lunedì 29 ottobre 2018

OGNI UOMO E OGNI DONNA E' UNA STELLA

16 nov 2017

Dal libro MAGICK di ALEISTER CROWLEY, Pag.169 - 170 - 171 - 172
 
 
"OGNI UOMO E OGNI DONNA E' UNA STELLA: vale a dire, ogni essere umano è, intrinsecamente, un individuo indipendente con carattere proprio e moto proprio.

OGNI UOMO E OGNI DONNA HA UNA ROTTA, CHE DIPENDE IN PARTE DALL'INDIVIDUO, IN PARTE DALL'AMBIENTE CHE GLI E' NATURALE E NECESSARIO. CHIUNQUE SIA COSTRETTO A DEVIARE DALLA PROPRIA ROTTA, SIA PERCHE' NON COMPRENDE SE' STESSO, SIA A CAUSA DI UN'OPPOSIZIONE ESTERNA, ENTRA IN CONFLITTO CON L'ORDINE DELL'UNIVERSO E DI CONSEGUENZA NE SOFFRE.

Esempio: un uomo ritiene suo dovere agire in un certo modo perchè ha di sè una concezione illusoria e non indaga sulla propria vera natura. Una donna può rendersi infelice per tutta la vita perchè ritiene di preferire l'amore alla posizione sociale e viceversa. Una donna può rimanere con un marito che non la capisce mentre potrebbe essere veramente felice in una soffitta insieme a un amante, mentre un'altra può abbandonarsi scioccamente a una fuga romantica quando in realtà i suoi veri e soli piaceri consistono nel brillare in società. Ancora: un ragazzo può sentirsi spinto dall'istinto a navigare, mentre i genitori insistono perchè diventi dottore. In tal caso, dedicandosi alla medicina, diventerà un fallito e un infelice.

UN UOMO LA CUI VOLONTA' CONSCIA E' IN CONTRASTO CON LA SUA VOLONTA' VERA SPRECA LA PROPRIA FORZA. NON PUO' SPERARE DI INFLUENZARE IN MODO EFFICACE IL SUO AMBIENTE.

Esempio: quando una nazione è in preda alla guerra civile, non è in condizioni di intraprendere l'invasione di altri paesi. Un uomo malato di cancro, cibandosi, nutre sè stesso ma anche il nemico che è parte di lui. Ben presto non resiste più alla pressione del suo ambiente. Nella vita pratica, l'uomo il quale fa ciò che la sua coscienza gli indica come un errore lo fa in modo molto goffo.

UN UOMO IL QUALE FA LA SUA VOLONTA' VERA HA DALLA SUA L'INERZIA DELL'UNIVERSO CHE LO ASSISTE.

Esempio: il principio fondamentale del successo nell'evoluzione è che l'individuo dev'essere fedele alla propria natura, e nello stesso tempo deve adattarsi all'ambiente.

LA NATURA E' UN FENOMENO CONTINUO, ANCHE SE NON SEMPRE SAPPIAMO IN CHE MODO LE COSE SONO CONNESSE FRA LORO.

Esempio: la coscienza umana dipende dalle proprietà del protoplasma, la cui esistenza dipende da innumerevoli condizioni fisiche, tipiche di questo pianeta; e il pianeta è determinato dall'equilibrio meccanico dell'intero universo materiale. Possiamo quindi dire che la nostra coscienza è connessa casualmente con le galassie sempre più remote; eppure non sappiamo neppure in che modo derivi dai mutamenti molecolari che hanno luogo nel cervello.

LA SCIENZA CI PERMETTE DI APPROFITTARE DELLA CONTINUITA' DELLA NATURA MEDIANTE L'APPLICAZIONE EMPIRICA DI CERTI PRINCIPI LA CUI INTERAZIONE COMPORTA DIFFERENTI ORDINI DI IDEE, CONNESSI L'UNO CON L'ALTRO IN UN MODO CHE STA AL DI LA' DELLA NOSTRA ATTUALE CAPACITA' DI COMPRENSIONE.

Esempio: noi siamo in grado di illuminare città intere con metodi empirici. Non sappiamo cosa sia la coscienza, o come sia connessa all'azione muscolare; non sappiamo cosa sia l'elettricità o come sia connessa alle macchine che la generano, e i nostri metodi dipendono da calcoli fondati su idee matematiche che non hanno alcuna corrispondenza con l'universo quale noi lo conosciamo.

L'UOMO IGNORA LA NATURA DEL SUO STESSO ESSERE E DEI SUOI POTERI, PERSINO L'IDEA CHE HA DELLE PROPRIE LIMITAZIONI E' FONDATA SULL'ESPERIENZA DEL PASSATO, E OGNI NUOVO PASSO AVANTI NEL PROGRESSO INGRANDISCE IL SUO IMPERO. NON VI E' QUINDI RAGIONE DI ASSEGNARE LIMITI TEORICI A CIO' CHE EGLI PUO' ESSERE E A CIO' CHE PUO' FARE.

Esempio: una generazione fa si riteneva teoricamente impossibile che l'uomo riuscisse un giorno a scoprire la composizione chimica delle stelle fisse. E' noto che i nostri sensi sono adattati a ricevere soltanto una frazione infinitesimale della possibile gamma delle vibrazioni. Gli strumenti moderni ci hanno permesso di scoprire alcune di tali vibrazioni suprasensibili per mezzo di metodi indiretti, e perfino di porre le loro particolari qualità al servizio dell'uomo, come nel caso dei raggi Hertz e di Rontgen. Come disse Tyndall, in qualunque momento l'uomo potrebbe imparare a percepire e a utilizzare vibrazioni di ogni genere, concepibili e inconcepibili. Il problema della mMgia è il problema di scoprire e di adoperare forze della natura in precedenza sconosciute. Sappiamo che esistono, e non possiamo porre in dubbio la possibilità di strumenti mentali e fisici capaci di metterci in relazioni con esse.

OGNI UOMO E' PIU' O MENO CONSAPEVOLE CHE LA SUA INDIVIDUALITA' COMPRENDE PARECCHI ORDINI DI ESISTENZA, ANCHE QUANDO EGLI AFFERMA CHE I SUOI PRINCIPI PIU' SOTTILI SONO SOLTANTO SINTOMATICI DEI CAMBIAMENTI CHE AVVENGONO NEL SUO VEICOLO GROSSOLANO. SI PUO' DESUMERE CHE UN ORDINE IDENTICO SI ESTENDA A TUTTA LA NATURA.

Esempio: nessuno confonde il mal di denti con la carie che lo causa. Gli oggetti inanimati sono sensibili a certe forze fisiche, come la conduttività elettrica e termica; ma nè in noi nè in essi, a quanto ne sappiamo, esiste una percezione conscia e diretta di tali forze. Perciò le influenze impercettibili sono associate a tutti i fenomeni materiali, e non vi è ragione che ci impedisca di operare sulla materia per mezzo di tali energie sottili, così come facciamo per mezzo delle loro basi materiali. In effetti, ci serviamo della forza magnetica per muovere il ferro, e delle radiazioni solari per riprodurre immagini.

L'UOMO E' CAPACE DI ESSERE E DI USARE TUTTO CIO' CHE PERCEPISCE, PERCHE' TUTTO CIO' CHE PERCEPISCE E', IN UN CERTO SENSO, UNA PARTE DEL SUO ESSERE. EGLI PUO' QUINDI SOGGIOGARE L'INTERO UNIVERSO DI CUI E' CONSCIO, SOTTOMETTENDOLO ALLA SUA VOLONTA' INDIVIDUALE".

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