mercoledì 28 settembre 2022

PALEOLITICO SUPERIORE: le immagini svelate - Parte 1


ANTOLOGIA D'IMMAGINI RICOSTRUITE DA RAFFIGURAZIONI SU PIETRA, AVORIO E OSSO RISALENTI ALLA GRANDE CULTURA PREISTORICA DIFFUSA NELL'IMMENSO CONTINENTE EURASIATICO, DALLA PENISOLA IBERICA ALLA SIBERIA.  


PARTE 2:

https://alessia-birri.blogspot.com/2022/10/paleolitico-superiore-le-immagini.html


Presentazione

Il presente lavoro, che conta centinaia di ricostruzioni, nasce durante tre anni di difficile ed impegnativo studio e ricerca su queste figure, per l'individuazione dei soggetti che emergono come per magia dal fitto groviglio di linee delle placchette litiche o d'avorio incise con immagini sovrapposte, o alla scoperta dei volti su statuette corrose dall'azione del tempo. I manufatti in questione risalgono al Paleolitico Superiore.

Le figure sovrapposte

Le placchette di pietra o d'avorio incise con raffigurazioni sovrapposte, integrate una nell'altra, sono state un motivo ripetuto per decine di migliaia di anni, fino all'epoca magdaleniana (ultima cultura del Paleolitico, terminata circa 11.000 anni fa; prende il nome dal sito di Abri de la Madeleine, presso Tursac, in Dordogna, Francia, scavato dal 1863), e costituiscono un gioco di illusioni ottiche di molto difficile comprensione: solo dopo una lunga osservazione e quando meno te l'aspetti, si accende la scintilla e l'immagine emerge alla coscienza dal caos dell'intreccio di linee all'apparenza incoerenti.
I più conosciuti di questi manufatti provengono dalla grotta di La Marche, in Francia, scoperta nel 1937 dall'archeologo dilettante Leon Pericard:  1.500 fra placchette (grandi in media come il palmo di una mano) e blocchi di pietra incisi con figure umane e animali, alcune singole, altre sovrapposte, risalenti a 15.000 anni fa. Le raffigurazioni sovrapposte, o illusioni ottiche, possono aver avuto uno scopo iniziatico, certamente non costituivano un mero esercizio di abilità: la loro diffusione nello spazio e nel tempo indica l'importanza spirituale di quest'espressione artistica.  Ma fermiamoci qui, poichè quest'argomento richiederà un altro lungo saggio ad esso dedicato,  ora dobbiamo rimanere nei confini di un'antologia di immagini e informazioni sui luoghi e sull'epoca dei ritrovamenti. Le raffigurazioni sovrapposte sono tipiche della cultura magdaleniana e si estendono a tutta l'Europa occidentale.
 

Le statuette e le teste-ritratto

Le statuette femminili e maschili dotate di un volto sono frequenti nell'area russa e siberiana, a partire dal famoso sito di Malta Buret, in Russia, e in genere nei paesi dell'Est Europa, come il sito di Dolni Vestonice nella Repubblica Ceca. Al contrario, nell'Europa Occidentale, la testa delle statuette femminili è priva di connotazioni, senza volto. Le statuette siberiane, per la maggior parte d'avorio, sono estremamente corrose, ma oltre i segni del tempo ancora ne trapelano i tratti che all'epoca dovevano essere finemente delineati. Alcuni fra questi manufatti sono estremamente minuti e, nel contempo, lavorati con stupefacente abilità e cura nei dettagli, tanto da svelare dei veri e propri ritratti in un materiale di pochi centimetri, come autentiche miniature.


La mia tecnica d'individuazione

Sollevare il pesante velo del tempo e individuare le figure dai grovigli di linee non è stata cosa facile: ponendo un foglio bianco che lascia trasparire i particolari sullo schermo del computer, con la matita seguo fino al più piccolo segno inciso sulle placchette litiche; in seguito ripasso tutto con il pennarello nero a punta fine, senza la minima idea di ciò che dovrà apparire. Solo dopo molto studio e osservazione individuo le figure evidenziandole con colori a cera, dopo aver stampato molte copie dello schema. Infine ne arricchisco il contesto con uno sfondo paesaggistico. Stessa procedura per quel che riguarda le statuette. Inutile sottolineare la fatica e la concentrazione che tutto ciò comporta. Spero, alla fine, di rendere il dovuto onore ai nostri antenati, oltre alla mia grande soddisfazione per l'opera compiuta. (Alessia Birri)





FOTO: immagine d'insieme dei disegni delle ricostruzioni e strumenti di lavoro: pastelli a cera, matita, pennarello nera a punta fine e a punta grossa, correttore bianco, gomma.

 

BALZI ROSSI - VENTIMIGLIA - LIGURIA

  

Pendente in pietra serpentino, alto 4,7 cm, datato 26.000 anni: ritrae due corpi (donna e uomo-serpente) uniti dalla schiena, ambedue con testa di serpente, dalle grotte del sito paleolitico dei BALZI ROSSI, frazione VENTIMIGLIA, LIGURIA,scoperto nel 1872.








Maschera in clorite gialla con naso largo, foro sulla fronte per incastonatura, incisioni a raggiera, larga 2,3 cm., datata 26.000 anni, dalla Grotta Grimaldi, fra 15 grotte paleolitiche del sito dei Balzi Rossi, falesia sul mare nella frazione di Ventimiglia, Liguria, scoperte nel 1872. Il buco sotto il naso è probabilmente una scheggiatura. https://donsmaps.com/mask.html

 





Donna-leone: pendente in steatite (la base del naso è resa con una profonda incisione, alta 6 cm., datata 26.000 anni), fra 15 figurine antropomorfe della Grotta Grimaldi (dal complesso di 15 grotte paleolitiche dei Balzi Rossi, frazione di Ventimiglia, Liguria, scoperte nel 1872. https://www.donsmaps.com/perforatedneckvenus.html

 


 




Testina in steatite dai tratti arcaici, dolicocefala, con cresta sopraorbitale, fronte sfuggente e chignon inciso a rete, alta appena 2,4 cm., datata 26.000 anni, dalla Grotta Grimaldi (una delle 15 grotte paleolitiche del promontorio roccioso dei Balzi Rossi, frazione di Ventimiglia, Liguria), scoperta alla fine dell'800 con due scheletri, un uomo e una donna, dalle caratteristiche insolite, simili a quelle del manufatto. https://donsmaps.com/balzirossihead.html

 



 


Bustino femminile in clorite verde scuro, alto appena 3 cm., datato 20.000 anni, da una delle 15 grotte paleolitiche che si aprono ai piedi dalla parete rocciosa di calcare dolomitico giurassico dei Balzi Rossi, alta 100 metri, sulla costa Mediterranea, comune di Ventimiglia, provincia di Imperia, regione Liguria, scoperte a partire dal 1872 con numerose sepolture e ricchi corredi.

 


 

 

CHAFFAUD - SAVIGNE' - FRANCIA



Manufatto in avorio, alto 16 cm., datato 17.000 anni, che ritrae un orco dalle cui fauci penzolano gambe umane, fra 36.000 reperti delle 4 grotte paleolitiche (tra cui la più famosa è Grotte du Puits) di Chaffaud, comune di Savignè, sul fiume Charente, dipartimento Vienne, Francia, scoperte nel 1840. https://www.lanouvellerepublique.fr/poitiers/dans-les-reserves-la-part-du-lion-pour-la-prehistoire

 


Placchetta di calcite incisa con figure sovrapposte integrate, datata 15.000 anni, larga 12 cm., dalle Grottes Du Chaffaud, complesso paleolitico di 4 grotte scoperte nel 1840, la più importante è la Grotte Du Puits, comune Savignè, dipartimento Vienne, fiume Charente, Francia. Profilo maschile-donna-orso-uccello.

 


 


 


MAL'TA BURET - SIBERIA - RUSSIA




Figura maschile con abito di pelliccia, cappuccio e viso dettagliato, in avorio di mammut, alta 12 cm., datata 23.000 anni, fra 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928. Naso largo, labbra carnose indicano lineamenti paleosiberiani, o comunque arcaici.

 





Figura maschile d'avorio di mammut con perizoma dipinto con ocra rossa, alta 4,5 cm., datata 23.000 anni, fra 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. Leggi: http://malta.artemiris.org/ru/find/view/84

 





Pendente in avorio di mammut con figura maschile vestita, alta 6 cm., datata 23.000 anni, fra altre 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. Vedi informazioni sul manufatto: http://malta.artemiris.org/ru/find/view/83






Statuetta femminile, datata 23.000 anni, in avorio di mammut, alta 10 cm., fra le 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. La sua espressione è deformata da una spaccatura dell'avorio che attraversa il volto, dal naso evidentemente spezzato a metà e dalla corrosione delle cavità oculari, che probabilmente erano ben definite, come abbiamo visto in molti altri esempi riguardanti questo particolare stile, asciutto nelle forme anatomiche (perciò diverse da quelle, tondeggianti, delle "veneri" paleolitiche dell'Europa Occidentale), presente in questo sito.

 









Statuetta femminile in avorio di mammut del frequente tipo "dalla forma allungata", alta 10 cm, datata 23.000 anni, fra altre 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. Vedi informazioni sul manufatto:
http://malta.artemiris.org/ru/find/view/38

 





Statuetta femminile in avorio di mammut, misure esatte assenti, mediamente sui 10 cm, viso molto dettagliato, datata 23.000 anni, fra altre 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928.

 



Statuetta femminile con volto dalle caratteristiche arcaiche e cuffia (alta 8 cm.; datata 23.000 anni; avorio di mammut) fra altre 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta-Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928.

 



Statuetta femminile con collana, perizoma con testa e zampe d'orso, viso molto corroso di cui trapelano deboli tracce (alta circa 10 cm; datata 23.000 anni; avorio di mammut) fra 23 statuette antropomorfe del sito paleolitico di Malta Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928.

 





Volto di statuina maschile con abiti e capelli a caschetto (alta 12,5 cm.; datata 23.000 anni; avorio di mammut) fra altri 23 esemplari di statuette antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928. Vedi figura intera: https://www.donsmaps.com/images31/coatedvenus.jpg

 



Testa-ritratto maschile realistica incappucciata, alta 4 cm., datata 23.000 anni, parte di figura intera perduta, in avorio di mammut, fra 23 statuine antropomorfe del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, oblast di Irkutsk, Russia, scoperto nel 1928.

 






Viso di donna anziana in una delle 23 statuine d'avorio di mammut del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, Oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928. Alta 9 cm., datata 23.000 anni. Vedi figura intera: https://www.donsmaps.com/images24/maltafigurineshermitage.jpg

 


 

 Volto femminile di una delle 23 statuette d'avorio di mammut del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, Oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928. Si tratta di un ciondolo, datato 23.000 anni, alto appena 4 cm., grazie alla foto professionale di Don Hitchcock (vedi figura intera: https://www.donsmaps.com/images31/pockmarkedvenus.jpg) trapelano caratteristiche paleosiberiane, naso largo e ovale del viso pesante di donna anziana. La figura indossa una folta pelliccia con cappuccio, resa mediante profondi intagli nell'avorio.

La miniatura, nonostante le piccolissime dimensioni, è molto dettagliata, come descritta in un documento del 1962 dell'archeologa russa Zoya Abramova:

"La figura possiede tratti molto distinti...Il volto delinea le sopracciglia, il disegno degli occhi dettagliato, il naso con le narici, la linea della bocca con le rughe ai suoi lati".

 


 


Volto di una delle 23 statuette d'avorio di mammut del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, Oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928. Alta 9 cm., datata 23.000 anni, è l'unica in cui si possono ancora notare tratti del volto, espressione e pupille oltre i segni del tempo.






Mammut e leone delle caverne su bracciale d'avorio di mammut (lungo 8 cm, datato 23.000 anni) fra gli 800 manufatti come statuette, collane, bracciali, in pietra, avorio e osso del sito paleolitico all'aperto di Malta Buret, sul fiume Angara, Oblast di Irkutsk, Siberia, Russia, scoperto nel 1928.

 






IL VOLTO PALEOLITICO DELLA "GROTTA DELLA MONACA" DI SANT'AGATA DI ESARO

Non ha una datazione ufficiale questo volto scolpito, a grandezza naturale, approfittando della conformazione a silhouette femminile della roccia sottostante, ma stile e prassi sono attinenti con il Paleolitico Superiore e potrebbe avere fino a 20.000 anni; sul corpo compaiono le tipiche tacche orizzontali; dalla Grotta della Monaca, frequentata, appunto, da 20.000 anni fa fino al Medioevo per l'estrazione di minerali.

Grotta della monaca, Parco Nazionale del Pollino, Sant'Agata di Esaro, Calabria; la grotta si apre vicino alle sorgenti del fiume Esaro, a 600 metri sul livello del mare, in ambiente tipicamente montano; l'ingresso è alto 16 metri e si affaccia sulla vallata coperta di foreste, permettendo una larga visuale per il controllo del territorio. Frequentata dal Paleolitico (i reperti più antichi risalgono a 20.000 anni fa) fino al Medioevo e riscoperta nel XIX secolo, le prime esplorazioni archeologiche sono avvenute solo nel 1997 ad opera dell'Università degli studi di Bari. La grotta è lunga 500 metri ed è costituita da rocce carbonatiche. Gli ambienti interni sono stati suddivisi in "pregrotta", "sala dei pipistrelli", "cunicoli terminali". Prima di accedere alle zone più profonde della cavità il passaggio si restringe fino a formare un imbuto angusto detto "diaframma", oggi protetto da un'inferriata. Superato il diaframma, si accede alla "sala dei pipistrelli", l'ambiente più grande: 60 metri di lunghezza per 30 di larghezza, che deve il suo nome ad una colonia di pipistrelli. Proprio in questo grande antro è presente il cosiddetto "volto della monaca" (così nominato in tempi recenti per la parvenza di un copricapo monacale che incornicia il viso scolpito su una parete); in fondo a questa sala si aprono gli stretti cunicoli terminali, il più lungo dei quali è di oltre 60 metri; ciascuno di questi cunicoli costringe ad avanzare strisciando. La grotta è stata oggetto di estrazioni minerarie da 20.000 anni fa al Medioevo; nel Paleolitico Superiore era meta di rifornimento della preziosa ocra rossa (ematite) che veniva usata in ambito sacro e per la pittura. Le pareti della grotta abbondano di ocra rossa, minerali idrossidi da cui si ricavano metalli; i carbonati di rame si trovano spalmati sulla roccia sotto forma di depositi di colore blu e verde. Molti strumenti di osso e selce d'epoca paleolitica sono stati scoperti nella parte interna della grotta dove ci sono i depositi di ferro. Nella "sala dei pipistrelli" è stata scoperta inoltre un'ulna umana all'interno di una fossa appositamente ricoperta da un macigno, datata 20.000 anni al radiocarbonio. Le attività estrattive dei minerali ferrosi si intensificano in epoca neolitica, fra il 5° e il 4° millennio a.C., spostandosi negli ambienti più interni detti "cunicoli delle impronte" per le numerose tracce di scavo avvenute usando utensili di origine animale come corna di cervo o di capra. A partire dal 4° secolo a.C. la ricerca si estende alla malachite e azzurrite, scavate con strumenti di pietra (sono stati scoperti oltre 70 strumenti differenziati in asce, martelli, mazzuoli e picconi). Dal 1300 a.C. (età del bronzo), la grotta diventa un'area sepolcrale: all'interno di nicchie sono stati scoperti gli scheletri di diverse decine di individui. In epoca medievale e post medievale ci sarà un nuovo interesse per i minerali ferrosi e numerose gallerie artificiali vengono scavate sotto la superficie, fra gli ultimi decenni del XIII e i primi del XV secolo. In totale, nel corso delle campagne di scavo sono stati rinvenuti oltre 20.000 reperti.

 





TROU-MAGRIITE - WALLONIA - BELGIO

Statuetta fallica con testa umana in avorio di mammut, alta 4 cm., datata 35.000 anni, fra i 13 manufatti artistici, incisi in prevalenza con motivi geometrici, 11.000 strumenti di pietra e 50.000 ossa di animali di svariate specie (bovini, cavalli, renne, cervi, stambecchi, cinghiali, rinoceronti, mammut, lupi, leoni delle caverne, orsi, iene, gatti selvatici, donnole, volpi) emersi dalla grotta paleolitica Trou-Magrite, nel villaggio di Anseremme, comune di Dinant, provincia di Namen, valle del fiume Lesse, regione Wallonia, Belgio, scoperta nel 1864. Inizialmente attribuita al Paleolitico Gravettiano, studi successivi hanno permesso la datazione della statuetta alla precedente epoca del Paleolitico Aurignaziano. Considerata dal pittore e insegnante britannico Dennis Henry Osborne (1916-2019) come un prototipo della moderna arte cubista. https://donsmaps.com/trouvenus.html

 






DOLNI VESTONICE - MORAVIA - REPUBBLICA CECA

Figura femminile (avorio di mammut, misure assenti, in media 10 cm), datata 27.000 anni, fra numerosi esempi di figure umane, più di 5000 statuette animali di ceramica, monili e tombe del sito paleolitico di Dolni Vestonice, regione Moravia, Repubblica Ceca, scoperto nel 1924.

 






Statuetta ambigua, catalogata come femminile, ma con raffigurazione di genitali maschili. Avorio di mammut, datata 29.000 anni, alta 8 cm., dal sito paleolitico all'aperto di Dolni Vestonice, regione Moravia, Repubblica Ceca, dove dal 1924 vennero scoperte tombe e migliaia di statuette in terracotta e altri importantissimi manufatti.

 






Testa femminile in avorio di mammut (miniatura alta 4,8 cm., datata 26.000 anni) dal sito paleolitico all'aperto del comune di Dolni Vestonice, Moravia, Repubblica Ceca. E' considerato l'autoritratto della sciamana ceramista sepolta nel proprio laboratorio, accanto al forno di cottura e a migliaia di statuette di terracotta. I lineamenti gracili del volto corrispondono a quelli del cranio e dello scheletro nella sepoltura indicanti, appunto, una donna di corporatura minuta. Il tema dell'occhio deformato è presente in altre maschere del Paleolitico Superiore (come quella di Lascaux, di El Juyo, di Entrefoces, ecc...) e si protrae nel simbolismo iniziatico di ogni periodo storico (vedi leggenda del dio Odino, di Horus, ecc...); generalmente rappresenta il sacrificio di una parte di sè per il raggiungimento di un'essenza e una visione superiore. E' probabile che si tratti dunque di un personaggio avvolto da un alone di solennità e autorevolezza nell'ambito della comunità. La notevole distanza della capanna-laboratorio dal resto del villaggio indica una necessità di tranquillità e raccoglimento nell'esistenza di quest'artista eccezionale, i cui lavori denotano uno stile unico e a tratti fantastico nella resa delle raffigurazioni faunistiche.

 


 

SCIAMANO DI BRNO - MORAVIA - REPUBBLICA CECA




Ho provato ad immaginare il volto della statuetta snodabile, in avorio di mammut, della tomba paleolitica dello Sciamano di Brno, scoperta nel 1891 nei pressi di Brno, città capitale della regione Moravia, Repubblica Ceca. E' alta 20 cm., datata 25.000 anni e riporta le sembianze dello Sciamano a cui è appartenuta, come attestano le misure antropometriche del teschio; era sepolta accanto a lui.

https://alessia-birri.blogspot.com/2019/04/la-statuetta-snodabile-dello-sciamano.html

 





GAGARINO - LIPETSK - RUSSIA

Una fra le 8 statuette d'avorio di mammut del sito paleolitico all'aperto nei pressi del villaggio di Gagarino sulle rive del Don, oblast di Lipetsk, Russia, scoperto nel 1926. Alta circa 9 cm., datata 23.000 anni, detta "la Venere orante" per la posizione delle mani giunte, porta una maschera d'orso sul capo. https://donsmaps.com/gagarino.html

 


 
 
 
 
GALGENBERG - MISTELBACH - AUSTRIA

Ipotesi sull'interpretazione della statuetta paleolitica in pietra serpentina verde detta "la danzatrice", datata 32.000 anni, alta 7 cm. (la figura è piatta sul lato opposto), scoperta nel 1988 sulla collina di Galgenberg, villaggio di Wildendürnbach, distretto di Mistelbach, Austria. Nonostante le piccole dimensioni e la corrosione della superficie, si intravedono comunque occhi e due fori al di sotto che possono essere interpretati come narici. Complessivamente è molto vago: potrebbe essere il rostro di un gufo, o un muso di leone o orso. Io ho optato per il gufo perchè esistono molte immagini simili presso i popoli nativii e i manufatti sciamanici di tutto il mondo nelle varie epoche.
 
 

 

 

VERO BEACH - FLORIDA - U.S.A


Mammut e altre più sottili incisioni sovrapposte su osso (datato 13.000 anni, lungo: 7,62 cm), scoperto nel 2007 dal ricercatore James Kennedy vicino alla città di Vero Beach, Florida, U.S.A. Unica prova della presenza dei mammut in Nord America. Inoltre lo stile è quello paleolitico europeo, relativo all'epoca Magdaleniana.
https://donsmaps.com/vero.html
 






 
 


ABRI-DE-LA-MADELEINE - TURSAC - FRANCIA

Figure femminili in bassorilievo (datate 17.000 anni; n.1: 91 x 28 cm; n.2: 100 x 76 cm) sulle pareti del riparo roccioso paleolitico Abri-de-la-Madeleine, comune di Tursac, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1875, fra i più ricchi di testimonianze archeologiche con manufatti, tombe con corredi e ornamenti, strumenti e arte parietale.

 







Placchetta di calcare con incisioni di figure sovrapposte (cavalli-lince-orso, datati 15.000 anni, larga circa 10 cm) fra i 554 oggetti del riparo roccioso paleolitico Abri de la Madeleine, comune di Tursac, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1863.

 




Uomo con maschera di leone-uccello rovesciata sulla nuca (la linea del volto è incerta e sottile, perciò l'ho tratteggiata), pietra, datato 17.000 anni, alto 9 cm., fra i reperti del riparo roccioso paleolitico Abri De La Madeleine, comune di Tursac, dipartimento Dordogna, Francia, scoperto nel 1863.

 





ISTURITZ - NUOVA AQUITANIA - FRANCIA

Figure sovrapposte, datate 15.000 anni, su blocco calcareo (largo 1 metro) sulle pareti della grotta paleolitica di Isturitz, Pirenei Atlantici, Nuova Aquitania, Francia, profonda 120 metri. Frequentata in tutte le epoche preistoriche e storiche, le testimonianze del Paleolitico Superiore vennero scoperte solo alla fine del sec. XIX.

 





Ciottolo inciso con figure sovrapposte, datate 15.000 anni, larghezza massima 10 cm., fra i manufatti della grotta paleolitica del comune di Isturitz, Pirenei Atlantici, Nuova Aquitania, Francia; conosciuta fin dall'antichità, le prime scoperte relative alle numerose testimonianze preistoriche sono avvenute alla fine del XIX secolo. 1-volpe; 2-cavallo; 3-orso; 4-orsetto; 5-profilo umano.

 


 

 



GROTTE-DE-LA-VACHE - ARIEGE - FRANCIA



Incisione su osso con due lupi che si fronteggiano (lungo 10,8 cm., datato 15.000 anni), fra i 225 manufatti paleolitici della Grotte-De-La-Vache, comune di Alliat, dipartimento Ariege, regione Occitania, Francia, estesa 250 metri, scoperta nel 1866. Al suo interno sono presenti anche raffigurazioni parietali.

 






GONDERSHAUSEN - RENANIA-PALATINATO - MONTI HUNSRUCK - GERMANIA

Incisioni paleolitiche di figure animali sovrapposte su una lastra di ardesia (la cui parte superiore con petroglifi è alta 1 metro) vicino al villaggio di Gondershausen, Renania-Palatinato, massiccio montuoso di Hunsruck, Germania, scoperte nel 2010. Sono datate 20.000 anni e rappresentano uno degli esempi più settentrionali di arte rupestre paleolitica all'aperto in Europa e il primo in Germania.

 

 



 


GONNERSDORF - RENANIA-PALATINATO - GERMANIA

Blocco di scisto inciso con figure sovrapposte (misure assenti, in media intorno ai 15-20 cm.) datato 15.000 anni, fra 450 pezzi del sito paleolitico all'aperto sul Reno del comune di Gonnersdorf, Renania-Palatinato, Germania, scoperto nel 1968; famoso anche per le molte statuette femminili estremamente stilizzate, in osso, avorio e pietra, dette "lalinde".

 






Blocco di scisto con figure sovrapposte (misure assenti, in media 15 cm.) datato 15.000 anni, fra 450 pezzi del sito paleolitico all'aperto sul Reno del comune di Gonnersdorf, Renania-Palatinato, Germania, scoperto nel 1968, famoso anche per le "lalinde": statuette stilizzate.

 





Gallo cedrone (Tetrao urogallus) su placca di scisto (larga circa 10 cm.), datato 15.000 anni, dal sito paleolitico all'aperto sul Reno del comune di Gonnersdorf, Renania-Palatinato, Germania, scoperto nel 1968. Visita il sito sulla foto per altra immagine intera del ciottolo.

 





Figure sovrapposte incise su ciottolo (largo circa 9 cm.) datate 15.000 anni, dal sito paleolitico all'aperto sulle rive del Reno del comune di Gonnersdorf, Renania Palatinato, Germania, scoperto nel 1968. 1-probabile gallo cedrone (anche se la forma del becco è incerta) in 3 fasi di movimento che corre; 2-altro uccello e cedrone più piccolo.

 





LA-MOUTHE - LES-EYZIES-DE-TAYAC - FRANCIA

Stambecco inciso sul retro della lampada d'arenaria (misure:17 x 20 cm; datata 17.000 anni) della grotta paleolitica La Mouthe, comune di Les-Eyzies-de-Tayac, dipartimento Dordogna, Nuova Aquitania, Francia, scoperta nel 1894 con più di 200 figure di arte parietale. In totale, le lampade paleolitiche conosciute sono oggi 300.

 


 


 

LIMEUIL - VAL VEZERE - FRANCIA


Incisioni di figure sovrapposte su osso con volpe addormentata, volpe di profilo, volpe in prospetto, cavallo, toro, altro animale indefinito, fra i 300 esemplari di incisioni su osso e ciottolo (arte mobiliare), datati 12.000 anni, emersi dal sito paleolitico all'aperto del comune di Limeuil, sulle rive del fiume Vézère, dipartimento Dordogna, Francia, scoperto nel 1909, esteso 30 metri.





Figure sovrapposte (cavalli-renna) su una di 300 lastre calcaree incise (lunga 28 cm; datata 13.000 anni) emerse dal riparo paleolitico nel comune di Limeuil, alla confluenza del fiume Vezere, dipartimento Dordogna, Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1909, lungo 30 metri.

 

 


Ciottolo di calcare inciso con figura di stambecco datata 15.000 anni, larghezza massima 15 cm., dal sito paleolitico all'aperto vicino al villaggio medievale di Limeuil, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1909 con 200 reperti raffigurati.

 


 



VALLE DEL FIUME EVRE - SAULGES - FRANCIA


Placchetta di scisto incisa con figure di ghiottone datata 13.000 anni (larga 10 cm) fra 300 esemplari da una delle 20 grotte paleolitiche nella valle del fiume Evre, comune di Saulges, massiccio montuoso Armoricain, dipartimento Mayenne, regione Loyre, Francia, scoperta dal 1876, ornata all'interno con 270 figure rupestri.

Il movimento dell'animale è indicato dalle zampe multiple tipiche del dinamismo nell'arte paleolitica. Tuttavia lo schematismo della figura ne indica l'epoca tarda (Paleolitico finale), in opposizione al naturalismo dell'arte paleolitica classica.

"Il ghiottone o volverina (Gulo gulo Linnaeus, 1758) è un mammifero carnivoro della famiglia dei mustelidi, diffuso nelle zone artiche di Europa, Asia e America. Rappresenta l'unica specie ascritta al genere Gulo (Pallas, 1780)". (Wikipedia)

 



 



ABRI VILLEPIN - TURSAC - FRANCIA

Figure di cavalli in fila intagliate su corno di renna (lungo circa 25-30 cm., datato 14.000 anni) fra i reperti del riparo paleolitico Abri Villepin, comune di Tursac, Val Vezere, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, profondo 10 metri, scoperto nel 1917.

 


 



Placchetta di scisto con figure sovrapposte (datate 14.000 anni; larghezza massima 9 cm.) fra altri 4 esemplari del riparo paleolitico Abri Villepin, comune di Tursac, Val Vezere, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, profondo 10 metri, scoperto nel 1917.

 




 


LAUGERIE BASSE - LES-EYZIES-DE-TAYAC-SYREUIL - FRANCIA


Blocco di pietra calcarea con figure sovrapposte datate 15.000 anni, alto 37 cm., fra 600 manufatti provenienti dal riparo paleolitico di Laugerie Basse, comune di Les Eyzies de Tayac Syreuil, sponda destra del fiume Vezere, dipartimento Dordogna, Nuova Aquitania, Francia, scoperto nel 1864.

 





GROTTA DELLE SETTECANNELLE - ISCHIA DI CASTRO - VITERBO


Figure sovrapposte, datate 13.000 anni, su uno dei 10 ciottoli incisi, larghezza massima 12 cm., della grotta paleolitica detta "delle Settecannelle", formatasi dall'erosione di un banco di tufo, profonda 18 metri, comune di Ischia di Castro, provincia di Viterbo, Lazio. Occupata dal Paleolitico all'epoca storica, gli scavi archeologici sono iniziati nel 1985. Immersa nella verdeggiante vegetazione del Fosso Paternale, affluente del fiume Fiora, la sua denominazione si riferisce evidentemente all'abbondanza di acqua a cui si poteva accedere dal riparo della roccia, essenziale alla sussistenza di un insediamento umano.

 






Figure sovrapposte, datate 13.000 anni, su uno dei 10 ciottoli incisi, largo 15 cm, della grotta paleolitica detta "delle Settecannelle", formatasi dall'erosione di un banco di tufo, profonda 18 metri, comune di Ischia di Castro, provincia di Viterbo, Lazio. Occupata dal Paleolitico all'epoca storica, gli scavi archeologici sono iniziati nel 1985. Immersa nella verdeggiante vegetazione del Fosso Paternale, affluente del fiume Fiora, la sua denominazione si riferisce evidentemente all'abbondanza di acqua a cui si poteva accedere dal riparo della roccia, essenziale alla sussistenza di un insediamento umano.

 

 




GROTTE DI LA GARMA - CANTABRIA - SPAGNA




Statuetta femminile in corno di renna (alta 15 cm, datata 16.000 anni) dal complesso di grotte paleolitiche di La Garma, comune di Ribamontan al Monte, Cantabria, Spagna; contiene arte parietale con 92 figure animali oltre a segni astratti e impronte di mani; molta arte mobiliare come uno stambecco su costola bovina oltre a bastoni perforati, découpé di contorni, placchette di pietra decorate e ciondoli. La galleria inferiore è profonda 300 metri, scoperta nel 1995.

 





Testa di cavallo incisa su osso (misure assenti, datazione: 16.000 anni) dal complesso carsico di grotte paleolitiche del monte La Garma, comune di Ribamontan al Monte, nei pressi del villaggio di Omoño, Cantabria, Spagna, estesa 2.008 metri, scoperta nel 1995 con 500 raffigurazioni parietali.

 



 

RIPARO ROCCIOSO DI LAUSSEL - DORDOGNA - FRANCIA



Volto di statua di calcare a figura intera detta "Priapo di Laussel" per il suo aspetto itifallico, alta 40 cm., datata 22.000 anni, fra altre 7 figure umane del riparo paleolitico di Laussel, zona nel comune di Marquay, Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia. Figura intera: https://www.donsmaps.com/images33/img_6643lausselpriapus.jpg

 


 



KOSTENKI - OBLAST DI VORONEZH - RUSSIA




Statuetta in avorio di mammut, alta 11,4 cm, datata 25.000 anni, fra altre 10 del sito paleolitico di Kostenki, rive del fiume Don, Oblast di Voronezh, Russia, costituito da 26 aree che includono diverse tombe paleolitiche, scoperto nel 1953. La figura presenta capelli a caschetto, possiede un volto con naso molto grande alla Cyrano. Vedi tutti gli altri esemplari da Kostenki: https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Venuses_of_Kostenki

 

 




GROTTE DU PAPE - BRASSEMPOUY - FRANCIA




Scultura-ritratto femminile in avorio di mammut detta "Dama di Brassempouy", alta 3,65 cm., datata 29.000 anni, scoperta nel 1894 assieme ad altre 6 figure umane in osso (sempre del Paleolitico Superiore) estremamente naturalistiche presso la Grotte du Pape, comune di Brassempouy, territorio di Chalosse ai piedi dei Pirenei, regione Nuova Aquitania, dipartimento Lande, Francia. Il ritratto in miniatura, mostra probabilmente un'acconciatura con trecce, coperte forse da un cappuccio a rete per tenerle in ordine.

 


 




BEDEILHAC-ET-AYNAT - ARIEGE - FRANCIA




Pendente da dente di cavallo che ritrae un uomo alato, evidentemente uno sciamano, datato 15.000 anni, alto 4,7 cm., dalla grotta paleolitica decorata del comune di Bédeilhac-et-Aynat, dipartimento Ariege, regione Occitania, cordigliera Pirenaico-cantabrica, Francia, esplorata nel 1906, lunga 350 metri, vi sono state scoperte pitture rupestri e diversi manufatti.

"Un dente canino di cavallo trafitto e scolpito. 4,7 cm. di lunghezza, scoperto nella sezione Jauze-Mandement, la terza terrazza. Faceva parte di una collana di denti perforati. La scultura rappresenta una testa umana con gli occhi, un naso molto grande, la bocca parzialmente aperta. La figura è incorniciata da una sorta di cappuccio. C'è una perforazione trasversale biconica attraverso il collo".

(Da un documento dell'Università dello Utah)

 




 

AVDEEVO - OBLAST DI KURSK - RUSSIA




Viso di una delle 5 statuine femminili più integre (ce ne sono almeno 20) d'avorio di mammut (datata 23.000 anni, alta 15 cm) dal sito paleolitico all'aperto di Avdeevo, provincia di Kursk, lungo il fiume Sejm, Russia, scoperto nel 1941. Foto intera: https://donsmaps.com/images26/avdeevo.jpg

 



 


GROTTA DI ABAUNTZ - NAVARRA - SPAGNA




Blocco di pietra con raffigurazioni sovrapposte (largo 37 cm, datazione: 14.000 anni). Il manufatto è identificato come mappa geografica del luogo integrata a figure animali, dalla grotta paleolitica di Abauntz, Navarra, monti Pirenei, Comune di Utzama, Spagna, scoperta nel 1932, profonda 56 metri. Il livello magdaleniano degli scavi archeologici ha restituito 3 blocchi incisi, fra altri dipinti in ocra e un migliaio di strumenti litici.

 






Placca di pietra a figure sovrapposte (larga 15 cm, datata 14.000 anni) fra 3 blocchi incisi scoperti nella grotta paleolitica di Abauntz, Navarra, monti Pirenei, Comune di Ultzama, Spagna, scoperta nel 1932, profonda 56 metri.

 







RIPARO DI ENTREFOCES - ASTURIE - SPAGNA



Aspetto ipotetico della testa-ritratto in quarzite rossa, alta 12 cm., datata 17.000 anni, dal riparo paleolitico Entrefoces, adiacente la grotta del Molin, comune di Morcin, Principato delle Asturie, Spagna, scoperti nel 1981; in fondo alla grotta graffiti di cerve e un cavallo; oltre alla testa di pietra un asta d'osso decorata.

https://nutcrackerman.com/2021/09/06/escultura-magdaleniense-cabeza-humana-entrefoces-asturias/

 


 

 



DONNA LUPO DI TOLENTINO - MACERATA - MARCHE




La donna lupo di Tolentino, provincia di Macerata, Marche. Incisa su ciottolo d'argilla, alta 13 cm., datata 12.000 anni (Paleolitico finale). Scoperta nel 1884 in una cava d'argilla dal conte Aristide Gentiloni Silverj (1844-1937). Museo Archeologico Nazionale delle Marche.

 






RIPARI ROCCIOSI DI BRUNIQUEL - OCCITANIA - FRANCIA




Placchetta di scisto incisa a figure sovrapposte (datata 17.000 anni) fra gli 80 esemplari emersi dal complesso di 4 ripari paleolitici ai piedi dello strapiombo roccioso del castello medievale del comune di Bruniquel, dipartimento Tarn et Garonne, regione Occitania, Francia, scoperti nel 1854.

 





RIPARO ROCCIOSO ABRI PATAUD - LES-EYZIES-DE-TAYAC - FRANCIA




Silhouette femminile (datata 21.000 anni) scolpita su sasso di calcare (alto 19 cm, largo 14 cm, la figura nel mezzo è alta 6 cm), scoperta nel 1958 presso il riparo roccioso paleolitico Abri Pataud, vicino al comune di Les-Eyzies-de-Tayac-Sireuil, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia.

 





GROTTA DI GARGAS - AVENTIGNAN - FRANCIA




Cavallo, leone delle caverne e bisonte raffigurati con leggerissime incisioni appena percettibili (datate 20.000 anni) su placca di pietra lunga 17 cm, fra i diversi oggetti d'arte mobiliare della grotta paleolitica di Gargas, comune di Aventignan, Alti Pirenei, Francia, lunga 115 metri, scoperta nel 1911, contenente 231 impronte di mani in ocra rossa.

 




BARRANCO HONDO - SORIA -SPAGNA


Placca di ardesia con figure sovrapposte paleolitiche di animali, lunga 36 cm, datata 16.000 anni, scoperta nel 1986 da Lorenzo Casado Egido (1921-1998-agricoltore del luogo) in località Barranco Hondo, 980 metri di altezza, territorio di Villalba, provincia di Soria, Spagna.

 


 




GARE DE COUZE - DORDOGNA - FRANCIA




Pietra incisa con silhouette femminile acefala e, in alto, testa di leone delle caverne (alta 42 cm., datata 15.000 anni), dalla piccola grotta paleolitica "Gare-de-Couze", nel comune di Lalinde, dipartimento Dordogna, regione Nuova Aquitania, Francia, conosciuta per quest'unico reperto, scoperta nel 1962.

 


 



PARPALLO'-BORRELL - VALENCIA -SPAGNA



Uri incisi su placca di calcare (datati: 14.000 anni; misure: ?) fra 6.000 esemplari decorati emersi dalla grotta paleolitica dell'Area Naturale Municipale Parpalló-Borrell, comune di Gandia, provincia di Valencia, vicino al Mar Mediterraneo, Spagna, scoperta nel 1927, profonda 8,5 m.

 



 

LABOUICHE - ARIEGE - FRANCIA




Placca d'argilla con figure sovrapposte (datate 15.000 anni, larga 40 cm.) dalla grotta in cui scorre il fiume sotterraneo Labouiche, comune di Foix, dipartimento Ariege, Pirenei, Francia, lunga 120 metri, scoperta nel 1908 con varie placchette incise e statuette d'argilla.

 





ROC-AUX-SORCIERS - ANGLES-SUR-L'ANGLIN - FRANCIA




Piccolo ciottolo con figure sovrapposte (misure assenti, comunque pochi centimetri) dal riparo roccioso paleolitico di Roc Aux Sorciers, dipartimento Vienne, Angles Sur l'Anglin, Francia, lungo 50 metri con 350 bassorilievi faunistici e umani, datati 15.000 anni, scoperto nel 1927.

 





Ciottolo inciso a figure sovrapposte, largo 20 cm, datato 15.000 anni, (rifugio paleolitico Roc-aux-Sorciers, Angles sur Anglin, dipartimento Vienne, Francia, scoperto nel 1927, lungo 50 metri con 500 fregi scolpiti). 1-2: cavalli; 3-4: Martin Pescatore, Gruccione, altri uccelli; 5-6: lupi.

 




Profilo umano inciso nella roccia arenaria, datato 15.000 anni, alto 17 cm., dal rifugio paleolitico Roc Aux Sorciers, Angles sur l'Anglin, Vienne, Francia, scoperto nel 1927, lungo 50 metri con più di 500 bassorilievi di grandi dimensioni a figure animali e umane realistiche.

 







Ritratto di uomo barbuto, alto 17 cm. dalla fronte al mento, datato 15.000 anni, fra i 350 fregi paleolitici del riparo roccioso di Roc aux Sorciers (Angles sur l'Anglin-Nuova Aquitania-Francia) lungo 50 metri, scoperto nel 1927. Le opere, in bassorilievo, come questo ritratto erano tutte dipinte d'ocra rossa e nero.

 


Busto presente al Museo Archeologico Nazionale francese che riproduce i tratti somatici del soggetto.




Profilo di uomo con barba e cappello a punta su blocchetto di arenaria, largo 9 cm., datato 15.000 anni, dal rifugio paleolitico Roc Aux Sorciers, Angles sur l'Anglin, dipartimento Vienne, Francia, scoperto nel 1927, lungo 50 metri con 500 grandi fregi a figure animali e umane.

 







Volto o maschera scolpito su un rilievo naturale di arenaria, alto 17 cm, datato 14.000 anni, dal rifugio paleolitico Roc Aux Sorciers, comune Angles sur l'Anglin, Vienne, Pirenei, Francia, scoperto nel 1927, lungo 50 metri con più di 500 bassorilievi di figure animali e umane.

Testo di Don Hitchcock:

"Lunghezza 17 cm, larghezza 12 cm. Supporto: calcare oolitico giurassico, con il muro preparato mediante martellatura / beccaggio. Parete verticale, convessa nel piano orizzontale, in condizioni medie, con incrostazioni, calcificazioni, erosioni e concrezioni.

Il volto umano è stato scolpito su un rilievo naturale del muro; solo gli occhi e la bocca erano incisi. Un'acconciatura significativa è stata probabilmente modellata su questo rilievo. Il mento, puntato sul davanti, conferisce a questo intaglio un aspetto molto raffinato. Gli occhi a mandorla non sono dettagliati ma sono molto espressivi.

La testa umana è molto erosa perché non era protetta da uno strato di sedimenti sporgente sopra, come lo erano le figure di venere sotto di essa. Questa erosione impedisce un'analisi dettagliata dei fattori antropici, che in origine erano sicuramente più presenti, come suggeriscono i resti di linee incise all'imboccatura. Per la sua forma, questa testa umana può essere paragonata alla testa umana scolpita sulla madrepora fossile (vedi sotto).

Questa testa umana senza corpo è scolpita soprattutto nelle donne, ma non ha un rapporto diretto con loro. Questa posizione non è insignificante; alla testa sembra mancare l'individualità condivisa delle rappresentazioni femminili.

Così, le tre donne portano un'immagine collettiva, mentre la testa ricorda il lato individuale di ciascuna di noi. Tuttavia, il volto umano sembra esitare tra l'anonimato e, in particolare, la semplificazione dei dettagli anatomici, piuttosto che suggerire una tendenza all'anonimato".

 



Profilo umano naturalistico, datato 15.000 anni, purtroppo molto corroso; sembra indossare copricapo a bocca di pesce dentellata, fra i 350 fregi del riparo roccioso paleolitico di ROC AUX SORCIERS, Angles sur Anglin, Nuova Aquitania, Francia, lungo 50 metri, scoperto nel 1927.

 


 

 PARTE 2:

https://alessia-birri.blogspot.com/2022/10/paleolitico-superiore-le-immagini.html