lunedì 29 ottobre 2018

LA VIA DELL'AUTO-COSCIENZA

30 nov 2017

Dal libro MAGICK di ALEISTER CROWLEY, pag. 177



Da "Thelema e il sentiero della Grande Opera":
http://wwwalessiabirriblog.blogspot.it/2018/02/thelema-e-il-sentiero-della-grande-opera.html

"Ognuno deve scoprire da solo, accertandosene oltre ogni possibilità di dubbio, CHI E' e PERCHE' E'. Fatto questo, può tradurre in parole la Volontà che è implicita nel PERCHE'; o meglio, può tradurla in una Parola. Divenuto in tal modo conscio della retta via da seguire, egli deve ora comprendere le condizioni necessarie per percorrerla fino in fondo. Poi bisogna eliminare dal proprio essere ogni elemento estraneo od ostile al successo, e sviluppare quelle parti necessarie per controllare le condizioni cui si è accennato".

Il Maestro Therion, in questo passo, invita all'INDIVIDUAZIONE, ovvero alla liberazione dell'Essenza autentica individuale dall'influsso di fattori esterni quali: l'ambiente culturale o di appartenenza in cui l'uomo è cresciuto, ipocriti legami estranei alla sua natura interiore, il falso "io" costruito intorno alle aspettative altrui, che di fatto lo obbliga a vivere come "risposta ad altri" e ad estraniarsi da sè stesso. Tradurre "in una Parola" la propria Volontà indica la progressiva semplificazione del concetto relativo al proprio obiettivo, ridotto ad un unica, potente idea (Parola), in grado di smuovere e rafforzare il dominio dei processi mentali. Ma "divenire sè stessi", realizzarsi individualmente non ha nulla a che vedere con obiettivi egoistici di vario genere, men che meno con vantaggi sociali, ma con il più autentico e puro incontro con il proprio "Sè" interiore, che è indissolubilmente legato alla necessità cosmica, universale, e che per sua stessa natura dev'essere fine a sè stesso per potersi estendere al mondo. Le finalità egoistiche non sono mai legate al proprio vero Sè, il quale è infinitamente superiore ad ogni meschinità esistenziale, sono falsamente vantaggiose per l'individuo che le persegue, lo estraniano da sè stesso e da quell'elemento fondamentale che è l'anello di congiunzione fra l'universale e l'individuale. L'Uomo che ha trovato sè stesso va inevitabilmente oltre sè stesso, il suo orizzonte diviene infinito, nulla può frenare la sua volontà. Questo processo di individuazione è fortemente osteggiato dalla società dei consumi, dalle religioni istituzionalizzate, da tutti quei sistemi parassitari che sopravvivono grazie all'infelicità, all'eterna insoddisfazione e alla ricerca esteriore del proprio benessere. Le tre religioni monoteiste impongono all'uomo l'asservimento ad una divinità insussistente a vantaggio di sette parassitarie istituzionalizzate; il consumismo gli impone la ricerca della felicità nella soddisfazione di sempre nuovi bisogni materiali, riducendolo ad un essere inutile per sè e per il mondo. Tutti si danno un gran da fare, impiegandoci tutte le risorse e le energie possibili, pur di allontanare l'uomo da sè stesso, dalla sua divinità interiore. Il Maestro Therion nelle sue opere chiama questa scintilla divina "SANTO ANGELO CUSTODE", appunto perchè non vi è nulla di più sacro e inviolabile; non dedicare la propria esistenza all'incontro con il proprio Sè significa consacrarsi al fallimento, all'infelicità, al nulla. I tesori rifiutati dell'inconscio si trasformeranno in potenze negative e distruttive, perchè, in ogni modo, le vane apparenze esteriori non possono nulla contro la realtà vera, che proviene da dentro, l'energia inarrestabile e la volontà dell'Essenza, che sia portata alla luce oppure no. Perchè il Maestro Therion fa usi di terminologie cristiane per i propri concetti? Non ci si deve meravigliare di questo, poichè anche il Cristianesimo si è, a sua volta, appropriato di simbologie e concetti derivanti dalla sapienza antica, rovesciandone e deformandone ogni significato; diciamo che il MAESTRO THERION ha rettificato questi concetti, restituendo ad essi i valori e l'utilità originari per la realizzazione della Grande Opera dell'Uomo. (Alessia Birri)

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