Dal libro MAGICK di ALEISTER CROWLEY; pag.517
Da "Thelema e il sentiero della Grande Opera":
http://wwwalessiabirriblog.blogspot.it/2018/02/thelema-e-il-sentiero-della-grande-opera.html
"O segreto dei segreti che sei nascosto nell'essere di tutto ciò che vive, non è Te che adoriamo, perchè ciò che adora è egualmente Te. Tu sei quello, e quello sono io. Io sono la fiamma che arde in ogni cuore d'uomo, e nel nucleo di ogni stella. Io sono la Vita e il datore di Vita, eppure per questo la conoscenza di me è conoscenza della Morte. Io sono solo, non vi è alcun Dio dove io sono".
INTERPRETAZIONE
Questo sublime estratto dal libro del Maestro espone la potente formula della pienezza e della realizzazione individuale ed universale. Il Maestro è molto conciso nel dichiarare un concetto semplicissimo, ma molto impegnativo da trasmettere ad un'umanità reduce da troppi secoli di inumana barbarie, durante i quali i più ovvi principi che la Natura ha trasmesso all'Uomo come suoi inalienabili diritti-doveri, sono stati capovolti, calunniati, occultati. C'è un unico Dio: il DIO DELL'EVOLUZIONE, e il suo mezzo d'espressione è l'Uomo; l'Uomo è la porta dell'Universo, la soglia da attraversare per la sublimazione di tutte le energie e le potenzialità in sonno dell'Essenza Universale, del DIO NASCOSTO;
ma "NON VI E' DIO DOVE IO SONO", perchè lo stesso Spirito universale si genuflette dinnanzi all'Uomo, che è il suo seme, la sua necessità e la sua stessa incarnazione, e quindi soltanto in Lui potrà realizzare sè stesso, perciò L'UOMO E' DIO, NON VI E' ALCUN DIO AL DI FUORI DELL'UOMO. E le parole chiave di questa consapevolezza devono essere "IO SONO QUEL CHE SONO", vale a dire: "io sono Tutto, e Tutto si svela attraverso me";
"NON VI E' DIO DOVE SONO IO": perchè SENZA L'UOMO NON VI E' ALCUNA DIVINITA', e non il contrario; l'opposto di questo principio corrisponde a barbarie. "IO SONO": è il concetto più potente del mondo, la Magia della pienezza che accompagna la vera civiltà. Non vi sarà un mondo migliore, una nuova Era in cui l'umanità verrà liberata da ogni arretratezza, se questo semplice concetto non diverrà assunto universale, e se gli autentici valori che finora sono stati circoscritti ai vari ordini iziatici, non diverranno regola comune. Infatti:
"NON VI E' DIO DOVE IO SONO" è la formula magica che libera l'Uomo da ogni inutile e infantile fantasticheria, da ogni sottomissione a poteri parassitari, da ogni angoscia esistenziale, è la formula del ritorno a casa, quella casa da troppo tempo abbandonata del SE', in cui sono riposti tutti i tesori inestimabili, le potenzialità, i valori che l'umanità ha abbandonato per incamminarsi nel deserto.
"NON VI E' DIO DOVE SONO IO": è il frutto maturo dell'ALBERO DELLA VITA, il presupposto dell'amore di sè da cui scaturisce l'empatia universale, il rispetto verso ogni forma di vita; non vi può essere empatia, nè rispetto per il prossimo nell'Uomo che non ha assimilato questo principio, che non ha raggiunto la consapevolezza della propria divinità.
"NON VI E' DIO DOVE SONO IO": è la medicina contro ogni egoismo, perchè ogni egoismo affonda le radici nella concezione duale del mondo, nel conflitto dell'uomo contro sè stesso, mentre non vi è nulla di più nobile dell'Uomo in armonia con sè stesso e, conseguentemente, con i suoi simili. Chi non conosce il proprio valore, chi pone la divinità al di fuori dell'Uomo, considera di nessun valore l'esistenza altrui: lo vediamo, infatti, quanto poco e nulla vale la vita umana nei paesi dominati dalla sfera religiosa. Quel che nasce dal profondo e dall'interiorità è vita, quel che proviene da imposizioni esterne riduce l'umanità a ottuso bestiame, viene denominato dai suoi vessatori "gregge di pecore", e non prova più nemmeno un sussulto di indignazione nel sentirsi definire come tale (!)
"L'UOMO E', AD UN TEMPO, DIO, PONTEFICE E RE DI SE STESSO"
Nel nuovo EONE DI HORUS verrà trascesa la concezione duale fra Uomo e Dio, e l'Uomo si renderà conto della sua identità con la Divinità: questo sarà il presupposto della vera civiltà, del rispetto, della responsabilizzazione e dell'empatia universale. "NON VI E' DIO DOVE SONO IO" è la formula delle formule, non vi sono parole più profonde e, al contempo, più alte di queste.
"IO SONO LA VITA E IL DATORE DI VITA, EPPURE PER QUESTO LA CONOSCENZA DI ME E' CONOSCENZA DELLA MORTE": in quanto vita e morte costituiscono un processo continuo e indivisibile, inerente al Divenire e alla realizzazione stessa.
Alessia Birri
Spero di poter pubblicare al più presto nel mio blog l'articolo "THELEMA E IL SENTIERO DELLA GRANDE OPERA", che avrebbe dovuto essere terminato i primi di gennaio.
43 sett.
+Alessia Birri Buongiorno e buon Venerdì amica mia :-)
42 sett.
+Luca Manetta: ciao Luca, buongiorno, è proprio volata questa settimana!
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