sabato 10 novembre 2018

GLI OPPOSTI COME MANIFESTAZIONI DELL'UNICA REALTA'


30 gen 2017



 “ Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini." WALT WHITMAN (West Hills, 31 maggio 1819 – Camden, 26 marzo 1892), poeta, giornalista e scrittore statunitense.

L'intera realtà è manifestazione dell'Uno, perciò il progresso della conoscenza porterà inevitabilmente ad un sincretismo universale, ad una conciliazione degli opposti: tutte le filosofie, tutti i sistemi di pensiero, tutte le ideologie, ad un livello superiore di coscienza coincidono. Nel regno dell'Assoluto i paradossi si dissolvono. Ma la conciliazione di determinate contraddizioni, porterà inevitabilmente all'insorgere di altre contraddizioni, e così all'infinito, perchè ogni assioma (o verità riconosciuta) non è altro che un'"emergenza", un'onda che si increspa sopra un mare di altri apparenti assiomi o verità, e questo mare è in continuo movimento. L'opposizione è soltanto l'illusione ottica di una consapevolezza non ancora elevata, mentre invece esistono solo varie inevitabili tappe che la storia deve percorrere e superare seguendo un progresso infinito verso il miglioramento della condizione umana. La legge mediante la quale l'Uno si manifesta in questa dimensione (come i concetti matematici inspiegabili), in quanto "principio", non è spiegabile, perchè altrimenti contradirrebbe il suo essere "principio". Tutto è vero e non vero nello stesso tempo; tutto è falso e non falso nello stesso tempo: ogni conflitto si risolve nella conciliazione degli opposti, non nell'eliminazione di uno o dell'altro, perchè il conflitto è conflitto fra due ragioni, non fra giusto o sbagliato. La ragione è la guida che porta alla concretizzazione della realtà e raggiunge il suo culmine nell'Uomo. A questo punto si ripresenta la domanda proposta da ROGER PENROSE, nel libro LA MENTE NUOVA DELL'IMPERATORE (pag.133-134-135):

"I concetti matematici hanno una realtà propria e atemporale?"

Presumibilmente sì, ma soltanto come leggi che regolano le trasformazioni nella realtà del pensiero, della natura e dello spirito. L'unico errore che il pensiero può compiere è dunque l'arroccamento, la convinzione e il dogmatismo, che rappresentano un paludamento del progresso stesso, e senza il progresso (scientifico, spirituale, sociale, ecc...) l'Uomo non ha ragione d'essere. Non avere perciò paura di essere incoerente: l'incoerenza è il principio della consapevolezza, è la dissoluzione dei legami che annebbiano l'orizzonte infinito del pensiero.

Alessia Birri
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30 gen 2017
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...Una exposición que también se expresa en silogismos; más, la ciencia humana no puede explicar "El Uno". Nuestra dimensión espacio-tiempo "es una manifestación de los opuestos" que va conduciendo a cada humano a la toma de decisiones morales, en la constante elección previa en el referendum que se repite incesantemente de momento a momento a lo largo de su presencia en esta dimensión. El Uno es El Absoluto "atado" a su "creación"; El Uno es El Padre de Su Creación, Es ABBA, Es Elyon, es... como quieras llamarlo; de todas formas
aquí y ahorano lo podremos limitar a ningún concepto ni a ninguna definición nacida de nuestra humana comprensión. Pero debemos recordar que evolucionamos hacia El Padre (El Uno) hasta hacernos Dios Con Él y en Él en el largo camino ascencional que todas las creaturas con conciencia debemos caminara.
30 gen 2017
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Pero debemos recordar que evolucionamos hacia El Padre (El Uno) hasta hacernos Dios Con Él y en Él en el largo camino ascencional que todas las creaturas con conciencia debemos caminar.
30 gen 2017
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Jorge Alavera Posligua: grazie per il commento davvero interessante! Penso che la verità sia come una vetta che, quando pensiamo di averla raggiunta, si divide di nuovo in due, con riferimento alla filosofia di Karl Popper, ma tuttavia è nostro dovere di esseri umani cercare sempre di raggiungerla, perchè la conoscenza, e la necessità di conoscere e raggiungere sempre nuovi orizzonti, è l'elemento fondamentale che ci rende umani.
30 gen 2017
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Carissima
Prima di tutto complimenti per le tue deduzioni.
Ti prego di tollerarmi se aggiungo al tuo dissertare sugli opposti una cosa importante:
"La necessità " della "creazione " degli opposti come metodo "voluto" dalla Mente , ma "imposto" dalla coscienza, al fine della valutazione degli eventi e quindi della realtà.
Per "alcuni" il Male è il modo con cui " l'Uno " fa "conoscere il Bene.
Per quanto riguarda la domanda di Penrose, per darti una risposta dovresti approfondire la serie dei numeri "triangolari" nel loro insieme... poi ti autorizzo a mandarmi a quel paese!!!
Non ti sembrino le mie conclusioni presuntuose!
Ciao, Alessia.
30 gen 2017
Foto del profilo di Alessia Birri
MERLINO SILVESTRE: io desidero grandemente che qualcuno mi aiuti e mi dia degli ulteriori chiarimenti, perciò spero che tu trovi, ogni tanto, un ritaglio di tempo per commentare. Approfondirò sicuramente l'argomento secondo le tue indicazioni, anche se non ho una mente "matematica", ma devo farcela assolutamente! Grazie, mi interesserò subito alla questione dei numeri "triangolari", saranno descritti anche nel libro più avanti, ma intanto vedo un po' in giro. Ciao Claudio.
30 gen 2017
Foto del profilo di MERLINO SILVESTRE
+Alessia Birri
Per motivi di "opportunità " sono in anonimato: mi vergogno , credimi ma non posso fare diversamente. Buona serata, Alessia
30 gen 2017
Foto del profilo di Alessia Birri
Avevo capito che eri tu, poi ti ho trovato nella cronologia, ehehe...Per me sono importanti i tuoi commenti, sei professore di biologia, qundi sei autorevole!

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