martedì 9 ottobre 2018

VIAGGIO DI INANNA AGLI INFERI

VIAGGIO DI INANNA AGLI INFERI

(testo integrale del mito sumero - 3000 a.C. circa)

1: Inanna vuole partire per gli Inferi

"Un giorno, dall'alto del cielo, ella volle partire per gli Inferi.
Dall'alto del cielo, la dea volle partire per gli Inferi.
Dall'alto del cielo Inanna volle partire per gli Inferi.
La Signora lasciò il cielo e la terra
per scendere nel mondo di sotto.
Inanna lasciò il cielo e la terra
per scendere nel mondo di sotto.
Ella abbandonò i propri privilegi
per scendere nel mondo di sotto!
Per scendere nel mondo di sotto
ella lasciò l'Eanna di Uruk.
Per scendere nel mondo di sotto
ella lasciò l'Emuskalama di Badtibira.
Per scendere nel mondo di sotto
ella lasciò il Giguna di Zabalam.
Per scendere nel mondo di sotto
ella lasciò l'Esarra d'Adab.
Per scendere nel mondo di sotto
ella lasciò il Baradurgara di Nippur.
Per scendere nel mondo di sotto
ella lasciò il Hursagkalama di Kish.

2: Preparativi per la partenza.

Per scendere nel mondo di sotto
ella lasciò l'Eulmash di Akkad!
Ella si munì dei Sette Poteri
dopo averli radunati e tenuti in mano
e averli presi tutti al completo per partire!
Ella si mise in testa il turbante, Corona della steppa;
si fissò sulla fronte il tirabaci;
impugnò il modulo di lapislazzuli;
si mise al collo la collana di lapislazzuli;
dispose elegantemente sulla sua gola le perle accoppiate;
si mise i braccialetti d'oro;
tese sul suo petto il copriseno "Uomo vieni vieni!";
si avviluppò il corpo del pala, Mantello Reale;
truccò i suoi occhi con polveri colorate
"Che lui venga, che lui venga!"
Inanna si mise dunque sulla strada per il mondo di sotto,
e Ninshubur, sua assistente, la accompagnava.

3: Raccomandazioni di Inanna alla sua messaggera Ninshubur.

La santa Inanna disse allora a Ninshubur:
"Vieni qui, mia fedele assistente dell'Eanna,
mia assistente delle parole ingegnose
mia messaggera dai discorsi efficaci:
ecco che me ne vado nel mondo di sotto!
Quando io vi sarò giunta,
innalza in mio favore una lamentazione catastrofica:
batti il tamburo nella sede dell'Assemblea; visita tutte le abitazioni degli dei:
lacerati gli occhi, lacerati la bocca;
lacerati il sedere provocante,
e, come una poveretta, non vestirti che di un lembo di stoffa!
Poi, recati in persona nell'Ekur, il tempio di Enlil:
una volta entrata nell'Ekur, il tempio di Enlil
davanti a Enlil riprendi i tuoi lamenti e digli:
"Oh venerabile Enlil, non lasciar uccidere tua figlia nel mondo di sotto!
Non lasciar confondere il tuo metallo prezioso
con la terra del mondo di sotto!
Non lasciar sgrossare, come blocco di un cavapietre,
il tuo brillante lapislazzuli!
Non lasciar squadrare il tuo bosso come legno da carpenteria!
Non lasciare che la giovane Inanna
resti morta nel mondo di sotto!"
E se Enlil rifiuta il suo aiuto, vai a Ur.
Là, una volta arrivata al tempio "Basamento del Paese",
l'Ekishnugal di Nanna,
davanti a Nanna riprendi i tuoi lamenti e digli:
"Venerabile Nanna, non lasciar uccidere tua figlia nel mondo di sotto!
Non lasciar confondere il tuo metallo prezioso
con la terra del mondo di sotto!
Non lasciar sgrossare, come blocco di un cavapietre,
il tuo lapislazzuli brillante!
Non lasciar squadrare il tuo bosso
come legno da carpenteria!
Non lasciar che la giovane Inanna
resti morta nel mondo di sotto!"
E se Nanna ti rifiuta il suo aiuto, vai ad Eridu,
là, una volta arrivata nel tempio di Enki,
davanti a Enki riprendi i tuoi lamenti, e digli:
"Oh venerabile Enki, non lasciare uccidere tua figlia
nel mondo di sotto!
Non lasciar confondere il tuo metallo prezioso
con la terra del mondo di sotto!
Non lasciar sgrossare come blocco di un cavapietre
il tuo lapislazzuli brillante!
Non lasciar squadrare il tuo bosso
come legno da carpenteria!
Non lasciare che la giovane Inanna resti morta nel mondo di sotto!"
Il venerabile Enki, dalla vasta intelligenza,
lui che conosce il nutrimento della vita e la bevanda della vita,
mi restituirà certamente la vita!"
E Inanna se ne andò verso il mondo di sotto,
raccomandando a Ninshubur, suo assistente:
"Va' dunque, oh Ninshubur,
e non ti dimenticare di ciò che ti ho ordinato!"

4: Inanna giunge al Palazzo di Ganzer del Mondo di Sotto.

Arrivata al Palazzo di Ganzer, Inanna
bussò con pugno minaccioso all'uscio del mondo di sotto
e apostrofò il Palazzo del mondo di sotto con voce aggressiva:
"Apri dunque il Palazzo, Petù! Apri il Palazzo:
voglio entrarvi di persona!"
E Petù, il capo portiere del mondo di sotto,
in risposta alla santa Inanna:
"Ebbene, chi sei tu?"-
"Sono la regina del cielo
di là dove si leva il sole!"-
"Se tu sei la regina del cielo
di là dove si leva il sole,
perchè vuoi entrare nel Paese senza ritorno?
Perchè il tuo cuore ti ha spinto
sulla strada donde nessuno torna indietro?"
E la santa Inanna allora gli rispose:
è per Ereshkigal, mia sorella maggiore,
il cui sposo, il Signore Gugalanna è stato ucciso:
per assistere ai funerali,
per prendere parte alle libagioni rituali! E' vero!"

5: Petù, capo-portiere del Mondo di Sotto, si consiglia con la sua sovrana Ereshkigal.

Ma Petù, capo-portiere del mondo di sotto,
rispose alla santa Inanna:
"Resta qui, Inanna, vado a parlare alla mia sovrana!
Vado a parlare ad Ereshkigal!"
Petù, portiere capo del mondo di sotto,
andò dunque da Ereshkigal, sua sovrana, e le disse:
"Signora, c'è di là una giovane donna
nobile come il cielo fertile come la terra:
Ella ha bussato con pugno minaccioso
all'uscio del mondo di sotto,
e apostrofato il mondo di sotto con voce aggressiva.
Ella arriva dall'Eanna.
Ella è munita dei Sette Poteri,
dopo averli radunati e tenuti fra le mani,
e averli tutti presi, al completo, per partire.
Ella si è messa in testa il turbante, Corona della steppa;
si è fissata alla fronte il tirabaci;
ha impugnato il modulo di lapislazzuli;
si è messa al collo la collana di lapislazzuli;
ha elegantemente disposto sulla sua gola le perle accoppiate;
si è infilata ai polsi i braccialetti d'oro;
ha teso sul suo petto il copri-seno "Uomo-vieni-vieni!";
si è truccata gli occhi con polveri colorate
"Che egli venga! Che egli venga!"
E si è avvolta il corpo del pala, Mantello Reale!"

6: Ereshkigal, Signora del Mondo di Sotto, trama per uccidere Inanna.

Allora Ereshkigal, con grande preoccupazione,
si colpì le cosce per la rabbia,
e si morse le labbra per il dispetto.
Ella disse a Petù, il capo-portiere:
"Va'Petù, mio capo portiere del mondo di sotto:
e non dimenticare ciò che ti ordino!
Tira il chiavistello delle sette porte del mondo di sotto:
apri una dopo l'altra
le porte del Palazzo di Ganzer,
e quando lei sarà entrata,
mi sia portato il suo corpo domato,
spogliato dei suoi indumenti!"
Petù, capo portiere del mondo di sotto,
obbedendo agli ordini della sua sovrana,
tirò dunque il chiavistello delle sette porte del mondo di sotto,
e aprì, una dopo l'altra,
le porte del Palazzo di Ganzer,
dicendo alla santa Inanna:
"Ebbene, Inanna, entra!"

7: Inanna viene spogliata dei sette abiti (poteri) prima di accedere al Mondo di Sotto ed essere condotta da Ereshkigal.

E quando ella superò la prima porta,
le tolse dalla testa il turbante, Corona della Steppa.
"Che significa?" disse lei;
"Silenzio, Inanna", le rispose:
"i poteri del mondo di sotto sono irreprensibili!
Non protestare contro i riti del mondo di sotto!"
Quando lei superò la seconda porta,
le tolse il modulo di lapislazzuli.
"Che significa?", disse lei;
"Silenzio, Inanna!", le rispose:
"I poteri del mondo di sotto sono irreprensibili!
Non protestare contro i riti del mondo di sotto!"
Quando lei superò la terza porta,
le tolse dal collo la collana di lapislazzuli.
"Che significa?", disse lei;
"Silenzio, Inanna!", le ripose:
"I poteri del mondo di sotto sono irreprensibili!
Non protestare contro i riti del mondo di sotto!"
Quando lei superò la quarta porta,
le tolse dalla gola le perle accoppiate.
"Che significa?", disse lei;
"Silenzio, Inanna!", le rispose:
"I poteri del mondo di sotto sono irreprensibili!
Non protestare contro i riti del mondo di sotto!"
Quando lei superò la quinta porta,
le tolse dai polsi i braccialetti d'oro.
"Che significa?", disse lei;
"Silenzio, Inanna!", le rispose:
"I poteri del mondo di sotto sono irreprensibili!
Non protestare contro i riti del mondo di sotto!"
Quando lei superò la sesta porta,
le tolse dal petto il copri-seno "Uomo, vieni! Vieni!"
"Che significa?", disse lei;
"Silenzio, Inanna!", le rispose:
i poteri del mondo di sotto sono irreprensibili!
Non protestare contro i riti del mondo di sotto!"
Quando lei superò la settima porta,
le tolse dal corpo il pala, Mantello Regale.
"Che significa?", disse lei;
"Silenzio, Inanna!", le rispose:
"I poteri del mondo di sotto sono irreprensibili!
Non protestare contro i riti del mondo di sotto!"
Domato così il suo corpo, spogliato dei suoi indumenti,
fu condotta davanti a Ereshkigal,
la santa Ereshkigal prese allora posto sul trono;
e gli Anunna, i Sette Magistrati,
espressero davanti a lei il loro verdetto.

8: Furia di Ereshkigal. Ninshubur esegue le azioni che le aveva ordinato Inanna.

Ella rivolse ad Inanna uno sguardo: uno sguardo omicida!
Ella pronunciò contro di lei una parola: una parola furibonda!
Ella gettò contro di lei un grido: un grido di dannazione!
La donna, così maltrattata, fu trasformata in cadavere,
e il cadavere sospeso a un chiodo!
Passati tre giorni e tre notti,
Ninshubur, l'assistente di Inanna,
il suo assistente dalle parole ingegnose,
la sua messaggera dai discorsi efficaci,
innalzò in suo favore una lamentazione catastrofica, fece risuonare i tamburi nella sede dell'Assemblea,
visitò tutte le abitazioni degli dèi,
lacerandosi gli occhi, lacerandosi la bocca,
lacerandosi il sedere provocante,
e, come una poveretta, rivestita soltanto di un lembo di stoffa,
ella si recò, di persona, all'Ekur, il tempio di Enlil.
Una volta entrata nell'Ekur, il tempio di Enlil,
davanti a Enlil riprese i lamenti e gli disse:
"Oh venerabile Enlil, non lasciar uccidere tua figlia nel mondo di sotto!
Non lasciar confondere il tuo metallo prezioso con la terra del mondo di sotto!
Non lasciar sgrossare come un blocco di cavapietre,
il tuo lapislazzuli brillante!
Non lasciar squadrare il tuo bosso
come legno da carpenteria!
Non lasciare che la giovane Inanna resti morta nel mondo di sotto!"
Ma il venerabile Enlil, irritato, rispose a Ninshubur:
"Mia figlia, dopo aver voluto il cielo, ha desiderato gli Inferi!
Inanna, dopo aver voluto il cielo, ha desiderato gli Inferi!
Ma i poteri del mondo di sotto (...testo mancante...),
e chiunque (...testo mancante...)!"
Avendo dunque il venerabile Enlil rifiutato il suo aiuto a Ninshubur,
ella se ne andò a Ur.
Là, una volta entrata nel tempio "Basamento del Paese",
l'Ekishnugal di Nanna,
davanti a Nanna ella riprese i lamenti e gli disse:
"Venerabile Nanna, non lasciar uccidere tua figlia
nel mondo di sotto! Non lasciar confondere il tuo metallo prezioso
con la terra del mondo di sotto!
Non lasciar sgrossare come blocco di un cavapietre
il tuo lapislazzuli brillante!
Non lasciar squadrare il tuo bosso
come legno da carpenteria!
Non lasciare che la giovane Inanna
resti morta nel mondo di sotto!"
Ma il venerabile Nanna, irritato, rispose a Ninshubur:
"Mia figlia, dopo aver voluto il cielo, ha desiderato gli Inferi!
Inanna, dopo aver voluto il Cielo ha desiderato gli Inferi:
ma i poteri del mondo di sotto (...testo mancante...)
e chiunque (...testo mancante...)!"

9: Dopo aver consultato tutti gli altri dèi, solo la saggezza mediatrice di Enki salva Inanna dalla morte.

Avendo dunque il venerabile Nanna
rifiutato il suo aiuto a Ninshubur,
ella se ne andò a Eridu.
Là, una volta entrata nel tempio di Enki,
davanti a Enki riprese i lamenti e gli disse:
"Oh venerabile Enki, non lasciar uccidere tua figlia nel mondo di sotto!
Non lasciar confondere il tuo metallo prezioso con la terra del mondo di sotto!
Non lasciar sgrossare come blocco di un cavapietre
il tuo lapislazzuli brillante!
Non lasciar squadrare il tuo bosso come legno da carpenteria!
Non lasciar che la giovane Inanna
resti morta nel mondo di sotto!"
Ed Enki, il venerabile, rispose a Ninshubur:
"Ma cosa ha dunque fatto mia figlia? Io sono preoccupato!
Cos'ha fatto la regina di tutte le contrade?
Io sono preoccupato!
Cos'ha fatto la Ierodula di An?
Io sono preoccupato!"
Raschiando allora un po' di terra dalle sue unghie
egli modellò un kurgara;
e raschiando nuovamente un po' di terra dalle sue unghie egli modellò un kalatur.
Al kurgara egli affidò il nutrimento della vita,
al kalatur la bevanda della vita!

10: Consigli di Enki ai suoi demoni Kalatur e Kurgara sul comportamento da tenere davanti alla madre genitrice.

Poi Enki, il venerabile, disse al kalatur e al kurgara:
"Bene, andate nel mondo di sotto:
svolazzate come mosche intorno al suo uscio,
turbinate come correnti d'aria intorno al cardine della sua porta!
Voi troverete all'interno la madre genitrice,
a causa dei suoi figli,
a letto malata,
senza vesti gettate sulle sue sante spalle,
il cuore così dilatato come una scodella,
il suo (...testo mancante...) disposto dietro di lei come un (...testo mancante...) di rame,
la sua capigliatura raccolta sulla sua testa come un porro!
Quando lei dirà: "Ah il mio cuore!"
ditele "Oh nostra sovrana dolente: ah il tuo cuore!"
Quando lei dirà: "Ah le mie membra!"
ditele: "Oh nostra sovrana dolente, ah le tue membra!"
E allora vi dirà: "Chiunque siate voi altri,
dal momento che avete espresso il dolore passato dal mio cuore al vostro cuore,
dalle mie membra alle vostre membra,
divini, vi rivolgerò un saluto favorevole!
Umani, vi assegnerò un destino favorevole!"
Fatele allora prestare giuramento
per il cielo e per la terra,
e (...testo mancante...)
quando vi offrirà dell'acqua di fiume, rifiutatela!
Quando vi offrirà del grano dei campi, rifiutatelo!
"Offrici piuttosto"- ditele -"il cadavere appeso al chiodo!"
Uno di voi le verserà sopra il nutrimento della vita,
l'altro la bevanda della vita,
e Inanna tornerà alla vita!"

11: I demoni Kalatur e Kurgara eseguono gli ordini di Enki.

Obbedendo agli ordini di Enki, kalatur e kurgara
svolazzarono come mosche davanti all'uscio degli Inferi.
E turbinarono come correnti d'aria
intorno al cardine della sua porta.
Essi trovarono, all'interno, la madre genitrice,
a causa dei suoi figli,
Ereshkigal, a letto, malata,
senza vesti gettate sulle sue sante spalle,
il cuore così dilatato come una scodella,
il suo (...testo mancante...) disposto dopo di lei come un (...testo mancante...) di rame,
la sua capigliatura raccolta sulla sua testa come un porro!
Quando ella disse: "Ah il mio cuore!"
essi le dissero: "Oh nostra sovrana dolente! Ah il tuo cuore!"
E quando lei disse: "Ah le mie membra!"
essi le dissero: "Oh nostra sovrana dolente! Ah le tue membra!"
Così lei dichiarò loro:
Chiunque siate, voi altri, poichè esprimete il dolore passato dal mio cuore al vostro cuore
e dalle mie membra alle vostre membra,
divini, io vi rivolgerò un saluto favorevole,
umani, io vi assegnerò un destino favorevole!"
Essi le fecero dunque prestare giuramento
per il cielo e per la terra,
e (...testo mancante...)
quando offrì loro dell'acqua di fiume, la rifiutarono!
Quando offrì loro del grano dei campi, lo rifiutarono!
"Offrici piuttosto"- dissero-"il cadavere sospeso al chiodo!"

12: Kalatur e Kurgara, demoni di Enki, riportano in vita Inanna facendosi restituire il suo cadavere da Ereshkigal.

La santa Ereshkigal di risposta allora
(a kalatur e kurgara)
"Ma questo cadavere è quello della vostra sovrana!"
"Anche se è quello della nostra sovrana, daccelo!" dissero,
poi uno di loro versò su di essa il nutrimento della vita,
l'altro la bevanda della vita
e Inanna tornò alla vita!
Ma, mentre si preparava a risalire dal mondo di sotto
gli Anunna la fermarono e le dissero:
"Chi, dunque, sceso nel mondo di sotto ne è mai uscito libero?
Se dunque Inanna vuole risalire dal mondo di sotto,
ci deve lasciare un sostituto!"
Così, mentre Inanna risaliva dal mondo di sotto,
piccoli demoni, simili a delle rose Shukur,
con grossi demoni, simili a delle rose dubban,
la scortavano.
Quello che apriva la strada, senza essere luogotenente,
portava un bastone;
quelli che la accompagnavano, senza essere soldati
poirtavano nella cintura una mazza di guerra!
Ora, queste scorte, queste scorte di Inanna,
disdegnarono le offerte di cibo e acqua,
nè mangiarono la farina sparsa in sacrificio,
nè bevvero l'acqua versata nella libagione:
capaci di strappare la sposa dalle braccia del suo sposo,
e il bambino dal seno della sua nutrice!

13: Inanna si diparte dal Mondo di Sotto, ma i demoni degli Inferi vogliono, in cambio della sua resurrezione, un sostituto e ne pretendono uno fra i suoi servitori.

Inanna uscì dunque dal mondo di sotto e,
quando fu uscita,
Ninshubur, sua assistente, si gettò ai suoi piedi
abbigliata con una veste miserabile
e a terra nella polvere.
I demoni dissero a Inanna:
"Torna a casa tua, Inanna:
ecco colei che porteremo con noi!"
Ma la santa Inanna rispose loro:
"No, è la mia assistente dalle parole ingegnose,
la mia messaggera dai discorsi efficaci,
che non ha mai disobbedito ai miei ordini
e non ha mai mancato ai miei comandi!
In mio favore ha innalzato una lamentazione catastrofica,
ha fatto suonare i tamburi nella sede dell'Assemblea
e visitato tutte le abitazioni degli dèi,
lacerandosi gli occhi, lacerandosi la bocca,
lacerandosi il sedere provocante
e, come una poveretta, vestita soltanto di un lembo di stoffa
ella è andata all'Ekur, al tempio di Enlil,
a Ur, al tempio di Nanna,
a Eridu, al tempio di Enki,
ella mi ha salvato la vita.
"Bene"- dissero i demoni -"noi continuiamo e ti accompagniamo al Sigkurshagga di Umma!"
Arrivati a Umma, Shara, uscito dal Sigkurshagga,
si gettò ai piedi di Inanna,
abbigliato con una veste miserabile
e a terra nella polvere.
E i demoni dissero a Inanna:
"Torna a casa tua, Inanna:
ecco colui che porteremo con noi!"
Ma la santa Inanna rispose loro:
"No, è Shara, il mio cantore,
il mio manicurista e parrucchiere!
Non ve lo lascerò a nessun prezzo!"
"Bene"- dissero i demoni -"noi continuiamo e ti accompagnamo all'Emushkalama di Badtibira!"
Arrivati a Badtibira, Lulal, uscito dall'Emushkalama,
si gettò ai piedi di Inanna,
abbigliato con una veste miserabile
e a terra nella polvere.
E i demoni dissero a Inanna:
"Torna a casa tua, Inanna:
ecco colui che porteremo con noi!"
Ma la santa Inanna rispose loro:
"No, è Lulal, mio capitano, che sta al mio fianco!
Io non lo lascerò a nessun prezzo!"
"Bene"- dissero i demoni -"noi continuiamo
fino al grande melo del piatto paese di Kulaba!"

14: Alla fine fu Dumuzi, reo di non portare il lutto per Inanna, ad essere offerto agli Inferi come sostituto della dea.

Essi la scortarono dunque fino al grande melo del piatto paese di Kulaba.
Dumuzi era comodamente seduto su un podio maestoso!
I demoni lo afferrarono per le gambe,
sette di loro rovesciarono il latte della zangola,
me tre alcuni scuotevano il capo come la madre di un malato,
e i pastori, non lontano di là, continuavano a suonare il flauto e lo zufolo!
Inanna loguardò: uno sguardo omicida!
Ella pronunciò contro di lui una parola: una parola furibonda!
E gettò contro di lui un grido: un grido di dannazione!
"E' lui, prendetelo!"
Così consegnò loro il pastore Dumuzi.
Ora, coloro che lo scortavano, coloro che scortavano Dumuzi,
disdegnavano le offerte di cibo e acqua,
nè mangiavano la farina sparsa nel sacrificio,
nè bevevano l'acqua versata nella libagione;
essi non riempivano di voluttà un seno di donna,
nè stringevano fra le braccia dolci bambini,
ma strappavano i bimbi dal grembo della madre
e portavano via dalla casa del suocero la giovane sposa!
Dumuzi, piangendo e in lacrime,
levò le mani al cielo verso Utu:
"Utu", disse "tu sei il fratello della mia donna
e io sono il marito di tua sorella!
Sono io che portavo a casa di vostra madre la panna,
io che portavo il latte a casa di Ningal!
Tramuta le mie mani in mani di serpente,
tramuta i miei piedi in piedi di serpente,
perchè io sfugga ai demoni e che essi non mi prendano!"
Utu accolse i suoi lamenti:
egli tramutò le sue mani in mani di serpente
e i suoi piedi in piedi di serpente,
così che fuggì dai demoni
che non lo poterono prendere.

(i versi da 364 a 383 mancano completamente; si possono apprezzare nei miti paralleli: raccontano la fuga di Dumuzi presso la sorella, Geshtinanna, la quale rivolse allora a Inanna una preghiera perchè prendesse lei al posto del fratello. Arrivo della Mosca, che rivelava ai demoni il nascondiglio di Dumuzi; come ricompensa Inanna le assegnava un destino favoloso.)

Inanna, la giovane, assegnò dunque un destino favoloso alla Mosca:
"Nella casa della birra, nella taverna, tu non (...testo mancante...)
Ma come i bimbi saggi, tu non (...testo mancante...)!"
E così fu, secondo il destino assegnato da Inanna alla Mosca!
Poi, perchè Dumuzi piangeva,
la mia sovrana venne da lui,
lo prese per mano e gli disse:
"Per te durerà soltanto la metà dell'anno,
e tua sorella l'altra metà!
Quando ti reclamerà,
si impadronirà di te.
E quando reclamerà tua sorella,
si impadronirà di lei!"
Ecco come la santa Inanna fece di Dumuzi il suo sostituto.
Com'è dolce celebrarti,
augusta Ereshkigal!



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