lunedì 29 ottobre 2018

EMPEROR: WITH STRENGTH I BURN

5 dic 2017


EMPEROR: WITH STRENGTH I BURN (con testo italiano-inglese, interpretazione e breve estratto di intervista al vocalist Ihshan)

"WITH STRENGTH I BURN", titanico brano degli EMPEROR: una delle più grandi e poderose band in ambito Black Metal, fondata in Norvegia nel 1991 da IHSHAN (Sverre Tveitan - voce), SAMOTH (Tomas Thormodsaeter Haugen - batteria), MORTIIS (Havard Ellefsen - basso), ha influenzato con il suo stile numerose band del panorama "metal estremo", tra cui i Dimmu Borgir.

INTERPRETAZIONE

Come ogni brano Black Metal che si rispetti, anche questo capolavoro degli EMPEROR evoca il potere del Caos come principio cosmico fondamentale, invitando, in conclusione, l'umanità a non inseguire la chimera di verità assolute. Il testo di questa canzone descrive, appunto, il conflitto fra le potenze della stabilità e dell'ordine universale e quelle del Caos, con allusioni alla battaglia finale del Ragnarok della mitologia norrena. Infatti la frase "Il lupo non è più libero" all'8° strofa si riferisce probabilmente al terribile lupo Fenrir, incatenato dagli Dèi, figlio del dio Loki, che incarna il principio del Caos in opposizione all'ordine cosmico: Loki rappresenta, perciò, la divinità del cambiamento, della distruzione necessaria all'esistenza dell'universo stesso, che si basa sull'interazione di principi opposti. Quando sopraggiungerà il Ragnarok tutti i legami saranno spezzati, anche la catena di Fenrir si spezzerà e il lupo, assieme alle altre potenze del Caos, attaccherà gli Dèi divorando perfino lo stesso Padre del Cosmo, Odino. La strofa "Nella distanza sento le onde lavarsi su un terreno solido,
e in questo momento sono divenuto cieco", si riferisce al sorgere del Serpente del Caos, Jormungand, che vive nel fondo degli oceani, anch'esso generato da Loki e ucciso da Thor, che muore a sua volta. Nel suo significato profondo questa canzone comunica il desiderio iniziale di ascesi e di unificazione del protagonista con il Maestro, l'Essenza dello Spirito universale che si cela dietro ogni manifestazione, come afferma alla 3° strofa: "Ho sempre desiderato essere un tutt'uno con questo". Alla 6° strofa dichiara: "Odio la mia carne: la sua dimensione ha avvelenato la mia anima con il dubbio, mi ha fatto dubitare dell'essenza dell'"IO", nella convinzione che la propria esistenza fisica gli impedisca l'unione con il Tutto. Alla 7° strofa il protagonista ascolta il richiamo del lupo Fenrir, che spezza le catene avanzando verso di lui. L'8° strofa è costituita da una voce narrante, e rappresenta il fulcro del racconto: il protagonista sale su una nave che simboleggia il viaggio infinito dell'esistenza e, all'improvviso, tutte le sue lagnanze vengono confuse ed egli ha un sussulto di coscienza: riesce a comprendere che non esistono potenze superiori a cui aspirare, e che la più grande ricchezza che egli possiede è proprio la stessa umanità che all'inizio cercò di rinnegare: proprio quest'ultima costuituisce, infatti, il mezzo con il quale la sua anima si identifica con l'infinito. Nella strofa n.9 il protagonista accetta le leggi del Cosmo e si abbandona al proprio destino, ricordando di essere morto molte volte, e vissuto molte volte ("Su questi mari dove sono annegato tante volte spargo le ceneri del destino"), rendendosi conto che la sua "fiamma è ancora affamata" e che il vero sostegno dell'esistenza è in realtà il DESIDERIO. Alla fine maledice la sua vista mortale per non poter vedere oltre le incertezze dell'esistenza, ma ritorna più saggio di prima, in quanto capisce che la più alta illuminazione consiste nel riconoscere che non esiste una verità superiore, così si abbandona al destino lasciandosi guidare dalla propria fiamma interiore attraverso l'Infinito. Un vero inno al potere del Caos come unico elemento assoluto dell'Universo e al "DESIDERIO" come motore dell'eterno viaggio dell'esistenza. (Alessia Birri)

EMPEROR - WHIT STRENGTH I BURN

Deep Green Dark Chaos
Blinded I run down these paths
By heart I know them,
They lead to the soaring cliffs
Stout they stand above the water's edge
Lifeless.

And this is my foundation
Cold stone
Formed only by winds and time
How invulnerable,
Lifeless.

I have longed to be at one with this
Yet, the waters call my name!

For once I wish to see
The entity behind the voice
The face of this seduction
The beauty of my pain!

Am I blessed or am I cursed by thy presence?
What is my crime?
What is my deed?
Is this life my redemption?
Shall I repent or proceed?

I hate my flesh
Its dimension poisoned my soul with doubt
It made me question the essence of...
The 'I'.

Slaves are those of this world
Given freedom to lay the chains upon The Master
The wolf is no longer free
Release the chains and come for me.


Suddenly, his mournful cries were stunned.
Out of the cold mist came three enthralling ships.
Sails torn by many a storm, and the bows adorned by the
most fierce gargoyles he'd ever laid eyes upon. Yet, the
crew they bore... Three times twelve in numbers. They
stood motionless, wrapped in grey, worn gowns.
And from behind their shadowed faces the seductive chanting.
Bidding him on board. without hesitation, he accepted.
And away they sailed...

Upon these seas
Wherein I drowned so many times
I scatter the ashes of destiny
Still my flame is in hunger.

With fire in my heart
Shall I greet the shores ahead
Though, I know not what will burn...

Desire!

In the distance
I hear the waves wash over solid ground
And in this moment I am struck blind.

Grant me sight so I can see
That which lies ahead of me
Cursed be my mortal eyes
For dying in this realm of death.

Hear my call...

I return to the soaring cliffs
They truly shine of strength
Even though I nothing learned
With strength I burn!

CON FORZA IO BRUCIO

Profondo, verde, oscuro Caos.
Accecato, percorro questi sentieri
coscendoli a memoria:
Portano alle alte scogliere
che massicce si ergono sul bordo delle acque
senza vita.

E questo è il mio fondamento,
Pietra fredda
Formata solo da venti e tempo
Quanto invulnerabile
Senza vita.

Ho sempre desiderato essere un tutt'uno con questo
Eppure, le acque chiamano il mio nome!

Per una volta vorrei vedere
L'entità dietro la voce
Il volto di questa seduzione
La bellezza del mio dolore.

Sono benedetto o sono maledetto dalla tua presenza?
Qual'è il mio crimine?
Qual'è la mia azione?
Questa vita è la mia redenzione?
Devo pentirmi o procedere?

Odio la mia carne
La sua dimensione ha avvelenato la mia anima con il dubbio
Mi ha fatto dubitare dell'essenza dell'"IO" .

Gli schiavi sono quelli di questo mondo
avendo la libertà di deporre le catene sul Maestro,
Il lupo non è più libero
Rilascia le catene e viene da me.

VOCE NARRANTE:

All'improvviso, le sue lamentose lagnanze vennero confuse.
Fuori dalla nebbia fredda arrivarono tre navi avvincenti.
Vele strappate da molte tempeste, e gli archi adornati dai Gargoyle più feroci che avesse mai visto. Eppure,
l'equipaggio che portavano...Tre volte dodici era il loro numero. Essi rimasero immobili, avvolti in abiti grigi e usurati. E da dietro i loro volti ombreggiati il canto seducente. Gli offrirono di salire a bordo e senza esitazione, ha accettato. E via hanno navigato ...

Su questi mari
Dove sono annegato tante volte
Spargo le ceneri del destino
La mia fiamma è ancora affamata!

Con il fuoco nel mio cuore
Devo salutare le rive in anticipo
Però, non so cosa brucerà...
il Desiderio...!

Nella distanza
Sento le onde lavarsi su un terreno solido
E in questo momento sono divenuto cieco.

Concedimi vista così posso vedere
Ciò che sta davanti a me.
Maledetti siano i miei occhi mortali
Per morire in questo regno di morte.

Ascolta la mia chiamata ...

Torno alle scogliere in volo
Loro veramente brillano di forza
Anche se non ho imparato nulla
Con forza brucio!

DA UN INTERVISTA A IHSHAN DEL 2010:

"Sul secondo album di Emperor c'è una canzone intitolata "With Strength I Burn." Mi sono reso conto che quando ho scritto l'ultima canzone di questo album, "On the Shores", per quell'ispirazione, sono tornato allo stesso scenario di quando ho scritto "With Strength I Burn." È una specie della stessa immagine nella mia mente. Non era una decisione consapevole; sono stato io a concentrarmi maggiormente sull'essenza nell'ispirazione della canzone e sul costruire ciò che sta accadendo nella mia vita e in quello che mi sta intorno adesso. È più dell'essenziale, astratto tipo di ispirazione che, immagino, più o meno è stata una costante contraffazione inferiore a questa. Come un senso di inizio. Penso che l'obiettivo di realizzare questo album, senza rendere il sound troppo profondo ... Penso di esserne andato oltre la profondità. Non si tratta di cose complete; è più l'avversario che si trova oltre la porta. Penso che sia per questo che il protagonista principale è spesso l'acqua, perché trasmette il senso dell'eterno, e il testo di "On the Shores" è una costante attrazione del mare. È qualcosa che è immediato".

IHSHAN INTERVIEW (2010):

"On the second Emperor album there is a song called “With Strength I Burn.” I realized that when I wrote the last song on this album, “On the Shores,” that inspiration-wise, I’m back to the same scenery as when I wrote “With Strength I Burn.” It’s kind of the same image in my mind. It wasn’t a conscious decision; it was me focusing more on the essence on the song inspiration and building up with what’s happening in my life and my surroundings right now. It’s more of the essential, abstract sort of inspiration that, I guess, more or less have been a constant lying underneath it. Like a sense of beginning. I think the focus of making this album, without making it sound too deep… I think I’ve gone more for the depth. It’s not about complete things; it’s more the adversary that lies beyond the door. I think that’s why I record so much about water because that’s very eternal, and the lyrics of On the Shores are a constant pull of the sea. It’s something that’s immediate".

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