sabato 27 aprile 2019

LA STATUETTA SNODABILE DELLO SCIAMANO DI BRNO


La straordinaria tomba paleolitica dell'UOMO DI BRNO (città capitale della Regione MORAVIA, nella Repubblica Ceca) fu scoperta casualmente nel 1891, ed esaminata dal geologo e paleontologo ALEKSANDER MAKOVSKY (1833-1908), rettore dell'Università tecnica tedesca di BRNO. La tomba risale a circa 25.000 anni fa, si trova sul più basso livello di erosione del fiume SVITAVA ed appartiene alla cosiddetta cultura PAVLOVIANA, presente dalla MORAVIA, al nord dell'AUSTRIA e al sud della POLONIA da 29.000 a 25.000 anni fa; questo nome deriva dal villaggio di PAVLOV, sempre in MORAVIA, presso il quale è stato scoperto un importante sito paleolitico comprendente numerosi manufatti e reperti. Lo scheletro di un uomo ricoperto di ocra rossa era situato nella tomba assieme a molte altre ossa che formavano oggetti ornamentali, denti di cavallo, un disco di pietra (come quelli presenti anche in epoca Neolitica), oltre 600 specie di conchiglie, dischi di mammuth e, in particolare, una scultura maschile.

FOTO 1: la cosiddetta "marionetta" dalla tomba dello Sciamano di Brno (Moravia, Repubblica Ceca), alta 20 cm., in avorio di mammuth e con le articolazioni snodabili. Datazione: 25.000 anni.

FOTO 2: un'altra immagine della statuetta di Brno che ritrae una rara figura umana maschile non-teriantropica d'epoca Paleolitica, risalente a 25.000 anni fa.

La scultura, della quale purtroppo rimangono solo tre pezzi (la testa, il busto e un braccio), è alta 20 cm. ed è in avorio di mammuth. La statuetta è stata concepita come un burattino snodabile, con testa, gambe e braccia che potevano essere posizionate a piacimento. Questo ci ricorda quanto fosse importante per l'artista preistorico la riproduzione dell'idea del movimento, per questo possiamo prendere ad esempio gli animali a 8 zampe ritratti nella caverna di Chauvet e in molti altri siti distanti nel tempo anche decine di migliaia di anni. Il manufatto, che ritrae una rara figura maschile non teriantropica, era stato ricoperto d'ocra rossa, come il corpo dell'uomo nella sepoltura. Possiamo dedurre che quest'immagine avesse la stessa funzione degli USHABTI delle tombe egizie (statuette che contenevano l'anima dello stesso defunto oppure dei servitori pronti a rispondere alla chiamata); ad esempio, la famosa statua lignea del KA di AUIBRA HOR (un faraone della XIII Dinastia) che ritrae il Re defunto nella sua essenzialità, completamente privo di ornamenti superflui. Il KA, nella tradizione egizia, era la componente animica del defunto, legata al mondo fisico e ai ricordi terreni, diversa perciò dal BA, che corrispondeva alla parte divina, spirituale e impersonale, e la statua aveva la funzione di "trattenere" le qualità individuali in attesa di una nuova nascita.


FOTO 3: disegno che riproduce gli elementi mobili della statuetta di Brno. Datazione: 25.000 anni.


FOTO 4: la statua lignea del Ka del Faraone Auibra Hor, della XIII Dinastia (circa 1777 a.C.); altezza 135 cm., escludendo i segni del Ka (anima individuale) che si innalzano dal capo e il piedistallo. La tradizione egizia di riprodurre l'immagine animica del Faraone deriva forse da un antichissimo costume d'epoca ancestrale, testimoniato dalla statuetta dello Sciamano di Brno risalente a 25.000 anni fa.


FOTO 5: la marionetta di Brno in un opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak (1961), immaginata come riproducente  l'aspetto stesso dello Sciamano sepolto nel sito.

FOTO 6: opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak in cui si immagina l'aspetto dello Sciamano di Brno.

FOTO 7: la "marionetta" di Brno in una ricostruzione.

FOTO 8: Alexander Makovsky (1833-1908), rettore dell'Università tecnica tedesca di Brno (Moravia; Repubblica Ceca), che si occupò dello studio dei reperti della tomba dello Sciamano.

FOTO 9: i reperti della tomba dello Sciamano di Brno al Pavilion/MoravianMuseum di Brno (Czech Republic); presenti: il cranio, in basso a sinistra; la scapola di mammuth, le rondelle di pietra, l'anello d'ardesia e un frammento di una bacchetta del tamburo.

LA SUA STORIA

L'uomo di BRNO, sepolto assieme al suo ricco corredo, dalle analisi effettuate sui frammenti del suo scheletro non ebbe un'esistenza facile: sulle sue ossa sono state rilevate tracce di una grave infiammazione del periostio: membrana fibrosa che avvolge le ossa densa di tessuto connettivo; l'uomo deve aver sofferto di questa malattia fin dall'età di 10 anni; questa malattia provoca dolori insopportabili alle mani e alle gambe, e questa condizione gli ha certamente permesso di mettere alla prova la sua sopportazione, di crescere e divenire adulto costruendo un carattere forte, in grado di affrontare qualsiasi altra sofferenza e immune alle paure che affliggono comunemente gli uomini. Perciò l'UOMO DI BRNO è stato riconosciuto dagli studiosi come uno SCIAMANO, ovvero uno che ha attraversato molte prove, dolori e smarrimenti prima di raggiungere l'illuminazione e la chiaroveggenza.


FOTO 10: com'era posizionato il corpo dello Sciamano nella tomba di Brno, assieme al suo ricco corredo. Da un opera dell'artista cecoslovacco Libor Balak (1961)

IL CORREDO

Il capo dell'UOMO DI BRNO era coperto da un cappuccio decorato con più di 600 conchiglie della specie "Dentenseum badense". Dopo la sua morte, i conoscenti spezzarono le bacchette del suo tamburo ed esse furono poste nella tomba assieme alle altre cose che facevano parte dei rituali sciamanici. Presso molti popoli nativi questo costume è sopravvissuto fino ad oggi. I suoi abiti, di cui non è rimasta traccia perchè costituiti da materiale organico, dovevano consistere in pantaloni di pelle finemente cuciti (gli aghi di osso ritrovati nei siti paleolitici sono estremamente raffinati) e di pelle dovevano essere anche gli altri elementi: calzature e giacca. Molti oggetti rotondi e piatti, di pietra, interpretati come vulve stilizzate, sono stati ritrovati nella tomba, assieme ad altri manufatti dalle funzioni magiche. Fra le altre cose, un anello di ardesia di 10 cm. e 40 mm. di diametro, che fu diviso in due pezzi intenzionalmente già all'epoca. L'anello veniva probabilmente applicato sugli abiti dello Sciamano, ed era un tipico ornamento iniziatico. Sul suo capo, inoltre, era posizionata una scapola di mammuth.


FOTO 11: l'anello di ardesia di 10 cm. e 40 mm. di diametro, dalla tomba dello Sciamano di Brno. Datazione: 25.000 anni fa. Anelli come questi facevano parte di un antichissima tradizione, che si è protratta dal Paleolitico al Neolitico; un anello simile è stato ritrovato a Gobekli Tepe (13.000 anni fa) e uno sempre dello stesso materiale (ardesia) presso il villaggio neolitico di Sammardenchia, in Friuli (risalente a 8.000 anni fa circa).

FOTO 12: l'anello d'ardesia dal villaggio neolitico di Sammardenchia (Friuli) assieme ad altri reperti, erroneamente considerato come un bracciale, ma probabile oggetto da applicare ai costumi, come segno di distinzione e di iniziazione sciamanica, secondo una tradizione che si è protratta per decine di migliaia di anni, dal Paleolitico al Neolitico.

FOTO 13: il grande anello di pietra del Tempio paleolitico di Gobekli Tepe (risalente a 13.000 anni fa). Le misure sono riportate in foto.

FOTO 14: schema delle rondelle d'osso e di pietra che facevano parte del corredo dello Sciamano di Brno. Le misure sono riprodotte nella foto.

FOTO 15: conchiglie della specie Dentalium Badense facenti parte del corredo della tomba dello Sciamo di Brno (risalente a 25.000 anni fa)

L'ASPETTO FISICO

Lo SCIAMANO DI BRNO doveva avere circa 50 anni, una corporatura forte, arcate sopraccigliari piuttosto sporgenti ed un volto dalla forma allungata. Il cranio ha conformazione fortemente dolicocefala. I frammenti dello scheletro indicano una corporatura possente, con forti inserzioni muscolari.


FOTO 16: prospettive del cranio dello Sciamano di Brno.

FOTO 17: la calotta cranica dolicocefala dell'uomo di Brno.

FOTO 18: frammento fossile di mascella dell'uomo di Brno.

Alessia Birri 

FONTI E ARTICOLI CORRELATI:

THE BURIAL OF A SHAMAN:
https://www.donsmaps.com/brnoburial.html

THE BRNO II UPPER PALEOLITHIC BURIAL:
https://openaccess.leidenuniv.nl/bitstream/handle/1887/33765/11.pdf?sequence=21

USHABTY-WIKIPEDIA:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ushabti




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