venerdì 12 ottobre 2018

PER UN NUOVO UMANESIMO MONDIALE


PER UN NUOVO UMANESIMO UNIVERSALE

"La religione è il più solido sostegno del capitalismo e dello stato, i due tiranni del popolo, ed è anche il più temibile alleato dell'ignoranza e del male". (Bruno Misefari - 1892 - 1936: filosofo, poeta, igegnere)

Due sono i principali nemici del progresso umano in quest'epoca di transizione e di profonda catarsi: il capitalismo e la religione. Il primo, se agli inizi è stato motore di progresso scientifico e tecnologico, oggi, nella sua forma degenerata e ultra liberista, ne costituisce un ostacolo perchè sottomette la scienza e la ricerca unicamente agli interessi privati, opponendosi alle innovazioni che non recano profitto e al benessere collettivo; la seconda come retaggio d'ignoranza e frustrazione di cui si manifesta il parossismo, oggi, soprattutto nei Paesi più arretrati per quel che riguarda il monoteismo islamico, sintomo di un Medioriente che non è mai stato in grado di dare alla luce una civiltà compiuta, se non in una lontana e breve epoca, piegato sotto il giogo di questo male assoluto dell'anima. Se in Occidente, a partire dall'Europa, siamo riusciti con discreto successo a liberare l'uomo da un'infamità durata due millenni (ma c'è ancora comunque molto lavoro da fare) nel resto del mondo questo dovere impellente necessita di un impegno radicale, perchè il progresso sociale dev'essere intrapreso a livello globale e non ci si può permettere di lasciare indietro nessuno; nessuna felicità, nessuna conquista è autentica se non viene estesa universalmente. E' difficile per noi comuni mortali riuscire a capire certe dinamiche, ma viene da ridere quando si sentono massoni che elogiano il Papa (questo è davvero troppo, scusate, ma non ci arrivo), o meeting organizzati allo scopo di trovare un accordo fra le religioni istituzionalizzate di tutti i paesi, ovvero fra i diffusori di barbarie...qualcuno vuole addirittura che si coalizzino? A questi signori si dovrebbe insegnare che certi "opposti" non rientrano nel famoso concetto di "conciliazione", ciò costituirebbe una completa follia e un oltraggio agli spiriti liberi che hanno contribuito alla costruzione di tutto quel che c'è di buono nella nostra civiltà. Il male esiste, ed è tutto ciò che si oppone alla Conoscenza, al progresso, alla libertà, e nessuno deve permettersi di "conciliare" questo male assoluto con le faticose conquiste della nostra civiltà, soltanto perchè ci sono degli interessi di natura finanziaria con teocrazie mediorientali e, per quel che ci riguarda più da vicino, con la Banca Vaticana. E' molto infelice la sorte di chi non ha memoria, di chi si dimentica il sacrificio dei propri compagni, di chi cerca compromessi, per viltà o per squallido interesse, perchè sarà di nuovo manipolato dai soliti parassiti, che rideranno di lui. Questa degenerazione ideologica non ha nulla a che fare con le tappe necessarie al cammino dell'anima verso la consapevolezza del Tutto (come inteso dal concetto di "coscienza infelice" di HEGEL) ma con la soppressione dello spirito, con la morte assoluta. La "coscienza infelice" è una disgrazia, una grande tragedia della storia che non avrebbe mai dovuto trovare terreno fertile, non costituisce una "tappa" (storicisticamente parlando), ma un lutto per l'intera umanità, e duemila anni a qualcuno sembrano ancora pochi. Questa soltanto è la realtà dei fatti, e noi auspichiamo che non ci siano scellerati compromessi fra la libertà e la dignità dell'uomo e i suoi nemici. Considerare il monoteismo alla stregua di una "tappa" della storia e della coscienza umana sarebbe come considerare una grave malattia che ci costringe ad interrompere un lungo viaggio come necessaria al viaggio stesso: questo sarebbe un ragionamento assurdo; e più assurdo ancora in quanto in questo caso si tratta della più grave patologia dell'anima che nega ogni spiritualità, come afferma Karl Marx "la religione è lo spirito di una condizione priva di spirito". Una futura civiltà compiuta, che si deve irragiare dall'Europa, perchè solo l'Europa è la patria del progresso sociale e umanistico, ovvero della "rinascita" del naturale ed inalienabile diritto dell'uomo, non si può permettere di tollerare l'intollerabile, di riciclare oscurantismo e depravazione, se non tradendo i propri stessi valori e i valori che hanno costituito la grandezza di coloro che si sono prodigati per il futuro dell'umanità. (Alessia Birri)

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