEVcEn9T51L9nuwX9tUmjSzN0o_94ICKbn5uCnfQgbf3G_7e8QePpQp9hDrl4jBa_dzi6n1ecGzKOlpBsK8qQQ6rocW0dxSgMNBLDiZ_2isB209hXArrq6aMbx3ZwunH5cKLELxOYlwfhDW1hcnw/s320/donna-seduta.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjucfgS4J0CmPpRmXpuVQv7Yq0BvC0uq06ygWmFsunxOg_JrIHpGE3vclyJg3Ku2t9hrsPRLpa827O_t-RBaTmDEM0tbnFDMy8ZOprdpPfFcoD_bvChvfTjQXvWUBr3tcG9KjeiAXs8ZkK6D1YtzIeKHCV8lrnhFEIZGq5UF9AlAxPc4g_uTrJFCHpHkQ/s3084/la-marche-donna-seduta-disegno.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3084" data-original-width="3023" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjucfgS4J0CmPpRmXpuVQv7Yq0BvC0uq06ygWmFsunxOg_JrIHpGE3vclyJg3Ku2t9hrsPRLpa827O_t-RBaTmDEM0tbnFDMy8ZOprdpPfFcoD_bvChvfTjQXvWUBr3tcG9KjeiAXs8ZkK6D1YtzIeKHCV8lrnhFEIZGq5UF9AlAxPc4g_uTrJFCHpHkQ/s320/la-marche-donna-seduta-disegno.JPG" width="314" /></a></div><br /><p></p><p></p><p>Donna grassa e altre figure sovrapposte fra le 1.500 placchette di
scisto decorate (155 con figure umane), datate 15.000 anni, scoperte nel
1935, della grotta paleolitica La Marche, Lussac Les Chateaux,
Dipartimento Vienne, Alpi, Francia. Alta circa 6 cm., datata 15.000
anni.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGhP0GPMjrR4PdYBg5Jb4cxiz9UbHjuufKkQ12-jZBPzILSyoFEccAj321Tci6pz9uXN1tsXjIVN6lQ5S93RxYUJVYeIey3M8OgDp9Sw7Vpw8ALAEExjrdwDtDXPo3GC71eb4Uc5uKDdYbnC26RqWj_7QYnGDbBiySn03Ss9005O3d22p4OWC1JSNtZg/s1600/donna-grassa-lamarche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1428" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGhP0GPMjrR4PdYBg5Jb4cxiz9UbHjuufKkQ12-jZBPzILSyoFEccAj321Tci6pz9uXN1tsXjIVN6lQ5S93RxYUJVYeIey3M8OgDp9Sw7Vpw8ALAEExjrdwDtDXPo3GC71eb4Uc5uKDdYbnC26RqWj_7QYnGDbBiySn03Ss9005O3d22p4OWC1JSNtZg/s320/donna-grassa-lamarche.jpg" width="286" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2cr3P1LO3ftNCphEXQxInQXRccJBzxxX2r9T5laZs0tup-VLgh4w_YUjmjJMrkC8V81cy37MMj9OgbYhz9pXSM7gKcFDpLQ8a10p3o711Yt4CNAwTEuOn2ukMZRpfdT3zOqJHbsyuTZ1BjCRAG31WCh1o89crDhskXCN1S9mMbKLpPEnY9aCVsg_IZA/s4320/La-Marche-grotta-donna-1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2410" data-original-width="4320" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2cr3P1LO3ftNCphEXQxInQXRccJBzxxX2r9T5laZs0tup-VLgh4w_YUjmjJMrkC8V81cy37MMj9OgbYhz9pXSM7gKcFDpLQ8a10p3o711Yt4CNAwTEuOn2ukMZRpfdT3zOqJHbsyuTZ1BjCRAG31WCh1o89crDhskXCN1S9mMbKLpPEnY9aCVsg_IZA/s320/La-Marche-grotta-donna-1.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p>GUFO dalla bocca umana che sorride, forse sui 10 cm, fra 1.500
placchette di scisto decorate della grotta paleolitica La Marche, Lussac
Les Chateaux, Francia, datate 15.000 anni, scoperta: 1935.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_UBni3wt9fwm4mi0rIF-68bEtKMYOD8F1g9uRCbgsNrkmzi_c-UKVZ4spIxCCWwoxeOB-mIlqU6DyGGdPKY31oHDzIpXcWbqN8ZiepxQwR0vX4LMrDzpEWlwhhYWo_p_3wF7fkHXExmnTjfNrxu8qAvZmMredcCVfFZrdK0PJ6tHUZsLng-0LS0IUhQ/s1600/civetta2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1339" data-original-width="1600" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_UBni3wt9fwm4mi0rIF-68bEtKMYOD8F1g9uRCbgsNrkmzi_c-UKVZ4spIxCCWwoxeOB-mIlqU6DyGGdPKY31oHDzIpXcWbqN8ZiepxQwR0vX4LMrDzpEWlwhhYWo_p_3wF7fkHXExmnTjfNrxu8qAvZmMredcCVfFZrdK0PJ6tHUZsLng-0LS0IUhQ/s320/civetta2.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjirhnZUrlIhHB-O76w6CXiT9-3I8M5awPrnKoIW0Am0Hw9UtXcIjUBLlM8Hpm3Nnqqf3c8ARS3LJLucHViQcwaM0DM9PAiPY0irxUp6h5ImOIlD8PnJ5KdDBGL7YY4UTXsisjreJtYZx6wLXQRJ21fbv-9TQCl8gTCfY7exxNAKazFQX6A4lo9a6Cahg/s3630/la-marche-grotta-gufo-in-volo.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3112" data-original-width="3630" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjirhnZUrlIhHB-O76w6CXiT9-3I8M5awPrnKoIW0Am0Hw9UtXcIjUBLlM8Hpm3Nnqqf3c8ARS3LJLucHViQcwaM0DM9PAiPY0irxUp6h5ImOIlD8PnJ5KdDBGL7YY4UTXsisjreJtYZx6wLXQRJ21fbv-9TQCl8gTCfY7exxNAKazFQX6A4lo9a6Cahg/s320/la-marche-grotta-gufo-in-volo.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><div class="post_text f-14 f-m l-22 font-1 break-word px-14 pb-14" data-testid="post-text">Donna, bambino e altre figure fra le 155 piastre di
scisto con ritratti umani della grotta paleolitica La Marche, Lussac Les
Chateaux, Vienne, Francia, scoperta nel 1937. Alta 15 cm; datata 15.000
anni. Insieme con 3 sovrapposizioni di immagini, spesso integrate una
nell'altra. Ospitata nelle collezioni del Museo dell'Homme, Laboratoire
de Préhistoire, collezione Lwoff (MH D-50-7-42). Come sempre, si
ringrazia Don Hitchcock per la disponibilità di immagini professionali
nel suo sito (<a class="group-color" href="https://www.donsmaps.com/index.html" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://www.donsmaps.com/index.html</a>).
<div class="c-text-truncate ember-view" id="ember699"><div class="text-truncate_wrapper"><p dir="auto">P.S: La complessità dell'insieme non esclude che ci
possano essere ulteriori sviluppi nella definizione di altre figure
presenti e sovrapposte; se ci saranno li aggiungerò al lavoro già
svolto.</p><p dir="auto"> </p><p dir="auto"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrQ6d9-vFA_L6z61QeA9jGTH8KFeHd3FQoe2fYxXVO2RTpa5GJi4l9NSNA_kooKaLkBQDNpDP5RU8aqltCo5FXK3ptRr-gFNBOK1OrZFgvY5hEuIq1ael25bxsnfXmX6mHuFsdFGgOLbfdvW1DDZv3ic45grrVcXHyeftCtrDZl9jHW04UOWx9CoEBw/s1289/donna-bambino.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1289" data-original-width="859" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrQ6d9-vFA_L6z61QeA9jGTH8KFeHd3FQoe2fYxXVO2RTpa5GJi4l9NSNA_kooKaLkBQDNpDP5RU8aqltCo5FXK3ptRr-gFNBOK1OrZFgvY5hEuIq1ael25bxsnfXmX6mHuFsdFGgOLbfdvW1DDZv3ic45grrVcXHyeftCtrDZl9jHW04UOWx9CoEBw/s320/donna-bambino.jpg" width="213" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix4XQffD576A5a3E67I2dtuF2WgaAD8vbZvj5jPIhdtNxRItCIBxD96RP8QMDcBSmcjY_WPeUpKUjW3N0VIvuth2vtD7WBowMiLW5dJgeCWjkVeZtKZo5vtBOsMbCcqaNAUU5dP0YtsD9e3ag-LqlsjHwqs1tKNeXd4yqSVbv0h3FsHP8qu8DwJPup0w/s4558/la-marche-bambino-donna2%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2300" data-original-width="4558" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix4XQffD576A5a3E67I2dtuF2WgaAD8vbZvj5jPIhdtNxRItCIBxD96RP8QMDcBSmcjY_WPeUpKUjW3N0VIvuth2vtD7WBowMiLW5dJgeCWjkVeZtKZo5vtBOsMbCcqaNAUU5dP0YtsD9e3ag-LqlsjHwqs1tKNeXd4yqSVbv0h3FsHP8qu8DwJPup0w/s320/la-marche-bambino-donna2%20-%20Copia.JPG" width="320" /></a></div><br /><p dir="auto">Nuova ricostruzione di profilo ritratto su una delle 155 placchette di
scisto con volti umani della grotta paleolitica La Marche, comune di
Lussac Les Chateaux, dipartimento Vienne, regione Nuova Aquitania,
Francia, scoperta nel 1937. Misure non riportate, in media intorno ai
10-20 cm.; datato 15.000 anni.<br />
P.S: ho fotografato lo schermo perchè l'immagine non è scaricabile, per
la ricostruzione ho osservato l'originale più definita che si trova a
quest'indirizzo; è la penultima:<br />
<a class="group-color" href="https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow</a></p><p dir="auto"></p><p dir="auto"></p><p dir="auto"></p><p dir="auto"></p><p dir="auto"></p><p dir="auto"><br /> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwE8cdKHW0eSBLlojZiEGFl-2ctncV4KmI_kED9waYXB7LkEtvMD8KRHK-3oKcMOzSMbvUt8hzTQ8AF_8tKA3-D8aBYFb5Px8A9fG3cjTZv1cBVYGvjelMl_xRoskImxeK-5iaNGryQQBhsBSXPXNGtkojv2UQYHdBE7y9qzNLy7qYpWuKPKfY6FBEBg/s1600/principe.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1178" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwE8cdKHW0eSBLlojZiEGFl-2ctncV4KmI_kED9waYXB7LkEtvMD8KRHK-3oKcMOzSMbvUt8hzTQ8AF_8tKA3-D8aBYFb5Px8A9fG3cjTZv1cBVYGvjelMl_xRoskImxeK-5iaNGryQQBhsBSXPXNGtkojv2UQYHdBE7y9qzNLy7qYpWuKPKfY6FBEBg/s320/principe.jpg" width="236" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifTcudhWm82JECI23nSbPZeZXjHKQ-L4cnu5i_xqwNctcHRR5Fs4XjZn90xoCkTxVtZrZpP1mX-ah23EEDVm2MLWH20FBdKczhtZOvfhJyUCCiDCmm8QKGyUnZOHqNjHx5KxGvuZt-5Z8RMv7sD7MUMQltycxbLMGci5IE56iJjn2n93SarcBJTIaSbA/s3452/La-Marche-lussac-les-chateaux.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3452" data-original-width="2190" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifTcudhWm82JECI23nSbPZeZXjHKQ-L4cnu5i_xqwNctcHRR5Fs4XjZn90xoCkTxVtZrZpP1mX-ah23EEDVm2MLWH20FBdKczhtZOvfhJyUCCiDCmm8QKGyUnZOHqNjHx5KxGvuZt-5Z8RMv7sD7MUMQltycxbLMGci5IE56iJjn2n93SarcBJTIaSbA/s320/La-Marche-lussac-les-chateaux.JPG" width="203" /></a></div><br />
</div>
</div>
</div><p></p><div>Uomo senza bocca fra 155 ritratti su placche di scisto della grotta paleolitica La Marche, Lussac Les Chateaux, Vienne, Nuova Aquitania, Francia. Misure: intorno ai 10-20 cm. Datato 15.000 anni. Nella penultima foto a quest'indirizzo l'immagine perfetta:</div><div>https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow</div><div> </div><div> </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnuPWpk30bCL0d91uWOzMi6buPEDCJd-kuDSGEBiSzO3PotGHtv3TN1Fgkhdfeg7q-cRNb2ThWWs04oLTmW2tui2WvdJ5OnTcM38RRdHdBmuqUI0AU_uKWjkffH32aYSnrjXPEsrQHacO8pVQhMKvxKc6yUDAozRWjadmg5S_5MhvNeOYiqt-PXMxmqQ/s1600/uomo-senza-bocca.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1392" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnuPWpk30bCL0d91uWOzMi6buPEDCJd-kuDSGEBiSzO3PotGHtv3TN1Fgkhdfeg7q-cRNb2ThWWs04oLTmW2tui2WvdJ5OnTcM38RRdHdBmuqUI0AU_uKWjkffH32aYSnrjXPEsrQHacO8pVQhMKvxKc6yUDAozRWjadmg5S_5MhvNeOYiqt-PXMxmqQ/s320/uomo-senza-bocca.jpg" width="278" /></a></div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinONjMaTjOovY81dlh7pznE-SRDL-8CAGa5ARCEZOBwjAqBz-kBftz1ts09k5yWktqULHWKB_lO_61NDSjjYq7EhWxZqyVkEtQn6qIHEc9sKkyGjFttI8YOba1t-Gl2tBM1lYL4dEqZJntsnwGXrm0YBUQ3tvtNMlRkABvj0WpZ1UpR87UKPDKgVekeA/s3017/La-Marche-profilo-W%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3017" data-original-width="2750" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinONjMaTjOovY81dlh7pznE-SRDL-8CAGa5ARCEZOBwjAqBz-kBftz1ts09k5yWktqULHWKB_lO_61NDSjjYq7EhWxZqyVkEtQn6qIHEc9sKkyGjFttI8YOba1t-Gl2tBM1lYL4dEqZJntsnwGXrm0YBUQ3tvtNMlRkABvj0WpZ1UpR87UKPDKgVekeA/s320/La-Marche-profilo-W%20-%20Copia.JPG" width="292" /></a></div><br /> </div><div> Uomo dal doppio volto della grotta paleolitica La Marche, Lussac Les
Chateaux, Vienne, Francia. Misure non riportate, penso 20-30 cm; datato
15.000 anni. Ho ricostruito il volto dalla figura intera di uomo in
movimento con evidente doppio profilo indicante il movimento della
bocca.</div><div> </div><div> </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqE7xT6xgS4D9zPUAaW5v4jQ-geO__4A-LoywQVNZm2MEzubkkrdvQsf1YlfKYEKnMP7x4N0eD_srVp89qe35LLp5PLAQBfh-JsFrcv0zAeYpMpOpUuk6Og9JJ96Gvki-j1GDeuRKJLbyGvPAwsEjfGwvufHuB259DKMDgoGSvqoqW1v94WYB2_vYwpw/s1600/doppio-volto-lamarche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1278" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqE7xT6xgS4D9zPUAaW5v4jQ-geO__4A-LoywQVNZm2MEzubkkrdvQsf1YlfKYEKnMP7x4N0eD_srVp89qe35LLp5PLAQBfh-JsFrcv0zAeYpMpOpUuk6Og9JJ96Gvki-j1GDeuRKJLbyGvPAwsEjfGwvufHuB259DKMDgoGSvqoqW1v94WYB2_vYwpw/s320/doppio-volto-lamarche.jpg" width="256" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg143hd0kA4M_aBteTsAIKyE9estawWfcSYDbojQtkAfJIz0MlAJRAXppGAx6vDMLGEjQ8_CYvhS2bTomRc-B5TCQLt5yNVXFAkSiav8dGoG67WVhQR24uITx9nG6ct-8ARm8WVtQNABFzfM860NehR5MNd3x28GblXE5bZqGaQU_bk41paKEIkhC9SvQ/s4264/La-Marche-uomo-doppio-volto.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2244" data-original-width="4264" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg143hd0kA4M_aBteTsAIKyE9estawWfcSYDbojQtkAfJIz0MlAJRAXppGAx6vDMLGEjQ8_CYvhS2bTomRc-B5TCQLt5yNVXFAkSiav8dGoG67WVhQR24uITx9nG6ct-8ARm8WVtQNABFzfM860NehR5MNd3x28GblXE5bZqGaQU_bk41paKEIkhC9SvQ/s320/La-Marche-uomo-doppio-volto.JPG" width="320" /></a></div></div><div><br /></div><div> </div><div>Ho scoperto un volto nascosto sulla placca di scisto detta "della donna
obesa", fra 155 ritratti umani della grotta paleolitica La Marche,
Lussac Les Chateau, Vienne, Francia. Data: 15.000 anni; le misure in
media sono di 10-20 cm. Ho ricostruito solo i volti dall'intera figura.</div><div> </div><div> </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh73GIhejHSrGpyyNNlKptSzbl_30To4_k874so1AKmrCAJFC_mn5r4txkHWP8PVubobaORWc9NJvY3Pu45sm0bWglm4f0esaY5v4HV01msgi8WQLkpeawi26pdk_MEGnpXezNF8ujV8K6s2IGw0l_5TwcJo1SJbQ5vUBi1Ndz75CRpsxxp4D8iRICoWQ/s1600/donna-uomo-in-testa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh73GIhejHSrGpyyNNlKptSzbl_30To4_k874so1AKmrCAJFC_mn5r4txkHWP8PVubobaORWc9NJvY3Pu45sm0bWglm4f0esaY5v4HV01msgi8WQLkpeawi26pdk_MEGnpXezNF8ujV8K6s2IGw0l_5TwcJo1SJbQ5vUBi1Ndz75CRpsxxp4D8iRICoWQ/s320/donna-uomo-in-testa.jpg" width="320" /></a></div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3coQowtTZ-H-8BLOMOT97AKAzHpxvHsP3hurhrjp5bm8SXoJ_MpGgpsqJ4ivmpy8VQxYnwbx4IvuHq_D3Xg_sNWWA772u9jD4aQ2xEGhz35EiHnN3HvXTveZvh_AMw9AWT85luUv3vclRNztC5BIqLoMDgQM2OIxwKeo7dm2hc8rUF-kqq-6npzL2Rw/s3162/La-Marche-doppia-figura1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3162" data-original-width="3056" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3coQowtTZ-H-8BLOMOT97AKAzHpxvHsP3hurhrjp5bm8SXoJ_MpGgpsqJ4ivmpy8VQxYnwbx4IvuHq_D3Xg_sNWWA772u9jD4aQ2xEGhz35EiHnN3HvXTveZvh_AMw9AWT85luUv3vclRNztC5BIqLoMDgQM2OIxwKeo7dm2hc8rUF-kqq-6npzL2Rw/s320/La-Marche-doppia-figura1.JPG" width="309" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEN8CV11y8eM8lY2YgXWmqCSK2hlugUrtcN8drSwNP7U9muFi_pJphlNRQDttmDmJx72g7BQxQVvnbnK1aTeUA_ARMIEzOX1SUtn6fqhysnMURKeEcsdqXUKUTPa9hrxD1UZeCWs-4wuf_c7Id1eU_bjgCzGCF5IvTxQq17YB0MENfVOhN1S8smMieBg/s3056/La-Marche-doppia-figura3.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3056" data-original-width="3051" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEN8CV11y8eM8lY2YgXWmqCSK2hlugUrtcN8drSwNP7U9muFi_pJphlNRQDttmDmJx72g7BQxQVvnbnK1aTeUA_ARMIEzOX1SUtn6fqhysnMURKeEcsdqXUKUTPa9hrxD1UZeCWs-4wuf_c7Id1eU_bjgCzGCF5IvTxQq17YB0MENfVOhN1S8smMieBg/s320/La-Marche-doppia-figura3.JPG" width="319" /></a></div><br /></div><div> </div><div> Profilo fra i 155 ritratti umani graffiti sulle placche di scisto della
grotta paleolitica La Marche, Lussac Les Chateau, Vienne, Francia.
Datato 15.000 anni. Misurano in media fra 10-20 cm. Ho dovuto
fotografare il video, per la ricostruzione mi sono servita del fermo
immagine. </div><div>A questo indirizzo vedi la foto n.22: <a href="https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow">https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow</a></div><div><br /></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuY1PuzCb2dclMpRsOClAFNjKQKEEn0j7qL4UkpViJfPyaemrkv0SkNEDVTp9KPMFJFQ8PyZHc72QuEkMxwEoArj5SRuvLMdezZHRMYqs5Iem5ObMfceOyQMlVnhYY4trJNfdLfTAs1Xk4oDugXzpoewbfGIDaV9EcKoJ4Q47LaJkz5bmE1v27QP7wWQ/s1600/camuso.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1343" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuY1PuzCb2dclMpRsOClAFNjKQKEEn0j7qL4UkpViJfPyaemrkv0SkNEDVTp9KPMFJFQ8PyZHc72QuEkMxwEoArj5SRuvLMdezZHRMYqs5Iem5ObMfceOyQMlVnhYY4trJNfdLfTAs1Xk4oDugXzpoewbfGIDaV9EcKoJ4Q47LaJkz5bmE1v27QP7wWQ/s320/camuso.jpg" width="269" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBU9OzCMO9Ta85CR_9zyDPkQWMnYLWHguV_ne1hlQYoyCnuiPHAl0Jn2K0IVrIwuLpqIkxZvK7ePW2XRs2A8wOaCFzxqqla1NPJUNECOujMkZIvalhnJG8vBWdsqkvPRouGCarXo6Tys_60fXUJ4safn7_pHqCT2XhBrtVuOBg81HT53FM6Ictzf5H7Q/s3023/La-Marche-w%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3023" data-original-width="2361" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBU9OzCMO9Ta85CR_9zyDPkQWMnYLWHguV_ne1hlQYoyCnuiPHAl0Jn2K0IVrIwuLpqIkxZvK7ePW2XRs2A8wOaCFzxqqla1NPJUNECOujMkZIvalhnJG8vBWdsqkvPRouGCarXo6Tys_60fXUJ4safn7_pHqCT2XhBrtVuOBg81HT53FM6Ictzf5H7Q/s320/La-Marche-w%20-%20Copia.JPG" width="250" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Doppia immagine lupo-bisonte fra le 1500 placchette di scisto graffite,
(155 con figure umane) datate 15.000 anni, della grotta paleolitica La
Marche, comune Lussac Les Chateaux, Vienne, Francia, scoperta nel 1937.
Foto originale (n.28-29) a questo link:<br />
<a class="group-color" href="https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow</a></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsO3YR1f-6GOrbCpFKqeuiKPcCirKfhs0cpIWow_VEJxLI9m-j5hpLWMc_laQNE994lUdwDL1QOia3IldP7pmZJaSrwtx1aisfvXjHgy471FrTIbcLuDpkeDhD7RB9GvQXdYntU71NTWIajh8vzw-axQeGh9Ta683fMr7XCSebEVvfxUbnGItDgZ3G-g/s1600/bissonte-lupo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1092" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsO3YR1f-6GOrbCpFKqeuiKPcCirKfhs0cpIWow_VEJxLI9m-j5hpLWMc_laQNE994lUdwDL1QOia3IldP7pmZJaSrwtx1aisfvXjHgy471FrTIbcLuDpkeDhD7RB9GvQXdYntU71NTWIajh8vzw-axQeGh9Ta683fMr7XCSebEVvfxUbnGItDgZ3G-g/s320/bissonte-lupo.jpg" width="218" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBhaByNwkyyjhKmoG_CVNBwwGQbiRpitoUjKGNvEwabkwUJHE-zxNyv-0spfAL00QVL05QkN6fyCWgSatMdWIskyLou-hng04AcwBqZSHF-1oKR7X_XaO4HhcJWXokhcxh-sTmW-S6nmSUVDJ-Zh_7IqkpPqEgG14LzYY4mp2laHXeFRny_nVkhbjH6Q/s2564/la-marche-bisonte-lupo2%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2564" data-original-width="1583" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBhaByNwkyyjhKmoG_CVNBwwGQbiRpitoUjKGNvEwabkwUJHE-zxNyv-0spfAL00QVL05QkN6fyCWgSatMdWIskyLou-hng04AcwBqZSHF-1oKR7X_XaO4HhcJWXokhcxh-sTmW-S6nmSUVDJ-Zh_7IqkpPqEgG14LzYY4mp2laHXeFRny_nVkhbjH6Q/s320/la-marche-bisonte-lupo2%20-%20Copia.JPG" width="198" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPNbZdyIeOGnGPAGttdtJVauThJLdDQf1x9BEGhyLSnn7GG5MdGBvFJGqIkxxAJef7Ma9qnMXYSCKVcGY7aHeG3cCrlYGDDL67YIRYGTttTQwPeCLUpj6PPnLMExYcDdt2lb_CCbWy4tzPnxFTfwIrPLOcFdsxdiCiCNIVykBr6xntnaiDNUvQaWlUkw/s2658/la-marche-bisonte-lupo2.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1704" data-original-width="2658" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPNbZdyIeOGnGPAGttdtJVauThJLdDQf1x9BEGhyLSnn7GG5MdGBvFJGqIkxxAJef7Ma9qnMXYSCKVcGY7aHeG3cCrlYGDDL67YIRYGTttTQwPeCLUpj6PPnLMExYcDdt2lb_CCbWy4tzPnxFTfwIrPLOcFdsxdiCiCNIVykBr6xntnaiDNUvQaWlUkw/s320/la-marche-bisonte-lupo2.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQPAnvxqitFhM5norOWX-3JsBxSosCbs-xUZ1E9bWXE-2-pJYfHYCGq-dla3pQ0SlNtQBAcg7xr7UBaqFWPA9pR0iAQ7T_KXaVJ13r0b9XpmJx6waP2tQL3JnKnHQ2gMtaiMJsceIYvbI3A3_s8f8PS_MZUUgnXZ8Dkfi-V5ijsIPiutjIoRrj3ZTnFw/s476/bisonte333.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="476" data-original-width="307" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQPAnvxqitFhM5norOWX-3JsBxSosCbs-xUZ1E9bWXE-2-pJYfHYCGq-dla3pQ0SlNtQBAcg7xr7UBaqFWPA9pR0iAQ7T_KXaVJ13r0b9XpmJx6waP2tQL3JnKnHQ2gMtaiMJsceIYvbI3A3_s8f8PS_MZUUgnXZ8Dkfi-V5ijsIPiutjIoRrj3ZTnFw/s320/bisonte333.jpg" width="206" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Figure sovrapposte su placchetta di scisto, fra le 1500 scoperte nel
1935 nella grotta paleolitica La Marche, Lussac Les Chateaux,
dipartimento Vienne, Francia, datate 15.000 anni, misure circa 10-15 cm.
La presente è stata scoperta dagli studiosi dell'epoca Leon Pericard e
Stephane Lwoff e presenta la raffigurazione di una donna esageratamente
corpulenta, alla quale si integra un volto caricaturale con bocca aperta
e un roditore non bene identificato.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWDpUz68I05TuiGOPuTay8AlAm2LuovaIIuxdY0mHN8ITK0S6kdrZmbMCJ2yjrEsFPosI4fNG08evTfKwpPCEjbpeCoz-ouK9eKjM7ylenV1jpAVmb-ZyMIJMAK2-JrRpuHoCrTGx3rZbZnUSAQayKTcvc6-ehK_oauIwISDDbKDYj56JDmsSUDlHUZw/s564/la-marche-donna-4%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="564" data-original-width="564" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWDpUz68I05TuiGOPuTay8AlAm2LuovaIIuxdY0mHN8ITK0S6kdrZmbMCJ2yjrEsFPosI4fNG08evTfKwpPCEjbpeCoz-ouK9eKjM7ylenV1jpAVmb-ZyMIJMAK2-JrRpuHoCrTGx3rZbZnUSAQayKTcvc6-ehK_oauIwISDDbKDYj56JDmsSUDlHUZw/s320/la-marche-donna-4%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWO5CK4E1DDlqkLY-QvtxZaPB-NrNx-JWiYYUJxtQ13UiNw76kPYbwHKJv9LzyZMXDa8VmqnZJ5Tm13WG9Kl7tvecNxlYkj0rbURqQczHUFo6-tvlAHlxOjY2I0w02CUnadcEqFuv7Mmp6CnLJTLZ9cLhXvn53f9_cLnboj_FKEuhh0hynyGXyKpA2w/s3362/la-marche-sovrapposizioni-donna-volto-topo%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3362" data-original-width="3235" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQWO5CK4E1DDlqkLY-QvtxZaPB-NrNx-JWiYYUJxtQ13UiNw76kPYbwHKJv9LzyZMXDa8VmqnZJ5Tm13WG9Kl7tvecNxlYkj0rbURqQczHUFo6-tvlAHlxOjY2I0w02CUnadcEqFuv7Mmp6CnLJTLZ9cLhXvn53f9_cLnboj_FKEuhh0hynyGXyKpA2w/s320/la-marche-sovrapposizioni-donna-volto-topo%20-%20Copia.JPG" width="308" /></a></div><br /><p></p><p dir="auto">Insieme con gufo e uccelli su una delle 1500 piastre di
scisto (155 con ritratti umani-alte 10-20 cm.) della grotta paleolitica
La Marche, Lussac Les Chateaux, Vienne, Francia, scoperta nel 1937.
Datazione: 15.000 anni. Si ripete il motivo delle immagini in movimento con il becco dell'uccello aperto-chiuso. Foto originale (n.6) a questo link:</p>
<p dir="auto"><a class="group-color" href="https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow</a></p><p dir="auto"> </p><p dir="auto"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDQk1m3M5vnXjaEoKNXQtEhNlw4iNKMHkFI4ihDVNMNTF8Grs8JkwUy8vSiS5avxIoh2svdC4S3AzenIcBxx-V1J8g8f3WCQRUcKWan2X6CzPN1R5sgMphrh_Q6vLRdNxJJE_KH0yIjhRYeXcNumxc1LpijFlBfq_Xi7RvjMabJSqYuKEnld-jArSvXg/s1600/civetta-uccelli-lamarche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1517" data-original-width="1600" height="303" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDQk1m3M5vnXjaEoKNXQtEhNlw4iNKMHkFI4ihDVNMNTF8Grs8JkwUy8vSiS5avxIoh2svdC4S3AzenIcBxx-V1J8g8f3WCQRUcKWan2X6CzPN1R5sgMphrh_Q6vLRdNxJJE_KH0yIjhRYeXcNumxc1LpijFlBfq_Xi7RvjMabJSqYuKEnld-jArSvXg/s320/civetta-uccelli-lamarche.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPiXK5sWr5TgFGraXEU74YaIvjavG4Qlp37DMep6RGYjgWk4zVM4BDGWdScYJ6O-8DrUXxFp8sVBdZnQXodVqTu5Liilx3HUTicML7dqWIoJRMWrYNGtXuR-oZvtEclJOEFnUPo_K7UkZgtTZdLgAZGh9JkB8v1XARG4Q7cM98IC7yw3vzT4SSHKOz0w/s2644/La-marche-uccelli.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2644" data-original-width="1788" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPiXK5sWr5TgFGraXEU74YaIvjavG4Qlp37DMep6RGYjgWk4zVM4BDGWdScYJ6O-8DrUXxFp8sVBdZnQXodVqTu5Liilx3HUTicML7dqWIoJRMWrYNGtXuR-oZvtEclJOEFnUPo_K7UkZgtTZdLgAZGh9JkB8v1XARG4Q7cM98IC7yw3vzT4SSHKOz0w/s320/La-marche-uccelli.JPG" width="216" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Profilo su una delle 155 placche di scisto con volti umani della grotta
paleolitica La Marche, Lussac Les Chateaux, Vienne, Francia, scoperta
nel 1937. Misure non riportate, in media sui 10-20 cm.; datato 15.000
anni. Foto originale (n.19) a questo link: <a class="group-color" href="https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow</a></p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdSjLReV8HyhXIj1EM-Ng4CD268v0dkNvaQR2wRsuZKFcVmD1HkClgUIG4fQrDALtn_Nvo6AWRcurSWS-6UbbAsPdO34wT0h0ZQ9bRHlQWHlLfk-LHoy5NpvuCvKrIktuVVXEAYoK3NE-WMjKPFwvinh--u1b2imcoR8b3gT_R0qCj8cRCzLMnqTo2oQ/s1600/volto-sorriso.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1227" data-original-width="1600" height="245" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdSjLReV8HyhXIj1EM-Ng4CD268v0dkNvaQR2wRsuZKFcVmD1HkClgUIG4fQrDALtn_Nvo6AWRcurSWS-6UbbAsPdO34wT0h0ZQ9bRHlQWHlLfk-LHoy5NpvuCvKrIktuVVXEAYoK3NE-WMjKPFwvinh--u1b2imcoR8b3gT_R0qCj8cRCzLMnqTo2oQ/s320/volto-sorriso.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOAEWQjwzWx9kU2qm7Fp6GcO344STie7CuNUJ5qHBG4uoJUZmW2402qHv8wNkIoq60dqKnfGYWGsz87klTB0GdUNx64BagCUKvcwU5INC789OOKmRLHPXchZj0oaJ94HKDUhRp0wPNDoGpCDNf6eEBfnZwy42FyluyamJ7wRC-UTJ7xRDcGHbwaWhPcw/s4030/la-marche-grotta-profilo.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3273" data-original-width="4030" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOAEWQjwzWx9kU2qm7Fp6GcO344STie7CuNUJ5qHBG4uoJUZmW2402qHv8wNkIoq60dqKnfGYWGsz87klTB0GdUNx64BagCUKvcwU5INC789OOKmRLHPXchZj0oaJ94HKDUhRp0wPNDoGpCDNf6eEBfnZwy42FyluyamJ7wRC-UTJ7xRDcGHbwaWhPcw/s320/la-marche-grotta-profilo.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><div class="post_text f-14 f-m l-22 font-1 break-word px-14 pb-14" data-testid="post-text">
<div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266">
<div class="text-truncate_wrapper">
<p dir="auto">Figure composite su una delle 155 piastre di scisto
(alte in media 10-20 cm.) con ritratti umani della grotta paleolitica La
Marche, Lussac Les Chateaux, Vienne, Francia, scoperta nel 1937.
Datazione: 15.000 anni. Foto originale (n.31) a questo link:</p>
<p dir="auto"><a class="group-color" href="https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://public.joomeo.com/albums/s_5c7d1366da8de/slideshow</a></p>
<p dir="auto">Ci si chiede innanzitutto per quale motivo l'autore della
foto non abbia pubblicato il manufatto intero, ma solo la parte
centrale, come si può ben vedere; non esistono peraltro altre immagini
di questo pezzo estremamente complesso e interessante.</p>
<p dir="auto">Le prime 2 versioni con volto umano ripresentano il tema,
tipico dell'arte paleolitica,del movimento indicato da contorni
multipli, in questo caso bocca aperta-chiusa, come nel soggetto
ricostruito precedentemente.Mancando la parte inferiore l'espressione
rimane incompleta.</p>
<p dir="auto">Foto 1-2: profilo umano con doppio contorno della bocca
aperta-chiusa. Foto 3: toro il cui orecchio si integra perfettamente con
l'occhio umano e con il profilo del cavallo. Foto 4: cavallo integrato
al profilo del toro. 5: uccello rapace.</p><p dir="auto"> </p><p dir="auto"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit6chu6ubh2hHF5MxnGmHHurjRXAK0oElEES900e7cM6un40x95amrx2Q9QFlsJDkF8V6hw_dzyUJIG-irCEbgC1X6LLtPgTOBXSWobqKb1GC3S12IlwL_C4sM_Lpn3sRGU3RAcxUBzcH_WBJV0EQMaeFqPyIhuqUjHyzqBpbXd7TjpykYO8Gul0bA0A/s1600/lamarche-mezzo-volto.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1218" data-original-width="1600" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit6chu6ubh2hHF5MxnGmHHurjRXAK0oElEES900e7cM6un40x95amrx2Q9QFlsJDkF8V6hw_dzyUJIG-irCEbgC1X6LLtPgTOBXSWobqKb1GC3S12IlwL_C4sM_Lpn3sRGU3RAcxUBzcH_WBJV0EQMaeFqPyIhuqUjHyzqBpbXd7TjpykYO8Gul0bA0A/s320/lamarche-mezzo-volto.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCIhc2WZ30mJz0ZPWcv9ISiM7U5jsbVGx89VzQaammKTkX0iLcaKSw9k_GuND6pmPbFaI07mXxTOAvwJ-OflIGRnFeoSDiA8L67pId57kmAw0-pXUuvRmOZl792uB8l8INqOmN9O2YZQI1oSqV9A7mkWgX4sNlWJV0ABhjwIyE8MueJ255mnFYDM26Ig/s3312/La-marche-uomo-cavallo-toro-uccello%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3312" data-original-width="2867" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCIhc2WZ30mJz0ZPWcv9ISiM7U5jsbVGx89VzQaammKTkX0iLcaKSw9k_GuND6pmPbFaI07mXxTOAvwJ-OflIGRnFeoSDiA8L67pId57kmAw0-pXUuvRmOZl792uB8l8INqOmN9O2YZQI1oSqV9A7mkWgX4sNlWJV0ABhjwIyE8MueJ255mnFYDM26Ig/s320/La-marche-uomo-cavallo-toro-uccello%20-%20Copia.JPG" width="277" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /><p></p>
</div><div class="text-truncate_wrapper"> Profili umani, datati 15.000 anni, incisi su ciottolo di calcare, largo
9,5 cm., fra i 1500 esemplari della grotta paleolitica La Marche,
comune di Lussac Les Chateaux, dipartimento Vienne, Francia, scoperta
nel 1937.</div><div class="text-truncate_wrapper"><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq1Gx7V9s43b-WHf9nkoGL3xCjyw1sdDJUHJu6TDdFkS1qFRus7niPIRnxRPTVCAB20K8Ec1fUAeXEwGYVcpE7XXVf5gVbfm186f5sMGv7OFiZ6mIQcYAiXtW1Cq9NhxYdKEgq4JFz40-1R47PyVFWQy1UExdjPBCiZkuCyhLGSaaUm4bRg3rOTKdaxw/s650/donna-con-cappello-altri-profili-lamarche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="609" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq1Gx7V9s43b-WHf9nkoGL3xCjyw1sdDJUHJu6TDdFkS1qFRus7niPIRnxRPTVCAB20K8Ec1fUAeXEwGYVcpE7XXVf5gVbfm186f5sMGv7OFiZ6mIQcYAiXtW1Cq9NhxYdKEgq4JFz40-1R47PyVFWQy1UExdjPBCiZkuCyhLGSaaUm4bRg3rOTKdaxw/s320/donna-con-cappello-altri-profili-lamarche.jpg" width="300" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit-DH-zofADT_41SWs69SwBSMG5lkwitEpYf3RWknEcfkq2wHP75ncArTlMBwO2jMPAyI9w7lNezjYfBieslhtc427jupfwiU53TXKVJPV37aSPqICk-WZh1cZ1nyBzuvvXwzJF4St-nldOv2MoihqWJMni3CzaZCn2pySlKAgQze_n-55iTj_oJJ9Bw/s3050/lamarche-profili-ricostruzione1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3050" data-original-width="1921" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit-DH-zofADT_41SWs69SwBSMG5lkwitEpYf3RWknEcfkq2wHP75ncArTlMBwO2jMPAyI9w7lNezjYfBieslhtc427jupfwiU53TXKVJPV37aSPqICk-WZh1cZ1nyBzuvvXwzJF4St-nldOv2MoihqWJMni3CzaZCn2pySlKAgQze_n-55iTj_oJJ9Bw/s320/lamarche-profili-ricostruzione1.JPG" width="202" /></a></div><br /><p>Tre profili maschili su una delle 1.500 placchette di scisto incise con
figure sovrapposte (misure assenti, in media più o meno 10-15 cm.),
datate 15.000 anni, della grotta paleolitica La Marche, comune di Lussac
Les Chateaux, dipartimento Vienne, Francia, scoperta nel 1937.</p><p></p><p></p><p></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO28GDK5OI4yfxIObybjZ5wWazPxM4c798tcLv5RWBtjCiX10fbP1HMyDJ0I1liEb8qHlOrzuF3l5u6cFy_fDA-BXfTLxXr5qf3hGRwp776JRu_pX7HQeASsGBk-9V5vknpa0-8MkuAMYlGunss8D70VKCYFy2TyOR-NVpVkm-XhMIi8-aPGBRk-Kdmg/s877/naso-lungo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="877" data-original-width="760" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO28GDK5OI4yfxIObybjZ5wWazPxM4c798tcLv5RWBtjCiX10fbP1HMyDJ0I1liEb8qHlOrzuF3l5u6cFy_fDA-BXfTLxXr5qf3hGRwp776JRu_pX7HQeASsGBk-9V5vknpa0-8MkuAMYlGunss8D70VKCYFy2TyOR-NVpVkm-XhMIi8-aPGBRk-Kdmg/s320/naso-lungo.jpg" width="277" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr5DcQ710Qp--Ue88u90ZeXlekKvFQ9GFjE_tGdsgGt_wbwQdm851xkpFKSbiX1As8j1CFDidnBdwa4BzEIHAX4Omzxp51PEdGhYLaQCZ4j80wbrl8m5npuiH7DNXDeWnO6kzxk3P7ZdJIkAkrGfWHD-0Z3nAcwyE6tN-s1Nibm2YxXL0YgV3G1h_cig/s3263/lamarche-3profili-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3263" data-original-width="2773" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr5DcQ710Qp--Ue88u90ZeXlekKvFQ9GFjE_tGdsgGt_wbwQdm851xkpFKSbiX1As8j1CFDidnBdwa4BzEIHAX4Omzxp51PEdGhYLaQCZ4j80wbrl8m5npuiH7DNXDeWnO6kzxk3P7ZdJIkAkrGfWHD-0Z3nAcwyE6tN-s1Nibm2YxXL0YgV3G1h_cig/s320/lamarche-3profili-ricostruzione.JPG" width="272" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Ciottolo (alto 7 cm.) con figure sovrapposte, datate 15.000 anni, fra
1500 pezzi della grotta paleolitica La Marche, comune di Lussac Les
Chateaux, dipartimento Vienne, Francia, scoperta nel 1937. Non essendo
incisioni ma graffiti leggeri, è stata una sfida difficile individuare
qualcosa, con molta concentrazione e carta velina sul monitor per
isolare le linee delle figure dai segni della conformazione della
pietra. Ci possono ovviamente essere delle imprecisioni e non tutte le
figure sono state interamente individuate; alcune si intravedono appena e
ho potuto solo abbozzarle.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8xcto0zWusJRE1MkgXJlLBh3p4sUexrwaPiGEd9Q9r9x99ZTPJMMK8E3n1Max9qe5Hs_V40Xr19LgTIqCyWeburZW698F2PHOGOY2z59fZuQPumciAvMBNN-WihRZaIc9wwM604SELR8l3YLveFGRsrCxuyDErn8IaqNJl0uIWcuTulY4Krgiykoykw/s726/lamarche-indefinito.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="726" height="287" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8xcto0zWusJRE1MkgXJlLBh3p4sUexrwaPiGEd9Q9r9x99ZTPJMMK8E3n1Max9qe5Hs_V40Xr19LgTIqCyWeburZW698F2PHOGOY2z59fZuQPumciAvMBNN-WihRZaIc9wwM604SELR8l3YLveFGRsrCxuyDErn8IaqNJl0uIWcuTulY4Krgiykoykw/s320/lamarche-indefinito.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWjKTpisIoSwSiMHWLWc9VEGY8u03LB6mPsl-gfH5YAmmLTsNSSdoQ6TfoYYafnLHZkLVU5UqOZb5ol6ctF3gS05BuWpciDv5vRZa6QfXqP61ZPK0ouUr1TsvnO30tvMBg32iIgt0fqO178OTTX_dotNgBkoCcXvxGt15LB8dZcM53BbD9h_5qBhHcYA/s540/img.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="406" data-original-width="540" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWjKTpisIoSwSiMHWLWc9VEGY8u03LB6mPsl-gfH5YAmmLTsNSSdoQ6TfoYYafnLHZkLVU5UqOZb5ol6ctF3gS05BuWpciDv5vRZa6QfXqP61ZPK0ouUr1TsvnO30tvMBg32iIgt0fqO178OTTX_dotNgBkoCcXvxGt15LB8dZcM53BbD9h_5qBhHcYA/s320/img.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghzMZM39XPN4iXnv3q2-OjsqcgjFi2tq0gnpro5yTxJAivwaqYjn3zOJYGaRzEnTqxbvsMl2bwUmWABJ3Skpd_dA2B9WpHJHWfQon7-26H79Oax73barsIbFJHRa5EhT91zjig5na8VI4b3gaLOBRKoXnqQEQV3P8kmQbgetVFsdpeTriJpU_c8FOUJw/s3089/2-lamarche-ricostruzione-2orsi-2profili%20umani-1antilopesaiga-2lepri-1cucciolobovino.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3089" data-original-width="2250" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghzMZM39XPN4iXnv3q2-OjsqcgjFi2tq0gnpro5yTxJAivwaqYjn3zOJYGaRzEnTqxbvsMl2bwUmWABJ3Skpd_dA2B9WpHJHWfQon7-26H79Oax73barsIbFJHRa5EhT91zjig5na8VI4b3gaLOBRKoXnqQEQV3P8kmQbgetVFsdpeTriJpU_c8FOUJw/s320/2-lamarche-ricostruzione-2orsi-2profili%20umani-1antilopesaiga-2lepri-1cucciolobovino.JPG" width="233" /></a></div><p> </p><p> </p><p>CHANNEL ISLANDS - GRAN BRETAGNA - LES VARINES <br /></p><p> </p><p>Placchetta litica con incisioni sovrapposte, datate 15.000 anni
(larghezza massima 9 cm.) dal sito paleolitico all'aperto di Les
Varines, sud est del Jersey, Channel Islands, Gran Bretagna, dove oltre
3.000 strumenti e incisioni del Paleolitico Superiore sono state
scoperte nel 2020.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhofT_kzuSwRAgYFaOPGDxmxH25skEPtZPo0qgc9CYCHlXmMVxMDakllnVvp5mcBX4Yac_3O0dBTQCHkQjNRDCJ5LSDLQ8PmrXF7zarNeF1OxVR7nyCbgSlIucLbaBhk5n_OPHo_Tncb9wC7imzDrFCid0k-QbHpwAndBD_tXkgcJ10i0iy1jY8wOTclA/s722/channel-island-schemi.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="722" data-original-width="606" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhofT_kzuSwRAgYFaOPGDxmxH25skEPtZPo0qgc9CYCHlXmMVxMDakllnVvp5mcBX4Yac_3O0dBTQCHkQjNRDCJ5LSDLQ8PmrXF7zarNeF1OxVR7nyCbgSlIucLbaBhk5n_OPHo_Tncb9wC7imzDrFCid0k-QbHpwAndBD_tXkgcJ10i0iy1jY8wOTclA/s320/channel-island-schemi.png" width="269" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDgwddCcflja6vP6e5Vb9J8-ReKYej7SvshnlOPSsPcvf3WuP1d9gKywpwHhpCKTXHE9b5uJoA_Bh6UVzZoY772lsRzNNjt3ijR8ktD5JGkUz6KybKhENNUjhx-StYzR0IZWegB0f3nj17vJvNvWpLuDxbvaMRsMSdaJYQZh8ZhtjLdxP_D-96-rUTcg/s4286/Channel-island-schema.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3340" data-original-width="4286" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDgwddCcflja6vP6e5Vb9J8-ReKYej7SvshnlOPSsPcvf3WuP1d9gKywpwHhpCKTXHE9b5uJoA_Bh6UVzZoY772lsRzNNjt3ijR8ktD5JGkUz6KybKhENNUjhx-StYzR0IZWegB0f3nj17vJvNvWpLuDxbvaMRsMSdaJYQZh8ZhtjLdxP_D-96-rUTcg/s320/Channel-island-schema.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxUaV5JqmFnEHVEG4Tqe3NpcCqyAYSw1-Z8DvD_FdIEe4bnBrfK5Rdd_jJ_XEzR5oucaaHDk62dr-kanuGLJA2pwG0lqH05dG5isIqLqt6xnkFEIijKzD2iHb4kJTE5ykk-g46B76dsJwfPa9q8QYEJVS9y8JyragdS0wEcsWRILJl0j0nt6MM1AxoOA/s2991/1-animali.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2991" data-original-width="2000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxUaV5JqmFnEHVEG4Tqe3NpcCqyAYSw1-Z8DvD_FdIEe4bnBrfK5Rdd_jJ_XEzR5oucaaHDk62dr-kanuGLJA2pwG0lqH05dG5isIqLqt6xnkFEIijKzD2iHb4kJTE5ykk-g46B76dsJwfPa9q8QYEJVS9y8JyragdS0wEcsWRILJl0j0nt6MM1AxoOA/s320/1-animali.JPG" width="214" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Ss9xEcyXcupku0H8KCoLayQhsLwmer8DMlNl6jgnNhkoBacwSFHtDU4pZ28TBZrnnUuziPpgro3rTdKsozR2DrUugM-0ZyltyC556xn3UfF8kItwjVX0Gd2zQnCrPtgP-THAFib0uac4vTE3SYNm9iUpv0XFEHEWJrKHPRF-kiT0vIz5c4p-sEqrBA/s2000/1-Channel-island-ricostruzioni.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="2000" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Ss9xEcyXcupku0H8KCoLayQhsLwmer8DMlNl6jgnNhkoBacwSFHtDU4pZ28TBZrnnUuziPpgro3rTdKsozR2DrUugM-0ZyltyC556xn3UfF8kItwjVX0Gd2zQnCrPtgP-THAFib0uac4vTE3SYNm9iUpv0XFEHEWJrKHPRF-kiT0vIz5c4p-sEqrBA/s320/1-Channel-island-ricostruzioni.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOp72AOhPYRnjJuwHcP1Iop8p5t7uD5I4Wno2gHqN65UCqXUntiVN5vXIBejlsMp4SPaGT5LRMw8POOEhfT0vngYH3I7_xmLQNsOrcgNfsYl2vjuml6GB9oaxqtD-9Ds7VCXBikU3k1yG2xHRHkNf4XV5xVYnUcGcb_f18XrSwURWTgRVem9iMX0r8JA/s3204/1-volti.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3204" data-original-width="2000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOp72AOhPYRnjJuwHcP1Iop8p5t7uD5I4Wno2gHqN65UCqXUntiVN5vXIBejlsMp4SPaGT5LRMw8POOEhfT0vngYH3I7_xmLQNsOrcgNfsYl2vjuml6GB9oaxqtD-9Ds7VCXBikU3k1yG2xHRHkNf4XV5xVYnUcGcb_f18XrSwURWTgRVem9iMX0r8JA/s320/1-volti.JPG" width="200" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinWQb64n6mD_SCDBnD2SgX5zIHEzFx4-3vACvOmLCUnmmjLJt2j-3_V2L8sQqx4xXva3piLC_YY8Mud30XURBenVzt-2nTYu4ZqyIyVr_kSiIenRwOguvtCOCGcH0ssZsFdj_8CzUNDGTIdfxGBQKSqh_Y645eFEX_6yRJoAwpI7qtuBYLTyGIl2ZVYQ/s2921/2-animali-e-altro.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2921" data-original-width="2000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinWQb64n6mD_SCDBnD2SgX5zIHEzFx4-3vACvOmLCUnmmjLJt2j-3_V2L8sQqx4xXva3piLC_YY8Mud30XURBenVzt-2nTYu4ZqyIyVr_kSiIenRwOguvtCOCGcH0ssZsFdj_8CzUNDGTIdfxGBQKSqh_Y645eFEX_6yRJoAwpI7qtuBYLTyGIl2ZVYQ/s320/2-animali-e-altro.JPG" width="219" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2rnvWR0y9GJuybnfxidN4X_yU2bzPn60QWsm1CvR7vRayjqMvApjbqedCKeHE8F8od_1bMk6AXS4SDNcOocjC2j9PrW3lmJRr6yDEsuPy1vT8dBETS4YETjJ0pWeqyVvRHS9kTJph3kOyiyWYbl6S9uuBdbCXy37YYa3hGOtpdZhhLfAZ9Up4fvXEqQ/s3219/2-channel-island-ricostruzioni.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3219" data-original-width="2000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2rnvWR0y9GJuybnfxidN4X_yU2bzPn60QWsm1CvR7vRayjqMvApjbqedCKeHE8F8od_1bMk6AXS4SDNcOocjC2j9PrW3lmJRr6yDEsuPy1vT8dBETS4YETjJ0pWeqyVvRHS9kTJph3kOyiyWYbl6S9uuBdbCXy37YYa3hGOtpdZhhLfAZ9Up4fvXEqQ/s320/2-channel-island-ricostruzioni.JPG" width="199" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWt_m6QGsDIgRyFo8EvEyibsONrXs2wD_u-H9lPWJeYn4L4y0_Gfe_YXSedSY9RF_0obcEWE9G4apdUt617DmpVk5ffctKs8w76ioass047ENlh2ekZ5KLLsJj7xN1NxCgY60kAmFwwdzdNW7VaXXEZ42jkxVgxKCYOFDc5uOplUk6PbIldHcinnvJJQ/s3287/2-volti.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3287" data-original-width="2000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWt_m6QGsDIgRyFo8EvEyibsONrXs2wD_u-H9lPWJeYn4L4y0_Gfe_YXSedSY9RF_0obcEWE9G4apdUt617DmpVk5ffctKs8w76ioass047ENlh2ekZ5KLLsJj7xN1NxCgY60kAmFwwdzdNW7VaXXEZ42jkxVgxKCYOFDc5uOplUk6PbIldHcinnvJJQ/s320/2-volti.JPG" width="195" /></a></div><p><br /></p><p> LIMEUIL - VALLE DEL FIUME VEZERE - DORDOGNA - FRANCIA <br /></p><p><br /></p><p>Ciottolo di calcare (largo 17 cm.) con incisioni raffiguranti due
cavalli, fra i 300 esemplari, datati 12.000 anni, emersi dal sito
paleolitico all'aperto del comune di Limeuil, sulle rive del fiume
Vézère, dipartimento Dordogna, Francia, scoperto nel 1909, esteso 30
metri.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBWWXMvdfSsJdCkQcmd1gNGHNMcmCtsilW5HYeK1z1d-6GAJMEVbZm6USWFiClvFtBfujIA0tO-Iz_04QjCxGAnKyaPweGIz9ydnoneSpeWP0clC4ylKLiegDYFEdGYt2YVdkUoOBuxAguoOC1HPwFgYdupULuPDm6ZjoqewGKkf526dXwCv2Fr_6ckg/s758/limeuil-cavalli.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="467" data-original-width="758" height="197" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBWWXMvdfSsJdCkQcmd1gNGHNMcmCtsilW5HYeK1z1d-6GAJMEVbZm6USWFiClvFtBfujIA0tO-Iz_04QjCxGAnKyaPweGIz9ydnoneSpeWP0clC4ylKLiegDYFEdGYt2YVdkUoOBuxAguoOC1HPwFgYdupULuPDm6ZjoqewGKkf526dXwCv2Fr_6ckg/s320/limeuil-cavalli.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1J14fJ0CEXiBXVTw6WwaW6qalIG-_8uvv4JZK7Ru9w7V3EhnWIidHXHq5gBJWHMuROWS2jD8i_Xj46TSLrcKB1I1yGw64jdE6cgQ3kVtsb5w17-knV-w1pGhiQKbW8LQ8osw3Lp7oJgKAHAfhnjlLS_yIOxRDhHIhwTtHI57906flfBRe4PZcG1Rx5Q/s4120/limeuil-sito-aperto-cavalli-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3006" data-original-width="4120" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1J14fJ0CEXiBXVTw6WwaW6qalIG-_8uvv4JZK7Ru9w7V3EhnWIidHXHq5gBJWHMuROWS2jD8i_Xj46TSLrcKB1I1yGw64jdE6cgQ3kVtsb5w17-knV-w1pGhiQKbW8LQ8osw3Lp7oJgKAHAfhnjlLS_yIOxRDhHIhwTtHI57906flfBRe4PZcG1Rx5Q/s320/limeuil-sito-aperto-cavalli-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /><p></p>
</div><div class="text-truncate_wrapper"><br /><p></p>
</div><div class="text-truncate_wrapper">LES JAMBLANCS - LES EYZIES DE TAYAC - DORDOGNA - FRANCIA<br /><p></p>
</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">Ciottolo di calcare inciso con figura di mammut (larghezza massima 10
cm.; datato 18.000 anni), dal sito paleolitico all'aria aperta Les
Jamblancs, tra il comune di Les Eyzies-de-Tayac e Bourniquel,
dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Pirenei, Francia,
scoperto nel 1880.</div><div class="text-truncate_wrapper"><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnjQJk7IijelJl6SWREDZYF60ug-h3IZ4YKm4YggtJLOoWe3yB9ToJCBEzaKDRVKlQ_56tI0541Fvlc0tiO9uQEEqEkb1sYeemf6c8w7gyhUUBlIxCk0g4mvTPon1Lrhhh_rd2813lGyJj0K2QAGVg9c-Vx5L1Vv8nEqfzjSWy5-dUZOXbWsSjwAKe-A/s1600/mammut-les-jamblancs.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1183" data-original-width="1600" height="237" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnjQJk7IijelJl6SWREDZYF60ug-h3IZ4YKm4YggtJLOoWe3yB9ToJCBEzaKDRVKlQ_56tI0541Fvlc0tiO9uQEEqEkb1sYeemf6c8w7gyhUUBlIxCk0g4mvTPon1Lrhhh_rd2813lGyJj0K2QAGVg9c-Vx5L1Vv8nEqfzjSWy5-dUZOXbWsSjwAKe-A/s320/mammut-les-jamblancs.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh45ZJQ4wLzLKRMxS-hzmcM8woYA9FuMR8zeaGvD3LW4z98T6-baK59A0ZTvaGS_93sPyPQOTNaLFrRkf_cQYqbZh6xTySlRnq8spGF4i5aA6xI24OgCnShYPXwNBXgpPFDtAQQ3UQ-bfEFbpEoRP167MMzpzj2T4nbjk6B5BwA89pF3cmGxgL8wkWaYA/s2000/Les-Jamblancs-mammut-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1441" data-original-width="2000" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh45ZJQ4wLzLKRMxS-hzmcM8woYA9FuMR8zeaGvD3LW4z98T6-baK59A0ZTvaGS_93sPyPQOTNaLFrRkf_cQYqbZh6xTySlRnq8spGF4i5aA6xI24OgCnShYPXwNBXgpPFDtAQQ3UQ-bfEFbpEoRP167MMzpzj2T4nbjk6B5BwA89pF3cmGxgL8wkWaYA/s320/Les-Jamblancs-mammut-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p>
</div><div class="text-truncate_wrapper"><br /><p></p>
</div><div class="text-truncate_wrapper"> GROTTA DI MARSOULAS - ALTA GARONNA - FRANCIA<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">Ritratto del genere burlesco frequente nell'arte preistorica (misure
assenti, datato 18.000 anni) inciso fra le molte raffigurazioni presenti
sulle pareti della grotta paleolitica del comune di Marsoulas,
dipartimento Alta Garonna, Occitania, Francia, scoperta nel 1883.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4251dz16PX13vQUKvsICRQUEJpNO10LYNt4QEO23SY_mRH_KBUy3IJ_QtcE6RWBz2ALOoBgkzL45UGG2wnS7pUhMOzFP5y7NQp0lNeMDT1vSoIpw_mpzUsl2YVDOMJ5UwtIthWNFYvyZ1kp6bGxR-TxJIERu_QeDShy1IVBh_NbFLrAXNgyCWxeH6SA/s692/marsoulas-grottesco.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="662" data-original-width="692" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4251dz16PX13vQUKvsICRQUEJpNO10LYNt4QEO23SY_mRH_KBUy3IJ_QtcE6RWBz2ALOoBgkzL45UGG2wnS7pUhMOzFP5y7NQp0lNeMDT1vSoIpw_mpzUsl2YVDOMJ5UwtIthWNFYvyZ1kp6bGxR-TxJIERu_QeDShy1IVBh_NbFLrAXNgyCWxeH6SA/s320/marsoulas-grottesco.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggyZ7P4L-WlSJgyNZrRCM3xrOtpV_Dp1smGbwpUANuILdHGQABsqFzm3T2UH5L3jddj3Jd_UbCkMcRZa_CrDaLzdJ-TiQbcgZmwGWJxYIjbxLvIjKHfLsxRtqwHzW_aZlaGlzbSalIblx3xaM-Q561ln0vdPpLF7S2-9fOD84ey_lz5iHoKq6tmj-tDw/s1865/marsoulas-volto-burlesco-frontale-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1865" data-original-width="1776" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggyZ7P4L-WlSJgyNZrRCM3xrOtpV_Dp1smGbwpUANuILdHGQABsqFzm3T2UH5L3jddj3Jd_UbCkMcRZa_CrDaLzdJ-TiQbcgZmwGWJxYIjbxLvIjKHfLsxRtqwHzW_aZlaGlzbSalIblx3xaM-Q561ln0vdPpLF7S2-9fOD84ey_lz5iHoKq6tmj-tDw/s320/marsoulas-volto-burlesco-frontale-ricostruzione.JPG" width="305" /></a></div><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><p> </p><p>ABRI DE LA COLOMBIERE - NEUVILLE SUR AIN - FRANCIA<br /></p><p> </p><p>Osso di mammut, datato 17.000 anni (largo circa 12 cm.) a figure
sovrapposte, fra i 14 pezzi del riparo roccioso paleolitico Abri De La
Colombiere, monti Giura, comune Neuville-sur-Ain, Francia, scoperto nel
1867. 1-orso; 2- leone delle caverne; 3-cavallo; 4-cavallo al galoppo.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6ZWrpLKU4OWhaDJE2bEi_EexUj7ChybxPvbnZwsur6WQIYzXX6L3qbMwPdg-o1izWlx1qviXSLO5nqz0waFW81IbZsgyI114GREMR7crFt5jhXh7Utaj_UQc-fkFMTGmdqib9XM8wgI6rvLfjwpLe8lvTJjp0bqZ7BuX1y95uE1JUUIJb0yMHEAx6Jw/s800/lacolombiere-cavalli-orso.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6ZWrpLKU4OWhaDJE2bEi_EexUj7ChybxPvbnZwsur6WQIYzXX6L3qbMwPdg-o1izWlx1qviXSLO5nqz0waFW81IbZsgyI114GREMR7crFt5jhXh7Utaj_UQc-fkFMTGmdqib9XM8wgI6rvLfjwpLe8lvTJjp0bqZ7BuX1y95uE1JUUIJb0yMHEAx6Jw/s320/lacolombiere-cavalli-orso.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYSxoIiQojZmGXR-Azu5oS7G1IVMDyeapGcSgofp3fwt8d_CXvEvZQANVkbIykX1RLjBbq_ku0IY4wvzlxL-285pPAgnFBUgZdE9WO87WRSDh1qNqVCCXQcW2jq9nECT8WdMpgegDxBIYarGNGq3PtbGc5r3s069ImOSZ4Bd09wfFoDN-9en8DiBHNCg/s4370/2abri-de-la-Colombiere-orso-leone-2cavalli-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3157" data-original-width="4370" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYSxoIiQojZmGXR-Azu5oS7G1IVMDyeapGcSgofp3fwt8d_CXvEvZQANVkbIykX1RLjBbq_ku0IY4wvzlxL-285pPAgnFBUgZdE9WO87WRSDh1qNqVCCXQcW2jq9nECT8WdMpgegDxBIYarGNGq3PtbGc5r3s069ImOSZ4Bd09wfFoDN-9en8DiBHNCg/s320/2abri-de-la-Colombiere-orso-leone-2cavalli-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p> Osso di mammut, datato 17.000 anni (largo circa 12 cm.) con figure
sovrapposte, fra i 14 esemplari del riparo roccioso paleolitico Abri De
La Colombiere, monti Giura, comune di Neuville-sur-Ain, Francia,
scoperto nel 1867. 1-lupo; 2-profilo umano; 3-ibis; 4-cavallo;
5-rinoceronte; 6-bovini.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKBwwqdAqKhNT7iFMNusoWQgcu6YP1vpV33hhgW2KfT5jNcfMYu1YPz4gGOFy2qhOz0TEsKPpqft1KydP5yKT3kLqgICQnWRNZwPajycuxFbzQddjGE27DGjcD3ieYmBO2nSPAGTCYlfcCtL7QXe4LnaH5EOAIAa6H8nOkjh5FohkbpF_2qvS9rXM4zg/s497/colombiere333.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="362" data-original-width="497" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKBwwqdAqKhNT7iFMNusoWQgcu6YP1vpV33hhgW2KfT5jNcfMYu1YPz4gGOFy2qhOz0TEsKPpqft1KydP5yKT3kLqgICQnWRNZwPajycuxFbzQddjGE27DGjcD3ieYmBO2nSPAGTCYlfcCtL7QXe4LnaH5EOAIAa6H8nOkjh5FohkbpF_2qvS9rXM4zg/s320/colombiere333.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6lIyDYNEft1nJCHAe0bDoI_qw0ZTRkIOQxcnAlo_Mh078TRvUNAwKkVeMfkJGcduD2MMRnvtVeDGVLeFhzd9vt58i1LPSx2sODYEyEKLHkKs9_wwGvyICOtVvMttWBvaRMu7xLTUbsp2GftfpOsswNf36GxwYZ4Pqz6rlGkLXiorHE0BecIX7ra84Ig/s3167/Abri-de-la-Colombiere-uomo-cavallo-lupo-ibis-rinoceronte-bovini-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3167" data-original-width="2850" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6lIyDYNEft1nJCHAe0bDoI_qw0ZTRkIOQxcnAlo_Mh078TRvUNAwKkVeMfkJGcduD2MMRnvtVeDGVLeFhzd9vt58i1LPSx2sODYEyEKLHkKs9_wwGvyICOtVvMttWBvaRMu7xLTUbsp2GftfpOsswNf36GxwYZ4Pqz6rlGkLXiorHE0BecIX7ra84Ig/s320/Abri-de-la-Colombiere-uomo-cavallo-lupo-ibis-rinoceronte-bovini-ricostruzione.JPG" width="288" /></a></div><p></p><p> </p><p>Placchetta di osso di mammut, datata 17.000 anni, larghezza massima
circa 7 cm., con raffigurazione singola di cavallo, fra i 14 esemplari
del riparo paleolitico (esteso 54 metri) Abri De La Colombiere, monti
Giura, comune di Neuville-sur-Ain, Francia, scoperto nel 1867.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg18RRxeUkykcLPBryxx4KSXnrJlJ3XiwkvIqn7zLixrDsNByVUU03ZvdwAHbD6XJN_0bDg3sDRdOAsjtOtqKEyvWlqm-s6Jejqrf4QI3iwtWrmxoNcif7CMxu6p126uYyZqbrfn0Q1eUYHhhPhiRZqAwq004_XOmuxn6UYT3OYzCAXwQUsNxras2GwuQ/s1193/la-colombiere-cavallo-solo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1127" data-original-width="1193" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg18RRxeUkykcLPBryxx4KSXnrJlJ3XiwkvIqn7zLixrDsNByVUU03ZvdwAHbD6XJN_0bDg3sDRdOAsjtOtqKEyvWlqm-s6Jejqrf4QI3iwtWrmxoNcif7CMxu6p126uYyZqbrfn0Q1eUYHhhPhiRZqAwq004_XOmuxn6UYT3OYzCAXwQUsNxras2GwuQ/s320/la-colombiere-cavallo-solo.jpg" width="320" /></a></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW5y5gj1YwXxHt0CbA_c9s8I1_bEmwjSDcL4CqwkbTeSh6rRgwF1M3tNpE3fA0zNdlg_kWcoM_9xnEwrkNJa6tHT2y10a2NRIlIsT9w9bK_kDisqbhwJq72Wwe4pThK-uSI1GOXhPCPVAw83m3wVd_1X1KJC5xPebZVoPnOXVRGc1n-jTy924889eR-w/s3129/Abri-de-la-Colombiere-cavallo-ricostruzione1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWSV2_ZTnI-dRIb_-imO5pgYQbfe5UGTruo1FJKl1VxhDx_nryDIqrahAaZa8Z4PJCgd1Crzrz6tHwuV0pUy8OZMkn1HlGun_GXT6rlxo_JQXJ7Yze25FBivsoxuhacyF499QLYg1crZND7qDMdC28cBQsR03jY8Hn9xGRap4LC7UNsyy1_BBd9QSNRA/s3129/Abri-de-la-Colombiere-cavallo-ricostruzione1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2828" data-original-width="3129" height="289" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWSV2_ZTnI-dRIb_-imO5pgYQbfe5UGTruo1FJKl1VxhDx_nryDIqrahAaZa8Z4PJCgd1Crzrz6tHwuV0pUy8OZMkn1HlGun_GXT6rlxo_JQXJ7Yze25FBivsoxuhacyF499QLYg1crZND7qDMdC28cBQsR03jY8Hn9xGRap4LC7UNsyy1_BBd9QSNRA/s320/Abri-de-la-Colombiere-cavallo-ricostruzione1.JPG" width="320" /></a></div><br /><p> Placchetta di avorio di mammut, datata 17.000 anni, con figure
sovrapposte, fra i 14 esemplari del riparo paleolitico (esteso 54 metri)
Abri De La Colombiere, monti Giura, Francia, scoperto nel 1867.
1-cavallo. 2-renna. 3-cavallo barbuto dell'era glaciale. 4-orso delle
caverne.</p><p></p><p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJcc5PLkZvFelNeS58pKXlC1GHMHLp2zID3qd3BWR_SZHNWX85-Y8low-_e2amRuFbHgcmMAHRm2oxQlViyCuC9DptVn7_4S1uV08jL41e1ltJA388shwISB70xTJ27Zkb58S4eGDl-7Nx6l5qjawX1yflF_P2Qat0mSWXGOmfNmqpqD4ZTf1fp59Kbw/s900/lacolombiere-cavallo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="641" data-original-width="900" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJcc5PLkZvFelNeS58pKXlC1GHMHLp2zID3qd3BWR_SZHNWX85-Y8low-_e2amRuFbHgcmMAHRm2oxQlViyCuC9DptVn7_4S1uV08jL41e1ltJA388shwISB70xTJ27Zkb58S4eGDl-7Nx6l5qjawX1yflF_P2Qat0mSWXGOmfNmqpqD4ZTf1fp59Kbw/s320/lacolombiere-cavallo.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8bypR1BS0uf6LXJwRmY50mk3Tbkq7JRDKpCImvSxGx4uixXokQTafHXWSPPzEoX3_45VUm4BVK6Mr558GWG88-uIWvBBYrBZ8fLxWBHIFPM1wm0lzw2lZ6TvKF_lAyiMwJoQvNc1jOb4Y_XKBukugLlJLIQb9Gfdd7GdHb1t2KHQi8kWaUZks2D-3Zw/s4130/Abri-de-la-colombiere-2cavalli-1renna-1orso-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3088" data-original-width="4130" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8bypR1BS0uf6LXJwRmY50mk3Tbkq7JRDKpCImvSxGx4uixXokQTafHXWSPPzEoX3_45VUm4BVK6Mr558GWG88-uIWvBBYrBZ8fLxWBHIFPM1wm0lzw2lZ6TvKF_lAyiMwJoQvNc1jOb4Y_XKBukugLlJLIQb9Gfdd7GdHb1t2KHQi8kWaUZks2D-3Zw/s320/Abri-de-la-colombiere-2cavalli-1renna-1orso-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /><p>Questo pezzo è un po' deludente, le linee delle figure sovrapposte non
sono finite, evidentemente l'artista era insicuro sul da farsi, ma
pubblico lo stesso. Rinoceronte lanoso, avorio di mammut, datato 17.000
anni, fra 14 esemplari del riparo paleolitico di 54 metri Abri De La
Colombiere, massiccio del Giura Giura, Francia, scoperto nel 1867.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIFLhAPYuciyiyM_3T2yFGkqYvysB8MZVhnre5DJfhhiQtn5509Mym1YhNg5pnU4g-EB-YHdTPGhuiDNEPviVxwvWOfxnw4tO5yOBOjRD4buaVz0Asd9LYOOaMVvxGw9gIXGyZCYQexrfVkWW0LCoCiwt3ZHdoI9y9_GsB6NRr6CPcM26YRdMLaott1g/s900/rinoceronte.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="900" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIFLhAPYuciyiyM_3T2yFGkqYvysB8MZVhnre5DJfhhiQtn5509Mym1YhNg5pnU4g-EB-YHdTPGhuiDNEPviVxwvWOfxnw4tO5yOBOjRD4buaVz0Asd9LYOOaMVvxGw9gIXGyZCYQexrfVkWW0LCoCiwt3ZHdoI9y9_GsB6NRr6CPcM26YRdMLaott1g/s320/rinoceronte.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmERCJcLl-CkmqUV8D1rpq33NDazLzh5aKSpNMR2UOr-SDqlxFwu-bsMiWL5wBlTETXH-u3ec4FrAs44msBt5Wqpz4e_95PWv6uSPvGdzHGWEygqofWNAXENdcFPHXkLVZRbfcjpDatHpaui5Ub-_08Oj-mCEOzrfCY5BbQbqOXSemnIccEI6GXN5KZg/s3173/abri-de-la-colombiere-rinoceronte-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3173" data-original-width="3112" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmERCJcLl-CkmqUV8D1rpq33NDazLzh5aKSpNMR2UOr-SDqlxFwu-bsMiWL5wBlTETXH-u3ec4FrAs44msBt5Wqpz4e_95PWv6uSPvGdzHGWEygqofWNAXENdcFPHXkLVZRbfcjpDatHpaui5Ub-_08Oj-mCEOzrfCY5BbQbqOXSemnIccEI6GXN5KZg/s320/abri-de-la-colombiere-rinoceronte-ricostruzione.JPG" width="314" /></a></div><br /><p></p><p>Pendente di pietra a figure sovrapposte e integrate (ne ho identificate 3
ma può esserci altro), largo circa 7 cm., datato 17.000 anni, fra i 14
esemplari emersi dal riparo roccioso paleolitico Abri De La Colombiere,
massiccio del Giura, sul fiume Ain, Francia, scoperto nel 1867, esteso
54 metri.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1DNDxlIb8adxrarSgE0VtXPH5SrxD_y2T21VJwHMv0fOzreCzRWujuYwN8MzBLb81EAsy3wxcCwmzrwDaZT4q1AKRTxzWbq89uMM-3gh7OimG7Wc5i1nHPEVQC_UlnstaZ_G-6NrrbB4JdY9tzRc3sFwio0fI0GANPCxwi1Iv7Izkf3B_9uXuJguYyw/s702/la-colombiere-orso1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="367" data-original-width="702" height="167" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1DNDxlIb8adxrarSgE0VtXPH5SrxD_y2T21VJwHMv0fOzreCzRWujuYwN8MzBLb81EAsy3wxcCwmzrwDaZT4q1AKRTxzWbq89uMM-3gh7OimG7Wc5i1nHPEVQC_UlnstaZ_G-6NrrbB4JdY9tzRc3sFwio0fI0GANPCxwi1Iv7Izkf3B_9uXuJguYyw/s320/la-colombiere-orso1.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO0rfM67jYlZIXmn_SKOyvqJWOH2GJzGqJEosIHU0HRYK4_74s2DK4zsAarVmIgcs1ujSUpNnLDUwAWR7eP_Ps2wKhCCbb0_htPDVRhnKDlYRM-TKurJX3hdmiO8S16YDYCm8nKxlP3DCnUaHj0cEB2juUG4FaRfwfkTIRupzFfHbvDRlAkUxkSloeZw/s3256/abri-de-la-colombiere-bovino,orso,capra-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3256" data-original-width="3245" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO0rfM67jYlZIXmn_SKOyvqJWOH2GJzGqJEosIHU0HRYK4_74s2DK4zsAarVmIgcs1ujSUpNnLDUwAWR7eP_Ps2wKhCCbb0_htPDVRhnKDlYRM-TKurJX3hdmiO8S16YDYCm8nKxlP3DCnUaHj0cEB2juUG4FaRfwfkTIRupzFfHbvDRlAkUxkSloeZw/s320/abri-de-la-colombiere-bovino,orso,capra-ricostruzione.JPG" width="319" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Straordinario insieme di figure integrate (uomo-silhouette
femminile-renna-orso-pinguinus impennis) incise su scapola di mammut,
larga 19,5 cm, datata 17.000 anni: riparo paleolitico Abri De La
Colombière, comune di Neuville Sur Ain, massiccio del Giura, Francia,
scoperto nel 1867 da Adrien Arcelin , profondo 10 metri, alto 13 metri.
Almeno una decina di ciottoli con raffigurazioni multiple sovrapposte,
tipiche dell'arte paleolitica, dal profondo significato iniziatico,</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8NLlH9q2-zQuflRL0urkLitpN5NW2FIO6HDgn204YPxpzQUlhUYvfFDCw9F-Dv5h9vyZMo9yg_qAtLK0P9cNYOFXMOA6j-L_iqoGf29a5RGJ7S_VzOr7Y6Mt9xOzrfdmX0kDBRMI87MAQHgYSyOvEYNfeGi9NEDFs6ybNhfB2xcrMBAPZqiv8ESZzng/s1122/1-abri-colombiere-scapola-mammut%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1122" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8NLlH9q2-zQuflRL0urkLitpN5NW2FIO6HDgn204YPxpzQUlhUYvfFDCw9F-Dv5h9vyZMo9yg_qAtLK0P9cNYOFXMOA6j-L_iqoGf29a5RGJ7S_VzOr7Y6Mt9xOzrfdmX0kDBRMI87MAQHgYSyOvEYNfeGi9NEDFs6ybNhfB2xcrMBAPZqiv8ESZzng/s320/1-abri-colombiere-scapola-mammut%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkhaF2bfvxuexnvWSRDozmlmnedTCzd7clRjgojSsTpFz1PcFq1TiE-LNZlnPgMpgBNBV84aekXuIyLEKl0rEQ6Ef5d2byRxUDaPUb3rkkRP1FstylImPB5MBViw-t0mQGBm60ynV-yXImWeIaRM8lZgz5q5bGc9krRDiv3XFjFMuOYvPR8lf85qUf8A/s900/GaletsColombiere4%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="900" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkhaF2bfvxuexnvWSRDozmlmnedTCzd7clRjgojSsTpFz1PcFq1TiE-LNZlnPgMpgBNBV84aekXuIyLEKl0rEQ6Ef5d2byRxUDaPUb3rkkRP1FstylImPB5MBViw-t0mQGBm60ynV-yXImWeIaRM8lZgz5q5bGc9krRDiv3XFjFMuOYvPR8lf85qUf8A/s320/GaletsColombiere4%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ1-R_jJLZMNRTC4FgrXB1Ahq8aTmK5wzuJ-WORWNFPuuIloprenZjG9R3fTYRMXVJakAU88v_j8dRHcNdcVwTPq_Sh5T7u9e5gxnuZmXiGxlFmZzHilWqMSo0cqonvd5lXYV5ROT8OZpOlzWiZLg4UoiuBcfCPlguoXnlR0CwA3DSyE6qAk95W_2ShA/s4226/1-Abri-Colombiere-insieme.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2880" data-original-width="4226" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ1-R_jJLZMNRTC4FgrXB1Ahq8aTmK5wzuJ-WORWNFPuuIloprenZjG9R3fTYRMXVJakAU88v_j8dRHcNdcVwTPq_Sh5T7u9e5gxnuZmXiGxlFmZzHilWqMSo0cqonvd5lXYV5ROT8OZpOlzWiZLg4UoiuBcfCPlguoXnlR0CwA3DSyE6qAk95W_2ShA/s320/1-Abri-Colombiere-insieme.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfO3mCGwXqLyiTBEZe969TQHwn0utKFGxte7zEDw9IQ4Kr3FPUDppVnGlbGDz6nPjTjA65ZIEkIH-U-jXA70OBXUut1PNwHtlLGVY3kMjzpprKgv3BnH7rrWEHMfPt6qyFjYKWa8pjN45PQXyoows8f9PNUmpSS21HR3qCdeTkD2YYxEve5XGIwkD3tA/s4475/4-abri-colombiere-renna-orso-pinguinusimpennis.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1431" data-original-width="4475" height="102" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfO3mCGwXqLyiTBEZe969TQHwn0utKFGxte7zEDw9IQ4Kr3FPUDppVnGlbGDz6nPjTjA65ZIEkIH-U-jXA70OBXUut1PNwHtlLGVY3kMjzpprKgv3BnH7rrWEHMfPt6qyFjYKWa8pjN45PQXyoows8f9PNUmpSS21HR3qCdeTkD2YYxEve5XGIwkD3tA/s320/4-abri-colombiere-renna-orso-pinguinusimpennis.JPG" width="320" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiOohk8utxLDxWGUKPlOoooxqRguUi-gGI57uSkM-CzUG44_MtsKOJW1aUs5BTPZxqbvg2PNNDehbsI1a6jGvDJTUVYKLdEI21R75N9cVRJswmMvqy0eU7vyk4Q_mvwzeDD9F5Xa_Kw_NayQfFcQAJh-j-fzI1i6jfGF-4DLav3m8aPatQPVSV0i7zkA/s4347/2-abri-colombiere.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2077" data-original-width="4347" height="153" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiOohk8utxLDxWGUKPlOoooxqRguUi-gGI57uSkM-CzUG44_MtsKOJW1aUs5BTPZxqbvg2PNNDehbsI1a6jGvDJTUVYKLdEI21R75N9cVRJswmMvqy0eU7vyk4Q_mvwzeDD9F5Xa_Kw_NayQfFcQAJh-j-fzI1i6jfGF-4DLav3m8aPatQPVSV0i7zkA/s320/2-abri-colombiere.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVBpLQfDzZQBaViljGfhs37-3saVAkhBoFVcid6wcJCoArd_N9UURwl4OzeSL2KGwSMFKXWz-qbRkzRYV7Efi7mvjH4dndknM29fp6pgWtXM3k7ldPPsI_C_tH1QZdrdxPS34QB8C5RsnCDL5jT06AySfhM5xy3VTDmrVPFNN3hfBsY46QcXXZveR91Q/s3103/3-abri-colombiere-sciamano-uomo-donna.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1485" data-original-width="3103" height="153" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVBpLQfDzZQBaViljGfhs37-3saVAkhBoFVcid6wcJCoArd_N9UURwl4OzeSL2KGwSMFKXWz-qbRkzRYV7Efi7mvjH4dndknM29fp6pgWtXM3k7ldPPsI_C_tH1QZdrdxPS34QB8C5RsnCDL5jT06AySfhM5xy3VTDmrVPFNN3hfBsY46QcXXZveR91Q/s320/3-abri-colombiere-sciamano-uomo-donna.JPG" width="320" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK2doPjaT170EN8mdTyx7wIp9HB8bMY7p09sPmyAdqK6JA14l6D3_08E5h1GWrFuCVgKYewDiKfBMb1fo2YuKiqcT6abt_-nk-64LI1OsyNMKgSV6XdqIvJ1EgxloC6T9To_4p9uKN_dG6-6BGy2ZnVFo9kw7JBvSlCj0yWQojMUAH7NFbncwLkNVJyg/s3129/5-abri-colombiere.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3129" data-original-width="2945" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK2doPjaT170EN8mdTyx7wIp9HB8bMY7p09sPmyAdqK6JA14l6D3_08E5h1GWrFuCVgKYewDiKfBMb1fo2YuKiqcT6abt_-nk-64LI1OsyNMKgSV6XdqIvJ1EgxloC6T9To_4p9uKN_dG6-6BGy2ZnVFo9kw7JBvSlCj0yWQojMUAH7NFbncwLkNVJyg/s320/5-abri-colombiere.JPG" width="301" /></a></div><br /><p><br /></p><p>GROTTA DI MAS D'AZIL - OCCITANIA - FRANCIA<br /></p><p>Propulsore per lance in corno di renna con figura di capra, lungo 20 cm,
datato 15.000 anni (grotta paleolitica Mas d'Azil, dipartimento Ariege,
regione Occitania, Pirenei, Francia, conosciuta fin dall'antichità, dal
1940 i primi ritrovamenti preistorici, estesa 2100 metri).</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7u37bITxJkbAwJPbLu0iD3FLSVVo-rAafLMhaXn1iZI1ftPMj6oWPmpg6Xv64QG_HYknUZU4OvE5buyC2rnNqGdTOBdeASuYfBBtwaYGuDKBQXnwGRNw0_8fHiT1k0TQJNdt6f03saJfO33YIaoU-G7Ylvuo6wWyxdrEku4jub3rIzyJ62zUaGFJ-sA/s1761/EubgnNrXYAEgXMu.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1761" data-original-width="881" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7u37bITxJkbAwJPbLu0iD3FLSVVo-rAafLMhaXn1iZI1ftPMj6oWPmpg6Xv64QG_HYknUZU4OvE5buyC2rnNqGdTOBdeASuYfBBtwaYGuDKBQXnwGRNw0_8fHiT1k0TQJNdt6f03saJfO33YIaoU-G7Ylvuo6wWyxdrEku4jub3rIzyJ62zUaGFJ-sA/s320/EubgnNrXYAEgXMu.jpg" width="160" /></a></div><br /><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwyzE3tFOC6aghV9EsrmVDxYVTnIpfbwbn-9Vj1_anLvKPiDjwof94KG4xucs0FLUSN5vt59PXSylSikfrbvTeeP2OFqHmVcO_eSV-GiVAjdk_4-YmLh6bGJ9qhJWIR8u7oOauC4QwD3ot_wj5Y6f8AiF034C01oZNZxGPh_wVYsCLhkjF0S8RgSv5xg/s4304/mas-d-azil-propulsore-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4304" data-original-width="2665" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwyzE3tFOC6aghV9EsrmVDxYVTnIpfbwbn-9Vj1_anLvKPiDjwof94KG4xucs0FLUSN5vt59PXSylSikfrbvTeeP2OFqHmVcO_eSV-GiVAjdk_4-YmLh6bGJ9qhJWIR8u7oOauC4QwD3ot_wj5Y6f8AiF034C01oZNZxGPh_wVYsCLhkjF0S8RgSv5xg/s320/mas-d-azil-propulsore-ricostruzione.JPG" width="198" /></a></div><br /> </div><div class="text-truncate_wrapper"><p></p><p>Cigno in avorio di mammut come ornamento di propulsore per lance, alto
7,2 cm., datato 15.000 anni, dalla grotta paleolitica Mas d' Azil,
dipartimento Ariege, regione Occitania, Pirenei, Francia, già conosciuta
nel XIII secolo perchè vi si rifugiarono i Catari, ispezionata dal 1940
con la scoperta di più di 1200 oggetti, profonda 1200 metri.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi73Ws9-WfzTyvPSj6RXxYDQWuy_x-CRdVd6uGhbpSaaPwT_drEM3xFHaUB_z1AQxPOxITetch1k4z0GEezQ-qnr9x1FHNiQIcxfhvr1Rj9kocsg3EQWQeFMC9l26NcOV4rqT5SzsaWEDteMuk6kpZc4bOoJJZQBnvo9skiAD9mUmfCsmv2IBVRK3Tkhg/s1600/masdazil-cigno.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="995" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi73Ws9-WfzTyvPSj6RXxYDQWuy_x-CRdVd6uGhbpSaaPwT_drEM3xFHaUB_z1AQxPOxITetch1k4z0GEezQ-qnr9x1FHNiQIcxfhvr1Rj9kocsg3EQWQeFMC9l26NcOV4rqT5SzsaWEDteMuk6kpZc4bOoJJZQBnvo9skiAD9mUmfCsmv2IBVRK3Tkhg/s320/masdazil-cigno.jpg" width="199" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9tg43HxVhd_MQEBejuWwlNOdJJ7Ff0MC7_E_-xpoRsrlawUiXYll7tnIkN2sVgX86C4WrN-i2EoI_hSq1eSfRXhcncUyCBY5R7ImxIg809nxlummh3CzTUXaFGDn3-hcla9670GKsYCrW7xsbpICGruIewq9oLTSUyeJHNr-ATt8nCHthFt0tO6OhIA/s3234/Mas-d-azil-cigno-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3012" data-original-width="3234" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9tg43HxVhd_MQEBejuWwlNOdJJ7Ff0MC7_E_-xpoRsrlawUiXYll7tnIkN2sVgX86C4WrN-i2EoI_hSq1eSfRXhcncUyCBY5R7ImxIg809nxlummh3CzTUXaFGDn3-hcla9670GKsYCrW7xsbpICGruIewq9oLTSUyeJHNr-ATt8nCHthFt0tO6OhIA/s320/Mas-d-azil-cigno-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Questo pezzo su osso è di difficile interpretazione, viene descritto
generalmente come un paesaggio; sembra che ci sia anche una silhouette
femminile; alto circa 15 cm, datato 15.000 anni (grotta paleolitica Mas
d'Azil, Occitania, Francia, i cui primi reperti vengono scoperti nel
1940).</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ9AhjZ6vswmhcC30_rrvU0E-45-KrB9OfA98Ek2u_BN9Wjmu4R9G8wFUZBMr0nw7E5pFljbk_lJ4Rk9MPGm3b6HjZAcLKx_yR5z6f-DjGsnjTn_ZikJcIyFtz7zLcXgLPdDZxI6lSW1R34kTqBskeZdYp8vqoWfQdC6pMlu1XkaFY04ejzHWr4HadaA/s1600/masdazil-onde.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="1600" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ9AhjZ6vswmhcC30_rrvU0E-45-KrB9OfA98Ek2u_BN9Wjmu4R9G8wFUZBMr0nw7E5pFljbk_lJ4Rk9MPGm3b6HjZAcLKx_yR5z6f-DjGsnjTn_ZikJcIyFtz7zLcXgLPdDZxI6lSW1R34kTqBskeZdYp8vqoWfQdC6pMlu1XkaFY04ejzHWr4HadaA/s320/masdazil-onde.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRw6pGwgJbvsNlIqWC-ouO619TLuFc4uSowBAqMPKoKPJZPaT3kQz9iU5RatwtjUlymxREeI2pUnrqdNnOoa55OjwAJxSANOi70BzAe6-evFXefWZMddjDD9j5bxJLi44Pid8fVPZlpO78HgsyQGryZnuby9wGpsxED-_LAI4BhczukQ16WHXdAkOpgw/s1000/mas-d-azil-fiume-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="354" data-original-width="1000" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRw6pGwgJbvsNlIqWC-ouO619TLuFc4uSowBAqMPKoKPJZPaT3kQz9iU5RatwtjUlymxREeI2pUnrqdNnOoa55OjwAJxSANOi70BzAe6-evFXefWZMddjDD9j5bxJLi44Pid8fVPZlpO78HgsyQGryZnuby9wGpsxED-_LAI4BhczukQ16WHXdAkOpgw/s320/mas-d-azil-fiume-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p> Due miniature su ossa lunghe entrambe 4,3 cm., datate 18.000 anni, con
figure di renne, fra i numerosi reperti della grotta paleolitica del
comune di Le-Mas-D'-Azil, dipartimento Ariege, regione Occitania,
Pirenei, Francia, lunga 420 metri, scoperta nel 19° secolo da Edouard
Piette.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEN9_fG9LcdPhysgPKP6ufeDiIygr6AAfKMUwMbFmVyHSSzLAMR49JXKX9OSAKDVtWsjNyjt76POrZH5qJ-OYj2ZIX8X71e6S8z2bXWQBJHScSKm2zLkZuVgJebzoZKCNCOG5M8DJHpjGE-ChFGraX9hk0erMhzDnl8Rn-eD_EPdKURGqoq9cBSeTsEg/s758/masdazil-osso.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="394" data-original-width="758" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEN9_fG9LcdPhysgPKP6ufeDiIygr6AAfKMUwMbFmVyHSSzLAMR49JXKX9OSAKDVtWsjNyjt76POrZH5qJ-OYj2ZIX8X71e6S8z2bXWQBJHScSKm2zLkZuVgJebzoZKCNCOG5M8DJHpjGE-ChFGraX9hk0erMhzDnl8Rn-eD_EPdKURGqoq9cBSeTsEg/s320/masdazil-osso.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh66nBI76vbH9-vtp-wKMgPTM9tEdfhEjonLy2rnilicRkyt1DTcZUsodt4oYHvPigq0uroxLCyXte-PSY3BdH3PUqFuYYrPy9X9L00YZCLDzcOxfFyKIWy7gCBMzzILMaYwpANfZ_5DMPZRqHuGEDIuC_6G_IYYtujNoSyP9nKPx5VkMoJ3m2FCtpE4w/s758/masdazil-osso2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="389" data-original-width="758" height="164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh66nBI76vbH9-vtp-wKMgPTM9tEdfhEjonLy2rnilicRkyt1DTcZUsodt4oYHvPigq0uroxLCyXte-PSY3BdH3PUqFuYYrPy9X9L00YZCLDzcOxfFyKIWy7gCBMzzILMaYwpANfZ_5DMPZRqHuGEDIuC_6G_IYYtujNoSyP9nKPx5VkMoJ3m2FCtpE4w/s320/masdazil-osso2.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga-1RaBknzPtGhcuTZUVNJtDQZRjO_EtmWNJR-jEwl0pu3S9LZcqaFKA7SCgDxTYrUHeXkHVVoU2XC6951shXVoR9m38J4UYmC2czcFBUDV1QzgXmRh4askK58Uha9RmAp-ArZWLXTH9_sCVFk2BsUxZc0_rMRq-tbPikIlw0KJcHzTV9RLIa8yqiH1Q/s2000/renne-masdazil-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1250" data-original-width="2000" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga-1RaBknzPtGhcuTZUVNJtDQZRjO_EtmWNJR-jEwl0pu3S9LZcqaFKA7SCgDxTYrUHeXkHVVoU2XC6951shXVoR9m38J4UYmC2czcFBUDV1QzgXmRh4askK58Uha9RmAp-ArZWLXTH9_sCVFk2BsUxZc0_rMRq-tbPikIlw0KJcHzTV9RLIa8yqiH1Q/s320/renne-masdazil-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p> </p><p>ABRI DE MARSEILLES - LAUGERIE BASSE - LES EYZIES DE TAYAC - FRANCIA <br /></p><p> </p><p>Figure sovrapposte incise su placca calcarea, larga 7,8 cm, datate
14.000 anni, dal riparo roccioso paleolitico Abri De Marseilles, sito di
Laugerie Basse, comune Les Eyzies De Tayac, dipartimento Dordogna,
Pirenei, Francia, scoperto nel 1863 e in cui sono venuti alla luce oltre
600 manufatti artistici. (Qui presenti: 2 profili umani-1 orso- 1
cavallo).</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLVLQ5yaQhprrNyVPZM3kRIbcIy_6C17h76FJSAGcWazQW5M0tynq5KQqoJdHb4Utm9esJI9BZAgATagkoWFIcm9eQklzRqazVVfOoIbh8Mw8oU0KgY30ltI_opwydmQUGeG2CIs7EnwjLPG6xaoglx8_njfPPPU_tlfo6PH_XMptELpwOxUt4az73mw/s754/abri-de-marseille-profili.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="754" height="276" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLVLQ5yaQhprrNyVPZM3kRIbcIy_6C17h76FJSAGcWazQW5M0tynq5KQqoJdHb4Utm9esJI9BZAgATagkoWFIcm9eQklzRqazVVfOoIbh8Mw8oU0KgY30ltI_opwydmQUGeG2CIs7EnwjLPG6xaoglx8_njfPPPU_tlfo6PH_XMptELpwOxUt4az73mw/s320/abri-de-marseille-profili.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMs6UZQVdxqWy0K1mRNKNeBXMzVpDUm8HrpJX_QlB13_QRVdnU_84eLU7m0S69xz3m3xdiD3m-zyzKDkUsLx8O5aGja1WI1VVE70EhTZr1rNY3CgOk_TKRg08dFeJrT7w2RKVHBjnhMpvToMxXwTUFM_O1ezJF-Avt9sCM4-2vqoySHvTC8ll6ea22wg/s3941/abri-de-marseille-2profiliumani-orso-cavallo.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3279" data-original-width="3941" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMs6UZQVdxqWy0K1mRNKNeBXMzVpDUm8HrpJX_QlB13_QRVdnU_84eLU7m0S69xz3m3xdiD3m-zyzKDkUsLx8O5aGja1WI1VVE70EhTZr1rNY3CgOk_TKRg08dFeJrT7w2RKVHBjnhMpvToMxXwTUFM_O1ezJF-Avt9sCM4-2vqoySHvTC8ll6ea22wg/s320/abri-de-marseille-2profiliumani-orso-cavallo.JPG" width="320" /></a></div><br /><p> </p><p>ABRI MEGE - TEYJAT - DORDOGNA - FRANCIA <br /></p><p> </p><p>Due cavalli, un cervo, un serpente, un cigno, un'oca, una figura
astratta e tre sciamani danzanti con maschere di capra su grande osso di
mammut (largo 35 cm, datato 15.000 anni) dal riparo roccioso
paleolitico Mege, comune di Teyjat, Dordogna, Francia, scoperto nel
1880. La capra simboleggia da sempre la forza spirituale per la sua
capacità di scalare altissime vette senza alcun timore, possiamo dunque
ben immedesimarci nello spirito che ha guidato la mano dell'artista che
ha creato quest'opera.</p><p></p><p></p><p><br /> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsrnb0HtXlFdDqPgcqDoV6aewhzOnhQC-sjaUmzsjsKg3dHJrgD2EUyzpFI94JmdH0D32-Tl4Rf-MXQJWtJ-Jy1K2_0ybkCkdREFUOK4KDmge2LOuV5qqCKSemapG5W_3sVbzyL78fDx_CNSZqBbGWYyFqzr6g0zLb4wY5edkOidAgHJobrtDFt31Vmw/s1140/abri-mege-cavalli-stregone.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="601" data-original-width="1140" height="169" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsrnb0HtXlFdDqPgcqDoV6aewhzOnhQC-sjaUmzsjsKg3dHJrgD2EUyzpFI94JmdH0D32-Tl4Rf-MXQJWtJ-Jy1K2_0ybkCkdREFUOK4KDmge2LOuV5qqCKSemapG5W_3sVbzyL78fDx_CNSZqBbGWYyFqzr6g0zLb4wY5edkOidAgHJobrtDFt31Vmw/s320/abri-mege-cavalli-stregone.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVtety78WhYuFgKp1Uz_Jvo6-jKJ_u30dw2xRi7y9sJnhdKjy1aq4QE6od2kgfITq1_qSs0TSrNBeq-q9SHpAlvhcV5duseYfmutVS8g3n22w33kJcf5EGtc1TOPQ7pxzHViFtrMKHERIKO32qqTwRSsC1HW9kKqI9C18A_xSUco0TzsFNlNfKlNhmWA/s3836/abri-mege-teyjat-ricostruzione%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3351" data-original-width="3836" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVtety78WhYuFgKp1Uz_Jvo6-jKJ_u30dw2xRi7y9sJnhdKjy1aq4QE6od2kgfITq1_qSs0TSrNBeq-q9SHpAlvhcV5duseYfmutVS8g3n22w33kJcf5EGtc1TOPQ7pxzHViFtrMKHERIKO32qqTwRSsC1HW9kKqI9C18A_xSUco0TzsFNlNfKlNhmWA/s320/abri-mege-teyjat-ricostruzione%20-%20Copia.JPG" width="320" /></a></div><br /><p> </p><p>GOURDAN POLIGNAN - OCCITANIA - FRANCIA <br /></p><p> </p><p>Si ripete il tradizionale motivo della doppia immagine dell'arte
paleolitica in questa incisione toro-cavallo su osso lungo 7 cm., datato
15.000 anni, dal complesso di grotte del comune di Gourdan Polignan,
Alta Garonna, regione Occitania, Pirenei, Francia, scoperte nel 1871.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheLR9aS7yqv-iew7C3pBud7KCsPbph8w3aCHoAui38Jp9O5xvlMTTkCGPEGxVlnahbw190YOnOQjHEGzECiItYCdu_Br4IVhgiB-p7uducsERxwAnueF8OLeBtP5O5OmvgrifjnTyVA02FyAIg75CGYOTLEUYGV48zwZ_W7yHQ1svpJ2waVQv4FNzG3A/s1600/gourdan-tori.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="808" data-original-width="1600" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheLR9aS7yqv-iew7C3pBud7KCsPbph8w3aCHoAui38Jp9O5xvlMTTkCGPEGxVlnahbw190YOnOQjHEGzECiItYCdu_Br4IVhgiB-p7uducsERxwAnueF8OLeBtP5O5OmvgrifjnTyVA02FyAIg75CGYOTLEUYGV48zwZ_W7yHQ1svpJ2waVQv4FNzG3A/s320/gourdan-tori.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaVwrXMa_2knUyvmShzuHBXmmHTKZOJhaEZ1nDCmHd5BiMZ5YLM5qnwI6LuZEmNke7Ky8uwkhgdW71X-7HIWGL4Hp54bkkjU9HMMEX1HoP7Wom0vJUzHG3OA8DUU7hwfpCtH3hQcCudF2627OYb6zqNHVscOVgzzmkLwTVlE1CYthFq3txvfFI-QsOtg/s1600/rovesciats.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="808" data-original-width="1600" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaVwrXMa_2knUyvmShzuHBXmmHTKZOJhaEZ1nDCmHd5BiMZ5YLM5qnwI6LuZEmNke7Ky8uwkhgdW71X-7HIWGL4Hp54bkkjU9HMMEX1HoP7Wom0vJUzHG3OA8DUU7hwfpCtH3hQcCudF2627OYb6zqNHVscOVgzzmkLwTVlE1CYthFq3txvfFI-QsOtg/s320/rovesciats.jpg" width="320" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGrS-QLEPJ6wqgN4jwrCq-o9iHiWUH4BnsrEDFZScyQqCEi9dWZactVGtgyMPWhgLrjtyOCgkJCigS11x84ii9gqL49fg4BNNdPSd-Lt9CGZdF9Y6niUREMclXkbo_DMI-uZEVGq0HTb2UjT_23lIOkw2bhgEIgT07inOKalvp7g-M-m_GFiT1pty01Q/s4247/4-gourdan-polignan-doppio-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2288" data-original-width="4247" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGrS-QLEPJ6wqgN4jwrCq-o9iHiWUH4BnsrEDFZScyQqCEi9dWZactVGtgyMPWhgLrjtyOCgkJCigS11x84ii9gqL49fg4BNNdPSd-Lt9CGZdF9Y6niUREMclXkbo_DMI-uZEVGq0HTb2UjT_23lIOkw2bhgEIgT07inOKalvp7g-M-m_GFiT1pty01Q/s320/4-gourdan-polignan-doppio-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLHHhV91qHcb_gs37Q3s5F1Z7dwnHCf1nwRqJvPbfgVra9065dUP3exgaaizdQJ7dpCNWIAzzFVrkDJ3ohAhBfNPycGwqn9KKI7340tMYQ6W-B67neF5MBxHnsjHJS7wXbaTaGd0zNIfACSZYJrVixB-gbGNJheoeQXeZAiEjhePw26j0GrEHG8K4eAA/s4247/3-gourdan-polignan-doppio-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2288" data-original-width="4247" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLHHhV91qHcb_gs37Q3s5F1Z7dwnHCf1nwRqJvPbfgVra9065dUP3exgaaizdQJ7dpCNWIAzzFVrkDJ3ohAhBfNPycGwqn9KKI7340tMYQ6W-B67neF5MBxHnsjHJS7wXbaTaGd0zNIfACSZYJrVixB-gbGNJheoeQXeZAiEjhePw26j0GrEHG8K4eAA/s320/3-gourdan-polignan-doppio-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="text-truncate_wrapper"><br />
</div><div class="text-truncate_wrapper">Uomo ritratto su corno di renna, alto 15 cm, datato 15.000 anni (dal
complesso di grotte paleolitiche del comune di Gourdan Polignan,
dipartimento Alta Garonna, regione Occitania, Pirenei, Francia, scoperte
dal 1871) descritto come uno sciamano da Édouard Piette (archeologo)
nel 1907.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5DGYI5dhZ7-xmMDgHPyNvaaDMU7tIHSU0oU9AG6RUplIhScuKMnclpx7gdTAaFgtRPIUTwjJWQppgiti2dgkIo4iVeBnaPNN3i4bbdTU2GRmA2UaZ77bD6EaynGC-P0psd0qLo2_lDtsFzrVsptAxaOJaVprJkNJsAjlpmEtezIFtbkesjADOJJRmqQ/s1600/gourdan-polignan-uomo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="764" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5DGYI5dhZ7-xmMDgHPyNvaaDMU7tIHSU0oU9AG6RUplIhScuKMnclpx7gdTAaFgtRPIUTwjJWQppgiti2dgkIo4iVeBnaPNN3i4bbdTU2GRmA2UaZ77bD6EaynGC-P0psd0qLo2_lDtsFzrVsptAxaOJaVprJkNJsAjlpmEtezIFtbkesjADOJJRmqQ/s320/gourdan-polignan-uomo.jpg" width="153" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-0Gc2wcgsCL3vgzLSri8TJ6hb6ppXZe7yVwF3vVDZIXv_dspMe2cUZzXEZScDbym7agpSxaG0B0VsehKpJ34v1SzmMWL15iCGVXNUK3m0E0Jml7S11TDaSWY4LvNt0wMGCLOp-CqBxjHdSccsrx1jaoGKtLzdJPPdO6_bSwO-X9eWu6QjXUD6hhN-bA/s4334/uomo-gourdan-polignan-ricostruzione%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4334" data-original-width="3058" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-0Gc2wcgsCL3vgzLSri8TJ6hb6ppXZe7yVwF3vVDZIXv_dspMe2cUZzXEZScDbym7agpSxaG0B0VsehKpJ34v1SzmMWL15iCGVXNUK3m0E0Jml7S11TDaSWY4LvNt0wMGCLOp-CqBxjHdSccsrx1jaoGKtLzdJPPdO6_bSwO-X9eWu6QjXUD6hhN-bA/s320/uomo-gourdan-polignan-ricostruzione%20-%20Copia.JPG" width="226" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">Placca d'arenaria incisa a figure sovrapposte, alta 7 cm., datata 15.000
anni, dalla grotta paleolitica del comune Gourdan Polignan,
dipartimento Alta Garonna, regione Occitania, Midi-Pirenei, Francia,
scoperta nel 1871. 1-2: uccelli (storni?) e cavallino; 3: cervo; 4:
orso; 5: antilope Saiga; 6: cavallo.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimaUP9mkEjjwOxfxfisqC3UzEbEpma_AfTub7xhu31V0RWsp0BBezYUGbzS3DoSzy2upQrL_WqQweP6pro3Ycub8ei7FBn32rXKRVYCP-Q74P3sqC3MmGbxv_t1AJ18Nec92ZjpmEv4aW9_D12ehvN3j6AOgUdFOeTJJhKi_RFBSlU6rTvcWWDaMEU0A/s758/gourdan-insieme.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="611" data-original-width="758" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimaUP9mkEjjwOxfxfisqC3UzEbEpma_AfTub7xhu31V0RWsp0BBezYUGbzS3DoSzy2upQrL_WqQweP6pro3Ycub8ei7FBn32rXKRVYCP-Q74P3sqC3MmGbxv_t1AJ18Nec92ZjpmEv4aW9_D12ehvN3j6AOgUdFOeTJJhKi_RFBSlU6rTvcWWDaMEU0A/s320/gourdan-insieme.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2BuhhdcSRCJcMgVNEZPWDtpw17IFCLRJcXhDHkE2Ic2y5I-aiaD4G72tv3FuBuYFEIt6qDsExpQswAuiHzFCXI0CjtYF5qGhWvCF_XbkEbfvsBTdJaCvzT2YzlRR1BIQETExpLA9UvwfKHYOSGXG6tvB3ZyxS4yKOy3O-PHKAjZRp6Qxny7MC72pnNQ/s3229/Gourdan-Polignan-grotta-storniecavallino-renna-orso-saiga-cavallo-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3229" data-original-width="2294" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2BuhhdcSRCJcMgVNEZPWDtpw17IFCLRJcXhDHkE2Ic2y5I-aiaD4G72tv3FuBuYFEIt6qDsExpQswAuiHzFCXI0CjtYF5qGhWvCF_XbkEbfvsBTdJaCvzT2YzlRR1BIQETExpLA9UvwfKHYOSGXG6tvB3ZyxS4yKOy3O-PHKAjZRp6Qxny7MC72pnNQ/s320/Gourdan-Polignan-grotta-storniecavallino-renna-orso-saiga-cavallo-ricostruzione.JPG" width="227" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper">Due cavalli barbuti dell'era glaciale incisi su osso, uno di fronte
all'altro, fra i manufatti del complesso di grotte paleolitiche del
comune di Gourdan Polignan, dipartimento Alta Garonna, regione
Occitania, Pirenei, Francia, scoperte nel 1871. Lungo 4,5 cm, datato
17.000 anni.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPNNr1k1G59XL_8deMqKU3X7TtdkLYZw4OXN1baF8TTfibs4IruaOs6Z3pfLDkt4RJbncOyQ4hED-QN3vZUsBTJ3esw9PtO6VDR8Pl6s6lh20JF-scWN5jhtjLRKeZc5eHhKNISk9v44KdZFU4Z0PZlmKoy9k9ltzK4X1YJXQT3cO5nFaYzjjSR118PQ/s1600/gourdan-polignan.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="714" data-original-width="1600" height="143" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPNNr1k1G59XL_8deMqKU3X7TtdkLYZw4OXN1baF8TTfibs4IruaOs6Z3pfLDkt4RJbncOyQ4hED-QN3vZUsBTJ3esw9PtO6VDR8Pl6s6lh20JF-scWN5jhtjLRKeZc5eHhKNISk9v44KdZFU4Z0PZlmKoy9k9ltzK4X1YJXQT3cO5nFaYzjjSR118PQ/s320/gourdan-polignan.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjglCzDe_o5Sxfs5EEYxt2dHo1bjj_r4RSMYjBLWmgD_jmGqfz-PqLVcpC36nAY0bIsH45unQeVFyTjrBzFMbG2E0UPfkUlBRnmEVi_5X1URfvSUZj1CS1sQ_3uq-kd1W5KSBRbeRlPRvO8zmavYB7I_txe4xkHHnppYBqGpXUbcbjZk0ddDGkAksyMZQ/s4367/cavalli-grotta-gourdan-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1776" data-original-width="4367" height="130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjglCzDe_o5Sxfs5EEYxt2dHo1bjj_r4RSMYjBLWmgD_jmGqfz-PqLVcpC36nAY0bIsH45unQeVFyTjrBzFMbG2E0UPfkUlBRnmEVi_5X1URfvSUZj1CS1sQ_3uq-kd1W5KSBRbeRlPRvO8zmavYB7I_txe4xkHHnppYBqGpXUbcbjZk0ddDGkAksyMZQ/s320/cavalli-grotta-gourdan-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> Volto umano su placca di scisto, datato 15.000 anni (Paleolitico
Magdaleniano) in stile caricaturale dalla grotta del Comune
Gourdan-Polignan, lungo le rive del Neste, dipartimento Alta Garonna,
regione Occitania, Francia, scoperta nel 1871 con numerosi manufatti e
dipinti.</div><div class="text-truncate_wrapper"> <br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDe2cbegwoNwbd1uFb3-i77YT35m0t1qRqKyleFQGELy1iR_R3KA0PBe874LdDimKO-u-WjbetRIkFJkpu8m-w0dhsH93YASBMxLPRP1-dcx_DaBuakm9aL8oPYhGsoTm1k6wIkpRKnZ4AMHeNYAEmBxyhkQPaGKBOGqvaFVEXpi4bvdukBgiIFqe-Og/s1475/lamarche-uomocalvo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1475" data-original-width="1473" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDe2cbegwoNwbd1uFb3-i77YT35m0t1qRqKyleFQGELy1iR_R3KA0PBe874LdDimKO-u-WjbetRIkFJkpu8m-w0dhsH93YASBMxLPRP1-dcx_DaBuakm9aL8oPYhGsoTm1k6wIkpRKnZ4AMHeNYAEmBxyhkQPaGKBOGqvaFVEXpi4bvdukBgiIFqe-Og/s320/lamarche-uomocalvo.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWVwrvkzxe8zFEupQPjkOEkJ73JlnyBuH1lKpXV6xGvC0PxJWTY68rv2BWCYAxtjUWFD-vt1VpP-PeP7vZCFFxlf5SzTpyupE0kqsavlDIJTDVXo2j2eN1qqXlapQ51rGSgPeRQr8qdP6kKJ77NP7HM_MVGjtKdcNxgyNm7UV4e7F28NiXjm_FEBk19A/s3786/gourdan-grotta-ritratto.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3051" data-original-width="3786" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWVwrvkzxe8zFEupQPjkOEkJ73JlnyBuH1lKpXV6xGvC0PxJWTY68rv2BWCYAxtjUWFD-vt1VpP-PeP7vZCFFxlf5SzTpyupE0kqsavlDIJTDVXo2j2eN1qqXlapQ51rGSgPeRQr8qdP6kKJ77NP7HM_MVGjtKdcNxgyNm7UV4e7F28NiXjm_FEBk19A/s320/gourdan-grotta-ritratto.JPG" width="320" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> GROTTE DU SORCIER - SAINT CIRQ - DORDOGNA - FRANCIA<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">Studio sul volto teriantropico dello stregone inciso su pietra calcarea
della GROTTE DU SORCIER, comune di Saint Cirq, Dordogna, Francia,
scoperta nel 1951, profonda 13 metri. Ho ricostruito il volto dalla
figura intera alta 50 cm., datata 20.000 anni, Paleolitico Superiore.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9pQ4vCXdLsAVU9b0kcfxQVDxN3djcR21xRvSMPWmY6LOZ_WdzjiM3-C6ESStrIsR6E7Asu9vcz-MIJcQbtvAp5rIEIPT52c1PW6Ulu2byYgpSQ_w5g3BPB3MaG3OwoOqZCTEt3MQ6L-Je6j41jywMq4zZ1LWrusKeLfneS1l1BGEuf6c-wV8IaYbeHQ/s1600/STREGONE-DI%20GROTTE-DU-SORCIER.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1032" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9pQ4vCXdLsAVU9b0kcfxQVDxN3djcR21xRvSMPWmY6LOZ_WdzjiM3-C6ESStrIsR6E7Asu9vcz-MIJcQbtvAp5rIEIPT52c1PW6Ulu2byYgpSQ_w5g3BPB3MaG3OwoOqZCTEt3MQ6L-Je6j41jywMq4zZ1LWrusKeLfneS1l1BGEuf6c-wV8IaYbeHQ/s320/STREGONE-DI%20GROTTE-DU-SORCIER.jpg" width="206" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_NSM4emnoLZdjfaLGDTqI_JsydNU1Qs5XAiOMHygfI8K0wuuAbYhfcwQOQi9SeDe97XBkq2A67KakvLXBe4dhl1F3XoaqG84pTMhf57fPsLV7P1qb44N9I4SWf-24F98T7JyB6yf-e188Y0wSHPYdEvk1D04u8oHluBO2PGBjwlG48A9Y9D80dInB9Q/s1600/grotte-du-sorcier.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1189" data-original-width="1600" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_NSM4emnoLZdjfaLGDTqI_JsydNU1Qs5XAiOMHygfI8K0wuuAbYhfcwQOQi9SeDe97XBkq2A67KakvLXBe4dhl1F3XoaqG84pTMhf57fPsLV7P1qb44N9I4SWf-24F98T7JyB6yf-e188Y0wSHPYdEvk1D04u8oHluBO2PGBjwlG48A9Y9D80dInB9Q/s320/grotte-du-sorcier.jpg" width="320" /></a></div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD55TFy6LAMMyxXo47wGq_3wvmmUzG1HjTgfkI9QPNmnO7I8V9ShjgvhDFN4ls28NiBSLs489OTBm7cqOrcpw_s2953HZGkIPXaKaOaLb43H90wGBiLUilqP-SJtNq6gMczbH-I6Y31OhB8CQmvmIS7bL8eoAbDlyBtoyS0QPG-NtZ7ny6ubs3RxxYIw/s4097/grotte-du-sorcier-lo-stregone%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2889" data-original-width="4097" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD55TFy6LAMMyxXo47wGq_3wvmmUzG1HjTgfkI9QPNmnO7I8V9ShjgvhDFN4ls28NiBSLs489OTBm7cqOrcpw_s2953HZGkIPXaKaOaLb43H90wGBiLUilqP-SJtNq6gMczbH-I6Y31OhB8CQmvmIS7bL8eoAbDlyBtoyS0QPG-NtZ7ny6ubs3RxxYIw/s320/grotte-du-sorcier-lo-stregone%20-%20Copia.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember18491">
<div class="text-truncate_wrapper">Profilo umano caricaturale o teriantropico su roccia,
alto 11 cm, datato 19.000 anni, fra le incisioni paleolitiche di GROTTE
DU SORCIER, comune di Saint Cirq, Valle del Vézère, Dordogna, Nuova
Aquitania, Pirenei, Francia, scoperta nel 1951. Di fronte a lui un
profilo d'orso.
<p dir="auto">Sono frequenti, nell'arte paleolitica, i volti umani posti
di fronte a profili animali nell'atto di guardarli negli occhi, allo
scopo di assumere il potere psichico del soggetto che può essere un
orso, un cavallo, un bisonte, ecc...mediante la concentrazione.</p>
<p dir="auto">P.S: la foto era piccola, l'ho ingrandita perdendo
risoluzione. E' disponibile poco materiale fotografico e quello che si
trova è di scarsa qualità, ma con molta concetrazione e seguendo linee e
ombre che trapelano dalla superficie si delineano particolari
interessanti.</p><p dir="auto"> </p><p dir="auto"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpXZdr6u6nI6rJdo9Qn2200NGTsFBLe-7DPPjmI-_sTkVrlHvTpTdMFXZeWNpezMskkUdpZqVx05OwZwF5etMSWuSdoXqVc-0UFPD7iIv4jxIvTmhnCPzxjJNrh1Ld0P3gWIWoCoTvfSHKZcZtS7S0u37myb9n2QA12dF1ZBPs7vXYCWqEYh842r3ftA/s600/saint-cirq-profilo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="413" data-original-width="600" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpXZdr6u6nI6rJdo9Qn2200NGTsFBLe-7DPPjmI-_sTkVrlHvTpTdMFXZeWNpezMskkUdpZqVx05OwZwF5etMSWuSdoXqVc-0UFPD7iIv4jxIvTmhnCPzxjJNrh1Ld0P3gWIWoCoTvfSHKZcZtS7S0u37myb9n2QA12dF1ZBPs7vXYCWqEYh842r3ftA/s320/saint-cirq-profilo.jpg" width="320" /></a></div><p></p>
</div>
</div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdH99_1tK2UKve2EEwtFhi_JNxjIDciWNXKIkHXWXgxoNvZS3Z67vJb2auq6N5Qd5hJEtrO-XN2LzDMJM4NPm286HOc-Jl-p8KZ2d5w2QEmZsUdlT_r-RfTpiKA3aePd-ZGdL6BcJ7wo_drXd6LQv4L-4gpIl5FOefIq15tXDUruGFZewGblaVviSjnQ/s4431/Roc-saint-cirq-profilo%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3040" data-original-width="4431" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdH99_1tK2UKve2EEwtFhi_JNxjIDciWNXKIkHXWXgxoNvZS3Z67vJb2auq6N5Qd5hJEtrO-XN2LzDMJM4NPm286HOc-Jl-p8KZ2d5w2QEmZsUdlT_r-RfTpiKA3aePd-ZGdL6BcJ7wo_drXd6LQv4L-4gpIl5FOefIq15tXDUruGFZewGblaVviSjnQ/s320/Roc-saint-cirq-profilo%20-%20Copia.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper">LES EYZIES DE TAYAC - VALLE DEL FIUME VEZERE - NUOVA AQUITANIA - FRANCIA<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">Toro inciso su pietra, alta 9 cm., datato 17.000 anni, dal complesso di
grotte paleolitiche del comune di Les Eyzies De Tayac, Valle Del Vézère,
dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, scoperte dal
1901 (celebri Grotta di Font de Gaume e Grotte des Combarelles).
Collezione Edouard Piette (vedi Salle Piette).</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0qu-Ae5PibCO3wa4PhqijxL4EDCGdQZvPd00pBYZwbs_9hBIN5keVy5DhjCYErBvaf-bfN8Z306W5bBqfaff_N4VKEVXmZtm9uqY_WPUX3iE6kopX93Za2wNS6ZhXjjbmLAqC-QWagw3GMJU4jMbI1OV7K_wXB1z6IldVztvn85uh6aIbgjkGYDrDnA/s650/les.eyzies-de-tayac-toro.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="568" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0qu-Ae5PibCO3wa4PhqijxL4EDCGdQZvPd00pBYZwbs_9hBIN5keVy5DhjCYErBvaf-bfN8Z306W5bBqfaff_N4VKEVXmZtm9uqY_WPUX3iE6kopX93Za2wNS6ZhXjjbmLAqC-QWagw3GMJU4jMbI1OV7K_wXB1z6IldVztvn85uh6aIbgjkGYDrDnA/s320/les.eyzies-de-tayac-toro.jpg" width="280" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg975orI5G2mYZfqIr2nSXQSNE6qoauRL179SMdn8lKIYF3QlmH-UI_Djc4V_TZn1TY5rSSQBACBAIhmvX1E1r7bdYbwUpA7ZF_aDT3ZJKPyx074jTeKEnWn30JuOeuIVo2VWsutc_V5Shwe3euTURwh4XMH3-gS0FFpsaV6Cc_xehuBFN6iIaBv3QqYA/s3594/les-eyzies-de-tayac--bovino-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3594" data-original-width="2369" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg975orI5G2mYZfqIr2nSXQSNE6qoauRL179SMdn8lKIYF3QlmH-UI_Djc4V_TZn1TY5rSSQBACBAIhmvX1E1r7bdYbwUpA7ZF_aDT3ZJKPyx074jTeKEnWn30JuOeuIVo2VWsutc_V5Shwe3euTURwh4XMH3-gS0FFpsaV6Cc_xehuBFN6iIaBv3QqYA/s320/les-eyzies-de-tayac--bovino-ricostruzione.JPG" width="211" /></a></div><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper">Animale piuttosto indefinibile (forse una lontra di fiume?) ritratto su
propulsore per lance in corno di renna (circa 15 cm., datato 15.000
anni) da una delle grotte paleolitiche del comune di Les Eyzies De
Tayac, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicE3P-jg7g0ad0mj45PoerVwXSlzYnihBjLce20udtpKggHP1j8b53mjIdqMVIONDhbRHYMJBixrJKX181IOpDyKLUBqKDcSm-DtayEBhDB2STYGxeauhk8mtmlTWBql1VQ7XgffoHlnIBwPdsGb0R2w0ncraW4Yoa60nyoekWH10plcc5KRI7eRlyrg/s1600/les-eyzied-de-tayac-lontra.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="476" data-original-width="1600" height="95" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicE3P-jg7g0ad0mj45PoerVwXSlzYnihBjLce20udtpKggHP1j8b53mjIdqMVIONDhbRHYMJBixrJKX181IOpDyKLUBqKDcSm-DtayEBhDB2STYGxeauhk8mtmlTWBql1VQ7XgffoHlnIBwPdsGb0R2w0ncraW4Yoa60nyoekWH10plcc5KRI7eRlyrg/s320/les-eyzied-de-tayac-lontra.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh90Ubcvg3ZV5HF6wnr7Scq1C7nGMjdT-fYr5wvFGE2TM3xuaMKcm8is2UCANQF6iSo5rAbCOgkj870B9clK0EPes5xDTCjLydmNk4at7dFjghhhO6MsVNZuKz_6wkey8-ildt9lHTm1QC0nQud89YgSpMlWjHzDjvEqdqsEVG9Uy8dmjB1kyCalPk_NQ/s1600/les-eyzies-de-tayac-lontra-disegno.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="575" data-original-width="1600" height="115" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh90Ubcvg3ZV5HF6wnr7Scq1C7nGMjdT-fYr5wvFGE2TM3xuaMKcm8is2UCANQF6iSo5rAbCOgkj870B9clK0EPes5xDTCjLydmNk4at7dFjghhhO6MsVNZuKz_6wkey8-ildt9lHTm1QC0nQud89YgSpMlWjHzDjvEqdqsEVG9Uy8dmjB1kyCalPk_NQ/s320/les-eyzies-de-tayac-lontra-disegno.jpg" width="320" /></a></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNKxdGgoSnL8K8tbRNdR9UFfWhRFLT_M189oJns0ZD8ZRX9WeqFGfHQo1tJVc0ON0nAzI578Mt2ymAZXTPuJJRjXUT7lstz3RCb2M1M3R5fT4SWRy-DIpXCGoYHq3Movyl1eNKk2cnclijmTtMiJ9k85j0uEo4V90A5QZQVWf7HUwbywMHGa_QIg4UcQ/s792/lontra111.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="612" data-original-width="792" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNKxdGgoSnL8K8tbRNdR9UFfWhRFLT_M189oJns0ZD8ZRX9WeqFGfHQo1tJVc0ON0nAzI578Mt2ymAZXTPuJJRjXUT7lstz3RCb2M1M3R5fT4SWRy-DIpXCGoYHq3Movyl1eNKk2cnclijmTtMiJ9k85j0uEo4V90A5QZQVWf7HUwbywMHGa_QIg4UcQ/s320/lontra111.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">GROTTA POLESINI - TIVOLI - ROMA<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> Volpe su ciottolo (alto 4 cm) e lepre su osso (alto 11 cm), datati
12.000 anni, dalla grotta paleolitica Polesini, comune di Tivoli, sul
fiume Aniene, Roma, scoperta nel 1953 con 400.000 manufatti di pietra,
resti umani di 14 persone e numerose placchette con figure animali.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zK6hiMIioVyHmhn39GMaz4515W2N_Yxee0PAmRWqRzFeXojqJlHMtf2ua3gGaRrQlgFbKJIQMi0Vm80hkAGrm7V3JfHu1qfctybIFEM2Y9XfK2tbd3C_6NfiopK1VK2UvRZPdD0EC1pGCPiSvm6JICEhQmf-a73bb9L9Evc-8P_EBszVyTYhH0UWsA/s403/volpe-polesini.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="321" data-original-width="403" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zK6hiMIioVyHmhn39GMaz4515W2N_Yxee0PAmRWqRzFeXojqJlHMtf2ua3gGaRrQlgFbKJIQMi0Vm80hkAGrm7V3JfHu1qfctybIFEM2Y9XfK2tbd3C_6NfiopK1VK2UvRZPdD0EC1pGCPiSvm6JICEhQmf-a73bb9L9Evc-8P_EBszVyTYhH0UWsA/s320/volpe-polesini.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMGr0Ys-KPEdTpCNrYGE74oPX0cbTjTnrl1MjYrNIKhvctZB1lFQfbMoC24q6LSDiZA6sKf_dxcUYLnr4hDJOxPyTJWzWwRgBzLRzeCxTtENSVmpVLbuK9n54c8rJVTZCGlIBveF3ctceiUrxoXFvM-tYg2ZtYMQKCqs3WKJbnWe1LErDQ7M4qX0K1Jg/s3335/grotta-polesini-volpe-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2750" data-original-width="3335" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMGr0Ys-KPEdTpCNrYGE74oPX0cbTjTnrl1MjYrNIKhvctZB1lFQfbMoC24q6LSDiZA6sKf_dxcUYLnr4hDJOxPyTJWzWwRgBzLRzeCxTtENSVmpVLbuK9n54c8rJVTZCGlIBveF3ctceiUrxoXFvM-tYg2ZtYMQKCqs3WKJbnWe1LErDQ7M4qX0K1Jg/s320/grotta-polesini-volpe-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC0DU1e7bIj9K3mx50FxtJWZEeDiGPyhQgNSRRsaziE2tKplIoOeNe0E8qYM0sMIr2sur6C5p5yLFcUoon3N00RocmIzMSoJujMswm9WjeBCE2_R0YFKmv8EGcenSfVBMu9IvBRhjCQPiWVO9je1Zuh2vDhKwVq4NXoCz5wBuXnrE9tiiw5voYRCpSLw/s1357/lepre.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1357" data-original-width="900" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC0DU1e7bIj9K3mx50FxtJWZEeDiGPyhQgNSRRsaziE2tKplIoOeNe0E8qYM0sMIr2sur6C5p5yLFcUoon3N00RocmIzMSoJujMswm9WjeBCE2_R0YFKmv8EGcenSfVBMu9IvBRhjCQPiWVO9je1Zuh2vDhKwVq4NXoCz5wBuXnrE9tiiw5voYRCpSLw/s320/lepre.jpg" width="212" /></a></div><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFDM4LRetbjCslngtYmLrmdWPVNAE0hV5wD3DTkYYh35TInHHpzI2ogB70zgj3BnvpEW19Xm-AxC1WuQh4ng48jnGyWPw6-sWiza8NguGtm9R8-dd6obvocI73FPTQRCjG7U48aZiaZV2sAo3sh5JEdOFYqHXpxaB2LrPnCKAuRJEDCq1N827yCk3R7Q/s3001/grotta-polesini-lepre-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3001" data-original-width="2199" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFDM4LRetbjCslngtYmLrmdWPVNAE0hV5wD3DTkYYh35TInHHpzI2ogB70zgj3BnvpEW19Xm-AxC1WuQh4ng48jnGyWPw6-sWiza8NguGtm9R8-dd6obvocI73FPTQRCjG7U48aZiaZV2sAo3sh5JEdOFYqHXpxaB2LrPnCKAuRJEDCq1N827yCk3R7Q/s320/grotta-polesini-lepre-ricostruzione.JPG" width="234" /></a></div><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">GROTTA DI ROCADOUR - DIPARTIMENTO LOT - FRANCIA<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">Simbolo di 5 cerchi concentrici, all'interno 2 mani, una umana e una
ferina, datato 24.000 anni, grotta paleolitica di Roucadour,
dipartimento Lot, Francia, scoperta nel 1890 e ricca di dipinti. Nella
stessa grotta è raffigurato 30 volte, presente anche in molte altre
caverne. Foto dal libro "Cacciatori e artisti della Preistoria" (1997)
di Denis Vialou, specialista dell'arte preistorica e professore del
Museo Nazionale di Storia Naturale francese (Universale Electa
edizioni); pag.95. Cito dal libro: "Una composizione costituita da una
serie di cerchi concentrici è invece tipica della Grotta di Roucadour
nel Lot, dove si trova incisa sulle pareti una trentina di volte, ma la
si incontra anche a PechMerle (Lot) e in altre grotte della Cantabria";
pag.95.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLd87GlhTFNM71f8CzUPJWK5o96kHa2wAe6NwDzoqqyyNcgfNMHITBX7Ye5gzVKRtIdajS_cHabqP5LhtCqhuQskymQp6sfzCC8GQ3FFYSJS_4UfshTouLS4ZPmn97_Gti8yZjpxXjj6cTCmhwYb2dqSChr1C0ZyboEf8qq9YSlZDedRXa-SbadOD2KQ/s1600/rocadour-mano.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1385" data-original-width="1600" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLd87GlhTFNM71f8CzUPJWK5o96kHa2wAe6NwDzoqqyyNcgfNMHITBX7Ye5gzVKRtIdajS_cHabqP5LhtCqhuQskymQp6sfzCC8GQ3FFYSJS_4UfshTouLS4ZPmn97_Gti8yZjpxXjj6cTCmhwYb2dqSChr1C0ZyboEf8qq9YSlZDedRXa-SbadOD2KQ/s320/rocadour-mano.jpg" width="320" /></a></div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSjELPaaLNEzgBq9U1sQLcF37F6OXbHe8UWBlKCFd6Re9Ct-noh5LrCCpfJ99p0mKxQQT96gbiw32W3YOXhEnC5_kue6IlVlkz9Se0W4EHMZe9fANUKMZe1SStpquPtvmqO_6uUTEzrWK0Ie74Td4toAem-TPtv8aLdXYCUZolrkME5VC9Awk_ENjbPA/s2939/roucadour-grotta%20(2).JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2617" data-original-width="2939" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSjELPaaLNEzgBq9U1sQLcF37F6OXbHe8UWBlKCFd6Re9Ct-noh5LrCCpfJ99p0mKxQQT96gbiw32W3YOXhEnC5_kue6IlVlkz9Se0W4EHMZe9fANUKMZe1SStpquPtvmqO_6uUTEzrWK0Ie74Td4toAem-TPtv8aLdXYCUZolrkME5VC9Awk_ENjbPA/s320/roucadour-grotta%20(2).JPG" width="320" /></a></div></div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"></div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"><br /></div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"></div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"></div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"></div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"><br />5 cerchi concentrici come simbolo della quintessenza dell'uomo: 1-Crow Canyon (Nuovo Messico),
18° secolo. 2- Weetwood, Northumberland, Inghilterra, 3.000 a.C. 3-
distrettto d'arte rupestre di Coso, California, 1.000 a.C.</div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"> </div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"> </div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-8-fTfsk3w4G0QbPfXjQbN4g4R4gi7dlHOTL03P7N58Of31vS6W4yNPY7KIqE5mzjYlkqkeecpwxWMbS-v7MulcbH5GMM9f1KgajjabzonLQTO9-AJciDjj38NsZhX8j7xgTUQMEhEueT-xQ5bFZzK08g7UM4eDjhZAs_DA4a5EMXIdZr5JGulkG_mw/s672/1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="672" data-original-width="670" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-8-fTfsk3w4G0QbPfXjQbN4g4R4gi7dlHOTL03P7N58Of31vS6W4yNPY7KIqE5mzjYlkqkeecpwxWMbS-v7MulcbH5GMM9f1KgajjabzonLQTO9-AJciDjj38NsZhX8j7xgTUQMEhEueT-xQ5bFZzK08g7UM4eDjhZAs_DA4a5EMXIdZr5JGulkG_mw/s320/1.jpg" width="319" /></a></div><br /></div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"></div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifTtGd3O07FT17USXbctop4DsQyRX7TfRBuh2AAQmILtNOcZVhG4xokjevjFReGhYNJ_IV5V-ag3nYJl_KBXhR4-LdFwqw1NeMb2nuB32SUJUfm_2e5W02r1wCp41V8LuUyiNwid19gaGcvzRmRG4KIQoCtkCcbJnmPbe__LoC41CeVgEk6q1AwmRzyA/s640/2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="628" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifTtGd3O07FT17USXbctop4DsQyRX7TfRBuh2AAQmILtNOcZVhG4xokjevjFReGhYNJ_IV5V-ag3nYJl_KBXhR4-LdFwqw1NeMb2nuB32SUJUfm_2e5W02r1wCp41V8LuUyiNwid19gaGcvzRmRG4KIQoCtkCcbJnmPbe__LoC41CeVgEk6q1AwmRzyA/s320/2.jpg" width="314" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOFJfOuAmcHZnnNVqGMTWPOsgLeZpJ2tdr73as8PvmrJ3afxe_r5JkK-MCV3o6UVZAH0e6pzWm-OcHpTCSVik88OpjVynApatyuYOdIKSZwe8LcTmIUQKbR0O1w7ItBUpyfBeVJLnpAc5NfWZUEqxed-dYVhr3AW3jXgStxo0Ka6p_kjIJv3JyrZWz8A/s520/3.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="465" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOFJfOuAmcHZnnNVqGMTWPOsgLeZpJ2tdr73as8PvmrJ3afxe_r5JkK-MCV3o6UVZAH0e6pzWm-OcHpTCSVik88OpjVynApatyuYOdIKSZwe8LcTmIUQKbR0O1w7ItBUpyfBeVJLnpAc5NfWZUEqxed-dYVhr3AW3jXgStxo0Ka6p_kjIJv3JyrZWz8A/s320/3.png" width="286" /></a></div><br /><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"></div><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1266"><br /><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember18491">
<div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> COLLEZIONE EDOUARD PIETTE<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">Oca su corno di renna, lungo 30 cm., datata al Paleolitico Magdaleniano
(17.000-15.000 anni); assente il sito di provenienza nei siti sul web,
esposta al Musée d'Archeologie Nationale, St Germain En Laye, Francia,
nella ricca collezione dell'archeologo Edouard Piette (1827-1906).</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ3aIZh94FiF_UKgTniuDf6yGgmY1UBW_BVoVLwHk4xY7YC1uREUHeXAYajV-wB1ZTa2e4G0SkGHJhGRgPmXsVaFe295VT7m2GRvISX0gSzPUposqKCYsRkj62cCx-DFS-jH8xfm8OM2ZeMIZBJx0Ufc2H_rpGSE3jhBsuKPEs1gldIhVT2-k1y29PAw/s1600/piette-collezione.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="676" data-original-width="1600" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ3aIZh94FiF_UKgTniuDf6yGgmY1UBW_BVoVLwHk4xY7YC1uREUHeXAYajV-wB1ZTa2e4G0SkGHJhGRgPmXsVaFe295VT7m2GRvISX0gSzPUposqKCYsRkj62cCx-DFS-jH8xfm8OM2ZeMIZBJx0Ufc2H_rpGSE3jhBsuKPEs1gldIhVT2-k1y29PAw/s320/piette-collezione.jpg" width="320" /></a></div><br /></div>
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz_IMmT-UWcQ7yKxS_GCXGhgE_hHrXEq2L3io-lAsvRkyrmX4MqAo1y-OsyjhQBUdQWWwM3K4JWsOiVjJMZsNs5lpw0g7id6VNfz3a2h9G_6a-0_TNAILjw0aKgL5fMR2GoRtKN1WFNlrQ-pNKEPaL8WDL6W9Hu0fHiEyi6AbV0ijmN8xp9B5RdVIqpg/s4370/oca-corno-di-renna.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2066" data-original-width="4370" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz_IMmT-UWcQ7yKxS_GCXGhgE_hHrXEq2L3io-lAsvRkyrmX4MqAo1y-OsyjhQBUdQWWwM3K4JWsOiVjJMZsNs5lpw0g7id6VNfz3a2h9G_6a-0_TNAILjw0aKgL5fMR2GoRtKN1WFNlrQ-pNKEPaL8WDL6W9Hu0fHiEyi6AbV0ijmN8xp9B5RdVIqpg/s320/oca-corno-di-renna.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper">GROTTA DI KAPOVA - MONTI URALI - RUSSIA<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper">Bisonte dal volto umano fra i dipinti della grotta paleolitica di
KAPOVA, Burzyansky, Monti Urali, Russia (esplorata dal 1760; i dipinti
scoperti nel 1960) datati da 19.000 a 20.000 anni, alti circa 40 cm. Il
soggetto è citato in documenti dell'Università Lomonosov di Mosca.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCI7XBMe49gF05hZ_OIcTW6aP5OxFgNZcwRiqiHY-qhd4tO8ZiQVzwMYu24eAU7PBaVBNjxZ3ATrqRMuS7zvKqCtXjz6afD8lJFLYCESPdQTIE65GRibUs8lUVUcQgsgjTPu0mXe_4ufrJTEVD2c1txDgandDt4-A2tqQM7Wb9xw3s845lgM1n-Nomdg/s1600/kapovaw.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCI7XBMe49gF05hZ_OIcTW6aP5OxFgNZcwRiqiHY-qhd4tO8ZiQVzwMYu24eAU7PBaVBNjxZ3ATrqRMuS7zvKqCtXjz6afD8lJFLYCESPdQTIE65GRibUs8lUVUcQgsgjTPu0mXe_4ufrJTEVD2c1txDgandDt4-A2tqQM7Wb9xw3s845lgM1n-Nomdg/s320/kapovaw.jpg" width="320" /></a></div><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr9IkTcrGYjgkLzz0QgCpYX5IhLLhzVI1kaMSCfydKRRRsy2jWvEF3J8uk7DBTCygmns9Ej_waVmqU-GAuzXyAePw1fdZc70kjcg6441oENEJjlyyOU-pCUNAlMOsmpW8_ITg0XvvrhKAav0nFXhA-MHFA0StKLQpmEeaep1ztCcscFS7ygsT00pitxA/s664/kapova-uomobisonte.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="664" data-original-width="637" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr9IkTcrGYjgkLzz0QgCpYX5IhLLhzVI1kaMSCfydKRRRsy2jWvEF3J8uk7DBTCygmns9Ej_waVmqU-GAuzXyAePw1fdZc70kjcg6441oENEJjlyyOU-pCUNAlMOsmpW8_ITg0XvvrhKAav0nFXhA-MHFA0StKLQpmEeaep1ztCcscFS7ygsT00pitxA/s320/kapova-uomobisonte.jpg" width="307" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ4zovsM0MyfFJKWZJSuQXp_HAaeblmowl3gUnUgZMfY60JGdKo87t5T59k9n86IKuWm1iCYI7AJCqrrfVcyrNsThG4tLswHjulN14wosl8WqSFndfr1ylf_S6AbnSoSWgSJVtJmOIiXuLoy55sF091IDjIaya1bm9MhrPUGWugnxgeFGgh8jGafXctg/s3213/Kapova-grotta-uomo-bisonte.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2962" data-original-width="3213" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ4zovsM0MyfFJKWZJSuQXp_HAaeblmowl3gUnUgZMfY60JGdKo87t5T59k9n86IKuWm1iCYI7AJCqrrfVcyrNsThG4tLswHjulN14wosl8WqSFndfr1ylf_S6AbnSoSWgSJVtJmOIiXuLoy55sF091IDjIaya1bm9MhrPUGWugnxgeFGgh8jGafXctg/s320/Kapova-grotta-uomo-bisonte.JPG" width="320" /></a></div><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> ROC DE SERS - CHARENTE - NUOVA AQUITANIA - FRANCIA<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">Il volto dell'uomo che corre davanti a un bisonte fra i 14 fregi del
riparo roccioso paleolitico di ROC DE SERS, comune di Sers, dipartimento
Charente, regione Nuova Aquitania, Francia. Datato 20.000 anni; per
riprodurlo mi sono concentrata solo sul volto, l'intera figura è alta 60
cm. Come si può notare, la superficie è molto corrosa, probabilmente
porta lunghe trecce e una piuma sul capo.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOD9ejTpJqZWnm2UzGK4z02kjjIaPRFUFMSzUAk5o7jUxgzH5Jib_mVjmhXV18nGcUy45vOpYlSFjO1VRRtRlO3afISl_Ly4ug0MWvYrQEsL_-bA0n2VtjFjoxMn7passBnFH5lbUlohSLMTs9aFV1QzROj3UYin-uSbCUIEc1gVkU66CtDvS9lnotzw/s1600/roc-de-sers-uomo-toro.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="999" data-original-width="1600" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOD9ejTpJqZWnm2UzGK4z02kjjIaPRFUFMSzUAk5o7jUxgzH5Jib_mVjmhXV18nGcUy45vOpYlSFjO1VRRtRlO3afISl_Ly4ug0MWvYrQEsL_-bA0n2VtjFjoxMn7passBnFH5lbUlohSLMTs9aFV1QzROj3UYin-uSbCUIEc1gVkU66CtDvS9lnotzw/s320/roc-de-sers-uomo-toro.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFtVyMosEyNrbIUG1RdwnhXpcVpPkDD8ntBU-HPxPHGxvonSXaNl8NpHGfS3q1nd1kDTVnTWSa5vL1HVoXWxoEO2NVF_G4FkxabAMUvjQZASmRSy8xfGBT6w6bhETh5tGlh2DZiOKNaf6HHlU9fguqkmA7jGnkDmAfwNIaE7ccw7VeFjRN3JYF_2YBaA/s1449/roc-de-sers-uomo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1449" data-original-width="986" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFtVyMosEyNrbIUG1RdwnhXpcVpPkDD8ntBU-HPxPHGxvonSXaNl8NpHGfS3q1nd1kDTVnTWSa5vL1HVoXWxoEO2NVF_G4FkxabAMUvjQZASmRSy8xfGBT6w6bhETh5tGlh2DZiOKNaf6HHlU9fguqkmA7jGnkDmAfwNIaE7ccw7VeFjRN3JYF_2YBaA/s320/roc-de-sers-uomo.jpg" width="218" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSopfaKipr6Z4pnmoyvxlCIjnsVHOksZhDnkw1Q_4vfyjREVc6VwsrAaY_6orygUZ0lcmZdqU16oPWxY9LUC6LbpCOWHpNk0S-LhSLE2Mre7RZkNQZKb5wXF4hOZ1CHmdz94SDJvtHAs4aFiHIDiaeI3wYTVJ_tKVTOiGQqidlPrzoeR2Jw5LNnaeF3Q/s3134/Roc%20-de-Sers-uomo-che-corre2%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3134" data-original-width="2288" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSopfaKipr6Z4pnmoyvxlCIjnsVHOksZhDnkw1Q_4vfyjREVc6VwsrAaY_6orygUZ0lcmZdqU16oPWxY9LUC6LbpCOWHpNk0S-LhSLE2Mre7RZkNQZKb5wXF4hOZ1CHmdz94SDJvtHAs4aFiHIDiaeI3wYTVJ_tKVTOiGQqidlPrzoeR2Jw5LNnaeF3Q/s320/Roc%20-de-Sers-uomo-che-corre2%20-%20Copia.JPG" width="234" /></a></div><br /><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper">GROTTA DI BERNIFAL - VALLE DEL FIUME VEZERE - DORDOGNA - FRANCIA<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper">Volto umano fra oltre 100 figure (datate 15.000 anni) della grotta
paleolitica Bernifal, comune di Meyrals, Valle del fiume Vezère,
Dordogna, Francia, scoperta nel 1902, profonda circa 120 metri.
L'immagine è molto corrosa, alcuni particolari sono "ipotizzati" da
vaghi segni e cromature.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtC_u10gA97aoX9i-kdk3Rxs_xW4erJKnoSXvHqbjA4QDtRikwa0t9PnYZxavIOekZB_lTbheBc_VmyY2jJAXLysIRk9IrtbVXIgs8dsSia22etNxPIqRbbloAU8m9-005rfztJrlwRXlsw85r984aBsn-3_h8c0_qQG5Oa5NjgS82xavu-YACXPz-jg/s900/bernifal.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtC_u10gA97aoX9i-kdk3Rxs_xW4erJKnoSXvHqbjA4QDtRikwa0t9PnYZxavIOekZB_lTbheBc_VmyY2jJAXLysIRk9IrtbVXIgs8dsSia22etNxPIqRbbloAU8m9-005rfztJrlwRXlsw85r984aBsn-3_h8c0_qQG5Oa5NjgS82xavu-YACXPz-jg/s320/bernifal.jpg" width="213" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfne2bggzlx9temAwsS8Sbw21JVb4Tc8n6kcC2Zlq3DXPUZHGZlManQ87WULqaeBdN__J2b6NcSKD1S08IhddXzThejYrMnsjLQPXgLlArMDQdj-4WcrLsSc6qhsLHAGVGJFNcyvPh4NfEYRXHf8wB5dSLBF1oTwDviMiTDlMAsHcFpzC4QQ07ntiwTw/s4112/Bernifal-volto-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4112" data-original-width="2888" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfne2bggzlx9temAwsS8Sbw21JVb4Tc8n6kcC2Zlq3DXPUZHGZlManQ87WULqaeBdN__J2b6NcSKD1S08IhddXzThejYrMnsjLQPXgLlArMDQdj-4WcrLsSc6qhsLHAGVGJFNcyvPh4NfEYRXHf8wB5dSLBF1oTwDviMiTDlMAsHcFpzC4QQ07ntiwTw/s320/Bernifal-volto-ricostruzione.JPG" width="225" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">RIPARO ROCCIOSO FONTALES - TARN ET GARONNE - OCCITANIA - FRANCIA<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">Cucchiaio in osso con figure di cervo "riflesse", fra migliaia di
manufatti del riparo roccioso paleolitico di Fontales, comune di Saint
Antonin Noble Val, dipartimento Tarn Et Garonne, regione Occitania,
Francia, scoperto nel 1865. Lungo circa 20 cm., datato 15.000 anni.</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFf2NrxvukwQ2uTD0f8cgX-yOrgvjDw-gNGGrLVw9NoM4mEWj4KmKS0kuUh6sUwB26OnJ1kMYrEavLmfpRapucifqJzoKhzl62F1IxmmZkK03BK9TwG3FoTzOjcS2ZJ6P33r85Mc2PwIMqNRAF4nrhMacSrJygdJWpVJhOgpvZkpjfA3530tdjLYZxPA/s1402/fontales.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1198" data-original-width="1402" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFf2NrxvukwQ2uTD0f8cgX-yOrgvjDw-gNGGrLVw9NoM4mEWj4KmKS0kuUh6sUwB26OnJ1kMYrEavLmfpRapucifqJzoKhzl62F1IxmmZkK03BK9TwG3FoTzOjcS2ZJ6P33r85Mc2PwIMqNRAF4nrhMacSrJygdJWpVJhOgpvZkpjfA3530tdjLYZxPA/s320/fontales.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheGSIR3lnRn4y2W4NG09NGwPPi4TKJZ3gFckpdSaei750Yq5ccHSZmU_AnjUjQESNMUKvlrwr9TJ_20QwCXass7Eq-2MentWkliJ1ls5ZMSBWoLleFoi6b7ZbXRCpz0qfUFlTHLkdndg2rU7Sul_vV3Q3mGKHp2U1vIUXliH9v60b_D6VZ16RMq1OQeg/s4345/riparo-fontales-spatola-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2987" data-original-width="4345" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheGSIR3lnRn4y2W4NG09NGwPPi4TKJZ3gFckpdSaei750Yq5ccHSZmU_AnjUjQESNMUKvlrwr9TJ_20QwCXass7Eq-2MentWkliJ1ls5ZMSBWoLleFoi6b7ZbXRCpz0qfUFlTHLkdndg2rU7Sul_vV3Q3mGKHp2U1vIUXliH9v60b_D6VZ16RMq1OQeg/s320/riparo-fontales-spatola-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper">GROTTA DI FADETS - LUSSAC LES CHATEAUX - DIPARTIMENTO VIENNE - FRANCIA <br /></div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> Mi potrò sbagliare, ma questo è ciò che identifico seguendo i tratti
sottili e confusi incisi su questa placca calcarea, alta circa 20 cm.,
datata 15.000 anni, dalla grotta paleolitica FADETS (nello stesso
contesto di La Marche, comune di Lussac, dipartimento Vienne, Francia).</div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"> </div><div class="text-truncate_wrapper"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN75LFBQ8phTEu3y2dyaFTUnptlz3WLg4zYLRmhP104bOHUodT_EgcI2ON7cAL_DwFwwtQhtDCu-JC5vKEew-85bXCXMdN21D2zyqz8o-s9zVQRbJOt6VwMHMxwWMj6QUYaCFBNkQD46zrCKLv_bQufveUis-l_4yrScqIHCnACpwKDyglx7tcWjPCTw/s1600/grotte-fadets-lamarche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1378" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN75LFBQ8phTEu3y2dyaFTUnptlz3WLg4zYLRmhP104bOHUodT_EgcI2ON7cAL_DwFwwtQhtDCu-JC5vKEew-85bXCXMdN21D2zyqz8o-s9zVQRbJOt6VwMHMxwWMj6QUYaCFBNkQD46zrCKLv_bQufveUis-l_4yrScqIHCnACpwKDyglx7tcWjPCTw/s320/grotte-fadets-lamarche.jpg" width="276" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9qzqcsfqkWO325-KcMNiZsWGXWyYrRKRCe9ijSkIGcv89CnCL2YYX8r2I2KDcI9Bmn_UKFvFZBCahK6LMSgTZ_Je_A-XprhydsfY3H-J4fT8QPRePDDTIWz_yQNqPwy0fUlV6Bb89UC-KlFFScStDstcUCoRX6HghbpmEQmJsxMUGBaY2sQFb3ojDAw/s3307/P1000577.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3307" data-original-width="2623" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9qzqcsfqkWO325-KcMNiZsWGXWyYrRKRCe9ijSkIGcv89CnCL2YYX8r2I2KDcI9Bmn_UKFvFZBCahK6LMSgTZ_Je_A-XprhydsfY3H-J4fT8QPRePDDTIWz_yQNqPwy0fUlV6Bb89UC-KlFFScStDstcUCoRX6HghbpmEQmJsxMUGBaY2sQFb3ojDAw/s320/P1000577.JPG" width="254" /></a></div></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper">PARTE 1:<br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2022/09/paleolitico-superiore-le-immagini.html">https://alessia-birri.blogspot.com/2022/09/paleolitico-superiore-le-immagini.html</a><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div><div class="text-truncate_wrapper"><br /></div>
</div>
</div><p></p><p></p><p></p>Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-82505263568070732192022-09-28T09:59:00.043-07:002022-10-01T03:02:25.460-07:00PALEOLITICO SUPERIORE: le immagini svelate - Parte 1<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" style="--darkreader-inline-bgcolor: #000000;"><span><span data-darkreader-inline-bgcolor="" style="--darkreader-inline-bgcolor: #000000; background-color: black;"></span></span></span><br />ANTOLOGIA D'IMMAGINI RICOSTRUITE DA RAFFIGURAZIONI SU PIETRA, AVORIO E OSSO RISALENTI ALLA GRANDE CULTURA PREISTORICA DIFFUSA NELL'IMMENSO CONTINENTE EURASIATICO, DALLA PENISOLA IBERICA ALLA SIBERIA. </p><p></p><p><br /></p><p>PARTE 2:</p><p><a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2022/10/paleolitico-superiore-le-immagini.html">https://alessia-birri.blogspot.com/2022/10/paleolitico-superiore-le-immagini.html</a><br /></p><p><br />Presentazione<br /><br />Il presente lavoro, che conta centinaia di ricostruzioni, nasce durante tre anni di difficile ed impegnativo studio e ricerca su queste figure, per l'individuazione dei soggetti che emergono come per magia dal fitto groviglio di linee delle placchette litiche o d'avorio incise con immagini sovrapposte, o alla scoperta dei volti su statuette corrose dall'azione del tempo. I manufatti in questione risalgono al Paleolitico Superiore.<br /><br />Le figure sovrapposte<br /><br />Le placchette di pietra o d'avorio incise con raffigurazioni sovrapposte, integrate una nell'altra, sono state un motivo ripetuto per decine di migliaia di anni, fino all'epoca magdaleniana (ultima cultura del Paleolitico, terminata circa 11.000 anni fa; prende il nome dal sito di Abri de la Madeleine, presso Tursac, in Dordogna, Francia, scavato dal 1863), e costituiscono un gioco di illusioni ottiche di molto difficile comprensione: solo dopo una lunga osservazione e quando meno te l'aspetti, si accende la scintilla e l'immagine emerge alla coscienza dal caos dell'intreccio di linee all'apparenza incoerenti. <br />I più conosciuti di questi manufatti provengono dalla grotta di La Marche, in Francia, scoperta nel 1937 dall'archeologo dilettante Leon Pericard: 1.500 fra placchette (grandi in media come il palmo di una mano) e blocchi di pietra incisi con figure umane e animali, alcune singole, altre sovrapposte, risalenti a 15.000 anni fa. Le raffigurazioni sovrapposte, o illusioni ottiche, possono aver avuto uno scopo iniziatico, certamente non costituivano un mero esercizio di abilità: la loro diffusione nello spazio e nel tempo indica l'importanza spirituale di quest'espressione artistica. Ma fermiamoci qui, poichè quest'argomento richiederà un altro lungo saggio ad esso dedicato, ora dobbiamo rimanere nei confini di un'antologia di immagini e informazioni sui luoghi e sull'epoca dei ritrovamenti. Le raffigurazioni sovrapposte sono tipiche della cultura magdaleniana e si estendono a tutta l'Europa occidentale. <br /> <br /><br />Le statuette e le teste-ritratto<br /><br />Le statuette femminili e maschili dotate di un volto sono frequenti nell'area russa e siberiana, a partire dal famoso sito di Malta Buret, in Russia, e in genere nei paesi dell'Est Europa, come il sito di Dolni Vestonice nella Repubblica Ceca. Al contrario, nell'Europa Occidentale, la testa delle statuette femminili è priva di connotazioni, senza volto. Le statuette siberiane, per la maggior parte d'avorio, sono estremamente corrose, ma oltre i segni del tempo ancora ne trapelano i tratti che all'epoca dovevano essere finemente delineati. Alcuni fra questi manufatti sono estremamente minuti e, nel contempo, lavorati con stupefacente abilità e cura nei dettagli, tanto da svelare dei veri e propri ritratti in un materiale di pochi centimetri, come autentiche miniature.<br /><br /><br />La mia tecnica d'individuazione<br /><br />Sollevare il pesante velo del tempo e individuare le figure dai grovigli di linee non è stata cosa facile: ponendo un foglio bianco che lascia trasparire i particolari sullo schermo del computer, con la matita seguo fino al più piccolo segno inciso sulle placchette litiche; in seguito ripasso tutto con il pennarello nero a punta fine, senza la minima idea di ciò che dovrà apparire. Solo dopo molto studio e osservazione individuo le figure evidenziandole con colori a cera, dopo aver stampato molte copie dello schema. Infine ne arricchisco il contesto con uno sfondo paesaggistico. Stessa procedura per quel che riguarda le statuette. Inutile sottolineare la fatica e la concentrazione che tutto ciò comporta. Spero, alla fine, di rendere il dovuto onore ai nostri antenati, oltre alla mia grande soddisfazione per l'opera compiuta. (Alessia Birri)<br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbcqSWOP-jeZixZ8vqudp8fCWz3jWolOI-ngIe11iBL9KgVg1AV6zkeTJmDXrQz51YFSCVyDMNRNda0X5z1-MLkAy91gDJGEsqVa6qcpU8c8F2NmboUKfpZHYDlqNufVmSMsjjny_-ECkdXM5k1Vq7f56coEgZ8yLue0o28ye5aIRCLj3EugJpn_GEmw/s4096/FUMCqN7X0AAE0zb.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2323" data-original-width="4096" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbcqSWOP-jeZixZ8vqudp8fCWz3jWolOI-ngIe11iBL9KgVg1AV6zkeTJmDXrQz51YFSCVyDMNRNda0X5z1-MLkAy91gDJGEsqVa6qcpU8c8F2NmboUKfpZHYDlqNufVmSMsjjny_-ECkdXM5k1Vq7f56coEgZ8yLue0o28ye5aIRCLj3EugJpn_GEmw/s320/FUMCqN7X0AAE0zb.jpg" width="320" /></a></div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvph_E1yKT3JuPb1jpzQUTMj4-WG3AgxpeV3gNPLB_ds5vulWz2RmHN3Nca-vGL9o9X7VZxdXZ8FJjBPFZlw0fExCqsdvEjt8Vwq1cIILFmYIPx8E-BnTxVvQabGJ5GwFkV8Nh1m2NsNN-MZGLB4x-plHWAv1BjLTQGrd7Iy3rG3DB1SXo2KbDCDmHuQ/s4096/FUMCit_WIAgNzCx.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2330" data-original-width="4096" height="182" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvph_E1yKT3JuPb1jpzQUTMj4-WG3AgxpeV3gNPLB_ds5vulWz2RmHN3Nca-vGL9o9X7VZxdXZ8FJjBPFZlw0fExCqsdvEjt8Vwq1cIILFmYIPx8E-BnTxVvQabGJ5GwFkV8Nh1m2NsNN-MZGLB4x-plHWAv1BjLTQGrd7Iy3rG3DB1SXo2KbDCDmHuQ/s320/FUMCit_WIAgNzCx.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji0_UKk2GS0-POLqm-CTtuWhce-h-YqLPqpLWP0zWGhtY5zZ29hIJ4CKd27njoejOUIhfXBf-Xd-_1XQTnUCV63Y5YQLjntkU235GAYCfoQLRo6unb3UeqyfGefELKNecJptb8m6h2p62AcLaftH_tjfOrdPiXIWbWj5DJMz163KVjX_CIZF9Jk8QjxA/s4096/FUMCyBmXwAMnYTI.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2248" data-original-width="4096" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji0_UKk2GS0-POLqm-CTtuWhce-h-YqLPqpLWP0zWGhtY5zZ29hIJ4CKd27njoejOUIhfXBf-Xd-_1XQTnUCV63Y5YQLjntkU235GAYCfoQLRo6unb3UeqyfGefELKNecJptb8m6h2p62AcLaftH_tjfOrdPiXIWbWj5DJMz163KVjX_CIZF9Jk8QjxA/s320/FUMCyBmXwAMnYTI.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEges7mYVquP-0_DBLeNPqTQJ--5e-Y3TNxYLBYHmCwrm6zweHMretDMaZHQADGxjMcpexmCCaWCqTdiHh4zLtGeKzuXEf9AfAsarSmxEMeKSOVRQJhGce__mDfhLMEBJ05j6Eo5Yo_XM1ScsJoHubrsxxuHmwFn0UlwDqyPXOFy02kYbY2nE6tyOCjZ1Q/s3726/FUMC53QXsAUi4d5.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3016" data-original-width="3726" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEges7mYVquP-0_DBLeNPqTQJ--5e-Y3TNxYLBYHmCwrm6zweHMretDMaZHQADGxjMcpexmCCaWCqTdiHh4zLtGeKzuXEf9AfAsarSmxEMeKSOVRQJhGce__mDfhLMEBJ05j6Eo5Yo_XM1ScsJoHubrsxxuHmwFn0UlwDqyPXOFy02kYbY2nE6tyOCjZ1Q/s320/FUMC53QXsAUi4d5.jpg" width="320" /></a></div><p>FOTO: immagine d'insieme dei disegni delle ricostruzioni e strumenti di lavoro: pastelli a cera, matita, pennarello nera a punta fine e a punta grossa, correttore bianco, gomma.</p><p> </p><p>BALZI ROSSI - VENTIMIGLIA - LIGURIA</p><p> <span class="css-901oao css-16my406 r-poiln3 r-bcqeeo r-qvutc0"> </span></p><p><span class="css-901oao css-16my406 r-poiln3 r-bcqeeo r-qvutc0">Pendente in pietra serpentino, alto 4,7 cm, datato 26.000 anni: ritrae due corpi (donna e uomo-serpente) uniti dalla schiena, ambedue con testa di serpente, dalle grotte del sito paleolitico dei </span><span class="css-901oao css-16my406 r-poiln3 r-bcqeeo r-qvutc0">BALZI ROSSI, frazione </span>VENTIMIGLIA<span class="css-901oao css-16my406 r-poiln3 r-bcqeeo r-qvutc0">, </span>LIGURIA<span class="css-901oao css-16my406 r-poiln3 r-bcqeeo r-qvutc0">,scoperto nel 1872.</span></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsLCOU2rOO16QTcoe1bWZGQCmaDxMrddtfJbXY0txqksN5JcDY2ME7rj4U5hc51aov6jwE2f0kHunMMccYfd-eF3FNnbZAVIcQvaGY8Iyl3Jn9fO8A-DdFrw_WXZMW2HGO4jIG57mFUyvN9qFuhzG3o2Hnmkf2UNCquYoNvBoTB-f2OdVbO8MogeSAlA/s3001/m_merged(3).png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1363" data-original-width="3001" height="145" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsLCOU2rOO16QTcoe1bWZGQCmaDxMrddtfJbXY0txqksN5JcDY2ME7rj4U5hc51aov6jwE2f0kHunMMccYfd-eF3FNnbZAVIcQvaGY8Iyl3Jn9fO8A-DdFrw_WXZMW2HGO4jIG57mFUyvN9qFuhzG3o2Hnmkf2UNCquYoNvBoTB-f2OdVbO8MogeSAlA/s320/m_merged(3).png" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ7HslnY5kX8rlu4-NMN0sVOikIbeitK599FEzxpwAsHsY-J2-1B1Ke80t5sD9QKzdWfNn_Rsk4-WT-L0otHUF73nlsC8ZUKPiUknguPwdsqIb3VwFRoKo4QEvBA0ltp7Xq9nrHmqE0MGZB3STdE7XXBTro3LZwKFkM3zlfpApiyqdZE6AK9ux00Lugg/s3298/P1010403.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3298" data-original-width="2467" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ7HslnY5kX8rlu4-NMN0sVOikIbeitK599FEzxpwAsHsY-J2-1B1Ke80t5sD9QKzdWfNn_Rsk4-WT-L0otHUF73nlsC8ZUKPiUknguPwdsqIb3VwFRoKo4QEvBA0ltp7Xq9nrHmqE0MGZB3STdE7XXBTro3LZwKFkM3zlfpApiyqdZE6AK9ux00Lugg/s320/P1010403.JPG" width="239" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizj4JNPosxxC516Gt_SI3ONV83tnbKH0UqEg44ZVtfF95R84wpa_8HjJeJhjl2ZnY1YQPQ4494qFtmgVEDBs1IV915i0lYTV9_I5so09wE66m4aXaLjfTM_OD7WISIXa4sXtLswBdhroafwHJtxhXyxkARxqD_Cr0usRFTkPmvgx5HofyJJKY7zfcoTg/s4029/P1010405.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4029" data-original-width="2730" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizj4JNPosxxC516Gt_SI3ONV83tnbKH0UqEg44ZVtfF95R84wpa_8HjJeJhjl2ZnY1YQPQ4494qFtmgVEDBs1IV915i0lYTV9_I5so09wE66m4aXaLjfTM_OD7WISIXa4sXtLswBdhroafwHJtxhXyxkARxqD_Cr0usRFTkPmvgx5HofyJJKY7zfcoTg/s320/P1010405.JPG" width="217" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB1UKKvV3mCW_WxfhQDVzG8VfA-u67cdpqG29xbNy9r1KlKJw0JG939uD5Y72JjvuTZOaLaIEnmbqc88RDbBbDjjErwqBtQQtzv04rx4DIBkfm2HGNgHs-cd2DhYfzQ5MBDmTaPiZgvAX8FUJk-j6b7gxFcNoowoHSQ_bgAWEkjJ5tXkyv-FNWMxesAg/s3228/P1010406.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2472" data-original-width="3228" height="245" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB1UKKvV3mCW_WxfhQDVzG8VfA-u67cdpqG29xbNy9r1KlKJw0JG939uD5Y72JjvuTZOaLaIEnmbqc88RDbBbDjjErwqBtQQtzv04rx4DIBkfm2HGNgHs-cd2DhYfzQ5MBDmTaPiZgvAX8FUJk-j6b7gxFcNoowoHSQ_bgAWEkjJ5tXkyv-FNWMxesAg/s320/P1010406.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><br /><br />Maschera in clorite gialla con naso largo, foro sulla fronte per incastonatura, incisioni a raggiera, larga 2,3 cm., datata 26.000 anni, dalla Grotta Grimaldi, fra 15 grotte paleolitiche del sito dei Balzi Rossi, falesia sul mare nella frazione di Ventimiglia, Liguria, scoperte nel 1872. Il buco sotto il naso è probabilmente una scheggiatura. <a href="https://donsmaps.com/mask.html">https://donsmaps.com/mask.html</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi19jqP584Ah_PCRJkDen488d_RBF3fMSIxY-QrkkOnVkt4vOrx-MErNXMeU5qFmD_0Z2MtG74gWxUQgNWY1NFjlkqEA6VwmY2Xahn9YnrQ4X-wliZO37EDpwuaRQ_o9usK-DYRs-zjVJjTX0qD4fXFSRNMcRxBIH74UoFEcSXLvonllDWqJkXNLIZrAw/s550/mask-balzi%20rossi%20-%20Copia%20(2).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="460" data-original-width="550" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi19jqP584Ah_PCRJkDen488d_RBF3fMSIxY-QrkkOnVkt4vOrx-MErNXMeU5qFmD_0Z2MtG74gWxUQgNWY1NFjlkqEA6VwmY2Xahn9YnrQ4X-wliZO37EDpwuaRQ_o9usK-DYRs-zjVJjTX0qD4fXFSRNMcRxBIH74UoFEcSXLvonllDWqJkXNLIZrAw/s320/mask-balzi%20rossi%20-%20Copia%20(2).jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhkS1a_yJTbQF4PalEE-PshJlOigFgEo8RllcdW_FN_lc8mNAZZi4Erp-MAPuS6_hLnhcyZxQDxvf0nDVeQB6z5WPkYrdu_JB7N7AoEAl9frQT5fJnMQJIKBEDZ12J_R02nBX3aE9UjO34emIM0Ctrsm4DpVOBmJbO2MIWyD0clJPgvUAGeEs3MLEruQ/s4202/P1010380.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2963" data-original-width="4202" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhkS1a_yJTbQF4PalEE-PshJlOigFgEo8RllcdW_FN_lc8mNAZZi4Erp-MAPuS6_hLnhcyZxQDxvf0nDVeQB6z5WPkYrdu_JB7N7AoEAl9frQT5fJnMQJIKBEDZ12J_R02nBX3aE9UjO34emIM0Ctrsm4DpVOBmJbO2MIWyD0clJPgvUAGeEs3MLEruQ/s320/P1010380.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><br /><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" style="--darkreader-inline-bgcolor: #000000; background-color: black;">Donna-leone: pendente in steatite (la base del naso è resa con una profonda incisione, alta 6 cm., datata 26.000 anni), fra 15 figurine antropomorfe della Grotta Grimaldi (dal complesso di 15 grotte paleolitiche dei Balzi Rossi, frazione di Ventimiglia, Liguria, scoperte nel 1872. <a href="https://www.donsmaps.com/perforatedneckvenus.html">https://www.donsmaps.com/perforatedneckvenus.html</a></span><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ1LD04becjTM8W6gK-h9TjkigpIr9BfPmRsQtKQlN3v74o_q-6PUsD8o7B__pYoCeQXvPA472yfF4SHh6yCo1p967LYyz3QLvaPN8nMk6OG00SuNbj85BVeDZOtklNqsYCPmi3d_1yf3Ii2FUghUw27SHmpHzRiHSpHOR_pvA4GPE-RSJIAG25SeacA/s800/2V%C3%A9nus-Grimaldi-au-cou-perfor%C3%A9-2-1%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ1LD04becjTM8W6gK-h9TjkigpIr9BfPmRsQtKQlN3v74o_q-6PUsD8o7B__pYoCeQXvPA472yfF4SHh6yCo1p967LYyz3QLvaPN8nMk6OG00SuNbj85BVeDZOtklNqsYCPmi3d_1yf3Ii2FUghUw27SHmpHzRiHSpHOR_pvA4GPE-RSJIAG25SeacA/s320/2V%C3%A9nus-Grimaldi-au-cou-perfor%C3%A9-2-1%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgteQtxBTQaTXB4NLsquqnFtzZIRYBgwgH2apo-4jqO-88L-d3N_ZCSpCNeJv4-oN5a8sOU9ZPqdXDwysr6LxdwqSDSFXllL3sGKauwZfdWR3S4vg6BbVfZyt8zPaMxGCldNzUuL_THGz4k-sBkpZNExvXK7AnIPNKPmzLPCJY2Vg9K4BOIpsxqCdZlcQ/s3263/P1010352.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3263" data-original-width="2303" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgteQtxBTQaTXB4NLsquqnFtzZIRYBgwgH2apo-4jqO-88L-d3N_ZCSpCNeJv4-oN5a8sOU9ZPqdXDwysr6LxdwqSDSFXllL3sGKauwZfdWR3S4vg6BbVfZyt8zPaMxGCldNzUuL_THGz4k-sBkpZNExvXK7AnIPNKPmzLPCJY2Vg9K4BOIpsxqCdZlcQ/s320/P1010352.JPG" width="226" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijOM0_WXdtYgfNkt4oJzBEZpJueLgw8ft_MhaCHJgsGe5e9RCozoUYXk1dfnEYqiiDzAkoH1VCbNyO_GroKKdry0hZGAGweI2mTJPA-p_Ba7vbyRcFk3ypV2iG8JC1x8MdEnI6T9DkYMhQ2MeWY5NQbCiGhQ3L9anMFpM7Mx_NmR8vbsv9ez22F6M7MQ/s4269/P1010353.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3016" data-original-width="4269" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijOM0_WXdtYgfNkt4oJzBEZpJueLgw8ft_MhaCHJgsGe5e9RCozoUYXk1dfnEYqiiDzAkoH1VCbNyO_GroKKdry0hZGAGweI2mTJPA-p_Ba7vbyRcFk3ypV2iG8JC1x8MdEnI6T9DkYMhQ2MeWY5NQbCiGhQ3L9anMFpM7Mx_NmR8vbsv9ez22F6M7MQ/s320/P1010353.JPG" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTZ3ZEk708nJsh1yfO2gJO2ZQt5ad8UxO-6A8EgXstpECrYCWaXMHeD25hnl6iw4zkdOiG70L0SUtbovbZZ_NoTXDMV_rC3hynq02Bv4euSZpsj72wiZzlCYzpC9Y_F2DUd0_2BQa5M200JpTDwpQ--icA_tsFVEvykEppATmVZwvbU20yOqAUgwspZA/s1000/V_nus-Grimaldi-au-cou-perfor_-2-1%20-%20Copia.jpg.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="790" data-original-width="1000" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTZ3ZEk708nJsh1yfO2gJO2ZQt5ad8UxO-6A8EgXstpECrYCWaXMHeD25hnl6iw4zkdOiG70L0SUtbovbZZ_NoTXDMV_rC3hynq02Bv4euSZpsj72wiZzlCYzpC9Y_F2DUd0_2BQa5M200JpTDwpQ--icA_tsFVEvykEppATmVZwvbU20yOqAUgwspZA/s320/V_nus-Grimaldi-au-cou-perfor_-2-1%20-%20Copia.jpg.png" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><br /><br />Testina in steatite dai tratti arcaici, dolicocefala, con cresta sopraorbitale, fronte sfuggente e chignon inciso a rete, alta appena 2,4 cm., datata 26.000 anni, dalla Grotta Grimaldi (una delle 15 grotte paleolitiche del promontorio roccioso dei Balzi Rossi, frazione di Ventimiglia, Liguria), scoperta alla fine dell'800 con due scheletri, un uomo e una donna, dalle caratteristiche insolite, simili a quelle del manufatto. <a href="https://donsmaps.com/balzirossihead.html">https://donsmaps.com/balzirossihead.html</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRAjSAgYgOD959AeTroD4S3vyCv_7CnXvto9uORB5AgSZFrjkda_kBchdOtQCeBB929ZjwAg15k6BgrCJcgqlfuEz5uXueUJqJDl5GiyvzNckZnCJPf8NwROCipTGzUufR8RBk17WZbRMpsjcy-3XfwXK3JUn12ob2Za8iIqOFHAfTo2orGI13f8wbAA/s708/1balzihead6.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="708" data-original-width="450" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRAjSAgYgOD959AeTroD4S3vyCv_7CnXvto9uORB5AgSZFrjkda_kBchdOtQCeBB929ZjwAg15k6BgrCJcgqlfuEz5uXueUJqJDl5GiyvzNckZnCJPf8NwROCipTGzUufR8RBk17WZbRMpsjcy-3XfwXK3JUn12ob2Za8iIqOFHAfTo2orGI13f8wbAA/s320/1balzihead6.jpg" width="203" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKOBtUL-iRYeU5nfQU6XiX6ITQKmM-APhIK9B83rHPQcU2Z_DxIuqXlR-m_ETuhUJITKrDdwaO760wo77agFMrYxCKIGhDAxoXnpR7aG6DwjWdM0mvfuGzQSJnXVMVU7M-rRETULJTLpaL4Mgqr5bKU-P2Jl0E_BfnTqDP0KAblo3Efd1aWYwljgAIEg/s499/balzihead3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="479" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKOBtUL-iRYeU5nfQU6XiX6ITQKmM-APhIK9B83rHPQcU2Z_DxIuqXlR-m_ETuhUJITKrDdwaO760wo77agFMrYxCKIGhDAxoXnpR7aG6DwjWdM0mvfuGzQSJnXVMVU7M-rRETULJTLpaL4Mgqr5bKU-P2Jl0E_BfnTqDP0KAblo3Efd1aWYwljgAIEg/s320/balzihead3.jpg" width="307" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-o4ic11ixhDbr0LdyqEHyT7vG1XOTRKSA647zzd41eQWn4rq3lqmN6vPoFrL8gJDbMCgA1v0vm-Z8Ik--Tgjn8zvl8WVo0WHCtCLM6TH_OMcF5hA_zwDzT6AygbNzpNrFvMXYRZstyM0KEmZovis05Np7nzgT2uVA6OGQeRQDfmNKJOLYXbHGSbLA4Q/s921/balzihead7.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="917" data-original-width="921" height="319" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-o4ic11ixhDbr0LdyqEHyT7vG1XOTRKSA647zzd41eQWn4rq3lqmN6vPoFrL8gJDbMCgA1v0vm-Z8Ik--Tgjn8zvl8WVo0WHCtCLM6TH_OMcF5hA_zwDzT6AygbNzpNrFvMXYRZstyM0KEmZovis05Np7nzgT2uVA6OGQeRQDfmNKJOLYXbHGSbLA4Q/s320/balzihead7.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfNMEq-VT9PWNPY3uTAYbPFNyHjpBRIIyJpLJJYUtUTHy6extx2v4_j0cTe7i_0kYLYtljro0qeHIbQTsaFuqbb76486HN1ypmga0jrOIk9J4RVPZ_yfSAeG39WIGGaaD1YVgv-VqzvL7thwmiZd_mlx0FMvNYppjLCJgcKLxJf713E_lD11jvkN6hYQ/s4115/P1010321.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2913" data-original-width="4115" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfNMEq-VT9PWNPY3uTAYbPFNyHjpBRIIyJpLJJYUtUTHy6extx2v4_j0cTe7i_0kYLYtljro0qeHIbQTsaFuqbb76486HN1ypmga0jrOIk9J4RVPZ_yfSAeG39WIGGaaD1YVgv-VqzvL7thwmiZd_mlx0FMvNYppjLCJgcKLxJf713E_lD11jvkN6hYQ/s320/P1010321.JPG" width="320" /></a></div><br /><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><br />Bustino femminile in clorite verde scuro, alto appena 3 cm., datato 20.000 anni, da una delle 15 grotte paleolitiche che si aprono ai piedi dalla parete rocciosa di calcare dolomitico giurassico dei Balzi Rossi, alta 100 metri, sulla costa Mediterranea, comune di Ventimiglia, provincia di Imperia, regione Liguria, scoperte a partire dal 1872 con numerose sepolture e ricchi corredi.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9ss0Jjlgq4cr-PqTO5kheIWCAhigReecZUp6uiBNSqJQsZhRx3dlF2uk6O8iifuA1LV4rX4b1qLtIMNb4O6Tz0va_a998TeL62nSi7adNMtWeT9aPuHAkdSc3IG-2oMSeCfo8AH117aOjMniYVNVhFzGsepdpPdUcR3lHaOEFlvrw4bJD_3zdAERxHw/s494/bustgrimaldi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="494" data-original-width="332" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9ss0Jjlgq4cr-PqTO5kheIWCAhigReecZUp6uiBNSqJQsZhRx3dlF2uk6O8iifuA1LV4rX4b1qLtIMNb4O6Tz0va_a998TeL62nSi7adNMtWeT9aPuHAkdSc3IG-2oMSeCfo8AH117aOjMniYVNVhFzGsepdpPdUcR3lHaOEFlvrw4bJD_3zdAERxHw/s320/bustgrimaldi.jpg" width="215" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGV5_KEGEOQmDtFFgXB_eR5HQWtIqse7rnzTeaVjuk9jWUDcgSiqME4v3DOnkqjs6XPhFyxJJ7csKWlUe7E7570TxRSqkxMfDYmnwNnoc2ZPP7839WFEV0DD2LwEQmblayUgYEc0dcA9HJoNO-P_EUrxOW8QKIDGN--ph9zijDr-a2KGXJT9Nm5eg9tw/s1500/Busto-femminile-Balzi-Rossi-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1500" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGV5_KEGEOQmDtFFgXB_eR5HQWtIqse7rnzTeaVjuk9jWUDcgSiqME4v3DOnkqjs6XPhFyxJJ7csKWlUe7E7570TxRSqkxMfDYmnwNnoc2ZPP7839WFEV0DD2LwEQmblayUgYEc0dcA9HJoNO-P_EUrxOW8QKIDGN--ph9zijDr-a2KGXJT9Nm5eg9tw/s320/Busto-femminile-Balzi-Rossi-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p>CHAFFAUD - SAVIGNE' - FRANCIA<br /><br /> <br /><br />Manufatto in avorio, alto 16 cm., datato 17.000 anni, che ritrae un orco dalle cui fauci penzolano gambe umane, fra 36.000 reperti delle 4 grotte paleolitiche (tra cui la più famosa è Grotte du Puits) di Chaffaud, comune di Savignè, sul fiume Charente, dipartimento Vienne, Francia, scoperte nel 1840. <a href="https://www.lanouvellerepublique.fr/poitiers/dans-les-reserves-la-part-du-lion-pour-la-prehistoire">https://www.lanouvellerepublique.fr/poitiers/dans-les-reserves-la-part-du-lion-pour-la-prehistoire</a><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGG-ZUpdGUAMYuRZ4w_BKm3jBCAyHyiFojJqiLW8L6aT1bwsFZZawBkLmtOZhTRwuo8yqhl4ln1uFzBn58L2_ih-6vYJeRLrf-cE_uf6lZ0Bkopt_u1GyMprFU7UQkLFDT-K_9abt3t1aRoh4envZJnO6RLU4MTROWMY5s-Ph7g2trfhHShReWgWe4Jg/s2779/5c3bec4e0e1b10de578b46858.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2779" data-original-width="2156" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGG-ZUpdGUAMYuRZ4w_BKm3jBCAyHyiFojJqiLW8L6aT1bwsFZZawBkLmtOZhTRwuo8yqhl4ln1uFzBn58L2_ih-6vYJeRLrf-cE_uf6lZ0Bkopt_u1GyMprFU7UQkLFDT-K_9abt3t1aRoh4envZJnO6RLU4MTROWMY5s-Ph7g2trfhHShReWgWe4Jg/s320/5c3bec4e0e1b10de578b46858.jpg" width="248" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9UC7pUXI0IIAkWJWqV6htS-TkWwJC7fJR1RDcHFyov55qYKGAbK9jdFkM1NIW36ZdWyqgNsIbwpB_au2QK0HY2n55h5LorllOtHq6NV_bl-wiTeefiVV-7hhjIPvvyxlKMH3BQDtp-T_Gw0eEJ-8RuqaZu0kPFt1-ZpEEKU2vxqXDXFnLpYR2jeXOhg/s4241/P1010394.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3016" data-original-width="4241" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9UC7pUXI0IIAkWJWqV6htS-TkWwJC7fJR1RDcHFyov55qYKGAbK9jdFkM1NIW36ZdWyqgNsIbwpB_au2QK0HY2n55h5LorllOtHq6NV_bl-wiTeefiVV-7hhjIPvvyxlKMH3BQDtp-T_Gw0eEJ-8RuqaZu0kPFt1-ZpEEKU2vxqXDXFnLpYR2jeXOhg/s320/P1010394.JPG" width="320" /></a></div><p><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p>Placchetta di calcite incisa con figure sovrapposte integrate, datata 15.000 anni, larga 12 cm., dalle Grottes Du Chaffaud, complesso paleolitico di 4 grotte scoperte nel 1840, la più importante è la Grotte Du Puits, comune Savignè, dipartimento Vienne, fiume Charente, Francia. Profilo maschile-donna-orso-uccello.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6XONVj6GyoNw2MkPvg_AX0ntBLjUAxL7MY01uC9kIiQfJRKsmBbo7TKETMEqe9DeRI1OgPJNnX12MzHUzedAtEQZUYYeY3xLaNQTFjKef5v_1l-TTcAu_F8g70U0zMXAYDxq0urOb8UzJzOq77NUQyzAnZV_3c9O3Um40iqMhUA8YMkmzK5gput7MNw/s500/CHAFFAUD2.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="488" data-original-width="500" height="312" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6XONVj6GyoNw2MkPvg_AX0ntBLjUAxL7MY01uC9kIiQfJRKsmBbo7TKETMEqe9DeRI1OgPJNnX12MzHUzedAtEQZUYYeY3xLaNQTFjKef5v_1l-TTcAu_F8g70U0zMXAYDxq0urOb8UzJzOq77NUQyzAnZV_3c9O3Um40iqMhUA8YMkmzK5gput7MNw/s320/CHAFFAUD2.png" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgXPiV3M627q-IoO1Zerjh9X3LWtlSsu4yWryP_4Ei8KP-p4w3buYebVxhU029VVEUJHndKviUrlIYmah4xw5e-uk6YXmkJibYO_b4cPgPER-kIF1hs857sg7OQ9_XHNORbrsaM7Hx6gFuH-foCmBYL3m4dK5X4eIP0DTmAmHkT54PMq-wIyvGl1QXvQ/s1600/CHAFFAUD3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1478" data-original-width="1600" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgXPiV3M627q-IoO1Zerjh9X3LWtlSsu4yWryP_4Ei8KP-p4w3buYebVxhU029VVEUJHndKviUrlIYmah4xw5e-uk6YXmkJibYO_b4cPgPER-kIF1hs857sg7OQ9_XHNORbrsaM7Hx6gFuH-foCmBYL3m4dK5X4eIP0DTmAmHkT54PMq-wIyvGl1QXvQ/s320/CHAFFAUD3.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></p><p></p>MAL'TA BURET - SIBERIA - RUSSIA<br /><br /><br /><br /><br />Figura maschile con abito di pelliccia, cappuccio e viso dettagliato, in avorio di mammut, alta 12 cm., datata 23.000 anni, fra 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928. Naso largo, labbra carnose indicano lineamenti paleosiberiani, o comunque arcaici.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLrV1MptvcWendYOU5mYI4NxFT7II2jxIR3YWnudZJmLSHpw0sopVcDCwo7RyE7zCTAZIiLRP6Ze_Fw244QM5W695hhkNFBA2JKuwij2rs3Pn5KKxcils7JoQ6QzQzSMjD-bd4mQb_nPC7xFvzosXhKIxDFYqXPhkAov-q_Ruc_BhM7i4Ly1B-uXzEaA/s1378/paleolit-29.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1378" data-original-width="568" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLrV1MptvcWendYOU5mYI4NxFT7II2jxIR3YWnudZJmLSHpw0sopVcDCwo7RyE7zCTAZIiLRP6Ze_Fw244QM5W695hhkNFBA2JKuwij2rs3Pn5KKxcils7JoQ6QzQzSMjD-bd4mQb_nPC7xFvzosXhKIxDFYqXPhkAov-q_Ruc_BhM7i4Ly1B-uXzEaA/s320/paleolit-29.jpg" width="132" /></a></div><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRyJZ1WqKaYTpgD8RhTiJRVUtLoZEHmVTFdbT7RoM9TIf7QtQeKiC-wIR4kekAFEFFPw2NzDZZDwM0CH_lIxXHspSRscBivpodFPnF2hX7iYU3JsdLONOWcTbTbB6wVTp7cgdTgj3NyNdQTpdAhU7kO_1UDJbpX_V0DUQeq9FdnvUVOAJgAzTxcuc4SA/s359/2buretfigures%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="359" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRyJZ1WqKaYTpgD8RhTiJRVUtLoZEHmVTFdbT7RoM9TIf7QtQeKiC-wIR4kekAFEFFPw2NzDZZDwM0CH_lIxXHspSRscBivpodFPnF2hX7iYU3JsdLONOWcTbTbB6wVTp7cgdTgj3NyNdQTpdAhU7kO_1UDJbpX_V0DUQeq9FdnvUVOAJgAzTxcuc4SA/s320/2buretfigures%20-%20Copia.jpg" width="267" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtpJwuxxBkLIhZnvrle96syKg5YJb3IaxTMcOUleJcPBMN7PMRSm9SRnVp9Mq0d--qYvIHH4JjPPkn88koutpVaVi0CsUUtpOqsp7bHPivnlFIUs8UHCcfPllmZfLzd6AXMWoP3IDXw6f-D1jGP_8X4kPAL24OgyYs4jcGTvYOcI0dG0viMp5GexIX7Q/s3256/P1010386.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2252" data-original-width="3256" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtpJwuxxBkLIhZnvrle96syKg5YJb3IaxTMcOUleJcPBMN7PMRSm9SRnVp9Mq0d--qYvIHH4JjPPkn88koutpVaVi0CsUUtpOqsp7bHPivnlFIUs8UHCcfPllmZfLzd6AXMWoP3IDXw6f-D1jGP_8X4kPAL24OgyYs4jcGTvYOcI0dG0viMp5GexIX7Q/s320/P1010386.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><br /><br />Figura maschile d'avorio di mammut con perizoma dipinto con ocra rossa, alta 4,5 cm., datata 23.000 anni, fra 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. Leggi: <a href="http://malta.artemiris.org/ru/find/view/84">http://malta.artemiris.org/ru/find/view/84</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2xwCsA0kRO-4zmRaB9RWfGHeAUvB3yqYhjQlj2pAF4IsvHgLTvRzF0tAcaIH6BAAmY62goZhH99nBHsCMlD2Y5hKkCK9mCwNW3uB4JmvmHJbX5TGgqXh6o7WXQ-CaUPzKsHpVEdXCNNoBFH51J0WQ3RGbeLDoUKTEK-ZPRALyNxr8SDulzUM14kSvHg/s4608/84_5e457a9f58b3d%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4608" data-original-width="3456" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2xwCsA0kRO-4zmRaB9RWfGHeAUvB3yqYhjQlj2pAF4IsvHgLTvRzF0tAcaIH6BAAmY62goZhH99nBHsCMlD2Y5hKkCK9mCwNW3uB4JmvmHJbX5TGgqXh6o7WXQ-CaUPzKsHpVEdXCNNoBFH51J0WQ3RGbeLDoUKTEK-ZPRALyNxr8SDulzUM14kSvHg/s320/84_5e457a9f58b3d%20-%20Copia.jpg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdNrDRXXsXdL5klQxRhOpZGtePAUENSmkZlSCl7_Ik5xhjPNkF8PVGjOvQjoaLc3E8ICNwMZb80DV7RPCrmjRmnffH1ShAuDaNzd3XBANJKK3bsfdSw1J1A3Q-LwjiQjzo2xCSizAP20lU7qNz7ya5hgjCcCCgXnCQtuJi-fh-AaAjbdHVoSAxgBGvUg/s3310/P1010318.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3310" data-original-width="2357" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdNrDRXXsXdL5klQxRhOpZGtePAUENSmkZlSCl7_Ik5xhjPNkF8PVGjOvQjoaLc3E8ICNwMZb80DV7RPCrmjRmnffH1ShAuDaNzd3XBANJKK3bsfdSw1J1A3Q-LwjiQjzo2xCSizAP20lU7qNz7ya5hgjCcCCgXnCQtuJi-fh-AaAjbdHVoSAxgBGvUg/s320/P1010318.JPG" width="228" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvM4V9qureYbc4z7LT9ix3NnYkvvVDNUJhNJJigKbW2vaevWEo44JKveLptvceAni76OvdBKQ3nd3bqyLJ8ORlWDOl3HbMFTIMvqz_ZDOYGz5EXDLhIE0AggnAfXmKkI1iCVSdvCDVaLwXnwFk3zICSxY5sG19KWhnq55kqkIIQLcKqfAdMYrGgWVxQw/s2244/P1010320.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2192" data-original-width="2244" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvM4V9qureYbc4z7LT9ix3NnYkvvVDNUJhNJJigKbW2vaevWEo44JKveLptvceAni76OvdBKQ3nd3bqyLJ8ORlWDOl3HbMFTIMvqz_ZDOYGz5EXDLhIE0AggnAfXmKkI1iCVSdvCDVaLwXnwFk3zICSxY5sG19KWhnq55kqkIIQLcKqfAdMYrGgWVxQw/s320/P1010320.JPG" width="320" /></a></div><br /><br /><br />Pendente in avorio di mammut con figura maschile vestita, alta 6 cm., datata 23.000 anni, fra altre 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. Vedi informazioni sul manufatto: <a href="http://malta.artemiris.org/ru/find/view/83">http://malta.artemiris.org/ru/find/view/83</a><p></p><p><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlyTPzV95MpVqUKBPPn67Q5d8IJL9JWq3v2O0TG6-v0B5BDgiF8w815DztlOA6K0NIKR-rzfg0tP4xcHuQVj-AYmtSN_5J8SeQBRa2OQ7JGkh1trze-y89rjA89FtDAeJTQrQ_WAGBONma73Ctfs12iHximXfhRm34zJi2P5BaV_UsjKPgendxpJF3ng/s4608/83_5e45779ea5f3a.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4608" data-original-width="3456" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlyTPzV95MpVqUKBPPn67Q5d8IJL9JWq3v2O0TG6-v0B5BDgiF8w815DztlOA6K0NIKR-rzfg0tP4xcHuQVj-AYmtSN_5J8SeQBRa2OQ7JGkh1trze-y89rjA89FtDAeJTQrQ_WAGBONma73Ctfs12iHximXfhRm34zJi2P5BaV_UsjKPgendxpJF3ng/s320/83_5e45779ea5f3a.jpg" width="240" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLyuArxQy3EhgDkjd4l7eP4a2CyZMF1XkaubWbicVfBPvDV5vOVVeO0qr6KoiFlu3of-X92FW3AYKs0_D-HQh5-qdN3fxmLOPdJLK2akaE5TraoIIGtY4b3sfMRESBsI2XnAgpDIKP1IJuAgFkOi4Mqa0xgxHY7a6wAcl_FWVbseZ2Qkl0a7PGzyf3Vw/s3154/P1010306.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3154" data-original-width="1747" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLyuArxQy3EhgDkjd4l7eP4a2CyZMF1XkaubWbicVfBPvDV5vOVVeO0qr6KoiFlu3of-X92FW3AYKs0_D-HQh5-qdN3fxmLOPdJLK2akaE5TraoIIGtY4b3sfMRESBsI2XnAgpDIKP1IJuAgFkOi4Mqa0xgxHY7a6wAcl_FWVbseZ2Qkl0a7PGzyf3Vw/s320/P1010306.JPG" width="177" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPvZZjrfpS29LKsaqIoYA0oRlhJEOFch4CZI88x_QNkAzk4NXeIWsZqZ4Hbe6PdsEYZi3rOjcH2GD5l8kJydi6MxUcsi3oaZ9myTAzR0NYbMl2CWvSW0nqzkOHQeyYJp_pMVD5xKiv7bSD7VSO3GaW2SDNUEbhEgo25mRcbnu6oi42h8MFHE0DwwK27w/s3308/P1010307.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2667" data-original-width="3308" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPvZZjrfpS29LKsaqIoYA0oRlhJEOFch4CZI88x_QNkAzk4NXeIWsZqZ4Hbe6PdsEYZi3rOjcH2GD5l8kJydi6MxUcsi3oaZ9myTAzR0NYbMl2CWvSW0nqzkOHQeyYJp_pMVD5xKiv7bSD7VSO3GaW2SDNUEbhEgo25mRcbnu6oi42h8MFHE0DwwK27w/s320/P1010307.JPG" width="320" /></a></div><br /><br /><br />Statuetta femminile, datata 23.000 anni, in avorio di mammut, alta 10 cm., fra le 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. La sua espressione è deformata da una spaccatura dell'avorio che attraversa il volto, dal naso evidentemente spezzato a metà e dalla corrosione delle cavità oculari, che probabilmente erano ben definite, come abbiamo visto in molti altri esempi riguardanti questo particolare stile, asciutto nelle forme anatomiche (perciò diverse da quelle, tondeggianti, delle "veneri" paleolitiche dell'Europa Occidentale), presente in questo sito.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXdTamS6-V1kJuWIxWBEkKStWKmUFZrtI9Vko8Q6PbI1mXbHLK1kjQCYll4RFmc7f6mz7RZbBD7c4y61i6FXJSENT2aYc4aSd7P2p3rSNrSfPcLlsumy_LMcr3e1X71wOddp6kJtg2LBlVHkv4tRnXKOzi7fMyJ2hXb0g4ZGcSRH6EYiWqPeQZYEBbqQ/s1120/malta5.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1120" data-original-width="410" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXdTamS6-V1kJuWIxWBEkKStWKmUFZrtI9Vko8Q6PbI1mXbHLK1kjQCYll4RFmc7f6mz7RZbBD7c4y61i6FXJSENT2aYc4aSd7P2p3rSNrSfPcLlsumy_LMcr3e1X71wOddp6kJtg2LBlVHkv4tRnXKOzi7fMyJ2hXb0g4ZGcSRH6EYiWqPeQZYEBbqQ/s320/malta5.jpg" width="117" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFD8BpSBCS-3ahlWueCYaF9RTH2HvRWrAdojKB47TCHeb9YN-EbKmPr2R1kuPT_XpiLRHxlDKprKaK2fmgCpUuVgUTm3MA4SRTJ2qV3YHVWtqh2v2r0lb7bSJvNPkhguovZ4gb867yjdsLCGwab9FkAo3GpDwKRZ71QGwcktUCwN2b5tU-JbsH6Az1qg/s409/malta5%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="369" data-original-width="409" height="289" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFD8BpSBCS-3ahlWueCYaF9RTH2HvRWrAdojKB47TCHeb9YN-EbKmPr2R1kuPT_XpiLRHxlDKprKaK2fmgCpUuVgUTm3MA4SRTJ2qV3YHVWtqh2v2r0lb7bSJvNPkhguovZ4gb867yjdsLCGwab9FkAo3GpDwKRZ71QGwcktUCwN2b5tU-JbsH6Az1qg/s320/malta5%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlZ-WMoi-WSRb2_XqAyDko9MF1zLULfY4i7f-jL6LlF4yxkER-k52ILoFMQwUwI-0jKTSte4dnPq1r2s2mmkpmY8OMtNbSaVJEeBNTwnXIcf1Mjh1f72H_qXaMdMmxb8a-EcEaAPWmhdFkfMImjuW3O5kf2sa3ecNhXa4DmfnaNMcznpWPeCVF8F-6_g/s4338/P1010150.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3078" data-original-width="4338" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlZ-WMoi-WSRb2_XqAyDko9MF1zLULfY4i7f-jL6LlF4yxkER-k52ILoFMQwUwI-0jKTSte4dnPq1r2s2mmkpmY8OMtNbSaVJEeBNTwnXIcf1Mjh1f72H_qXaMdMmxb8a-EcEaAPWmhdFkfMImjuW3O5kf2sa3ecNhXa4DmfnaNMcznpWPeCVF8F-6_g/s320/P1010150.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH-SAEl-rveoxNDT58yA2vtMiqTBGslE7ENOzextWcXJPvWpQsV-jx2lo1D7fqjpQpZ58c62R_zqEcNM6K8Q707AQAgQ0igx9S7puuXBJnnnTrOcquq7TmjhoNmMVaZ68EjmEPeblU62j7HzOvTSIq0EfdNgwaMCNtZkCRX4nQkqGvaSpI81rk_TvfKQ/s2521/siberianvenus15.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2521" data-original-width="1015" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH-SAEl-rveoxNDT58yA2vtMiqTBGslE7ENOzextWcXJPvWpQsV-jx2lo1D7fqjpQpZ58c62R_zqEcNM6K8Q707AQAgQ0igx9S7puuXBJnnnTrOcquq7TmjhoNmMVaZ68EjmEPeblU62j7HzOvTSIq0EfdNgwaMCNtZkCRX4nQkqGvaSpI81rk_TvfKQ/s320/siberianvenus15.jpg" width="129" /></a></div><br /><br /><br /><br /><br /><br />Statuetta femminile in avorio di mammut del frequente tipo "dalla forma allungata", alta 10 cm, datata 23.000 anni, fra altre 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. Vedi informazioni sul manufatto:<br /><a href="http://malta.artemiris.org/ru/find/view/38">http://malta.artemiris.org/ru/find/view/38</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgDuat7My7yFNIbgJWPD6WSQmSGSNAiEM8AV35FqLHrdOZOsl-ocw7zN1M4xFBoV0IQA1TlbUUUmiGjxit0xNbWX5IbjDVob2vjR48piIZTqldef9Q5C2UoQnZoLVfmKdKTaB6gptar8kYUv5b4TmYa2X8-wE7BFvWDpbtjaBSSoNZThO778cRKMjIdA/s600/f9f579b660a6559ecf61b7e0a0ad7021.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="400" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgDuat7My7yFNIbgJWPD6WSQmSGSNAiEM8AV35FqLHrdOZOsl-ocw7zN1M4xFBoV0IQA1TlbUUUmiGjxit0xNbWX5IbjDVob2vjR48piIZTqldef9Q5C2UoQnZoLVfmKdKTaB6gptar8kYUv5b4TmYa2X8-wE7BFvWDpbtjaBSSoNZThO778cRKMjIdA/s320/f9f579b660a6559ecf61b7e0a0ad7021.jpg" width="213" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW1ohNKkO5jhZdxwiuSzvK3ClnUsGIu4XuSIvlYEwhlc8fDwW76GdZ7topK9P7m8i72memdZMHq74RsH09mmiDv8a_k9MwWmMgEzRoddwRKvhF53h7iuU0x1d5oJauYFPKKEqeJ0PGKuVMEZvwbnBvs2fONy-hsZUDuVysmTFcsHipP6LNedfpGojBLw/s800/thumbnail_38_5cb5af3a2ad06.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="800" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW1ohNKkO5jhZdxwiuSzvK3ClnUsGIu4XuSIvlYEwhlc8fDwW76GdZ7topK9P7m8i72memdZMHq74RsH09mmiDv8a_k9MwWmMgEzRoddwRKvhF53h7iuU0x1d5oJauYFPKKEqeJ0PGKuVMEZvwbnBvs2fONy-hsZUDuVysmTFcsHipP6LNedfpGojBLw/s320/thumbnail_38_5cb5af3a2ad06.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4YatnTWD_nhcJnOF0PQOK4Tma5_sktmY57LdkX-LSFBjJ3QoGV5-MnRyJMtX1DcF72H9D0_fivb_ysugajvTWxLwFSBEzb9D3GGHI9wl0rlfYUg_4PAbbXtwgEZtXVS1sRoxYserpVGiBZzM0yPcdXm1Yf-g025CD7p0ZhVE8MQN8i-oKu5gner8Q8Q/s4459/P1010105.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3173" data-original-width="4459" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4YatnTWD_nhcJnOF0PQOK4Tma5_sktmY57LdkX-LSFBjJ3QoGV5-MnRyJMtX1DcF72H9D0_fivb_ysugajvTWxLwFSBEzb9D3GGHI9wl0rlfYUg_4PAbbXtwgEZtXVS1sRoxYserpVGiBZzM0yPcdXm1Yf-g025CD7p0ZhVE8MQN8i-oKu5gner8Q8Q/s320/P1010105.JPG" width="320" /></a></div><br /><br /><br />Statuetta femminile in avorio di mammut, misure esatte assenti, mediamente sui 10 cm, viso molto dettagliato, datata 23.000 anni, fra altre 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikfvJ2eGj4kJmi-L4C6zgAB60oSAD8gVFlmLA2LtPJxP0OgtB-IcZVqo8MK8sr2gomJjnlE_xMHVQKmtqPfGSgyz_qX3HtyzeNDIGS0aWAA-cXvIgPU7HUr3bRoUjmTtNxXj9kHlrz4lOeHb38VFGuK7RXC9prjeSQaMCkkUaZ6Pb4DAXFe8rXV1DfPQ/s600/7b0d7e02f9be28cdefebd874cef66ff3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="400" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikfvJ2eGj4kJmi-L4C6zgAB60oSAD8gVFlmLA2LtPJxP0OgtB-IcZVqo8MK8sr2gomJjnlE_xMHVQKmtqPfGSgyz_qX3HtyzeNDIGS0aWAA-cXvIgPU7HUr3bRoUjmTtNxXj9kHlrz4lOeHb38VFGuK7RXC9prjeSQaMCkkUaZ6Pb4DAXFe8rXV1DfPQ/s320/7b0d7e02f9be28cdefebd874cef66ff3.jpg" width="213" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9jHWIQtv_5bub5kPVYU3ewM4syPyXZi2QQGs2sghEl06l9_XzKWioDHcydeY3B_FLNV3HS2OroTFvm6-OO0RZkOiPp8DS27_tFWNkMuKTM55uOk5t9vhyEVcavtmWG_cJL1s4aU00ogZW9s9d7suWInuIbg4y_rGnEBHv-4_w2Ul3RhCe2ahUlLgaOw/s1000/7b0d7e02f9be28cdefebd874cef66ff3%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="824" data-original-width="1000" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9jHWIQtv_5bub5kPVYU3ewM4syPyXZi2QQGs2sghEl06l9_XzKWioDHcydeY3B_FLNV3HS2OroTFvm6-OO0RZkOiPp8DS27_tFWNkMuKTM55uOk5t9vhyEVcavtmWG_cJL1s4aU00ogZW9s9d7suWInuIbg4y_rGnEBHv-4_w2Ul3RhCe2ahUlLgaOw/s320/7b0d7e02f9be28cdefebd874cef66ff3%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX8IqF3VV9crZ_vtefy8J8Uw9myrts5Mq3MWTK2lf0fWP5iLMtnlTOG-VsYOFPu2eYyzwAUo3awcmb1QhME02OVS1lkJbdL-6-6BNTrhB_Poi8JlFs6M0shET4y3qz38MrkWt-syg6rr6Z5E4dmmH-Cwf12lFFyR7MAiZnKI1-hgIigdVGhUJ7r8vsTw/s4332/P1010089.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3055" data-original-width="4332" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX8IqF3VV9crZ_vtefy8J8Uw9myrts5Mq3MWTK2lf0fWP5iLMtnlTOG-VsYOFPu2eYyzwAUo3awcmb1QhME02OVS1lkJbdL-6-6BNTrhB_Poi8JlFs6M0shET4y3qz38MrkWt-syg6rr6Z5E4dmmH-Cwf12lFFyR7MAiZnKI1-hgIigdVGhUJ7r8vsTw/s320/P1010089.JPG" width="320" /></a></div><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><p></p><p>Statuetta femminile con volto dalle caratteristiche arcaiche e cuffia (alta 8 cm.; datata 23.000 anni; avorio di mammut) fra altre 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928.</p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRBU_JYYqk6LSlMEq9WePgwIrW7uH3njk4MWlHf11YisPj1otYUhYOqhcqR-G9z87tL8GpWtf6neOnLgtzkdISKQXwRN0QE1H6wXcgt-0ZI802P9SQoRSf7exCKzQ9Wxe3vHaWRsmXpUK_nyPgCtbm7zPFvOLmsAUdvAdkhSujSdNMrRfXjPskR5hszw/s702/8b7024d5fabb5e991fb3ca9d47791c3e%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="702" data-original-width="549" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRBU_JYYqk6LSlMEq9WePgwIrW7uH3njk4MWlHf11YisPj1otYUhYOqhcqR-G9z87tL8GpWtf6neOnLgtzkdISKQXwRN0QE1H6wXcgt-0ZI802P9SQoRSf7exCKzQ9Wxe3vHaWRsmXpUK_nyPgCtbm7zPFvOLmsAUdvAdkhSujSdNMrRfXjPskR5hszw/s320/8b7024d5fabb5e991fb3ca9d47791c3e%20-%20Copia.jpg" width="250" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipVJg9Be5NCkJRSh2IFL2myEU-irFyhL5gVTSAIq3gOIS5SSsMdegDcXdDcXCZvKya5mXDwvBxu8X4Z_FwsX1o9KE66bdqPOrxDuK7XywNyfun-YVKvlNyOEGZdscsi77Oh8zv4CRQTgBldBo8IB0of-KfER1Fr_NwdHLtwJh8ZX9jD_h6PhFLeWDCRA/s512/malta-buret-volto-statuetta.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="336" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipVJg9Be5NCkJRSh2IFL2myEU-irFyhL5gVTSAIq3gOIS5SSsMdegDcXdDcXCZvKya5mXDwvBxu8X4Z_FwsX1o9KE66bdqPOrxDuK7XywNyfun-YVKvlNyOEGZdscsi77Oh8zv4CRQTgBldBo8IB0of-KfER1Fr_NwdHLtwJh8ZX9jD_h6PhFLeWDCRA/s320/malta-buret-volto-statuetta.jpg" width="210" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglFHubtLZrPwBu9PP9PsDuVW5dQcFeIMsg0fyOrMN_cG3VCHL8IYTEzYyd6EFF6th43ERba520u9ChzLjsZYMo17wFShkRKUuJPPyqTIYaC9ZooJ0GDvr0FqK08esg0h2G1u9AqV2fS3kEeyFmkC3hFuH4plKr62tcTUlIfracP0fNBs_7q6ZMYBS1iw/s4219/malta-buret-statuetta-2versioni-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2985" data-original-width="4219" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglFHubtLZrPwBu9PP9PsDuVW5dQcFeIMsg0fyOrMN_cG3VCHL8IYTEzYyd6EFF6th43ERba520u9ChzLjsZYMo17wFShkRKUuJPPyqTIYaC9ZooJ0GDvr0FqK08esg0h2G1u9AqV2fS3kEeyFmkC3hFuH4plKr62tcTUlIfracP0fNBs_7q6ZMYBS1iw/s320/malta-buret-statuetta-2versioni-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><p></p><p>Statuetta femminile con collana, perizoma con testa e zampe d'orso, viso molto corroso di cui trapelano deboli tracce (alta circa 10 cm; datata 23.000 anni; avorio di mammut) fra 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico di Malta Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928.</p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5yB3uA62_3hr89ym-4STAg-xigS7RktRqJQ_4ZX1ibtEuhnDRwBAbT4BCb5z_NWoShP33EFlg9nJ_VhrQPyu8k0XD1Hntqy-6MKHtDwc3UJ0cfnmoDoZvlLzVl1gTAq_sA50KkdCPLl9o71r296LKY0v16ewnoQIJ_FHIhJmAyiIGeI7rytTNDgL8jg/s1080/id-27-Venera-iz-Malty-1617820987031.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="756" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5yB3uA62_3hr89ym-4STAg-xigS7RktRqJQ_4ZX1ibtEuhnDRwBAbT4BCb5z_NWoShP33EFlg9nJ_VhrQPyu8k0XD1Hntqy-6MKHtDwc3UJ0cfnmoDoZvlLzVl1gTAq_sA50KkdCPLl9o71r296LKY0v16ewnoQIJ_FHIhJmAyiIGeI7rytTNDgL8jg/s320/id-27-Venera-iz-Malty-1617820987031.jpg" width="224" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnyv1g4IF-4ZGQQ-f1sBsGFnmCjNzWXAx5YqG10aIRtVBfoTd-ExUxgmSLKijj1cvpLAkHk4VH5ExaWvnTMId_weGOOAbm9Fe3Z0589OU-QvSov1eUyrwYLhA8BkI-_-Xg6g6FFv3mc_GFehxdYkmr6JHIfPgJP-CazWQdqtIlEZ0ZxA_aQzfFHWJhXQ/s4233/P1010057.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4233" data-original-width="2509" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnyv1g4IF-4ZGQQ-f1sBsGFnmCjNzWXAx5YqG10aIRtVBfoTd-ExUxgmSLKijj1cvpLAkHk4VH5ExaWvnTMId_weGOOAbm9Fe3Z0589OU-QvSov1eUyrwYLhA8BkI-_-Xg6g6FFv3mc_GFehxdYkmr6JHIfPgJP-CazWQdqtIlEZ0ZxA_aQzfFHWJhXQ/s320/P1010057.JPG" width="190" /></a></div><p></p><br /><br /><br />Volto di statuina maschile con abiti e capelli a caschetto (alta 12,5 cm.; datata 23.000 anni; avorio di mammut) fra altri 23 esemplari di statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. Vedi figura intera: <a href="https://www.donsmaps.com/images31/coatedvenus.jpg">https://www.donsmaps.com/images31/coatedvenus.jpg</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Yd1HkEjAfKOzYEL8VQQ1IuNZ89UmoFs-dlsJJs1On7JUJowtYFLs3TuALlL6AjtvCi0CL5GaPVCKJpS74Ku8uGGYp_Dx6vAoNAX36z3mllcbNtKMzFQ4jCCmVeCBazEAghk8OV1LqCfoZsu8zSwdfko0dgzK7tCS5bD-F-V5wLH_-Mj1wUw5Inx_gw/s1774/coatedvenus.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1774" data-original-width="464" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Yd1HkEjAfKOzYEL8VQQ1IuNZ89UmoFs-dlsJJs1On7JUJowtYFLs3TuALlL6AjtvCi0CL5GaPVCKJpS74Ku8uGGYp_Dx6vAoNAX36z3mllcbNtKMzFQ4jCCmVeCBazEAghk8OV1LqCfoZsu8zSwdfko0dgzK7tCS5bD-F-V5wLH_-Mj1wUw5Inx_gw/s320/coatedvenus.jpg" width="84" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7L_nyRSp3DBezRsFanKTierra9OnSvnQBzvl4dtSwJ96jQwBk6oT4vJxVlgh43dDIWJ0l9R35HsRQ9ZdOjOVL_VW1yEWJADBLnA-wgWuXByMnNTh2rFw0H5rNk61NwG4oh7_gd2aePCBLDaHYIrBSghZt5RpAbOkM40tPcpj6C1eOwga0u9mSIa8Hzg/s509/coatedvenus.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="509" data-original-width="464" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7L_nyRSp3DBezRsFanKTierra9OnSvnQBzvl4dtSwJ96jQwBk6oT4vJxVlgh43dDIWJ0l9R35HsRQ9ZdOjOVL_VW1yEWJADBLnA-wgWuXByMnNTh2rFw0H5rNk61NwG4oh7_gd2aePCBLDaHYIrBSghZt5RpAbOkM40tPcpj6C1eOwga0u9mSIa8Hzg/s320/coatedvenus.jpg" width="292" /></a></div><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibKcFpdCQyVUV9ihWihbX0lhZDOK4zBhD4i2FTyk46dIUcP4MAVwjUGTHye-iYIXlfGlqWiKGDpFKTKBiyzHRqH4HJaMH4B91-FWmNGdqgcZf0xk-fCkqga9a9czpsasCeFWqQNzXJBNudwQQRaTi8rFZVxrfW7z7yfajpWZ70KkPza7R0HBpHLmfb1Q/s4164/P1010055.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2972" data-original-width="4164" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibKcFpdCQyVUV9ihWihbX0lhZDOK4zBhD4i2FTyk46dIUcP4MAVwjUGTHye-iYIXlfGlqWiKGDpFKTKBiyzHRqH4HJaMH4B91-FWmNGdqgcZf0xk-fCkqga9a9czpsasCeFWqQNzXJBNudwQQRaTi8rFZVxrfW7z7yfajpWZ70KkPza7R0HBpHLmfb1Q/s320/P1010055.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p>Testa-ritratto maschile realistica incappucciata, alta 4 cm., datata 23.000 anni, parte di figura intera perduta, in avorio di mammut, fra 23 statuine antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZahFvpX1Jjd8wIhFWID2RG3ezkSeqpZcgynjTIgeItmxrz70h0u53g3Nzq4qioPZPcCzGloeLEmcxekXcxeR4dYrl6tvrFG83xgKTpN0udCW_9oKCAODbpbMqIhzbipcqSSPGKwoX5z_np3FeD4E5tLyTGq45e401LjNYWNcXV666dx8aiE6hEGDj5w/s600/incappucciato-malta-buret.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="574" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZahFvpX1Jjd8wIhFWID2RG3ezkSeqpZcgynjTIgeItmxrz70h0u53g3Nzq4qioPZPcCzGloeLEmcxekXcxeR4dYrl6tvrFG83xgKTpN0udCW_9oKCAODbpbMqIhzbipcqSSPGKwoX5z_np3FeD4E5tLyTGq45e401LjNYWNcXV666dx8aiE6hEGDj5w/s320/incappucciato-malta-buret.jpg" width="306" /></a></div><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUZM4UEBaHLUrGtsCGBv-gYVKln3tSY_s7cQK9-Y3kwlmatmxTJKumSkbKP7ioP9E3kH3shnyDRx4noFEHc6-olIe-CpQchO4666Ni5O-zrqDrKZsRUAYh6d287Km4JXufhAM8j2mHnPX0sLxLXWO3SWvtUHsUw5Y1ap4xVpvbw5kDzruN3fqWSmbnPw/s4210/incappucciato-malta-buret-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2980" data-original-width="4210" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUZM4UEBaHLUrGtsCGBv-gYVKln3tSY_s7cQK9-Y3kwlmatmxTJKumSkbKP7ioP9E3kH3shnyDRx4noFEHc6-olIe-CpQchO4666Ni5O-zrqDrKZsRUAYh6d287Km4JXufhAM8j2mHnPX0sLxLXWO3SWvtUHsUw5Y1ap4xVpvbw5kDzruN3fqWSmbnPw/s320/incappucciato-malta-buret-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><br /><br /><br />Viso di donna anziana in una delle 23 statuine d'avorio di mammut del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, Oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928. Alta 9 cm., datata 23.000 anni. Vedi figura intera: <a href="https://www.donsmaps.com/images24/maltafigurineshermitage.jpg">https://www.donsmaps.com/images24/maltafigurineshermitage.jpg</a><br /><br /> <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3fmcoBnHJuopTDxDkSCd_OqVYJi4oVMfXp_MbJrtyp2P-hLPSEHzLgzEtrqm5yQcpOnWbRGWKCTlRe5AlvCJzO6XWac8oFSfsaoG1xi2BZIHExoL5BczjcSItCXgs999iiypa_13iF6Vkao31NuHOyPuZtG9LVfU3h0HKsmt7qsexCMVqEQYullPh5g/s597/siberianvenus9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="597" data-original-width="519" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3fmcoBnHJuopTDxDkSCd_OqVYJi4oVMfXp_MbJrtyp2P-hLPSEHzLgzEtrqm5yQcpOnWbRGWKCTlRe5AlvCJzO6XWac8oFSfsaoG1xi2BZIHExoL5BczjcSItCXgs999iiypa_13iF6Vkao31NuHOyPuZtG9LVfU3h0HKsmt7qsexCMVqEQYullPh5g/s320/siberianvenus9.jpg" width="278" /></a></div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrETaZVMRT0rEZZyY_H4xsQLV8Jo6_ataj8SZAumW-PhyJpdRx8nDLVEOjAkesVhBD3vFTBu3qkl8ERtey5WtH6mHUgI52fQ_kaYuZlHyyNqP9b1KuZnaNipyjblz5adv1gQ8C-dX-F8hh49e96zdd795clNeaez--uh4rwu2bbKdtQUfDq8ZF-7Ax2A/s3229/P1010002%20(14).JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2311" data-original-width="3229" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrETaZVMRT0rEZZyY_H4xsQLV8Jo6_ataj8SZAumW-PhyJpdRx8nDLVEOjAkesVhBD3vFTBu3qkl8ERtey5WtH6mHUgI52fQ_kaYuZlHyyNqP9b1KuZnaNipyjblz5adv1gQ8C-dX-F8hh49e96zdd795clNeaez--uh4rwu2bbKdtQUfDq8ZF-7Ax2A/s320/P1010002%20(14).JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Wtfwz8XbFTXlGAGodB7EHV3ll0nbP3ycePMzNdMjO6791QW3z2_iRK-XAtIa5wihytY4MouKO8cIc3NbRYHffjyl6luTBS8QizpsYxxvlWvu29vsPeyxKfMqRlRDirkWflqT9HaPMlR-SwQcoX1RoljoLKC2_AuZJHDOqdP7FTwS3pclzfqrWDIgRg/s689/maltafigurineshermitage.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="689" data-original-width="520" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Wtfwz8XbFTXlGAGodB7EHV3ll0nbP3ycePMzNdMjO6791QW3z2_iRK-XAtIa5wihytY4MouKO8cIc3NbRYHffjyl6luTBS8QizpsYxxvlWvu29vsPeyxKfMqRlRDirkWflqT9HaPMlR-SwQcoX1RoljoLKC2_AuZJHDOqdP7FTwS3pclzfqrWDIgRg/s320/maltafigurineshermitage.jpg" width="242" /></a></div><br /><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </p><p> Volto femminile di una delle 23 statuette d'avorio di mammut del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, Oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928. Si tratta di un ciondolo, datato 23.000 anni, alto appena 4 cm., grazie alla foto professionale di Don Hitchcock (vedi figura intera: <a href="https://www.donsmaps.com/images31/pockmarkedvenus.jpg">https://www.donsmaps.com/images31/pockmarkedvenus.jpg</a>) trapelano caratteristiche paleosiberiane, naso largo e ovale del viso pesante di donna anziana. La figura indossa una folta pelliccia con cappuccio, resa mediante profondi intagli nell'avorio.<br /><br />La miniatura, nonostante le piccolissime dimensioni, è molto dettagliata, come descritta in un documento del 1962 dell'archeologa russa Zoya Abramova:<br /><br />"La figura possiede tratti molto distinti...Il volto delinea le sopracciglia, il disegno degli occhi dettagliato, il naso con le narici, la linea della bocca con le rughe ai suoi lati".</p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEkowAbAkZXQDWK2F3nmosFgNnkMt0lDWa3vYnATeP1zbnINqebEgrAmKwWZrhFnUD6ZEtkB9Ud6n54zJCeeMclV7KOKBNDVr9S4Dw1iQuqaCFpixFE09uJwMGFUg3A025cAYQWLp0rjRoo82vvf2YhXYkAxHA1P4VAPpra2e3H--pLqhNjaBTAQT9UA/s997/pockmarkedvenus.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="997" data-original-width="758" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEkowAbAkZXQDWK2F3nmosFgNnkMt0lDWa3vYnATeP1zbnINqebEgrAmKwWZrhFnUD6ZEtkB9Ud6n54zJCeeMclV7KOKBNDVr9S4Dw1iQuqaCFpixFE09uJwMGFUg3A025cAYQWLp0rjRoo82vvf2YhXYkAxHA1P4VAPpra2e3H--pLqhNjaBTAQT9UA/s320/pockmarkedvenus.jpg" width="243" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf7YLjTU_-S0Sfiy9oqDCyokfL2Ofjx4xDUZdbm78_tsxHFSsKFG1Sh7_3C_rQNDOO5kjqC7-hDM0d7uHMPz2XZYNFedt1UVUj-kQ_bEM1tCiP4vIT3QXzWjt0sofPCqHnbKIBT9Us_6WHrkwJzb2OzQbnm5lzMk7hygf2WDHheWAf-WsKR8t2oPgVcw/s4014/Malta-buret-statuetta-vestita-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2811" data-original-width="4014" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf7YLjTU_-S0Sfiy9oqDCyokfL2Ofjx4xDUZdbm78_tsxHFSsKFG1Sh7_3C_rQNDOO5kjqC7-hDM0d7uHMPz2XZYNFedt1UVUj-kQ_bEM1tCiP4vIT3QXzWjt0sofPCqHnbKIBT9Us_6WHrkwJzb2OzQbnm5lzMk7hygf2WDHheWAf-WsKR8t2oPgVcw/s320/Malta-buret-statuetta-vestita-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" style="--darkreader-inline-bgcolor: #000000; background-color: black;"><br /></span>Volto di una delle 23 statuette d'avorio di mammut del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, Oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928. Alta 9 cm., datata 23.000 anni, è l'unica in cui si possono ancora notare tratti del volto, espressione e pupille oltre i segni del tempo.<span data-darkreader-inline-bgcolor="" style="--darkreader-inline-bgcolor: #000000; background-color: black;"><span></span></span><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" style="--darkreader-inline-bgcolor: #000000; background-color: black;"><span></span></span><br /><br /> </p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCrIgw4rH9pvyNzWs3WTsm5fJtzfVWFQsofFsDRFo7q4Mre2iZD_Ne5bJc0CoHorYD9cQwJCOqBM7iyIPpkcnaDa-n4cjR_HvdpyIR61Fa1-OGROGwmzIh2fCY3KrsdA3Gks9MQLqpP2_ncPwPrzWI_3Xrirs4RNYbMcElmLB73BrsdAnfG3MeQYRj5A/s1080/siberienvenus7.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCrIgw4rH9pvyNzWs3WTsm5fJtzfVWFQsofFsDRFo7q4Mre2iZD_Ne5bJc0CoHorYD9cQwJCOqBM7iyIPpkcnaDa-n4cjR_HvdpyIR61Fa1-OGROGwmzIh2fCY3KrsdA3Gks9MQLqpP2_ncPwPrzWI_3Xrirs4RNYbMcElmLB73BrsdAnfG3MeQYRj5A/s320/siberienvenus7.jpg" width="213" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPiSXhA1t3yythAMzfq066gtJXkifzzRxf7qnK1ocbdO8uqbxZk1M8AVRarljSnGIU99kCVHJo9D009FtFdpgchEfswWRozIM4fIKHEgwwB3zQGi8INFXL3DAmcwx7RfsFlwCexn5wr0wcd5lBkuMIaA3LqU9NJTYVKCpwHD1U2LazhDHBppuauB9YcQ/s3941/Malta-Buret-statuetta-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2773" data-original-width="3941" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPiSXhA1t3yythAMzfq066gtJXkifzzRxf7qnK1ocbdO8uqbxZk1M8AVRarljSnGIU99kCVHJo9D009FtFdpgchEfswWRozIM4fIKHEgwwB3zQGi8INFXL3DAmcwx7RfsFlwCexn5wr0wcd5lBkuMIaA3LqU9NJTYVKCpwHD1U2LazhDHBppuauB9YcQ/s320/Malta-Buret-statuetta-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p></p><p><br /></p><br />Mammut e leone delle caverne su bracciale d'avorio di mammut (lungo 8 cm, datato 23.000 anni) fra gli 800 manufatti come statuette, collane, bracciali, in pietra, avorio e osso del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, Oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxOwHoNnfTAmDVyhK-0OE6itadBb133OLpORZHR8R7kp2gPHbqlcXB4_D3HtKLO2d-zA-drukB7kP3bj8TwrOn4-nEMrt61pajMtNM82N1pwzUf9AI5gZdpB9DjtXcE0LK4pG-_FYDAQKPNQLsaVVro3cu60psvdixkU6AMu9bd-i7vmF6GihLIFRtWA/s1746/mammothontusk.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="816" data-original-width="1746" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxOwHoNnfTAmDVyhK-0OE6itadBb133OLpORZHR8R7kp2gPHbqlcXB4_D3HtKLO2d-zA-drukB7kP3bj8TwrOn4-nEMrt61pajMtNM82N1pwzUf9AI5gZdpB9DjtXcE0LK4pG-_FYDAQKPNQLsaVVro3cu60psvdixkU6AMu9bd-i7vmF6GihLIFRtWA/s320/mammothontusk.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieY0ZzZT6Qpnwn3tsqNOTXJLuZd5DSBB_LD-iM9I6Eb1Nd_J42FdO-sGkHHdKoKXtSw0lx6jfg81_ujgAB_NgnWT26hvVo5dDbRmE8oz6GJFWauggrLXWIEfdPjPb4i-G2QiP59Eu9uWrvobkXnalhTG7D7z4jFMledClQIwm3vw82xpFyazgrSot7xg/s4277/Malta-Buret-mammut-leone-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3005" data-original-width="4277" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieY0ZzZT6Qpnwn3tsqNOTXJLuZd5DSBB_LD-iM9I6Eb1Nd_J42FdO-sGkHHdKoKXtSw0lx6jfg81_ujgAB_NgnWT26hvVo5dDbRmE8oz6GJFWauggrLXWIEfdPjPb4i-G2QiP59Eu9uWrvobkXnalhTG7D7z4jFMledClQIwm3vw82xpFyazgrSot7xg/s320/Malta-Buret-mammut-leone-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><br /><br /><br /><br />IL VOLTO PALEOLITICO DELLA "GROTTA DELLA MONACA" DI SANT'AGATA DI ESARO<br /><br />Non ha una datazione ufficiale questo volto scolpito, a grandezza naturale, approfittando della conformazione a silhouette femminile della roccia sottostante, ma stile e prassi sono attinenti con il Paleolitico Superiore e potrebbe avere fino a 20.000 anni; sul corpo compaiono le tipiche tacche orizzontali; dalla Grotta della Monaca, frequentata, appunto, da 20.000 anni fa fino al Medioevo per l'estrazione di minerali.<br /><br />Grotta della monaca, Parco Nazionale del Pollino, Sant'Agata di Esaro, Calabria; la grotta si apre vicino alle sorgenti del fiume Esaro, a 600 metri sul livello del mare, in ambiente tipicamente montano; l'ingresso è alto 16 metri e si affaccia sulla vallata coperta di foreste, permettendo una larga visuale per il controllo del territorio. Frequentata dal Paleolitico (i reperti più antichi risalgono a 20.000 anni fa) fino al Medioevo e riscoperta nel XIX secolo, le prime esplorazioni archeologiche sono avvenute solo nel 1997 ad opera dell'Università degli studi di Bari. La grotta è lunga 500 metri ed è costituita da rocce carbonatiche. Gli ambienti interni sono stati suddivisi in "pregrotta", "sala dei pipistrelli", "cunicoli terminali". Prima di accedere alle zone più profonde della cavità il passaggio si restringe fino a formare un imbuto angusto detto "diaframma", oggi protetto da un'inferriata. Superato il diaframma, si accede alla "sala dei pipistrelli", l'ambiente più grande: 60 metri di lunghezza per 30 di larghezza, che deve il suo nome ad una colonia di pipistrelli. Proprio in questo grande antro è presente il cosiddetto "volto della monaca" (così nominato in tempi recenti per la parvenza di un copricapo monacale che incornicia il viso scolpito su una parete); in fondo a questa sala si aprono gli stretti cunicoli terminali, il più lungo dei quali è di oltre 60 metri; ciascuno di questi cunicoli costringe ad avanzare strisciando. La grotta è stata oggetto di estrazioni minerarie da 20.000 anni fa al Medioevo; nel Paleolitico Superiore era meta di rifornimento della preziosa ocra rossa (ematite) che veniva usata in ambito sacro e per la pittura. Le pareti della grotta abbondano di ocra rossa, minerali idrossidi da cui si ricavano metalli; i carbonati di rame si trovano spalmati sulla roccia sotto forma di depositi di colore blu e verde. Molti strumenti di osso e selce d'epoca paleolitica sono stati scoperti nella parte interna della grotta dove ci sono i depositi di ferro. Nella "sala dei pipistrelli" è stata scoperta inoltre un'ulna umana all'interno di una fossa appositamente ricoperta da un macigno, datata 20.000 anni al radiocarbonio. Le attività estrattive dei minerali ferrosi si intensificano in epoca neolitica, fra il 5° e il 4° millennio a.C., spostandosi negli ambienti più interni detti "cunicoli delle impronte" per le numerose tracce di scavo avvenute usando utensili di origine animale come corna di cervo o di capra. A partire dal 4° secolo a.C. la ricerca si estende alla malachite e azzurrite, scavate con strumenti di pietra (sono stati scoperti oltre 70 strumenti differenziati in asce, martelli, mazzuoli e picconi). Dal 1300 a.C. (età del bronzo), la grotta diventa un'area sepolcrale: all'interno di nicchie sono stati scoperti gli scheletri di diverse decine di individui. In epoca medievale e post medievale ci sarà un nuovo interesse per i minerali ferrosi e numerose gallerie artificiali vengono scavate sotto la superficie, fra gli ultimi decenni del XIII e i primi del XV secolo. In totale, nel corso delle campagne di scavo sono stati rinvenuti oltre 20.000 reperti.<p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqP62-r72xwP2HXfVAi08SNB0jPnSzLaHZLcZnBGrnTWC1ezzVCVtw65IQYG6G6zNK8qSknTD41U8oKpgrWRiDRVZKZvKTgqixs6XoaurD8BUT_DhJjBi8PA-W09tgQ9RhXwtVXsZbgBh7VpD_fW3J_f9fADFcLi0t7sPRVyJHYeHI74GogG1V9Xhzag/s1680/68_grotta_monaca_044.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="945" data-original-width="1680" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqP62-r72xwP2HXfVAi08SNB0jPnSzLaHZLcZnBGrnTWC1ezzVCVtw65IQYG6G6zNK8qSknTD41U8oKpgrWRiDRVZKZvKTgqixs6XoaurD8BUT_DhJjBi8PA-W09tgQ9RhXwtVXsZbgBh7VpD_fW3J_f9fADFcLi0t7sPRVyJHYeHI74GogG1V9Xhzag/s320/68_grotta_monaca_044.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh3gICijimynK9hrZKn4NatnvgEYn3BZtxi4RQu5eP5pocX4UUTtYV3AP_yk0JHyhzWHSo5V_PHzzoYAoJVwGgYKNznoLSI454qpJIUp61kCwQBJT3by4c4eeIzPm3fwOuuwqNP_TkwRdGGO3gVhay3cCkSQTag1wYEGRi7UsTanmEhIimS5fAqzg-Ww/s529/FTDT02gXoAEw_9K%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="529" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh3gICijimynK9hrZKn4NatnvgEYn3BZtxi4RQu5eP5pocX4UUTtYV3AP_yk0JHyhzWHSo5V_PHzzoYAoJVwGgYKNznoLSI454qpJIUp61kCwQBJT3by4c4eeIzPm3fwOuuwqNP_TkwRdGGO3gVhay3cCkSQTag1wYEGRi7UsTanmEhIimS5fAqzg-Ww/s320/FTDT02gXoAEw_9K%20-%20Copia.jpg" width="302" /></a></div><p></p><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1TbdkOSYddh25gLH8eH8h11oBK1FvzpFTDVstooizWLGIn3hKETKsnvjv3NAkZyUyWo6f_Ng0vfeRUPfTrIEt2vBFxz6ZSKkYslF_ghtWtihehyvr3CljAQyUIeeQS86kivyJr1HBfejulPeiUwEP2C6KbElFspJfywCK2YojOtxhxHOkxDv-oMmMJQ/s853/P1010381.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1TbdkOSYddh25gLH8eH8h11oBK1FvzpFTDVstooizWLGIn3hKETKsnvjv3NAkZyUyWo6f_Ng0vfeRUPfTrIEt2vBFxz6ZSKkYslF_ghtWtihehyvr3CljAQyUIeeQS86kivyJr1HBfejulPeiUwEP2C6KbElFspJfywCK2YojOtxhxHOkxDv-oMmMJQ/s320/P1010381.JPG" width="300" /></a></span></div><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb7i_z3NTqYFUbwoaDrsL8kzCjAhO8qdhcHcrTIaRLWLlZFn3qQtFdXcX9TPQyDrk41llSV_H3-jLBejoGZcRV7Qlf1ge3dtklCDqH60nQKsGoeGksadVgX6gRGp_r9jNzp9Nx3GcnW_KimKoLwuu2A8OyExN3n7bFxIefWdWwkslYeolocV4NIfr8iw/s2775/P1010382%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2775" data-original-width="2000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb7i_z3NTqYFUbwoaDrsL8kzCjAhO8qdhcHcrTIaRLWLlZFn3qQtFdXcX9TPQyDrk41llSV_H3-jLBejoGZcRV7Qlf1ge3dtklCDqH60nQKsGoeGksadVgX6gRGp_r9jNzp9Nx3GcnW_KimKoLwuu2A8OyExN3n7bFxIefWdWwkslYeolocV4NIfr8iw/s320/P1010382%20-%20Copia.JPG" width="231" /></a></span></div><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><br /><br /><br />TROU-MAGRIITE - WALLONIA - BELGIO<br /><br />Statuetta fallica con testa umana in avorio di mammut, alta 4 cm., datata 35.000 anni, fra i 13 manufatti artistici, incisi in prevalenza con motivi geometrici, 11.000 strumenti di pietra e 50.000 ossa di animali di svariate specie (bovini, cavalli, renne, cervi, stambecchi, cinghiali, rinoceronti, mammut, lupi, leoni delle caverne, orsi, iene, gatti selvatici, donnole, volpi) emersi dalla grotta paleolitica Trou-Magrite, nel villaggio di Anseremme, comune di Dinant, provincia di Namen, valle del fiume Lesse, regione Wallonia, Belgio, scoperta nel 1864. Inizialmente attribuita al Paleolitico Gravettiano, studi successivi hanno permesso la datazione della statuetta alla precedente epoca del Paleolitico Aurignaziano. Considerata dal pittore e insegnante britannico Dennis Henry Osborne (1916-2019) come un prototipo della moderna arte cubista. <a href="https://donsmaps.com/trouvenus.html">https://donsmaps.com/trouvenus.html</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRRfTCXyV2u48-0BVF2cn0dGUyu2wOpllK85BMg0an3dLod89oTMUrv3CToqRxtwmwJRdUYINURwTCGWWVNTY5GKwD6aSUHOqDlxqqnJC_NeJgm62zSYjzOBKjVsNQlsqE7cm88iaMTbonIPSj222hiMxHWPyFd4y0fFe8PoSESXqVRdjO-sJ5lcL2jw/s1210/troumagritevenusb2g.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1210" data-original-width="762" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRRfTCXyV2u48-0BVF2cn0dGUyu2wOpllK85BMg0an3dLod89oTMUrv3CToqRxtwmwJRdUYINURwTCGWWVNTY5GKwD6aSUHOqDlxqqnJC_NeJgm62zSYjzOBKjVsNQlsqE7cm88iaMTbonIPSj222hiMxHWPyFd4y0fFe8PoSESXqVRdjO-sJ5lcL2jw/s320/troumagritevenusb2g.jpg" width="202" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHEsZhGDxK32h-GCJ3vrHwp_1fHelVYj-bUnB2-UPV4J2bfw-EQpEstBeWSa-rVYMyDmLTnu0Bmf1E3ORjTT6bgNdwnmPgAVS-j8sqhWjGgUoCDDgRifd79Fv8Nrhl7RIvaBjVB_G9qSuEXv_qpmp3QI8lO80CI3B-EgydqRe73ceFiw8-moJZTZGkoQ/s500/troumagritevenusb2g%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="476" data-original-width="500" height="305" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHEsZhGDxK32h-GCJ3vrHwp_1fHelVYj-bUnB2-UPV4J2bfw-EQpEstBeWSa-rVYMyDmLTnu0Bmf1E3ORjTT6bgNdwnmPgAVS-j8sqhWjGgUoCDDgRifd79Fv8Nrhl7RIvaBjVB_G9qSuEXv_qpmp3QI8lO80CI3B-EgydqRe73ceFiw8-moJZTZGkoQ/s320/troumagritevenusb2g%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX3OgzOAXFykdce1xAT7HyQNLS1Ds1NAE-zAcCQzkO3HmoEA5CkgxU2Xb4S-i1XUt_EC6sVU4prVN0bIJ5Ogz6Pr3EDeZFLlUyP1zpdrBd-OuA8i6fGar-2_XzJaS2PTEQKv_X42oTt2cgNLBTpybU3zVNB3hbtFxNEZyinnWC0hMdsu7QUpWgRqE3Fw/s4367/P1010374.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3068" data-original-width="4367" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX3OgzOAXFykdce1xAT7HyQNLS1Ds1NAE-zAcCQzkO3HmoEA5CkgxU2Xb4S-i1XUt_EC6sVU4prVN0bIJ5Ogz6Pr3EDeZFLlUyP1zpdrBd-OuA8i6fGar-2_XzJaS2PTEQKv_X42oTt2cgNLBTpybU3zVNB3hbtFxNEZyinnWC0hMdsu7QUpWgRqE3Fw/s320/P1010374.JPG" width="320" /></a><br /></div><p><br /><br /><br />DOLNI VESTONICE - MORAVIA - REPUBBLICA CECA<br /><br />Figura femminile (avorio di mammut, misure assenti, in media 10 cm), datata 27.000 anni, fra numerosi esempi di figure umane, più di 5000 statuette animali di ceramica, monili e tombe del sito paleolitico di Dolni Vestonice, regione Moravia, Repubblica Ceca, scoperto nel 1924.</p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGHSO4oXDpY9EB6R2zv4qFIMpFdgePil11fw2cXxpKPfyGGocInE2QPJ_edrc9unjqWP7bjvE6Vli3qtjUetUfZ7jnocCWdUGyDlAtYUto9gVcdPrco1MHr6W8TwLy5LOfKabK-RJVu1uKMdtlavvfKhy5LIkmjNIjYr8rTdQFi-kCUUBRYp0HbAkFig/s2130/dolniIMG_1986.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2130" data-original-width="843" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGHSO4oXDpY9EB6R2zv4qFIMpFdgePil11fw2cXxpKPfyGGocInE2QPJ_edrc9unjqWP7bjvE6Vli3qtjUetUfZ7jnocCWdUGyDlAtYUto9gVcdPrco1MHr6W8TwLy5LOfKabK-RJVu1uKMdtlavvfKhy5LIkmjNIjYr8rTdQFi-kCUUBRYp0HbAkFig/s320/dolniIMG_1986.jpg" width="127" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSrN5NP3FA6gKGx6dOKZ6FhNfXog6pfA813ThK37PAJPFupZHsMJFTdsunlby654p-d6PQWE1cIKf-cuzEc0Au_SOctOj3IwUt73b-umaRokTIB6zxkjt-EFIlsea94fb7A3DlaSPslzB6ZQEehzl_ovir_V3Qg55qn-c_n5_KQkHRfBfVVj4jvJf0KA/s669/dolniIMG_1986%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="532" data-original-width="669" height="254" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSrN5NP3FA6gKGx6dOKZ6FhNfXog6pfA813ThK37PAJPFupZHsMJFTdsunlby654p-d6PQWE1cIKf-cuzEc0Au_SOctOj3IwUt73b-umaRokTIB6zxkjt-EFIlsea94fb7A3DlaSPslzB6ZQEehzl_ovir_V3Qg55qn-c_n5_KQkHRfBfVVj4jvJf0KA/s320/dolniIMG_1986%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWlYwa2MQzW6-xVyzScrSqQp2oN7H22at1HdxwdjMM-D1yeeMp0Kz0fUtUY0HjQSyVenS3_L88OgkyDzGhm_lLTmLXl3GLyI-ClwDUqSV9UIoaTeEg2D_6IUKMeixjuKukTKD-sYNAvOyzSlJSPkRfHAGCIEQGrWJccTjk4_S4QTa1NfpyYlHOGj0XGQ/s4258/P1010338.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2965" data-original-width="4258" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWlYwa2MQzW6-xVyzScrSqQp2oN7H22at1HdxwdjMM-D1yeeMp0Kz0fUtUY0HjQSyVenS3_L88OgkyDzGhm_lLTmLXl3GLyI-ClwDUqSV9UIoaTeEg2D_6IUKMeixjuKukTKD-sYNAvOyzSlJSPkRfHAGCIEQGrWJccTjk4_S4QTa1NfpyYlHOGj0XGQ/s320/P1010338.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQf2jrIoihdxQbWhGgQAo5sezjWYc7Gb-29kPPZIGPl98Mglps0DSqa9y-xW4X8DrtnAN0hWMz6OVjHS7JburztK3_XngdH22yKCuY23zd1Q1B7_3Mhg_Ac5yRPskKQqwqF2Pn18oFIms-ewFg6LXPEaY1vcbnW9xBHy5mTpI4E6jzAPb_Vlpw958ukA/s3137/P1010337.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3137" data-original-width="2229" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQf2jrIoihdxQbWhGgQAo5sezjWYc7Gb-29kPPZIGPl98Mglps0DSqa9y-xW4X8DrtnAN0hWMz6OVjHS7JburztK3_XngdH22yKCuY23zd1Q1B7_3Mhg_Ac5yRPskKQqwqF2Pn18oFIms-ewFg6LXPEaY1vcbnW9xBHy5mTpI4E6jzAPb_Vlpw958ukA/s320/P1010337.JPG" width="227" /></a></div><br /><br /><br />Statuetta ambigua, catalogata come femminile, ma con raffigurazione di genitali maschili. Avorio di mammut, datata 29.000 anni, alta 8 cm., dal sito paleolitico all'aperto di Dolni Vestonice, regione Moravia, Repubblica Ceca, dove dal 1924 vennero scoperte tombe e migliaia di statuette in terracotta e altri importantissimi manufatti.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_aEPI4uJRc7njbbK6AJpJSKW3ZUdhmN0KAcfgOOKig1S4QUdED_VstYeWPAI7JiQc4G9ULyJbfe9xzKVMMEcaCZII3OExzv_Kf54WTNd9Pnwx69xYmJSr7AxyIessamwotnb1TuFGCSRomqoU-LuRL0k3sABTkl7LEQHyTRsTxOCOmcIgF8k_v_5XAQ/s1820/3dolnivenus2allp1100635.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1231" data-original-width="1820" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_aEPI4uJRc7njbbK6AJpJSKW3ZUdhmN0KAcfgOOKig1S4QUdED_VstYeWPAI7JiQc4G9ULyJbfe9xzKVMMEcaCZII3OExzv_Kf54WTNd9Pnwx69xYmJSr7AxyIessamwotnb1TuFGCSRomqoU-LuRL0k3sABTkl7LEQHyTRsTxOCOmcIgF8k_v_5XAQ/s320/3dolnivenus2allp1100635.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzM7a1ZA0MFqaGZcdu9eBdf4MFD8tbvkwB_G_6_izFM6d_vciPkbn17a01P4iFpne0EPjV_SmP9GNIrycbkMixTKQXnxfyVRAfjE8Jgomu_FXF9DgjD_i0IPr5NdBsh0RMzGF17Ypa726PIe0Ky90uR9CwKQ3gl6v7KmZx3mxiGTLWk3hLa9xwEt2oqQ/s482/1dolnivenus2allp1100635%20-%20Copia%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="459" data-original-width="482" height="305" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzM7a1ZA0MFqaGZcdu9eBdf4MFD8tbvkwB_G_6_izFM6d_vciPkbn17a01P4iFpne0EPjV_SmP9GNIrycbkMixTKQXnxfyVRAfjE8Jgomu_FXF9DgjD_i0IPr5NdBsh0RMzGF17Ypa726PIe0Ky90uR9CwKQ3gl6v7KmZx3mxiGTLWk3hLa9xwEt2oqQ/s320/1dolnivenus2allp1100635%20-%20Copia%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu2qkMzWOEfYGlIjMmhe5xuziF5LdDhNiwh-hx1eL1UHfjI8HDfKJwtg_BFqd-yPrZ0134oK-DCrj3IuPilsuJKI6EGWfUEdq8tq95LA5NZ_NTA-HbnFnZHXlFBw4tbVyvz_pv45q6sSWUQnAOechkzKUEolbVZsFA-gTFaHJh3sW9g-1yA4CTVGZ0Ig/s4321/4P1010181.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2978" data-original-width="4321" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu2qkMzWOEfYGlIjMmhe5xuziF5LdDhNiwh-hx1eL1UHfjI8HDfKJwtg_BFqd-yPrZ0134oK-DCrj3IuPilsuJKI6EGWfUEdq8tq95LA5NZ_NTA-HbnFnZHXlFBw4tbVyvz_pv45q6sSWUQnAOechkzKUEolbVZsFA-gTFaHJh3sW9g-1yA4CTVGZ0Ig/s320/4P1010181.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdNfcOoDqqO9F7FGFYGnhkIjcN_xhdVDAccstrcHJEOE1pe3R8x1sNukcIK4utFF3O4qXdFBnVNByb5od89vGSMk5kL7VhxW4Vy2SBijoxJ9q_46v_n-nwR0ft0IIkMb-RB6P1G8NWOLtYhFYs2TlmGLncrAbT0V035rgO7qayM4QG6xfrr4wZTDRYGw/s4309/P1010180.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3091" data-original-width="4309" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdNfcOoDqqO9F7FGFYGnhkIjcN_xhdVDAccstrcHJEOE1pe3R8x1sNukcIK4utFF3O4qXdFBnVNByb5od89vGSMk5kL7VhxW4Vy2SBijoxJ9q_46v_n-nwR0ft0IIkMb-RB6P1G8NWOLtYhFYs2TlmGLncrAbT0V035rgO7qayM4QG6xfrr4wZTDRYGw/s320/P1010180.JPG" width="320" /></a></div><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><p></p><br /><br />Testa femminile in avorio di mammut (miniatura alta 4,8 cm., datata 26.000 anni) dal sito paleolitico all'aperto del comune di Dolni Vestonice, Moravia, Repubblica Ceca. E' considerato l'autoritratto della sciamana ceramista sepolta nel proprio laboratorio, accanto al forno di cottura e a migliaia di statuette di terracotta. I lineamenti gracili del volto corrispondono a quelli del cranio e dello scheletro nella sepoltura indicanti, appunto, una donna di corporatura minuta. Il tema dell'occhio deformato è presente in altre maschere del Paleolitico Superiore (come quella di Lascaux, di El Juyo, di Entrefoces, ecc...) e si protrae nel simbolismo iniziatico di ogni periodo storico (vedi leggenda del dio Odino, di Horus, ecc...); generalmente rappresenta il sacrificio di una parte di sè per il raggiungimento di un'essenza e una visione superiore. E' probabile che si tratti dunque di un personaggio avvolto da un alone di solennità e autorevolezza nell'ambito della comunità. La notevole distanza della capanna-laboratorio dal resto del villaggio indica una necessità di tranquillità e raccoglimento nell'esistenza di quest'artista eccezionale, i cui lavori denotano uno stile unico e a tratti fantastico nella resa delle raffigurazioni faunistiche.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8iZMi5Jvz7l-jjdLb5_HRa3QzHSjcsFLYnMmTgVGh75Sg7ObmEfT1EYI1RDzmS_tp43hn8WoA_twWmvnw5vXfgIkKodxOEzZ043v5zxL5zDruT1YiBxAIQWkd5vOoC6saqjjum_sy0uF2rb9JdqGHN-6Nh__x_IX77nT71P1NKTouJgBrikkJglucVg/s1052/head-female-figurine.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="580" data-original-width="1052" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8iZMi5Jvz7l-jjdLb5_HRa3QzHSjcsFLYnMmTgVGh75Sg7ObmEfT1EYI1RDzmS_tp43hn8WoA_twWmvnw5vXfgIkKodxOEzZ043v5zxL5zDruT1YiBxAIQWkd5vOoC6saqjjum_sy0uF2rb9JdqGHN-6Nh__x_IX77nT71P1NKTouJgBrikkJglucVg/s320/head-female-figurine.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl_GplHIL2Ni636WXSKeVm_T9dF0_II9V2-oiI0AQ4HXJrZV3jdhCdf3E2p1AUQJpemmANDdkWEdyjBWnPxzpyL-9pKPQXgajXmen0FBnTR4-USCQR3lhW9mgH4Gxz_m8sNSwsh8t3CzToVrbEtu1Zrr4ykitzvgXvIlFumPnzvK1fmsil5N6UyDYRMg/s3199/Dolni-Vestonice-testa-ritratto-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2220" data-original-width="3199" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl_GplHIL2Ni636WXSKeVm_T9dF0_II9V2-oiI0AQ4HXJrZV3jdhCdf3E2p1AUQJpemmANDdkWEdyjBWnPxzpyL-9pKPQXgajXmen0FBnTR4-USCQR3lhW9mgH4Gxz_m8sNSwsh8t3CzToVrbEtu1Zrr4ykitzvgXvIlFumPnzvK1fmsil5N6UyDYRMg/s320/Dolni-Vestonice-testa-ritratto-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span><br /><br />SCIAMANO DI BRNO - MORAVIA - REPUBBLICA CECA<br /><br /><br /><br /><br />Ho provato ad immaginare il volto della statuetta snodabile, in avorio di mammut, della tomba paleolitica dello Sciamano di Brno, scoperta nel 1891 nei pressi di Brno, città capitale della regione Moravia, Repubblica Ceca. E' alta 20 cm., datata 25.000 anni e riporta le sembianze dello Sciamano a cui è appartenuta, come attestano le misure antropometriche del teschio; era sepolta accanto a lui.<br /><br /><a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2019/04/la-statuetta-snodabile-dello-sciamano.html"> https://alessia-birri.blogspot.com/2019/04/la-statuetta-snodabile-dello-sciamano.html</a></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKNupH59mJTFmq6c4mikWb2IlH6i_063VqJvlt800dtSH99epkDqeG66fbGOVSt2p55_xUtxMm8idJthYPNqBqILOZZQsKHjx14GH3rcrjPeaZt_C4k_B70utvEUaVx1OYUJ_wp4Te1CplSyYY6WqfH4zs5usN90-iRWEpPLAwRuoJfDq5bFLO6vFXVg/s1478/dolniIMG_1683%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1100" data-original-width="1478" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKNupH59mJTFmq6c4mikWb2IlH6i_063VqJvlt800dtSH99epkDqeG66fbGOVSt2p55_xUtxMm8idJthYPNqBqILOZZQsKHjx14GH3rcrjPeaZt_C4k_B70utvEUaVx1OYUJ_wp4Te1CplSyYY6WqfH4zs5usN90-iRWEpPLAwRuoJfDq5bFLO6vFXVg/s320/dolniIMG_1683%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLKS7n15IOoMkWQe5q6-eaKwSBWvJzxVf-ZY3F-_7xpqadMBXJZh8e_cXBwCqD7pqxmU9dTyflCKkLRM4XeOXmJ3LlnJy3NV3I48e_HVt3_6HmtlLyyClKfB3Coi0EHCVzJKZMj39xR55-IeC6WjapGO4Lcx9TpYW16yd88-bGjk0FhCD2kZOqZz1lsg/s4147/Sciamano-di-Brno-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2972" data-original-width="4147" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLKS7n15IOoMkWQe5q6-eaKwSBWvJzxVf-ZY3F-_7xpqadMBXJZh8e_cXBwCqD7pqxmU9dTyflCKkLRM4XeOXmJ3LlnJy3NV3I48e_HVt3_6HmtlLyyClKfB3Coi0EHCVzJKZMj39xR55-IeC6WjapGO4Lcx9TpYW16yd88-bGjk0FhCD2kZOqZz1lsg/s320/Sciamano-di-Brno-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p><br /></p><br /><br />GAGARINO - LIPETSK - RUSSIA<br /><br />Una fra le 8 statuette d'avorio di mammut del sito paleolitico all'aperto nei pressi del villaggio di Gagarino sulle rive del Don, oblast di Lipetsk, Russia, scoperto nel 1926. Alta circa 9 cm., datata 23.000 anni, detta "la Venere orante" per la posizione delle mani giunte, porta una maschera d'orso sul capo. <a href="https://donsmaps.com/gagarino.html">https://donsmaps.com/gagarino.html</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwYv7IHdT_Yi-4YzA088hTKY4B09J4D-c-CuyC1YsIxIKVJpOAaWY3WENo8e0tm-wbLugJOqd5CO_bWqVrmhD_hQ90R9TBu6Gql4YPWUxhC0ToBCSNacE8m7HqgFjX0uDIRy8MiKb6pz3EfploByBwKmPdaxZ1FtVj1ftjRwcQOwRdekXiCj_z-YnSrg/s4928/gagarino1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4236" data-original-width="4928" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwYv7IHdT_Yi-4YzA088hTKY4B09J4D-c-CuyC1YsIxIKVJpOAaWY3WENo8e0tm-wbLugJOqd5CO_bWqVrmhD_hQ90R9TBu6Gql4YPWUxhC0ToBCSNacE8m7HqgFjX0uDIRy8MiKb6pz3EfploByBwKmPdaxZ1FtVj1ftjRwcQOwRdekXiCj_z-YnSrg/s320/gagarino1.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwWxjCy3Ea8J1kM1Ksgjg2FNN5y2CD2B73AjGoyafSRHfkrTKfMiUgcc97IfUz2AsyytAl_8wQr_Dlzx6DFlHIQ-49rSp-ezysYwRJ8h25dMjC1TXYzH_286YmaKSkM8sDzr3KwkYs1FpWVEAS3YekXhmT-yDruMhuSOsJ9TnlFlx1nkfxWJRGuTwAYw/s1698/gagarino1%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1403" data-original-width="1698" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwWxjCy3Ea8J1kM1Ksgjg2FNN5y2CD2B73AjGoyafSRHfkrTKfMiUgcc97IfUz2AsyytAl_8wQr_Dlzx6DFlHIQ-49rSp-ezysYwRJ8h25dMjC1TXYzH_286YmaKSkM8sDzr3KwkYs1FpWVEAS3YekXhmT-yDruMhuSOsJ9TnlFlx1nkfxWJRGuTwAYw/s320/gagarino1%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwywxZmpf6g6A8ttPOIZBSx9LRY0OablZwrhN7Q2L0qmY_c45QrhjFRo4L53Xq6l2UzNT4d6MXkq7SGXvXULB7gUufzOFXRwuLc5btbaTQ9zx7aHztgXp4_KYilEGFgmxV4oAaIGu752hCproR_ROUUQlCNeU5rtEjbYbwONrnDATLESpHFAVdYruQcA/s4086/P1010325.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2891" data-original-width="4086" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwywxZmpf6g6A8ttPOIZBSx9LRY0OablZwrhN7Q2L0qmY_c45QrhjFRo4L53Xq6l2UzNT4d6MXkq7SGXvXULB7gUufzOFXRwuLc5btbaTQ9zx7aHztgXp4_KYilEGFgmxV4oAaIGu752hCproR_ROUUQlCNeU5rtEjbYbwONrnDATLESpHFAVdYruQcA/s320/P1010325.JPG" width="320" /></a><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></div>GALGENBERG - MISTELBACH - AUSTRIA<br /> <br />Ipotesi sull'interpretazione della statuetta paleolitica in pietra serpentina verde detta "la danzatrice", datata 32.000 anni, alta 7 cm. (la figura è piatta sul lato opposto), scoperta nel 1988 sulla collina di Galgenberg, villaggio di Wildendürnbach, distretto di Mistelbach, Austria. Nonostante le piccole dimensioni e la corrosione della superficie, si intravedono comunque occhi e due fori al di sotto che possono essere interpretati come narici. Complessivamente è molto vago: potrebbe essere il rostro di un gufo, o un muso di leone o orso. Io ho optato per il gufo perchè esistono molte immagini simili presso i popoli nativii e i manufatti sciamanici di tutto il mondo nelle varie epoche.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghRsIxX18gZ94PM-bWen8mN96S8P-23OsSd0UWEAQ6CUnxs9aFK0dyvBPkhwaW7b6tDyqUTfeLQM8Z9foJ-5Cuf_b-Fz5gDT1WT_4FDaR379nfL-aJ7ajjC5z28wipTzwux9lSWO0XtyDPuMA6Mio0oADxVTuWd6iwIM7lg3nzS78oBcEtyr-VRag8MA/s2199/galgenbergIMG_1566.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2199" data-original-width="906" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghRsIxX18gZ94PM-bWen8mN96S8P-23OsSd0UWEAQ6CUnxs9aFK0dyvBPkhwaW7b6tDyqUTfeLQM8Z9foJ-5Cuf_b-Fz5gDT1WT_4FDaR379nfL-aJ7ajjC5z28wipTzwux9lSWO0XtyDPuMA6Mio0oADxVTuWd6iwIM7lg3nzS78oBcEtyr-VRag8MA/s320/galgenbergIMG_1566.jpg" width="132" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF0OFN8-Qrw1M_kQBrBtt7tgx9F4ZM2t5hNcIL3AAUNpTebcTjzAOPWKqMZXnUfcxz73egQwYPb4FHrnE6pueQ4DL4HRYE-gxUtICmSvhvKWnjHvem6_enT1xKNmJwXyCLXa7IUy7yd7p39UZxgW6HY_2p7Ajw3Kk6CDgG3hBse8dsWRBBKuLqcGegcQ/s3314/P1010310.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3314" data-original-width="1923" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF0OFN8-Qrw1M_kQBrBtt7tgx9F4ZM2t5hNcIL3AAUNpTebcTjzAOPWKqMZXnUfcxz73egQwYPb4FHrnE6pueQ4DL4HRYE-gxUtICmSvhvKWnjHvem6_enT1xKNmJwXyCLXa7IUy7yd7p39UZxgW6HY_2p7Ajw3Kk6CDgG3hBse8dsWRBBKuLqcGegcQ/s320/P1010310.JPG" width="186" /></a></div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtLLJAwhuuT-TQHF9wWuhRFojif2YPvhEut5JmvxwzAvFbCu_725jaaIDhOW8tHyAA9W2zBxvdd7bRUit4LE8nwE1D1GDjuD05Y3i2OHFldCcQdtmGCFCicASlGNqagTovHWAOcp0br-HBMpfLfs_5SKpzGOAzfYJhhTVx_jJXlbfh6r7GvBIpEc0Fuw/s4452/P1010314.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3165" data-original-width="4452" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtLLJAwhuuT-TQHF9wWuhRFojif2YPvhEut5JmvxwzAvFbCu_725jaaIDhOW8tHyAA9W2zBxvdd7bRUit4LE8nwE1D1GDjuD05Y3i2OHFldCcQdtmGCFCicASlGNqagTovHWAOcp0br-HBMpfLfs_5SKpzGOAzfYJhhTVx_jJXlbfh6r7GvBIpEc0Fuw/s320/P1010314.JPG" width="320" /></a></div><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></div> <br />VERO BEACH - FLORIDA - U.S.A <br /><br /> <br />Mammut e altre più sottili incisioni sovrapposte su osso (datato 13.000 anni, lungo: 7,62 cm), scoperto nel 2007 dal ricercatore James Kennedy vicino alla città di Vero Beach, Florida, U.S.A. Unica prova della presenza dei mammut in Nord America. Inoltre lo stile è quello paleolitico europeo, relativo all'epoca Magdaleniana.<br /><a href="https://donsmaps.com/vero.html">https://donsmaps.com/vero.html</a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDOEIWhhnJKo3_5s14zCNVTau7OLOTl0zcBvz19mTqNjcoga3dpYWx2UlpIeYF36ofU1mCVGyEx-7sFONCkX4H4aCs8E-OmZdX0r-6kH7xE9wtK2DsMzvKOLMlselOYRvQw5s5vHIC9Y2GAVKAEcP381a096ziXskcHQsk9XfCI1z6LJApcrCOrho_Ow/s1757/1mastodonbone.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="506" data-original-width="1757" height="92" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDOEIWhhnJKo3_5s14zCNVTau7OLOTl0zcBvz19mTqNjcoga3dpYWx2UlpIeYF36ofU1mCVGyEx-7sFONCkX4H4aCs8E-OmZdX0r-6kH7xE9wtK2DsMzvKOLMlselOYRvQw5s5vHIC9Y2GAVKAEcP381a096ziXskcHQsk9XfCI1z6LJApcrCOrho_Ow/s320/1mastodonbone.jpg" width="320" /></a></div><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHUVE42BSdxD7RIUNU9zP2-6MNe1abd4i3Wf08TMHnkK0GP-hJvQtrgvfY19-7iNCykvTntwwa0TWgOVSEnsuo6McQUkNKg0IaG5vsvzVog-Z92ZkexcZV69phsA4x404eTHZvXxMVpO26FEk8TjosD_OPMap1G_d8N4q_3R-YpBieWgfMbUF1T2Mi0g/s1920/2mammothcarving.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1920" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHUVE42BSdxD7RIUNU9zP2-6MNe1abd4i3Wf08TMHnkK0GP-hJvQtrgvfY19-7iNCykvTntwwa0TWgOVSEnsuo6McQUkNKg0IaG5vsvzVog-Z92ZkexcZV69phsA4x404eTHZvXxMVpO26FEk8TjosD_OPMap1G_d8N4q_3R-YpBieWgfMbUF1T2Mi0g/s320/2mammothcarving.jpg" width="320" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4oCCyapNz2GkIOxMzzEOz4NRytBI_nLUTxvCEM7HXThaiZnJ0wTYEnyLHkZhOOW58XBKU4Cj6E-iSeppQanTqsxRxfCGN2_HA-jy0fJRUB_eE9QXcn100j8Baqyvw_Fj0mCrkR0MeGvXVJZF_UaYF-R5f4jXvxcpg1B8FU-BGOzcT85KZVjBygEKNKg/s4410/P1010177.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4410" data-original-width="3441" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4oCCyapNz2GkIOxMzzEOz4NRytBI_nLUTxvCEM7HXThaiZnJ0wTYEnyLHkZhOOW58XBKU4Cj6E-iSeppQanTqsxRxfCGN2_HA-jy0fJRUB_eE9QXcn100j8Baqyvw_Fj0mCrkR0MeGvXVJZF_UaYF-R5f4jXvxcpg1B8FU-BGOzcT85KZVjBygEKNKg/s320/P1010177.JPG" width="250" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg78--jSj08xIIT3gJVX0uhYMNIXxgZpFOKL2KUPih_9lDQpv-AUTxO-zhRvXafEiO1UVK9AqGaLdkOojXMDrFgfKOpL5PMGnjOWH9_dv4BSWc6uEuiOwakbMlo96rWvBsZ--QJVwbeLxZ7_-Z_Wa3toy4MVwoStnjy0uNxeTcPSst44Ue1VdiTt-slrA/s4333/P1010176.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3039" data-original-width="4333" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg78--jSj08xIIT3gJVX0uhYMNIXxgZpFOKL2KUPih_9lDQpv-AUTxO-zhRvXafEiO1UVK9AqGaLdkOojXMDrFgfKOpL5PMGnjOWH9_dv4BSWc6uEuiOwakbMlo96rWvBsZ--QJVwbeLxZ7_-Z_Wa3toy4MVwoStnjy0uNxeTcPSst44Ue1VdiTt-slrA/s320/P1010176.JPG" width="320" /></a></div><br /> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></div><br /><br />ABRI-DE-LA-MADELEINE - TURSAC - FRANCIA<br /><br />Figure femminili in bassorilievo (datate 17.000 anni; n.1: 91 x 28 cm; n.2: 100 x 76 cm) sulle pareti del riparo roccioso paleolitico Abri-de-la-Madeleine, comune di Tursac, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1875, fra i più ricchi di testimonianze archeologiche con manufatti, tombe con corredi e ornamenti, strumenti e arte parietale.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmtPbCfg0yRPe7iC7iADntaOFJN2LIshMrDFXWB7zSc6B3uP5oJ1O3CDp6293osZcLTCEucj6pR56FEM8eahY3cVEawA2wSfLjqjYez0EBMT1Y2keS4fdZecvYAJnS8J0-OpIe6AiEp4PpUmUGtvVcq615cI5RP9ABnAAMkFnkL0xqQUvYMDV-AUCLEA/s1016/149961-87537-58421-7.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="651" data-original-width="1016" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmtPbCfg0yRPe7iC7iADntaOFJN2LIshMrDFXWB7zSc6B3uP5oJ1O3CDp6293osZcLTCEucj6pR56FEM8eahY3cVEawA2wSfLjqjYez0EBMT1Y2keS4fdZecvYAJnS8J0-OpIe6AiEp4PpUmUGtvVcq615cI5RP9ABnAAMkFnkL0xqQUvYMDV-AUCLEA/s320/149961-87537-58421-7.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDx1IqVNDC5tmEi8NoTrW1RfNQ8nG30zJk9UsVMNwX0jXzOfRzqGLPerHuIvBqZIVSIJ2vHVUQ4XfvgdoccW8iUCxfafiBZHiVNWuBj_gBlaSi4ci-WkNFgxrXp7x549G20_hEj0Guzmm1DB7l7n5ZYcG5CXln47NNDIt6dcHXLWMCpnKaGRz9aMDbfQ/s4229/1P1010174.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3068" data-original-width="4229" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDx1IqVNDC5tmEi8NoTrW1RfNQ8nG30zJk9UsVMNwX0jXzOfRzqGLPerHuIvBqZIVSIJ2vHVUQ4XfvgdoccW8iUCxfafiBZHiVNWuBj_gBlaSi4ci-WkNFgxrXp7x549G20_hEj0Guzmm1DB7l7n5ZYcG5CXln47NNDIt6dcHXLWMCpnKaGRz9aMDbfQ/s320/1P1010174.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA5ga21aPjgwlF9_XYB-xZFHFEpnJhvVYAOLCSPFQJbi4M8b1FGCjWmEoAUjoJV1i3Pj5N_izpp6JoTGRJPYfb1YZU2AYlhAEsy7EQt9dwRxuHKTrwV77ppyaUNkA5uTU3Jh3ScJ2o67qUssWqgsMV3YJixfcBNvcTuHBeRi4jo6sQO3RjHW63azp-WA/s3947/2P1010173.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2795" data-original-width="3947" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA5ga21aPjgwlF9_XYB-xZFHFEpnJhvVYAOLCSPFQJbi4M8b1FGCjWmEoAUjoJV1i3Pj5N_izpp6JoTGRJPYfb1YZU2AYlhAEsy7EQt9dwRxuHKTrwV77ppyaUNkA5uTU3Jh3ScJ2o67qUssWqgsMV3YJixfcBNvcTuHBeRi4jo6sQO3RjHW63azp-WA/s320/2P1010173.JPG" width="320" /></a></div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWbdQstgBkhdnGGBlMg5Os_59XFnnk5w9pd9fy3zSzevdaCpsDj9ScFJutmu9kmV0BgbmuENos__y2iubfDsnbQB3BHxxvBv1RpAA9DB7OLYO6EoZ1l8iu0PQigte3WeTApx8As6C-pBRDQQd0xuzmVyJ_ZvaX4t6RNeu_BXTxy0Tw9MyXmj9thLsuyQ/s3304/2madeleinenudep1120934.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1953" data-original-width="3304" height="189" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWbdQstgBkhdnGGBlMg5Os_59XFnnk5w9pd9fy3zSzevdaCpsDj9ScFJutmu9kmV0BgbmuENos__y2iubfDsnbQB3BHxxvBv1RpAA9DB7OLYO6EoZ1l8iu0PQigte3WeTApx8As6C-pBRDQQd0xuzmVyJ_ZvaX4t6RNeu_BXTxy0Tw9MyXmj9thLsuyQ/s320/2madeleinenudep1120934.jpg" width="320" /></a></div><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><p></p><br /><br /> Placchetta di calcare con incisioni di figure sovrapposte (cavalli-lince-orso, datati 15.000 anni, larga circa 10 cm) fra i 554 oggetti del riparo roccioso paleolitico Abri de la Madeleine, comune di Tursac, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1863.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXOhGthgurKYvJEpbrPkervIdPneegEYnisDSoJj7C20mACVdKBPL2tyxDdDX_qugkH1p8Y-QMw6lzPH643iUjcObDL6M8RSNR_l2A75WdRynnwaPTkCsgSNKK__4s3Z2WATkK55t1RIkaS2FNP-R2_TxRmZp3r4CcsLU4CjGnuE1f0ZbCuZw5DGFGZA/s758/les-eyzies-de-tayac-lince-bisonte-e-altro.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="758" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXOhGthgurKYvJEpbrPkervIdPneegEYnisDSoJj7C20mACVdKBPL2tyxDdDX_qugkH1p8Y-QMw6lzPH643iUjcObDL6M8RSNR_l2A75WdRynnwaPTkCsgSNKK__4s3Z2WATkK55t1RIkaS2FNP-R2_TxRmZp3r4CcsLU4CjGnuE1f0ZbCuZw5DGFGZA/s320/les-eyzies-de-tayac-lince-bisonte-e-altro.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPgShdlMxqXY04YUXQeU-C5p6KIamiGmW-bJskkncRU3-uqmq6Vyue4BdPf_JB7BQA6EA_QNXFigmDbyAAXu6eKrUt5SKhOqcX0iLxgf5eBP4lR4DtwjDHCXXJye1gabz7LAV2-niwXhFJ1FlW0oxRxXQ28JVe7ip-is--HGdTKktyoXm0Qww5on4gjA/s4115/Abri-de-la-Madeleine-schema.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2719" data-original-width="4115" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPgShdlMxqXY04YUXQeU-C5p6KIamiGmW-bJskkncRU3-uqmq6Vyue4BdPf_JB7BQA6EA_QNXFigmDbyAAXu6eKrUt5SKhOqcX0iLxgf5eBP4lR4DtwjDHCXXJye1gabz7LAV2-niwXhFJ1FlW0oxRxXQ28JVe7ip-is--HGdTKktyoXm0Qww5on4gjA/s320/Abri-de-la-Madeleine-schema.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuHvwU9O8l5A1kseepdA_kf9lsazJxJx4zLRxDhMxH-EOpR2_q26MvyYagdaJfysxUOfXMkYqMZVSzdd3BU9a2DIyeyhvgIVJeUN0BU89OL31UZ19QsFxBRB9USEd49rjdJhkIPusxc_wJHJL3d_tfGU9xD7Tj1NrZOsScR21H1kzzirx_QY_32ssQbA/s4158/Abri-de-la-Madeleine-placchetta-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2840" data-original-width="4158" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuHvwU9O8l5A1kseepdA_kf9lsazJxJx4zLRxDhMxH-EOpR2_q26MvyYagdaJfysxUOfXMkYqMZVSzdd3BU9a2DIyeyhvgIVJeUN0BU89OL31UZ19QsFxBRB9USEd49rjdJhkIPusxc_wJHJL3d_tfGU9xD7Tj1NrZOsScR21H1kzzirx_QY_32ssQbA/s320/Abri-de-la-Madeleine-placchetta-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><p>Uomo con maschera di leone-uccello rovesciata sulla nuca (la linea del
volto è incerta e sottile, perciò l'ho tratteggiata), pietra, datato
17.000 anni, alto 9 cm., fra i reperti del riparo roccioso paleolitico
Abri De La Madeleine, comune di Tursac, dipartimento Dordogna, Francia,
scoperto nel 1863.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5D6lIQgicoti3hCzR4zsbQomC_e-8wewB1ejRCyLTMuaDFUJKB9-w7Q0g0MYAzZxK8cr3Oezlqo2ZbZYAH95_IM8f6a7z_aNsnyzPYNgMK0pHNatyg0qDC_Aue6QnwqGuUpHqoJs_gUMrQJucQESRbB84tbqV0sR1MGV9_Dpdl7V-1dUCxwlEWJHluw/s1460/la-madeleine-mascherato.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1460" data-original-width="484" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5D6lIQgicoti3hCzR4zsbQomC_e-8wewB1ejRCyLTMuaDFUJKB9-w7Q0g0MYAzZxK8cr3Oezlqo2ZbZYAH95_IM8f6a7z_aNsnyzPYNgMK0pHNatyg0qDC_Aue6QnwqGuUpHqoJs_gUMrQJucQESRbB84tbqV0sR1MGV9_Dpdl7V-1dUCxwlEWJHluw/s320/la-madeleine-mascherato.jpg" width="106" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_rOfbsmid7DOpmkd7X7vC6Iwp5_54P-agdnZCFyEJ8c1CsUckVZy-6O1OqGv7K9B49msNswJnukJVH7VQkzImEnI6Al0uopLFkXFYPCAcvRtJEGmR8Y5ad98y6tvhTGfsx9y62ERXhK-c-fXyufo3KQicWbKKwvhIs1EsyUNDd40bYgVHYoyUyK4A8w/s4219/abri-de-la-madeleine-uomo-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4219" data-original-width="2236" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_rOfbsmid7DOpmkd7X7vC6Iwp5_54P-agdnZCFyEJ8c1CsUckVZy-6O1OqGv7K9B49msNswJnukJVH7VQkzImEnI6Al0uopLFkXFYPCAcvRtJEGmR8Y5ad98y6tvhTGfsx9y62ERXhK-c-fXyufo3KQicWbKKwvhIs1EsyUNDd40bYgVHYoyUyK4A8w/s320/abri-de-la-madeleine-uomo-ricostruzione.JPG" width="170" /></a></div><br /><p></p><br /><br />ISTURITZ - NUOVA AQUITANIA - FRANCIA<br /><br />Figure sovrapposte, datate 15.000 anni, su blocco calcareo (largo 1 metro) sulle pareti della grotta paleolitica di Isturitz, Pirenei Atlantici, Nuova Aquitania, Francia, profonda 120 metri. Frequentata in tutte le epoche preistoriche e storiche, le testimonianze del Paleolitico Superiore vennero scoperte solo alla fine del sec. XIX.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhOSEob5J_kfpVfu5a_kPU3QTFxo1sutLQiYZr3QqXESKH-G3OVXZJT-q1jeF4lZM_aQBchCfOaocZswgY96p3z2T9CCZ8nmoJ1Ml8e8ceA6OaeCwHT7atd1xTOwzNwc16adFXbafRkAnRyMY78eznrXHInBgBHxKDXQ812rPtZQVlC4C-Rlmlw2QOiQ/s3279/istruritz-sovrapposizioni.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2204" data-original-width="3279" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhOSEob5J_kfpVfu5a_kPU3QTFxo1sutLQiYZr3QqXESKH-G3OVXZJT-q1jeF4lZM_aQBchCfOaocZswgY96p3z2T9CCZ8nmoJ1Ml8e8ceA6OaeCwHT7atd1xTOwzNwc16adFXbafRkAnRyMY78eznrXHInBgBHxKDXQ812rPtZQVlC4C-Rlmlw2QOiQ/s320/istruritz-sovrapposizioni.png" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDzvq__uEwWGYFuC_zsBrTuKTQ2ulULQr9DoOT8ltZDHkq5O0CLNFwDE7tMGqDAs0rpfVJaW1AYp-kWYkt-7_cZfzwgzhDGGlLPg27TpQQ6J7fNxFRc2m0KmUvHwg7JkomVB17u79iS2EgczsSsNgupkdfC7SxoudXi_6_yDyj_HEfqyKsgg1uHUrqJg/s4031/P1010162.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2889" data-original-width="4031" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDzvq__uEwWGYFuC_zsBrTuKTQ2ulULQr9DoOT8ltZDHkq5O0CLNFwDE7tMGqDAs0rpfVJaW1AYp-kWYkt-7_cZfzwgzhDGGlLPg27TpQQ6J7fNxFRc2m0KmUvHwg7JkomVB17u79iS2EgczsSsNgupkdfC7SxoudXi_6_yDyj_HEfqyKsgg1uHUrqJg/s320/P1010162.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA6Yjdy_cjzMLprnV4iqHDyfmFRmglwFYOWXp8ww1uDj_anyX8KnEdUEHxtHKNUjMjGR8iPzAZGGSVoX2r86ezF79UY9x_SjeGQMIUiPJyaT2qWGw899_Sy1UWauNHshUtffcihk5juCiHA7s6dEMf17lAB2Yc2uW5dtAwbLMr5Tl2cLAzVE0ldf4T8g/s3268/P1010159.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3268" data-original-width="2356" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA6Yjdy_cjzMLprnV4iqHDyfmFRmglwFYOWXp8ww1uDj_anyX8KnEdUEHxtHKNUjMjGR8iPzAZGGSVoX2r86ezF79UY9x_SjeGQMIUiPJyaT2qWGw899_Sy1UWauNHshUtffcihk5juCiHA7s6dEMf17lAB2Yc2uW5dtAwbLMr5Tl2cLAzVE0ldf4T8g/s320/P1010159.JPG" width="231" /></a></div><p></p><p></p><p></p><p></p><br /><br /><br />Ciottolo inciso con figure sovrapposte, datate 15.000 anni, larghezza massima 10 cm., fra i manufatti della grotta paleolitica del comune di Isturitz, Pirenei Atlantici, Nuova Aquitania, Francia; conosciuta fin dall'antichità, le prime scoperte relative alle numerose testimonianze preistoriche sono avvenute alla fine del XIX secolo. 1-volpe; 2-cavallo; 3-orso; 4-orsetto; 5-profilo umano.<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTCe8-26KLYvK6HXHAssDxQrh4jviR7KG02lZLrAkW8vLjMXClesxBgtnzbz-t6J52sjGB9K_Ma46uXlkUex4kxY8fymCSe0KBa5x6kwmuIjH8AFOYlahAPrVGtnKbmmpANUljHCDE5vtuZWFzFu0-mjZI_pvsypP6Kfpw_3ffzJG_HWtVKyGAL2wk-Q/s758/isturitz2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="758" data-original-width="562" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTCe8-26KLYvK6HXHAssDxQrh4jviR7KG02lZLrAkW8vLjMXClesxBgtnzbz-t6J52sjGB9K_Ma46uXlkUex4kxY8fymCSe0KBa5x6kwmuIjH8AFOYlahAPrVGtnKbmmpANUljHCDE5vtuZWFzFu0-mjZI_pvsypP6Kfpw_3ffzJG_HWtVKyGAL2wk-Q/s320/isturitz2.jpg" width="237" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2w8A79G4DXgkPWUTFesXDQ3jvwDFOprZZyrRCsNPLDIdQwA4P8aSudF1GwmNOuqYLOW9Yxkhb7fFxug-yjDHAgc9w1f3_0pRVhRVHJ0UQd6-LqvfzfwYPv3VtjQ1WNBQ_MzPREoPW5mfJDRVSWc6QwcryohOpOW0uSv1B7YgCc130A66R-hn8iABjdA/s1600/isturitz33.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="785" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2w8A79G4DXgkPWUTFesXDQ3jvwDFOprZZyrRCsNPLDIdQwA4P8aSudF1GwmNOuqYLOW9Yxkhb7fFxug-yjDHAgc9w1f3_0pRVhRVHJ0UQd6-LqvfzfwYPv3VtjQ1WNBQ_MzPREoPW5mfJDRVSWc6QwcryohOpOW0uSv1B7YgCc130A66R-hn8iABjdA/s320/isturitz33.jpg" width="157" /></a></div><br /><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><br /><br /> GROTTE-DE-LA-VACHE - ARIEGE - FRANCIA<br /><br /> <br /><br />Incisione su osso con due lupi che si fronteggiano (lungo 10,8 cm., datato 15.000 anni), fra i 225 manufatti paleolitici della Grotte-De-La-Vache, comune di Alliat, dipartimento Ariege, regione Occitania, Francia, estesa 250 metri, scoperta nel 1866. Al suo interno sono presenti anche raffigurazioni parietali.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUQzcdvSu9ZrAI1HFmgOSCDGlVbV5DB4BQq5sbcMe6cjBOW66fP-4IXvcj20ri8YEAmZ6cR9daSWoJKES4ADRJifNK2bKjIT1o7ELngf6TneHrJqOYYULoan7V76lqk4Su-qPsC4NeurnSJcTkTKPgYxacqKSf2HBz1jjATCp_TGYZSMN-JVt2aR3Gyw/s758/08-538493.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="364" data-original-width="758" height="154" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUQzcdvSu9ZrAI1HFmgOSCDGlVbV5DB4BQq5sbcMe6cjBOW66fP-4IXvcj20ri8YEAmZ6cR9daSWoJKES4ADRJifNK2bKjIT1o7ELngf6TneHrJqOYYULoan7V76lqk4Su-qPsC4NeurnSJcTkTKPgYxacqKSf2HBz1jjATCp_TGYZSMN-JVt2aR3Gyw/s320/08-538493.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv_zvOCv2clTS4jsEPI1E3oXiHiTvu30j5Vjz4LtQP9NhNdoUvRa49v6DdyGXGluUKWlfI8JgQCX8kdQbKvawzKMBjr0II15qSE2w6YXvg_nH7M5T9dp39OFp-3njITfk7MUgxyQetHjRC5z_3F_H6eMi7oVapYk6PdnbymEX11cZbcPeHmp1HJ_jY1Q/s4242/P1010155.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3012" data-original-width="4242" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv_zvOCv2clTS4jsEPI1E3oXiHiTvu30j5Vjz4LtQP9NhNdoUvRa49v6DdyGXGluUKWlfI8JgQCX8kdQbKvawzKMBjr0II15qSE2w6YXvg_nH7M5T9dp39OFp-3njITfk7MUgxyQetHjRC5z_3F_H6eMi7oVapYk6PdnbymEX11cZbcPeHmp1HJ_jY1Q/s320/P1010155.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></p><br /><br />GONDERSHAUSEN - RENANIA-PALATINATO - MONTI HUNSRUCK - GERMANIA <br /><br /> Incisioni paleolitiche di figure animali sovrapposte su una lastra di ardesia (la cui parte superiore con petroglifi è alta 1 metro) vicino al villaggio di Gondershausen, Renania-Palatinato, massiccio montuoso di Hunsruck, Germania, scoperte nel 2010. Sono datate 20.000 anni e rappresentano uno degli esempi più settentrionali di arte rupestre paleolitica all'aperto in Europa e il primo in Germania.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLE7mJP-RkBnqih61wioCKS0bAUxF2JfiZ1Rvjw5Jm7rHVqMnOaXWvUGchtyN2Rxpb4mgt6xWqQjM6J2m8Rqfgq8qe1MvuxJetNHv-J7D6j4YlEuODsYc_Dm1Abbiz09d0Cmeew89pUs76yqx2pqY0TSMBFKJd_WuULdlQ268Zy7nblvMCoqamSl8gnQ/s2000/5285558_3_org_5fa59c00733eabb9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1522" data-original-width="2000" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLE7mJP-RkBnqih61wioCKS0bAUxF2JfiZ1Rvjw5Jm7rHVqMnOaXWvUGchtyN2Rxpb4mgt6xWqQjM6J2m8Rqfgq8qe1MvuxJetNHv-J7D6j4YlEuODsYc_Dm1Abbiz09d0Cmeew89pUs76yqx2pqY0TSMBFKJd_WuULdlQ268Zy7nblvMCoqamSl8gnQ/s320/5285558_3_org_5fa59c00733eabb9.jpg" width="320" /></a></div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_e21F7M5Aco9ldUp8oK0QHH--gmo6BJb5f39iRtntbyzrkveg-kw-EuqpiUhrbnk0tGweEE1cnZY6D-Itg6x_3ULKrxLa2snK2YoPDlsXqzDIsYE69hH9ZfBcTIB70dGHJDjJocbA4Ny9lAPM0N8ROOH3KpML544SJTx4Cb7oNAzcsQ7lcCHljNo67w/s735/7eca5dcaffd390adb761744b4b63af60--slate-rock-human-evolution.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="636" data-original-width="735" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_e21F7M5Aco9ldUp8oK0QHH--gmo6BJb5f39iRtntbyzrkveg-kw-EuqpiUhrbnk0tGweEE1cnZY6D-Itg6x_3ULKrxLa2snK2YoPDlsXqzDIsYE69hH9ZfBcTIB70dGHJDjJocbA4Ny9lAPM0N8ROOH3KpML544SJTx4Cb7oNAzcsQ7lcCHljNo67w/s320/7eca5dcaffd390adb761744b4b63af60--slate-rock-human-evolution.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho5f9dz7XaxU2kiJeZpNyRLB3HFdLdAdXXteT2kwVvtjtWMJQEH1Qb4j9K-8UDHkbynWNGioRJ0iZ0ZwJD6BpGdNue3en8LhB4wVPg5TRJfqwkVbKFinoCBvQ0RjpJiJDYJM3bLaUJXgrY-QnwRTN__gAp04Ga0pFTjWvt7Y9OnR_IqOJi4-bz1wEIRA/s4208/P1010147.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="4208" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho5f9dz7XaxU2kiJeZpNyRLB3HFdLdAdXXteT2kwVvtjtWMJQEH1Qb4j9K-8UDHkbynWNGioRJ0iZ0ZwJD6BpGdNue3en8LhB4wVPg5TRJfqwkVbKFinoCBvQ0RjpJiJDYJM3bLaUJXgrY-QnwRTN__gAp04Ga0pFTjWvt7Y9OnR_IqOJi4-bz1wEIRA/s320/P1010147.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOdzPT-4uBJQwm3LDyIIowGOPGceizJKe2feJWWSXB7X2Xk-oISOQRn8hBs-ggztS2tP4hStze_9jTd3bWvjunD92zJZZMiRZytPAW0AXpL0hzazIl5vCJLzoJogfug4UuQL93d1S2CA5YWqmb6Jpnz7lkQDu20qwASwEc9WBUO2l3krN_tHJ3Hia5xA/s4431/P1010145.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4431" data-original-width="3112" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOdzPT-4uBJQwm3LDyIIowGOPGceizJKe2feJWWSXB7X2Xk-oISOQRn8hBs-ggztS2tP4hStze_9jTd3bWvjunD92zJZZMiRZytPAW0AXpL0hzazIl5vCJLzoJogfug4UuQL93d1S2CA5YWqmb6Jpnz7lkQDu20qwASwEc9WBUO2l3krN_tHJ3Hia5xA/s320/P1010145.JPG" width="225" /></a></div><p><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><br />GONNERSDORF - RENANIA-PALATINATO - GERMANIA<br /><br />Blocco di scisto inciso con figure sovrapposte (misure assenti, in media intorno ai 15-20 cm.) datato 15.000 anni, fra 450 pezzi del sito paleolitico all'aperto sul Reno del comune di Gonnersdorf, Renania-Palatinato, Germania, scoperto nel 1968; famoso anche per le molte statuette femminili estremamente stilizzate, in osso, avorio e pietra, dette "lalinde".<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhoktLZ_SSmPP2vbIHTzlI2frjyJshAEiyBS9kmMUMT7Y3QR45U-nPxnospgWLB-FZ-KVf7Eye63EqaPv_nkLyvWiq6mcRbVs0I-e43SanaDnhFBGQCjZ2mKCgJDuorKNdAUKWqct_VER39-WSMNM5AjsNnL3Ij6uD2GfCVeTllDZ8j8J5MY-EOLFS_A/s2890/img_0540gonnersdorfnumber5.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2832" data-original-width="2890" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhoktLZ_SSmPP2vbIHTzlI2frjyJshAEiyBS9kmMUMT7Y3QR45U-nPxnospgWLB-FZ-KVf7Eye63EqaPv_nkLyvWiq6mcRbVs0I-e43SanaDnhFBGQCjZ2mKCgJDuorKNdAUKWqct_VER39-WSMNM5AjsNnL3Ij6uD2GfCVeTllDZ8j8J5MY-EOLFS_A/s320/img_0540gonnersdorfnumber5.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLjMrYcPtW37cpwPnUTQwTMe9CAWGavFC0lY8swLf5xkrHkMBFHHJZ5_i3b8uRzAHqx0bN7P9IaV3mBCLyc2Mx0VflFtEGJiG8mgNW-43OJGRKPO0LPv3gazBznjGHfg8Y4ZPv698Dg6xRbpSWU9Pk8fsJ9fxWCm7sWTwIfG5QCz8y4WEEAiCVFgo0Dw/s2000/Gonnersdorf-schema-incisioni.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1859" data-original-width="2000" height="297" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLjMrYcPtW37cpwPnUTQwTMe9CAWGavFC0lY8swLf5xkrHkMBFHHJZ5_i3b8uRzAHqx0bN7P9IaV3mBCLyc2Mx0VflFtEGJiG8mgNW-43OJGRKPO0LPv3gazBznjGHfg8Y4ZPv698Dg6xRbpSWU9Pk8fsJ9fxWCm7sWTwIfG5QCz8y4WEEAiCVFgo0Dw/s320/Gonnersdorf-schema-incisioni.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipO-Gmzp8Lzfl5mlI5F5k5htrmQBO5pYkFNs0WKzVT0XDEVKk3XW8XatY2KkkX1TQsRxRRNF7raA5NgaLFznRR79hD5WczumQTsm4SIDIqzU2mMSIrqv8FHJb4srpQeVYBPfnVEVziXDDQxh8KmH3UfAKDGOIo8X1tdzWroCD5drPxQXpq7nFuWeAx9A/s2000/Gonnersdorf-incisioni-ricostruzione%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1878" data-original-width="2000" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipO-Gmzp8Lzfl5mlI5F5k5htrmQBO5pYkFNs0WKzVT0XDEVKk3XW8XatY2KkkX1TQsRxRRNF7raA5NgaLFznRR79hD5WczumQTsm4SIDIqzU2mMSIrqv8FHJb4srpQeVYBPfnVEVziXDDQxh8KmH3UfAKDGOIo8X1tdzWroCD5drPxQXpq7nFuWeAx9A/s320/Gonnersdorf-incisioni-ricostruzione%20-%20Copia.JPG" width="320" /></a></div><br /><br /><br />Blocco di scisto con figure sovrapposte (misure assenti, in media 15 cm.) datato 15.000 anni, fra 450 pezzi del sito paleolitico all'aperto sul Reno del comune di Gonnersdorf, Renania-Palatinato, Germania, scoperto nel 1968, famoso anche per le "lalinde": statuette stilizzate.<p><span class="css-901oao css-16my406 r-poiln3 r-bcqeeo r-qvutc0" data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-border-bottom="" data-darkreader-inline-border-left="" data-darkreader-inline-border-right="" data-darkreader-inline-border-top="" data-darkreader-inline-color="" face="TwitterChirp, -apple-system, BlinkMacSystemFont, "Segoe UI", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: rgba(24, 26, 27, 0.03); --darkreader-inline-border-bottom: #8c8273; --darkreader-inline-border-left: #8c8273; --darkreader-inline-border-right: #8c8273; --darkreader-inline-border-top: #8c8273; --darkreader-inline-color: #dad7d2; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.03); border: 0px solid black; box-sizing: border-box; color: #e7e9ea; display: inline; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; letter-spacing: normal; line-height: inherit; margin: 0px; min-width: 0px; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: pre-wrap; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span class="css-901oao css-16my406 r-poiln3 r-bcqeeo r-qvutc0" data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-border-bottom="" data-darkreader-inline-border-left="" data-darkreader-inline-border-right="" data-darkreader-inline-border-top="" data-darkreader-inline-color="" face="TwitterChirp, -apple-system, BlinkMacSystemFont, "Segoe UI", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: rgba(24, 26, 27, 0.03); --darkreader-inline-border-bottom: #8c8273; --darkreader-inline-border-left: #8c8273; --darkreader-inline-border-right: #8c8273; --darkreader-inline-border-top: #8c8273; --darkreader-inline-color: #dad7d2; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.03); border: 0px solid black; box-sizing: border-box; color: #e7e9ea; display: inline; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; letter-spacing: normal; line-height: inherit; margin: 0px; min-width: 0px; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: pre-wrap; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidBEnE9eAVkzMOcBwYvijC4OwTqTSRWkWjJg8-7R278NNsQKhWXy5l1MAu5UunZFrR6ePs3DZ7BqXLM4QLKqrgTWOL5B-XnbhKPIIIWP26V0fWOQPqqJu2VX3ec5LUgtFBSxmqds5MGIZqZOi52ip7nqkHw2DqyeZBsk18hMEs34EM-IedIVlakBDL3A/s2472/img_0159mammothmammut.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1337" data-original-width="2472" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidBEnE9eAVkzMOcBwYvijC4OwTqTSRWkWjJg8-7R278NNsQKhWXy5l1MAu5UunZFrR6ePs3DZ7BqXLM4QLKqrgTWOL5B-XnbhKPIIIWP26V0fWOQPqqJu2VX3ec5LUgtFBSxmqds5MGIZqZOi52ip7nqkHw2DqyeZBsk18hMEs34EM-IedIVlakBDL3A/s320/img_0159mammothmammut.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgapEq0Hz57or3w0s6e3lXAtNLR3Ihmem4Jfs7cTt1rMR4ItC1uvkz-QAlTt6Ik_4JCTQwLbF6TRwsnNxAWz5MwoCWsJmpqd_pl6CQUpTfR9kGzDPE9tkXwZOSWSysclhNV7qmId_xLVkQT4cG2Ex1o0_veB6G6Gv_tHsTepCeN5PtssRsOMypC1mI66g/s4325/P1010121.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2869" data-original-width="4325" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgapEq0Hz57or3w0s6e3lXAtNLR3Ihmem4Jfs7cTt1rMR4ItC1uvkz-QAlTt6Ik_4JCTQwLbF6TRwsnNxAWz5MwoCWsJmpqd_pl6CQUpTfR9kGzDPE9tkXwZOSWSysclhNV7qmId_xLVkQT4cG2Ex1o0_veB6G6Gv_tHsTepCeN5PtssRsOMypC1mI66g/s320/P1010121.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCBUZN79NzoNRsBUHB2mJ-zO6DHDxm55Sg6atUYGe5w1-1vbWwlpEW8bBBHHvwRf6k1QYaBSQCaiKqX7EyT2S3hX6TNEEASKmriiar72XQ60GvKVKwRpRrhu2_EQvZ6e_FxiRnwC_ygiPPuU9Yha_nuRhhPr8htML_PvCQSBf9q4M0u-3jnYOX_6W7yw/s4130/P1010120.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4130" data-original-width="3101" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCBUZN79NzoNRsBUHB2mJ-zO6DHDxm55Sg6atUYGe5w1-1vbWwlpEW8bBBHHvwRf6k1QYaBSQCaiKqX7EyT2S3hX6TNEEASKmriiar72XQ60GvKVKwRpRrhu2_EQvZ6e_FxiRnwC_ygiPPuU9Yha_nuRhhPr8htML_PvCQSBf9q4M0u-3jnYOX_6W7yw/s320/P1010120.JPG" width="240" /></a></div><p><br /><span class="css-901oao css-16my406 r-poiln3 r-bcqeeo r-qvutc0" data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-border-bottom="" data-darkreader-inline-border-left="" data-darkreader-inline-border-right="" data-darkreader-inline-border-top="" data-darkreader-inline-color="" face="TwitterChirp, -apple-system, BlinkMacSystemFont, "Segoe UI", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: rgba(24, 26, 27, 0.03); --darkreader-inline-border-bottom: #8c8273; --darkreader-inline-border-left: #8c8273; --darkreader-inline-border-right: #8c8273; --darkreader-inline-border-top: #8c8273; --darkreader-inline-color: #dad7d2; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.03); border: 0px solid black; box-sizing: border-box; color: #e7e9ea; display: inline; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; letter-spacing: normal; line-height: inherit; margin: 0px; min-width: 0px; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: pre-wrap; word-spacing: 0px;"></span></p><br /><br />Gallo cedrone (Tetrao urogallus) su placca di scisto (larga circa 10 cm.), datato 15.000 anni, dal sito paleolitico all'aperto sul Reno del comune di Gonnersdorf, Renania-Palatinato, Germania, scoperto nel 1968. Visita il sito sulla foto per altra immagine intera del ciottolo.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1tSy8Im6xhFjTgZYGCctanPVnvYu0ONzog-2ui5Gd_6aZpfrlBsvmzYAufAxPtT1p_QTiIXDdMXc7jH7WDYAX1syj9btV8dU4M-KPI8Js43bXMzZ4jXSigQp6-OM2ygwGKr81podBi7QgToL8J4lPrfHTFNgLNj2SxO_SVqW7TChaXzjRuwn6d78GZw/s1183/E2OYfiOXEAAG_6Y.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="744" data-original-width="1183" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1tSy8Im6xhFjTgZYGCctanPVnvYu0ONzog-2ui5Gd_6aZpfrlBsvmzYAufAxPtT1p_QTiIXDdMXc7jH7WDYAX1syj9btV8dU4M-KPI8Js43bXMzZ4jXSigQp6-OM2ygwGKr81podBi7QgToL8J4lPrfHTFNgLNj2SxO_SVqW7TChaXzjRuwn6d78GZw/s320/E2OYfiOXEAAG_6Y.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4JSpLF8ozA-nmwFZ-yh62oLpgMdKLyUxz7rB3D1SD1nx6JP2wC3Ec4Hu1rG5plIDHICBKU2DOJsDwakjRflNL-LTiE_XIZQOsgEDQbArL9ZcxViRNojtUOYTO2GxSiLrgdlKlJY0bOOwX09ZWWqE3JF_ux2oDvT_SugjH-aNvnquuded3MM_RR0j3lg/s4008/E2OYlT6XsAAdkye.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3023" data-original-width="4008" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4JSpLF8ozA-nmwFZ-yh62oLpgMdKLyUxz7rB3D1SD1nx6JP2wC3Ec4Hu1rG5plIDHICBKU2DOJsDwakjRflNL-LTiE_XIZQOsgEDQbArL9ZcxViRNojtUOYTO2GxSiLrgdlKlJY0bOOwX09ZWWqE3JF_ux2oDvT_SugjH-aNvnquuded3MM_RR0j3lg/s320/E2OYlT6XsAAdkye.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></p><br /><br />Figure sovrapposte incise su ciottolo (largo circa 9 cm.) datate 15.000 anni, dal sito paleolitico all'aperto sulle rive del Reno del comune di Gonnersdorf, Renania Palatinato, Germania, scoperto nel 1968. 1-probabile gallo cedrone (anche se la forma del becco è incerta) in 3 fasi di movimento che corre; 2-altro uccello e cedrone più piccolo.<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ7-H8DHTtY_PG2BWRr07kehdT2gruiKUUEkVVj9FUb8hrX6GHiJCjPSG5CV06SfVuFbew1E-grZVAjJq99LtbWq4KOXoyVDst6BjYJfPaAb0Z3K1fdxQxyT11PPaJ4l9KuCOg25FLYNQd-uqHZyFcdyc1lqdZFKIJXv9ry1BzZon_eM0viyll4pFNZg/s1184/gonnersdorf-bibit.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="867" data-original-width="1184" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ7-H8DHTtY_PG2BWRr07kehdT2gruiKUUEkVVj9FUb8hrX6GHiJCjPSG5CV06SfVuFbew1E-grZVAjJq99LtbWq4KOXoyVDst6BjYJfPaAb0Z3K1fdxQxyT11PPaJ4l9KuCOg25FLYNQd-uqHZyFcdyc1lqdZFKIJXv9ry1BzZon_eM0viyll4pFNZg/s320/gonnersdorf-bibit.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY0GZARjzrPBAve9A9mLHCw9JpVwS5z4968ZxCy6KeADVJmi_ylJC_I7ujUVFEhb81MORO5-n4W-yCSY5_Cp8mHtiAuxVMixPmKk6GFRvPdTdz9p6B0rQWcrzgrvn4MSr0UVvc4jypLmEhHGkT6wFm4q0eIpsb_O4ndemAEN8CcjaUO11xF-K7Mj84Zg/s3217/1-gonnersdorf-gallo-cedrone.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3217" data-original-width="2200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY0GZARjzrPBAve9A9mLHCw9JpVwS5z4968ZxCy6KeADVJmi_ylJC_I7ujUVFEhb81MORO5-n4W-yCSY5_Cp8mHtiAuxVMixPmKk6GFRvPdTdz9p6B0rQWcrzgrvn4MSr0UVvc4jypLmEhHGkT6wFm4q0eIpsb_O4ndemAEN8CcjaUO11xF-K7Mj84Zg/s320/1-gonnersdorf-gallo-cedrone.JPG" width="219" /></a></div><br /><p></p><br /><br />LA-MOUTHE - LES-EYZIES-DE-TAYAC - FRANCIA<br /><br />Stambecco inciso sul retro della lampada d'arenaria (misure:17 x 20 cm; datata 17.000 anni) della grotta paleolitica La Mouthe, comune di Les-Eyzies-de-Tayac, dipartimento Dordogna, Nuova Aquitania, Francia, scoperta nel 1894 con più di 200 figure di arte parietale. In totale, le lampade paleolitiche conosciute sono oggi 300.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXi9z8Pe2QWmD9PnwHrGboqto5tZX-BGr4L5XoCMQQMFRVhDyb8CogiZ8spa2DMN0_BaxTvfiPCGY22lnZWZFaeAkQBMkUaAuPWxIFXOdPYYsCW7MPbgSdBREtpAaq6h2kSyjllleQj44sgfrYvhhw7VBzh2bE0xonk2qp9mmuUIEtwZyezybe3VMOCA/s2000/F152-2-lampe-la-mouthe.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1582" data-original-width="2000" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXi9z8Pe2QWmD9PnwHrGboqto5tZX-BGr4L5XoCMQQMFRVhDyb8CogiZ8spa2DMN0_BaxTvfiPCGY22lnZWZFaeAkQBMkUaAuPWxIFXOdPYYsCW7MPbgSdBREtpAaq6h2kSyjllleQj44sgfrYvhhw7VBzh2bE0xonk2qp9mmuUIEtwZyezybe3VMOCA/s320/F152-2-lampe-la-mouthe.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfjaBLNjw5FxCrlDWW00LdBhxSaLNPIxxWpUtrvGOSPPS28JvWxvWlDAdhyCXdJGpxEz0ApmMRcv5Bncm6NN49psPZ2gICc9FIdiChbC0TyDpDOxnPOGsj5gL6ZWBZj7iIjfBsDFkZ8KsIpbGluZrua2ZFtGaiq7gvfjjjXM31qujwVXPNxgscQguzSg/s4406/P1010107.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3100" data-original-width="4406" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfjaBLNjw5FxCrlDWW00LdBhxSaLNPIxxWpUtrvGOSPPS28JvWxvWlDAdhyCXdJGpxEz0ApmMRcv5Bncm6NN49psPZ2gICc9FIdiChbC0TyDpDOxnPOGsj5gL6ZWBZj7iIjfBsDFkZ8KsIpbGluZrua2ZFtGaiq7gvfjjjXM31qujwVXPNxgscQguzSg/s320/P1010107.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><p> </p>LIMEUIL - VAL VEZERE - FRANCIA<br /><br /><br />Incisioni di figure sovrapposte su osso con volpe addormentata, volpe di profilo, volpe in prospetto, cavallo, toro, altro animale indefinito, fra i 300 esemplari di incisioni su osso e ciottolo (arte mobiliare), datati 12.000 anni, emersi dal sito paleolitico all'aperto del comune di Limeuil, sulle rive del fiume Vézère, dipartimento Dordogna, Francia, scoperto nel 1909, esteso 30 metri.<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBAr2jYAm2a2v08uVRTQ7YajZjr4d3SgE7DT07EmzCoQACdL-mikb4FUZSbEyucZQ52t2f8Rctnsf5L58o3FLwAiTxNjeBatjiMifZ8bwG0h2_XGSzOWcLP6e0jWQ957cpFGTKGh9J8Sf4sApTu4QJrr_ckUAhoVGt6KcDEGLY0Es2FO-krQ0y6dq6sQ/s850/Limeuil-Dordogne-diaphyse-osseuse-avec-renard-grave-Limeuil-Dordogne-bone.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="850" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBAr2jYAm2a2v08uVRTQ7YajZjr4d3SgE7DT07EmzCoQACdL-mikb4FUZSbEyucZQ52t2f8Rctnsf5L58o3FLwAiTxNjeBatjiMifZ8bwG0h2_XGSzOWcLP6e0jWQ957cpFGTKGh9J8Sf4sApTu4QJrr_ckUAhoVGt6KcDEGLY0Es2FO-krQ0y6dq6sQ/s320/Limeuil-Dordogne-diaphyse-osseuse-avec-renard-grave-Limeuil-Dordogne-bone.png" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN33CnUVm4bdxDDnlOuV5EfpZ1mINXQN1kbrYkZB5FDX9OVqTXZQGe1YB0f01u2JH-jNP1ARLa3_Ww3-_6HfbbTXrMdYpWcIgGCn2S5DjcITzJMe1gQSueL_YXS95--9a3gdzHuEpGoLibEQIv4MQEqX_LHh-by1Vz2Gb0DlJ4O2b7vrFY1we7dIgbmw/s3880/P1010097.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3089" data-original-width="3880" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN33CnUVm4bdxDDnlOuV5EfpZ1mINXQN1kbrYkZB5FDX9OVqTXZQGe1YB0f01u2JH-jNP1ARLa3_Ww3-_6HfbbTXrMdYpWcIgGCn2S5DjcITzJMe1gQSueL_YXS95--9a3gdzHuEpGoLibEQIv4MQEqX_LHh-by1Vz2Gb0DlJ4O2b7vrFY1we7dIgbmw/s320/P1010097.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi23z8l3bpRB-kBMH2CxGSURNaAuUXJHO8mPJmkk03E_74a0vNDvRWHyuYOj-du54ktDnISnb2zeY0TN3bSWGLHQZunMrLky3JMUbs-oWPgPqOeUXZvWsJ5p7GvkxVXg_KV7QOvoHuk6EAwhc1GW2W35DX7_dyzzuAJDXFJVA8wFQJu4ueOl06OaTKYRw/s4008/P1010100.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3157" data-original-width="4008" height="252" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi23z8l3bpRB-kBMH2CxGSURNaAuUXJHO8mPJmkk03E_74a0vNDvRWHyuYOj-du54ktDnISnb2zeY0TN3bSWGLHQZunMrLky3JMUbs-oWPgPqOeUXZvWsJ5p7GvkxVXg_KV7QOvoHuk6EAwhc1GW2W35DX7_dyzzuAJDXFJVA8wFQJu4ueOl06OaTKYRw/s320/P1010100.JPG" width="320" /></a></div><br /><br /><br />Figure sovrapposte (cavalli-renna) su una di 300 lastre calcaree incise (lunga 28 cm; datata 13.000 anni) emerse dal riparo paleolitico nel comune di Limeuil, alla confluenza del fiume Vezere, dipartimento Dordogna, Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1909, lungo 30 metri.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguosMTbgykMxy_wDwNsKnoySkP_3wbwEVWNmHaOaOBJ1qVO9tFQeO_2zIzvF1ofunH9vyV-UdYHXKnzBYUWZFnra-D7d4mSttJlHy27TbbmRqrTEIjCcmlU_WMOOVavG6paVGCeHqKBd-zHQ-eamHVA0_LGpGSze0syBaKo82k-kfcX0pYImjt6Nx9Pw/s758/limeuil-renna-che-bruca.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="758" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguosMTbgykMxy_wDwNsKnoySkP_3wbwEVWNmHaOaOBJ1qVO9tFQeO_2zIzvF1ofunH9vyV-UdYHXKnzBYUWZFnra-D7d4mSttJlHy27TbbmRqrTEIjCcmlU_WMOOVavG6paVGCeHqKBd-zHQ-eamHVA0_LGpGSze0syBaKo82k-kfcX0pYImjt6Nx9Pw/s320/limeuil-renna-che-bruca.jpg" width="320" /></a></div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAjxt_0cpmanToon1xXnpWgJVJgGUpOfyi7eCNza7HfW3wWQNzAB7mXbjicOjQXBp-H2usp7LGEmfAKaZwc-KhuIHXnemGWNGrFL35fiX6cXafuglfhhLIsf_g-w5y89_vnFktk0mh-lH0bg4ptmh7Gz4ql-koHRvnnmKwnKnyqm3YBTEG-OHat9pOgQ/s3103/Limeuil-placca-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3103" data-original-width="2862" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAjxt_0cpmanToon1xXnpWgJVJgGUpOfyi7eCNza7HfW3wWQNzAB7mXbjicOjQXBp-H2usp7LGEmfAKaZwc-KhuIHXnemGWNGrFL35fiX6cXafuglfhhLIsf_g-w5y89_vnFktk0mh-lH0bg4ptmh7Gz4ql-koHRvnnmKwnKnyqm3YBTEG-OHat9pOgQ/s320/Limeuil-placca-ricostruzione.JPG" width="295" /></a></div><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></p><p>Ciottolo di calcare inciso con figura di stambecco datata 15.000 anni, larghezza massima 15 cm., dal sito paleolitico all'aperto vicino al villaggio medievale di Limeuil, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1909 con 200 reperti raffigurati.</p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTm1VoNpI4s7ytTM0F3RJdbyo3NMaLxTDspAtfD37SbcvpEEp3tEOc6S5vTIIQ9MOa_FrOLO6Z09Nx-J7ZWV77_aPWznn5Y1wdQI9LslelXTtds6-QRoojuR4aPXvAePVcxl8vJ5RZwoYE3VU6ykFY_qcXjmxJsljRypjvSYehVSEaGhDteKO6NFYGug/s741/limeuil-stambecco.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="741" data-original-width="650" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTm1VoNpI4s7ytTM0F3RJdbyo3NMaLxTDspAtfD37SbcvpEEp3tEOc6S5vTIIQ9MOa_FrOLO6Z09Nx-J7ZWV77_aPWznn5Y1wdQI9LslelXTtds6-QRoojuR4aPXvAePVcxl8vJ5RZwoYE3VU6ykFY_qcXjmxJsljRypjvSYehVSEaGhDteKO6NFYGug/s320/limeuil-stambecco.jpg" width="281" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS9GCB-wxLzCpQKhO3ZHZQpf9FudtW-yUt34mByhVRGeSxQ85VfEDr4H8gww0F-YFqtO_s8lI8OZi3x6R34Bm3o08HcCct6KwCcwyUKUtcQF82RhXSUVcA9RKeGj-AUqG_W8A7GrwWJ7iWvJ3CIbC4ji11OM5xRV6f_Y1XfDNhN0fyzGSRH6V_ZgFDcQ/s4242/limeuil-stambecco-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3100" data-original-width="4242" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS9GCB-wxLzCpQKhO3ZHZQpf9FudtW-yUt34mByhVRGeSxQ85VfEDr4H8gww0F-YFqtO_s8lI8OZi3x6R34Bm3o08HcCct6KwCcwyUKUtcQF82RhXSUVcA9RKeGj-AUqG_W8A7GrwWJ7iWvJ3CIbC4ji11OM5xRV6f_Y1XfDNhN0fyzGSRH6V_ZgFDcQ/s320/limeuil-stambecco-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p> </p><br /><br />VALLE DEL FIUME EVRE - SAULGES - FRANCIA<br /><br /><br />Placchetta di scisto incisa con figure di ghiottone datata 13.000 anni (larga 10 cm) fra 300 esemplari da una delle 20 grotte paleolitiche nella valle del fiume Evre, comune di Saulges, massiccio montuoso Armoricain, dipartimento Mayenne, regione Loyre, Francia, scoperta dal 1876, ornata all'interno con 270 figure rupestri.<br /><br />Il movimento dell'animale è indicato dalle zampe multiple tipiche del dinamismo nell'arte paleolitica. Tuttavia lo schematismo della figura ne indica l'epoca tarda (Paleolitico finale), in opposizione al naturalismo dell'arte paleolitica classica.<br /><br />"Il ghiottone o volverina (Gulo gulo Linnaeus, 1758) è un mammifero carnivoro della famiglia dei mustelidi, diffuso nelle zone artiche di Europa, Asia e America. Rappresenta l'unica specie ascritta al genere Gulo (Pallas, 1780)". (Wikipedia)<p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHrzUk2LHulkDSziH3To1u2iabaSN7JUZjio2C14I_JzTEvYMpBJYG3x96BW5KP6eX_4lzEtKdFyug9bcKiHq9rV6u2ou8EYwWXhW5Og1YNLznIoWsdBq29uNz3WqI_fAoMWuOZQBYMp2IihC9gnIh8pbfqCoVpfuaQlJCF5OyE5-Ec0bhjamXxl0J7w/s810/ghiottone-galet.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="536" data-original-width="810" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHrzUk2LHulkDSziH3To1u2iabaSN7JUZjio2C14I_JzTEvYMpBJYG3x96BW5KP6eX_4lzEtKdFyug9bcKiHq9rV6u2ou8EYwWXhW5Og1YNLznIoWsdBq29uNz3WqI_fAoMWuOZQBYMp2IihC9gnIh8pbfqCoVpfuaQlJCF5OyE5-Ec0bhjamXxl0J7w/s320/ghiottone-galet.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7l2TSuO7eAOfyhBL4SitvL73Jm49bYVM7i5WW78epeZvQj0pWtQNxSMB40m-MyhxU-jlSR5aZGR1zAaskOw48YchGsAx1NRjo5X_FLryeGyULZB5CCQRlt8O9T-cLvPf9fxKtotwg_TGBTant5jU30n6YYAM9RHz1zadpncgyWiz6jZTG7o310Szvtg/s4175/1sopra.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3009" data-original-width="4175" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7l2TSuO7eAOfyhBL4SitvL73Jm49bYVM7i5WW78epeZvQj0pWtQNxSMB40m-MyhxU-jlSR5aZGR1zAaskOw48YchGsAx1NRjo5X_FLryeGyULZB5CCQRlt8O9T-cLvPf9fxKtotwg_TGBTant5jU30n6YYAM9RHz1zadpncgyWiz6jZTG7o310Szvtg/s320/1sopra.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7gZmDz-gY-E6qZixqZLB3Ns3t-r-B8hS4F2HnpM04fC-fIR6ub7dvytvX4xc-HAB5quOQgR8SnZZNH680dc3VSQ1Ez6xU0oucUjSkU2Tww9GL1KeiAkhLkqM34NXvpZriZ-u_k54OGSdT9Bo5SlY7JoNkXo0Oq-oc5H_yfmXrIy9TvFT0SLW-lX-9mQ/s4175/2sotto.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3009" data-original-width="4175" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7gZmDz-gY-E6qZixqZLB3Ns3t-r-B8hS4F2HnpM04fC-fIR6ub7dvytvX4xc-HAB5quOQgR8SnZZNH680dc3VSQ1Ez6xU0oucUjSkU2Tww9GL1KeiAkhLkqM34NXvpZriZ-u_k54OGSdT9Bo5SlY7JoNkXo0Oq-oc5H_yfmXrIy9TvFT0SLW-lX-9mQ/s320/2sotto.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYy5P2n3NpE8ppYMPUmFF9hPMRseULkobiMubRhYcOAF85f8B6Fp4ebpEMNBsbSRhRCFfBGYd_46YtWOj-r6fOmYaXZRWbV8pM4uw47-FudkNw1Vw6AM6bCAviLu9L1q3XZf7kBkW4jHuen0hNhDLEFKohYiUWiSrGBqiM7C_Z0Mi5VxhjP8bdJ8MtjQ/s960/390568.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYy5P2n3NpE8ppYMPUmFF9hPMRseULkobiMubRhYcOAF85f8B6Fp4ebpEMNBsbSRhRCFfBGYd_46YtWOj-r6fOmYaXZRWbV8pM4uw47-FudkNw1Vw6AM6bCAviLu9L1q3XZf7kBkW4jHuen0hNhDLEFKohYiUWiSrGBqiM7C_Z0Mi5VxhjP8bdJ8MtjQ/s320/390568.jpg" width="320" /></a></div><br /><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><br /><br />ABRI VILLEPIN - TURSAC - FRANCIA<br /><br />Figure di cavalli in fila intagliate su corno di renna (lungo circa 25-30 cm., datato 14.000 anni) fra i reperti del riparo paleolitico Abri Villepin, comune di Tursac, Val Vezere, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, profondo 10 metri, scoperto nel 1917.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghR1oLRLzhUq2h5WuZ5cq5ywhm3PukyDe1hnQPH_5eajxWRVDM6F_3qxTMuccDfeAl-yJcvRexG4hvGOumq2jMAJD0GmKDb8ixhMXZHEeC6o5EoL4zWGC3bIxaAZtD1r40UIlgGeKEFUI6B1_QwGQaIzgIilo3dgMxL0Z5QC7bYErL5lE-jizAr8_F-g/s10520/abri-villepin.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="927" data-original-width="10520" height="28" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghR1oLRLzhUq2h5WuZ5cq5ywhm3PukyDe1hnQPH_5eajxWRVDM6F_3qxTMuccDfeAl-yJcvRexG4hvGOumq2jMAJD0GmKDb8ixhMXZHEeC6o5EoL4zWGC3bIxaAZtD1r40UIlgGeKEFUI6B1_QwGQaIzgIilo3dgMxL0Z5QC7bYErL5lE-jizAr8_F-g/s320/abri-villepin.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUN3pjU6wFAxlcFbTNR96guQgOnQoKC66yFkaCAG52gD6UkCV841xLtR_Ke-bg7t3mnKQHcWYyd2FKG_YYsdw_-CoPPKDEhINid7W97bYdu_suHyLPTm6_iquJFynRFc91rQwmMnXcVAtPcfDvxopUOpG_JvG5Cq3uTyQbnD52l6fUCk3pEe7Cd2mv_g/s4503/P1010066.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1422" data-original-width="4503" height="101" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUN3pjU6wFAxlcFbTNR96guQgOnQoKC66yFkaCAG52gD6UkCV841xLtR_Ke-bg7t3mnKQHcWYyd2FKG_YYsdw_-CoPPKDEhINid7W97bYdu_suHyLPTm6_iquJFynRFc91rQwmMnXcVAtPcfDvxopUOpG_JvG5Cq3uTyQbnD52l6fUCk3pEe7Cd2mv_g/s320/P1010066.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><br /><br />Placchetta di scisto con figure sovrapposte (datate 14.000 anni; larghezza massima 9 cm.) fra altri 4 esemplari del riparo paleolitico Abri Villepin, comune di Tursac, Val Vezere, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, profondo 10 metri, scoperto nel 1917.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhohTbV63wj4B3owy1Ku5YaxJO_vqH1OFFs_ulhZPR4G5ENrXBVg56V4G4rV2Ffzy0NNZ7LI714PdKE9_EcXY7cZDT4o2oAp1OLZ7QP4ehgqpem4noCwY8dX2A7Y9wJMMyqkhL9Ljp3s-HjLO022JptPVHMbd9xo6wwm8akeqeSu9ukglZzrHZ8KxMwhg/s3507/P1010061.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3051" data-original-width="3507" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhohTbV63wj4B3owy1Ku5YaxJO_vqH1OFFs_ulhZPR4G5ENrXBVg56V4G4rV2Ffzy0NNZ7LI714PdKE9_EcXY7cZDT4o2oAp1OLZ7QP4ehgqpem4noCwY8dX2A7Y9wJMMyqkhL9Ljp3s-HjLO022JptPVHMbd9xo6wwm8akeqeSu9ukglZzrHZ8KxMwhg/s320/P1010061.JPG" width="320" /></a></div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFMVzrLdcontVcllkmZcfKBkftBxKWDCdODLpExXgpUCCH9lS_q1k9TpgS_iqKTFrOJkRETQxEgzEVu0snqyzzILIppl__mBYHTlQl6iMYc0f7g0rsVchy2JsvD9U6ny_OoCN7JQnCBeishSOPxRWKJLvEgwgc_j7qQJH0rEfutW30ThbUhHPVg9mS1Q/s758/2abri-villepin.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="758" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFMVzrLdcontVcllkmZcfKBkftBxKWDCdODLpExXgpUCCH9lS_q1k9TpgS_iqKTFrOJkRETQxEgzEVu0snqyzzILIppl__mBYHTlQl6iMYc0f7g0rsVchy2JsvD9U6ny_OoCN7JQnCBeishSOPxRWKJLvEgwgc_j7qQJH0rEfutW30ThbUhHPVg9mS1Q/s320/2abri-villepin.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiELA7Q48iyiBeer1XbOg-Of8sQxiPfzxL0rttS5euzCXkbUEtmG-cSe-cQQRKYBqESx1vKg9j8O2HMxl5mRVZ738zj43AS1w8XJBKzIWZ_m5_25En_Zrnf9aixcj1UX2qy6YFrkB7Dz-gntRWwKrX0P-6V1zyOxj0BzvxGyVSq4VSM_mIt4Ao5gygqaA/s4447/P1010059.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2099" data-original-width="4447" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiELA7Q48iyiBeer1XbOg-Of8sQxiPfzxL0rttS5euzCXkbUEtmG-cSe-cQQRKYBqESx1vKg9j8O2HMxl5mRVZ738zj43AS1w8XJBKzIWZ_m5_25En_Zrnf9aixcj1UX2qy6YFrkB7Dz-gntRWwKrX0P-6V1zyOxj0BzvxGyVSq4VSM_mIt4Ao5gygqaA/s320/P1010059.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><p> </p><br />LAUGERIE BASSE - LES-EYZIES-DE-TAYAC-SYREUIL - FRANCIA<br /><br /><br />Blocco di pietra calcarea con figure sovrapposte datate 15.000 anni, alto 37 cm., fra 600 manufatti provenienti dal riparo paleolitico di Laugerie Basse, comune di Les Eyzies de Tayac Syreuil, sponda destra del fiume Vezere, dipartimento Dordogna, Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1864.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYjg7EiWRukksnNfTL_Kq8kwPZdN57GWa4tl-Xca5PPAiJA7JjdDWacdJntZWz14t4PNHy4bVoEru6pL_ZHqn9ytkgS23psuoLt5A-tAE-61szh1kj372_dKaEx52VxGuvDpL3G1ncPM0oDY_bD12V8yZCboihZ8iR6o3IxRN76rrBgMT2sMPUs14PeA/s753/abri-de-laugeriee-basse.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="753" height="276" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYjg7EiWRukksnNfTL_Kq8kwPZdN57GWa4tl-Xca5PPAiJA7JjdDWacdJntZWz14t4PNHy4bVoEru6pL_ZHqn9ytkgS23psuoLt5A-tAE-61szh1kj372_dKaEx52VxGuvDpL3G1ncPM0oDY_bD12V8yZCboihZ8iR6o3IxRN76rrBgMT2sMPUs14PeA/s320/abri-de-laugeriee-basse.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhquWziwFViMe7HWF-k4lJSUUGIbENfpcUpO_Q4WAzqH9hmUKNgbRNk4BzJO0ikQRt0LtZqPWsypxvbrjppmpC7bbRhQ_3AQ8sXpASQVT9_oBs3CTcELjFSjAFqj8QkCsgThqhVRlIL5B7prCVh_rrvXsltIfTgYHZq9I8g9o4TCW0EVlKuPWjomUvMrA/s3112/laugerie-basse-blocco-schema.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2984" data-original-width="3112" height="307" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhquWziwFViMe7HWF-k4lJSUUGIbENfpcUpO_Q4WAzqH9hmUKNgbRNk4BzJO0ikQRt0LtZqPWsypxvbrjppmpC7bbRhQ_3AQ8sXpASQVT9_oBs3CTcELjFSjAFqj8QkCsgThqhVRlIL5B7prCVh_rrvXsltIfTgYHZq9I8g9o4TCW0EVlKuPWjomUvMrA/s320/laugerie-basse-blocco-schema.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpq4_AI8rdCAFf27i2Ad5VseEddOzYYTgjeHsUM0-7FzZZQ11cB6Ik0RAkCFKNcey-RYDnhzLuf5FOq_l7Ij3ymNvA2nCDWA_Wrh2_tbrVfA4i8SvmWrpOh_p0Ki1KkFNJXaVNGLhGaU-DiqLfx_jIjOnUsMfjSq9rwZmZsE9JQtMtypBDPlTJM2WTEw/s3224/laugerie-basse-blocco-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3224" data-original-width="2939" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpq4_AI8rdCAFf27i2Ad5VseEddOzYYTgjeHsUM0-7FzZZQ11cB6Ik0RAkCFKNcey-RYDnhzLuf5FOq_l7Ij3ymNvA2nCDWA_Wrh2_tbrVfA4i8SvmWrpOh_p0Ki1KkFNJXaVNGLhGaU-DiqLfx_jIjOnUsMfjSq9rwZmZsE9JQtMtypBDPlTJM2WTEw/s320/laugerie-basse-blocco-ricostruzione.JPG" width="292" /></a></div><p><br /></p><br /><br />GROTTA DELLE SETTECANNELLE - ISCHIA DI CASTRO - VITERBO<br /><br /><br /> Figure sovrapposte, datate 13.000 anni, su uno dei 10 ciottoli incisi, larghezza massima 12 cm., della grotta paleolitica detta "delle Settecannelle", formatasi dall'erosione di un banco di tufo, profonda 18 metri, comune di Ischia di Castro, provincia di Viterbo, Lazio. Occupata dal Paleolitico all'epoca storica, gli scavi archeologici sono iniziati nel 1985. Immersa nella verdeggiante vegetazione del Fosso Paternale, affluente del fiume Fiora, la sua denominazione si riferisce evidentemente all'abbondanza di acqua a cui si poteva accedere dal riparo della roccia, essenziale alla sussistenza di un insediamento umano.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-osBA2lYVza519pVy5qupfdzVJltm5Rf1MfZG7p4xO3YRjZMzIgAQnk1VZFmg4RpfjyKtrcepRbIhqmnM4JUcrjaQtnl8WpPsTaCblfVtk5xxKjHYh2rPAyWR8wWRim1z55tuls6Hnz2b_39lUcEhTnzuhFNROFyDgKA4UUDSHdSt7AjGs9J-O4NSaQ/s920/FG1FggKWUAYXI3o.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="920" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-osBA2lYVza519pVy5qupfdzVJltm5Rf1MfZG7p4xO3YRjZMzIgAQnk1VZFmg4RpfjyKtrcepRbIhqmnM4JUcrjaQtnl8WpPsTaCblfVtk5xxKjHYh2rPAyWR8wWRim1z55tuls6Hnz2b_39lUcEhTnzuhFNROFyDgKA4UUDSHdSt7AjGs9J-O4NSaQ/s320/FG1FggKWUAYXI3o.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTYDiaJ8wIAlZJo5ovCnVEdzlqB9SQ5Mbd-17WcZ8LhhZEl7fmxgz36iHmI1qafMjnycNLV8_qc5fpgVglyIQBpUU0rDlMMVurN6LEmUOIbLJJJcG7wZl3NJSpDlTuVATwBrWHsNEu8Zq_w2iHnIkHqfOH3cy4Xffith_WtI0PBOF4HbUjQ3Gmhjvx6Q/s4392/2-settecannelle-incisioni-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3136" data-original-width="4392" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTYDiaJ8wIAlZJo5ovCnVEdzlqB9SQ5Mbd-17WcZ8LhhZEl7fmxgz36iHmI1qafMjnycNLV8_qc5fpgVglyIQBpUU0rDlMMVurN6LEmUOIbLJJJcG7wZl3NJSpDlTuVATwBrWHsNEu8Zq_w2iHnIkHqfOH3cy4Xffith_WtI0PBOF4HbUjQ3Gmhjvx6Q/s320/2-settecannelle-incisioni-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoKSSrhALutI8k3oQFjzDQHS17P-fAmTZ1Qt-TAQ2tagfa1Xud1X6crIRp3MTFAYNy3uRn0s4XMMfyUiP6u-EkfvejBuJ_2Wmbgn9UX7VufT_4XfLQVTN35RRrnFKAFWSvfE-N92g0zDKGYBcq4Tz6oYF0SR_BUCNg98i5TQf8MDpPvc-_REWTW7VjmQ/s4464/3-settecannelle-incisioni-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3134" data-original-width="4464" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoKSSrhALutI8k3oQFjzDQHS17P-fAmTZ1Qt-TAQ2tagfa1Xud1X6crIRp3MTFAYNy3uRn0s4XMMfyUiP6u-EkfvejBuJ_2Wmbgn9UX7VufT_4XfLQVTN35RRrnFKAFWSvfE-N92g0zDKGYBcq4Tz6oYF0SR_BUCNg98i5TQf8MDpPvc-_REWTW7VjmQ/s320/3-settecannelle-incisioni-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBWUinzzmK-JSYlXQRg29NJTYVd9Trw9MFq9eVAvYhRbeI46t45ANSguqXeb0lMLr5JffDc7fEunf2UIJ3QsFAKQmIkHZMWVuX_iVukhK2RPFS77YpReYe-KDYng-agmTvhO7e6V6pT4LiZxkwrGsqCWk88uVQtnE1GwB0nA384RYA4_Ys39Mbn0brDQ/s3195/4-settecannelle-incisioni-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3195" data-original-width="1570" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBWUinzzmK-JSYlXQRg29NJTYVd9Trw9MFq9eVAvYhRbeI46t45ANSguqXeb0lMLr5JffDc7fEunf2UIJ3QsFAKQmIkHZMWVuX_iVukhK2RPFS77YpReYe-KDYng-agmTvhO7e6V6pT4LiZxkwrGsqCWk88uVQtnE1GwB0nA384RYA4_Ys39Mbn0brDQ/s320/4-settecannelle-incisioni-ricostruzione.JPG" width="157" /></a></div><br /><br /><br />Figure sovrapposte, datate 13.000 anni, su uno dei 10 ciottoli incisi, largo 15 cm, della grotta paleolitica detta "delle Settecannelle", formatasi dall'erosione di un banco di tufo, profonda 18 metri, comune di Ischia di Castro, provincia di Viterbo, Lazio. Occupata dal Paleolitico all'epoca storica, gli scavi archeologici sono iniziati nel 1985. Immersa nella verdeggiante vegetazione del Fosso Paternale, affluente del fiume Fiora, la sua denominazione si riferisce evidentemente all'abbondanza di acqua a cui si poteva accedere dal riparo della roccia, essenziale alla sussistenza di un insediamento umano.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigitj0v0ftpdXpv43cBZTNJE8gjb_NUeliNYJt6NytktSAMDk2B3fh3qnkdW-XdIa2guJ4-GQFpv6LiRGFVljv-C8vLTtdFvW-4VLmolBXitUsk9ivXpjR6UuvVLI46qDg9rg_LUnA21DKlN6On5wmKyH_1qKV-fj9q1BxbzlJDgniOp6HxqwXUiZ75w/s920/42703684_335802430328915_7234758-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="920" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigitj0v0ftpdXpv43cBZTNJE8gjb_NUeliNYJt6NytktSAMDk2B3fh3qnkdW-XdIa2guJ4-GQFpv6LiRGFVljv-C8vLTtdFvW-4VLmolBXitUsk9ivXpjR6UuvVLI46qDg9rg_LUnA21DKlN6On5wmKyH_1qKV-fj9q1BxbzlJDgniOp6HxqwXUiZ75w/s320/42703684_335802430328915_7234758-1.jpg" width="320" /></a></span></div><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1tTYzDYdsa-bLRKZV3x50oagZhpAKkR80ojNdLt5jYI-Zo-lpgvg8zBUrtVl4OK-jEpOIcjdcTmbRWR7v1O3k78OlJ0AOXslDQbwvvjIXGTHhmBYorU7nrnAVWQd7uowfw2suXNf2Kjp-mkw31RAIsjs-mGtoTLNpuC1t7Z8QiZo2U5y3lKiAQIYyvA/s3484/Settecannelle-ciottolo-schema.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2566" data-original-width="3484" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1tTYzDYdsa-bLRKZV3x50oagZhpAKkR80ojNdLt5jYI-Zo-lpgvg8zBUrtVl4OK-jEpOIcjdcTmbRWR7v1O3k78OlJ0AOXslDQbwvvjIXGTHhmBYorU7nrnAVWQd7uowfw2suXNf2Kjp-mkw31RAIsjs-mGtoTLNpuC1t7Z8QiZo2U5y3lKiAQIYyvA/s320/Settecannelle-ciottolo-schema.JPG" width="320" /></a></div></span><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbzZ9EAew3VYcirrRB7HYmSEFd_icfMZq9ColEuEgCu1zbfTs9d5pTsUv56ALK8AR0I1cw1lJfa9_N6-7H3dKo6wx2YEDK2XaHlYdtP3YyX6V6Xh7jy12iJhYAcDxq4IoleuRbLv3twtlesY-NgcDUSIlluhB7ydzcBWdyXBGvwS7oGCsU9Ile9vjLvw/s4219/Settecannelle-ciottolo1-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3123" data-original-width="4219" height="237" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbzZ9EAew3VYcirrRB7HYmSEFd_icfMZq9ColEuEgCu1zbfTs9d5pTsUv56ALK8AR0I1cw1lJfa9_N6-7H3dKo6wx2YEDK2XaHlYdtP3YyX6V6Xh7jy12iJhYAcDxq4IoleuRbLv3twtlesY-NgcDUSIlluhB7ydzcBWdyXBGvwS7oGCsU9Ile9vjLvw/s320/Settecannelle-ciottolo1-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></p><br /><br /> GROTTE DI LA GARMA - CANTABRIA - SPAGNA<br /><br /><br /> <br /><br /> Statuetta femminile in corno di renna (alta 15 cm, datata 16.000 anni) dal complesso di grotte paleolitiche di La Garma, comune di Ribamontan al Monte, Cantabria, Spagna; contiene arte parietale con 92 figure animali oltre a segni astratti e impronte di mani; molta arte mobiliare come uno stambecco su costola bovina oltre a bastoni perforati, découpé di contorni, placchette di pietra decorate e ciondoli. La galleria inferiore è profonda 300 metri, scoperta nel 1995.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsjrsdnzvIGr1-H3PqNEmJVGEhnZre2r54a3qgJu5GeNajcFsG12nUV-wUol5AM2MY5byJF4gkPWx_GuO_lSAH6wmgbLivzB4kM7xuCl9UqFRKILWsiP18SfC3PoXDWUD1pgfG-pkdXZs1GgidqS036jaLZ3qchkluUZTd3cejyUiPfGLZaTSgnBSq1A/s474/la-garma-cave.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="474" data-original-width="152" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsjrsdnzvIGr1-H3PqNEmJVGEhnZre2r54a3qgJu5GeNajcFsG12nUV-wUol5AM2MY5byJF4gkPWx_GuO_lSAH6wmgbLivzB4kM7xuCl9UqFRKILWsiP18SfC3PoXDWUD1pgfG-pkdXZs1GgidqS036jaLZ3qchkluUZTd3cejyUiPfGLZaTSgnBSq1A/s320/la-garma-cave.jpg" width="103" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7i3dAqwIzxYk6mUg_5yFwIgyz7eh-E-jb3PmDncoBfl4mDM3-uRAQ15wfkmBoQwDDpc2ZesEs8oLm3wKWUwvjhyd889Pazr41OQ5UfXXxsOjkMs-i_6z4Bsal6Y3cVS-UAPuyAjE2gmsATw8E5eJs3c3xacDRkKCexMBgPLgFcgDn6q-KYEK3gqy-qQ/s4163/statuetta-la-garma-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2934" data-original-width="4163" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7i3dAqwIzxYk6mUg_5yFwIgyz7eh-E-jb3PmDncoBfl4mDM3-uRAQ15wfkmBoQwDDpc2ZesEs8oLm3wKWUwvjhyd889Pazr41OQ5UfXXxsOjkMs-i_6z4Bsal6Y3cVS-UAPuyAjE2gmsATw8E5eJs3c3xacDRkKCexMBgPLgFcgDn6q-KYEK3gqy-qQ/s320/statuetta-la-garma-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /><br /><br />Testa di cavallo incisa su osso (misure assenti, datazione: 16.000 anni) dal complesso carsico di grotte paleolitiche del monte La Garma, comune di Ribamontan al Monte, nei pressi del villaggio di Omoño, Cantabria, Spagna, estesa 2.008 metri, scoperta nel 1995 con 500 raffigurazioni parietali.</p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8R6B_EmJXkr-rHbHKF_dsumu2vg6jsnybHjvwNBmNIYALjH1DuMFlcNNjCGayM6wuckJ-GUChp8wRYalMvO4jTAjg2Gjy2dkqgxbbSq2rTBnvnJ17zwC8hDzykby7JL4sP1y3UqyIAcqHQLcGTa5lPnt6MTnmO8KK6JAAw1EDi7JvXvLnNVvGJhp9tw/s1580/la-garma.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1580" data-original-width="1580" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8R6B_EmJXkr-rHbHKF_dsumu2vg6jsnybHjvwNBmNIYALjH1DuMFlcNNjCGayM6wuckJ-GUChp8wRYalMvO4jTAjg2Gjy2dkqgxbbSq2rTBnvnJ17zwC8hDzykby7JL4sP1y3UqyIAcqHQLcGTa5lPnt6MTnmO8KK6JAAw1EDi7JvXvLnNVvGJhp9tw/s320/la-garma.jpg" width="320" /></a></span></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMOPreMtXoLXvOIyffBj8xP9FDGkqzZbf8SNAodHfI3yxQkDrrfKk2eboexT9-uA5xJwrzj1YJLCCGAdOEDF-1hFxhX7r9utJy4k-ZritE06U5odtjcWEDp1mtBiFtKhE1Sr1r3t8Oy--eFJ3qA2oHV0O7o40PpGbev4ZoSxqOo84DEjjmZTTzm9yL7w/s4380/La-garma-cavallo-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2544" data-original-width="4380" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMOPreMtXoLXvOIyffBj8xP9FDGkqzZbf8SNAodHfI3yxQkDrrfKk2eboexT9-uA5xJwrzj1YJLCCGAdOEDF-1hFxhX7r9utJy4k-ZritE06U5odtjcWEDp1mtBiFtKhE1Sr1r3t8Oy--eFJ3qA2oHV0O7o40PpGbev4ZoSxqOo84DEjjmZTTzm9yL7w/s320/La-garma-cavallo-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p>RIPARO ROCCIOSO DI LAUSSEL - DORDOGNA - FRANCIA <br /><br /> <br /><br /> Volto di statua di calcare a figura intera detta "Priapo di Laussel" per il suo aspetto itifallico, alta 40 cm., datata 22.000 anni, fra altre 7 figure umane del riparo paleolitico di Laussel, zona nel comune di Marquay, Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia. Figura intera: <a href="https://www.donsmaps.com/images33/img_6643lausselpriapus.jpg">https://www.donsmaps.com/images33/img_6643lausselpriapus.jpg</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjInJ3ON024ujorS1PzctKx4Vq2SXPPgYQ9R4z9MuBvkE_AAEHCZ_I-5Ccqi8a1telSxOjY-jxstNKslEIQ0XLvxbyGlQxI7xqt4c1Gl0R-smjIdV-CuC_2U9iEABaSQFZiIiDbeUEmB-tvlMtHb6eM0h8S6xii_o6VjmmpskU6G1d055n6NqHgtSALXg/s1606/img_6643lausselpriapus.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1606" height="287" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjInJ3ON024ujorS1PzctKx4Vq2SXPPgYQ9R4z9MuBvkE_AAEHCZ_I-5Ccqi8a1telSxOjY-jxstNKslEIQ0XLvxbyGlQxI7xqt4c1Gl0R-smjIdV-CuC_2U9iEABaSQFZiIiDbeUEmB-tvlMtHb6eM0h8S6xii_o6VjmmpskU6G1d055n6NqHgtSALXg/s320/img_6643lausselpriapus.jpg" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi80wtuoWcLY1XDXfTWyyLQf1IUajkg0BMDA9ZPenMla2MhP5-VCx4IWkMgceqAvImh7O251dtvPVOEmephibjaJjXCVPF48Qea6jUAXJmw6V5k4GbSxd_QziqElMdkcAytJL8gG_EhqV5U8ar6imKj8sl1BkK-YDzAhiljQc-fQo099PNtahcTRTX5ig/s4230/P1010034%20(1).JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2918" data-original-width="4230" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi80wtuoWcLY1XDXfTWyyLQf1IUajkg0BMDA9ZPenMla2MhP5-VCx4IWkMgceqAvImh7O251dtvPVOEmephibjaJjXCVPF48Qea6jUAXJmw6V5k4GbSxd_QziqElMdkcAytJL8gG_EhqV5U8ar6imKj8sl1BkK-YDzAhiljQc-fQo099PNtahcTRTX5ig/s320/P1010034%20(1).JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><br /><br />KOSTENKI - OBLAST DI VORONEZH - RUSSIA<br /><br /><br /> <br /><br />Statuetta in avorio di mammut, alta 11,4 cm, datata 25.000 anni, fra altre 10 del sito paleolitico di Kostenki, rive del fiume Don, Oblast di Voronezh, Russia, costituito da 26 aree che includono diverse tombe paleolitiche, scoperto nel 1953. La figura presenta capelli a caschetto, possiede un volto con naso molto grande alla Cyrano. Vedi tutti gli altri esemplari da Kostenki: <a href="https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Venuses_of_Kostenki">https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Venuses_of_Kostenki</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5UWRLeHU2m_dJyWK5ALBsVjywI3e20kcxDhld7RK9OuCqrPh8Qp7LLitqyf8-MFY3rj0JgsnGNk81E3xBmom8M9ZLjtls3zgxcc-tpznbCGGLomqAap2DSCxppOJqDJtchoAu9IeS1v-NZshakUIyL_iF4SfJF5DD2cpuppNTp-9rT3hdTgdVSTEYvQ/s1200/kostenkivenusp1100634.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1134" data-original-width="1200" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5UWRLeHU2m_dJyWK5ALBsVjywI3e20kcxDhld7RK9OuCqrPh8Qp7LLitqyf8-MFY3rj0JgsnGNk81E3xBmom8M9ZLjtls3zgxcc-tpznbCGGLomqAap2DSCxppOJqDJtchoAu9IeS1v-NZshakUIyL_iF4SfJF5DD2cpuppNTp-9rT3hdTgdVSTEYvQ/s320/kostenkivenusp1100634.jpg" width="320" /></a></div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLxciCh8Y0N9PwBlu5qQqgYj4pUXdY5kRInIVUFv1_1Qys41wuFQhWvZyEfzkyDV6dofTP07gh3aeYB0FSqaQSkQjkgWls2Btsw2ZjVg-HZRXSCnpXd5PZ-1feFwXBYyMMzqGJ_EhQOC5PJagsBfUfzPUTrd95gnBrIJ8eaRhMtP7vXQ9mGI8544ezNw/s4224/Kostenki-venere-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3042" data-original-width="4224" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLxciCh8Y0N9PwBlu5qQqgYj4pUXdY5kRInIVUFv1_1Qys41wuFQhWvZyEfzkyDV6dofTP07gh3aeYB0FSqaQSkQjkgWls2Btsw2ZjVg-HZRXSCnpXd5PZ-1feFwXBYyMMzqGJ_EhQOC5PJagsBfUfzPUTrd95gnBrIJ8eaRhMtP7vXQ9mGI8544ezNw/s320/Kostenki-venere-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><br /><br /> GROTTE DU PAPE - BRASSEMPOUY - FRANCIA <br /><br /><br /> <br /><br />Scultura-ritratto femminile in avorio di mammut detta "Dama di Brassempouy", alta 3,65 cm., datata 29.000 anni, scoperta nel 1894 assieme ad altre 6 figure umane in osso (sempre del Paleolitico Superiore) estremamente naturalistiche presso la Grotte du Pape, comune di Brassempouy, territorio di Chalosse ai piedi dei Pirenei, regione Nuova Aquitania, dipartimento Lande, Francia. Il ritratto in miniatura, mostra probabilmente un'acconciatura con trecce, coperte forse da un cappuccio a rete per tenerle in ordine.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbxjX2gqlqHQzL5R_OmJsEK6q0OmpiaZCayAc1ALxiohsJB96Ot6biEneE2--tud23qI05TNawgmoypE7gET5pyfcKWygGuNs7R6LsQI_DtTNJv7UU919utN8pDwy1Dio7AQICM32M7j0JKom-YbID6repeiTWBU-NtqH3eTq8IMh47k0Hohd8PW__iw/s770/Venus_of_Brassempouy.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="770" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbxjX2gqlqHQzL5R_OmJsEK6q0OmpiaZCayAc1ALxiohsJB96Ot6biEneE2--tud23qI05TNawgmoypE7gET5pyfcKWygGuNs7R6LsQI_DtTNJv7UU919utN8pDwy1Dio7AQICM32M7j0JKom-YbID6repeiTWBU-NtqH3eTq8IMh47k0Hohd8PW__iw/s320/Venus_of_Brassempouy.png" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN9M1eJEqh4XGgiFyIcBDA3PJ4KeiyAkXEtqne3CzfyNN8Y1wtQHzSlU6qJzzFsuJXf2VqYko-ag6arQZ7DLJvywKuho_idmzpAWn5cX-o9mtCAqXtH0v7G3KfP4-1eVyMj3G8fWUiz1Fo10MED-THoltnuiYg_6M1-sYs9vGp0crT97LPmvRTGj5A6g/s4034/Brassempouy-dama-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2868" data-original-width="4034" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN9M1eJEqh4XGgiFyIcBDA3PJ4KeiyAkXEtqne3CzfyNN8Y1wtQHzSlU6qJzzFsuJXf2VqYko-ag6arQZ7DLJvywKuho_idmzpAWn5cX-o9mtCAqXtH0v7G3KfP4-1eVyMj3G8fWUiz1Fo10MED-THoltnuiYg_6M1-sYs9vGp0crT97LPmvRTGj5A6g/s320/Brassempouy-dama-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><br /><br /><br /> BEDEILHAC-ET-AYNAT - ARIEGE - FRANCIA<br /><br /><br /> <br /><br />Pendente da dente di cavallo che ritrae un uomo alato, evidentemente uno sciamano, datato 15.000 anni, alto 4,7 cm., dalla grotta paleolitica decorata del comune di Bédeilhac-et-Aynat, dipartimento Ariege, regione Occitania, cordigliera Pirenaico-cantabrica, Francia, esplorata nel 1906, lunga 350 metri, vi sono state scoperte pitture rupestri e diversi manufatti.<br /><br />"Un dente canino di cavallo trafitto e scolpito. 4,7 cm. di lunghezza, scoperto nella sezione Jauze-Mandement, la terza terrazza. Faceva parte di una collana di denti perforati. La scultura rappresenta una testa umana con gli occhi, un naso molto grande, la bocca parzialmente aperta. La figura è incorniciata da una sorta di cappuccio. C'è una perforazione trasversale biconica attraverso il collo".<br /><br />(Da un documento dell'Università dello Utah)<p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHuws0yHAgS_9NsClhjywx4Ce_lm4Q9LZyI37UqEgYwaLVfdIb_gjsgOUv2wvgAgfSgE0nu4wlZwkDXkjspHyal1KXsAZj4GPwv_QadB9ssDa2XAZAy91XFkciY24dvVXL4okbbBwGDN-FBX-mgQ1RG5rMFczBLI8pRZgzCVYMov6VGBq_6jhzKNVWXA/s678/bedeilhac-profilo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="678" data-original-width="345" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHuws0yHAgS_9NsClhjywx4Ce_lm4Q9LZyI37UqEgYwaLVfdIb_gjsgOUv2wvgAgfSgE0nu4wlZwkDXkjspHyal1KXsAZj4GPwv_QadB9ssDa2XAZAy91XFkciY24dvVXL4okbbBwGDN-FBX-mgQ1RG5rMFczBLI8pRZgzCVYMov6VGBq_6jhzKNVWXA/s320/bedeilhac-profilo.jpg" width="163" /></a></div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicZuduLQHzBdC9MX62ia_PHgACWAWU3tGA0fQh-zZ1DrG2ekpdpzz394o2C6kM5RJTuwdmA_lISwXO-D1TmCJTEBBPZoUqU1JYJeeBsOxcanSAe8SlSOx4okWjUtZkh97qikfsph3ZnwO7rl0ZRj0FJtq9T4EnMxAHYvp6G_APHCzVTlsc558gX5kR9A/s567/1-bedeilhac.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="567" data-original-width="292" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicZuduLQHzBdC9MX62ia_PHgACWAWU3tGA0fQh-zZ1DrG2ekpdpzz394o2C6kM5RJTuwdmA_lISwXO-D1TmCJTEBBPZoUqU1JYJeeBsOxcanSAe8SlSOx4okWjUtZkh97qikfsph3ZnwO7rl0ZRj0FJtq9T4EnMxAHYvp6G_APHCzVTlsc558gX5kR9A/s320/1-bedeilhac.jpg" width="165" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYFZ0KgByH-aM-NtvZ6Fr5Zi8ZZycN6-QxiyeIFJzzde3EMlPsJzOLu3af5waIz5A9vUfoTb_mzXTSggdWutbkRvpCI5SY20NQnKD9M3Zt3l0m_kId_xfaK2UVbo749qOMPHL6koJLciZpsek0U8e1ChJPvJ79IypUgPeye9E_3ERT7Ei3jgn9AX-dUQ/s4178/Bedeilhac-pendente-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2964" data-original-width="4178" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYFZ0KgByH-aM-NtvZ6Fr5Zi8ZZycN6-QxiyeIFJzzde3EMlPsJzOLu3af5waIz5A9vUfoTb_mzXTSggdWutbkRvpCI5SY20NQnKD9M3Zt3l0m_kId_xfaK2UVbo749qOMPHL6koJLciZpsek0U8e1ChJPvJ79IypUgPeye9E_3ERT7Ei3jgn9AX-dUQ/s320/Bedeilhac-pendente-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p></p><p></p><p><br /><br /> </p>AVDEEVO - OBLAST DI KURSK - RUSSIA<br /><br /><br /> <br /><br />Viso di una delle 5 statuine femminili più integre (ce ne sono almeno 20) d'avorio di mammut (datata 23.000 anni, alta 15 cm) dal sito paleolitico all'aperto di Avdeevo, provincia di Kursk, lungo il fiume Sejm, Russia, scoperto nel 1941. Foto intera: <a href="https://donsmaps.com/images26/avdeevo.jpg">https://donsmaps.com/images26/avdeevo.jpg</a><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHhQ-CQo3gZwFYknVTUl1zz1hirJ7qqQ9kfLP211Shxs2v8ieba_gyXMNVQQQBUaKopZC1cqyr9WHdUOn3yFvhN2gYWO7Dt0h-O1ynB2JWAO2d9gC4u-fAypbCxHZNxjOZxIZn0jzJjZttZ_H1OHoeBB9hGD71Whw7L-Gi3sfvuoC-KRBpGi_HkHglfA/s1481/P1010002%20(13).JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1265" data-original-width="1481" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHhQ-CQo3gZwFYknVTUl1zz1hirJ7qqQ9kfLP211Shxs2v8ieba_gyXMNVQQQBUaKopZC1cqyr9WHdUOn3yFvhN2gYWO7Dt0h-O1ynB2JWAO2d9gC4u-fAypbCxHZNxjOZxIZn0jzJjZttZ_H1OHoeBB9hGD71Whw7L-Gi3sfvuoC-KRBpGi_HkHglfA/s320/P1010002%20(13).JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2rRKbg4Tlw8MhDVymPwGR-CBTNFTaLeRZf8SeBKpHxie_utcCJ1fL9FxHKE1GaHomZArt3cpdcKpDJIOXb7R1NftHTw563RbBRZsV-IBNuODosh7Yf3b-_utF_tDL-pyqsx70PSyKGrNMaNHKpyKSKMbykVT0BFPfz2G_W0UJjTzEhLdssRhg9WwnRA/s4256/P1010002%20(15).JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2945" data-original-width="4256" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2rRKbg4Tlw8MhDVymPwGR-CBTNFTaLeRZf8SeBKpHxie_utcCJ1fL9FxHKE1GaHomZArt3cpdcKpDJIOXb7R1NftHTw563RbBRZsV-IBNuODosh7Yf3b-_utF_tDL-pyqsx70PSyKGrNMaNHKpyKSKMbykVT0BFPfz2G_W0UJjTzEhLdssRhg9WwnRA/s320/P1010002%20(15).JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p> </p><br /> GROTTA DI ABAUNTZ - NAVARRA - SPAGNA<br /><br /><br /> <br /><br />Blocco di pietra con raffigurazioni sovrapposte (largo 37 cm, datazione: 14.000 anni). Il manufatto è identificato come mappa geografica del luogo integrata a figure animali, dalla grotta paleolitica di Abauntz, Navarra, monti Pirenei, Comune di Utzama, Spagna, scoperta nel 1932, profonda 56 metri. Il livello magdaleniano degli scavi archeologici ha restituito 3 blocchi incisi, fra altri dipinti in ocra e un migliaio di strumenti litici.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ5BSfGVEFP3JpFZGOtNEaOrTb7yOe57v5ny1aDSZzs7aH8-yYTebeCU_ALDvjuIOW3I3FhHRYuy29yZHcn_N_8NQ_SpOw-8cOLro0JSADX5PvANp76vEk9ZJTzq2U7_uMIoLr_hW2CIL3aMh1mDgEDeUdvava_Lu1VUsBPbEe_xXDnsHzW0quqVcl0w/s640/1-Abauntz-II.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="477" data-original-width="640" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ5BSfGVEFP3JpFZGOtNEaOrTb7yOe57v5ny1aDSZzs7aH8-yYTebeCU_ALDvjuIOW3I3FhHRYuy29yZHcn_N_8NQ_SpOw-8cOLro0JSADX5PvANp76vEk9ZJTzq2U7_uMIoLr_hW2CIL3aMh1mDgEDeUdvava_Lu1VUsBPbEe_xXDnsHzW0quqVcl0w/s320/1-Abauntz-II.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioilg9vKMUX1of6l8KOWAuoh_jEYSVhSQm99m9eeT9MN_IPTuYnO2p2r1iqlazoO_aSr_umVjPyQs-LKAFkCoqXDj7ZcwPuh8fOzQyvtb1pv7UMY9jR9Pr1o9cWl666WFgoFp6ow3ZZBCz8I0YBhrnmE4HcdbtWQ6uJWfVdoJmsLYoIkm82YkgDgb5Tg/s4286/2-abauntz-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2973" data-original-width="4286" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioilg9vKMUX1of6l8KOWAuoh_jEYSVhSQm99m9eeT9MN_IPTuYnO2p2r1iqlazoO_aSr_umVjPyQs-LKAFkCoqXDj7ZcwPuh8fOzQyvtb1pv7UMY9jR9Pr1o9cWl666WFgoFp6ow3ZZBCz8I0YBhrnmE4HcdbtWQ6uJWfVdoJmsLYoIkm82YkgDgb5Tg/s320/2-abauntz-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNXLEa3KM6Ubf5hHcD2A2wuAeMk7142-tXAa329jn-zkBChxCoze4SJ6h7-1pMbvC7ti0m_dvyrj_JjOaynzdaBsUtqVIg3rD_-qX986WGOkZAnYXYBN5wP0bHsCB_TZgDaXqLlsa97tNryDelonWyqD-62Mz6WwtYVmjhkOcglO1YqktVvM3loSsAXg/s4275/3-abauntz-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2934" data-original-width="4275" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNXLEa3KM6Ubf5hHcD2A2wuAeMk7142-tXAa329jn-zkBChxCoze4SJ6h7-1pMbvC7ti0m_dvyrj_JjOaynzdaBsUtqVIg3rD_-qX986WGOkZAnYXYBN5wP0bHsCB_TZgDaXqLlsa97tNryDelonWyqD-62Mz6WwtYVmjhkOcglO1YqktVvM3loSsAXg/s320/3-abauntz-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span><p></p><br /><br />Placca di pietra a figure sovrapposte (larga 15 cm, datata 14.000 anni) fra 3 blocchi incisi scoperti nella grotta paleolitica di Abauntz, Navarra, monti Pirenei, Comune di Ultzama, Spagna, scoperta nel 1932, profonda 56 metri.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBehZLChgHZWa3qEptL7GKBTSvKibaTOo6fumlV8ZESTeYSwOVVWsEnevgvn49Ke3EnmsXO-1pyX2tyeOvekvsb-fHnqHyU6qDQvV73bokIGugz_igHD-10wgPZ5IlZYIJF9ZzcdkvUP6NNVD2ciKLhTENeqV7I2X_gIdBSBfr8M6z1rd0-2dOyp_WDA/s615/1-Abauntz%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="294" data-original-width="615" height="153" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBehZLChgHZWa3qEptL7GKBTSvKibaTOo6fumlV8ZESTeYSwOVVWsEnevgvn49Ke3EnmsXO-1pyX2tyeOvekvsb-fHnqHyU6qDQvV73bokIGugz_igHD-10wgPZ5IlZYIJF9ZzcdkvUP6NNVD2ciKLhTENeqV7I2X_gIdBSBfr8M6z1rd0-2dOyp_WDA/s320/1-Abauntz%20-%20Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO7hrukL-AxNpT1AtlZCiJnPVErCFJ3L7g1ZNoRoOuKnEYYBdctotldJLR9wMxYVrBnRNtS9biEwyJpPXbxp5SSyT9AG7UzGcFD4yuGzL-sL1XMdx2NSU28qyhUqnGxiW-7yVo2t00DWv74FryXYEmCEwhJ5gwcMXSsmja9KEuAFj0i1GDasMalUDoaw/s3258/2-P1010011%20(2).JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2190" data-original-width="3258" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO7hrukL-AxNpT1AtlZCiJnPVErCFJ3L7g1ZNoRoOuKnEYYBdctotldJLR9wMxYVrBnRNtS9biEwyJpPXbxp5SSyT9AG7UzGcFD4yuGzL-sL1XMdx2NSU28qyhUqnGxiW-7yVo2t00DWv74FryXYEmCEwhJ5gwcMXSsmja9KEuAFj0i1GDasMalUDoaw/s320/2-P1010011%20(2).JPG" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifFpby5V2F0T-4bV56Nwkcuwg-DAIOCUcXHKBz9QdNxtwXZ7zYIkYYEJN-5rKQdguJWLLV0tbEY2XyM4v_1q_Eyk_AobSY6_B6j1-E2nufWaSh_LBwtLNSQeo5o_V7XWLhjX3zDybVeLv0XJmkczIqJBXLKB60qRFrwrYWDUFr2rdLLMUWwyoJY3QOTA/s4247/P1010020%20(1).JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3017" data-original-width="4247" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifFpby5V2F0T-4bV56Nwkcuwg-DAIOCUcXHKBz9QdNxtwXZ7zYIkYYEJN-5rKQdguJWLLV0tbEY2XyM4v_1q_Eyk_AobSY6_B6j1-E2nufWaSh_LBwtLNSQeo5o_V7XWLhjX3zDybVeLv0XJmkczIqJBXLKB60qRFrwrYWDUFr2rdLLMUWwyoJY3QOTA/s320/P1010020%20(1).JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-0aax00RScQKcUcbchRCEWgiaGtrUNiCwLy7OzuENkPfbx-yPO0a-9JVO6Mkqi_RlUr-09XJydmVBHuvE4tjt2D8E4wo4p0hSyF7Li6vxiv8-GKa6Y04l-YAqYOPHfXydt-Z5G-pSENjjWxqlou60u2WMEpnLfsvmyApx0-i0K2216jKiZW_LeRGSBw/s1000/P1010021%20(1).JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="703" data-original-width="1000" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-0aax00RScQKcUcbchRCEWgiaGtrUNiCwLy7OzuENkPfbx-yPO0a-9JVO6Mkqi_RlUr-09XJydmVBHuvE4tjt2D8E4wo4p0hSyF7Li6vxiv8-GKa6Y04l-YAqYOPHfXydt-Z5G-pSENjjWxqlou60u2WMEpnLfsvmyApx0-i0K2216jKiZW_LeRGSBw/s320/P1010021%20(1).JPG" width="320" /></a></div><br /><br /><br /><br />RIPARO DI ENTREFOCES - ASTURIE - SPAGNA<br /><br /><br /><br />Aspetto ipotetico della testa-ritratto in quarzite rossa, alta 12 cm., datata 17.000 anni, dal riparo paleolitico Entrefoces, adiacente la grotta del Molin, comune di Morcin, Principato delle Asturie, Spagna, scoperti nel 1981; in fondo alla grotta graffiti di cerve e un cavallo; oltre alla testa di pietra un asta d'osso decorata.<br /><br /><a href="https://nutcrackerman.com/2021/09/06/escultura-magdaleniense-cabeza-humana-entrefoces-asturias/">https://nutcrackerman.com/2021/09/06/escultura-magdaleniense-cabeza-humana-entrefoces-asturias/</a><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMJwu68SQS7JS8rIPFp9jkQG-ybK7nQTP67DoORxHAap6FU8z89PF2Pi1EHSaDsO1_2fl4qRlZq62mg26ofkF_eCd8BJbaVXmvdfhCgU9kei_dnI-GCCwi0DzjdT6OJ9oE4HfUzMyqTZ6-T8QhX0NQgXlvAdwFnOYqf-Hazo6vaD9AiI_nOKE2tXnXqw/s2080/ExVITsgXMAcfQxB.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2080" data-original-width="1560" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMJwu68SQS7JS8rIPFp9jkQG-ybK7nQTP67DoORxHAap6FU8z89PF2Pi1EHSaDsO1_2fl4qRlZq62mg26ofkF_eCd8BJbaVXmvdfhCgU9kei_dnI-GCCwi0DzjdT6OJ9oE4HfUzMyqTZ6-T8QhX0NQgXlvAdwFnOYqf-Hazo6vaD9AiI_nOKE2tXnXqw/s320/ExVITsgXMAcfQxB.jpg" width="240" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilrPda4xUkkv-kbqK-YXvQfnfQAAS_JAN5mbLzeuofyPY_Do0NE_2Sq_lud5fPRY0hiT_hvdhB1hyS2lhzWmGi7umW8MLPCkcd1Bw2t7wccqZSgtAABnQseklsVscTUaubr2JMYp-zEOb3z5aSfxHXky8PXyWR0CVKSbXJ1okxoCoacCLwZ0-M5jDljQ/s3073/testa-quarzite-entrefoces-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2190" data-original-width="3073" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilrPda4xUkkv-kbqK-YXvQfnfQAAS_JAN5mbLzeuofyPY_Do0NE_2Sq_lud5fPRY0hiT_hvdhB1hyS2lhzWmGi7umW8MLPCkcd1Bw2t7wccqZSgtAABnQseklsVscTUaubr2JMYp-zEOb3z5aSfxHXky8PXyWR0CVKSbXJ1okxoCoacCLwZ0-M5jDljQ/s320/testa-quarzite-entrefoces-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p></p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><br /><br />DONNA LUPO DI TOLENTINO - MACERATA - MARCHE <br /><br /><br /> <br /><br />La donna lupo di Tolentino, provincia di Macerata, Marche. Incisa su ciottolo d'argilla, alta 13 cm., datata 12.000 anni (Paleolitico finale). Scoperta nel 1884 in una cava d'argilla dal conte Aristide Gentiloni Silverj (1844-1937). Museo Archeologico Nazionale delle Marche.<p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxmvHvpJsOcY9_ddc_kChQ-wXTIp4NFVAXwUxLggqVs1nA1fiInwygpGijYyFKYpH66O9OEkmfyuWIO1QtK4QT6_K1bEYrVqwv9QSmOxH4wBb-3xS8WPCThdydSPElDBARD6emEB8FiYyFcOm-4tMoYoJlBRpEz3NlAXhWrKpXKufIdnFfq-0sz3sYCQ/s2249/53095-ciottolo_di_Tolentino.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2249" data-original-width="1460" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxmvHvpJsOcY9_ddc_kChQ-wXTIp4NFVAXwUxLggqVs1nA1fiInwygpGijYyFKYpH66O9OEkmfyuWIO1QtK4QT6_K1bEYrVqwv9QSmOxH4wBb-3xS8WPCThdydSPElDBARD6emEB8FiYyFcOm-4tMoYoJlBRpEz3NlAXhWrKpXKufIdnFfq-0sz3sYCQ/s320/53095-ciottolo_di_Tolentino.jpg" width="208" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQJFM5o9bkdQ7O_2uYLUkkgEX-7shO1JCsPqB8GYLSazuP3rvBhoRrc48c3MYeXcEnGb1pHsk83qm13l119dgvsFrKVeKFxumLRL6qXKzMh7np1M5qebYDYY00xN5WEOtCCxFhyyEqIsyXwJfTcjAIA7ehXb5SNRWRfdw8SoM-pNeosepo4n1cuf0Lgw/s2861/donna-lupo-tolentino-ricostruzione2.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2046" data-original-width="2861" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQJFM5o9bkdQ7O_2uYLUkkgEX-7shO1JCsPqB8GYLSazuP3rvBhoRrc48c3MYeXcEnGb1pHsk83qm13l119dgvsFrKVeKFxumLRL6qXKzMh7np1M5qebYDYY00xN5WEOtCCxFhyyEqIsyXwJfTcjAIA7ehXb5SNRWRfdw8SoM-pNeosepo4n1cuf0Lgw/s320/donna-lupo-tolentino-ricostruzione2.JPG" width="320" /></a></div><br /><br /><br /><br />RIPARI ROCCIOSI DI BRUNIQUEL - OCCITANIA - FRANCIA<br /><br /><br /> <br /><br />Placchetta di scisto incisa a figure sovrapposte (datata 17.000 anni) fra gli 80 esemplari emersi dal complesso di 4 ripari paleolitici ai piedi dello strapiombo roccioso del castello medievale del comune di Bruniquel, dipartimento Tarn et Garonne, regione Occitania, Francia, scoperti nel 1854.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Vf3Qp_5yGHpG1lzzGhywG0CdUvdpCEW5APOjac7r5RPFoIB-CslNh7XRS03yntnJrZ7838KPRszG9BX2VZnaFlgWSg6wevf_fdLK4xZwhqEPMbnbfsijWgcbh70TVLyFSaxnD2Fo0FttmYCH9q3VwpXwi3L2ZPX6qJrfBT8PbJo7PeAr0QmUBjF9Hg/s700/montastruc.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="592" data-original-width="700" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Vf3Qp_5yGHpG1lzzGhywG0CdUvdpCEW5APOjac7r5RPFoIB-CslNh7XRS03yntnJrZ7838KPRszG9BX2VZnaFlgWSg6wevf_fdLK4xZwhqEPMbnbfsijWgcbh70TVLyFSaxnD2Fo0FttmYCH9q3VwpXwi3L2ZPX6qJrfBT8PbJo7PeAr0QmUBjF9Hg/s320/montastruc.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjanh5QkxovxnGUQVigY9Hx077zf5MQQAz1PD0-VKiB2emiA711WzSZ_zPOp4ld8V-F00cipjqin9P3Yrgn3gT5PXiHYqKw3p3ZWqPbStYXnQSO8Kajwfv59DUH411KEuVGEWGiVYHiezsnVQ779TG5tM_CnaGW_5UlZFtVn2QmTNB0Pf7BGQAeTI9PcQ/s2000/4schema-bruniquel.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1408" data-original-width="2000" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjanh5QkxovxnGUQVigY9Hx077zf5MQQAz1PD0-VKiB2emiA711WzSZ_zPOp4ld8V-F00cipjqin9P3Yrgn3gT5PXiHYqKw3p3ZWqPbStYXnQSO8Kajwfv59DUH411KEuVGEWGiVYHiezsnVQ779TG5tM_CnaGW_5UlZFtVn2QmTNB0Pf7BGQAeTI9PcQ/s320/4schema-bruniquel.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7SGGrjt1BMvD2UPFE3AZNfs9G-FzDPWKfcGQmL3cK5-wxVOHEgVzVU5XiCttJEoQ3Ruqtmmcg0k5zxTOhw7JJAJEXMjJKrmac7qe-9igIb_H8Nd3G7-CyZsLAmePSUuny8-8xEBGGntaFcVZrEGYihQGwnn-wTxpYJN8ZNhryXZEEI1dp-eUoV6jvuA/s3224/1parte.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2260" data-original-width="3224" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7SGGrjt1BMvD2UPFE3AZNfs9G-FzDPWKfcGQmL3cK5-wxVOHEgVzVU5XiCttJEoQ3Ruqtmmcg0k5zxTOhw7JJAJEXMjJKrmac7qe-9igIb_H8Nd3G7-CyZsLAmePSUuny8-8xEBGGntaFcVZrEGYihQGwnn-wTxpYJN8ZNhryXZEEI1dp-eUoV6jvuA/s320/1parte.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtdNoFxla7Gfteqj7lOR0Jc7oVA97_dUQBfEXGvE_0TxD08a3k2MHGl0EhoOaZPn_BAWkgMO3haCg6rKH3hSumI58XdXlQDtvnPPUW7NvJNRipf28axyW8NA77I6Tu2Ap62CC60_Z17CkWrCqKHOIp1RZPNLR0R09vTJ6sBEUE9Nz_8XhqR6tnOfqPXQ/s3273/2parte.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2344" data-original-width="3273" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtdNoFxla7Gfteqj7lOR0Jc7oVA97_dUQBfEXGvE_0TxD08a3k2MHGl0EhoOaZPn_BAWkgMO3haCg6rKH3hSumI58XdXlQDtvnPPUW7NvJNRipf28axyW8NA77I6Tu2Ap62CC60_Z17CkWrCqKHOIp1RZPNLR0R09vTJ6sBEUE9Nz_8XhqR6tnOfqPXQ/s320/2parte.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7AsFOx2oLQglNzOT47URNNZLeo6tJdpXNNwTCLL7RGTRbdeq6jNCd7H_b4CLkx0BxdL6oRI0lpzqdfjjPHrJ8Odo1ujXURL44M36bZVDNj5o-GDbrMLieutyJjzdeWN24cNtT_Q243ARiIvISr5pEYZvo6vs7FDjHfBEWWTo5LovIAa_4d2NhvmpPVA/s2000/3parte.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1357" data-original-width="2000" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7AsFOx2oLQglNzOT47URNNZLeo6tJdpXNNwTCLL7RGTRbdeq6jNCd7H_b4CLkx0BxdL6oRI0lpzqdfjjPHrJ8Odo1ujXURL44M36bZVDNj5o-GDbrMLieutyJjzdeWN24cNtT_Q243ARiIvISr5pEYZvo6vs7FDjHfBEWWTo5LovIAa_4d2NhvmpPVA/s320/3parte.JPG" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p>RIPARO ROCCIOSO ABRI PATAUD - LES-EYZIES-DE-TAYAC - FRANCIA<br /><br /><br /> <br /><br />Silhouette femminile (datata 21.000 anni) scolpita su sasso di calcare (alto 19 cm, largo 14 cm, la figura nel mezzo è alta 6 cm), scoperta nel 1958 presso il riparo roccioso paleolitico Abri Pataud, vicino al comune di Les-Eyzies-de-Tayac-Sireuil, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhydpff9M4GOghDzAHyDh1hLSaElR81swmIm1_wxUBANucouU80rYI0SIOmxhw4JwkGNOCMavjwdQVW2vcgsy4w8_3Pah-Ki8EoLezcqPUG4-5J_5bKByObMn3-DX3uJlUg9zZefBT5ITq3PaSWtnNiDo3l9kIk88vxsNt-xIy2yqt5u-0hIAMHhvdelA/s800/venus-sur-bloc-abri-pataud.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhydpff9M4GOghDzAHyDh1hLSaElR81swmIm1_wxUBANucouU80rYI0SIOmxhw4JwkGNOCMavjwdQVW2vcgsy4w8_3Pah-Ki8EoLezcqPUG4-5J_5bKByObMn3-DX3uJlUg9zZefBT5ITq3PaSWtnNiDo3l9kIk88vxsNt-xIy2yqt5u-0hIAMHhvdelA/s320/venus-sur-bloc-abri-pataud.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMGfSIaeWjLHuEZLJ6eQsl-4gT1WsavkLpe5FRPq11HO1kXT5uyFYONlP_UT5A_PGa1wF1f9xfJGNBoQqB7OBH0cFomle89iRRvRApqnp-aHcX39zVL38x9IZpz7fsiE3ahjDp5KghmP7YZdf4FPzuMQQldjmqYJmbI-bF2Vz4cnG6CR6Rn7UqQ9LpYA/s3218/Pataud-silhouette-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2290" data-original-width="3218" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMGfSIaeWjLHuEZLJ6eQsl-4gT1WsavkLpe5FRPq11HO1kXT5uyFYONlP_UT5A_PGa1wF1f9xfJGNBoQqB7OBH0cFomle89iRRvRApqnp-aHcX39zVL38x9IZpz7fsiE3ahjDp5KghmP7YZdf4FPzuMQQldjmqYJmbI-bF2Vz4cnG6CR6Rn7UqQ9LpYA/s320/Pataud-silhouette-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><br /></p><br /><br />GROTTA DI GARGAS - AVENTIGNAN - FRANCIA<br /><br /><br /><br /><br />Cavallo, leone delle caverne e bisonte raffigurati con leggerissime incisioni appena percettibili (datate 20.000 anni) su placca di pietra lunga 17 cm, fra i diversi oggetti d'arte mobiliare della grotta paleolitica di Gargas, comune di Aventignan, Alti Pirenei, Francia, lunga 115 metri, scoperta nel 1911, contenente 231 impronte di mani in ocra rossa.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtMdjecLS85UORXbP3Q6ht4Um4D3_hvEqnduCLe3p8OFVhAxZ5Z7bEkkia1Arkn93tgvg2bYnrZPhlxXC_-_KdIaqZ7rJVDnsJMZXBqSkY80t9BHRszcHFYNxmK0qdhiR3pcCJdRdig6fq4cGtOet0y8zbt68l4DTPQcKTwr2UOOSIbk3nJwknqa5V-w/s1814/1-Figure3-1gargas.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1814" data-original-width="1354" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtMdjecLS85UORXbP3Q6ht4Um4D3_hvEqnduCLe3p8OFVhAxZ5Z7bEkkia1Arkn93tgvg2bYnrZPhlxXC_-_KdIaqZ7rJVDnsJMZXBqSkY80t9BHRszcHFYNxmK0qdhiR3pcCJdRdig6fq4cGtOet0y8zbt68l4DTPQcKTwr2UOOSIbk3nJwknqa5V-w/s320/1-Figure3-1gargas.png" width="239" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSJSqdlMzLGLq421VfVRyHTv398qS374BDitWTz0pBBPgMjnRPXDtx6dTEV0DX0U6PJ1TQRGP5eXKhYORICpXDm1-FtP1vjAVcxFHkPwK9uv3ANZhZarYXApwbVmjDjCXLy-mAVlPlkjVbHD7C4280in4-PDoS9ZuryIQNyOYWgXYtlf8YS8ODba0g7A/s4271/Gargas-ciottolo-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3023" data-original-width="4271" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSJSqdlMzLGLq421VfVRyHTv398qS374BDitWTz0pBBPgMjnRPXDtx6dTEV0DX0U6PJ1TQRGP5eXKhYORICpXDm1-FtP1vjAVcxFHkPwK9uv3ANZhZarYXApwbVmjDjCXLy-mAVlPlkjVbHD7C4280in4-PDoS9ZuryIQNyOYWgXYtlf8YS8ODba0g7A/s320/Gargas-ciottolo-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></p>BARRANCO HONDO - SORIA -SPAGNA<br /><br /><br />Placca di ardesia con figure sovrapposte paleolitiche di animali, lunga 36 cm, datata 16.000 anni, scoperta nel 1986 da Lorenzo Casado Egido (1921-1998-agricoltore del luogo) in località Barranco Hondo, 980 metri di altezza, territorio di Villalba, provincia di Soria, Spagna.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr2i1kg6tZJVH4CPbZGaPJf0S081UYVAIM-oH154K71pQlCX3Y5vjF0wE8aF8vkuo-LSdOx4rZm_EpFHs9C_BS0fzjcHe16pfWNBTXGeNb6khCjI7c66kEQltThLCaJMMe2Bb2A9qw1KLKqsyp4osEGvjIybFK7gh7NDa3JtLav7ZpC9lDN6QsRMkzDQ/s1600/barranco-hondo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="457" data-original-width="1600" height="91" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr2i1kg6tZJVH4CPbZGaPJf0S081UYVAIM-oH154K71pQlCX3Y5vjF0wE8aF8vkuo-LSdOx4rZm_EpFHs9C_BS0fzjcHe16pfWNBTXGeNb6khCjI7c66kEQltThLCaJMMe2Bb2A9qw1KLKqsyp4osEGvjIybFK7gh7NDa3JtLav7ZpC9lDN6QsRMkzDQ/s320/barranco-hondo.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjnIcIC240YgIuOdZ_vKpeVXLCFV1BXWhkbtA2VE1t559SkrIPfjB1vX2L5GnDvFOFklYQTqWq0883oq5gMSKyJxMqXvylKIJ87P1Cac8z8M-OnFb9G7V0yO7_at1HnIaRUHmqMyQTftHsI7BPrjMTxcmu3bk7I76wckv40DAhffIrBJs6B6Sqk7-aFg/s1600/barranco-hondo2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="959" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjnIcIC240YgIuOdZ_vKpeVXLCFV1BXWhkbtA2VE1t559SkrIPfjB1vX2L5GnDvFOFklYQTqWq0883oq5gMSKyJxMqXvylKIJ87P1Cac8z8M-OnFb9G7V0yO7_at1HnIaRUHmqMyQTftHsI7BPrjMTxcmu3bk7I76wckv40DAhffIrBJs6B6Sqk7-aFg/s320/barranco-hondo2.jpg" width="192" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPUqmAmo3CZz3vQG7UW_kP54oUqojt6GQwRONHM-TXqGXlM_bxmKq_1lHn1rESvgr4c32d_XUE4N8ty0h87dES5rfRvocp4oYTsl2NAhHKx733k2XST2XFL23up5BT9zxdysQqyPNGuaynH6HeARDc_xShF1yW9BB4ERi5S1wtpHhAfAbb7H2tDwRSAA/s1600/imgbh.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="973" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPUqmAmo3CZz3vQG7UW_kP54oUqojt6GQwRONHM-TXqGXlM_bxmKq_1lHn1rESvgr4c32d_XUE4N8ty0h87dES5rfRvocp4oYTsl2NAhHKx733k2XST2XFL23up5BT9zxdysQqyPNGuaynH6HeARDc_xShF1yW9BB4ERi5S1wtpHhAfAbb7H2tDwRSAA/s320/imgbh.jpg" width="195" /></a></div><p><br /><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><br /><br />GARE DE COUZE - DORDOGNA - FRANCIA<br /><br /><br /><br /><br />Pietra incisa con silhouette femminile acefala e, in alto, testa di leone delle caverne (alta 42 cm., datata 15.000 anni), dalla piccola grotta paleolitica "Gare-de-Couze", nel comune di Lalinde, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, conosciuta per quest'unico reperto, scoperta nel 1962.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv-lux76L706KI36s0Rdwss3-HavJpw4ylOfAzFcrh77K6Rri3A8JoMLu8Q6k54jRnOaaSB5bMXzqVe2jdh2BZnhyDLPUgBMEbMaQ4iWa0TYVcare2P6HA6XmYwDPfwvJoyghbrcZApnSFzENKnzDNEh2W7cG65rkOsVHgmOdQBqkmMiHXXOgXOJt5rQ/s562/gare-de-couze-silhouette.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="533" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv-lux76L706KI36s0Rdwss3-HavJpw4ylOfAzFcrh77K6Rri3A8JoMLu8Q6k54jRnOaaSB5bMXzqVe2jdh2BZnhyDLPUgBMEbMaQ4iWa0TYVcare2P6HA6XmYwDPfwvJoyghbrcZApnSFzENKnzDNEh2W7cG65rkOsVHgmOdQBqkmMiHXXOgXOJt5rQ/s320/gare-de-couze-silhouette.jpg" width="303" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyWunCpLXeVjF-3tOFH3uEq__i1EAe9IdjORUpVxM6crEYgyyVxt5q3dNUong-a7xhIhRJW_q3PGjqxNMVHcrJk9pJAIyWkoi1Wa6kNKe8WUHw5eyBq83ufeWH5OrEkkxSUj-VFq2N95JTIpoZUhmdRLXtdyY74TRugErWYhHNUrXKuLJrwe_eIzKxwA/s4159/De-Couze-blocco-incisioni-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2945" data-original-width="4159" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyWunCpLXeVjF-3tOFH3uEq__i1EAe9IdjORUpVxM6crEYgyyVxt5q3dNUong-a7xhIhRJW_q3PGjqxNMVHcrJk9pJAIyWkoi1Wa6kNKe8WUHw5eyBq83ufeWH5OrEkkxSUj-VFq2N95JTIpoZUhmdRLXtdyY74TRugErWYhHNUrXKuLJrwe_eIzKxwA/s320/De-Couze-blocco-incisioni-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><p></p><p> </p><br /><br />PARPALLO'-BORRELL - VALENCIA -SPAGNA<br /><br /> <br /><br />Uri incisi su placca di calcare (datati: 14.000 anni; misure: ?) fra 6.000 esemplari decorati emersi dalla grotta paleolitica dell'Area Naturale Municipale Parpalló-Borrell, comune di Gandia, provincia di Valencia, vicino al Mar Mediterraneo, Spagna, scoperta nel 1927, profonda 8,5 m.<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE2BXXEgT4I6c2eaoXxQX5nId5BKZMo_EBrhiJhSwnIe2O9qmKXtl65Nf2i02Jx3ARSj0Zn-Km6HmnNJ2-MvqSr36ZVICJvqxpoqXkh1-lIuDmmdfyKKAbE7mzz8zleeRtr7x3xcHMX1zh_supb_Eors9Qmw7GvvGF9lNCx383Q18AXF6QDUTlLVAarA/s2432/plaqueta-uros-parpall%C3%B2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2432" data-original-width="2044" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE2BXXEgT4I6c2eaoXxQX5nId5BKZMo_EBrhiJhSwnIe2O9qmKXtl65Nf2i02Jx3ARSj0Zn-Km6HmnNJ2-MvqSr36ZVICJvqxpoqXkh1-lIuDmmdfyKKAbE7mzz8zleeRtr7x3xcHMX1zh_supb_Eors9Qmw7GvvGF9lNCx383Q18AXF6QDUTlLVAarA/s320/plaqueta-uros-parpall%C3%B2.jpg" width="269" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRKJ6_vthxE8xrbSfpKCDq6AAN4HijubAIFBFlTXv5sHLuhis4lg0JWw9g5nqVQHFKQAsRYtHoTBkh7IHrBERWZmhUYzLbW1OzaHSf3BkT0HPX6wUSJ_HBOuHDV_hzY-mPakKY7pVsAR4P8V47oIkLoVpjlcmV814nfs3Y5NRypYtw8agPASzZjM3IkA/s4308/Parpall%C3%B2-uri-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3062" data-original-width="4308" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRKJ6_vthxE8xrbSfpKCDq6AAN4HijubAIFBFlTXv5sHLuhis4lg0JWw9g5nqVQHFKQAsRYtHoTBkh7IHrBERWZmhUYzLbW1OzaHSf3BkT0HPX6wUSJ_HBOuHDV_hzY-mPakKY7pVsAR4P8V47oIkLoVpjlcmV814nfs3Y5NRypYtw8agPASzZjM3IkA/s320/Parpall%C3%B2-uri-ricostruzione.JPG" width="320" /></a></div><br /><p></p><p> </p>LABOUICHE - ARIEGE - FRANCIA<br /><br /><br /> <br /><br />Placca d'argilla con figure sovrapposte (datate 15.000 anni, larga 40 cm.) dalla grotta in cui scorre il fiume sotterraneo Labouiche, comune di Foix, dipartimento Ariege, Pirenei, Francia, lunga 120 metri, scoperta nel 1908 con varie placchette incise e statuette d'argilla.<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBJQ3OT2IdmnIdKJshY8xrJLtT4XLvAdvPymXQwv4MMA98QeJEcfvwR_PIWCTosMNQez3PUKjMbV_k1pWVyoDh3Gnsx9yZN31EKqkjxP_8jJISaUtfl69WJ6BlgYOGASc2a3Bj7RvTqHK7HpRdnimiDGi_QalSUtEdbKpn2Uu0dUVYiVSKyjPSZWm7xg/s897/labouiche-modifica.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="897" data-original-width="700" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBJQ3OT2IdmnIdKJshY8xrJLtT4XLvAdvPymXQwv4MMA98QeJEcfvwR_PIWCTosMNQez3PUKjMbV_k1pWVyoDh3Gnsx9yZN31EKqkjxP_8jJISaUtfl69WJ6BlgYOGASc2a3Bj7RvTqHK7HpRdnimiDGi_QalSUtEdbKpn2Uu0dUVYiVSKyjPSZWm7xg/s320/labouiche-modifica.jpg" width="250" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2G0brpxyuNJoqe20qE9rd1qhIZrcoqCtmLwpiQZrZBvNQs7etletRbf9w3fz3RHZT-Jlu8yt-oNUuLHq1wgnhOhqj2y6SUaexXqR-gQHwG5nZSz75Pdf97rWz-v0YxeCZHkgJXk1RdRHua7XVdVyqa9rNqcLzGtyCmf1O4Yzu0TbGFSUtr5YBz5ShGA/s3246/Labouiche-placchetta-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3246" data-original-width="2639" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2G0brpxyuNJoqe20qE9rd1qhIZrcoqCtmLwpiQZrZBvNQs7etletRbf9w3fz3RHZT-Jlu8yt-oNUuLHq1wgnhOhqj2y6SUaexXqR-gQHwG5nZSz75Pdf97rWz-v0YxeCZHkgJXk1RdRHua7XVdVyqa9rNqcLzGtyCmf1O4Yzu0TbGFSUtr5YBz5ShGA/s320/Labouiche-placchetta-ricostruzione.JPG" width="260" /></a></div><p></p><br /><br /><br />ROC-AUX-SORCIERS - ANGLES-SUR-L'ANGLIN - FRANCIA<br /><br /><br /><br /><br />Piccolo ciottolo con figure sovrapposte (misure assenti, comunque pochi centimetri) dal riparo roccioso paleolitico di Roc Aux Sorciers, dipartimento Vienne, Angles Sur l'Anglin, Francia, lungo 50 metri con 350 bassorilievi faunistici e umani, datati 15.000 anni, scoperto nel 1927.<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3L3SuWlI7qBQxVyMGDqzhiVYxb2NWeKJKhth7TOV3rLwXC8e4RCbkf-pN1YTlZNNGwH6B9KUWuTclAwYhKMiidFo90Nt_LvQOQiHDNMHv6LSwdIpF9IXLD16efyegwIAA1ToNWo_YMEnYY1vy5KAJYPOP-x2s8U9seoOvTu4eJiY_wG30yH8_opE3fw/s752/roc-aux-sorciers.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="584" data-original-width="752" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3L3SuWlI7qBQxVyMGDqzhiVYxb2NWeKJKhth7TOV3rLwXC8e4RCbkf-pN1YTlZNNGwH6B9KUWuTclAwYhKMiidFo90Nt_LvQOQiHDNMHv6LSwdIpF9IXLD16efyegwIAA1ToNWo_YMEnYY1vy5KAJYPOP-x2s8U9seoOvTu4eJiY_wG30yH8_opE3fw/s320/roc-aux-sorciers.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyczNkWyedyVwcz7iVJDtQ_mgfwfkruXpX3cRQFN5i3pJEkmb_Z-82bbc_VMiaMtI2rePyZ6ZzL-96R6XXUf79AuMbRja44geIFPZeoZU3qhIny7KNI-9NL4IsovOa7AKCosu94ZkiBZEXuGdrgCexJhdFvP6J8BX-UelAmXF-iOJpfVDikR9NCHC4UA/s4608/3-roc-aux-sorciers-placchetta-schema.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="4608" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyczNkWyedyVwcz7iVJDtQ_mgfwfkruXpX3cRQFN5i3pJEkmb_Z-82bbc_VMiaMtI2rePyZ6ZzL-96R6XXUf79AuMbRja44geIFPZeoZU3qhIny7KNI-9NL4IsovOa7AKCosu94ZkiBZEXuGdrgCexJhdFvP6J8BX-UelAmXF-iOJpfVDikR9NCHC4UA/s320/3-roc-aux-sorciers-placchetta-schema.JPG" width="320" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBtL3pHI-Tj5FC0LMenhakD1aAubhGesKQUz7JN-Thr9Z6m247u2_dZls6AccqJ3YJATpDI6_GYEeffdbcR88x1lXI0f2A9S6yDJHcicpm0N5Vu_B_ubk95uICUvBOKv3Ef5dMnwBPzfvc2BHsnd-eP7bEP2rl1zceAoSRqb7BbF4oZipIDxBz5SXs3g/s2041/1-roc-aux-sorciers-ricostruzione.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2041" data-original-width="2000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBtL3pHI-Tj5FC0LMenhakD1aAubhGesKQUz7JN-Thr9Z6m247u2_dZls6AccqJ3YJATpDI6_GYEeffdbcR88x1lXI0f2A9S6yDJHcicpm0N5Vu_B_ubk95uICUvBOKv3Ef5dMnwBPzfvc2BHsnd-eP7bEP2rl1zceAoSRqb7BbF4oZipIDxBz5SXs3g/s320/1-roc-aux-sorciers-ricostruzione.JPG" width="314" /></a></div><p></p><br /><br /><br />Ciottolo inciso a figure sovrapposte, largo 20 cm, datato 15.000 anni, (rifugio paleolitico Roc-aux-Sorciers, Angles sur Anglin, dipartimento Vienne, Francia, scoperto nel 1927, lungo 50 metri con 500 fregi scolpiti). 1-2: cavalli; 3-4: Martin Pescatore, Gruccione, altri uccelli; 5-6: lupi.<p><span class="css-901oao css-16my406 r-poiln3 r-bcqeeo r-qvutc0" data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-border-bottom="" data-darkreader-inline-border-left="" data-darkreader-inline-border-right="" data-darkreader-inline-border-top="" data-darkreader-inline-color="" face="TwitterChirp, -apple-system, BlinkMacSystemFont, "Segoe UI", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: rgba(24, 26, 27, 0.03); --darkreader-inline-border-bottom: #8c8273; --darkreader-inline-border-left: #8c8273; --darkreader-inline-border-right: #8c8273; --darkreader-inline-border-top: #8c8273; --darkreader-inline-color: #dad7d2; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.03); border: 0px solid black; box-sizing: border-box; color: #e7e9ea; display: inline; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-ligatures: normal; 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--darkreader-inline-color: #dad7d2; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: rgba(255, 255, 255, 0.03); border: 0px solid black; box-sizing: border-box; color: #e7e9ea; display: inline; font-size: 15px; font-stretch: inherit; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; letter-spacing: normal; line-height: inherit; margin: 0px; min-width: 0px; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: pre-wrap; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiAAlzDrYQYwIv0-d8uxi2FwGf9fJpepDkXoQzOthft4M1a1yg2M_AyrBndEaAjc4YQhCLvy_kInXyCg2HR_5YZ-PvVDG3qY560NKsRGGhl-4zjIyVTz_B4lJ4jgMokfKeT63GGYB2xS4ULLzpt_s8-iJF8xeFVIWiBPu2SGFtg_zVvQmsLkxbaidWtA/s2608/rocauxsorciers2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2608" data-original-width="1856" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiAAlzDrYQYwIv0-d8uxi2FwGf9fJpepDkXoQzOthft4M1a1yg2M_AyrBndEaAjc4YQhCLvy_kInXyCg2HR_5YZ-PvVDG3qY560NKsRGGhl-4zjIyVTz_B4lJ4jgMokfKeT63GGYB2xS4ULLzpt_s8-iJF8xeFVIWiBPu2SGFtg_zVvQmsLkxbaidWtA/s320/rocauxsorciers2.jpg" width="228" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfe_sfiI2tsboWr2LbpoOfDK2_SYcKIXsMaGsdOwQP3uglSGcefSZ0FqrdsDFfEFdljmeLzg3gaVtO70Xcp4_jTVMP_rJNTMpTvsfuamJs4V1ThH-6fXS7DNykv-7cnOSVxh8NivFeuNZECi7ZKWxKIa8R_yIS2AJc7XHxxauq-1oaOmK0scTUXhIVsg/s4096/rocauxsorciers3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4096" data-original-width="2108" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfe_sfiI2tsboWr2LbpoOfDK2_SYcKIXsMaGsdOwQP3uglSGcefSZ0FqrdsDFfEFdljmeLzg3gaVtO70Xcp4_jTVMP_rJNTMpTvsfuamJs4V1ThH-6fXS7DNykv-7cnOSVxh8NivFeuNZECi7ZKWxKIa8R_yIS2AJc7XHxxauq-1oaOmK0scTUXhIVsg/s320/rocauxsorciers3.jpg" width="165" /></a></div><br /><br /><br />Profilo umano inciso nella roccia arenaria, datato 15.000 anni, alto 17 cm., dal rifugio paleolitico Roc Aux Sorciers, Angles sur l'Anglin, Vienne, Francia, scoperto nel 1927, lungo 50 metri con più di 500 bassorilievi di grandi dimensioni a figure animali e umane realistiche.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYhTFWOhUtMLhth8sxLcSaLNw2lsM_nt2e53DnxDsLWtQIK_JMZXGuDiaXD9TaAl9i7n0IbTIyB8scYhHGc9FlVqO07leypH0bCOcigLxSWWeux7XO4lSE01D6KokrgLAUkErOQJjQJTKAIxDAF7E_Fhq7sN68aIewSiz5g8QTL4DW4w0_HZN3Wi7rDQ/s1600/rocauxsorciers7.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYhTFWOhUtMLhth8sxLcSaLNw2lsM_nt2e53DnxDsLWtQIK_JMZXGuDiaXD9TaAl9i7n0IbTIyB8scYhHGc9FlVqO07leypH0bCOcigLxSWWeux7XO4lSE01D6KokrgLAUkErOQJjQJTKAIxDAF7E_Fhq7sN68aIewSiz5g8QTL4DW4w0_HZN3Wi7rDQ/s320/rocauxsorciers7.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwjuS0zOOlY2r1o3hNgdF6SLHtvybC1pbT103yvnQ0MR7zskH5SNn8SkBihRdTobR8u_5V7e3gUbe8Q9ucqacGDEPUAY99z8cYypsCg1G9FRqw1Dp2iZzbgOG2CtV7HWgsQSrFt4COv0U7Q59yWtwigsY-hNAvTXkDINEqxHdGQtDfFtUp5kC70Z8lKw/s1600/rocauxsorciers6.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1283" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwjuS0zOOlY2r1o3hNgdF6SLHtvybC1pbT103yvnQ0MR7zskH5SNn8SkBihRdTobR8u_5V7e3gUbe8Q9ucqacGDEPUAY99z8cYypsCg1G9FRqw1Dp2iZzbgOG2CtV7HWgsQSrFt4COv0U7Q59yWtwigsY-hNAvTXkDINEqxHdGQtDfFtUp5kC70Z8lKw/s320/rocauxsorciers6.jpg" width="257" /></a></div><br /><br /><br /><br /><br /> Ritratto di uomo barbuto, alto 17 cm. dalla fronte al mento, datato 15.000 anni, fra i 350 fregi paleolitici del riparo roccioso di Roc aux Sorciers (Angles sur l'Anglin-Nuova Aquitania-Francia) lungo 50 metri, scoperto nel 1927. Le opere, in bassorilievo, come questo ritratto erano tutte dipinte d'ocra rossa e nero.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUb48KZ5v5z59nyWZilIVrVsBa3eITRkQlXHwRAT3XF3aKCqJMZ4svYxl26XvR_jIXsnUhT1J8sdBGiXGow0HaUKHbDpemkKNr3zmSr7SdwUBJA6QA2aoxgxIxnffdgwGB_rOW7u2Ks-rs94XE0e60bnHGJdEGR99E26k2oUGm4qdJi5QxfWMDgeBN1w/s973/rocauxsorciers9.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="973" data-original-width="766" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUb48KZ5v5z59nyWZilIVrVsBa3eITRkQlXHwRAT3XF3aKCqJMZ4svYxl26XvR_jIXsnUhT1J8sdBGiXGow0HaUKHbDpemkKNr3zmSr7SdwUBJA6QA2aoxgxIxnffdgwGB_rOW7u2Ks-rs94XE0e60bnHGJdEGR99E26k2oUGm4qdJi5QxfWMDgeBN1w/s320/rocauxsorciers9.jpg" width="252" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbOp2OiazhbWL-U8E761WRaD56BEbOVoDMvxHFTn1dnzHPGunDgZTBrAHQDSYLwi_xyotOfxr1W_MXecaG4Icd3IPUJyd7-cGIRrH9pEt22P6fiDpTPArciXEjkFheIeWxk1dqyiv1dWrB369zY4JROad0PLx-Pke3G1gJNwe6PtRjBTrBhNT6kjSlUQ/s1600/roc-auxsorciers8.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1313" data-original-width="1600" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbOp2OiazhbWL-U8E761WRaD56BEbOVoDMvxHFTn1dnzHPGunDgZTBrAHQDSYLwi_xyotOfxr1W_MXecaG4Icd3IPUJyd7-cGIRrH9pEt22P6fiDpTPArciXEjkFheIeWxk1dqyiv1dWrB369zY4JROad0PLx-Pke3G1gJNwe6PtRjBTrBhNT6kjSlUQ/s320/roc-auxsorciers8.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhySkJdYPwqshzx6Eg63SoXb63qzZcWRUwtym4D0AN-L0SiDngmuGNU2JLV5jqPLi0L4sqD6czar3xe0dqXphNQnrj_Erf5g9E_nCAzQSX-Qi60HCarhGGZW-bbwvOyLfIyvyQlfGyDoZZpPDLDKsmSGIVPl_xQd3GSRgDhGPTRMy1__Tj1qsoSJzlRgg/s4072/roc-aux-sorciers-ritratto-busto.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4072" data-original-width="3224" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhySkJdYPwqshzx6Eg63SoXb63qzZcWRUwtym4D0AN-L0SiDngmuGNU2JLV5jqPLi0L4sqD6czar3xe0dqXphNQnrj_Erf5g9E_nCAzQSX-Qi60HCarhGGZW-bbwvOyLfIyvyQlfGyDoZZpPDLDKsmSGIVPl_xQd3GSRgDhGPTRMy1__Tj1qsoSJzlRgg/s320/roc-aux-sorciers-ritratto-busto.jpg" width="253" /></a></div>Busto presente al Museo Archeologico Nazionale francese che riproduce i tratti somatici del soggetto.<br /><br /><br /><br /><br />Profilo di uomo con barba e cappello a punta su blocchetto di arenaria, largo 9 cm., datato 15.000 anni, dal rifugio paleolitico Roc Aux Sorciers, Angles sur l'Anglin, dipartimento Vienne, Francia, scoperto nel 1927, lungo 50 metri con 500 grandi fregi a figure animali e umane.<p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </span></p><p><span data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" face=""Open Sans", sans-serif" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUuS6hNSyioZljrk3jWBW7ImaL3G8TOE1_EN1p81rOJCDvMTj6Fz5tBzfWV1SJzQJ12Qbt02eTNHCde9WQQ674WYA-uCD6R3LnMwrug-DixJsdDu4-oifft0SKux9oe4Ja1MPbtdm81oQE3Or0kas2-Zx4zqrOtoK8NUgY7ZpFdlEvQGuTCWAWBD6Fmw/s1720/rocauxsorciers4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1191" data-original-width="1720" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUuS6hNSyioZljrk3jWBW7ImaL3G8TOE1_EN1p81rOJCDvMTj6Fz5tBzfWV1SJzQJ12Qbt02eTNHCde9WQQ674WYA-uCD6R3LnMwrug-DixJsdDu4-oifft0SKux9oe4Ja1MPbtdm81oQE3Or0kas2-Zx4zqrOtoK8NUgY7ZpFdlEvQGuTCWAWBD6Fmw/s320/rocauxsorciers4.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi83BFv9ehuHtwP8WhBz2zMLkFgCuP5fSD1EDMy9hEQujNkhvlxRb8_uLCNj9KWWYLNITiA18kc-tEQhwnVU7tAM8p6q3dhccXUxnJW9f1Q2ws0y6AWP5b0YHp2oPdGfgf4_UDJ7XNDM6ziC6c7Ce8xiMmA3RjabyK6ZAsf9LuGY7u8H063kKJvnUHUTQ/s3090/rocauxsorciers5.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2160" data-original-width="3090" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi83BFv9ehuHtwP8WhBz2zMLkFgCuP5fSD1EDMy9hEQujNkhvlxRb8_uLCNj9KWWYLNITiA18kc-tEQhwnVU7tAM8p6q3dhccXUxnJW9f1Q2ws0y6AWP5b0YHp2oPdGfgf4_UDJ7XNDM6ziC6c7Ce8xiMmA3RjabyK6ZAsf9LuGY7u8H063kKJvnUHUTQ/s320/rocauxsorciers5.jpg" width="320" /></a></div><br /><br /><br /> <br /><br />Volto o maschera scolpito su un rilievo naturale di arenaria, alto 17 cm, datato 14.000 anni, dal rifugio paleolitico Roc Aux Sorciers, comune Angles sur l'Anglin, Vienne, Pirenei, Francia, scoperto nel 1927, lungo 50 metri con più di 500 bassorilievi di figure animali e umane.<br /><br />Testo di Don Hitchcock:<br /><br />"Lunghezza 17 cm, larghezza 12 cm. Supporto: calcare oolitico giurassico, con il muro preparato mediante martellatura / beccaggio. Parete verticale, convessa nel piano orizzontale, in condizioni medie, con incrostazioni, calcificazioni, erosioni e concrezioni.<br /><br />Il volto umano è stato scolpito su un rilievo naturale del muro; solo gli occhi e la bocca erano incisi. Un'acconciatura significativa è stata probabilmente modellata su questo rilievo. Il mento, puntato sul davanti, conferisce a questo intaglio un aspetto molto raffinato. Gli occhi a mandorla non sono dettagliati ma sono molto espressivi.<br /><br />La testa umana è molto erosa perché non era protetta da uno strato di sedimenti sporgente sopra, come lo erano le figure di venere sotto di essa. Questa erosione impedisce un'analisi dettagliata dei fattori antropici, che in origine erano sicuramente più presenti, come suggeriscono i resti di linee incise all'imboccatura. Per la sua forma, questa testa umana può essere paragonata alla testa umana scolpita sulla madrepora fossile (vedi sotto).<br /><br />Questa testa umana senza corpo è scolpita soprattutto nelle donne, ma non ha un rapporto diretto con loro. Questa posizione non è insignificante; alla testa sembra mancare l'individualità condivisa delle rappresentazioni femminili.<br /><br />Così, le tre donne portano un'immagine collettiva, mentre la testa ricorda il lato individuale di ciascuna di noi. Tuttavia, il volto umano sembra esitare tra l'anonimato e, in particolare, la semplificazione dei dettagli anatomici, piuttosto che suggerire una tendenza all'anonimato".<p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> </p><p data-darkreader-inline-bgcolor="" data-darkreader-inline-color="" dir="auto" style="--darkreader-inline-bgcolor: #181a1b; --darkreader-inline-color: #c5c0b9; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #373737; display: block; font-family: "Open Sans", sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 1em 0px 0px; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcB1OTYqVrQJ-emf_jdZmmfo8c9dIkyEp6IsO3HClK_oU6zDLLSfLBj9VLH__3uHHTCTAKjrrSSBCG_0HBS43NuiNRsNNUcWdpl1ZL4WqpPlQFxRyFNUvvjDvxEtH7aA4KpogvueshhTMLqE0R7q1kLcPQ6iaG2T_cAcV6TxJCVjUA7T_09y0ff5Svcw/s1974/headsorc2%20-%20Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1974" data-original-width="1287" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcB1OTYqVrQJ-emf_jdZmmfo8c9dIkyEp6IsO3HClK_oU6zDLLSfLBj9VLH__3uHHTCTAKjrrSSBCG_0HBS43NuiNRsNNUcWdpl1ZL4WqpPlQFxRyFNUvvjDvxEtH7aA4KpogvueshhTMLqE0R7q1kLcPQ6iaG2T_cAcV6TxJCVjUA7T_09y0ff5Svcw/s320/headsorc2%20-%20Copia.jpg" width="209" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPhHuZm8kO2KY1o_SrvDzspAn3QNOlyxhgA6zQCdLr-C3wVoLcF9saL8k23tUjeeJgsQ4gzwU9xOsU475s4KwoVvpfsrjM3N6UwR8eN6OJaOt0ZBPyN9iJmat0lpZ5i_Pf9SDJQhSP_QZXFxOQtmdUvOMwrGhTM2JENSScm6maurq8WTsb6Ty0SliWsA/s4020/roc-aux-sorciers-volto-ricostruzione%20-%20Copia.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4020" data-original-width="2768" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPhHuZm8kO2KY1o_SrvDzspAn3QNOlyxhgA6zQCdLr-C3wVoLcF9saL8k23tUjeeJgsQ4gzwU9xOsU475s4KwoVvpfsrjM3N6UwR8eN6OJaOt0ZBPyN9iJmat0lpZ5i_Pf9SDJQhSP_QZXFxOQtmdUvOMwrGhTM2JENSScm6maurq8WTsb6Ty0SliWsA/s320/roc-aux-sorciers-volto-ricostruzione%20-%20Copia.JPG" width="220" /></a></div><br /><p></p><p></p><p>Profilo umano naturalistico, datato 15.000 anni, purtroppo molto
corroso; sembra indossare copricapo a bocca di pesce dentellata, fra i
350 fregi del riparo roccioso paleolitico di ROC AUX SORCIERS, Angles
sur Anglin, Nuova Aquitania, Francia, lungo 50 metri, scoperto nel 1927.</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1f2I5gf3Ti1iWbdflU-Sq4FcnHPl_dO6b3GtThPeWPvOZNWE9ynjqnHzmafQreH6rjLlhwC6evkZlfPERslCjWeAiesmujCClYC22lCFqIXpvyZv3XfjUsyxzzZP_G6T_V0h-kjgOM59mTtLXiurqMZqQ9apxkXq-gWs6ze1jKYaX3mmI0jbdnPOAJA/s498/roc-aux-sorciers-profilo-roccia.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="498" data-original-width="377" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1f2I5gf3Ti1iWbdflU-Sq4FcnHPl_dO6b3GtThPeWPvOZNWE9ynjqnHzmafQreH6rjLlhwC6evkZlfPERslCjWeAiesmujCClYC22lCFqIXpvyZv3XfjUsyxzzZP_G6T_V0h-kjgOM59mTtLXiurqMZqQ9apxkXq-gWs6ze1jKYaX3mmI0jbdnPOAJA/s320/roc-aux-sorciers-profilo-roccia.png" width="242" /></a></div><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbUqDqd-t72PIUPVGt_XYJri3PF-JH5LosaBUw5ZjWEDEsW1oT02XBjptzjRqG8YsWrnJ4szKwl2CoGA_jUeSTemAIuvdPdZO5sIjvHtuWjtrl-ouZmkwg4eGe1tc91xsv1SsW5HShk9LWGz1GfAGJC3AQ2u8MT2LJkG0vJhwuDtZCOjjLRjWgsx5KoA/s2951/P1000574.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2951" data-original-width="2294" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbUqDqd-t72PIUPVGt_XYJri3PF-JH5LosaBUw5ZjWEDEsW1oT02XBjptzjRqG8YsWrnJ4szKwl2CoGA_jUeSTemAIuvdPdZO5sIjvHtuWjtrl-ouZmkwg4eGe1tc91xsv1SsW5HShk9LWGz1GfAGJC3AQ2u8MT2LJkG0vJhwuDtZCOjjLRjWgsx5KoA/s320/P1000574.JPG" width="249" /></a></div><br /><p></p><p> </p><p> PARTE 2:</p><p><a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2022/10/paleolitico-superiore-le-immagini.html">https://alessia-birri.blogspot.com/2022/10/paleolitico-superiore-le-immagini.html</a><br /></p><p><br /></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p>Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-8907247979245381172022-05-30T11:17:00.005-07:002022-08-16T01:48:44.685-07:00CHARLIE MORLEY - L'AVVENTURA DEL SOGNO LUCIDO - RECENSIONE<p>IL TERMINE FILOSOFICO DEL SOGNO LUCIDO E' "ONIRONAUTICA". IL SOGNO LUCIDO E' PROVOCATO DA UN SUSSULTO DI COSCIENZA CHE CI PERSUADE CHE, IN VERITA', TUTTO CIO' CHE ACCADE EMERGE DALLE PROFONDITA' DELLA NOSTRA PSICHE. UNA FACOLTA' PREZIOSA CHE DEV'ESSERE COLTIVATA ALLO SCOPO DI CONOSCERE SE' STESSI E, PER ESTESO, LA METAFISICA UNIVERSALE, ATTINGENDO AGLI ASPETTI PIU' AUTENTICI E PROFONDI DELLA REALTA'. </p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis5E-za-tzH10JRegAUrgEDH1jsdyE9p49TXvHSKEDyut2SJY8VexLRmffy-PhcRICQ0uYHHZdBCWvItavougAc3wD1_8fqhfThk0F8EVjN1fEQW5vr2ty6e2mIt3CRdWL8iyyObCpbJgdcv1ZLxhxdcQaGDqhSxL6U6L2F7RtoyZM4gkFrYBxNwSa2A/s3469/P1010417.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3240" data-original-width="3469" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis5E-za-tzH10JRegAUrgEDH1jsdyE9p49TXvHSKEDyut2SJY8VexLRmffy-PhcRICQ0uYHHZdBCWvItavougAc3wD1_8fqhfThk0F8EVjN1fEQW5vr2ty6e2mIt3CRdWL8iyyObCpbJgdcv1ZLxhxdcQaGDqhSxL6U6L2F7RtoyZM4gkFrYBxNwSa2A/s320/P1010417.JPG" width="320" /></a></div><p>Foto del libro scattata da me.</p><p>(NOTA: in questa breve recensione non ho pubblicato nessuna citazione o frase presente nel libro, ma ho citato nomi, opere e dimostrazioni scientifiche di studiosi presenti su Wikipedia, oltre che sul libro, con le mie parole e considerazioni finali.)<br /> </p><p></p><p>Questa è una breve recensione del libro "L'avventura del sogno lucido" di CHARLIE MORLEY, edizioni AMRITA, prima edizione anno 2015. </p><p> Il sogno come sentiero che porta alla realtà</p><p>Un libro prezioso e indispensabile per essere in grado di guidare e sviluppare la straordinaria facoltà di essere coscienti all'interno del proprio sogno, influenzando il suo corso allo scopo di superare gli ostacoli psicologici nel cammino evolutivo, esplorando le profondità dell'inconscio individuale e collettivo. Incoraggiato da epoche remotissime fino alla Grecia classica e poi dimenticato per molti secoli (ricordiamo un brano di Aristotele: "spesso, quando dormiamo, accade qualcosa nella coscienza che ci rende manifesto che quanto a noi si presenterà non è che un sogno"), è una pratica che dovrebbe essere universale al fine di riconciliare le generazioni future alle radici profonde ed ancestrali dell'umanità. Il sogno lucido è una possibilità dalle enormi implicazioni, che investono ogni aspetto della vita e della percezione della realtà quotidiana, che sarà illuminata dalla luce di una consapevolezza superiore, inclusiva e non duale. Quando avremo imparato ad orientarci nei sogni lucidi, la stessa lucidità sviluppata nel sogno, la stessa familiarità raggiunta nell'interazione con l'inconscio come scrigno di inestimabili tesori nascosti, di riflesso si estenderà a tutta la nostra vita reale, riconducendoci alla "realtà", aiutandoci cioè a riconoscere ciò che è frutto della nostra proiezione mentale (passioni, ossessioni, paure immotivate, ecc...) da ciò che è (appunto) "reale" perchè si trova sul nostro sentiero, ed è veramente importante per noi e degno di attenzione per la nostra piena realizzazione; riusciremo, inoltre, a percepire il mondo e l'universo per ciò che veramente è: una grande proiezione resa coerente dal più esteso campo della coscienza collettiva, dall'interazione per la quale ognuno di noi ha un effetto, una responsabilità e un ruolo fondamentale nella creazione di un'intera "dimensione" dell'universo reale.<br /><br />STEPHEN LA BERGE (psicologo americano specializzato nello studio dei sogni lucidi, classe 1947) riconosce ai sogni lucidi la facoltà di guidare la psiche in ogni ambito: dall'ispirazione creativa nell'arte, al rafforzamento dell'autostima, al raggiungimento di un sentimento liberatorio dovuto al dialogo e all'amicizia con la nostra dimensione più profonda. Ma, per ricollegarci a ciò che ci interessa di più perchè più antico e autentico, la pratica dell'induzione al sogno lucido è presente nelle tradizioni sciamaniche delle popolazioni native di tutti i continenti.<br /><br />"Il sogno lucido ha un potenziale considerevole per promuovere la crescita personale e lo sviluppo personale, aumentare la fiducia in sè stessi, migliorare la salute mentale e fisica, facilitare la risoluzione creativa dei problemi e aiutarti a progredire sulla via dell'autocontrollo". (Stephen La Berge)<br /><br />Il Dott.STANLEY KRIPPNER (psicologo e parapsicologo americano, classe 1932, è stato membro della facoltà esecutiva e professore di psicologia di Alan Watts presso la Saybrook University di Oakland, in California; in precedenza, Krippner è stato direttore del Kent State University Child Study Center e direttore del Maimonides Medical Center Dream Research Laboratory di Brooklyn, New York) è uno studioso che ha frequentato per lungo tempo molte tribù indigene nei vari continenti, indicando come gli Sciamani (guaritori riconosciuti dalla comunità) debbano le proprie facoltà all'interazione con le nozioni presenti negli abissi della psiche, proprio attraverso i sogni lucidi che permettono di attingere a informazioni inaccessibili alla coscienza ordinaria.<br /><br />“Gli stregoni considerano il sognare come un’arte estremamente raffinata, l’arte di spostare a volontà dalla sua posizione abituale il punto di unione per intensificare e ingrandire la portata di quel che si può percepire.” (Carlos Castaneda)<br /><br />L'autore messicano SERGIO MAGANA, nominato nel 2013 come massimo rappresentante UNESCO della cultura tolteco-mexica, afferma, riguardo l'origine della pratica del sogno lucido in questa tradizione, che secondo una leggenda orale è esistito un gruppo di sognatori detti "il popolo dell'aura della luna" vissuto in Teotihuacan migliaia di anni fa e furono i fondatori del "nahualismo", l'antica conoscenza messicana del sogno. <br /><br />Nel 1975, lo psicologo inglese KEITH HEARNE, ha confermato sperimentalmente i sogni lucidi di molti soggetti nel suo "laboratorio del sonno", chiedendo loro (dopo essere stati collegati ai dispositivi di monitoraggio) nel momento in cui fossero diventati coscienti, di fare precisi movimenti oculari eludendo la paralisi fisica che avviene durante il sonno REM. L'esperimento è riuscito e il sognatore, un uomo di nome ALAN WORSLEY, diede il segnale di lucidità. Al Museo della Scienza di Londra sono conservati i tracciati originali (EOG: elettrooculografia) che testimoniano il sogno lucido del paziente mediante il movimento degli occhi stabilito dallo sperimentatore. Questa "scoperta" ha creato uno spartiacque nello studio dei sogni e della mente.</p><p>Il Dott.ROBERT WAGGONER, Presidente eletto della Associazione Internazionale per lo Studio dei Sogni (IASD), laureato con lode in Psicologia alla Drake University. Negli ultimi sette anni è stato co-editore della rivista trimestrale "Lucid Dreaming Experience", e recentemente ha scritto un libro intitolato "Lucid Dreaming: Gateway to the Inner Self", purtroppo non tradotto in Italia. Nel 1975 ha iniziato a fare sogni lucidi, registrandone più di 1000. Nelle sue opere spiega come l'intervento delle emozioni può essere un ostacolo nel raggiungimento dell'intento del sogno lucido, che dev'essere consultato con la finalità di superare le nostre limitazioni psicologiche, rischiando di "annebbiare" la nostra attenzione distraendoci e facendoci cadere nell'incoscienza, appunto per l'importanza data ai soggetti onirici, perciò il suo consiglio si riassume in una massima della prima metà del '900: "Mantieni la calma e procedi". Per superare questo ostacolo nel sogno lucido è sufficiente rivolgere l'attenzione altrove quando si incontrano personaggi o si creano situazioni che ci coinvolgono troppo emotivamente, cercando di rimanere vigili. </p><p>Considerando lo scetticismo con cui fino a metà degli anni '70 veniva accolta l'idea di divenire coscienti all'interno di un sogno (nota: metà degli anni '70! Non stiamo parlando di qualche secolo fa, ma appena 47 anni fa non si riteneva possibile una facoltà coltivata per migliaia di anni dai nostri antenati); era considerata un'idea paradossale, come dire che mente razionale e inconscio non potrebbero mai trovare un punto d'incontro: una convinzione assolutamente nichilista. Questo fatto mette in luce quanto negli ultimi secoli ci siamo allontanati da noi stessi, dai messaggi della dimensione interiore e, quindi, dalla stessa realtà; e anche di come lo scetticismo della comunità scientifica su molte potenzialità e fenomeni della psiche sia poco attendibile, frutto di mentalità chiusa e ingessata in convinzioni limitanti.<br /> </p><p>Regola fondamentale nel percorso di conoscenza e dialogo con il proprio Sè o guida interiore e l'Accettazione ed un approccio gentile. Ricordando questo principio, dunque, durante il sogno lucido non dobbiamo rifuggire le presenze o i personaggi che ci suscitano paura o senso di ripulsa, ma comportandoci compassionevolmente nei loro confronti permetteremo alla loro energia di essere trasformata, di apparire in un aspetto diverso, relativo alla componente psichica che avevamo da troppo tempo trascurato e che essi rappresentano. Le potenzialità trascurate e dimenticate, infatti, diventano ostili e, se ci ostiniamo ad ignorarle, esse si impegnaranno a boicottare ogni possibile momento di serenità, ogni progetto creativo, umiliando le nostre illusioni. Così un essere spaventoso, se accolto benevolmente, si può trasformare in una presenza benigna e favorevole: tutto è solo energia, e l'energia è sempre soggetta a metamorfosi. Tuttavia, nei miei sogni lucidi sono più le volte che fuggo da assassini, morti che camminano ed esseri deformi di quelle in cui decido di affrontarli, ciò nonostante sia assolutamente certa di essere addormentata nel mio letto. Leggendo il libro e le esperienze di sognatori lucidi molto più navigati di me, scopro però che non sono la sola. Ci vorrà molta pazienza con me! <br /><br />"Se vuoi scoprire i segreti dell'universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione". (Nikola Tesla) </p><p>Durante il sogno lucido, possiamo in realtà esplorare dimensioni molto più ampie, non soltanto il nostro spazio inconscio individuale, ma accedere all'inconscio collettivo, ovvero a quell'archivio immenso di esperienze, conoscenze, archetipi, memorie, vite intere che i nostri antenati hanno impresso nel campo energetico che connette ogni cosa nell’Universo.</p><p><br />Il Genio creativo, che è l'elemento più importante per l'essere umano, può essere evocato nel suo stesso regno. Il sogno lucido è, infatti, una miniera a cielo aperto per la creatività artistica e l'ispirazione, poichè i sogni sono alimentati dall'emisfero destro del cervello, legato all'immaginazione, alla musica e all'estro creativo, quantunque il cervello debba essere considerato piuttosto come un ricettore che come creatore della coscienza. Attraverso il sogno lucido possiamo apprendere le direttive per la nostra nuova opera in corso, che sia un dipinto, un'opera letteraria o musicale.<br /> </p><p>Il restante 1% dei soggetti onirici che non fanno parte delle nostre proiezioni mentali, è costituito da entità o persone defunte attirate dal sogno lucido come da una lampada nella notte; ma in certi casi si potrebbe trattare di persone vive, particolarmente allenate nei sogni lucidi o addirittura di individui illuminati, spiritualmente realizzati, in grado di intercettare altri sognatori.<br /><br />LE PROVE DI REALTA' e la mia esperienza personale. </p><p>Nell'ambito dei sogni lucidi vengono descritte molte prove che si possono fare per accertarsi di essere effettivamente immersi nel sonno, come, ad esempio, tenere fisso lo sguardo su un qualsiasi oggetto, preferibilmente la propria mano, rigirandola sul dorso e sul palmo: per l'inconscio è difficile sostenere una continuità immutabile dell'immagine, soprattutto se ti aspetti che essa muti trasformandosi anche in qualcosa di completamente diverso; distogliendo lo sguardo e poi fissando di nuovo l'oggetto esso avrà mutato molto il suo aspetto originale. Per quel che mi riguarda, stanotte ho fatto un sogno lucido molto vivido, profondo e definito, dai colori sgargianti e dalla trama coerente. Mi sono ricordata delle prove di realtà descritte nel libro e ho osservato a lungo la mia mano, rigirandola sul palmo; nulla, la mano non mutava il suo aspetto solido e immutabile nel tempo. Poi ho osservato l'immagine di un'icona russa appesa al muro di un grande salone: lo sfondo era d'oro, lucentissimo, e il vestito della Madonna con il bambino di un rosso sgargiante, il volto delicato e roseo; l'ho osservata a lungo aspettandomi che mutasse aspetto; distoglievo lo sguardo e poi la guardavo di nuovo, ma rimaneva sempre la stessa, senza mutare nemmeno un minuscolo particolare. Me ne meravigliai molto, anche perchè desideravo che mutasse, per mettere alla prova le affermazioni del libro. Tuttavia ero assolutamente certa di essere in un sogno, come ora sono certa di essere di fronte al computer a scrivere questa recensione. <br /><br />I sogni lucidi aiutano alla riconciliazione con le nostre radici ancestrali, con il messaggio inciso su pietra, dipinto, graffito che attende da millenni la nostra comprensione per guidarci all'eredità spirituale dei nostri antenati, al benessere collettivo, al processo di guarigione universale. Ogni profondità conduce ad una profondità ancora più grande, basta solo avere il coraggio di attraversare la soglia, anche se l'ignoto ci provoca angoscia. Dobbiamo essere determinati in questo, perchè non c'è nulla di più importante, di più fondamentale della conoscenza e del contatto con la propria interiorità; è questo che fa la differenza fra un'esistenza limitata e di basso livello, ed una vita nella relizzazione della pienezza, dell'empatia, della creatività che si irradia in ogni direzione. <br /><br />La mia esperienza personale<br /><br />Non posso concludere questa recensione senza accennare alla mia esperienza personale, altrimenti si potrebbe pensare che scrivo per conoscenza indiretta. Il primo sogno lucido l'ho fatto all'età di 20 anni (1988), poi non ne ricordo altri fino al 2018, quando ho iniziato a fare sogni lucidi non intenzionali, accorgendomi ad un tratto di essere in un sogno da alcune stranezze che mi procuravano un sussulto di coscienza. In seguito ho iniziato a desiderarli, ad interrogare i personaggi onirici, finchè non ho capito che i personaggi sono aspetti parziali della psiche e che le domande sull'origine e la soluzione dei nostri problemi è meglio rivolgerle allo stesso sogno; così ho fatto e continuo a fare. Tengo un diario dei sogni ormai da diversi anni. Ho ancora molto da imparare, ma sono fiduciosa e non mancherò di approfondire l'argomento in un saggio dedicato quando avrò più esperienza e avrò letto ancora molti libri sull'argomento.<br /><br />In ogni modo, ai lettori di questa recensione consiglio vivamente quest'opera entusiasmante e coinvolgente, scritta soprattutto per i principianti. Alla conclusione del libro l'autore, per uno studio più approfondito dell'argomento, rimanda al suo primo libro "Sogni di risveglio" (che mi devo ancora procurare), che tratta del sogno lucido in un ambito più ampio di cammino spirituale. <br /><br />Nota sull'autore: "Charlie Morley è un autore autodidatta, specializzato in sogni lucidi che riesce a fare dall'età di 17 anni. E' stato allievo di Chöje Akong Tulku Rinpoche (1940-2013), che era un tulku della scuola Kagyu del buddismo tibetano e co-fondatore del monastero di Samye Ling in Scozia, Tara Rokpa Therapy e ROKPA International Charity" (fonte: Wikipedia). Ha lavorato come attore e sceneggiatore in arte drammatica. Tiene conferenze e seminari in tutto il mondo. Il suo sito ufficiale:<br /><a href="https://www.charliemorley.com/">https://www.charliemorley.com/</a><br /><br />(Alessia Birri)<br /><br />AFORISMI:<br /><br />“Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.” (Vincent Van Gogh)<br /><br />"La coscienza del sogno lucido è un'evoluzione culturale. È qualcosa di cui stiamo parlando e di cui stiamo imparando, non l'evoluzione biologica".<br />(Stephen La Berge)<br /><br />"Tutto ciò che vediamo o sembriamo non è che un sogno nel sogno". (Edgar Allan Poe)<br /><br />"Chi ha paragonato la nostra vita a un sogno aveva ragione...quando dormiamo siamo svegli, quando siamo svegli dormiamo". (Michel de Montaigne)<br /><br />"I sogni sono più reali della realtà stessa, sono più vicini al Sé".<br />(Gao Xingjian, poeta e drammaturgo cinese, classe 1940) <br /><br />"Non siamo solo meno ragionevoli e meno rispettabili nei nostri sogni... siamo anche più intelligenti, più saggi e capaci di giudicare meglio quando dormiamo rispetto a quando siamo svegli".<br />(Erich Fromm)<br /><br />"Non si raggiunge l'illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l'oscurità interiore. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia". (Carl Gustav Jung)<br /><br />ARTICOLI CORRELATI:<br /><br />Il sogno lucido - Wikipedia:<br /><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sogno_lucido">https://it.wikipedia.org/wiki/Sogno_lucido</a><br /><br />Sogni lucidi - cosa sono:<br /><a href="https://www.my-personaltrainer.it/salute/sogni-lucidi.html">https://www.my-personaltrainer.it/salute/sogni-lucidi.html<br /></a><br />Sogni lucidi - Sognipedia:<br /><a href="https://www.sognipedia.it/sogni-lucidi/">https://www.sognipedia.it/sogni-lucidi/</a><br /><br />Sito dedicato ai sogni lucidi:<br /><a href="https://www.sognilucidi.it/">https://www.sognilucidi.it/</a></p><p><br /> <br />ALCUNE OPERE D'ARTE SUL SOGNO</p><p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5s5Im4LpMbWydqsfE7Qz1nIhTiqarsLxZDMQ-ntiwe7x3ksGM6zjOetht59zxO9C6nfLmoQLt0b5rl4W3CJlwcmTDbFtBFX59or9yvMLlneIIOymq9sbbjcoUOx8uE3p1-BuQ1hUNjzTFZ-E1leADIH17p1vIKBjMI6NxlIGuFGdg56FpIhcKdAVBXg/s3139/tb6ti9491c261.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2103" data-original-width="3139" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5s5Im4LpMbWydqsfE7Qz1nIhTiqarsLxZDMQ-ntiwe7x3ksGM6zjOetht59zxO9C6nfLmoQLt0b5rl4W3CJlwcmTDbFtBFX59or9yvMLlneIIOymq9sbbjcoUOx8uE3p1-BuQ1hUNjzTFZ-E1leADIH17p1vIKBjMI6NxlIGuFGdg56FpIhcKdAVBXg/s320/tb6ti9491c261.jpg" width="320" /></a></div>"Dea dormiente" (7 x 12 cm.) statuetta in terracotta dall'ipogeo di Hal-Saflieni, sull'isola di Malta, risalente al 3600 a.C. circa e il 2500 a.C. (Museo Archeologico La Valletta, Malta). <p></p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_MvwtKnFaKu3mh4rUDsnlWoCcU3FYYhyOjiaqIQvWrRC-8qK6-na5XrJZnDPBczZr5AzFkNawuxuLr7DBcS7xU545Ww5Rz9RMYyXrP2fT8_vP-tMf4UkxR6pR3UbaEasZNED9RrQnVddPfrsHBcaQxmeHaNiHJmdHQ7Oxi3y9e5vhR6DVb1H1tCflhA/s800/Briullov,_Karl_-_A_Dream_of_a_Girl_Before_a_Sunrise.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="624" data-original-width="800" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_MvwtKnFaKu3mh4rUDsnlWoCcU3FYYhyOjiaqIQvWrRC-8qK6-na5XrJZnDPBczZr5AzFkNawuxuLr7DBcS7xU545Ww5Rz9RMYyXrP2fT8_vP-tMf4UkxR6pR3UbaEasZNED9RrQnVddPfrsHBcaQxmeHaNiHJmdHQ7Oxi3y9e5vhR6DVb1H1tCflhA/s320/Briullov,_Karl_-_A_Dream_of_a_Girl_Before_a_Sunrise.jpg" width="320" /></a></div> Karl Pavlovič Brjullov, artista russo, 1799-1852: "Sogno di una ragazza al mattino".<p></p><p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrNcF3Tc51BXeiVsPLJD57BTuWzzypPrrLL9Y0lf5hseVObye_0Ndm1NzrxewCfxrrHd4GbGo_hZ_ftDmIwj8MPB1xUKChyTT_FPzOcOjMmHwlF0QUiR1StAzso5-t2vytQlXZO3-kdRX575mD2VQQOR8bxh0GWrymMW22v-4_LSLhG4uO2ICr24dSig/s1280/tumblr_1ff4db65b9eeaedb982fef511d4cc85d_c86d37d6_1280.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1002" data-original-width="1280" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrNcF3Tc51BXeiVsPLJD57BTuWzzypPrrLL9Y0lf5hseVObye_0Ndm1NzrxewCfxrrHd4GbGo_hZ_ftDmIwj8MPB1xUKChyTT_FPzOcOjMmHwlF0QUiR1StAzso5-t2vytQlXZO3-kdRX575mD2VQQOR8bxh0GWrymMW22v-4_LSLhG4uO2ICr24dSig/s320/tumblr_1ff4db65b9eeaedb982fef511d4cc85d_c86d37d6_1280.png" width="320" /></a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Jacek Yerka, artista polacco, classe 1952: "Quinta dimensione"</div><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKmXf8laCrk9DeUarEVxN1u5DzFFq5BuQMWG5JRB7SKa_BeUNLtKtRfra2E6jsp9VE5w3vmnTXyWwXIfkxhpfe7PeYF3m9Rxro4HojkNo9IHWQdiYAGOk1pjLRzkRNRsaXQmKa_p5SCE6DzuWqn0ZRRHu7sWXq_bANuu7huGdyrfzorCUoZ0OkNBt1hQ/s569/antenati-jeremy-enecio-2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="554" data-original-width="569" height="312" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKmXf8laCrk9DeUarEVxN1u5DzFFq5BuQMWG5JRB7SKa_BeUNLtKtRfra2E6jsp9VE5w3vmnTXyWwXIfkxhpfe7PeYF3m9Rxro4HojkNo9IHWQdiYAGOk1pjLRzkRNRsaXQmKa_p5SCE6DzuWqn0ZRRHu7sWXq_bANuu7huGdyrfzorCUoZ0OkNBt1hQ/s320/antenati-jeremy-enecio-2.jpg" width="320" /></a></div> Jeremy Enecio, illustratore filippino, classe 1986: "Vortice"<p></p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQHg8GejOiBFohMpGL706PnIfNVEi9fUvYvEU2VQ5e10AfwbNg1IEU3bRLzNr0bpp90Eo3KzR8QHoyNISt80K4AxosIWPyAtRRT__ZrEGUnFlf8qGCsY32kuD-3zCtckE96fheJ5j2y4bjihr5vAlRBc5GrjYyKLrITmtDXolBcEVUAxDKr75JUNZ46Q/s1200/fuselinightmare.jpg.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="972" data-original-width="1200" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQHg8GejOiBFohMpGL706PnIfNVEi9fUvYvEU2VQ5e10AfwbNg1IEU3bRLzNr0bpp90Eo3KzR8QHoyNISt80K4AxosIWPyAtRRT__ZrEGUnFlf8qGCsY32kuD-3zCtckE96fheJ5j2y4bjihr5vAlRBc5GrjYyKLrITmtDXolBcEVUAxDKr75JUNZ46Q/s320/fuselinightmare.jpg.webp" width="320" /></a></div>Johann Heinrich Füssli, 1741-1825, letterato e pittore svizzero: "L'incubo" <p></p><p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT1L5zTmUaBOwZ-iRPwWSd7GLJfa3sDsBHz4MuPGBRGLjeB_wJ5KSDh3T6tyGP3ObkS2GMFlGiM7mE9VS5e7qFLIKXdOV5abKFdebQeGy6omBTSmqZCpX_aEz6VbvcSFqsWfhnD7gvY_1i2EpFziF4i4nzgQlVknYbFayWN3X1Ja6MAWy1jdv2nRXSsw/s1600/Penelope-Awakened-canvas-oil-Eurycleia-Angelica-Kauffman.jpg.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1207" data-original-width="1600" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT1L5zTmUaBOwZ-iRPwWSd7GLJfa3sDsBHz4MuPGBRGLjeB_wJ5KSDh3T6tyGP3ObkS2GMFlGiM7mE9VS5e7qFLIKXdOV5abKFdebQeGy6omBTSmqZCpX_aEz6VbvcSFqsWfhnD7gvY_1i2EpFziF4i4nzgQlVknYbFayWN3X1Ja6MAWy1jdv2nRXSsw/s320/Penelope-Awakened-canvas-oil-Eurycleia-Angelica-Kauffman.jpg.webp" width="320" /></a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Angelica Kauffmann, 1741–1807, artista svizzera: "Penelope risvegliata da Euriclea"</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicZL8SLZImJ6mPMZg52B_MTml7OR83ANxjOBsmNNmEg95gKhEyxaufWSvKecziKf35MY9WTbls8oHB0JLfwHHTM-ZCDhJjb8UhEJtmqscIxCPOu1Qf7w9X7qz1lkYJDN3tm8REMu_VxNnNSyQpB_kDUZ2prIcf8SFHhpBSqS4hkG31v4WbR5soD6MCyQ/s1024/Casorati_Il_sogno_del_melograno-996x1024.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="996" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicZL8SLZImJ6mPMZg52B_MTml7OR83ANxjOBsmNNmEg95gKhEyxaufWSvKecziKf35MY9WTbls8oHB0JLfwHHTM-ZCDhJjb8UhEJtmqscIxCPOu1Qf7w9X7qz1lkYJDN3tm8REMu_VxNnNSyQpB_kDUZ2prIcf8SFHhpBSqS4hkG31v4WbR5soD6MCyQ/s320/Casorati_Il_sogno_del_melograno-996x1024.jpg" width="311" /></a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Felice Casorati, 1883-1963, pittore, incisore e scenografo nato a Novara: "Il sogno del melograno".</div><p><br /></p><p><br /></p><br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-85937941144642072522021-01-10T10:45:00.002-08:002021-01-11T06:49:37.217-08:00L'ELEGANTE UNIVERSO DELLA TEORIA DELLE STRINGHE<p>LA TEORIA DELLE STRINGHE SOLLEVA IL VELO DI UNA REALTA' MOLTO PIU' RICCA E COMPLESSA DI QUANTO POTEVAMO IMMAGINARE, CHE COMPRENDE DIMENSIONI EXTRA, UNIVERSI PARALLELI, IPOTESI OLOGRAFICA...COME RISULTATO DELLE VIBRAZIONI DI SUBATOMICI ELEMENTI FILIFORMI DETTI "STRINGHE". MA SE LA LORO ESISTENZA FOSSE CONFERMATA POTREBBERO COMUNQUE ESSERE SOLTANTO EFFETTI SECONDARI DI UN ELEMENTO PIU' ESSENZIALE ED ASTRATTO: L'INFORMAZIONE.<br /><br />"L'armonia nascosta vale più di quella che appare". (Eraclito di Efeso)<br /><br />"La bellezza profonda risiede nelle connessioni profonde". (Brian Greene)</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikuomTF8LNvJAqmzbARRQfoWONQ0XL_lXzcUwEAe5pRvlViTd53_TPb59NMXsRbu0f9w5XUnnaVTw2VXjrJjl83bmOxN2pTyY_qtDKZ9guChxNlu8XHYp9bzNFf-SntcLvN6p1dUkcMuFY/s2048/astrogadi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1597" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikuomTF8LNvJAqmzbARRQfoWONQ0XL_lXzcUwEAe5pRvlViTd53_TPb59NMXsRbu0f9w5XUnnaVTw2VXjrJjl83bmOxN2pTyY_qtDKZ9guChxNlu8XHYp9bzNFf-SntcLvN6p1dUkcMuFY/s320/astrogadi.jpg" width="320" /></a></div>Immagine: <span class="css-901oao css-16my406 r-1qd0xha r-ad9z0x r-bcqeeo r-qvutc0">ncisione apparsa per la prima volta nel libro "L'atmosphere, meteorologie populaire" (del 1888) di </span><span class="css-901oao css-16my406 r-1qd0xha r-ad9z0x r-bcqeeo r-qvutc0">Nicolas Flammarion (1842-1925), astronomo francese: un uomo osserva oltre il velo della realtà; la sua origine è sconosciuta, ma potrebbe essere opera dello stesso Flammarion.</span> <p></p><p><b>PREMESSA</b><br /><br />Questo saggio sulla teoria delle stringhe è stato scritto utilizzando come linee guida i libri divulgativi di Brian Greene "L'UNIVERSO ELEGANTE" e "LA REALTA' NASCOSTA", estremamente illuminanti per quel che riguarda le dinamiche della realtà fondamentale. Si tratta di due classici essenziali per l'argomento, dal contenuto asettico ed imparziale, oltre che rigorosamente scientifico e privo dei consueti preconcetti accademici perchè aperto a tutti gli orizzonti possibili. BRIAN GREENE (New York 1963) è uno dei più grandi studiosi della TEORIA DELLE STRINGHE, elaborata inizialmente dal fisico italiano GABRIELE VENEZIANO nel 1968 e poi sviluppata da molti altri ricercatori negli anni successivi. La TEORIA DELLE STRINGHE, per introdurre in parole semplici l'argomento, è connessa alla FISICA QUANTISTICA e alla dimensione subatomica, perchè considera i più piccoli costituenti fondamentali della realtà non come particelle puntiformi, ma come stringhe filiformi a dimensione 1 (indivisibili e perciò non composte), mentre le particelle subatomiche che noi osserviamo come punti (dotate di qualche di massa o senza massa, come i fotoni) costituirebbero il campo creato dall'intensità della vibrazione delle stringhe, che sarebbero miliardi e miliardi di volte più piccole di qualsiasi particella, raggiungendo la dimensione minima e invalicabile della LUNGHEZZA DI PLANCK (ricavata dalle formule del fisico tedeco MAX PLANCK; 1858-1947), oltre la quale anche il concetto di spazio e tempo non ha più senso e le fluttuazioni quantistiche raggiungono valori incommensurabili. Le STRINGHE, grazie alla loro essenza filiforme e alla possibilità di avvolgere nelle proprie spire qualsiasi dimensione, hanno un grande vantaggio dinamico rispetto alle particelle puntiformi: non potrebbero mai collassare in singolarità, ovvero degenerare nel proprio nucleo fino ad annullarsi; problema che, invece, sorge riguardo le particelle puntiformi e la sussistenza della GRAVITA' QUANTISTICA, di cui tratteremo nei successivi capitoli; le STRINGHE sono concepite a 1 dimensione, mentre le particelle puntiformi sono a dimensione 0 e bisogna ricordare che il "punto" è sempre un ente che può degenerare in singolarità. La TEORIA DELLE STRINGHE è basata esclusivamente su deduzioni matematiche ed esperimenti concettuali, secondo i quali l'esistenza di elementi fondamentali "ultimi" e indivisibili, di dimensione 1 (dunque corrispondenti alla lunghezza di Planck), filiformi e vibranti detti "STRINGHE", porterebbe alla conciliazione di FISICA QUANTISTICA e RELATIVITA' GENERALE di EINSTEIN che, ad oggi, appaiono come due mondi separati, dalle opposte leggi fisiche fra le quali non si riesce a trovare l'anello di congiunzione. Il modo di avvolgimento e vibrazione attorno al relativo spazio dimensionale delle stringhe e i valori di intensità determinano la forma e le proprietà dei fenomeni fisici nell'Universo macroscopico. Ma vi è un insormontabile problema che riguarda l'ambita prova sperimentale della TEORIA DELLE STRINGHE: con gli strumenti attuali, e forse anche in un lontano futuro, non riusciremo mai a raggiungere una potenzialità tale da poter osservare qualcosa alla LUNGHEZZA DI PLANCK, almeno basandoci sulle attuali tecniche ad alta energie degli acceleratori di particelle; anche di questo argomento ci occuperemo nei prossimi capitoli. Per farci un'idea dell'infinitesima piccolezza di una stringa dobbiamo pensare che essa è un milione di miliardi di volte più piccola di un atomo, come il puntino di una penna su un foglio (la stringa) nei confronti dell'intera galassia (in questo caso l'atomo). Come potremmo mai confermarne l'esistenza? Ciò potrebbe succedere soltanto mediante prove indirette, fenomeni osservabili che potrebbero avvenire solo in presenza di componenti fondamentali filiformi come stringhe; ma questo non è ancora avvenuto e, dunque, ad oggi possiamo soltanto appellarci alla straordinaria facoltà della TEORIA DELLE STRINGHE di conciliare FISICA QUANTISTICA e RELATIVITA' GENERALE di EINSTEIN, le cui leggi fisiche gravitazionali sono opposte e complementari, perchè le stringhe sarebbero comunque particelle fisiche a dimensione 1, mentre le particelle subatomiche della TEORIA STANDARD della fisica quantistica sono punti privi di dimensione e dunque di collegamenti concreti con le leggi del mondo macroscopico. Ogni oggetto percepibile dai nostri sensi è costituito da atomi, all'interno dei quali vi sono elettroni orbitanti intorno a un nucleo di protoni e neutroni, a loro volta composti da elementi ancora più piccoli denominati "Quark". Secondo la TEORIA DELLE STRINGHE la sequenza non termina qui, perchè nell'abisso dell'infinitamente piccolo, miliardi di volte più in profodità, vi sarebbero filamenti detti STRINGHE, che secondo la loro intensità di vibrazione e modo di avvolgimento intorno alla relativa dimensione spaziale, sarebbero responsabili di tutto ciò che esiste nell'Universo, e anche nel mondo subatomico. Questo dovrebbe essere il motivo per cui lo zoo delle particelle del MODELLO STANDARD (nato negli anni '60) della FISICA QUANTISTICA sembra non avere fine: ad ogni passo se ne aggiungono altre dalle proprietà sempre più stravaganti ed elusive; ciò si verifica perchè i modi di vibrazione di una stringa, come una sinfonia composta da note musicali, sono infiniti e le particelle a noi note non sono altro che i campi di forze generati dalla potenza delle diverse vibrazioni. Perciò l'essenza delle STRINGHE viene paragonata, giustamente, ad una sinfonia generata da questi modi differenti di vibrazione, che intrecciano il Cosmo in una grande armonia universale. La TEORIA DELLE STRINGHE non esclude il MODELLO STANDARD, ma lo completa, come succede in genere riguardo tutte le teorie scientifiche e spesso le correnti filosofiche. Ci possono essere STRINGHE APERTE e STRINGHE CHIUSE: le stringhe aperte sono ancorate alla dimensione in cui i fenomeni fisici vengono creati; le stringhe chiuse ad anello sarebbero i costituenti della FORZA GRAVITAZIONALE, fornendo in questo modo una spiegazione all'incredibile debolezza della GRAVITA' se paragonata alle altre forze(nucleare debole, nucleare forte ed elettromagnetismo). I detrattori della TEORIA DELLE STRINGHE, nonostante la sua indiscutibile logica matematica, non mancano di certo, poichè a causa della sua inconfutabilità (non potendo mai le stringhe essere direttamente osservate), viene considerata più come una branca filosofica, dal carattere metafisico, piuttosto che una deduzione rigorosamente scientifica. Osservazioni alla scala dimensionale delle stringhe richiederebbero una quantità di energia inimmaginabile con i mezzi attuali degli acceleratori di particelle, anche se, nonostante ciò, al CERN di Ginevra si stanno effettuando esperimenti che potrebbero rilevare l'eventuale migrazione di una particella in una delle DIMENSIONI EXTRA previste dalla teoria, mediante una rilevabile perdita di energia nel nostro Universo. Infatti, la PRIMA TEORIA DELLE STRINGHE prevedeva uno spazio a 6 dimensioni; in seguito a quella che è conosciuta come LA PRIMA RIVOLUZIONE DELLE SUPERSTRINGHE compresa in un periodo dal 1984-'86, durante la quale avvennero molte importanti scoperte, ci fu l'aggiunta di altre tre dimensioni, che portarono a 10 il numero di dimensioni spaziali in cui le stringhe possono espandere le proprie vibrazioni. Dunque, ben 10 DIMENSIONI EXTRA sono previste dalla TEORIA DELLE SUPERSTRINGHE, che corrispondono ad altrettanti spazi di libertà in cui una stringa può vibrare, dedotti da complicate formule matematiche, secondo le quali non è possibile limitare le vibrazioni a sole 3 dimensioni spaziali, più una temporale (presenti nella nostra realtà percepibile), nemmeno soltanto a 5, bensì, per funzionare, queste dinamiche non possono subire restrizioni dimensionali. Le DIMENSIONI EXTRA emergono necessariamente dalla TEORIA DELLE STRINGHE: nella prima versione si trovano compattificate ed arrotolate in spazi geometrici infinitesimali formati dalle stesse stringhe, detti SPAZI DI CALABI YAU (dai nomi dei matematici che li hanno formulati: inizialmente ipotizzati da EUGENIO CALABI nel 1964, successivamente dimostrati dal cinese SHING TUNG YAU nel 1977); nella sucessiva TEORIA M di WITTEN queste dimensioni si sviluppano forse anche all'infinito, come vedremo ora. Un'altro apparente problema sorto durante lo studio della TEORIA DELLE STRINGHE furono le sue 5 diverse versioni, relative alla modalità di vibrazione ed avvolgimento, tutte quante matematicamete ineccepibili, ma apparentemente inconciliabili. Com'era possibile che ci fossero cinque verità matematiche e fisiche dalla logica inconfutabile relative ad un'unico fenomeno? Il problema venne risolto nel 1995, come approfondiremo in seguito, per merito del matematico e fisico statunitense EDWARD WITTEN che trovò il modo di conciliare tutte le 5 versioni in un'unica, grande formula: la TEORIA M (dove per "M" non si è mai saputo cosa intendesse esattamente l'autore), svelando che fondamentalmente le cinque teorie non sono altro che diverse prospettive della stessa cosa, come quando un oggetto viene posto di fronte a molti specchi mostrando in ognuno un'angolazione diversa. La TEORIA M estese il campo d'azione delle stringhe fino a 11 dimensioni, 10 spaziali e 1 temporale, in un iperspazio detto BULK composto da BRANE di molteplici dimensioni, stese come lenzuola sovrapposte, separate e ondeggianti, veri e propri mondi estesi e superiori per quel che riguarda le dimensioni spaziali, non più limitate alla tridimensionalità. Ogni dimensione in più costituisce un'ulteriore libertà d'azione e di percezione, con grandi implicazioni filosofiche e speculative. Inoltre, le stringhe sono elementi unidimensionali che vibrando velocemente danno una "parvenza" di tridimensionalità alle particelle, che sembrano avere forma e volume, ma che in realtà sono monodimensionali. Tuttavia le stringhe, nonostante siano troppo perfette per non essere vere, rimangono ancora oggi nel campo degli elementi ipotetici del mondo subatomico, attendendo di poter un giorno inglobare il MODELLO STANDARD della FISICA QUANTISTICA, sviluppando una nuova visione coerente dell'Universo in un'ambiziosa TEORIA DEL TUTTO in grado di spiegare e prevedere tutti i fenomeni dell'Universo. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtPHbxagMi_8PL1EepA1EXoPbLHT97oMxPqZv9Ct5uHM3mbHi8_R0AmNvmJOw_C5VRsSAORNyp0s0-dhZj4xdF1NbehGAlx7icjyz5KcFkL85CSNy3Aph198Q3mBXfz9gMCpJrQJIGHeiR/s1460/equazioni-infinito.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="821" data-original-width="1460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtPHbxagMi_8PL1EepA1EXoPbLHT97oMxPqZv9Ct5uHM3mbHi8_R0AmNvmJOw_C5VRsSAORNyp0s0-dhZj4xdF1NbehGAlx7icjyz5KcFkL85CSNy3Aph198Q3mBXfz9gMCpJrQJIGHeiR/s320/equazioni-infinito.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><div class="post_text">Il
punto della situazione, dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE di Brian Greene,
capitolo "Relatività generale contro meccanica quantistica"; paragrafo
"Lo scontro tra relatività generale e meccanica quantistica"; pag. 111:
<div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1374"><div class="text-truncate_wrapper"><p dir="auto">"E' a queste scale che incontriamo l'incompatibilità di
fondo fra meccanica quantistica e relatività generale: la nozione di
geometria spaziale regolare, cardine della relatività generale, a scale
molto piccole perde di senso a causa delle violente fluttuazioni
quantistiche. Nel mondo ultramicroscopico i nuclei delle due teorie - il
principio di indeterminazione e il modello geometrico dello
spazio-tempo - sono in conflitto diretto. Nella pratica questo problema
si mostra in modi molto concreti: i calcolo fatti tenendo conto sia
delle equazioni della relatività generale, sia di quelle della meccanica
quantistica, danno solitamente lo stesso assurdo risultato: infinito".</p>
</div> </div> </div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSDNi7qbNHRPnUb47Xx9bjxt0P3UowTrykcE6qnTCLvcRMXp00rC_DaIWxuAdjS4SDUobs0TE-uHPqs59cVwGi68H8CcOD9pHTpbAbriLpi_xRmQitUAfiev6kNM8qbS8PGK0c4xWDXHSN/s424/236719155.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="209" data-original-width="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSDNi7qbNHRPnUb47Xx9bjxt0P3UowTrykcE6qnTCLvcRMXp00rC_DaIWxuAdjS4SDUobs0TE-uHPqs59cVwGi68H8CcOD9pHTpbAbriLpi_xRmQitUAfiev6kNM8qbS8PGK0c4xWDXHSN/s320/236719155.jpg" width="320" /></a></div>Immagine: stringhe aperte e stringhe chiuse ad anello come minuscoli filamenti le cui vibrazioni sono alla base della creazione di ogni particella quantistica e fenomeno dell'Universo.<p></p><p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis6OFGoXTL0m7B-dXCdFXTYd5M34ybVoa3Z1g6nrasnoKIOaaaFjRl03q62UBgWVD3CZGjHUZz05WtSREjUdVwIpbxLSI0MxRewABUf5JPLxCD9wLVoJnvtG27zOZ0bsKjdVbfvwhcAsHX/s1024/brian-greene-1-1024x1024.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis6OFGoXTL0m7B-dXCdFXTYd5M34ybVoa3Z1g6nrasnoKIOaaaFjRl03q62UBgWVD3CZGjHUZz05WtSREjUdVwIpbxLSI0MxRewABUf5JPLxCD9wLVoJnvtG27zOZ0bsKjdVbfvwhcAsHX/s320/brian-greene-1-1024x1024.jpg" /></a></div><p>Immagine: Brian Greene, autore dei libri "L'universo elegante" e "La realtà nascosta", linee guida di questo saggio.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvXQF7oIZ0byNK4vxCTKBSTInFOvBIeWzKWUVQ7QI39iPVXcIUkeKhwnqhO_7lHwf7ouEsUESS9uHVLvC_uCwRGXnm5n_h4tj8hVJLmRlLEsFBCGTb6L1jkOyJHZ5De6K8I_Wa0B3mDWA0/s900/stringa-cordone.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="858" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvXQF7oIZ0byNK4vxCTKBSTInFOvBIeWzKWUVQ7QI39iPVXcIUkeKhwnqhO_7lHwf7ouEsUESS9uHVLvC_uCwRGXnm5n_h4tj8hVJLmRlLEsFBCGTb6L1jkOyJHZ5De6K8I_Wa0B3mDWA0/s320/stringa-cordone.jpg" /></a></div><p><b>DUALITA' E PROSPETTIVA</b><br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene, paragrafo "La dualità", capitolo "Universi sospesi in dimensioni vicine", pag.142:<br /><br />"Di recente ho scoperto una splendida immagine che da vicino sembra una foto di Albert Einstein e da molto lontano una di Marilyn Monroe. Se vedeste soltanto le immagini che sono a fuoco ai due estremi, avreste tutte le ragioni di pensarle come due foto diverse. Se però continuate a fissare l'immagine variando la distanza, scoprite con grande sorpresa che Einstein e la Monroe sono aspetti di un unico ritratto. In maniera simile, l'esame di due teorie delle stringhe, nel caso estremo in cui entrambe le costanti di accoppiamento sono piccole, rivela che sono diverse proprio come Albert e Marilyn". <br /><br /><b>Commento</b>:<br /><br />Questo esempio ha implicazioni straordinariamente rivoluzionarie per quel che riguarda la nostra apertura mentale ad ogni teoria o corrente di pensiero, perchè, come asseriva il filosofo tedesco FRIEDRICH HEGEL (1770-1831), ad un livello superiore, tutte le diverse sfaccettature della realtà apparentemente opposte, vengono ad integrarsi in un giudizio più totalizzante. In realtà il livello superiore corrisponde al livello più profondo da cui scaturisce la materia, le radici sono anche le chiome, e le chiome sono anche le radici dell'albero nel contesto di una continuità inscindibile in cui la dualità rimane un'illusione ottica e un'errore di valutazione. La non-dualità è la realtà senza veli presentata dalle antiche tradizioni mistiche, dalla spiritualità sciamanica e dai testi sapienziali di tutte le antiche civiltà; ed ecco che il progresso della scienza si dimostra di volta in volta un ulteriore gradino verso l'integrazione fra antiche conoscenze intuitive e nuove prove scientifiche e teorie matematiche.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq8tY1OmpuFOarEqWpw3Mj3mjGaaJmAnr-s6q28njdN4uZ59xxfYL9tgf0uxD6W6A1oDimMqnEuiPJFOtNfhbv0nikzxhCBzx8G83E4Y67alLYvfpkQ5Qr9dFjmW7y_JqdXfwOtR0LdVL8/s512/marily-+einstein-ibrido.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="417" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq8tY1OmpuFOarEqWpw3Mj3mjGaaJmAnr-s6q28njdN4uZ59xxfYL9tgf0uxD6W6A1oDimMqnEuiPJFOtNfhbv0nikzxhCBzx8G83E4Y67alLYvfpkQ5Qr9dFjmW7y_JqdXfwOtR0LdVL8/s320/marily-+einstein-ibrido.jpg" /></a></div><p>Immagine: foto ibrida Marily-Einstein, descritta nel paragrafo qui sopra; osservandola da vicino compare il volto di Albert Einstein, osservandola da lontano compare quello di Marilyn Monroe. </p><p> </p><p></p><p><b>IL PROBLEMA DELLE 5 VERSIONI DELLA TEORIA </b><br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo XII "Oltre le stringhe: alla ricerca della M Teoria", paragrafo "Un breve riassunto della seconda rivoluzione delle superstringhe"; pag. 262:<br /><br />"La seconda caratteristica ormai assodata della M teoria, è che contiene, oltre a stringhe vibranti, anche altri elementi: membrane bidimensionali vibranti, masserelle tridimensionali oscillanti (chiamate tribrane) e una miriade di altri oggetti. Come per l'undicesima dimensione, anche queste proprietà della M teoria emergono una volta che i calcoli non si riducono più a quelle tecniche di approssimazione che si usavano prima della metà degli anni '90".<br /><br /><b>Commento</b>:<br /><br />Come detto in precedenza, le stringhe sono elementi concreti e rigidi alla LUNGHEZZA DI PLANCK, mentre le particelle quantistiche osservabili prive di massa sarebbero il prodotto del loro campo di forza. L'unificazione di FISICA QUANTISTICA e RELATIVITA' GENERALE di Einstein ad opera della teoria delle stringhe deriva dal fatto che questi elementi ultimi, di dimensione 1, costituirebbero il punto d'origine che unifica ogni cosa esistente nell'universo, sia nelle DIMENSIONI EXTRA che negli UNIVERSI PARALLELI, mentre le particelle elementari considerate indipendenti l'una dall'altra (come nel MODELLO STANDARD) non offrono possibilità di una spiegazione dei principi della loro interazione, costringendo i fisici ad ipotizzare sempre nuovi elementi da accoppiare a quelli già noti sperimentalmente allo scopo di creare qualche intreccio. Se la TEORIA DELLE STRINGHE venisse confermata, tutto il funzionamento dell'Universo ne sarebbe estremamente semplificato. Ma i fisici si sono trovati di fronte a un apparente problema, ovvero l'esistenza di 5 DIVERSE TEORIE DELLE STRINGHE, ineccepibili dal punto di vista matematico, tutte quante indiscutibilmente vere. Come poteva essere possibile? Il problema è stato risolto dal fisico teorico statunitense EDWARD WITTEN (classe 1951) che, tenendo un discorso alla conferenza annuale sulla TEORIA DELLE STRINGHE nel 1990 suggerì che le 5 diverse formulazioni di quest'ultima potevano essere espressioni differenti della medesima cosa. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGMepZD5pcwaZ2UGAVCs23LFHol5mPcjm2HQ5TQ2PyqeOq3HmA-8F21vqIoQ0oMvn-0ZlcTKR2y28lWbGYqrCt1DLjb3t0mP0PV-atHmhWfZ1IETcg86zlnFlRb3BcDYH37KUPvIj4iz-4/s540/c71beee0137ed81258c939bbc23af086.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="540" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGMepZD5pcwaZ2UGAVCs23LFHol5mPcjm2HQ5TQ2PyqeOq3HmA-8F21vqIoQ0oMvn-0ZlcTKR2y28lWbGYqrCt1DLjb3t0mP0PV-atHmhWfZ1IETcg86zlnFlRb3BcDYH37KUPvIj4iz-4/s320/c71beee0137ed81258c939bbc23af086.gif" /></a></div>Immagine: modalità di propagazione delle vibrazioni di una stringa.<br /><p></p><p><b>LE DIMENSIONI EXTRA E GLI SPAZI DI CALABI YAU</b><br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Oltre le stringhe: alla ricerca della M Teoria", pag.257-258:<br /><br />"Verso la fine degli anni '80 ai fisici divenne chiaro che la teoria delle stringhe per quanto arrivi molto vicino a fornire una descrizione unificante dell'universo, non riesce però a raggiungere questo obiettivo. Due ragioni erano alla base di questa consapevolezza. In primo luogo i fisici avevano scoperto che esistevano 5 differenti varianti della teoria delle stringhe. Ricorderete forse i nomi di queste teorie: tipo I, tipo IIA, tipo IIB, eterotica 0, eterotica E. Tutte hanno in comune numerose caratteristiche di base - necessitano di 10 dimensioni spaziali, di cui 6 compattificate in uno spazio di Calabi Yau, i modi di vibrazione determinano le masse e le cariche di gauge, ecc.....Studiando le equazioni di una qualsiasi delle 5 teorie di stringa, i fisici scoprirono infatti che esse ammettono molte soluzioni - ad esempio, molti possibili spazi su cui compattificare le dimensioni extra, e che ogni soluzione corrisponde a un universo con proprietà diverse. La maggior parte di questi universi, sebbene nascano tutti come soluzioni perfettamente valide delle equazioni di una teoria di stringa, non sembrano avere niente a che vedere con l'universo che conosciamo..... I teorici delle stringhe, infatti, sono già riusciti a stabilire, con loro grande soddisfazione, che le equazioni esatte, una volta che saranno state comprese, mostreranno che tutte 5 le teorie di stringa sono intimamente connesse l'una con l'altra. Simili alle punte di una stella di mare, queste cinque teorie fanno parte di un'unica entità, le cui specifiche qualità sono ancora oggetto di intense attività di ricerca".<br /><br /><b>Commento</b>:<br /><br />Questo brano ci illumina sulla natura ambivalente della realtà e, ricollegandoci all'aforisma di apertura ("la bellezza profonda risiede nelle connessioni profonde"), all'unità fondamentale di tutti gli elementi. Nell'infinitamente piccolo tutto è armonicamente connesso e la realtà del divenire, dell'eterno mutamento universale nello spazio e nel tempo, assieme alle sue leggi fisiche e ai loro effetti, si rivela illusoria e una mera proiezione distorta di ciò che fondamentalmente è perfetto e imperturbabile. La TEORIA DELLE STRINGHE prevede l'esistenza di 10 DIMENSIONI EXTRA, compattate in spazi geometrici ottenuti da complicate formule ed eleborazioni al computer; sono gli SPAZI DI CALABI YAU, così detti perchè elaborati dal matematico italiano EUGENIO CALABI (classe 1923) e dal matematico cinese YAU SHING TUNG (classe 1949). Parliamo di strutture dell'ordine di milionesimi di miliardesimi di metro, e quindi non osservabili sperimentalmente. Le forme degli SPAZI DI CALABI YAU ospitano le STRINGHE e possono essere infinite, contenere fino a 500 fori (o accessi ad altre dimensioni) e sono presenti ovunque, in ogni punto dello spazio-tempo. L'esistenza delle DIMENSIONI EXTRA emersa dalla TEORIA DELLE STRINGHE può essere descritta dalla rappresentazione in 3D di uno SPAZIO DI CALABI YAU; una di queste "porte" crea il nostro mondo a 3 dimensioni con l'aggiunta di quella temporale, che per noi che ci troviamo immersi sono estese e visibili. Gli SPAZI DI CALABI YAU, mediante elaborazioni al computer, hanno riservato un'altra importante sorpresa: la manipolazione della loro struttura geometrica (CALABI YAU MANIFOLD) e il cambiamento di posizione dei fori, per quanto possa essere portata all'estremo, secondo calcoli matematici incontrovertibili offre come risultato la creazione del medesimo universo e delle stesse leggi fisiche, sia per quel che riguarda la nostra dimensione, che le dimensioni extra; in poche parole: la manipolazione della forma non altera in alcun modo la manifestazione della dimensione relativa, perchè a livello fondamentale l'unica cosa che conta è l'insieme delle informazioni e dell'energia nel loro complesso, nella loro unità; in sostanza: l'insieme degli elementi viene considerato un "unicum dilatato".</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbJyyjiqKoOlpzzOZVseuV7rF3AU32JYFruiWrDn8TdeHxkZepFrqRTXRLFfXOmhzUlBaPYMiE4Ci37eCZ_5kQbjPe_3GOyBTAkObK_3DjdaaPxXCH2OWrfExNXBJ8WHuRDW3sf7PXvydl/s600/1361547075_calabi-yau7.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="372" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbJyyjiqKoOlpzzOZVseuV7rF3AU32JYFruiWrDn8TdeHxkZepFrqRTXRLFfXOmhzUlBaPYMiE4Ci37eCZ_5kQbjPe_3GOyBTAkObK_3DjdaaPxXCH2OWrfExNXBJ8WHuRDW3sf7PXvydl/s320/1361547075_calabi-yau7.gif" width="320" /></a></div><p>Immagine: animazione degli spazi di Calabi-Yau.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDSinOwiRwiVwn5XUJEw16Q23oYn4-XTZ0pJ4FaQiOK36pMmF4GpDw2XlIz-8AsQOHea71Z_OnZtFYXGunU_bi4atkSXGRDPxFabXTqJvg3hyphenhyphenHwwJPHwUBctYmqCGNPjHslXY5IesXLLrd/s1500/calabi-yau-riassunto.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDSinOwiRwiVwn5XUJEw16Q23oYn4-XTZ0pJ4FaQiOK36pMmF4GpDw2XlIz-8AsQOHea71Z_OnZtFYXGunU_bi4atkSXGRDPxFabXTqJvg3hyphenhyphenHwwJPHwUBctYmqCGNPjHslXY5IesXLLrd/s320/calabi-yau-riassunto.jpg" /></a></div><br /> <p></p><p></p><p>Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo VIII, paragrafo "Come sono fatte le dimensioni extra?", pag.182:<br /><br />"Queste nuove dimensioni sono parte integrale e onnipervasiva della struttura dello spazio, esistono ovunque. Ad esempio: quando facciamo compiere un ampio gesto circolare a una mano, non ci stiamo muovendo solo attraverso le 3 dimensioni estese e familiari, ma anche all'interno di quelle invisibili. Naturalmente, visto che sono microscopiche, la mano che si sposta le circumnaviga un numero enorme di volte, tornando ogni volta al posto di partenza. La loro piccolezza fa sì che non ci sia spazio per un oggetto grande come la mano; e così alla fine non ci siamo resi conto di aver compiuto un viaggio anche attraverso le dimensioni extra, arrotolate in uno spazio di Calabi Yau".<br /><br /><b>Commento</b>:<br /><br />L'esistenza di DIMENSIONI EXTRA venne già teorizzata dal matematico e fisico tedesco THEODOR KALUZA (1885-1954) nel 1919, nel tentativo di unificare ELETTROMAGNETISMO e CAMPO GRAVITAZIONALE; elettromagnetismo e gravità sarebbero espressioni di un'unica forza scaturita da un'ondulazione dello spazio, con la forza elettromagnetica considerata come una deformazione geometrica. In uno spazio pentadimensionale questa teoria comprende RELATIVITA' GENERALE e INTERAZIONI ELETTROMAGNETICHE. Nell'ambito di ulteriori dimensioni include RELATIVITA' GENERALE e TEORIE DI GAUGE (queste ultime basate sulle meccaniche invarianti del sistema elettromagnetico). La teoria venne in seguito sviluppata dal fisico svedese OSKAR KLEIN (1894-1977): a lui si deve l'intuizione che le DIMENSIONI EXTRA siano assolutamente reali, ma ripiegate, in modo da risultare infinitesime. La combinazione di questa teoria con il concetto di SUPERSIMMETRIA (teoria basata su ipotetiche particelle accoppiate alle particelle note, ma con un valore numerico di spin, o modo di rotazione, diverso, in modo che questo allineamento possa dare un valore non infinito), dà origine alla SUPERGRAVITA'(teoria di unificazione delle interazioni di campo fondamentali), la quale necessita di uno spazio a 11 DIMENSIONI. In conclusione, nell'elaborazione della loro teoria KALUZA e KLEIN ipotizzarono che le dimensioni superiori non fossero estese, ma arrotolate, mediante il processo detto "di compattazione spontanea", liberando solo le 4 dimensioni spazio-temporali. Proprio da questa iniziale radice teorica si è potuta sviluppare la TEORIA M che ha successivamente unificato le 5 versioni della TEORIA DELLE STRINGHE ad opera di EDWARD WITTEN nel 1995. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh28cCv5CiP-9XgyqPAJOl2qGTpiIWqMtH89AN5Q5SUk4eaOiqOa15872rRqfxqXrfWQcbr-psla8GXXxW2TPxVF8mmLy5yAT_OWfAG78Pe8a91crBZN6fkQ9X_kllayMY8o0NtVWugxqI8/s643/show-photo.jpg.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="643" data-original-width="426" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh28cCv5CiP-9XgyqPAJOl2qGTpiIWqMtH89AN5Q5SUk4eaOiqOa15872rRqfxqXrfWQcbr-psla8GXXxW2TPxVF8mmLy5yAT_OWfAG78Pe8a91crBZN6fkQ9X_kllayMY8o0NtVWugxqI8/s320/show-photo.jpg.gif" /></a></div><p></p><p></p><p>Immagine: Theodor Kaluza (1885-1954)<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUXQgYvTZ-MzTKnmRpe4qHpydJ_Yk467K-ti8Wycx3bDlpy8TUjkZsKpZ20Hde-zZD_97SU45UF54S69QcXd7jRCx_4_LkEiybzAV0Smt1SA14I_rblAz5CiJ0ldU_AYjO84vdx3oJxvsS/s349/oskar-klein.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="349" data-original-width="291" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUXQgYvTZ-MzTKnmRpe4qHpydJ_Yk467K-ti8Wycx3bDlpy8TUjkZsKpZ20Hde-zZD_97SU45UF54S69QcXd7jRCx_4_LkEiybzAV0Smt1SA14I_rblAz5CiJ0ldU_AYjO84vdx3oJxvsS/s320/oskar-klein.jpg" /></a></div>Immagine: Oskar Klein (1894-1977)<br /><p>Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Dimensioni che l'occhio non vede", paragrafo "Su e giù per il Tubuniverso", pag.171: <br /><br />"Eccoci arrivati all'idea di Kaluza e Klein: il nostro universo tridimensionale potrebbe avere una quarta dimensione spaziale arrotolata, segreta, inaspettata. Se questo fosse vero (ovvero, come vedremo ora, se fosse vera la sua generalizzazione a molte dimensioni aggiuntive) e se le nuove dimensioni si espandessero fino a diventare visibili, è chiaro dagli esempi appena visti che la vita come la conosciamo adesso cambierebbe radicalmente". <br /><br /><b>Commento</b>:<br /><br />Siamo infatti portati a considerare queste dimensioni come spazi di possibilità per quel che riguarda lo sviluppo delle capacità percettive e i gradi di libertà d'azione e interazione, che al nostro livello tridimensionale sono molto limitanti. Per fare un esempio di come apparirebbe ai nostri occhi una realtà superiore possiamo appellarci al famoso video del "DOTTOR QUANTUM IN FLATLAND", su Youtube, ispirato al racconto fantastico di EDWIN ABBOTT del 1884, in cui un illuminato abitante di uno spazio bidimensionale, guidato dal suo genio, intuisce la possibilità di una realtà tridimensionale e viene considerato pazzo da tutti gli abitanti mediocri di Flatlandia. Per immaginare una dimensione extra spaziale, ad esempio la 4° dimensione, dobbiamo effettuare un "salto" concettuale abbandonando la nostra coscienza ordinaria e immaginando nuove possibilità legate a leggi fisiche sempre meno restrittive. Questi tre video sono estremamente illuminanti a riguardo:<br /><br />"Dottor Quantum in Flatland":<br /><a href="https://www.youtube.com/watch?v=ibSuOEMxvp0">https://www.youtube.com/watch?v=ibSuOEMxvp0</a><br /><br />"Ecco com'è fatta la 4° dimensione":<br /><a href="https://www.youtube.com/watch?v=CBDzp5DawJ4">https://www.youtube.com/watch?v=CBDzp5DawJ4</a><br /><br />"Come appariresti nella 4° dimensione":<br /><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GAI3_OBIABQ">https://www.youtube.com/watch?v=GAI3_OBIABQ</a><br /><br />"Hubble indirettamente ci ha dato mappe di materia oscura che pervade la Galassia e alcuni credono che stiamo tracciando la mappa dell'Uomo Invisibile, come quello del romanzo di H.Welles. Galassie invisibili, mondi invisibili, sospesi appena sopra il nostro universo, invisibili perchè la luce passa sotto di essi ma li percepiamo per la gravità che passa tra gli universi che può essere misurata per determinare la presenza di universi paralleli". (MICHIO KAKU, fisico teorico statunitense di origini giapponesi, uno dei massimi studiosi della teoria delle stringhe, nato nel 1947)<br /><br />"Sfortunatamente, siamo bloccati nella nostra membrana e non possiamo saltare nell'iperspazio. Siamo come mosche sulla carta moschicida: non possiamo saltare in una dimensione più vasta. Ma poiché la gravità può muoversi tra gli universi, se misuriamo la forza di gravità a piccole distanze, potremmo riuscire a scoprire che la gravità si dilegua dal nostro universo verso una dimensione superiore. Oggi, in tutto il mondo, si stanno facendo molti esperimenti per verificare questa idea". (MICHIO KAKU, classe 1947, fisico teorico giapponese fra i massimi studiosi della teoria delle stringhe, intervistato nel 2016 da MASSIMO TEODORANI, classe 1956, astrofisico-divulgatore scientifico). </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyk-NDSvd4zcwr1wCi8owa9_iC07jj7mnv2S5OF1H34vo3XQIyvtBhv4z43YonAMQkfY60-jxQ3mcqyzzb4Mgp99sqzI-5i0iC8It0Mhf4q3otdkjgygi75v5L8bqBPxUo2IDNlKUQI0mh/s625/verso-le-dimensioni-extra.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="625" data-original-width="533" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyk-NDSvd4zcwr1wCi8owa9_iC07jj7mnv2S5OF1H34vo3XQIyvtBhv4z43YonAMQkfY60-jxQ3mcqyzzb4Mgp99sqzI-5i0iC8It0Mhf4q3otdkjgygi75v5L8bqBPxUo2IDNlKUQI0mh/s320/verso-le-dimensioni-extra.jpg" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaiYDOhpm2Sn54llZwpE-BmaWGNCMSjX8kixOHmoEnuwq4vyTUv1OcEOR-t6bKPoJADs3yUwoTsOeGcC-BgWm0x2Qm3Vz9hY51VMkeBHE2hnScNAFP_jWnkmcwuAFncXvfx4OqZDLzSUzt/s890/CHA_EKPROTIC_SCENARIO.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="890" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaiYDOhpm2Sn54llZwpE-BmaWGNCMSjX8kixOHmoEnuwq4vyTUv1OcEOR-t6bKPoJADs3yUwoTsOeGcC-BgWm0x2Qm3Vz9hY51VMkeBHE2hnScNAFP_jWnkmcwuAFncXvfx4OqZDLzSUzt/s320/CHA_EKPROTIC_SCENARIO.gif" /></a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Immagine: le "brane" sulle quali si estendono dimensioni e universi paralleli.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU_n1JYUmb15xmS4DnSj_537LclEuWP68ppFBCuLzRoQFoBgH_3pW1T7GhXWEPpcS4RTnEbHUpDrANWkoDUaIWkEoGbA8USpO0s9C9WpgLuNX5et8rCXoqbh5Rdo1pLZG4A5bmZhOWHxK6/s799/M-teoria.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="682" data-original-width="799" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU_n1JYUmb15xmS4DnSj_537LclEuWP68ppFBCuLzRoQFoBgH_3pW1T7GhXWEPpcS4RTnEbHUpDrANWkoDUaIWkEoGbA8USpO0s9C9WpgLuNX5et8rCXoqbh5Rdo1pLZG4A5bmZhOWHxK6/s320/M-teoria.jpg" width="320" /></a></div><p>JOSEPH POLCHINSKI (1954-2018, fisico teorico statunitense) era un luminare della teoria delle stringhe, e scandagliando a fondo nelle sue intricate formule ed equazioni matematiche concluse che qualcosa doveva essere aggiunto perchè il meccanismo funzionasse; queste le sue parole in un documentario: <br /><br />"Sappiamo che le unità costitutive della materia sono molto piccole, più di qualunque cosa mai vista, molto di più. Se queste unità sono stringhe e sono così elusive, come sappiamo che esistono? E' una bella sfida. Così abbiamo fatto un calcolo matematico e il risultato non coincideva con il quadro che ci eravamo fatti dal punto di vista fisico. Il problema era che le stringhe da sole no bastavano, secondo il calcolo dev'esserci qualcos'altro, manca quacosa per completare il quadro". (JOSEPH POLCHINSKI)<br /><br />Nel 1995 POLCHINSKI, calcolando più a fondo i processi matematici, ne fece emergere delle entità spaziali estese che denominò D-BRANE: estensioni dimensionali extra, stese come lenzuola oscillanti sovrapposte in uno spazio detto "BULK", o IPERSPAZIO (costituito da intercapedini fra una dimensione e l'altra). Alla superficie di queste dimensioni sono agganciate le STRINGHE con estremità aperte, che si radicano come i fili di un tessuto al supporto; mentre le STRINGHE chiuse ad anello (che sarebbero quelle responsabili della FORZA DI GRAVITA'), non avendo appigli, scivolano da una dimensione all'altra diluendo immensamente il loro campo di forza. Queste D-BRANE possono essere paragonate ad una ragnatela, solo che quest'ultima è bidimensionale e limitata, mentre le DIMENSIONI EXTRA possono estendersi all'infinito, e possono avere da 0, a 1, a 2, a 3, fino a un numero incalcolabile di estensioni spaziali.<br /><br />Dal punto di vista spaziale la QUARTA DIMENSIONE corrisponde invece ad un'intercapedine, uno spazio intermedio fra una dimensione e l'altra. Perchè non possiamo nè vedere le dimensioni extra, nè sconfinare nell'IPERSPAZIO (BULK)? Perchè le estremità delle STRINGHE aperte che formano la realtà fenomenica, compresi i FOTONI, sono agganciate saldamente alle BRANE BIDIMENSIONALI su cui si estende il nostro universo tridimensionale, perciò non possono in nessun modo sconfinare nel "BULK" che contiene le BRANE oscillanti delle DIMENSIONI EXTRA. Il nostro mondo si estende su una BRANA a tre dimensioni, mentre altri universi-brana nell'IPERSPAZIO (o Bulk) possono comprendere un numero maggiore di dimensioni, fino a 9 (escluso il tempo e lo spazio intermedio del Bulk). </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuoCdqz6PumptvDWEA63gv1Dy_1Nt9EgriMnktM7Z546E_dK73QUjSqF9H4u1anX0ZRtMso3YjR7FfKg2Tjj2NLcVbPIhVfenKw1zplEmB1NGkofx87ODc2EuLuAKqOKBSo_qkT6uazkZ-/s860/1_polchinski_main+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="460" data-original-width="860" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuoCdqz6PumptvDWEA63gv1Dy_1Nt9EgriMnktM7Z546E_dK73QUjSqF9H4u1anX0ZRtMso3YjR7FfKg2Tjj2NLcVbPIhVfenKw1zplEmB1NGkofx87ODc2EuLuAKqOKBSo_qkT6uazkZ-/s320/1_polchinski_main+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL58teoRXe88RPStYyDEjBvJhQp-QAH6-5osjh5ohi4NLxxOAJzQCePdns4qJscEMxIqDRuN87fdbKKR40Pzl6mNuIZHLSyPtt_sLnK5b09cTZW4qTKuQvlBgONnqciUh0RlpHqUeSSFuY/s496/H2nRB.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="403" data-original-width="496" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL58teoRXe88RPStYyDEjBvJhQp-QAH6-5osjh5ohi4NLxxOAJzQCePdns4qJscEMxIqDRuN87fdbKKR40Pzl6mNuIZHLSyPtt_sLnK5b09cTZW4qTKuQvlBgONnqciUh0RlpHqUeSSFuY/s320/H2nRB.jpg" width="320" /></a></div><p><br /></p><p><b>I BRANA-UNIVERSI</b><br /><br />Questa teoria, dedotta dalla TEORIA M delle stringhe, nasce dal tentativo di determinare il numero delle dimensioni nel nostro Universo. Secondo la teoria degli UNIVERSI-BRANA il nostro universo è una superficie, chiamata BRANA, sulla quale si estende un universo tridimensionale, ma incorporata in un IPERSPAZIO nel quale si sovrappongono 11 DIMENSIONI. L'esempio intuitivo più semplice è quello di immaginare un libro: ogni pagina forma una superficie bidimensionale; le pagine unite insieme formano un oggetto tridimensionale; in questo caso le pagine (bidimensionali) sono paragonabili agli universi tridimensionali, mentre la sovrapposizione delle pagine (in questo caso 11) forma l'IPERSPAZIO a 11 dimensioni compreso in ognuno degli universi. Dunque: la TEORIA M delle stringhe teorizza 11 DIMENSIONI; la TEORIA DELLE STRINGHE BOSONICHE ne calcola addirittura 26. Solo le STRINGHE AD ANELLO della gravità, come visto precedentemente, possono attraversare l'IPERSPAZIO perdendo forza attraverso le DIMENSIONI EXTRA. Le D-BRANE sono supporti fondamentali per l'estensione delle DIMENSIONI EXTRA su grandi dimensioni. Nei MODELLI DI STRINGA TOPOLOGICI le D-BRANE, invece, sono compattificate all'interno degli SPAZI DI CALABI YAU, questo perchè riducendole ad uno spazio estremamente più ristretto e ad un numero ridotto di stati fisici (rispetto al numero infinito di campi interagenti della teoria delle stringhe ordinaria) diventano più utili alla comprensione dei problemi più ostici della TEORIA DELLE STRINGHE.<br /><br />Le D-BRANE della teoria di POLCHINSKI si muovono seguendo una dinamica corrispondente alle "CONDIZIONI AL CONTORNO" di JOHANN DIRICHLET (1805-1859-matematico tedsco). Le "condizioni al contorno" di DIRICHLET sono valori ottenuti da equazioni nello studio della fluidodinamica, in cui viene assegnata una velocità ai punti della superficie di un fluido. Le D-BRANE sono così denominate dall'iniziale del cognome di J. DIRICHLET perchè rappresentano delle dimensioni spaziali estese il cui movimento corrisponde alle condizioni di contorno dedotte dalle equazioni di questo studioso.<br /><br />Le D-BRANE vengono classificate con un numero dopo la D, il quale corrisponde al numero di dimensioni spaziali da esse ospitate. Ad esempio: D-0-BRANA: brana corrispondente a un punto. D-1-BRANA: brana corrispondente a una linea (una dimensione). D-2-BRANA: brana bidimensionale (2 dimensioni-spazio piatto ed esteso). D-3-BRANA: brana tridimensionale (altezza-larghezza-profondità). La TEORIA DELLE STRINGHE CLASSICA prevede fino a 11 DIMENSIONI EXTRA; la TEORIA DI STRINGA BOSONICA prevede fino a fino a 25 dimensioni, più il tempo 26 (D-25-BRANA); significa che le anomalie presentate dalla teoria si annullano se le dimensioni salgono a 26. La TEORIA DI STRINGA BOSONICA è la prima teoria delle stringhe, sviluppata alla fine degli anni '60 (XX sec.): i suoi componenti sono tutti BOSONI (messaggeri delle forze); inoltre sono previste PARTICELLE FANTASMA, dette così per i loro stati negativi, che compaiono quando il sistema è instabile e scompaiono quando si ricorre ad una TEORIA SUPERSIMMETRICA A 10 DIMENSIONI. <br /><br />L'origine del BIG BANG secondo la TEORIA M delle stringhe può derivare dalla collisione di due BRANE. Dunque il BIG BANG sarebbe stato causato dall'incontro fra due dimensioni, o UNIVERSI PARALLELI.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbgaC_ebFV2RXHHHL83UNBXIDILB3g6-5nDZyORhapLm2TOVLeisDGAoOK-B8qWDWHrMT5QQ8VzJNcX9TByCXJ7FzxHn9pjk-ah1t6tLJg1BMwj3r8RlNRLj9wkFA8OP3Dz_qqd8Oo7lq7/s1384/2-d-brane.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1032" data-original-width="1384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbgaC_ebFV2RXHHHL83UNBXIDILB3g6-5nDZyORhapLm2TOVLeisDGAoOK-B8qWDWHrMT5QQ8VzJNcX9TByCXJ7FzxHn9pjk-ah1t6tLJg1BMwj3r8RlNRLj9wkFA8OP3Dz_qqd8Oo7lq7/s320/2-d-brane.png" width="320" /></a></div> <p></p><p><b>LA PROPORZIONALITA' INVERSA</b><br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "La geometria quantica", paragrafo "Lo spettro degli stati di stringa", pag.213:<br /><br />"Innanzitutto due osservazioni essenziali. Primo: le eccitazioni vibrazionali uniformi di una stringa hanno un'energia che è inversamente proporzionale al raggio della dimensione circolare. Questo fatto è conseguenza diretta del principio di indeterminazione: se il raggio diventa più piccolo, la stringa è confinata in uno spazio più angusto e, per effetto della claustrofobia quantistica, la sua quantità di energia cinetica, cioè quella dovuta al moto, aumenta. Così, quanto minore è il raggio della dimensione circolare, tanto maggiore è l'energia cinetica della stringa, e questa è proprio l'incredibile caratteristica di una relazione di proporzionalità inversa. Secondo: le quantità di energia di movimento sono "direttamente", non inversamente, proporzionali al raggio. Da queste due osservazioni possiamo concludere che per grandi valori del raggio della dimensione circolare si avranno grandi energie di avvolgimento e piccole energie vibrazionali, mentre, al contrario, per piccoli valori del raggio si avranno piccole energie di avvolgimento e grandi energie vibrazionali".<br /><br /><b>Commento</b>:<br /><br />Secondo il PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG (Werner Heisenberg - 1901-1976, fisico teorico tedesco, uno dei pionieri della meccanica quantistica), la posizione esatta delle particelle e gli eventi relativi al campo della dimensione subatomica (quantistica) non sono osservabili indipendentemente dal condizionamento apportato dalla presenza dell'osservatore. E' un principio fondamentale della fisica quantistica, pluridimostrato, sperimentato e indiscutibile. Dunque, più ristretto è il campo d'azione, più le particelle vibrano intensamente cercando di sfuggirgli. Proviamo ad illustrare meglio i concetti, espressi a pag.212 di "L'universo elegante, sempre nel capitolo X "La geometria quantica). Le STRINGHE, alla DIMENSIONE DI PLANCK, sono di 2 tipi: a SPIRALE (avvolte attorno alla dimensione circolare) e ad ANELLO (chiuse a cappio attorno alla dimensione circolare). L'intensità delle vibrazioni (dette "lunghezze d'onda") delle STRINGHE e l'energia di avvolgimento sono determinate dalla grandezza dello spazio circolare: più lo spazio è piccolo, più l'energia di avvolgimento sarà debole e quella vibrazionale forte, per il PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE secondo il quale, come detto sopra, nessuna particella subatomica sopporta limitazioni (sappiamo che proprio l'energia vibrazionale permette alla particella di espandere le vibrazioni potendo essere in questo modo presente in molti luoghi contemporaneamente). Dunque L'ENERGIA DI UNA STRINGA E' PRODOTTO DEL RAGGIO E DEL NUMERO DI VOLTE IN CUI SI AVVOLGE INTORNO ALLO SPAZIO. Se le vibrazioni sono uniformi, esse corrispondono all'inverso del raggio ("se il raggio iniziale è R=10, il suo inverso è 1/10" - pag.217) della circonferenza della forma circolare e il loro numero energetico sarà un multiplo intero dell'inverso del raggio. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0dFs-qzsBSpAMhhIykuhe73pRp-Bqu4vMk4kPyJExDZxmF3D1HLISo3DUyazCWj-iavFf_MblI6UpHglXNl_t6k7o5Zmp4zTpWKXSIwgcZnH1M5y6iqLI0Aku4aAR_9EUUUJzOcnmmJ7q/s371/effetto-osservatore1.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="290" data-original-width="371" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0dFs-qzsBSpAMhhIykuhe73pRp-Bqu4vMk4kPyJExDZxmF3D1HLISo3DUyazCWj-iavFf_MblI6UpHglXNl_t6k7o5Zmp4zTpWKXSIwgcZnH1M5y6iqLI0Aku4aAR_9EUUUJzOcnmmJ7q/s320/effetto-osservatore1.png" width="320" /></a></div><br /> Immagine: effetto osservatore, l'onda diviene particella all'atto dell'osservazione.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1Pwmq52gDog7ROueJm3ms8Upk-pS0gMYW5f-SHszOxp-62FkjKHLLsCStc9C58w3NkdVdOb5g5i4OM7XLMS_I7l0DnLyOYyMAyoFo2S_zZq8t40zL1rlNk2b9q11vmk1KjGtMbuqM44PV/s1600/gatto-effetto-quantistico.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="897" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1Pwmq52gDog7ROueJm3ms8Upk-pS0gMYW5f-SHszOxp-62FkjKHLLsCStc9C58w3NkdVdOb5g5i4OM7XLMS_I7l0DnLyOYyMAyoFo2S_zZq8t40zL1rlNk2b9q11vmk1KjGtMbuqM44PV/s320/gatto-effetto-quantistico.jpg" width="320" /></a></div><p>"Non osserviamo la Natura in sè, bensì la Natura sottoposta al nostro metodo d'indagine" (WERNER HEISENBERG, 1901-1976, fraa i pionieri della fisica quantistica)<br /><br />A pag. 218, nel paragrafo "Una controversia" del decimo capitolo (L'UNIVERSO ELEGANTE), che citeremo più avanti, viene illustrata una caratteristica essenziale delle STRINGHE e della realtà fondamentale, ovvero come l'inversione dei valori energetici di avvolgimento e vibrazione delle stringhe non apportino alcuna modifica alle proprietà dell'universo creato, denominata "PROPORZIONALITA' INVERSA". Tutti gli esempi vengono esposti mediante il dialogo di due personaggi immaginari, George e Mildred, che viaggiano nell'universo alla velocità del pensiero e vengono "strapazzati" dall'autore che li pone in tutte le situazioni possibili immaginabili. In questo caso George calcola il raggio su cui le STRINGHE si avvolgono come 10 volte la LUNGHEZZA DI PLANCK, mentre Mildred lo calcola all'inverso del raggio, come 1 decimo della LUNGHEZZA DI PLANCK (quindi, paradossalmente, inferiore a quella che è considerata la lunghezza limite della dimensione subatomica): nonostante il rovesciamento di prospettiva il risultato è lo stesso perchè alla dimensione quantistica la forma, il modo e la distribuzione delle energie e degli elementi non ha alcuna importanza rispetto al totale delle energie scaturite; le implicazioni di questo risultato sono enormi, perchè annullano praticamente ogni idea "classica" della realtà, basata sulle leggi dell'universo macroscopico, rendendone l'essenza fondamentalmente ologrammatica, creata dai fotoni che nella loro fuga dalla LUNGHEZZA DI PLANCK "proiettano" gli elementi dell'universo che rimane essenzialmente un punto infinitamente piccolo al di sotto della stessa LUNGHEZZA DI PLANCK (considerata la misurazione microscopica più piccola oltre la quale nulla è più osservabile e lo stesso concetto di spazio e tempo cessa di esistere: la dimensione del "nulla"). <br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "La geometria quantica"; paragrafo "Una controversia", pag.218-219:<br /><br />"George e Mildred, che si sono appiattiti fino a diventare bidimensionali, prendono dimora nel Tubuniverso, impiantando due laboratori. Dopo un po' di tempo, affermano, indipendentemente l'uno dall'altra, di aver determinato il raggio della dimensione circolare (inerente alle stringhe). Sorprendentemente, però, i loro risultati non concordano, nonostante abbiano fama di ottimi ricercatori. George sostiene che il raggio (attorno al quale la stringa si avvolge) è R=10 volte la lunghezza di Planck, mentre Mildred sostiene che il raggio è R=1/10 (un decimo) della lunghezza di Planck. "Mildred" - dice George - "sulla base dei miei calcoli della teoria delle stringhe so che se la dimensione circolare ha raggio R=10, allora si devono osservare stringhe le cui energie sono quelle elencate nella tabella 10.1 (le tabelle menzionate in questo brano sono presenti sul libro e descrivono il rovesciamento dei valori energetici fra le deduzioni di George e quelle di Mildred). Ho effettuato un gran numero di esperimenti con il mio nuovo acceleratore, abbastanza potente da raggiungere la lunghezza di Planck, e queste previsioni teoriche sono state confermate con assoluta precisione. Posso perciò asserire con certezza che la dimensione circolare ha raggio R=10". Mildred, a sostegno delle proprie affermazioni, adduce le stesse argomentazioni di George, con la differenza che il suo elenco delle energie di stringa è quello fornito dalla tabella 10.2, il che conferma appunto che il raggio sia R=1/10 (1 decimo)....Mildred, che ha ormai penetrato i segreti della teoria delle stringhe, gli ribatte: "Ciò che dici è giusto, ma sbagliato. E' vero in genere che due diversi valori del raggio danno luogo a diverse energie accessibili. Ciò nonostante, nel caso particolare in cui i due valori siano l'uno l'inverso dell'altro, come 10 e 1/10, le energie e le cariche di stringa risultano identiche. Tu chiami modo di avvolgimento quello che io chiamo modo di vibrazione, mentre chiami modo di vibrazione quello che io chiamo modo di avvolgimento. Ma alla Natura non interessa il linguaggio che usiamo. La fisica è governata soltanto dagli ingredienti fondamentali, le masse (cioè le energie) delle particelle e le cariche che esse trasportano. Se il raggio è uguale a 10 oppure a 1/10, l'elenco completo delle proprietà degli ingredienti fondamentali nella teoria delle stringhe rimane lo stesso".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Come mai, se la LUNGHEZZA DI PLANCK è un limite invalicabile nell'infinitamente piccolo, in questo brano si discute di 1/10 della stessa LUNGHEZZA DI PLANCK? Ed è proprio a questo punto che si svela il più straordinario risultato della TEORIA DELLE STRINGHE: secondo i principi della PROPORZIONALITA' INVERSA, le energie di avvolgimento e vibrazione delle stringhe si scambiano in modo inversamente proporzionale, per cui se sono più forti le energie di vibrazione, saranno più deboli quelle di avvolgimento, se sono deboli le energie di vibrazione, saranno più forti le energie di avvolgimento, ma anche scambiando i valori energetici fra vibrazione e avvolgimento, il risultato sarà sempre lo stesso, cioè l'universo che si manifesterà non cambierà nessuna delle sue leggi o delle sue apparenze, sia che si restringa sempre più a causa di energie di vibrazione deboli, sia che si espanda immensamente a causa delle energie di vibrazione più forti. Perciò le ragioni di George e quelle di Mildred, nel brano riportato qui sopra, sono entrambe vere e supportate da formulazioni incontrovertibili. Le implicazioni di questo risultato sono enormi: significa che l'universo, tutto l'universo nella sua inconcepibile estensione di miliardi e miliardi di anni luce, potrebbe contrarsi sotto la LUNGHEZZA DI PLANCK, ovvero divenire un punto di estensione nulla, eppur rimanere sè stesso, con tutte le sue galassie, pianeti, esseri che lo abitano, i quali non si accorgerebbero minimamente della differenza. E significa anche che se tutto l'universo può divenire un nulla senza cambiare sè stesso, l'unica realtà che rimane è l'elemento imperscrutabile e non sperimentabile: l'informazione; e l'essenza dell'informazione è il pensiero. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgipG35f2__s0zW6dsNY5ZoChSbeCnIJDfGfJbRrWxUavnGYeXmWakjj97xAvyCbiUpR-At0vFD3dSpaDEthy_JA5J-e-ueafLyg4GGstAInL-0SGeAXk6gwno_QHHoiMC1X5CKJcCRxEae/s1280/proporzionalit%25C3%25A0-inversa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="905" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgipG35f2__s0zW6dsNY5ZoChSbeCnIJDfGfJbRrWxUavnGYeXmWakjj97xAvyCbiUpR-At0vFD3dSpaDEthy_JA5J-e-ueafLyg4GGstAInL-0SGeAXk6gwno_QHHoiMC1X5CKJcCRxEae/s320/proporzionalit%25C3%25A0-inversa.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p>Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "La geometria quantica", paragrafo "Tre domande", pag.221:<br /><br />"Com'è mai possibile che un essere umano alto 1 metro e 80 entri in un universo così incredibilmente microscopico? Com'è mai possibile che questo granellino di universo sia fisicamente identico al grande manto stellato che vediamo sopra di noi? Per di più, ora siamo costretti a dare risposta alla seconda delle nostre tre domande: la teoria delle stringhe avrebbe dovuto eliminare ogni possibilità di misurare sperimentalmente distanze minori della lunghezza di Planck. La risposta che ci permetterà di risolvere anche l'ultima delle nostre domande metterà in luce un aspetto importante delle nozioni di spazio e distanza". <br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "La geometria quantica", paragrafo "Due nozioni di distanza", pag.224:<br /><br />"I modi di stringa leggeri ci mostrano un universo grande e in espansione; i modi di stringa pesanti, al contempo, mettono in evidenza un universo minuscolo che si contrae. In tutto questo non c'è nessuna contraddizione: ci troviamo davanti a due definizioni di distanza, diverse, ma ugualmente sensate. La prima ci è maggiormente familiare solo a causa delle nostre limitazioni tecnologiche, entrambe, però, sono altrettanto valide".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Secondo il principio di PROPORZIONALITA' INVERSA, infatti, l'universo è contemporaneamente infinitamente grande e infinitamente piccolo, perchè le circonferenze attorno a cui si avvolgono i modi di stringa più pesanti (cioè quelli dalle vibrazioni più intense) divengono sempre più piccole in modo proporzionalmente inverso alla velocità di vibrazione, precipitando sotto la LUNGHEZZA DI PLANCK. A questo punto, però, per il PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG, secondo il quale le particelle quantistiche non sopportano restrizioni spaziali e si agitano sfuggendo alle limitazioni tanto quanto quest'ultime sono accentuate, si generano modi di stringa più leggeri, come i FOTONI, che sfuggono alla dimensione dell'infinitamente piccolo creando l'ologramma di un universo infnitamente grande, che però detiene la base operativa al di sotto della LUNGHEZZA DI PLANCK, nel regno del NULLA, che diviene il regno del TUTTO. Ora vediamo perchè, secondo questo principio, l'universo non potrebbe collassare su sè stesso annullandosi in un BUCO NERO. Nel libro viene usata la metafora dell'astronauta; la sostanza del discorso è: se le tre dimensioni spaziali hanno forma circolare (di modo che se un astronauta giungesse ai confini dell'universo circumnavigherebbe le immensità fino a trovarsi al punto di partenza), allora, secondo la PROPORZIONE INVERSA della geometria quantistica, l'espansione del raggio nel tempo e nello spazio sarebbe correlata a una inversamente proporzionale contrazione dei modi di stringa pesanti, cioè dell'INVERSO DEL RAGGIO che corrisponde a 1 decimo della LUNGHEZZA DI PLANCK. Si verifica dunque il paradosso di un universo infinitamente grande e infinitamente piccolo al contempo. Infatti se l'universo collassasse su sè stesso, i modi di stringa più leggeri, i FOTONI, si espanderebbero di più in modo inversamente proporzionale alla progressiva riduzione del raggio dei modi di stringa pesanti, i quali si ridurrebbero a una dimensione minore a quella di Planck proprio per l'effetto della pressione del collasso. Che cosa misuriamo dunque noi con i nostri mezzi tecnologici attuali, con i potenti telescopi di cui siamo dotati? Con il nostro sguardo misuriamo i modi di stringa leggeri, che attraverso la loro fuga dalla DIMENSIONE DI PLANCK proiettano intorno a noi l'impressione di uno spazio infinito: i FOTONI, percorrendo i miliardi di anni luce della loro espansione inversamente proporzionale ai modi di stringa più pesanti, danno l'llusione di un universo infinito in continua espansione, maa in realtà l'universo si trova fisicamente contratto in un punto di estensione nulla. Se le particelle più leggere, secondo il PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG, reagiscono sfuggendo con maggiore energia quanto vengono ristrette nello spazio, il BIG CRUNCH (il collasso dell'universo per contrazione) non può avvenire. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglXpzsnnw3EAmrcqi7EbasTQCAMlp8huzkx4Q6QsWFHZSDB_JP4x2QvmqL23elc8qQGClig66loWJWeb7SeOnZz4Q9YeLqMH1r3WMme8wg4BvyT-Dk0ELbl-2dhcMFAZtvvE3hH9pn2grc/s880/heisenberg-particelle.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="880" data-original-width="797" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglXpzsnnw3EAmrcqi7EbasTQCAMlp8huzkx4Q6QsWFHZSDB_JP4x2QvmqL23elc8qQGClig66loWJWeb7SeOnZz4Q9YeLqMH1r3WMme8wg4BvyT-Dk0ELbl-2dhcMFAZtvvE3hH9pn2grc/s320/heisenberg-particelle.jpg" /></a></div> <br /><p></p><p>Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Riflessioni sulla cosmologia"; paragrafo "Perchè tre?", pag.337:<br /><br />"Perchè mai e in che modo la riduzione di simmetria seleziona per l'espansione precisamente tre dimensioni spaziali? Cioè, al di là del fatto sperimentale che soltanto 3 dimensioni spaziali si sono espanse fino a diventare osservabili, la teoria delle stringhe fornisce una ragione fondamentale del perchè così non è stato per un numero diverso di dimensioni o addirittura per tutte quante in maniera perfettamente simmetrica? Brandenberger e Vafa hanno trovato una spiegazione possibile. Vi ricorderete che la dualità raggio R-, raggio I/R si basa sul fatto che, quando una dimensione compattificata è circolare, una stringa le si può arrotolare attorno. Come un elastico stretto attorno a una camera d'aria di bicicletta queste stringhe arrotolate tendono a strangolare le dimensioni attorno alle quali sono avvolte, impedendo loro di espandersi. A prima vista ciò sembrerebbe avere come conseguenza che ogni dimensione sia destinata a rimanere compressa, dato che le stringhe possono avvolgerle tutte indistintamente (e così effettivamente è). MA C'E UNA SCAPPATOIA: se una stringa arrotolata interagisce con la corrispondente antistringa (una stringa arrotolata nella direzione opposta), allora entrambe si annichilano l'una con l'altra, producendo una stringa non arrotolata. Se questo processo avviene con sufficiente rapidità ed efficacia, un numero abbastanza elevato di elastici verrà eliminato e alcune dimensioni potranno espandersi".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Le STRINGHE vibrano e oscillano come elastici infinitamente sottili le cui modulazioni non possono essere circosscritte ad un'unica dimensione, ma i loro effetti si propagano come fanno le onde sono re o gli anelli formati da un sasso nell'acqua di uno stagno: esse si dimostrano oggetti iperdimensionali. La matematica della teoria delle stringhe richiede 6 DIMENSIONI EXTRA, in formazioni irregolari e circolari: gli SPAZI DI CALABY YAU sono strutture geometriche a 6 DIMENSIONI formate, appunto, da STRINGHE e si approssimano alla LUNGHEZZA DI PLANCK, un miliardo di miliardesimo delle dimensioni di un elettrone. Se potessimo costruire dei microscopi così potenti da indagare queste distanze, l’esistenza di tali dimensioni sarebbe palesata. Quattro di queste dimensioni (altezza-larghezza-profondità, più il tempo) costituiscono l'Universo a cui apparteniamo, le altre 6 sono "ripiegate", cioè non estese o accessibili a noi. Possiamo considerare le DIMENSIONI COMPATTIFICATE come elementi in sonno della nostra realtà, spazi potenziali che probabilmente non riusciremo mai a cogliere ed osservare fisicamente, proprio perchè infinitesimi e non alla portata delle strumentazioni "classiche" dei laboratori. Una cosa però è certa: le radici della nostra realtà, le leggi fisiche, le COSTANTI UNIVERSALI...provengono da altrove, si trovano al di là del nostro spazio-tempo, così come tutti i fenomeni visibili dell'universo sono dovuti all'azione dei "campi di forze" invisibili intorno a noi: CAMPO ELETTROMAGNETICO, CAMPO GRAVITAZIONALE, ONDE SONORE, CAMPO MAGNETICO TERRESTRE (che gli uccelli percepiscono seguendo le rotte annuali), e tutti i campi di forze che gli animali sono in grado di percepire e noi no....Noi non vediamo i segnali che percorrono lo spazio intorno a noi, segnali radio, tv, Internet, telefoni cellulari, radiazioni, ecc...che peraltro servono ogni giorno alle nostre attività creando realtà visibili e udibili dai nostri sensi. E' evidente che non potremmo, fisicamente, aprire questi fori-portali a imbuto che si trovano negli SPAZI DI CALABI YAU per sperimentare altre dimensioni, nè con i nostri corpi, nè con gli strumenti macroscopici o innescando energie dalla potenza inimmaginabile allo scopo di mettere a nudo elementi sempre più piccoli. COS'E' CHE CI IMPEDISCE DI ESSERE RISUCCHIATI DA QUESTI TUNNEL? La loro dimensione minima: se questi fori fossero grandi abbastanza la loro trazione gravitazionale sarebbe irresistibile e noi potremmo precipitare fisicamente oltre la nostra dimensione. L'esistenza delle DIMENSIONI EXTRA potrebbe spiegare inoltre l'origine delle COSTANTI FONDAMENTALI e il mistero della FORZA DI GRAVITA', che sappiamo essere miliardi di volte più debole dell'ELETTROMAGNETISMO, e si presume perciò "diluita" attraverso innumerevoli dimensioni multiple. Facciamo un esempio: i magneti sono dominati dalla FORZA ELETTROMAGNETICA, che governa anche la luce e l'elettricità, e l'ELETTROMAGNETISMO è miliardi di volte più forte della gravità, 1 seguito da 39 zeri; ragion per cui un elefante può reggersi e camminare sulla superficie della Terra. La debolezza della FORZA DI GRAVITA' sarebbe inspiegabile senza la TEORIA DELLE STRINGHE, che prevede l'esistenza di MEMBRANE ESTESE che costituirebbero le DIMENSIONI EXTRA nella loro forma "estesa" e sviluppata, appunto, secondo il principio della DUALITA' per cui un elemento si manifesta in due modi apparentemente opposti, ma che corrispondono in realtà a due prospettive diverse. Dunque le DIMENSIONI EXTRA sono compattificate (riguardo alla nostra possibilità di raggiungerle) e allo stesso tempo, però, estese, perciò già esistenti ed evolute al di là del nostro spazio-tempo e della nostra possibilità percettiva. Ma perchè la FORZA DI GRAVITA' dovrebbe essere diluita attraverso le DIMENSIONI EXTRA, mentre l'ELETTROMAGNETISMO no? Secondo la TEORIA M (che è l'evoluzione della teoria delle stringhe dopo l'unificazione delle 5 diverse visuali ad opera di EDWARD WITTEN) non dovremmo considerare solo l'esistenza di STRINGHE APERTE che vibrano come fulmini verticali agganciate indissolubilmente alla BRANA (tessuto) di una data dimensione, ma anche l'esistenza di STRINGHE CHIUSE ad anello, perciò prive di ancoraggio e che possono dunque viaggiare liberamente da una dimensione all'altra, indebolendo la potenza gravitazionale. Questi modi di stringa circolari sono detti "GRAVITONI" e sono responsabili della FORZA DI GRAVITA'. Oggi, molti sono convinti che si potrebbe comunicare con esseri di altre dimensioni mediante segnali prodotti dal CAMPO GRAVITAZIONALE. Più in gnerale, le 20 COSTANTI FONDAMENTALI (che sono valori numerici precisi sui quali si basa l'esistenza del nostro Universo, fra i quali vi è il peso dell'ELETTRONE, FORZA DI GRAVITA', FORZA ELETTROMAGNETICA, FORZA NUCLEARE FORTE e FORZA NUCLEARE DEBOLE) sarebbero promanate dalle DIMENSIONI EXTRA; dunque la nostra realtà sarebbe la propaggine di "ordinamenti" le cui premesse sono promulgate "altrove". Ma perchè le STRINGHE si possano trasformare in MEMBRANE, cioè si possano estendere effettivamente oltre il nostro spazio-tempo, c'è bisogno di introdurre un'ulteriore potenzialità: l'UNDICESIMA DIMENSIONE, dedotta da EDWARD WTTEN con la TEORIA M. Nell'Universo tutto è e non è, ogni aspetto "opposto" è solo una visione in prospettiva diversa della stessa cosa; in questo caso, le DIMENSIONI COMPATTIFICATE (potenziali e non sviluppate per noi, al livello della nostra percezione) sono allo stesso tempo DIMENSIOI ESTESE (sviluppate) che formano altri universi. Ma come potrebbe essere possibile per noi aprire questi spazi "potenziali"? Potremmo considerare la questione solo dal punto di vista meccanico, fisico, per come noi consideriamo la Natura secondo la fisica classica; e certamente questa è una prospettiva, seppur limitata. Ma non possiamo fare a meno di cogliere l'analogia evidente degli spazi multidimensionali di CALABI YAU con i livelli percettivi della nostra mente. Uno dei più grandi dilemmi della fisica quantistica è, infatti, l'impossibilità di formalizzare matematicamente e fisicamente l'influsso dell'osservazione (scientificamente sperimentato e incontrovertibile) sulle particelle subatomiche e, dunque, a che livello la mente può condizionare la realtà. Nel caso degli spazi multidimensionali di CALABI YAU, le DIMENSIONI COMPATTIFICATE non possono essere considerate tanto elementi inerenti alla meccanica dell'universo, ma soprattutto come livelli di profondità di percezione del reale, e come potenzialità intellettive "in sonno" (intelligere: guardare dentro, oltre la superficie dell'ordinario). E' del tutto ovvio, infatti, che a ulteriori dimensioni aggiunte alle 4 del nostro mondo attuale, corrisponda un superiore livello dell'Essere, e dunque della PERCEZIONE. Se facciamo un confronto con gli abitanti bidimensionali di FLATLANDIA descritti da EDWIN ABBOTT nel suo romanzo fantastico-metaforico del 1884, se fosse trascurato, o peggio, negato l'aspetto psichico della realtà profonda, potremmo ridurci al ruolo di piccoli oscurantisti e grigi personaggi di cui il mondo non si ricorderà, convinti che la luce provenga dalla finestra e non dal sole, chiusi fra le pareti delle nostre stanze. La nozione delle dimensioni nascoste ci porta a considerare il nostro piano esistenziale come una condizione inviluppata, inespressa, come un Universo-seme che, più che mediante acceleratori di particelle ed energie potentissime, dev'essere "spacchettato" dalla nostra consapevolezza nel vero senso della parola in tutte le direzioni e le mete del possibili: IL CONCETTO DI DIMENSIONE DEVE COINCIDERE CON QUELLO DI PERCEZIONE. Alla base della TEORIA DELLE STRINGHE a nostro avviso vi è proprio il principio di "potenzialità". Ciò comporta non considerare soltanto l'aspetto prettamente "meccanico", ma soprattutto ciò che prescinde da qualsiasi cosa possiamo sperimentare fisicamente ed è strettamente vincolato alla coscienza, cioè alla nostra capacità di cogliere elementi sempre più profondi della realtà che ci circonda, di concepirli, di esserne consapevoli. E' giusto, ovviamente, provare ad individuare le DIMENSIONI EXTRA tramite il costoso acceleratore LHC del CERN di GINEVRA, ma non riusciremo ad ottenere nulla meccanicamente, quanto piuttosto mediante la correzione della nostra concezione della realtà, e il raggiungimento di un profondo livello di consapevolezza, dato per certo che questa è davvero la base di "tutto", e che anche gli scienziati sono d'accordo nell'affermare che ciò che la nostra mente e il nostro sguardo non può cogliere, praticamente non esiste, o almeno non ancora. Esisterebbe l'Universo senza esseri in grado di concepirlo? O meglio: potrebbe esistere qualcosa di totalmente insensato, privo di mèta evolutiva, di possibilità infinite? La TEORIA DELLE STRINGHE, così come tutta la FISICA QUANTISTICA, cancella l'apparente confine fra scienza e filosofia, fra mente e materia, liberando la percezione della realtà da secolari illusioni ottiche, o convenzioni. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhykv1urSqckOZ0VsRh1Kwf51esdTV56mzGhZrVcBGn8R7avHaflW_4cpTupKrW6IXo6Ou5-1I2pDi9yR1irqzoH_xpwvBgKKLifUdTWePGVE2ctKZ1lqOScTvQdxpXWpdB88Eo-wosZ9h0/s1024/d3e4jst-e7d70b73-5809-45c2-a9dd-aedd2077a6dd.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhykv1urSqckOZ0VsRh1Kwf51esdTV56mzGhZrVcBGn8R7avHaflW_4cpTupKrW6IXo6Ou5-1I2pDi9yR1irqzoH_xpwvBgKKLifUdTWePGVE2ctKZ1lqOScTvQdxpXWpdB88Eo-wosZ9h0/s320/d3e4jst-e7d70b73-5809-45c2-a9dd-aedd2077a6dd.jpg" /></a></div><p>Immagine: ricostruzione di uno spazio di Calabi-Yau formato da stringhe con relativi accessi a dimensioni extra.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVmceT_aLuvT8q_mZiB3bG5JZocSeJmcCmmk5fMFN8qrudFKuOmNsdtjqxZhxUUJL_ib2xEk8YuPCQAu574O5QFpCTcW1nYJ0zCot2NJXcHeibIE9HoVirsr3y_Z9XefK3z1-aO7n-1DtX/s1280/forza-di-gravit%25C3%25A0-brano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="831" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVmceT_aLuvT8q_mZiB3bG5JZocSeJmcCmmk5fMFN8qrudFKuOmNsdtjqxZhxUUJL_ib2xEk8YuPCQAu574O5QFpCTcW1nYJ0zCot2NJXcHeibIE9HoVirsr3y_Z9XefK3z1-aO7n-1DtX/s320/forza-di-gravit%25C3%25A0-brano.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p><p></p><div class="post_text"> <div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1237">Dal
libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene; capitolo "Il super delle
superstringhe"; paragrafo "L'importanza della supersimmetria nelle
teorie di campo", pag.152:
<div class="text-truncate_wrapper"><p dir="auto">"La forza elettromagnetica è meno dell'uno per cento della
forza nucleare forte, la forza nucleare debole è un migliaio di volte
meno intensa dell'elettromagnetismo, e la forza di gravità è circa cento
milioni di miliardi di miliardi (proprio così, è scritto due volte) di
volte ancora meno intensa".</p><p dir="auto"> </p>
</div> </div> </div><p></p><p><b>BIG BANG ED ESPANSIONE SPAZIALE</b><br /><br />"Alcuni pensano che il big bang sia la spiegazione di come è iniziato l'universo: non lo è. Il big bang è una teoria di come l'universo si sia evoluto da una frazione di secondo dopo di ciò che l'ha portato all'esistenza". (BRIAN GREENE) <br /><br />Dal libro L'UNIVERSO ELEGANTE di Brian Greene, capitolo "curve e pieghe", paragrafo "I buchi neri, il big bang e l'espansione dello spazio", pag.71:<br /><br />"L'immagine del big bang come di una bomba a frammentazione che lancia in giro il contenuto materiale dell'universo è intuitiva ma fuorviante. Una bomba esplode in un particolare punto dello spazio e del tempo e proietta la sua materia nello spazio circostante. Ma nel big bang lo spazio circostante non esiste: la contrazione prima si verifica perchè lo spazio si contrae. L'arancia, il limone e così via sono tutto l'universo e non un oggetto dentro l'universo. Il big bang è l'eruzione dello spazio compresso, la cui espansione, come un'onda di marea, porta con sè materia ed energia fino ai giorni nostri".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Vi è infatti qualcosa di molto più veloce della LUCE, ed è lo SPAZIO, la cui velocità d'azione è immanente alle dinamiche del pensiero ed istantanea e connessa a quella del TEMPO. </p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpsVzmvcOUbSSuXwJ9el3w97DS5n3Q4MpjNqh3E5ZGwZxndgTORLYIiXbe37QyHnCIZhbxdBuQOQdwyof0MJeOgbiSp6mZ-mFdUD4FlKnvUd88q9ljAU4dwVSvW6tKlvi1leWB5vl4UGcp/s1500/big-bang-brian-greene.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1056" data-original-width="1500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpsVzmvcOUbSSuXwJ9el3w97DS5n3Q4MpjNqh3E5ZGwZxndgTORLYIiXbe37QyHnCIZhbxdBuQOQdwyof0MJeOgbiSp6mZ-mFdUD4FlKnvUd88q9ljAU4dwVSvW6tKlvi1leWB5vl4UGcp/s320/big-bang-brian-greene.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p><b>LA SUPERSIMMETRIA - SVILUPPO DELLA TEORIA DELLE SUPERSTRINGHE</b><br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Il super delle super-stringhe", paragrafo "L'importanza della supersimmetria nelle teorie di campo", pag.151:<br /><br />"La supersimmetria dà una svolta alla faccenda. Le particelle a spin intero, dette bosoni in onore del fisico indiano Satyendra Bose, e quelle il cui spin è pari a metà di un numero dispari, i fermioni, così chiamati in onore di Enrico Fermi, danno contributi all'agitazione quantistica che si cancellano a vicenda: se le fluttuazioni di un bosone sono positive, quelle di un fermione tendono ad essere negative e viceversa. Poichè la supersimmetria ci assicura che bosoni e fermioni sono sempre accoppiati, le cancellazioni finiscono per essere rilevanti e calmano l'agitazione quantistica". <br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Il super delle super stringhe", paragrafo "La supersimmetria e la teoria delle stringhe", pag.157:<br /><br />"Nel 1977 le ricerche di Ferdinando Gliozzi dell'Università di Torino, Joel Scherk e David Olive dell'Imperial College, fecero luce sul fenomeno: si era scoperto che la teoria delle stringhe prevedeva la supersimmetria e l'accoppiamento bosone-fermione ne era un segno. Era nata la teoria delle stringhe supersimmetrica, cioè la teoria delle SUPERSTRINGHE". Le particelle accoppiate sarebbero uguali in tutto a quelle note, eccetto che nella massa e nello spin. La teoria afferma che 'è una simmetria fra le principali particelle fondamentali: i fermioni e i bosoni. I primi sono i mattoni definitivi della natura, i secondi sono legati alla manifestazione delle forze fondamentali. Le particelle supersimmetriche sono molto pesanti e gli esperimenti del 2012 dell'acceleratore LHC del CERN Ginevra, dai risultati delle collisioni, non ha rilevato valori che andassero oltre quelli stabiliti dal Modello Standard. E dunque il bosone rimane ancora l'unico elemento fondamentale a determinare l'esistenza della massa e delle forze dell'universo".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Nel modello iniziale di GABRIELE VENEZIANO la TEORIA DELLE STRINGHE descrive solo circa la metà delle particelle connesse da INTERAZIONI FORTI. Alla scala del nucleo atomico, i PROTONI ed i NEUTRONI sono tenuti insieme da una forza detta INTERAZIONE FORTE, che funge da collante impedendo la disintegrazione del nucleo a causa della repulsione elettromagnetica tra i PROTONI dello stesso nucleo. Era necessario che la teoria comprendesse anche la metà mancante, e dunque doveva essere approfondita. Fu così che all'inizio degli anni '70, per merito degli studi di PIERRE RAMOND (classe 1943), JOHN SCHWARZ (1941), ANDRE' NEVEU (1946) la teoria delle stringhe si evolve nella TEORIA DELLE STRINGHE SUPERSIMMETRICA, o delle SUPERSTRINGHE, basata sulla SUPERSIMMETRIA, ovvero sull'accoppiamento di diverse particelle; ossia: ognuna delle particelle coincide con una compagna di cui non si conosce l'immagine ma dalla dinamica uguale. La conferma sperimentale della SUPERSIMMETRIA potrebbe rivoluzionare tutta la nostra concezione della realtà che ci circonda, proprio come fecero all'epoca le scoperte di ISAAC NEWTON e la RELATIVITA' GENERALE di EINSTEIN, aggiungendo nuove fondamenta alla nostra conoscenza del Cosmo, della Natura, e di noi stessi, poichè lo studio delle caratteristiche delle COMPAGNE SUPERSIMMETRICHE delle particelle, in modalità speculare, agevolerà la comprensione delle particelle conosciute. Si spera, pertanto, che in futuro si possano scoprire le PARTICELLE SUPERSIMMETRICHE grazie al potente acceleratore di particelle del CERN di GINEVRA. Le particelle descritte dalla teoria "in fieri" di GABRIELE VENEZIANO non comprendevano il PROTONE, il MESONE e il NEUTRONE: la teoria doveva essere estesa. PIERRE RAMOND, JOHN SCHWARZ, ANDRE' NEVEAU dovettero teorizzare una struttura più ampia: la SUPERSIMMETRIA, che fu un modo, basato su formule matematiche e deduzioni logiche, di estendere la descrizione anche a tutte le particelle conosciute. La nuova formulazione della TEORIA DELLE STRINGHE richiese l'aggiunta di DIMENSIONI EXTRA dello spazio-tempo, ma anche l'esistenza di particelle prive di massa, come le ONDE GRAVITAZIONALI e le ONDE ELETTROMAGNETICHE. Nel frattempo nacque però una nuova teoria che riguardava le particelle a interazione forte: il concetto di LIBERTA' ASINTOTICA. Nel linguaggio scientifico "asintotico" (dal greco a-sým-ptotos, o "ciò che non interseca") significa quel che tende ad avvicinarsi sempre più a qualcosa senza mai raggiungere un punto di contatto con essa; questa novità teorica doveva riuscire a spiegare il fatto che le particelle, soprattutto i QUARK, non possano collassare nel nucleo, poichè a livello quantistico la FORZA GRAVITAZIONALE funziona in modo opposto: <br /><br />QUANDO NELL'UNIVERSO MACROSCOPICO LA DISTANZA FA DIMINUIRE LA FORZA ATTRATTIVA, ALLA DIMENSIONE ATOMICA QUESTA FORZA DIMINUISCE QUANTO PIU' LA VICINANZA AUMENTA, COME SE LE PARTICELLE FOSSERO UNITE DA UNA FORZA CHE AGISCE COME UN ELASTICO.<br /><br />Quando le particelle sono abbastanza vicine l'una all'altra, non avvertono più alcun legame e sono, appunto, libere...Questa deduzione è frutto di calcoli e formule matematiche molto complesse, ma per noi è importante ruscire a coglierne la versione concettuale, intuitiva. <br /><br />La LIBERTA' ASINTOTICA prende le mosse dalle TEORIE DI GAUGE (dall'inglese "gauged", calibrare) che in alcuni casi predicono proprio la dinamica della LIBERTA' ASINTOTICA: una serie di teorie quantistiche atte a spiegare le interazioni fondamentali. Questa nuova visione fece perdere punti alla TEORIA DELLE STRINGHE, facendo diminuire il numero di coloro che se ne occupavano, accantonandola per un certo periodo. La LIBERTA' ASINTOTICA costituisce il principio fondamentale dell'INTERAZIONE FORTE fra le particelle, frutto dei progressi della TEORIA STANDARD che rendeva la teoria delle stringhe superflua e stravagante. Ideatori della teoria della LIBERTA' ASINTOTICA furono il fisico statunitense DAVID GROSS (1941), FRANK WILCZEK (statunitense-1951) e DAVID POLITZER (New York-1949). Erano gli anni in cui EDWARD WITTEN stava ancora studiando per la specializzazione. Ma a far sì che la teoria non fosse abbandonata fu un gruppetto di studiosi fa cui JOELE SCHERK, JOHN SCHWARZ, MICHAEL GREENE e alcuni altri, motivati dalla sua straordinaria coerenza, eleganza e inattaccabilità dal punto di vista logico e matematico: non è possibile che un'armonia come quella che verrebbe creata dalla TEORIA DELLE STRINGHE non corrisponda a realtà; pensare ciò corrisponderebbe a minare il fondamentale scopo evolutivo sottinteso, sostenuto dall'armonia universale. L'esistenza delle PARTICELLE SUPERSIMMETRICHE potrebbe risolvere l'enigma della MATERIA OSCURA, che potrebbe essere composta da PARTICELLE SUPERSIMMETRICHE stabili. Le particelle compagne sono infatti soggette a decadimento, ma da questo decadimento si conserverebbe un valore, detto PARITA' R, che distingue le PARTICELLE SUPERSIMMETRICHE dalle compagne note (cioè osservabili); queste legge di conservazione permette che, al decadimento di una PARTICELLA SUPERSIMMETRICA di massa maggiore, ne siano prodotte in coppia due del valore di PARITA' R, generando un altro sistema di PARTICELLE SUPERSIMMETRICHE STABILI. Negli anni durante i quali la TEORIA DELLE STRINGHE venne un po' da tutti relegata in soffitta, dalla fine degli anni '70 all'inizio degli anni '80, gli studiosi MICHAEL GREENE, JOHN SCHWARZ e molti altri decisero di donarle nuovo smalto indirizzando l'attenzione soprattutto alla conciliazione di RELATIVITA' GENERALE e FISICA QUANTISTICA, cioè fra leggi famigliari e logiche dell'Universo macroscopico e dinamiche anti-intuitive e probabilistiche della dimensione subatomica. Questo nuovo approccio iniziò a dare risultati soddisfacenti. Infatti, introducendo il concetto di SUPERSIMMETRIA essi riuscirono, almeno teoricamente e in base alle complesse formule matematiche che raggiungevano un risultato coerente, ad annodare il rapporto fra leggi fisiche macroscopiche e mondo quantistico. La SUPERSIMMETRIA doveva raggiungere l'obiettivo di includere NEUTRONI e PROTONI nella teoria iniziale di GABRIELE VENEZIANO. Nel 1976 i fisici teorici JOEL SCHERK (Francia - 1946-1980), DAVID OLIVE (Inghilterra 1937-2012) e FERDINANDO GLIOZZI (1940) dell'Università di Torino provarono che la teoria delle stringhe sfocia inevitabilmente nella SUPERSIMMETRIA, ampliandola verso nuove prospettive.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu2dlqE2bo00M73QoRyaOE5oM_DzsoyuTAW0MShosxtX-0bsfPEhk0Uqx-nyCsqjTIq0_g4_SJ1TQAgz3hAgE_dtP9pYuQNRnHYDibvKqcEaMtzkxvgDm4UxNGcEBt2UU4QLLkv_wiTUAZ/s480/veneziano2-small480.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="425" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu2dlqE2bo00M73QoRyaOE5oM_DzsoyuTAW0MShosxtX-0bsfPEhk0Uqx-nyCsqjTIq0_g4_SJ1TQAgz3hAgE_dtP9pYuQNRnHYDibvKqcEaMtzkxvgDm4UxNGcEBt2UU4QLLkv_wiTUAZ/s320/veneziano2-small480.jpg" /></a></div>Immagine: Gabriele Veneziano, <span class="css-901oao css-16my406 r-1qd0xha r-ad9z0x r-bcqeeo r-qvutc0">(classe 1942), fondatore della Teoria delle Stringhe nel 1968, nata grazie all'introduzione della nuova grandezza fisica detta "ampiezza di Veneziano", riguardante l'estensione della sezione d'urto nell'interazione fra le particelle.</span><p></p><p><span class="css-901oao css-16my406 r-1qd0xha r-ad9z0x r-bcqeeo r-qvutc0"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmIFQl_fPVyj2udEVQ-ZBoeDUc6glm2uuMQJqp_XsauLz7pHp0MobbvRPstphaJI6lM1zH9octBJGRsP1cjsY2c7-dbTsfvL0EJg228juQJbQXyH1zLa7QoEARN625IOR84PQ9Dg7mzyqC/s400/sypersymmetry.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmIFQl_fPVyj2udEVQ-ZBoeDUc6glm2uuMQJqp_XsauLz7pHp0MobbvRPstphaJI6lM1zH9octBJGRsP1cjsY2c7-dbTsfvL0EJg228juQJbQXyH1zLa7QoEARN625IOR84PQ9Dg7mzyqC/s320/sypersymmetry.jpg" width="320" /></a></div>Immagine: particelle note e particelle supersimmetriche nel modello detto "Supersimmetria".<p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGdb05gmhv-7Or8PFkt-VbrKjxBuKlGe2gTxeMrmV7nUQBoo1MUE0mZoDvkcamR6pRUb5KvEE_pvWZyXHN6_OzCfjXC3MMjtSBL2CeHPofjrLOZSHA9GeyDxD-saT68TBbDgPUurYgl3xp/s800/simple-model-atom-structure-electrons-orbiting-nucleus-three-protons-neutrons-science-kids-cartoon-style-vector-126940251.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGdb05gmhv-7Or8PFkt-VbrKjxBuKlGe2gTxeMrmV7nUQBoo1MUE0mZoDvkcamR6pRUb5KvEE_pvWZyXHN6_OzCfjXC3MMjtSBL2CeHPofjrLOZSHA9GeyDxD-saT68TBbDgPUurYgl3xp/s320/simple-model-atom-structure-electrons-orbiting-nucleus-three-protons-neutrons-science-kids-cartoon-style-vector-126940251.jpg" /></a></div><p><span class="css-901oao css-16my406 r-1qd0xha r-ad9z0x r-bcqeeo r-qvutc0">Immagine: la struttura dell'atomo. Una stringa è milioni di miardi di volte più piccola di un nucleo atomico.</span></p><p><span class="css-901oao css-16my406 r-1qd0xha r-ad9z0x r-bcqeeo r-qvutc0"><br /></span></p><p></p><p><span class="css-901oao css-16my406 r-1qd0xha r-ad9z0x r-bcqeeo r-qvutc0"></span><b>CHIRALITA', o "VIOLAZIONE DELLA PARITA' FRA DESTRA E SINISTRA"</b> <br /><br />La CHIRALITA' è stata una delle più grandi scoperte della fisica quantistica, effettuata già negli anni '50, e consiste nella "VIOLAZIONE DELLA PARITA' FRA DESTRA E SINISTRA NELLA FISICA A LIVELLO FONDAMENTALE", soprattutto per quel che riguarda le INTERAZIONI DEBOLI responsabili della radioattività atomica. L'asimmetria dell'oscillazione NEUTRINO-ANTINEUTRINO (se il neutrino che giunge ruota in un senso, l'antineutrino ruota al contrario) evidenzia la VIOLAZIONE DI PARITA' fra destra e sinistra, esattamente come le due mani (destra e sinistra) non sono sovrapponibili. CHIRALITA' (dal greco keir, mano, per indicare la non sovrapponibilità delle mani rispetto a destra e sinistra) è la proprietà di esistere in forme strutturali sinistrose o destrose, l'una l'inverso dell'altra e non sovrapponibili. Già nel 1836 il chimico francese AUGUSTE LAURENT (1807-1853) teorizzò che le MOLECOLE non fossero disordinati insiemi di ATOMI, ma strutture geometriche con un nucleo centrale e legami "ordinati" fra gli ATOMI. La sua teoria è detta TEORIA DEL NUCLEO. Lo sviluppo della STEREOCHIMICA fino ai giorni nostri ha compiuto ulteriori e interessanti passi, nella conoscenza delle strutture e delle reattività molecolari. Infatti la posizione tridimensionale che una MOLECOLA BIOLOGICA assume nello spazio (in questo caso l'inversione fra destra e sinistra) determina le proprietà e le attività chimiche della stessa. Questa struttura geometrica si chiama ENANTIOMETRO: un agglomerato di ATOMI con la capacità di esistere in due forme e con la capacità di ruotare il piano della luce nella polarizzazione che li colpisce. L'implicazione di questa scoperta è enorme: di fatto, se le MOLECOLE ruotate da destra a sinistra e viceversa realizzano proprietà diverse non essendo sovrapponibili le due immagini speculari, significa che la Natura a un certo punto dell'evoluzione ha operato una scelta fra le due versioni, e che le MOLECOLE stesse comprendono una doppia identità; ma anche che nulla impedisce di ipotizzare l'esistenza di un UNIVERSO-SPECCHIO nel quale si sia in effetti realizzata la versione opposta. Ergo: le leggi della fisica, se riflesse in uno specchio, sono decisamente diverse.<br /><br />VIOLAZIONE DI PARITA': a livello macroscopico la parità fra destra e sinistra è rispettata perchè l'ELETTROMAGNETISMO di MAXWELL e la LEGGE DI GRAVITA' di EINSTEIN rispettano simmetricamente la riflessione speculare. Ma le INTERAZIONI DEBOLI a livello atomico (cioè le radiazioni) da un esperimento della fisica cinese CHIEN-SHUNG WU (1912-1997), mettono in risalto l'asimmetria speculare dell'Universo: la scienziata congelò gli ATOMI DI COBALTO vicino allo zero assoluto e, facendoli ruotare tutti nello stesso senso, si determinava una radiazione di ELETTRONI che uscivano tutti nello stessa direzione, non in due direzioni; mentre se gli stessi ATOMI venivano fatti girare in senso contrario, antiorario, gli ELETTRONI emessi si dirigevano verso l'osservatore cambiando direzione. Se l'universo fosse perfettamente simmetrico gli ELETTRONI uscirebbero da tutti e due i lati contemporaneamente. <br /><br />Agli inizi degli anni '80 MICHAEL GREENE e JOSEPH SCHWARZ risolsero il problema della VIOLAZIONE DI PARITA' delle interazioni deboli ottenendo in più molti altri risultati. Fu improvvisamente possibile ampliare la teoria delle stringhe in modo da spiegare la GRAVITA' QUANTISTICA e anche le proprietà delle particelle elementari, illuminando la scena su molti interrogativi. L'impresa stava conseguendo importanti sviluppi. Tutti gli studiosi furono d'accordo nell'affermare un concetto molto importante, ovvero che: <br /><br /><b>AL CRESCERE DELLA COMPLESSITA' DEI SISTEMI DEVONO SUBENTRARE NUOVE E DIVERSE LEGGI FISICHE.</b><br /><br />I fisici teorici sono comunque concordi nell'affermare che la complessità assoluta e sempre crescente dell'Universo non si può ridurre a una teoria che riesca a fornire una visione totale del Tutto. Una TEORIA DEL TUTTO non può esistere, sarebbe una contraddizione e un paradosso rispetto all'essenza stessa dell'Infinito. Se la TEORIA DELLE STRINGHE fosse confermata, sarebbe più correttamente da considerare un punto d'inizio, "l'inizio dell'Infinito", come direbbe il fisico britannico DAVID DEUTSCH (classe 1953).<br /><br />La SUPERSIMMETRIA può esser inclusa in 5 modi diversi nella teoria, ovvero le CINQUE TEORIE DELLE STRINGHE. In quattro di queste teorie la stringa è un piccolo anello vibrante, e 1 sola di queste teorie prevede che la stringa possa avere delle estremità; le doppie estremità di queste stringhe a ferro di cavallo si agganciano alla BRANA di una specifica dimensione e non si possono sradicare da essa; in due altre teorie la stringa conduce correnti elettriche e nelle altre tre è invece un isolante elettrico. In ogni modo, avere solo cinque teorie delle stringhe fu già un miracolo in confronto alle infinite combinazioni e teorie scaturite nei decenni nel MODELLO STANDARD. Questo fatto mette in luce l'elegante coerenza della TEORIA DELLE STRINGHE. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8yWqFi7zfM-aUfJ1Sqfr6SdJLYD6XMq3_xZcmtPV4EPd8g3dg_SQ11_PT86VBwyO5u0lYt-bK2ALPJn65RQtGvEmD5TM2auM9P1-z-yEWX-jZhzerC3SH5r3tg67-QXJqc_uoDI-moNBC/s948/chien-shung-wu.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="948" data-original-width="877" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8yWqFi7zfM-aUfJ1Sqfr6SdJLYD6XMq3_xZcmtPV4EPd8g3dg_SQ11_PT86VBwyO5u0lYt-bK2ALPJn65RQtGvEmD5TM2auM9P1-z-yEWX-jZhzerC3SH5r3tg67-QXJqc_uoDI-moNBC/s320/chien-shung-wu.jpg" /></a></div>Immagine: Wu Jianxiong-1912-1997: scienziata cinese che sperimentò, nel 1957, la
fondamentale asimmetria nelle interazioni "deboli" (radioattive), la
cosiddetta "violazione della parità" destra-sinistra. Ciò implica che la
Natura, in versione speculare, muta le leggi della fisica.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs0g_QzsGoCJhEi4pHro431loIlaf7l87uzSvsCwDNmWZSQnWWdXOmsVHIttiVI0KVfFO_GLB3h9cJMtgMXSCl4Twhzv_wpQzCM_Twl00obOtCRInJg2yFtptVNjLmjwhYVwvEUjHBb5D0/s1910/leggi-fisiche.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1368" data-original-width="1910" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs0g_QzsGoCJhEi4pHro431loIlaf7l87uzSvsCwDNmWZSQnWWdXOmsVHIttiVI0KVfFO_GLB3h9cJMtgMXSCl4Twhzv_wpQzCM_Twl00obOtCRInJg2yFtptVNjLmjwhYVwvEUjHBb5D0/s320/leggi-fisiche.jpg" width="320" /></a></div><br /><p><b>L'UNIFICAZIONE DELLE 5 TEORIE DELLE STRINGHE NELLA FORMULA DI EDWARD WITTEN</b><br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene; capitolo "Il super delle superstringhe"; pag.145:<br /><br />"Nella fisica come nell'arte, la simmetria gioca un ruolo importante nei giudizi estetici. Ma in fisica la parola simmetria ha un significato molto concreto e preciso. Usando questo criterio diligentemente, fino ad arrivare a precise formulazioni matematiche, i ricercatori sono stati in grado di formalizzare teorie in cui le particelle materiali e quelle mediatrici delle forze sono legate in modo indissolubile fra loro, più di quanto si crdesse possibile in passato. Queste teorie uniscono foze e materia e hanno dunque il grado più alto di simmetria. Ecco perchè sono state chiamate "SUPERSIMMETRICHE". La teoria delle superstringhe , come vedremo, ne è la progenitrice, nonchè la rappresentante più importante". <br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Nel 1995 il fisico statunitense EDWARD WITTEN (classe 1951) integra le 5 teorie delle stringhe (apparentemente diverse perchè diversi sono i valori numerici che ne risultano) in un'unica formula detta TEORIA M. Il significato della M sembra sia stato chiarito nel 2013 dallo stesso WITTEN, poichè ne erano scaturite diverse congetture, e sarebbe "MEMBRANA". La quantità di teorie formulate, ben cinque, tutte matematicamente ineccepibili, che descrivono le proprietà fondamentali delle STRINGHE, rischiava di compromettere di fatto l'attendibilità della teoria nel suo complesso. Il MODELLO DI STRINGA, fra gli altri 4, che descrive il mondo in cui viviamo è stato denominato:<br /><br />"ETEROTICA E8 X E8". <br /><br />E, se uno solo di questi modelli ci include, gli altri mondi saranno superiori, avranno spazi di libertà maggiori? Questi interrogativi, assieme alla necessità di conciliare le teorie in un unica cornice, fece intuire ad EDWARD WITTEN che le 5 teorie o formule fossero in realtà casi limite di un unico elemento fondamentale, come se un'osservatore guardasse una statua da diverse prospettive. Ma non fu abbastanza: per ottenere l'unificazione fra RELATIVITA' GENERALE di EINSTEIN e SUPERSIMMETRIA generata dalla teoria delle stringhe si dovette introdurre il concetto di SUPERGRAVITA' a 11 DIMENSIONI.<br /><br />"Capire cosa sia realmente la teoria M, modificherebbe la nostra comprensione della natura in maniera non meno radicale di quanto abbiano fatto le grandi rivoluzioni scientifiche del passato". (EDWARD WITTEN)<br /><br />"Anche il mio lavoro sull'unificazione della teoria delle stringhe aveva a che fare con il tentativo di dimostrare che esse non erano coerenti, che una di esse non era coerente, e invece quella dimostrazione ha portato a comprendere meglio come le diverse teorie sono facce diverse di una stessa medaglia. La mia opinione personale è che la teoria delle stringhe sa molte cose che gli esseri umani ignorano, penso che conosca molti segreti profondi del nostro universo, non posso garantire fino a che punto riusciremo a comprenderli, possiamo solo fare del nostro meglio." (EDWARD WITTEN) <br /><br />"Ok, ma se solo una delle cinque teorie delle stringhe descrive il nostro universo, chi vive negli altri quattro mondi?". (EDWARD WITTEN)</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyLUXyZ9NXyQ577ZFK_K41dxidLUuhQxUXe3-VuPAa-D31sNxFQmir7OXSb751UWkUw__n-fcEqlHDR4LAxUnFVehZYDWvvjSz3DfMHkhsde3o5POiPFB2aUhTaV0r3rkYLo9EhQt15hB2/s2000/EdWitten_2000x1400.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1400" data-original-width="2000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyLUXyZ9NXyQ577ZFK_K41dxidLUuhQxUXe3-VuPAa-D31sNxFQmir7OXSb751UWkUw__n-fcEqlHDR4LAxUnFVehZYDWvvjSz3DfMHkhsde3o5POiPFB2aUhTaV0r3rkYLo9EhQt15hB2/s320/EdWitten_2000x1400.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p>Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Dimensioni che l'occhio non vede"; paragrafo Le dimensioni extra e la teoria delle stringhe", pag.177:<br /><br />"Tutto inizia da una semplice osservazione. Se una stringa è vincolata a rimanere su una superficie bidimensionale, come il piano di un tavolo o il tubuniverso, il numero delle direzioni in cui la stringa può vibrare è due: quella sinistra-destra e quella davanti e indietro. Tutti i modi di vibrazione possibili sono una combinazione di oscillazione in queste due direzioni. Se lasciamo che la stringa si muova liberamente nello spazio, il numero di direzioni indipendenti in cui può vibrare sale a tre, poichè si aggiunge quella su e giù. Anche se è difficile da immaginare, il discorso può continuare ancora. In un universo con più direzioni spaziali ci sono più direzioni in cui una stringa può vibrare".<br /><br />C<b>ommento:</b><br /><br />SUPERGRAVITA' A 11 DIMENSIONI: è una teoria di campo che si interessa a tutte le interazioni fondamentali note che coinvolgono la SUPERSIMMETRIA. La SUPERGRAVITA' è generalmente espressa in forma di TEORIA DI KALUZA-KLEIN, comprende particelle con spin 2 denominate GRAVITONI (responsabili dell'interazione gravitazionale) e nuove particelle di spin 3/2, 1, 1/2 e 0. Il punto chiave è nei calcoli matematici dei valori (rotazione-spin-velocità, ecc...) delle particelle che nell'interpretazione della SUPERSIMMETRIA consentono di rimuovere le probabilità infinite che risultano invece nel MODELLO STANDARD; questo processo di "rinormalizzazione" trova il punto di convergenza fra RELATIVITA' GENERALE e dinamiche della GRAVITA' QUANTISTICA. Infatti, se le particelle sono considerate come puntiformi, come nel MODELLO STANDARD, esse rimangono isolate e prive di connessione, non in grado di creare un sistema esteso come quello imposto dalle STRINGHE con le loro conformazioni "ancorate" alla BRANA dell'universo e i loro modi di vibrazioni in grado di estendersi oltre le tre dimensioni da noi conosciute, conferendo un quadro coerente in un orizzonte infinito: valori numerici finiti per MULTIVERSI infiniti. In questo modo si vennero a conciliare due fondamentali variabili: la LUNGHEZZA DI PLANCK e l'AMPIEZZA DI GABRIELE VENEZIANO (formulata nel 1968 dal Veneziano appena ventiseienne, che elaborò un'ampiezza d'urto che generava la dualità fra risonanze e dinamiche delle particelle).<br /> <br />Le Particelle puntiformi della TEORIA STANDARD presentano però un insormontabile problema: la degenerazione in SINGOLARITA' e vediamo come:<br /><br />Facciamo il punto sulla coerenza della TEORIA DELLE STRINGHE rispetto alle lacune del MODELLO STANDARD: Il MODELLO STRANDARD prevede che le particelle quantistiche siano "elementari", nel senso che costituiscono dei semplici punti senza struttura; ma il punto senza struttura di per sè è un'assurdità, perchè riconduce al nulla, e concentrare su di esso carica elettrica e massa porta ovviamente a dei valori infiniti uniti a massa infinita e, infine, alla SINGOLARITA'. La TEORIA DELLE STRINGHE, invece, permette di rimuovere i valori infiniti proprio perchè ipotizza gli elementi fondamentali come STRINGHE filiformi e anelliformi, le quali oscillano e vibrano generando delle dinamiche calcolabili matematicamente: dei valori finiti per descrivere l'Infinito.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmfUl_KssA10gi6FFWf0dEJQmm0rd8hDOdi1sh535U2A2ti0LAAGKPWQFRXFuxQFAie7rL1nZRCP9ewtQGM2joqBIWi1mjBRqMWykKjTYMnFn4CTKGACIUB5vbJNLFEhrrJ4kU_KtMlGSM/s282/An-open-string-must-be-attached-to-D-branes-A-closed-string-can-propagate-anywhere-in.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="282" data-original-width="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmfUl_KssA10gi6FFWf0dEJQmm0rd8hDOdi1sh535U2A2ti0LAAGKPWQFRXFuxQFAie7rL1nZRCP9ewtQGM2joqBIWi1mjBRqMWykKjTYMnFn4CTKGACIUB5vbJNLFEhrrJ4kU_KtMlGSM/s0/An-open-string-must-be-attached-to-D-branes-A-closed-string-can-propagate-anywhere-in.png" /></a></div>Immagine: stringhe aperte e stringhe chiuse. Le stringhe aperte sono ancorate mediante le estremità alla brana dimensionle, quelle chiuse ad anello sono responsabili della forza di gravità e scivolano da una dimesione all'altra, in modo che la forza di gravità sia diluita da dimensione a dimensione.<br /> <p></p><p>Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene, capitolo "Riunificare le leggi della Natura"; paragrafo "La teoria delle stringhe e le proprietà delle particelle"; pag.117:<br /><br />"Come le molte forme di DNA permettono la varietà della vita sulla Terra, le molte forme delle dimensioni extra possono permettere una gran varietà di universi appartenenti a un Multiverso basato sulle stringhe". <br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Negli anni '70 la TEORIA DELLE STRINGHE fu accantonata momentaneamente, poichè la novità delle PARTICELLE EXTRA dotate di massa e le DIMENSIONI EXTRA erano motivo d'imbarazzo. E infatti nella formulazione supersimmetrica le particelle note e le "superpartner" devono avere uguale massa. Ma nessuna delle PARTICELLE COMPAGNE è mai stata osservata fino ad oggi. Pertanto questo problema venne superato estendendo l'influsso della TEORIA DELLE STRINGHE praticamente a tutti i campi della fisica: RELATIVITA' GENERALE, GRAVITA' QUANTISTICA, descrizione delle particelle del MODELLO STANDARD, fino a giungere alla consapevolezza matematica dell'indispensabilità di queste nuove particelle accoppiate alle particelle note, che divengono "ponti" fra la GRAVITA' QUANTISTICA e la RELATIVITA' GENERALE di Einstein. Unitamente le DIMENSIONI EXTRA divennero anch'esse fattori imprescindibili della teoria, indispensabili a spiegare la debolezza della FORZA DI GRAVITA' (che verrebbe diluita nell'attraversamento di innumerevoli DIMENSIONI EXTRA). In sostanza: per descrivere tutte le particelle del MODELLO STANDARD come campi di forza della vibrazione di infinitesime STRINGHE monodimensionali alla LUNGHEZZA DI PLANCK, è necessario che le vibrazioni di dette stringhe si propaghino anche in dimensioni invisibili a noi, e in questo modo la teoria si arricchisce riuscendo a descrivere praticamente tutto: GRAVITA', ELETTROMAGNETISMO, e anche molti tipi di QUARK, BOSONI W, e tutte le nuove particelle scoperte nel corso degli anni grazie agli acceleratori di particelle. </p><p><br /><b><br />IL PRINCIPIO OLOGRAFICO E LA TEORIA DELLE STRINGHE</b><br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene; capitolo "Buchi neri e ologrammi"; paragrafo "Teoria delle stringhe e olografia"; pag.336:<br /><br />"Il primo passo di Juan Maldacena consisteva nel concentrare l'analisi matematica sulle stringhe di bassa energia, vale a dire su quelle che vibrano in modo relativamente lento. Vediamo perchè. La forza di gravità tra due oggetti qualsiasi è proporzionale alla loro massa, e questo è vero anche nel caso in cui gli oggetti siano stringhe. Le stringhe che hanno un'energia bassa hanno una massa piccola e quindi reagiscono appena alla gravità. Concentrandosi su questo tipo di stringhe, quindi, Maldacena eliminava l'influenza della gravità, operando una semplificazione notevole. Nella teoria delle stringhe, come abbiamo visto al capitolo V, la gravità è trasmessa da un luogo all'altro da stringhe chiuse. Sopprimere la forza di gravità dunque era equivalente a sopprimere l'influenza delle stringhe chiuse su qualsiasi cosa potessero incontrare, in particolare, sulle stringhe aperte che vivono sulla pila di brane. Garantendo l'assenza di influenze reciproche tra i due tipi di stringhe, Maldacena garantiva la possibilità di analizzarle separatamente".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Secondo la teoria del PRINCIPIO OLOGRAFICO, che vedremo qui di seguito seguendo il pensiero dei molti scienziati che se ne occupano, la nostra realtà si estende su una delle molte frequenze esistenti in un mare di frequenze multimensionale, esattamnte come quando ci si sintonizza su un canale televisivo; in questo caso la realtà oggettiva non esiste, l'Universo, con i suoi spazi incommensurabili, leggi fisiche, e tutto ciò che può essere visto e toccato dai nostri sensi, è pura illusione, allineando ancora una volta le scoperte scientifiche alla filosofia orientale e al concetto vedico di MAYA (illusione, inganno). Se l'Universo è olografico le STRINGHE agiscono dunque sulla nostra realtà apparentemente tridimensionale da uno spazio bidimensionale, piatto, privo di gravità, uno spazio da cui provengono le leggi note che condizionano la nostra esistenza, ma libero da queste ultime, semplificato, perchè avente la funzione di MATRICE. Ciò implica che nemmeno lo SPAZIO-TEMPO sarebbe più da considerare come una legge fondamentale: semplificando tutta la matrice della realtà ad uno spazio fondamentalmente bidimensionale si viene a superare l'opposizione fra RELATIVITA' GENERALE di EINSTEIN e leggi controintuitive della FISICA QUANTISTICA, semplicemente perchè alla base della realtà rimane un unico virtuale elemento: l'INFORMAZIONE. Tutto il resto, tutte le leggi della fisica, le forze, le particelle, sarebbero soltanto un effetto secondario. <br /><br />Approfondiamo il concetto: la teoria del PRINCIPIO OLOGRAFICO postula l'esistenza delle STRINGHE in 9 DIMENSIONI di spazio, più una di tempo, che eseguono la loro attività in uno SPAZIO BIDIMENSIONALE piatto senza gravità. Questo implica che ogni forza e legge del nostro mondo (e dei molti altri mondi, forse infiniti) proviene da una dimensione matrice senza LEGGE DI GRAVITA'. Con ciò viene superato il divario fra RELATIVITA' GENERALE legata allo SPAZIO-TEMPO e FISICA QUANTISTICA, nella cui dimensione gli effetti delle leggi relativistiche non hanno alcun ruolo. Date queste premesse, dobbiamo aggiungere che, anche se il PRINCIPIO OLOGRAFICO dell'Universo scaturisce dalla TEORIA DELLE STRINGHE, ne supera ampiamente i confini presentando un quadro generale dell'essenza stessa dell'Universo. Secondo il PRINCIPIO OLOGRAFICO tutta l'informazione di una figura tridimensionale può essere contenuta in una superficie a due dimensioni, quindi secondo questa teoria:<br /><br />"BASTANO DUE DIMENSIONI PER OTTENERE UNA DESCRIZIONE MATEMATICA DELL'INTERO UNIVERSO". <br /><br />La tridimensionalità del nostro mondo sarebbe perciò solo illusoria, ovvero la proiezione di due processi dimensionali su un'enorme ORIZZONTE COSMICO. Le sue implicazioni sono enormi ed enormemente rivoluzionarie, dal punto di vista psicologico, filosofico ed esistenziale.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQQ5cq-ey4miZTXxOjSAZGtbIznGBCCND1Scaq9D3IrM6ZxvtvC8nc8Trix4yEZ1CLHeeJmnVKHyDaxIQIiLfNoj3xtUvxQbTHWj8CFKFruAZu0CMl2jOCGSoR7qUbUlI3esDvAySVFsI-/s870/14888031966_36442a1e19_k+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="489" data-original-width="870" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQQ5cq-ey4miZTXxOjSAZGtbIznGBCCND1Scaq9D3IrM6ZxvtvC8nc8Trix4yEZ1CLHeeJmnVKHyDaxIQIiLfNoj3xtUvxQbTHWj8CFKFruAZu0CMl2jOCGSoR7qUbUlI3esDvAySVFsI-/s320/14888031966_36442a1e19_k+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p><b> NULLA E' REALE: L'IPOTESI OLOGRAFICA DI JUAN MALDACENA</b><br /><br />"L'idea è che tutta la fisica che si verifica all'interno sia registrata al confine di qualche regione. Negli ologrammi, un'immagine tridimensionale è memorizzata su una lastra fotografica bidimensionale in modo da avere le informazioni codificate in queste due dimensioni, ma quando la guardi vedi un'immagine tridimensionale. L'idea è che nella gravità quantistica succederebbe qualcosa di simile dove codifichi tutta la fisica all'interno con una teoria che vive sul confine". (JUAN MALDACENA)<br /><br />JUAN MALDACENA (nato a Buenos Aires nel 1968) è un fisico teorico argentino, collega di EDWARD WITTEN all'Institute for Advanced Study di Princeton (New Jersey, U.S.A). Nel 1997 ipotizza una descrizione della GRAVITA' QUANTISTICA completamente diversa dal modello conosciuto fino ad allora, uguale alle dinamiche sulle quali si fonda il legame delle particelle QUARK e GLUONI nei NUCLEI ATOMICI, con una novità però: l'esistenza di una dimensione in meno, ovvero tutte queste dinamiche avverrebbero in uno SPAZIO BIDIMENSIONALE, simile ad un foglio, in cui le informazioni della realtà tridimensionale sarebbero presenti in una forma difficilmente interpretabile, perchè non sono in nulla simili ad un'immagine chiara, ma ad un coacervo intricato che contiene in ogni più piccola sua componente l'immagine nella sua interezza, secondo il concetto del TUTTO IN TUTTO. Questa teoria è stata elaborata sulla base di formule matematiche il cui risultato confermerebbe l'inconsistenza del "volume" (ossia dell'estensione tridimensionale) giungendo alla conclusione che l'ENTROPIA (ovvero la quantità di BIT-INFORMAZIONE nascosta nella massa di ogni oggetto) avviene soltanto ad un livello superficiale, bidimensionale, e la stessa tridimensionalità e solidità del mondo reale si palesa dunque come fondamentalmente illusoria, creata dalle informazioni veicolate dal nostro cervello che agirebbe come un ricettore. Il nostro cervello, infatti, possiede una capacità di immagazzinamento di informazioni illimitata, infinita, proprio come l'Universo. JUAN MALDACENA giunse a questa conclusione dallo studio dell'ENTROPIA dei BUCHI NERI, le cui informazioni potrebbero essere concentrate sulla superficie bidimensionale del cosiddetto BUCO NERO, che diverrebbe perciò un oggetto cosmico estremamente complesso, ricettacolo di un'inimmaginabile quantità di informazione. Ciò smentirebbe l'ipotesi proposta da STEPHEN HAWKING secondo la quale i BUCHI NERI sarebbero in grado addirittura di distruggere l'informazione una volta che un oggetto vi è caduto dentro, eliminando dall'intero universo la memoria della sua passata esistenza. Ma questo non sembra possibile: nulla di ciò che è esistito può realmente essere cancellato; se ne può distruggere l'apparenza materiale, ma l'informazione ologrammatica dell'intero suo essere è eterna e indistruttibile. Il fisico israeliano JAKOB BEKENSTEIN (1947-2015) ipotizzò a sua volta che le informazioni di un BUCO NERO siano immagazzinate non all'interno, ma nella superficie dell'ORIZZONTE DEGLI EVENTI, come se i BIT D'INFORMAZIONE non creassero un volume, ma fossero spalmati in superficie, la quale si allarga tanto più quanta ne contiene. L'UNIVERSO OLOGRAFICO si basa sulla concezione di spazio a curvatura negativa, denominato SPAZIO ANTI DE SITTER, che al contrario dello SPAZIO DI DE SITTER (che prende il nome dall'astronomo e matematico olandese WILLEM DE SITTER-1872–1934) è costituito da una curvatura a costante negativa, equivalente a zero, dunque piatta. La COSTANTE COSMOLOGICA è connessa alla curvatura (deformazione) dello spazio-tempo in cui i corpi si muovono. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMguczV3A1uRFBRQfF1j-bxsIE2Z_DX-QzFSyMZy3y_NsUXJ_eDoasHSMBgyRGO3FgQE9g11a-A4DPGYOs1FXRlc6807ztPh6eMKwkJMzFhuCqbJ2vjH1DCh73GKOsem9roIfbyKiaMUzk/s2048/JuanMaldacena_2880x1800+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMguczV3A1uRFBRQfF1j-bxsIE2Z_DX-QzFSyMZy3y_NsUXJ_eDoasHSMBgyRGO3FgQE9g11a-A4DPGYOs1FXRlc6807ztPh6eMKwkJMzFhuCqbJ2vjH1DCh73GKOsem9roIfbyKiaMUzk/s320/JuanMaldacena_2880x1800+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPxjmXeqtuzA_55pMq0-ubf6a8r3t13k-95MCph3w3dWpHg5TEaqB0XJq0A7ArOYS47WC7R9bqR6Us99umTmWxNiOW1cGfYZIPtafE3sM9UGF1Fe-5sFonGGo6_aX4uosrdbm0kl7drR24/s571/Duality_theory.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="352" data-original-width="571" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPxjmXeqtuzA_55pMq0-ubf6a8r3t13k-95MCph3w3dWpHg5TEaqB0XJq0A7ArOYS47WC7R9bqR6Us99umTmWxNiOW1cGfYZIPtafE3sM9UGF1Fe-5sFonGGo6_aX4uosrdbm0kl7drR24/s320/Duality_theory.jpg" width="320" /></a></div>Immagine: nella teoria dell'universo olografico di Juan Maldacena le stringhe non collassano all'interno del buco nero perdendo informazione, bensì l'informazione viene estesa sulla sua superficie indefinitamente, metre le particelle puntiformi della teoria quantistica Standard collassano all'interno perdendo informazione. <p></p><p>Nel 2017 un'equipe di eminenti scienziati di tutto il mondo è riuscita a mettere insieme una serie enorme di dati che sono poi stati confrontati con i risultati sperimentali satellitari della radiazione cosmica di fondo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PHYSICAL REVIEW LETTERS da un gruppo internazionale di fisici e astrofisici teorici a cui ha preso parte anche l'Italia con l'UNIVERSITA' DEL SALENTO e la sezione di Lecce dell'ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE (Infn). Lo studio conferma che vi è una possibilità del 50% che l'Universo sia realmente olografico, essendo entrambe le teorie (UNIVERSO OLOGRAFICO PIATTO e UNIVERSO A COSTANTE POSITIVA di EINSTEIN) compatibili con i dati sperimentali. <br /><br />Il fisico teorico CLAUDIO CORIANO' dell'Università del Salento afferma:<br /><br />“L'ipotesi che il nostro Universo funzioni come un enorme e complesso ologramma è stata formulata negli anni ’90 del secolo scorso da diversi scienziati, raccogliendo evidenze teoriche in vari settori della fisica delle interazioni fondamentali. L’idea alla base della teoria olografica dell’universo è che tutte le informazioni che costituiscono la ‘realtà’ a tre dimensioni - più il tempo - siano contenute entro i confini di una realtà con una dimensione in meno”.<br /><br />Documento ufficiale dell'esperimento del 2017:<br /><a href="https://home.infn.it/it/comunicazione/news/2130-l-universo-come-ologramma-la-teoria-cosmologica-e-compatibile-con-i-dati-sperimentali">https://home.infn.it/it/comunicazione/news/2130-l-universo-come-ologramma-la-teoria-cosmologica-e-compatibile-con-i-dati-sperimentali</a></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDsRJUFq5qgFQosFSKPrgRCP0NiwM5TIazD_o_PgrNPZv-bi-kLuJFBmCdvgIhPGnTt5off3kXGcunMN4kr5GuqtIKxf3EF_LalMx-k69-ecrFLomr9iLzLzvkf7nq1e8Ds9hWx2CldEcp/s719/claudio-corian%25C3%25B2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="719" data-original-width="639" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDsRJUFq5qgFQosFSKPrgRCP0NiwM5TIazD_o_PgrNPZv-bi-kLuJFBmCdvgIhPGnTt5off3kXGcunMN4kr5GuqtIKxf3EF_LalMx-k69-ecrFLomr9iLzLzvkf7nq1e8Ds9hWx2CldEcp/s320/claudio-corian%25C3%25B2.jpg" /></a></div> <p></p><p>Nel 1972 JAKOB BEKENSTEIN (1947-2015)-fisico teorico israeliano- si pose la domanda su che fine facesse l'ENTROPIA (ossia la dispersione di energia, il SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA) di un gas che attraversasse l'orizzonte degli eventi, formulando l'ipotesi che la dimensione del BUCO NERO sia instabile, ingrandendosi ogni volta che qualche informazione cade al suo interno. Ed essendo le INFORMAZIONI incasellate sulla superficie all'ORIZZONTE DEGLI EVENTI, ecco che il SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA è salvo. I BUCHI NERI sono quindi oggetti con un'enorme livello di ENTROPIA, instabili, il cui incremento compensa la dispersione entropica di ogni cosa risucchiata al loro interno. La sua teoria venne confermata da uno studio del 1974 di STEPHEN HAWKING che provò l'effettiva emissione di radiazione del BUCO NERO, e dunque la presenza di ENTROPIA, denominata RADIAZIONE DI HAWKING. Lo stesso principio dev'essere esteso all'intero universo, come afferma lo stesso BEKENSTEIN:<br /><br />"I risultati teorici sui buchi neri suggeriscono che l'universo potrebbe essere come un gigantesco ologramma". (JAKOB BEKENSTEIN)</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgubSsBjCEKHKovhZZb-uMBA3W9wseTsqO8hNlpkmxTCv0zmHRUabhRq_iMuYMGQHKRsYV2zWdNeuTii8P786vsT1lwwBcFTImTCyj5ZNz21o05Ip7TaST4y-3iiHs0om01e9H3u3NSxYFM/s1065/47_WSF15_37_Jacob-Bekenstein-Photo_w-bug.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="840" data-original-width="1065" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgubSsBjCEKHKovhZZb-uMBA3W9wseTsqO8hNlpkmxTCv0zmHRUabhRq_iMuYMGQHKRsYV2zWdNeuTii8P786vsT1lwwBcFTImTCyj5ZNz21o05Ip7TaST4y-3iiHs0om01e9H3u3NSxYFM/s320/47_WSF15_37_Jacob-Bekenstein-Photo_w-bug.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p><b>COME SI PRODUCE UN OLOGRAMMA?</b><br /><br />Un RAGGIO LASER viene indirizzato in due diverse direzioni attraversando una serie di specchi; il primo raggio, dunque, rimbalza sull'oggetto che dev'essere riprodotto; il secondo raggio incontra il riflesso luminoso del primo formando uno schema di interferenza (cioè simile a quello che si genera all'incontro fra due onde) che si imprime su una superficie fotosensibile. La straordinaria caratteristica della pellicola olografica rispetto a quella tradizionale è proprio questa: ogni più piccola componente della pellicola olografica contiene l'INFORMAZIONE completa dell'oggetto riprodotto, IL TUTTO IN TUTTO. Ma c'è un limite alla nostra osservazione, perchè più ci inoltreremo nella dimensione dell'infinitamente piccolo, più l'immagine diverrà nebulosa e, anche ingrandendola, non ne potremmo ottenere una visione definita. Questo, ad esempio, è ciò che accade a tutte le PARTICELLE SUBATOMICHE. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8n4dG1Ch0ZbVUkczSBXjAVO2gK7M3ChV3c7JkvPMb-44LLH3wEGgr3-Fe8PYk-vR7QZJMUWAWINn2SRvOLkZwGl1a7idTi2nWP8LDeQmxsmyLKa2xx67rPu1A4iqpKlfr46hJJuk9yIxd/s609/LUNIVERSO-%25C3%2588-UN-OLOGRAMMA-002.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="263" data-original-width="609" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8n4dG1Ch0ZbVUkczSBXjAVO2gK7M3ChV3c7JkvPMb-44LLH3wEGgr3-Fe8PYk-vR7QZJMUWAWINn2SRvOLkZwGl1a7idTi2nWP8LDeQmxsmyLKa2xx67rPu1A4iqpKlfr46hJJuk9yIxd/s320/LUNIVERSO-%25C3%2588-UN-OLOGRAMMA-002.png" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p><b>L'UNIVERSO OLOGRAFICO SECONDO ALCUNI AUTOREVOLI STUDIOSI E IN RELAZIONE ALLE DINAMICHE CONTROINTUITIVE QUANTISTICHE</b><br /><br />MATERIA ed ENERGIA, secondo i nuovi sviluppi della FISICA QUANTISTICA, sembrano essere granulose. Vi sono dei grandi limiti nella nostra osservazione: le componenti più infinitesime appaiono annebbiate, come se si provasse a mettere a fuoco l'immagine di una persona su un pianeta lontano, ovviamente sarebbe indistinguibile dal contesto. Questa composizione granulosa può essere paragonata a quella dei BIT (0-1) del computer. Dunque ogni interazione nella realtà è una forma di calcolo, rendendo l'Universo simile ad un gigantesco computer quantistico.<br /><br />Dice SETH LLOYD, (nato nel 1960, fisico statunitense; laurea in filosofia alla Cambridge University, dottorato in fisica alla Rockfeller University con tesi sui buchi neri in rapporto ai sistemi complessi. Ricercatore al California Institute of Technology e Los Alamos National Laboratory, ingegnere di computer quantistici): <br /><br />"Se osserviamo i suoi più piccoli componenti questi non sono altro che dei bit quantici che compiono operazioni digitali. Quest'ultima osservazione ci porta al succo del discorso: se la realtà è soltanto informazione noi non siamo più o meno reali che se ci trovassimo in una simulazione; in entrambi i casi tutto ciò che possiamo essere è pura informazione". (SETH LLOYD) <br /><br />Si deve perciò procedere all'unificazione di REALTA' e INFORMAZIONE, così com'è stato fatto per l'ELETTROMAGNETISMO e lo SPAZIOTEMPO. Il vettore dell'INFORMAZIONE, conseguentemente, deve consistere in qualcosa di assolutamente più fondamentale: l'essenza o l'elemento puro dell'intelligenza cosmica, che ha radici psichiche, di pura INFORMAZIONE non fisica e che esiste a prescindere da tutto ciò che è manifesto.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj022Ceirh8NFpqbFH6oaq2GGnPvt_88gLHdUcVEktba0mmO31e6IcqJoDISozLq1tQ_-ycWqUpSl534wPaAzj4jk88nGR_DscDTV58U82H8ACVFxLASwkH8m4alMrYrbxccyQ64BKoWm5o/s1600/Seth+Lloyd_1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1061" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj022Ceirh8NFpqbFH6oaq2GGnPvt_88gLHdUcVEktba0mmO31e6IcqJoDISozLq1tQ_-ycWqUpSl534wPaAzj4jk88nGR_DscDTV58U82H8ACVFxLASwkH8m4alMrYrbxccyQ64BKoWm5o/s320/Seth+Lloyd_1.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p>DEEPAK CHOPRA (classe 1947), medico endocrinologo indiano famoso per aver proposto un nuovo-antico paradigma della connessione tra mente, corpo, spirito e salute per raggiungere l'armonia esistenziale e superare le malattie, che non si limitano mai ad una condizione fisica) racconta ad alcuni saggi HINDU con entusiasmo la storia delle scoperte di una scienziata sua amica, la neuroscienziata di fama internazionale CANDACE BEEBE PERT (1946-2013), statunitense, che ha dimostrato l'esistenza dei RECETTORI PER GLI OPPIOIDI: <br /><br />"E' incredibile, è meraviglioso, questa donna ha trovato le molecole, ha trovato i gel i recettori, i peptidi...è incredibile! I saggi chiesero: "Che cosa? Che cosa?" - "No, no, non capite: ha trovato le vere e proprie molecole dell'emozione, sono le endorfine e i peptidi, gli ormoni e i recettori, è incredibile!" Ci provò diverse altre volte finchè il più vecchio e saggio dei Rishi disse: "Ho capito, lei pensa che queste molecole siano reali!". (DEEPAK CHOPRA, dal libro "What the bleep do we know" di William Arntz, Betsy Chasse, Mark Vicente, 2006)</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIed_SZ2_ZlCIOjP9gGYVsh4QJH-hBf48ijqzNX6TDZzvO01aqjucEWgoyxZ9eoCKR9xs-vhH4NdKusL89Kvy7yOiWga9rmcChmUoIaCOEwWKhjjw8TFO7BJ0vwDYAvJp93tQnzHBDJ2T2/s800/deepak-chopra-mewe.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIed_SZ2_ZlCIOjP9gGYVsh4QJH-hBf48ijqzNX6TDZzvO01aqjucEWgoyxZ9eoCKR9xs-vhH4NdKusL89Kvy7yOiWga9rmcChmUoIaCOEwWKhjjw8TFO7BJ0vwDYAvJp93tQnzHBDJ2T2/s320/deepak-chopra-mewe.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p>La principale scoperta della FISICA QUANTISTICA ci riconduce alla nuda e semplice essenza della realtà, poichè ogni più piccola particella, come FOTONE, ELETTRONE, PROTONE, QUARK, ecc...proprio come abbiamo potuto dedurre dal precedente aneddoto, non ha proprietà fisiche, dunque non è un oggetto, non possiede alcuna dimensione, ma è una modulazione, consistente in un particolare "andamento" che emerge dal mare di onde dell'indefinito CAMPO QUANTICO "informato" dalla nostra osservazione. I fisici hanno scoperto che nemmeno gli ATOMI possiedono una dimensione e immaginarli come minuscole sfere è assolutamente lontano dalla realtà. Tutto è composto da atomi, ma <br /><br />"gli atomi non sono cose". (WERNER HEISENBERG)<br /><br />JOE DISPENZA, attualmente considerato uno dei maggiori esperti del cervello a livello mondiale, neuroscienziato, studioso di fisica quantistica ed epigenetica, dottore presso Life University in Atlanta, Georgia, afferma:<br /><br />"Il campo quantico non risponde a ciò che vogliamo, ma a ciò che siamo".</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUIYULHZUIa2hk75CDY7IT1So3tFGRoj9thtmLY5mSacOsJRj1lxijeCIWeWMAZlaYv3SnuEZrR-i0h0h1Q-o98bxF9Qp11FS1GjOz5oLm0iR9mYXHaAAUpHvD3oYL0y_vVX4wP84ip0_L/s800/joe-dispenza.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="646" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUIYULHZUIa2hk75CDY7IT1So3tFGRoj9thtmLY5mSacOsJRj1lxijeCIWeWMAZlaYv3SnuEZrR-i0h0h1Q-o98bxF9Qp11FS1GjOz5oLm0iR9mYXHaAAUpHvD3oYL0y_vVX4wP84ip0_L/s320/joe-dispenza.jpg" /></a></div> <p></p><p>Lo stesso WERNER HEISENBERG (fisico tedesco-1901-1976-uno dei pionieri della FISICA QUANTISTICA; vedi anche il PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG che postula l'impossibilità di misurare i valori delle particelle nel loro stato originario antecedente all'osservazione) dichiarò:<br /><br />“Gli atomi o le particelle elementari stesse non sono reali; formano un mondo di potenzialità o possibilità piuttosto che uno di cose o fatti." (WERNER HEISENBERG)<br /><br />E' difficile per noi che ci troviamo completamente immersi in questo palcoscenico riuscire a pensare in modo talmente controintuitivo e apparentemente inconciliabile con la realtà. Dopotutto noi, avvinghiati da questa infinita ragnatela, tutto ciò che ci circonda lo percepiamo come pesante, avvertiamo la fatica del corpo, l'opposizione della gravità, la solidità degli oggetti...se ci rinchiudono in prigione non possiamo attraversare le pareti e fuggire nello spazio infinito come fanno i neutrini: eppure quelle pareti non esistono, la materia di cui sono composte è completamente vuota, spettrale, come i nostri corpi, e il motivo per cui non possiamo fuggire senza un'assoluzione è perchè la carica elettrica delle nostre particelle è uguale a quella del muro, una FORZA ELETTROMAGNETICA potente, miliardi di volte più forte della FORZA DI GRAVITA', che ci respinge. La realtà che ci circonda è resa concreta non dalla materia (che è un'illusione) ma dai CAMPI DI FORZE invisibili che soprintendono la Natura.</p><p>Il PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG ci riporta a considerare il fattore della DUALITA' nella TEORIA DELLE STRINGHE, riguardante la PROPORZIONALITA' INVERSA trattata al X capitolo del libro "L'UNIVERSO ELEGANTE", pag.218-219, ovvero l'inversione dei valori energetici di avvolgimento e vibrazione delle stringhe, che nel presente saggio sul blog abbiamo esposto in un capitolo precedente (scorri la pagina qui sopra) così denominato: "L'UNIVERSO ELEGANTE", pag.218-219, capitolo "La geometria quantica"; paragrafo "Una controversia". Riassumiamo nuovamente questo complicatissimo e tortuoso concetto: la nozione di spazio si basa sull'osservazione della luce, quindi dei FOTONI. Vediamo come proprio gli stessi FOTONI creino lo SPAZIO, ovvero l'illusione, l'apparenza dello spazio intorno a noi. Per "MODI DI STRINGA" si intende l'intensità di vibrazione e il modo di avvolgimento della STRINGA intorno alla sua dimensione, quest'ultimo cosiderato nella sua grandezza. Il prossimo brano dal libro ci esporrà l'argomento.<br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "La geometria quantica, paragrafo "Lo spettro degli stati di stringa", pag.213:<br /><br />"Punto primo: le eccitazioni vibrazionali uniformi di una stringa hanno un'energia che è inversamente proporzionale al raggio della dimensione circolare. Questo fatto è una conseguenza diretta del principio di indeteminazione: se il raggio diventa pù piccolo, la stringa è confinata in uno spazio più angusto e, per effetto della claustrofobia quantistica, la sua quantità di energia cinetica-quella cioè dovuta al moto-aumenta. Così, quanto minore è il raggio della dimensione circolare, tanto maggiore è l'energia cinetica della stringa, e questa è proprio l'inconfondibile caratteristica di una relazione di proporzionalità inversa. Punto secondo: le quantità di energia di avvolgimento sono direttamente, non inversamente, proporzionali al raggio. Da queste due osservazioni possiamo dedurre che per grandi valori del raggio della dimensione circolare si avranno grandi energie di avvolgimento e piccole energie vibrazionali, mentre, al contrario, per piccoli valori del raggio si avranno piccole energie di avvolgimento e grandi energie vibrazionali".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Dulcis in fundo: tutta l'informazione dl nostro universo potrebbe essere racchiusa in un punto infinitamente piccolo sotto la LUNGHEZZA DI PLANCK a causa di modi di avvolgimento di stringa talmente piccoli (sotto la LUNGHEZZA DI PLANCK) da costringere le STRINGHE ad avere modi di vibrazione intensi in modo inversamente proporzionale, tale da causare la fuga radiante dei FOTONI che "proietterebbero" lUuniverso intero oltre la LUNGHEZZA DI PLANCK in un ORIZZONTE COSMICO infinitamente grande. Ed ecco illustrato il concetto di DUALITA' della TEORIA DELLE STRINGHE, che può comprendere il PRINCIPIO OLOGRAFICO dell'Universo, perchè è paragonabile alla dualità tra un volume tridimensionale e una superficie bidimensionale che ne costituisce il bordo. Nella DUALITA' della TEORIA DELLE STRINGHE l'Universo è infinitamente grande e, allo stesso tempo, infinitamente piccolo, ma pur sempre un OLOGRAMMA. Ma non è finita qui: se i MODI DI STRINGA venissero invertiti (modi di avvolgimento più grandi e modi di vibrazione più leggeri, in questo caso) nulla muterebbe nell'essenza e nella manifestazione cosmica; ovvero l'Universo continuerebbe ad esistere con le stesse leggi e gli stessi elementi sotto la DIMENSIONE DI PLANCK, senza che i suoi abitanti si accorgano della differenza, poichè nulla cambia nelle INFORMAZIONI stabilite dalle STRINGHE; dimensione infinitamente grande e infinitamente piccole si equivalgono per ciò che riguarda elementi non materiali, ma puramente psichici, come le stringhe e, conseguentemente, tutte le particelle subatomiche. Sì, è un concetto contorto, ma dobbiamo farcene una ragione...anche se non una ragione nel senso classico del termine. Al di là dello spazio e del tempo (che sono illusori) non ha più senso parlare di grande e piccolo; il concetto di grandezza vale solo a livello della manifestazione, a livello fondamentale non ha più senso parlarne, così come non avrebbe senso pensare ad un oggetto infinitamente piccolo; potrei misurare larghezza, altezza e profondità di un oggetto presente nel mio pensiero?</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9ElMWNNq9Dj1fGqTz_fBeziWPeKddWRzOPrKtKUEBT3jKvWvi7dJ5wnhyphenhyphen_pnKBvrSdd4HXiQeab_yPC-gYcuLMXo2y6tQSYR1ckba38DVPCR4LDipfZhb_McVTWyChnXNrs_3CFoXWoAq/s600/ologramma_2017.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="334" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9ElMWNNq9Dj1fGqTz_fBeziWPeKddWRzOPrKtKUEBT3jKvWvi7dJ5wnhyphenhyphen_pnKBvrSdd4HXiQeab_yPC-gYcuLMXo2y6tQSYR1ckba38DVPCR4LDipfZhb_McVTWyChnXNrs_3CFoXWoAq/s320/ologramma_2017.jpg" width="320" /></a></div>Immagine: esempio di universo olografico, ossia della realtà come proiezione
tridimensionale di informazione presente in uno spazio periferico
bidimensionale. La teoria dal 2017 è compatibile al 50% con i dati
sperimentali, proprio come il suo opposto: la costante cosmologica di
Einstein.<br /> <p></p><p><b>IT FROM BIT - LA TEORIA DELLA PURA INFORMAZIONE DI JOHN ARCHIBALD WHEELER</b><br /><br />Tutte queste congetture ci conducono inevitabilmente alla TEORIA DELL'INFORMAZIONE, abbracciata da JOHN ARCHIBALD WHEELER (1911-2008, fisico teorico statunitense, uno dei massimi studiosi della gravità quantistica, dei buchi neri e della trama fondamentale dell'universo, costituita da unità "discrete", "pacchetti" di energia che formano un "continuum" discontinuo). Il motto creato da WHEELER per questa proposizione è "IT FROM BIT", che letteralmente è difficile da tradurre, e sarebbe "esso dai bit", che preferiamo trasformare in "ciò che proviene dai bit". Nel suo articolo del 1990 ("A journey into gravity and spacetime", pubblicato su Scientific american libray) propose per primo questa teoria destinata a divellere nel tempo il paradigma determinista: <br /><br />"It from bit simbolizza l’idea che ogni oggetto del mondo fisico possieda, molto in profondità, una sorgente e una causa immateriale; che ciò che chiamiamo realtà emerga in ultima analisi dal porre domande binarie sì/no e registrare le risposte; in breve, che tutte le cose fisiche siano in origine informazione teorica e che questo sia un universo partecipativo". (JOHN ARCHIBALD WHEELER) <br /><br />"L'universo non esiste "là fuori", indipendente da noi. Siamo inevitabilmente coinvolti nel realizzare ciò che sembra accadere. Non siamo solo osservatori. Siamo partecipanti. In qualche strano senso, questo è un universo partecipativo. La fisica non è più soddisfatta solo delle intuizioni relative alle particelle, ai campi di forza, alla geometria o persino al tempo e allo spazio. Oggi chiediamo alla fisica una certa comprensione dell'esistenza stessa". (JOHN ARCHIBALD WHEELER, citato in "Denis Brian, The Voice Of Genius: Conversations with Nobel Scientists and Other Luminaries", pag.127.)</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioVxj8qMfLu8Q7huKy4hGovGKG8KrvSk0qrAZhE8HhKKc6fTzrYCq4WEkGp3ckgSRFDg8R2DeZMOvDe4u8r5ayJ2ZnQ-qSJPLZVWvfGPz_na1E1jVdtd1y12b97PNEvdsBxqIJOZBklmof/s640/universo-partecipativo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="459" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioVxj8qMfLu8Q7huKy4hGovGKG8KrvSk0qrAZhE8HhKKc6fTzrYCq4WEkGp3ckgSRFDg8R2DeZMOvDe4u8r5ayJ2ZnQ-qSJPLZVWvfGPz_na1E1jVdtd1y12b97PNEvdsBxqIJOZBklmof/s320/universo-partecipativo.jpg" /></a></div><br /><br /><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMhOeQwxfPphNl3jifG6f-mdqQ9HEQep0nh-buSoLUeHIrcU3l9EDO_xZZMF-uR7qqlvqQ2u-76UMHo7Wy01hByDS8kdNvnwFjsUc1eCI5OPVRqARcy3L6zadcDh808hEoCv3a7UPOld2U/s1000/flat%252C750x%252C075%252Cf-pad%252C750x1000%252Cf8f8f8.u4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMhOeQwxfPphNl3jifG6f-mdqQ9HEQep0nh-buSoLUeHIrcU3l9EDO_xZZMF-uR7qqlvqQ2u-76UMHo7Wy01hByDS8kdNvnwFjsUc1eCI5OPVRqARcy3L6zadcDh808hEoCv3a7UPOld2U/s320/flat%252C750x%252C075%252Cf-pad%252C750x1000%252Cf8f8f8.u4.jpg" /></a></div><br /> <p></p><p>Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene; capitolo "Buchi neri e ologrammi"; paragrafo "Informazione"; pag. 305:<br /><br />"...A quel punto Wheeler sosteneva una visione della legge fisica molto diversa da quella che uno studente di fisica impara nell'usuale programma di studi. Tradizionalmente, la fisica si concentra sulle cose (i pianeti, le rocce gli atomi, le particelle, i campi...) e indaga le forze che ne influenzano il comportamento e ne governano le interazioni. Wheeler suggeriva che le cose (materia e radiazione) andrebbero considerate secondarie, come vettori di un'entità più astratta e fondamentale: l'informazione. La sua tesi non era che radiazione e materia siano in qualche modo illusorie, ma che dovrebbero essere considerate come le manifestazioni materiali di qualcosa di più fondamentale. Per Wheeler l'informazione (dove si trova una particella, se ruota in un senso o nell'altro, se la sua carica è positiva o negativa e così via) forma un nucleo irriducibile al centro della realtà. Il fatto che questa informazione si concretizzi in particelle reali, che occupano posizioni reali, che hanno un dato spin e una data carica, è qualcosa di simile ai disegni di un architetto che si concretizzano in un grattacielo. Le informazioni fondamentali si trovano nel progetto. Il grattacielo non è che la realizzazione fisica dell'informazione contenuta nel disegno dell'architetto". <br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Ricapitoliamo quanto detto sopra: JOHN ARCHIBALD WHEELER (1911-2008, fisico teorico statunitense) fu pioniere negli studi sulla GRAVITA' QUANTISTICA, fu promotore del PRINCIPIO ANTROPICO PARTECIPATIVO, che considera l'esistenza delle COSTANTI UNIVERSALI, delle leggi fisiche e di ogni manifestazione cosmica come inscindibile dalla presenza dell'osservatore, e non solo: le caratteristiche stesse della realtà, in base a questo principio, possono essere modificate dal livello di coscienza dell'osservatore o, più estesamente, del campo interagente della coscienza collettiva. Questo concetto scientifico-filosofico implica che alla base della struttura dell'intera realtà non vi sia altro che un'elemento ontologico immateriale: l'INFORMAZIONE; da ciò il celebre motto coniato dallo stesso WHEELER: "IT FROM BIT", (composto da bit). Sulla base di queste considerazioni l'universo dovrebbe essere simile ad un enorme COMPUTER QUANTISTICO alle sue più profonde radici, che sarebbero analoghe al software, mentre l'hardware è costituito dalla realtà macroscopica. Ma non dobbiamo per questo paragonare l'Universo ad un computer come lo possiamo intendere noi, bensì ad un'unità ontologica auto-organizzata; insomma: non esiste un programmatore esterno, altrimenti entreremmo nella spirale di una regressione infinita di manipolatori. L'universo è, fondamentalmente, un'intelligenza immateriale che si auto-organizza in complesse strutture materiali ed organiche; queste strutture, (la loro forma e il loro livello di manifestazione) non sono altro che gradi evolutivi diversi dello stesso elemento fondamentale. Tutto questo include l'IPOTESI OLOGRAFICA, INFORMATIVA, AUTO-ORGANIZZATIVA alla base del funzionamento degli organismi biologici, come vedremo di seguito. E' un ipotesi al limite dell'assurdo immaginare che un'organismo in grado di replicarsi sia scaturito da eventi casuali, un po' come quello di una scimmia che scrive la Divina Commedia; allora dobbiamo tenere presente il concetto di AUTO-ORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgir9KJpzy72aQ75GO0sLc29ThGgMhF5CbXuaF2X5e1CTKsxyS6qLZ1gzkJjctMketD58maqidkoYx340eveiWcpdfv3kwuYtgYXCSPSd6EPFVdIEORZ5Csi2h61xTkdS3fxDFK1REd8mj6/s1800/Wheeler-di-notte+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1415" data-original-width="1800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgir9KJpzy72aQ75GO0sLc29ThGgMhF5CbXuaF2X5e1CTKsxyS6qLZ1gzkJjctMketD58maqidkoYx340eveiWcpdfv3kwuYtgYXCSPSd6EPFVdIEORZ5Csi2h61xTkdS3fxDFK1REd8mj6/s320/Wheeler-di-notte+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p>Leggiamo a questo proposito DOCUMENTO DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO, del 10 marzo 2015, pubblicato su "Nature Communications", che descrive i risultati della ricerca:<br /><br />"L’ordine “spontaneo” del DNA primordiale. Quattro miliardi di anni fa le proprietà di auto-organizzazione di frammenti di DNA avrebbero guidato la formazione delle catene polimeriche alla base della vita primordiale, senza l’ausilio di meccanismi biologici. I risultati pubblicati consolidano un’ipotesi sulla quale il gruppo della Statale è impegnato da tempo, e cioè che il modo con cui il DNA è emerso nella Terra primordiale vada ricercato nelle sue proprietà strutturali e nelle sue capacità di auto-organizzarsi. Secondo questa ipotesi, nel pre-RNA world l’autoassemblaggio spontaneo di frammenti di acidi nucleici (DNA e RNA) ha guidato, come uno “stampo”, il loro unirsi chimicamente in polimeri. Per usare un paragone, immaginiamo di scoprire una macromolecola che abbia la forma di un fiocco di neve senza averne mai visto prima uno. Senza dubbio sembrerebbe una struttura simmetrica e sofisticata difficile da spiegare. Questa difficoltà svanisce nel momento in cui scopriamo che delle semplici molecole d’acqua possono assemblarsi spontaneamente in strutture così complesse a causa di fenomeni fisici e chimici. Analogamente, nell’articolo apparso su Nature Communications si mostra che, in presenza di opportune condizioni chimiche, l’ordine spontaneo di piccoli frammenti di DNA favorisce enormemente il loro legarsi in lunghi polimeri, con ciò fornendo una possibile spiegazione all’instaurarsi del RNA world". (PDF: <br /><a href="https://www.unimi.it/sites/default/files/comunicati_stampa/images/Bellini_Nature_Communication.pdf)">https://www.unimi.it/sites/default/files/comunicati_stampa/images/Bellini_Nature_Communication.pdf)</a></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm2ffmGBjvetv1FRP0cQlcJkHHdC0gZgN4FtWrszie6ayKqowB54qIBrzv-iZI0iXPatxP2U53xRJsPRUNZWW8-LqPKN_SUwdJqQLFKIA-NEFMMh1lI_l_LoCLG2gpEDr8O_czb4f9hl9T/s1000/undef_src_sa_picid_682362_x_1000_type_whitesh_image.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="1000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm2ffmGBjvetv1FRP0cQlcJkHHdC0gZgN4FtWrszie6ayKqowB54qIBrzv-iZI0iXPatxP2U53xRJsPRUNZWW8-LqPKN_SUwdJqQLFKIA-NEFMMh1lI_l_LoCLG2gpEDr8O_czb4f9hl9T/s320/undef_src_sa_picid_682362_x_1000_type_whitesh_image.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyuFr-_CLsB-D5Fy3mXoWR5EUXgUQNP-thCpgtcZOQVe4G0x0VrTezUSzVl_8e3CceXiq-82cdx4Rs4X5orIpdEIyn9fHvRs4YVt7j2mFC_ppNzO5qsYOTynbkEuxZnoaHZzj__tCOfAcg/s907/Simon-mitton.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="907" data-original-width="730" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyuFr-_CLsB-D5Fy3mXoWR5EUXgUQNP-thCpgtcZOQVe4G0x0VrTezUSzVl_8e3CceXiq-82cdx4Rs4X5orIpdEIyn9fHvRs4YVt7j2mFC_ppNzO5qsYOTynbkEuxZnoaHZzj__tCOfAcg/s320/Simon-mitton.jpg" /></a></div><p>Immagine: Simon Mitton. "La possibilità che si crei dal caso un organismo capace di replicarsi è stata paragonata a quella di una tromba d'aria che, attraversando una fabbrica di aerei, costruisca un jambo mettendone insieme i pezzi". (SIMON MITTON-1946, astronomo britannico, Trinity College, Cambridge University)</p><p><br /><br /><b>L'ESPERIMENTO DELLA DOPPIA FENDITURA</b><br /><br />Il celebre esperimento della DOPPIA FENDITURA è sconvolgente nella sua paradossalità: l'ELETTRONE che viene sparato attraverso un pannello divisorio con due fessure semplicemente non è un oggetto, ed è inutile provare a misurarlo nel suo stato originario poichè prima che qualsiasi sguardo si posi su di lui (compreso quello di una telecamera) esso non esiste, è un ONDA, la quale si increspa richiamata dalla nostra osservazione apparendo come corpuscolo; il cosiddetto "ELETTRONE" in sè si può trasformare in ONDA, corpuscolo, si può dissolvere in una nube di energia...Se attraversa il pannello con le famose due fenditure le può attraversare contemporaneamente come ONDA scindendosi, interferendo successivamente con sè stesso e formando sul pannello successivo uno SCHEMA D'INTERFERENZA uguale a quello formato da due cerchi d'acqua che si incontrano. Ma la capacità di trasformarsi da onda a particella a nube non è prerogativa dell'ELETTRONE, ma di tutte le particelle che formano la realtà a livello fondamentale. Questi "quanta" che non sono nè onde, nè particelle, nè nubi ma tutto ciò allo stesso tempo hanno la facoltà di manifestarsi come corpuscoli apparentemente concreti solo all'atto dell'osservazione facendo collassare il campo quantico secondo una determinata frequenza corrispondente al livello dimensionale in cui vegeta la nostra coscienza, ovvero la capacità di "comprensione". In sostanza: DIVERSI LIVELLI DI CONSAPEVOLEZZA, DIVERSE REALTA'.<br /><br />Il fisico teorico NICK HERBERT (Pittsburgh-Pennsylvania 1936-Ohio State University) afferma che la FISICA QUANTISTICA ci rende consapevoli che le fondamenta della realtà consistono in un'ambigua sabbia mobile che muta incessantemente. Queste le sue parole:<br /><br />"Gli esseri umani sono bloccati in una situazione simile a quella di Re Mida: non possiamo sperimentare direttamente la vera trama della realtà perché tutto ciò che tocchiamo si trasforma in materia." (NICK HERBERT)</p><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiraFlU01LAZFzI4Aa3zlcgV7aWY79nvABVnamYjfkk-KxJHAu3lxKpHmhQ-1NiEsKo6ntgXGRX67hMgTkDnQWneffRRtSLulPaG8ZcFB6xTrQyBsLGVrI3m92Dm9GmzpyMek36AgW0YmV/s483/effetto-fenditura.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="483" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiraFlU01LAZFzI4Aa3zlcgV7aWY79nvABVnamYjfkk-KxJHAu3lxKpHmhQ-1NiEsKo6ntgXGRX67hMgTkDnQWneffRRtSLulPaG8ZcFB6xTrQyBsLGVrI3m92Dm9GmzpyMek36AgW0YmV/s320/effetto-fenditura.jpg" width="320" /></a></div><p>Immagine: effetto della doppia fenditura. Gli elettroni vengono sparati attraverso una doppia fenditura; se osservati (a sinistra) si presentano come particelle; se non osservati (a destra) come onde. </p><p><br /> </p><p></p><p><b>SVILUPPARE LE DIMENSIONI EXTRA</b><br /><br />Ma l'ELETTRONE possiede una coscienza? A questo punto verrebbe da porsi questa domanda. No, l'ELETTRONE non ha una coscienza, bensì risponde a determinate circostanze, e infatti non distingue una telecamera da un qualsiasi essere vivente, è guidato da istanze inconsce, non può decidere come e dove manifestarsi; l'intera responsabilità della manifestazione reale è delegata all'osservatore stesso; noi percepiamo tutti la stessa realtà, in modi diversi, dietro lenti e filtri diversi di consapevolezza, ma la strada, la montagna, il muro, l'albero, lo vediamo noi come lo vede un qualsiasi animale o un qualsiasi altro essere umano come noi; questo non significa che questi elementi siano reali, ma indica che la nostra coscienza individuale è abbarbicata nel campo più ampio della COSCIENZA COLLETTIVA della nostra specie, che comprende anche i vari livelli del mondo animale. Aprire nuovi varchi di consapevolezza, vedere oltre la realtà ordinaria e lineare della coscienza comune significa apportare elementi nuovi che possono contribuire allo "squadernarsi" (per dirla dantescamente) di nuovi livelli di coscienza e, quindi, di realtà; nel linguaggio della TEORIA DELLE STRINGHE ciò si traduce in nuove dimensioni e più ampi spazi di libertà, compattificati e "in potenza" negli SPAZI DI CALABI YAU, come visto nei capitoli precedenti di questo lungo saggio.<br /><br />"Uomo, se il tuo spirito sa sollevarsi oltre il tempo e lo spazio, allora in ogni momento potrai essere nell'eternità". ("ANGELUS SILESIUS", pseudonimo di Johannes Scheffler, 1624-1677, poeta e mistico tedesco)</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtghy5QYNECRJqRDEskej6Nth-BMjZpgZTn3AzZVz8fVUeempxI0ZpPyRFLsP0Q8cTVZ0Jo8hfSTtlP8xLZ-fOdnf0ua8zGra-Sd3aWtIdqRrzOSByrsoFOmHHXrgDpXboLq5fmoC7A76R/s690/angelus-silesius-1.jpg.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="641" data-original-width="690" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtghy5QYNECRJqRDEskej6Nth-BMjZpgZTn3AzZVz8fVUeempxI0ZpPyRFLsP0Q8cTVZ0Jo8hfSTtlP8xLZ-fOdnf0ua8zGra-Sd3aWtIdqRrzOSByrsoFOmHHXrgDpXboLq5fmoC7A76R/s320/angelus-silesius-1.jpg.png" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p><b>ENTANGELMENT</b><br /><br />Ora proviamo a spiegare uno dei fenomeni più celebri e comprovati sperimentalmente delle particelle subatomiche. Prendiamo due ELETTRONI creati insieme (che cioè appartengono allo stesso oggetto fisico e ne contengono le informazioni) e allontaniamoli fino a distanziarli ad una distanza abissale: essi rimarranno sempre collegati, intrecciati (in ENTANGELMENT) fra loro, tanto che se vengono effettuate delle modifiche su uno (cambiandone, ad esempio, la direzione di rotazione) esse verranno istantaneamente proiettate sulla particella compagna, anche se distate anni luce, come se una forza agisse al di là dello spazio e del tempo; se viene cambiato il moto di rotazione sulla prima, immediatamente esso cambia allo stesso modo nella seconda senza intervento alcuno, alla velocità del pensiero. La costante universale insuperabile a livello macroscopico, ovvero la VELOCITA' DELLA LUCE, viene totalmente ignorata, non esiste nella dimensione del CAMPO QUANTICO. Le particelle quantistiche e tutta la realtà fondamentale rimane eternamente in ENTANGELMENT, intrecciata, proprio come se il BIG BANG non fosse mai avvenuto. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZBXfNOtukuBYE3N6b0rbGV3-tzPn72ZhL0sqiXTRlz_ZkaQWm6wZa1b4GQPQp-z8awsyIGEhCgbv6fap5Op_Q8ezFfYcJy4WL-qsLp9Vb6v_8EN-GUeE5thpOuOO4MAMAh7UhP0_NOE5y/s1050/entanglement1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="590" data-original-width="1050" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZBXfNOtukuBYE3N6b0rbGV3-tzPn72ZhL0sqiXTRlz_ZkaQWm6wZa1b4GQPQp-z8awsyIGEhCgbv6fap5Op_Q8ezFfYcJy4WL-qsLp9Vb6v_8EN-GUeE5thpOuOO4MAMAh7UhP0_NOE5y/s320/entanglement1.jpg" width="320" /></a></div>Immagine: due particelle create insieme rimangono in entangelment (intrecciate) al di là dello spazio e del tempo a qualunque distanza nell'universo.<br /> <p></p><p>IL PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG ci riporta a considerare il fattore della DUALITA' nella TEORIA DELLE STRINGHE, riguardante la PROPORZIONALITA' INVERSA trattata al X capitolo del libro "L'UNIVERSO ELEGANTE", pag.218-219, ovvero l'inversione dei valori energetici di avvolgimento e vibrazione delle stringhe, che nel presente saggio sul blog abbiamo esposto in un capitolo precedente (scorri la pagina qui sopra) così denominato: "L'UNIVERSO ELEGANTE", pag.218-219, capitolo "La geometria quantica"; paragrafo "Una controversia". Riassumiamo nuovamente questo complicatissimo e tortuoso concetto: la nozione di spazio si basa sull'osservazione della luce, quindi dei FOTONI. Vediamo come proprio gli stessi FOTONI creino lo spazio, ovvero l'illusione, l'apparenza dello spazio intorno a noi. Per cui: più piccola è la dimensione attorno alla quale le STRINGHE si avvolgono, più i modi di stringa leggeri (scaturiti dalle vibrazioni) per l'effetto della CLAUSTROFOBIA QUANTISTICA tendono a fuggire dalla costrizione, e lo fanno in modo inversamente proporzionale.<br /><br />"Nonostante la sua apparente solidità l'Universo è un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato". (DAVID BOHM, 1917-1992, fisico e filosofo statunitense, uno dei padri della fisica quantistica) <br /><br />Le prove sperimentali della FISICA QUANTISTICA, la TEORIA DELLE STRINGHE, l'IPOTESI OLOGRAFICA dell'Universo attestano che le particelle subatomiche sono sempre collegate, al di là dello spazio e del tempo, e che al livello più profondo la separazione fra ogni oggetto, essere vivente, particella...è inesistente. Ogni manifestazione, dall'uomo, agli animali, alle piante, fino alle pietre incarna diversi livelli di esistenza della stessa entità ed intelligenza universale.<br /><br />"Dio dorme nelle pietre, sogna nelle piante, si muove negli animali, si sveglia nell'uomo." (PROVERBIO SUFI)<br /><br />Tutto ciò che esiste è parte di una rete interconnessa ininterrotta, ne consegue che non esistono fatti "privati", ogni nostra azione e intenzione, seppure ci nascondessimo nei più profondi pertugi della Terra, lontani da contatti con ogni forma vivente, genera un'onda inarrestabile che interferisce, risuona e comunica con l'intero Universo, apportando modifiche più sostanziali se il nostro intento è autentico e proviene dalle più intime istanze inconsce; ciò che è falso e proviene da una volontà indotta da fattori esterni non ha potere. In ogni circostanza però, non siamo mai soli. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZETIF26jx03TvlLBWR71JeK7FYrRG0Z2ojbq7GTSu3_eABbbsnjddN85IElaCxPU96TbukUHXt2hFZb1m1G_DdB05Rct08pd6c-ZwRLf4rRqE2mqte7hacqvkyasLbSJdXUVT3O-Soq8G/s970/9807c0cd-4de9-4fef-9ab8-e75d27a47c22.__CR0%252C0%252C970%252C600_PT0_SX970_V1___.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="970" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZETIF26jx03TvlLBWR71JeK7FYrRG0Z2ojbq7GTSu3_eABbbsnjddN85IElaCxPU96TbukUHXt2hFZb1m1G_DdB05Rct08pd6c-ZwRLf4rRqE2mqte7hacqvkyasLbSJdXUVT3O-Soq8G/s320/9807c0cd-4de9-4fef-9ab8-e75d27a47c22.__CR0%252C0%252C970%252C600_PT0_SX970_V1___.png" width="320" /></a></div>Immagine: David Bohm (<span class="aCOpRe"><span>(Wilkes-Barre, 20 dicembre 1917 – Londra, 27 ottobre 1992) è stato un fisico e filosofo statunitense, uno dei pionieri della fisica quantistica.</span></span><br /> <p></p><p><b>DIVERSI LIVELLI DI CONSAPEVOLEZZA, DIVERSE REALTA' </b><br /><br />DAVID BOHM dedusse che le particelle rimangono in contatto fra loro a qualsiasi distanza (come visto precedentemente) proprio perchè la loro separazione è illusoria, e perchè non esistono entità individuali, ma solo espressioni su vari livelli di un'unica entità fondamentale. I principi del PANTEISMO, alla base della più ancestrale e genuina conoscenza intuitiva, vengono dunque confermati scientificamente. Ciò che vediamo, proprio come accade per la TEORIA M delle stringhe, sono sfaccettature, prospettive diverse dell'unità fondamentale. Con ciò viene riassunto anche il pensiero di DAVID BOHM, e sulla base di queste deduzioni nasce la TEORIA MATEMATICA DELL'UNIVERSO OLOGRAFICO, che semplifica enormemente la descrizione dell'Universo, poichè per i nostri calcoli possiamo fare a meno del complicato intreccio tridimensionale, in quanto possono essere svolti con una dimensione in meno, sulla base di una superficie cosmica bidimensionale che si estende sull'ORIZZONTE COSMICO, concetto espresso alla perfezione dai REGISTRI AKASHICI negli antichi testi sapienziali vedici dell'India, che descrivono la memoria eterna e il campo da cui trae origine tutto ciò che esiste. Le formule scaturite da questa teoria sono state confrontate nel 2018 da un team internazionale di scienziati (come già esposto in paragrafi precedenti) confermando per il 50% la validità della teoria dell'UNIVERSO OLOGRAFICO: "l'entropia di entangelment assume lo stesso valore per la gravità quantistica piatta e per la teoria quantistica dei campi a dimensione ridotta"; questo significa che gli sviluppi della scienza fanno sempre più convergere i risultati verso la conferma dell TEORIA OLOGRAFICA: l'Universo olografico unisce tutte le teorie.<br /><br />Leggiamo un brano dal libro "LA SCIENZA E IL CAMPO AKASHICO di ERVIN LASZLO (Budapest, 12 giugno 1932 - un filosofo e pianista ungherese, considerato il fondatore della teoria dei sistemi); pag.18:<br /><br />"Si dice che tutte le informazioni che costituiscono l'universo vengono archiviate alla sua periferia, che è una superficie bidimensionale. Tali informazioni bidimensionali riappaiono in modo tridimensionale all'interno dell'universo. Vediamo l'universo in tre dimensioni anche se ciò che lo rende tale è un campo di informazioni bidimensionale. Il problema affrontato dal concetto di universo olografico viene dalla termodinamica. Secondo la sua legge da tempo affermata, il disordine non può mai diminuire in qualsiasi sistema chiuso. Questo significa che il disordine non può diminuire nell'universo intero perchè se prendiamo il cosmo nella sua totalità, esso è un sistema chiuso: non vi è "fuori" e quindi nulla a cui potrebbe essere aperto. Che tale disordine non possa diminuire significa che l'ordine (che può essere rappresentato come informazioni) non può aumentare. Secondo la teoria dei quanti, le informazioni che creno e mantengono l'ordine devono essere costanti: non possono aumentare e nemmeno diminuire". (ERVIN LASZLO)<br /><br />Ma il nocciolo della questione riguardo la TEORIA DELLE STRINGHE giunge alla pagina 19, la successiva:<br /><br />"La riduzione dimensionale funzionerebbe anche per l'universo intero? I teorici delle stringhe si stanno dibattendo con molte dimensioni in più, avendo scoperto che lo spazio tridimensionale non è sufficiente per arrivare a mettere in relazione le vibrazioni con le varie stringhe dell'universo in un'unica equazione master. Il principio olografico aiuterebbe, poichè l'intero universo potrebbe allora essere visto come un ologramma a molte dimensioni, conservato in un numero più piccolo di dimensioni alla sua periferia". (ERVIN LASZLO)<br /><br />Quest'ultimo assunto spiegato molto bene nel libro "LA SCIENZA E IL CAMPO AKASHICO" di ERVIN LASZLO, potrebbe forse suggerire un'ipotesi "scalare" della percezione e, quindi, dei livelli di consapevolezza: le coscienze più evolute, in questo caso, costituirebbero i presupposti per la costruzione della dimensioni in cui si concretizzano più livelli di possibilità, vibrazioni più elevate e spazi più estesi.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijvkbJsAELlajJEdE4GWwbB0QO4c6sL2DxjpyXAo1XADS6XaFVThuuK1XicopapM5h45tZGNCcd8J-2E__ijhDRfrBAu5en3oJTFSgnhLqXd73fOGyoJ7FKM85pWEhbPW5sK1zcLHMgObB/s1280/ervin-laszlo-campo-akashico2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijvkbJsAELlajJEdE4GWwbB0QO4c6sL2DxjpyXAo1XADS6XaFVThuuK1XicopapM5h45tZGNCcd8J-2E__ijhDRfrBAu5en3oJTFSgnhLqXd73fOGyoJ7FKM85pWEhbPW5sK1zcLHMgObB/s320/ervin-laszlo-campo-akashico2.jpg" width="320" /></a></div> <p></p><p>KOSTAS SKENDERIS (fisico teorico greco, direttore dello STAG nel campo delle scienze matematiche all'Università di Southampton, studioso della DUALITA' OLOGRAFICA dell'universo) afferma che le informazioni contenute nel rumore di fondo persistente fin dalla nascita dell'universo (la RADIAZIONE COSMICA DI FONDO) fanno comprendere come le teorie quantistiche di campo più semplici siano sufficienti a spiegare l'assetto dell'Universo primordiale. Da ciò deriva che L'UNIVERSO OLOGRAFICO UNISCE TUTTE LE TEORIE, e la teoria quantistica dei campi si può connettere alla relatività di Einstein. Lo studio di SKENDERIS è stato pubblicato su "PHYSICAL REVIEW MATERIALS". Peraltro, l'esperimento attuato nel 2018 di cui abbiamo trattato precedentemente prova al 50% che l'Universo potrebbe essere di natura olografica. <br /><br />"Immagina che tutto ciò che vedi, senti e ascolti in tre dimensioni (e la tua percezione del tempo) in realtà emana da un campo bidimensionale piatto. L'idea è simile a quella degli ologrammi ordinari in cui un'immagine tridimensionale è codificata in una superficie bidimensionale, come nell'ologramma di una carta di credito. Tuttavia, questa volta, l'intero universo è codificato! L'olografia è un enorme passo avanti nel modo in cui pensiamo alla struttura e alla creazione dell'universo. Gli scienziati hanno lavorato per decenni per combinare la teoria della gravità di Einstein e la teoria quantistica. Alcuni credono che il concetto di un universo olografico abbia il potenziale per riconciliarsi i due. Spero che la nostra ricerca ci faccia un altro passo in questo senso". (KOSTAS SKENDERIS) <br /><br />Noi sappiamo che l'universo esiste grazie alla combinazione di circa 30 valori (parametri) la variazione dei quali, seppure di un miliardesimo) impedirebbe il formarsi dei nuclei atomici, delle stelle, della vita e di tutto ciò che esiste. Questi valori esistono e basta, non sono spiegabili, non se ne conosce l'origine.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGtBFY8vdjP0jpQQqeG9dWh83FdzIQOwuw32vLC1ta_Pk5qZ_KlBm-0ZHhbifk_Vm6gpz5PvN7pJswTo6zivx1TC21dFI-VIEGeipGv3RB0ZJq_Gl1Kwo_LfnHM3TMOrsWv0Jf9CjFat-f/s1000/skenderis.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="667" data-original-width="1000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGtBFY8vdjP0jpQQqeG9dWh83FdzIQOwuw32vLC1ta_Pk5qZ_KlBm-0ZHhbifk_Vm6gpz5PvN7pJswTo6zivx1TC21dFI-VIEGeipGv3RB0ZJq_Gl1Kwo_LfnHM3TMOrsWv0Jf9CjFat-f/s320/skenderis.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p>La fisica teorica PAOLA ZIZZI (del Dipartimento di matematica applica dell'Università di Padova, studiosa della GRAVITA' QUANTISTICA A LOOP, della "RIDUZIONE OGGETTIVA ORCHESTRATA" di ROGER PENROSE e dell'Universo considerato come un computer quantistico), nel suo articolo "Emergent consciusness" ipotizza che l'Universo prima del BIG BANG fosse costituito da una sovrapposizione di universi multipli, e che l'universo attuale sarebbe stato determinato da un osservatore esterno che ne avrebbe fatto collassare la funzione d'onda tramite una misurazione molto sofisticata e una decisione determinata e cosciente, operando una vera e propria selezione fra infinite altre possibilità. Ciò sarebbe avveenuto nel periodo inflazionario, ovvero in una frazione di tempo infinitesima, alla 0,00000000000000000000000000000000000 (35 zeri, tradotto: alla 10 meno 35 secondi) dopo il BIG BANG.<br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene; capitolo "Buchi neri e ologrammi"; pag.305:<br /><br />"Per Platone la nostra visione del mondo era come quella di un uomo che osserva le ombre che si agitano sulla parete di una caverna poco illuminata. Nella concezione platonica, le nostre percezioni non sono altro che pallidi indizi di una realtà molto più ricca che balugina al di là della nostra portata. Due millenni dopo, sembra che la caverna di Platone possa essere qualcosa di più di una semplice metafora. Ribaltando la sua proposta, la realtà (non la sua semplice ombra) potrebbe avere luogo in una remota superficie di confine, mentre tutto ciò a cui assistiamo nelle tre dimensioni spaziali ordinarie è una proiezione di quei distanti accadimenti. La realtà, in altre parole, potrebbe essere simile a un ologramma. O meglio, a un film olografico".</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEive6ZDV-6MHxaXAj3KCqCd37YMYQG451cekNv1Yt_l8-mZh-VN_dd8MP6xqa1YhrdzwLp0mXqnXc6rTFPm3OQ3idEL2DpQF1olbyxwtdaoN0UhCCi1O_g9a5LNCD2CLbeu8VFg59DLPyfj/s902/mito_de_la_caverna+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="902" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEive6ZDV-6MHxaXAj3KCqCd37YMYQG451cekNv1Yt_l8-mZh-VN_dd8MP6xqa1YhrdzwLp0mXqnXc6rTFPm3OQ3idEL2DpQF1olbyxwtdaoN0UhCCi1O_g9a5LNCD2CLbeu8VFg59DLPyfj/s320/mito_de_la_caverna+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlQcVjnYsSemEOYU1vtcPAYWIPO9zioPLcs0aF4hVhez5P-g4aZZe6vTZK9D7ryDH7q6LPMxlFTy1xusrwnFMd6aaCGZ0ZGZ2-EN8ytx4qAdchbjn8dk5w_MyJMIVJr7app7J6DMavm4pD/s2048/seth-lloyd.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlQcVjnYsSemEOYU1vtcPAYWIPO9zioPLcs0aF4hVhez5P-g4aZZe6vTZK9D7ryDH7q6LPMxlFTy1xusrwnFMd6aaCGZ0ZGZ2-EN8ytx4qAdchbjn8dk5w_MyJMIVJr7app7J6DMavm4pD/s320/seth-lloyd.jpg" width="320" /></a></div><br /><p><b>LE PRINCIPALI TEORIE SUL MULTIVERSO </b><br /><br />In questo capitolo prenderemo in esame le varie teorie sul Multiverso, tranne i "Brana-universi" e l'"Universo olografico" già trattati nei precedenti capitoli. Dobbiamo precisare che ad ogni universo corrisponde un determinato numero di dimensioni extra al suo interno. <br /><br /><b>IL MULTIVERSO INFLAZIONARIO</b><br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene, capitolo "Eternità e infinito"; paragrafo "Il gruviera e l'universo"; pag.72:<br /><br />"Non fatevi ingannare dall'espressione universo-bolla, che ben descrive la situazione ma può far pensare a qualcosa di minuscolo: il nostro universo è gigantesco. Il fatto che possa essere una singola regione immersa in una struttura cosmica ancora pù grande, una singola bolla in un enorme blocco di formaggio cosmico, indica l'enormità, nel paradigma inflazionario, della distesa del cosmo. E questa considerazione vale anche per le altre bolle: ciascuna è un universo, una distesa reale, gigantesca e dinamica, tanto quanto il nostro. In alcune versioni della teoria l'inflazione non è eterna: facendo variare con cura dettagli quali il numero degli inflatoni e la forma delle curve dell'energia potenziale, i teorici riescono abilmente a combinare le cose in modo che l'inflazione, a tempo debito, sia fatta scendere dappertutto. Ma queste proposte sono l'eccezione: i modelli inflazionari ordinari prevedono un numero enorme di universi-bolla intagliati in una distesa spaziale in eterna espansione".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Il nostro Universo è in continua espansione dall'evento iniziale del BIG BANG, ma questa espansione può proseguire al di là dell'ORIZZONTE COSMICO i cui confini possono essere raggiunti dalla nostra osservazione. L'Universo ha un'estensione di 15 miliardi di anni luce (e cioè la luce, a 370.000 Km. al secondo, ci mette 15 miliardi di anni per coprire quella distanza); l'ORIZZONTE COSMICO osservabile (il limite oltre il quale ogni oggetto si allontana dall'osservazione più velocemente della luce) è di 46,5 miliardi di anni luce. Dunque, ciò che si dovesse trovare al di là di questo orizzonte, non sarebbe più osservabile, proprio perchè la luce emessa 15 miliardi di anni fa non potrebbe raggiungerlo, e consisterebbe perciò in una regione "altra", in un'estensione dell'Universo che si è separata dalla nostra, pur provenendo dalla stessa matrice: il BIG BANG. Questa dinamica crea una struttura a FRATTALE in cui ogni bolla rappresenta un'unità cosmica a sè e si verificherebbe a ondate successive. Queste regioni "sganciate" fra loro per l'impossibilità di essere raggiunte vicendevolemente dalla velocità della luce, avrebbero raggiunto la stessa temperatura, ma potrebbero avere leggi fisiche diverse, potrebbero ospitare ogni forma di vita immaginabile, fino alla duplicazione del nostro pianeta e di noi stessi, creando sosia le cui vite si diversificherebbero dalle nostre per minimi particolari o in modo radicale; questi duplicati infiniti di ogni individuo o essere vivente vengono denominati con il poco romantico termine di DOPPELGANGER, che sembrerebbe più il nome di un'arma letale. Tutto ciò perchè, appunto, nell'ambito di un'INFLAZIONE INFINITA ogni possibilità si realizza, ma prima o poi viene anche replicata se ci dobbiamo attenere alle considerazioni strettamente matematiche. A questa teoria si connette il famoso PARADOSSO DI BOREL (EMILE BOREL-1871-1959: matematico francese) che afferma la possibilità che una scimmia (come qualsiasi altro animale) se fosse dotata di una macchina da scrivere e avesse a disposizione un tempo infinito, battendo a caso sui tasti per miliardi e miliardi di anni, prima o poi potrebbe riuscire a scrivere casualmente un'opera come la Divina Commedia o qualsiasi altro capolavoro della letteratura. Capiremo meglio ciò che questo teorema voleva dimostrare citando le stesse parole di EMILE BOREL:<br /><br />"Si tratta del tipico evento la cui impossibilità non può essere dimostrata razionalmente, e tuttavia è così improbabile che nessuna persona di buon senso esiterebbe a definirlo impossibile. Se qualcuno affermasse di aver osservato un simile evento, avremmo la certezza che ci sta ingannando o che è stato egli stesso vittima di un inganno". (EMILE BOREL)</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgStiE7H3SWU2WuN5eb2C7An9ibboVnoA9WcQfzZida_OVT7Q429RO8KTeJqeIS4HgX59iUnO2oSu7p0L9bX4IIziCbZoOWw17Plp_hGnr2Ern2HBF4E44TalfW3IzO3xTcFA-_DCL7p-5L/s1260/scimmia-borel.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="840" data-original-width="1260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgStiE7H3SWU2WuN5eb2C7An9ibboVnoA9WcQfzZida_OVT7Q429RO8KTeJqeIS4HgX59iUnO2oSu7p0L9bX4IIziCbZoOWw17Plp_hGnr2Ern2HBF4E44TalfW3IzO3xTcFA-_DCL7p-5L/s320/scimmia-borel.jpg" width="320" /></a></div> <br /> <p></p><p>Appunto, l'intenzione di BOREL era quella di dimostrare che ciò che è sufficentemente improbabile diviene impossibile, mentre, al contrario, questo teorema viene strumentalizzato anche oggi per dimostrare che tutto, compresa l'intelligenza, si sarebbe generato dal caso. La matematica è un pozzo infinito di "probabilità", nel quale si può pescare qualsiasi cosa, ma qualsiasi cosa necessita di un "vettore" per essere realizzata, di un imput cosciente. A questo proposito è stato fatto un'esperimento da ricercatori dell'Università di Plymouth in Gran Bretagna, nel 2003, con sei macachi ospiti dello zoo di Paignton ai quali era stato portato un computer ciascuno, protetto dalla plastica con solo i tasti scoperti. Il risultato fu, com'è ovvio, disastroso, visto che le scimmie non erano affatto attratte da questa attività, al massimo avrebbero rotto in qualche modo il computer rendendolo inutilizzabile. Ma torniamo alla TEORIA DEL MULTIVERSO INFLAZIONARIO: al potere dell'azione del tempo infinito si appella la tesi secondo la quale l'Universo, le COSTANTI UNIVERSALI, la vita e la coscienza si sarebbero originati dal puro caso; in sostanza: l'INFORMAZIONE, anche la più elaborata e precisa, si potrebbe creare per accumulo da un'infinita serie di combinazioni. Ma il movimento iniziale e la causa prima rimangono comunque avvolti da un mistero impenetrabile: senza un imput nulla si può evolvere, e nemmeno "esplodere" come si dice sia accaduto nell'attimo del BIG BANG. Ad esempio, se poni qualcosa di totalmente inanimato, come due pietre sulla Luna, una accanto all'altra e le lasci lì per miliardi e miliardi di anni, non accadrà che queste pietre interagiscano fra loro o si possano in qualche modo animare: rimangono immobili per l'eternità. Che il BIG BANG sia avvenuto è plausibile, ma potrebbe essere consistito in un'esplosione di INFORMAZIONE piuttosto che di pura materia ed energia, informazione caotica (dal caos l'ordine) contenente infinite possibilità che, secondo la teoria del MULTIVERSO INFLAZIONARIO, si sarebbero realizzate in infiniti universi. Se prendiamo in considerazione la nostra capacità di immagazzinare informazioni, scopriamo che è illimitata: non c'è un limite alla memoria, come all'immaginazione o al pensiero; dunque come può qualcosa di calcolabile e limitato, come la materia, creare mediante la complessità qualcosa di infinito, come il pensiero soggettivo? Non potrebbe essere più logico pensare che MATERIA e INFORMAZIONE siano inscindibili, due aspetti della medesima entità che sottende l'Universo nati insieme, e che dunque dall'infinta INFORMAZIONE scaturiscano gli oggetti "finiti" nel mondo materiale? Personalmente preferisco immaginare un "continuum" fra INFORMAZIONE e MATERIA, pur considerando l'INFORMAZIONE (termine scientifico per designare lo Spirito) come il vettore più fondamentale. L'INFORMAZIONE si è fatta MATERIA (che sia illusione o meno, per noi che ci siamo dentro corrisponde alla realtà); come non possiamo porre limiti alla nostra memoria e immaginazione, non li possiamo porre nemmeno all'INFORMAZIONE universale. Ma la teoria dell'UNIVERSO INFLAZIONARIO come oggi viene congetturata suscita problemi e dubbi insolubili, soprattutto per ciò che riguarda il concetto di infinite copie di ogni essere (vivente e non, compresi noi stessi) che si realizzerebbero con piccole e grandi differenze da qualche parte nel MULTIVERSO; in ciò questa teoria riprende lo stesso tema dei "MOLTI MONDI" di HUGH EVERETT, ma questa come quella porta ad esempio solo scelte o azioni macroscopiche, riconoscibili; ma ci rendiamo conto di quante infinitesime dinamiche, combinazioni, accadimenti di varia natura si succedono ogni millesimo di secondo nel corpo, nello spazio e nel tempo? Sembra possibile che per ognuna di queste infinitesime e impercettibili cause si debba creare un nuovo universo? E poi: sono davvero misurabili i micro-eventi o si perdono in un pozzo del quale non riusciremo mai a veder il fondo? E' possibile, inoltre, che possa esistere un universo senza spettatori, ovvero senza una presenza cosciente che doni un senso a tutto ciò che esiste? E in definitiva: può esistere un MULTIVERSO senza senso, privo di un imput evolutivo che lo possa condurre all'ordine creando, progressivamente, forme sempre più coscienti di esistenza? E' più plausibile, a mio avviso, pensare che ogni forma di vita, seppur la più bizzarra possa essere immaginata nel MULTIVERSO infinito, ammesso che sia stata richiamata all'esistenza, debba giungere inevitabilmente alla comprensione della propria dimensione cosmica, che altrimenti sarebbe priva di senso e, dunque, di esistenza. Nulla può infatti essere richiamato all'esistenza senza una presenza consapevole dalla quale possa essere riconosciuto. Dobbiamo aggiungere però, che la teoria dell'UNIVERSO INFLAZIONARIO è e rimarrà un'ipotesi puramente speculativa, che mai potrà avere conferme scientifiche, non essendo, appunto, questi regni lontani (o UNIVERSI PARALLELI) raggiungibili dalla nostra osservazione, dalla luce del nostro ORIZZONTE COSMICO (e quindi dall'INFORMAZIONE), rimanendo per noi eternamente in una dimensione fantastica: ciò che non si può osservare, in sostanza, non esiste. Il prossimo paragrafo descriverà una teoria sul MULTIVERSO molto simile al MULTIVERSO INFLAZIONARIO, che in realtà si potrebbe integrare alla precedente: il cosiddetto MULTIVERSO PATCHWORK, o "QUILTED MULTIVERSE" (Multiverso trapunta).</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwgJcCGdDomiVJyVs06MmrgbjZFaIC9DGe9KMfDB79rDAWz62wYc_-tfUaMv0zYTP9gFJSy-hzQ6jOWjYaD9O89vR4-DoIhZc_R-Sdoxkf0z-QDzjLdW43Q2-qm2qBKHd5sA_CTd9q3u0E/s1236/cosmos-bulles-univers+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwgJcCGdDomiVJyVs06MmrgbjZFaIC9DGe9KMfDB79rDAWz62wYc_-tfUaMv0zYTP9gFJSy-hzQ6jOWjYaD9O89vR4-DoIhZc_R-Sdoxkf0z-QDzjLdW43Q2-qm2qBKHd5sA_CTd9q3u0E/s320/cosmos-bulles-univers+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p><b>IL MULTIVERSO PATCHWORK-TRAPUNTA</b><br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene, paragrafo "Lo spazio infinito e la coperta patchwork", pag.33<br /><br />"In un universo infinito, la maggior parte delle regioni sta al di là della portata dei telescopi, anche dei più potenti. Sebbene la luce viaggi a una velocità enorme, se un oggetto è sufficientemente distante, la luce che emette, anche la luce che può essere stata emessa poco dopo il Big Bang, molto semplicemente non avrà avuto il tempo necessario per raggiungerci. Poichè l'Universo ha 13,7 miliardi di anni, potreste pensare che qualsiasi cosa più distante di 13,7 miliardi di anni rientri in questa categoria. Il ragionamento alla base di questa intuizione è corretto, ma l'espanione dello spazio aumenta la distanza tra noi e gli oggetti la cui luce viaggia da tempo ed è stata apppena ricevuta...Il punto importante è che le regioni al di là di una certa distanza sono regioni attualmente al di là della portata delle nostre osservazioni...Ricorrendo a un'analogia bidimensionale potremmo paragonare l'espansione dello spazio, in un dato momento, ad una gigantesca coperta patchwork con pezze circolari, in cui ogni pezza rappresenta un particolare orizzonte cosmico. Qualcuno posto al centro di un pezza può aver interagito con qualsiasi cosa presente nella pezza, ma non può aver avuto contatti con qualsiasi cosa si trovi in una pezza diversa perchè troppo lontana...Poichè la velocità della luce è finita, un osservatore al centro di qualsiasi pezza (detto orizzonte cosmico dell'osservatore) può avere interagito soltanto con oggetti situati nella stessa pezza. Orizzonti cosmici sufficientemente distanti sono troppo lontani per avere avuto interazioni e quindi si sono evoluti in modo del tutto indipendente l'uno dall'altro".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Vi sarete accorti che la TEORIA DEL MULTIVERSO PATCHWORK qui sopra esposta nel brano di Brian Greene è sovrapponibile alla precedente del MULTIVERSO INFLAZIONARIO: entrambe si basano sul postulato che ogni possibile evento accada infinite volte in infiniti altri universi configurati come bolle. Allora qual'è la "sottile" differenza fra MULTIVERSO PATCHWORK e MULTIVERSO INFLAZIONARIO? Il primo emerge se l'estensione dello spazio è infinita, mentre la varietà del secondo emerge dall'eterna espansione inflazionistica. Dobbiamo ricordare che lo spazio si espande più velocemente della luce, perchè lo spazio semplicemente "è", ed è la pura realtà, oltre la quale non ci è concesso osservare.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha1sgAJ91ueG6pGvYeKEAaG_EdPm_nPpZowxFpXJsVuDkCx0JjwsC2bJRicRM1TCtpqGMRs1gpSeQ49WIM0fMmKBmadoJX1CjBySI188Bg-HvYsdTl_3p-t8oTTOW-BbiNV07jO6mp3VuB/s800/patchwork-2.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="513" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha1sgAJ91ueG6pGvYeKEAaG_EdPm_nPpZowxFpXJsVuDkCx0JjwsC2bJRicRM1TCtpqGMRs1gpSeQ49WIM0fMmKBmadoJX1CjBySI188Bg-HvYsdTl_3p-t8oTTOW-BbiNV07jO6mp3VuB/s320/patchwork-2.png" width="320" /></a></div> <br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs4DYkh1I2myFb3lgWcTzxEUGu8mw8Xxv9cKfn3N2kihV7bRD1L5RYgnHVG7qjU_2rAKgsogRBWEEtzfZgzmZyI_bSSCaJZyEEXOean9TpgWuXKNrI6NibbNfNer1QQFPC2HLLC2oT3WgR/s960/universo-trapunta.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs4DYkh1I2myFb3lgWcTzxEUGu8mw8Xxv9cKfn3N2kihV7bRD1L5RYgnHVG7qjU_2rAKgsogRBWEEtzfZgzmZyI_bSSCaJZyEEXOean9TpgWuXKNrI6NibbNfNer1QQFPC2HLLC2oT3WgR/s320/universo-trapunta.jpg" width="320" /></a></div>Immagine: Multverso patchwork, o "trapunta", anche "Quilted Multiverse", ricostruzione schematica.<p></p><p><b><br />IL MULTIVERSO PAESAGGIO</b><br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene, capitolo "Un nuovo modo di pensare a una vecchia costante; paragrafo "Tunneling quantistico nel paesaggio""; pag.201-202-203<br /><br />"Grazie all'effetto tunnel quantistico, un universo permeato da un campo con un valore maggiore può passare al valore minore. In questo processo, una piccola regione dello spazio in una posizione casuale nell'universo originario assume il valore minore; la regione poi si espande, facendo passare un dominio sempre più grande di un valore di energia maggiore a quello minore. Le dimensioni extra della minuscola regione mutano di forma. Il nuovo universo si espanderà rapidamente continuando a trasformare le dimensioni extra; tuttavia, avendo una costante cosmologica più piccola rispetto all'universo originario (l'altitudine è minore) è soggetto a una gravità repulsiva pù debole e di conseguenza non si espanderà alla stessa velocità. Abbiamo quindi un universo-bolla in espansione, con una nuova forma delle dimensioni extra, contenuto in un universo-bolla che si espande ancora più velocemente, con la forma originaria delle dimensioni extra".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />La teoria del MULTIVERSO PAESAGGIO è così denominata perchè prevede un cambiamento della COSTANTE COSMOLOGICA da universo a universo, e dunque un irregolare innalzamento e abbassamento dei valori di stringa (energia di vibrazione e modo di avvolgimento) da bolla a bolla. A differenza delle altre due teorie trattate qui sopra, non prevede un espansione spaziale lineare con universi distribuiti separatamente e distanziati dal rispettivo ORIZZONTE COSMICCO, bensì la continua nascita di universi uno "dentro" l'altro, rappresentati da bolle che crescono all'interno di altre bolle, ma con una velocità minore della bolla matrice perchè aventi una COSTANTE COSMOLOGICA minore. Questa creazione continua di universi in universi è fondata sul meccanismo di TUNNELING QUANTISTICO secondo il quale, come per le particelle elementari è sempre possibile superare qualsiasi barriera (ad esempio, un ELETTRONE, dopo molti tentativi, può attraversare un muro di cemento perchè c'è sempre una possibilità di riuscita), le FLUTTUAZIONI QUANTISTICHE all'interno degli SPAZI DI CALABI-YAU (spazi infinitesimi alla LUNGHEZZA DI PLANCK nei quali sono compattificate le DIMENSIONI EXTRA) modificano i valori di energia relativi a tali spazi (ossia l'intensità di vibrazione e il modo di avvolgimento delle stringhe) creando nuovi spazi, o bolle, all'interno della BOLLA-MATRICE dell'universo più grande, con altre leggi fisiche e costanti universali, come può essere la velocità della luce o la massa del PROTONE; in sostanza: un nuovo universo, con galassie, pianeti, forme di vita coscienti, dotato anch'esso di dimensioni extra che possono essere più o meno numerose rispetto a quelle del nostro Universo. Questo scenario viene rappresentato come un paesaggio irregolare di valli e montagne disegnato dalle costanti che si alzano e abbassano creando sempre nuove realtà. La madre di tutti questi UNIVERSI-BOLLA è detta MEGAVERSO e in essa (che si espande infinitamente) sono contenuti tutti gli altri infiniti universi compreso il nostro. Il numero di Universi possibili è talmente alto che dev'essere indicato da un numero 1 seguito da 100 zeri, detto GOOGLE. Il "paesaggio" è lo sfondo nel quale fluttuano gli universi all'interno del MEGAVERSO. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ-bFWFdx5A0nXhUSfx5gQUe6x02dOM0KOLobHyFuZaFFUlzQd1kBP7_ORHi3ZMI1hacLONKa_qvFw2FBePM73ciBrt_xWlV40wF_MqnJV2D6lLgHK7-54bRoH_ObtXDHiwmMJP4BRsQ0M/s1280/multiverso-paesaggio-mewe.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ-bFWFdx5A0nXhUSfx5gQUe6x02dOM0KOLobHyFuZaFFUlzQd1kBP7_ORHi3ZMI1hacLONKa_qvFw2FBePM73ciBrt_xWlV40wF_MqnJV2D6lLgHK7-54bRoH_ObtXDHiwmMJP4BRsQ0M/s320/multiverso-paesaggio-mewe.jpg" width="320" /></a><br /></div><p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitLTKBz5GutDM7PrEEH28YzDr18Yj84ktMztKLw-j3LyMWCFNH5lzIQtQdsEpJbuE3fWf2CXJgr-_SatsnGObDduU3r_3MI6G3flEGLKb82FQZt83-9IctHnwjZN6nSZt4CUbL0m7pDcKL/s672/noce-cosmo1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="585" data-original-width="672" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitLTKBz5GutDM7PrEEH28YzDr18Yj84ktMztKLw-j3LyMWCFNH5lzIQtQdsEpJbuE3fWf2CXJgr-_SatsnGObDduU3r_3MI6G3flEGLKb82FQZt83-9IctHnwjZN6nSZt4CUbL0m7pDcKL/s320/noce-cosmo1.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="post_text"> <div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1584"> <div class="text-truncate_wrapper"> <p dir="auto">Dal
libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene; capitolo "Eternità e
infinito"; paragrafo "Universi in un guscio di noce"; pag.85</p>
<p dir="auto">"In analogia con un concetto espresso da Amleto ("Potrei
vivere confinato in un guscio di noce e sentirmi Re di uno spazio
infinito"), ciascuno degli universi-bolla sembra avere un'estensione
spaziale finita se esaminato dall'esterno, ma infinita se esaminato
dall'interno".</p><p dir="auto"> </p>
</div> </div> </div><p></p><p><b>MULTIVERSO CICLICO, O COSMOLOGIA CICLICA CONFORME</b><br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene, capitolo "Universi sospesi in dimensioni vicine", paragrafo "Tempo, cicli e Multiverso" e "Il passato e il futuro degli universi ciclici", pag. 154-155:<br /><br />"Se viviamo in una brana del Multiverso ciclico, gli altri universi membri (oltre alla brana compagna con cui ci scontriamo periodicamente) sono nel nostro passato e nel nostro futuro. La stima calcolata dall'equipe di Steinhardt della scala temporale per un intero ciclo del tango cosmico di collisioni (nascita-evoluzione e morte) è all'incirca mille miliardi di anni. In questo scenario, l'Universo come lo conosciamo non sarebbe altro che l'ultimo in una successione temporale di universi, alcuni dei quali forse contenevano una forma intelligente e la sua cultura, ma ora sono estinti da tempo.....Nella moderna era scientifica, i modelli ciclici sono stati studiati fin dall'epoca delle prime indagini cosmologiche basate sulla relatività generale. Aleksandr Fridman, in un libro divulgativo pubblicato in Russia nel 1923, osservò che alcune delle sue soluzioni cosmologiche nelle equazioni gravitazionali di Einstein suggerivano un universo oscillante che si espande, raggiunge una dimensione massima, si contrae, raggiunge la dimensione di un punto e poi può iniziare di nuovo ad espandersi.....L'attrazione esercitata da una cosmologia ciclica in parte è dovuta alla sua evidente capacità di evitare lo spinoso problema dell'inizio dell'universo. Se l'Universo attraversa un ciclo dopo l'altro, e se i cicli sono sempre esistiti (e forse sempre esisteranno) il problema di un primo inizio viene aggirato. Ogni svolta ha il proprio inizio, ma la teoria offre una causa fisica concreta: il completamento del ciclo precedente. E se qualcuno domanda quando iniziò l'intero ciclo dell'Universo, la risposta è semplice: non ci fu mai un inizio, poichè i cicli si ripetono ab aeterno".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />La teoria del MULTIVERSO CICLICO è un fiore all'occhiello degli studi del fisico e matematico inglese ROGER PENROSE (classe 1931), e in effetti, l'idea di una serie infinita di universi che scaturiscono da infiniti BIG BANG eliminerebbe definitivamente il problema dell'inizio dei tempi e della fine. Questi universi si vengono a creare in successione, non esistono contemporaneamente e vengono designati quindi con il nome di "EONI". Ad ogni EONE si dovrebbe generare un universo con le stesse leggi fisiche, ma gli eventi evolutivi nel campo del divenire sarebbero sempre diversi, permettendo la libera realizzazione di ogni possibilità. A conferma di questa teoria vi sarebbe l'osservazione del FONDO COSMICO A MICROONDE (o RADIAZIONE COSMICA DI FONDO), una radiazione elettromagnetica residua che proviene dall'Universo primordiale, quando i primi nuclei atomici si stavano formando e che permea tutto il Cosmo: zone più calde osservate nel fondo cosmico potrebbero essere state prodotte da BUCHI NERI evaporati prima del BIG BANG. Un gruppo di tre scienziati guidati dal fisico ROGER PENROSE ha recentemente identificato questi punti ritenendo che siano una prova di questa teoria, sviluppata nel 2001 da PENROSE assieme al fisico e matematico armeno VAHE GURZADYAN (classe 1955).<br /><br />“Abbiamo un universo che si espande e si espande, e tutta la massa decade, e in questa mia folle teoria, quel remoto futuro sarà il Big Bang di un altro Eone. Quindi il nostro Big Bang è iniziato con qualcosa che era il futuro remoto di un Eone precedente in cui si sarebbero osservati buchi neri che evaporavano, tramite l’evaporazione di Hawking, e che avrebbero prodotto questi punti nel cielo, che io chiamo Punti di Hawking. Li stiamo vedendo anche oggi, sono regioni leggermente riscaldate e ci sono prove abbastanza buone per l’individuazione di almeno sei di questi punti”.(ROGER PENROSE-1931, fisico e matematico britannico, Premio Nobel per la Fisica 2000)<br /><br />"Queste strutture sono reali. Non c'è dubbio che i nostri calcoli siano affidabili e corretti. Quei segni sono stati confermati da gruppi alternativi". (VAHE GURZADYAN-1955-fisico e matematico armeno)</p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5UBrsfxvcZB11UJWQPNJ_apuzQ7ihvZMznYu6L4gyC_IYXhZsI6k4Xf2DFGwIk-DO4dU42IQvs7_-2Glmh7vR806KAm6JT9uZ7tkQwpsB805oC5hUyaBT-23O7j4vC-uxb_ddCii9vk0S/s2048/ee0e4c4c334a460ef7783572613143c8+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2005" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5UBrsfxvcZB11UJWQPNJ_apuzQ7ihvZMznYu6L4gyC_IYXhZsI6k4Xf2DFGwIk-DO4dU42IQvs7_-2Glmh7vR806KAm6JT9uZ7tkQwpsB805oC5hUyaBT-23O7j4vC-uxb_ddCii9vk0S/s320/ee0e4c4c334a460ef7783572613143c8+-+Copia.jpg" /></a></div><br /> <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_yfdqRfeEQF2geyuZzHtvzDYFcE425PV1fLm1TkhvlLT3mmich91rKKRTjqFWduDOHBjvF0B3p0HkOmcduP1NWTPy0P28Up9Cux9bYIab6CwzQi5-WPocWJnQZzNnzFgPfCVWZh2TS_tF/s1024/classic-cyclic-universe.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="362" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_yfdqRfeEQF2geyuZzHtvzDYFcE425PV1fLm1TkhvlLT3mmich91rKKRTjqFWduDOHBjvF0B3p0HkOmcduP1NWTPy0P28Up9Cux9bYIab6CwzQi5-WPocWJnQZzNnzFgPfCVWZh2TS_tF/s320/classic-cyclic-universe.jpg" width="320" /></a></div><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrVhM0RntWWTO3Fx13HrlFNw5BpQ4lK44kyVwzh5Tt7x5CF9zNSG7GA2kwBRvgqObbg6qaSWJp2aNecPnpMCrWdFpW_-SdAk9OfdEFYRacbrqwO5jc1KX_u2tB6_eODN08ZyU591YQIz3-/s1600/E6Dm2cCvmNi6EPYcFhTVCY.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrVhM0RntWWTO3Fx13HrlFNw5BpQ4lK44kyVwzh5Tt7x5CF9zNSG7GA2kwBRvgqObbg6qaSWJp2aNecPnpMCrWdFpW_-SdAk9OfdEFYRacbrqwO5jc1KX_u2tB6_eODN08ZyU591YQIz3-/s320/E6Dm2cCvmNi6EPYcFhTVCY.jpg" width="320" /></a></div><p>La teoria del MULTIVERSO CICLICO potrebbe essere associata all'ipotesi filosofica dell'ETERNO RITORNO di NIETZSCHE, ma su questo punto bisogna fare una distinzione fra ETERNITA' e INFINITO: ciò che è infinito è sempre connesso alla legge della trasformazione, e dunque del "divenire" e non può mai fare ritorno allo stesso modo e nelle stesse condizioni di prima, così come sono infinite le combinazioni dei numeri; ciò che è eterno è connesso alle leggi fisse e immutabili, rappresentate dalle COSTANTI UNIVERSALI, che costituiscono il supporto di ogni possibilità e combinazione. Sarebbe illogico pensare ad una ricombinazione identica come quella proposta da FRIEDRICH NIETZSCHE (1844-1900-filosofo tedsco), del tutto priva di alcun fondamento scientifico e più simile ad un'oscurità mentale soggettiva trasformata in inquietante profezia. <br /><br />“Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso uomo.” (ERACLITO DI EFESO,filosofo greco,535-475 a.C.)</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmxmYvsh4U11u4n0pIkRekWBWwW-DwFciQWpbzk1JUeQr6YrC3lQ_ef10C9_hrll2qqUBZdvAS0D63cMBiUMIjd8eagQkeD7ABdHV_jJVM-vnFC0IGAKIwkI8MMfNvItuml1e-B90X8PTf/s1200/a1519564472_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmxmYvsh4U11u4n0pIkRekWBWwW-DwFciQWpbzk1JUeQr6YrC3lQ_ef10C9_hrll2qqUBZdvAS0D63cMBiUMIjd8eagQkeD7ABdHV_jJVM-vnFC0IGAKIwkI8MMfNvItuml1e-B90X8PTf/s320/a1519564472_10.jpg" /></a></div><br /> <p></p><p><b>MULTIVERSO ESTREMO o MULTIVERSO MATEMATICO</b><br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene, capitolo decimo, paragrafo ...pag.376<br /><br />"Lo schema di fondo è chiaro: quando lasciamo il timone alle basi matematiche delle più importanti leggi fisiche proposte, siamo condotti più e più volte a qualche versione dei mondi paralleli...Questo è l'ultimo Multiverso che prenderemo in considerazione, poichè è il più vasto di tutti, il più vasto possibile. Qualsiasi Multiverso mai proposto, o che potrà mai essere proposto, è composto da universi possibili e quindi fa parte di questo megaconglomerato, che chiamerò MULTIVERSO ESTREMO. In questo quadro di riferimento, il motivo per cui il nostro Universo è governato dalle leggi rivelate dalle nostre ricerche ricorda il principio antropico: esistono anche altri universi, in realtà esistono tutti gli universi possibili, e noi ci troviamo in questo perchè è tra quelli che sostengono la nostra forma di vita. Negli altri universi in cui potremmo vivere (ne esistono molti perchè, tra l'altro, potremmo certamente sopravvivere a lievissimi cambiamenti dei vari parametri fondamentali della fisica) esistono persone che come noi si pongono questa domanda. E la stessa risposta vale anche per loro. Il punto è che la proprietà di esistere non rende speciale un universo, poichè nel Multiverso estremo esistono tutti gli universi possibili. Non ci si può più domandare perchè un certo insieme di leggi descrive un universo reale, il nostro, mentre tutti gli altri sono astrazioni sterili. Nessuna legge è sterile: tutti gli insiemi di leggi descrivono universi reali".<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />La teoria del MULTIVERSO ESTREMO, se presa per il verso giusto, potrebbe contenere tutte le altre diverse teorie del MULTIVERSO elaborate fino ad oggi, proprio perchè "estrema", e che dunque non esclude alcuna possibilità emergente da complessi calcoli matematici. In pratica: matematicamente tutto è possibile, poichè la matematica stessa è formale ed astratta, e segue deduzioni logiche anche senza fondamento sperimentale. Il MULTIVERSO ESTREMO è una teoria puramente matematica, un'astrazione mentale, che non potrà mai essere verificata sperimentalmente. Anch'essa si fonda sul concetto di un passato infinito e di un futuro infinito, poichè non vi è un punto d'inizio, ma una generazione continua priva di sorgente che si auto-produce e si espande senza meta apparente, realizzando ogni forma di esistenza possibile, al di là del limite della nostra immaginazione. Ma è proprio questo il punto: la "nostra" immaginazione, in quanto elemento soggettivo, insondabile dall'esterno, non misurabile e senza limite, che scaturisce dalla nostra individualità, indivisibile in quanto non misurabile. "Non misurabile" è ciò che non può essere replicato, nè con grandi nè con piccole differenze, e dunque non potrebbero esistere infinite copie di noi stessi con lievi o grandi differenze esistenziali, poichè ciò non potremmo immaginarlo nemmeno matematicamente parlando, in quanto, se fosse possibile, dovrebbero esistere anche infinite copie con identico (in ogni minimo particolare) percorso esistenziale, compresi i microeventi la cui radice rimane tutt'ora insondabile, e lo sarebbe anche se dovessimo un giorno poter osservare le STRINGHE alla LUNGHEZZA DI PLANCK, proprio come non potremo mai conoscere, razionalmente, ciò che esisteva prima del BIG BANG. Ma ciò avrebbe senso? Se esistesse un'altra Terra, i cui eventi fossero identici, potremmo ancora parlare di due terre, o di un numero infinito di terre ed esseri uguali? O il fatto che siano specularmente identici dovrebbe farli considerare come un'unica entità? Se io digito sul mio computer una serie di lettere uguali, ad esempio "tttttttttttt..." posso ragionevole affermare che ogni "t" sia un'altra "t", o non è piuttosto sempre la stessa? Così come anche se ci fossero eventuali copie identiche del mio gatto, con identici avvenimenti e identico contesto (identico fino agli elementi infinitesimi) non potremmo più star qui a parlare di due gatti, o un milione di gatti, ma dello stesso gatto, fuso interamente alle sue copie, la cui esistenza in questo caso sarebbe un ossimoro e dunque le "copie" semplicemente non esistono. Se poniamo che esistano infinite copie di ogni essere con minimi o grandi differenze di percorso, dobbiamo dare per scontato che ne esistano di assolutamente identici, e ciò sarebbe paradossale. Dovremmo concludere che anche l'Infinito ha i suoi limiti, e consistono nella non riproducibilità di ciò che di per sè è altrettanto infinito: la soggettività, o l'essenza di ogni essere vivente, la sua immaginazione, la sua individualità: un'infinito nell'Infinito.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhGE1Eop6hqTlQpsf2vKNIdjnTc7l5xqZrARJoAOVlxkCm6-MqByrZW7Opw3SO4jIpc4ne9lHNL2tuRrk_LVCkJkGhkqQwpTfrGJF_ZjUOfGP7PEwUHP5QrFd4KA0gIEeUchT1gtCP-Bv4/s1129/https+_cdn.cnn.com_cnnnext_dam_assets_131014132343-avatar-animal-kingdom-2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1129" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhGE1Eop6hqTlQpsf2vKNIdjnTc7l5xqZrARJoAOVlxkCm6-MqByrZW7Opw3SO4jIpc4ne9lHNL2tuRrk_LVCkJkGhkqQwpTfrGJF_ZjUOfGP7PEwUHP5QrFd4KA0gIEeUchT1gtCP-Bv4/s320/https+_cdn.cnn.com_cnnnext_dam_assets_131014132343-avatar-animal-kingdom-2.jpg" width="320" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKMJNUA1oW_3GhZvty1LHXS9wER1-tKE66-ocpcnw6SeSkehDRc-2VwsUZCJL6mwGrAbyzURI2KN9Cz1iHWdtmzCMmzI76nslZ7dWfwyBCFnbKYuibD_F3Q5Q3_3HhBl-vQN6upYwUxuMm/s1350/70605b5cfcacd5f6ad1b4e2671468118.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1350" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKMJNUA1oW_3GhZvty1LHXS9wER1-tKE66-ocpcnw6SeSkehDRc-2VwsUZCJL6mwGrAbyzURI2KN9Cz1iHWdtmzCMmzI76nslZ7dWfwyBCFnbKYuibD_F3Q5Q3_3HhBl-vQN6upYwUxuMm/s320/70605b5cfcacd5f6ad1b4e2671468118.jpg" /></a></div><br /><p></p><p> "Noi siamo l'incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all'autocoscienza. Abbiamo incominciato a comprendere la nostra origine: siamo materia stellare che medita sulle stelle." (CARL SAGAN, 1936-1996, astronomo e divulgatore scientifico) <br /><br />Appunto, questa "materia stellare" si sarebbe evoluta fino all'autocoscienza solo con il presupposto che la realtà fisica sia vettore del campo d'informazione non-fisico, che procede seguendo una mèta evolutiva, un percorso "in-formazione" e semplicemente esiste al di là di ogni possibilità di calcolo e deduzione. A pag.377 del presente libro, si legge un passo che illustra bene la situazione: <br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA di Brian Greene, capitolo decimo, paragrafo "La biblioteca di Babele", pag.377:<br /><br />"Perchè non c'è il nulla? Il nulla sarebbe stato decisamente elegante. Ebbene, nel Multiverso estremo , un universo fatto di nulla esiste. Per quanto possiamo dire, il nulla è una possibilità perfettamente logica e quindi dev'essere inclusa in un Multiverso che comprende tutti gli universi possibili. Quindi, nel Multiverso estremo non vi è uno squilibrio tra il qualcosa e il nulla che richieda una spiegazione. Di questo Multiverso fanno parte universi di entrambi i generi. Un universo fatto di nulla non è nulla di cui preoccuparsi. E' solo perchè noi esseri umani siamo qualcosa che l'universo fatto di nulla ci sfugge". <br /><br />E infatti, questa conclusione sull'esistenza di un universo fatto di nulla, che nessuno può osservare perchè probabilmente non conterrebbe nemmeno lo spazio, ci fa comprendere su quali spiagge (anzi, NULLA) può naufragare la pura logica matematica se non accompagnata da una componente imprescindibile dell'intelligenza e infinitamente più importante: l'INTUIZIONE, connessa alla nostra essenza profonda e all'INFORMAZIONE universale, al di là delle logiche della fisica classica. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixPg_IhQVei6fesGT2hZ6mNIhdHwY_usly89Owd9XASlbPFX8E3Yv4OmUBxF7ikuaQBMgQbbl4WIYC4wjFsBSwe4S9TS2nHQyKS7rTWXMK6sL232fzI66cCb1Cs5pkCYeDPuidx_EfukE1/s1131/il-nulla.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1131" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixPg_IhQVei6fesGT2hZ6mNIhdHwY_usly89Owd9XASlbPFX8E3Yv4OmUBxF7ikuaQBMgQbbl4WIYC4wjFsBSwe4S9TS2nHQyKS7rTWXMK6sL232fzI66cCb1Cs5pkCYeDPuidx_EfukE1/s320/il-nulla.jpg" /></a></div> <p></p><p> "La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono". (ALBERT EINSTEIN-1879-1955) <br /><br />L'INTUIZIONE può essere paragonata al salto del delfino, secondo un'efficace analogia proposta dallo psichiatra contemporaneo ALESSANDRO MELUZZI (classe 1955) durante un'intervista televisiva, descrivendo i pochi preziosi istanti in cui la mente si divincola dalla trama della dimensione ordinaria per guardare oltre il velo "la realtà nascosta", appunto.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWqHXt2CjcKOKkoRCPJoWBIeV-87W6wuIstM10gkThjAoEz50nY9CEKBZKKNEdbGrghvRluVvoBqteav1CyFmliHOZyx-cGlGAD9x1guRyixfTbLND_aZEKAmGPj0eHdlDmdVBL6XKMT3-/s974/einstein999.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="974" data-original-width="755" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWqHXt2CjcKOKkoRCPJoWBIeV-87W6wuIstM10gkThjAoEz50nY9CEKBZKKNEdbGrghvRluVvoBqteav1CyFmliHOZyx-cGlGAD9x1guRyixfTbLND_aZEKAmGPj0eHdlDmdVBL6XKMT3-/s320/einstein999.png" /></a></div> <p></p><p><b>MULTIVERSO QUANTISTICO o TEORIA DEI MOLTI MONDI contro INTERPRETAZIONE DI COPENAGHEN di BOHM</b><br /><br />Dal libro "LA REALTA' NASCOSTA" di Brian Greene, capitolo "I molti mondi della misurazione quantistica", paragrafo "Non così veloce", pag.255-269-280:<br /><br />"Le onde di probabilità su cui si basa la meccanica quantistica sono qualcosa che possiamo vedere? Esiste un modo per accedere direttamente alla strana e misteriosa nebbia probabilistica in cui una particella può trovarsi in varie posizioni? No. L'approccio standard della meccanica quantistica, sviluppato da Bohr e dal suo gruppo, e chiamato interpretazione di Copenaghen in loro onore, prevede che, ogni volta che cerchiamo di vedere un'onda di probabilità, il tentativo sia contrastato dall'attostesso di osservare. Se guardiamo l'onda di probabilità di un elettrone (guardarla significa misurarne la posizione), l'elettrone reagisce scattando sull'attenti e assumendo una posizione ben precisa. Di conseguenza, l'onda di probabilità raggiunge il 100 per cento in quel punto e collassa allo 0 per cento in tutti gli altri. Se guardiamo da un'altra parte, l'onda di probabilità sottile come uno spillo si diffonde rapidamente indicando che è di nuovo ragionevole aspettarsi di trovare l'elettrone in molte posizioni. Se riprendiamo ad osservarla, l'onda dell'elettrone collassa nuovamente, eliminando tutte le possibili posizioni alternative a favore di un punto ben preciso. In poche parole: ogni volta che cerchiamo di osservarla la nebbia probabilistica scompare, ed è sostituita dalla realtà familiare".<br /><br />"La matematica dei molti mondi, a differenza di quella di Copenaghen, è pura, semplice e costante. L'equazione di Schrodinger determina l'evoluzione nel tempo delle onde di probabilità e non viene mai messa da parte; è sempre valida. E' in base a questa equazione che la forma delle onde di probabilità si muove, si trasforma e ondeggia nel tempo. Che si tratti dell'onda di probabilità di una particella o di una collezione di particelle o di vari aggregati di particelle che costituiscono voi e il vostro strumento di misura, l'equazione di Schrodinger si applica alla forma iniziale dell'onda di probabilità e produce, come il programma di grafica che guida la complicata animazione di un salvaschermo, la forma d'onda in qualsiasi momento futuro. Secondo questa teoria, è così che l'universo si evolve". (pag.269)<br /><br />"Così mentre per Bohr e il gruppo di Copenaghen di questi universi ne esiste soltanto uno (perchè l'atto di misurare, a loro avviso, al di là della portata di Schrodinger, farebbe collassare tutti gli altri), e benchè un primo tentativo si superare Bohr estendendo l'equazione di Schrodinger a tutte le particelle, comprese quelle che costituiscono gli strumenti e i cervelli, produca una confusione da far girare la testa (poichè sembra che una data macchina indichi tutti i risultati possibili nello stesso tempo), Everett scoprì che una lettura più attenta dell'equazione di Schrodinger porta a qualcos'altro: a una ricca realtà popolata da una collezione sempre più grande di universi". (pag.280)<br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Il MULTIVERSO QUANTISTICO emerge da una teoria secondo la quale la FUNZIONE D'ONDA del CAMPO QUANTICO non farebbe collassare tutte le possibilità in esso contenute, e non realizzerebbe, dunque, solo un tipo di realtà corrispondente a un unico universo, perturbato dallo sguardo dell'osservatore, secondo le meccaniche che ben conosciamo. Proseguiamo gradualmente: noi non potremo mai osservare lo stato della realtà al di là della nostra osservazione, perchè a livello subatomico ogni informazione si trova in una condizione potenziale in un indifferenziato campo di onde elettromagnetiche; immaginiamo un'oceano le cui acque siano placide e tranquille, ma suscettibili all'attrazione magnetica del nostro sguardo che nello spazio di un miliardesimo di secondo le fa agitare creando un'increspatura che da ONDA diviene PARTICELLA, precipitando immediatamente nella dimensione della nostra realtà da un precedente stato di indeterminazione per farsi osservare. Cosa c'era prima? Che ne è stato di tutte le altre infinite possibilità contenute nell'illimitato mare di onde subatomico?</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTzJN0KOzMnUiYENnrDpIGVchceWCWD8atje5j6jOQAbFQyCSYGorE-bZKJgFD8Txb-voH-ibPd8i0Hw789CXmUgW15ew2BtWEaL_7cxYPy5JB36hxqbUeEH4Un0QXtddkh64Qphdoim3R/s850/a-George-Gamow-aged-26-at-a-meeting-in-1930-at-the-Niels-Bohr-Institute-in-Copenhagen.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="609" data-original-width="850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTzJN0KOzMnUiYENnrDpIGVchceWCWD8atje5j6jOQAbFQyCSYGorE-bZKJgFD8Txb-voH-ibPd8i0Hw789CXmUgW15ew2BtWEaL_7cxYPy5JB36hxqbUeEH4Un0QXtddkh64Qphdoim3R/s320/a-George-Gamow-aged-26-at-a-meeting-in-1930-at-the-Niels-Bohr-Institute-in-Copenhagen.png" width="320" /></a></div><p>Immagine: Incontro al Niels Bohr Institute di Copenaghen nel 1930. Dalla nostra
sinistra in prima fila Oskar Klein, Niels Bohr, Werner Heisenberg,
Wolfgang Pauli, George Gamow, Lev Landau, Hans Kramers.
L'Interpretazione di Copenaghen della Fisica Quantistica si basa sui
lavori svolti nella capitale danese nel 1927. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5y1b0akWunHpr1S-OqfiImfhiwm4mPy8L8I29pHgvnUCRCqdEh3py5TG37uU3yXeiVj_Uuai1ZIAZppYwy8rGGbV3sQZTUXpBCyzvQsdzaJ4Ae_MaK47zPGIAM9LGdFndW-XZDEwCr9EZ/s1024/niels-bohr.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="927" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5y1b0akWunHpr1S-OqfiImfhiwm4mPy8L8I29pHgvnUCRCqdEh3py5TG37uU3yXeiVj_Uuai1ZIAZppYwy8rGGbV3sQZTUXpBCyzvQsdzaJ4Ae_MaK47zPGIAM9LGdFndW-XZDEwCr9EZ/s320/niels-bohr.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p><div class="c-text-truncate ember-view" id="ember2716"> <div class="text-truncate_wrapper"> <p dir="auto">"La
fisica quantistica, per sua stessa essenza, implica la necessità della
rinuncia completa alla classica idea di causalità, è una radicale
revisione dell'atteggiamento verso il dilemma della realtà fisica".(NIELS BOHR-1885-'62, fisico danese pioniere della Fisica quantistica)
</p></div> </div><p> </p><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYCoac9Oj3J-po8W6cvS3gVAttRIVRvfGVZqtDFprt8ELZy1zG4YQpQLhTefd3mHIsVtM_QYYd-f6ZPs5em8ttxeoJ6vcTcykZ32hn2f0AgWNJGLrkK8AAgfWEiZmo7hcM4ebwKqIsK7S_/s960/nebbia+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYCoac9Oj3J-po8W6cvS3gVAttRIVRvfGVZqtDFprt8ELZy1zG4YQpQLhTefd3mHIsVtM_QYYd-f6ZPs5em8ttxeoJ6vcTcykZ32hn2f0AgWNJGLrkK8AAgfWEiZmo7hcM4ebwKqIsK7S_/s320/nebbia+-+Copia.jpg" /></a></div><br /> <p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiezhOkthWTyJHTVIaCiB9zLq9h7zaruUoGDERcIT6RSHZ0m0K0-d02q8bWHtiuO-OldZormKhsQ3Hh5lwuhixPjkVl6XQY6Qff8KlUqrIPqXHy_Io-6GuFiniT2Vjcql-RIDrqk2vwoxgq/s1000/space-cats-video+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="561" data-original-width="1000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiezhOkthWTyJHTVIaCiB9zLq9h7zaruUoGDERcIT6RSHZ0m0K0-d02q8bWHtiuO-OldZormKhsQ3Hh5lwuhixPjkVl6XQY6Qff8KlUqrIPqXHy_Io-6GuFiniT2Vjcql-RIDrqk2vwoxgq/s320/space-cats-video+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p>Ci sono due teorie che riguardano il COLLASSO DELLA FUNZIONE D'ONDA:<br /><br /><b>1: INTERPRETAZIONE DI COPENAGHEN</b>: teoria quantistica classica elaborata da NIELS BOHR (1885-1962), ERWIN HEISENBERG (1901-1976) e WOLFGANG PAULI (1900-1958) ad un incontro-confronto tenutosi a Copenaghen fra il 1925-'27, la quale afferma, da evidenze sperimentali, che la realtà a livello quantistico fondamentale è costituita da un'indefinita nube di onde di probabilità, secondo il PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG, che solo all'atto dell'osservazione si concretizzano in particelle, mentre tutte le altre possibili manifestazioni collassano, si ritirano rimanendo perciò "in potenza" nella nube, non realizzate. L'INTERPRETAZIONE DI COPENAGHEN fu una rivoluzione di importanza assoluta, destinata ad abbattere l'ottocentesco paradigma meccanicistico, secondo il quale il mondo era costituito da automatismi assolutamente prevedibili ed esplorabili dalla scienza in ogni minimo dettaglio, senza alcun ruolo per l'osservatore cosciente. Il nuovo paradigma quantistico dell'universo asserisce che la realtà non è connessa a meccanismi deterministici che incatenano l'esistenza dello spettatore e dai quali emerge la coscienza come elemento secondario, ma al contrario: la realtà e la coscienza costituiscono un continuum, e vi è uno spazio di libertà, un piccolo seme a partire dal quale la realtà, e tutto ciò di cui è composta, può essere modificata, e ognuno di noi può fare la differenza. Possiamo a questo proposito ricollegare il discorso agli infinitesimi spazi di CALABI YAU, all'interno dei quali si trovano le DIMENSIONI EXTRA, che costituiscono nuovi spazi di libertà e possibilità, fisiche e percettive, come abbiamo già visto nei capitolo precedenti. Da quel momento si comprese che la scienza non può spiegare ogni cosa, che vi è una dimensione ad essa irragiungibile, conoscibile soltanto in modo indiretto, che è l'oceano infinito di onde dal quale emerge tutta la realtà, e verso il quale gli antichi sapienti indirizzavano la mèta dello Spirito. La realtà non è comprensibile al di là della nostra percezione, e non possiamo nemmeno sapere quanto in profondità si estende il regno dell'infinitamente piccolo, forse non c'è nemmeno un confine, ma solo l'infinito, un infinito che reca le proprie informazioni, appunto per essere "in-formato" nell'Universo. L'INTERPRETAZIONE DI COPENAGHEN, basata sull'EQUAZIONE DI SCHRODINGER che governa l'evoluzione delle onde di probabilità (o FUNZIONE D'ONDA) prevede che una e una soltanto fra le infinite probabilità emerga concretizzandosi in PARTICELLA e, più estesamente, in evento alla dimensione macroscopica, metre tutte le altre, non richiamate dall'attenzione, si ritirano e collassano rimanendo sotto forma di ONDE. Dunque non esiste una realtà oggettiva, ineluttabile, morta sotto i nostri piedi, ma tutto è assolutamente instabile, tenuto insieme nella sua forma solida solo perchè le nostre coscienze, soltanto apparentemente separate, in realtà aderiscono tutte ad un campo di COSCIENZA COLLETTIVA, per cui tutti percepiamo, in modi diversi, la stessa realtà. Ma se le DIMENSIONI COMPATTIFICATE di cui abbiamo trattato nei capitoli precedenti esplodessero in tutta la loro magnificenza grazie ad uno straordinario sussulto di coscienza, o illuminazione, quanta realtà nuova, che prima era impercettibile, si aprirebbe dinnanzi a noi, creando un nuovo scenario, un palcoscenico immensamente più esteso? Ma questo non lo otterremo mediante protesi tecnologiche delle funzioni della nostra mente, sarà un processo graduale, ma è certo che si realizzerà, perchè nulla esiste senza uno scopo oltre sè stesso. Più scrutiamo in profondità più tutto ci appare calmo perchè l'agitazione quantistica è tale che le fluttuazioni fanno apparire tutto come uniforme, mentre al di sotto della LUNGHEZZA DI PLANCK, che è il limite oltre il quale nulla può essere misurato, le fluttuazioni assumono un'intensità infinita. </p><p>"Lo spiegamento delle dimensioni nascoste sarebbe il più grande spettacolo visivo mai visto, se potesse essere visto". (SHING TUNG YAU-1949- matematico cinese: con EUGENIO CALABI scopre nel 1977 gli spazi detti CALABI-YAU, micro-geometrie multidimensionali della teoria delle stringhe).<br /><br />"La meccanica quantistica, per la sua stessa essenza, implica la necessità di una rinuncia completa alla classica idea di causalità, è una radicale revisione del nostro atteggiamento verso il problema della realtà fisica". (NIELS BOHR, 1885-1962, fisico danese, Premio Nobel per la Fisica)<br /><br />"Le osservazioni non solo disturbano ciò che deve essere misurato, ma lo producono". (PASCUAL JORDAN, 1902-1980, fisico e matematico tedesco)</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgclWeG2u_bJmu6PcaFxVW6ce4KTBhfZIMLpa1Rh72Qzz3fR_RR7mb8Rb85fKmJsP2YNz5Q8uo9Sq2Fp8lmnVP1-cTHog8zKQGUNrFeVdgMSZxytbZ9NFENlkgvwYALl_2o6VNmaG9hzw_G/s800/WaveCollapse.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgclWeG2u_bJmu6PcaFxVW6ce4KTBhfZIMLpa1Rh72Qzz3fR_RR7mb8Rb85fKmJsP2YNz5Q8uo9Sq2Fp8lmnVP1-cTHog8zKQGUNrFeVdgMSZxytbZ9NFENlkgvwYALl_2o6VNmaG9hzw_G/s320/WaveCollapse.jpg" width="320" /></a></div>Foto: nell'Interpretazione di Copenaghen della fisica quantistica una e solo una funzione d'onda si concretizza fra tutte le altre infinite probabilità, che collassano rimanendo "in potenza" nel mare di onde quantistico.<br /><p><b>2: INTERPRETAZIONE A MOLTI MONDI: </b>è stata inizialmente formulata da HUGH EVERETT (1930-1982, fisico statunitense) nel 1957 come alternativa all'INTERPRETAZIONE DI COPENAGHEN. Si basa sul tentativo di superare la discontinuità data dall'evoluzione temporale della FUNZIONE D'ONDA dell'EQUAZIONE DI SCHRODINGER, trasformandola in un processo lineare continuo per il quale tutti gli stati possibili (e dunque avvenimenti, condizioni e oggetti fisici nei molti mondi) possono emergere. Dato per certo che la nostra realtà macroscopica sia formata da particelle quantistiche precipitate, dal mare dell'indifferenziato, nella nostra realtà, proprio come il singolo ELETTRONE sotto l'occhio vigile del ricercatore in laboratorio, siamo indotti a credere che la nostra stessa coscienza, la nostra aspettativa, crei effettivamente la realtà in cui ci troviamo immersi e che ci sembra così ineluttabile, invalicabile, pervasiva. Mentre laggiù, nella tana del Bianconiglio, vi sono infiniti sentieri, infinite possibilità, che ribollono e attendono il loro turno. Ma alcuni si chiedono: se lo stato quantico di sovrapposizione di tutte le possibili manifestazioni comprende infinite possibilità, con conseguenti infiniti avvenimenti e forme che potrebbero emergere, è forse possibile che anche le altre innumerevoli realtà si realizzino, contemporaneamente alla nostra, e che nessuna FUNZIONE D'OND rimanga "in attesa"? Per confermare questo sarebbe necessario osservare il CAMPO QUANTICO in nostra assenza, ed è impossibile, perchè se anche sostituiamo il nostro occhio con una telecamera, la particella "sa" che c'è comunque uno strumento di rilevazione, e si comporta di conseguenza, emergendo dal mare di onde proprio come se ci fosse un osservatore cosciente. Nasce in questo modo la teoria del MULTIVERSO QUANTISTICO, basata sull'idea che anche ogni altra possibilità sia al contempo realizzata, al di là della nostra osservazione; vediamone i meccanismi. Questa teoria si differenzia dalle precedenti sul MULTIVERSO infinito, perchè non si fonda sul concetto di "spazio" o di "espansione", ma presuppone che i MOLTI MONDI emergano direttamente dal campo dell'indifferenziata dimensione quantistica, attraverso un meccanismo di "biforcazione" degli eventi, per il quale ogni possibile ed immaginabile fatto o manifestazione si deve per forza realizzare. Ad esempio, se in questa realtà (che sarebbe una fra infinite altre) io scelgo di svoltare a destra, immediatamente con la mia decisione creo una realtà parallela in cui svolto a sinistra; questo in sostanza è il ragionamento; ma ciò allora succederebbe per ogni minima infinitesima e impercettibile manifestazione, non soltanto riguardo le macro-decisioni identificabili nell'esistenza quotidiana, che di solito vengono prese ad esempio. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOYLS2kyR2emEdEMQbWQuClxId7uuDEqZSRQStghkhxy28rc0tErk3sBXK7D7ruWq4cI6TLfys-wNOQJmCrAFC3j6FF-Aw0d8PXN9NVIFzHRktoHxjJRTqTOna2-42WDfzWpRahTzWQ4CI/s569/la-ramificazione-della-realta-prodotta-dalle-divcerse-scelte.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="357" data-original-width="569" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOYLS2kyR2emEdEMQbWQuClxId7uuDEqZSRQStghkhxy28rc0tErk3sBXK7D7ruWq4cI6TLfys-wNOQJmCrAFC3j6FF-Aw0d8PXN9NVIFzHRktoHxjJRTqTOna2-42WDfzWpRahTzWQ4CI/s320/la-ramificazione-della-realta-prodotta-dalle-divcerse-scelte.jpg" width="320" /></a></div>Immagine: nell'interpretazione a molti mondi della fisica quantistica la realtà si biforca ad ogni scelta effettuata, creando continui universi paralleli. <br /> <p></p><p>L'inconsistenza della teoria dei MOLTI MONDI si palesa maggiormente analizzando a fondo lo "sdoppiamento" continuo della realtà su cui è fondata e l'idea dei DOPPELGANGER, o doppi infiniti di noi stessi, e quindi di qualsiasi altro essere, che verrebbero creati in una sequenza illimitata di eventi alternativi. Ma se "io" (ammesso che questa struttura psichica, che percepiamo come relativamente stabile, possa venire considerata in questa teoria) sono destinato a creare infinite copie di me stesso ad ogni insignificante decisione (ad esempio, se ora muovo la testa verso l'alto per guardare il soffitto, creo immediatamente un universo alternativo in cui la muovo verso il basso per guardare il pavimento), ciò implica che ad ogni mia biforcazione trascino, come la tartaruga con il suo guscio, tutto il mondo e l'Universo assieme a me? E tutti gli altri esseri che si trovano nel mio mondo dunque non possiedono individualità? Ma il problema non si pone, visto che, sulla base di questi meccanismi, nemmeno io dovrei possedere individualità, visto che, a questo punto, ogni mia conquista e ogni mia azione sarebbero annichilite da un loro sdoppiamento di segno opposto. Seguendo questa "logica" (se così si può chiamare) l'Universo stesso, o il MULTIVERSO, dovrebbe essere considerato come un meccanismo vuoto e senza senso, dove ogni lunghezza d'onda trova la sua realizzazione al pari delle altre in perfetto pareggio, in uno scenario piatto e lineare. Ipotesi sconfortante, ma priva di alcun fondamento scientifico proprio perchè non prende in considerazione il semplice fatto che nulla si muove senza un "input" (per usare un termine informatico), e cioè senza una motivazione, uno scopo, una "destinazione". Il punto è questo: accettare queste paradossali teorie significa abdicare sè stessi, e quando viene ignorato il principio cosciente, si è indotti a credere veramente a qualsiasi cosa, in quanto matematicamente tutto è possibile, è vero, ma in mezzo ci sono i sentieri, i presupposti, gli intrecci imperscrutabili della dimensione psichica che guida la percezione, l'insieme infinito di onde elettromagnetiche del CAMPO QUANTISTICO, che veramente contiene illimitate eventualità "in potenza", nelle quali, mediante le equazioni matematiche, si può andare a pescare per trovare tutto ciò che si desidera, e potete stare sicuri che non mancherà nulla. La matematica è proprio questo: "possibilità"; mentre il CAMPO QUANTICO è costituito da onde di "PROBABILITA'", e ciò significa che c'è qualcosa nel mezzo: fra la "possibilità" e la "probabilità" vi è la "scelta", la volontà, l'elemento non calcolabile, non composto e non prevedibile che consiste nell'essenza profonda, in ciò che "è", in analogia con l'indivisibile e incomposta sostanza di cui sono fatte le STRINGHE. In definitiva: NON TUTTO CIO' CHE E' POSSIBILE E' PROBABILE. Facciamo un esempio: io abito in un paesino di campagna e, un giorno, aprendo le finestre, mi sembra di veder passare Papa Francesco in tuta da ginnastica che corre solo nella nebbia alle prime ore del mattino (magari penserei ad un sosia): è certamente possibile che il Papa si rechi, da solo, all'alba, a correre nelle vie di un paesino in tuta, fisicamente e logicamente, ma molto improbabile, dunque impossibile, per tutta una serie di intrecci burocratici che si trovano fra logica matematica e probabilità. Punto e basta. <br /><br />Riassumiamo:<br /><br /><b>INTERPRETAZIONE DI COPENAGHEN DI BOHR:</b> solo una FUNZIONE D'ONDA è destinata a collassare e divenire realtà fisica, mentre tutte le altre collassano rimanendo nel campo indifferenziato sotto forma di PROBABILITA'.<br /><br /><b>INTERPRETAZIONE A MOLTI MONDI DI EVERETT:</b> tutte le FUNZIONI D'ONDA sono destinate a realizzarsi in realtà fisica, mediante la continua biforcazione di eventi alternativi in UNIVERSI PARALLELI, creando infiniti doppi, o DOPPELGANGER, di ogni essere vivente o cosa.</p><p><br /><b><br />LO SPAZIO SI STRAPPA: CUNICOLI SPAZIOTEMPORALI NEGLI SPAZI DI CALABI YAU </b><br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Lo spazio si strappa", pag.238:<br /><br />"Un cunicolo spaziotemporale...è un ponte, o se preferite un tunnel, che mette in collegamento, come una scorciatoia, due regioni dello spazio-tempo. In un universo a forma di U l'unico modo per andare da un capo all'altro è percorrere tutta la lunghezza del cammino. La trama dello spazio si strappa e cominciano a formarsi le due estremità di un cunicolo spazio-temporale. Le due estremità del cunicolo spaziotemporale si fondono, formando un ponte, una scorciatoia, che collega le due regioni dell'universo". <br /><br />"La teoria delle stringhe dimostra, per la prima volta, che esistono circostanze fisiche, che non hanno niente a che vedere con i buchi neri e i cunicoli spaziotemporali, nelle quali la trama dello spazio si può strappare". Pag.240<br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Lo spazio si strappa", paragrafo "L'idea di Witten", pag.253-254:<br /><br />"Il ragionamento di Witten evidenzia la differenza essenziale tra una teoria basata su particelle puntiformi e una teoria basata su stringhe nel caso si verifichino strappi spaziali. Il fatto è che una stringa può effettuare due diversi tipi di moto in prossimità di uno strappo, mentre una particella può muoversi in una sola maniera. Precisamente, una stringa può passare vicino a uno strappo, mentre una particella può muoversi in una sola maniera. Precisamente, una stringa può passare accanto allo strappo, proprio come una particella, oppure può spostarsi formando una circonferenza attorno ad esso. L'analisi di Witten, in buona sostanza, rivela che le stringhe che circondano lo strappo (un fenomeno, questo, che non può verificarsi in una teoria particellare) formano una specie di scudo che protegge l'universo circostante dagli effetti catastrofici, che in caso contrario non mancherebbero di prodursi. E' come se il foglio di universo di una stringa, cioè la superficie bidimensionale generata dalla stringa durante il moto, costituisse una barriera protettiva in grado di neutralizzare esattamente le conseguenze perniciose della degenerazione geometrica dello spazio".<br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Lo spazio si strappa", paragrafo "Un'intrigante possibilità", pag.240-241-242:<br /><br />"Nel 1987, Shing Tung Yau e il suo studente Gang Tian, ora al Massachussets Institute of Tecnology, fecero un'interessante osservazione matematica. Servendosi di tecniche geometriche già note, scoprirono che era possibile trasformare certi spazi di Calabi Yau in altri spazi di Calabi Yau, praticando una puntura sulla loro superficie e poi ricucendo il forellino secondo un ben preciso procedimento matematico. In termini molto approssimativi, individuarono un tipo particolare di sfera bidimensionale, simile alla superficie di una palla, all'interno dello spazio di Calabi Yau iniziale...Passarono quindi a rimpicciolire la sfera fino a contrarla alle dimensioni di un punto. Tian e Yau procedevano quindi a strappare delicatamente lo spazio di Calabi Yau nella strozzatura prodotta, aprendolo e incollandovi un'altra sferetta che gonfiavano fino a renderla bella piena. I matematici chiamano questa successione un flop. Yau, Tian e altri notarono che in certi casi il nuovo spazio di Calabi Yau prodotto da un flop è topologicamente diverso da quello di partenza. Ciò significa, in parole povere, che è assolutamente impossibile ottenere lo spazio di Calabi Yau finale deformando quello iniziale senza produrre strappi in qualche fase intermedia dell'operazione". <br /><br />Dal libro "L'UNIVERSO ELEGANTE" di Brian Greene, capitolo "Lo spazio si strappa", paragrafo "Conseguenze", pag.155:<br /><br />"Sia il nostro lavoro, sia quello di Witten, dimostrano che molte caratteristiche fisiche, quali il numero di famiglie di vibrazioni di stringa e i tipi di particella all'interno di ciasuna famiglia, rimangono inalterate durante trasformazioni di questo genere. Durante la transizione attraverso flop di uno spazio di Calabi Yau si modificano invece i valori delle masse delle singole particelle, cioè le energie dei possibili modi di vibrazione delle stringhe...Abbiamo già osservato che anche le consuete tre dimensioni spaziali potrebbero essere curve e ritornare su sè stesse dopo aver attraversato l'intero universo, cosicchè la rigida distinzione fra dimensioni arrotolate e dimensioni estese è alquanto artificiosa. Un simile cambiamento di topologia, causato da uno strappo nella trama dello spazio, potrebbe verificarsi oggi o domani? Potrebbe essersi verificato in passato? La stabilità delle masse delle particelle elementari indica che, se la trama spaziale dell'universo sta attualmente subendo uno strappo che modifica la sua topologia, ciò deve avvenire in maniera estremamente lenta, così lenta che gli effetti sulle masse delle particelle elementari sono al di sotto della risoluzione dei nostri strumenti. Anzi, se questo fosse così lento, potremmo anche non accorgercene mai. Resta il fatto che un'evoluzione geometrica così singolare sia priva di effetti catastrofici testimonia quanto oltre le previsioni di Einstein si sia spinta la teoria delle stringhe". <br /><br /><b>Commento:</b><br /><br />Le stringhe hanno bisogno di 10 DIMENSIONI (o spazi di libertà) per poter vibrare e muoversi, come abbiamo visto nei capitoli precedenti: le 4 usuali spaziotemporali, più altre 6 dimensioni arrotolate infinitesime, i cui accessi sono contenuti come fori all'interno degli SPAZI DI CALABI YAU. Nel 1995 EDWARD WITTEN (classe 1951, matematico e fisico statunitense) formulò la "TEORIA M" delle stringhe, secondo la quale alle dieci dimensioni già calcolate se ne deve aggiungere un'undicesima. Nell'UNDICESIMA DIMENSIONE le STRINGHE si espandono trasformandosi in BRANE e sviluppando le DIMENSIONI EXTRA, che assumono in questo modo la forma di veri e propri mondi estesi, con spazi di libertà superiori a ciò che finora abbiamo conosciuto (limitato alle tre dimensioni spaziali più il tempo). La dimensione degli SPAZI DI CALABI YAU è nell'ordine di grandezza della LUNGHEZZA DI PLANCK: l'unità di misura più piccola del mondo subatomico, oltre la quale cessano di esistere le trame spaziotemporali e le perturbazioni quantistiche assumono valori incommensurabili. Gli SPAZI DI CALABI YAU sono miliardi e miliardi di volte più piccoli di un ATOMO e appartengono alla topologia geometrica della dimensione più profonda, cioè consistono nella forma geometrica precisa che le STRINGHE vibrando assumono, e che restituisce sempre le stesse proprietà dell'Universo manifestato anche se viene manipolata la loro conformazione: in qualsiasi modo venga distorto e deformato lo SPAZIO DI CALABI YAU rimane sempre sè stesso, come se fosse di gomma, nulla cambia in relazione all'Universo a cui è correlato. <br /><br />"Nella relatività generale di Einstein la struttura dello spazio può cambiare ma non la sua topologia. La topologia è la proprietà di qualcosa che non cambia quando la pieghi o la allunghi finché non rompi nulla". (EDWARD WITTEN)<br /><br />Ma se, invece, si dovessero verificare degli STRAPPI nella TRAMA DELLO SPAZIO? Allora si verrebbe a produrre un nuovo SPAZIO DI CALABI YAU, dalle proprietà diverse e si verificherebbero delle conseguenze catastrofiche di degenerazione spaziale nell'Universo correlato. Se questo non succede è dovuto al fatto ch le STRINGHE filiformi si possono arrotolare attorno allo strappo, effettuandone una sutura, e impedendo che l'ordine universale venga distorto, secondo una dinamica che sarebbe impossibile da concepire in una teoria basata su PARTICELLE PUNTIFORMI e descritta nel brano tratto dal libro qui sopra. L'esperimento teorico-matematico è stato compiuto da uno degli scopritori stessi degli SPAZI DI CALABI YAU, formulati da SHING TUNG YAU ed EUGENIO CALABI nel 1977. Lo scienziato cinese SHING TUNG YAU (classe 1949), attraverso complicati procedimenti matematici sperimentati al computer, riuscì a trasformare uno SPAZIO DI CALABI YAU praticando un foro al centro della struttura, ricucendolo e individuandone all'interno una piccola sfera che avrebbe potuto contrarsi fino alla dimensione di un punto (o singolarità) fino ad esplodere sostituendo quella precedentemente lacerata. Ma secondo la SIMMETRIA SPECULARE due varietà di CALABI YAU geometricamente diverse rimangono comunque identiche per quel che riguarda le DIMENSIONI EXTRA e i valori e proprietà di una STRINGA. Tutto questo da cosa può essere dedotto? La prima congettura giunge nel 1996 proposta da tre ricercatori: ANDREW STROMINGER, ERIC ZASLOW e, appunto, SHING TUNG YAU, i quali scoprirono che una struttura di CALABI YAU può essere suddivisa in due spazi tridimensionali a forma di ciambella, detta "TORO" nel gergo professionale, creando in questo modo una varietà speculare della forma spaziale originale che, invertita e riassemblata, assume le stesse proprietà dell'originale. In sostanza, la SIMMETRIA SPECULARE degli SPAZI DI CALABI-YAU si basa sulla costruzione di spazi gemetrici a partire da quello dato, e in conseguenza di ciò la varietà speculare delle spazio originale manterrebbe le proprietà iniziali impedendo la degenerazione spaziale effettiva. Una cosa rimane certa: anche questo esperimento su eventuali strappi spaziali nella struttura di CALABI-YAU gioca a favore dell'attendibilità della TEORIA DELLE STRINGHE, perchè nell'ambito di una trama spaziale perfettamente liscia, come quella predetta dalla RELATIVITA' GENERALE, eventuali lacerazioni creerebbero effetti catastrofici, mentre le STRINGHE filiformi impedirebbero di fatto la reazione a catena dello strappo, avvolgendosi intorno al suo spazio e suturando l'anomalia sopraggiunta. </p><p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg2JeR0qBYKUH8DjzmwsYK1eRK7jILO_C6eTgcjpmruGdZXkQIRa_xXuDbMuWLZs3rRddf8T7WxRdJk9aOAIWhv_WIXTgK-RegratbhfYMpJWweY8TQF1c1ZriLfIXzKCxL5AmdkxNSyP0/s2048/wormhole-in-outerspace--illustration-545863981-598e1963aad52b001187d902.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg2JeR0qBYKUH8DjzmwsYK1eRK7jILO_C6eTgcjpmruGdZXkQIRa_xXuDbMuWLZs3rRddf8T7WxRdJk9aOAIWhv_WIXTgK-RegratbhfYMpJWweY8TQF1c1ZriLfIXzKCxL5AmdkxNSyP0/s320/wormhole-in-outerspace--illustration-545863981-598e1963aad52b001187d902.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8ukPxvUQf6h7MMyOBZV4YiTq4OC6qnYA_LEeTZPtfI22UQ_ynDZrI0u3uN5EL3uftgx7wyW3cCHgLVv17eX7IcoHiFvSuSDBBZkg2fgQ58ll1_5jvVNS79BjeGQJHb2yAWLJqL-O3W-Qr/s2516/ae2a5654bd2d138e9855be154dfe3302.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1249" data-original-width="2516" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8ukPxvUQf6h7MMyOBZV4YiTq4OC6qnYA_LEeTZPtfI22UQ_ynDZrI0u3uN5EL3uftgx7wyW3cCHgLVv17eX7IcoHiFvSuSDBBZkg2fgQ58ll1_5jvVNS79BjeGQJHb2yAWLJqL-O3W-Qr/s320/ae2a5654bd2d138e9855be154dfe3302.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj5mvTVbfOPpL8WNMOwAI7XGyp7EK1DdwMc_8JzoZnPm-BEp8RQfLpw5I_EHO9IhdHTq2KaApOKCwFIceJluxdlpgvfSkSAshAeVtfZtswpP1TJ1P_iurb_cZZVrmNwS7RZPdsbAn2orwq/s1920/1-calabyyau-lo+spazio-si-strappa.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj5mvTVbfOPpL8WNMOwAI7XGyp7EK1DdwMc_8JzoZnPm-BEp8RQfLpw5I_EHO9IhdHTq2KaApOKCwFIceJluxdlpgvfSkSAshAeVtfZtswpP1TJ1P_iurb_cZZVrmNwS7RZPdsbAn2orwq/s320/1-calabyyau-lo+spazio-si-strappa.jpg" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRLHnaN3WPcylK2gYHAiyuOFfCGFXgukVwCbytdWBPgFK94RTK3bnHDSzu2-WBLFy7qtLVWFcy-EujK3lf8yuLF8GH6ftKwOLKbwGRorw_sSM8VxRH440rukCf7y7aNLf-7MRMqj15fdHl/s926/2-calabiyau-lo-spazio-si-strappa.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="478" data-original-width="926" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRLHnaN3WPcylK2gYHAiyuOFfCGFXgukVwCbytdWBPgFK94RTK3bnHDSzu2-WBLFy7qtLVWFcy-EujK3lf8yuLF8GH6ftKwOLKbwGRorw_sSM8VxRH440rukCf7y7aNLf-7MRMqj15fdHl/s320/2-calabiyau-lo-spazio-si-strappa.png" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPgRf2u3jgNuZk65TJx04ifStil-1d2vs5VMAJb4R5xZle4Vm7P1X4h8atkLjNXylJWoBUOzDq6dmeNf-pwv1iaK2Wz0L0h6-dDCxzhjdZNrrV2MvYR54CF5bTfvzhXip0u_8eFEMVlFHP/s1000/3-calabiyau-lo-spazio-si-strappa.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="1000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPgRf2u3jgNuZk65TJx04ifStil-1d2vs5VMAJb4R5xZle4Vm7P1X4h8atkLjNXylJWoBUOzDq6dmeNf-pwv1iaK2Wz0L0h6-dDCxzhjdZNrrV2MvYR54CF5bTfvzhXip0u_8eFEMVlFHP/s320/3-calabiyau-lo-spazio-si-strappa.png" width="320" /></a></div><br /> <p></p><p> <b>CONCLUSIONE</b><br /><br /><br />"Non credo di essere riuscito a trasmettervi la sua meraviglia, la sua incredibile consistenza, notevole eleganza e bellezza. In altre parole, la teoria delle Superstringhe è troppo bella per essere sbagliata". (EDWARD WITTEN, classe 1951, fisico e matematico statunitense)<br /><br />Ma possiamo davvero pensare che, se in un lontano futuro la TEORIA DELLE STRINGHE fosse, anche mediante prove indirette ed inconfutabili, confermata e incorporata al MODELLO STANDARD della fisica quantistica, potremmo davvero affermare di aver ottenuto una TEORIA DEL TUTTO in grado di spiegare e prevedere ogni evento nell'Universo? O non sarà piuttosto soltanto un ulteriore gradino in una scala infinita, le cui radici si immergono illimitatamente nel mondo dell'infinitamente piccolo verso l'infinitamente grande, svelando e "rivelando" di volta in volta una realtà sempre più estesa, ricca ed interconnessa, che scaturisce dall'ampiezza e dalla capacità della nostra percezione riflettendo come uno specchio le stesse proprietà del pensiero e della memoria, che sono infinite, così come la psiche stessa non può essere riducibile? Non possiamo immaginare quel che ci riserva il futuro, tutte le scoperte più rivoluzionarie avvengono per caso, mentre siamo intenti a cercare qualcos'altro guidati da vecchi preconcetti, allora si accende la scintilla, ed ogni volta che questo succede scopriamo un Universo sempre più vasto, sempre meno controllabile e prevedibile, ma, soprattutto, ad ogni nuovo passo, mentre progressivamente la luce avanza, la realtà stessa si muove attraverso l'ampliamento della nostra percezione, della quale gli strumenti tecnologici che oggi ci aiutano a scandagliare l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande, non sono altro che protesi dell'illimitao campo in cui la nostra psiche può operare e a cui si può estendere quando non viene inibita da limitazioni indotte e pregiudizi. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWE2c-hIWjB171glxQZN38bGqdCCyE8eX_rSQJzlkorjkqh9e_J1NPHOfkJx_0Kv317p_9jOJul_emryLaZNvBkguqhZ7b4gXeiXsC_ZGqUEUoi-qW2yOe_fRI7HznbZazBOghY-t7xfKJ/s2048/91DpmV8f6HL+-+Copia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWE2c-hIWjB171glxQZN38bGqdCCyE8eX_rSQJzlkorjkqh9e_J1NPHOfkJx_0Kv317p_9jOJul_emryLaZNvBkguqhZ7b4gXeiXsC_ZGqUEUoi-qW2yOe_fRI7HznbZazBOghY-t7xfKJ/s320/91DpmV8f6HL+-+Copia.jpg" /></a></div><br /><p></p><div class="post_text"> <div class="c-text-truncate ember-view" id="ember1340"> <div class="text-truncate_wrapper">MIKIO KAKU (1947-fisico teorico giapponese studioso della teoria delle
stringhe) intervistato nel 2016 da Massimo Teodorani
(1956-astrofisico-divulgatore scientifico):
<p dir="auto">"Oggi, molti fisici ritengono che questa giungla di
particelle possa essere espressa attraverso la teoria delle stringhe. Ma
poiché la teoria delle stringhe include automaticamente la teoria
einsteiniana della relatività, essa fornisce una descrizione
dell'universo intero, il che è un concetto olistico. Quindi, anche se le
origini della teoria delle stringhe sono riduzioniste, le sue
conclusioni sono olistiche. Anziché descrivere soltanto particelle
minuscole, ha finito con il descrivere l'universo".</p>
</div> </div> </div><p>Non ci saranno nuove scoperte e non si apriranno nuovi orizzonti finchè non saremo in grado di pensare oltre, di abbandonare il vecchio paradigma deterministico ottocentesco, che da quasi 100 anni, con l'INTERPRETAZIONE DI COPENAGHEN della fisica quantistica, ha dimostrato il suo infantile desiderio di controllo sulla Natura, unito ad una svalutazione della responsabilità umana e dell'esistenza stessa. Ogni nuova scoperta è connessa indissolubilmente alla nostra capacità di comprensione, ai valori legati al nostro stile di vita, non avviene solo meccanicamente, mediante sofisticati strumenti tecnologici, perchè quando parliamo di dimensioni subatomiche, di componenti così piccoli che sono compresi in un atomo come un granello di sabbia è compreso nell'intera galassia, non ci troviamo più nel reame della manifestazione macroscopica, delle leggi meccaniche, ma in quello della psiche, così come le dimensioni compattificate negli spazi di CALABI-YAU sono dimensioni interiori, potenzialità della nostra mente in espansione, che vengono "squadernate" (per dirla in gergo dantesco) di fronte a noi in un continuum indissolubile fra mente e Cosmo:<br /><br />"Nel suo profondo vidi che s'interna,<br />legato con amore in un volume, <br />ciò che per l'universo si squaderna". (DANTE ALIGHIERI, 1265-1321 -<br />"Divina Commedia" - Paradiso - XXXIII)<br /><br />E proprio come DANTE, alla fine del nostro lungo viaggio rimarremo solo noi, con la nostra consapevolezza, con la nostra unica e immensa responsabilità di fronte alla realtà fenomenica, che muta e si espande al mutare della nostra percezione; allora saremo davvero liberi:<br /><br />"A quella luce cotal si diventa <br />che volgersi da lei per altro aspetto<br />è impossibil che mai si consenta...<br /><br />Non perchè più ch'un semplice sembiante<br />fosse nel vivo lume ch'io mirava<br />che tal è sempre qual s'era davante;<br />ma per la vista che s'avvalorava<br />in me guardando, una sola parvenza,<br />mutandom'io, a me si travagliava". (DANTE ALIGHIERI, "Divina Commedia", canto XXXIII)</p><p>Questi versi sono così interpretati dal letterato FRANCESCO DA BUTI (1324-1406): "La visione si mutava quanto al cospetto mio, non quanto all'essere suo, che è sempre immutabile". Ed è sempre la capienza della nostra comprensione la tecnologia imprescindibile di cui disponiamo per accrescere la dimensione esistenziale verso le sue infinite potenzialità, fino a che spontaneamente si riveleranno alla nostra intuizione. Da ciò si evince la complementarietà fra eternità e infinito: la realtà profonda è eternamente davanti a noi, e i suoi spazi non hanno confini, siamo noi che dobbiamo raggiungere ed espandere il sentimento dell'Infinito, non sarà mai l'Infinito a piegarsi ai limiti della nostra visione, altrimenti trascorreranno ancora secoli a rincorrere elementi microscopici e particelle emerse dal campo quantico all'atto dell'osservazione, prima di renderci conto che non sono "cose", così come le menti che le richiamano all'attenzione non sono "cose". Se fossimo in grado di rilevare l'esistenza delle STRINGHE, potremmo considerarle l'elemento ultimo o, piuttosto, l'elemento ultimo non sarà mai rilevabile, perchè si è fatto esso stesso Universo ed è al di là di ogni manifestazione? <br /><br />"La coscienza è il teatro, e precisamente l'unico teatro su cui si rappresenta tutto quanto avviene nell'Universo, il recipiente che contiene tutto, assolutamente tutto, e al di fuori del quale non esiste nulla". (ERWIN SCHRODINGER, 1887-1961, fisico austriaco, uno dei pionieri della fisica quantistica)</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1d4_fYmgml-YyFzagsNp1rAWUuAnu73NV2eXzuXu6b5Fg4Tb9jFdvT1vBtMURwO9FHi1zKY2QdYR-4QBO-MGwVMoGCQji0xqZrAtgSF9r_LYdYakYACuUr-vJyusWFAhUthbENGoTlTzT/s1123/RitrattodiDante.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="629" data-original-width="1123" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1d4_fYmgml-YyFzagsNp1rAWUuAnu73NV2eXzuXu6b5Fg4Tb9jFdvT1vBtMURwO9FHi1zKY2QdYR-4QBO-MGwVMoGCQji0xqZrAtgSF9r_LYdYakYACuUr-vJyusWFAhUthbENGoTlTzT/s320/RitrattodiDante.jpg" width="320" /></a></div><br /><p>"La coscienza non può essere spiegata in termini fisici, perchè la coscienza è assolutamnte fondamentale, non può essere spiegata in termini di nient'altro". (ERWIN SCHRODINGER, 1887-1961, fisico austriaco, uno dei pionieri della fisica quantistica).</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoysYbUADd2F5wBDPhj2IGJjB48jMHFNdZZQr9fO-JCNxY-zMsJXflwAw9pPAUKdJ7W0T8TUGep1Qjh8dKsh4_Z_ev8tAXMxQFAgOmr34YqQ46uSYPJ2iA-mkmlU2av_cPPr-XtHCw1tbu/s900/schrodinger-coscienza2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="596" data-original-width="900" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoysYbUADd2F5wBDPhj2IGJjB48jMHFNdZZQr9fO-JCNxY-zMsJXflwAw9pPAUKdJ7W0T8TUGep1Qjh8dKsh4_Z_ev8tAXMxQFAgOmr34YqQ46uSYPJ2iA-mkmlU2av_cPPr-XtHCw1tbu/s320/schrodinger-coscienza2.jpg" width="320" /></a></div><br /><p>La nostra comprensione è dunque davvero un grandioso teatro a scatole cinesi, dove ogni verità profonda ne contiene un'altra, fino al raggiungimento non della conoscenza di tutto, che sarebbe impossibile, ma della coscienza profonda dell'interconnessione di ogni elemento esistente che conduce alla fine del grande sonno di fronte allo specchio in cui vedremo noi stessi, e capiremo di essere gli unici responsabili della felicità universale. In questo immenso teatro ci accorgeremo che la MATEMATICA è un mezzo che pesca nel mare delle infinite possibilità, ma un mezzo non può agire da solo, in modo assurdo ed automatico, che il BIG BANG probabilmente non è stato un'esplosione di materia, ma di INFORMAZIONE. Ed è proprio questo il punto: la TEORIA DELLE STRINGHE, se confermata, porterebbe davvero alla grande unificazione fra MECCANICA QUANTISTICA e RELATIVITA' GENERALE di EINSTEIN, sarebbe una conquista scientifica spartiacque, che muterebbe completamente gli scenari della nostra comprensione, ma fino a che punto? La prima grande unificazione fu fatta da ISAAC NEWTON nel XVII secolo con la scoperta che un'unica forza, la FORZA DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE, è responsabile del fenomeno della caduta dei corpi sulla superficie terrestre e, nello stesso tempo, del moto dei pianeti intorno al Sole; la seconda fu l'unificazione di campo elettrico e magnetico nelle equazioni di JAMES CLERK MAXWELL (XIX secolo) nel fenomeno dell'ELETTROMAGNETISMO; la terza l'unificazione di spazio e tempo nel concetto SPAZIOTEMPORALE della RELATIVITA' GENERALE di EINSTEIN (XX secolo); in seguito si comprese l'interazione fra mente e corpo nella medicina PSICOSOMATICA...Ma la vera rivoluzione, il balzo verso l'Infinito e la fine di ogni concezione nichilista e distruttiva dell'esistenza, non avverrà soltanto confermando l'esistenza di minuscoli filamenti come componenti fondamentali della realtà, ma con la grande unificazione di mente (come fenomeno di AUTO-ORGANIZZAZIONE DELL'INFORMAZIONE) e materia, coscienza e rivelazione della realtà in una grande, panteistica visione come unica guida, altrimenti continueremo a vegetare nell'oscuro e freddo mondo di un'autodistruttiva e nichillista divisione lungo il sentiero della svalutazione dell'esistenza. La prospettiva di questa suprema, ultima unificazione sarà strettamente correlata al passaggio all'età adulta di tutta l'umanità, perchè coinvolgerà ogni aspetto dell'esistenza, smantellando il deleterio sistema economico capitalistico, modificando radicalmente l'atteggiamento individuale nei confronti di ogni essere vivente e della Natura, che non è un meccanico deposito di materie prime, di ossigeno e di mezzi di sostentamento, ma prima di ogni altra cosa una dimesione spirituale. </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0JfIkbxJgMNQvvt6aJ16oSpJtgYsPRknhO9GdzX8hy1mrXx3eZSK8zG3atGnmaUgZaoY3SKUbm2I7a-EWkpDGVDaoMYBGsBSa_YDXoQiqL23ZtE6sBFd8R80iyVUk6DDpFxfCntVZdKfl/s640/_tullio-regge--orizz.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0JfIkbxJgMNQvvt6aJ16oSpJtgYsPRknhO9GdzX8hy1mrXx3eZSK8zG3atGnmaUgZaoY3SKUbm2I7a-EWkpDGVDaoMYBGsBSa_YDXoQiqL23ZtE6sBFd8R80iyVUk6DDpFxfCntVZdKfl/s320/_tullio-regge--orizz.jpg" width="320" /></a></div><br /> <br />"Non credo ci sia una teoria cosmologica definitiva, ma infinite ipotesi che inglobano progressivamente le precedenti. Lo spettacolo non finirà mai". (TULLIO REGGE, 1931-2014, fisico e matematico torinese-Università degli Studi di Torino, Rochester University, Institute for Advanced Study).<br /><br /><b>Alessia Birri, 10 gennaio 2021</b><p></p><br /><p><br /><br /><b>ARTICOLI CORRELATI:</b><br /><br />Teoria delle stringhe-Wikipedia:<br /><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_stringhe">https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_stringhe</a><br /><br />Edward Witten racconta la teoria delle stringhe-Youtube:<br /><a href="https://www.youtube.com/watch?v=pRABRKm3s8w&t=3606s">https://www.youtube.com/watch?v=pRABRKm3s8w&t=3606s</a><br /><br />Spazi di Calabi-Yau, o Varietà di Calabi-Yau:<br /><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Variet%C3%A0_di_Calabi-Yau">https://it.wikipedia.org/wiki/Variet%C3%A0_di_Calabi-Yau</a><br /><br />Dimensione compattata-Wikipedia:<br /><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Dimensione_compattata">https://it.wikipedia.org/wiki/Dimensione_compattata</a><br /><br />Le dimensioni nascoste dell'universo-Focus:<br /><a href="https://www.focus.it/scienza/spazio/le-dimensioni-nascoste-dell-universo">https://www.focus.it/scienza/spazio/le-dimensioni-nascoste-dell-universo</a><br /><br />L'Universo, un ologramma a 10 dimensioni-L'ipotesi mette d'accordo teorie inconciliabili-Ansa:<br /><a href="https://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2013/12/16/Universo-ologramma-10-dimensioni_9789042.html">https://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2013/12/16/Universo-ologramma-10-dimensioni_9789042.html</a><br /><br />Substantial evidence of holographic universe found: Scientists-London, Jan 30 (IANS) An international team of scientists has found the first observational and substantial evidence that our universe could be a vast and complex hologram:<br /><a href="https://economictimes.indiatimes.com/news/science/substantial-evidence-of-holographic-universe-found-scientists/articleshow/56880769.cms">https://economictimes.indiatimes.com/news/science/substantial-evidence-of-holographic-universe-found-scientists/articleshow/56880769.cms</a><br /><br />L'ipotesi dell'Universo olografico-Gruppo Astrofili di Vicenza-Youtube:<br /><a href="https://www.youtube.com/watch?v=o7QO66UGp-E&t=1838s">https://www.youtube.com/watch?v=o7QO66UGp-E&t=1838s</a><br /><br />Un nuovo studio, pubblicato su Physical Review Letters, ha fornito le prime importanti indicazioni scientifiche sulla compatibilità statistica con i dati sperimentali del modello olografico dell’universo:<br /><a href="https://home.infn.it/it/comunicazione/news/2130-l-universo-come-ologramma-la-teoria-cosmologica-e-compatibile-con-i-dati-sperimentali">https://home.infn.it/it/comunicazione/news/2130-l-universo-come-ologramma-la-teoria-cosmologica-e-compatibile-con-i-dati-sperimentali</a><br /><br />It from bit, l’informazione come fondamento della fisica:<br /><a href="https://www.indiscreto.org/it-from-bit-linformazione-fondamento-della-fisica/">https://www.indiscreto.org/it-from-bit-linformazione-fondamento-della-fisica/</a><br /><br />Seth Lloyd sulla questione del libero arbitrio, determinismo e indeterminazione quantistica:<br /><a href="https://informationphilosopher.com/solutions/scientists/lloyd/">https://informationphilosopher.com/solutions/scientists/lloyd/</a><br /><br />Quanti tipi di Universi Esistono? Ecco la teoria del Multiverso:<br /><a href="https://sciencecue.it/quanti-tipi-universi-esistono-la-teoria-dei-multiverso/10467/">https://sciencecue.it/quanti-tipi-universi-esistono-la-teoria-dei-multiverso/10467/</a><br /><br />Dall’universo al multiverso: i nove scenari di Brian Greene:<br /><a href="http://www.associazioneitalianadellibro.it/site/2014/05/19/dalluniverso-al-multiverso-i-nove-scenari-di-brian-greene/">http://www.associazioneitalianadellibro.it/site/2014/05/19/dalluniverso-al-multiverso-i-nove-scenari-di-brian-greene/</a><br /><br />L'Interpretazione di Copenaghen e quella dei molti mondi della fisica quantistica:<br /><a href="https://www.focusuniverse.com/le-interpretazioni-di-copenaghen-e-molti-mondi-della-meccanica-quantistica/">https://www.focusuniverse.com/le-interpretazioni-di-copenaghen-e-molti-mondi-della-meccanica-quantistica/</a><br /><br />La ricchezza del niente, di Alfredo Urbano, sull'energia del vuoto:<br /><a href="https://www.asimmetrie.it/la-ricchezza-del-niente">https://www.asimmetrie.it/la-ricchezza-del-niente</a><br /><br />Corrispondenze fra Kabbalah-dimensioni extra e spazi di Calabi Yau, di Sebastiano Fusco:<br /><a href="http://www.dietroivelideltempio.com/DietroiVeli/Artic/SYface.pdf ">http://www.dietroivelideltempio.com/DietroiVeli/Artic/SYface.pdf </a><br /><br />La teoria dell'Universo ciclico di Roger Penrose:<br /><a href="https://focustech.it/2020/10/10/cera-gia-un-universo-prima-del-nostro-e-le-sue-tracce-sono-ancora-qui-514285">https://focustech.it/2020/10/10/cera-gia-un-universo-prima-del-nostro-e-le-sue-tracce-sono-ancora-qui-514285</a><br /><br />Secondo un nuovo esperimento la realtà potrebbe essere soggettiva:<br /><a href="https://www.tio.ch/newsblog/avanti/1432816/quantistica-stato-esperimento-ricerca-amico">https://www.tio.ch/newsblog/avanti/1432816/quantistica-stato-esperimento-ricerca-amico</a><br /><br />La geometria speculare applicata agli spazi di Calabi-Yau:<br /><a href="https://scienzapertutti.infn.it/string/percorso/percorstringhe1/dimensioni6.htm">https://scienzapertutti.infn.it/string/percorso/percorstringhe1/dimensioni6.htm</a><br /><br />La teoria dei molti mondi:<br /><a href="https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/teoria-molti-mondi-cosa-tratta">https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/teoria-molti-mondi-cosa-tratta</a><br /><br />Interpretazioni della meccanica quantistica:<br /><a href="http://tesi.cab.unipd.it/46630/1/Comparsi_Federico.pdf">http://tesi.cab.unipd.it/46630/1/Comparsi_Federico.pdf</a><br /><br />Chiralità-quando la materia è di destra o di sinistra:<br /><a href="https://www.scienzainrete.it/articolo/chiralit%C3%A0-quando-materia-%C3%A8-di-destra-o-di-sinistra/pietro-greco/2015-06-22">https://www.scienzainrete.it/articolo/chiralit%C3%A0-quando-materia-%C3%A8-di-destra-o-di-sinistra/pietro-greco/2015-06-22</a><br /><br />Ecco com'è fatta la quarta dimensione-Cosmos-Youtube:<br /><a href="https://www.youtube.com/watch?v=CBDzp5DawJ4">https://www.youtube.com/watch?v=CBDzp5DawJ4</a><br /><br />Esperimento della doppia fenditura:<br /><a href="https://auralcrave.com/2018/10/30/lesperimento-della-doppia-fenditura-la-spiegazione-del-paradosso-della-materia/">https://auralcrave.com/2018/10/30/lesperimento-della-doppia-fenditura-la-spiegazione-del-paradosso-della-materia/</a><br /><br />L'universo elegante-l'undicesima dimensione-documentario intero:<br /><a href="https://www.youtube.com/watch?v=0fyHr2YnTew&list=RD0fyHr2YnTew&index=1">https://www.youtube.com/watch?v=0fyHr2YnTew&list=RD0fyHr2YnTew&index=1</a></p><br /><br /><br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-46311842592874641312020-01-04T04:16:00.000-08:002020-01-04T04:16:21.498-08:00TOMBE E ACCAMPAMENTI DEL PALEOLITICO SUPERIORE<br />
UNA GRANDE, COMPLESSA E PROGREDITA CULTURA HA REGNATO PER DECINE DI MIGLIAIA DI ANNI SU UN IMMENSO CONTINENTE. QUELLA CULTURA SIAMO NOI. IL SUO MESSAGGIO E' ALLA BASE DI TUTTO CIO' CHE CI RENDE PIENAMENTE UMANI, E SEGUENDO QUESTO PRINCIPIO POTREMO RAGGIUNGERE UN'AUTENTICA COMPRENSIONE DEL NOSTRO PASSATO INFORMANDO IL FUTURO.<br />
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FOTO: la "Venere di Kostenki"in un fotomontaggio (datazione: 25.000 anni)<br />
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Questo saggio è correlato al precedente <b>"Le caverne paleolitiche d'Europa"</b>:<br />
<a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2019/11/le-caverne-paleolitiche-deuropa.html">https://alessia-birri.blogspot.com/2019/11/le-caverne-paleolitiche-deuropa.html</a><br />
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<b>Premessa</b><br />
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Nel corso di questa lunga esposizione descriveremo i principali siti che custodiscono sepolture e accampamenti del Paleolitico Superiore nell'ambito della grande, complessa e progredita cultura che per decine di migliaia di anni ha regnato su estese regioni, dalla Siberia alla Penisola Iberica, dall'Europa del Nord alle coste del Mediterraneo, nello scenario di un immenso continente denominato EURASIA. Questa cultura a volte non fu del tutto omogenea per ciò che riguarda i più superficiali contenuti espressivi, ma era guidata da una visione e da un linguaggio simbolico che costituiva il filo rosso intercorrente fra popolazioni molto distanti fra loro, nel corso di un'epoca che fu la più lunga nella storia dell'umanità, e determinò la nascita ed il consolidamento dei fondamentali principi sulla via della conoscenza e della spiritualità alla base della formazione dell'Uomo. Una società intrinsecamente egualitaria, nell'ambito della quale tutti avevano accesso al percorso iniziatico ed il preciso dovere di raggiungere il proprio pieno sviluppo, di conseguenza fondata sul primato del merito e dell'autorevolezza, qualità che avranno contraddistinto gli individui nelle cui sepolture è venuto alla luce un corredo di ornamenti particolarmente elaborati e preziosi, come vedremo nei capitoli che seguiranno. In ambito artistico il Paleolitico europeo eccelle per le sue raffigurazioni naturalistiche ed estremamente vitali, intimamente connesse ad una profonda spiritualità e pienezza esistenziale, nella quale si intreccia un complesso panorama di simbologie, archetipi, tradizioni legate all'intuitiva cognizione della fondamentale osmosi fra tutti i livelli della realtà. Nei capitoli concernenti i singoli siti vedremo come, nel corso degli anni, siano stati sfatati numerosi pregiudizi riguardo il progresso tecnico e culturale delle epoche pre-neolitiche; si è scoperto, ad esempio, che l'arte della tessitura è più antica di decine di migliaia di anni di quanto si credesse, che lo stesso vale per la ceramica, che decine di migliaia di anni fa vennero osservati e codificati complessi eventi astronomici, come la Precessione degli Equinozi e le fasi lunari (vedi i più antichi calendari lunari incisi su argilla e avorio di mammuth, come quello di Mal'ta Buret datato 35.000 anni, o quello di Abri Blanchard, datato 34.000 anni, decodificato dal Prof. Alexader Marschack negli anni '60); è stato sfatata anche l'origine storica della scrittura, mediante lo studio di quelli che sembravano solo dei simboli astratti ricorrenti nell'arte paleolitica. I resti ossei di molti lupi presso l'accampamento di Mezin (per questo denominato Wolf Camp) risalente a 17.000 anni fa, attesta che già era avvenuto l'addomesticamento di questi animali. Tutto questo grazie al contributo di studiosi indipendenti come Chantal Wolkiewiez, Alexander Marschack, Alessandro Bausani e molti altri. Ma sarebbe semplicistico considerare tutto ciò ignorando la fondamentale concezione complessiva della realtà della cultura sciamanica, per la quale nulla si svolge nel contesto di una funzione riduttiva, ma ogni fenomeno della realtà assume un significato integrativo agendo su tutti i livelli; perciò le statuette femminili (dette "Veneri") non sono da considerare semplicemente come espressioni legate all'idea della fertilità, ma come espressioni dell'energia creativa della Natura e del Cosmo; così come le raffigurazioni faunistiche nei manufatti e nell'arte rupestre non si ascrivono ad una mera funzione utilitaristica legata alla propiziazione della caccia (infatti, la mega-fauna raffigurata sulle pareti delle caverne non corrisponde alla selvaggina di cui comunemente le popolazioni paleolitiche si nutrivano) ma con l'evocazione di energie cosmiche e psichiche e con iconografie allegoriche e mitiche connesse alle osservazioni astronomiche. Ogni oggetto cultuale, pittura o manufatto reca in sè un significato più ampio, profondo e complesso di quanto noi possiamo immaginare se decidiamo di lasciarci condizionare dai limiti della forma mentis che nei secoli ci è stata trasmessa. La tradizione primordiale non concepiva questi limiti, essa connetteva tutti i piani della realtà e, attraverso essi, comprendeva l'infinito. <br />
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<b>I CINQUE TESCHI DI DMANISI CHE CAPOVOLGONO LA TEORIA DELL'EVOLUZIONE</b><br />
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A DMANISI, in GEORGIA, su un promontorio alla confluenza dei fiumi MASHAVERA e PHINEZAURI, fra il 1999 e il 2001, sono stati scoperti 5 TESCHI umani risalenti a 1 milione e mezzo di anni fa; ciò significa che l'uomo ha abbandonato l'Africa almeno un milione di anni prima di ciò che la teoria ufficiale afferma. Dunque gli esseri umani iniziarono ad esplorare i continenti in epoche in cui la specie non era ancora molto evoluta; in più: il cranio n.5, denominato HOMO GEORGICUS, presenta aspetti morfologici comuni a molte specie di cosiddetti "ominidi", come l'HOMO ERGASTER, HOMO ERECTUS, HOMO HABILIS. Le implicazioni di questa scoperta sono enormi, perchè quelle che la scienza evolutiva accademica ha sempre considerato "specie" umane diverse, ovvero "ominidi" da sempre considerati appartenere ad ere e luoghi completamente diversi (provenienti dalla nostra radice evolutiva, ma non annessi al nostro "ramo") si incontrano nello stesso tempo e nello stesso luogo esattamente presso questo sito archeologico; dulcis in fundo: la specie umana è "una", e quelli che vengono denominati ominidi non sono gli "esclusi" dal percorso evolutivo, ma appartengono semplicemente a razze diverse, allo stesso modo in cui gli Africani sono diversi dagli Europei, o gli Asiatici lo sono dagli Aborigeni. L'ulteriore implicazione di ciò è ancora più devastante per l'apparato darwinista e la sua inverosimile "casistica": significa che l'evoluzione della nostra specie non è stata frutto di casuali modificazioni genetiche del tutto accidentali in mezzo ad un intricato cespuglio di altre specie immobili e ottuse, ma la conseguenza di un input primordiale, di un'indirizzo evolutivo innato, intrinseco alla Natura stessa e del quale il nostro DNA esprime di volta in volta gli obiettivi. Ciò è destinato a svalutare irrimediabilmente la teoria darwiniana, e a riportare alla luce l'ipotesi di JEAN BAPTISTE DE LAMARCK (1744-1829), secondo il quale l'evoluzione non è frutto del "caso", ma dello sforzo, della volontà e del contributo che ogni individuo apporta al cambiamento nelle generazioni successive. Il riconoscimento tardivo della teoria lamarckiana è dato anche dai risultati sugli studi dell'EPIGENETICA, che pongono in risalto l'ereditarietà dei caratteri acquisiti. Quanto può essere deleteria per un sistema economico e sociale basato su sopraffazione e competizione una teoria che pone in risalto il primato della volontà e dello scopo, in opposizione ad un paradigma teorico meccanicista, che svaluta ogni conquista individuale abbruttendo l'esistenza a tutti i livelli e frenando a tutti gli effetti la spinta evolutiva, favorendo apatia, dipendenze e irresponsabilità? Valutate voi. Lo scienziato cibernetico DAVID BLYTHE FOSTER (nato nel 1919, autore del famoso "Intelligent universe- a cybernetic philosophy", del 1980), nell'ambito di una Conferenza Internazionale affermò:<br />
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"Dev'essere certamente ovvio che la natura essenziale della materia è che gli atomi sono l'alfabeto dell'universo, che i componenti chimici sono parole, e che il DNA è una frase abbastanza lunga, o addirittura un intero libro, che cerca di dire qualcosa come elefante, giraffa, o addirittura uomo". <br />
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Il sito in cui sono stati scoperti i 5 teschi è situato su un altipiano, fra le rive di due fiumi: MASHAVERA e PHINEZAURI. Uno di questi teschi, l'ultimo emerso dagli scavi, è stato trovato in mezzo alle rovine di un villaggio medievale chiamato DMANISI, in GEORGIA, a 103 km. dalla capitale TBILISI.<br />
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FOTO: i 5 teschi scoperti presso la caverna di Dmanisi, Georgia., risalenti a 1 milione e mezzo di anni fa, descritti nel capitolo qui sopra.<br />
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FOTO: l'altopiano e lo scenario in cui sono stati scoperti i 5 teschi umani risalenti a 1 milione e mezzo di anni fa, presso le rovine del villaggio medievale di Dmanisi, nel sud della Georgia, descritto nel capitolo qui sopra..<br />
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FOTO: il cranio n.5 di Dmanisi con caratteristiche ibride attribuibili a specie diverse, e risalente a 1 milione e mezzo di anni fa (descritto nel capitolo qui sopra).<br />
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<b>LA CAVERNA DI DENISOVA</b><br />
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I pochi resti di un individuo, in seguito classificato come appartenente a una nuova specie detta UOMO DI DENISOVA, sono stati scoperti nel 2008 sui MONTI ALTAI, in SIBERIA; in realtà si tratta del frammento del un dito mignolo di una giovane ragazza, che poteva avere circa 13 anni, a cui è stato attribuito il nome di "donna X". In seguito all'analisi del DNA mitocondriale eseguito dall'Istituto Max Planck di Antropologia di Lipsia, è stato considerato appartenere ad una specie diversa dal nostro ceppo. La fanciulla in questione è vissuta circa 40.000 anni fa. Nella stessa grotta, all'11° stratificazione del terreno, sono stati scoperti altri reperti ossei relativi all'UOMO DI NEANDERTHAL e strumenti di pietra dell'HOMO SAPIENS. Ciò significa che la caverna ha visto l'avvicendarsi di molte stirpi diverse nel corso dei millenni. La ragazza sarebbe comunque il risultato di un'accoppiamento fra NEANDERTHAL e DENISOVA, così come i nostri progenitori si unirono, a loro volta, all'UOMO DI NEANDERTHAL durante il Paleolitico Superiore.<br />
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FOTO: l'ingresso della caverna di Denisova, Monti Altai, Siberia, scenario di importanti scoperte archeologiche relative ad un'epoca compresa tra i 60.000 e i 40.000 anni fa, come descritto nel corso del presente capitolo.<br />
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FOTO: i reperti ossei (pochi frammenti) della "Donna X" della caverna di Denisova, Siberia, Monti Altai, risalenti a 40.000 anni fa.<br />
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In effetti: due ceppi evolutivi che la teoria ufficiale considera separati da centinaia di migliaia di anni, l'UOMO DI DENISOVA e l'UOMO DI NEANDERTHAL, il cui processo di "speciazione" avrebbe dovuto rendere incompatibili, si sono accoppiati ed hanno generato. NEANDERTHAL e DENISOVA si sarebbero evoluti, secondo lo schema tracciato dalle teorie ufficiali, da un unico antenato a partire da 600.000 anni fa: l'HOMO HILDERBERGENSIS. Si ripete dunque la stessa situazione del teschio n.5 di DMANISI, di cui abbiamo trattato sopra. D'altra parte, si è appurato che il 6% del DNA dei Melanesiani è denisoviano; l'analisi del DNA di 161 persone appartenenti a gruppi diversi in Indonesia e Papua Nuova Guinea hanno permesso di confermare l'esistenza di tracce di DNA di due diverse popolazioni denisoviane, che dovrebbero distare fra loro almeno 280.000 anni. In realtà le uniche differenze esistenti fra DENISOVA e NEANDERTHAL risultano nella conformazione scheletrica, dunque non coinvolgono aspetti essenziali e possono essere paragonabili a quelle esistenti, come detto nel capitolo precedente, fra razze umane diverse ai giorni nostri. In aggiunta, sulla base di nuovi studi si è scoperto che UOMO DI NEANDERTHAL e DENISOVA si sarebbero estinti in seguito ad un eccessivo isolamento e ad una bassa variabilità genetica nell'ambito dei ristretti gruppi di popolazioni. Questo apporta un'ulteriore danno alla teoria neo-darwiniana, e al suo "cespuglio" evolutivo dal quale si sarebbero diramati diversi gruppi attuando il processo di speciazione: la speciazione, ovvero l'isolamento, non può portare che impoverimento genetico e annulamento. A nulla vale l'argomento della maggiore adattabilità dell'HOMO SAPIENS ai cambiamenti sia climatici che ambientali; se l'uomo moderno fosse il risultato di un isolamento evolutivo, quest'isolamento avrebbe portato ad un'involuzione, non ad un'evoluzione, proprio come si considera possa essere accaduto alle altre specie di ominidi. La realtà è soltanto una: in Natura e nell'Universo tutto funziona mediante la circolazione e lo scambio d'informazioni, siano esse genetiche o di qualsiasi altra qualità, e l'isolamento è sempre stato sinonimo di disfacimento e corruzione. Di conseguenza, quello delle diverse specie appartenenti al genere Homo (lontane fra loro nel tempo e nello spazio) alla luce delle nuove scoperte (che rendono sempre più complesso e ingarbugliato il panorama evolutivo) assume più il tono di un mantra, ovvero di una ripetizione con finalità di autoconvincimento. Pertanto l'uomo di NEANDERTHAL era un uomo, di un'altra razza rispetto ai longilinei individui giunti dall'Africa in Europa decine di migliaia di anni fa, come sono diversi i cinesi rispetto agli Zulù; lo stesso vale per l'UOMO DI DENISOVA, i cui geni sono presenti in diverse popolazioni moderne di perfetti esseri umani. In più: anche all'interno della stessa razza neanderthaliana, esistevano diversissimi sotto-gruppi, come spiega il prof. ANDERS GOTHERSTROM, specializzato in archeogenetica, dell'Università di Uppsala:<br />
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“La quantità di variazione genetica nei Neanderthal geologicamente più antichi, come in Asia, era altrettanto grande di quella degli esseri umani moderni, mentre la variazione tra gli ultimi Neanderthal europei non era superiore a quella degli esseri umani moderni in Islanda”<br />
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Concediamoci qualche digressione prima di tornare alla caverna di DENISOVA, in modo da poterne considerare gli straordinari ritrovamenti sotto la luce di una visione più ampia. Ebbene: la scienza evolutiva in questi ultimi anni è stata scossa da scoperte e constatazioni che rendono la storia della nostra specie certamente molto più complessa, ampia e interessante. Innanzitutto, le retrodatazioni sono sempre all'ordine del giorno, come suggerisce il ritrovamento in CALIFORNIA, durante lavori in corso su un manto stradale, nel 1992, di ossa di mastodonte che mostrano tracce di manipolazione umana, con strumenti di pietra, risalenti a ben 130.000 anni fa! Gli studi sui reperti sono stati approfonditi a partire dal 2017. Questo non solo demolisce la vecchia convinzione secondo la quale l'uomo avrebbe raggiunto le Americhe in un periodo non superiore ai 30.000 anni fa, ma ritenendo che il ceppo CRO-MAGNON abbandonò l'Africa circa 70.000 anni fa, a raggiungere la CALIFORNIA in questo caso avrebbero dovuto essere uomini di NEANDERTHAL, o uomini di DENISOVA. In più, avrebbero dovuto essere dotati di mezzi progrediti di navigazione, quindi già culturalmente abbastanza evoluti da poter intraprendere la colonizzazione di terre lontane e sconosciute, che esigevano una notevole capacità di adattamento. Fatto sta che la colonizzazione umana dell'America dev'essere retrodatata almeno 100.000 anni prima di ciò che si pensava. D'altra parte noi condividiamo almeno il 4% del patrimonio genetico di NEANDERTHAL, elemento comune a tutte le popolazioni non africane. Dopo la scoperta dell'antica unione fra NEANDERTHAL e CRO-MAGNON, il frammento osseo di DENISOVA, il cranio ibrido di DMANISI, le ossa manipolate della CALIFORNIA...penso che sia doveroso ricostruire l'intero panorama evolutivo dell'umanità, riabilitando teorie di qualche anno più più vecchie, ma più attendibili di quella darwiniana, come appunto il Lamarckismo. <br />
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<b>Il bracciale di clorite della Caverna di Denisova</b><br />
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Ma i nostri fratelli (non "cugini") denisoviani ci dimostrano anche un elevato livello artistico nella lavorazione di gioielli e ornamenti in materiali difficili da reperire, come il BRACCIALE di CLORITE scoperto nella stessa caverna dove è emerso il frammento osseo della ragazza di cui abbiamo trattato nel paragrafo precedente: un gioiello di fattura estremamente raffinata, dal diametro di 7 cm., largo 2,7 cm. e dallo spessore di 0,9 cm. Perchè non riusciamo a meravigliarci di questo? Perchè l'uomo di DENISOVA apparteneva ad una razza diversa da tutte quelle che fino ad allora avevamo esaminato, ma era un uomo (in questo caso una ragazza) e apparteneva esattamente alla stessa specie, una e indivisibile, umana, esattamente come l'uomo di NEANDERTHAL, evolutasi nel tempo in molti gruppi etnici differenti, che come tali si incontravano, si univano, generavano e in questo modo svolgevano il compito stabilito dalla Natura, che è quello del cammino verso l'espansione e la complessità indispensabile all'evoluzione (speciazione ed isolamento generano stagnazione, che porta all'estinzione).<br />
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FOTO: ricostruzione degli accessori di cui era dotato il bracciale di clorite scoperto nella caverna di Denisova (Siberia, Monti Altai) e di come veniva indossato. Datazione: 60.000 anni.<br />
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<b>Descrizione del bracciale di Denisova</b><br />
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Il bracciale di DENISOVA è stato creato con una perizia tecnica che finora era considerata appartenere ad epoche storiche, o quantomeno all'era Neolitica: il foro presente nel punto in cui il bracciale è spezzato è stato ottenuto usando un utensile che doveva essere mosso con una rotazione molto veloce data la sua perfetta rotondità; inoltre il monile doveva essere arricchito di ulteriori ornamenti, come ad esempio un pendente, legato ad una striscia di pelle o altro. Il professor ANATOLIJ DEREVJANKO (direttore dell'Istituto di Archeologia ed Etnografia dell'Accademia russa delle Scienze) così spiega:<br />
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“L’antico artigiano era esperto di tecniche che prima non erano considerate caratteristiche del Paleolitico, come praticare un foro tramite un utensile di tipo raspa, molando e lucidando per mezzo di pelli con diversi gradi di concia.”<br />
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Siamo certi che il bracciale di DENISOVA, giunto fino a noi dopo 60.000 anni, sia soltanto un timido assaggio delle meraviglie che dovremo scoprire in futuro riguardo i nostri antenati, e una cosa è certa: essi avevano una visione del mondo certamente più realistica e priva di sovrastrutture.<br />
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FOTO: due prospettive del bracciale in clorite della caverna di Denisova (Siberia, Monti Altai), risalente a 60.000 anni, descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO SIBERIANO DI MALTA BURET</b><br />
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Il villaggio paleolitico di MALTA è situato nella RUSSIA SIBERIANA, lungo il corso del fiume ANGARA (o Tunguska Superiore), nella regione di IRKUTSK. I ritrovamenti di questo sito archeologico risalgono ad un periodo che va dai 26.000 ai 17.000 anni fa. Il sito, costituito da un villaggio di abitazioni sotterranee, prende lo stesso nome di due villaggi moderni situati a poca distanza: Mal'ta e Buret. A soprintendere le ricerche in questo sito fu l'archeologo e antropologo sovietico MIKHAIL MIKHAYLOVICH GERASIMOV (1907 - 1970), che se ne occupò dal 1927. GERASIMOV è famoso per essere il precursore della scienza forense sullo studio e la ricostruzione dei volti sulla base dei teschi, occupandosi di centinaia di soggetti, dai Neanderthal, Cro-Magnon fino alla ricostruzione di personaggi storici. Dagli studi è stato rilevato che gli abitanti del villaggio paleolitico MALTA-BURET dovevano avere dei tratti somatici simili agli attuali Mongoli.<br />
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FOTO: uno scenario sulle sponde del fiume Angara, nella Russia Siberiana, vicino al quale è stato scoperto il villaggio paleolitico di Mal'ta Buret, i cui reperti coprono un arco temporale da 26.000 a 17.000 anni fa. <br />
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<b>Gli oggetti scoperti nel sito di Malta Buret</b><br />
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I ritrovamenti emersi da questo sito sono svariati e interessantissimi, illustrano quasi come un'istantanea la vita, la spiritualità e l'atmosfera da cui erano pervasi i nostri antenati: 29 statuette di cosiddette "VENERI", oggetti d'avorio a FIGURE UMANE STILIZZATE dal corpo filiforme, statuette nude e statuette che probabilmente raffigurano individui coperti da pesante vestiario con cappuccio, frammenti di ZANNE DI MAMMUTH decorati con figure animali, CIONDOLI d'avorio di mammuth a forma d'uccello, addirittura uno di questi presenta le sembianze di un CIGNO, altri sono estremamente stilizzati, ASTE d'avorio decorate con motivi geometrici, CUCCHIAI D'AVORIO, BRACCIALI, un CALENDARIO LUNARE istoriato su placca d'avorio, FORCINE per capelli, STRUMENTI per lavorare le pelli, come un RASCHIETTO di selce incastonato in un osso di renna.<br />
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FOTO: uno spuntone d'osso lungo 30 cm.con tracce cromatiche. Dal sito paleolitico di Mal'ta Buret. Datazione: 26.000 anni.<br />
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FOTO: una forcina d'osso, lunga 15,8 cm. Dal sito paleolitico di Mal'ta Buret. Datazione: 26.000 anni.<br />
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FOTO: bracciale ricavato da zanna di mammut, diametro 9,2 cm. Dal sito paleolitico di Mal'ta Buret. Datazione: 26.000 anni<br />
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<b>Il bambino di Malta Buret, i risultati del DNA e il corredo tombale</b><br />
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Le più antiche tracce di occupazione del sito di MAL'TA BURET risalgono ad almeno 40.000 anni fa; nel corso dei millenni successivi gli studiosi hanno identificato la presenza di due ceppi culturali dell'Asia nord-orientale e della SIBERIA, che hanno denominato: MAL'TA BURET e AFONTOVA GORA (di quest'ultima ce ne occuperemo in seguito). Oltre alle tracce perimetrali delle abitazioni e agli straordinari reperti, il ritrovamento più importante è senz'altro la sepoltura di un BAMBINO di circa 4 anni, di cui rimane il cranio fossile e pochi elementi dello scheletro. Fra gli ornamenti e gli oggetti trovati assieme al BAMBINO è sensazionale il rinvenimento della COLLANA ch'egli indossava, assolutamente integra, costituita da 120 perle piatte come dischetti, 6 pendenti laterali ed uno grande centrale di pietra, dalla forma a fuso e sferico al centro. Sempre nella tomba del bambino è stato scoperto un disco di pietra con foro centrale, ricoperto di decorazioni a tacche; una STATUETTA FEMMINILE; un PENDENTE, lungo circa 15 cm., che raffigura un uccello stilizzato in avorio di mammuth; un altro DISCHETTO con foro centrale, decorato con ondine, che forse veniva applicato sui vestiti all'altezza del petto; una ZANNA di mammuth; intorno al capo sono rimaste le tracce di un possibile DIADEMA che adornava la fronte del fanciullo. ESKE WILLERSLEV (nato nel 1971), genetista, paleontologo ed antropologo danese, mediante un campione dell'osso del braccio del bambino, ha potuto sequenziarne il DNA, confrotandolo con quello delle popolazioni odierne. Lo studio è stato pubblicato il 20 novembre 2013 dalla rivista Nature (<a href="https://www.nature.com/articles/nature12736">https://www.nature.com/articles/nature12736</a>), e da esso risulta che a livello mitocondriale il DNA delle antichissime popolazioni paleolitiche stanziatesi in SIBERIA era dello stesso tipo riscontrato oggi in regioni euroasiatiche occidentali ed è alla radice di gran parte del patrimonio genetico dei NATIVI AMERICANI. La COLLANA trovata al collo del bambino nella sepoltura risalente a 26.000 anni fa, è costituita da 120 perline di eccezionale lavorazione, con fori effettuati con grande maestria e uno stile che mostra connessioni con oggetti simili provenienti da AFONTOVA GORA, un altro sito paleolitico distante poche centinaia di chilometri da MAL'TA. La placchetta (o RONDELLA) di pietra decorata a ondine trovata fra il corredo del bambino di MAL'TA, veniva probabilmente applicata sui vestiti di pelle. Purtroppo non sono riuscita a trovare informazioni circa le misure dell'oggetto.<br />
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FOTO: il cranio fossile del bambino di Mal'ta Buret, esposto al Museo della città siberiana di Irkutsk, assieme alle collane agli ornamenti nella posizione in cui sono stati scoperti. La sepoltura, descritta nel paragrafo qui sopra, risale a 26.000 anni fa.<br />
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FOTO: la collana del bambino di Mal'ta Buret, con 120 perle piatte e 6 pendenti laterali, in avorio di mammut, dalla sepoltura risalente a 26.000 anni fa.<br />
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FOTO: dischetto d'avorio con foro centrale, dalla sepoltura del bambino di Mal'ta Buret, descritta nel paragrafo qui sopra. Forse veniva applicato sui vestiti, ed è stato trovato all'altezza del petto. Diametro circa 5 cm. Datazione: 26.000 anni. <br />
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<b>Il calendario lunar di Malta Buret</b><br />
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Una piastra ottenuta da una zanna di mammuth, con un foro centrale, di 10,38 x 8,1 cm., datata circa 23.000 anni, è stata incisa con una grande spirale di fori al centro, e altre 7 spirali più piccole sui bordi. Il lato opposto è decorato con tre serpenti incisi, all'apparenza dei cobra. Questo fatto è davvero singolare, e non dev'essere spiegato in termini di esperienze visive della quotidianità di quelle popolazioni, poichè nell'emisfero settentrionale asiatico siberiano non vi erano condizioni climatiche favorevoli alla sopravvivenza di queste specie; bensì potrebbe costituire una reminiscenza lontana, e molto più probabilmente un'iconografia simbolica incarnata dalla figura del serpente. Dobbiamo per questo ricordare che, in un periodo più recente, circa 13.000 anni fa, sui manufatti litici di GOBEKLI TEPE, in ANATOLIA, vennero scoperte analoghe raffigurazioni di serpenti, il cui apporto simbolico è ben noto e si è protratto universalmente in tutte le epoche storiche. Per quel che riguarda il complesso schema a spirali puntiformi, lo storico inglese GEOFFREY ASHE (nato nel 1923) ipotizza possa raffigurare uno dei primi calendari lunari. Infatti, la forma a spirale dev'essere stata inizialmente associata alla descrizione delle fasi lunari, e alla comprensione del loro influsso sugli eventi terreni; allo stesso modo questo sistema ciclico doveva essere esteso, per analogia, ad ogni livello dell'esistenza. Non dobbiamo cadere nell'inganno di una mentalità accademica meschina, tesa a ridurre ogni creazione artistica o ritualità preistorica nel contesto di scopi meramente utilitaristici. Il primo studioso ad identificare i cicli lunari nei manufatti preistorici fu ALEXANDER MARSHACK (1918 - 2004), uno specialista del Paleolitico e studioso indipendente. In modo più approfondito è trattato quest'argomento nell'articolo a quest'indirizzo:<br />
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<a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2019/04/il-calendario-lunare-paleolitico-e-il.html">https://alessia-birri.blogspot.com/2019/04/il-calendario-lunare-paleolitico-e-il.html</a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp6SI6xq7qHS7nPj7LkzcuKiKgpKNu1P-YwHkI9vrhykd53vRdGQ8iMJdgHncDeL7W8z7XkeiuwH5OuE8QmynGnP4PfkGpMVzlOYoM9HMFLQom1V8OYe4So-aJG_ALZrVBYKhMrwuuhW06/s1600/malta+calendariolunare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1037" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp6SI6xq7qHS7nPj7LkzcuKiKgpKNu1P-YwHkI9vrhykd53vRdGQ8iMJdgHncDeL7W8z7XkeiuwH5OuE8QmynGnP4PfkGpMVzlOYoM9HMFLQom1V8OYe4So-aJG_ALZrVBYKhMrwuuhW06/s320/malta+calendariolunare.jpg" width="207" /></a></div>
FOTO: il calendario lunare dal sito di Mal'ta Buret, Siberia, descritto nel paragrafo qui sopra. Dimensioni: 10,38 x 8,1 cm. Piastra ricavata da avorio di mammut. Datazione: 23.000 anni. Una descrizione più dettagliata si avrà accedendo ad un mio precedente articolo cliccando il link pubblicato qui sopra.<br />
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FOTO: il lato posteriore decorato con figure di serpenti del calendario lunare, descritto nel paragrafo qui sopra, della foto precedente. Dal sito paleolitico di Mal'ta Buret, Siberia. Dimensioni: 10,38 x 8,1 cm.
Piastra ricavata da avorio di mammut. Datazione: 23.000 anni. Una
descrizione più dettagliata si avrà accedendo ad un mio precedente
articolo cliccando il link pubblicato qui sopra.<br />
Le Veneri di Mal'ta Buret<br />
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<b>Le statuette femminili di Malta Buret</b><br />
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Fra le 29 STATUETTE FEMMINILI, o VENERI rinvenute nel sito paleolitico di MAL'TA BURET, 23 sono in condizioni abbastanza buone, altre sono identificate mediante frammenti; due di esse sono lavorate in corno di renna, tutte le altre in avorio di mammuth, la più alta delle quali raggiunge i 13,5 cm., la più piccola è di 4 cm. Le caratteristiche fisiche delle figure femminili siberiane sono decisamente diverse da quelle scoperte in EUROPA: lo stile è più asciutto e schematico, offrendo poco risalto alle forme, fino a sfociare in rappresentazioni minimaliste costituite da lunghi fusi con una testa in cima. Il tratto dei seni, del pube e delle gambe è generalmente ottenuto tramite incisione. Siamo ben lontani dalle forme rotondeggianti, prorompenti ed accurate delle VENERI paleolitiche europee. Inoltre vi è l'ostinata enfasi dimostrata dagli artisti europei nella rappresentazione dell'apparato genitale femminile, portata a volte al parossismo (come la Venere steatopigia di MONPAZIER-Francia, alta 5,6 cm.), così come i molti manufatti falliformi ritrovati in varie grotte di tutta Europa. La caratteristica più interessante che contraddistingue le VENERI siberiane è certamente l'accenno al vestiario, ottenuto con incisioni a tacche lungo tutto l'asse della figura, a volte fino al capo ad indicare un cappuccio di pelliccia; altre volte i capelli sembrano sciolti e ondulati. Ci si può fare un'idea dei costumi rappresentati attraverso le ricostruzioni dell'artista e ricercatore cecoslovacco LIBOR BALAK. Le gambe terminanti in un unica forma affusolata potrebbero indicare che le statuette venivano conficcate nel terreno, ma avrebbe potuto esistere anche un supporto di altro genere, come legno o pietra. Nella maggior parte dei casi esse venivano portate al collo, come monili, e alcune sono provviste dell'apposita foratura. Un altra particolarità di grande interesse che differenzia le VENERI siberiane da quelle occidentali è certamente il tratteggio del volto, del tutto assente nelle prosperose statuette femminili europee; queste ultime, infatti, possono recare copricapi che ricoprono tutta la testa (come la VENERE DI WILLENDORF) o presentare teste insettiformi (come quelle dei BALZI ROSSI) oppure avere il volto levigato (come la VENERE DI LAUSSEL). Quelle di MAL'TA, invece, hanno sempre il volto ben evidenziato, sebbene i tratti siano, per la maggior parte, troppo stilizzati per poterne ricavare qualche idea sulle caratteristiche fisiognomiche di queste popolazioni. Una di queste statuette reca, sulla spalla, lo stesso simbolo a forma di piuma rappresentato in molte caverne europee. Altre figurine dal corpo allungato, alte circa 4 cm., da appendere al collo, sono ricoperte di tacche orizzontali profondissime, che ricoprono il capo incorniciando il viso, e sembra evidente vogliano raffigurare pesanti indumenti di pelliccia. E' possibile che le statuette slanciate ritraggano figure maschili.<br />
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FOTO: una delle Veneri in avorio di mammuth descritte nel paragrafo qui sopra, dal sito di Mal'ta Buret, risalente a 26.000 anni fa, alta circa 8 cm.<br />
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FOTO: un'altra delle 29 Veneri, o statuette femminili, in avorio di mammut scoperte nel sito paleolitico di Mal'ta Buret, in Siberia, risalente a circa 26.000 anni fa. Altezza: 8,7 cm. Descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: ciondolo a forma di statuetta femminile, in avorio di mammut, dal sito paleolitico siberiano di Mal'ta Buret. Datazione: circa 26.000 anni. Altezza: poco più di 5 cm. Descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: il volto di una delle Veneri di Mal'ta Buret descritte nel paragrafo qui sopra, in avorio di mammuth, risalenti a circa 26.000 anni fa. Altezza: circa 8 cm. Reca tracce di pigmento nero.<br />
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FOTO: il retro dei una delle statuette femminili del sito paleolitico di Mal'ta Buret (Siberia) desctitte nel paragrafo qui sopra, risalenti a circa 26.000 anni fa. L'artista ha riprodotto una folta chioma fluente. Altezza: 8,7 cm.<br />
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FOTO: la precedente statuetta dalla folta chioma vista sui due lati. Avorio di mammut, altezza 8,7 cm.Datazione: 26.000 anni. Sul davanti reca elementi di vestiario.<br />
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FOTO: altro esempio di capigliatura in una delle statuette femminili di Mal'ta Buret, Siberia, risalenti a 26.000 anni fa, descritte nel paragrafo qui sopra. La to posteriore. Altezza: circa 8 cm.<br />
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FOTO: l'estrema stilizzazione di una statuetta proveniente dal sito paleolitico di Mal'ta Buret, Siberia, in avorio di mammut, risalente a circa 26.000 anni fa. Altezza circa 8 cm. Descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: ciondolo a figura umana, probabilmente maschile, in avorio di mammuth, che riproduce elementi di vestiario, probabilmente una folta pelliccia con cappuccio. Altezza: 4,2 cm. Datazione: circa 26.000 anni.<br />
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FOTO: un altro ciondolo a figura femminile con folta pelliccia e cappuccio. Avorio di mammut, dal sito paleolitico di Mal'ta Buret, Siberia. Altezza: 4,2 cm. Descritta nel paragrafo qui sopra. Datazione: 26.000 anni.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFOwYSRqK3dksbEBlyVPP1MwhXOHKEqzsSGcSTOCXW9x6Zc2hDqgaYVBzhRdvchmT6RdzogYyYt5cGX3nEGqlj5i-FGLPfzy3z1HWEFmJa-G2TjiXBiq8KauG9tvD9RFxOy2-WO_BU7lzI/s1600/furclothingmalta2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="665" data-original-width="790" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFOwYSRqK3dksbEBlyVPP1MwhXOHKEqzsSGcSTOCXW9x6Zc2hDqgaYVBzhRdvchmT6RdzogYyYt5cGX3nEGqlj5i-FGLPfzy3z1HWEFmJa-G2TjiXBiq8KauG9tvD9RFxOy2-WO_BU7lzI/s320/furclothingmalta2.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: una ricostruzione del vestiario riprodotto sulle statuette presenti nelle foto precedenti, ad opera dell'artista cecoslovacco LIBOR BALAK. <br />
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<b>I pendenti d'avorio a forma d'uccello di Malta Buret</b><br />
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I 14 PENDENTI aviformi stilizzati di MAL'TA BURET (in avorio di mammuth, il più grande dei quali misura circa 15 cm.), rientrano nel contesto dell'iconografia sciamanica (che vede il suo seguito nei culti neolitici e nelle tradizioni storiche), nella quale la figura dell'uccello viene identificata con il volo dell'anima, o con una dimensione spirituale superiore, in grado di mediare fra cielo e terra; in questo caso il potere dell'uccello incarna lo Spirito divino. Abbiamo già trattato ampiamente quest'argomento in altri saggi precedenti, presenti in questo blog, ma è importante ricordare l'eredità storica di queste rappresentazioni, nelle figure delle divinità alate presenti pressochè in tutte le antiche civiltà, nell'immagine della dea uccello neolitica, fino alle iconografie angeliche della nostra epoca: tutti questi elaborati concetti derivano dall'ancestrale identificazione sciamanica con l'essenza dell'uccello ed il suo totemico potere. Dunque, vorrei lanciare una mia personalissima ipotesi: osservando i PENDENTI A FORMA D'UCCELLO di MAL'TA, non può non essere notata la somiglianza con la CROCE ANSATA (ANKH) della civiltà Egizia, che era solitamente indossata come amuleto e simboleggiava, appunto, la Vita eterna, allo stesso modo in cui durante il NEOLITICO e presso le popolazioni primordiali, l'anima del defunto veniva rappresentata sotto forma di uccello, e anche lo Spirito dello Sciamano che ha raggiunto la visione suprema, e come un qualsiasi voltatile può osservare il mondo dall'alto nella sua totalità. Presso tribù e popoli indigeni adornarsi di piume d'uccello non è questione legata alla loro bellezza, ma al potere dell'animale che le ha possedute. In questo caso la figura della croce, e specificamente della CROCE ANKH, potrebbe essere una semplificazione della primordiale raffigurazione dell'uccello sotto forma di amuleto. E' chiaro: la SIBERIA è così lontana dall'EGITTO, ma la spiritualità primordiale era assolutamente interconnessa e, al di là delle differenze superficiali che si potevano presentare in ambito artistico e nei costumi, il filo conduttore era universale. Oltre a quelli sopra descritti, vi sono altri CIONDOLI A FORMA D'UCCELLO scoperti sempre nel sito di MAL'TA BURET, meno stilizzati, dal corpo scolpito a tutto tondo, fra i quali uno magnifico che ritrae l'insolita immagine di un CIGNO; questi CIONDOLI misurano poco più di 4 cm.<br />
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FOTO: i pendenti a forma d'uccello stilizzato dal sito paleolitico di Mal'ta Buret, in avorio di mammut. Altezza: circa 7,8 cm. Descritti nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: uno dei pendenti d'avorio di mammut a forma di uccello stilizzato, alto circa 7 cm. e mezzo, che ricorda la croce ansata degli Egizi. Datazione: 26.000 anni. Dal sito paleolitico di Mal'ta Buret, Siberia. Descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4f7R32wdSGrgBSuppislVJRftcMnIG87ExIr19mq_1jRKv4XRXPqcS6bSgKD7C4qFfP5vHvxUy2SgqlMyj8oeyIpP_APJFWGtCLdyiVChpGZON1CZktZMRFjhIkyzh3KXSiPsIE0b1Z7H/s1600/maltauccello.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="930" height="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4f7R32wdSGrgBSuppislVJRftcMnIG87ExIr19mq_1jRKv4XRXPqcS6bSgKD7C4qFfP5vHvxUy2SgqlMyj8oeyIpP_APJFWGtCLdyiVChpGZON1CZktZMRFjhIkyzh3KXSiPsIE0b1Z7H/s320/maltauccello.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: un altro ciondolo a forma d'uccello, in avorio di mammut, dal sito paleolitico di Mal'ta Buret. Lunghezza: 4,2 x 17 cm.<br />
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FOTO: uccello, probabilmente un cigno, in avorio di mammut, ato circa 5 cm., dal sito paleolitico di Mal'ta Buret, Siberia. Datazione: 26.000 anni. Descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
<b>Le abitazioni del villaggio paleolitico di Malta Buret</b><br />
<br />
L'accampamento paleolitico di MAL'TA BURET è un complesso abitativo all'aperto, situato su terrazzamenti alluvionali lungo le principali valli che si affacciano sul sistema fluviale BELAYA ANGARA, associate ad un suolo fossile che si è formato durante un periodo relativamente caldo, in un'area a ovest del lago BAIKAL. I resti delle abitazioni venuti alla luce nel 1927, in seguito agli scavi effettuati sotto la soprintendenza dell'antropologo sovietico MIKHAIL GERASIMOV (1907-1970) indicano un sistema abitativo semi-sotterraneo, con il vano d'entrata costituito da grandi zanne di mammuth adatte a formare la volta della capanna, ricoperte poi di pelli. La base delle capanne era costituita da muretti circolari a secco, larga più o meno 4 o 5 metri. E' probabile che questo sistema di costruzione (adatto al mantenimento del calore interno all'abitazione, poichè vi era scavato un passaggio sotterraneo per accedere durante l'inverno) sia stato simile a quello adottato dagli odierni Eskimesi.<br />
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FOTO: una riproduzione dello scheletro delle abitazioni del villaggio paleolitico di Mal'ta Buret, Siberia, risalente a 26.000 anni fa, descritte nel paragrafo qui sopra.<br />
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<br />
<br />
<b>IL SITO PALEOLITICO SIBERIANO DI AFONTOVA GORA</b><br />
<br />
Il sito archeologico di AFONTOVA GORA è associato alla medesima cultura e gruppo etnico di MAL'TA BURET, di cui abbiamo trattato qui sopra. I primi scavi furono effettuati nel 1884, dall'archeologo IVAN SAVENKO. Si tratta di un insediamento abitativo, datato da 20.000 a 18.000 anni fa, venuto alla luce in una zona d'interesse minerario, su un terrazzamento alluvionale sulle rive del fiume YANISEI, nei pressi della città di KRASNOYARSK, SIBERIA, RUSSIA. Le stratificazioni archeologiche rilevate sono 5, e sono emerse in periodi diversi nell'arco di più di cento anni dall'inizio dei primi scavi. Oltre a ritrovamenti riguardanti circa 20.000 reperti, fra cui 450 STRUMENTI e 250 ossa lavorate, ASCE, MONILI realizzati con denti di animali traforati, PERLINE per collana simili a quelle del BAMBINO di MAL'TA, e forse prodotte dallo stesso artigiano, sono stati scoperti i RESTI FOSSILI di un BAMBINO e di un UOMO, che comprendono il frammento di una mascella, un'ulna, la falange di un dito e un osso frontale. La mandibola è stata scoperta nel 2014, e si stima abbia almeno 16.000 anni. I reperti ossei e dentali sono custoditi al museo dell'Ermitage, e recentemente si è potuto estrarre il DNA, che conferma trattarsi di due maschi. Ai ricercatori non è sfuggita l'appartenenza genetica dei due individui di AFONTOVA GORA allo stesso ceppo del BAMBINO di MAL'TA BURET; dalle analisi effettuate sono state rilevate anche affinità con la tribù indigena KARITIANA dell'AMAZZONIA (costituita oggi da circa 360 persone). La mandibola, comunque, è stata classificata di tipo gracile. Si potrebbe a questo punto ipotizzare un aspetto fisico forse simile a quello della popolazione siberiana degli OSTIACHI, i cui tratti mongoli sono spesso uniti a capelli biondi? Oppure avrebbe potuto trattarsi di una razza intermedia e indefinibile dagli attuali parametri?<br />
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FOTO: una panoramica dello scenario naturale che circonda il sito paleolitico di Afontova Gora, sulle rive del fiume Yanisei, Siberia. Si tratta di un insediamento abitativo risalente a 20.000 anni fa, descritto nel capitolo qui sopra.<br />
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FOTO: i frammenti della mandibola di un uomo scoperta nel 2014, dal sito paleolitico di Afontova Gora, descritto nel capitolo qui sopra. Età stimata: 16.000 anni.<br />
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FOTO: perline d'avorio finemente lavorate, dal sito paleolitico di Afontova Gora, Siberia, descritto nel capitolo qui sopra. Datazione: 20.000 anni.<br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO DI AVDEEVO NELLA RUSSIA SIBERIANA</b><br />
<br />
AVDEEVO è uno stanziamento paleolitico della RUSSIA SIBERIANA, nei pressi della provincia di KURSK, sulle rive del fiume SEJM; i reperti emersi dalle indagini archeologiche sono datati a circa 23.000 anni fa. La sua scoperta risale al 1941, e gli studi sono stati eseguiti dagli archeologi sovietici MIKHAIL VACLAVOVICH VOEVODSKIJ (1903-1948) e ALEXANDER NIKOLAEVICH ROGACHEV (1912-1984). E' stata rilevata la presenza di due spazi abitativi, dal perimetro ovale, con abitazioni sorrette da ossa e zanne di mammuth, all'interno delle quali vi sono tracce degli antichi focolari e si aprono spazi sotterranei. Lo scenario in epoca paleolitica era quello di una steppa glaciale, popolata da mammuth, leoni delle caverne, bisonti, renne, rinoceronti lanosi, orsi bruni, lupi, volpi, marmotte, lepri...Poco più in là, a 20 metri di distanza, gli scavi archeologici hanno messo in luce un'altro stanziamento, costituito da un area di 20 metri x 15, all'interno della quale sono emersi 5 FOCOLARI, 10 POZZI DI STOCCAGGIO in cui sono stati immagazzinati STRUMENTI d'osso lavorato. In totale, nel 2° stanziamento di AVDEEVO sono stati trovati 39.496 STRUMENTI DI SELCE; nel 1° accampamento 24.100 reperti. Le ossa lavorate scoperte sono circa 600 nel 1° sito, 2000 nel 2°, per la maggior parte prodotte da ossa e zanne di mammuth. ASTUCCI PER AGHI ottenuti da lunghe ossa cave di grandi uccelli, lunghe circa 20 cm., decorate in superficie.<br />
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FOTO: bracciale in avorio di mammuth, dal sito paleolitico di Avdeevo, Russia siberiana. Datazione: 23.000 anni. <br />
<br />
<b>Le statuette femminili, o "Veneri", di Avdeevo</b><br />
<br />
Fra tutte le scoperte del sito all'aperto di AVDEEVO, le 11 STATUETTE FEMMINILI (o VENERI) rappresentano sicuramente l'elemento più importante. Sono quasi tutte in tagliate in avorio di mammuth, e l'altezza varia dagli 8 ai 15 cm., datate fino a 23.000 anni. <br />
<br />
<b>La "Doppia-Venere" di Avdeevo</b><br />
<br />
La più enigmatica è senz'altro la cosiddetta DOPPIA VENERE, perchè si tratta di due figure intere femminili, unite alla schiena e capovolte una rispetto all'altra, alte 15 cm. L'interpretazione simbolica di questo artefatto potrebbe condurre ai poteri psichici dello Sciamano, e alla sua capacità di "capovolgere" e scuotere sè stesso mutando radicalmente personalità mediante l'identificazione con altre entità, ipotesi che viene suggerita dal ricercatore NEIL HARRISON (1961), nel suo libro "The Origins of Europeans and Their Pre-Historic Inventiveness". A questo proposito si può portare ad esempio un episodio del libro "Il potere del silenzio", di CARLOS CASTANEDA, in cui lo Sciamano DON JUAN subisce una metamorfosi "capovolgente", trasformandosi improvvisamente da uomo sano e robusto in vecchio malato e moribondo, e recuperando in seguito il suo aspetto normale. Si potrebbe dissertare a lungo sul significato, o "sui" significati di quest'opera, poichè nella visione sciamanica dell'esistenza ogni manifestazione viene considerata sotto tutti gli aspetti e livelli possibili della realtà: così la figura femminile non dev'essere considerata in senso stretto come una semplice rappresentazione della capacità riproduttiva della donna, ma secondo una visuale più estesa ed universale come percezione dell'energia creativa che sottende l'universo, della quale la donna rispecchia soltanto una delle infinite manifestazioni. Seguendo questo filo conduttore potremmo interpretare la DOPPIA VENERE di AVDEEVO come una sorta di flusso di energia creativa (incarnata dal soggetto femminile) che scaturisce da una dimensione nascosta (rappresentata dalla Venere rovesciata) realizzandosi nella sfera materiale. In questo caso le statuette capovolte, unite alle spalle, simboleggiano le due dimensioni della realtà: visibile e invisibile. La figura del "doppio" è un archetipo ancestrale, del quale si potrebbero portare innumerevoli esempi, non soltanto nella successiva epoca storica o Neolitica, ma nel contesto della stessa arte paleolitica, come la VENERE DELLA CARTA DA GIOCO del riparo sotto roccia di LAUSSEL (costituita da due figure rovesciate come in uno specchio), o il monile d'ambra detto "LA COPPIA" dei BALZI ROSSI, il manufatto d'avorio di GAGARINO, in UCRAINA, che ritrae due esseri umani uniti per il capo in direzioni opposte. In epoca storica possiamo ricordare il KHA degli Egizi, ovvero l'essenza immortale al di là del tempo; la FRAVASHI dell'antica Persia: un'entità femminile al di là del tempo (quindi della manifestazione materiale) che si identifica con l'anima. Il fulcro del percorso iniziatico è proprio il legame che la consapevolezza profonda è in grado di instaurare fra tutti gli opposti: visibile e invisibile, alto e basso, luce e oscurità; un legame simboleggiato da innumerevoli raffigurazioni allegoriche nel corso di tutta la storia umana, di cui probabilmente la DOPPIA VENERE di AVDEEVO rappresenta uno dei più antichi esempi: l'elemento fisico e soggetto al tempo e al cambiamento, e la parte costitutiva immateriale dell'essere umano, il noto e l'ignoto. La datazione è di 23.000 anni.<br />
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FOTO: la misteriosa Doppia Venere di Avdeevo, in avorio di mammut, alta 15 cm., datata 23.000 anni, descritta nel paragrafo qui sopra. Dal sito paleolitico di Avdeevo, Russia siberiana. <br />
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Le altre 8 "Veneri" del sito paleolitico di Avdeevo<br />
<br />
<b>ATTENZIONE</b>: la numerazione delle statuette è opera mia per agevolare la consultazione delle foto in questo post e non corrisponde a nessun catalogo ufficiale).<br />
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La <b>STATUETTA N.1</b> delle 9 rimanenti oltre la DOPPIA VENERE di cui abbiamo trattato nel paragrafo sopra, è intagliata in avorio di mammuth in modo molto rozzo; è priva di gambe e di elementi delineati; è alta 14,5 cm. Avorio di mammuth. Datazione: 23.000 anni.<br />
<br />
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STATUETTA N.1 di Avdeevo - vedi didascalia qui sopra.<br />
<br />
La <b>STATUETTA N.2</b> è alta 12,5 cm. e sembra piuttosto un'opera abbozzata e lasciata incompiuta: i tratti sono intagliati molto rozzamente e la figura è priva di connotazioni femminili, sembrerebbe piuttosto la raffigurazione di una "donna-orso". Avorio di mammuth. Datazione: 23.000 anni.<br />
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STATUETTA N.2 di Avdeevo - vedi didascalia qui sopra.<br />
<br />
La <b>STATUETTA N.3</b> è anch'essa un'opera incompiuta, alta 8 cm., mostra evidenti le tracce degli strumenti di lavorazione. Avorio di mammuth. Datazione: 23.000 anni.<br />
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STATUETTA N.3 di Avdeevo - vedi didascalia qui sopra.<br />
<br />
La <b>STATUETTA N.4</b> viene identificata come una figura MASCHILE; è alta 21 cm. e larga 6 cm. Le sue dimensioni fanno pensare ad un oggetto cultuale da porre su un altare o in una nicchia. Anche questo è lavorato in modo grossolano, e le sue fattezze potrebbero delineare piuttosto un teriantropo: infatti al posto del viso sembra emergere il muso di un orso e sul capo si erge una sporgenza che potrebbe indicare le orecchie dell'animale. A questo soggetto si può forse collegare anche la precedente statuetta n.2. Avorio di mammuth. Datazione: 23.000 anni.<br />
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STATUETTA N.4 di Avdeevo - vedi didascalia qui sopra.<br />
<br />
La <b>STATUETTA N.5 </b> è alta 16 cm., ed è un'opera lavorata molto accuratamente, dalla figura longilinea e, al contempo, formosa, dalla consueta testa "insettiforme", levigata e rifinita nei particolari a tutto tondo. Avorio di mammuth. Datazione: 23.000 anni.<br />
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STATUETTA N.5 di Avdeevo - vedi didascalia qui sopra.<br />
<br />
La <b>STATUETTA N.6</b>, sempre in avorio di mammuth, è alta 9,5 cm.; la testa è stata modellata nel consueto stile insettiforme, decorata a reticoli simili a quelli presenti sul capo della VENERE DI WILLENDORF, e con un incisione profonda all'altezza del mento fino alla nuca, che potrebbe suggerire l'immagine di un serpente piuttosto che quella di un insetto, come generalmente viene definita. La datazione è di 23.000 anni. E se questa iconografia invece, come penso, raffigurasse l'antesignana della SIGNORA DEI SERPENTI, o la DONNA SERPENTE presente in epoca Neolitica e nel culto Minoico? Appurato che ogni iconografia sacra successiva affonda le radici nella spiritualità sciamanica primordiale, possiamo portare ad esempio l'immagine della DEA INSETTO della cultura neolitica VINCA, presente nella zona dei BALCANI in un periodo da 7.000 a 5.000 anni fa.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJw3oaC27J56L0sfEKxekrzgmhYni2An6yamLD_BRxwWWWimL2V7JVtK_JOTqoRwb1JWU8nmzlOKwA5QZwdsePsbIR4z9dfkHEyc-29Fcepwq-CzVuoK4UMFFycsKBVVx9uXL0sV8dFvYo/s1600/6%2529avdeevo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="430" data-original-width="400" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJw3oaC27J56L0sfEKxekrzgmhYni2An6yamLD_BRxwWWWimL2V7JVtK_JOTqoRwb1JWU8nmzlOKwA5QZwdsePsbIR4z9dfkHEyc-29Fcepwq-CzVuoK4UMFFycsKBVVx9uXL0sV8dFvYo/s320/6%2529avdeevo.jpg" width="297" /></a></div>
STATUETTA N.6 di Avdeevo - vedi didascalia qui sopra.<br />
<br />
La <b>STATUETTA N.7</b> è alta 9 cm., in avorio di mammuth. Rappresenta una figura femminile molto formosa, dalle spalle leggermente contratte e fianchi larghi. Presenta il solito aspetto insettiforme (o serpentiforme?) del capo, e a guardarla di profilo si potrebbe quasi intravedere la sinuosità di un cobra. Datazione: 23.000 anni.<br />
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STATUETTA N.7 di Avdeevo - vedi didascalia qui sopra.<br />
<br />
La <b>STATUETTA N.8</b> di AVDEEVO è davvero straordinaria. Sempre modellata in avorio di mammuth, costituisce il frammento di una statuetta di circa 30 cm., ritraente il busto dal collo al pube, dalle fattezze estremamente naturalistiche, con due seni enormi modellati ad altissimo rilievo, pancia rigonfia e due corte braccia con mani appoggiate sui fianchi incise in modo schematico rispetto al resto della figura. Questa, se fosse intera, sarebbe la più grande delle statuine ritrovate nell'area di AVDEEVO.Datazione: 23.000 anni.<br />
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STATUETTA N.8 di Avdeevo - vedi didascalia qui sopra.<br />
<br />
La <b>STATUETTA N.9</b> di AVDEEVO misura 2,7 cm., sempre in avorio di mammuth. Si tratta del frammento di una miniatura, che, viste le dimensioni, risulta di pregevole fattura. Di questa minuscola statuetta è rimasta la parte centrale, costituita da torso, fianchi e gambe fino alle ginocchia. I seni sono piuttosto piatti, la pancia rigonfia, le braccia allungate sull'addome. Datazione: 23.000 anni.<br />
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STATUETTA N.9 di Avdeevo - vedi didascalia qui sopra.<br />
<br />
Seguono elementi frammentari di altre figure femminili: i frammenti di altre 2 statuette in miniatura, fra cui una in pietra "marna", e in più la TESTA (sempre in pietra di marna) di una statuetta più grande, larga 3,8 cm., che presenta una specie di acconciatura spiraliforme e a sezioni come quella della VENERE DI WILLENDORF. <br />
<br />
<b>Altri manufatti del sito paleolitico di Avdeevo</b><br />
<br />
Fra i diversi manufatti vi sono inoltre STATUETTE raffiguranti MAMMUTH, ORSI, CAVALLI...in avorio ed arenaria. Assolutamente insolito, spicca fra gli altri una sorta di BASTONE DI COMANDO, in avorio di mammuth, che termina a forma di falce e sulla cui estremità è raffigurata la testa di un gufo, con occhi affusolati in verticale e l'accenno di due piccole orecchie. Non sono riuscita a trovare ulteriori informazioni su quest'oggetto e sulle sue dimensioni; è comunque probabile si trattasse di uno strumento sciamanico dal grande significato simbolico, datato 23.000 anni.<br />
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FOTO: il cosiddetto "bastone di comando" descritto qui sopra, in avorio di mammut, raffigurante un gufo, dal sito paleolitico di Avdeevo, Russia siberiana; datazione: 23.000 anni.<br />
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FOTO: cucchiaio d'avorio di mammut, dal sito paleolitico di Avdeevo, Russia siberiana. Datazione: circa 23.000 anni.<br />
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FOTO: una testina isolata dal sito paleolitico di Avdeevo, Russia siberiana, frammento di una statuetta scomparsa. Larghezza: 3,8 cm. Pietra marna. Il motivo spiraliforme riproduce probabilmente un copricapo, forse tessuto. E' descritta anche nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: statuetta raffigurante un mammut, in pietra arenaria. Lunghezza: circa 4 cm., dal sito paleolitico di Avdeevo, Russia siberiana. Datazione: 23.000 anni. <br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO KOSTENKI-BORSHEVO SULLE SPONDE DEL FIUME DON</b><br />
<br />
KOSTENKI BORSHEVO non è un insediamento circoscritto, ma una grande area di 30 chilometri quadrati, in cui sono venuti alla luce reperti del Paleolitico da 40.000 a 20.000 anni fa. Si trova sulla riva occidentale del fiume DON, nei pressi degli ominimi villaggi russi KOSTENKI e BORSHEVO. I primi scavi risalgono al 1879, ad opera di IVAN S. POLYAKOV (1844–1887), ma il sito era conosciuto per i suoi sporadici ritrovamenti fin dal XVIII secolo. Gli stanziamenti paleolitici identificati sono 4: ALEXANDROVSKAJA, MARKINA GORA, TELMANSKAJA ed il più importante KOSTENKI. In questa zona sono state scoperte circa 13 VENERI, tra frammenti e figure intere, ATTREZZI DI SELCE, MANUFATTI D'OSSO, una grande quantità di OSSA DI MAMMUTH che erano servite da supporto alle abitazioni, poi ricoperte di pelli animali. In questa grande area sono emerse le strutture di almeno 20 VILLAGGI PALEOLITICI. <br />
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FOTO: lo scenario naturale sulle rive del fiume Don, nei pressi dei villaggi Kostenki e Borshevo, in Russia, dove si trova la grande area di 30 km. quadrati in cui sono venuti alla luce reperti del Paleolitico Superiore e le tracce di 20 villaggi datati da 40.000 a 20.000 anni fa.<br />
<br />
La vegetazione che ricopriva il paesaggio 30.000 anni fa, nell'Era Glaciale, era costituita da ABETI, PIOPPI, LARICI e SALICI. Il clima, tuttavia, circa 30.000 anni fa era molto meno freddo di quel che è oggi in quelle regioni, e i nostri antenati vivevano immersi in un ambiente naturale tipico della tundra, in cui non mancava alcun tipo di selvaggina e viveri di ogni genere. Nella zona denominata KOSTENKI XIV (Markina Gora) è stata scoperta la SEPOLTURA di un giovane UOMO datata 37.000 anni fa. Si tratta di un CACCIATORE sui 25 anni, inumato nella consueta posizione rannicchiata, e successivamente ricoperto di OCRA ROSSA, come quasi tutti i corpi rinvenuti in tombe d'epoca paleolitica. La tomba era delimitata da ossa di mammuth, e in essa è stato scoperto lo scheletro intero del CACCIATORE, il cui cranio, in buone condizioni, mostra una dentatura sana e uno smalto bianchissimo. L'UOMO venne inumato con il suo corredo di monili di CONCHIGLIE e DENTI di animale. Nella zona denominata KOSTENKI II è stata trovata una SECONDA SEPOLTURA, di un uomo di circa 50 anni, anch'esso sepolto con corredo, la cui ricostruzione rivela una faccia ampia con fronte stretta. La zona KOSTENKI I è invece interessante per le sue stratificazioni che comprendono un'epoca da 40.000 anni fa fino al Paleolitico Superiore che mostra reperti di una cultura denominata PAVLOVIANA, perchè simile nello stile ai ritrovamenti dello stesso periodo effettuati nell'area di PAVLOV, in MORAVIA (Rep.Ceca).<br />
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FOTO: ricostruzione dei due teschi delle sepolture sopra descritte dal sito paleolitico di Kostenki, Russia, valle del Don. Le rispettive sepolture risalgono a circa 37.000 anni fa.<br />
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<b>La cenere del vulcano campano sui reperti di Kostenki</b></div>
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Alcuni reperti del sito paleolitico di KOSTENKI sono stati ricoperti dalla cenere scaturita da un'eruzione del vulcano ARCHIFLEGREO, della caldera dei CAMPI FLEGREI, a ovest del Vesuvio; questa eruzione è avvenuta 45.000 anni fa ed è considerata una delle più grandi della storia. La sua presenza attesta la frequentazione umana di questo sito a prima di 45.000 anni fa.<br />
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<b>La tomba del cacciatore di Kostenki svela il più antico DNA europeo</b><br />
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Nel 1954, in uno degli stanziamenti di KOSTENKI, MARKINA GORA, fu scoperta la famosa TOMBA DEL CACCIATORE, accennata nel paragrafo precedente: un giovane uomo sui 20 o 25 anni, alto 1 metro e 60 cm.; lo scheletro era in perfette condizioni e datato 37.000 anni. La sepoltura era di forma ovale e il ragazzo vi fu riposto in posizione fetale: caratteristica comune dei corpi inumati nelle tombe paleolitiche, così come l'OCRA ROSSA con cui il defunto venne ricoperto. Il suo cranio, in perfette condizioni, presenta una mandibola forte, il profilo abbastanza equilibrato, non molto prognato. I denti sono sanissimi, lo smalto perfettamente bianco; il cranio dolicocefalo. Il primo ad esaminare lo scheletro fu l'archeologo e antropologo sovietico MICHAIL GERASIMOV (1907-1970) nei primi del '900, ed il busto da lui modellato sulla base delle misure antropometriche del cranio, ritrae un individuo dalle fattezze ibride: ne emergono sembianze che potrebbero essere riferibili a gruppi razziali della regione austro-melanesiana. Nell'autunno del 2015, il Dipartimento di antropologia del Museo di antropologia e etnografia di Pietro il Grande, in collaborazione con il Laboratorio di Genetica dell'Università di Copenhagen, sotto la guida del genetista danese ESKE WILLERSLEV, si è riusciti ad estrarre l'antichissimo DNA ed analizzarne i dati. Il genoma dell'uomo di KOSTENKI indica un considerevole grado di somiglianza con quello della popolazione mesolitica del Nord Europa, ed è risultato appartenere all'aplogruppo U2 del DNA mitocondriale. Questo contraddice inevitabilmente la precedente ipotesi secondo la quale l'UOMO DI KOSTENKI sarebbe appartenuto al gruppo genetico della regione australo-melanesiana. L'aplogruppo è costituito da gruppi di varianti alleliche lungo un segmento cromosomico, che vengono ereditate assieme per via matrilineare.<br />
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FOTO: lo scheletro del giovane cacciatore di Kostenki vissuto 37.000 anni fa, riposto nella tradizionale posizione fetale. Dal sito paleolitico di Kostenki, Russia, valle del fiume Don.<br />
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FOTO: ricostruzione forense del volto del giovane cacciatore di Kostenki ad opera dell'antropologo sovietico Michail Gerasimov. Questa ricostruzione risale ai primi del '900 ed è basata sulle misure antropometriche del cranio che svelano caratteristiche ibride. Datazione: 37.000 anni.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgClqOXISl6AgCJWdLthgkl0Uh8hjwnJHYjLAix5LNA2-G3Ya5_5Xhr26sScVRA_ktN-FbUqLEhH1nYve2CTlkRL_aYe48rDBUsOqpIAvHXvRDQYiyt-vIvrR8-tqQEko9ov3sx3KWOdUxO/s1600/evropejskij_papuas_01_474.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="336" data-original-width="474" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgClqOXISl6AgCJWdLthgkl0Uh8hjwnJHYjLAix5LNA2-G3Ya5_5Xhr26sScVRA_ktN-FbUqLEhH1nYve2CTlkRL_aYe48rDBUsOqpIAvHXvRDQYiyt-vIvrR8-tqQEko9ov3sx3KWOdUxO/s320/evropejskij_papuas_01_474.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: prospettive del cranio del giovane cacciatore vissuto 37.000 anni fa, dalla sepoltura di Kostenki, Russia, valle del Don.<br />
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FOTO: questa è una nuova ricostruzione del volto dell'uomo di Kostenki riprodotto nelle foto precedenti, esposta al Museo di Kostenki, e segue l'indirizzo delle nuove rivelazioni scaturite dalle analisi del DNA che lo collegano al gruppo genetico delle popolazioni mesolitiche del nord Europa.<br />
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<b>Le 13 statuette femminili, o"Veneri", di Kostenki</b><br />
<br />
<b>ATTENZIONE</b>: la numerazione delle statuette è opera mia per agevolare la consultazione delle foto in questo post e non corrisponde a nessun catalogo ufficiale)<br />
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La <b>STATUETTA N.1</b> di KOSTENKI: è il frammento di un manufatto di pietra calcarea di dimensioni insolite per quel che riguarda le Veneri paleolitiche, perchè solo la pancia e una piccola porzione delle gambe (tutto ciò che ne è rimasto) misura 13,5 cm. Le forme sono di ottima fattura, perfettamente levigate ed estremamente naturalistiche: ritraggono un corpo femminile, dalla pancia rigonfia, presumibilmente gravida, l'ombelico sporgente, la zona pubica è modellata con grande finezza. La parte posteriore raggiunge un realismo e una raffinatezza tale da sembrare una scultura ellenistica, opera che sicuramente è nata dalle mani di un artista geniale. Le mani piccolissime sono appoggiate sull'addome e sembrano legate fra loro dalla consueta decorazione a nastro percorso da linee verticali. Datazione: 25.000 anni.<br />
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STATUETTA N.1 - lato anteriore - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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STATUETTA N.1 - lato posteriore - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.2</b> di KOSTENKI: la figura femminile è lavorata in avorio di mammuth; alta 11,4 cm., i suoi piedi sono posizionati in modo da formare un foro per essere usata come ciondolo. E' pressochè integra, tranne un seno scheggiato. Sul capo reca quella che l'artista cecoslovacco LIBOR BALAK interpreta come una cuffia, e rappresenta un clichè tradizionale dell'arte paleolitica, ne è un esempio la VENERE DI WILLENDORF. Come per quest'ultima, il viso della presente statuetta di KOSTENKI è assente, interamente coperto dall'ornamento sul suo capo che assume il consueto aspetto insettiforme, con collo lungo e spalle piatte rispetto alla parte centrale del corpo dalle forme abbondanti. Datazione: 25.000 anni.<br />
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STATUETTA N.2 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.3</b> di KOSTENKI, in avorio di mammuth, questa figura femminile è priva della testa e le gambe sono spezzate sotto le ginocchia. Nonostante le sue piccole dimensioni di appena 9 cm. è lavorata con estrema raffinatezza e minuzia di particolari, nonchè grande naturalismo: le sue forme sono morbide ed armoniose, opera di un grande artista. Sopra i seni reca la tipica decorazione nastriforme, percorsa da tacche oblique, che segue sul lato opposto della schiena. Datazione: 25.000 anni.<br />
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STATUETTA N.3 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.4</b> di KOSTENKI, alta circa 9 cm., anch'essa in avorio di mammuth, superbamente lavorata, priva di testa e della parte inferiore delle gambe. Datazione: 25.000 anni.<br />
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STATUETTA N.4 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.5</b> di KOSTENKI, in avorio di mammuth, è alta 16 cm. Ammaccata e con una profonda crepa sul lato posteriore, il lato anteriore è in buone condizioni, con forme rotondeggianti e molto naturalistiche, seni enormi, fianchi larghi, ventre prominente ed il tradizionale nastro decorativo sopra il petto che scorre fino alla schiena. Datazione: 25.000 anni.<br />
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STATUETTA N.5 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra<br />
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La<b> STATUETTA N.6</b> di KOSTENKI, in avorio di mammuth, la figura femminile è davvero malconcia, ed è un gran peccato perchè unica nel suo genere: tutto il suo corpo era adorno di monili e tracce di vestiario, purtroppo visibili solo frammentariamente. L'immagine era stata interamente dipinta con pigmento nero, e appena uscita dalle mani dell'artista deve aver avuto un aspetto spettacolare ed estremamente raffinato. E' priva di testa e della parte inferiore delle gambe e ciò che ne rimane misura circa 20 cm. Datazione: 25.000 anni. <br />
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STATUETTA N.6 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.7</b> di KOSTENKI, in pietra calcarea, presenta un aspetto ricorrente nell'arte paleolitica, che può essere ricondotto ad un ibrido donna-orso o comunque a una figura teriantropica. Dato che non vi è materiale disponibile per modellare i seni, questo potrebbe escludere l'ipotesi di un'opera incompiuta. Datazione: 25.000 anni. <br />
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STATUETTA N.7 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.8</b> di KOSTENKI in avorio di mammut presenta anch'essa un aspetto incompiuto, come la precedente, ma fra le ipotesi si potrebbe aggiungere quella di un pezzo di prova, successivamente scartato dall'artista. Datazione: 25.000 anni. <br />
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STATUETTA N.8 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.9 </b>di KOSTENKI, in avorio di mammuth, alta 14 cm., ha una forma davvero singolare: fianchi e ventre sono gonfi e di una rotondità estrema, i seni non sono pieni come quelli delle precedenti figure, le braccia sono minuscole ed appoggiate sul ventre. La testa sembra portare una pettinatura a caschetto, con linee verticali, sotto la quale sembra di intravvedere i tratti incerti di un viso, o forse si tratta di semplici ammaccature. Datazione: 25.000 anni.<br />
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STATUETTA N.9 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.10</b> di KOSTENKI, sulle cui dimensioni non mi sono potuta informare, ma alta presumibilmente come le altre precedenti dello stesso genere, è ricavata da una zanna di mammuth; la testa è nel tradizionale stile insettiforme, i seni sono abbondanti e lo stesso vale per fianchi e ventre, anche se non esagerati. Le gambe sono intere, corte, ginocchia unite e piedi separati. Datazione: 25.000 anni.<br />
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STATUETTA N.10 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.11</b> di KOSTENKI è scolpita in pietra marna; il corpo femminile è parziale, privo di testa e gambe, è alto 6 cm. ed è stato trovato in una stratificazione del terreno corrispondente a circa 23.000 anni fa. <br />
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STATUETTA N.11 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.12</b> di KOSTENKI, simile a quella precedente, è stata scolpita in pietra marna; misura circa 6 cm, ed è datata anch'essa circa 23.000 anni. E' priva di gambe e testa, che si presume siano state deliberatamente spezzate, forse nell'ambito di un misterioso rituale. <br />
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STATUETTA N.12 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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La <b>STATUETTA N.13</b> è senz'altro una delle opere più pregevoli, non solo nella zona di KOSTENKI, ma per quel che riguarda tutta l'arte mobiliare paleolitica. E' alta 10,2 cm. e realizzata in pietra marna. Si presenta pressochè integra nelle sue sembianze estremamente naturalistiche, modellate con estrema perizia nella morbidezza delle forme, abbondanti ma, allo stesso tempo, assai armoniose; si può dire che la forma dei fianchi alti ricorda vagamente la statuaria greca. Il lato posteriore è assolutamente realistico: il nastro a linee verticali che adorna il petto scorre dietro la schiena ed è sorretto da un paio di spalline rese con lo stesso stile. La testa è "alla Willendorf", con quello che sembra un tradizionale copricapo illustrato anche dalle ricostruzioni dell'artista cecoslovacco LIBOR BALAK; come al solito, il volto rimane occultato e misterioso. La datazione è di 23.000 anni.<br />
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STATUETTA N. 13 - da Kostenki - vedi didascalia qui sopra.<br />
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<b>Grande testa di Venere da Kostenki, denominata "palla da golf"</b><br />
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Una testa in pietra calcarea, larga 9,5 cm., raffigurante un motivo a spirale, è emersa dagli scavi archeologici di KOSTENKI assieme a molti altri piccoli frammenti della statua intera, che non si è potuta ricomporre. Si tratta del più grande particolare di statua paleolitica finora conosciuto, e la figura intera doveva essere di notevoli dimensioni, tanto da far pensare che non appartenesse all'ambito dell'arte mobiliare, ma fosse invece un oggetto di grande valore destinato ad essere riposto in qualche area cultuale, o comunque un luogo fisso. Il motivo spiraliforme percorso da linee verticali suggerisce l'ipotesi della cuffia tessuta, come illustrato da LIBOR BALAK per la VENERE DI WILLENDORF, piuttosto che un tipo di acconciatura. Infatti il motivo spiraliforme è lo stesso istoriato sulla testa della VENERE DI WILLENDORF. Datazione: intorno ai 23.000 anni.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpBxjEwqp3Mak2Xf2z2NVYXreq9xKM5x_2xoh79o_fyn-RCXLqlznsXmqPxz5-2xFf-jD2kiWU_mDICdVlgnWsCT_KY7Dixf4GbGsZUcYHtqvdekWvZGsQr_b0updZ_AT-PH0Ia7i1OXDr/s1600/golfballhead.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="585" data-original-width="1038" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpBxjEwqp3Mak2Xf2z2NVYXreq9xKM5x_2xoh79o_fyn-RCXLqlznsXmqPxz5-2xFf-jD2kiWU_mDICdVlgnWsCT_KY7Dixf4GbGsZUcYHtqvdekWvZGsQr_b0updZ_AT-PH0Ia7i1OXDr/s320/golfballhead.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: testa in pietra calcarea, facente parte di una scultura di grandi dimensioni perduta, dal sito paleolitico di Kostenki, descritta nel paragrafo qui sopra. Datata 23.000 anni.<br />
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<b>La figura maschile del sito paleolitico di Kostenki</b><br />
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Una statuetta in avorio di mammuth, simile all'etrusca "ombra della sera", affusolata e priva di particolari identificativi. Non ho trovato fonti riguardo le dimensioni del soggetto. La testa è resa con una semplice protuberanza, le braccia sono stese lungo i fianchi. Datazione: 23.000 anni.<br />
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FOTO: figurina maschile in avorio di mammut, dal sito paleolitico di Kostenki, Russia, datata 23.000 anni.<br />
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<b>Altri manufatti da Kostenki</b><br />
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Oltre alle affascinanti Veneri, dalle stratificazioni del sito paleolitico di KOSTENKI sono emerse anche diverse TESTINE di ANIMALI in AVORIO, piccole SCULTURE in calcare raffiguranti animali come mammuth, orsi, ecc...oltre a SPATOLE D'AVORIO, DIADEMI, e uno splendido BRACCIALE d'avorio di mammuth.<br />
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FOTO: bracciale d'avorio di mammuth dal sito paleolitico di Kostenki. Datazione: 25.000 anni.<br />
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FOTO: testa di leone delle caverne, dal sito paleolitico di Kostenki (Russia).
Alto 1,5 cm. Materiale: calcare gessoso. Età: 25.000 anni. L'artista è
riuscito a modellare con grande realismo e vivacità questo manufatto (di
cui manca il resto della figura) in dimensioni ridottissime.<br />
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FOTO: testina di orso in avorio di mammut, dal sito paleolitico di Kostenki, Russia. Non ho potuto informarmi circa le dimensioni precise di quest'opera, che si presume siano minuscole, più o meno come quelle della testa di leone nella precedente foto. Datazione: circa 25.000 anni.<br />
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Kostenki: le aree abitative del sito paleolitico<br />
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Nell'area archeologica del Paleolitico Superiore KOSTENKI BORSHEVO sono emerse generalmente due tipologie di abitazione, datate 23.000 anni: rotonde e dal diametro di 5 o 6 metri, e grandi strutture allungate di circa 35 x 15 metri, delle quali lo storico e archeologo sovietico PYOTR PETROVICH EFIMENKO (1884 - 1969) descrisse la planimetria, dal perimetro rettangolare con angoli arrotondati.</div>
<br />
Nel 1936, nell'area denominata KOSTENKI I, sono stati scoperti i resti di una grande abitazione ovale che misurava 15 x 36 metri, all'interno della quale sono venuti alla luce numerosi attrezzi e manufatti. All'interno di questo enorme capanno sono presenti nove "pozzi", o affossamenti, accanto all'area del focolare, e sedici simili nel perimetro della struttura. Altre piccole fosse furono scavate sul pavimento, evidentemente anch'esse con la funzione di deposito.<br />
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FOTO: ricostruzione nel parco archeologico delle abitazioni sorrette da grosse ossa e zanne di mammut dell'accampamento paleolitico di Kostenki, Russia, valle del fiume Don.<br />
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Nella zona detta KOSTENKI IV (scoperta nel 1937 dall'archeologo sovietico ALEKSANDR ROGATCHEV (1912-1984) sono stati trovati due avvallamenti, di 6 metri di diametro, che facevano parte di due abitazioni presumibilmente più grandi; in una di queste abitazioni sono stati identificati 8 pozzi sul pavimento, dov'era accumulata la cenere; altri servivano da depositi. Il perimetro delle abitazioni era ricoperto con lastre d'arenaria per isolare il pavimento dall'umidità del terreno. In una zona più a valle dell'area KOSTENKI IV è stata scoperta una grande abitazione di 33 metri di lunghezza e larga 5 metri; sul alto sud ne venne trovata un'altra di 17 x 5 metri, posizionata su un pendio per evitare infiltrazioni di umidità e far defluire l'acqua piovana. La prima struttura è divisa in tre sezioni, i camini si trovano lungo l'asse centrale della struttura, che dev'essere stata coperta da un tetto a spiovente. L'ancoraggio del tetto e delle pareti era costituito da pali di legno infilati in profondità nel terreno, e legati saldamente alle travature. In queste abitazioni si mangiava, si dormiva e si eseguivano lavori artigianali di vario tipo. La seconda abitazione era anch'essa divisa in tre sezioni, con 9 camini, 3 pozzi per cucinare, e altre 25 più piccole fossette nel terreno. ALEKSANDR ROGATCHEV (1912-1984) ipotizzò che le strutture più grandi fossero utilizzate per curare i malati, ma non ci sono prove di questo. Probabilmente, invece, esse erano dei grandi laboratori dove gli abitanti si riunivano per creare opere artistiche, strumenti e condividere le proprie esperienze.<br />
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FOTO: esempio di come vennero interrate le abitazioni del villaggio paleolitico di Kostenki, le cui tracce risalgono a circa 25.000 anni fa. Questo particolare sistema era adottato allo scopo di fornire maggiore riparo dal freddo intenso di quell'epoca. <br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO DI SUNGIR IN RUSSIA</b><br />
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<b>Generalità</b>:<br />
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L'insediamento paleolitico di SUNGIR, datato 34.000 anni, è situato vicino alle sponde del fiume KLYAZMA, a circa 200 Km. a nord-est di MOSCA, nei pressi della città di VLADIMIR. E' uno dei siti archeologici più ricchi di informazioni e testimonianze sui nostri antenati e sulla cultura ancestrale al mondo. Dal 1957 al 1964 sono stati esplorati 1500 km. quadrati di terreno. Gli studiosi ritengono che il sito fosse stagionalmente frequentato per un periodo di almeno 3000 anni. Il ricco giacimento di MANUFATTI ARTISTICI, SEPOLTURE umane, STRUMENTI, ABITAZIONI e molto altro venne scoperto nel 1955, casualmente, durante lavori di scavo per altri scopi. Al dissotterramento dell'area archeologica e all'idagine del sito partecipò un team internazionale di studiosi, fra cui l'Accademia delle Scienze russa, l'Università di Groningen (Olanda), l'Università di Oxford (Inghilterra) e l'Università dell'Arizona (Stati Uniti). Si tratta di un COMPLESSO ABITATIVO stagionale, e ciò si evince dai resti delle capanne innalzate in modo superficiale; la sua datazione a 34.000 anni fa lo colloca nel periodo Interpleniglaciale Wurmiano, durante il quale, da 40.000 a 30.000 anni fa, le condizioni climatiche divennero meno rigide in tutta la regione eurasiatica, per cui si verificò una temporanea riduzione del Permafrost (o terreno congelato) della durata di 10 millenni, con conseguente aumento della vegetazione, delle foreste, delle varietà di animali e delle precipitazioni piovose: un lungo periodo edenico. Le TOMBE scoperte nel sito di SUNGIR sono tre (3), oltre a un cranio scoperto isolatamente, ricoperto anch'esso d'ocra.<br />
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FOTO: Sito paleolitico di Sungir risalente a 34.000 anni fa, mappa. Si trova nei pressi della città di Vladimir, nella regione di Mosca. <br />
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Le 3 tombe paleolitiche di SUNGIR risalgono a 34.000 anni fa. In totale sarebbero almeno 10 o più gli individui, fra uomini e donne, sepolti in questo sito, ma soltanto 3 sono gli scheletri in condizioni abbastanza identificabili, più un teschio isolato.<br />
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<b>La I tomba (tomba dll'uomo di Sungir)</b><br />
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Nella I tomba di SUNGIR, scoperta nel 1964, è stato inumato un uomo adulto di circa 40 anni, alto 180 cm., robusto e dalle ossa marcate da muscoli potentissimi, ricoperto da migliaia di PERLINE lavorate in avorio, COLLANE di denti di volpe, BRACCIALI, una lamina di SCISTO traforata e altri oggetti di avorio e osso; le PERLINE d'avorio traforate erano applicate su abiti sontuosi di pelle, ma forse anche tessuti dato il ritrovamento in molti siti europei di quelle che sembrano rondelle usate come pesi per la tessitura anche in epoca neolitica. Esperimenti pratici hanno confermato che la creazione di una singola perlina avrebbe richiesto più di un'ora, e dunque più di 3000 ore di lavoro sono state impiegate per la fabbricazione del corredo dell'UOMO DI SUNGIR, e 5000 per il corredo più ricco dei FANCIULLI della II tomba. Gli avambracci dell'UOMO erano stretti da 25 BRACCIALI in avorio, ottenuti dal taglio longitudinale di alcune zanne di mammuth, in modo che potessero assumere una piegatura circolare, alcune recano tracce di vernice nera, una di esse era posta al collo e tutte erano state forate alle estremità; su alcuni punti si notano ancora le pennellate della pittura. Sulla testa reca uno spesso coronamento di perle d'avorio che dovevano essere applicate su un copricapo di pelle, come illustrato da LIBOR BALAK (artista e ricercatore cecoslovacco). Sul petto è stato trovato un CIONDOLO a forma di CAVALLO STILIZZATO, sempre in avorio di mammuth.<br />
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FOTO: sepoltura dell'uomo di Sungir, risalente a 34.000 anni fa, descritta nel paragrafo qui sopra. Si può notare i resti del ricco corredo con cui fu inumato. Il corpo è, in questo caso, disteso e non nella consueta posizione fetale tipica del Paleolitico Superiore, tradizione che si è protratta fino al Neolitico.<br />
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FOTO: prospettive dell'uomo di Sungir (Mosca, Russia), vissuto 34.000 anni fa, descritto nel paragrafo qui sopra. <br />
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FOTO: ricostruzione dell'uomo di Sungir sopra descritto, opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak, e di come le migliaia di perline trovate nella sua tomba dovevano essere cucite sugli abiti.<br />
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FOTO: il cavallo stilizzato scoperto nella tomba dell'uomo di Sungir, lungo 15 cm. circa, in avorio di mammut. Datazione: 34.000 anni.<br />
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FOTO: rondelle d'avorio di mammut, dalla tomba dell'uomo di Sungir. Venivano probabilmente montate su lance di legno e nei fori vi erano forse inseriti ornamenti di piume. Datazione: 34.000 anni.<br />
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FOTO: un'altra ricostruzione del vestiario dell'uomo di Sungir, descritto nel paragrafo qui sopra. Datazione: 34.000 anni.<br />
<br />
<b>La II tomba (Tomba dei Fanciulli di Sungir)</b><br />
<br />
Nella II tomba di SUNGIR sono stati sepolti due FANCIULLI, dall'età compresa fra i 13 e 10 anni, orientati in maniera opposta e con le teste ravvicinate. Dobbiamo ricordare riguardo a ciò un manufatto scoperto nel sito paleoltico di GAGARINO, che ritrae due figure in direzioni opposte e unite dalla testa proprio come i suddetti FANCIULLI. I bambini, dall'analisi della struttura scheletrica, sembrano essere stati affetti da grave disabilità fisica, tanto da essere costretti a non potersi muovere dal loro giaciglio. La loro sepoltura è senz'altro la più sfarzosa rispetto alle altre: migliaia di PERLE d'avorio applicate sugli abiti polverizzati dal tempo, BRACCIALI, ANELLI sempre in avorio di mammuth, collane di DENTI DI VOLPE, ASTE decorate e punte di LANCIA erano poste al loro fianco. I corpi sono stati tradizionalmente cosparsi di OCRA ROSSA. I ricercatori hanno affermato: <br />
<br />
"In effetti, nel Paleolitico medio-alto, gli individui con marcate anomalie dello sviluppo o degenerative sono relativamente comuni nei documenti di sepoltura, rappresentando un terzo degli individui sufficientemente ben conservati".<br />
<br />
Eppure non era cosa comune ricevere un'inumazione tanto sfarzosa durante il Paleolitico. Sono state scoperte diverse tombe paleolitiche con persone affette da disabilità o malattie degenerative, le quali hanno sempre ricevuto sepolture grandiose. Il prof.LAWRENCE GUY STRAUS del Dipartimento di Antropologia del New Mexico, afferma a Live Science:<br />
<br />
"La scoperta mostra che non è stato necessario essere un grande cacciatore maschio adulto per ottenere una sepoltura eccezionale durante il Paleolitico medio-alto. In questo caso, gli adolescenti - persone con disabilità o patologie che avrebbero limitato il loro pieno funzionamento - stanno ricevendo un trattamento straordinario".<br />
<br />
Il fatto che questo fenomeno ci sorprenda, deriva dalla mentalità utilitaristica da cui siamo pervasi da ormai troppo tempo, il cui parossismo si è verificato proprio in questi ultimi secoli, ma nella visione del mondo primordiale (possiamo portare ad esempio gli attuali strascichi di culture ancestrali presenti in tutto il mondo) nascere con qualche forma di disabilità fisica, o comunque con caratteristiche insolite, è da sempre considerato un richiamo alla vocazione sciamanica. Nella visione unitaria dell'universo della cultura primordiale non sussiste il concetto di "disgrazia", ma di "lezione", e non esiste rifiuto verso qualche manifestazione fuori dalla norma dell'esistenza, ma tutto viene recepito come un messaggio, un "segno" in qualche modo utile a raggiungere uno scopo prestabilito del destino universale, che lo Sciamano deve comprendere nella consapevolezza che tutto accade per una ragione, anche se imperscrutabile. Avendo perso questa visione unitaria del cosmo, ed il contatto stesso con la realtà, noi ci chiediamo come mai forti cacciatori, "utili" alla comunità, venissero sepolti in modo decisamente meno sfarzoso rispetto ad individui deboli e malati, seguendo la logica opportunistica degli uomini piccoli che la nostra civiltà non ancora realizzata ha prodotto. Una "via sciamanica" potrebbe essere descritta, ad esempio, nel racconto biblico di GIOBBE e delle disavventure ch'egli dovette comprendere ed accettare per mettere alla prova la propria fede. Per fare un esempio a noi contemporaneo possiamo citare lo sciamano siberiano VALENTIN KHAGDAEV, nato con sei dita e perciò considerato fin da bambino come un prescelto; oppure le ITAKO, donne cieche che in GIAPPONE sono considerate veggenti e medium sul filo di una tradizione sciamanica d'origine preistorica: in sostanza, ogni menomazione fisica, se giustamente iterpretata, viene compensata con doti psichiche particolari. Ad esempio: nella società moderna l'epilessia è considerata un serio problema, presso i NATIVI AMERICANI essa è interpretata come una chiamata sciamanica e un mezzo per raggiungere la visione: non è un problema, ma un'opportunità. Peraltro anche la zoppia, la gobba e a sordità sono tradizionalmente considerate chiamate sciamaniche. In più: presso le popolazioni indigene del SUD EST ASIATICO l'impotenza e la sterilità sono considerate richiami alla vocazione: l'energia di ciò che la Natura nega, può essere impiegata e sviluppata sotto altre forme mediante nuove potenzialità; se l'individuo si rifiuta di riconoscere e scoprire queste potenzialità, la sua condizione assume il valore di una patologia. Tutto il cosmo, dunque, risulta essere in perfetto equilibrio. <br />
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Assolutamente forzosa ed ideologica (forse nemmeno da prendere in considerazione) appare anche l'interpretazione di alcuni studiosi, che vorrebbero gli individui sepolti in tombe più sfarzose come appartenenti a "presunti" ceti sociali superiori, ignorando il fatto che una società complessa di prim'ordine dev'essere fondata sul merito individuale, come più volte ribadito, non su privilegi ereditari (che appartengono, piuttosto, ad un livello intermedio e barbaro di civiltà). La sepoltura dei FANCIULLI si trovava a 3 metri di distanza da quella dell'UOMO e della DONNA sovrapposte. Fra gli spazi che separavano queste tre, sono stati scoperti un femore e pochi frammenti di un altra persona denominati Sungir7 e Sungir8.<br />
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FOTO: la tomba dei fanciulli di Sungir, sepolti uniti dalla testa con un corredo sfarzoso di monili e oggetti ornamentali, descritta nel paragrafo qui sopra. Datazione: 34.000 anni.<br />
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FOTO: ricostruzione di una piccola scultura proveniente dal sito paleolitico di Gagarino, descritto nel prossimo capitolo, in avorio di mammut, lunga 14 cm., che raffigura due corpi stilizzati (presumibilmente un uomo e una donna) uniti per il capo, allo stesso modo in cui sono stati inumati i due bammbini della tomba di Sungir descritta qui sopra. Datazione: circa 23.000 anni. Questa modalità doveva avere un importante significato simbolico, sciamanico ed archetipico.<br />
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FOTO: ricostruzione forense del volto del bambino di circa 10 anni della doppia sepoltura di Sungir, datata 34.000 anni. Russia, regione di Mosca.<br />
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<b>La III tomba (Tomba della donna di Sungir)</b><br />
<br />
Nella III tomba è sepolta una DONNA, anch'essa rivestita di qualche ornamento, scoperta nel 1970. La sepoltura della DONNA si trovava sopra quella dell'UOMO precedentemente descritta, e questa scelta doveva essere collegata a qualche forma rituale. Lo scheletro femminile venne trovato in condizioni di sfacelo, e solo il cranio ha permesso una ricostruzione delle sue fattezze fisiognomiche , dalla mandibola sporgente e l'ossatura relativamente gracile.<br />
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FOTO: ricostruzione forense del volto della donna di Sungir descritta qui sopra, in base alle fattezze del cranio. Datazionedella tomba: 34.000 anni.<br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO DI GAGARINO</b><br />
<br />
Il sito archeologico di GAGARINO è situato nella VALLE DEL DON, in RUSSIA, a nord del sito precedentemente descritto di KOSTENKI, nella provincia di VORONEZ. Vi sono state scoperti casualmente i resti di due abitazioni risalenti a 23.000 anni fa, durante lo scavo di due silos da parte dei contadini locali, avvenuto dal 1926 al 1929. Purtroppo le testimonianze paleolitiche relative all'insediamento sono state in parte incidentalmente distrutte dai lavori eseguiti. Le abitazioni scoperte sono grandi 5 x 4 metri di larghezza e il loro perimetro è ricoperto di lastre di calcare; il pavimento è infossato rispetto al terreno esterno di 40 cm. circa. e la volta era a quei tempi sostenuta da grosse zanne di mammuth. In una delle fosse dell'abitazione sono stati accumulati almeno 600 attrezzi di selce, manufatti d'osso e le famose figurine di VENERI di cui ci occuperemo ora. <br />
<br />
<b>Le Veneri del sito paleolitico di Gagarino</b><br />
<br />
Nell'insediamento paleolitico accanto al villaggio russo di Gagarino, datato 23.000 anni, sono venute alla luce almeno 5 FIGURE UMANE in avorio di mammuth, tra cui 4 VENERI e un manufatto raffigurante due FIGURE DISTESE UNITE DALLA TESTA in direzioni opposte, presumibilmente un uomo e una donna ed è altresì probabile che l'immagine riproduca il rituale simbolico della TOMBA DEI FANCIULLI di SUNGIR, di cui abbiamo trattato nel capitolo precedente.<br />
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FOTO: la doppia figura che riproduce un uomo e una donna uniti dalla testa, lunga 14 cm., in avorio di mammut, datata circa 23.000 anni, dal sito paleolitico di Gagarino, Russia, valle del Don. Come spiegato più sopra, il manufatto riproduce probabilmente un'iconografia tradizionale connessa ad un importante significato simbolico.<br />
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<b>ATTENZIONE</b>: la numerazione delle statuette è opera mia per agevolare la consultazione delle foto in questo post e non corrisponde a nessun catalogo ufficiale)<br />
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La <b>VENERE N.1</b> di GAGARINO è una minuscola figura, di appena 5,8 cm., modellata con incredibile raffinatezza date le dimensioni, in avorio di mammuth. Sulla testa reca lo stesso copricapo tradizionale del Paleolitico Superiore, il volto è, come sempre, inesistente, la testa del tipo detto "insettiforme", la parte centrale del corpo "a ciambella" è abbondante e dalle forme piene e rotondeggianti. Datazione: 23.000 anni.<br />
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VENERE N.1: da Gagarino, descritta qui sopra.<br />
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La <b>VENERE N.2</b> di GAGARINO ha una figura allungata, priva di braccia, dalla testa insettiforme, le forme abbondanti ma allungate, lunghe gambe prive di piedi. E' alta 7,1 cm., in avorio di mammuth. Datazione: 23.000 anni.<br />
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VENERE N.2, longilinea, da Gagarino, descritta qui sopra.<br />
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La <b>VENERE N.3</b> di GAGARINO è senz'altro la più singolare ed impressionante: è alta 12,7 cm. ed il suo aspetto è piuttosto inquietante, con le sue spalle contratte, la testa insettiforme protesa in avanti, le gambe unite a livello delle cosce e separate alle estremità, suggerisce una posa quasi "robotica" e sgraziata rispetto alle altre di dimensioni più piccole. In questo caso i piedi sono integri. Sotto il petto e sotto la pancia reca tracce di vestiario; la grossa testa vista di profilo sembra indossare una pesante maschera. Datazione: 23.000 anni.<br />
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VENERE N.3, da Gagarino, descritta qui sopra.<br />
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La <b>VENERE N.4 </b>di GAGARINO è detta "Venere in preghiera" perchè sembra portare le mani insolitamente giunte. Le braccia sono appoggiate sul petto, le forme abbondanti, sulla testa reca un copricapo o una pettinatura a caschetto. Non sono riuscita ad avere informazioni nè sul materiale (presumibilmente avorio di mammuth) nè sulle dimensioni della statuetta. Datazione: 23.000 anni.<br />
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VENERE N.4, da Gagarino, descritta qui sopra.<br />
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La <b>DOPPIA FIGURA DI GAGARINO</b> è un manufatto d'avorio di mammuth, lungo 14,8 cm., che rappresenta presumibilmente un archetipo mitico, ed è costituito da due corpi (forse un uomo e una donna) uniti dalla testa e posizionati in direzioni opposte. Non è l'unica immagine di questo archetipo risalente all'epoca paleolitica, poichè dev'essere associata alla sepoltura dei FANCIULLI di SUNGIR, che vennero posizionati nello stesso modo, con le teste unite dall'alto e i corpi in direzioni opposte.<br />
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FOTO: prospettive della doppia statuetta di Gagarino, descritta qui sopra. Datazione: 23.000 anni circa.<br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO DI PREDMOSTI NELLA REPUBBLICA CECA</b><br />
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PREDMOSTI è un importantissimo insediamento paleolitico, datato fino a 30.000 anni fa, situato in MORAVIA, nei pressi dell'altrettanto importante stanziamento di BRNO (REPUBBLICA CECA), i cui scavi sono iniziati nel 1884 e si sono protratti fino al 1930. Il sito è diviso in tre zone, ubicate nei pressi di formazioni rocciose calcaree. Purtroppo i preziosi reperti sono stati distrutti o gravemente danneggiati da un incendio durante la II Guerra mondiale, mentre erano custoditi nel castello di MIKULOV. Fu il paleontologo boemo JINDRICH WANKEL (1821-1897) ad occuparsene per primo. Nel corso dei lavori, esattamente nel 1894, venne effettuata una scoperta sensazionale: una serie di TOMBE in cui erano stati inumati 20 individui, ad opera dell'archeologo dilettante K.J. MASKA (non ho trovato ulteriori informazioni su questo ricercatore, di cui ovunque sono riportate solo le iniziali). Nella tomba sono stati trovati sia bambini che persone adulte e anziani. Oltre a questi si aggiungono circa mille resti di altrettanti mammuth e manufatti raffiguranti anche figure umane. Dai numerosi reperti ossei si è scoperto che esistevano già cani addomesticati, che probabilmente servivano d'aiuto nel trasporto o semplicemente da compagnia. Successive indagini sulle scoperte furono proseguite dall'archeologo cecoslovacco KAREL ABSOLON (1877-1960). I ritrovamenti infine vengono conservati al Museo di Brno, che attualmente possiede 20.000 zanne di mammuth. Il particolare più interessante riguardante i mammuth consite nel modo in cui le ossa vennero rtrovate, divise in posti differenti secondo la loro forma: un luogo per le ossa del bacino, uno per le scapole, e via dicendo.<br />
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FOTO: statuette in avorio di mammut dal sito paleolitico di Predmosti, Moravia, Repubblica Ceca. Non ho potuto trovare informazioni relative alle dimensioni di questi manufatti, che devono essere comunque ridotte. Datazione: circa 30.000 anni.<br />
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<b>Le caratteristiche fisiche degli scheletri paleolitici di Predmosti</b><br />
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La scoperta dell'ultimo scheletro di PREDMOSTI risale al 2006. Le caratteristiche fisiognomiche di questa popolazione, dalle analisi antropometriche dei crani e della struttura ossea, viene considerata una via di mezzo fra NEANDERTHAL e CRO-MAGNON: i crani presentano fronte sfuggente e arcata sopraccigliare leggermente crestata, volto prognato, ossatura forte e dolicocefalia; i reperti dimostrano notevole differenza morfologica fra uomini e donne. Tuttavia, l'aspetto fisico di tutti questi individui non si limita ad un unica tipologia, ma da individuo a individuo si presentano diverse caratteristiche non rigorosamente classificabili. 15 scheletri sono stati trovati integri, 5 tombe, invece, contenevano soltanto qualche frammento osseo e mostrano tracce di manomissione successiva.<br />
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FOTO: una vecchia foto dei teschi dell'accampamento paleolitico di Predmosti (Moravia, Repubblica Ceca), descritti qui sopra, andati distrutti in un incendio presso il castello di Mikulov durante la II Guerra Mondiale. Datazione: intorno ai 30.000 anni.<br />
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<b>L'incisione su zanna d'avorio di Predmosti</b><br />
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Il manufatto più importante scoperto nel sito paleolitico di PREDMOSTI è probabilmente l'incisione su zanna di mammuth che raffigura una DONNA CON MASCHERA RITUALE, o una SCIAMANA, alta 15,5 cm., datata al radiocarbonio 28.000 anni. Ma vi è una seconda raffigurazione di questo identico soggetto, scoperta sempre nel sito di PREDMOSTI, della stessa misura e inciso su un ciottolo di calcare. Se ne deduce che rappresenti una determinata entità, un'icona tradizionale, anche se fino ad oggi rimane l'unico soggetto di questo genere catalogato.<br />
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FOTO: incisione su zanna di mammut, dal sito paleolitico di Predmosti (Moravia, Repubblica Ceca), che raffigura una donna che indossa una maschera rituale, alta 15,5 cm., datata 28.000 anni, descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>LA TOMBA DELLO SCIAMANO DI BRNO</b><br />
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BRNO è una città cecoslovacca situata nella regione MORAVIA, alla confluenza dei fiumi SVRATKA e SVITAVA. Nei pressi di questa città, nello scenario della valle fluviale, venne scoperta casualmente, nel 1891, la SEPOLTURA di un uomo (poi denominato l'UOMO DI BRNO) risalente a circa 25.000 anni fa, presa successivamente in esame dal paleontologo ed antropologo ALEKSANDER MAKOVSKY (1833-1908), rettore dell'Università Tedesca di Brno. La tomba è stata classificata come appartenente all'area della cultura cosiddetta PAVOLVIANA, dal sito archeologico di PAVLOV, sempre in MORAVIA, presso il quale sono stati effettuati importanti ritrovamenti di quell'epoca. Lo scheletro è stato tradizionalmente ricoperto di ocra rossa, una pratica rituale e simbolica presente in tutte le sepolture paleolitiche europee. L'uomo è stato sepolto con un ricco corredo di monili in osso, un disco di pietra, centinaia di conchiglie di varie specie, dischi d'avorio di mammuth. <br />
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<b>La statuetta snodabile dello Sciamano di Brno</b><br />
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Ma il ritrovamento più importante consiste nell'eccezionale STATUETTA SNODABILE raffigurante una figura umana maschile non-teriantropica assolutamente rara nell'iconografia paleolitica. La statuetta è modellata in avorio di mammuth, ed è alta 20 cm. Il suo significato simbolico e rituale dev'essere stato molto importante, verosimilmente potrebbe essere stata la rappresentazione del "doppio", o dell'anima del defunto, ed essere antesignano delle raffigurazioni del KA egizio.<br />
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FOTO: la statuetta snodabile dalla sepoltura dello Sciamano di Brno (Moravia, Repubblica Ceca), in avorio di mammut, risalente a 25.000 anni fa, alta 20 cm., descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: ricostruzione della statuetta di Brno descritta nel paragrafo qui sopra, ad opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak. Datazione: 25.000 anni.<br />
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FOTO: anello di ardesia, largo circa 13 cm., dalla tomba dello Sciamano di Brno. E' possibile che questi oggetti, la cui presenza si estende fino all'epoca neolitica, fossero applicati come ornamento sugli abiti.<br />
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<b>Caratteristiche morfologiche dello scheletro</b><br />
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Le caratteristiche morfologiche del cranio presentano tratti piuttosto arcaici, con arcate sopraccigliari marcate e leggero prognatismo. Il cranio è dolicocefalo e l'analisi dell'intero scheletro indica una corporatura forte con muscolatura possente, ma anche i segni di una grave malattia del periostio, consistente in un'infiammazione ossea che gli rese la vita alquanto penosa. La sua morte è avvenuta all'età di circa 50 anni e tutto lascia pensare ch'egli fosse un personaggio di grande merito e un importante Sciamano presso la sua comunità. <br />
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Per una più approfondita descrizione della TOMBA DELLO SCIAMANO DI BRNO si invita alla consultazione di questo precedente post:<br />
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<a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2019/04/la-statuetta-snodabile-dello-sciamano.html">https://alessia-birri.blogspot.com/2019/04/la-statuetta-snodabile-dello-sciamano.html</a><br />
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FOTO: la calotta cranica fortemente dolicocefala dello sciamano di Brno, descritto nel paragrafo qui sopra. Datazione: 25.000 anni.<br />
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FOTO: i resti della mandibola dello sciamano di Brno, descritto nel paragrafo qui sopra. Datazione: 25.000 anni.<br />
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FOTO: ricostruzione dell'aspetto e degli abiti dello Sciamano di Brno, in un'opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak. Sull'abito sono applicati gli anelli di ardesia scoperti nella tomba.<br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO DI PAVLOV IN MORAVIA</b><br />
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Questo importante giacimento di reperti archeologici risalenti da 29.000 a 25.000 anni fa, situato sulle valli della MORAVIA (Repubblica Ceca), ricopre circa 100 km. quadrati di superficie, e i primi scavi sono stati effettuati nel 1952. Lo stile dei manufatti e la loro comparazione con quelli di altri siti europei ed eurasiatici ha permesso di denominare i ritrovamenti relativi al Paleolitico Superiore, che presentano le caratteristiche di questa cultura, come PAVLOVIANI. La cultura PAVLOVIANA dell'est Europa può essere considerata come l'equivalente della coeva cultura GRAVETTIANA dei PIRENEI e dell'EUROPA centrale, e deve il suo nome alle colline di PAVLOV, alle pendici del monte DEVIN, in MORAVIA, dov'è stata scoperta la massima concentrazione di reperti riguardanti queso ceppo culturale. La CULTURA PAVLOVIANA si estende dalla REPUBBLICA CECA alla POLONIA meridionale, i cui tratti distintivi comprendono la produzione di oggetti e STRUMENTI LITICI, BIFACCIALI, ZAGAGLIE coniche, ZAPPE ricavate da palchi di renna; MONILI, DIADEMI, CIONDOLI e molti manufatti in avorio di mammuth con immagini graffite. Le figure femminili sono quasi simili a quelle del GRAVETTIANO dell'EUROPA centrale e sono accompagnate da un considerevole numero di rappresentazioni schematiche e simboliche. Alcuni motivi ricorrenti nelle incisioni decorative risultano unici e non presenti presso altri ceppi culturali coevi.<br />
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FOTO: ricostruzione di villaggio "pavloviano" riferita all'area archeologica di Pavlov (Moravia, Repubblica Ceca), descritta nel capitolo qui sopra, risalente a 29.000-25.000 anni fa.<br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO DI DOLNI VESTONICE</b><br />
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Siamo sempre in MORAVIA (REPUBBLICA CECA), presso il Comune di DOLNI VESTONICE, vicino alla città di BRNO, nel cui territorio sono stati effettuati fra i più importanti ritrovamenti paleolitici d'EUROPA, con la scoperta di un accampamento risalente a 26.000 anni dal quale sono emersi migliaia di manufatti. I primi scavi sono stati intrapresi nel 1922, e il sito venne idagato lungo il corso di tutto il secolo. Negli anni '90 vengono posti sotto la soprintendenza di PETR SKRDLA, dell'Istituto di Archeologia di Brno. Gli scavi continuano a cura di un progetto internazionale che include il Moravian Gate Project, Accademia delle Scienze di Brno e il McDonald Institute for Archeological Research dll'Università di Cambridge. Si tratta di un accampamento di cacciatori-raccoglitori dell'Epoca glaciale, dove sono venuti alla luce numerosi interessantissimi manufatti in TERRACOTTA, smantellando anche in questo caso la vecchia presunzione secondo la quale solo in epoca Neolitica sarebbe nata la produzione di questo materiale. Ma non è tutto: vi è anche il ritrovamento delle tracce di TESSUTO in fibre vegetali impresso su frammenti di creta, che testimoniano non soltanto l'esistenza dell'arte della TESSITURA, ma un alto livello tecnico in questo settore, in grado di produrre svariati tipi di tessuto molto raffinato, come vedremo nei paragrafi successivi. Ma riguardo alla creazione di oggetti in terracotta decine di migliaia di anni prima di quanto la teoria ufficiale aveva stabilito, vi sono moltissimi altri esempi in tutto il mondo. Ai ritrovamenti di DOLNI VESTONICE si aggiungono monili, COLLANE di denti di volpe e conchiglie. Di assoluta rilevanza la scoperta di una TRIPLA SEPOLTURA, dove vi sono inumati 3 adolescenti, oltre alla famosa VENERE di DOLNI VESTONICE e altri importanti strumenti e ornamenti d'osso e d'avorio. Le prime indagini archeologiche del sito risalgono al 1924, sotto la supervisione dell'archeologo cecoslovacco KAREL ABSOLON (1877-1960). Accanto alla statuetta femminile sono stati trovati numerosi artefatti raffiguranti MAMMUTH, ORSI, CAVALLI, VOLPI, RINOCERONTI LANOSI e una CIVETTA, oltre a più di 2000 sfere di terracotta.<br />
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FOTO: riostruzione dell'accampamento paleolitico di Dolni Vestonice (Moravia, Repubblica Ceca), risalente a 26.000 anni fa. <br />
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<b>La Venere di Dolni Vestonice</b><br />
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La cosiddetta Venere di Dolni Vestonice è una statuetta femminile in terracotta, considerata il più antico manufatto in questo materiale finora venuto alla luce in tutto il mondo, assieme ad altri oggetti in creta emersi nello stesso contesto. E' alta 10,11 cm. ed affiorò da uno strato di cenere nel 1925, divisa in due dalla zona sotto l'ombelico. La sua misteriosa figura nasconde segreti ed immortala gesti che dal lontano passato della sua creazione giungono fino a noi come una fotografia; ad esempio l'impronta digitale di un bambino di circa 7 anni rilevata da una tomografia; sembra ovvio che un bambino, a quel tempo, abbia avuto l'irresistibile tentazione di toccarla prima che la creta fosse giunta a cottura. La sua datazione è di 29.000 anni. L'aspetto di questa statuetta è fra i più enigmatici e unici nel panorama delle raffigurazioni femminili a tutto tondo: la sua testa non è resa nel consueto stile insettiforme dell'epoca (come descritto nel caso delle VENERI trattate nei capitoli precedenti), bensì presenta una postura rigida, priva di separazione fra il capo e il collo, e sembra indossare un cappuccio sul quale si aprono due fessure oblique al posto degli occhi (quella del cappuccio è una mia personale osservazione). La presenza di particolari che ne descrivono il volto, in questo caso gli occhi, è un fatto davvero singolare nel caso di una statuetta paleolitica, simile forse soltanto a quello della VENERE DI BRASSEMPOUY. Le spalle sono leggermente contratte e le braccia si fondono con il corpo. Sopra il capo reca 4 fori, o coppelle ovali, che forse raffigurano qualche ornamento. Il corpo indica una donna matura, in carne, con grossi e pesanti seni a pera, fianchi larghi e quattro segni delle pieghe del grasso sulla schiena, divisa da una profonda insenatura. E' di un colore nero brunito ed è stata cotta con un fuoco all'aria aperta a temperatura non eccessivamente incandescente, ad un massimo di 400 gradi.<br />
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FOTO: prospettive della Venere di Dolni Vestonice (Moravia, Repubblica Ceca), statuetta in terracotta, alta 10,11 cm., descritta nel paragrafo qui sopra. Datazione: 29.000 anni o più.<br />
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FOTO: la parte posteriore della statuetta femminile di Dolni Vestonice, detta "Venere", alta 10,11 cm., in terracotta, descritta nel paragrafo qui sopra. Datazione: 29.000 anni o più.<br />
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<b>Gli altri manufatti di Dolni Vestonice</b><br />
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<b>La statuetta d'avorio che chiameremo "l'osservatore"</b><br />
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Migliaia di manufatti, sia in ceramica che in avorio, sono venuti alla luce nella zona archeologica di DOLNI VESTONICE. Oltre alla più famosa VENERE di DOLNI VESTONICE descritta nel paragrafo precedente, vi è un'altra statuetta in avorio di mammuth, alta 8 cm., datata anch'essa 29.000 anni. Particolare straordinario: questa statuetta ha un volto. Seppure reso in maniera approssimativa, ma non sembra ritrarre un'immagine maschile dalla forma del petto e del corpo. E' davvero unica, sembra quasi un'istantanea di 30.000 anni fa e merita la stessa notorietà della prima. In più: la testa è stata modellata non frontalmente, ma rivolta verso la spalla destra, come se stesse osservando qualcosa lontano; le braccia sono allungate lungo i fianchi con le mani che circondano il pube.<br />
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FOTO: statuetta maschile che ho denominato "l'osservatore" di Dolni Vestonice, in avorio di mammut, alto 8 cm., perchè sembra osservare qualcosa lontano, con la testa piegata di lato. Datazione: 29.000 anni.<br />
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<b>La testa-ritratto d'avorio di Dolni Vestonice</b><br />
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Un'altro straordinario manufatto d'avorio di mammuth da DOLNI VESTONICE è senz'altro il magnifico ritratto, in miniatura, di una donna, alto appena 4,8 cm. ma interessantissimo per i tratti fisiognomici delineati con grande cura, che raffigurano un volto allungato dai lineamenti aggraziati; l'occhio alla nostra sinistra è ben disegnato e al suo interno l'artista ha riprodotto perfino il cerchio dell'iride, mentre quello a destra è asimmetrico e inciso con linee incerte. Il naso è morbido, dritto, leggermente sporgente verso la punta; la bocca delicata. Non vi sono raffigurate le orecchie, nonostante il manufatto sia a tutto tondo, ma sul capo reca un'acconciatura alta, elegante, che sembra trattenuta da uno chignon nella parte superiore. L'effetto è sorprendentemente vivido ed affascinante, un vero e proprio ritratto, simile a quello della VENERE DI BRASSEMPOUY. Datazione: 29.000 anni.<br />
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FOTO: il ritratto in avorio di mammut, altezza 4,8 cm., di una donna con chignon. Dal sito paleolitico di Dolni Vestonice (Moravia, Repubblica Ceca), datato 29.000 anni. Volti asimmetrici come questo facevano parte di un iconografia tradizionale del Paleolitico Superiore, e devono essere forse inclusi nella tipologia del "doppio volto" di cui si potrebbe riferire numerosi esempi, a partire da quello delle maschre di Altamira e di El Yujo, anche se alcuni riconoscono in questo manufatto il ritratto di una persona con il volto deturpato. Datazione: 29.000 anni. Descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>La maschera d'avorio di Dolni Vestonice</b><br />
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L'immagine di una MASCHERA d'avorio di mammuth scoperta a DOLNI VESTONICE è tra i manufatti più enigmatici del Paleolitico Superiore europeo. E' alta appena 4 cm. e dunque si tratta di una miniatura. Sembrerebbe la raffigurazione di un essere mitologico, uno spirito, forse una visione, ma non il ritratto di una persona, perchè i rari esempi di volti umani ritratti nelle statuette a tutto tondo, come la VENERE DI BRASSEMPOUY, o la TESTA D'AVORIO DI DOLNI VESTONICE, descritta nel paragrafo sopra, e diversi altri ancora, mostrano un aspetto più naturalistico e caratterizzato. Datazione: 29.000 anni.<br />
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FOTO: la maschera d'avorio di Dolni Vestonice. Miniatura, cm.4., datata 29.000 anni. Descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: maschera di Dolni Vestonice, descritta nel paragrafo qui sopra. Datazione: 29.000 anni, altezza cm.4.<br />
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<b>La mappa fluviale su zanna di mammut di Dolni Vestonice</b><br />
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Fra i manufatti più straordinari del sito paleolitico di DOLNI VESTONICE non possiamo trascurare quella che gli studiosi hanno ormai identificato come la più antica MAPPA del mondo: è incisa su un'enorme zanna di mammuth e riproduce il percorso del fiume STARA' DYIE assieme alle valli, ai pendii, terrazzamenti e cime rocciose così com'erano 29.000 anni fa. Al centro della scena un piccolo doppio cerchietto potrebbe indicare l'abitazione dei cacciatori. A questo punto non possiamo non ricordare la teoria dello studioso HARRY BOURNE che interpreta simili raffigurazioni astratte sulle pareti delle caverne franco-iberiche dei PIRENEI come MAPPE FLUVIALI; per comprendere meglio la sua teoria leggete il seguente post cliccando sul link, ed eventualmente usando il traduttore automatico di Google:<br />
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<a href="http://thelamplight.ca/schematicoftime/boats.htm">http://thelamplight.ca/schematicoftime/boats.htm </a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrrDX5YC4ONDiTBGgMs6VvhyphenhyphenZck1oluzenSMRQdcZq6Zu3DQMC-3FU3E8emc3d4ubUjD3qHm-1NLxsAx894On1epV1_XLo8JIkh5IPiPvW7gNSIZcfMub9fZzhiAxv3nik4ZLCGUifmkty/s1600/mappa-dolni+vestonice-fiumi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="564" data-original-width="1600" height="112" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrrDX5YC4ONDiTBGgMs6VvhyphenhyphenZck1oluzenSMRQdcZq6Zu3DQMC-3FU3E8emc3d4ubUjD3qHm-1NLxsAx894On1epV1_XLo8JIkh5IPiPvW7gNSIZcfMub9fZzhiAxv3nik4ZLCGUifmkty/s320/mappa-dolni+vestonice-fiumi.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: la mappa fluviale incisa su zanna di mammut, dal sito paleolitico di Dolni Vestonice, descritta nel paragrafo qui sopra. Datazione: 29.000 anni.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfEQ5ZhpFcfZH8pyCs0N078l9MWLsmkc9mmkKssaSKPqUqsFQE4RW_HCHXRBKfNIw-hL1_WSmi4fevOxhBWpbotcCX4Rvevu4uPRkqNmxobgRNDWHjDd5tgsXuFFA9Xcu5rsfgl5BRUMrs/s1600/mappa-dolni+vestonice-schema.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="444" data-original-width="800" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfEQ5ZhpFcfZH8pyCs0N078l9MWLsmkc9mmkKssaSKPqUqsFQE4RW_HCHXRBKfNIw-hL1_WSmi4fevOxhBWpbotcCX4Rvevu4uPRkqNmxobgRNDWHjDd5tgsXuFFA9Xcu5rsfgl5BRUMrs/s320/mappa-dolni+vestonice-schema.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: schema della mappa fluviale su zanna di mammut dal sito paleolitico di Dolni Vestonice, descritta nel paragrafo qui sopra. Datata 29.000 anni.<br />
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<b>Ciondoli, figurine animali e altri oggetti da Dolni Vestonice</b><br />
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I numerosissimi CIONDOLI e STATUETTE ANIMALI rinvenute nel sito di Dolni Vestonice sono opere di grande valore artistico, espresse in modo naturalistico e con una sorprendente vitalità: RINOCERONTI LANOSI, LEONI DELLE CAVERNE, MAMMUTH, BOVIDI, RENNE, perfino uno strano animale interpretato come una DONNOLA, FELINI, ORSI, STAMBECCHI, CAVALLI, VOLPI. Alcune teste di cavallo sono rese in modo stilizzato. Un DISCO DI PIETRA (non ho ottenuto informazioni circa le dimensioni dell'oggetto) simile a molti altri prodotti sia in epoca paleolitica che neolitica. MOLE per frantumare cereali realizzate con ciottoli di fiume.<br />
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FOTO: ciondolo in avorio di mammut, altezza: 8 cm., datazione: 29.000 anni, dal sito paleolitico di Dolni Vestonice.<br />
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FOTO: testa di orsetto da una delle statuette di Dolni Vestonice; ceramica; datazione: 29.000 anni. Non ho potuto trovare informazioni circa le dimensioni del frammento, che comunque era parte di una statuetta di piccole dimensioni.<br />
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FOTO: orso in ceramica, dal sito paleolitico di Dolni Vestonice (Moravia, Repubblica Ceca). Lunghezza: 7,5 cm. Datazione: 29.000 anni.<br />
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FOTO: ciondolo a forma di gufo in avorio di mammut, dal sito paleolitico di Dolni Vestonice, Moravia, Repubblica Ceca. Datazione: 29.000 anni. Purtroppo non ho trovato informazioni circa le misure del manufatto.<br />
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FOTO: una delle teste di cavallo in avorio di mammut di Dolni Vestonice, lunga circa 5 cm., mostra una stilizzazione già molto accentuata rispetto al naturalismo delle altre figure. Datazione: 29.000 anni.<br />
<br />
<b>Le impronte tessili su creta di Pavlo-Dolni Vestonice</b><br />
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Una scoperta che, per l'ennesima volta, smentisce le teorie ufficiali è il ritrovamento, a DOLNI VESTONICE, di tracce di TESSUTI impresse su frammenti d'argilla, probabilmente a scopo decorativo. I reperti sono stati esaminati e confermati senza dubbio come tracce di materiale tessuto nel 1996, ad opera della Prof.ssa MARIE BUNATOVA dell'Istituto di Archeologia di Praga. L'arte della TESSITURA fino a qualche decennio fa era generalmente considerata una conquista tecnica d'epoca neolitica, successiva all'introduzione dell'agricoltura, invece, dopo i TESSUTI di DOLNI VESTONICE (29.000), viene inevitabilmente retrodatata di ben 20.000 anni l'introduzione dei tessuti nell'abbigliamento e nelle suppellettili. Su uno dei frammenti d'argilla con impressioni tessili di PAVLOV-DOLNI VESTONICE sono state identificate tracce da fibre vegetali, delle quali i capi erano verosilmente composti. Sono stati effettuati degli esperimenti riguardo l'intero processo di raccolta, trasformazione e lavorazione delle ortiche con gli strumenti dell'epoca, e il risultato è stato molto soddisfacente. Ma le testimonianze archeologiche hanno dimostrato che non venivano prodotti tessuti uniformi ad uso semplicemente pratico, ma diversi tipi di tessuto, elaborati e sofisticati a tal punto da non avere nulla da invidiare a quelli delle successive ere, neolitica e storica. Dai fusti d'ORTICA infatti si ricava un'eccellente FIBRA TESSILE, resistente, traspirante come il lino, assumendo le caratteristiche proprie del cotone. Il processo di lavorazione avviene in questo modo:<br />
<br />
1 - Si fanno asciugare le ortiche dopo essere state ben lavate.<br />
2- Viene effettuata la "stigliatura", ovvero la separazione delle fibre dal resto delle componenti.<br />
3 - Le fibre vengono ripulite dalle eccedenze, sfilacciate sgrovigliate.<br />
4 - le fibre vengono cardate e pettinate.<br />
5 - L'atto finale consiste nella torcitura e preparazione del materiale per la lavorazione tessile. <br />
<br />
Possiamo dedurre che indumenti, coperte e manti prodotti con questo materiale fossero anche colorati con sostanze d'origine vegetale. Non si esclude (anzi, sembra ovvia a questo punto) la creazione di una vasta gamma di oggetti come CESTI DI VIMINI, BORSE, e molti altri contenitori o forse anche oggetti artistici di questo materiale.<br />
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FOTO: impronte tessili su creta a scopo ornamentale, dal sito paleolitico di Dolni Vestonice (Moravia, Repubblica Ceca), risalenti a 29.000 anni fa, retrodatano di 20.000 anni la comparsa dell'arte della tessitura. Descritte nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>Quadro generale delle sepolture paleolitiche</b> <b>di Dolni Vestonice e considerazioni sul significato rituale e sciamanico</b><br />
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Presso l'accampamento paleolitico di DOLNI VESTONICE è stato stimato vivessero circa 100 persone, e sono 3 le sepolture rilevanti scoperte nell'area: nel 1927 la tomba di un BAMBINO, nella quale sono rimasti solo pochi denti; nel 1949 quella di una DONNA sepolta nella sua abitazione, la quale si suppone rivestisse il ruolo di SCIAMANA e ARTISTA della comunità (a lei si attribuisce la creazione dei manufatti di terracotta); infine, nel 1986, la più misteriosa e complessa TRIPLICE SEPOLTURA in cui sono stati inumati tre individui in posture insolite che esamineremo nel paragrafo seguente. Ma il numero di sepolture relative a questo villaggio doveva essere decisamente superiore, e l'indagine non si può certo dire conclusa. Tutti i corpi, tradizionalmente, venivano inumati in posizione fetale durante tutta l'era paleolitica, e cosparsi di OCRA ROSSA. Così è stato per i corpi della DONNA singola, e del BAMBINO di DOLNI VESTONICE, ma non per le persone che occupano la TRIPLICE SEPOLTURA. La POSIZIONE FETALE in cui venivano sistemati i corpi indica la convinzione che la morte non fosse considerata un atto finale, ma un nuovo inizio, una rinascita che probabilmente veniva concepita come REINCARNAZIONE. La visione lineare dell'esistenza e la netta separazione fra vita e morte fa parte di una forzatura posteriore, avvenuta in tempi storici e sopravvissuta fino a noi. Antecedente ad ogni altra forma spirituale dev'essere stata l'intuizione della METEMPSICOSI, del viaggio dell'anima verso altre successive trasformazioni; da qui l'inumazione dei defunti in posizione fetale, nella certezza della rinascita, e nella concezione della vita e della morte come fattori inseparabili. L'OCRA ROSSA con la quale venivano cosparsi i corpi in epoca ancestrale doveva essere considerata una polvere molto preziosa: veniva usata per dipingere, quindi era direttamente connessa alla creatività; inoltre, il colore rosso ha sempre avuto, in ogni epoca, un valore sacrale, rigenerativo, legato all'idea del sangue, e dunque alla nobiltà dell'anima e al potere che ne scaturisce. In epoca storica il ROSSO è sempre simboleggiato autorità e potere, legato all'aristocrazia dl sangue e alle caste sacerdotali; in epoca presistorica era probabilmente connesso all'autorevolezza e al merito di coloro che ne venivano cosparsi; si può, infatti, immaginare che l'OCRA ROSSA non fosse usata soltanto per i rituali funerari, ma anche per le iniziazioni e altre cerimonie collettive e individuali. <br />
<br />
<b>La triplice sepoltura di Dolni Vestonice come coreografia di un percorso di rinascita?</b><br />
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Nel 1986, presso l'area dell'accampamento paleolitico di DOLNI VESTONICE (piccolo villaggio cecoslovacco della regione MORAVIA), venne alla luce uno dei più importanti ritrovamenti archeologici del mondo: una TRIPLICE SEPOLTURA dove sono stati inumati i corpi di quelli che oggi, tramite accurate analisi genetiche e morfologiche, vengono identificati come tre giovani maschi, interrati in una fossa poco profonda. I corpi erano disposti in questo modo insolito: in posizione insolitamente sdraiata, l'individuo alla nostra sinistra poggia la mano sulla zona pubica del ragazzo al centro, mentre il terzo è stato posizionato con il corpo a faccia in giù. Entrambi i giovani accanto all'individuo al centro indossano collane di denti di lupo e di volpe, ciondoli d'avorio di mammuth e i loro capi sono stati cosparsi di OCRA ROSSA. La stessa OCRA ROSSA è stata sparsa sulla zona pubica dell'individuo al centro, su cui il ragazzo a sinistra poggia la mano. Dai primi studi sullo scheletro, e considerando la gracilità della sua conformazione, si dedusse che il corpo al centro della scena fosse quello di una donna; successive analisi più approfondite confermarono trattarsi di un maschio. In più: le ultime analisi del DNA dimostrerebbero che i tre soggetti erano FRATELLI, e ciò esclude qualsiasi ipotesi riguardante eventi riproduttivi. Su Wikipedia vengono descritte in questo modo le caratteristiche che ne identificano lo stretto grado di parentela: <br />
<br />
"Si ipotizza che tutti e tre gli individui siano correlati in base a tre tratti rari: assenza unilaterale del seno frontale, esostosi uditive specifiche e impazione dei denti del giudizio superiori".<br />
<br />
Sempre su Wkipedia vengono descritte l'antichità e le caratteristiche genetiche:<br />
<br />
"I tre abitanti di Dolni Vestonice, vissero 31.155 anni fa (data calibrata) e avevano un aplogruppo mitocondriale U e un aplogruppo mitocondriale U8" . <br />
<br />
La difficoltà nell'identificazione del sesso del soggetto centrale è stata dovuta alla sua innaturale conformazione scheletrica, che mostra evidenti segni di malformazione: una patologica curvatura della colonna vertebrale, una gamba non completamente sviluppata e un'evidente gracilità in tutta la sua costituzione. Al contrario, gli altri due individui mostrano una costituzione robusta e sana. L'antropologo cecoslovacco BOHUSLAV KLIMA (1925-2000) ha ritenuto che un grosso piolo di legno trovato all'interno del bacino dell'individuo alla nostra sinistra possa esservi stato conficcato; ma resti di legno combusto sono stati trovati sulla copertura della tomba, dove evidentemente era stato acceso un falò rituale. Un frammento di osso penico di renna è stato trovato infilato nella bocca dell'individuo malato al centro. Sul teschio del giovane recante la mano sul pube dell'altro ci sono ancora le tracce di una MASCHERA RITUALE con la quale è stato sepolto, e gli studiosi ritengono che possa trattarsi di uno Sciamano. Una cosa curiosa è anche il ritrovamento di un CRANIO ISOLATO nei pressi della TRIPLICE SEPOLTURA. Quando il corpo al centro si pensava appartenesse ad una donna, si ipotizzò fosse morta di parto, e ci si costruì un'immaginario dramma preistorico, in cui lo Sciamano ed il compagno della partoriente furono destinati a seguire la defunta nell'aldilà. Nell'impossibilità di venirne a capo, ci si ricamò sopra di tutto e di più: su un recente articolo di Focus è stato addirittura ipotizzata una sorta di "damnatio memoriae" riguardo il corpo sepolto a faccia in giù, collegandone la modalità a quella di altre sepolture d'epoca storica relative al vampirismo. Diciamo presto una cosa: se continuiamo a voler interpretare gli elementi simbolici paleolitici sulla base del nostro retaggio culturale, non riusciremo mai ad illuminare la scena. <br />
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Gli strumenti di cui oggi disponiamo non ci permetteranno mai di conoscere le cause del decesso dei tre giovani, perciò qualsiasi scenario può essere ipotizzato: incidente che ha coinvolto l'intero gruppo, avvelenamento, una malattia che ha colpito improvvisamente il villaggio, fino al rituale sciamanico finito tragicamente con la morte del malato, del quale gli altri due hanno voluto seguire la sorte...tutto è possibile, meno che l'ipotesi del disprezzo verso gli inumati, che sono stati comunque sepolti con cura e con tutti gli onori e i rituali della tradizione. Possiamo però provare a leggere il messaggio descritto dai corpi in quella tomba, disposti quasi come lettere di un alfabeto nell'intento di comunicare ai posteri: in realtà potrebbero essere stati disposti in modo da raffigurare la coreografia di un percorso di rinascita, dove l'individuo alla nostra sinistra, con la mano sul pube del compagno al centro, potrebbe rappresentare la forza vitale, dalla quale viene pervaso l'individuo centrale nell'area riproduttiva cosparsa d'OCRA, e infine il viaggio verso un nuovo grembo oscuro rappresentato dall'individuo steso con il ventre a terra. Nella cultura ancestrale penetrare nell'oscurità della terra (come indica il corpo dell'individuo a faccia in giù) non ha un valore negativo, di oblio o dannazione (come ritenuto dal nostro retaggio culturale) bensì è considerato assolutamente auspicabile come elemento di trasformazione e rinascita. Come di consueto, il simbolismo ancestrale ha subito un drastico capovolgimento in epoca storica, e per comprendere la cultura paleolitica lo dobbiamo riposizionare nella giusta prospettiva.<br />
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FOTO: la misteriosa triplice sepoltura del sito paleolitico di Dolni Vestonice (Moravia, Repubblica Ceca), datata più di 31.000 anni, che forse vuole rappresentare tre fasi del percorso di rinascita degli inumati, come cerco di descrivere nel paragrafo qui sopra secondo una mia personalissima iterpretazione.<br />
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FOTO: i crani dei tre individui della triplice sepoltura di Dolni Vestonice (Moravia, Repubblica Ceca); su quello in fondo si nota il frammento fossile di una mascera rituale con la quale è stato sepolto. Datazione: più di 31.000 anni.<br />
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<b>Il laboratorio della Sciamana-ceramista del villaggio paleolitico di Dolni Vestonice</b><br />
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Il complesso abitativo paleolitico di DOLNI VESTONICE era costituito da 5 abitazioni sorrette da zanne e ossa di mammuth di cui sono state scoperte le tracce archeologiche; una di queste capanne era distante dalle altre ben 90 metri, e si è rivelata essere l'abitazione-laboratorio della SCIAMANA e CERAMISTA della comunità, datata più di 30.000 anni, che vi fu sepolta all'interno in mezzo ai sui strumenti da lavoro e alle sue opere. Lo scheletro emerso dagli scavi è quello di una donna gracile, di circa 40 anni, inumata in posizione fetale sotto due grandi scapole di mammuth decorate, accanto al forno che veniva usato per cuocere la ceramica; il suo corpo era stato cosparso di OCRA ROSSA, in una mano recava 10 canini di volpe artica; una LANCIA di selce era posizionata accanto alla sua testa. Era molto bassa di statura, appena 1 metro e 25 cm.. Il FOCOLARE in questo laboratorio non era simile a quelli presenti nelle abitazioni comuni del resto del villaggio, ma era munito di camino che sporgeva dal tetto a cupola della capanna. All'interno di questo magico luogo sono stati scoperti almeno 2.300 frammenti di manufatti in ceramica, soprattutto raffigurazioni faunistiche a volte rese nel consueto stile naturalistico, altre volte con tratti piuttosto schematici, come alcune TESTE di CAVALLO con profonde linee orizzontali e narici rotonde. Il fatto che fosse sepolta all'interno del laboratorio artigianale, e che non ci sia traccia di altri laboratori nell'area dell'accampamento, non lascia dubbi sulla sua funzione di ARTISTA-SCIAMANA all'interno della comunità. La capacità di creare, è connessa strettamente alla magia e all'illuminazione spirituale, da ciò si evince che essa avesse una grande autorevolezza presso una comunità egualitaria, dove primeggiava il merito e non certo l'eredità di sangue o l'appartenenza a qualche casta. Un'importante particolare riguardo alla sepoltura della SCIAMANA è il ritrovamento, proprio all'interno del suo laboratorio, della famosa TESTA D'AVORIO che ritrae un volto allungato dai lineamenti delicati, alto appena 4,8 cm., riconosciuto come possibile auto-ritratto della stessa artista, considerando il fatto che le analisi del cranio hanno rilevato un'asimmetria evidente del lato sinistro del viso, forse causata da un ictus, e probabilmente da un occhio era rimasta cieca, corrispondente all'occhio confuso della testa d'avorio. Ma sono tutte supposizioni, perchè l'asimmetria dei volti era comune nell'arte paleolitica: il lato destro e il lato sinistro non sono quasi mai corrispondenti, come per la MASCHERA DI ALTAMIRA, o per quella di EL JUYO, e si potrebbero portare moltissimi altri esempi. Questa dualità poteva assumere un valore simbolico, rappresentare le due facce della realtà: un volto umano assimilato al volto inquietante dell'ignoto.<br />
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FOTO: lo scheletro ed il teschio della donna-sciamana e ceramista della comunità del villaggio paleolitico di Dolni Vestonice (Moravia, Repubblica Ceca), sepolta nel suo laboratorio ricco di manufatti, datata più di 30.000 anni.<br />
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<b>Le figurine di ceramica di Dolni Vestonice spezzate ed esplose a scopo rituale?</b><br />
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Molti dei manufatti di terracotta scoperti presso la bottega artigianale del villaggio paleolitico di Dolni Vestonice sembrano essere state deliberatamente gettate sul fuoco quando l'argilla era ancora bagnata al fine che esplodessero, oppure spezzate in due, come la VENERE di DOLNI VESTONICE, e successivamente gettati sul fuoco. Questa potrebbe corrispondere ad una ritualità connessa all'assunzione di potere, ad un processo psichico di autoconvincimento relativo al proprio potere sugli eventi e sulle manifestazioni della Natura: creare e distruggere, assumere su di sè la responsabilità e il ruolo stesso dello Spirito universale. <br />
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<b>Le strutture abitative del villaggio paleolitico di Dolni Vestonice</b><br />
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Come precedetemente detto, l'accampamento stagionale di Dolni Vestonice, risalente a 29.000 anni fa, era composto da 5 abitazioni, più il laboratorio artigianale sopra descritto. I 4 lati delle abitazioni erano sostenuti da grossi pali di legno convergenti in cima, ben piantati nel terreno; le pelli animali che formavano le pareti erano cucite insieme e probabilmente dipinte e decorate, tenute salde a terra da grossi massi. All'aperto, in mezzo all'abitato, sono state trovate le tracce di un falò che forse veniva tenuto sempre acceso. Si trovava nei pressi di un ruscello, fra le valli ai piedi del monte DEVIN, nell'attuale MORAVIA (Repubblica Ceca). Le abitazioni erano a cupola, ricoperte di pelli di animali e sorrette da zanne e ossa gigantesche di mammuth. Sembrerebbe che lo spazio abitativo fosse anch'esso recintato con ossa di mammuth, delimitando l'area in cui si svolgeva la vita quotidiana.<br />
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FOTO: una ricostruzione del villaggio di Dolni Vestonice, risalente a 30.000 anni fa circa, in un opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak.<br />
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FOTO: riproduzione di un'abitazione dell'accampamento paleolitico di Dolni Vestonice, risalente a circa 30.000 anni fa.<br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO DI ZARAYSK NELLA REGIONE DI MOSCA</b><br />
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Il sito archeologico di ZARAYSK si trova nei pressi di MOSCA (RUSSIA) ed è costituito da molte stratificazioni relative a diverse occupazioni che coprono un arco di tempo di 7000 anni: da 23.000 fino a 16.000 anni fa. I primi scavi archeologici sono avvenuti fra il 1980 e il 1989, sotto la supervisione del Dott.HIZRI AMIRKHANOV, dell'Istituto di Archeologia e Accademia delle Scienze Russa. La metodologia di scavo è stata incentrata sul risalto delle stratificazioni geologiche, in modo da ottenere una più chiara sequenza delle occupazioni in ordine di tempo e in seguito ai periodici cambiamenti climatici. Si è potuto così notare che le tracce delle abitazioni comparivano negli strati relativi ai periodi più temperati, scomparendo in quelli più gelidi. L'aspetto culturale di questa popolazione era quello relativo all'area KOSTENKI-AVDEEVO, di cui abbiamo trattato in precedenza. La zona degli scavi copre 450 metri quadrati di terreno e vi sono stati scoperti più di 15.000 manufatti, alcuni davvero sorprendenti. Le abitazioni avevano una forma ovale e una lunghezza di 5 metri. La loro struttura era in avorio e ossa di mammuth e accanto vi sono stati trovati diversi POZZI DI STOCCAGGIO in cui veniva immagazzinato materiale come ossa, avorio, selce...simili a quelli di altri accampamenti dello stesso periodo. <br />
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<b>I manufatti più importanti del sito paleolitico di Zaraysk</b><br />
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<b>Il bisonte d'avorio di mammut</b><br />
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Una statuetta di BISONTE d'avorio di mammuth scoperta nell'area archeologica di Zaraysk può ben essere considerata uno dei più grandi capolavori del Paleolitico Superiore: è lungo 16,4 cm, una dimensione considerevole se confrontata a quella degli altri manufatti faunistici, e infatti, quando è venuto alla luce, è stato trovato posizionato sopra un piedistallo costruito appositamente perchè venisse ammirato. Datazione: 23.000 anni.<br />
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FOTO: il bisonte d'avoro di mammut, dal sito paleolitico di Zarayks, nella regione di Mosca, Russia, datato 23.000 anni. Lunghezza 16,4 cm., descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>La Venere di Zaraysk</b><br />
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Il tempo non è stato clemente con la statuetta femminile detta VENERE DI ZARAYSK: alta 16,6 cm, in avorio di mammuth, il materiale si presenta purtroppo sfaldato e quasi nulla rimane delle forme originali della superficie, che dovevano essere molto naturalistiche e accurate, considerando complessivamente la sagoma che ne rimane. Le forme sono, come al solito, abbondanti e i fianchi larghi; la testa dalla consueta sembianza "insettiforme" determina il tradizionale stile paleolitico europeo. E' stata ritrovata all'interno di uno dei POZZI DI STOCCAGGIO dell'accampamento stagionale dei cacciatori-raccoglitori, dove vi era stata deposta con cura. Datazione: 23.000 anni.<br />
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FOTO: prospettive della Venere di Zaraysk, purtroppo molto deteriorata, in avorio di mammut, datata 23.000 anni, alta 16,6 cm., descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>La Venere incompiuta di Zaraysk</b><br />
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Un'altra figurina antropomorfa, probabilmente una statuetta femminile, alta 7,4 cm. è stata lasciata incompiuta e presenta un accenno della forma della testa e al posto del corpo sono state delineate delle semplici bozze. Datazione: 23.000 anni.<br />
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FOTO: statuetta femminile incompiuta, descritta sopra, dal sito paleolitico di Zaraysk. Datazione: 23.000 anni.<br />
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FOTO: dopo le tracce di tessuto su creta di Dolni Vestonice, ecco una fusaiola
d'avorio dal sito paleolitico di Zaraysk (nei pressi di Mosca), datata
23.000 anni. La parte superiore è di 3,7 cm., quella più stretta di 2
cm. Il filo veniva attorcigliato al fuso inserito nel foro.<br />
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Altri manufatti dal sito archeologico di Zaraysk comprendono ATTREZZI DI SELCE, COLLANE DI DENTI DI VOLPE, OSSA DI MAMMUTH INCISE con sistemi di calcolo, un DENTE DA LATTE di bambino. <br />
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<b>L'ACCAMPAMENTO DI CACCIA PALEOLITICO DI MEZIN WOLF CAMP</b><br />
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Il sito archeologico di MEZIN, Campo dei Lupi, è situato in UCRAINA, lungo le rive del fiume DESNA. Venne scoperto nel 1907 e consiste in un insieme di insediamenti paleolitici che coprono un arco di tempo da 18.000 a 22.000 anni fa. Per l'esattezza sono state individuate 5 abitazioni circolari, con un diamentro di circa 7 metri. Le strutture portanti erano costituite da grossi pali di legno convergenti, zanne e ossa di mammuth, quindi ricoperte ed impermeabilizzate con pelli di animali. Nei pressi della zona abitata vi erano luoghi appositi per la lavorazione della selce, delle ossa e dell'avorio. Moltissimi manufatti unici e interessanti sono emersi presso le abitazioni e i laboratori degli artigiani: STATUETTE FEMMINILI stilizzate, FIGURINE ANIMALI, BRACCIALI, STRUMENTI MUSICALI a percussione costituiti da teschi, mascelle e scapole di grossi animali. Dai numerosi resti di ossa di lupo presenti nell'area occupata dai cacciatori si presume che questi animali fossero già in qualche modo addomesticati; da ciò il nome "Campo dei lupi" per questo stanziamento invernale.<br />
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FOTO: lo scenario lungo le rive del fiume Desna, in Ucraina, sede dell'accampamento paleolitico di Mezin Wolf Camp, risalente a circa 20.000 anni fa, descritto in questo capitolo. <br />
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<b>I bracciali con motivi geomtrici di Mezin</b><br />
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<b>Il bracciale con motivi a svastica di Mezin</b><br />
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Fra tutti gli oggetti artistici ritrovati presso l'accampamento di MEZIN (UCRAINA, sponde del fiume DESNA) spiccano senza dubbio i celebri BRACCIALI d'avorio di mammuth, riccamente decorati con motivi geometrici perfettamente simmetrici, datati 22.000 anni, e descritti dall'archeologo sovietico ALEXEY PAVLOVICH OKLADNIKOV (1908-1981) "veri capolavori rispetto alla disposizione simmetrica dei motivi decorativi". Uno di questi, scoperto nel 1912, reca un motivo inciso riconducibile alla classica SVASTICA presente universalmente presso culture e civiltà antiche e moderne; le SPIRALI QUADRE concatenate che coprono la superficie del BRACCIALE sono in tutto simili agli stessi meandri riprodotti nelle raffigurazioni artistiche dell'Antica Grecia e anche nelle decorazioni e nei costumi di diversi popoli. Il BRACCIALE più ampio misura 5,3 cm. d'altezza e reca 6 fori su entrambe le bordure per l'allacciamento. Il simbolo della SVASTICA, concatenato nelle geometrie di questo BRACCIALE, è uno dei simboli ancestrali dal valore universale, presente dalla Preistoria al Neolitico, infine nelle simbologie di tutte le civiltà dei 5 continenti. La sua presenza su manufatti così raffinati a MEZIN, e la sua elaborazione a spirale quadra, conferma il fatto che questo fosse un simbolo già da lungo tempo radicato presso le culture eurasiatiche, di cui noi abbiamo finora scoperto soltanto questi pochi indizi relativi a quell'epoca. La SVASTICA è un simbolo circolare, che simboleggia una perpetua rotazione intorno a un asse, e rispecchia perciò il moto universale: il principio immobile dell'esistenza in relazione allo scorrere ciclico degli eventi. Ma il suo valore è molto più profondo ed essenziale perchè, come ogni elemento proveniente dalla cultura sciamanica, non può assumere un senso limitato, ma dev'essere considerato nell'ottica dell'inscindibile osmosi di tutti gli aspetti dell'esistenza: materiale, psichico, individuale, universale. Il simbolo della SVASTICA è presente universalmente in epoca neolitica: dalla cultura VINCA dei BALCANI (dal VI al III millennio a.C.), ai frammenti di ceramica neolitici del KHUZESTAN (IRAN-6000 a.C.). In più era presente nel simbolismo dei NATIVI AMERICANI NAVAJO. Elencarne la diffusione nell'ambito delle civiltà storiche richiederebbe un altro studio, perciò a noi ora importa soltanto la sua origine ancestrale ed il significato totalizzante relativo all'integrazione dei molteplici livelli dell'esistenza che esso comunica. D'altro canto, tutti i simboli operano questa funzione essenziale.<br />
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FOTO: il bracciale con motivi a svastiche concatenate dell'accampamento paleolitico di Mezin (Ucraina) datato 22.000 anni, in avorio di mammut. Altezza 5,3 cm., descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>Il II bracciale con motivi gometrici a ondine di Mezin</b><br />
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Un secondo BRACCIALE in avorio di mammuth è composto da 5 bande decorate unite fra loro, alto circa 6 cm. La decorazione consiste in una serie di ondine geometriche parallele che ne percorrono l'intera circonferenza; alle estremità reca 6 fori da entrambe i lati per l'allacciamento.<br />
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FOTO: il bracciale composito del sito paleolitico di Mezin (Ucraina), datato 22.000 anni, in avorio di mammut, descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>Le statuette antropomorfe e gli uccelli stilizzati di Mezin</b><br />
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Fra i manufatti più interessanti venuti alla luce nel sito paleolitico di MEZIN (Ucraina) vi sono delle figurine in avorio di mammuth davvero singolari, che vengono considerate come delle STATUETTE FEMMINILI estremamente stilizzate, alte dai 4 ai 10 cm., ricoperte di decorazioni astratte, consistenti in un semplice forma allungata, con due protuberanze verso l'estremità inferiore interpretate come seni. Dunque non più le raffigurazioni naturalistiche tipiche del Paleolitico Superiore, ma semplici "concetti astratti" modellati a tutto tondo. Possiamo definire ciò una prima espressione di decadenza culturale, come lo sono le Veneri di PETERSFELS (GERMANIA), risalenti a 17.000 anni fa, rese in modo assolutamente schematico. Una di queste FIGURINE d'avorio reca di nuovo il motivo a SVASTICA presente sul bracciale descritto in precedenza.<br />
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FOTO: un uccello stilizzato in avorio di mammut, dal sito paleolitico di Mezin (Ucraina), datato 22.000 anni, reca motivi a svastica.<br />
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FOTO: riproduzione degli uccelli stilizzati in avorio di mammut scoperti presso il sito paleolitico di Mezin (Ucraina), datati 22.000 anni.<br />
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<b>Le grandi ossa di mammut decorate di Mezin come possibili strumenti musicali</b><br />
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SCAPOLE, MASCELLE e altre OSSA DI MAMMUTH decorate con motivi geometrici in OCRA ROSSA potrebbero essere stati connessi all'attività rituale e ricreativa, come strumenti musicali a percusssione.<br />
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FOTO: mascelle di mammut forse usate come strumenti musicali a percussione, decorate con ocra rossa. Dal sito paleolitico di Mezin (Ucraina). Datazione: 22.000 anni circa.<br />
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<b>L'ACCAMPAMENTO PALEOLITICO DI PETERSFELS</b><br />
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PETERSFELS (la Roccia di Peter) è un accampamento del tardo Paleolitico, datato 15.000 anni, così denominato in onore di uno degli scopritori, che fu lo studioso di Preistoria EDUARD PETERS (1869-1948) assieme al suo collaboratore VOLKER TOEPFER negli anni 1927-1932. La piccola caverna si trova su una stretta valle laterale che porta dall'alto DANUBIO a un passaggio basso nel GIURA SVEVO, nei pressi della città di ENGEN, GERMANIA. La piccola GROTTA che si affaccia su un magnifico scenario di colline e pinete, e nella quale sono stati scoperti numerosi manufatti, non fungeva comunque da luogo di abitazione, ma si presume fosse il laboratorio artigianale della comunità, mentre l'accampamento vero e proprio si trovava all'aria aperta, ed era costituito da capanne sorrette da travi conficcate nel terreno e ricoperte con pelli di animali. Le caverne, generalmente, non erano luoghi adibiti a dimora, bensì avevano una funzione sacra, come custodi di memoria e conoscenza; se la maggior parte dei reperti vengono alla luce all'interno delle grotte, è semplicemente perchè si sono trovati per decine di migliaia di anni al riparo dall'erosione degli elementi.<br />
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FOTO: lo scenario che circonda la caverna di Peterfels, nella quale sono stati scoperti manufatti di 15.000 anni fa. Valle del Danubio, nei pressi di Engen, Grmania. Descritta in questo capitolo.<br />
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<b>Le "Veneri-sirena" della caverna di Petersfels</b><br />
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Nella GROTTA di PETERFELS sono state scoperte le famose VENERI STILIZZATE, che io denominerei piuttosto VENERI SIRENA, che erano indossate come ciondoli e modellate in gaietto, pietra minerale di origine vegetale. Questi manufatti sono piccolissimi, raggiungono le dimensioni di appena 1,5 cm., ma sono modellati con grande raffinatezza. Oltre a questi straordinari monili, presso la CAVERNA sono stati scoperti PUNTE DI LANCIA, RONDELLE PER FILATURA, simili a quelle emerse dagli scavi sui PIRENEI, OSSA incise con figure animali, BASTONI FORATI, un raro manufatto raffigurante un RICCIO, o uno SCARABEO, sempre in pietra di gaietto.<br />
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FOTO: una delle "Veneri sirena" scoperte nella caverna di Petersfels, Germania, alta 1,5 cm., in pietra di gaitto, datate 15.000 anni, descritte nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: altri ciondoli in peietra gaietto, che riproducono in miniatura corpi femminili stilizzati, dal sito paleolitico di Petersfels, Germania, risalenti a 15.000 anni fa, descritte nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: aghi per cucire e spuntoni in osso dal sito paleolitico di Petersfels, valle del Danubio, Germania, datati 15.000 anni.<br />
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<b>IL SITO PALEOLITICO DI GONNERSDORF</b><br />
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Le tracce dell'accampamento paleolitico di GONNERSDORF, in GERMANIA, sulle rive del fiume RENO, datato circa 14.000 anni, venne scoperto casualmente nel 1968, durante la costruzione di una cantina. Il Prof. GERHARD BOSINSKI dell'Università di Colonia è stato inizialmente incaricato alla soprintendenza. I ritrovamenti consistono in ABITAZIONI tipiche della tarda era glaciale, CAMINI, STATUETTE STILIZZATE FEMMINILI, PLACCHE DI ARDESIA INCISE, RONDELLE DI PIETRA PER FILATURA, LAMPADE di pietra, COLLANE di denti di animali e molti altri reperti interessanti. <br />
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<b>Le Veneri stilizzate di Gonnersdorf</b><br />
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Ma ciò che più colpisce riguardo i ritrovamenti di Gonnersdorf sono senz'altro le figurine femminili, o VENERI STILIZZATE, alcune intagliate in osso, altre in avorio e corno, le cui dimensioni in lunghezza vanno dai 5,4 cm. a 8,7 cm. Le figure sono ridotte all'essenziale: una lunga sagoma con una protuberanza a rappresentare i glutei.Sempre a GONNERSDORF sono state trovate numerose INCISIONI SU ARDESIA di corpi femminili, alcune raffigurano anche il vestiario e una di esse sembra recare un fanciullo sulle spalle.<br />
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FOTO: 2 delle Veneri in osso estremamente stilizzate del sito paleolitico di Gonnersdorf, Germania, sponde del fiume Danubio, datate circa 14.000 anni. Altezza: 7 cm. Descritte nel paragrafo qui sopra. <br />
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FOTO: testa d'uccello in avorio di mammut, particolare all'estremità di un asta. Non ho potuto trovare informazioni circa le dimensioni reali del manufatto. Dal sito paleolitico di Gonnersdorf, Germania. Datazione: 14.000 anni.<br />
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<b>LA DAMA DI SAINT GERMAIN DE LA RIVIERE</b><br />
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Sulle alture che circondano il villaggio di SAINT GERMAIN DE LA RIVIERE (dipartimento GIRONDA, regione NUOVA AQUITANIA, FRANCIA), si trova un sito del Paleolitico Superiore, datato circa 16.000 anni, di straordinario interesse: il deposito di PILLE BOURSE, scoperto nel 1929. Proprio davanti ad un rifugio roccioso, è emerso un ricco giacimento di strumenti, manufatti litici di diversa fattura e ossa di animali. Nel 1934 la sensazionale scoperta della SEPOLTURA di una donna, nella tradizionale POSIZIONE FETALE, con le mani stranamente recise. Dati gli onori con cui fu sepolta, si può dedurre che le mani fossro state recise prima della sepoltura a qualche scopo rituale, o magari conservate dai discendenti dopo un processo di mummificazione? Considerando la grande importanza simbolica rivestita dalle IMPRONTE DI MANI nell'arte parietale è possibile un collegamento emblematico con questa forma di linguaggio figurato. Il suo corpo era direzionato a est, ricoperto tradizionalmente di OCRA ROSSA; le braccia sollevate a livello del capo. La sepoltura era sovrastata da una specie di DOLMEN costituito da due grossi massi di pietra, e con un corredo funebre giudicato straordinariamente ricco, con COLLANE di DENTI DI VOLPE, CONCHIGLIE provenienti da località lontane, CANINI DI CERVO e molto altro. In virtù di questi numerosi monili composti anche da elementi provenienti da zone lontane, è stato insinuato che ciò possa suggerire una divisione in classi della società paleolitica: ipotesi del tutto assurda, fondamentalmente ideologica e fuorviante dettata dall'indirizzo accademico ancora dominante volto a denigrare il naturale sistema sociale egualitario delle comunità primordiali, per ovvie ragioni che non è il caso di descrivere in questa sede. Ad un'analisi ragionevole sorge spontaneo collegare il ricco corredo della DAMA DI SANIT GERMAIN ad una particolare considerazione di cui la persona inumata godeva presso una comunità altamente progredita a livello tecnico, artistico e culturale, presso la quale non esistevano onori immeritati.<br />
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FOTO: scheletro della Dama di Saint Germain de la Riviere, inumata nella tradizionale posizione fetale, datata 16.000 anni. Descritta nel capitolo qui sopra.<br />
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FOTO: collana di denti di renna dalla sepoltura della Dama di Saint Germain de la Riviere, datata 16.000 anni.<br />
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FOTO: ricci di mare fossili che formavano monili dalla sepoltura della Dama di Saint Germain, datata 16.000 anni.<br />
<br />
<br />
<br />
<b>I 6 RIPARI SOTTO ROCCIA NELLA VALLE DI CASTEL MERLE, COMPRESO L'ABRI BLANCHARD</b><br />
<br />
L'ABRI BLANCHARD è uno dei 6 RIFUGI ROCCIOSI nei pressi del comune di SERGEAC, nella valle di CASTEL MERLE, dipartimento DORDOGNA, FRANCIA. E' inserito nel consistente patrimonio di siti paleolitici della VALLLE DEL FIUME VEZERE. <br />
<br />
I suddetti RIFUGI comprendono il <b>RIFUGIO REVERDIT</b>, esplorato per la prima volta da ALAIN REVERDIT nel 1875, con tracce risalenti all'epoca MAGDALENIANA: un CAVALLO e un BISONTE scolpiti sulla volta rocciosa. <br />
<br />
Il <b>RIFUGIO ROC DE L'ACIER</b>, che comprende reperti risalenti ad un periodo da 20.000 a 35.000 anni fa.<br />
<br />
<b>RIFUGIO LABATTUT</b>: esplorato per la prima volta nel 1912-1913, con pitture parietali a soggetto faunistico e una grande incisione raffigurante un cavallo, risalente a 20.000 anni fa. <br />
<br />
<b>RIFUGIO LA SOQUETTE</b>: largo 16 metri, profondo 5 m., esplorato per la prima volta agli inizi del XX secolo, mostra reperti datati da 35.000 a 20.000 anni fa, come collane d'avorio, osso e denti di animali e una roccia con l'incisione di un bisonte.<br />
<br />
<b>RIFUGIO BLANCHARD</b>: questo rifugio, con tracce di occupazione risalente a 30.000 anni fa, è famoso per la rappresentazione di un CALENDARIO LUNARE inciso su un corno di renna; il manufatto intero è lungo circa 10 cm., e riporta lo schema delle fasi lunari mediante l'ampliamento e il restringimento delle piccole incisioni, corrispondenti perfettamente all'osservazione del percorso annuale del satellite. Questo manufatto è stato esaminato e interpretato dallo studioso indipendente statunitense ALEXANDER MARSHACK (1918-2004) In più, presso questo rifugio, vi sono state scoperte le molte incisioni di VULVA su pietra, collane di conchiglie e perle tipiche della costa mediterranea. Interessante la scultura di un FALLO ricavato da CORNO DI BISONTE lungo 25 cm.<br />
<br />
<b>RIFUGIO CASTANET</b>: infine il RIFUGIO CASTANET, presso il quale indagini più approfondite sono state intraprese dallo studioso WHITE RANDALL nel 2012, portando alla luce almeno 150.000 reperti manufatti, spesso di dimensioni minute. Vi sono state scoperte molte incisioni di VULVA e immagini FALLIFORMI.<br />
<br />
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FOTO: il calendario lunare dal rifugio paleolitico di Abri Blanchard, Valle di Castel Merle, Dordogna, Francia, risalente a 30.000 anni fa, inciso su corno di renna, descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: ricostruzione delle fasi lunari descritte sulla piastra in corno di renna dal rifugio di Abri Blanchard, Dordogna, Francia, risalente a 30.000 anni fa., descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: manufatto falliforme dal rifugio paleolitico di Abri Blanchard, modellato in corno di bisonte, lungo 25 cm., datato 30.000 anni.<br />
<br />
<br />
<b><br /></b>
<b>IL RIFUGIO DI FORNEAU DU DIABLE</b><br />
<br />
FORNEAU DU DIABLE è un costone di roccia sporgente ai piedi del quale sono stati effettuati ritrovamenti paleolitici compresi fra i 18.000 e i 16.000 anni fa. Si trova lungo le sponde del fiume DRONNE, regione NUOVA AQUITANIA, FRANCIA. Il sito è stato esplorato inizialmente dal 1864, ad opera del Marchese PAUL DE VIBRAYE, in seguito, da 1919 al 1924, dallo studioso di Preistoria francese DENIS PEYRONY (1869-1954). Sul versante roccioso, sepolto dalla ghiaia, venne scoperto un blocco di roccia sul quale sono stati scolpiti dei bassorilievi, raffiguranti due BOVIDI (BOS PRIMIGENIUS) e altre figure non ben definite; i corpi degli animali misurano circa 50 cm. in lunghezza. Vi sono inoltre stati scoperti molti ATTREZZI di selce, DENTI di animali decorati e usati come pendenti, CIOTTOLI INCISI con figure animali, un FALLO modellato in corna di cervo, un TAPPO PER OTRE di pelle in avorio di mammuth. I BASSORILIEVI sono in stile naturalistico, e i corpi molto ben proporzionati. La piccola GROTTA che si apre sulla parete rocciosa è certamente un luogo molto comodo, e avrà fornito un buon riparo ai cacciatori e al loro seguito. Il fiume era costeggiato da boschi che potevano rifornire legname da ardere e altre risorse.<br />
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FOTO: lo scenario che circonda il rifugio di Forneau du Diable, Nuova Aquitania, Francia, in cui sono stati scoperti reperti risalenti a 18.000-16.000 anni fa, descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
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FOTO: particolare del fregio di bassorilievo del rifugio di Forneau du Diable, Dordogna, Francia, risalenti a 16.000 anni fa. La lunghezza di un singolo animale raggiunge i 50 cm. circa.<br />
<br />
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FOTO: I membri della Società Archeologica Francese nel 1924 accanto al blocco
di pietra calcarea su cui compaiono figure di bisonti in bassorilievo
datate 18.000 anni, dal Rifugio sotto roccia di Forneau du Diable,
Dordogna, Francia. Il secondo a sinistra è lo scopritore Denis Peyrony.<br />
<br />
<br />
<br />
<b>IL RIFUGIO DI CAP BLANC</b><br />
<br />
CAP BLANC è un riparo naturale sotto roccia situato nel dipartimento DORDOGNA, lungo le sponde del fiume BENUE, PIRENEI ATLANTICI, FRANCIA. A partire dal 1912 vennero effettuate straordinarie scoperte riguardanti il Paleolitico Superiore, risalenti a circa 16.000 anni fa: un grande FREGIO FAUNISTICO raffigurante CAVALLI, e la SEPOLTURA di una giovane DONNA, il cui scheletro è fra i meglio conservati di quell'epoca. <br />
<br />
<b>I bassorilievi del rifugio roccioso di Cap Blanc</b><br />
<br />
Lungo questo costone di roccia calcarea si estende un monumentale FREGIO con raffigurazioni animali che raggiungono in alcuni casi la lunghezza di 2 metri. Sono datati almeno 15.000 anni e raffigurano splendidi esemplari di CAVALLI, BISONTI e RENNE. Nel 1909 un medico di BORDEAUX, GASTON LALANNE, assunse residenti locali per eseguire gli scavi presso il rifugio di CAP BLANC, che dista appena 6 Km. da un altro importante sito paleolitico: LES EYZIES DE TAYAC.<br />
<br />
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FOTO: i fregi monumentali a bassorilievo del rifugio paleolitico di Cap Blanc, Dordogna, Francia, risalenti a 16.000 anni fa. I corpi degli animali possono raggiungere i 2 metri di lunghezza.<br />
<br />
<b>La donna magdaleniana della sepoltura di Cap Blanc</b><br />
<br />
Lo scheletro scoperto di una giovane donna è stato scoperto nel 1911 ai piedi del rifugio roccioso di CAP BLANC (descritto sopra): è stato deposto nella tradizionale posizione fetale, la testa sempre rivolta a est. Non vi è stata trovata una gran profusione di monili, solo un COPRICAPO DI CONCHIGLIE e una COLLANA. E' stata compiuta una ricostruzione virtuale del volto in base alle misurazioni del cranio, dagli zigomi pronunciati e complessivamente largo. Dagli esami effettuati sui reperti è stato dedotto che fosse morta a circa 24 anni. Lo scheletro fu venduto nel 1926 al Field Museum di Chicago. Datazione: 15.000 anni.<br />
<br />
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FOTO: ricostruzione forense del volto della donna sepolta presso il riparo sotto roccia di Cap Blanc, Drodogna, Francia, con il tradizionale copricapo di conchiglie del Paleolitico Superiore. Datata 15.000 anni. Descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
<b><br /></b>
<br />
<b>I RIFUGI ROCCIOSI DI LAUGERIE HAUTE E LAUGERIE BASSE</b><br />
<br />
I rifugi rocciosi di LAUGERIE HAUTE e LAUGERIE BASSE si trovano nel contesto paleolitico di LES EYZIES DE TAYAC, dipartimento DORDOGNA, PIRENEI FRANCESI. Consistono in enormi pareti di calcare che terminano a 15 metri dal livello del fiume VEZERE. La scogliera durante i millenni crollò in parte a causa dei movimenti tellutrici, e i giganteschi blocchi di calcare bloccarono l'accesso ai rifugi, che furono frequentati lungo un arco di tempo di circa 25.000 anni (da 37.000 a 10.000 anni fa). Ciò ha permesso la conservazione dei numerosi artefatti, almeno 600, che sono stati scoperti in questo luogo. La parete rocciosa è lunga 50 metri e alta 60; ospita due rifugi: ABRI DE MARSEILLE e ABRI CLASSIQUE, che furono per la prima volta scavati nel 1863 dal paleontologo EDOUARD LARTET (1801-1871). Vennero alla luce 600 MANUFATTI ARTISTICI in osso, corna, STRUMENTI DI SELCE, INCISIONI PARIETALI, resti di ABITAZIONI. <br />
<br />
<b>LAUGERIE HAUTE</b>: la parete rocciosa è lunga 200 metri ed è uno dei più grandi ripari preistorici della VALLE DEL VEZERE. Vi sono stati scoperti due scheletri umani e numerosi oggetti in OSSO, PIETRA, INCISIONI e SCULTURE.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9k3yvjJ7FVMQhKe64y0ZD7FNpEGyMHTqbZiYuTPCXpXmXVLL3Ha4OVm5Ufcs58TRIoywq1_0o3wCP0gimc8xdoPkfprJQGSmnwp2GfZex_a65hj2gXcMgErknp7IVAuYwNXVNbKqXnn8n/s1600/laugeri-haute+landscape.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="604" data-original-width="1000" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9k3yvjJ7FVMQhKe64y0ZD7FNpEGyMHTqbZiYuTPCXpXmXVLL3Ha4OVm5Ufcs58TRIoywq1_0o3wCP0gimc8xdoPkfprJQGSmnwp2GfZex_a65hj2gXcMgErknp7IVAuYwNXVNbKqXnn8n/s320/laugeri-haute+landscape.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: lo scenario del rifugio di Laugerie Haute, Dordogna, Francia, Val Vezere, in cui sono stati scoperti reperti risalenti da 37.000 a 10.000 anni fa, descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
<b>LAUGERIE BASSE</b>: la sua paret rocciosa è lunga 50 metri e alta 15. Vi sono state scoperte INCISIONI, OGGETTI IN CORNO DI RENNA, STRUMENTI DI SELCE, resti di ABITAZIONI, la SEPOLTURA di un UOMO che descriveremo qui di seguito, la famosa STATUETTA FEMMINILE descritta di seguito.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtl7jJphDPFIs7egE9EHGOpdAqpHA4hllLR2TJ_fSsn3aSPahCPQH-zqt0Lh4SyO2u2cIJR1glLMl3pGx7IrmK2uHYpPiID8kc4uOhzGtvF03D36LpBw8ImCETIw5Pj-um7Af-7FL-CDDd/s1600/entrance-to-laugerie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="413" data-original-width="550" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtl7jJphDPFIs7egE9EHGOpdAqpHA4hllLR2TJ_fSsn3aSPahCPQH-zqt0Lh4SyO2u2cIJR1glLMl3pGx7IrmK2uHYpPiID8kc4uOhzGtvF03D36LpBw8ImCETIw5Pj-um7Af-7FL-CDDd/s320/entrance-to-laugerie.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: lo scenario che circonda il riparo roccioso di Laugerie Basse, Dordogna, Val Vezere, Francia, in cui sono stati scoperti reperti risalenti da 37.000 a 10.000 anni fa.<br />
<br />
I ritrovamenti più importanti di Laugerie Haute e Laugerie Basse<br />
<br />
1: fra i ritrovamenti più importanti vi è la <b>SEPOLTURA di un UOMO</b> (LAUGERIE BASSE), risalente a circa 20.000 anni fa, il cui scheletro si trovava nella tradizionale posizione fetale, con la testa verso Est, ricoperto di OCRA ROSSA, e inumato con ornamenti di conchiglie.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAXCj3Qp7b1pqmLpwhyTjeAKw8ggfJ-hWa4ool1GaISyAZ5QoGGDpCDpnq6bnLLjzQ_SbfgrKTtQ1Ixolhm4VehZ9Eormlo0Ep4y1y84wdxaZ0JAXn207IYvxM77P9T7_s48b55AwlOHVv/s1600/laugerie+basse+burial.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="376" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAXCj3Qp7b1pqmLpwhyTjeAKw8ggfJ-hWa4ool1GaISyAZ5QoGGDpCDpnq6bnLLjzQ_SbfgrKTtQ1Ixolhm4VehZ9Eormlo0Ep4y1y84wdxaZ0JAXn207IYvxM77P9T7_s48b55AwlOHVv/s320/laugerie+basse+burial.jpg" width="188" /></a></div>
FOTO: ricostruzione della sepoltura dell'uomo dal rifugio di Laugerie Basse descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
2: la cosiddetta<b> VENERE IMPUDICA</b>, dal rifugio di LAUGERIE BASSE, è una STATUETTA FEMMINILE dalle fattezze insolite, diremmo piuttosto androgine, priva di testa, braccia piedi e seni, ma chiaramente femminile per la profonda incisione che segna l'apparato genitale. E' in avorio di mammuth, alta 8 cm. Dall'assenza delle tradizionali forme abbondanti caratteristiche delle statuette femminili paleolitiche, si può dedurre che ritragga un adolescente. E' stata scoperta nel 1864 dal Marchese PAUL DE VIBRAYE.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiR-e5MJMg9QTCcDXs6_XAtST2NCPhWsszdYmUIstulOlYUapaJQKKGpkUljIjw2Uz-GBju_T5LVLEzdFY6ztWruurrTCHq_sKQV_EVP88dWFoDqs0tQmEPn5N0bqW8bI_ts3_7rq0YD45/s1600/venus-laugerie-basse.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="480" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiR-e5MJMg9QTCcDXs6_XAtST2NCPhWsszdYmUIstulOlYUapaJQKKGpkUljIjw2Uz-GBju_T5LVLEzdFY6ztWruurrTCHq_sKQV_EVP88dWFoDqs0tQmEPn5N0bqW8bI_ts3_7rq0YD45/s320/venus-laugerie-basse.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: la cosiddetta "Venere impudica" del rifugio di Laugerie Basse, esposta al Musèe de l'Homme, Parigi. Alta 8 cm., risalente a circa 17.000 anni fa. Avorio di mammut, descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
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FOTO: prospettive della "Venere impudica" del rifugio di Laugerie Basse, alta 8 cm., risalente a circa 17.000 anni fa. Avorio di mammut, descritta nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
Nel contesto di LAUGERIE BASSE sono venuti alla luce numerosi capolavori in osso e avorio raffiguranti ANIMALI modellati alle estremità di PROPULSORI per le lance, o STATUETTE ANIMALI singole, come quella di un presunto ERMELLINO che si alza in piedi in corno di renna (non sono riuscita ad ottenere informazioni circa le dimensioni di questo oggetto); un LUCCIO sempre modellato in corno di renna; un RADDRIZZATORE PER LE LANCE su cui sono state modellate due teste di BISONTE; e poi RENNE, CAVALLI, STAMBECCHI, FIGURE UMANE TERIOMORFE, DAINI, FELINI, PESCI, e la celebre RONDELLA IN OSSO ANIMATA con foro centrale, dal diametro di 3,1 cm, su cui vi è incisa la figura di un erbivoro che da un lato porta le zampe sollevate, dall'altro lato stese, in modo che, facendola roteare tramite l'attorcigliamento del filo, si ottiene un'immagine animata.<br />
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FOTO: statuetta che probabilmente raffigura un ermellino ritto in piedi, o un animale simile, da Laugerie Basse, in corno di renna. Non ho trovato informazioni circa le dimensioni dell'oggetto. Datazione: circa 17.000 anni.<br />
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FOTO: scultura in pietra calcarea raffigurante testa di buoe muschiato; larghezza 17 cm. Datazione: 18.000 anni. Dal rifugio di Laugerie Haute, Dordogna, Val Vezere, Francia.<br />
<br />
Nel contesto della LAUGERIE HAUTE sono stati trovati tre SCHELETRI, probabili sepolture intenzionali, datati all'epoca MESOLITICA. Vi è inoltre da notare la straordinaria SCULTURA raffigurante un BUE MUSCHIATO scoperta da DENIS PEYRONY nel 1925, con le riconoscibili corna rivolte verso il basso, e i TAPPI PER OTRI in avorio di mammuth, muniti di avvitamento, rinvenuti in molti altri siti paleolitici nell'area di PIRENEI. TAPPI D'AVORIO PER OTRI D'ACQUA sono stati scoperti anche a BRASSEMPOUY, FORNEAU DU DIABLE, LAUGERIE BASSE.<br />
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<br />
<b>LA GROTTA DEL PAPA E LE STATUETTE ANTROPOMORFE, COMPRESA LA DAMA DI BRASSEMPOUY</b><br />
<br />
La GROTTA DEL PAPA si trova nei pressi del comune di BRASSEMPOUY, nel sud-ovest della FRANCIA, lungo le sponde del fiume LUY DE FRANCE. Ha una lunghezza di 50 metri ed è inclusa nella serie di tunnel carsici costituiti da altre 4 gallerie, rispettivamente: LA GALLERIA DEI MEGALOCERI, LA GROTTA DELLA IENA, IL RIFUGIO DUBALEN. La GROTTA DEL PAPA fu esplorata inizialmente dall'archeologo PIERRE EUDOXE DUBALE, nel 1881, e nel decennio successivo se ne occupò il paleontologo EDOUARD PIETTE (1827-1906), colui che scoprì la famosa DAMA DI BRASSEMPOUY, il piccolo ritratto in avorio di cui tratteremo in seguito. Oltre a questa più famosa, sono state scoperte altre due statuette altrettanto straordinarie, purtroppo anch'esse frammentarie; in più altri reperti frammentari di fugurine femminili. I reperti scoperti nella grotta appartengono al Paleolitico Superiore, e sono datati da 25.000 a 29.000 anni fa. <br />
<br />
<b>La Dama dal cappuccio di Brassempouy</b><br />
<br />
Si potrebbe scrivere un intero saggio soltanto con la descrizione e le teorie scaturite dal fascino ancestrale di questo ritratto: un vero e proprio omaggio a quella che sembra essere stata una persona reale, immortalata (o fatta immortalare) da un ammiratore o innamorato. La testa è, purtroppo, l'unico elemento sopravvissuto di una figura femminile intera, che si deduce sia stata un vero capolavoro: il collo è lungo e aggraziato, il volto indica una ragazza giovane, dai tratti nobili, con occhi affusolati, lineamenti delicati, priva di bocca, e una capigliatura (o un copricapo) che sembra un'istantanea della moda del tempo, anzi, ricorda addirittura le parrucche degli antichi Egizi. L'intero volto riecheggia le caratteristiche fisiognomiche delle statue gotiche medievali. Questa testina misura 3,6 cm., un vero capolavoro di miniatura. Scoperta nel 1862, è datata 25.000 anni e modellata in avorio di mammuth.<br />
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FOTO: la "Dama dal cappuccio" dalla Grotta del Papa, presso Brassempouy (Francia), risalente a 25.000 anni fa. Avorio di mammut; altezza: 3,6 cm. Descritta nel paragrafo qui sopra. <br /><br />
<b>Le altre statuette maschili di Brassempouy</b><br />
<br />
<b>I statuetta:</b><br />
<br />
Meritano altrettanta attenzione altre 2 statuette davvero uniche, frammentarie, venute alla luce presso la GROTTA DEL PAPA a BRASSEMPOUY: sempre in avorio di mammuth, la prima STATUETTA ritrae un corpo MASCHILE (sfatando la convinzione che le raffigurazioni maschili dell'epoca venissero modellate sempre con trascuratezza), e dimostra un livello artistico altamente evoluto e raffinato, che nulla ha da invidiare alle civiltà storiche: il frammento è alto 6,8 cm. (la statuetta intera avrebbe raggiunto i 10 cm. almeno); la parte anteriore ricorda le sculture delle civiltà arcaiche: le gambe sono affusolate, prive di estremità, terminano a punta come nelle statuette femminili steatopigie; i fianchi sono armoniosi e ben modellati, anatomicamente impeccabili; i genitali ben proporzionati; a livello delle costole reca quella che sembrerebbe una pesante cintura. La parte posteriore è modellata nello stesso stile della VENERE DI DOLNI VESTONICE: un grande solco percorre la spina dorsale; i glutei sono appena accennati e le gambe si estendono a fuso. Datazione: 25.000 anni.<br />
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FOTO: la I statuetta maschile di Brassempouy descritta nel paragrafo qui sopra; altezza del frammento: 6,8 cm.; avorio di mammut, datata 25.000 anni. <br /><br />
<b>II statuetta</b><br />
<br />
Si tratta del frammento di una statuetta, da Brassempouy, della quale sono rimasti gli arti inferiori, in avorio di mammut, alto circa 7 cm. Le forme anatomiche sono rese in stile naturalistico con ginocchia leggermente flesse, piedi grossi appena abbozzati, genitali maschili evidenti. Datazione: 25.000 anni.<br />
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FOTO: un altro frammento di statuetta maschile da Brassempouy, descritto nel paragrafo qui sopra. Avorio di mammut. Altezza: 7 cm. Datazione: 25.000 anni.<br /><br />
Seguono, riguardo la GROTTA DEL PAPA nei pressi di BRASSEMPOUY, altri frammenti di statuette femminili, in avorio di mammuth, datati allo stesso periodo.<br />
<br />
<br />
<b><br /></b>
<b>LA GROTTA PALEOLITICA DI LA MOUTHE</b><br />
<br />
La GROTTA DI LA MOUTHE è situata nei pressi del comune francese di LES EYZIES DE TAYAC (nel dipartimento che prende il nome dal fiume DORDOGNA, Regione NUOVA AQUITANIA), ed è una delle prime grotte paleolitiche scoperte nel corso del XIX secolo, precisamente nel 1895, quando lo studioso di Preistoria francese EMILE RIVIERE (1835-1922) fece aprire un varco lungo un tunnel di 100 metri alla fine del quale si trovano le pareti decorate con almeno 200 raffigurazioni tra INCISIONI e PITTURE, che comprendono BISONTI, RENNE, LEONI, LUPI, CAVALLI, STAMBECCHI, un BUE MUSCHIATO, un RINOCERONTE EUROPEO, due IMPRONTE DI MANI. I suoi reperti e le sue pitture parietali sono inserite in un arco di tempo che spazia da 25.000 a 15.000 anni fa circa. <br />
<br />
<b>La "capanna" di La Mouthe</b><br />
<br />
L'enigmatica raffigurazione di quella che si pensa sia una CAPANNA, dipinta su un'esteso pannello di roccia e grande 5 m. x 4., rettangolare, disegnata a carboncino e ocra rossa, colpisce per il suo misterioso significato. Il fatto che questa struttura non abbia un vertice, ma si estenda come una tettoia rettangolare, lascia dei dubbi sul fatto che si tratti di un'abitazione; si trova su uno spazio ricco di molte altre rappresentazioni, anche se questa insolita immagine colpisce in modo particolare.<br />
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FOTO: la cosiddetta "capanna" della caverna di La Mouthe, risalente a circa 20.000 anni fa, descritta nel paragrafo qui sopra.<br /><br />
<b>La lampada di La Mouthe</b><br />
<br />
Nel 1899, accanto alla zona di un focolare, fu scoperta una LAMPADA in arenaria rossa simile a quella rinvenuta nella caverna di LASCAUX. Sul lato inferiore la LAMPADA è incisa con la figura di uno STAMBECCO; nella parte concava gli scienziati hanno rilevato tracce di materiale bruciato, che si è rivelato essere grasso animale. Non si tratta di una LAMPADA rozzamente abbozzata, come molte altre, ma dell'opera di un artigiano altamente specializzato, dalla superficie perfettamente liscia, simmetrica, con una cavità perfettamente sferica ed accuratamente raschiata. Misura 10,6 cm. di diametro e la sua lunghezza totale è di 17 cm. E' datata al Paleolitico finale, circa 14.000 anni.<br />
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FOTO: la lampada in arenaria della caverna di La Mouthe descritta nel paragrafo qui sopra. Datata circa 14.000 anni.<br /><br />
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<br />
<b>LA CAVERNA DELLE ARENE CANDIDE E LA TOMBA DEL GIOVANE PRINCIPE</b><br />
<br />
<b>Generalità</b><br />
<br />
Sulle pareti rocciose affacciate sul mare delle falesie che formano il promontorio di CAPRAZOPPA (Comune di FINALE LIGURE, SAVONA, LIGURIA), a 90 metri di altitudine si aprono i 3 cunicoli che conducono al grande spiazzo della CAVERNA DELLE ARENE CANDIDE. I primi scavi intrapresi presso questo sito risalgono al 1864, dopo che il paleontologo ARTURO ISSEL (1842-1922) vi fece visita e capì l'importanza del luogo. Dopo molti decenni dalle prime indagini, l'archeologo LUIGI BERNABO' BREA (1910-1999), negli anni fra il 1940 e il 1950 avviò una campagna di scavo che portò alla luce diverse stratificazioni del terreno che hanno conservato reperti dal Paleolitico Superiore al Medioevo. Il luogo ben asciutto ha permesso il mantenimento di importanti reperti antichi di almeno 30.000 anni. Le 19 SEPOLTURE paleolitiche sono comprese in un arco di tempo di 500 anni, durante il quale la grotta divenne NECROPOLI della comunità. Quando la caverna fu occupata dalle popolazioni paleolitiche, durante l'Era Glaciale, il livello del mare era 100 metri più basso di quant'è oggi, e il sito si trovava a qualche chilometro dalla spiaggia. Un'alta e bianca duna di sabbia (quarzo) era un tempo addossata alla parete rocciosa, da ciò al luogo è stato attribuito il nome di "ARENE CANDIDE". La duna decine di migliaia di anni fa avrebbe potuto facilitare l'accesso alla grotta, che può essere raggiunta solo dall'alto, mediante una scalata che raggiunga le strette aperture. Dal 1972 fino al 1977 altre esplorazioni furono guidate dal Prof.SANTO TINE' (1927-1910) il più importante studioso di Preistoria italiano. Nella grotta sono stati rinvenuti anche molti reperti del NEOLITICO. Sono venuti alla luce complessivamente almeno 20 individui sepolti, attribuibili all'epoca paleolitica. Per quel che riguarda il NEOLITICO l'occupazione non fu molto intensa, forse un semplice passaggio stagionale. In epoca paleolitica gli sciamani devono aver intuito delle speciali forze presenti in questo luogo, che la gente era disposta a raggiungere percorrendo interi territori per farvi riposare i defunti.<br />
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FOTO: il promontorio roccioso di Arene Candide, Finale Ligure (Italia), che ospita la caverna-sepolcro del Paleolitico Superiore.<br />
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FOTO: un'antica fotografia del promontorio di Arene Candide (Liguria, Italia) quando vi era addossata la grande duna di quarzite bianca.<br /><br />
<b> Il Giovane Principe delle Arene Candide</b><br />
<br />
19 SEPOLTURE attribuite all'era paleolitica sono venute alla luce presso la caverna delle ARENE CANDIDE; alcuni scheletri sono ricoperti da monili di conchiglie che probabilmente erano cuciti sugli abiti, ma la tomba di colui che è stato identificato come un ragazzo di circa 16 anni è particolarmente ricca di monili e accessori, ed è stato perciò soprannominato "il Giovane Principe". I resti di questo cacciatore adolescente risalgono ad almeno 28.000 anni fa e dallo studio sullo scheletro si deduce sia morto in seguito ad un incidente. E' stato rinvenuto in uno strato molto profondo del terreno, a 6,70 metri di profondità. E' alto 1 metro e 70 cm.; l'ossatura indica un corpo robusto e una muscolatura allenata. L'analisi delle ossa ha rilevato una dieta a base di molluschi, pesce e selvaggina. La mandibola fratturata e indizi di lesioni alla spalla sinistra indicano che potrebbe essere stato ucciso da qualche animale, forse un orso o un grosso felino. Dallo stile del CORREDO viene attribuito alla cultura GRAVETTIANA, che si estendeva nel Paleolitico Superiore dall'EUROPA alla SIBERIA, unendo il continente eurasiatico. Inoltre, il giovane CACCIATORE giace disteso, non nella tradizione posizione fetale delle tombe del Paleolitico Superiore; allo stesso modo lo SCIAMANO DI BRNO e altri individui dal corredo particolarmente ricco: forse questa diversa modalità veniva adottata per distinguere individui di singolare merito presso la comunità? Mentre, invece, la postura fetale era destinata alle persone comuni? Il suo corpo è stato ricoperto da un consistente strato di OCRA ROSSA, come voleva la tradizione della cultura gravettiana dalla SIBERIA alla PENISOLA IBERICA. Sulla testa reca il tradizionale COPRICAPO DI CONCHIGLIE (che erano verosimilmente cucite su un supporto di pelle), anch'esso presente in tutto il continente eurasiatico; nella mano destra stringe ancora il PUGNALE DI SELCE da cacciatore; 4 cosiddetti BASTONI DI COMANDO traforati in osso giacciono accanto alle sue spalle; resti di COLLANE e altri monili sono sparsi sullo scheletro. Il materiale con cui furono creati questi manufatti provengono da zone anche lontanissime, come la lama di SELCE, ad esempio, fatta di un materiale che si trovava ad almeno 300 km. di distanza; i cosiddetti BASTONI DI COMANDO (dal valore simbolico e sciamanico) sono realizzati con il palco di un alce e forati nella parte superiore: oggetti cultuali unici e comuni a tutte le regioni eurasiatiche di allora. Vi sono poi i CIOTTOLI OBLUNGHI deliberatamente spezzati, provenienti dal MARE MEDITERRANEO e imbrattati di OCRA ROSSA, forse usati per tratteggiare e disegnare simbolicamente sul corpo del defunto.<br />
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FOTO: immagine complessiva della sepoltura del "Giovane Principe" della caverna delle Arene Candide, descritta nel paragrafo qui sopra. Datazione: 28.000 anni.<br />
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FOTO: scheletro del "Giovane Principe" della caverna delle Arene Candide (Liguria, Italia), in cui si notano i particolari degli ornamenti e il tradizionale copricapo di conchiglie, in uso durante tutto il Paleolitico Superiore. Nella mano stringe ancora il coltello di selce. Datazione: 28.000 anni. Descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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FOTO: teschio del "Giovane Principe" della caverna delle Arene Candide (Liguria, Italia), descritto nel paragrafo qui sopra. Datazione: 28.000 anni.<br />
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FOTO: un altro scheletro, malridotto, dalla caverna delle Arene Candide (Liguria, Italia), su cui si vedono lunghe filature di ornamenti, probabilmente costituiti da ossa di uccello, lungo il torace. Datazione: 28.000 anni.<br />
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FOTO: la ricostruzione forense, esposta al museo di Finale Ligure, del Giovane Principe della caverna delle Arene Candide (Liguria -Italia)<br /><br />
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<b><br /></b>
<b>LA SEPOLTURA DELLA CAVERNA DI PAVILAND</b><br />
<br />
Quella che inizialmente fu denominata RED LADY, in realtà si rivelò essere lo scheletro frammentario di un uomo vissuto 35.000 anni fa, e sepolto nella GROTTA DI PAVILAND: una piccola cavità nelle imponenti rupi calcaree della penisola di GOWER, nel GALLES. Ora questo luogo si affaccia sul mare, ma nell'ERA GLACIALE le sponde erano probabilmente più distanti di quanto lo siano ora. La scoperta fu merito del geologo e paleontologo WILLIAM BUCKLAND (1784-1856) durante uno scavo archeologico mirato. Inizialmente si pensò che i resti appartenessero ad una donna d'epoca romana, da qui il nome che le venne attribuito. Lo scheletro era tradizionalmente ricoperto di OCRA ROSSA, e accanto ad esso furono scoperti resti di MONILI e manufatti d'avorio, COLLANE DI CONCHIGLIE. Solo nel 1912, confrontando i reperti con altre scoperte effettuate in tutta EUROPA, si collocò la cosiddetta RED LADY all'epoca preistorica; in seguito, negli anni '60, i primi esami al RADIOCARBONIO poterono determinare l'età ancestrale dei frammenti ossei, ma l'imprecisione dei mezzi d'allora la posero a 26.000 anni, mentre ulteriori analisi effettuate nel 2009 hanno permesso di retrodatarla a 35.000 anni fa.<br />
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FOTO: i pochi resti ossei dell'uomo della grotta di Paviland (Galles, Regno Unito), datati 35.000 anni, esposti al Museo di Oxford.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwFBlsQX7TxSBESf3e4z43bUAGroNPGTzg-JhAID4YwpCdUOBa2rlEdjjJ1ANVvLWiI0HXGNvrCgT7DiQn7BLliUwDBa8u86RcMNat_dmlPxELO-jfwK5dy5qu0jPYQDp1gGHl-_4K-m3p/s1600/kir3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="536" data-original-width="750" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwFBlsQX7TxSBESf3e4z43bUAGroNPGTzg-JhAID4YwpCdUOBa2rlEdjjJ1ANVvLWiI0HXGNvrCgT7DiQn7BLliUwDBa8u86RcMNat_dmlPxELO-jfwK5dy5qu0jPYQDp1gGHl-_4K-m3p/s320/kir3.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: quest'opera ricostruisce la scena delle esequie dell'uomo della grotta di Paviland (Galles, Regno Unito), ma purtroppo non vi è traccia dell'autore, nonostante io abbia fatto molte ricerche sul Web.<br /><br />
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<br />
<b>CAVERNA DI PARABITA</b><br />
<br />
La GROTTA DI PARABITA è un insediamento rupestre situato presso il comune di PARABITA, in provincia di LECCE, PUGLIA, ITALIA. E' costituita da due cavità che si aprono in mezzo ad uno splendido scenario di prati e colline pietrose. All'interno dei suoi cunicoli sono state effettuate scoperte straordinarie: 2 famose STATUETTE FEMMINILI intagliate in osso di cavallo, risalenti almeno a 15.000 anni fa; 2 SCHELETRI detti "GLI AMANTI" risalenti a 27.000 anni fa, oltre a 18.000 REPERTI archeologici relativi a svariate epoche, dal Paleolitico più antico attribuibile all'UOMO DI NEANDERTHAL, e perciò appartenenti ad almeno 70.000 anni fa, al Paleolitico Medio, fino al Neolitico e all'Età del Bronzo. La parte più esterna della grotta era adibita a riparo e vi si svolgeva la quotidianità, la parte più interna si divide in altri due cunicoli che si diramano verso est e verso ovest.<br />
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FOTO: il paesaggio che circonda la Grotta di Parabita (Puglia, Italia), dscritta qui sopra, frequentata da popolazioni umane per decine di migliaia di anni.<br /><br />
<b>Le Veneri di Parabita</b><br />
<br />
La scoperta delle STATUETTE, dette VENERI DI PARABITA, è stata opera del Prof.GIUSEPPE PISCOPO ed è avvenuta nel 1965. Sono state modellate in osso di cavallo. La STATUETTA più alta misura 9 cm., l'altra 6,1 cm. e si inseriscono nell'ambito della grande CULTURA PALEOLITICA EURASIATICA, che si distingue, fra le altre cose, per la tradizionale produzione di statuette femminili, che si estendeva dalla SIBERIA alla PENISOLA IBERICA, dal NORD EUROPA alle sponde del MEDITERRANEO. La più grande delle 2 STATUETTE è senz'altro una delle più misteriose immagini conosciute nell'arte paleolitica: sul volto sembra indossare una maschera, o comunque qualcosa che la rende inaccessibile ai profani; la testa non è resa nella tradizionale postura insettiforme, tipica della statuaria paleolitica, ma è ben ritta sulle spalle; due leggere fossette sembrano delineare gli occhi come se stesse guardando lontano; le gambe sono unite, affusolate e nello stile detto "steatopigio"; le braccia sono lunghe e si estendono fino ad icorniciare interamente il ventre; i seni sono ben proporzionati, dalla forma naturalistica, così come l'intero corpo della donna, che parrebbe incinta; la parte posteriore è molto curata nei particolari, con i glutei separati e delle forme armoniose. La SECONDA STATUETTA è alta 6,1 cm., e ricorda le VENERI paleolitiche asciutte e piuttosto stilizzate di MALTA BURET, in SIBERIA: la testa è resa con un semplice abbozzo, i seni sono grossi, ma non si elevano a tutto tondo, rimanendo accorpati al supporto; due grandissime mani (particolare originale) si estendono abbracciando il ventre; al posto delle gambe la figura termina in una forma affusolata. E' possibile che queste statuette abbiano avuto la funzione di amuleti e siano state indossate come ciondoli.<br />
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FOTO: la più grande delle 2 statuette femminili della Grotta di Parabita (Puglia, Italia); è alta 9 cm., in osso di cavallo. Datazione: 15.000 anni.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsWmvOy5aky3K38CXE9SF6Equb05yfU9BrGN5u-lGxbTDupozgD_NCeYFdDpW3rKRHe0QwnG0TGpoViQsPdVCvj7JhhRiEVKNwCdrqNc7QvqdACCgupE92_A8HV1-0Oj1-WOUW__Ph0qUN/s1600/venusparabita2c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="488" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsWmvOy5aky3K38CXE9SF6Equb05yfU9BrGN5u-lGxbTDupozgD_NCeYFdDpW3rKRHe0QwnG0TGpoViQsPdVCvj7JhhRiEVKNwCdrqNc7QvqdACCgupE92_A8HV1-0Oj1-WOUW__Ph0qUN/s320/venusparabita2c.jpg" width="97" /></a></div>
FOTO: la seconda Venere della Grotta di Parabita, descritta nel paragrafo qui sopra. Alta 6,1 cm. Datata 15.000 anni.<br /><br />
<b>Gli scheletri detti "Amanti" della grotta di Parabita</b><br />
<br />
Nel 1965 sono stati scoperti due SCHELETRI datati 27.000 anni, di un uomo e una donna: l'uomo è sdraiato in posizione supina, la donna, che indossa una collana di denti di cavallo, leggermente accavallata accanto a lui, che a sua volta è circondato da oggetti di uso quotidiano. Il particolare inquietante riguardo questi SCHELETRI è che sono SENZA TESTA. Gli esami delle ossa hanno rivelato trattarsi di due individui giovanissimi, affetti da artrosi, sepolti all'ingresso della GROTTA DI PARABITA. Purtroppo è impossibile trovare documenti fotografici riguardanti questi SCHELETRI, che sono stati denominati PARABITA 1 e PARABITA 2, e trasferiti al Museo di Pisa.<br />
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<b>GROTTA DEL ROMITO</b><br />
<br />
La GROTTA DEL ROMITO (così denominata per essere stata rifugio di mistici eremiti durante il Medioevo) è uno dei più importanti siti archeologici relativi al Paleolitico Superiore dell'area meridionale. Scoperta nel 1961, è situata nel territorio del comune di PAPASIDERO, in provincia di COSENZA, CALABRIA (ITALIA). E' inserita nel contesto del PARCO NAZIONALE DEL POLLINO, che si estende lungo l'APPENNINO MERIDIONALE CALABRO-LUCANO, dal MAR TIRRENO allo IONIO. Immersa in un incantevole scenario ai piedi del MONTE CIAGOLA, nella valle del fiume LAO. La grotta è profonda 34 metri; la stratigrafia esposta dalle indagini di scavo raggiunge la profondità di 8 metri, portando alla luce reperti che coprono un arco temporale da 25.000 a 10.000 anni fa. A partire dalle prime indagini, negli anni '60, sono state rinvenute 9 SEPOLTURE, risalenti ad almeno 12.000 anni fa. Nel sito ufficiale della grotta (http://www.papasidero.info/la-grotta-del-romito/) la più antica testimonianza del Paleolitico Superiore è datata 16.800 anni a.C. (dunque 18.800 anni). Gli esami approfonditi sui reperti ossei dei cacciatori inumati in questa necropoli preistorica, rivelano una dieta soprattutto a base di selvaggina, come stambecchi, caprioli, daini , bovidi. Gli SCHELETRI ritrovati appartengono a individui di razza CRO-MAGNON. All'esterno della grotta, su un masso largo 2 metri e 30 cm., vi è incisa la figura di un BOS PRIMIGENIUS (o Uro: un bovide estinto che a quel tempo popolava le praterie europee) lunga 1 metro e 20 cm., risalente a circa 16.000 anni fa e resa in modo assolutamente preciso e naturalistico, nello stile dell'arte rupestre del Paleolitico europeo. Nello stesso sito, a livello delle stratificazioni superiori, sono stati rinvenuti anche numerosi reperti neolitici.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC2A1EIVSn3FpPc2J1oSCLjwqf7YoEVj7oM6VAkm1K62kGIGNfptdYkV7Th-9ng56OATibo9uEKTwwAWZoIznip8M3bOT9OROjxe1PssfPlTmKO1XAgH5eK5Ltd6nqc0Usg99ExsdrEdBO/s1600/Grotta_del_romito2H.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC2A1EIVSn3FpPc2J1oSCLjwqf7YoEVj7oM6VAkm1K62kGIGNfptdYkV7Th-9ng56OATibo9uEKTwwAWZoIznip8M3bOT9OROjxe1PssfPlTmKO1XAgH5eK5Ltd6nqc0Usg99ExsdrEdBO/s320/Grotta_del_romito2H.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO: incisione che raffigura l'estinto Bos Primigenius (Uro) che popolava le praterie europee nel Paleolitico Superiore. Il corpo è lungo 1 metro e 20 cm., inciso su un grande masso di calcare all'ingresso della caverna. Datato 16.000 anni. Descritto nel capitolo qui sopra.<br /><br />
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<br />
<b>Conclusione</b><br />
<br />
I siti archeologici del Paleolitico Superiore, trattati in questo saggio, attestano l'universalità e l'efficienza di una cultura vincolata ad una struttura sociale diametralmente opposta e antecedente al declino verificatosi in epoche successive (che videro la nascita di categorie sociali e privilegi ereditari), connessa alla fondamentale natura collaborativa dell'umanità e che proprio per questo si è potuta perpetuare per decine di migliaia di anni. L'uomo del Paleolitico Superiore concepiva un Universo vivo, nel quale ogni fenomeno comunicava qualcosa alla sua anima e nulla vi era di trascurabile o da considerare con criteri esclusivamente opportunistici; aveva dunque un approccio appagante, sano ed equilibrato con la realtà, orientato alla pienezza esistenziale, diamentralmente opposto all'aridità della nostra visione limitata e meccanicistica. Nell'ambito di questa nostra cultura ancestrale si è prodotta la scintilla evolutiva, si sono posti i fondamenti della spiritualità, i canoni dell'arte, i presupposti del progresso e di tutti gli elementi che ci rendono pienamente umani. Per comprendere a fondo queste espressioni, dobbiamo oltrepassare la nostra attuale e fuorviante concezione del mondo, rendendo effettivi e vitali i messaggi dell'antica conoscenza che emergono dalle indagini archeologiche, riconnettendoci a quell'energia e a quell'essenza primordiale che nei millenni si è affievolita in noi, ma che, nonostante tutto, non si potrà mai spegnere. <br />
<br />
<b>Alessia Birri, 4 gennaio 2020</b><br />
<br />
Continua con "LE CAVERNE PALEOLITICHE D'EUROPA" in questo stesso blog:<br />
<a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2019/11/le-caverne-paleolitiche-deuropa.html">https://alessia-birri.blogspot.com/2019/11/le-caverne-paleolitiche-deuropa.html</a><br />
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<b>SITI DESCRITTI IN QUESTO SAGGIO:</b><br />
<br />
DENISOVA, DMANISI, MALTA BURET, AFONTOVA GORA, AVDEEVO, KOSTENKI, SUNGIR, GAGARINO, PREDMOSTI, BRNO, PAVLOV, DOLNI VESTONICE, ZARAYSK, MEZIN, PETERSFELS, GONNERSDORF, DAME DE SAINT GERMAIN, CASTEL MERLE, FORNEAU DU DIABLE, CAP BLANC, LAUGERIE HAUTE, BRASSEMPOUY, LA MOUTHE, PAVILAND CAVE, PARABITA, GROTTA DEL ROMITO (In questo saggio non è descritto l'importantissimo TEMPIO PALEOLITICO DI GOBEKLI TEPE (Sanliurfa, Turchia), in quanto per la complessità e la fondamentale rilevanza ch'esso rappresenta sarà necessario trattarlo separatamente. Il breve saggio che ho scritto nel 2013 ("Gobekli Tepe e la civiltà antidiluviana") necessita di nuovi argomenti aggiunti e aggiornamenti in relazione allo sviluppo delle ricerche). <br />
<b><br /></b>
<b>PER UN ULTERIORE AUSILIO D'IMMAGINI VISITA GLI ALBUM DI GOOGLE FOTO</b>:<br />
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Arte paleolitica - figura umana:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMa6kLrUCH1H7HQRZYfVUI8GBCPegAcWSVsDeru">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMa6kLrUCH1H7HQRZYfVUI8GBCPegAcWSVsDeru </a><br />
<br />
Arte paleolitica - animali:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipM0qDKXQN2nnq9gAgJaaRWn1AjjMNM3zAhVIUdr">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipM0qDKXQN2nnq9gAgJaaRWn1AjjMNM3zAhVIUdr</a><br />
<br />
Paleolitico - simbologia:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipOuKQAjRYe4FZhUPUK8GZ-slCXFXJKPBsw8wpyN">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipOuKQAjRYe4FZhUPUK8GZ-slCXFXJKPBsw8wpyN</a><br />
<br />
Paleolitico - ornamenti:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMULtJh_g-IF2Xyj_UBdcmY3gw-VYAcgvST--RL">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMULtJh_g-IF2Xyj_UBdcmY3gw-VYAcgvST--RL</a><br />
<br />
Paleolitico - strumenti musicali:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMSUTlocB6lvPZ2XsVKX_cY-Lfd5DphqQ51HUtN">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMSUTlocB6lvPZ2XsVKX_cY-Lfd5DphqQ51HUtN</a><br />
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Paleolitico - armi - strumenti - accessori:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipNmj7gjaE7QlfsyNCQzGLNovYSQnv_H7RGRqkK4">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipNmj7gjaE7QlfsyNCQzGLNovYSQnv_H7RGRqkK4</a><br />
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<b>FONTI E ARTICOLI CORRELATI:</b><br />
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"Neanderthal, chi erano e perché si sono estinti. Cosa dicono veramente i dati" - di Enzo Pennetta:<br />
<a href="http://www.enzopennetta.it/2013/04/neanderthal-chi-erano-e-come-si-sono-estinti-cosa-dicono-veramente-i-dati/">http://www.enzopennetta.it/2013/04/neanderthal-chi-erano-e-come-si-sono-estinti-cosa-dicono-veramente-i-dati/</a><br />
<br />
"Gli ultimi studi sull'evoluzione umana sollevano nuovi dubbi" - di Enzo Pennetta:<br />
<a href="https://www.ilfoglio.it/scienza/2017/04/30/news/gli-ultimi-studi-sull-evoluzione-umana-sollevano-nuovi-dubbi-132176/">https://www.ilfoglio.it/scienza/2017/04/30/news/gli-ultimi-studi-sull-evoluzione-umana-sollevano-nuovi-dubbi-132176/</a><br />
<br />
"Neanderthal, Denisova e Sapiens - i meccanismi darwiniani portano all'estinzione, non all'evoluzione" - di Enzo Pennetta:<br />
<a href="https://antidarwin.wordpress.com/tag/denisova/">https://antidarwin.wordpress.com/tag/denisova/</a><br />
<br />
"Mal'ta Buret culture" - by March of the Titans:<br />
<a href="https://archive.org/details/TheMaltaBuretCultureInSiberiaRussia">https://archive.org/details/TheMaltaBuretCultureInSiberiaRussia</a><br />
<br />
"Veneri gravettiane o Pavloviane nella Russia europea":<br />
<a href="http://www.frru2.altervista.org/ARCH/VEP/PAL/Grav/gaRS.E.htm">http://www.frru2.altervista.org/ARCH/VEP/PAL/Grav/gaRS.E.htm</a><br />
<br />
"A caccia di mammut" - descrizione del sito di Kostenki, di Giandomenico Ponticelli:<br />
<a href="https://digilander.libero.it/ponticellig/_PARTE%20III/_PARAGRAFO%20II/KOSTIENKI.htm">https://digilander.libero.it/ponticellig/_PARTE%20III/_PARAGRAFO%20II/KOSTIENKI.htm </a><br />
<br />
"Predmosti - ancient settlement":<br />
<a href="https://www.megalithic.co.uk/article.php?sid=32760">https://www.megalithic.co.uk/article.php?sid=32760</a><br />
<br />
"34.000 years old Russian Sungir Early Totemistic Shamanism":<br />
<a href="https://www.patreon.com/posts/34-000-years-old-25902395">https://www.patreon.com/posts/34-000-years-old-25902395</a><br />
<br />
"This Ancient Society Buried Disabled Children Like Kings" - by Laura Geggel:<br />
<a href="https://www.livescience.com/61743-rich-paleolithic-burials.html">https://www.livescience.com/61743-rich-paleolithic-burials.html</a><br />
<br />
"Svastica, simbolo sacro universale" – di Costanza Bondi e Marco Morucci:<br />
<a href="https://www.ereticamente.net/2018/06/svastica-simbolo-sacro-universale-costanza-bondi-e-marco-morucci.html">https://www.ereticamente.net/2018/06/svastica-simbolo-sacro-universale-costanza-bondi-e-marco-morucci.html </a><br />
<br />
Grotta di Parabita - video:<br />
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=HTt8CH3YFfM">https://www.youtube.com/watch?v=HTt8CH3YFfM</a><br />
<br />
"Giovane Principe delle Arene Candide" - sito ufficiale del Museo di Genova:<br />
<a href="http://www.museidigenova.it/it/content/principe-della-arene-candide">http://www.museidigenova.it/it/content/principe-della-arene-candide </a><br />
<br />
"Arene Candide - Ice Age Cave Reveals Rituals to Say Goodbye to Our Dead" - video all'interno - by Marc Oliver:<br />
<a href="https://www.ancient-origins.net/ancient-places-europe/arene-candide-0010682">https://www.ancient-origins.net/ancient-places-europe/arene-candide-0010682</a><br />
<br />
"Venus of Brassempouy":<br />
<a href="https://www.ancient-origins.net/artifacts-other-artifacts/venus-of-brassempouy-0010217">https://www.ancient-origins.net/artifacts-other-artifacts/venus-of-brassempouy-0010217</a><br />
<br />
"Fusayola - Malacate gravetiense del yacimiento ruso de Zaraysk (La industria textil del Paleolítico superior)" - di David Sanchez:<br />
<a href="https://prehistorialdia.blogspot.com/2014/06/fusayola-malacate-gravetiense-del.html">https://prehistorialdia.blogspot.com/2014/06/fusayola-malacate-gravetiense-del.html</a><br />
<br />
"San Valentino nel neolitico" - di Fiorenzo Facchini:<br />
<a href="http://www.gliscritti.it/blog/entry/2429">http://www.gliscritti.it/blog/entry/2429</a><br />
<br />
"Cap Blanc Abri - a frieze of prehistoric sculptures":<br />
<a href="https://www.donsmaps.com/capblanc.html">https://www.donsmaps.com/capblanc.html</a><br />
<br />
"The Shaman of Dolni Vestonice" - by Mimirs Brunnr:<br />
<a href="http://mimirsbrunnr.com/2019/04/17/the-shaman-of-dolni-vestonice/">http://mimirsbrunnr.com/2019/04/17/the-shaman-of-dolni-vestonice/</a><br />
<br />
Forum - discussione sul significato rituale dell'ocra rossa nel Paleolitico Superiore":<br />
<a href="https://ostraka.forumfree.it/?t=60179728">https://ostraka.forumfree.it/?t=60179728</a><br />
<br />
"Dolni Vestonice: (Gravettian Site)":<br />
<a href="http://www.ancient-wisdom.com/czechdolnivestonice.htm">http://www.ancient-wisdom.com/czechdolnivestonice.htm</a><br />
<br />
"The Brno Upper Paleolithic burial" - by Martin Oliva - Pdf:<br />
<a href="https://openaccess.leidenuniv.nl/bitstream/handle/1887/33765/11.pdf?sequence=21">https://openaccess.leidenuniv.nl/bitstream/handle/1887/33765/11.pdf?sequence=21</a><br />
<br />
"Gli uomini preistorici conoscevano i rischi delle unioni fra consanguinei" - di Giorgio Giordano:<br />
<a href="https://www.ilsecoloxix.it/cultura-e-spettacoli/2017/10/07/news/gli-uomini-preistorici-conoscevano-i-rischi-delle-unioni-tra-consanguinei-1.30922095">https://www.ilsecoloxix.it/cultura-e-spettacoli/2017/10/07/news/gli-uomini-preistorici-conoscevano-i-rischi-delle-unioni-tra-consanguinei-1.30922095</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-42451181533347984932019-11-27T02:30:00.001-08:002020-01-04T04:24:41.674-08:00LE CAVERNE PALEOLITICHE D'EUROPA<br />
L'ESPRESSIONE ARTISTICA, IL SIGNIFICATO SIMBOLICO, LE CONOSCENZE ASTRONOMICHE E LE ORIGINI ANCESTRALI DELLA SCRITTURA PRESERVATI DA DECINE DI MIGLIAIA DI ANNI NEI PIU' ANTICHI SANTUARI DELL'UMANITA'.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyIU29629dhsC300NM9A9LI5PZjCUm_DQiv9_HcY6O3TXw2yfgnNP8xgTviGc8ckrRQsGzlIU1-O6qA8p2KXKXbn_N-8SMM15tsTbPQeA40z6tUUWLXsGembxjsb2NOJZe_vn-Nt1vwwLZ/s1600/Chauvet09-Pannello-Cavalli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1082" data-original-width="1600" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyIU29629dhsC300NM9A9LI5PZjCUm_DQiv9_HcY6O3TXw2yfgnNP8xgTviGc8ckrRQsGzlIU1-O6qA8p2KXKXbn_N-8SMM15tsTbPQeA40z6tUUWLXsGembxjsb2NOJZe_vn-Nt1vwwLZ/s320/Chauvet09-Pannello-Cavalli.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: I cavalli della caverna di Chauvet, risalenti a 36.000 anni fa.<br />
<br />
Questo saggio è correlato a "Tombe e accampamenti del Paleolitico Superiore" in questo stesso blog:<br />
<a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2020/01/tombe-e-accampamenti-del-paleolitico.html">https://alessia-birri.blogspot.com/2020/01/tombe-e-accampamenti-del-paleolitico.html</a><br />
<br />
<b>Premessa</b><br />
<br />
Nelle profondità delle caverne paleolitiche non è conservata l'espressione artistica e spirituale di una cultura lontana e di un tempo remoto, ma il tesoro nascosto della nostra più intima realtà, i sentieri della rinascita e della trasformazione, sigillati in simboli ed archetipi che, decine di migliaia di anni fa, i nostri antenati incisero e dipinsero nei luoghi più oscuri e impenetrabili, per essere salvaguardati dall'azione del tempo e fungere da guida alle generazioni future. Quando esploriamo i grandi complessi pittorici, i graffiti, i manufatti e i simboli, non stiamo osservando fuori di noi, ma nelle profondità della nostra psiche, dove quei simboli, quegli archetipi, quei messaggi sono sepolti da tempo immemorabile, attendendo il sussulto del proprio risveglio. <br />
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<b>LA CAVERNA CHAUVET PONT D'ARC</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilGv68J3A2UV5Nza8y0mXGXmDmLz_j_Y6jVtRcCouOeK8wRC9pLR8Cbf1RnwXmB6HMecJqvb2VVbLpPnD1LN0VSf19t40ddXpoRtTjECuBot7w1f3WJF9dXT-AhiyIHkMn8ZR38bBoAauR/s1600/chauvetpan1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="605" data-original-width="1414" height="136" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilGv68J3A2UV5Nza8y0mXGXmDmLz_j_Y6jVtRcCouOeK8wRC9pLR8Cbf1RnwXmB6HMecJqvb2VVbLpPnD1LN0VSf19t40ddXpoRtTjECuBot7w1f3WJF9dXT-AhiyIHkMn8ZR38bBoAauR/s320/chauvetpan1.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: Veduta d'insieme del grande pannello dipinto della Camera finale della caverna di Chauvet<br />
<br />
La CAVERNA DI CHAUVET è il più antico luogo di culto paleolitico d'EUROPA, situato nel SUD della FRANCIA, nel dipartimento dell'ARDECHE, su un dirupo calcareo affacciato sull'omonimo fiume. Il contesto regionale annovera numerose grotte, d'importanza sia geologica che antropologica. I dipinti presenti nella CAVERNA CHAUVET ritraggono animali come cavalli, bisonti, mammuth, orsi, rinoceronti europei, leoni, perfino raffigurazioni insolite come una civetta e un millepiedi, iene, renne e qualche lupo. Queste pitture estremamente vivaci, realistiche e vibranti hanno destato lo stupore degli scopritori, e imbarazzato non poco la comunità accademica internazionale. A cosa fu dovuto questo stupore, se non alla fuorviante mentalità ancora intrisa di positivismo ottocentesco che pervade gli ambienti cattedratici dell'archeologia, antropologia, nonchè di ogni settore della ricerca scientifica? Secondo questa ormai antiquata concezione dell'uomo e del progresso, si vorrebbe svalutare l'impulso evolutivo dell'umanità, negando il valore innato della coscienza ancestrale, dalla quale tutto si è irragiato nei millenni successivi, e riducendo ogni conquista ad un semplice frutto del caso, o ad uno scopo puramente utilitaristico. Ora, noi sappiamo che non è così, e non ci meravigliamo davanti alle opere pittoriche più antiche d'Europa, anzi, le consideriamo semmai un piccolo frammento di ciò che ancora dobbiamo scoprire riguardo quell'èra lontana, il cui spirito risiede principalmente dentro di noi.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMuuHTVFCm0TvN8kdw7DipiVzzsWDe3QmBvI0F5GUI-UdbDvm0MI-0n70Smk6iiaZJoaZAHSpVWPMeVk-nXA5q7KucCVqaaui00bmLOwW9-3IBbjueg2K5n_PEPUqv-ekZ-qJv_ZeimJZZ/s1600/grotta-di-chauvet-05.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="1000" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMuuHTVFCm0TvN8kdw7DipiVzzsWDe3QmBvI0F5GUI-UdbDvm0MI-0n70Smk6iiaZJoaZAHSpVWPMeVk-nXA5q7KucCVqaaui00bmLOwW9-3IBbjueg2K5n_PEPUqv-ekZ-qJv_ZeimJZZ/s320/grotta-di-chauvet-05.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
FOTO: Lo scenario in cui è immersa la caverna di Chauvet e il suo ingresso cerchiato in rosso.<br />
<br />
<b>La scoperta</b><br />
<br />
La CAVERNA DI CHAUVET fu scoperta nel 1994, durante un'esplorazione, da tre speleologi: ELIETTE BRUNEL DESCHAMPS, CHRISTIAN HILLAIRE e JEAN MARIE CHAUVET (dal quale prende il nome). Gli studi sono stati in seguito proseguiti da JEAN CLOTTES (1933-fra i più importanti esperti di Preistoria del mondo) e MICHEL CHABAUD, che si è inoltrato ancora più in profondità nella grotta, scoprendo la CAMERA FINALE (END CHAMBER). Le stime al radiocarbonio effettuate sulle concrezioni superficiali delle pitture non lasciano alcun margine di dubbio: la caverna è rimasta isolata in seguito ad una frana che ne ha sigillato l'ingresso più di 20.000 anni fa, ma le pitture risultano anche 16.000 anni più antiche dell'ultima volta che che i nostri antenati vi misero piede, datate ad almeno 36.000 anni fa; ed è a quest'epoca che risale la maggior parte delle raffigurazioni. Gli animali sono ritratti seguendo la conformazione della superficie rocciosa, come se il supporto stesso pulsasse di vita, movimento, trepidazione...aggiungendo all'elemento estetico un valore magico, suggestivo, che promana da una concezione unitaria della realtà, in cui pensiero e materia si uniscono nell'evocazione delle "forze", anzi, queste stesse forze che gli animali incarnano scaturiscono dalle profodità della roccia, della materia, considerata come elemento vivo e vibrante, permeato dalla volontà dell'artista-sciamano. Chi ha avuto la fortuna di percorrere questi sentieri sotterranei, riferisce lo spettacolo di questi dipinti che seguono un crescendo magico di estasi, conferendo un dinamismo cinematografico al tutto; se a questo si aggiunge l'oscurità della caverna lambita dalla luce ondeggiante delle fiaccole usate dai nostri lontani avi l'effetto diviene ancora più allucinatorio e sconvolgente. A ciò si unisce la lucentezza della roccia calcarea e la brillantezza delle volte. La caverna è stata formata dalla corrosione dovuta alle acque del fiume ARDECHE, e si estende per 500 metri all'interno del monte.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6im-Hh-1LFQDcNQ3j_G9a8S5PEK3VHGwPfu6sa-aqf5LftPQ7rD_vzOI6klqMcvuuolyFtLvfUJa70qAv3IoNuRsT0IL8oa55MGi3hGGIkSvRP1Rs-bULKVXadmzf-uQDEAtrRoF0gwaK/s1600/chauvet-palmi+rossi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="560" data-original-width="750" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6im-Hh-1LFQDcNQ3j_G9a8S5PEK3VHGwPfu6sa-aqf5LftPQ7rD_vzOI6klqMcvuuolyFtLvfUJa70qAv3IoNuRsT0IL8oa55MGi3hGGIkSvRP1Rs-bULKVXadmzf-uQDEAtrRoF0gwaK/s320/chauvet-palmi+rossi.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: Le impronte dei palmi impresse i ocra rossa all'ingresso della caverna di Chauvet.<br />
<br />
<b>L'ingresso</b><br />
<br />
Il pannello d'ingresso della caverna è dipinto con un motivo confuso di innumerevoli impronte di mani, o palmi compressi in modo che la parte centrale risulti più viva rispetto alle dita, che sono sbiadite; il tutto generalmente assomiglia ad un complesso astratto di grossi punti che riempiono la superficie della parete: questi segni non devono essere considerati decorazioni o composizioni astratte dalla funzione pleonastica, ma ancestrali forme di scrittura associate alle grandi raffigurazioni naturalistiche che affiancano, come suggeriscono i nuovi studi di cui abbiamo trattato precedentemente. Queste forme di scrittura, come gli animali ritratti in processione, sono legate ad un calendario astrale riprodotto all'interno delle caverne, nelle cui profondità cielo e terra univano le proprie energie. Queste scoperte sono esposte perfettamente negli esami e nei documenti presentati dal prof.GIUSEPPE SERMONTI, che nell'ambito di uno studio sull'origine della scrittura semitica, potè risalire fino all'alba della scrittura, in epoca preistorica.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhguXB8eaYTiAE9jAWwxfrdZ6PCilbRPlqBBfodS1CQk1FcWHpxYuSIzWXcXna_kCmyvfq4eEUuKCLK-ozA_49ik5mUkR-HzU6meekQn-OMrbVDYuU71oCTfSjD8TdATh95VTwH7mYyP8DA/s1600/chauvetastral.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1166" data-original-width="1600" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhguXB8eaYTiAE9jAWwxfrdZ6PCilbRPlqBBfodS1CQk1FcWHpxYuSIzWXcXna_kCmyvfq4eEUuKCLK-ozA_49ik5mUkR-HzU6meekQn-OMrbVDYuU71oCTfSjD8TdATh95VTwH7mYyP8DA/s320/chauvetastral.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: Schema sulle corrispondenze astronomiche delle raffigurazioni della caverna Chauvet, da ""Il codice Snefru" di Gabriele Venturi.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7IyDBphaUlqrCN6T_psWei_EqBnC2Koah2lok90bVNdLIevnJKqvX-WewaYArEgRzDH05S97MOntZusNTcZ-rYteNihb52GUHxlk5YFMY0i72KVzitBSlMyH695rQlBzZy1Cg8_wQrmK1/s1600/jeanmariechauvet.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="820" data-original-width="1000" height="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7IyDBphaUlqrCN6T_psWei_EqBnC2Koah2lok90bVNdLIevnJKqvX-WewaYArEgRzDH05S97MOntZusNTcZ-rYteNihb52GUHxlk5YFMY0i72KVzitBSlMyH695rQlBzZy1Cg8_wQrmK1/s320/jeanmariechauvet.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: Jean Marie Chauvet, lo scopritore, di fronte ai dipinti della grotta.<br />
<br />
Sempre all'ingresso, al lato destro del pannello con le impronte dei palmi, troviamo una CROCE dipinta sempre in ocra rossa molto vivace, con l'asse verticale più lungo rispetto a quello orizzontale, che sembra emergere da una nube di segni arcuati simili ad un flusso di energia radiante. Dal braccio sinistro si allunga una specie di raggio. Alla sua destra è affiancata da un'altra piccola croce obliqua. In accordo con i risultati di molti studi, questo simbolo cruciforme dev'essere interpretato come una rappresentazione del solstizio e dell'equinozio, che indica il giorno più breve e più lungo dell'anno (dicembre e giugno) e l'inizio della primavera e dell'autunno. Lo studioso GABRIELE VENTURI, nel suo saggio "IL CODICE SNEFRU" (<a href="https://www.thesnefrucode.com/il-codice-snefru-parte-6/">https://www.thesnefrucode.com/il-codice-snefru-parte-6/</a>) sottolinea come nelle culture antiche di tutto il mondo il polo dell'eclittica fosse rappresentato in genere come un albero, ma a volte anche come una croce. Da qui si deduce come i segni astratti dell'arte paleolitica debbano essere considerati alla luce di progredite conoscenze astronomiche e come un mezzo per trasmettere alle future generazioni una consapevolezza profonda e imperitura dei meccanismi del cosmo e delle forze segrete della psiche e della Natura.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHp_n5acB3sYbmqPoKoUGTAIL5N9nJy3ZISCBZwE4DOvn_BRiczxY4Q9fM_8hWylLFUQJniGeZ3qRcc7ropAKhhGjOJbdvNeSPJIvgZEHfp90jYnim3eZ9JaQ-GK-LXjHR0Qo7t-HDYbyx/s1600/chauvet-cross.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1047" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHp_n5acB3sYbmqPoKoUGTAIL5N9nJy3ZISCBZwE4DOvn_BRiczxY4Q9fM_8hWylLFUQJniGeZ3qRcc7ropAKhhGjOJbdvNeSPJIvgZEHfp90jYnim3eZ9JaQ-GK-LXjHR0Qo7t-HDYbyx/s320/chauvet-cross.jpg" width="209" /></a></div>
FOTO: L'emblematica croce dipinta in ocra rossa nella galleria d'ingresso della caverna Chauvet.<br />
<br />
<b>La camera dell'orso</b><br />
<br />
Superato l'ingresso della caverna appena descritto, si accede alla CAVITA' DELLA CAMERA DELL'ORSO, la cui pavimentazione planare in terracotta è completamente diversa da quella del vestibolo ricoperta di stalagmiti. In questo antro ci sono numerose testimonianze di occupazione, come tracce di focolari, segni lasciati dal passaggio di orsi, ecc...Al limite di questa sala sulle pareti sono dipinte due pantere (una di grandi dimensioni, una più piccola di fronte ad essa, ed un abbozzo di rinoceronte, raffigurato sul filo della stessa tradizione tramandata dall'arte dei SAN (BOSCIMANI) in AFRICA: volutamente lasciato incompiuto perchè l'immagine potesse rendere l'impressione di una forma scaturita magicamente dalla roccia stessa, come se la materia fosse realtà velata e varco verso un'altra dimensione.<br />
<br />
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FOTO: rinoceronte volutamente lasciato incompiuto, dalla caverna Chauvet.<br />
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<b>La cactus gallery</b><br />
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Oltrepassata la CAVITA' DELLA CAMERA DELL'ORSO, a est, si scende verso una galleria dal pavimento coperto di argilla indurita, sulla quale sono impresse impronte di orsi e una serie di ossa: la CACTUS GALLERY. Uno splendido orso tratteggiato in ocra rossa, anch'esso incompleto, campeggia su una parete di questa galleria. <br />
<br />
<b>La galleria dei pannelli rossi</b><br />
<br />
La GALLERIA DEI PANNELLI ROSSI è così denominata perchè le pareti sono dipinte con figure in ocra rossa: vi si trovano felini, mammuth, impronte di mani positive affiancate da segni astratti, rinoceronti, linee sottili graffite, una nicchia con una panoramica di piccoli rinoceronti, un orso raffigurato a testa in giù, in verticale, accanto all'immagine di due iene, una processione di rinoceronti dietro la quale si trova un enigmatico segno a W; inoltre uno strano animale con ali dispiegate dalla forma insolita, che forse raffigura una farfalla; un altro insetto simile ad un millepiedi è raffigurato accanto alla "farfalla", in modo analogo a quello presente nella galleria d'ingresso dove si trova il simbolo cruciforme.<br />
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FOTO: la raffigurazione di due iene nella Galleria dei pannelli della caverna di Chauvet.<br />
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<b>Candle gallery</b><br />
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Più addentro ci si inoltra nella CANDLE GALLERY: la pavimentazione di questa galleria è 150 cm. più bassa di quella dell'antro precedente; consiste in uno stretto passaggio privo di raffigurazioni, che separa due aree della caverna: quella in cui sono raffigurati semplicemente animali e segni astratti in ocra rossa, e quella più monumentale, più incisiva, con immagini tratteggiate in nero e graffite.<br />
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<b>Hillaire Chamber</b><br />
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La HILLAIRE CHAMBER (sala delle colline) inizia con un grande pannello di cavalli graffiti sopra delle precedenti impronte di artigli d'orso. Questi animali sono rivolti verso sinistra; un grande cavallo è affiancato da due mammuth, due bisonti incompleti fuoriescono da un'area completamente raschiata. Un'enigmatico gufo è raffigurato forse mentre si sta guardando alle spalle ruotando la testa di 180°; si notano le ali viste dal lato posteriore. Accanto al gufo vi sono tratteggiate altre misteriose figure circolari. Su una sporgenza accanto al rapace notturno vi è inciso nell'argilla un cavallo, sfruttando la curvatura della superficie che rende l'idea dell'addome dell'animale. Su una parete di calcite è tratteggiato in nero un grande orso che sembra seguire un altro animale incompleto. Il graffito di un uro ritratto verso destra si trova su un altro pannello.<br />
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FOTO: i cavalli graffiti della Hillaire Chamber, nella caverna di Chauvet<br />
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FOTO: La civetta della Hillaire Chamber della caverna di Chauvet.<br />
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<b>Sala del teschio</b><br />
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Una ventina di metri più in là, si giunge alla SALA DEL TESCHIO, il punto più sacro e misterioso della caverna, in cui probabilmente si svolgevano complesse cerimonie iniziatiche. La morfologia di quest'area consiste in una depressione del terreno, dalla quale emergono sporgenze a mezzaluna in argilla. Al centro di questo anfiteatro naturale vi è una specie di altare di pietra, sul quale è posizionato un teschio d'orso, nel mezzo di un contesto in cui numerose ossa d'animali ricoprono il terreno.<br />
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FOTO: Il teschio dell'orso posizionato su un altare di pietra della Sala del teschio, caverna di Chauvet.<br />
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<b>La End chamber</b><br />
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La END CHAMBER (Sala finale) è il luogo più solenne di tutto il complesso, un viaggio oltre la dimensione della realtà ordinaria, dove albergano le forze che governano il cosmo, rappresentate simbolicamente dal disegno in carboncino tratteggiato sulla stalattite al centro della sala, che viene generalmente definita come un minotauro al quale è affiancato un pube femminile, ma ad un esame più attento l'immagine corrisponde perfettamente a quello che è lo schema della precessione degli equinozi, con il cosiddetto minotauro che praticamente si avvita in senso antiorario attorno alla sporgenza rocciosa, incontrando alla fine del giro l'immagine del pube. Quest'immagine descrive senza ombra di dubbio lo spostamento dell'asse terrestre in un lasso di tempo lungo circa 26.000 anni. In questo video viene descritto perfettamente questo fenomeno:<br />
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<a href="https://www.youtube.com/watch?time_continue=23&v=7hibzzrr6uQ&feature=emb_logo">https://www.youtube.com/watch?time_continue=23&v=7hibzzrr6uQ&feature=emb_logo</a><br />
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FOTO: la stalattite con raffigurazione del cosiddetto Minotauro, che in realtà dovrebbe corrispondere ad una rappresentazione simbolica della Precessione degli Equinozi; dalla caverna Chauvet.<br />
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L'archeoastronomia dovrebbe andare a nozze con questa straordinaria corrispondenza, ma le "coincidenze" non finiscono qui; ogni raffigurazione presente nella CAVERNA DI CHAUVET, e ogni sua stranezza, come animali ritratti a testa in giù, o dalle linee di contorno molteplici e parallele, come il famoso rinoceronte della CAMERA FINALE, suggeriscono un simbolismo astronomico. Il corno molteplice del rinoceronte, ad esempio, può rappresentare il sorgere e il calare di una costellazione mediante lo spostamento dell'asse terrestre. Lo stesso schema è ripetuto riguardo la raffigurazione dei tre leoni che seguono quella del rinoceronte dal corno multiplo: in realtà il leone è uno, ritratto in tre fotogrammi che riproducono la fase ascendente e calante di una costellazione non definita. Analogamente, molti millenni più tardi, venne rappresentata la traiettoria della CINTURA DI ORIONE e la PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI nel complesso megalitico di NABTA PLAYA, in EGITTO, risalente al V millennio a.C., quindi all'alba della storia documentata. Tutto ciò viene perfettamente esposto in un brillante studio di GABRIELE VENTURI, "IL CODICE SNEFRU", che potete leggere cliccando il seguente link:<br />
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<a href="https://www.thesnefrucode.com/il-codice-snefru-parte-6/">https://www.thesnefrucode.com/il-codice-snefru-parte-6/</a><br />
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Le pareti della END CHAMBER sono dipinte con le più eccezionali raffigurazioni artistiche di tutti i tempi, famosissimi gli splendidi cavalli in carboncino, ritratti scalarmente, i leoni i cui profili seguono una progressione in movimento, ed altre figure dinamiche come il rinoceronte con i tratteggi multipli del corno e del profilo dell'animale. Come abbiamo trattato precedentemente, tutte queste figure possono essere associate ad un significato cosmologico. Di certo il santuario paleolitico di CHAUVET non dev'essere stato un'eccezione, nemmeno frutto del genio di un artista isolato (come ipotizzato recentemente da un'infondata quanto bizzarra teoria dal carattere puramente ideologico), ma era compreso nell'ambito di una cultura universale estremamente progredita, di cui possiamo osservare oggi solo una minima, infinitesimale parte, ciò che la fortuna ci ha concesso di scoprire. <br />
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FOTO: i leoni della Sala finale della Caverna di Chauvet.<br />
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Allo stesso modo i famosi cavalli raffigurati a scalare, sempre nel contesto della END CHAMBER, potrebbero essere interpretati come simboli delle quattro stagioni, considerando soprattutto il colore del loro manto, da scuro per il cavallo più in basso, a sempre più luminoso salendo verso l'esemplare più in alto.<br />
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<b>La stalattite della End Chamber: stregone, Minotauro o riproduzione della Precessione degli Equinozi?</b><br />
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Al centro della Sala Finale, dal soffitto pende una stalattite alta 1 metro e qualche centimetro, recante la famosa ed enigmatica raffigurazione di quello che potrebbe apparire come un Minotauro accanto ad un'immagine pubica femminile, seguito da una testa di leone, rivolta sempre nello stesso verso. Il Minotauro viene anche interpretato come una figura ibrida uomo-bisonte, o uno stregone mascherato. Le gambe della figura sono posizionate in modo che possano sostituire quelle della forma femminile; ma la gamba destra, rispetto a quella sinistra, sembra ruotare intorno alla stalattite, sganciandosi completamente dall'immagine iniziale; compiendo dunque un giro di 180° prima di ricongiungersi alla precedente. Il pube femminile è pertanto integrato al corpo del bisonte. Le zampe, appena indicate con un segno, del leone che "fugge" dalla scena sono chiaramente indipendenti dal complesso dell'effigie. L'intero insieme, soprattutto riguardo la forma a fuso del supporto naturale, non può che ricordare il classico schema a cono che descrive la PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI, come descritto nel saggio "IL CODICE SNEFRU" di GABRIELE VENTURI; alla 6° parte. Anche nelle grotte di ALTAMIRA, di cui ci occuperemo in seguito, si può osservare l'immagine confusa di un bisonte conformata ad una sporgenza rocciosa.<br />
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FOTO: lo schema della Precessione degli Equinozi; lo si può confrontare con l'immagine dipinta sulla stalattite della Sala Finale per rendersi conto di come le raffigurazioni corrispondono.<br />
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FOTO: confronta la stalattite dipinta con lo schema qui sopra della Precessione degli Equinozi.<br />
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Sito governativo - visita virtuale della Caverna Chauvet:<br />
<a href="http://archeologie.culture.fr/chauvet/en">http://archeologie.culture.fr/chauvet/en</a><br />
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<b>CAVERNA DI HOLE FELS (GERMANIA)</b><br />
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La grotta paleolitica di HOLE FELS si trova nella regione del BADEN WURTTENBERG (GERMANIA), sulle Alpi del Giura Svevo. In essa vi sono stati trovati numerosi straordinari manufatti, come flauti d'osso e la famosa statuetta femmile conosciuta come LA VENERE DI HOLE FELS. Numerose campagne di scavo si sono protratte a partire dal 1870, fino agli anni 2000 in cui sono state effettuati i più importanti ritrovamenti. La VENERE DI HOLE FELS venne alla luce nel 2008 in seguito a scavi effettuati dall'Università di Tubinga, guidati dal prof.NICHOLAS CONARD, archeologo statunitense, nato nel 1961: è fra le più antiche rappresentazioni della figura umana esistenti, risalente a circa 40.000 anni fa. La statuetta è alta 6 cm., appartiene all'arte mobile dei monili destinati ad essere indossati e portati sempre appresso durante gli spostamenti stagionali dei cacciatori-raccoglitori. Si ritiene abbiano un valore magico, protettivo e vogliano personificare il principio creativo femminile.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi11ojPFMrur_Nl5rQoSbc4ihINf_OvDkteWa8uEWsQwiiJ0pp5shoVJgzMRVeA8LWa9kzRSwQIrhANro0rT_r-GOAGftFMMSoecciYbMRms8M_n2IkHWXErx5LB5kzQ28jem9I3d3_x6bl/s1600/Venus_gr.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi11ojPFMrur_Nl5rQoSbc4ihINf_OvDkteWa8uEWsQwiiJ0pp5shoVJgzMRVeA8LWa9kzRSwQIrhANro0rT_r-GOAGftFMMSoecciYbMRms8M_n2IkHWXErx5LB5kzQ28jem9I3d3_x6bl/s320/Venus_gr.webp" width="320" /></a></div>
FOTO: Venere di Hole Fels. Avorio di mammuth. Datazione: 40.000 anni.<br />
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La grotta di HOLE FELS è anche famosa per averci restituito i più antichi strumenti musicali: due frammenti di FLAUTI D'OSSO simili a quelli scoperti nel 2012 nella vicina grotta di GEISSENKOSTERLE, risalente a 35.000 anni fa. Uno di questi, ricomposto da 12 frammenti, è il più antico flauto paleolitico d' Europa. E' stato ricavato da un osso cavo d'uccello e può riprodurre ben 11 note diverse. Ascoltalo cliccando sul link:<br />
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<a href="http://donsmaps.com/flutesound.html">http://donsmaps.com/flutesound.html </a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoVBL0ex3D6CV8_YEpV3xT3ERnczxKHyXXiELS9YS6Og3bEwYLPwbOg_yDIFLkbmB8uhduLeZjk_t8Pf_lyaZ_FMxXfxAqeBRqVbaOYN690I6Wr5VHx2AI6VjyTOvUrQV8_WRCv8Y17TrR/s1600/25flute1.600.ready.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="330" data-original-width="600" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoVBL0ex3D6CV8_YEpV3xT3ERnczxKHyXXiELS9YS6Og3bEwYLPwbOg_yDIFLkbmB8uhduLeZjk_t8Pf_lyaZ_FMxXfxAqeBRqVbaOYN690I6Wr5VHx2AI6VjyTOvUrQV8_WRCv8Y17TrR/s320/25flute1.600.ready.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: il flauto di Hole Fels, trattato nel paragrafo sopra, datato 35.000 anni.<br />
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In questa grotta è stato scoperta anche la più antica rappresentazione fallica esistente, alta 20 cm., in pietra perfettamente levigata e lucidata, risalente a 35.000 anni fa. L'oggetto è stato ritrovato in 14 frammenti, poi ricomposti. Come ogni raffigurazione artistica preistorica, anch'esso poteva avere un valore simbolico, nell'ambito della correlazione e analogia tra manifestazioni materiali e forze psichiche e spirituali.<br />
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FOTO: il manufatto fallico dalla caverna di Hole Fels descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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Fra i ritrovamenti della caverna HOLE FELS non possiamo non annoverare la straordinaria anatra che vola in picchiata, risalente a 35.000 anni fa, in avorio di mammuth, lunga 4,7 cm.<br />
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FOTO: l'anatra in picchiata in avorio di mammuth della caverna di Hole Fels, descritta qui sopra.<br />
<br />
HOLE FELS non era un luogo di culto, ma un rifugio abitativo: la sua cavità si estende non oltre i 15 metri, ma il suo antro principale misura ben 6000 metri quadrati, ed è il più grande di tutta la GERMANIA. <br />
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<b>LA CAVERNA DI HOLENSTEIN STADEL E LA STATUA DELL'UOMO LEONE</b><br />
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Immersa nella Valle del fiume Lone, in GERMANIA, si trova la grotta calcarea di HOLENSTEIN STADEL, risalente all'era Aurignaziana (dai 35.000 ai 47.000 anni fa) in cui nel 1969 venne ritrovato uno dei più antichi ed importanti manufatti paleolitci: l'UOMO LEONE (o DONNA LEONE) in avorio di mammuth; questa magnifica opera d'arte è alta 30 c. ed è fatta risalire ad almeno 41.000 anni fa. E' stata portata alla luce nel 1939 dall'archeologo OTTO VOLZING (1910-2001), e ricomposta da 200 frammenti d'avorio di mammuth. Date le insolite dimensioni, non può essere annoverato fra i reperti d'arte mobiliare, destinati ad essere indossati o tenuti con sè durante gli spostamenti, bensì si tratta probabilmente di una statua destinata ad essere collocata su un altare di pietra o in una nicchia all'interno della grotta. Questa statua estremamente raffinata non ha nulla da invidiare ai manufatti egizi o sumeri, ed è cinquemila anni più antica delle pitture della Caverna di Chauvet! E' stata intagliata da un artista abile ed esperto; la sua realizzazione è estremamente difficoltosa e faticosa, come dimostra l'esperimento dell'archeotecnico WULF HEIN, che ha impiegato 370 ore di lavoro per la sua copia, come si può vedere in questo video:<br />
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<a href="https://www.youtube.com/watch?time_continue=16&v=hgbvT9_pjzo&feature=emb_logo">https://www.youtube.com/watch?time_continue=16&v=hgbvT9_pjzo&feature=emb_logo</a><br />
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Sulle spalle sono presenti sei tacche orizzontali. Questa magnifica opera d'avorio testimonia l'interdipendenza fra genio artistico e rivelazione sciamanica. Un altro particolare importantissimo riguarda il luogo del ritrovamento: la statua non si trovava nell'antro d'ingresso della caverna, dove chiunque avrebbe potuto accedere, ma nel più profondo recesso sotterraneo, difficile da raggiungere, proprio come le più importanti opere pittoriche del paleolitico, suggerendo che quest'immagine poteva essere visitata soltanto da pochi sciamani iniziati. Può darsi che fosse posizionata all'interno di una nicchia o su un altare di pietra. Con il suo sorriso tranquillo e rassicurante può forse essere una personificazione dell'età dell'oro?<br />
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FOTO: l'Uomo leone di Holenstein Stadel, in avorio di mammuth, risalente a 41.000 anni fa.<br />
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<b>LA CAVERNA DI VOGELHERD E I SUOI MANUFATTI</b><br />
<br />
Le tracce di occupazione di questa grotta, facente parte del complesso di grotte della Valle del fiume Lone, nel BADEN WURTTENBERG, ricoprono un periodo lunghissimo, che parte da 130.000 anni fa (periodo interglaciale Eemiano) fino all'Età del Bronzo. Rispetto all'era più antica del Paleolitico Medio (da 300.000 a 40.000 anni fa) è stata rinvenuta un'ascia di pietra, punte di silice e raschiatoi. Dei periodi successivi, Aurignaziano (da 47.000 a 35.000 anni fa) e Magdaleniano (da 18.000 a 10.000 anni fa) sono emersi centinaia di manufatti con decorazioni a forma di dentellature e forme a X, corni di renna con incisioni, coltelli di selce, una placca d'avorio intagliata con scanalature. <br />
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Le 12 statuette d'avorio di mammuth di Vogelherd:<br />
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Fra le raffigurazioni naturalistiche troviamo la statuetta antropomorfa in avorio di mammuth, alta 6,9 cm., dall'età stimata di 37.000 anni, abbozzata molto rozzamente, ricoperta da tre file di fori dal significato sconosciuto, lavorata su un lato solo, mentre il lato posteriore è piatto.<br />
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FOTO: La statuetta antropomorfa di Vogelherd in avorio di mammuth, datata 37.000 anni.<br />
<br />
Una statuetta di mammuth di 3,7 cm., in avorio di mammuth, datata 35.000 anni fa, scoperta nel 2007. Il manufatto è a tutto tondo, privo di elementi liberi, in quanto la proboscide e le zampe sono evidenziate nello stesso blocco da incisioni. Una linea incisa percorre il dorso dell'animale; la base delle zampe è incisa con segni a X. La piccolissima scultura è stata trovata in ottime condizioni.<br />
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FOTO: prospettive della statuetta di mammuth descritta qui sopra dalla caverna di Vogelherd.<br />
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FOTO: un'altra statuetta di mammuth dalla caverna di Vogelherd.</div>
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Moltissime altre statuette-monili, di piccole dimensioni, sono state rinvenute nella grotta di VOGELHERD, fra cui il famoso CAVALLUCCIO D'AVORIO, rifinito e lucidato dall'artista con eccezionale cura, dalla lunghezza di 4,8 cm., e 7 mm. di spessore.<br />
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FOTO: il cavalluccio d'avorio della caverna di Vogelherd.<br />
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Altrettanto splendide le 3 sculture di LEONI DELLE CAVERNE (una di 6,8 cm. di lunghezza e una di 5,6 cm.) Una di esse è lavorata solo da un lato, con dei segni a X sulla schiena, mentre l'altro lato è piatto. L'altra, molto pù realistica, è lavorata a tutto tondo, purtroppo il materiale è molto eroso rovinandone i lineamenti e la perfezione della superficie eccellentemente lucidata; sulla schiena presenta una fila di tacche orizzontali. Il terzo manufatto è sempre in avorio di mammuth e raffigura un LEONE DELLE CAVERNE lungo 8 cm. e ricoperto di segni cruciformi: la possenza della corporatura è particolarmente evidenziata dall'artista; il particolare delle orecchie abbassate è lavorato con molta cura. Quest'ultimo pezzo è lavorato a tutto tondo. Tutti e tre sono datati circa 38.000 anni fa.<br />
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FOTO: Leone delle caverne in avorio di mammuth dalla caverna di Vogelherd.<br />
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Un'altra statuetta di animale non identificato fa parte del corredo della grotta di VOGELHERD, lunga 5,8 cm., forse raffigurante un rinoceronte, perfettamente lucida, priva della testa. Datato sempre circa 38.000 anni fa.<br />
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FOTO: la statuetta di animale privo di testa dalla caverna di Vogelherd.<br />
<br />
Particolarmente interessante è una figurina animale, priva della testa, il cui corpo è decorato con suggestivi segni a foglia, tacche e onde incisi profondamente. Risalente sempre alla stessa epoca, 38.000 anni fa. Misure in lunghezza 6,5 cm.<br />
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FOTO: Un'altro esemplare privo di testa dalla caverna di Vogelherd.<br />
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FOTO: uno dei leoni in avorio di Vogelherd fra le mani di un esaminatore; grazie a questa foto si comprendono meglio le misure dei manufatti.<br />
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Un bassorilievo raffigurante un mammuth è scolpito su un frammento di osso ovoidale, largo 6,9 cm. Datazione 35.000 anni fa.<br />
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FOTO: il bassorilievo che ritrae un mammuth dalla caverna di Vogelherd.<br />
<br />
Inoltre una testa di LEONE DELLE CAVERNE, alta 2,5 cm., decorata sempre con segni ad X, in avorio di mammuth, risalente sempre a 38.000 anni fa circa.<br />
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FOTO: la testa d'avorio di leone delle caverne dalla caverna di Vogelherd.<br />
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Un'altra figurina parziale in avorio di mammuth, risalente sempre allo stesso periodo delle precedenti. <br />
Inoltre sono stati ritrovati due anelli d'osso, monili, punte di lancia, perline, strumenti di selce.<br />
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<b>GROTTA DI GEISSENKOSTERLE</b><br />
<br />
La grotta di GEISSENKOSTERLE è anch'essa parte del complesso del BADEN WURTTEMBERG, nella valle del Giura Svevo. Vi sono stati ritrovati reperti risalenti da 43.000 a 30.000 anni fa. I primi scavi vi furono effettuati nel 1963 e si protrassero fino al 2002. Gli strati più antichi risalgono al periodo Aurignaziano, tra i 43.000 e i 32.000 anni fa. I ritrovamenti più importanti sono TRE FLAUTI datati 43.000 anni: due ricavati da osso cavo di cigno e uno da avorio di mammuth.<br />
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FOTO: uno dei tre flauti scoperti nella caverna di Geissenkosterle, descritti qui sopra.<br />
<br />
Altrettanto considerevole la scoperta di una placchetta d'avorio di mammuth con la raffigurazione di una figura umana alata, denominata "l'adorante". Possiamo ricordare la grande importanza rivestita, anche in epoca neolitica, dalla figura dell'uomo-uccello, che in epoca storica è stata tradotta nelle divinità alate mesopotamiche, egizie, dell'America precolombiana fino all'iconografia angelica della nostra epoca. Universalmente, l'uccello è sempre stato considerato come colui che vive fra due mondi, fra la terra e il cielo, ed è quindi mediatore e profondo conoscitore delle forze che dominano l'Universo: le stesse peculiarità dello sciamano la cui elevazione spirituale è in grado di percepire la realtà dall'alto, al di là della visione ordinaria, senza il peso di alcun legame che imprigioni la sua anima assolutamente libera. L'UOMO ALATO è perciò IL MEDIATORE fra il mondo materiale e le forze invisibili da cui è governato. La placchetta misura 3, 8 cm. di altezza ed è perciò un oggetto d'arte mobiliare, come un talismano. <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDNAucFknChDqFK81YeAtjpYRxpv2GcPl_TZPA5CPgopRrxHUdmQ6F2y1kaw6tVaqA8uLLmDwpM2KK6UR0FueJcr1mspQQeTzZp4lNxGaz-gn8KR9KfM5f62x_4P4LEmXQqwYVe6tMQSE3/s1600/adorant-geissenkosterle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="938" data-original-width="760" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDNAucFknChDqFK81YeAtjpYRxpv2GcPl_TZPA5CPgopRrxHUdmQ6F2y1kaw6tVaqA8uLLmDwpM2KK6UR0FueJcr1mspQQeTzZp4lNxGaz-gn8KR9KfM5f62x_4P4LEmXQqwYVe6tMQSE3/s320/adorant-geissenkosterle.jpg" width="259" /></a></div>
FOTO: La placchetta d'avorio detta "L'adorante", dalla caverna di Geissenkosterle.<br />
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<br />
<b>CAVERNA DI ALTAMIRA</b><br />
<br />
La CAVERNA DI ALTAMIRA è situata nel contesto della CORDIGLIERA CANTABRICA, nei pressi del comune di SANTANDER, nel nord della SPAGNA. Il suo percorso è lungo 300 metri e consiste in complessi passaggi e strettoie, che sfociano in antri le cui volte variano dai 2 ai 6 metri d'altezza. Le opere pittoriche ivi scoperte appartengono al PALEOLITICO SUPERIORE, e sono datate dai 18.000 ai 14.000 anni fa.<br />
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FOTO: Uno dei bisonti ritratti presso la caverna di Altamira, che ospita dipinti risalenti a circa 17.000 anni fa.<br />
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"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio" (Albert Einstein)<br />
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C'è un ceto dirigente nel mondo, e questo ceto, per preservare il suo potere a discapito di altri miliardi di individui, ha bisogno di puntelli culturali, di controllo delle informazioni scientifiche e storiche, della divulgazione della conoscenza a tutti i livelli, per timore che l'umanità possa riscoprire le proprie vere radici, possa riallacciare la connessione spezzata nei secoli e nei millenni con la consapevolezza ancestrale, che è imprescindibile. Nel XIX secolo, mediante la strumentalizzazione sociale del darwinismo, chiunque potesse mettere in dubbio questa teoria, portando alla luce la profondità spirituale e la genialità dei nostri antenati, era ovviamente passibile di persecuzione. Oggi le cose non sono cambiate affatto, la storia e le nuove scoperte sono sotto stretto controllo di pochi privilegiati accademici che possono accedere a piacimento nelle profondità dei santuari paleolitici, ovviamente quelli che proteggono i dogmi scientifici imposti dal regime capitalistico, che impongono una visione arida e utilitaristica della realtà, e concepiscono ogni forma di progresso solo in termini di competizione.<br />
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"In tutto il mondo vi sono soltanto alcune centinaia di accademici specializzati nell'arte preistorica. Sui membri di questa piccola e compatta comunità intellettuale grava una responsabilità pesante. In Europa, dove da generazioni i loro sforzi trovano sostegno, dove godono del completo appoggio dei governi, e dove i finanziamenti sono sempre stati relativamente lauti, essi hanno fatto in modo che più del 90% di tutte le caverne conosciute, dipinte e scolpite, del Paleolitico Superiore, siano chiuse al pubblico in modo permanente. Certo: se si vogliono preservare per il futuro questi particolarissimi luoghi, si tratta di una misura necessaria, perfino inevitabile, e tuttavia non priva di conseguenze pratiche. Significa che gli esperti accreditati, che continuano a poter entrare e uscire da queste caverne quasi a piacimento, godono di un monopolio che va ben oltre la pura ricerca. Un monopolio che consente loro di controllare gran parte del sapere prodotto sull'argomento, e garantisce che la storia che viene raccontata alla nostra società riguardo al Paleolitico incontri la loro approvazione". (dal libro "Sciamani" di Graham Hancock, pag.143)<br />
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La scoperta dei dipinti paleolitici di ALTAMIRA è una vicenda lunga, complessa e dai risvolti tragici, poichè l'autenticità delle raffigurazioni in essa contenute non poteva, e non voleva essere riconosciuta alla fine del XIX secolo, sfociando nell'accusa di falsificazione che trascinò lo scopritore, come vedremo, in una spirale di disperazione e sconforto. Di certo non esistevano mezzi scientifici per appurarne l'antichità, e nemmeno molti termini di paragone con altri esempi di arte rupestre successivamente venuti alla luce, ma l'atteggiamento ostile e derisorio dei detrattori di MARCELINO SANZ DE SAUTOLA, lo scopritore, non era esente da connotazioni ideologiche, intrise del positivismo esasperato imperante a quei tempi e da una concezione dell'uomo avversa al primato della coscienza e dei valori ad esso connaturati.<br />
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FOTO: Marcelino Sanz de Sautola (1831-1888) scopritore della caverna di Altamira.<br />
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MARCELINO SANZ DE SAUTOLA (1831-1888) era il proprietario del terreno sul quale è presente la CAVERNA DI ALTAMIRA, nonchè suo scopritore. Giurista e archeologo dilettante, nel 1875 visitò per la prima volta la grotta, effettuandovi delle minime operazioni di scavo. Solo nel 1879, ad una successiva esplorazione accompagnato dalla figlia di 8 anni, MARIA DE SAUTOLA, potè accorgersi delle grandi pitture presenti sulla volta della caverna, che furono notate inizialmente dalla bambina. Strano che Sautola stesso non avesse rivolto per primo lo sguardo verso l'alto, ma la mentalità dell'epoca non facevano supporre che ci fossero indizi, o addirittura opere d'arte risalenti all'epoca preistorica immortalate sulle volte rocciose, e in profondità così difficili da raggiungere. Nel 1880 Sautola pubblicò un saggio su questo ritrovamento, esponendo le sue conclusioni in merito, facendo risalire quelle opere ad epoca preistorica. Quel documento gli costò una feroce campagna diffamatoria, con tutte le maggiori testate giornalistiche aizzate contro di lui, considerato folle e truffatore, fino all'accusa di falsificazione dalla quale venne devastato fisicamente e mentalmente. La macchina del fango accademica non si fermò fino alla sua morte, nel 1888; infatti solo in seguito fu ufficialmente riconosciuta l'autenticità delle pitture e la veridicità delle sue affermazioni. MARCELINO SANZ DE SAUTOLA, però, non potè cogliere i frutti della sua dedizione, morì prima del riconoscimento delle sue teorie, e l'intero monopolio della CAVERNA DI ALTAMIRA, con il suo prezioso contenuto sapienziale ed artistico, passò nelle mani dei suoi più acerrimi persecutori, ai quali bastò scrivere un pubblico "mea culpa" per riacquistare dignità e credito. Famoso il "Mea culpa di uno scettico" di EMILE CARTAILHAC (1845-1921), considerato uno dei padri fondatori degli studi sull'arte preistorica, e uno dei più grandi calunniatori di Sautola. Nei decenni successivi al 1890 ci fu uno stillicidio di nuove scoperte d'arte rupestre preistorica, all'interno di caverne mai esplorate, tutte accomunate dallo stesso stile e cultura che avevano prodotto i capolavori di ALTAMIRA. Fra i detrattori delle tesi di Sautola non possiamo dimenticare GABRIEL DE MORTILLET (1821-1898), antropologo e archeologo francese: un uomo dalla mentalità ottusa e limitata, che definì i dipinti di ALTAMIRA come "una volgare falsificazione", chiamandone in causa, ovviamente, lo stesso Sautola. Ma non tutti si barricarono dietro i pregiudizi dell'epoca: il prof.VILANOVA Y PIERA dell'Università di Madrid appoggiò Sautola, difendendo la sua teoria in un importante congresso internazionale di antropologia; fra i partecipanti a quest'evento vi erano i più prestigiosi rappresentanti del settore. <br />
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<b>I dipinti della caverna di Altamira</b><br />
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<b> </b>"Dopo Altamira, tutto è decadenza" (Pablo Picasso)<br />
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Superato il vestibolo della grotta di ALTAMIRA, dopo 30 metri si accede faticosamente alla famosa SALA DEI BISONTI POLICROMI, raffigurati su una volta di 100 metri quadrati; i 20 bisonti di grandi dimensioni sono dipinti in ocra rossa, contornati in carboncino nero; marginalmente sulla stessa volta si trova l'immagine di una cerva, due cavalli e un cinghiale. Questi dipinti sono datati 18.000 anni; simboli rossi astratti campeggiano assieme a queste grandi figure che sono state sovrapposte ad altre pitture molto più antiche, risalenti ad almeno 35.000 anni fa. Ma il portento di quest'opera, complessa e grandiosa, consiste soprattutto nel fatto che gli artisti di ALTAMIRA per realizzarla dipinsero stesi sul pavimento della grotta, perchè ai loro tempi il suolo si distanziava di appena un metro dal soffitto; dunque non poterono mai ammirare nella sua interezza il pannello come possiamo fare noi oggi. Ciò indica il profondo significato iniziatico ed evocativo di queste opere, che correlavano le profondità della terra alle potenze dell'universo, come insegna l'antico motto ermetico "come sopra, così sotto". La famosa immagine del bisonte all'attacco misura 127 cm. dalla testa alla coda ed è perfettamente proporzionato, vitale e realistico; la CERVA è la più grande fra tutti i soggetti, misura 2 metri e 25 cm, d'altezza. Il BISONTE ALL'ATTACCO, in realtà, potrebbe essere anch'esso correlato ad una mappa stellare, precisamente ad almeno 22 stelle del cielo del nord, fra Vega e Polaris, come descritto nel saggio "IL CODICE SNEFRU" di GABRIELE VENTURI, alla 2° parte(https://www.thesnefrucode.com/il-codice-snefru-parte-2/).<br />
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FOTO: una veduta della volta della Sala dei Tori Policromi della caverna di Altamira.<br />
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Più internamente, superata la SALA DEI TORI, si apre la GALLERIA DELLE FIGURE TETTIFORMI, ovvero dei complessi simboli astratti dall'enigmatica forma a capanna, barca o composti da nastri di punti rossi, che secondo la teoria dello studioso HARRY BOURNE (già autore di "Phoenicians in the East Africa-2003) potrebbero essere interpretati come mappe fluviali e imbarcazioni. Questa teoria decifra i punti rossi di cui sono composte le figure nastriformi come lo scintillio della luce sull'acqua, e le raffigurazioni con reticoli all'interno come imbarcazioni associate alla presenza dei fiumi sullo stesso pannello roccioso.<br />
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FOTO: il famoso "bisonte all'attacco" della caverna di Altamira.<br />
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FOTO: la Cerva ritratta sulla volta della Sala dei Tori Policromi della caverna di Altamira: è lunga due metri.<br />
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<b>Le maschere della caverna di Altamira</b><br />
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Alla fine del percorso all'interno della CAVERNA DI ALTAMIRA, nel luogo più difficilmente accessibile in cui ci si trova costretti a retrocedere, quattro volti enigmatici e appena accennati da brevi tratti di carboncino osservano l'audace visitatore: tratteggiati approfittando della conformazione di alcuni spuntoni di roccia, mostrano le sembianze di esseri ibridi, nè umani nè animali. Il più famoso, alto 17 cm., presenta le sembianze del DOPPIO VOLTO presente in molti altri luoghi di culto preistorici, compreso quello famoso della spelonca di EL YUYO, sempre in SPAGNA: su una sporgenza naturale della roccia sono state modellate due cavità per gli occhi, mentre una crepa trasversale nel lato inferiore contrassegna la linea della bocca; un occhio solo vi è tratteggiato con un segno circolare, sul mento è disegnata una linea verticale; la bocca forma un'apertura sul lato dell'occhio disegnato, mentre sul lato dell'occhio cieco è chiusa. Quest'entità così rappresentata può essere antesignana di tutte le divinità dal doppio volto d'epoca storica, presenti in tutte le culture del mondo, e del loro significato ancestrale. La metà indefinita del VOLTO DI ALTAMIRA può suggerire l'interpretazione di questo soggetto come un ""guardiano della soglia", o "porta" fra due mondi: quello delle dimensioni nascoste, dell'energia indifferenziata e quello della realtà rivelata, richiamata dal potere evocativo dello Sciamano.<br />
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FOTO: il volto di Altamira, integrato ad un costone di roccia.<br />
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<b> LA GROTTA DI FUMANE (VERONA)</b><br />
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La GROTTA DI FUMANE (o Riparo Solinas) si trova sulle PREALPI VENETE, in provincia di VERONA, sul versante settentrionale di una valle, nel comune di FUMANE. Il sito fu scoperto dall'archeologo GIOVANNI SOLINAS nel 1964. Questa grotta è importante soprattutto per il successivo ritrovamento di un dipinto in ocra rossa ritraente la più antica immagine di TERIANTROPO, o di Sciamano con maschera rituale, alta circa 18 cm. e risalente a 36.000 anni fa. Nell'anno 2000 la rivista "Science" annunciò la scoperta di alcune lastre rocciose precipitate in epoche antichissime dalla volta della caverna, e ricoperte dai sedimenti del suolo. Una di queste lastre reca l'immagine semi-umana più antica del mondo, l'antesignano del dio greco PAN e di tutte le divinità dotate di corna o palchi d'epoca storica, presenti in tutto il mondo, provenienti dall'unica radice della spiritualità ancestrale; fra questi possiamo ricordare il celtico CERNUNNOS, DIONISO, il BAPHOMET, le moltissime divinità egizie munite di corna, il vedico PASHUPATI, il dio sumero ENLIL, fino al biblico MOSE', ma l'elenco diverrebbe troppo lungo: tutte queste iconografie storiche derivano dall'ancestrale archetipo del potere della Natura e dello spirito che ne guida le forze; rappresenta, allo stesso tempo, lo Sciamano come mediatore e conoscitore di queste forze, che emergono dal basso irragiandosi verso l'infinito, come indica la possenza delle corna sul capo degli animali o, per analogia, la chioma degli alberi che più in alto si estende quanto più profonde sono le loro radici. Identifica l'uomo che guida la propria forza vitale (rappresentata dagli elementi animaleschi) trasformandola in una superiore condizione di consapevolezza ed armonia. Interessante la presenza, a lato dello Sciamano, di un animale con 6 zampe posizionato verticalmente alla sinistra dell'osservatore; inoltre il corpo del teriantropo è formato da un segno cruciforme, le sue gambe sembrano immortalate nell'atto di compiere un balzo, o una danza frenetica; la testa è sormontata da quelle che sembrano corna bovine. Questo soggetto apparteneva certamente ad un complesso pittorico molto più ampio, purtroppo perduto a causa dell'enorme lasso di tempo trascorso dal crollo della volta al ritrovamento. Ma il mistero che avvolge questo dipinto consiste soprattutto nel fatto che può essere datato solo dal momento in cui è precipitato dal soffitto della grotta, ricoprendosi poi di concrezioni organiche databili al radiocarbonio, ma, data la mancanza di mezzi per datare l'ocra rossa con cui è dipinto, non si può sapere per quanto tempo esso rimase integro sulle pareti prima del crollo: potrebbero essere millenni, o decine di migliaia di anni, questo lo possiamo solo immaginare. Il soffitto della caverna crollò circa 25.000 anni fa; questo riparo mostra tracce di frequentazione umana per un periodo che inizia 60.000 anni fa con presenza dell'UOMO DI NEANDERTHAL, fino a 25.000 annifa.<br />
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FOTO: il teriantropo della grotta di Fumane, descritto sopra, risalente a 36.000 anni fa.<br />
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<b>CAVERNA DI LASCAUX</b><br />
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La CAVERNA DI LASCAUX è situata nella valle del fiume VEZERE, in DORDOGNA, nella FRANCIA sud occidentale, e consiste in un reticolo di gallerie profondo almeno 250 metri. Scoperta nel 1940 da 4 giovani francesi; è giusto rendere loro onore, quindi trascriviamo i nomi riprendendoli da Wikipedia: "Marcel Ravidat (1922-1995), Jacques Marsal (1926-1989), Georges Agnel (1924-2012) e Simon Coencas (1927)". L'arte parietale presente nella grotta è costituita da 6000 raffigurazioni che percorrono gallerie e antri, suddividibili in simboli astratti, animali e figure umane. Nella SALA DEI TORI si trovano le raffigurazioni più grandi, alcune delle quali raggiungono i 5 metri di lunghezza. Le pareti di questo enorme antro sono di calcite, una pietra durissima; le volte distano dal suolo dai 7 agli 8 metri; la sala misura 30 metri di lunghezza. Per dipingere i giganteschi animali che campeggiano sulle pareti di questa sala, gli artisti dovevano essere muniti di impalcature; i soggetti rappresentati sono: 3 giganteschi tori tratteggiati in nero sovrapposti ad altre figure rosse di bovini più antiche; e poi URI, CERVI e CAVALLUCCI selvatici. Nella stessa grande sala si trova il famoso LIOCORNO, così denominato perchè le sue due corna parallele ne danno quest'impressione, ma esse non si congiungono nella parte finale; viene considerato un animale fantastico ed enigmatico: le gambe posteriori sembrano umane, i segni circolari all'interno del corpo forse sono dei simboli; l'addome allungato è un'altra delle caratteristiche strane; inoltre il muso, se lo si osserva attentamente, potrebbe rivelare le fattezze di un volto umano mascherato: potrebbe essere un animale mitologico o uno Sciamano nell'atto della trasformazione, mentre assume il potere di un animale?<br />
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FOTO: il toro con il tridente dalla caverna di Lascaux.<br />
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FOTO: una raffigurazione della Sala dei tori della caverna di Lascaux.<br />
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FOTO: cavalluccio dalla caverna di Lascaux. Il nastro di punti che scende dal muso può rappresentare un calcolo astronomico.<br />
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Superata la SALA DEI TORI si giunge al DIVERTICOLO ASSIALE, dove si trovano fra le più affascinanti raffigurazioni, come la MUCCA CHE SALTA, i due CAVALLUCCI con la pancia gonfia, uno STAMBECCO, e molti altri cavalli della specie estinta "Equus ferus ferus": un grande magnifico TORO NERO in corsa, lungo 371 cm. si trova sempre nella GALLERIA ASSIALE; inoltre una MUCCA ROSSA e un MEGALOCERO dalle grandi corna ramificate. Alla svolta della galleria, nel punto in cui scende più in profondità il livello del terreno, compare la figura di un cavallo completamente rovesciata, come se stesse precipitando nel vuoto, assieme ad altre figure di cavalli più piccole.<br />
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FOTO: la mucca che salta dalla caverna di Lascaux.<br />
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FOTO: la mucca rossa dalla caverna di Lascaux.<br />
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FOTO: il megalocero dalla caverna di Lascaux. La serie di punti in basso ed il rettangolo vuoto si suppone possano rappresentare le fasi lunari.<br />
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FOTO: il cosiddetto "cavallo cinese" della caverna di Lascaux.<br />
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Superata la SALA DEI TORI e la GALLERIA ASSIALE, dopo aver percorso un passaggio tortuoso privo di raffigurazioni, ci si addentra nel tunnel della NAVATA; da questo tunnel il percorso all'interno della caverna si dirama: da un lato la GALLERIA DEI FELINI, dall'altro l'accesso al POZZO DELL'UOMO MORTO, che scende per 6 metri sotto il livello del pavimento della grotta. Avvalendosi della conformazione di una roccia sulle pareti, che forma una lieve rientranza, sono stati dipinti due BISONTI NERI INCROCIATI, nell'atto di sfuggire in direzioni opposte; l'artista ha voluto sfruttare la rientranza della superficie ritraendo le figure con la parte posteriore più piccola rispetto a quella frontale, in modo che la prospettiva potesse dare l'impressione del movimento e rendere la drammaticità dell'insieme. Ma l'enigmaticità di questa rappresentazione sta nel fatto che questi due BISONTI campeggiano sulle pareti completamente isolati, in un punto della galleria in cui non vi è nessun altro tipo di immagine vicina, nè animale nè astratta: sembra che queste figure, e la loro fuga opposta, vogliano indicare la separazione di due mondi, due dimensioni unite e, nello stesso tempo, disgiunte: la dimensione del mondo naturale, della realtà tangibile, affrescata nelle precedenti gallerie e sale con lunghe processioni di svariati animali, e la dimensione occulta, inquietante, oscura rappresentata dalla SCENA DEL POZZO DELL'UOMO MORTOe dalla GALLERIA DEI FELINI che si inoltra nelle più impenetrabili profondità della caverna. Infatti, la successiva GALLERIA DEI FELINI differisce dai percorsi precedenti per la pendenza ripida, pericolosa e difficile da affrontare; il POZZO DELL'UOMO MORTO è ancor più difficile da raggiungere, a 6 metri di profondità, e probabilmente i nostri antenati vi si sono calati tramite lunghe funi, per migliaia e migliaia di anni, considerando la lucidatura delle rocce dovuta allo sfregamento nel punto della discesa, una discesa agli Inferi, appunto. La GALLERIA DEI FELINI si estende per 25 metri nelle profondità e contiene 80 raffigurazioni: pittoriche, graffite e astratte; vi sono immagini graffite di felini, un'insolito cavallo, anch'esso graffito, ritratto frontalmente, con lo sguardo dritto verso l'osservatore; cavalli dipinti e molti segni astratti, fra i quali uno smile ad un XIII romano; un bisonte graffito e diversi simboli a punti d'ocra rossa.<br />
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FOTO: i bisonti incrociati della galleria assiale della caverna di Lascaux.<br />
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FOTO: il cavallo che osserva lo spettatore della galleria dei felini dalla caverna di Lascaux.<br />
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<b>Le corrispondenze astronomiche e il percorso iniziatico</b><br />
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La successione delle mandrie di animali nella caverna di LASCAUX, come molte opere d'arte paleolitiche, trova indiscutibili corrispondenze con la posizione delle costellazioni osservabili nella volta celeste al tempo in cui sono state dipinte: 18.000 anni fa. La ricercatrice indipendente CHANTAL JEGUES WOLKIEWIEZ, già negli anni '90, scoprì e riferì questa importante scoperta, incontrando l'avversione degli accademici. Oggi questa non è più una teoria, ma un'evidenza della quale ormai se ne possono solo approfondire gli aspetti. Nella SALA DEI TORI si possono riconoscere le costellazioni del Toro, del Capricorno e dello Scorpione. Durante il solstizio d'estate, i raggi del sole al tramonto potevano illuminare l'intera parete dipinta del grande antro; ciò corrisponde evidentemente al criterio con cui sono stati posizionati gli ingressi di tutte le più importanti opere monumentali del mondo, comprese le piramidi egizie, permettendo alla luce nei giorni più lunghi dell'anno di accedere al percorso verso le profondità. Dove la luce del sole dev'essere riconosciuta, per analogia, come luce spirituale che accompagna nel percorso verso la crescita e la consapevolezza. Su ben 130 grotte-santuario paleolitiche analizzate dalla WOLKIEWIEZ, 122 risultarono illuminate dalla luce nel tramonto del solstizio d'estate: un risultato indiscutibile, così come anche l'origine ancestrale dei segni astrologici giunti fino a noi. Il grande TORO di LASCAUX, il cui occhio corrisponde alla stella Aldebaran, è antesignano della lunga stirpe di TORI SACRI presenti nelle culture antiche, avvinghiate indissolubilmente alle loro radici sciamaniche e alle profonde conoscenze paleolitiche. Così le informazioni presenti nella grotta registrano importanti eventi astronomici, come la MUCCA NERA CHE SALTA può essere tradotta come la rappresentazione di un'eclissi.<br />
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FOTO: una raffigurazione della Sala dei tori della caverna di Lascaux e le sue corrispondenze astronomiche.<br />
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FOTO: la scena del pozzo corrisponde alla posizione delle costellazioni come potevano essere osservate 17.000 anni fa.<br />
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Il misterioso CAVALLO CAPOVOLTO precipita alla svolta della GALLERIA ASSIALE, dove termina la parte percorribile della galleria, sfociando nel cunicolo terminale in discesa in cui non ci sono raffigurazioni, una specie di vicolo cieco. Corrispondenze astronomiche e significati iniziatici sono strettamente correlati nella visione olistica sciamanica: fenomeni astrali, psichici e naturali sono espressioni di una medesima forza che si manifesta a tutti i livelli della realtà; il CAVALLO CAPOVOLTO potrebbe assumere così un valore astronomico ed iniziatico nel medesimo tempo. Forse il suo precipitare nel cunicolo finale della galleria suggerisce un viaggio verso l'ignoto, associato ad una concezione capovolta della realtà; un'ipotesi ancora più ardita potrebbe trovare una correlazione con il simbolo dell'"Appeso" negli archetipi dei Tarocchi? Voglio chiarire che queste ultime sono soltanto mie personalissime teorie.<br />
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FOTO: il cavallo capovolto della caverna di Lascaux, descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>La scena del "Pozzo dell'uomo morto"</b><br />
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Superato il tunnel che si dirama dalla SALA DEI TORI, il percorso si divide fra la NAVATA (dove sono presenti i BISONTI INCROCIATI) e il profondo baratro che termina nella "cripta" sotterranea che ospita la scena dell'UOMO-UCCELLO e del bisonte ferito di fronte a lui. Questa venne interpretata dall'archeologo statunitense ALEXANDER MARSHACK (1918-2004) come la rappresentazione di una scena mitologica, che veniva annualmente riprodotta sotto forma di rituale; oppure è da considerare come la metamorfosi dello sciamano che si trasforma metaforicamente in uccello, in quanto il suo spirito illuminato è ormai in grado di spaziare fra cielo e terra e attraverso dimensioni della realtà invisibili ai profani; così come impeccabile appare l'interpretazione astrologica dell'insieme, che vede l'uomo-uccello ferito descrivere la costellazione dei Gemelli; di fronte a lui la figura del bisonte delinea la costellazione del Toro; dietro le sue spalle quella del Leone viene indicata dall'immagine del rinoceronte. La l'uccello sulla pertica raffigura probabilmente la definitiva trasformazione dello Sciamano e l'anima liberata nell'attesa della rinascita. L'uccisione del bisonte (o toro) da cui si vedono fuoriuscire le interiora, può simboleggiare la fine di un'era cosmica, il sacrificio che implica ogni cambiamento, l'iconografia di un rituale ereditato in epoca storica con l'uccisione del toro sacro, come presso gli Egizi o nel culto mitraico. La profonda cripta di LASCAUX era dunque un luogo di purificazione e rinascita, in cui potenti energie convergevano fra cielo e terra.<br />
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FOTO: la scena del Pozzo dell'uomo morto nell'antro più profondo della caverna di Lascaux.<br />
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<b>La lampada ad olio della caverna di Lascaux</b><br />
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Vogliamo ricordare la famosa LAMPADA ad olio di LASCAUX: un manufatto estremamente raffinato, scoperto proprio nel POZZO DELL'UOMO MORTO, in pietra arenaria; la sua superficie è perfettamente levigata e l'incavo, dove probabilmente veniva bruciato grasso animale, tondo, liscio e simmetrico. Questa lampada è stat ritrovata nella cripta della SCENA DEL POZZO assieme a molte altre, più rudimentali, ma il fatto interessante è che tutte erano posizionate al contrario, come se si stesse svolgendo un rituale legato all'oscurità e all'evocazione di forze nascoste e misteriose.<br />
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FOTO: la lampada ad olio in arenaria della caverna di Lascaux.<br />
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<b>IL RIPARO SOTTO ROCCIA DI LA MADELEINE</b><br />
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LA MADELEINE è un riparo naturale situato nella valle del fiume VEZERE, in DORDOGNA (FRANCIA) presso il comune di TURSAC. La sua scoperta ed il ritrovamento dei reperti paleolitici è avvenuta nel 1863, ad opera del paleontologo EDOUARD LARTET. Grazie ai numerosi ed interessanti manufatti portati preistorici alla luce è stato coniato il termine "MAGDALENIANO" per tutto ciò che riguarda ritrovamenti archeologici relativi alla stessa epoca di quelli dissepolti in questo luogo. Nel sito sono stati effettuati i più interessanti ritrovamenti dell'epoca che va da 17.000 al 10.000 circa anni fa. Nel 1926 vi è stata scoperta la sepoltura di un BAMBINO di 3 anni magnificamente adorno di monili cuciti su abiti sontuosi, esposti al Museo Nazionale di Les Eyzies-de-Tayac. Gli oggetti provenienti da questo luogo, che aveva funzione abitativa, sono considerati facenti parte di un medesimo ceppo culturale ed il loro stile è ripetuto in tutta l'EUROPA del nord e in SPAGNA e PORTOGALLO.<br />
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FOTO: il bisonte in avorio di mammuth che si guarda alle spalle dal riparo di La Madeleine, risalente a 17.000 anni fa.<br />
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FOTO: una iena in avorio di mammuth dal riparo di La Madeleine (17.000 anni) <br />
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I ritrovamenti consistono in lastre d'avorio graffite con figure animali, graffiti su pannelli di calcare, lucidatori d'osso per la concia delle pelli, propulsori per lance, punte di lancia, arpioni, strumenti di selce, bastoni di comando decorati con animali, dalla probabile funzione magica; sculture d'osso; aghi per cucire d'osso; strane figure umane ibride incise su oggetti d'osso o di pietra; splendide sculture in avorio di mammuth, come il FAMOSO BISONTE CHE SI GUARDA ALLE SPALLE, oltre al corredo del bambino estremamente ricco, formato da centinaia di conchigliee frammenti d'osso lavorati.<br />
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FOTO: il corredo del bambino sepolto nel riparo sotto roccia di La Madeleine, risalente a 17.000 anni fa.<br />
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<b>GROTTA DI GABILLOU</b><br />
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GABILLOU è un piccolo comune vicino alla cittadina di Mussidan, a un chilometro di distanza da quest'ultima; l'omonima caverna si trova nei pressi del fiume ISLE, e la sua posizione è molto particolare, perchè l'accesso si trova nella cantina di una casa privata: i proprietari ne consentono la visita due volte all'anno solo a personale qualificato. Venne scoperta nel 1941 da due personaggi che vengono nominati ovunque solo con il cognome, non si capisce perchè: M.CHARMARTY e M.TRUFFIER. La grotta è profonda circa 45 metri; in essa vi sono stati scoperti 200 graffiti, lampade di terracotta, punte di lancia risalenti all'epoca MAGDALENIANA, circa 17.000 anni fa. Fra i graffiti raffiguranti animali vi sono cervi, bisonti, cavalli...ma i più insoliti sono: una lepre, un piccolo carnivoro che forse rappresenta una donnola, un'altro essere non identificato con lungo collo e due piccole corna. Ma le opere più importanti consistono nella figura dello STREGONE DANZANTE, della DONNA DISTESA e di un UOMO VESTITO che pare ricoperto da una pesante pelliccia con capuccio con le braccia protese. Lo SREGONE DANZANTE, graffito, è alto 25 cm. e ritrae presumibilmente uno Sciamano mascherato, o comunque un TERIANTROPO; sembra chiaro che ci troviamo di fronte all'antesignano del dio PAN, CERNUNNOS...e di tutte le divinità munite di corna conosciute in epoca storica in ogni parte del mondo, come detto precedentemente. Per quel che riguarda le lampade di pietra e terracotta, sono lavorate molto rozzamente rispetto all'eccezionale lampada di LASCAUX.<br />
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FOTO: lo stregone danzante della caverna di Gabillou (17.000 anni)<br />
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FOTO: l'uomo pesantemente vestito della caverna di Gabillou (17.000 anni fa)<br />
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<b>GROTTA DI TROI FRERES</b><br />
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La grotta di TROI FRERES si trova nel sud-ovest della FRANCIA, dipartimento ARIEGE, ai piedi dei PIRENEI francesi, e fa parte del complesso di tunnel sotterranei comprendenti anche la grotta di LE TUC D'ADOUBERT (a ovest) e ENLENE (a est); TROI FRERES si trova al centro di queste due. Nei pressi delle grotte scorre il fiume VOLP. Uno stretto passaggio collega TROI FRERES ad ENLENE, mentre non vi sono collegamenti con LE TUC D'ADOUBERT. Le grotte sono state scavate dalle acque del fiume VOLP. Le raffigurazioni rupestri ivi presenti risalgono a circa 15.000 anni fa. La grotta prende il nome ("I tre fratelli") dai tre figli del conte HENRI BEGOUEN che la scoprirono nel 1914. Vi si trovano numerosi graffiti di animali, gra i quali complesse raffigurazioni confuse e sovrapposte, di difficile interpretazione. Ma è famosa soprattutto per l'immagine dipinta del famoso STREGONE, studiata e riprodotta nei famosi disegni dell'ABATE HENRI BREUIL (1867-1961), archeologo e antropologo francese. Dobbiamo precisare che questa figura è molto vaga, si possono definire chiaramente soltanto il buso, le gambe, i piedi e un braccio proteso; la testa, scomparsa del tutto, può essere soltanto immaginata sulla base di labilissimi segni sfumati in nero e solchi che potrebbero far parte della conformazione della roccia. Rimane comunque molto affascinante la ricostruzione di BREUIL. Questa figura teriantropica si trova nella parte finale della grotta, in un antro a più di 400 metri dall'ingresso. In mezzo ad un complesso di raffigurazioni animali graffite, è delineata una grande immagine FALLIFORME di 59 cm., che segue la conformazione di un insenatura della roccia. Raffigurazioni umane comprendono: lo STREGONE appena descritto, un'altra figura teriantropica dalle sembianze di un UOMO-BISONTE che suona un flauto in mezzo ad un insieme confuso di figure animali che sembrano descrivere un'allucinazione; possiamo supporre che, tramite le note dello strumento e l'eco generato all'interno della grotta, possa essere la rappresentazione di un cerimoniale teso ad evocare forze nascoste, delle quali ogni animale rappresenta un aspetto: l'UOMO-BISONTE, infatti, suona il suo flauto in mezzo ad un coacervo di cavalli, bisonti, stambecchi, orsi...e più si osserva la ricostruzione di questo insieme più animali compaiono, proprio come in una visione. E forse è proprio questo che l'artista ha voluto immortalare? Con qualche sforzo d'immaginazione in più potremmo considerarlo come una raffigurazione del potere creativo del suono nell'universo, considerando il notevole numero di flauti d'osso venuti alla luce in siti paleolitici, e anche la potenza suggestiva del suono fra gli echi delle caverne. Lo Sciamano suonatore di flauto, attorno al quale si radunano tutte le potenze del cosmo, potrebbe essere considerato come antesignano del divino suonatore KRISHNA, incarnazione del Brahma supremo.<br />
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FOTO: lo stregone della caverna di Troi Freres, datato 17.000 anni fa.<br />
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FOTO: il coacervo di animali in mezzo al quale si nota l'immagine di un teriantropo-stregone che suona un flauto, dalla caverna di Troi Freres. Questa ricostruzione del graffito permette di esaminare i particolari, altrimenti difficilmente identificabili.<br />
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FOTO: ricostruzione del graffito raffigurante il teriantropo con il flauto in mezzo al caotico pannello di animali, dalla caverna di Troi Freres. <br />
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FOTO: simbolo claviforme dalla caverna di Troi Freres<br />
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<b>LA CAVERNA DI TUC D'ADOUBERT</b><br />
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TUC D'ADOUBERT appartiene al gruppo di tre caverne che si trovano ai piedi dei PIRENEI centrali, e di cui fanno parte LE TROI FRERE (di cui abbiamo trattato sopra) ed ENLENE. Ci troviamo nei pressi del fiume VOLP, dipartimento ARIEGE, FRANCIA sud occidentale. A questa grotta si accede soltanto con la barca, non ha collegamenti con LE TROI FRERES, e le sua gallerie si estendono su tre piani e terminano con la famosa SALA DEI BISONTI D'ARGILLA, di cui ci occiperemo in seguito. Venne scoperta nel 1912 dal conte HENRI DE BEGOUEN, due anni prima di quella di TROI FRERES, nel tentativo di risalire alla sorgente del fiume. Le gallerie si estendono più o meno a 400 metri, come quelle di TROI FRERES. Non mancano graffiti raffiguranti animali strani, bisonti, figure di esseri mostruosi, o non identificati, oggetti in osso, come testa di cavalli e cervi, un camoscio inciso su mandibola di bisonte, graffiti parietali a forma di P, detti "SEGNI CLAVIFORMI", in gran profusione; numerose impronte di piedi scalzi impresse sull'argilla...Ma la scoperta più sensazionale consiste nei due BISONTI D'ARGILLA, modellati nella parte superiore a tutto tondo, con maestria tale da farli sembrare opera di civiltà arcaiche. Un'altro piccolo bisonte di terracotta, lungo 7 cm. circa, è stato scoperto nei pressi degli altri due. Queste opere statuarie sono uniche nel contesto dei ritrovamenti fino ad oggi effettuati riguardanti l'arte paleolitica. Osservarli da vicino deve fare l'effetto di un viaggio nel tempo, perchè recano le impronte digitali degli artisti e le tracce degli strumenti utilizzati per modellarli. Sono datati 14 mila anni. I piani superiori della grotta, dove non scorrono le acque del fiume, includono "IL PANNELLO DEI MOSTRI", dove sono ritratti due esseri favolosi; il SOFFITTO DEI BISONTI, che reca l'immagine di due bisonti tracciati nell'argilla con le dita, lunghi più di 100 cm., con tracce di altri segni non figurativi accanto; la GALLERIA DELLE IMPRONTE, dove si trova il maggior numero di impronte del passaggio umano; la cosiddetta STANZA NUZIALE consiste in un livello superiore della grotta, che porta ad un vano inferiore dove è presente l'incisione di un cavallo e una specie di maschera scolpita su una roccia.<br />
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FOTO: i bisonti d'argilla della caverna di Tuc d'Adoubert di cui si è trattato qui sopra, datati 14.000 anni.<br />
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<b>GROTTA DI ENLENE</b><br />
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Come detto sopra, la grotta di ENLENE appartiene allo stesso gruppo di 3 grotte che si trovano ai piedi dei PIRENEI centrali, e di cui fanno parte LE TROI FRERE (di cui abbiamo trattato sopra) e TUC D'ADOUBERT, lungo le sponde del fiume VOLP, dipartimento ARIEGE. All'interno sono state scoperte molte PLACCHETTE d'osso incise, PROPULSORI per lance decorati con figure animali, RONDELLE con foro centrale datate all'epoca MAGDALENIANA, circa 14.000 anni fa. Per quel che riguarda le rondelle incise si è pensato che fossero decorazioni per pesanti costumi di pelle, ma recentemente si è avanzata l'ipotesi che possano avere avuto la funzione di pesi per filatura ponendo, dunque, l'origine dell'arte della tessitura molto più addietro nel tempo; questi dischi, decorati in modo assai sbrigativo, possono essere d'osso, ardesia o arenaria, ed esempi significativi ne sono stati scoperti in molti siti magdaleniani d'Europa; solitamente misurano circa 8 cm. Due teste di bosonte su propulsore quasi identiche sono state trovate rispettivamente ad ISTURITZ (Nuova Aquitania, PIRENEI Atlantici) e ad ENLENE, attribuiti allo stesso artista: questo indica che i creatori di queste opere raffinate facevano parte di un personale altamente specializzato, adibito alla decorazione dei luoghi di culto e dei manufatti più preziosi, come il PROPULSORE per lance, che per il cacciatore preistorico aveva lo stesso valore attribuito alla propria lancia dal cavaliere medievale: un oggetto lavorato con estrema cura, recante dei veri e propri capolavori artistici, tramandato probabilmente di generazione in generazione.<br />
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FOTO: due bisonti sull'estremità di un propulsore per lance, in osso, dalla caverna di Enlene.<br />
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FOTO: due aste di propulsori, una dalla caverna di Enlene, una da Isturitz, decorate con figura di bisonte: dallo stile iconografico si può dedurre che siano opera dello stesso artista.<br />
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FOTO: testa di cavallo in osso dalla caverna di Enlene.<br />
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<b>GROTTE D'ISTURITZ, OXOCELHAYA ED EBERUA</b><br />
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Le grotte ISTURITZ OXOCELHAYA si trovano sul lato dei PIRENEI ATLANTICI, regione AQUITANIA, FRANCIA, vicino alle località d'ISTURITZ e SAINT MARTIN D'ARBEROUE. Sono formate da concrezioni di calcite e la loro lunghezza si estende per 600 metri. Le tracce della loro occupazione vanno dagli 80.000 ai 10.000 anni fa. Lo scenario è quello della zona collinare di Gaztelu, nella valle dell'ALBEROUE. <br />
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Etimologia: "OXOCELHAYA" deriva dal basco e significa "campo di lupi". ISTURITZ è di più difficile interpretazione, può designare un nome di luogo, come "luogo della fontana" o "luogo della roccia".<br />
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Queste caverne sono stae abitate inizialmente dall'UOMO DI NEANDERTHAL per decine di migliaia di anni, a partire da 80.000 anni fa. Successivamente sono state frequentate nel PALEOLITICO SUPERIORE, in epoca AURIGNAZIANA e MAGDALENIANA, da 40.000 a 10.000 anni fa. <br />
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La scoperta della grotta d'ISTURITZ risale al XIX secolo, anche se se ne conosceva già l'esistenza in epoca medievale.La grotta di OXOCELLHAYA più importante riguardo le grotte ISTURITZ-OXOCELHAYA è stata scoperta nel 1929; nel 1973, infine, quella di EBERUA. <br />
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Il ritrovamento più importante della grotta di ISTURITZ è la serie di flauti (in totale una ventina: 20) risalenti a più di 30.000 anni fa, ricavati da osso cavo di avvoltoio, appartenenti alla cultura detta AURIGNAZIANA. Oltre a 3000 sculture in svariati materiali, incisioni, oggetti ornamentali come perline di pietra. Il flauto d'osso più antico proveniente da questa grotta è fatto risalire a circa 40.000 anni fa, gli altri ricoprono un arco di tempo da 40.000 a 20.000 anni fa. Questi flauti ricavati da osso d'uccello, straordinario conduttore di suono, possono modulare fino a 11 note diverse. Si ritiene che i PIRENEI francesi siano stati un importante centro di produzione di strumenti musicali, in particolare flauti, il cui effetto sonoro potrebbe essere associato al suono prodotto dalle stalattiti quando vengono colpite, simile a quello dei tasti di un pianoforte.<br />
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FOTO: i flauti scoperti nella caverna di Isturitz, in osso d'uccello, datati fino a 40.000 anni fa.<br />
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Gli oggetti artistici ritrovati nella grotta di ISTURITZ sono PROPULSORI di lancia decorati con figure animali; RADDRIZZATORI DI LANCE con foro per riallineare le lance deformate, solitamente decorati con figure animali; TESTINE di animali in pietra; CIONDOLI; STATUETTE; LAMINE D'OSSO decorate con graffiti; BASTONI decorati con profonde incisioni a forma di spirale; PUNTE DI LANCIA; ARPIONI in osso; STRUMENTI DI SELCE; lucidatori d'osso per lavorare le pelli; PITTURE e GRAFFITI PARIETALI.<br />
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FOTO: ciondolo di pietra a forma di orsetto dalla caverna di Isturitz. Datati 35.000 anni.<br />
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FOTO: rondella in arenaria traforata e incisa, probabile peso per filatura. Questi reperti testimoniano un alto livello raggiunto nella lavorazione degli abiti, retrodatando l'uso della filatura. Datazione: 18.000 anni.<br />
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Oltre ai FLAUTI di cui abbiamo trattato sopra, oggetti interessantissimi sono emersi dalla grotta ISTURITZ, come alcune CALOTTE CRANICHE UMANE, dalla funzione sconosciuta, ma comunque levigate nei bordi e alcune addirittura incise con raffigurazioni animali. Una TESTA DI BISONTE a bassorilievo su un PROPOLSORE per lance dalla fattura simile a quello ritrovato nella grotta ENLENE, di cui abbiamo trattato precedentemente, ed è probabile che sia opera dello stesso artista. Una rara TESTA DI ORSO in arenaria estremamente realistica; un simpatico CIONDOLO a forma di ORSETTO in pietra che a guardarlo sembra quasi un peluche! Una statuetta di bisonte frammentaria estremamente realistica; una PLACCHETTA D'AVORIO decorata con due strane figure umane striscianti: un uomo dalle fattezze teriantropiche che insegue una donna anch'essa semi-umana, dal corpo robusto e ricoperto di peli; l'uomo alle sue spalle ha un profilo quasi felino, simile all'iconografia del leone delle caverne, indossa bracciali al collo e alle braccia; dll'altro lato la placchetta è decorata con due figure di bisonti; l'oggetto è lungo 10 cm: si può forse trattare di una scena che riproduce una metamorfosi sciamanica nell'acquisizione dei poteri dell'animale inciso sul lato opposto? Vi sono inoltre le teste di cavallo raffinatissime intagliate su osso (di cavallo); le straordinarie ASTE DECORATE A SPIRALI, d'osso, con incisioni profonde e di grande fascino, probabilmente si tratta di oggetti cultuali; un insolito UCCELLO inciso si osso; un magnifico RADDRIZZATORE DI LANCE con la figura di uno stambecco le cui corna si estendono attorno al foro; un FALLO di pietra, dalle dimensioni non pervenute. L'arte parietale annovera graffiti e bassorilievi raffiguranti BISONTI, CAVALLI, RENNE, SEGNI ASTRATTI.<br />
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FOTO: aste d'osso decorate con motivi astratti dalla caverna di Isturitz, datate circa 35.000 anni fa.<br />
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FOTO: manufatto falliforme, dalla caverna di Isturitz, datato circa 35.000 anni fa.<br />
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<b>GROTTA DI NIAUX</b><br />
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La grotta di NIAUX è stata scoperta nel 1906 dall'ABATE HENRI BREUIL (1877-1961) e da EMILE CARTHAILAC (1845-1921), due francesi padri fondatori degli studi sull'arte rupestre. Si trova nel dipartimento ARIEGE, regione OCCITANIA, ai piedi settentrionali dei PIRENEI francesi. L'ingresso della grotta è largo 50 metri per 55 metri d'altezza; la sua profondità è di 800 metri. I dipinti in essa presenti risalgono ad epoca MAGDALENIANA, e sono datati circa 17.000 anni fa. Nella GALLERIA D'ENTRATA non ci sono raffigurazioni naturalistiche, ma vi ono dipinti segni astratti come punti linee e SEGNI CLAVIFORMI, ripetuti in modo simile in tutto il mondo e perciò identificati come una forma di scrittura universale ed ancestrale, riconoscibile da tutti.<br />
<br />
In fondo alla caverna, a 800 metri dall'ingresso, dopo un lungo percorso di gallerie anch'esse recanti alcune raffigurazioni, si apre la famosa SALA NERA (SALON NOIR) dove si trovano le più importanti opere pittoriche di questo sito. All'ingresso del grande antro un salmone è inciso sull'argilla del passaggio laterale. Seguono figure di BISONTI tratteggiate in rosso e associate ai soliti simboli CLAVIFORMI. Altre superbe immagini di animali tratteggiate in nero campeggiano sulle pareti della grande sala : STAMBECCHI, CAVALLI, BISONTI.<br />
<br />
<b>Il bisonte dal volto umano e la metamorfosi dello stregone</b><br />
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Nella SALA NERA campeggia innanzitutto il pannello con il bisonte su cui simbolicamente sono state disegnate due frecce nere e due rosse. Questo BISONTE presenta un aspetto consueto nell'arte paleolitica, che senz'altro indica un processo di metamorfosi, perchè sul profilo dell'animale si sovrappone un mento, un naso e un occhio umano, vi è inoltre disegnato un orecchio e una linea che giunge all'estremità superiore; bisogna rimanere per un po' concentrati sull'immagine per riuscire ad identificarlo, un'illusione ottica simile ad un opera di Arcimboldo! Queste metamorfosi sono legate a rituali sciamanici sugli ANIMALI DI POTERE, in cui lo stregone assume la particolare virtù di un animale (per esempio; orso-introspezione; civetta-visione attraverso le tenebre; serpente-potere di incantare; lupo-esplorazione, ecc...) annullando sè stesso nell'identificazione totale con l'oggetto della sua concentrazione.<br />
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FOTO: il bisonte dal volto umano descritto nel paragrafo qui sopra, dalla caverna di Niaux. Datazione: 17.000 anni.<br />
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Un magnifico STAMBECCO tratteggiato in nero in modo molto naturalistico, largo circa 50 cm., è fra le immagini di più grande spessore artistico della grande SALA NERA.<br />
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FOTO: lo stambecco nero raffigurato nella caverna di Niaux. Datazione: 17.000 anni.<br />
<br />
Il CAVALLO dal pelo lungo e dalle ombreggiature evidenziate è il tipico "cavallo europeo", EQUUS FERUS, una specie variopinta, estinta, che abitava l'Europa dell'Era glaciale. Lunghezza: 30 cm.<br />
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FOTO: il cavallo dal pelo lungo dell'era glaciale dalla caverna di Niaux. Datazione: 17.000 anni.<br />
<br />
Significative sono i due simboli a forma di piuma, dipinti in rosso su uno spuntone di roccia, che puntano in direzioni opposte; altri segni di questo genere si trovano pressochè ovunque nella grotta di NIAUX, associati a figure animali o isolati. Questo simbolo è presente in tutti i contesti paleolitici ed ha anch'esso valenza universale.<br />
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FOTO: i segni astratti a forna di piuma dalla caverna di Niaux, disegnati su una sporgenza rocciosa. <br />
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Un'immagine rara nell'arte rupestre è rappresentata nel disegno di una donnola presso NIAUX, tratteggiato in modo molto abile e veloce, isolata nel grande pannello vuoto che la ospita.<br />
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FOTO: una rara immagine di donnola, o ermellino, dalla caverna di Niaux. Datazione: 17.000 anni.<br />
<br />
Altre figure apparentemente incompiute forse vogliono suggerire un'emersione delle forze incarnate dagli animali stessi dalle profondità della Terra, o della roccia: ricordiamo che un simile stile iconografico è presente anche nell'antica arte del BOSCIMANI del SUD AFRICA, riferibile alle stesse remotissime epoche delle pitture rupestri paleolitiche europee. Questo significa che le immagini parziali, o spezzate nella metà del corpo per riemergere successivamente in superficie (ricordiamo la raffigurazione di un lungo serpente che entra ed esce dalla superficie rocciosa nell'arte rupestre dei BOSCIMANI), appartenevano ad una tradizione universale attribuibile alla concezione sciamanica della realtà: la Terra, e soprattutto la roccia, come "portale" dimensionale fra il mondo visibile e le "forze" in potenza nascoste nell'oscurità dell'ignoto.<br />
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FOTO: uno dei bisonti della Sala nera della caverna di Niaux. Datazione: 17.000 anni.<br />
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FOTO: il bisonte della galleria profonda della caverna di Niaux, tracciato sul pavimento d'argilla.<br />
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Le impronte dei passi degli artisti sono impresse nel fango solidificato della GALLERIA PROFONDA, dove si trova anche un'immagine di BISONTE disegnata nell'argilla fresca sul terreno, con tre fori in mezzo al corpo. <br />
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<b>GROTTA DI MARSOULAS</b><br />
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La grotta di MARSOULAS, di origine calcarea, si trova nel dipartimento dell'OCCITANIA (FRANCIA) ed è stata formata dall'azione delle acque del fiume GARONNA. Non è una grotta molto grande, se confrontata alle altre immense gallerie dei PIRENEI francesi: lunga appena 100 (cento) metri, ospita fra le più affascinanti opere pittoriche del PALEOLITICO MAGDALENIANO, datate a più o meno 17.000 anni fa. Le prime indagini archeologiche sono state affettuate nel 1883, successivamente se ne occuparono gli archeologi ed antropologi HENRI BREUIL (1867-1961) e ANDRE' LEROI GOURHAN (1911-1986).<br />
<br />
Nell'antro subito dopo l'ingresso, si possono ammirare due GRANDI PANNELLI (a destra e a sinistra della galleria) con delle splendide raffigurazioni policrome di animali, che raggiungono 1 o 2 metri di lunghezza, dense di significato simbolico perchè associate a grandi segni astratti sovrapposti al corpo degli animali, identici a quelli ripetuti presso tutte le caverne e i siti paleolitici europei. I dipinti presentano colori talmente vividi da sembrare appena usciti dalla macchina del tempo, e consistono in BISONTI, CAVALLI, SEGNI ASTRATTI...ma non mancano rarissime incisioni di ritratti antropomorfi, molto ingenue ed approssimative rispetto alla cura con cui sono rappresentati gli animali e le statuette delle cosiddette "veneri"; ciò probabilmente perchè l'uomo veniva considerato un catalizzatore di energie, non separato dalle forze della Natura, ma intimamente connesso ad esse. Ed era questa la fonte del suo potere, il potere della fluidità, che si può identificare in ogni cosa attraversando ogni livello della realtà. Le statuette femminili imitavano per analogia tutto il potere creativo della Natura: in quest'ottica non devono essere considerati ritratti femminili, ma vere e proprie incarnazioni della GRANDE DEA, che in epoca storica chiameremo Iside, Astarte, Cibele, ecc...<br />
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FOTO: i grande pannello della galleria nell'antro subito dopo l'ingresso della caverna di Marsoulas. Datazione: 17.000 anni.<br />
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FOTO: immagine antropomorfa dalla caverna di Marsoulas, associata a segni astratti. Datazione: 17.000 anni.<br />
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<b>LA GROTTA DI PECH MERLE</b><br />
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La grotta calcarea di PECH MERLE è situata nella valle del fiume CELE', nella regione OCCITANIA, dipartimento LOT, presso il comune di CABRERETS, nell'ambito dei PIRENEI francesi sud occidentali. Le sue gallerie sotterranee solo lunghe più di un chilometro ed ospitano raffigurazioni parietali datate all'epoca GRAVETTIANA, circa 25.000 anni fa. Le gallerie sono state scavate da un grande fiume che in epoche remotissime occupava tutta la valle. L'etimologia del nome deriva dalla lingua d'Oc (Occitano): "pech" significa collina, "merle" si traduce come "merlo"; dunque "PECH MERLE" è LA COLLINA DEL MERLO. La grotta venne scoperta per la prima volta nel 1915, dal medico chirurgo HENRI REDON (1889-1974), in seguito ispezionata dall'abate AMEDEE LEMOZI (1882-1970) e dallo speleologo ANDRE' DAVID (1906-1977). <br />
<br />
Il percorso della grotta consiste in più sezioni denominate: SALA DI COMBEL, FRISE' NOIRE, LA CAPPELLA DEI MAMMUTH, SALA DELLA DONNA-BISONTE, SALA DELL'UOMO FERITO, GALLERIA DELL'ORSO. Le immagini presenti, tra animali e simboli astratti, sono in tutto 576. La particolarità di questo luogo è la presenza di un eccezionale numero si simbologie astratte. Fra le altre cose ci sono 12 figure umane, compreso il famoso UOMO FERITO di cui ci occuperemo in seguito. <br />
<br />
La GALLERIA COMBEL, subito dopo il tunnel d'ingresso, è quella che ospita le pitture più antiche, che superano i 25.000 anni. Fra queste vi è l'immagine di un leone tratteggiato in rosso iconograficamente simile a quelli presenti nella CAVERNA DI CHAUVET. Alle sue spalle, sempre tratteggiato in rosso, un cavallo al galoppo dalla testa piccolissima e dalla grossa pancia simile al cosiddetto CAVALLO CINESE della caverna di LASCAUX.<br />
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FOTO: i cavalli pezzati di Pech Merle. Datazione 25.000 anni.<br />
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La SALA DEI FREGI NERI (FRISE' NOIRE) ospita 25 immagini di animali su una parete di 7 metri di lunghezza, disegnati in nero con ossido di manganese: BISONTI, MAMMUTH, CAVALLI. I famosi CAVALLI PEZZATI si trovano alla tappa successiva, associati a sei impronte di mani stampate in nero, punteggiature rosse e altri segni astratti. Questi enigmatici cavalli sono datati almeno 29.000 anni; sono stati dipinti integrandoli alla forma della sottile lastra di pietra lunga 4 metri. Generalmente questo dipinto è stato considerato come un punto di riferimento dagli studiosi per classificare l'aspetto delle specie estinte europee, indicando i punti di cui i cavalli sono ricoperti come ritraenti il naturale mantello pezzato di questa specie, che doveva comprendere esemplari molto variopinti. Un team internazionale di scienziati, con la soprintendenza delle università di YORK e di BERLINO, attraverso le prove del DNA, è riuscito ad accertare la presenza di cavalli maculati in EUROPA nel PALEOLITICO SUPERIORE, da 50.000 a 10.000 anni fa. JEAN CLOTTES (1933), fra i più importanti studiosi della Preistoria, ha fatto notare che i punti debordano dal corpo dei cavalli, e potevano quindi assumere un valore simbolico, spirituale.<br />
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FOTO: testa d'orso graffita dalla caverna di Pech Merle. Datazione: 25.000 anni.<br />
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La SALA DELL'UOMO FERITO ospita una delle immagini più enigmatiche dell'arte paleolitica: l'iconografia di un uomo trafitto da lance, lungo 75 cm., dipinto in ocra rossa e sormontato da un essere alato dall'apparenza strana, detto AVIFORME. Un'altra immagine simile si trova nella grotta di COUGNAC, ma fa parte di una tradizione ancestrale, presente spessissimo anche nell'arte preistorica dei BOSCIMANI (SAN) del SUD AFRICA. A questa sala si accede mediante un percorso tortuoso; l'antro oggi è stato reso agibile approfondendo il livello del pavimento, ma ai tempi in cui quest'immagine è stata dipinta il soffitto era alto poco più di un metro, e l'artista che l'ha dipinto doveva strisciare fino alla parete per poter eseguire la sua opera, che poteva essere visitata soltanto dopo un percorso difficoltoso e arduo. l'archeologo sudafricano DAVID LEWIS WILLIAMS, che ha elaborato la teoria sull'origine allucinatoria e visionaria delle raffigurazioni paleolitiche, interpreta l'iconografia dell'UOMO FERITO come la rappresentazione delle prove a cui lo Sciamano si deve sottoporre per raggiungere la condizione di veggente, liberando la propria mente da ogni ostacolo che si potesse frapporre fra lui e la percezione della realtà vera, che consiste nella comunicazione con livelli invisibili all'uomo comune e all'interpretazione del loro linguaggio nella realtà tangibile. Perchè ciò fosse possibile era necessario affrontare la sofferenza, il disinganno rappresentato dalle frecce che trafiggono simbolicamente il corpo dell'uomo. Infatti l'immagine AVIFORME sopra di lui potrebbe essere interpretata come l'uccello sulla pertica della SCENA DEL POZZO di LASCAUX, o la figura dell'uomo-uccello che percorre anche la fase Neolitica fino all'epoca storica. L'UOMO FERITO di PECH MERLE, peraltro, non presenta caratteristiche propriamente umane: il suo volto ricorda sempre il becco di un uccello, ed è probabile che simbolizzi lo Sciamano nell'atto della sua metamorfosi, proprio come gli UOMINI DANZANTI della GROTTA dell'ADDAURA in SICILIA, risalente al tardo paleolitico., di cui tratteremo più innanzi. Questo soggetto simbolico è giunto fino ai giorni nostri nella figura del SAN SEBASTIANO dell'iconografia cristiana. GRAHAM HANCOCK riconosce anche nell'iconografia di CRISTO crocifisso l'archetipo sciamanico dell'uomo ferito, unito alla simbologia dei solstizi e degli equinozi della croce, che, come abbiamo trattato precedentemente, ha origini ancestrali ed è presente nelle raffigurazioni paleolitiche della caverna di CHAUVET. Altri "uomini feriti" saranno esaminati nei capitoli successivi, relativi alle grotte di COSQUER e COUGNAC.<br />
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FOTO: l'uomo ferito della caverna di Pech Merle, di cui abbiamo trattato qui sopra. Datazione: 25.000 anni.<br />
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Il pannello della DONNA BISONTE dell'omonima sala della caverna di PECH MERLE, riproduce immagini tratteggiate in nero e rosso di figure femminili dalle vaghe fattezze teriantropiche, di piccole dimensioni, che sono in realtà indefinibili, prive di testa e simili ad apparizioni inquietanti emergenti dall'oscurità; forse figure simboliche.<br />
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FOTO: le figure femminili della caverna di Pech Merle, dal pannello della "donna bisonte". Datazione: 25.000 anni<br />
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<b>LA CAVERNA DI COUGNAC</b><br />
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La caverna calcarea di COUGNAC si trova presso il comune di PAYRIGNAC, dipartimento LOT, PIRENEI, FRANCIA. E' profonda circa 100 metri. Nell'antro finale sono state scoperte numerose pitture risalenti al periodo GRAVETTIANO, quindi antiche più di 25.000 anni. La galleria d'ingresso ospita raffigurazioni più recenti, del periodo MAGDALENIANO successivo che giunge fino a 14.000 anni fa. Le grotte del sito di COUGNAC sono due: una d'interesse geologico con concrezioni calcaree, e quella con testimonianze paleolitiche, distanti 200 metri una dall'altra. Scoperte nel 1952 da un gruppo di sei persone: "LUCIEN GOULUMES, RENE' BORNE, JEAN MAZET, ROGER (senza cognome), MAURICE BOUDET, ALPHONSE SAUVANT" (nomi riportati da Wikipedia e dal sito "Dons-maps.com").<br />
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<b>Gli uomini feriti di Cougnac</b><br />
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Proprio a 100 metri dall'ingresso della grotta, si giunge ad un insieme di raffigurazioni comprendenti prevalentemente CERVI, MAMMUTH, BISONTI, MEGALOCERI. All'interno del corpo di un grande cervo dipinto in ocra rossa, appartenente ad una specie estinta dalle grandi proporzioni, appare una delle celebri immagini di UOMINI FERITI. Questa prima figura è priva di spalle, testa e braccia (i piedi quasi mai erano ritratti). L'uomo ha due lance conficcate sulla schiena e una sotto i glutei; la sua incompletezza forse indica una parziale emersione dall'oscurità, sul filo della tradizione estesa fino al SUD AFRICA (arte SAN-BOSCIMANI) diretta ad immortalare soggetti che entrano ed escono dalla profondità della materia, proveniendo dalla sua dimensione nascosta e scomparendo di nuovo in essa. Più a lato di quest'immagine compare, di proporzioni minori, la bellissima figura di un MEGALOCERO perfettamente proporzionata, dipinto in ocra rossa. Il significato di quest'iconografia lo abbiamo accuratamente spiegato nel capitolo sopra su PECH MERLE, e riassumendo si può considerare un'archetipo delle dure prove che l'iniziato deve affrontare per raggiungere il potere della conoscenza e della preveggenza.<br />
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FOTO: uomo ferito incompleto della caverna di Cougnac. Datazione: 25.000 anni.<br />
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<b>Il secondo uomo ferito di Cougnac</b><br />
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Il secondo UOMO FERITO di COUGNAC è anch'esso compreso dentro il corpo di un grande animale, in questo caso un MAMMUTH, ed è completo di tutti i suoi atributi: testa, braccia gambe. Il profilo del capo presenta una forma indefinibile, le gambe e le braccia sono appena accennate, il corpo assume fattezze teriantropiche: è trafitto da 7 lance, che partono dalla schiena, addome, e una sembra attraversare la testa. La testa dell'uomo è inclusa nella volta cranica del pachiderma; come al solito, non vi è traccia di sangue, in quanto evidentemente si tratta di una rappresentazione puramente simbolica.<br />
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FOTO: il secondo uomo ferito della caverna di Cougnac. Datazione: 25.000 anni. <br />
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Altre similitudini con le immagini presenti nella vicina caverna di PECH MERLE, distante appena 4 chilometri, sono i simboli detti AVIFORMI, uno dei quali campeggia sopra la figura dello stesso UOMO FERITO dei PECH MERLE: evidentemente si tratta di una rappresentazione simbolica riconosciuta universalmente all'epoca nell'area europea, il cui significato è sconosciuto, ma che ricorda la figura di un uccello resa in forma piuttosto geometrica. <br />
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<b>GROTTA SOTTOMARINA DI COSQUER</b><br />
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La storia della grotta di COSQUER è una delle più affascinanti: scoperta nel 1991 dal subacqueo francese HENRI COSQUER durante un incursione, è stata sommersa dall'innalzamento delle acque dopo la fine dell'Era Glaciale. La grotta si trova a pochi chilometri da MARSIGLIA (FRANCIA), ed ubicata fino a 30 metri sotto le acque del Mediterraneo. L'accesso sottomarino è lungo 160 metri e conduce ad un antro sotterraneo di 50 metri di diametro, rimasto libero dalle acque, e ricco di dipinti ritraenti animali e impronte di mani. Nell'ERA GLACIALE, e precisamente 27.000 anni fa (periodo a cui risalgono le pitture all'interno) l'apertura della grotta si trovava ai piedi di una parete rocciosa argillosa erosa dalle acque milioni di anni fa, detta CALANCO. Di fronte ad essa si doveva estendere una vasta steppa ricca delle specie animali ritratte nei dipinti. Le sponde del mare era distanti almeno 10 chilometri, dove adesso sommergono il sito. Più di cento sono le figure animali dipinte all'interno, che comprensono: URI, STAMBECCHI, BISONTI, ecc...<br />
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FOTO: schema che llustra la posizione della grotta di Cosquer ed il passaggio sotto le acque del mare.<br />
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FOTO: uno strano essere non identificato sulle pareti della caverna di Cosquer; alcuni lo interpretano come teriantropo.<br />
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FOTO: cavalli dalla caverna di Cosquer. Datazione: 25.000 anni.<br />
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Il soggetto più emblematico dipinto sulle pareti rocciose sono gli enigmatici segni, simili ad uno strano alfabeto figurativo, rappresentati dalle celebri MANI MUTILE, che chiameremo così perchè alcune di esse si presentano prive di alcune dita. <br />
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Totale delle categorie di mani dipinte nella grotta COSQUER:<br />
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10 mani sinistre con tutte le dita intatte; 3 mani destre con tutte le dita intatte; 2 esempi di mani con i mignoli piegati; 15 con mignolo e anulare piegati; 6 con medio, anulare e mignolo piegati; 1 mano destra con tutte le dita piegate eccetto il pollice; una mano sinistra con tutte le dita piegate eccetto il pollice. JEAN CLOTTES (nato nel 1930), studioso di Preistoria e specialmente dell'era paleolitica, e JEAN COURTIN (1936) specializzato in Preistoria e Protostoria, attribuiscono a queste raffigurazioni un carattere rituale, riferito ad una forma di comunicazione gestuale dal carattere magico-simbolico.<br />
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FOTO: le mani dalle dita ripiegate sul grande pannello della caverna di Cosquer. Datazione: 25.000 anni.<br />
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<b>GROTTA DI MAS D'AZIL</b><br />
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La grotta di MAS D'AZIL si trova sul massiccio PLANTAUREL dei PIRENEI FRANCESI, regione OCCITANIA; è stata scavata dalle acque del fiume ARIZE milioni di anni fa. La sua occupazione risale dal Paleolitico fino all'epoca storica. L'ingresso meridionale è alto 51 metri. Le sue gallerie sono profonde 2 chilometri e 100 metri. Questa grotta è parzialmente attraversata da una strada, la costruzione della quale ha permesso la scoperta di molti reperti archeologici. I primi scavi furono effettuati da EDOUARD PIETTE (1827-1906) dal 1887 al 1889, purtroppo interrotti dal suo cattivo stato di salute. La ricca collezione da lui raccolta è esposta al Museo Nazionale di Saint Germain en Laye. In epoca storica la grotta divenne rifugio delle prime comunità cristiane perseguitate, e nel Medioevo fu occupata da gruppi Catari e Protestanti, fuggiti a persecuzioni e sconfitte militari. I ritrovamenti archeologici in questa grotta risalgono a 17.000-14.000 anni fa, e consistono in numerosi oggetti come attrezzi da lavoro, PROPULSORI PER LANCE decorati con figure animali come BISONTI, CAVALLI, CERVI, UCCELLI, PESCI, un oggetto FALLIFORME, 1300 sassi con segni astratti in ocra rossa, punte di lancia, arpioni, ecc...Il raffinato repertorio d'oggetti rinvenuto in questa grotta ha indotto gli studiosi a denominare gli autori di questo stile artistico come appartenenti ad una particolare cultura denominata AZILIANA.<br />
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FOTO: dente di cavallo lavorato con figura di stambecco dalla caverna di Mas d'Azil. Datazione: 17.000 anni<br />
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FOTO: manufatto falliforme dalla caverna di Mas d'Azil. Datazione: 17.000 anni.<br />
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FOTO: il cerbiatto che si gurada alle spalle dalla caverna di Mas d'Azil. Datazione: 17.000 anni.<br />
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FOTO: disco d'osso che raffigura un uomo attaccato da un orso, dalla caverna di Mas d'Azil. Datazione 17.000 anni.<br />
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FOTO: ricostruzione di come doveva apparire il disco d'osso con l'uomo attaccato dall'orso, dalla caverna di Mas d'Azil. Datazione: 17.000 anni.<br />
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FOTO: asta di propulsore per lance con figura d'uccello, in osso, dalla caverna di Mas d'Azil. Datazione: 17.000 anni.<br />
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FOTO: testa di cavallo di avorio dala caverna di Mas d'Azil. Datazione: 25.000 anni.<br />
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FOTO: un raddrizzatore di lance con figura di cavallo dalla caverna di Mas d'Azil. Datazione 17.000 anni.<br />
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<b>CAVERNA DI FONT DE GAUME</b><br />
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La grotta di FONT DE GAUME si trova nella valle VEZERE, dipartimento DORDOGNA, nei pressi di LES EYZIES. Un insegnante di una scuola del posto la scoprì nel 1901, il suome era DENIS PEYRONY. La grotta era già stata visitata in precedenza, ma nessuno diede importanza ai suoi contenuti pittorici e incisioni. Poco tempo prima venne scoperta la grotta di LES COMBARELLES, poco distante, ispezionata da HENRI BREUIL (1877-1961) e dal sopracitato DENIS PEYRONY. Ben 230 raffigurazioni sono dipinte e graffite in questo sito, fra cui MAMMUTH, CAVALLI, RENNE, CERVI, CAPRE, RINOCERONTI, FELINI, UN ORSO, MANI UMANE, figure simboliche dette TECTIFORMI per la loro forma "a capanna", e molte altre immagini non identificate. Tutte le opere risalgono ad almeno 16.000 anni fa.<br />
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La grotta è lunga 160 metri, con antri che possono raggungere 30 metri d'altezza. Fra le opere più importanti vi sono 5 bisonti dipinti su dei rigonfiamenti della roccia, che ne mettono in risalto la possenza delle forme. La GALLERIA LATERALE ospita numerosi altri esempi pittorici di questo tipo, ma a causa del tempo e delle concrezioni depositate sulla superficie la loro definizione ora è ora molto labile.<br />
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FOTO: mandria di bisonti dalla caverna di Font de Gaume. Datazione: 16.000 anni.<br />
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<b> </b><br />
<b>GROTTA DI ROC DE SERS</b><br />
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ROC DE SERS è un complesso di grotte calcaree e ripari sotto roccia formatesi nell'era cretacea che ospitano opere parietali del Paleolitico; si trova nella VALLE DELL'ECHELLE, affluente del fiume TOUVRE, in regione NUOVA AQUITANIA, presso il comune di SERS, dipartimento CHARENTE, FRANCIA. I primi scavi furono effettuati nel 1908, da ALEXIS FAVRAUD, successivamente, dal 1917, dal prof.HENRI MARTIN. Ulteriori scoperte vennero effettuate nel 1951. I BASSORILIEVI e i manufatti emersi da questa grotta risalgono al Paleolitico superiore, circa 25.000 anni fa. <br />
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<b>Il grande fregio con animali</b> <b>di Roc de Sers</b><br />
<br />
Il ritrovamento più sorprendente riguarda il grande FREGIO CON ANIMALI, ritrovato in 14 pezzi, ognuno dei quali misura circa 160 cm., crollato in epoca remota dalla parete della grotta, custodito oggi presso il Museo di Saint Germain en Laye. Il naturalismo delle figure e l'accuratezza dei tratti del bassorilievo non hanno nulla da invidiare ad epoche storiche arcaiche, 20.000 anni più antichi di qualsiasi civiltà a noi conosciuta. Vi sono raffigurati STAMBECCHI, CAVALLI, un CINGHIALE, un UCCELLO, BISONTI e due FIGURE UMANE molto approssimative rispetto alle immagini faunistiche, una delle quali ritre un UOMO che sembra fuggire di fornte ad un bovino che lo insegue; l'altra è alquanto indecifrabile, dalle fattezze irriconoscibili, associata ad un gruppo di cavalli. Due STAMBECCHI lottano per il dominio; altre figure di STAMBECCHI sono immortalate in tutta la loro vitalità. Altre lastre di arenaria recano figure graffite un po' disordinate.<br />
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FOTO: Un frammento del grande pannello di bassorilievi di Roc de Sers. Datazione: 20.000 anni.<br />
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FOTO: particolare del pannello con i bassorilievi di Roc de Sers, in cui si vede un uomo che fugge inseguito da un bisonte. Datazione: 20.000 anni.<br />
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FOTO: un cinghiale e una capra sul pannello di bassorilievi di Roc de Sers. Datazione: 20.000 anni.<br />
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<b>GROTTA DI LA MARCHE</b><br />
<br />
LA MARCHE è una grotta situata nella FRANCIA occidentale, dipartimento VIENNE, presso il comune di LUSSAC LES CHATEAUX. E' d'importanza fondamentale la scoperta, in questo sito, di numerose raffigurazioni graffite che ritraggono UOMINI VESTITI, RITRATTI UMANI dall'aspetto grottesco, ma alcuni molto realistici, come l'UOMO CON LA BARBA, denominato IL SAGGIO. Queste incisioni assolutamente eccezionali nel contesto dei ritrovamenti effettuati fino ad oggi, risalgono a circa 15.000 anni fa. Sono state scoperte nel 1937 dal paleontologo LEON PERICARD; analizzate da molti altri studiosi nei decenni successivi, compreso HENRI BREUIL (1877-1961) che ne confermò l'autenticità. <br />
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Subito dopo l'ingresso, si accede ad una sala ampia 6 x 12 metri, con il soffitto di 2 metri; gli scavi dedl 1933-1938 hanno ampliato le celle sotterranee: attualmente la superficie portata alla luce comprende uno spazio trapezoidale di 18 x 14 metri di lunghezza. Il materiale di scavo recuperato consiste in PESTELLI, PLACCHE INCISE, AGHI PER CUCIRE, PENDENTI, PERLE DI COLLANA IN PIETRA, PENDENTI IN OSSO DENTELLATI e molto altro. Gli strumenti di selce comprendono MARTELLI, RITOCCATORI, RASCHIETTI, SCALPELLI, PUNTERUOLI, ecc...<br />
<br />
E' ovvio che la maggior parte dell'interesse sia rivolto ai RITRATTI UMANI, difficili da individuare in fotografia, perciò evidenziati mediante riproduzioni. Le incisioni su pietra calcarea sono poco profonde ma incise con raffinatezza, e presentano volti, corpi, profili umani, a volte molto sovrapposti e confusi, con gomitoli di linee disposte a caso che li attraversano, ma d'estrema vivacità. Il famoso ritratto dell'VECCHIO SAGGIO con barba, infatti, non è facilmente identificabile sepolto da una miriade di linee scarabocchiate su di lui. Osservandoli, sembra quasi di fare un viaggio nel tempo. Un ciottolo di arenaria mostra un PROFILO UMANO fortemente prognato, con segni verticali sulle guance. Una placchetta alta 6 cm. mostra una donna grassa seduta. Un'altra delle placche litiche è graffita con due uomini, fra cui uno, nudo, risulta molto ben proporzionato e dettagliato: il mento e sfuggente, il naso aquilino, la testa dolicocefala, le braccia alzate un voluminoso pene. L'altro accanto a lui ha lineamenti più grotteschi, con naso enorme, barba e una bella forma cranica dolicocefala. Sottilissime linee quasi invisibili delineano un'altro volto fortemente prognato, con occhio a mandorla e capelli cadenti sul volto. Sempre sottilissimo il tratto che delinea un'altra donna incredibilmente grassa. E poi altre raffigurazioni di persone che indossano cappelli, figure calve e figure dai lunghi capelli; un'uomo sembra indossare un cappello frigio sopra una folta capigliatura, i suoi occhi sono enormi, il profilo leggermente prognato con naso a palla. Un'altro VECCHIO SAGGIO è ritratto di profilo: cranio dolicocefalo, calvo, con lunga barba e grosso naso, sembra quasi un frate medievale. Un'altra figura vestita (UOMO VESTITO) indossa un costume con pantaloni cintura munita di fodero per coltello, stivali, al collo indossa una collana, ed è immortalato mentre brandisce una clava; sul volto sembra portare una specie di maschera. Infine, ben 150 RITRATTI UMANI sono stati scoperte nella grotta di LA MARCHE.<br />
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FOTO: ritratto umano su blocco di arenaria dalla caverna di La Marche.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjQWTrtzDPcAaQx0Zuv3RlPWUcTTOOub9L4jHSzw19fEmKR7yl7yQ-55-nXe28EmJSGNfDAYUhtQgQGcw0NzWgCyBw6in22gj9pUZcy0fUaqxHEbK2oT9uROF_2AuYpmfJLeZDzgZ6pknm/s1600/lamarchesaggio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1411" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjQWTrtzDPcAaQx0Zuv3RlPWUcTTOOub9L4jHSzw19fEmKR7yl7yQ-55-nXe28EmJSGNfDAYUhtQgQGcw0NzWgCyBw6in22gj9pUZcy0fUaqxHEbK2oT9uROF_2AuYpmfJLeZDzgZ6pknm/s320/lamarchesaggio.jpg" width="282" /></a></div>
FOTO: ritratto umano dalla caverna di La Marche. Come si nota, sono difficilmente identificabili in foto, senza l'aiuto delle ricostruzioni, perchè ricoperti da segni caotici che ne confondono i tratti. Qui è riprodotta l'immagine del "vecchio saggio", che possiamo osservare nella ricostruzione successiva. Datazione: 15.000 anni.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg28A-uTbMkN60uBlZkFwG84GBDxQaFPegBhN0ZGv1qmn5ZxQjFcTS27zzCUnzH7uSOZJXEvBzCweglVRvEGH2ugl5WsEAgipjlHSmtfDDK-oL9Kvw83VdN87Oo6Sg9DCYkGN5tqcRnL3-m/s1600/oldmanmarche.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="590" data-original-width="427" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg28A-uTbMkN60uBlZkFwG84GBDxQaFPegBhN0ZGv1qmn5ZxQjFcTS27zzCUnzH7uSOZJXEvBzCweglVRvEGH2ugl5WsEAgipjlHSmtfDDK-oL9Kvw83VdN87Oo6Sg9DCYkGN5tqcRnL3-m/s320/oldmanmarche.gif" width="231" /></a></div>
FOTO: il "vecchio saggio", presente nella foto sopra, in una ricostruzione.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBcXic6kBgj_evpRg4y3VQe4TuM4RDLAFTkEeolqdhy6JvQGsn9XR2LCrql7rqkNrkp9Y9j8X3JotrUJYFejZDCaAg-g1uC02LHNnATiUAbqMzChyphenhyphen78h8BkT-KipwFudgNEkJpA0EeE30p/s1600/lamarche3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="241" data-original-width="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBcXic6kBgj_evpRg4y3VQe4TuM4RDLAFTkEeolqdhy6JvQGsn9XR2LCrql7rqkNrkp9Y9j8X3JotrUJYFejZDCaAg-g1uC02LHNnATiUAbqMzChyphenhyphen78h8BkT-KipwFudgNEkJpA0EeE30p/s1600/lamarche3.jpg" /></a></div>
FOTO: l'uomo vestito, graffito presso la caverna di La Marche, di cui abbiamo trattato nel capitolo sopra. Sembra indossare un pesante costume completo di accessori.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiuetnxZPe42iY8VYSdz0pbR9ZzPM7yoprPxdveImkugvRi3fc_5WOKyf4aCP7W47e0QZF5QWGjVIkM8jb2mw2efjWOwMevEQK5ipHsJEuwrhIu_Tnk0EzozQGuvyPE4vGr5d2MGfnCHei/s1600/lamarchehuman.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="850" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiuetnxZPe42iY8VYSdz0pbR9ZzPM7yoprPxdveImkugvRi3fc_5WOKyf4aCP7W47e0QZF5QWGjVIkM8jb2mw2efjWOwMevEQK5ipHsJEuwrhIu_Tnk0EzozQGuvyPE4vGr5d2MGfnCHei/s320/lamarchehuman.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: altri volti e corpi umani dalla caverna di La Marche. Datazione: 15.000 anni.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZevPWdgfzpUJ6f5fqmVO7U4lY8tUQ8VWJAdtPvwSZmm09Ywy_JTjNVPp3tmFGqZLv9p2Vrh0pEpgjR1avEVqInCJOEHAFavsl6PBzmLFbnf78dSlTwjosl2FkpSf-TYl3LAAGyyj3Ke6W/s1600/lamarche2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="257" data-original-width="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZevPWdgfzpUJ6f5fqmVO7U4lY8tUQ8VWJAdtPvwSZmm09Ywy_JTjNVPp3tmFGqZLv9p2Vrh0pEpgjR1avEVqInCJOEHAFavsl6PBzmLFbnf78dSlTwjosl2FkpSf-TYl3LAAGyyj3Ke6W/s1600/lamarche2.jpg" /></a></div>
FOTO: due uomini nudi, uno incompleto, in una ricostruzione dei graffiti della caverna di La Marche. Una mia ipotesi è che si possa trattare dello stesso personaggio ritratto in sequenza. Datazione: 15.000 anni.<br />
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<b>IL RIPARO SOTTO ROCCIA DI ROC AUX SORCIER</b><br />
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ROC AUX SORCIER, o "La rocca degli stregoni", non è una grotta, ma un riparo sotto roccia sulle cui pareti sono state scolpite opere fra le più pregevoli dell'arte MAGDALENIANA, datate circa 15.000 anni fa. Si trova nella regione AQUITANIA, presso il comune di ANGLES SUR L'ANGLIN, dipartimento VIENNE, FRANCIA occidentale. Questo riparo roccioso è famoso per essere lo scenario di un gigantesco FREGIO lungo 50 metri e alto 2,6 metri, in cui sono raffigurati animali scolpiti a bassorilievo di eccezionale fattura, figure umane femminili nella forma di giovani fanciulle aggraziate, rappresentati in modo estremamente naturalistico. Sopra i torsi femminili è scolpita una testa umana dal mento aguzzo e occhi a mandorla, molto corrosa dal tempo, alta 17 cm. Una sezione della parete, anch'essa scolpita con bassorilevi, è crollata in epoca remota e i frammenti sono esposti al Museo di Saint Germain en Laye. Sui bassorilevi sono state rinvenute tracce di pigmentazione. Un'opera monumentale, dall'importanza tale che gli artisti non si sono risparmiati in fatica e duro lavoro che si dev'essere protratto per anni. Questo riparo roccioso è un anfratto di falesia: una parete rocciosa battuta dal mare milioni di anni fa. <br />
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Guarda il video dei fregi del riparo di ROC AUX SORCIER:<br />
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FOTO: un particolare del grande fregio del riparo di Roc aux Sorcier. Datazione: 15.000 anni.<br />
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FOTO: questa foto con restauratori all'opera rende l'idea delle dimensioni e della complessità dei bassorilievi. Dal riparo sotto roccia di Roc aux Sorcier. Datazione: 15.000 anni.<br />
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FOTO: immagini femminili del grande fregio di bassorilievi del riparo di Roc aux Sorcier. Datazione: 15.000 anni. In questo caso non si tratta di donne mature ma di giovani ragazze.<br />
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FOTO: ricostruzione dei corpi nell'immagine qui sopra. Dal riparo sotto roccia di Roc aux Sorcier.<br />
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FOTO: l'enigmatico volto scolpito sopra i corpi femminili dei bassorilievi di Roc aux Sorcier.<br />
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<b>IL RIPARO SOTTO ROCCIA DI LAUSSEL E LA SIGNORA CON IL CORNO</b><br />
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Il riparo di roccia calcarea su cui è stata scolpito il famoso bassorilievo della VENERE DI LAUSSEL, o SIGNORA CON CORNO, si trova nei pressi della città di MARQUAY, dipartimento DORDOGNA, regione NUOVA AQUITANIA, FRANCIA. La donna ritratta è alta 54 cm.; l'opera risale a circa 23.000 anni fa. Il rifugio di LAUSSEL è lungo 115 metri e profondo da 15 a 25 metri. I primi scavi furono effettuati dal medico francese EMILE RIVIERE ((1835-1922); la Venere venne scoperta nel 1911 dallo psichiatra JEAN GASTON LALANNE, che aveva appositamente organizzato campagne di scavo nel luogo. Per motivi legati alla sua professione LALANNE non potè seguire personalmente le campagne di scavo successive, che vennero affidate al collega PERIGOURDIN RAYMOND PEYRILLE, che porterà alla luce altri bassorilievi. Le opere sono oggi esposte presso il Museo d'Aquitania di Bordeaux.<br />
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La VENERE DI LAUSSEL è compresa fra i numerosi blocchi di calcare con raffigurazioni umane a bassorilievo emersi dalla stratificazione relativa al livello GRAVETTIANO, che comprende un arco di tempo dai 29.000 ai 20.000 anni fa; nello stesso sito sono stati scoperti numerosi oggetti del perisodo AURIGNAZIANO (dai 47.000 ai 35.000 anni fa) consistenti in raschietti e punte di lancia. Al livello GRAVETTIANO corrispondono più di 10.000 oggetti come PUNTE DI LANCIA, RASCHIETTI, FRECCE, OGGETTI ORNAMENTALI. Inoltre blocchetti litici scolpiti a forma di vulva. <br />
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<b>La Venere di Laussel e il ciclo lunare</b><br />
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La VENERE DI LAUSSEL, alta 54 cm., è scolpita su un blocco di calcare del quale l'artista ha sfruttato la naturale curvatura per donare maggiore plasticità al soggetto. La donna raffigurata reca una mano posata sul ventre, una sottilissima linea vuole forse raffigurare una cintura; in mano solleva un corno di bisonte con tredici linee intagliate che rappresentano con ogni probabilità le 13 LUNE dell'anno e ai 13 CICLI MESTRUALI femminili. Il corno di bisonte potrebbe simboleggiare la mezza luna crescente verso la quale la donna sembra rivolgere lo sguardo, e la mano sul ventre probabilmente richiama la possibilità di essere incinta, evoca dunque il principio di creatività. La figura è molto curata nei particolari anatomici, che riproducono un corpo dalle fattezze abbondanti e generose, ma il volto, come nella maggior parte delle statuette femminili paleolitiche, è oscurato come da un'ombra. In tutte le epoche il CORNO è sempre stato un simbolo di abbondanza, di compiutezza ed esuberanza vitale...legato alla natura lussureggiante e al principio creativo universale, ed è ovviamente posto in relazione all'animale che lo possiede; gli esempi nel corso della storia sono noti e presenti universalmente, basti pensare al TORO SACRO degli Egizi, dei Cretesi, dell'Antica Grecia, il dio babilonese MARDUK considerato come TORO DI UTU, il toro bianco NANDI della mitologia indiana...effettivamente il TORO è un simbolo universale, le cui origini sono ancestrali, protrattosi fino all'era cristiana come simbolo dell'EVANGELISTA LUCA, e prima ancora nell'Antico Testamento compare nel sogno di EZECHIELE. In epoca NEOLITICA le CORNA sono correlate al culto della GRANDE MADRE, intesa non nel semplice significato di donna, ma come principio creativo femminile universale, dunque correlato a tutto ciò che è in "divenire", che si trasforma e si realizza, perchè rappresentano il potere illimitato della vita considerata come evento ineludibile e forza soprannaturale. Nell'ambito della connessione universale che lega indissolubilmente tutti i piani della realtà, ben conosciuta dagli Sciamani e Sciamane del Paleolitico, cicli lunari, ciclo mestruale femminile, eventi geologici e manifestazioni psichiche "emergevano" da questo grande potere nascosto dietro i veli impenetrabili della Natura; ed è probabilmente proprio per questo che il volto della donna di LAUSSEL è nascosto, così com'era velata la dea ISIDE di SAIS, sul cui piedistallo si leggeva quest'iscrizione: “Io sono tutto ciò che fu, ciò che è e ciò che sarà e nessun mortale ha ancora osato sollevare il mio velo”.<br />
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FOTO: la Venere di Laussel, o Signora con il corno. Alta 54 cm., risale a 23.000 anni fa.<br />
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<b>La Venere di Berlino (da Laussel)</b><br />
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<b> </b>Altre cinque interessanti raffigurazioni su ciottoli di calcare sono
state rinvenute ai piedi del riparo di LAUSSEL, un uomo e quattro donne;
una seconda VENERE CON IL CORNO, venduta illegalmente nei primi del
'900 da RAYMOND PEYRILLE (uno dei soprintendenti agli scavi) al Museo di
Berlino che non l'ha più restituita, è denominata perciò LA VENERE DI
BERLINO; misura 43 x 38 cm.<br />
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FOTO: la Venere di Berlino, scoperta a Laussel, ma esposta al Museo di Berlino, descritta sopra.<br />
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<b>La Venere dalla testa a scacchiera di Laussel</b><br />
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Vi è poi una venere denominata DONNA DALLA TESTA A SCACCHIERA, perchè reca sul capo un'acconciatura reticolata simile a quella della VENERE DI WILLENDORF; le sue forme sono molto tondeggianti e piene; misura 39 cm. di altezza e 38 di larghezza.<br />
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FOTO: la Venere con la testa a scacchiera di Laussel, descritta qui sopra.<br />
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<b>La Venere della carta da gioco di Laussel</b><br />
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In aggiunta un'altra enigmatica figura conosciuta come la VENERE DELLA CARTA DA GIOCO, perchè l'immagine è doppia, come riflessa: una verso l'alto e una verso il basso. Sarebbe semplicistico e riduttivo classificarla come "partoriente"; a mio parere sarebbe da paragonare alla DOPPIA VENERE di AVDEEVO (datata 20.000 anni fa), in avorio di mammuth che raffigura due corpi femminili uniti dalla schiena rivolti in direzioni opposte, o al ciondolo d'ambra ritrovato presso la GROTTA DEL PRINCIPE (LIGURIA) che reca due figure unite alle spalle; misura 5 cm. ed è datato 24.000 anni. Ma possiamo continuare con l'iconografia del "doppio", dalla preistoria al NEOLITICO all'epoca storica. La VENERE DELLA CARTA DA GIOCO potrebbe simboleggiare appunto l'essenziale dualità cosmica, presente in tutte le realtà naturali e umane, e come l'armonizzazione degli opposti, alla base di una salutare concezione dell'esistenza e certamente ben conosciuta dalla cultura sciamanica primordiale.<br />
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FOTO: la "Venere della carta da gioco" di Laussel, descritta nel paragrafo sopra.<br />
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<b>Il cacciatore di Laussel</b><br />
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Un altro bassorilevo ritrae una figura maschile denominata IL CACCIATORE, straordinariamente raffinata, parziale perchè priva della testa e dei piedi (che peraltro non sono quasi mai presenti); l'uomo è visto di profilo; sui fianchi è stretto da una cintura, come sotto i glutei, che sono modellati con estrema grazia e cura e ricordano le fattezze di staue arcaiche dell'Antica Grecia. Misura 45 x 24 cm.<br />
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FOTO: il Cacciatore di Laussel, descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>Il Priapo di Laussel</b><br />
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Un'altra statuetta, alta 70 cm., ritrae un'immagine maschile, molto corrosa e dai tratti incerti, denominata PRIAPO perchè sembra munita di un grande pene. Forse ci troviamo di fronte ad un antesignano del dio dell'Antica Grecia?<br />
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FOTO: il Priapo di Laussel descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
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<b>LA CAVERNA DI ROUFFIGNAC</b><br />
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La grotta di ROUFFIGNAC è una delle più grandi d'Europa, le sue gallerie si estendono per 8 chilometri di profondità. Si trova nel comune di ROUFFIGNAC SAINT CERNIN DE REILHAC, dipartimento DORDOGNA, regione PERIGORD-PIRENEI, FRANCIA. La caverna era conosciuta da secoli, descritta da FRANCOIS DE BELLEFOREST nel 1575 nel libro "LA COSMOGRAPHIE UNIVERSELLE DE TOUT LE MONDE". Nel secolo XIX veniva visitata dai turisti; agli inizi del XX secolo importanti antropologi ed esperti dell'archeologia preistorica ispezionarono il sito, compreso HENRI BREUIL (1877-1961), ma la scoperta dell'arte parietale al suo interno è stata effettuata nel 1956, ad opera di due studiosi di Preistoria, LOUIS RENE' NOUGIER e ROMAIN ROBERT. Le immagini finora catalogate consistono in 224 animali e 4 figure umane, risalenti al MAGDALENIANO, e datate circa 15.000 anni fa. I più numerosi sono i MAMMUTH, in totale 158; 10 RINOCERONTI LANOSI EUROPEI, 28 BISONTI, 15 CAVALLI e 12 STAMBECCHI. Vi si trovano anche i tipici disegni astratti denomnati TECTIFORMI per la loro forma a capanna, uno dei quali presente simbolicamente all'interno del corpo di un mammuth. Le pitture ed i graffiti sono privi di tracce di colore. <br />
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Nella galleria principale, denominata IL SACRO PASSAGGIO, a 700 metri dall'ingresso, sono presenti numerose figure animali dipinte sulla volta, disposte in modo molto disordinato; il grande soffitto rappresenta l'area più importante del sito e delle gallerie sotterranee. La cosa più sorprendente, comune a molte altre pitture paleolitiche, compresa la SALA DEI TORI POLICROMI della caverna di ALTAMIRA, consiste nel fatto che il soffitto, all'epoca in cui gli artisti hanno creato queste opere, era alto appena un metro e si può solo immaginare l'enorme difficoltà nella loro realizzazione. Il grande CAVALLO che campeggia fra gli altri animali misura 2 metri di lunghezza. Uno dei grandi MAMMUTH dipinti sul soffitto è stato denominato IL PATRIARCA, forse per il suo aspetto attempato. Un bellissimo CAVALLUCCIO il cui orecchio è perfettamente integrato ad un'insenatura della roccia si trova in una delle gallerie.<br />
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FOTO: testa di cavallo conformata ad un'insenatura rocciosa dalla caverna di Rouffignac. Datazione: 15.000 anni.<br />
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FOTO: il grande mammuth della volta, detto Il Patriarca, dalla caverna di Rouffignac. Datazione: 15.000 anni.<br />
<br />
<br />
<b>LA GROTTA DI SAINT CIRQ, O GROTTA DEL MAGO</b><br />
<br />
La VALLE del fiume VEZERE è fra le zone con la più alta concentrazione di testimonianze d'arte rupestre paleolitica europea: in tutto 127 siti e 25 grotte dipinte scoperte finora; fra queste è compresa la grotta di SAINT CIRQ, o GROTTA DEL MAGO, per le molte raffigurazioni umane presenti, compresa quella del cosiddetto STREGONE, o MAGO, datate al periodo MAGDALENIANO, circa 17.000 anni fa. La grotta si trova presso il comune di LES EZIES DE TAYAC, dipartimento DORDOGNA, PIRENEI francesi. Consiste in un'apertura poco profonda, su una parete di pietra calcarea, lunga 13 metri e larga da 5 a 6 metri. E' stata frequentata fin dall'antichità, ma le incisioni sulle pareti sono state identificate solo nel 1952 da BERNARD MORTUREUX e la sua consorte. Nei decenni seguenti se ne occuparono l'antropologo HENRI BREUIL (1877-1961) e l'archeologo LEROI GOURHAN (1911-1986). Le figure animali annoverano LEONI, CAVALLI, STAMBECCHI. Non mancano i simboli astratti.<br />
<br />
<b>Lo stregone di Saint Cirq</b><br />
<br />
L'immagine dell'uomo di profilo, detto STREGONE, è stata incisa sulla superficie della volta, è alta 50 cm e larga 22 cm. La testa è rotonda, il profilo del viso sembra tenere le labbra aperte, il mento è sfuggente, il naso, in questo caso, dritto e affilato; l'occhio affusolato; il resto del corpo presenta le solite sembianze animalesche, con braccia e gambe quasi filiformi; un lungo pene sporge dal tutto.<br />
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FOTO: l'immagine dello stregone, descritta nel paragrafo qui sopra, dalla superficie della volta. Caverna di Saint Cirq. Datazione: 17.000 anni.<br />
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<b>La testa teriantropica di Saint Cirq</b><br />
<br />
Un'altra immagine semi-umana è incisa sul pavimento roccioso della grotta, misura 10,5 x 9,5 cm. e si trova su ciottolo di calcare. L'archeologo LEROI GOURHAN lo indica come un bufalo o un volto umano teriantropico. Con tutta probabilità si tratta della rappresentazione, universale sia durante la Preistoria che presso tutte le civiltà conosciute, di una metamorfosi e di un'acquisizione, da parte dello Sciamano, dei poteri dell'animale di cui assume le sembianze.<br />
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FOTO: la figura antropomorfa, o teriantropica, della caverna di Saint Cirq descritta nel paragrafo qui sopra. Datazione: circa 17.000 anni.<br />
<br />
<b>L'uomo e l'orso di Saint Cirq</b><br />
<br />
Un'altra immagine simile alle precedenti si trova sulla parete sinistra della grotta, e ritrae una testa semi-umana posta di fronte ad un orso nell'atto di osservarsi a vicenda: questo può evocare il processo di identificazione dello Sciamano con le caratteristiche psichiche dell'animale di fronte a lui. Misura 10,5 x 9,5 cm.<br />
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FOTO: l'uomo che osserva l'orso, descritto nel paragrafo qui sopra, dalla caverna di Saint Cirq. Datazione: 17.000 anni circa.<br />
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FOTO: ricostruzione di un'altra immagine di Roc aux Sorcier, che ritrae un uomo che, in questo caso, osserva un cavallo.<br />
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<b>Le tartarughe di pietra di Saint Cirq</b><br />
<br />
Fra la moltitudine di strumenti di selce e ossa intagliate, durante gli scavi sono emerse due statuette che ritraggono una TARTARUGA. Figure dipinte o scolpite di questo animale sono rarissime, se non uniche; se n'è trovato un esempio presso la caverna di MARSOULAS, ovvero un piccolo pendente con incisa quella che sembrerebbe una tartaruga.<br />
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FOTO: una delle due tartarughe descritte sopra, dalla caverna di Saint Cirq.<br />
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FOTO: una delle due tartarughe descritte sopra, dalla caverna di Saint Cirq.<br />
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<b>LA CAVERNA DI MONTESPAN E L'ORSO SENZA TESTA</b><br />
<br />
La caverna calcarea di MONTESPAN si trova nei pressi del comune di MONTESPAN, PIRENEI, regione OCCITANIA, FRANCIA. La sua lunghezza è di 1.212 metri. E' stata scoperta nel 1923 dallo speleologo francese NORBERT CASTERET (1897-1987). La particolare importanza di questa grotta consiste nel ritrovamento di una scultura d'argilla, dalle forme molto approssomative, che ritrae un orso volutamente privo di testa. Si trattava probabilmente di un oggetto cultuale, a quei tempi ricoperto con una pelliccia su cui venivano celebrati dei rituali magici. E' lungo un metro e tra le zampe anteriori è stato trovato il cranio di un giovane orso: è probabile che questo cranio, in origine, fosse posizionato su un bastone al posto della testa d'argilla mancante. Il manufatto risale a 20.000 anni fa; può essere forse incluso nell'ambito dell'universale CULTO DELL'ORSO che si è protratto dalla Preistoria fino ai giorni nostri presso molte popolazioni nordiche dall'Asia, all'America, all'Europa. Nella caverna sono presenti anche bassorilievi, molto degradati, raffiguranti i tipici animali dell'epoca.<br />
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FOTO: l'orso modellato in argilla della caverna di Montespan, descritto qui sopra.<br />
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<b>LA GROTTA DI DJVIE BABE E IL FLAUTO DELL'UOMO DI NEANDERTHAL</b><br />
<br />
La grotta carsica di DIVJE BABE si trova nei pressi del fiume IDRIJCA, in SLOVENIA. La sua importanza è basata soprattutto sul ritrovamento di un importante reperto archeologico relativo all'UOMO DI NEANDERTHAL: un FLAUTO D'OSSO, purtroppo non completo, ricavato da un osso dell'orso delle caverne ed emerso da una stratificazione corrispondente al Paleolitico Medio, da 35.000 a 50.000 anni fa. Il particolare strano è che questo strumento non sia stato lavorato su osso cavo d'uccello, che è un eccellente conduttore di suono. Alcuni studiosi avanzano dubbi sulla sua funzione di strumento musicale. Altri manufatti e strumenti di queste epoche sono stati scoperti nella grotta. Gli scavi eseguiti in questo sito si sono protratti dal 1978 al 1986, sotto la direzione di MITJA BRODAR, IVAN TURK, JANEZ DIRJEC.<br />
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FOTO: il flauto d'osso di Djvie Babe, descritto qui sopra.<br />
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<b>LE GROTTE DEI BALZI ROSSI IN LIGURIA</b><br />
<br />
Le grotte dei BALZI ROSSI si trovano in Liguria, al confine francese di VENTIMIGLIA, nei pressi della frazione GRIMALDI. Il nome deriva dal dialetto di VENTIMIGLIA, si pronuncia "baussi russi" e significa "sassi rossi". E' una grotta dolomitica e la sua denomiazione è dovuta al colore ferroso delle rocce e dei minerali. La parete rocciosa su cui si aprono le grotte è alta 100 metri, e nell'insieme si contano 15 entrate. La sua straordinaria importanza è dovuta soprattutto al ritrovamento di 20 persone sepolte, con relativi manufatti, ornamenti, utensili. Le sepolture sono dtate intorno ai 20.000 anni. Le grotte non sono molto profonde, ma semplici spelonche la più grande delle quali, 35 x 18 x 22 metri, è quella detta DEL PRINCIPE. Il sito presenta reperti dei periodi AURIGNAZIANO, GRAVETTIANO e MUSTERIANO.<br />
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FOTO: una panoramica delle Grotte dei Balzi Rossi (costa ligure).<br />
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Le sepolture più importanti sono:<br />
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<b>La Grotta dei Fanciulli dei Balzi Rossi</b><br />
<br />
Scoperta alla fine del 19° secolo su commissione del Principato di Monaco, nella grotta sono sepolti due fanciulli, oltre ad una donna anziana e un adolescente, questi ultimi considerati inizialmente di razza "negroide" considerando le caratteristiche dei crani. L'antropologo PIERRE LEGOUX, agli inizi degli anni '70, dimostrò che il prognatismo facciale della donna anziana era dovuto ad una malformazione; inoltre il cranio dell'adolescente, per rendere più credibile il caso della donna accanto a lui, venne manipolato e deformato appositamente per autorizzare la classificazione di "anello mancante" nell'evoluzione della specie. La donna anziana e l'adolescente sembrano avere caratteristiche morfologiche diverse da tutti gli altri individui sepolti nel sito, innanzitutto la loro statura è molto bassa, appena 156 cm. circa, mentre all'epoca l'altezza media era piuttosto alta e robusta; la loro conformazione appare piuttosto gracile, con bacino alto e stretto. La sepoltura dei FANCIULLI, da cui deriva il nome della grotta, fu scoperta dall'archeologo professionista EMILE RIVIERE nella seconda metà dell'Ottocento. I bambini furono sotterrati a 2 metri di profondità, posizionati con le gambe flesse, e all'altezza delle anche sono stati ritrovati numerosi monili di conchiglie.<br />
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FOTO: scheletri dei fanciulli dei Balzi Rossi, descritti nel paragrafo qui sopra. Datazione: 20.000 anni.<br />
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<b>La donna di Caviglione dei Balzi Rossi</b><br />
<br />
Nel 1872, sempre ad opera di E.RIVIERE, nella grotta di caviglione fu rinvenuta la sepoltura di una donna, detta "DONNA DI CAVIGLIONE", alta circa 190 cm. e ricoperta da un ricco corredo di conchiglie e denti di cervo che ne adornavano anche un copricapo; il corpo venne ricoperto di ocra rossa e posizionato con le mani sul volto e le gambe ripiegate.<br />
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FOTO: ricostruzione del copricapo di conchiglie della Donna di Caviglione dei Balzi Rossi. <br />
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<b>La Grotta Bausu de Ture dei Balzi Rossi</b><br />
<br />
Un adolescente e due adulti vennero ritrovati nella grotta di Bausu de Ture, tutti di sesso maschile, con caratteristiche fisiche simili alle precedenti.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMz6ybtn6ASIrZLr1fDTo4yg-nc7JY4VyRFqfQ1D8nR08M1NZOsJtBh6QZ7DfVAtjExiMBvi30wTIcU3bGMA2-j80bpawSs9qo-zI9hs64_D9QTiYNzc8IYD4MMT5zYFNFj90k_Ubv4p57/s1600/Balzi+Rossi+-+Equide+-+GrottaCaviglione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="640" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMz6ybtn6ASIrZLr1fDTo4yg-nc7JY4VyRFqfQ1D8nR08M1NZOsJtBh6QZ7DfVAtjExiMBvi30wTIcU3bGMA2-j80bpawSs9qo-zI9hs64_D9QTiYNzc8IYD4MMT5zYFNFj90k_Ubv4p57/s320/Balzi+Rossi+-+Equide+-+GrottaCaviglione.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: cavallo inciso sulla parete rocciosa dei Balzi Rossi. Datazione: 20.000 anni.<br />
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<b>La grotta di Barma Grande dei Balzi Rossi</b><br />
<br />
La grotta di Barma Grande ospita una triplice sepoltura, scoperta nel 1892 da GIUSEPPE ABBO: un uomo, una ragazza e un adolescente disposti uno accanto all'altro ed inumati con un ricco corredo di conchiglie marine, lame di selce e denti di cervo. Le conchiglie erano evidentemente cucite addosso a pesanti abiti dell'Era Glaciale. La statura di queste persone era molto alta, la corporatura robusta, e anche in questo caso la statura dell'uomo raggiunge i 190 cm. Nel 1894 sempre GIUSEPPE ABBO scoprì altre due sepolture nella grotta di Barma Grande: due uomini, uno dei quali nei pressi di un focolare.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG9p7Tlv-DfFpRlrLrKn_7-6qd7WLXWtnsG_eJKhJTMQbnXSOC6o_ygStTPVAJSVrukQMywpgkupIqlvEt5NufUwPWv00wQzTLLCwQApz2umypj8tvgfEsoJ0Tx3XIkyqysDsQa-J_85Lh/s1600/Balzi+Rossi+sepolture.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG9p7Tlv-DfFpRlrLrKn_7-6qd7WLXWtnsG_eJKhJTMQbnXSOC6o_ygStTPVAJSVrukQMywpgkupIqlvEt5NufUwPWv00wQzTLLCwQApz2umypj8tvgfEsoJ0Tx3XIkyqysDsQa-J_85Lh/s320/Balzi+Rossi+sepolture.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: le sepolture paleolitiche dei Balzi Rossi. Datazione: 20.000 anni.<br />
<br />
<b>Le Veneri dei Balzi Rossi</b><br />
<br />
Nell'ambito delle grotte dei BALZI ROSSI sono emerse numerose statuette, monili e ciondoli risalenti dai 20.000 ai 25.000 anni fa. Presso la GROTTA GRIMALDI fu rinvenuta la cosiddetta POLICINELA: una statuetta femminile in steatite, alta 8 cm., scoperta nel 1895 nella GROTTA DEL PRINCIPE (detta anche GROTTA GRIMALDI). Una seconda alta 4,7 cm., dalle forme abbondanti; una alta 3,75 cm.; una dalla forma piatta con un foro al centro alta 4,4 cm; un'altra con un foro simile all'altezza del collo per essere indossata come monile; in tutto 13 veneri di piccole dimensioni. La più interessante è sicuramente quella denominata l'ERMAFRODITA, dalle forme indefinibili che gli studiosi hanno interpretato in questo modo; un ventre prominente e una sacca sotto il pube che si vuole interpretare come testicoli; i seni sono femminili dalla forma a pera, due strane forme rilevate avvolgono i fianchi: non potrebbe rappresentare piuttosto una sacca sorretta da una cintura? Il materiale è steatite, ed è alta 5,2 cm.<br />
<br />
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FOTO: la "Policinela", statuetta femmiile in steatite, alta 8 cm., dalla Grotta del Principe, o Grotta Grimaldi dei Balzi Rossi. Datazione: 20.000 anni.<br />
<br />
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FOTO: il cosiddetto "Ermafrodita" dei Balzi Rossi: statuetta i steatite; alta 5,2 cm.Datazione: 20.000 anni.<br />
<br />
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FOTO: una delle 13 Veneri dei Balzi Rossi, alta 4,7 cm, dalla caratteristica testa a portamento d'insetto. Datazione: 20.000 anni.<br />
<br />
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FOTO: un'altra Venere dei Balzi Rossi, alta 6 cm., indossata come ciondolo, con foro centrale. Datazione: 20.000 anni. <br />
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<br /></div>
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<b>Il monile detto "La coppia" dei Balzi Rossi</b></div>
<br />
L'enigmatica "COPPIA" scoperta presso la GROTTA DEL PRINCIPE (BALZI ROSSI) riproduce due figure unite alla spalle, una femminile e una maschile, o ibrida. Verosimilmente si tratta di un'immagine mitologica; l'oggetto aveva la funzione di ciondolo e misura 5 cm. d'altezza; la datazione è di 24.000 anni.<br />
<br />
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FOTO: il monile d'ambra descritto nel paragrafo qui sopra dei Blazi Rossi. Datazione: 24.000 anni.<br />
<br />
<b>La testina in steatite dei Balzi Rossi</b><br />
<br />
Un'altro soggetto interessante è la testina in steatite che presenta caratteristiche facciali prognate e un'acconciatura reticolare simile a quella della VENERE DI BRASSEMPUY. Misura 2,45 x 1'45 cm., sempre risalente a circa 24.000 anni fa.<br />
<br />
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FOTO: la testina i steatite, descritta nel paragrafo qui sopra, dei Balzi Rossi.<br />
<br />
<br />
<b>LA GROTTA DI LA PILETA</b><br />
<br />
La CUEVA DE LA PILETA è situata in provincia di MALAGA, in ANDALUSIA, nel sud della SPAGNA, sulle montagne calcaree della SERRANIA DE RONDA. L'occupazione umana di questa grotta risale a 250.000 anni fa, con la presenza dell'HOMO HILDERBERGENSIS, in seguito vi giungerà l'UOMO DI NEANDERTHAL e infine l'uomo moderno. La sua lunghezza è di 350 metri. Venne scoperta nel 1905 dal nonno degli attuali proprietari, JOSE' BULLON LOBATO. In seguito la grotta fu esaminata dall'antropologo HENRI BREUIL (1877-1961) e dallo studioso di preistoria e antropologo HUGO OBERMAIER (1877-1946). Le opere in essa conservate includono 400 immagini come SIMBOLI ASTRATTI, FIGURE ANIMALI, IMPRONTE DI MANI e un'interessante graffito che ritrae un PESCE GIGANTE. Le pitture i graffiti risalgono da 18.000 anni a 23.000 anni fa. Gli animali raffigurati sono molto vari: CAVALLI, CAPRE, TORI e STAMBECCHI dipinti con una ricca variazione di tonalità. <br />
<br />
<b>Il grande pesce nero di La Pileta</b><br />
<br />
In fondo alla galleria più lunga, a 300 metri dall'ingresso, si trova la CAMERA DEI PESCI, dove si trova la celebre immagine di un PESCE GIGANTE, forse un ipoglosso, lunga 1 metro e 5 cm. e risalente a 23.000 anni fa circa. E' disegnato con tratto molto sicuro, con colore a carboncino nero, e campeggia su una parete ricca di simboli astratti e reticolari di difficile interpretazione.<br />
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FOTO: il grande pesce nero della grotta di La Pileta, descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
<br />
<b>LA GROTTA DI EL CASTILLO</b><br />
<br />
La grotta di EL CASTILLO è situata presso l'omonimo MONTE CASTILLO, vicino a PUENTE VIESGO, in CANTABRIA (SPAGNA). Consiste in un percorso sotterraneo tortuoso con un'ampia sala centrale, lungo circa 250 metri. Venne scoperta nel 1903 da HERMILIO ARCADE DEL RIO, archeologo spagnolo dell'epoca, fra i pionierti nello studio delle grotte paleolitiche della CANTABRIA. La vasta sequenza d'immagini (almeno 150 scoperte finora) comprende le interessantissime figure astratte dette TECTIFORMI, nastri di PUNTI ROSSI ALLINEATI, schemi RETTANGOLARI, i simboli a forma di PIUMA e altre enigmatiche figure di difficile interpretazione. Fra gli animali vi sono CAVALLI e BISONTI. Ma la caverna di EL CASTILLO è importante soprattutto per il grande PANNELLO DELLE IMPRONTE DI MANI, o PANEL DE LAS MANOS, che è la più antica opera pittorica del Paleoltico europeo, e risale ad almeno 40.000 anni fa: le mani sono riprodotte in negativo, con la tecnica a spruzzo, e presumibilmente si tratta di soggetti femminili.<br />
<br />
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FOTO: il pannello con le impronte di mani della grotta di El Castillo, datato 40.000 anni fa, descritto nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
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FOTO: gli enigmatici schemi rettangolari della grotta di El Castillo, descritti nel paragrafo qui sopra.<br />
<br />
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FOTO: le immagini nastriformi formate da punti rossi dalla grotta di El Castillo. Alcuni le intrpretano come mappe fluviali.<br />
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FOTO: un simbolo a forma di piuma si erge in mezzo ad altre figure simboliche. Dalla caverna di El Castillo.<br />
<br />
<br />
<b>LA GROTTA DELL'ADDAURA E LA METAMORFOSI DELLO SCIAMANO</b><br />
<br />
Sul MONTE PELLEGRINO, in SICILIA, nei pressi di PALERMO, si trova un complesso di grotte naturali che ospitano incisioni rupestri datate all'epoca finale del Paleolitico. Le grotte si trovano a 70 metri sopra il livello del mare. La più importante dell'intero complesso è LA GROTTA DELLE INCISIONI. Le raffigurazioni rupestri che si trovano all'interno sono assolutamente uniche per quel che riguarda i tratti stilistici, soprattutto il pannello che ritrae quelli che potrebbero sembrare DANZATORI, datato circa 14.000 anni fa. Il ritrovamento avvenne durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le grotte vennero adibite a deposito di esplosivi, ed in seguito ad uno scoppio dell'arsenale si sgretolò l'incrostazione che ricopriva il pannello delle incisioni, attentamente esaminate dalla professoressa JOLE BOVIO MARCONI che ne pubblicò il resoconto nel 1953. In fondo alla GROTTA DELLE INCISIONI si trova il celebre pannello dei DANZATORI, che in realtà, alla luce della cultura ancestrale sciamanica, e paragonandolo ad altri esempi di questo genere in tutta l'arte paleolitica non solo europea, molto probabilmente ritraggono in sequenza il processo di metamorfosi di uno Sciamano: le figure umane sono rappresentate in modo molto accurato, quasi simili ad opere arcaiche delle civiltà a noi conosciute, e campeggiano in mezzo ad altre immagini di buoi, cavalli, cervi. Le figure sembrano disposte in una sequenza che all'inizio ritrae sembianze antropmorfe dalle grandi teste; nelle sequenze successive i corpi si contorcono assumendo una posizione che può sembrare quella di un balzo, le teste cominciano ad assumere un'aspetto indefinito dalla forma simile a quelle dell'UOMO FERITO di PECH MERLE, di cui abbiamo trattato nei capitoli precedenti; le braccia si trasformano in piccole ali ad indicare la primordiale iconografia dell'UOMO UCCELLO, che si protrarrà, come abbiamo già esposto, durante tutta l'epoca Neolitica e nella fase storica attraverso le iconografie degli dei e delle entità mitologiche di tutto il mondo. Ricordiamo per questo l'UOMO-UCCELLO della caverna di LASCAUX, anch'esso immortalato nell'atto della metamorfosi. L'UCCELLO fin dai primordi è sempre stato associato al potere della visione d'insieme, dell'elevazione dell'anima e della possibilità di fungere da intermediario fra due mondi, fra Cielo e la Terra.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn_bCPXFwyCWXGJo2qDyoJ_1FzG7g2X33mapIgnGf8o6T1ONpLbMfaZaiqQ0mdvqrT7aq31e2Mho7JAXggYfcIsPFCGHN8OuVWd2Lz2gznaDkPyzk-57inZgmkDlMngEZC0YEegUkVi_yP/s1600/addaura-uomo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="1024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn_bCPXFwyCWXGJo2qDyoJ_1FzG7g2X33mapIgnGf8o6T1ONpLbMfaZaiqQ0mdvqrT7aq31e2Mho7JAXggYfcIsPFCGHN8OuVWd2Lz2gznaDkPyzk-57inZgmkDlMngEZC0YEegUkVi_yP/s320/addaura-uomo.jpg" width="213" /></a></div>
FOTO: le eccezionali raffigurazioni della grotta dell'Addaura, che forse rappresentano la metamorfosi di uno Sciamano o, comunque, la sequenza di un rituale. Datazione: circa 14.000 anni fa.<br />
<br />
<br />
Conclusione<br />
<br />
L'arte sciamanica dei luoghi di culto paleolitici riflette una realtà totalizzante, dove l'oscurità e la luce si incontrano integrandosi attraverso il processo alchemico della rappresentazione, e dell'evocazione. Le caverne sono le porte del cielo, la soglia attraverso la quale le energie e gli influssi dell'universo si manifestano nella vita dell'uomo e negli eventi della Natura. La caverna è luce e oscurità, è pericolo e riparo, è vita e morte, e in questo caso riflette la paradossalità dell'esistenza. Soprattutto la caverna paleolitica, assieme alle straordinarie opere custodite al suo interno, è radice eterna e imprescindibile di tutto ciò che da essa, nei millenni, si è evoluto, cambiando nome, aspetto, alterandosi nel suo significato, ma sempre inscindibile dalla propria ancestrale matrice.<br />
<br />
<b>Alessia Birri, 26 novembre 2019</b><br />
<br />
"L'arte dell'uomo paleolitico <br />
sgomina la grande notte insensata del mondo,<br />
la sua ottusità e il suo nulla<br />
e conquista,<br />
sia pure soltanto nella irrealtà simbologica e immaginativa,<br />
per un "sempre" umano,<br />
l'alba inebriante del riconoscimento<br />
e della propria consapevolezza,<br />
la libera luce in cui lo spirito<br />
si dona a sè stesso.<br />
Le cose insensate acquistano così senso,<br />
escono dal nulla<br />
e trapassano dal buio alla luce.<br />
La pittura non poteva andare più in là<br />
nè più in là, in definitiva, è mai andata"<br />
<br />
Dino Formaggio (1914-2008): "L'arte" - 1981<br />
<br />
CONTINUA IN "TOMBE E ACCAMPAMENTI PALEOLITICI D'EUROPA":<br />
<a href="https://alessia-birri.blogspot.com/2020/01/tombe-e-accampamenti-del-paleolitico.html"> https://alessia-birri.blogspot.com/2020/01/tombe-e-accampamenti-del-paleolitico.html</a><br />
<br />
ELENCO DEI SITI TRATTATI IN QUESTO SAGGIO:<br />
<br />
CHAUVET, HOLEFELS, HOLENSTEIN STADEL, VOGELHERD, GEISSENKOSTERLE, ALTAMIRA, GROTTA DI FUMANE, LASCAUX, LA MADELEINE, GABILLOU, TROI FRERES, TUC D'ADOUBERT, ISTURITZ, NIAUX, MARSOULAS, PECH MERLE, COUGNAC, COSQUER, MAS D'AZIL, FONT DE GAUME, ROC DE SERS, LA MARCHE, ROC AUX SORCIER, LAUSSEL, ROUFFIGNAC, SAINT CIRQ, MONTESPAN, DIVJE BABE, BALZI ROSSI, LA PILETA, EL CASTILLO, ADDAURA.<br />
<br />
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<br />
Si ringrazia l'eccellente sito di <a href="https://www.donsmaps.com/">https://www.donsmaps.com/</a> per il contributo d'immagini e nozioni.<br />
<br />
PER UN'ULTERIORE CONTRIBUTO D'IMMAGINI VISITA GLI ALBUM CHE HO PUBBLICATO SU GOOGLE FOTO:<br />
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Paleolitico: armi - strumenti - accessori:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipNmj7gjaE7QlfsyNCQzGLNovYSQnv_H7RGRqkK4">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipNmj7gjaE7QlfsyNCQzGLNovYSQnv_H7RGRqkK4</a><br />
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Arte paleolitica: animali:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipM0qDKXQN2nnq9gAgJaaRWn1AjjMNM3zAhVIUdr">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipM0qDKXQN2nnq9gAgJaaRWn1AjjMNM3zAhVIUdr</a><br />
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Paleolitico: simbologia:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipOuKQAjRYe4FZhUPUK8GZ-slCXFXJKPBsw8wpyN">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipOuKQAjRYe4FZhUPUK8GZ-slCXFXJKPBsw8wpyN</a><br />
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Paleolitico: ornamenti:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMULtJh_g-IF2Xyj_UBdcmY3gw-VYAcgvST--RL">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMULtJh_g-IF2Xyj_UBdcmY3gw-VYAcgvST--RL</a><br />
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Paleolitico: figura umana:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMa6kLrUCH1H7HQRZYfVUI8GBCPegAcWSVsDeru">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMa6kLrUCH1H7HQRZYfVUI8GBCPegAcWSVsDeru</a><br />
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Paleolitico: strumenti musicali:<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMSUTlocB6lvPZ2XsVKX_cY-Lfd5DphqQ51HUtN">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipMSUTlocB6lvPZ2XsVKX_cY-Lfd5DphqQ51HUtN</a><br />
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SITI CORRELATI:<br />
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"The Lascaux shaft scene" di Alistair Combs:<br />
<a href="https://alistaircoombs.com/2018/08/24/the-lascaux-shaft-scene/">https://alistaircoombs.com/2018/08/24/the-lascaux-shaft-scene/</a><br />
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"Cave art and intuition of eternity" - Bradshaw foundation:<br />
<a href="http://www.bradshawfoundation.com/cave_art_an_intuition_of_eternity/decent_into_the_cave/shamanistic_visionary_experience.php">http://www.bradshawfoundation.com/cave_art_an_intuition_of_eternity/decent_into_the_cave/shamanistic_visionary_experience.php</a><br />
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"Solutrean boats and representations of water":<br />
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=2_mCZGfaUKQ">https://www.youtube.com/watch?v=2_mCZGfaUKQ</a><br />
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Le grotte dei Balzi Rossi:<br />
<a href="https://loveculturelanguage.blogspot.com/2018/11/grotte-balzi-rossi.html"> https://loveculturelanguage.blogspot.com/2018/11/grotte-balzi-rossi.html</a><br />
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Sito ufficiale dell'archeoastronoma Chantal Jègues-Wolkiewiez:<br />
<a href="http://www.archeociel.com/">http://www.archeociel.com/</a><br />
<br />
Sito ufficiale e visita virtuale alla caverna di Lascaux:<br />
<a href="http://archeologie.culture.fr/lascaux/en">http://archeologie.culture.fr/lascaux/en</a><br />
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Sito ufficiale e visita virtuale alla grotta di Chauvet:<br />
<a href="http://archeologie.culture.fr/chauvet/en">h</a><a href="ttp://archeologie.culture.fr/chauvet/en">ttp://archeologie.culture.fr/chauvet/en</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-7917943271871576972019-11-10T10:28:00.001-08:002019-11-11T02:06:25.700-08:00"DEMIAN" di HERMANN HESSE: RECENSIONE<br />
UN CLASSICO CHE NARRA L'INDISSOLUBILE LEGAME TRA EVOLUZIONE INDIVIDUALE E CATARSI UNIVERSALE NELLA SFERA DELL'INCONSCIO COLLETTIVO.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKuLWMgqS8PMC8hsI6DjAwb-wdYp3NNd6Pdx_6QbDge0aIZtN5L9NvQqtuQQZWugDAW_2P3taqc6kPx5PQya7eKAdAnAo-7Iw2DGY4YRS0dm0v6K6jqM8gR9EcA7Wha6Uahr2SBx3bFG1g/s1600/hesse-cat.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="604" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKuLWMgqS8PMC8hsI6DjAwb-wdYp3NNd6Pdx_6QbDge0aIZtN5L9NvQqtuQQZWugDAW_2P3taqc6kPx5PQya7eKAdAnAo-7Iw2DGY4YRS0dm0v6K6jqM8gR9EcA7Wha6Uahr2SBx3bFG1g/s320/hesse-cat.jpg" width="320" /></a></div>
<b>FOTO 1</b>: Hermann Hesse (scrittore e poeta tedesco, 1877-1962)<br />
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<b>TRAMA E CONSIDERAZIONI</b><br />
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Un'opera fra le più intense, coinvolgenti e sconvolgenti di HERMANN HESSE, pubblicata per la prima volta nel 1919 ; l'autore, già quarantenne, usò uno pseudonimo per non condizionare il giudizio dei lettori. Narra le vicende di EMIL SINCLAIR, un giovane nato in una famiglia agiata, a cui non mancava nulla, in un atmosfera accogliente, amorevole e tollerante, nel candore di un'adolescenza immacolata e tranquilla, "in piena luce", dove le ombre crudeli e sgradevoli della strada e del mondo esterno sembravano essere altrettanto distanti ed irraggiungibili. <br />
<br />
Ma EMIL SINCLAIR, nonostante nutrisse un gran rispetto per quel mondo ovattato, intriso di religiosità e devozione, coltivava nel suo intimo un'inquietudine, nutrendo in sè stesso il desiderio di sperimentare, di discendere in quella dimensione violenta, minacciosa, oscura che sfiorava i confini della sua dimora. Nutriva in fondo al cuore un'irrequietezza che faceva trapelare la falsità e l'artificialità di quella realtà apparentemente luminosa che aveva fino ad allora conosciuto. <br />
<br />
Tutta quella sicurezza, pulizia e rispettabilità era respingente nei confronti delle istanze più profonde del suo essere, assumeva quasi l'aspetto di un teatro in cui ognuno recitava la sua parte come un burattino privo di sentimenti. Anche lui voleva camminare nel fango, mettere alla prova la propria autenticità. Fu allora che, all'età di dieci anni, incontrò FRANZ KROMER, figlio di un sarto alcolizzato, che lo sottopose ad un terribile ricatto, approfittando di una piccola bugia raccontata da EMIL allo scopo di sembrare un duro ed essere accettato dal gruppo di monelli del quale desiderava far parte.<br />
<br />
EMIL raccontò di essersi intrufolato una volta nel frutteto di un tizio del posto e di averne rubato le mele, per cui FRANZ KROMER minacciò di raccontare tutto alla polizia se da quel giorno non avesse ubbidito a tutti i suoi comandi, che spesso si rivelavano umilianti e assurdi. Trascorse molto tempo in queste condizioni, succube di un individuo molto più astuto e forte di lui, avvezzo alla spietatezza della strada, vivendo nel terrore che il mondo luminoso e rassicurante dei suoi cari gli crollasse d'improvviso sulle spalle. In suo aiuto venne un nuovo amico di scuola, MAX DEMIAN, un ragazzo dalla personalità enigmatica, proveniente da una famiglia ancor più enigmatica, che non seguiva le tradizioni vigenti e la cui fede religiosa rimaneva un mistero per tutti, come anche la vera identità dei suoi componenti.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo53luOhniqeMcL8RR3B4iiKsdu_Cv2-LbY8DzjDYm5NhjGuzgKAruEj5SV0sHJoVzEwTeB4R8yVFsIO9vOMZu-4xF0YXaN6EJ2fwjvWzuFQRE_xieVdCJQVx4y2KwrMmILKNX6tq8q5la/s1600/La+Lucciola+di+Kazumasa+Mizokami.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="681" data-original-width="900" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo53luOhniqeMcL8RR3B4iiKsdu_Cv2-LbY8DzjDYm5NhjGuzgKAruEj5SV0sHJoVzEwTeB4R8yVFsIO9vOMZu-4xF0YXaN6EJ2fwjvWzuFQRE_xieVdCJQVx4y2KwrMmILKNX6tq8q5la/s320/La+Lucciola+di+Kazumasa+Mizokami.jpg" width="320" /></a></div>
<b>FOTO 2</b>: nell'immagine una scultura dell'artista Kazumasa Mizokami, intitolata "La lucciola".<br />
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DEMIAN intuì le preoccupazioni che gravavano sul cuore di EMIL SINCLAIR, come se i suoi pensieri fossero un libro aperto; con lui, durante il tragitto in compagnia, si dilungava in complesse dissertazioni sullo scopo dell'esistenza e sul significato del racconto biblico di CAINO, spiegando come quest'ultimo non fosse in realtà un reietto e un'invidioso, ma il simbolo dell'irrequietezza interiore dell'uomo che sceglie il proprio cammino indipendente, rinunciando a false sicurezze e convenzioni, accingendosi perciò alla discesa negli oscuri meandri dell'ignoto, dove si avvia il processo alchemico dell'evoluzione. <br />
<br />
Il nome stesso di CAINO in ebraico significa "acquisizione", "QAYIN", e l'uccisione di ABELE dev'essere interpretata come una rappresentazione simbolica del superamento, da parte dell'uomo, della componente interiore legata ad una sterile immobilità. EMIL SINCLAIR ascoltava rapito i discorsi di DEMIAN, della cui correttezza però dubitava, alla luce di ciò che a lui era capitato dal momento in cui decise di uscire dal suo mondo ovattato, e la sua mente opponeva resistenza alle conclusioni filosofiche dell'amico. Un giorno, DEMIAN sollevò dall'angoscia EMIL SINCLAIR, mediante un confronto misterioso con FRANZ KROMER, in seguito al quale quest'ultimo girò per sempre al largo dalla sua vittima, rifiutandosi perfino di guardare dalla sua parte. <br />
<br />
Infatti, tutti nutrivano una specie di atavico timore nei confronti di DEMIAN, del suo atteggiamento sicuro e pacato, del suo sguardo ipnotico e inquietante. EMIL fu per sempre grato all'amico per averlo liberato dai ricatti del suo aguzzino: la sua via ricominciò ad irradiarsi di luce, con i suoi genitori non doveva più escogitare sotterfugi per nascondere la sua vergogna, era libero. Ma non dall'ossessione che cresceva dentro di lui, dalla sensazione di sentirsi incompiuto, da una pulsione di annullamento, dal desiderio di andare oltre le formalità, oltre quella luce accecante che tutto appiattisce sotto di sè. <br />
<br />
All'età di sedici anni, EMIL si separa dai genitori e dal suo intimo amico MAX DEMIAN per proseguire gli studi in collegio, in un'altra città (come al solito non nominata). Sempre dominato da una concezione dualistica della realtà, EMIL riflette sulle parole e sui concetti esposti da DEMIAN nei suoi lunghi discorsi, sul racconto biblico di CAINO e sul fatto che quest'ultimo non fosse da interpretare superficialmente come "malvagio", ma seguendone una concezione più profonda accessibile a pochi. E della cerchia di questi pochi faceva parte DEMIAN, la cui famiglia apparteneva ad un antichissima congrega, la più antica del mondo, custode di primordiali conoscenze a guida occulta dei destini dell'umanità. <br />
<br />
Infatti, egli possedeva facoltà e poteri psichici che la gente comune era in grado di intuire sentendosene intimorita. Una volta, DEMIAN fece notare ad EMIL che proprio la chiave di volta del portone della sua dimora (di Emil) era scolpita con uno strano stemma, pressochè irriconoscibile per quanto fosse antico e ridipinto molte volte nei secoli. EMIL affermò di non averlo mai notato: "Non ne so nulla...è un uccello o un che di simile; si dice che la casa una volta appartenesse a un convento"; DEMIAN continuò: "Guarda un po' bene, perchè spesso queste cose sono molto interessanti; secondo me dev'essere uno sparviero". Ed EMIL rimase molto impressionato da questa nuova scoperta, ci ripensò più e più volte al significato dell'immagine, cercando di definirla nella sua mente.<br />
<br />
Dopo un anno di liceo trascorso in maniera riflessiva e solitaria, EMIL SINCLAIR decide di arrendersi al desiderio di sperimentare, di lasciarsi andare a ciò che giaceva in potenza nel fondo del suo essere. Conosciuto ALFONS, un frivolo compagno di studi, iniziò a frequentare locali notturni e taverne, fino a divenire quasi un alcolizzato, immergendosi in quelle torbide acque dalle quali avrebbe dovuto emergere purificato dalle ombre oscure della sua anima, da quel fascino latente che la dura realtà mondana esercitava da sempre su di lui. Fu così che anch'egli divenne un reietto, sotto la minaccia di essere cacciato dall'istituto scolastico, il fango si fece strada nella sua vita ed egli decise di lasciarsene irretire, fino a che la situazione divenne per lui intollerabile, e dal profondo un appello all'inversione di rotta si faceva sentire sempre più incalzante. <br />
<br />
Così decise di riconquistare quell'essenza immacolata e nobile che da tempo aveva abbandonato e, siccome il suo carattere necessitava di un punto di riferimento ideale per i suoi sforzi, di qualcuno a cui dedicare la propria passione ed energia, "decise" di avere un'infatuazione per una studentessa di cui non conosceva nemmeno il nome, ma che vedeva ogni giorno e che banalmente chiamò con il nome dantesco di BEATRICE. Stabilì che la sua redenzione sarebbe stata dedicata a lei, che lei fosse il suo faro verso l'uscita dal tunnel, in virtù del suo aspetto elegante ed androgino, che faceva trapelare un'indole nobile e spirituale.<br />
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<b>FOTO 3</b><br />
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Iniziò così a delineare il suo volto con degli schizzi che regolarmente, la sera distruggeva perchè non erano mai abbastanza somiglianti a ciò che lui aveva in mente, fino a farsene un'ossessione: fogli su fogli, ogni giorno, venivano disegnati e scartati, finchè, ad un certo punto, da quei tratti iniziò ad emergere un altro volto, che lui non riusciva ad identificare e che non era nelle sue intenzioni; un volto che prova dopo prova iniziava a sembrare sempre di più a DEMIAN. Ma tuttavia non era il volto di DEMIAN, nè quello di BEATRICE...ma un volto androgino in cui entrambi si confondevano e si sublimavano in qualcosa di più intimo e profondo...in quell'opera egli aveva ritratto sè stesso...o meglio, non proprio il "sè stesso" che la sua mente cosciente gli faceva apparire, ma il sè stesso più autentico, impersonale, l'immagine che riassumeva la sua vocazione, la pienezza della sua realizzazione: il suo DAIMON. Ed era proprio ciò che non si sarebbe mai aspettato, ciò che non aveva "deciso", ma che pure guidava ogni suo passo. Tutto il resto era puerile artificio. <br />
<br />
"Non appena osservai l'opera compiuta, mi fece una strana impressione. Mi sembrava una specie di figura divina o di maschera sacra, mezzo maschile e mezzo femminile, senza età, volitiva quanto sognante, rigida quanto segretamente viva. Quel viso mi diceva qualcosa, era mio, esprimeva qualcosa e assomigliava a qualcuno, ma non sapevo a chi". (Voce narrante di Emil Sinclair, a pag.463 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988) <br />
<br />
"Il viso sfumò senza contorni, ma gli occhi cerchiati di rosso, lo splendore della fronte e le labbra d'un rosso violento emersero ardenti dalla superficie. Stetti a guardare a lungo anche quando la luce era già spenta. E a poco a poco mi accorsi che quello non era Beatrice, nè Demian, ma...io stesso. L'immagine non mi somigliava (capivo che non doveva neanche somigliare) ma era ciò che costituiva la mia vita, era il mio cuore, il mio destino, o il mio demone". (pag.464 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988) <br />
<br />
Tuttavia la "discesa agli inferi" di EMIL SINCLAIR, nonostante la sua apparenza esteriore, non fu mai "incosciente", ma sempre guidata segretamente dalla sentinella interiore, mai abbandonata ad una cieca ottusità: era come se egli osservasse le sue traversie, la volgarità in cui era caduto, dal di fuori, come spettatore di sè stesso; qualcosa di molto più forte di qualsiasi realtà poneva una barriera fra lui e qualsiasi disumana scelleratezza: la sua guida interiore. La maggioranza degli individui che toccano il fondo, possono marcire nelle più ignobili circostanze, ma non gliene viene nulla, non c'è un presupposto, un punto d'unione che possa avviare in loro alcun progresso o presa di coscienza. Egli era saturo di degrado, eppure il degrado rimaneva in superficie, non intaccava per nulla la profondità del suo essere:<br />
<br />
"Ma, nonostante tutto, soffrire quei tormenti era quasi un piacere. Ero stato da tempo cieco e ottuso, il mio cuore immiserito in un angolo aveva taciuto tanto tempo che perfino quelle accuse contro me stesso, quell'orrore, quel senso di ribrezzo erano benvenuti. Questo era un sentimento, era un incendio, un palpito del cuore. Tutto confuso: nella mia miseria provavo un sentore di liberazione e di primavera. Intanto, visto dall'esterno, scendevo sempre più in basso...Ma nel cuore sentivo tutta la mia miseria. E se non fui mai uno con gli altri, se tra loro rimasi solitario e perciò capace di soffrire, tanto c'era la sua buona ragione. Ero beffardo e beone come i più volgari, dimostravo spirito e coraggio con le mie osservazioni...tenevo testa anche alle oscenità e io stesso ne inventavo qualcuna, ma non ero mai coi compagni quando andavano a donne; ero solo e ardevo dal desiderio di affetto, desiderio disperato, mentre a sentire i miei discorsi dovevo essere un gaudente incallito. Nessuno più vulnerabile, nessuno più pudico di me...Ora quanto più mi sentivo solitario e diverso dalla mia compagnia, tanto meno riuscivo a staccarmi da essa". (pag.458-459 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
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<b>FOTO 4</b>: nell'immagine "Ayrton Senna Memorial".<br />
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EMIL dimostrava a sè stesso di essere conscio della propria solitudine, della fondamentale illusorietà di ogni vicissitudine, e di ogni sua apparente "caduta", poichè egli possedeva una qualità interiore che lo inseriva a pieno titolo fra coloro che possedevano "il marchio" impresso da Dio sulla fronte di CAINO a loro protezione: nulla avrebbe potuto spegnere quella scintilla divina garante del suo potere evolutivo. E DEMIAN molte volte cercò di farglielo capire. Anche lui, EMIL, apparteneva all'ancestrale congregazione di iniziati, ma avrebbe dovuto comprenderlo da solo, nel tempo.<br />
<br />
Dopo aver riconosciuto la propria immagine interiore nel ritratto che aveva dipinto, EMIL provò una grande nostalgia di DEMIAN, si accorse di non aver nemmeno annotato sul diario il loro più recente incontro, che avvenne in un giorno di vacanza trascorso presso la sua città natale, mentre si trovava a passeggio osservando la gente in strada. DEMIAN gli andò incontro e si recarono in un'osteria; osservò l'amico e comprese il baratro in cui era precipitato mentre lo guardava vuotare il bicchiere. Gli chiese se frequentasse molto le osterie, ed EMIL annuì:<br />
<br />
"Che altro si deve fare? In fin dei conti, è ancora l'unica cosa allegra". "Ti pare? Può anche darsi. Certo c'è del bello: l'ebbrezza, l'elemento bacchico! Ma mi pare che per la maggior parte di quelli che se ne stanno molto all'osteria, tutto ciò vada perduto...", rispose Demian. (pag.465 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988) <br />
<br />
Si accomiatarono in fretta ed EMIL ripercorse con la mente quel breve incontro con molta nostalgia, ricordando soprattutto le ultime parole che DEMIAN gli aveva detto prima di andarsene:<br />
<br />
"Fa tanto bene sapere che dentro di noi c'è uno che sa tutto". (pag.466 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
E ripensandoci osservò di nuovo il ritratto misterioso:<br />
<br />
"Guardai il ritratto appeso alla finestra e ormai spento. Ne vidi ardere ancora gli occhi. Era lo sguardo di Demian. Oppure era colui che avevo dentro di me. Colui che sa tutto". (pag. 466 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
In seguito si accinse a dipingere su un altro foglio l'uccello araldico della chiave di volta del portone, cercando di ricostruirne l'aspetto originale. Ne risultò un enorme sparviero con metà del corpo sprofondato nella sfera del mondo come se stesse uscendo da un gigantesco uovo cosmico, e si rese conto che il disegno assomigliava moltissimo a come questo bassorilievo gli era apparso una notte in sogno. Durante una lezione, EMIL trovò casualmente fra le pagine di un libro un bigliettino scritto da DEMIAN molto tempo prima:<br />
<br />
"L'uccello si sforza di uscire dall'uovo. L'uovo è il mondo. Chi vuol nascere deve distruggere un mondo. L'uccello vola a Dio. Il dio si chiama Abraxas". (pag.469 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
Si ricordò ciò che DEMIAN gli aveva detto durante una lezione:<br />
<br />
"Ciò che si vuole con sufficiente forza riesce". (pag.470 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
In seguito EMIL si avvicinerà al rettore ed organista della chiesa locale, PISTORIUS, che all'inizio si dimostrerà freddo nei suoi confronti. Eppure anche questo nuovo amico sembrava riprendere il filo del discorso interrotto con DEMIAN, introducendolo alla conoscenza della psicoanalisi di JUNG (che egli seguiva) ed aiutandolo nel suo sforzo introspettivo, accompagnandolo verso una comprensione sempre più profonda dei meccanismi esoterici, psichici ed antropologici universali, fino alla rivelazione dell'essenza di un antichissimo archetipo: ABRAXAS.<br />
<br />
"Noi leghiamo sempre troppo stretti i limiti della nostra personalità. Attribuiamo alla nostra persona soltanto ciò che ci appare individualmente diverso, differente. Ma noi, ognuno di noi, è tutto il complesso del mondo, e come il nostro corpo ha in sè le tavole genealogiche dello sviluppo su su fino al pesce e più indietro ancora, così abbiamo nell'anima tutto ciò che mai è vissuto in anime umane. Tutti gli dèi e i diavoli che sono esistiti sia fra i Greci e i Cinesi, sia fra gli Zulù, tutti sono dentro di noi come possibilità, come desiderio o vie d'uscita. Se l'umanità si estinguesse tutta, tranne un unico bambino di mediocre intelligenza che non avesse avuto alcuna istruzione, questo bambino ritroverebbe intera la via delle cose e saprebbe riprodurre tutto, dèi e demoni, paradisi, leggi e divieti, antichi e nuovi testamenti". (discorso di Pistorius a pag.479 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
In questo modo PISTORIUS espose ad EMIL la funzione dell'inconscio collettivo introdotto dalla psicologia di GUSTAV JUNG. EMIL rimase inizialmente sconcertato da questa visione del mondo, e si pose delle domande interrogando l'amico:<br />
<br />
"Bene. Ma in che consiste allora il valore dell'individuo, a che scopo fare sforzi se abbiamo già tutto compiuto dentro di noi?" (Emil interroga così l'amico, a pag.479 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
PISTORIUS rispose così alla questione posta dal suo interlocutore:<br />
<br />
"Un momento! C'è una bella differenza tra l'avere il mondo dentro di sè ed esserne anche consapevoli! Un pazzo può produrre pensieri che ricordino Platone, e lo scolaretto devoto di un istituto religioso può concepire nessi mitologici che troviamo negli gnostici e in Zoroastro. Ma non lo sa, e finchè non lo sa è un albero o un sasso, nel migliore dei casi è un animale. Quando poi gli balena la prima scintilla di questa conoscenza diventa uomo. NON VORRA' MICA CONSIDERARE UOMINI TUTTI I BIPEDI CHE PASSANO PER LA STRADA SOLTANTO PERCHE' CAMMINANO RITTI E LA GESTAZIONE DEI LORO FIGLI DURA NOVE MESI! LEI CAPISCE CHE MOLTI DI LORO SONO PESCI O PECORE, VERMI O SANGUISUGHE! E QUANTI SONO FORMICHE! QUANTI API! CERTO IN OGNUNO DI LORO CI SONO POSSIBILITA' DI DIVENTARE UOMINI, MA SOLO QUANDO LO INTUISCONO E IMPARANO A RENDERSENE CONTO QUESTE POSSIBILITA' APPARTENGONO A LORO". (a pag.479 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988 - il maiuscolo per le frasi più importanti è mio)<br />
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<b>FOTO 5</b><br />
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Nei lunghi dialoghi con PISTORIUS, EMIL spesso confidava i propri sogni, affidandosi all'interpretazione dell'amico, come quando poteva volare ed, anzi, veniva sollevato da una forza irresistibile. PISTORIUS così interpretò il sogno:<br />
<br />
"Lo slancio che la fa volare è il nostro grande potere umano. E' il senso di collegamento con le radici di ogni forza, ma ben presto ci terrorizza. E' maledettamente pericoloso. Perciò la maggior parte rinuncia volentieri al volo e preferisce camminare seguendo le regole date sui marciapiedi cittadini. Lei no, invece, lei continua a volare come si addice a un bravo giovane. Ed ecco, le vien fatto di scoprire con meraviglia che può diventar padrone, che alla grande forza universale che la trascina si unisce una piccola forza propria, un organo, un timone. Questo è stupendo. Senza di ciò si navigherebbe senza volontà nell'aria come fanno, ad esempio, i pazzi. Essi hanno intuizioni più profonde di coloro che passano per il marciapiede, ma non ne possiedono nè la chiave nè il timone, e precipitano nel baratro. Lei, invece, Sinclair, lei riesce. Ma come? Forse non lo sa nemmeno. Lei lo fa con un nuovo organo, un regolatore del respiro. E QUI PUO' VEDERE QUANTO POCO SIA PERSONALE LA SUA ANIMA NEL PROFONDO. Essa, infatti, non inventa questo regolatore. Non è nuovo, ma preso a prestito, esiste da millenni". (da pag.480 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988 - il maiuscolo per la frase più importante è mio)<br />
<br />
In questo modo, PISTORIUS introdusse EMIL ad una nuova visione del mondo, più profonda e aliena da qualsiasi interpretazione convenzionale. In sostanza, lo introdusse all'accettazione della propria solitudine, in una realtà attraversata per la maggior parte da ombre, da pochissimi esseri umani compiuti. Gli fece comprendere quanto questa consapevolezza, questo risveglio alla realtà, possa essere duro e difficile all'inizio, ma è la radice di ogni sostegno, della fede in sè stessi, l'unica barriera contro la sofferenza, che ci permette di camminare sotto la tempesta senza bagnarci mai davvero, di essere nel mondo ma superiori al mondo. EMIL stesso si meravigliò di come le parole di PISTORIUS concordassero con i discorsi precedenti di DEMIAN, come se un unico filo conduttore li guidasse:<br />
<br />
"Essi non sapevano l'uno dell'altro, e tutti e due mi dicevano la stessa cosa". (da pag.484 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
Una mano invisibile lo accompagnava lungo il sentiero della propria realizzazione, all'uscita dal tunnel. Ogni voce, benevola o ostile, che incontrava sul suo cammino faceva parte di un piano, seguiva le orme di una predestinazione. <br />
<br />
"Le stesse cose che vediamo, sono le cose che abbiamo dentro di noi. Non esiste realtà tranne quella che è in noi. PERCIO' GLI UOMINI VIVONO PER LO PIU' IN UN MODO COSI' IRREALE, ESSI PRENDONO PER REALTA' LE IMMAGINI ESTERNE E NON LASCIANO PARLARE IL LORO PROPRIO MONDO. In tal modo si può essere felici, ma quando si viene a saper l'altra verità, non si ha più la scelta di mettersi per la via. Ecco, Sinclair, la via dei più è facile. La nostra difficile". (discorso di Pistorius, da pag.484 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988 - il maiuscolo per la frase più importante è mio)<br />
<br />
In questo modo PISTORIUS pose EMIL SINCLAIR davanti alla grande responsabilità che implica la conoscenza del proprio vero percorso, e la consapevolezza dello scopo universale; gli fece comprendere come la realtà non possieda una propria esistenza indipendente dalla nostra percezione e dal nostro grado di sviluppo spirituale. L'acquisizione di questa consapevolezza implica la definitiva rinuncia al libero arbitrio: la scelta appartiene al mediocre; l'illuminato obbedisce ad un ordine di coscienza superiore. Col tempo anche EMIL iniziò a sviluppare un abbozzo di poteri psichici, meravigliandosi spesso del contatto telepatico che sembrava intercorrere fra lui e PISTORIUS. Ma non mancavano le volte in cui si venivano a noia:<br />
<br />
"Altre volte mi dava noia e lo mandavo via bruscamente, ma non senza intuire che anche lui mi era stato mandato, che anche da lui ricevevo raddoppiato quello che gli davo. Anche lui mi era guida, o almeno via". (riflessione di Emil Sinclair, da pag.490 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
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<b>FOTO 6</b><br />
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La conoscenza dell'antico dio ABRAXAS costituiva l'essenza delle riflessioni e della lunga ricerca di EMIL per trovare sè stesso. ABRAXAS era "sè stesso", era l'incarnazione dello scopo esistenziale e l'immagine della natura dell'Universo: l'indefinito, l'infinito e l'assoluto.<br />
Il seguente brano, però, racchiude l'essenza della perplessità di EMIL SINCLAIR nei confronti di PISTORIUS, che lo porterà in seguito ad accese discussioni, giungendo al punto da offendere e maltrattare il suo amico:<br />
<br />
"Le sue emozioni erano legate a visioni che la terra aveva già avute, e in fondo sapeva dentro di sè che il nuovo dev'essere nuovo e diverso, che deve sgorgare da un terreno fresco anzichè essere attinto da collezioni e biblioteche". (riflessione di Emil Sinclair, da pag.490 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
EMIL comprese così che le rivelazioni di PISTORIUS non provenivano da uno spirito autentico, da un'energia viva, ma egli era semplicemente un pedante, un nostalgico e un romantico; il suo rapporto con le antiche conoscenze e con il culto di ABRAXAS era arido, non produceva germogli per il futuro, era ripiegato su sè stesso, legato ad una congrega occulta della quale assimilava le tradizioni; non possedeva ali per volare. Lo spirito libero di EMIL SINCLAIR avvertì nel profondo una resistenza e un'avversità, proprio perchè iniziava ad avere la sensazione di ricevere quelle nozioni come farebbe uno scolaretto in classe, e quegli insegnamenti elargiti con tanta generosità da PISTORIUS erano, appunto, "insegnamenti", e il suo cuore se li sarebbe ben presto scrollati di dosso come delle limitazioni, indirizzato verso altre mete, imperscrutabili, che affondavano le radici nell'antica consapevolezza, ma solo per poter ideare con più veemenza l'avvenire; un avvenire che non era ancora stato nemmeno sognato. <br />
<br />
Per quanto le radici possano essere antiche, le vie devono essere sempre nuove. A questo servono i principi e gli antichi valori: essi non si vogliono fossilizzare in tradizioni, essere ripiegati su sè stessi, ma fungere da trampolino di lancio all'evoluzione, alla trasformazione e al progresso della coscienza. Nel brano seguente le riflessioni di EMIL espongono il principio assoluto ed essenziale, che è quello dell'uomo che nasce da sè stesso:<br />
<br />
"E qui si fece una luce nella mia mente: ognuno ha un suo compito, ma nessuno quello che egli stesso avrebbe voluto scegliere, circoscrivere e amministrare. E' errato aspirare a nuovi dèi, assolutamente errato voler dare qualche cosa al mondo. PER GLI UOMINI ILLUMNATI NON ESISTE NESSUNISSIMO DOVERE, TRANNE UNO: CERCARE SE' STESSI, CONSOLIDARSI IN SE', PROCEDERE PER TENTATIVI PER LA PROPRIA VIA OVUNQUE ESSA CONDUCA. Ciò mi scosse profondamente e questo fu il risultato di queste esperienze: molte volte avevo fantasticato sul mio futuro, avevo sognato ruoli che mi potevano essere destinati, poeta o profeta, o pittore o qualcosa del genere. Niente di tutto ciò. Nè io ero qui per fare il poeta, per predicare o dipingere. Non ero qui per questo. Tutto ciò è secondario. La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di conoscere sè stessi. Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. Il problema è realizzare il suo proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto e fino in fondo, dentro di sè. Tutto il resto significa soffermarsi, è una mezza misura, è un tentativo di fuga, è il ritorno all'ideale della massa, è adattamento e angoscia di fronte a sè stesso. Terribile e sacra sorse davanti a me la nuova immagine mille volte intuita, forse già espressa, eppure soltanto ora vissuta. Io ero un parto della natura lanciato verso l'ignoto, forse verso qualcosa di nuovo o forse anche verso il nulla, lasciare che si sviluppasse dal profondo, obbedire al mio destino e far mia la sua volontà. Questo era il mio compito, niente altro...Chi realmente non vuole altro che il suo destino, non ha più i suoi pari, ma sta tutto solo e ha intorno a sè soltanto il gelido spazio dell'Universo". (riflessione di Emil Sinclair, da pag.493-494 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988-il maiuscolo per le frasi più importanti è mio)<br />
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<b>FOTO 7</b><br />
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In mezzo a tutti i tormenti del suo animo, si aggiunse un altro personaggio dalla funzione catartica: lo studente KNAUER, le cui ossessioni esistenziali erano simili alle sue, emaciato, nevrotico e bisognoso della presenza di EMIL. EMIL stesso gli salvò la vita allorchè egli tentò il suicidio, rivestendo dunque lo stesso ruolo che ebbe DEMIAN nei suoi confronti, quando da bambino lo salvò dalle vessazioni di FRANZ KROMER.<br />
<br />
Dopo avere ormai compiuto diciotto anni, EMIL, durante il trasferimento in un'altra non identificata città, incontra di nuovo MAX DEMIAN, riconoscendo la sua voce mentre s'itratteneva con alcuni passanti. DEMIAN dimostrò ad EMIL la sua felicità nel rivederlo; di nuovo il discorso deviò sulla questione del marchio di CAINO, e DEMIAN fece presente ad EMIL che il suo ora si poteva vedere molto meglio di quando lo aveva conosciuto, dicendogli che era grazie a quello che aveva sempre voluto essergli amico. DEMIAN aveva sempre vissuto solo con sua madre ed espresse il desiderio di fargliela conoscere. L'incontro con la madre dell'amico, EVA, fu per EMIL rivelatore: le fattezze androgine della donna assomigliavano incredibilmente all'immagine che lui aveva ritratto su quel foglio, e nel suo inconscio veniva identificata come un'avatar della Grande Madre, una figura divina. Per questo EMIL se ne innamorò. Ma il suo sentimento si svelò essere meschino, perchè privo dello slancio e della sicurezza necessari alla realizzazione di ogni desiderio. Infatti la madre di DEMIAN, gli fece comprendere l'essenza del vero desiderio (o amore), che non consiste nel volere che qualcosa si conceda a noi come se fosse ricevuta in dono, ma nel trascinare quella cosa in modo che sia essa stessa a desiderare ardentemente di unirsi a noi; per rendere il concetto comprensibile EVA raccontò ad EMIL la fiaba del giovane innamorato di una stella, che nel momento della più intensa passione riuscì ad alzarsi in volo per raggiungerla, ma precipitò allorchè un pensiero gli sfiorò la mente: "è impossibile", morendo miseramente sulla spiaggia. Questa fiaba voleva fargli comprendere quanto potere avesse il desiderio e la volontà se solo l'uomo avesse fede in sè stesso fino in fondo. Dopo tutto, l'intero universo è una creazione mentale, una rappresentazione della volontà. Questo ci fa ricordare anche gli insegnamenti dello sciamano DON JUAN nel libro "Il potere del silenzio" di CARLOS CASTANEDA, a pag.8 dell'edizione BUR Rizzoli, dove egli afferma: <br />
<br />
"Quel che ti ho mostrato, tutto ciò che ho sottoposto alla tua attenzione, non era che un accorgimento per convincerti che c'è più di quanto appaia a un primo sguardo. Non c'è bisogno che venga qualcuno a insegnarci la magia, perchè in realtà non c'è nulla da imparare: OCCORRE SOLO CHE UN MAESTRO CI CONVINCA DELL'INCALCOLABILE POTERE CHE ABBIAMO SULLA PUNTA DELLE DITA. Che strano paradosso! Ogni guerriero sulla via della conoscenza crede, una volta o l'altra, di star acquisendo cognizioni magiche, ma tutto quello che fa è lasciarsi CONVINCERE del potere nascosto dentro di sè, che riuscirà a raggiungere". <br />
<br />
EMIL SINCLAIR frequentò assiduamente la casa di DEMIAN, mentre l'atmosfera si faceva sempre più irreale, onirica, e il protagonista si muoveva attraverso scenari imponenti e inquietanti, con i personaggi che assumevano le fattezze di esseri quasi soprannaturali, alieni, come lo strano mutamento nell'aspetto di DEMIAN ritirato in sè stesso nella sua stanza, quasi rapito da una forza ultraterrena. DEMIAN, inoltre, in quel periodo fece un sogno premonitore sul futuro dell'Europa, presagendo l'avvento della PRIMA GUERRA MONDIALE, la dissoluzione del vecchio mondo, l'avvento di una nuova èra dopo un lungo travaglio di sofferenza e morte. La civiltà, come l'umanità, non è ancora uscita dall'uovo, nonostante cent'anni ci dividano da quel conflitto, e ciò viene espresso in un dialogo dalle parole di DEMIAN rivolte all'amico:<br />
<br />
"Noi, gli iniziati (al culto di ABRAXAS), potevamo giustamente sembrare al mondo gente strana e perfino matta e pericolosa. Eravamo risvegliati o sul punto di risvegliarci e i nostri sforzi tendevano a una vita da svegli sempre più perfetta, mentre le aspirazioni degli altri miravano a legare sempre più strettamente le loro opinioni al gregge. Gli ideali e i doveri, la vita e la felicità: anche là c'erano aspirazioni, anche là c'era grandezza, c'era energia. Mentre però, secondo il nostro concetto, noi segnati (dal marchio di CAINO) rappresentavamo la volontà della Natura, l'aspirazione della Natura al nuovo, al singolo, al futuro, gli altri vivevano in una volontà di stasi. Per essi, l'umanità che pure amavano come noi, era qualcosa di compiuto che bisognava conservare e proteggere. PER NOI L'UMANITA' ERA UN LONTANO AVVENIRE VERSO IL QUALE TUTTI S'INCAMMINAVANO E IL CUI ASPETTO NON ERA NOTO A NESSUNO, LE CUI LEGGI NON ERANO SCRITTE IN NESSUN LUOGO". (discorso di Demian, da pag.505 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988-il maiuscolo per le frasi più importanti è mio)<br />
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<b>FOTO 8</b><br />
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Traspare da queste parole una chiara accettazione della sofferenza e delle tragedie storiche ed individuali necessarie a scuotere la coscienza dal suo torpore, a innescare il processo di profonda catarsi; perchè ciò possa avvenire è necessario macchiarsi di gravi responsabilità, con la consapevolezza che dal fango nasceranno sempre nuovi mondi, nuovi ordini superiori e nuove visioni che trasformeranno l'Universo e la realtà, è necessario accettare la fama di distruttori. Alla grande tragedia della Prima e della SECONDA GUERRA MONDIALE, sarebbe infatti seguita un'età oscura, corrispondente alla "nigredo" (putrefazione) della Grande Opera alchemica, un'epoca di transizione che, come possiamo notare, non è ancora terminata, come un lungo travaglio; soltanto dopo aver toccato il fondo della disperazione e della dissoluzione, una nuova storia e una nuova realtà potrà vedere gli albori. Siamo agli inizi della GRANDE GUERRA, e DEMIAN confida il suo presagio ad EMIL SINCLAIR:<br />
<br />
"Vedi, Sinclair, da questi sogni traggo presentimenti dei quali ti ho già parlato...Caro Sinclair, sperimenteremo ciò di cui abbiamo parlato qualche volta. Il mondo vuole rinnovarsi. Si sente odore di morte. E' più pauroso di quanto non pensassi". (da pag.512 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
Fu così che EMIL e DEMIAN vennero arruolati e partirono al fronte. EMIL riflettè però su come le stragi, la distruzione e le tragedie che seguirono non fossero legate ad obiettivi politici, nazionali o di potere, ma di come, ad un giudizio più profodo, dietro il velo della realtà apparente, questi fossero soltanto dei pretesti per celare la pura necessità di distruggere le fondamenta di un sistema, di un mondo che aveva bisogno di rompere il suo guscio, la sua stabilità, per poter nascere ad una consapevolezza superiore e amplificare la dimensione della sua realtà. La distruzione per la distruzione, per la nascita. Per comprendere questo ci si deve inoltrare in un abisso oscuro, dove non vi sono più certezze, dove la follia, il non-senso, la disperazione imperano; dev'essere attraversato quello che viene definito "il sonno della ragione", un sonno che nella storia può essere lungo molti secoli. Un'idea al cui affacciarsi la mente razionale oppone resistenza, perchè il futuro non può essere visto, non può essere nemmeno immaginato se non quando giunge, e fino ad allora la coscienza hegeliana della "razionalità di tutto ciò che è reale" è cieca e si muove a tentoni.<br />
<br />
"Tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è reale è razionale" (Friedrich Hegel - 1770-1831)<br />
<br />
Siamo così giunti alla fase conclusiva dell'opera di HERMANN HESSE, in cui EMIL venne trasferito in un ricovero per feriti di guerra, sbattuto da un carro di fieno all'altro, attraversando campi deserti e desolati, con la sensazione di camminare in un sogno, dove si sentivano fragori lontani in mezzo ad atmosfere post-apocalittiche. Venne infine trasportato in una specie di cantina, assieme a molte altre vittime del conflitto, adagiato su un giaciglio di fieno. Mentre era febbricitante e semi-incosciente, tra le nebbie della sua alterazione incontrò di nuovo DEMIAN: adagiato accanto a lui c'era l'amico che dall'infanzia ha accompagnato ogni suo percorso evolutivo, anch'egli ferito e degente nello stesso luogo, il quale si avvicinò a lui già agonizzante per sussurrargli la sua ultima, suprema rivelazione:<br />
<br />
"Sinclair...ricordi ancora Franz Kromer? Sta' attento. Io dovrò andarmene. Un giorno avrai forse bisogno di me, di nuovo contro Kromer o altro. Se mi chiamerai, non verrò più così volgarmente a cavallo o col treno. Allora dovrai ascoltare te stesso, e ti accorgerai che nel profondo ci sarò io". (ultime parole di Demian, da pag.520 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988)<br />
<br />
Così EMIL SINCLAIR sopravvisse come reduce di guerra, e MAX DEMIAN morì...morì nella realtà esteriore, apparente, per rinascere come fiamma viva dentro di lui. Sì, perchè la chiave di lettura di tutto il "non-romanzo" di HESSE è quella di un percorso tutto interiore, dell'anima che dispiega nel tempo sè stessa, e il cui riflesso si estende nel mondo che ci circonda. In questo quadro ogni evento storico, tangibile, è un evento della coscienza intangibile, e le sue ragioni dimorano ben al di sopra, e molto più in profondità rispetto alle interpretazioni limitate e pragmatiche descritte dal velo della realtà ordinaria: <br />
<br />
"Tanto l'obiettivo quanto lo scopo erano del tutto casuali. I sentimenti pù feroci non erano rivolti al nemico, ma la loro opera cruenta era soltanto emanazione dell'Io, dell'anima in dissidio, la quale voleva infuriare ed uccidere, distruggere e morire per poter rinascere. UN GIGANTESCO UCCELLO LOTTAVA PER USCIRE DALL'UOVO, E QUEST'UOVO ERA IL MONDO, E IL MONDO DOVEVA ANDARE IN FRANTUMI". (riflessione di Emil Sinclair, da pag.518 della raccolta "Hesse-romanzi" Newton Compton 1988-il maiuscolo per le frasi più importanti è mio)<br />
<br />
Il condottiero di tutto questo lungo travaglio interiore, che è dentro e fuori di noi, è rappresentato dalla più antica divinità del mondo, che nel tempo ha assunto diversi nomi, e che HERMANN HESSE definisce con il suo nome gnostico-mitraico, ABRAXAS, la cui etimologia è occulta. E' la divinità non-generata che accompagna ogni evento universale, che dimora al di là dello spazio e del tempo e immanente allo spazio e al tempo. Questo dio racchiude in sè ogni opposizione, il maschile e il femminile, l'odio e l'amore, la luce e l'oscurità, è un'energia che determina un'indirizzo imprescindibile della storia universale e idividuale concretizzando in essa la propria auto-realizzazione.<br />
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<b>FOTO 9: </b>la raccolta "Newton Compton" 1988 da cui sono tratti i brani.<br />
<b> </b><br />
<b>RECENSIONE</b> (Un'opera senza tempo)<br />
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Questo libro non è un "romanzo", non è un'opera filosofica, non è un testo esoterico, ma è tutto questo insieme e molto di più: il suo effetto è totalizzante, poichè non vi è racchiuso il sentimento di una generazione o di un periodo storico, ma l'espressione più profonda e universale del destino dell'uomo. L'autore lascia campo libero al flusso perenne del divenire evitando ogni definizione topografica e ogni riferimento a luoghi e nazionalità dei protagonisti; i nomi delle città vengono indicati con una semplice iniziale, così come quelli delle università; non vi è traccia di date o eventi storici di riferimento. Una vaghezza in tutto simile ad un'opera impressionistica, il cui unico punto di riferimento è l'incommensurabile.<br />
<br />
Perciò sarebbe riduttivo racchiudere quest'opera nel quadro degli eventi del primo conflitto mondiale, e alla luce dello spirito a cavallo fra due epoche, in quanto non può essere in alcun modo circoscritta nello spazio e nel tempo. Attraverso questo racconto HERMANN HESSE ci fa comprendere come l'unione con l'Infinito significhi, appunto, ergersi al di là del bene e del male, nel segno dell'archetipo più profondo che traccia ogni destino, incarnato dalla più antica divinità del mondo: ABRAXAS, di cui ci occuperemo in seguito. La chiave di lettura di questo romanzo non sono gli eventi storici e le loro apparenti cause esteriori, ma tutto si svolge a livello interiore e i protagonisti dell'intera vicenda sono proiezioni degli appelli e dei conflitti presenti nella coscienza del protagonista, EMIL SINCLAIR.<br />
<br />
La realtà stessa non è reale; infatti i personaggi si muovono in ambientazioni spesso surreali, indefinite: è una rappresentazione della volontà, seguendo lo stesso schema dei poemi epici indiani, come il MAHABARATA o la BHAGAVADGITA, di cui HERMANN HESSE era appassionato: ognuno porta il suo messaggio, ogni evento assume il valore di una prova. La coscienza del protagonista si dibatte inizialmente soffrendo il contrasto tra bene e male, riuscendo a poco a poco, mediante l'aiuto delle guide che incontra nel suo cammino, ad integrare e comprendere le proprie istanze interiori, con l'aiuto del suo stesso DAIMON che lo accompagna manifestandosi attraverso gli insegnamenti prima dell'amico DEMIAN, poi del rettore PISTORIUS e della madre di DEMIAN, EVA. <br />
<br />
Ogni evento della sua vita segna un gradino verso la realizzazione del "Sè", dell'entità impersonale che guida verso l'affrancamento dagli elementi psichici legati alla sofferenza, che sono rappresentati da aspirazioni false ed opposte a quelle necessarie alla maturazione della consapevolezza. In questo senso il nemico FRANZ KROMER rappresenta l'immagine archetipica dell'"ombra", come lato oscuro e grezzo della personalità, dove ristagnano gli strascichi delle frustrazioni, delle richieste inappagate, delle paure pregresse, che nesessitano il riconoscimento e l'accettazione della mente cosciente. Soltanto allora, quando cioè saranno emerse dall'oscurità dell'inconscio, e quando l'uomo conoscerà sè stesso, potranno avviare il proprio processo alchemico di trasformazione. Tutto è energia, come una nube può assumere molte forme, e come tale ogni sentimento, ogni passione e ogni manifestazione dell'anima può essere trasformata, così come da una rozza pietra si possono trarre infinite espressioni artistiche; l'importante è comprendere quali sono gli elementi che ne comportano la permanenza in una determinata forma. <br />
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Il racconto infatti segue il filo conduttore della psicoanalisi di GUSTAV JUNG, dove inconscio individuale e collettivo sono strettamente correlati e la crescita personale di ognuno viene considerata nel quadro della maturazione della coscienza collettiva; perciò le cause degli avvenimenti storici, la PRIMA GUERRA MONDIALE, in questo caso, non sono da ricercare in moventi politici, o comunque puramente mondani, esteriori, ma il mondo è il campo di battaglia dove l'anima individuale e collettiva viene purificata dai suoi conflitti interiori. HERMANN HESSE in questo libro ci aiuta a considerare la storia, con le sue tragedie e le sue contraddizioni, da una visuale più alta, più profonda, cercando le cause negli abissi del nostro essere, che non può essere separato dal Tutto. Pertanto l'illuminato non deve cercare di portare il suo contributo al mondo, ma svelando sè stesso, e facendo null'altro, egli cambia il mondo attraverso la rete della coscienza collettiva.<br />
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La "discesa agli inferi" di EMIL SINCLAIR è come un viaggio in terra straniera, dove a poco a poco il protagonista viene condotto lungo sentieri sempre più sconosciuti, imprevedibili, così lontani da tutto ciò che aveva in sè stesso ideato. Vi è una segreta ed inconfessabile voluttà nell'abbandono di ogni speranza, nell'afflizione e nella tragedia; quel sentimento che funge da àncora e suggella un intimo appagamento, la consapevolezza di un affrancamento, la cognizione dell'illusorietà della realtà che ci circonda, e il presentimento di una nuova più genuina esistenza nell'abbandono di primordiali illusioni. In poche parole HESSE, tramite i lunghi discorsi di DEMIAN ad EMIL, riassume l'essenza del pensiero magico, basato sulla conoscenza delle aspirazioni autentiche, provenienti dalle radici dell'anima, sulla centralità della volontà indivisa che "trascina" l'universo, come spiegato dalle parole della madre di DEMIAN, EVA: "il desiderio deve avere la forza di diventare certezza dentro di sè, allora non è più trascinato, ma trascina".<br />
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Il racconto può essere suddiviso in tre sezioni fondamentali: la percezione della disarmonia del mondo nella fase della fanciullezza e la parallela attrazione verso dimensioni degradate della realtà, fino a macchiarsi di una colpa peraltro inventata da lui stesso, lambendo per la prima volta una rudimentale discesa agli inferi: in questo caso FRANZ KROMER (il nemico d'infanzia) incarna l'ombra stessa di EMIL SINCLAIR, la sua stessa aura lo ha attratto nella sua esistenza; quest'ombra però non riesce definitivamente ad essere superata dopo la salvezza venuta dall'intervento dell'amico DEMIAN; la discesa proseguirà negli anni successivi, quando EMIL decise di abbandonarsi al vizio dell'alcool e delle cattive compagnie, fino a quasi perdere sè stesso; la terza fase riconosce la propria guida interiore (DAIMON) la quale sembra palesarsi attraverso i discorsi di coloro che gli erano amici e vicini. La fase della vera illuminazione l'autore ce la lascia intuire dopo le parole finali di DEMIAN morente accanto a lui, in un ricovero per feriti di guerra. <br />
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La vera rinascita di EMIL avverrà allorchè non si lascerà distrarre dalle vicissitudini del mondo, ma ascolterà la voce interiore, trovando l'assoluto in sè stesso; tutto il resto è secondario: ogni forza esercitata all'esterno, ogni conquista, ogni felicità dipende dal grado di sviluppo della capacità di essere in perfetta unione con il proprio mondo interiore. Quello soltanto conta nella vita di un uomo: amare la propria solitudine; tutto il resto è manifestazione, transitorietà, sogno. L'illuminato, cioè colui che cambia realmente il mondo perchè ha il potere di indirizzare la propria energia, non appartiene a nessuna congregazione, è solo nello spazio infinito intorno a lui, nessun aiuto, nessun appoggio gli giunge dal mondo, solo con la propria silenziosa e immensa libertà. Ed è la via più difficile, perchè non vi sono nè premi nè protezioni. <br />
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DEMIAN e PISTORIUS, gli amici e guide di EMIL SINCLAIR, appartenevano al culto di ABRAXAS: una divinità primordiale, le cui origini sono conosciute solo da pochi iniziati, raffigurata generalmente come un grande uccello rapace con due serpenti al posto delle gambe, che guida un cocchio con quattro cavalli; la sua effigie si trova istoriata su diverse gemme e amuleti antichi; la sua più remota testimonianza è legata al culto gnostico-mitraico. Nella tradizione gnostica con il nome di ABRAXAS viene indicata la somma entità universale, che l'anima deve raggiungere per conseguire la conciliazione degli opposti, e per superare ogni sua contraddizione; ha connotazione androgina e i suoi emblemi sono l'esagramma, lo I.A.O (la forma greca del trigramma aramaico YHW), e la Trinità (principio universale presente da sempre presso tutti i culti più importanti del mondo).<br />
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<b>FOTO 10: </b>l'immagine del dio Abraxas in un amuleto del III secolo d.C.<br /><br />
Nel romanzo questa divinità è raffigurata negli schizzi su foglio di EMIL come un grande uccello con metà corpo immerso in un gigantesco uovo; l'uovo rappresenta il vecchio mondo destinato ad andare in frantumi, al quale seguirà un'oscura epoca di transizione prima dell'alba di una nuova èra; un'epoca oscura che non è ancora terminata. Il futuro non sta scritto in nessun luogo, nè quello individuale, nè quello collettivo, e non risponde quasi mai a ciò che l'individuo, immerso nel suo tempo, progetta nella sua mente; le intenzioni impure dettate da aspirazioni non allineate alle necessità più inconsce e profonde vengono sempre boicottate dal destino,<br />
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"ma ciò che la Natura vuole dall'uomo sta scritto in ognuno, in me e in te, in tutti...quando le comunità odierne si sfasceranno ci sarà spazio per queste importanti correnti che sole sono importanti e, naturalmente, possono avere ogni giorno un aspetto diverso". (discorso di Demian, a pag.500 della raccolta "Hermann Hesse-Romanzi, Newton Compton - 1988). <br />
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"DEMIAN" è un racconto che scandaglia le profondità della psiche di ognuno, non attraversa passivamente la mente del lettore, le sue pagine sono vibranti, la sua forza è nel potere catartico, che si deposita nel fondo dell'anima...e attende (parafrasando una celebre frase del libro).<br />
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Alessia Birri <br />
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<b>AFORISMI E BRANI TRATTI DAL LIBRO RIPRODOTTI SULLE IMMAGINI:</b><br />
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<b>FOTO 2</b>: "La vita di ogni uomo è una via verso sè stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. Nessun uomo è mai stato interamente sè stesso, eppure ognuno cerca di diventarlo, chi sordamente, chi luminosamente, ognuno come può. Ciascuno si porta dietro fino alla fine i resti della propria nascita, umori e gusci d'uovo d'un mondo primordiale. Certi non diventano mai uomini, rimangono rane, lucertole, formiche. Qualcuno è uomo sopra e pesce sotto. Ma ognuno è un tentativo della Natura verso l'uomo. Tutti noi abbiamo in comune le origini, le madri, tutti proveniamo dallo stesso abisso. Ma ognuno, sviluppandosi dalle profondità si affanna verso la propria mèta. Possiamo capirci l'un l'altro, ma ognuno può capire veramente soltanto sè stesso".<br />
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<b>FOTO 3</b>: "Una specie di disincanto falsò e sbiadì i soliti sentimenti e le gioie, il giardino fu senza profumo, il bosco senza attrattive, il mondo mi circondò come una bottega di cose vecchie, scipito e senza più fascino; i libri furono solo carta, la musica solo rumore. Così cadono le foglie intorno all'albero in autunno...esso non ne sa nulla, la pioggia lo bagna, lo colpisce il sole o il gelo, la vita gli si ritrae lentamente in uno spazio minimo e intimo. Esso non muore. Aspetta".<br />
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<b>FOTO 4</b>: "Molti sperimentano la morte e la rinascita, che sono il nostro destino, una volta sola nella vita, quando l'infanzia si decompone e lentamente crolla, quando tutte le cose care ci abbandonano e a un tratto sentiamo intorno anoi la solitudine e il gelo di morte dell'Universo. Molti rimangono per sempre aggrappati a questa rupe e dolorosamente attaccati per tutta la vita al passato, che non può tornare, al sogno del paradiso perduto che è fra tutti il più letale".<br />
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<b>FOTO 5</b>: "Chi realmente non vuole altro che il suo destino, non ha più i suoi pari, ma sta tutto solo e ha intorno a sè soltanto il gelido spazio dell'Universo".<br />
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<b>FOTO 6</b>: L'uccello si sforza di uscire dall'uovo. L'uovo è il mondo. Chi vuol nascere deve distruggere un mondo. L'uccello vola a Dio. Questo dio si chiama Abraxas".<br />
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<b>FOTO 7</b>: "E intanto mi venivano in mente quelle parole. Non ricordavo quando erano state pronunciate, ma mi pareva di riudirle. Erano le parole della lotta di Giacobbe con l'angelo di Dio: non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto".<br />
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<b>FOTO 8</b>: Caro Sinclair, sperimenteremo ciò di cui abbiamo parlato qualche volta. Il mondo vuole rinnovarsi. Si sente odore di morte. Nulla di nuovo viene senza la morte".<br />
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<b>ARTICOLI CORRELATI:</b><br />
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Tesi su "Demian" di Hermann Hesse:<br />
<a href="https://www.900letterario.it/opere-900/demian-herman-hesse/">https://www.900letterario.it/opere-900/demian-herman-hesse/</a><br />
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Analisi critica su "Demian" di Hermann Hesse:<br />
<a href="https://www.letteratour.it/tesine/hermann-hesse-demian.asp"> https://www.letteratour.it/tesine/hermann-hesse-demian.asp</a><br />
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Wikipedia:<br />
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Demian_(romanzo)">https://it.wikipedia.org/wiki/Demian_(romanzo)</a><br />
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About Demian - articolo in inglese:<br />
<a href="https://www.cliffsnotes.com/literature/d/demian/about-demian">https://www.cliffsnotes.com/literature/d/demian/about-demian</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-52522330791442619252019-11-03T01:29:00.000-07:002019-11-03T01:39:57.877-08:00GLI ULTIMI UOMINI<br />
IN QUANTO CUSTODI DELL'IDENTITA' UNIVERSALE E DIFENSORI DEI VALORI CONNATURATI ALL'UMANITA' STESSA, AL DI SOPRA DI OGNI LEGGE, CULTURA E TRADIZIONE, I POPOLI INDIGENI SARANNO IL PONTE VERSO UNA NUOVA ERA CHE CONDUCE ALLA VERA ESSENZA DELLA CIVILTA'.<br />
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"Se lascerete scomparire noi popoli indigeni, commetterete un suicidio: noi siamo le radici, voi le foglie". (LEILA ROCHA, sciamana e leader della comunità indigena amazzonica GUARANI')<br />
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Credere di poter sopravvivere all'estinzione delle popolazioni indigene, significa fuggire da sè stessi coltivando un'illusione senza fondamento: i valori che garantiscono l'esistenza nella sua dignità, libertà e conservazione sono senza tempo e congeniti alla natura umana; solo se li sapremo riconoscere, riconquistare e reintegrare ci saremo guadagnati un domani. <br />
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Nel contesto di un deterioramento globale della civiltà, corrosa da un sistema socio economico degradante e distruttivo, le popolazioni indigene dell'Amazzonia, così come molte altre in ogni parte del mondo, possono essere considerate a pieno titolo come "gli ultimi Uomini", nell'accezione positiva di custodi degli autentici valori dell'esistenza e guide verso una nuova èra, il cui seme dovrà essere sparso proprio nel periodo storico che ci vede spettatori e protagonisti. <br />
<br />
Ma si pone un problema fondamentale: nel nostro mondo capovolto non esistono classi o categorie in cui riporre fiducia per l'avvenire; vittime e aguzzini, ricchi e poveri, sfruttati e sfruttatori...costituiscono gli ingranaggi di una società fondamentalmente infantile, dominata da tutto ciò che è involuto, deresponsabilizzante e perciò utile al consumismo e al profitto. Ciò che può essere favorevole al processo di guarigione globale può provenire soltanto da colui che non è mai stato intrappolato in questi ingranaggi, e la cui mente non è soggetta a sovrastrutture, dall'uomo libero. Le popolazioni indigene in tutto il mondo che conservano lo stile di vita primordiale sono oggi costituite da circa 170 milioni di individui, una cifra tutt'altro che trascurabile.<br />
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Presso le comunità indigene lo scopo dell'esistenza è sempre stato la crescita individuale, l'ingresso all'età della responsabilità, che porta all'armonizzazione e all'interconnessione, ad un salutare approccio con il mondo, con l'ambiente e con l'Universo, alla cooperazione costruttiva: questi sono i presupposti di una società sana e "normale", che può perciò intraprendere il proprio percorso evolutivo. Pertanto i popoli indigeni costituiscono il nostro naturale punto di riferimento per il miglioramento globale.<br />
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"Un uomo veramente civile è un uomo che si sente legato a tutti gli esseri viventi e vede l'unità dell'Universo. Quest'uomo, e non altri, è giunto alla vera essenza della civiltà" (da un discorso di ORSO IN PIEDI , capo della tribù LAKOTA - 1868-1939)<br />
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Il mondo si dividerà (o si è già diviso) in due compagini fondamentali. Gli Uomini grandi puntelleranno i cardini dell'avvenire, del vero progresso, che riconosce la positività ancestrale della natura umana; gli uomini piccoli si aggrapperanno alle patrie, alle religioni, al vecchio sistema capitalistico che dovrà essere radicalmente smantellato. Questi ultimi all'inizio si sentiranno forti del loro numero, ma saranno certamente travolti da qualche cosa di infinitamente più grande e più forte di loro: lo spirito del tempo, che è un indirizzo ineluttabile.<br />
<br />
Perciò, ognuno di noi deve sentire la responsabilità di riannodare il filo spezzato nel lungo cammino della storia, capovolgendo questo paradigma materialistico e avvilente che è causa di ogni sofferenza. Questo non significa un ritorno al passato, ma un requisito fondamentale per garantirci un futuro: l'Uomo del III millennio andrà oltre ogni definizione, guidato unicamente dalla propria coscienza, percepirà la propria unione con il Tutto, e di tutto si sentirà responsabile; ciò che è stato perduto sarà ritrovato e il corpo della vera civiltà inizierà a prendere forma. <br />
<br />
La voce dell'antico Sciamano guiderà i passi di un Uomo Nuovo, sano e armonioso, nella comprensione del più elementare principio: la civiltà e l'umanità non potranno essere compiute se sono scisse dalle loro stesse radici universali. TUTTO CIO' CHE E' PRIMORDIALE E' ESSENZIALE.<br />
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Alessia Birri<br />
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ARTICOLI CORRELATI:<br />
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"OLTRE LA CIVILTA'" - di MATTEO MINELLI:<br />
"Oltre la Civiltà e la sua cultura non c’è il caos e neppure il deserto, c’è semplicemente un’altra idea dell’uomo e un’altra idea di società. Un’idea molto più antica, molto più affidabile, molto più incline alle nostra esigenze".<br />
<a href="https://www.emergenzeweb.it/oltre-la-civilta-la-riscossa-della-tribu-nel-terzo-millennio/">https://www.emergenzeweb.it/oltre-la-civilta-la-riscossa-della-tribu-nel-terzo-millennio/</a><br />
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"L'OCCIDENTE FERITO. IL POTENZIALE DI GUARIGIONE DELLO SCIAMANESIMO NEL MONDO CONTEMPORANEO" - di ANA MARIA LLAMAZARES:<br />
"...una trasformazione ecologica, accompagnata da cataclismi climatici e tellurici, comporta anche un cambiamento nella coscienza collettiva che arriverà ad esprimersi in forti trasformazioni sociali. In qualche modo, significa anche un ritorno alla Terra, alle fonti e al recupero dell'energia e ai valori originali". <a href="https://www.ilcerchiosciamanico.it/articoli/1/p2/145/sciamanesimo/loccidente-ferito-il-potenziale-di-guarigione-dello-sciamanesimo-nel-mondo-contemporaneo-di-ana-maria-llamazares.html">https://www.ilcerchiosciamanico.it/articoli/1/p2/145/sciamanesimo/loccidente-ferito-il-potenziale-di-guarigione-dello-sciamanesimo-nel-mondo-contemporaneo-di-ana-maria-llamazares.html</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-70566285913123584572019-10-16T00:02:00.001-07:002019-10-16T00:16:15.111-07:00CHI HA PAURA DELLA FEDERAZIONE DEMOCRATICA CURDA?<br />
LORO, I CURDI, DA POPOLO DIGNITOSO, LIBERO E FIERO, HANNO REALIZZATO IN MEZZO AL NULLA UNA SCINTILLA DI CIVILTA' E PROGRESSO SOCIALE CHE NOI, IN OCCIDENTE, CON TUTTO IL NOSTRO APPORTO ESPERENZIALE E IDEOLOGICO, NON SIAMO MAI RIUSCITI A CONQUISTARE SOCCOMBENDO AD UNA SECOLARE STAGNAZIONE CAPITALISTA.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZl6_L3nrzIlM8BqhSD9uMi2l3uB_0v66Ylc59nJbLCenqjqVttoEf5JVHYdMDoSkeKik_SWUXUMs73pcb5QVQ-mEvuD4pfGBVTOY8zoHSHmFZFJNJWom5aUdrmORuRUjKkBXvQ1fmLiWN/s1600/foto1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="496" data-original-width="713" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZl6_L3nrzIlM8BqhSD9uMi2l3uB_0v66Ylc59nJbLCenqjqVttoEf5JVHYdMDoSkeKik_SWUXUMs73pcb5QVQ-mEvuD4pfGBVTOY8zoHSHmFZFJNJWom5aUdrmORuRUjKkBXvQ1fmLiWN/s320/foto1.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: "Una società ecologica in costruzione" è un libro della Comune Internazionalista del Rojava con prefazione di Debbie Bookchin. Edizione italiana a cura di Rete Kurdistan Italia in collaborazione con UIKI Onlus. Link: <a href="https://www.uikionlus.com/libro-make-rojava-green-again-una-societa-ecologica-in-costruzione/">https://www.uikionlus.com/libro-make-rojava-green-again-una-societa-ecologica-in-costruzione/</a><br />
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Soltanto gli sprovveduti rimangono sorpresi da ciò che sta accadendo in questi ultimi giorni in Siria, cioè l'aggressione imperialista della Turchia contro il popolo Curdo e, in particolare, contro i combattenti che si sono eroicamente distinti nella lotta al terrorismo e al Califfato islamico I.S.I.S. Veniamo subito al dunque: il popolo curdo è riuscito a creare nella regione siriana del ROJAVA (ora attaccata dai Turchi) un modello di democrazia partecipata seguendo l'indirizzo del suo leader APO OCALAN, ispirato inizialmente al marxismo e poi al socialismo libertario del pensatore statunitense MURRAY BOOKCHIN (1921-2006); vale a dire la creazione di quella che non è "una" forma di convivenza, che non è ideologia, esperimento, o progetto straordinario e circoscritto, ma costituisce la NORMALITA', la struttura sociale naturale ed imprescindibile, trampolino di lancio di ogni autentico progresso.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0jth4H1Icr-u2yOSqQej-moK3ND8Zksl2JpxXcTYn4ilCdvlUjs0klzEm0GoKMbIDWkHpcYueqLJReMa49Ze-yJLdnRO2_z6kN0JYqy2bE85UumZN35LXIpGMW9BmmswDWiS6KGkdUOl4/s1600/291120140817202948151_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0jth4H1Icr-u2yOSqQej-moK3ND8Zksl2JpxXcTYn4ilCdvlUjs0klzEm0GoKMbIDWkHpcYueqLJReMa49Ze-yJLdnRO2_z6kN0JYqy2bE85UumZN35LXIpGMW9BmmswDWiS6KGkdUOl4/s320/291120140817202948151_3.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO: Abdullah Ocalan (1948) leader e ideologo del PKK (Partito del lavoratori curdo), ancora prigioniero nelle carceri turche. "Nel 1977, fonda il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), che lotta per l'autonomia del Kurdistan, contro i clan "feudali" che spadroneggiano sul territorio, per l'ecologia, per l'emancipazione della donna e per la distruzione del sistema patriarcale e capitalista. Lo stesso anno, due militanti vengono uccisi dalla polizia". (Fonte: Wikipedia)<br />
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Ma una società normale, basata sulla partecipazione e l'autogestione, sul rispetto dell'ambiente, sull'equa distribuzione delle ricchezze come potrebbe essere accolta in un contesto internazionale di liberismo dilagante, di grossi potentati economici che vogliono spartirsi i territori ricchi di risorse sottraendoli al benessere dei popoli e delle comunità? Queste grosse entità parassitarie, dedite ad ogni tipo di crimine pur di mantenere la propria egemonia sottraendo e controllando a proprio vantaggio le fonti di sostentamento di milioni di persone, come potrebbero accettare che si possano formare dei primi nuclei di comunità sana, per di più in una regione strategica come la Siria?<br />
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Non c'è pericolo: il lavoro sporco lo lasceranno fare ad Erdogan, fingeranno contrizione di fronte all'opinione pubblica per i crimini che si stanno attuando contro la popolazione curda, dopo aver foraggiato di sovvenzioni e armi il sultano islamico con il pretesto che altrimenti ci avrebbe inondati con milioni di profughi, argomento che fa molta presa sulla gente comune. Dopo tutto, anche l'Arabia Saudita è stata rifornita di armamenti allo scopo di compiere stragi nello Yemen, senza bisogno di migranti con cui minacciare l'Europa. A tempo debito si sfileranno dal fianco la spina di un popolo che in poco tempo è riuscito a conquistare un modello di civiltà che mette in luce la nostra ignavia e ce ne fa provare vergogna. Ma l'opinione pubblica occidentale non si perde in sottigliezze, possono stare tranquilli, e continuare i loro affari appoggiati da giornalisti-zerbini e politici di strada, senza scrupoli e che non hanno niente da perdere.<br />
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E in mezzo a tutta questa bolgia di pattume umano che vampirizza popolazioni e ambiente a vantaggio dei propri interessi privati, loro, i Curdi, da popolo dignitoso, libero e fiero, hanno realizzato in mezzo al nulla quello che noi, in Europa, con tutti i nostri pensatori, il nostro apporto culturale, filosofico, ideologico...avremmo dovuto realizzare da molte generazioni, mentre invece siamo ancora qui, immersi in una barbarie lunga ormai più di due secoli, che ha generato milioni e milioni di morti in nome del profitto, e ci alziamo la mattina come se il mondo finisse sulla soglia di casa nostra. <br />
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Penso che a chiunque abbia un po' di acume non sfugga la stretta alleanza fra religione islamica e regime liberal-capitalista: in realtà nessun governo occidentale (al servizio non dei popoli, ma dei grandi magnati dell'industria e della finanza) si sognerebbe mai di sconfiggere le mire islamiste della Turchia, o dell'I.S.I.S o dell'Arabia Saudita (essendo di quest'ultima, peraltro, irrinunciabili alleati), tant'è che ora si è arrivati al punto di ottenere una potenza islamista di matrice terroristica (la Turchia) all'interno dell'Alleanza Atlantica, nello stesso esercito della N.A.T O. Alla fine, vedrete che Islam e capitalismo formeranno un monolite. Per fare un esempio, pensate davvero che la mafia, dopo 150 anni, sia stata un'organizzazione talmente potente da non poter essere sconfitta da nessuno in un secolo e mezzo? La stessa logica vale per il terrorismo islamico e per l'estremismo religioso, che si perpetuerà fintanto che sopravviverà il regime globale che di esso si serve per le sue strategie geo-politiche e le sue mire economiche. <br />
<br />
L'obiettivo del sultano turco, del club finanziario europeo e di tutto l'asse capitalistico occidentale non è soltanto la distruzione di un popolo, ma di ciò che rappresenta, della speranza di un Confederalismo democratico che fungerebbe da esempio non solo nell'ambito di quei territori, ma a livello universale. L'emancipazione degli individui non può essere tollerata se non è funzionale alla strumentalizzazione del mercato; una vera libertà, una responsabilizzazione autentica dei popoli e degli individui può avvenire solo con l'avvento del socialismo, ed è quest'ultima tappa che spaventa coloro che soprintendono le azioni di Erdogan e di ogni altro simile personaggio, che considerato fuori dal suo contesto è un mero nulla. Se non capiamo queste logiche che anche un bambino ci potrebbe spiegare, rischiamo di fare la figura dello spettatore idiota che assale il burattino coprendolo di insulti, mentre il burattinaio se la ride alle sue spalle. Erdogan non esiste, come non esiste Bolsonaro in Brasile, come non è esistito Franco in Spagna, come non sono esistiti Hitler e Mussolini: sono strumenti intercambiabili delle strategie di sopravvivenza di un sistema, e quello sì esiste, e pervade ogni cosa, dalla quotidianità alle tragedie internazionali.<br />
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FOTO: una classe scolastica curda nella regione siriana del Rojava.<br />
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La lezione che i Curdi hanno dato all'Occidente sferra un duro colpo alle putrescenti fondamenta dei vecchi regimi morenti, in ogni parte del mondo. L'esempio dei Curdi ci comunica che la civiltà non è qualcosa di compiuto che dev'essere difeso; la civiltà non è nè a Oriente nè ad Occidente: è un'opera in corso, lungi ancora dall'essere realizzata, le cui prime scintille possono nascere in qualsiasi luogo perchè intrinseche alla realizzazione della stessa umanità. <br />
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Il presente brano da un discorso di ABDULLAH OCALAN delinea i presupposti fondamentali per la responsabilizzazione dei popoli e degli individui ed il passaggio all'età adulta dell'umanità:<br />
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“Il diritto all'autodeterminazione dei popoli include il diritto a uno stato proprio. Tuttavia, la fondazione di uno stato non aumenta la libertà di un popolo. Il sistema delle Nazioni Unite basato sugli stati-nazione è rimasto inefficiente. Nel frattempo, gli stati-nazione sono diventati seri ostacoli per qualsiasi sviluppo sociale. Il confederalismo democratico è un paradigma sociale non statale. Non è controllato da uno stato. Allo stesso tempo, il confederalismo democratico è il modello organizzativo culturale di una nazione democratica. Il confederalismo democratico si basa sulla partecipazione di base. I suoi processi decisionali sono delle comunità. I livelli superiori servono solo al coordinamento e all'attuazione della volontà delle comunità che inviano i loro delegati alle assemblee generali. Per un breve lasso di tempo sono sia il portavoce che l'istituzione esecutiva. Tuttavia, il potere di base della decisione spetta alle istituzioni di base locali. " (Abdullah Öcalan)<br />
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Alessia Birri<br />
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KOBANE- "Così, una piccola porzione di terra diventa la diretta negazione del sistema capitalista globale":<br />
<a href="https://www.popoffquotidiano.it/2015/01/29/kobane-la-resistenza-a-capitalismo-e-scontro-di-civilta/">https://www.popoffquotidiano.it/2015/01/29/kobane-la-resistenza-a-capitalismo-e-scontro-di-civilta/</a><br />
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COME SI PERMETTE UN POSSIBILE MASSACRO? - Articolo di Simone Zoppellaro.<br />
"Se non vinciamo questa sfida, mettendo in atto questa rivoluzione che deve avere luogo in primo luogo nelle nostre coscienze, non avremo compiuto nessun passo avanti nella storia, anche circondandoci delle tecnologie più moderne e avanzate...":<br />
<a href="https://it.gariwo.net/editoriali/come-si-permette-un-possibile-massacro-21240.html?fbclid=IwAR3XsDSak6-obXrTt_cgh9LJEawYIQ69jagY_Fj5c8LtiuATVHncu6p1CyU">https://it.gariwo.net/editoriali/come-si-permette-un-possibile-massacro-21240.html?fbclid=IwAR3XsDSak6-obXrTt_cgh9LJEawYIQ69jagY_Fj5c8LtiuATVHncu6p1CyU</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-77349961930704398352019-09-24T03:37:00.001-07:002019-09-24T03:38:15.082-07:00L'Amazzonia e i crimini del capitalismo globale<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBFD7ZOMYvHarD72naqFjCH4zx9Nd7-xlN0lIMDx5nVhN7MvPd9rbKfWlUadHWQ-o13hXf4i1CKZOYASnMAIVhTGIGWIZSI3E39kXSg0Dv2quemah050DhlmSs8vgR8tdtKuSd3f1NNzf-/s1600/amazzonia-bambino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="431" data-original-width="772" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBFD7ZOMYvHarD72naqFjCH4zx9Nd7-xlN0lIMDx5nVhN7MvPd9rbKfWlUadHWQ-o13hXf4i1CKZOYASnMAIVhTGIGWIZSI3E39kXSg0Dv2quemah050DhlmSs8vgR8tdtKuSd3f1NNzf-/s320/amazzonia-bambino.jpg" width="320" /></a></div>
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Insorgere per le conseguenze perdendo di vista la causa dei crimini contro il nostro ambiente e contro l'umanità che si sono succeduti non solo in Amazzonia ma, analogamente, in ogni parte del mondo denota ipocrisia, ignoranza o, tutt'al più, stupidità, quando la causa di ogni attuale rovina e regresso culturale e sociale è sotto gli occhi di tutti ed è soltanto una: il capitalismo nella sua forma terminale e ultra-liberista. Sarebbe superfluo ripetere i soliti argomenti ovvi e lampanti ad ogni mente sana su come questo sistema abbia il suo fondamento nel parassitismo dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sul suo stesso ambiente vitale.<br />
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Mai come in quest'epoca potremo dimostrare se saremo degni di sopravvivere o se dovremo soccombere miseramente nelle spire di un sistema sorretto dalla componente parassitaria, inutile e malata dell'umanità, costituita da tipi umani inferiori, magnati e loro servi politici, che vive sulle spalle di popolazioni inebetite e private di ogni pensiero critico, come ratti in dispensa che continuiamo a nutrire. Nel capitalismo affonda le radici ogni tipo di criminalità organizzata, dalla mafia al terrorismo, usati al bisogno dallo stesso sistema simulandone poi il contrasto allo scopo di confondere l'opinione pubblica.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjprxVKtGNgQXO9y0J1llpPrwV5I2TqL4Zq_p6FNtikRbsI5fsVWbRf9FrBSGDesD4l9HYst5qp4FDPV2RpoPee6rBVCLDhFnlTL3O60CdlTH07FL3S5R0tGIcH2Tco-0L-Wsh09lwKLObr/s1600/slogan.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjprxVKtGNgQXO9y0J1llpPrwV5I2TqL4Zq_p6FNtikRbsI5fsVWbRf9FrBSGDesD4l9HYst5qp4FDPV2RpoPee6rBVCLDhFnlTL3O60CdlTH07FL3S5R0tGIcH2Tco-0L-Wsh09lwKLObr/s320/slogan.jpg" width="240" /></a></div>
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Il mondo non finirà, c'è uno scopo nell'intera esistenza, un obiettivo profondo imprescindibile, ma questo non esonera ognuno dalla responsabilità nei confronti di sè stesso e, dunque, dell'estensione del suo stesso essere: l'ambiente di cui è parte. Se perdessimo gli apporti vitali delle foreste ovviamente saremmo destinati a perire assieme al neoplasma che abbiamo nutrito con la nostra stupidità; se perdessimo la bellezza e la biodiversità dei luoghi più vitali della Terra inscindibili dalla nostra stessa essenza, la nostra esistenza si perderebbe in un automatismo senza senso: non avremo più radici, non varrebbe la pena di esistere perchè avremmo annullato noi stessi.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbboCfyriWZORGKkoHFd1v5c52WK9o_OLzs3ZoCqIWulTzISaUlkiAgiSDFMhxU5wEnM0SHX6tQU5z8DKue7XoG-DqzkfsFTcq79YNT_80HfGlLlmGajPQkzLulj7iNegRZK8jtrCL3WMI/s1600/Amazon+protest+on+August+25.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="640" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbboCfyriWZORGKkoHFd1v5c52WK9o_OLzs3ZoCqIWulTzISaUlkiAgiSDFMhxU5wEnM0SHX6tQU5z8DKue7XoG-DqzkfsFTcq79YNT_80HfGlLlmGajPQkzLulj7iNegRZK8jtrCL3WMI/s320/Amazon+protest+on+August+25.jpg" width="213" /></a></div>
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Allo stesso modo se perdessimo la testimonianza della nostra spiritualità ancestrale, della quale le popolazioni indigene amazzoniche sono fra i più importanti custodi, avremmo perso la bussola del futuro e il nostro stesso perno vitale, perchè sarà grazie ai pochi testimoni di questa consapevolezza che l'equilibrio si rinnoverà, coinvolgendo le generazioni future di tutto il pianeta. Nei loro confronti avremo sempre un debito inestinguibile, perchè essi hanno resistito non solo per difendere il valore vitale e spirituale della foresta contro l'aberrazione del profitto, ma per la nostra anima, la nostra salute mentale e il nostro futuro.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS8Wp3Z2a8byQcNbjMDWbLwKUuPLZ72XuL9eTyLXgWCshtKEc5VZw9X1jSJ_Hm5vi_1vlYeXfqROkmsHDMZfYBZpPy4WEC7ouILba4gv887DmQp8ijph5hw8iVa9UkOhrgJPR_jrgFAggG/s1600/d806e2e0-b3a0-11e9-bdbd-2aa80847e549.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS8Wp3Z2a8byQcNbjMDWbLwKUuPLZ72XuL9eTyLXgWCshtKEc5VZw9X1jSJ_Hm5vi_1vlYeXfqROkmsHDMZfYBZpPy4WEC7ouILba4gv887DmQp8ijph5hw8iVa9UkOhrgJPR_jrgFAggG/s320/d806e2e0-b3a0-11e9-bdbd-2aa80847e549.jpg" width="320" /></a></div>
Foto: bambini piantano alberi in Etiopia. Il record del Paese Africano per l'iniziativa "Green Legacy" in cui, in un solo giorno, sono stati piantati 300 milioni di alberi. Leggi:<br />
<a href="https://www.repubblica.it/ambiente/2019/07/30/news/in_etiopia_piantati_piu_di_350_milioni_di_alberi_in_un_giorno-232385269/">https://www.repubblica.it/ambiente/2019/07/30/news/in_etiopia_piantati_piu_di_350_milioni_di_alberi_in_un_giorno-232385269/</a><br />
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L'unico rimedio contro quest'aberrazione è uno solo, a senso unico, il più ovvio ed essenziale: l'abbattimento del capitalismo, dell'interesse privato, e la globalizzazione socialista, quella vera, nel solco della Comune di Parigi (1871), all'insegna del benessere collettivo e dell'interesse di tutte le popolazioni del mondo. Qualcosa è andato storto duecento anni fa, dopo la Rivoluzione Francese, qualcuno ne ha usurpato gli ideali e i simboli a vantaggio di pochi interessi privati: riannodiamo il filo spezzato della storia e rimuoviamone una delle sue più tragiche e fatali deviazioni: l'anomalia del capitalismo.<br />
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Alessia Birri <br />
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Articoli correlati:<br />
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Per un nuovo socialismo globale:<br />
<a href="https://www.liberopensiero.eu/23/09/2019/attualita/ambiente/ecosocialismo/">https://www.liberopensiero.eu/23/09/2019/attualita/ambiente/ecosocialismo/</a><br />
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Il capitalismo che distruggerà noi e il pianeta - Durango Edizioni:<br />
<a href="https://www.durangoedizioni.it/capitalismo-che-distruggera-pianeta/">https://www.durangoedizioni.it/capitalismo-che-distruggera-pianeta/</a><br />
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Appello internazionale per l'Amazzonia "Territorio: nostro corpo, nostro spirito":<br />
<a href="http://www.euronomade.info/?p=12435">http://www.euronomade.info/?p=12435</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-29686656453222799262019-05-02T04:11:00.000-07:002019-05-02T05:19:59.420-07:00 LA DANZA DELLO SCIAMANO DI GEISSENKLOSTERLE<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXcxEQ8-CbcuUVWOlGEOuDG329aeBr9TG5EAKHgQP2UQAyZ6zJVqGhno3mKnuSEGZ6VEK6qOUpDzoQC_ghp8SYa5rk0wJVlnQ2ZBmoGGZAQ8zdGvmHWOT_bmQJVUo-ZAfZ7BKQcwu0zzUU/s1600/img_3248adorant.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="878" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXcxEQ8-CbcuUVWOlGEOuDG329aeBr9TG5EAKHgQP2UQAyZ6zJVqGhno3mKnuSEGZ6VEK6qOUpDzoQC_ghp8SYa5rk0wJVlnQ2ZBmoGGZAQ8zdGvmHWOT_bmQJVUo-ZAfZ7BKQcwu0zzUU/s320/img_3248adorant.jpg" width="175" /></a></div>
FOTO 1: la placchetta d'avorio di mammuth dalla caverna di GEISSENKLOSTERLE (Germania, Alpi Sveve), risalente a 40.000 anni fa. Misure 3,8 cm. x 1,4 cm.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHyjLnN7WxrXT5DSvNuwBrF4Xmu6lxpYUcYT-mkcak0oulgmHLEsvjfhN5UrLdfiGt5ddVc8Ln2_Bz1yR2DoSO8GOCe4ilamukoJvFX0isf8QognT-UfARPIqooHZ8GkjVzNYMqk5leK8y/s1600/20120527-015555.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="336" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHyjLnN7WxrXT5DSvNuwBrF4Xmu6lxpYUcYT-mkcak0oulgmHLEsvjfhN5UrLdfiGt5ddVc8Ln2_Bz1yR2DoSO8GOCe4ilamukoJvFX0isf8QognT-UfARPIqooHZ8GkjVzNYMqk5leK8y/s320/20120527-015555.jpg" width="285" /></a></div>
FOTO 2: la placchetta d'avorio di mammuth della caverna di GEISSENKLOSTERLE (Germania) vista da ambo i lati.<br />
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Il manufatto in avorio di mammuth scoperto nel 1979 presso la grotta di Geißenklösterle (o Geissenklösterle) nella VALLE di ACH, sulle ALPI SVEVE, nel sud della GERMANIA, viene interpretato dalla maggior parte degli studiosi come uno Sciamano danzante, conosciuto anche come "l'Adorante". La placchetta misura 3,8 cm. x 1,4 cm. (spessore 4 mm.) e risale a circa 40.000 anni fa. La grotta di GEISSENKLOSTERLE fu esplorata per la prima volta nel 1963, ed il presente manufatto venne alla luce in un ricco contesto di reperti, relativi anche ad epoche lontanissime fra loro, poichè il luogo fu occupato da 50.000 fino a 10.000 anni fa; all'interno di questa grotta venne anche scoperto il famoso FLAUTO ricavato da un fragile osso cavo d'uccello, fra i più antichi strumenti musicali al mondo, risalente a circa 43.000 anni fa; all'elenco si aggiungono utensili di pietra, manufatti ricavati da palchi, ossa e avorio. GEISSENKLOSTERLE è compresa nel complesso di grotte che costituivano insediamenti preistorici del Baden-Württemberg, del quale fanno parte le grotte VOGELHERD, HOLE FELS, HOHLENSTEIN STADEL, GROSSE GROTTE, BRILLENHOHLE. Il primo archeologo che esaminò il sito di GEISSENKLOSTERLE fu EBERHARD WAGNER, nel 1973; seguirono JOACHIM HAHN e NICHOLAS CONARD. <br />
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La placchetta della grotta di GEISSENKLOSTERLE è decorata su entrambi i lati: da un lato compare la figura di quello che può essere considerato un UOMO-UCCELLO, da ricollegare ad una tradizione simbolica primordiale; una delle più famose immagini paleolitiche di questo genere è l'Uomo-Uccello della "Scena del pozzo" della caverna di LASCAUX (datato 17.000 anni fa); il lato opposto è inciso con una serie di punti che vengono interpretati come una MAPPA STELLARE della Costellazione di ORIONE. Questa interpretazione è espressa in particolar modo dall'archeoastronomo MICHAEL RAPPENGLUECK (56 anni), dell'Università di Monaco, già autore di numerose opere sul significato delle raffigurazioni dell'arte paleolitica europea, soprattutto riguardo la caverna di Lascaux (Francia). RAPPENGLUECK considera questo manufatto come un "calendario gestatorio", creato per poter stabilire quando una donna avrebbe partorito, in relazione alla COSTELLAZIONE DI ORIONE. La figura del TERIANTROPO inciso sulla placchetta coinciderebbe con l'iconografia mitologica del CACCIATORE ORIONE, la cintura del quale viene descritta da tre stelle allineate.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRqMMsBbn0iWAai3vfGwYZ54yQ-bqqySuolKPG372yOEqiTLnq3hMpb00jifb7PYJrqxEs4Ltgab6Xc7-56icgBO3Z5Bd5nDNQ28i0ZrLVOLNIi4NbhX1UWgxSEnaSRNeXXB9Kc_L_fE2N/s1600/Blaubeuren_Weiler_Gei%25C3%259Fenkloesterle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="900" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRqMMsBbn0iWAai3vfGwYZ54yQ-bqqySuolKPG372yOEqiTLnq3hMpb00jifb7PYJrqxEs4Ltgab6Xc7-56icgBO3Z5Bd5nDNQ28i0ZrLVOLNIi4NbhX1UWgxSEnaSRNeXXB9Kc_L_fE2N/s320/Blaubeuren_Weiler_Gei%25C3%259Fenkloesterle.jpg" width="320" /></a></div>
FOTO 3: scenario naturale nei pressi della caverna di GEISSENKLOSTERLE (Germania, Alpi Sveve)<br />
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La Costellazione di ORIONE è stata la prima formazione stellare osservata e mappata dall'uomo, ed il mito della CACCIA COSMICA, ereditato da tradizioni iniziatiche e leggende d'epoca storica, è da considerare di origine primordiale. Come viene descritto dal Prof.RAPPENGLUECK riguardo le raffigurazioni della SCENA DEL POZZO della caverna di LASCAUX (risalenti a circa 17.000 anni fa), l'uccisione del bisonte da parte dell'UOMO-UCCELLO corrisponderebbe all'uccisione del TORO come tradizione ereditata in epoca storica, dall'ANTICO EGITTO al CULTO MITRAICO, dove il CACCIATORE (che viene raffigurato come uccello per simboleggiare il suo potere di elevazione e viaggio attraverso i mondi alternativi), al centro della scena, impersona lo SCIAMANO come asse portante del mondo e fulcro delle energie rigeneratrici dell'universo; ed è qui che la rappresentazione dell'uccisione del bisonte nella scena di LASCAUX coincide con il sacrificio del TORO che viene ucciso dal dio MITRA e che, a livello astronomico, rappresenta la soppressione della vecchia ERA COSMICA e l'inizio di un nuovo ciclo, nel contesto di una visione perfettamente integrativa dell'Universo, secondo la quale eventi astronomici, psiche umana ed energie terrestri sono vincolate da un'inscindibile interrelazione.<br />
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FOTO 4: la "SCENA DEL POZZO DELL'UOMO MORTO" della caverna di LASCAUX, risalente a 17.000 anni fa, considerata come mappa stellare dagli studi dell'archeostronomia.<br />
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FOTO 5: la "Scena del pozzo" della caverna di Lascaux (datazione: 17.000 anni) come mappa astronomica.<br />
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Il Prof.RAPPENGLUECK ha interpretato 86 delle incisioni presenti sulla placchetta come relative ad un periodo temporale che viene sottratto ad un anno rispetto alla durata della gestazione e, parallelamente, al numero di notti in cui BETELGEUSE (la stella più brillante della COSTELLAZIONE DI ORIONE) rimane visibile in cielo. Da qui il legame fra il concetto di fertilità e il CACCIATORE CELESTE, che da decine di migliaia di anni è considerato come traduzione astronomica dello spirito dello Sciamano dominatore e conoscitore delle energie cosmiche, fertilizzatore (da qui l'erezione del teriantropo della scena cosmica di Lascaux) e fulcro della comunità umana così come spirito costruttore dell'intero universo. Dobbiamo ricordare che la figura dello stesso Re, in epoca storica, non è stata altro che una traduzione gerarchica della funzione dello Sciamano come reggitore del mondo, dell'equilibrio e garante del "divenire" universale. La costellazione di ORIONE, nell'ANTICO EGITTO, veniva identificata con lo spirito del Faraone, così come in epoca Paleolitica era correlata allo Sciamano. Le tre PIRAMIDI DI GIZA, ad esempio, riproducono in terra la costellazione di ORIONE, come molti altri complessi monumentali nel mondo, allo stesso modo in cui la caverna preistorica veniva concepita dagli artisti iniziati come traduzione sotterranea della volta celeste, luogo in cui le energie cosmiche venivano assorbite e trasformate, e Tempio sacro dove avvenivano potenti rituali esoterici.<br />
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FOTO 6: la Costellazione di ORIONE.<br />
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Il personaggio raffigurato sulla placchetta è evidentemente un teriantropo, e precisamente un UOMO-UCCELLO, motivo che si è ripetuto in epoca Neolitica e, in seguito, nell'iconografia di tutte le divinità alate d'epoca storica, fino alle immagini angeliche moderne. L'UOMO-UCCELLO corrisponde alla visione dello spirito dello Sciamano che, come un uccello, si riesce ad innalzare verso l'infinito per raggiungere il cuore della Galassia, dal quale si originano le energie e le dinamiche universali, con le quali egli è identificato, come possiamo leggere da un'estratto di un intervento del Prof. MICHAEL RAPPENGLUECK tenuto al XVI Convegno della Valcamonica (24-20 Settembre 1998): <br />
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"Gli attributi dei costumi sciamanici, ben noti da molti studi di ricerca, aiutano a comprendere il comportamento degli uccelli. L'uomo-uccello potrebbe essere inteso come uno Sciamano che si innalza fino alle stelle circumpolari e viaggia tra i mondi lungo la Via Lattea, che è concepita come un percorso di uccelli, spiriti e cacciatori celesti fino alla Stella Polare. Dalla testa ai piedi, la figura dell'uomo-uccello personifica diversi attributi di uno Sciamano in estasi, che si trasforma in un uccello. Molti popoli in Asia, America ed Europa paragonano gli Sciamani agli uccelli migratori, perché riconoscono in loro le guide vigorose, responsabili, sensibili e rassicuranti. Aiutano la tribù a trovare la sua strada nello spazio e nel tempo. I poteri della mente piegano le ali agli Sciamani. Perciò possono trasformarsi in creature miste, che volano nel cielo come un uccello e camminano sul terreno come un essere umano. Spesso queste chimere si presentano sotto forma di un airone, una gru o una cicogna. Come le stelle attorno alla stella polare, gli esseri umani ruotano attorno al centro dell'energia creativa, rappresentata da uno Sciamano. Perciò la Stella Polare e l'area vicina al punto polare del cielo erano molto importanti e riveriti....Una leggenda dei Nativi del Nord America racconta un mito sul viaggio estatico di uno Sciamano primordiale attraverso lo spazio e il tempo. Si trasforma in un uccello migratore, un cigno, perché questo è l'unico animale che può raggiungere l'area suprema nel cielo. Lo Sciamano, un giovane ragazzo, allarga le braccia come ali e allunga il suo corpo assumendo la forma di una croce e vola su. Trova il percorso verso il centro interiore del cielo, la Via Lattea e l'asse polare". (Michael Rappenglueck)<br />
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Ricordiamo per questo il più antico simbolo a forma di croce presente sulle pareti della caverna di CHAUVET (Francia, Vallon-Pont-d'Arc), risalente a 36.000 anni fa e identificato come una descrizione dei solstizi e degli equinozi, la quale potrebbe essere integrata alla posizione dello Sciamano nella sua trasformazione aviforme. <br />
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Alessia Birri<br />
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ARTICOLI CORRELATI E FONTI:<br />
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MICHAEL RAPPENGLUECK - LA PIU' ANTICA MAPPA STELLARE CONOSCIUTA:<br />
<a href="https://www.fantascienza.com/argomenti/michael-rappenglueck">https://www.fantascienza.com/argomenti/michael-rappenglueck</a><br />
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IS THE ACH VALLEY TUSK FRAGMENT AN ANCIENT STAR MAP?:<br />
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<a href="http://www.astronomytrek.com/is-the-ach-valley-tusk-fragment-an-ancient-star-map/">http://www.astronomytrek.com/is-the-ach-valley-tusk-fragment-an-ancient-star-map/</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-68920031030211113942019-04-27T06:20:00.001-07:002019-04-27T06:36:15.051-07:00LA STATUETTA SNODABILE DELLO SCIAMANO DI BRNO<br />
La straordinaria tomba paleolitica dell'UOMO DI BRNO (città capitale della Regione MORAVIA, nella Repubblica Ceca) fu scoperta casualmente nel 1891, ed esaminata dal geologo e paleontologo ALEKSANDER MAKOVSKY (1833-1908), rettore dell'Università tecnica tedesca di BRNO. La tomba risale a circa 25.000 anni fa, si trova sul più basso livello di erosione del fiume SVITAVA ed appartiene alla cosiddetta cultura PAVLOVIANA, presente dalla MORAVIA, al nord dell'AUSTRIA e al sud della POLONIA da 29.000 a 25.000 anni fa; questo nome deriva dal villaggio di PAVLOV, sempre in MORAVIA, presso il quale è stato scoperto un importante sito paleolitico comprendente numerosi manufatti e reperti. Lo scheletro di un uomo ricoperto di ocra rossa era situato nella tomba assieme a molte altre ossa che formavano oggetti ornamentali, denti di cavallo, un disco di pietra (come quelli presenti anche in epoca Neolitica), oltre 600 specie di conchiglie, dischi di mammuth e, in particolare, una scultura maschile.<br />
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FOTO 1: la cosiddetta "marionetta" dalla tomba dello Sciamano di Brno (Moravia, Repubblica Ceca), alta 20 cm., in avorio di mammuth e con le articolazioni snodabili. Datazione: 25.000 anni.<br />
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FOTO 2: un'altra immagine della statuetta di Brno che ritrae una rara figura umana maschile non-teriantropica d'epoca Paleolitica, risalente a 25.000 anni fa.<br />
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La scultura, della quale purtroppo rimangono solo tre pezzi (la testa, il busto e un braccio), è alta 20 cm. ed è in avorio di mammuth. La statuetta è stata concepita come un burattino snodabile, con testa, gambe e braccia che potevano essere posizionate a piacimento. Questo ci ricorda quanto fosse importante per l'artista preistorico la riproduzione dell'idea del movimento, per questo possiamo prendere ad esempio gli animali a 8 zampe ritratti nella caverna di Chauvet e in molti altri siti distanti nel tempo anche decine di migliaia di anni. Il manufatto, che ritrae una rara figura maschile non teriantropica, era stato ricoperto d'ocra rossa, come il corpo dell'uomo nella sepoltura. Possiamo dedurre che quest'immagine avesse la stessa funzione degli USHABTI delle tombe egizie (statuette che contenevano l'anima dello stesso defunto oppure dei servitori pronti a rispondere alla chiamata); ad esempio, la famosa statua lignea del KA di AUIBRA HOR (un faraone della XIII Dinastia) che ritrae il Re defunto nella sua essenzialità, completamente privo di ornamenti superflui. Il KA, nella tradizione egizia, era la componente animica del defunto, legata al mondo fisico e ai ricordi terreni, diversa perciò dal BA, che corrispondeva alla parte divina, spirituale e impersonale, e la statua aveva la funzione di "trattenere" le qualità individuali in attesa di una nuova nascita.<br />
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FOTO 3: disegno che riproduce gli elementi mobili della statuetta di Brno. Datazione: 25.000 anni.<br />
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FOTO 4: la statua lignea del Ka del Faraone Auibra Hor, della XIII Dinastia (circa 1777 a.C.); altezza 135 cm., escludendo i segni del Ka (anima individuale) che si innalzano dal capo e il piedistallo. La tradizione egizia di riprodurre l'immagine animica del Faraone deriva forse da un antichissimo costume d'epoca ancestrale, testimoniato dalla statuetta dello Sciamano di Brno risalente a 25.000 anni fa. <br />
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FOTO 5: la marionetta di Brno in un opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak (1961), immaginata come riproducente l'aspetto stesso dello Sciamano sepolto nel sito.<br />
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FOTO 6: opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak in cui si immagina l'aspetto dello Sciamano di Brno.<br />
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FOTO 7: la "marionetta" di Brno in una ricostruzione.<br />
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FOTO 8: Alexander Makovsky (1833-1908), rettore dell'Università tecnica tedesca di Brno (Moravia; Repubblica Ceca), che si occupò dello studio dei reperti della tomba dello Sciamano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcEbbcTkmFxW9Gg-ajq95OZZr7eza3c8TwiI8m1U_d3crBZhPzPq6TosztRNJfFnYfD-l06VuTMF9QNmgxJE9rW2ZPJ3Nk86Rua2I7PB95gUE5A7qfDDBjCbvudtxjldukMLW33AClTetO/s1600/Shaman_of_Brno%252C_Gravettian%252C_Anthropos%252C_Brno%252C_187989.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcEbbcTkmFxW9Gg-ajq95OZZr7eza3c8TwiI8m1U_d3crBZhPzPq6TosztRNJfFnYfD-l06VuTMF9QNmgxJE9rW2ZPJ3Nk86Rua2I7PB95gUE5A7qfDDBjCbvudtxjldukMLW33AClTetO/s320/Shaman_of_Brno%252C_Gravettian%252C_Anthropos%252C_Brno%252C_187989.jpg" width="213" /></a></div>
FOTO 9: i reperti della tomba dello Sciamano di Brno al <span class="st">Pavilion/MoravianMuseum di Brno (Czech Republic); presenti: il cranio, in basso a sinistra; la scapola di mammuth, le rondelle di pietra, l'anello d'ardesia e un frammento di una bacchetta del tamburo.</span><br />
<span class="st"><br /></span>
<span class="st"></span>LA SUA STORIA<br />
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L'uomo di BRNO, sepolto assieme al suo ricco corredo, dalle analisi effettuate sui frammenti del suo scheletro non ebbe un'esistenza facile: sulle sue ossa sono state rilevate tracce di una grave infiammazione del periostio: membrana fibrosa che avvolge le ossa densa di tessuto connettivo; l'uomo deve aver sofferto di questa malattia fin dall'età di 10 anni; questa malattia provoca dolori insopportabili alle mani e alle gambe, e questa condizione gli ha certamente permesso di mettere alla prova la sua sopportazione, di crescere e divenire adulto costruendo un carattere forte, in grado di affrontare qualsiasi altra sofferenza e immune alle paure che affliggono comunemente gli uomini. Perciò l'UOMO DI BRNO è stato riconosciuto dagli studiosi come uno SCIAMANO, ovvero uno che ha attraversato molte prove, dolori e smarrimenti prima di raggiungere l'illuminazione e la chiaroveggenza.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPVQOpVhzjjwwuWGWzNZ970MLpHuESHk0O3rOlVDp8W7gzhFF0Gjk1OEFuaToRHTtJ6iXV1u6no_gwJ-oa8tDplK2XhB0rc6l8D8uqY90IrlsQg20ItFfRCPVbPWAbUUpv6cSVUCzH2Ogl/s1600/brno-burial.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1159" data-original-width="755" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPVQOpVhzjjwwuWGWzNZ970MLpHuESHk0O3rOlVDp8W7gzhFF0Gjk1OEFuaToRHTtJ6iXV1u6no_gwJ-oa8tDplK2XhB0rc6l8D8uqY90IrlsQg20ItFfRCPVbPWAbUUpv6cSVUCzH2Ogl/s320/brno-burial.jpg" width="208" /></a></div>
FOTO 10: com'era posizionato il corpo dello Sciamano nella tomba di Brno, assieme al suo ricco corredo. Da un opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak (1961)<br />
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IL CORREDO<br />
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Il capo dell'UOMO DI BRNO era coperto da un cappuccio decorato con più di 600 conchiglie della specie "Dentenseum badense". Dopo la sua morte, i conoscenti spezzarono le bacchette del suo tamburo ed esse furono poste nella tomba assieme alle altre cose che facevano parte dei rituali sciamanici. Presso molti popoli nativi questo costume è sopravvissuto fino ad oggi. I suoi abiti, di cui non è rimasta traccia perchè costituiti da materiale organico, dovevano consistere in pantaloni di pelle finemente cuciti (gli aghi di osso ritrovati nei siti paleolitici sono estremamente raffinati) e di pelle dovevano essere anche gli altri elementi: calzature e giacca. Molti oggetti rotondi e piatti, di pietra, interpretati come vulve stilizzate, sono stati ritrovati nella tomba, assieme ad altri manufatti dalle funzioni magiche. Fra le altre cose, un anello di ardesia di 10 cm. e 40 mm. di diametro, che fu diviso in due pezzi intenzionalmente già all'epoca. L'anello veniva probabilmente applicato sugli abiti dello Sciamano, ed era un tipico ornamento iniziatico. Sul suo capo, inoltre, era posizionata una scapola di mammuth.<br />
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FOTO 11: l'anello di ardesia di 10 cm. e 40 mm. di diametro, dalla tomba dello Sciamano di Brno. Datazione: 25.000 anni fa. Anelli come questi facevano parte di un antichissima tradizione, che si è protratta dal Paleolitico al Neolitico; un anello simile è stato ritrovato a Gobekli Tepe (13.000 anni fa) e uno sempre dello stesso materiale (ardesia) presso il villaggio neolitico di Sammardenchia, in Friuli (risalente a 8.000 anni fa circa).<br />
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FOTO 12: l'anello d'ardesia dal villaggio neolitico di Sammardenchia (Friuli) assieme ad altri reperti, erroneamente considerato come un bracciale, ma probabile oggetto da applicare ai costumi, come segno di distinzione e di iniziazione sciamanica, secondo una tradizione che si è protratta per decine di migliaia di anni, dal Paleolitico al Neolitico.<br />
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FOTO 13: il grande anello di pietra del Tempio paleolitico di Gobekli Tepe (risalente a 13.000 anni fa). Le misure sono riportate in foto.<br />
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FOTO 14: schema delle rondelle d'osso e di pietra che facevano parte del corredo dello Sciamano di Brno. Le misure sono riprodotte nella foto.<br />
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FOTO 15: conchiglie della specie Dentalium Badense facenti parte del corredo della tomba dello Sciamo di Brno (risalente a 25.000 anni fa)<br />
<br />
L'ASPETTO FISICO<br />
<br />
Lo SCIAMANO DI BRNO doveva avere circa 50 anni, una corporatura forte, arcate sopraccigliari piuttosto sporgenti ed un volto dalla forma allungata. Il cranio ha conformazione fortemente dolicocefala. I frammenti dello scheletro indicano una corporatura possente, con forti inserzioni muscolari.<br />
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FOTO 16: prospettive del cranio dello Sciamano di Brno.<br />
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FOTO 17: la calotta cranica dolicocefala dell'uomo di Brno.<br />
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FOTO 18: frammento fossile di mascella dell'uomo di Brno.<br />
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Alessia Birri <br />
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FONTI E ARTICOLI CORRELATI:<br />
<br />
THE BURIAL OF A SHAMAN:<br />
<a href="https://www.donsmaps.com/brnoburial.html">https://www.donsmaps.com/brnoburial.html</a><br />
<br />
THE BRNO II UPPER PALEOLITHIC BURIAL:<br />
<a href="https://openaccess.leidenuniv.nl/bitstream/handle/1887/33765/11.pdf?sequence=21">https://openaccess.leidenuniv.nl/bitstream/handle/1887/33765/11.pdf?sequence=21</a><br />
<br />
USHABTY-WIKIPEDIA:<br />
<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Ushabti">https://it.wikipedia.org/wiki/Ushabti</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-74441655757182857412019-04-22T10:08:00.002-07:002019-04-23T02:36:27.592-07:00IL CALENDARIO LUNARE PALEOLITICO E IL SIMBOLISMO DELLA SPIRALE<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0fa-iv0I7RUXvTcoi5tTzsLc5ILvmrT5pXtJMgr8NhunDKf4zjwJJ_ASTMp9omRjM2ov-O2DnWGFWjpG7FXUOFKOJ9t3zx8SJbnR5855ZSs6Yi5uvTJyAYd9YTOrParZthbSej8PExNo4/s1600/blog-malta-spirals1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1291" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0fa-iv0I7RUXvTcoi5tTzsLc5ILvmrT5pXtJMgr8NhunDKf4zjwJJ_ASTMp9omRjM2ov-O2DnWGFWjpG7FXUOFKOJ9t3zx8SJbnR5855ZSs6Yi5uvTJyAYd9YTOrParZthbSej8PExNo4/s320/blog-malta-spirals1.jpg" width="258" /></a></div>
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Il CALENDARIO LUNARE, inciso su avorio di mammuth, proveniente dal sito paleolitico siberiano di MALTA (misure 10,38 cm. x 81 mm.), risalente a 24.000 anni fa, delinea una spirale che si sviluppa dal foro centrale riempiendo interamente il supporto, affiancata da altre spirali minori. Questo manufatto e molti altri dello stesso genere sono oggi comunemente considerati come strumenti per calcolare il tempo e le fasi lunari, e facevano parte del corredo portatile indispensabile al cacciatore preistorico. Ma questi oggetti assumevano anche un valore sciamanico e divinatorio, essendo gli eventi astronomici intimamente connessi alle energie telluriche e agli eventi ciclici che si ripetono nel tempo. "Come sopra, così sotto", "come in cielo, così in terra" non è un principio scoperto nè in epoca storica, nè tantomeno da personaggi a cui fanno riferimento molti culti iniziatici a noi conosciuti; questo principio affonda le radici nella saggezza degli antichi sciamani, risalente a decine di migliaia di anni fa, ed è testimoniato dall'arte paleolitica europea datata 36.000 anni (caverna di Chauvet). Il primo che riuscì ad interpretare correttamente come calendari lunari le placchette ossee e litiche incise con punti e spirali fu ALEXANDER MARSHACK (1918 - 2004), uno specialista del Paleolitico e studioso indipendente. Inizialmente il simbolo universale della SPIRALE doveva essere collegato alle fasi lunari e, parallelamente, alla rappresentazione della ciclicità degli eventi. La SPIRALE simboleggia pertanto la legge cosmica per la quale gli eventi si ripetono ciclicamente, ma sempre con l'aggiunta di un accrescimento, di un progresso della coscienza. Dove il CERCHIO riproduce la chiusura e la ripetizione sempre identica a se stessa nell'aspetto più fondamentale degli eventi, la SPIRALE descrive un movimento infinito, aggiungendo complessità al percorso cognitivo ed integrando costantemente ad esso il recupero dei principi fondamentali ed immutabili della coscienza.<br />
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<br />
FOTO: placca incisa ricavata da avorio di mammuth, dal sito
paleolitico di Malta (Siberia); datazione: 24.000 anni; misure 10, 38
cm. x 81 mm.<br />
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FOTO: esempio di rappresentazione delle fasi lunari.<br />
<br />
Allo stesso tempo, l'incisione a 7 spirali, fra cui una più grande al centro, sul manufatto di MALTA ricavato da una zanna di mammuth, secondo lo storico britannico GEOFFREY ASHE (1923) potrebbe costituire la più antica rappresentazione simbolica del LABIRINTO. A ciò si aggiunge il significato esoterico del numero 7 presente nelle tradizioni sciamaniche dei MONTI ALTAI ancora oggi, legato al raggiungimento della perfezione ed ai poteri occulti. Sul lato opposto sono incisi tre serpenti, che ci ricordano molto quelli presenti presso il Tempio paleolitico di GOBEKLI TEPE (risalente a 12.000 anni fa) e che costituiscono una presenza molto singolare in una raffigurazione dell'Era Glaciale, proveniente dall'emisfero Nord, e quindi da un territorio in cui non avrebbero potuto sopravvivere specie di serpenti. Inoltre, l'iconografia di questi ultimi sembra riprodurre una specie tropicale: il serpente Boa. Seguendo come punto di riferimento le odierne tradizioni sciamaniche siberiane, il numero 3 è legato al concetto fondamentale di REINCARNAZIONE e agli elementi che lo rappresentano: l'ANIMA MADRE, l'ANIMA PADRE, l'ANIMA DELLA REINCARNAZIONE. A questo punto, l'interpretazione di quest'oggetto potrebbe coinvolgere tutte le dimensioni dell'esistenza, senza alcuna separazione fra di esse. Dobbiamo ricordare sempre che in epoca ancestrale non esistevano espressioni artistiche che avessero una mera funzione estetica o utilitaristica, ma tutto trovava la sua convergenza in concetti più profondi ed inclusivi di tutti gli aspetti dell'esistenza.<br />
<br />
Alessia Birri<br />
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ARTICOLI CORRELATI:<br />
<br />
The Spread of Paleolithic Shamanism:<br />
<a href="https://treeofvisions.wordpress.com/page/2/">https://treeofvisions.wordpress.com/page/2/</a><br />
<br />
The Mal'ta - Buret' venuses and culture in Siberia:<br />
<a href="https://www.donsmaps.com/malta.html">https://www.donsmaps.com/malta.html</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-84089780039542737422019-04-11T02:51:00.003-07:002019-04-11T04:07:21.385-07:00MAPPE ASTRONOMICHE NELL'ARTE PALEOLITICAConsideriamo le raffigurazioni dell'arte rupestre paleolitica come mappe astronomiche. Già negli anni '90 la ricercatrice CHANTAL WOLKIEWIEZ avanzò quest'ipotesi, oggi accettata dalla maggior parte degli studiosi, e confermata dalle corrispondenze che sono evidenziate in questo video. Al Solstizio d'inverno di 17.000 anni fa (epoca a cui risalgono le pitture parietali) la luce del Sole percorreva tutta la galleria d'ingresso fino ad illuminare interamente la parete del primo grande antro della CAVERNA DI LASCAUX (Francia, Nuova Aquitania, Dipartimento Dordogna), che ospita raffigurazioni di animali disposti in modo da riprodurre la posizione delle stelle. In questo modo l'intero complesso pittorico si trasforma in uno strumento per il calcolo del tempo, mappa stellare e, contemporaneamente, santuario sciamanico per le iniziazioni ed i rituali rafforzati dall'energia ctonia che percorre le profondità della Terra. <br />
<br />
"Così è sopra, come sotto. Così è sotto, come sopra, per compiere i miracoli della Cosa Una" (Ermete Trismegisto)<br />
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Gli spazi infiniti del cielo trovano dimora nelle profondità oscure delle grotte, comunicando alle generazioni future l'inscindibile legame fra la Luce e l'Ombra. Lo stesso schema è stato ereditato nelle epoche successive, dall'Era Neolitica, all'Età del Bronzo, dagli Egizi ai popoli Precolombiani, ecc...La stessa piramide di Cheope è una riproduzione architettonica della montagna e della caverna, del "sopra" e del "sotto", riproponendo lo stesso modello adottato dagli artisti preistorici all'interno delle grotte. Ciò testimonia che l'origine di ogni profonda conoscenza riguardante il Cosmo, la Psiche, le energie e le dinamiche che governano l'Universo ed il nostro pianeta (in sostanza, tutto ciò che conta maggiormente nel percorso della Conoscenza) proviene dalla saggezza degli antichi Sciamani. (Alessia Birri)<br />
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/MRZRO28mLEY/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/MRZRO28mLEY?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
ARTICOLI CORRELATI:<br />
<br />
<a href="https://www.athensjournals.gr/history/2018-1-X-Y-Sweatman.pdf">https://www.athensjournals.gr/history/2018-1-X-Y-Sweatman.pdf</a><br />
<br />
<a href="https://www.media.inaf.it/2018/11/28/astronomia-complessa-nellarte-preistorica/">https://www.media.inaf.it/2018/11/28/astronomia-complessa-nellarte-preistorica/</a><br />
<br />
<a href="http://www.archeociel.com/index.html">http://www.archeociel.com/index.html</a><br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-43342327093563130072019-04-04T06:26:00.000-07:002019-04-05T03:51:52.421-07:00I MIEI RITROVAMENTI FOSSILI E REPERTI RIEMERSI DAGLI STRATI PROFONDI DELLE COLLINE MORENICHE DI CARPENETO DI POZZUOLO (UDINE)<br />
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Nel contesto di alcuni scavi che furono effettuati per diversi lavori dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto (via Orgnano), costruito negli anni '20 a ridosso delle colline moreniche, nell'estate del 2005 scoprii casualmente una chiara impronta di foglia su un ciottolo di pietra verdognola che si aprì come un libro sotto i miei passi. Da quel momento iniziai ad osservare meglio le stratificazioni geologiche profonde messe in luce dagli scavi (una costituita da terreno ferroso verso la superficie, un'altra di arenaria gialla e bianchissima più in profondità); all'interno degli strati di arenaria più profondi iniziarono ad emergere fossili e strani oggetti. In seguito ad una discussione con l'archeologo Claudio Nucci (il quale nel 2012 identificò i fossili di crinoidi sul ciottolo di lumachella) e con il ricercatore francese Jean Louis Philippe (il quale nel 2019 identificò alcuni manufatti cultuali preistorici) potei confermare questi ritrovamenti come reperti di grande importanza. Le discussioni nei forum purtroppo non sono riuscita a recuperarle. I reperti portati alla luce avrebbero potuto essere molto più numerosi se l'estate del 2005 non fosse stata eccezionalmente piovosa ed autunnale. (Alessia Birri)<br />
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AVVISO: in questo album sono presenti anche alcuni fossili che ho acquistato o che mi sono stati donati. I reperti scoperti da me sono specificati.<br />
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FOTO 1 : Visione d'insieme dell'intera collezione.<br />
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FOTO 2: Oggetto cultuale preistorico triangolare (misure: 15 cm.), simile a quelli scoperti in Francia negli anni '70 da Jean-Louis Philippe presso il Dipartimento della Mosella, e studiati dall'archeologo MARCEL LUTZ (1908-2000). Io stessa ho discusso con Jean-Louis Philippe commentando il post dove ho pubblicato le foto dei reperti. Nello stesso luogo in cui si trovava questo reperto, ho dissotterrato anche diverse forme falliche in arenaria. In epoca preistorica la forma triangolare simboleggiava l'elemento femminile, dunque, associata alle forme itifalliche, potrebbe indicare una possibile area rituale per la fertilità. Quest'oggetto è stato trovato a notevole profondità, in una stratificazione geologica di arenaria, emersa da uno scavo. Questo l'articolo informativo relativo alle forme triangolari scoperte in Francia negli anni '70:<br />
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<a href="https://faulquemont2.blog4ever.com/le-falconien-ou-la-culture-des-triangles?fbclid=IwAR0HkA353F7iTAdSjFGHktQMO6hnRWFWYMa94oSOQugIb075t2bYOSOCRPc">https://faulquemont2.blog4ever.com/le-falconien-ou-la-culture-des-triangles?fbclid=IwAR0HkA353F7iTAdSjFGHktQMO6hnRWFWYMa94oSOQugIb075t2bYOSOCRPc</a><br />
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Luogo del ritrovamento: il passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto, via Orgnano.<br />
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FOTO 3: Reperto B1 : lato positivo e negativo di manufatto itifallico in arenaria preistorico, appartenente allo stesso strato geologico in cui ho scoperto il triangolo in arenaria pubblicato sopra. Le tracce della lavorazione, col passare dei millenni, scompaiono sugli oggetti in arenaria, presentando una superficie più morbida; ciò non succede riguardo agli oggetti in calcare, selce o qualche altro materiale più consistente. Oggetti più o meno simili sono stati scoperti nel sito francese di Faulquemont/Moselle/France, assieme alle forme triangolari. Leggere articolo informativo:<br />
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<a href="https://faulquemont2.blog4ever.com/le-falconien-ou-la-culture-des-triangles?fbclid=IwAR0HkA353F7iTAdSjFGHktQMO6hnRWFWYMa94oSOQugIb075t2bYOSOCRPc">https://faulquemont2.blog4ever.com/le-falconien-ou-la-culture-des-triangles?fbclid=IwAR0HkA353F7iTAdSjFGHktQMO6hnRWFWYMa94oSOQugIb075t2bYOSOCRPc</a><br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 4: lato positivo e negativo della seconda forma itifallica venuta alla luce nello stesso strato geologico della precedente e del triangolo in arenaria. Materiale: arenaria. Epoca preistorica. Le tracce della lavorazione, col passare dei millenni, scompaiono sugli oggetti in arenaria, presentando una superficie più morbida; questo non succede riguardo agli oggetti in calcare, selce o qualche altro materiale più consistente; nonostante ciò questo reperto presenta tracce di levigatura evidenti. Oggetti più o meno simili sono stati scoperti nel sito francese di Faulquemont/Moselle/France, assieme alle forme triangolari. Leggere articolo informativo:<br />
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<a href="https://faulquemont2.blog4ever.com/le-falconien-ou-la-culture-des-triangles?fbclid=IwAR0HkA353F7iTAdSjFGHktQMO6hnRWFWYMa94oSOQugIb075t2bYOSOCRPc">https://faulquemont2.blog4ever.com/le-falconien-ou-la-culture-des-triangles?fbclid=IwAR0HkA353F7iTAdSjFGHktQMO6hnRWFWYMa94oSOQugIb075t2bYOSOCRPc</a><br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigKgGMtfqKo3-4I-LsPv2uwdDqTkJ7402Qjqdoz4cfZPfmrD77H4B6YP5qzKWmr0kXedrreqxISxahNg9-wqcvwnEcEmlm1rrbutLZCRS-yXpxBEXfXkSBgAKnkg386ZQFhmSC1QygXIwg/s1600/zx.1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="870" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigKgGMtfqKo3-4I-LsPv2uwdDqTkJ7402Qjqdoz4cfZPfmrD77H4B6YP5qzKWmr0kXedrreqxISxahNg9-wqcvwnEcEmlm1rrbutLZCRS-yXpxBEXfXkSBgAKnkg386ZQFhmSC1QygXIwg/s320/zx.1.JPG" width="320" /></a></div>
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FOTO 5: probabile manufatto scoperto sempre nello stessa stratificazione di arenaria.<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 6: probabile manufatto scoperto sempre nello stessa stratificazione di arenaria. <br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 7: Reperto da identificare, dalla vaga sembianza di manufatto con figura animale. Sul lato opposto è perfettamente piatto e liscio. Misure: 5 cm.<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 8: Reperto da identificare, scoperto nella stessa stratificazione dei precedenti. La forma a "bulino" fa pensare ad un manufatto. Materiale: arenaria. <br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGjeVKcs_nrTYILlxYtOCO4Puids-WPr-chtdsNCRxxhQUIjCBSPYg5BK1W5DyZmHVTbP31RzXbAyvkQVrE3uJfy_pgpCD6sesilVSEUocJXA559KDLzGOUkfvBYVvrK_kWKn6AVxSV4Ot/s1600/fr.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="870" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGjeVKcs_nrTYILlxYtOCO4Puids-WPr-chtdsNCRxxhQUIjCBSPYg5BK1W5DyZmHVTbP31RzXbAyvkQVrE3uJfy_pgpCD6sesilVSEUocJXA559KDLzGOUkfvBYVvrK_kWKn6AVxSV4Ot/s320/fr.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 9: Probabile percussore litico preistorico.<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkeN3Ner1xeAuOCYLH2eciAy03XLSpFGwxqgUwkk0zSgZIk3cR6SmeyA0dDcoMeVAFqRVC7sAWWDyAlwzvhG0xNJm4wJWRdOIXZDmjniyblzdyn-Qat8W1a7Xw_OaXvs3Q_8yStO84QHSw/s1600/reperti+003.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="870" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkeN3Ner1xeAuOCYLH2eciAy03XLSpFGwxqgUwkk0zSgZIk3cR6SmeyA0dDcoMeVAFqRVC7sAWWDyAlwzvhG0xNJm4wJWRdOIXZDmjniyblzdyn-Qat8W1a7Xw_OaXvs3Q_8yStO84QHSw/s320/reperti+003.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 10: Manufatto, possibile frammento di immanicatura di ascia litica preistorica. Misure: 10 cm. <br />
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Esempi:<br />
<a href="https://media.musees-occitanie.fr/images/artistes/cyprien-antoine-calmon/grotte-de-conduche-planche-2/photo_page.jpg">https://media.musees-occitanie.fr/images/artistes/cyprien-antoine-calmon/grotte-de-conduche-planche-2/photo_page.jpg</a><br />
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<a href="https://www.deamoneta.com/auctions/view/212/21">https://www.deamoneta.com/auctions/view/212/21</a><br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigzGFp0prk7dc5bZ_tGO5dzg1KSguQxjniNjNdde66FWJ1zcnFOkS80h2uxE46W-Kw5_B_SFVhcJyTlvlYlNoR1g1l19eyYmjSqHGwLhoSymziDDtOJQfxrOWOaj0LiAy2kzLjPbiN6TNz/s1600/repertopart.superiore+003.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="870" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigzGFp0prk7dc5bZ_tGO5dzg1KSguQxjniNjNdde66FWJ1zcnFOkS80h2uxE46W-Kw5_B_SFVhcJyTlvlYlNoR1g1l19eyYmjSqHGwLhoSymziDDtOJQfxrOWOaj0LiAy2kzLjPbiN6TNz/s320/repertopart.superiore+003.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 11: Punta in pietra (lato positivo, altezza 5,5 cm.) con tracce di levigatura e lavorazione: manufatto preistorico; parte superiore, cm.6 di altezza (da colline moreniche di Carpeneto di Pozzuolo in Friuli).<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCoVubdnqTCqAkwkiTY_hc3BSmqm5h77NLcJsQhGD5ydjwr7tWdzaZfu3bW-xc9lLiikFjzHzUFHsAdwA3eTrghxd_AjpKvjRRGHqCzSDYO6My1a8ea-eXTn1ZNbw4lDTAlSGBXJvHnH-c/s1600/fossili+003.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="653" data-original-width="777" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCoVubdnqTCqAkwkiTY_hc3BSmqm5h77NLcJsQhGD5ydjwr7tWdzaZfu3bW-xc9lLiikFjzHzUFHsAdwA3eTrghxd_AjpKvjRRGHqCzSDYO6My1a8ea-eXTn1ZNbw4lDTAlSGBXJvHnH-c/s320/fossili+003.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 12: Reperto a forma sferica (diametro: 12 cm.): I cacciatori preistorici lanciavano piccole rocce simili a palle da tennis (nella foto) con grande precisione per abbattere le prede da un massimo di 25 metri (82 piedi)<br />
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Researchers believe prehistoric hunters threw small tennis ball-sized rocks (pictured) with great accuracy to take down prey from up to 25 metres away (82 feet)<br />
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Articolo informativo:<br />
<a href="https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3732832/Stone-age-missiles-prehistoric-hunters-planned-ahead-Throwing-rocks-effective-weapons-early-humans.html">https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3732832/Stone-age-missiles-prehistoric-hunters-planned-ahead-Throwing-rocks-effective-weapons-early-humans.html</a><br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 12: Uovo fossile; altezza cm.7 (da colline moreniche di Carpeneto di Pozzuolo del Friuli).<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI0M0g_ZWiuxKrCy5trmEboVvo2yT3tenYwzWYuOEFIrYakR7DYZIQ1vS3mLxU1i9ObVe6M-nbnJGjyODAbcZ671pqrI1qYm4snCq55p9pyWLkOVyj1-ZPE4yq-p59JEnXzkkhCa3vMYkG/s1600/po+249.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="593" data-original-width="906" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI0M0g_ZWiuxKrCy5trmEboVvo2yT3tenYwzWYuOEFIrYakR7DYZIQ1vS3mLxU1i9ObVe6M-nbnJGjyODAbcZ671pqrI1qYm4snCq55p9pyWLkOVyj1-ZPE4yq-p59JEnXzkkhCa3vMYkG/s320/po+249.JPG" width="320" /></a></div>
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FOTO 13: tre prospettive del ciottolo di lumachella con inclusioni fossili di branchie di crinoidi , o GIGLI DI MARE (Giurassico: circa 150 milioni di anni fa).<br />
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Luogo del ritrovamento: il terreno di una vigna a Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, in via Orgnano.<br />
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Nella foto successiva possiamo osservare l'aspetto del GIGLIO DI MARE:<br />
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FOTO 14: Impronta di mollusco in arenaria: il foro è stato formato dal corpo del mollusco, del quale, sul lato opposto, sono rimaste le tracce della conchiglia; cm.8 (da colline moreniche di Carpeneto di Pozzuolo in Friuli).<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 15: Legno fossile (altezza 20 cm.) ritrovato sulle colline moreniche di Carpeneto di Pozzuolo (Friuli). E' un pezzo che ho scoperto quando avevo 12 anni, vicino all'orto di casa.<br />
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FOTO 16: A2-Impronta fossile di foglia; altezza cm.8 (da colline moreniche di Carpeneto di Pozzuolo in Friuli).<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX7DcEHpZQkAFvo4DCciv6yjKc26M44WpTy1RU6ZiJc_-JUSgekcMD-qUuiSeQH_qPJEyNocTN09cgUJCZoeNZPQwZaQbUkppSMHJIuKEWfjl3fZff06Veq9e0YlSCfdOSoCpQSpJwxI6V/s1600/carbonioarenaria.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX7DcEHpZQkAFvo4DCciv6yjKc26M44WpTy1RU6ZiJc_-JUSgekcMD-qUuiSeQH_qPJEyNocTN09cgUJCZoeNZPQwZaQbUkppSMHJIuKEWfjl3fZff06Veq9e0YlSCfdOSoCpQSpJwxI6V/s320/carbonioarenaria.JPG" width="320" /></a></div>
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FOTO 17: Forma spiraliforme su blocco di arenaria, possibile serpe di mare; altezza cm.15 (da colline moreniche di Carpeneto di Pozzuolo in Friuli).<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 18: Sasso di arenaria con impronte di calamari. Misure cm.8 (da morene di Carpeneto di Pozzuolo in Friuli)<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 19: Forma allungata, piatta, ricoperta di arenaria, non ancora identificata. Cm. 8; nella foto è a grandezza naturale.<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 20: Ciottolo calcareo con inpronte di piccole conchigliette. Cm.7 altezza.<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 21: Strano reperto in arenaria.<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 22: frammenti di molluschi fossili.<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 23: frammento di antica terracotta. Misure cm.10<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 24: dente fossile con incrostazioni. Misure 6 cm.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 24: dente fossile mineralizzato. Misure 5,5 cm.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 25: dente fossile mineralizzato. Misure: 5 cm.<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 26: altro frammento di legno fossile. Misure 4 cm d'altezza.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 27: Frammento di calcare-arenaria con piccolo foro da parte a parte, lineare e preciso. Misure 8 cm.<br />
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Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 28: Mollusco fossile su arenaria. Misure: 8 cm.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 29: Arenaria con inclusioni fossili simili a pesci. Misure: 12 cm.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 30: Arenaria con inclusa traccia fossile di animale. Misure cm.8<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 31: Impronta di felce fossile.<br />
<br />
Provenienza: Alpi carniche. (L'ho avuta in regalo quand'ero bambina).<br />
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FOTO 32: Pesce fossile proveniente dalla Provenza. Oligocene. 35 milioni di anni. Un pezzo che ho acquistato 30 anni fa in un negozio di fossili e minerali a Udine, con certificato di garanzia. Misura del pesce cm.11.<br />
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FOTO 33: Molluschi fossili su roccia.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: monti carsici. (Un regalo che ho ricevuto quand'ero bambina)<br />
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FOTO 34: Reperto da identificare. Presenta due filari di piccole tacche. Misure cm.8.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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FOTO 35: Reperto non identificato.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh5gF_D9IYJZK4TLMcBqbAlCJ2K8ch_bKKegOe-2pbY7X0Llt0lWFXMxDCb3BlQRximDUye2zTb3YIZBnBALtIl7mplFiH5orFIk0HNQ2RPA8w8VPDKfPki_KKycrBVuhIeSMaO1WyVOe8/s1600/reperti+004.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh5gF_D9IYJZK4TLMcBqbAlCJ2K8ch_bKKegOe-2pbY7X0Llt0lWFXMxDCb3BlQRximDUye2zTb3YIZBnBALtIl7mplFiH5orFIk0HNQ2RPA8w8VPDKfPki_KKycrBVuhIeSMaO1WyVOe8/s320/reperti+004.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 36: Reperto da identificare.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Kp4JjuFceHqh78dBkZWmW1xcxTt78n6tBKJEClka9aKBI5-4TLeHNMme_Uzw18J-_NqHqw5ZLSxp7JkRaOkZGkbratFitwqqR1X4CW4VQrdKhehnkIPGAgoq57eyPoJazdheP39PSIQ-/s1600/reperti+005.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Kp4JjuFceHqh78dBkZWmW1xcxTt78n6tBKJEClka9aKBI5-4TLeHNMme_Uzw18J-_NqHqw5ZLSxp7JkRaOkZGkbratFitwqqR1X4CW4VQrdKhehnkIPGAgoq57eyPoJazdheP39PSIQ-/s320/reperti+005.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 37: Reperto da identificare.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7LgjaRlMdAnFnG3u4o2eCSv9UhrZw9yctdNkz4HIUzNk2yHFIM2WPf0qV5GITy0lYCPdT2GhT8mI8P1CCMWlrgxaxoRFzTYuGHXT1JIsUm1hnIvMneIHW671RtE-m1MmZ_8tSI7Intm7v/s1600/fossili+011.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="375" data-original-width="500" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7LgjaRlMdAnFnG3u4o2eCSv9UhrZw9yctdNkz4HIUzNk2yHFIM2WPf0qV5GITy0lYCPdT2GhT8mI8P1CCMWlrgxaxoRFzTYuGHXT1JIsUm1hnIvMneIHW671RtE-m1MmZ_8tSI7Intm7v/s320/fossili+011.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 38: reperto da identificare, in arenaria. Misure 6 cm. Presenta l'impressione di una forma circolare alla sommità.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTnJm3HOEKRU6UNGen7gmY9IentUkSxhiU53Eu2FaxBU0RNNDDB3qULBXcXchCAPNnX97gMFM6xXj92-KytJxQzaubmbSXKk8D0isUId2Y87Ajfhcxv7LuFWjPIkIxBLkh4ReaL5QKmaoC/s1600/oi.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTnJm3HOEKRU6UNGen7gmY9IentUkSxhiU53Eu2FaxBU0RNNDDB3qULBXcXchCAPNnX97gMFM6xXj92-KytJxQzaubmbSXKk8D0isUId2Y87Ajfhcxv7LuFWjPIkIxBLkh4ReaL5QKmaoC/s320/oi.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 39: Un bellissimo sasso farinoso di sabbia bianca: al tocco, si sfarina. Misure: 19 cm. lunghezza.<br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano, a notevole profondità nello strato di arenaria bianca emerso durante uno scavo.<br />
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FOTO 40: frammento di terracotta che risale probabilmente ad epoca preistorica, essendo stato ritrovato nello stesso profondo strato di arenaria della figura triangolare e dei manufatti itifallici. <br />
<br />
Luogo del ritrovamento: nel passaggio dietro l'ex asilo infantile di
Carpeneto di Pozzuolo in provincia di Udine, via Orgnano, a notevole
profondità nello strato di arenaria bianca emerso durante uno scavo.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipQFB28YJDeQoY4ol0MJFwoh1IrCK2rzZAc249_1ww4k-4V44UmxiTtm-z3ua_5xjok62iQQSUghADJGtJjeJjVhD5RH8pOf0fEeteyNKjNKTArmUM-Mp4ciiKtkWgY4mSAPIbLw1PvwqW/s1600/felceimpronta.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipQFB28YJDeQoY4ol0MJFwoh1IrCK2rzZAc249_1ww4k-4V44UmxiTtm-z3ua_5xjok62iQQSUghADJGtJjeJjVhD5RH8pOf0fEeteyNKjNKTArmUM-Mp4ciiKtkWgY4mSAPIbLw1PvwqW/s320/felceimpronta.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 41: impronta di felce e di mollusco, da Alpi Carniche. Un dono che ho ricevuto da bambina.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeSq7-3AKjAz4unGjn170vYfs3PjKzy0F_W4jYVyIqnPaCoMfjdUDTBEust_XDZNfgzpMGPKNn-9cmCSoh-hdU2_lWocs9eugpumjuyqYR0XPRc3ZecWuE7bNkDygGJctE6tWKblZ0X3F6/s1600/ceramicheantiche-frammenti.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="786" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeSq7-3AKjAz4unGjn170vYfs3PjKzy0F_W4jYVyIqnPaCoMfjdUDTBEust_XDZNfgzpMGPKNn-9cmCSoh-hdU2_lWocs9eugpumjuyqYR0XPRc3ZecWuE7bNkDygGJctE6tWKblZ0X3F6/s320/ceramicheantiche-frammenti.JPG" width="320" /></a></div>
FOTO 42: frammenti di ceramiche risalenti a qualche secolo fa, scoperte fra i campi arati di Carpeneto. <br />
<br />
Tutte le foto presenti in questo album sono liberamente scaricabili e riproducibili.<br />
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ALBUM SU GOOGLE FOTO:<br />
<br />
<a href="https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipOPirvlTchZsSV8_hNvNEbbywaWz4Q1v9UOEfOl">https://get.google.com/albumarchive/112628118463774814307/album/AF1QipOPirvlTchZsSV8_hNvNEbbywaWz4Q1v9UOEfOl</a><br />
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<br />
<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-49115288640219112282019-03-15T12:49:00.003-07:002019-03-15T13:17:19.978-07:00LE CERAMICHE PALEOLITICHE DI XIANRENDONG<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUbvSoHO3zZzuyBx83hT6LlGDjhUS70tgmWoxC1ri4DMW6IkZTnhBiVCcaOXOiag0CHJkuKvVZY4a0yphfDz6OVXFPPsXKueKGe3_0SQ4XZEjZzUprN-QfjH6m5zl5fIDibtIBC5oT3kwe/s1600/oldest-pottery.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="388" data-original-width="710" height="174" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUbvSoHO3zZzuyBx83hT6LlGDjhUS70tgmWoxC1ri4DMW6IkZTnhBiVCcaOXOiag0CHJkuKvVZY4a0yphfDz6OVXFPPsXKueKGe3_0SQ4XZEjZzUprN-QfjH6m5zl5fIDibtIBC5oT3kwe/s320/oldest-pottery.jpg" width="320" /></a></div>
Foto: i frammenti di terracotta provenienti dalla caverna di XIANRENDONG, risalenti a 20.000 anni fa.<br />
<br />
La scoperta, nel 2012, dei frammenti di terracotta nel sito paleolitico della CAVERNA DI XIANRENDONG, nella provincia di JIANGXI, in CINA, cambia completamente la prospettiva che finora la comunità accademica ha accolto riguardo la spinta all'ingegno che, secondo la teoria ufficiale, sarebbe emersa soltanto in seguito alla "rivoluzione neolitica", ovvero alle nuove necessità materiali legate all'agricoltura e alla più complessa organizzazione sociale che ne seguì.<br />
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Foto: l'ingresso della caverna di XIANRENDONG (Cina).<br />
<br />
Frammenti di terracotta furono trovati anche in GIAPPONE, risalenti a circa 18.000 anni fa. Dopo la scoperta del tempio PALEOLITICO di GOBEKLI TEPE (13.000 anni fa) e dell'arte rupestre della CAVERNA DI CHAUVET (35.000 anni fa), ora le ceramiche di XIANRENDONG dimostrano come proprio nel contesto delle comunità di cacciatori-raccoglitori lo spirito artistico e la creatività abbiano raggiunto le loro più profonde espressioni. L'organizzazione sociale e lo stile di vita equilibrato ed armonico di queste comunità, sono state il perno dello sviluppo psichico e dell'ingegno umano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCLRESGAzt0TnHKNg2HuTsn5bNql5OQKZzetnt9sE4CL5U2pZcbgZaBdA-gICD2bHNYrHmdw4IDcrRj6ouQ9W7J43MV-5zWUdFu0Zu4x_qSLLLISiAI2NsovwzOpdyhnmcSxayMvvKsWWC/s1600/slide_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCLRESGAzt0TnHKNg2HuTsn5bNql5OQKZzetnt9sE4CL5U2pZcbgZaBdA-gICD2bHNYrHmdw4IDcrRj6ouQ9W7J43MV-5zWUdFu0Zu4x_qSLLLISiAI2NsovwzOpdyhnmcSxayMvvKsWWC/s320/slide_3.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Ma non sorprendono solo i frammenti di terracotta scoperti in CINA: ci sono anche le rondelle in arenaria, traforate ed incise, ritrovate ad ISTURITZ (FRANCIA, PIRENEI), simili a quelle usate in epoca NEOLITICA come pesi per la tessitura. Ricordiamo inoltre il BRACCIALE in CLORITE di DENISOVA (SIBERIA), costituito da una pietra durissima e perfettamente modellato, risalente a 60.000 anni fa, che sembra uscito da una produzione moderna.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGnLmfw1A2Q5ziDsW8_im5lSgL2Kl_ZFvxn1_5nvUnw1SnvOVhCwa5stSA6y2M_tqr1R4EBG4SdlUdmzhpBtLXTWPtb_QAYmjRdYUO7lmf-Oi99znFredk5XpTkbYI4caVM0OIRg3p80qK/s1600/img_8010rondelle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="704" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGnLmfw1A2Q5ziDsW8_im5lSgL2Kl_ZFvxn1_5nvUnw1SnvOVhCwa5stSA6y2M_tqr1R4EBG4SdlUdmzhpBtLXTWPtb_QAYmjRdYUO7lmf-Oi99znFredk5XpTkbYI4caVM0OIRg3p80qK/s320/img_8010rondelle.jpg" width="320" /></a></div>
Foto: La rondella in arenaria della caverna di ISTURITZ (Francia, Pirenei), risalente a 18.000 anni fa, simile a quelle usate in epoca neolitica come pesi per la filatura.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj84NIyhXojoOJvMZlE1Xz7OUmUtwHA7Z0rWjrY2e4ON7sc_2ks7rytyRGr-P58urQXYh78FLIo8LkHQXjJb7UcznlOUTIgMo3MrJb6DLkqDZzaDOTB-tMjOAukE7w5WBpMbed6pm1DfP3x/s1600/42E729DB00000578-4753746-image-a-6_1501682622871.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="467" data-original-width="634" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj84NIyhXojoOJvMZlE1Xz7OUmUtwHA7Z0rWjrY2e4ON7sc_2ks7rytyRGr-P58urQXYh78FLIo8LkHQXjJb7UcznlOUTIgMo3MrJb6DLkqDZzaDOTB-tMjOAukE7w5WBpMbed6pm1DfP3x/s320/42E729DB00000578-4753746-image-a-6_1501682622871.jpg" width="320" /></a></div>
Foto: il bracciale di DENISOVA (SIBERIA), risalente a 60.000 anni fa, di eccellente fattura e perfettamente levigato.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1ojm0uVdPvMABxQF4pZFOjvbtL4WLabC4wFOYs7uYNSzf2NW6nQhG053DAYBsJtey_0j5Hv7Fi1wUhgpcAWzzkuivWad4VVgL6y_j6hAf1Ak15AvRfS89E-V5XF0KKHQ3pXzDoMVnB03O/s1600/lions2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="477" data-original-width="820" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1ojm0uVdPvMABxQF4pZFOjvbtL4WLabC4wFOYs7uYNSzf2NW6nQhG053DAYBsJtey_0j5Hv7Fi1wUhgpcAWzzkuivWad4VVgL6y_j6hAf1Ak15AvRfS89E-V5XF0KKHQ3pXzDoMVnB03O/s320/lions2.jpg" width="320" /></a></div>
Foto: l'elevato livello di espressione artistica nell'arte parietale della caverna di CHAUVET (Alpi francesi, Dipartimento dell'Ardeche); nell'immagine: la famosa sequenza che ritrae gli estinti leoni delle caverne.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUxaABmo1bQ08QFRBk-Y5022kz0Lw_Hq330V4fHsnis6N2ki2J_FCBG935XgtQPLSPqZJEs2UGN-Hu35DpHwARYUpa2qBFZuK48jCId_xdM0hudgUDrMQAma1LSBVtop1irifaDoYMARWc/s1600/maxresdefault.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUxaABmo1bQ08QFRBk-Y5022kz0Lw_Hq330V4fHsnis6N2ki2J_FCBG935XgtQPLSPqZJEs2UGN-Hu35DpHwARYUpa2qBFZuK48jCId_xdM0hudgUDrMQAma1LSBVtop1irifaDoYMARWc/s320/maxresdefault.jpg" width="320" /></a></div>
Foto: bassorilievi e statue nel tempio megalitico di cacciatori-raccoglitori di GOBEKLI TEPE, risalente a 13.000 anni fa.<br />
<br />
Una cosa è certa: ogni "rivoluzione" ed innovazione non è mai rimasta circoscritta a lungo, ma (come nel caso dell'introduzione dell'agricoltura) sembra comparire contemporaneamente presso le popolazioni di molte parti del mondo che non avrebbero avuto, all'epoca, nessun contatto fra loro. Conoscenze ereditate da epoche lontanissime (parliamo di molto più che qualche decina di migliaia di anni) di cui non è rimasta, apparentemente, nessuna traccia?<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixH5l4fLBC_GSXgUhHt-BlrxeN_nH7Fjw5C0uJmXk2mEInM-IQFN_pHv_VasToQ15VG3jwWx9JmPbJBBeUK6G0YvYKHr6ILNMB0CSx1oH4ZHMF2WUzfXIIjae-_JB1Puk0JMFGLXsBzZq0/s1600/8169758_orig.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="599" data-original-width="900" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixH5l4fLBC_GSXgUhHt-BlrxeN_nH7Fjw5C0uJmXk2mEInM-IQFN_pHv_VasToQ15VG3jwWx9JmPbJBBeUK6G0YvYKHr6ILNMB0CSx1oH4ZHMF2WUzfXIIjae-_JB1Puk0JMFGLXsBzZq0/s320/8169758_orig.jpg" width="320" /></a></div>
Foto: interno della caverna di XIANRENDONG.<br />
<br />
I frammenti di XIANRENDONG presentano una serie di forature sul bordo superiore, delle striature e dei segni di bruciatura che indicano l'utilizzo dei manufatti per la cottura dei cibi. Risalgono a 10.000 anni prima dell'avvento dell'agricoltura.<br />
<br />
Alessia Birri<br />
<br />
Articoli informativi:<br />
<br />
NEW ARCHEOLOGICAL EVIDENCE FROM JIANXI:<br />
<a href="https://chinese-ceramics.com/2018/05/20/archeological-evidence-xianrendong-oldest-known-pottery/">https://chinese-ceramics.com/2018/05/20/archeological-evidence-xianrendong-oldest-known-pottery/</a><br />
<br />
SCIENCE - EARLY POTTERY AT 20.000 YEARS AGO IN XIANRENDONG CAVE:<br />
<a href="http://science.sciencemag.org/content/336/6089/1696">http://science.sciencemag.org/content/336/6089/1696</a><br />
<br />
RISALE A 20.000 ANNI FA L'INVENZIONE DELLA CERAMICA - LE SCIENZE:<br />
<a href="http://www.lescienze.it/news/2012/07/03/news/introduzione_della_ceramica_agricoltura_cinaxianrendong_epoca_glaciale-1125259/">http://www.lescienze.it/news/2012/07/03/news/introduzione_della_ceramica_agricoltura_cinaxianrendong_epoca_glaciale-1125259/</a><br />
<br />
<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-48307619974802096812019-02-26T04:24:00.000-08:002019-02-26T12:30:11.785-08:00IL MITO ABORIGENO DEL TEMPO DEL SOGNO<br />
Il mito del TEMPO DEL SOGNO degli ABORIGENI AUSTRALIANI, narrato dallo scrittore e ricercatore venezuelano ANTONIO CUTANDA (nato a Caracas nel 1957, ma di nazionalità spagnola).<br />
<br />
Tradotto dal video in spagnolo su YoTube "El Secreto del Sueño: Un mito aborigen australiano de la creación".<br />
<br />
Questo video fa parte della ricerca fatta dall'UNIVERSITA' DI GRANADA, in Spagna, su storie tradizionali e strumenti educativi per la trasmissione di sistemi complessi di pensiero e valori di giustizia sociale, sostenibilità e pace inquadrati nella "Carta della Terra" ("La Carta della Terra è una dichiarazione di principi etici fondamentali, approvata a livello internazionale, che si propone di costruire una giusta, sostenibile e pacifica società globale nel XXI secolo" - fonte: Wikipedia)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/TTKfNnZQgTA/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/TTKfNnZQgTA?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
TRADUZIONE-ITALIANO:<br />
<br />
"Ci fu un tempo in cui non esisteva nulla, nulla se non lo SPIRITO DI TUTTA LA VITA. Durante molto tempo lo SPIRITO DELLA VITA si assopì nel nulla, e allora, nella mente dello SPIRITO DELLA VITA, un sogno sopraggiunse: nel vuoto dell'oscurità sorse un sogno di FUOCO, e i colori del fuoco risplendevano nell'oscurità dentro la mente dello SPIRITO DELLA VITA.<br />
<br />
Dopo giunse un sogno di VENTO e il fuoco si alimentò e crepitò stimolato dal soffio del vento nella mente dello SPIRITO DELLA VITA. E poi giunse un sogno di PIOGGIA e con esso ebbe luogo una grande contesa.<br />
<br />
Dopo moltissimo tempo la materia nel FUOCO, nel VENTO e nella PIOGGIA si propagò nel sogno e al GRANDE SPIRITO piacque molto il sogno. In modo che il sogno continuò, e con il tempo la battaglia fra il fuoco, il vento e la pioggia cominciò a placarsi e la calma che arrivò trasse un sogno di TERRA e CIELO, e di TERRA e MARE.<br />
<br />
Dopo molto tempo, il sogno proseguì: il GRANDE SPIRITO cominciò a stancarsi del lungo sogno, sapeva che tutto questo sarebbe terminato, ma desiderava anche che il sogno continuasse, in modo che gli diede vita per creare la realtà e perchè gli spiriti creatori continuassero il sogno.<br />
<br />
E così, lo SPIRITO DI TUTTA LA VITA inviò il segreto del sogno al mondo, e il segreto del sogno entrò nello spirito del Barramundi che è il PESCE, e Barramundi si estese nelle acque tranquille e profonde e incominciò a sognare: il sogno trasportò Barramundi in un luogo con conchiglie e sabbia umida, ma Barramundi non capì il sogno e volle solo continuare a sognare acque tranquille e profonde, in modo che Barramundi trasferì il sogno allo spirito della TARTARUGA.<br />
<br />
E la tartaruga, al posto delle conchiglie, si posò sull'arena umida, ed iniziò a sognare. La tartaruga sognò morbidi lidi riscaldati dal sole, ma la tartaruga non comprese il sogno, e sognò di tornare alle sue conchiglie e arene umide, in modo che la tartaruga trasferì il sogno allo spirito della LUCERTOLA.<br />
<br />
La lucertola si arrampicò su un nido e si mise al calore del sole in questo luogo, e cominciò a sognare: con l'impulso del vento il sogno iniziò a vagare in un cielo sgombro da nubi, ma la lucertola non comprese il sogno, e solo voleva continuare a sognare su morbidi nidi al calore del sole, in modo che la lucertola trasferì il sogno allo spirito dell'AQUILA.<br />
<br />
L'aquila accarezzò il vento con le sue ali e si alzò in un cielo senza nubi, e cominciò a sognare: l'aquila sognò alti alberi e il manto del cielo notturno, ma l'aquila non comprese il sogno, solo voleva continuare a sognare il vento e il cielo aperto, in modo che l'aquila trasferì il sogno allo spirito dell'OPOSSUM.<br />
<br />
L'opossum si arrampicò sull'albero più alto, e si mise ad ammirare le stelle, e cominciò a sognare: il sogno parlò all'opossum con il rumore delle estese pianure, ma l'opossum non comprese il sogno, e solo voleva continuare a sognare alberi alti e l'oscurità della notte, in modo che l'opossum trasferì il segreto del sogno allo spirito del CANGURO.<br />
<br />
Il canguro osservò l'immensa pianura dalla cima dell'erba gialla, e cominciò a sognare: il sogno rallegrò l'udito del canguro con musiche e canzoni e con risa, ma il canguro non comprese il sogno, e solo voleva continuare a sognare estese pianure e erbe mescolandosi con esse, in modo che il canguro trasferì il segreto del sogno allo spirito dell'UMANITA'.<br />
<br />
E gli uomini e le donne percorsero la terra e osservarono tutte le opere della creazione, che avevano ricevuto l'esistenza dal sogno della mente dello SPIRITO DI TUTTA LA VITA; la donna e l'uomo ascoltarono il coro degli uccelli all'alba, e contemplarono la bellezza del tramonto, e cominciarono a sognare: sognarono di unirsi alla musica degli uccelli all'alba, di danzare come le nubi fra i raggi del sole al tramonto, sognarono anche con le risa dei bambini.<br />
<br />
E l'uomo e la donna compresero il sogno, in modo che continuarono a sognare e a sognare tutti i sogni che ci furono prima: sognarono con le acque tranquille e profonde, con le conchiglie a la spiaggia umida, con le rocce ai raggi del sole, con il cielo aperto e le risa, con gli alberi alti verso il cielo stellato, con le pianure di erba gialla.<br />
<br />
E l'uomo e la donna capirono attraverso il sogno che tutti gli esseri appartenevano prima a loro nello spirito, e che avrebbero dovuto proteggere il sogno di tutta la vita, e sognarono la loro figlia che subito sarebbe arrivata, e sognarono di come avrebbero trasferito il segreto del sogno alla figlia che ancora non era nata.<br />
<br />
Allora, il GRANDE SPIRITO DELLA VITA pensò alla fine che il segreto del sogno era completato, e stanco della creazione, lo SPIRITO DI TUTTA LA VITA si ritirò nella terra per riposarsi e recuperare le forze: questo è il motivo per cui ora, quando gli spiriti di tutte le creature si sentono stanchi, si riuniscono allo SPIRITO DELLA VITA nella Terra; questa è la ragione per cui la Terra è sacra e perchè gli uomini e le donne devono essere le sue guide, fintanto che si perpetua il segreto del sogno". (Tradotto da Alessia Birri)<br />
<br />
ENGLISH VERSION: <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/gYgdBRCb88o/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/gYgdBRCb88o?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<br />
<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-5497045975148576852019-01-27T02:36:00.002-08:002019-08-06T10:16:52.716-07:00BREVE RIFLESSIONE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA<br />
Per la GIORNATA DELLA MEMORIA, 27 gennaio 2019<br />
<br />
Dietro ogni farneticazione ideologica (soprattutto per quel che riguarda il Nazi-fascismo) ci sono sempre stati, e sempre ci saranno, precisi interessi di caste e classi dominanti, determinate ad impedire il superamento del vecchio sistema economico e sociale. Solo il riconoscimento di questa semplice realtà potrà fare in modo che il GIORNO DELLA MEMORIA non debba essere solo l'ennesimo tentativo di confinare "il cattivo" in un tempo preciso della storia, allo scopo di strumentalizzare gli eventi demonizzando i burattini e trascurando i burattinai. (Alessia Birri) <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/_cbQvQTyE_8/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/_cbQvQTyE_8?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
A CHI ESITA - di BERTOLT BRECHT (1898-1956)<br />
<br />
"Tu dici:<br />
per noi va male. Il buio<br />
cresce. Le forze scemano.<br />
Dopo che si è lavorato tanti anni<br />
noi siamo ora in una condizione<br />
più difficile di quando<br />
si era appena cominciato.<br />
<br />
E il nemico ci sta innanzi<br />
più potente che mai.<br />
Sembra gli siano cresciute le forze. <br />
Ha preso una apparenza invincibile.<br />
E noi abbiamo commesso degli errori,<br />
non si può negarlo.<br />
Siamo sempre di meno. <br />
Le nostre parole d’ordine sono confuse. <br />
Una parte delle nostre parole<br />
le ha stravolte il nemico fino a renderle<br />
irriconoscibili.<br />
<br />
Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?<br />
Qualcosa o tutto? Su chi<br />
contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti<br />
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza<br />
comprendere più nessuno e da nessuno compresi?<br />
<br />
O contare sulla buona sorte?<br />
<br />
Questo tu chiedi. Non aspettarti<br />
nessuna risposta<br />
oltre la tua".<br />
<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com40tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-46425040277793719332019-01-21T06:48:00.000-08:002019-01-21T06:52:20.020-08:00VLADIMIR ILIC LENIN - 95° ANNIVERSARIO21 GENNAIO 2019 - 95° ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI VLADIMIR ILIC
LENIN.<br />
<br />
PER RICORDARE SEMPRE CHE IL COMUNISMO E' UNA PROMESSA
INDEROGABILE DI CIVILTA' E PROGRESSO.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0njUFDy-cwbQRPXFuizIK2ZsQ3leCX8adT6v3gr991X5YkSZkej7t-FkBjOosuEC5XyjRSdxlJ_QHiexqmZf6DUS58qfMKYrfFTEpwchy7Wjd8XYYliv38oin4H7H3rfwFVlRUZ-HHFpo/s1600/8ea39100d6fa68688cb8ca7e36ea950a_XL+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="462" data-original-width="770" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0njUFDy-cwbQRPXFuizIK2ZsQ3leCX8adT6v3gr991X5YkSZkej7t-FkBjOosuEC5XyjRSdxlJ_QHiexqmZf6DUS58qfMKYrfFTEpwchy7Wjd8XYYliv38oin4H7H3rfwFVlRUZ-HHFpo/s320/8ea39100d6fa68688cb8ca7e36ea950a_XL+-+Copia.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
"Fino a quando gli uomini non avranno imparato a discernere, sotto qualunque frase, dichiarazione o promessa morale, religiosa, politica o sociale, gli interessi di queste o quelle classi, essi in politica saranno sempre, come lo sono sempre stati, vittime ingenue degli inganni e delle illusioni. I fautori delle riforme e dei miglioramenti saranno sempre ingannati dai difensori del passato, fino a quando non avranno compreso che ogni vecchia istituzione, pur barbara e corrotta che essa sembri, si regge sulle forze di queste o quelle classi dominanti. E per spezzare la resistenza di queste classi vi è UN SOLO mezzo: trovare nella stessa società che ci circonda, educare e organizzare per l'opposizione forze che possano, e che per la loro posizione sociale DEBBANO, spazzar via il vecchio ordine e crearne uno nuovo".<br />
<br />
VLADIMIR ILIC LENIN<br />
<br />
<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-90269028853642988452018-12-31T07:54:00.000-08:002019-01-02T03:27:10.155-08:00RIFLESSIONI SULLA BANALITA' DEL MALE<br />
<a class="o8gkze" href="https://plus.google.com/u/0/112628118463774814307/posts/hnCZm937iAb">31 dic, 16:40</a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPSrmLM3pI02bBThgQxxEfhpBjih1VMRm6gocFJCsuEeR9L5PGdOygC9ZF-6HZO-NA-6igrsUMkokm7uK5QvDf3IW9SVas3YNnAHAruD3n50p8S41qckMgXMmHzDOztNX578oCpLsEjcU8/s1600/colin-wilson-in-sleeping-bag-1956-2-1024x938.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="938" data-original-width="1024" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPSrmLM3pI02bBThgQxxEfhpBjih1VMRm6gocFJCsuEeR9L5PGdOygC9ZF-6HZO-NA-6igrsUMkokm7uK5QvDf3IW9SVas3YNnAHAruD3n50p8S41qckMgXMmHzDOztNX578oCpLsEjcU8/s320/colin-wilson-in-sleeping-bag-1956-2-1024x938.jpg" width="320" /></a></div>
"Ciò che gli esperimenti sembrano dimostrare è che quando la mente è fresca, cioè sveglia e interessata, i suoi poteri sono notevoli. La ripetizione li ottunde. Ma cos'è la noia? E' una sorta di scoraggiamento, un infiacchimento della volontà, dovuto alla sensazione che non ne valga proprio la pena. Ciò che i risultati di Rhine mostrano chiaramente è che i poteri psichici dell'uomo sono più grandi allorchè la sua volontà è risvegliata, e calano radicalmente allorchè questa si infiacchisce. E, se presupponiamo un certo elemento psichico nella propensione all'incidente, anche questo può essere spiegato mediante il risultato...Ma cos'è la propensione alla sconfitta? E' fondamentalmente uno stato mentale indotto dall'ignoranza". (COLIN WILSON; dal libro L'OCCULTO; pag.131. JOSEPH RHINE - 1895-1980, citato in questo brano, fu un parapsicologo statunitense. Gli esperimenti da lui diretti all'Università di Harvard consistevano in tentativi di trasmissione telepatica di immagini e pensieri. Migliaia di tentativi sembrarono portare risultati interessanti. Nella foto: COLIN WILSON)<br />
<br />
La nostra MENTE COSCIENTE è apparentemente legata ad una realtà determinata, coerente e, al contempo, limitata, come una mosca sulla carta moschicida. Ma noi siamo venuti al mondo per smantellare la struttura della realtà che conosciamo, non per esserne prigionieri, trasmutando di volta in volta il nostro modo di concepire l'UNIVERSO e noi stessi. Questo è il senso della vita: la realizzazione di un'ANIMA IMMORTALE, un frammento del TUTTO che diviene egli stesso TUTTO, Universo fra miliardi di universi, di un fuoco inestinguibile. Per ottenere questo bisogna andare in PROFONDITA': in superficie la realtà è granitica, immutabile; in profondità svela la sua essenza illusoria e mutevole. Ogni errore traccia il sentiero verso un equilibrio più elevato e duraturo, ogni esperienza conduce all'ASSOLUTO, se intrapresa con passione, a prescindere da interessi meschini e passeggeri, al di là del fatto che si sia rimasti affascinati da un'illusione. <br />
<br />
Il vero male in realtà non è un crimine, o una nefandezza, o qualsiasi altro tremendo errore nei nostri confronti o nei confronti altrui commesso liberamente per impeto o per convinzione; il vero male a cui la PSICHE umana può soccombere fatalmente è la DIPENDENZA dovuta all'assenza di PENSIERO CRITICO, che porta alla MECCANICITA', che trascina verso l'APATIA, che affoga nella MORTE, ovvero l'estinzione dell'energia necessaria alla realizzazione dell'ANIMA. Il vero male è la BANALITA'. L'uomo che trascina la propria esistenza nella banalità è infinitamente peggiore del peggiore dei criminali, dei serial killer o dei fanatici di qualsiasi fazione: egli è il vero pilastro delle dittature, dei crimini contro l'umanità, dei soprusi, e dal fondo della sua visione limitata e ottusa dell'esistenza, è pronto a sottoscrivere qualsiasi delitto per il più piccolo dei propri tornaconti, per la propria sicurezza, per non turbare l'ordine stabilito in cui può languire assieme alle sue certezze delegando ad altri le responsabilità di una coscienza che non possiede, perchè non possiede un'ANIMA, non si è mai avviato in lui alcun processo evolutivo. <br />
<br />
Il "cattivo", il criminale guidato dalla convinzione della sua visione, seppur distorta, ha già innescato le premesse della propria trasformazione, la sua energia è attiva, ma l'INDIFFERENTE sarà destinato a soffrire per nulla, il suo legame con l'INFINITO non è mai stato conseguito, egli è soltanto l'humus dal quale emergono i peggiori regimi e le peggiori forme di barbarie della storia. Le occupazioni dell'esistenza ordinaria, la ripetitività, la ricerca del benessere, la preoccupazione per la propria esistenza...divengono letali per l'uomo se non sono controbilanciate da obiettivi superiori, che superino per importanza le sue necessità immediate, le sue aspettative, la sua stessa vita, siano essi giusti o sbagliati. SBAGLIA, SEGUI LE PIU' TURPI IDEOLOGIE, COMMETTI LE PEGGIORI NEFANDEZZE, MA SII VIVO, SII RESPONSABILE DELLE TUE AZIONI, NON AGIRE MAI MECCANICAMENTE. Perciò non bisogna temere il fanatico, il despota o l'assassino, ma l'UOMO COMUNE, guidato unicamente dalla propria soddisfazione, privo di PENSIERO, di slancio, di COSCIENZA; egli può essere identificato con il languido borghese acculturato pieno di spocchia, con il burocrate o con il bruto dei bar e degli stadi: essi sono parte dello stesso enorme magma che costituisce la maggior parte dell'umanità: quello dei mai nati, inutili, indifferenti e più letali di qualsiasi veleno.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpB9VsxXQHhGkdhKl3LYULVpWu5t3GXAgPq3Hcow758ttnazAacosOlfAaFvjdR2sLGpam9x2o0XwxG3ON7R3OcVE_xiG9EAjf5p7JJD5ebg8YK6aqhfJZkJ00SOI1rPtmELRoemctEEWn/s1600/Grant+Wood+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1438" data-original-width="1183" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpB9VsxXQHhGkdhKl3LYULVpWu5t3GXAgPq3Hcow758ttnazAacosOlfAaFvjdR2sLGpam9x2o0XwxG3ON7R3OcVE_xiG9EAjf5p7JJD5ebg8YK6aqhfJZkJ00SOI1rPtmELRoemctEEWn/s320/Grant+Wood+-+Copia.jpg" width="263" /></a></div>
“Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, nè demoniaco nè mostruoso” (HANNAH ARENDT - 1906 - 1975; scrittrice e filosofa tedesca. FOTO: un'opera di GRANT WOOD)<br />
<br />
L'INDIFFERENTE legato a doppio filo alle soddisfazioni della sua esistenza personale, privo di pensiero e di visione, dipenderà da tutto: da ciò che gli altri pensano di lui, dalla sicurezza, da relazioni tossiche create per sfuggire al suo vuoto esistenziale, dalla famiglia, dalla società, dalla quantità di averi che avrà accumulato, dalla reputazione, ecc...e così, nel tentativo di crearsi un'esistenza immune da ogni pericolo e responsabilità non fa che aumentare le proprie DIPENDENZE, vulnerabilità, fragilità e sofferenze. Non vi è nessuno al mondo che possa essere ferito come colui che dipende dagli altri, la cui volontà non scaturisce dall'interno, ma viene indotta esclusivamente da fattori esterni a lui, egli può essere schiacciato in qualsiasi momento.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ4YS4PSzixDlOZmy9zu9rNN7VAqfEk0wSx2fLIvAnkNwjWkCuphuEI4Zj4BbhKYcs36hoFy0VHXN7JHt-ZI_q1F6y7p8mPDjURiPUVBvgGs6HeC77JeAl6RtxbBJcMNBpO6aL-0VlrCUl/s1600/bruno_catalano_4+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1544" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ4YS4PSzixDlOZmy9zu9rNN7VAqfEk0wSx2fLIvAnkNwjWkCuphuEI4Zj4BbhKYcs36hoFy0VHXN7JHt-ZI_q1F6y7p8mPDjURiPUVBvgGs6HeC77JeAl6RtxbBJcMNBpO6aL-0VlrCUl/s320/bruno_catalano_4+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div>
“Questo allontanarsi dell’Ente nella sua totalità, che nell’angoscia ci assedia, ci opprime. Non rimane nessun sostegno. Nel dileguarsi dell’Ente, rimane soltanto e ci soprassale questo Nessuno”. (Martin Heidegger: filosofo tedesco - 1889-1976; dal libro "Segnavia, 1967". FOTO: sculture surrealiste di BRUNO CATALANO). <br />
<br />
Tutto ciò che proviene dal profondo, dalla PASSIONE e dall'ardore del PENSIERO di un'anima in movimento, non importa se giusto o sbagliato, se di destra o di sinistra, se bianco o nero, o se persegue la peggiore delle ideologie: esso è materiale alchemico che nel tempo si trasmuterà inevitalmente in ORO. E' l'UOMO COMUNE il peggiore nemico più che l'avversario ideologico; solo per fare alcuni esempi: l'UOMO COMUNE è colui che getta i suoi rifiuti nell'ambiente, che si mostra generoso con ciò che gli avanza, il burocrate che esegue con freddezza le disposizioni di una legge iniqua, colui che risponde puntualmente agli appelli del consumismo, è colui che legge i libri solo per svago, o che per noia distrugge la vita altrui... è lui, l'UOMO COMUNE, banale, anonimo, inutile, il veleno che scorre nelle vene del mondo. L'UOMO COMUNE E' UN MOSTRUOSO SIGNOR NESSUNO, IL MEFITICO MAGMA CHE UCCIDE TUTTO CIO' CHE SFIORA. A questo basso livello esistenziale si innescano pensieri negativi e sentimenti di paura: ansia, ipocondria, noia...quest'ultima è l'apoteosi della miseria interiore. Non c'è nessuno che tema la morte come colui che è privo di vita, di ideali e di pensiero critico, e generalmente concentrato solo su se stesso, considerando il mondo solo in base alla soddisfazione che ne può trarre, il parassita che consuma tutto senza offrire nulla.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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"Se sapessimo quanti uomini sono già morti e quanto numerosi sono questi cadaveri che governano la nostra vita, lo spettacolo di questo orrore ci farebbe perdere la ragione" (GEORGES IVANOVIC GURDJIEFF; 1866-1949. FOTO: murales dell'artista spagnolo GONZALO BORONDO)<br />
<br />
Così come la profonda COSCIENZA riconosce la propria eternità, e non si percepisce come qualcosa di finito nel tempo e nello spazio, la nostra ESSENZA CREATIVA è inscindibile dalla cognizione dell'INFINITO: la CREATIVITA' illimitata nel nostro mondo appartiene solo all'uomo, e corrisponde alla possibilità di dare corpo all'immaginazione seguendo la propria volontà, e di farlo illimitatamente. Tutto ciò che fa dell'uomo un mezzo per la realizzazione della COSCIENZA UNIVERSALE è inseparabile dalla sua tensione verso l'INFINITO, dalla sua CREATIVITA': se l'uomo non fosse CREATORE non sarebbe nemmeno un uomo, ma un essere meccanico che segue gli impulsi prestabiliti della propria natura, avrebbe un posto determinato nel sistema del mondo senza alcuna speranza di mutare, o elevare la propria condizione; sarebbe simile a tutti gli altri animali che popolano il pianeta.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYYgTF2Z_ZdI6sW-vQbs1HJkgnSeOTfzmOsT79ry5rGUHlGLyETcfuTizj1i6GT2T0mxkFahCJnIU7cKdCYpGK_3-YYW5Ez6qBaJNiU6km_dejIUZk10O58ym3UckhpxB4sQSJHTOCZLqj/s1600/orazion+picciola+bella.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="628" data-original-width="1496" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYYgTF2Z_ZdI6sW-vQbs1HJkgnSeOTfzmOsT79ry5rGUHlGLyETcfuTizj1i6GT2T0mxkFahCJnIU7cKdCYpGK_3-YYW5Ez6qBaJNiU6km_dejIUZk10O58ym3UckhpxB4sQSJHTOCZLqj/s320/orazion+picciola+bella.jpg" width="320" /></a></div>
"Considerate la vostra semenza. Fatti non foste per viver come bruti, ma seguir virtute e canoscenza". (Dante Alighieri - Divina Commedia)<br />
<br />
La ricerca del piacere personale è del tutto naturale, ma non sarà mai soddisfacente per l'uomo, nemmeno se egli conquistasse tutti i troni e tutti gli onori del mondo; nemmeno se egli fosse amato e adorato da tutte le persone che stima: essa è il primo gradino nella ricerca della FELICITA'; ma la FELICITA' è un movimento che racchiude in sè una dimensione infinita, come tutti i desideri, i pensieri e le illusioni che accompagnano l'esistenza, non potrà mai rivelarsi conclusiva. La CALMA INTERIORE, il NUCLEO SPIRITUALE dell'uomo, la cognizione del suo profondo EQUILIBRIO E STABILITA' sarà il Drago alato che lo condurrà attraverso la totalità della visione superiore che trasmuterà il mondo. <br />
<br />
Cos'è che fa dell'uomo un vero Uomo? IL SUO ESSERE UNIVERSALE. Considerando l'UNIVERSO come un gigantesco computer, dalle potenzialità illimitate, che "genera" informazione e, allo stesso modo, "accumula" informazione, accrescendo la complessità delle interazioni all'infinito, possiamo considerare l'evoluzione interiore dell'uomo analoga al panorama tecnologico in cui operiamo, senza temere un paragone azzardato. Qual'è la caratteristica fondamentale di un prodotto tecnologico evoluto? IL SUO ESSERE UNIVERSALE, non circoscrivibile a funzioni specifiche e limitanti, così che ogni oggetto tecnologico evoluto contiene in sè le funzioni di molti altri strumenti, fino al massimo livello d'integrazione che sarà raggiunto in futuro. Cosa distingue un individuo ordinario da un genio creativo? Al genio creativo appartiene una visione telescopica, superiore e globale della realtà, perciò più profonda, mentre l'uomo ordinario non può elevare il proprio interesse al di là di se stesso, dei suoi piaceri, del suo benessere, del suo clan, del suo Paese...insomma, di tutto ciò che egli percepisce come SUO e che crede essere legato alla propria sicurezza e felicità. Cosa distingue una CIVILTA' evoluta dalla BARBARIE? IL SUO CARATTERE UNIVERSALE, l'integrazione e la scomparsa di ogni induzione alla diversificazione in ruoli, classi sociali e appartenenze, l'estensione UNIVERSALE delle opportunità; mentre una civiltà arretrata tende, al contrario, alla diversificazione dei ruoli, alla separazione, alla costituzione di privilegi e al senso di appartenenza. TUTTO CIO' CHE E' SUPERIORE NON E' CIRCOSCRIVIBILE E IL SUO REQUISITO E' LA TENSIONE ALL'INTEGRAZIONE UNIVERSALE.<br />
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"Io potrei viver confinato in un guscio di noce, e tuttavia ritenermi signore d'uno spazio sconfinato". (Shakespeare - Amleto)<br />
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Qual'è il maggiore alleato di ogni DITTATURA e di ogni deterioramento della CIVILTA'? E' l'anima sopraffatta dalla ricerca della soddisfazione personale, dalle occupazioni dell'esistenza ordinaria, che non ha coltivato obiettivi superiori...l'anima che non ha tessuto il legame con l'ENTE infinito, che si è ripiegata su se stessa. Il SENSO DEL NULLA ha pervaso da millenni ogni anfratto della mente umana, è stato il baratro in cui essa ha dovuto precipitare per raggiungere le condizioni necessarie ad un passo evolutivo mai avvenuto prima. Fu inevitabile che ciò accadesse. Durante tutti questi lunghi secoli e millenni di oblio, solo pochissimi individui mantennero il legame con le proprie facoltà psichiche, rimasero puri, riuscendo a percepire la calma imperturbabile del proprio nucleo profondo, l'unico luogo dal quale scaturiscono i veri poteri sulla realtà. Con il favore di pulsioni autodistruttive, l'uomo dimentica di essere creatore della propria realtà, sentendosene prigioniero, irrimediabilmente sopraffatto, creando sempre più dipendenze esteriori abbassa la propria tensione, distrugge l'energia più pura lasciando il suo cocchio nelle mani di forze straniere, distruttive e brutali. Non può esistere nulla, nell'universo, che possa essere così deforme e repulsivo di un'individuo senz'anima, che pure parla, si muove, sembra essere posseduto dall'energia inesauribile di un'automatismo perenne...ma non c'è più NESSUNO al comando. Il Nulla ha spento ogni sua scintilla in embrione e ha lasciato dietro di sè un'ologramma senza alcun valore. Purtuttavia quest'ologramma soffre, ma le sue sofferenze portano a nulla, poichè solo la sofferenza consapevole è utile; ricava energia per mille occupazioni, ma è mosso da un'energia straniera, aliena, il cui porto è la desolazione.<br />
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Quando il tuo spirito è desto, quando sei giunto all'"ESSERE" perdendo l'inconsistenza ologrammatica della superficialità, qualsiasi sventura non ti sembrerà che un breve passo in un cammino senza fine, il magnetismo invincibile del tuo "centro" manterrà il tuo equilibro con la sua forza imperturbabile, comprenderai profondamente di non essere mai stato solo, che tutte le forze dell'Universo hanno sempre cospirato alla tua realizzazione, che la tua mente, i tuoi pensieri, i tuoi sforzi...non sono elementi parziali e isolati, ma veicoli di evoluzione UNIVERSALE connessi ad ogni altra mente, pensiero e volontà.<br />
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"La via incomincia soltanto alla sommità della scala, cioè dopo l'ultimo gradino o l'ultima soglia, ad un livello molto al di sopra della vita ordinaria". (PETR DEMJANOVIC USPENSKIJ - 1878-1947 - filosofo russo; dal libro "Frammenti di un insegnamento sconosciuto") <br />
<br />
Il male non è rappresentato da colui che si è arreso, le cui delusioni hanno momentaneamente frenato il suo entusiasmo: ciò che è venuto ad ESSERE, giammai potrà non ESSERE. Il male non è in colui che commette errori in seguito alle deduzioni del suo pensiero, per quanto nefaste possano essere le sue azioni, prendendosi il peso di una terribile responsabilità...il male si trova nella SUPERFICIALITA', nell'INDIFFERENZA, nella BANALITA', il male è colui che non "è", che non è mai stato e che, probabilmente, non sarà mai.<br />
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Alessia Birri<br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-81561433546013601102018-12-20T06:27:00.001-08:002018-12-20T06:29:02.744-08:00L'IMPRONTA DI UN UOMO STRAORDINARIO<a class="o8gkze" href="https://plus.google.com/u/0/112628118463774814307/posts/B8ah4PbnnFs">20 dic, 15:18</a><br />
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"Allorchè la coscienza umana ozia in folle, essa si restringe e perde qualsiasi senso di valore. Quando ciò accade, l'uomo smette di espandersi, di sperimentare il desiderio di espandersi. Il senso di "valer la pena" svanisce. E quando ciò accade, qualsiasi sorta di negazione o stupidaggine diviene possibile. Si potrebbe dire che la differenza essenziale tra un uomo di genio e un uomo ordinario è che l'uomo di genio ha un maggior potere di concentrarsi stabilmente sui suoi valori reali, mentre l'uomo ordinario perde sempre di vista il suo scopo e i suoi obiettivi, cambiando di ora in ora, talvolta addirittura di minuto in minuto". (Dal libro L'OCCULTO, di COLIN WILSON; pag.133)<br />
<br />
IL GENIO NON POSSIEDE LIBERO ARBITRIO: Le opere dell'uomo di genio non sono guidate dallo studio e dal calcolo, ma sono "CIO' CHE EGLI E'", gli obiettivi della sua volontà e la sua essenza interiore sono la stessa cosa, egli è UNO, è l'incarnazione della stessa FORZA SUPERIORE che agisce attraverso lui, un "avatar" della divinità: la CONCENTRAZIONE è ciò che contraddistingue la sua azione dall'azione dell'uomo medio e dal semplice talento. Possiamo, infatti, constatare che gli uomini ordinari, più sono inconsistenti e più numerose sono le occupazioni che svolgono, le relazioni che coltivano, i viaggi che intraprendono, e così via; ovviamente tutto all'insegna della superficialità e dell'approssimazione. Il GENIO è lo STRUMENTO mediante il quale l'Universo concentra le energie più pure al fine di definire la sua polarità cosciente attraendo verso di essa la mente collettiva, il cui messaggio si concretizza nelle opere d'arte, nella filosofia, nella scienza e in tutti i campi in cui l'INTUIZIONE svolge un ruolo fondamentale. Il GENIO è una FORZA, un'ENERGIA PURA e, proprio per questo, il suo potere e la sua volontà sovrastano ogni altro proposito che la realtà possa suggerire; il GENIO non possiede LIBERO ARBITRIO in quanto persegue obiettivi superiori, la sua consapevolezza non permette indugi ed è espressione della necessità evolutiva universale. L'uomo che incarna questa FORZA non può scegliere di non seguire la propria volontà profonda, egli è CREATORE di realtà non perchè "decide" di esserlo (la decisione appartiene al dubbio) ma perchè E': la sua esistenza E' la sua OPERA, la parola d'ordine del GENIO è "CREO DUNQUE SONO", e l'alternativa alla realizzazione della sua volontà, in ogni campo, può essere solo la morte. <br />
<br />
OGNI SUA OPERA E' UN ATTO D'AMORE: L'uomo speciale, colui che fa la differenza nella storia universale, non opera mai per secondi fini, non si attende nulla in cambio dal mondo, la sua missione è DARE, non ricevere, e qualora ricevesse elogi e riconoscimenti, lo riterrebbe superfluo e di nessuna importanza in confronto a ciò che lui è venuto a donare; inoltre non se ne farebbe mai vanto perchè ciò significherebbe porsi in una condizione di dipendenza e inferiorità. Gli individui comuni si vantano di ogni loro successo nel mondo, di ogni riconoscimento ricevuto, e lo fanno perchè le loro opere non sono superiori al mondo, e il plauso dei loro pari è l'unico obiettivo delle loro aspirazioni. Il GENIO pagherebbe qualsiasi prezzo e sarebbe disposto a qualsiasi sacrificio per realizzare le sue idee, ogni sua azione, ogni suo obiettivo, ogni suo gesto è un ATTO D'AMORE per l'Universo, e solo per questo il suo spirito si irradia attraverso la sua opera, la considerazione e la lode non tolgono e non aggiungono nulla alla sua autostima.<br />
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L'unico obiettivo del GENIO è la realizzazione della sua OPERA, il suo contributo all'evoluzione universale, egli non è mai concentrato su di sè, si dimentica di se stesso, la cura delle incombenze dell'esistenza pratica e mondana lo trovano impacciato e incapace, egli "levita" continuamente attratto da una dimensione superiore, al di là del tempo e dello spazio: la sua individualità, il suo benessere, la sua stessa vita vengono lasciati sempre un passo indietro nei confronti dei suoi più alti obiettivi. Potrebbe rinunciare alla salute, al benessere, alla vita stessa...ma non potrebbe mai rinunciare alla sua opera, poichè essa EQUIVALE A LUI, equivale alla sua esistenza, è la FORZA che sottende l'armonia di ogni sua cellula, di ogni suo respiro, di ogni sua energia vitale.<br />
<br />
IL GENIO E' COME UN SONNAMBULO: non è mai del tutto cosciente delle forze immani che lo possiedono, le sue creazioni precedono la comprensione del loro significato profondo; non è mai completamente soddisfatto del servizio che offre alla sua FORZA: l'opera migliore sarà sempre quella che non è ancora stata compiuta, questa è la sua gioia e il suo tormento. Il talento comprende perfettamente ciò che vuole rappresentare e comunicare al mondo, ed è perfettamente compreso; il GENIO non è mai cosciente del messaggio profondo trasmesso dalle sue opere, il suo "io" cosciente rimane sempre un passo indietro rispetto alle visioni e alle idee della sua FORZA, che ha sede nelle profondità dell'inconscio, la cui volontà è infinitamente superiore a quella della personalità cosciente che deve operare nel mondo. L'UOMO COMUNE è dominato soltanto dalla sua maschera sociale, non possiede un impulso alla conoscenza e alla creatività al di là delle sue esigenze esistenziali, mentre l'inconscio funge da sabotatore delle sue aspirazioni, al contrario il GENIO persegue i suoi autentici ideali.<br />
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"Il talento è ciò che è nei poteri dell'uomo. Il Genio è ciò nei cui
poteri è un uomo". (James Russell Lowell: poeta statunitense; 1819-1891)<br />
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Per l'UOMO STRAORDINARIO le consuetudini dell'individuo ordinario sono un veleno dell'anima: egli non può creare legami che compromettano la libertà del suo GENIO; qualsiasi legame, familiare o di altro genere, costituirebbe qualcosa "in più" di eccessivamente ingombrante, perchè egli è TUTTO IN SE STESSO, un essere REALIZZATO E COMPLETO, a cui nulla vi è da aggiungere e che non sente alcun bisogno di relazione che non sia il profondo legame con la sua FORZA. Qualsiasi relazione che non abbia a che fare con la sua missione è in dissonanza con il suo Sè profondo e perciò viene rigettata, oppure si trasforma in un'infelice consuetudine. Il GENIO è maschio e femmina in sublime armonia, è COMPRENSIONE e CREATIVITA', nulla vi è da aggiungere alla sua perfezione. E' integrità ed INTERIORIZZAZIONE e in lui non esiste alcuna forma di superficialità. <br />
<br />
L'IRRAZIONALITA' è la sua matrice, poichè ogni sua intuizione proviene dal profondo e supera la realtà che gli occhi possono osservare o che la ragione può analizzare; il GENIO non è mai connesso alla pura realtà, ma all'ALTROVE, pur comunicando con il mondo, la sua esistenza si svolge ad un altro livello di realtà, ed è estraneo ai parametri del senso comune.<br />
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<br />
Il GENIO non è mai figlio del suo tempo, non ha razza, non appartiene a
nessuna bandiera e a nessuna nazione, le sua opere hanno sempre un
indirizzo UNIVERSALE: egli è catalizzatore di FORZE SUPERIORI ed
ASSOLUTE.<br />
<br />
Una personalità geniale sarà sempre contrassegnata da un'estrema semplicità ed il suo entusiasmo infantile non si riduce con l'età o con l'accumulo di esperienze, come succede alla maggior parte degli individui, ma la vivacità del suo spirito è infinita come l'energia dell'Universo. L'uomo ordinario, allorchè accresce la sua cultura e la sua posizione sociale, assume un atteggiamento altrettanto solenne e altezzoso e del suo lato infantile, comprensivo e creativo, non rimane più nulla. L'ultima spiaggia dell'uomo ordinario è l'aridità.<br />
<br />
Il GENIO possiede una personalità estrema: ogni suo sentimento e ogni sua azione avranno sempre un carattere eccessivo, saranno portati all'esagerazione, a volte fino alla suprema esaltazione; la moderazione, l'equilibrio, appartengono al mistico, mai al DEMONE CREATIVO: egli è il grande alchimista che si nutre di sofferenza e di passione, la forgia e la trasforma in sublime creatività. L'infelicità dell'uomo è la felicità della sua FORZA SUPERIORE, l'energia di cui si nutre per dipingere la tavolozza del futuro. La sua energia è simile <br />
alla massa critica di un'esplosione atomica e se non viene incanalata seguendo l'indirizzo della FORZA SUPERIORE può degenerare creando squilibri pericolosi e autodistruttivi.<br />
<br />
Un'opera geniale non sarà mai soggettiva, non rispecchierà mai le particolari vicissitudini della vita individuale dell'autore, sarà sempre indirizzata a cogliere l'UNIVERSALE NEL PARTICOLARE, la sua visione non appartiene al breve tratto di un'esistenza, ma all'ETERNITA'. La dimensione quotidiana di una personalità geniale è generalmente squallida, monotona e priva dell'empatia prodotta dalla vicinanza dei propri simili, non c'è nulla di brillante, nessuna stella sfavillante; il genio è condannato alla solitudine, a non poter condividere i propri entusiasmi, a sacrificare se stesso in nome del MESSAGGIO che sarà destinato a raggiungere un futuro lontano; tutto il fulgore, la grandezza, la gratificazione dimorano nella sua interiorità. La mente del GENIO non appartiene a lui, ma alla sua FORZA. Egli osserva il mondo con il distacco di un semplice spettatore, non tiene in alcuna considerazione l'approvazione altrui ed è molto geloso della propria indipendenza.<br />
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<br />
Alla fine il GENIO raduna in sè le caratteristiche in embrione dell'umanità futura, del prossimo salto evolutivo che vedrà l'esplosione di inconcepibili facoltà sopite, il superamento di ogni limitazione attraverso la connessione con il potenziale infinito; non ci sarà più bisogno di "masse", di mediocrità, di omologazione: solo universi che comunicano con altri universi, assoluti e, al contempo, interconnessi. Ma questo sarà un altro mondo, un altra èra, un'altra storia.<br />
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Alessia Birri<br />
<br />
<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-35221777736782282522018-12-11T06:47:00.001-08:002019-08-04T00:57:30.006-07:00COMPLESSITA' E GENESI DELLA COSCIENZA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a class="o8gkze" href="https://plus.google.com/112628118463774814307/posts/Mmxcxr6GJgB">11 dic, 15:40</a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhejKrVdpJYVgT0eYTFqdBBW_jYTGVhhyKBNX7adY520bNcB4tLKHq_71qgyPsKP0yXVg28zKxD1Mwsol3tdlb3jrPOJOu9sOAfGii5OP17l8GnZYaumv3oeLbSIBy_-7_XJ4JW3Ymz2IKM/s1600/061+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="745" data-original-width="696" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhejKrVdpJYVgT0eYTFqdBBW_jYTGVhhyKBNX7adY520bNcB4tLKHq_71qgyPsKP0yXVg28zKxD1Mwsol3tdlb3jrPOJOu9sOAfGii5OP17l8GnZYaumv3oeLbSIBy_-7_XJ4JW3Ymz2IKM/s320/061+-+Copia.jpg" width="298" /></a></div>
"Se la nostra PSICHE profonda si riconoscesse come mortale, nulla avrebbe più senso, e tutti gli elementi, fisici e reali, si sgretolerebbero all'istante: un progetto "finito" non avrebbe senso "in sè", poichè l'unico sostegno dell'Universo, il motivo per cui esso esiste, è il SENSO DI SCOPO, e l'unico sostegno del senso di scopo è il suo essere INFINITO." (Alessia Birri)<br />
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"Ciò che praticamente accade è che gli esseri umani, anche i più grandi, arrivano a un punto in cui perdono coraggio. Essi non vogliono ancor maggiore complessità e anche il loro appetito di vita si infiacchisce. E' però possibile immaginare un essere umano che abbia oltrepassato questo punto pericoloso, la cui mente si espanda interminabilmente verso nuove complessità e il cui senso di godimento sia stimolato a raggiungere nuovi livelli di scopo mediante nuove complessità. Se la mente dell'uomo potesse arrivare a questo punto, che è come la massa critica in un'esplosione atomica, egli diverrebbe simile a Dio". (dal libro "L'OCCULTO" di COLIN WILSON; pag.129)<br />
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"Un punto di densità infinita e di estensione nulla" dal quale si sarebbe generato tutto ciò che esiste: questo doveva essere l'Universo al suo stato iniziale. Secondo la teoria del BIG BANG tutto l'universo esistente, infinito e sempre più esteso quanto più la scienza riesce ad esplorare in lontananza nello spazio e nel tempo, scaturisce dall'esplosione di questo "NULLA" che si è fatto "TUTTO", il "TUTTO" che noi conosciamo e di cui facciamo parte. Oppure, molto più probabilmete, il BIG BANG fu il risultato della COLLISIONE FRA DUE UNIVERSI, mediante la quale il nostro si sarebbe formato, in una sequenza di strutture multiple generantisi una dall'altra a ritroso nel tempo, senza inizio e senza fine. La COMPLESSITA' universale è infinita, e allo stesso modo la COMPLESSITA' in espansione della PSICHE umana; l'Universo che percepiamo, la dimensione reale che circonda le nostre esistenze, non è altro che la traduzione del livello evolutivo in cui si trova la nostra COSCIENZA. L'evoluzione psichica e la percezione della vera realtà che sottende il mondo tangibile e materiale, si attua mediante una sequenza di demolizioni, che devono partire dall'interno all'esterno: la COSCIENZA modifica la realtà disgregando le convinzioni che le impediscono di scorgere la natura illusoria del Tutto e di conseguire la libertà. <br />
<br />
L'evoluzione della COSCIENZA è un continuo distacco, un moto perpetuo di unione e abbandono che si adempie a livello individuale ed universale attraverso la storia. Gli animali non vivono nella nostra dimensione, percepiscono una realtà "altra" rispetto a quella dell'uomo, sono vincolati al presente, non possiedono proprietà emergenti nella direzione della COMPLESSITA'; l'UOMO MEDIEVALE percepiva un Universo limitato, racchiuso nello spazio delle sue convinzioni bibliche, un Universo che non poteva avere più di 6000 anni e che rispondeva a precise ed immutabili gerarchie; dunque un Universo chiuso, privo del concetto di evoluzione. L'abbattimento di questa visione limitata, con la Terra al centro dell'Universo, i 7 pianeti e la volta celeste concepita come una cupola con le stelle incastonate, fu iniziato da GALILEO, che con l'uso del cannocchiale scoprì nuovi elementi nel sistema solare e diede inizio all'esplorazione dello SPAZIO PROFONDO. Dalla fine del '700 agli inizi dell''800 nacquero le SCIENZE NATURALI e vennero scoperti i primi FOSSILI di dinosauri e mammuth, demolendo in questo modo anche il muro della scala temporale dei 6000 anni dalla creazione concepita fino ad allora. I muri dello SPAZIO e del TEMPO iniziarono a mostrare la loro incosistenza, la PSICHE umana fu improvvisamente risucchiata da un vertiginoso vortice spazio temporale destinato ad espandersi sempre più, ad ogni nuova scoperta. La visione dell'Universo e della Natura dei tempi ancestrali, anche senza la conferma delle scoperte scientifiche, era molto più vicina alla realtà rispetto alle epoche storiche a noi più prossime, durante le quali si è verificato un notevole "irrigidimento" della COSCIENZA umana, dovuto principalmente alla perdita delle FACOLTA' INTUITIVE. <br />
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La scienza ha nei secoli perfezionato ciò che l'INTUIZIONE umana ha sempre profondamente compreso: il CONCETTO D'INFINITO. La COSCIENZA umana SENTE la sua partecipazione all'INFINITO, ed è proprio l'INTUIZIONE della sua IMMORTALITA' l'elemento fondamentale su cui si basa il superamento della paura della morte, ed il fatto che non viviamo e progettiamo la maggior parte del nostro tempo pensando ad essa. Se la nostra PSICHE profonda si riconoscesse come mortale, nulla avrebbe più senso, e tutti gli elementi, fisici e reali, si sgretolerebbero all'istante: un progetto "finito" non avrebbe senso "in sè", poichè l'unico sostegno dell'Universo, il motivo per cui esso esiste, è il SENSO DI SCOPO, e l'unico sostegno del senso di scopo è il suo essere INFINITO. L'esistenza stessa della PSICHE decreta la sua IMMORTALITA', l'ESSERE IN SE', l'ERGO SUM è di per sè stesso una prova dell'immortalità dell'anima; il suo unico tormento consiste nel potersi osservare solo attraverso lo specchio della realtà fenomenica, di riflesso, e non potersi mai congiungere al suo punto centrale, da cui scaturisce ogni apparenza esteriore della realtà. I rari momenti in cui l'uomo riesce ad abbracciare quest'Essenza interiore durano pochi attimi, e vengono denominati ESTASI. <br />
<br />
Quando la COSCIENZA ha raggiunto un buon livello di COMPLESSITA' è impossibile che possa abbandonare il suo viaggio e il raggiungimento di mete sempre superiori, la sua energia diventa inesauribile e non si affievolisce mai: come una fiamma, se viene nutrita costantemente, si accresce allontanando sempre più la possibilità della propria estinzione. L'accrescimento della COMPLESSITA' e della consapevolezza sgretola i muri apparentemente invalicabili della realtà, tutto il mondo inizia ad assumere l'aspetto di ciò che è realmente: un'illusione i cui veli devono essere squarciati.<br />
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"Il fatto che possiamo descrivere i moti del mondo con l'uso della meccanica newtoniana non ci dice<br />
niente sulla realta'. Il fatto che lo facciamo, sicuramente ci dice qualcosa sulla realtà". (LUDWIG WITTGENSTEIN, filosofo e ingegnere austriaco- 1889-1951)<br />
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TUTTO CIO' CHE NON E' INFINITO, SEMPLICEMENTE NON PUO' ESISTERE. Ogni oggetto, ogni particella, ogni manifestazione esistente nello SPAZIO-TEMPO, è finita ed infinita contemporaneamente; apparentemente è delimitata in un luogo preciso, ma di fatto ogni oggettivazione è connessa in modo NON-LOCALE ad ogni punto dell'Universo e la sua influenza si estende illimitatamente, che sia una particella elementare, un oggetto o un pensiero individuale o collettivo. La scienza classica, da CARTESIO, a NEWTON a LAPLACE, è caratterizzata da una fede dogmatica nel DETERMINISMO, nel rifiuto di ogni influenza individuale sul flusso della realtà, dalla convinzione che tutto, nell'Universo, possa essere previsto con assoluta certezza, mentre la FISICA QUANTISTICA demolisce questa rigidità, aprendo la nostra mente alle probabilità e facendoci comprendere la realtà come un'increspatura sottile di apparente coerenza estesa su un abisso infinito di CAOS, dal quale può emergere qualsiasi realtà possibile e concepibile dal punto di osservazione della nostra mente. Ogni volta che abbiamo creato degli schemi rigidi, sia dal punto di vista esistenziale che delle convinzioni scientifiche e filosofiche, la realtà li ha demoliti a colpi di piccone. La FISICA QUANTISTICA sembra dominata dal CASO, ma sostanzialmente il CASO vero e proprio non esiste, esistono ALTRI PRINCIPI che muovono la realtà; una sorgente che noi non riusciamo a cogliere perchè non ha nulla a che vedere con la strutturazione apparentemente coerente e logica del MONDO SENSIBILE: un'ALTRA REALTA' sottende i meccanismi dell'Universo visibile, una realtà infinitamente più potente e più "vera" di tutte le insormontabili leggi della fisica, la REALTA' intravista dalle menti degli uomini più illuminati. Questa VERA REALTA' non è soggetta alle leggi fisiche del mondo materiale, bensì alle istanze dell'INCONSCIO collettivo e individuale. Il principio profondo che determina ogni evento reale (il COLLASSO DELLA FUNZIONE D'ONDA in FISICA QUANTISTICA), agisce in sintonia con le caratteristiche della COSCIENZA, non delle leggi della fisica: E' COSCIENZA.<br />
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"Se le leggi fisiche di questo mondo sono indipendenti da noi, noi non siamo liberi; se siamo liberi ne segue<br />
che le leggi fisiche non sono indipendenti". (KARL POPPER, filosofo austriaco; 1902 - 1994)<br />
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Il grado di COMPLESSITA' di tutto ciò che esiste, la sua evoluzione nel tempo, è fondato sull'"emergenza" degli elementi che "informano" i processi macroscopici. La REALTA' MACROSCOPICA, l'oggettivazione emergente dalla spinta dell'INFORMAZIONE, rappresenta una rottura della simmetria esistente a livello delle PARTICELLE ELEMENTARI, come se le forme del reale emergessero da un infinito flusso "continuo" ed "omogeneo". L'anello di congiunzione fra questo flusso continuo e l'apparente discontinuità degli oggetti reali, è proprio l'INFORMAZIONE, ossia l'oggettivazione di un'idea, di un impulso "ad essere", di un "DESIDERIO": il SENSO DI SCOPO dell'Universo, senza il quale fra il mondo reale e quello subatomico non ci sarebbe complementarietà: il mondo reale, senza spinta evolutiva, complessità e idee, potrebbe sembrare ad un magma informe senza direzione ed eternamente "in potenza", sarebbe del tutto simile al MONDO SUBATOMICO; dunque, essendo privo di SENSO, non potrebbe nemmeno esistere, poichè IL PRESUPPOSTO FONDAMENTALE DELL'ESISTENZA E' IL SUO SCOPO, la direzione precisa della sua INFORMAZIONE, che si trasforma sempre più in un "atto di volontà" quanto più il soggetto è consapevole, e quindi COMPLESSO. Il raggiungimento di un livello cosciente di "COMPLESSITA'" implica il substrato di una lunga storia, un intreccio sempre più armonioso e ricco di informazione, la GENESI di un'ESISTENZA SUPERIORE.<br />
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"Noi siamo l’incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all’autocoscienza. Abbiamo incominciato a comprendere la nostra origine: siamo materia stellare che medita sulle stelle". (CARL SAGAN, astronomo e scrittore statunitense; 1934-1996) <br />
<br />
Nel momento in cui all'individuo, ad un certo punto della sua vita, venisse a mancare questo impulso al progresso, questo desiderio di "essere", ed egli si adagiasse nella convinzione di aver raggiunto la vetta, il suo spirito vitale si guasterebbe progressivamente, a causa della cortina di nebbia tesa dall'ignoranza fra lui ed il suo NUOVO OBIETTIVO NELL'ESISTENZA. Senza spinta evolutiva tutto si sfascia, innescando un meccanismo d'involuzione verso la disgregazione. Due sono i sensi di scopo che si devono allineare: IL SENSO DI SCOPO UNIVERSALE, E IL SENSO DI SCOPO INDIVIDUALE. Più un individuo è consapevole e la sua coscienza desta, meno è soggetto alle malattie dell'anima, come l'apatia, la noia e lo scoraggiamento, perchè il suo SENSO DI SCOPO è della stessa natura della necessità universale, la sua volontà è sempre più rafforzata ed assorbita dalla volontà universale. Se il SENSO DI SCOPO è il fondamento dell'esistenza stessa dell'Universo, cosa succederebbe se quest'ultimo perdesse la propria spinta evolutiva? Semplicemente scomparirebbe nel nulla, ma ciò non è possibile, perchè all'Universo non può succedere ciò che succede alla gran parte degli esseri umani: egli è una calamita che trascina eternamente le coscienze verso il futuro; qualche individualità si può stancare durante il suo viaggio, può non avere accumulato abbastanza energia, essersi fermata a metà del cammino e non aver avuto i requisiti per superare la soglia che l'avrebbe resa immortale, questo è il più grande pericolo a cui può andare incontro; in questo modo lo spirito invecchia assieme al corpo avvinghiandosi alle sovrastrutture che la mente ha costruito nel tempo, che lo tengono strettamente vincolato alla sua epoca nonostante l'accumulo di conoscenza ed esperienza. Per questo la COSCIENZA ILLUMINATA non si può addormentare, ogni tanto si concede un meritato riposo, ma il suo viaggio proviene dal futuro, più si eleva e più si allontana dalle sabbie mobili, è una stella i cui raggi CREANO eternamente nuovi mondi e nuove realtà.<br />
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Alessia Birri<br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-60738190540383614632018-12-05T12:17:00.000-08:002018-12-06T00:54:38.918-08:00LA TEORIA SULLE STRUTTURE DISSIPATIVE E I SISTEMI COMPLESSI DI ILYA PRIGOGINE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a class="o8gkze" href="https://plus.google.com/112628118463774814307/posts/9Ywezw1fpyx">5 dic, 21:27</a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHyS1Lk0gCxx9Fs6wtV1aRfZ39PctMf-Jaybwk6AqrtM12Nge65Zqqr3piaMO5rYYU4t2hVgt12uI6kpyqFbJrBzfW3K341zR3BTwjF61pDB98qRp6RBEEXvw-h84Aabm8d3jYmrUYb4sW/s1600/dna_baby.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="384" data-original-width="600" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHyS1Lk0gCxx9Fs6wtV1aRfZ39PctMf-Jaybwk6AqrtM12Nge65Zqqr3piaMO5rYYU4t2hVgt12uI6kpyqFbJrBzfW3K341zR3BTwjF61pDB98qRp6RBEEXvw-h84Aabm8d3jYmrUYb4sW/s320/dna_baby.jpg" width="320" /></a></div>
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"L'evoluzione non è solo il caso preso al volo. Non è solo un aggiustamento ad hoc del bricolage, del marchingegno. È un ordine emergente onorato e affinato dalla selezione". Ilya Prigogine<br />
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La TEORIA sulle STRUTTURE DISSIPATIVE e i SISTEMI COMPLESSI di ILYA PRIGOGINE (Mosca 1917 – Bruxelles 2003; premio Nobel per la chimica), dimostra chiaramente come in ogni SISTEMA TERMODINAMICO APERTO (come, ad esempio, il corpo umano o qualsiasi organismo biologico), si inneschi una spinta evolutiva qualora lo stesso sistema sia scosso da turbolenze che determinano una situazione di caos. Per intenderci, i SISTEMI TERMODINAMICI sono suddivisi in: <br />
<br />
S. TERMODINAMICI ISOLATI (che non possono scambiare con l'esterno nè materia nè energia, come potrebbe essere l'intero universo; ma esistono solo teoricamente, in quanto l'universo stesso non è detto che non sia influenzato da altri universi); <br />
<br />
S. TERMODINAMICI CHIUSI (che possono scambiare energia con l'esterno ma non materia, come può essere, ad esempio, un contenitore sigillato che viene riscaldato e perciò irradia calore, ma non disperde materia);<br />
<br />
S. TERMODINAMICI APERTI (che scambiano con l'esterno sia materia che energia, come gli organismi bilogici, e che, quindi, sono soggetti ad evoluzione poichè influenzano l'ambiente e ne sono influenzati).<br />
<br />
Facciamo il punto: la SECONDA LEGGE DELLA TERMODINAMICA postula l'irreversibilità dei fenomeni che determinano la dispersione di CALORE ed ENERGIA, fino al raggiungimento dell'EQUILIBRIO TERMODINAMICO finale, che decreterebbe la MORTE TERMICA DELL'UNIVERSO, poichè alla massima dispersione corrisponde l'assoluta mancanza di interazione, moto e, quindi, energia. <br />
<br />
Se la SECONDA LEGGE prevede che nell'unico sistema presumibilmente isolato (l'Universo nella sua interezza) l'aumento di ENTROPIA determini la dissoluzione finale, tutto questo può essere compatibile con l'esistenza degli organismi viventi senza determinare in essi una rapida dissoluzione o, più probabilmente, impedirne la stessa formazione? <br />
<br />
La SECONDA LEGGE DELLA TERMODINAMICA non preclude l'esistenza e l'evoluzione degli organismi vitali, perchè ogni dinamica interna ad essi, interazione e processo di assimilazione biologico costituisce un freno all'ENTROPIA, mentre, al contrario, l'ENTROPIA (dispersione) generale aumenta ed in questo modo si viene a creare un'ordine controbilanciato dalla spinta al caos entropico.<br />
<br />
Questo scambio continuo di energia e materia con l'ambiente, di assimilazione e dispersione, è il motivo per cui l'organismo vivente si mantiene lontano dal fatale EQUILIBRIO TERMODINAMICO, e perciò LA VITA E' COMPATIBILE CON IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA semplicemente per il fatto che agisce in senso contrario alla dispersione e all'equilibrio; il principio di disgregazione, invece, predominerebbe in ogni altro luogo dell'Universo, a meno che non ci siano altri pianeti e altri sistemi in cui la vita si sia potuta manifestare. Ma in un Universo INFINITO gli eventi non possono essere LIMITATI, per cui l'esistenza di altri sistemi, altre forme di vita, diviene non più soltanto un'ipotesi, ma una certezza che attende soltanto, nel futuro, le sue prove tangibili. <br />
<br />
Le implicazioni di questa "teoria" (che è stata ampiamente confermata da evidenti prove scientifiche) appaiono totalizzanti, determinando un cambiamento radicale nella visione del mondo, del progresso sociale, nei meccanismi evolutivi psico-fisici della specie umana; tutto si può riassumere nel famoso motto: "DAL CAOS UN NUOVO ORDINE"; le turbolenze, i momenti di discontinuità e sconvolgimento nell'ordine stabilito, determinano sempre la creazione di un nuovo ordine, diverso e superiore, appunto perchè PIU' COMPLESSO di quello precedente.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkAiJTdPFp2RKEp9BZmu8M4T04GqikcgliBW2RXQAtTHfaCFSGdmnkunK8iAl1kocjWhe9QLK5DVRnB2DNrKMd2HSU-J33FtwdD4XRBPdrfu3UDYpcoRDJEnviX_AloDm8heysQZkOyVs_/s1600/view+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="454" data-original-width="682" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkAiJTdPFp2RKEp9BZmu8M4T04GqikcgliBW2RXQAtTHfaCFSGdmnkunK8iAl1kocjWhe9QLK5DVRnB2DNrKMd2HSU-J33FtwdD4XRBPdrfu3UDYpcoRDJEnviX_AloDm8heysQZkOyVs_/s320/view+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div>
"Filtrare la musica dal rumore. La ricerca di ciò che è significativo e vero in opposizione al rumore, è un passo di prova che appare intrinsecamente correlato con l'acquisizione della coscienza dell'uomo di fronte alla natura di cui è parte e da cui si allontana". Ilya Prigogine<br />
<br />
Ecco che, dunque, il CAMMINO DELL'EVOLUZIONE UMANA E' UN CAMMINO VERSO UNA SEMPRE MAGGIORE COMPLESSITA'. Ci si potrebbe allora porre la domanda: l'uomo stesso può divenire l'essere più complesso dell'Universo, o non è piuttosto il trampolino di lancio di un ordine più evoluto, e quindi, all'interno del suo codice genetico, non vi possono essere le premesse di una nuova specie superiore destinata a popolare un nuovo mondo? Quando l'accumulo di nuove informazioni raggiungerà una fase critica, genererà nuove turbolenze in grado di trasformare il supporto fisico adattandolo alle esigenze di una psiche più complessa, e così via seguendo una sequenza infinita dall'ordine al caos e viceversa. <br />
<br />
La SECONDA LEGGE DELLA TERMODINAMICA ci svela un principio antichissimo e conosciuto da sempre presso i culti iniziatici di ogni tempo: IL PRINCIPIO ORDINATORE E' LO STESSO PRINCIPIO DISTRUTTORE. L'ENTROPIA è alleata della VITA e, ancor di più, la vita è un evento assolutamente necessario, intrinseco all'esistenza stessa dell'Universo, dovuta all'AUTORGANIZZAZIONE di elementi INTERNI alla struttura biologica degli esseri viventi. <br />
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/IBa4kgXI4Cg/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/IBa4kgXI4Cg?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
Nel VIDEO: l'esperimento denominato REAZIONE DI BELOUSOV-ZHABOTINSKY (dal nome del chimico BORIS BELUSOV e del fisico ANATOLI ZHABOTINSKY). E' un esempio di reazione chimica termodinamica lontana dall'equilibrio (termodinamico), ottenuta da una miscela di bromato di potassio, solfato di cerio e acido citrico in soluzione di acido solforico. Le forme ordinate e geometriche che si generano durante la fase entropica rimangono lontane dall'equilibrio termodinamico per un lungo lasso di tempo, manifestando la necessità di creare nuove strutture ordinate dallo squilibrio della massa fluida. <br />
<br />
Riassumendo: la realtà è essenzialmente un composto di ORDINE e CAOS; dal CAOS nascono quelle che sono denominate STRUTTURE DISSIPATIVE, ovvero gli organismi viventi, comprese le forme di vita intelligenti. Le STRUTTURE DISSIPATIVE sono attraversate da turbolenze chimiche ed ambientali che ne innescano ulteriori processi evolutivi; gli stati chimici di non-equilibrio possono sfociare sia nell'ordine che nel disordine e a volte creano strutture ordinate più complesse. La teoria di PRIGOGINE ci fa inoltre comprendere le leggi che accomunano eventi chimici, fisici e psichici nell'evoluzione dell'uomo, e la correlazione fra PSICHE e CORPO, evidenziando come ogni spinta evolutiva, mutazione e fenomenologia non sia determinata da leggi meccanicistiche, prevedibili ed essenzialmente biologiche, ma da motivazioni molto più profonde ed imprevedibili che hanno come substrato proprio l'emergere di una COSCIENZA sempre più complessa e l'imprescindibile necessità evolutiva dell'Essere. L'elemento biologico è lo STRUMENTO mediante il quale l'Essere esprime nel tempo le proprie potenzialità. La FRECCIA DEL TEMPO sembra puntare in un'unica direzione, verso il dissolvimento e la morte termica dell'Universo; la vita, invece, punta nella direzione opposta, all'autorganizzazione ed autoconservazione dei propri elementi, appunto per permettere all'Universo di creare se stesso nell'Uomo e oltre l'Uomo. <br />
<br />
Alessia Birri<br />
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<br />
SI RINGRAZIA:<br />
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Entropia: la creazione di ordine:<br />
<a href="http://archivioscienze.scuola.zanichelli.it/fisicamente/2009/12/13/entropia-4-la-creazione-di-ordine/">http://archivioscienze.scuola.zanichelli.it/fisicamente/2009/12/13/entropia-4-la-creazione-di-ordine/</a><br />
<br />
Prigogine: teoria della complessità e nuova alleanza:<br />
<a href="http://www.labottegadelbarbieri.org/prigogine-teoria-della-complessita-e-nuova-alleanza/">http://www.labottegadelbarbieri.org/prigogine-teoria-della-complessita-e-nuova-alleanza/</a><br />
<br />
Basi fisiche della complessità biologica e genesi della coscienza:<br />
<a href="http://www.psychiatryonline.it/node/2464">http://www.psychiatryonline.it/node/2464</a><br />
<br />
Classificazione dei sistemi termodinamici:<br />
<a href="https://www.chimica-online.it/download/sistema-termodinamico.htm">https://www.chimica-online.it/download/sistema-termodinamico.htm</a><br />
<br />
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<br />Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1020889628114879088.post-15487646062929303682018-11-29T06:21:00.000-08:002018-11-29T06:21:04.016-08:00LA METAFISICA DELL'EVOLUZIONE<br />
<a class="o8gkze" href="https://plus.google.com/112628118463774814307/posts/ErqfHfx9Wn7">29 nov, 15:16</a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG-FythC-45akMftLH9oe0zmMQLahmWJRvSposQzBZRyhERSWx4HABi8yCK-iFPpesHCHebrjGxadF2lDUpuZhcQN43AnSdS8U5mKrlz-QmvARBbFF4zspE6Ojt1_50T6v86l-0hgDUEs9/s1600/Purpose-of-Life-Short-Story+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="788" data-original-width="1400" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG-FythC-45akMftLH9oe0zmMQLahmWJRvSposQzBZRyhERSWx4HABi8yCK-iFPpesHCHebrjGxadF2lDUpuZhcQN43AnSdS8U5mKrlz-QmvARBbFF4zspE6Ojt1_50T6v86l-0hgDUEs9/s320/Purpose-of-Life-Short-Story+-+Copia.jpg" width="320" /></a></div>
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"In breve, torniamo alla nozione di scopo, e all'effetto complessivo. Tutto ciò significa che la selezione accidentale su cui Wells insiste lascia troppi problemi insoluti. Nessuno dubita che la selezione accidentale sia una forza principale nell'evoluzione. Ma nessuno dubita nemmeno che i vari tipi di accidente abbiano una parte importante nella vita degli abitanti di una città; io posso imbattermi per caso in un uomo che mi dà un brutto raffreddore, o cambia l'intero corso della mia vita. Ciò non significa che qualsiasi cosa io faccia, dall'alzarmi la mattina all'andare a letto la sera, sia senza scopo. Al contrario, gli accidenti avvengono su uno sfondo di scopo. E lo stesso vale per l'evoluzione. Nessuno degli esempi sopra esaminati presenta il minimo problema per la "teoria telepatica dell'evoluzione". Noi supponiamo che la vita sia fondamentalmente intenzionale. Essa organizza la materia per i suoi propri fini, e il suo obiettivo consiste nel divenire più complessa, più libera. Tanto per cominciare, essa è concentrata sullo sviluppo di forze telepatiche, quelle stesse forze che consentono all'insetto flattide di comprendere il proprio posto nel fiore. Queste forze le hanno anche permesso di trasmettere scoperte importanti ai geni. Questa MENTE ISTINTIVA, questa MENTE DI GRUPPO, ha parecchi livelli. A un livello, organizza un gruppo di insetti flattidi in un fiore e si accerta che alcuni siano verdi, altri metà verdi e metà corallo, altri ancora completamente corallo. A un altro livello, organizza le cellule dello stomaco del planario in modo che portino capsule pungenti alla pelle esteriore. Per quanto ne sappiamo, il planario può essere capace di ordinare alle cellule di portare le capsule pungenti, proprio come in questo momento io sto dando ordine alle mie dita di battere questa pagina; in organismi così semplici come il planario, le connessioni istintive possono essere più dirette. E questo pensiero mette in rilievo, a sua volta, che tutti i tipi di processi stanno attualmente avendo luogo nel mio corpo, sebbene apparentemente io non ne sia conscio. Il postulato di Kepner, di una mente di gruppo tra le cellule del corpo, si applica a qualsiasi livello di vita". (dal libro "L'OCCULTO", di COLIN WILSON; pag.126)<br /><br />Qual'è il confine fra il corpo e la mente, ma, soprattutto, ESISTE un confine, una linea di demarcazione per cui i fenomeni fisici dovrebbero essere del tutto indipendenti dagli influssi psichici, come se mente e corpo fossero due perfetti estranei costretti a convivere sotto lo stesso tetto? La realtà fondamentale dell'universo non conosce delimitazioni, così come in geometria la linea di un segmento, apparentemente limitato, in realtà è costituita da punti illimitati, infiniti; così come non esistono linee di demarcazione fra alto e basso, fra la notte e il giorno...ma solo infinite sfumature e gradazioni. Il pozzo è senza fine, più si scende in profondità e più si amplia l'abisso sotto i nostri piedi. Così come non vi è reale separazione fra inconscio individuale ed inconscio collettivo, fra filosofia e scienza.<br /><br />La psiche (o anima), si trova nel cervello, fa parte dell'elemento biologico o ne è separata, distinta? E qual'è la linea di demarcazione fra il pensiero (invisibile) e l'elemento biologico che possiamo sezionare ed osservare? La risposta proviene dallo stesso concetto d'Infinito: la materia stessa è spirito, infatti esiste come informazione e concentrazione di energia, ma la sua massa è del tutto apparente, ologrammatica, come un sogno, il sogno dell'anima, appunto. Il nostro mondo materiale non è una realtà "fisica", l'indagine sulle particelle elementari, man mano che prosegue, diventa sempre più elusiva, come un pozzo senza fondo. Non ha quindi senso considerare l'anima come fattore immateriale ed il corpo come elemento materiale, perchè la materia stessa è immateriale, e segue i movimenti dell'anima, non è una prigione, o un peso di cui ci dobbiamo liberare: è il punto in cui siamo giunti, il passo che stiamo calcando sul sentiero evolutivo, sia individuale che dell'intera specie, la forma perfetta della nostra condizione psichica presente. Il corpo è il QUI E ORA della psiche, il suo ERGO SUM. Ma se la manifestazione fisica è correlata all'esistenza psichica, quest'ultima potrebbe essere in modo "continuo" riassorbita da nuove manifestazioni attraverso universi paralleli? Leggiamo, a questo proposito, un brano dal libro di DAVID DEUTSCH, "L'INIZIO DELL'INFINITO":<br /><br />"La spiegazione migliore di noi stessi nella scienza reale è che noi - esseri senzienti in questa struttura gigantesca e sconosciuta in cui gli oggetti materiali non hanno continuità, in cui anche qualcosa di fondamentale come il movimento o il cambiamento è diverso da tutto ciò che conosciamo - siamo soggetti multiversali. Ogni volta che osserviamo qualcosa - uno strumento scientifico, una galassia o un essere umano - in realtà guardiamo dalla prospettiva di un solo universo un oggetto più grande che si estende in altri universi. In alcuni di questi, l'oggetto ha esattamente lo stesso aspetto che ha per noi, in altri appare diverso o del tutto assente.<br /><br />LoO SPIRITO E' L'UNICA REALTA' E LA MATERIA LA SUA TRADUZIONE; così come il nucleo immateriale dell'Essere non è localizzato in un punto o in un altro della sua rappresentazione fisica, ma esattamente in ogni punto e in ogni luogo dello spazio e del tempo: ogni pensiero, ogni azione, ogni sentimento ed emozione non sono racchiusi dalla presenza fisica del nostro cervello o del nostro cuore, ma si irradiano attraverso l'infinito espandendosi all'intero universo e modificando la realtà; questi desideri, pensieri e sentimenti, più sono autentici, consapevoli, più acquisiscono potere. La TEORIA TELEPATICA DELL'EVOLUZIONE, sopra esposta da COLIN WILSON, presuppone, appunto, che non esistano eventi privati, ma una fondamentale interconnessione quantistica fra tutti i fenomeni e le cose esistenti. L'isolamento, seppure ci ritirassimo nella più remota spelonca, è dunque PURA ILLUSIONE.<br /><br />In base a ciò, possiamo affermare il postulato "COSI' E' NEL GRANDE COME NEL PICCOLO", che consiste nello stesso principio ermetico "COSI' E' SOPRA COME SOTTO", in base al quale ogni organo, particella ed elemento biologico contiene in sè qualcosa di equiparabile alla mente, qualcosa di essenzialmente interconnesso e guidato da una MENTE DI GRUPPO, un'essenza comune fondamentale che persegue obiettivi evolutivi, e non è soggetta al caso. In seguito la VOLONTA', il LIBERO ARBITRIO e, perciò, la libertà, avanzano di pari passo con la COMPLESSITA', ovvero con l'espansione dovuta all'accrescimento delle interazioni e delle informazioni acquisite da un'unità d'insieme, in questo caso, l'Uomo. Le cellule, i microrganismi, così come gli insetti presi ad esempio nel brano sopracitato, non possiedono libro arbitrio, sono semplici, privi della complessità necessaria a proporsi obiettivi superiori alla propria sopravvivenza e al proprio ruolo meccanicistico. La libertà, e, dunque, la complessità, sono gli obiettivi che stabiliscono le leggi e la necessità del grande pensiero che sottende la realtà universale.<br /><br />ESSERE equivale ad ESSER MANIFESTO, e dunque ad ogni entità equivale un'oggettivazione corporea ed un'universo fisico corrispondente al livello evolutivo raggiunto fino al momento presente, niente di più, niente di meno. Le nuove potenzialità, il futuro, ciò che l'evoluzione dovrà esprimere nel tempo, è già presente all'interno delle nostre cellule e attende la scintilla che lo potrà destare dal sonno, sotto forma di SALTO EVOLUTIVO? La MUTAZIONE può essere indotta dall'accumulo delle nozioni acquisite a livello di gruppo, e dalla necessità di creare un nuovo "mezzo" di espressione in grado di perseguire ulteriori obiettivi? Leggiamo quanto afferma il biologo RUPERT SHELDRAKE, di cui ci occuperemo tra poco:<br /><br />"La natura cumulativa del processo evolutivo, il fatto che la memoria sia preservata, significa che la vita cresce non solo attraverso una proliferazione casuale di nuove forme, ma esiste una sorta di qualità cumulativa". (Rupert Sheldrake)<br />
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<br />Possiamo considerare anche la questione riguardante la tesi del fisico teorico YAKIR AHARONOV, secondo la quale IL FUTURO DETERMINA IL PRESENTE, e non viceversa. Se l'esistenza dell'Universo è imprescindibile dalla sua necessità evolutiva, allora il futuro determina il presente. Se passato, presente e futuro ed il tempo stesso sono un'illusione, mentre tutto esiste nello stesso istante, allora le istanze del futuro attirano gli eventi del presente come una calamita, innescando la spinta evolutiva. Ciò non esclude volontà e senso di scopo, ma implica che volontà e senso di scopo siano allineati con gli obiettivi delle manifestazioni future. <br /><br />Il biologo britannico RUPERT SHELDRAKE (e moltissimi altri scienziati assieme a lui) ha formulato la teoria secondo la quale lo sforzo stesso, la concentrazione e l'intenzione si estendono oltre il cervello, allo stesso modo in cui le cellule si estendono verso altre cellule formando reti di comunicazione; ancora una volta, dunque, abbiamo la conferma che "il grande disegno" è racchiuso nel piccolo, e che la macchina bilogica è solo una traduzione apparentemente limitata delle leggi dell'infinito. E' proprio qui che viene superata la teoria di DARWIN, secondo la quale ogni mutazione genetica che ha portato all'evoluzione sarebbe dovuta al caso; alla luce di questi sviluppi della scienza, al contrario, l'evoluzione non potrebbe prescindere da un profondo senso di scopo. Ed, in effetti, la perdita del SENSO DI SCOPO, la rassegnazione all'abitudine, la separazione dell'esistenza dalla necessità evolutiva porterebbero ad una rapida dissoluzione, sia mentale che fisica. E' il SENSO DI SCOPO che tiene unite le particelle permettendo la manifestazione dell'esistenza, e senza di esso nulla potrebbe esistere. Se il SENSO DI SCOPO dell'Uomo equivale al senso di scopo dell'Universo, quest'unione genera immenso potere sulla realtà: è il sentimento degli obiettivi superiori, che travalicano le istanze del nostro Io individuale. <br /><br />Il filosofo arabo vissuto a Baghdad nella prima metà dell’800, AL KINDI, scrisse: "E’ manifesto che ogni cosa in questo mondo produce raggi, proprio come una stella. Tutto ciò che esiste realmente nel mondo degli elementi emette raggi in ogni direzione, i quali riempiono il mondo intero”.<br />
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Se la materia è spirito, tutto è materia, perchè tutto è spirito, ed essi sono esattamente la stessa cosa. Ogni manifestazione fisica e materiale esiste in quanto persegue un sentiero evolutivo che punta alla creazione di forme di vita sempre più complesse e, dunque, libere. Tutto ciò che tocchiamo, vediamo e sperimentiamo, è un sogno nel sogno, ed il sogno diventa sempre più vivo e potente quanto più grande, estesa e complessa è l'immaginazione del sognatore. Se i sogni di noi esseri limitati, con la loro incoerenza e confusione, ci sembrano così reali e vividi, come può essere un sogno alla potenza dell'Infinito? Questo sogno dell'Infinito (con le sue leggi fisiche ed i suoi muri apparentemente invalicabili) si chiama REALTA'.<br /><br />Alessia Birri<br />
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Alessia Birrihttp://www.blogger.com/profile/09538305177304729903noreply@blogger.com0