6 feb 2017
Dall'articolo RIFLESSIONI SULL'INFINITO:
http://lastellarossa.blogspot.com/2017/05/riflessioni-sullinfinito.html
Il TEOREMA DI INCOMPLETEZZA di KURT GODEL esprime la coscienza infinita dell'Universo, dimostrando a chiare lettere che gli assiomi matematici sono indimostrabili. Vediamo come: gli assiomi matematici e le proposizioni da essi scaturite portano alla scoperta di altri assiomi e altre proposizioni all'infinito; ciò è dimostrato anche dal fatto che la macchina di TURING (ideale macchina universale in grado di formulare elaborazioni mediante un nastro infinito ideata da ALAN TURING nel 1936) non sarebbe in grado di "decidere" quando arrestarsi e quindi di "decretare" se una proposizione è la proposizione definitiva oppure no: proseguirebbe all'infinito, creando assiomi e proposizioni senza fermarsi mai. Questo problema viene anche definito "PROBLEMA DELL'ARRESTO" nel caso della MACCHINA DI TURING. Cos'è un teorema?
"I teoremi sono infatti precisamente le proposizioni che appaiono come ultime righe di dimostrazioni costruite in modo corretto" (ROGER PENROSE)
In questo caso le ultime righe che formulano il TEOREMA DI GODEL sono comprese all'interno del SISTEMA FORMALE di DAVID HILBERT (il sistema formale è stato idealizzato per ridurre i concetti matematici entro precise sequenze di formule, le quali avrebbero dovuto essere in grado di rispondere ad ogni questione matematica), e lo demoliscono con le sue stesse procedure; infatti, secondo il TEOREMA DI GODEL usando lo stesso SISTEMA FORMALE possiamo, alla fine, dedurre che la proposizione che ne scaturisce è vera e falsa allo stesso tempo; ovvero: è vera perchè è falsa, mediante questo risultato (enunciato):
"Questa proposizione non può essere dimostrata";
quindi la proposizione "che non può essere dimostrata" è vera perchè è vero che non può essere dimostrata. E' vera perchè è falsa. Da questo enunciato se ne ricavano altri infiniti che si susseguono come scatole cinesi e la MACCHINA DI TURING risulta inarrestabile.
Il TEOREMA DI GODEL ci dice sostanzialmente che i concetti matematici sono indimostrabili perchè l'universo non è un sistema chiuso e prestabilito secondo il quale la nostra coscienza potrebbe elaborare solo quel che è "dato" a priori; e non è nemmeno un cerchio, ma una SPIRALE che si svolge all'infinito, le cui fondamenta sono estremamente mobili e le cui manifestazioni si concretizzano partendo dal caos, dal basso, dal punto 0; in questo modo si può spiegare l'esistenza della sofferenza e l'esistenza di manifestazioni di livello superiore ed inferiore; ovvero di gradi inferiori e superiori di coscienza, realizzandosi questi ultimi (in questa dimensione) nell'uomo evoluto. L'universo parte dal nulla per giungere a sempre superiori manifestazioni dell'ESSERE, non parte dall'ESSERE per annullarsi e ricercare sè stesso umiliandosi in forme inferiori di esistenza, non avrebbe alcun senso, e cercare di dimostrare questa forzatura sarebbe di per sè paradossale. Il TEOREMA DI GODEL dimostrò che le potenzialità della mente umana sono infinite, che la coscienza si espande infinitamente e che le convinzioni durano fintanto che non ci innalziamo ad un livello superiore (come le proposizioni matematiche) e verranno sostituite da altri traguardi, ma solo quando ne saremo pronti, e così all'infinito. Un traguardo ne contiene un altro e un altro ancora verso un eterno progresso. Il passaggio attraverso stati sempre superiori di consapevolezza non avviene in modo "automatico", è determinato da fattori esistenziali profondi; non puoi "svelare" un "salto evolutivo" ad un individuo impreparato: egli potrà anche capire il concetto, ma questo rimarrebbe lettera morta, non verrebbe interiorizzato. E' per questo che molti simboli ed allusioni iniziatici vengono "nascosti in piena luce" senza preoccupazione. E sono proprio questi fattori esistenziali esclusivi delle manifestazoni "in divenire" dell'entità universale (vale a dire tutto quel che è vivente), questi stati progressivi della coscienza e dell'Essere che un'automa non potrà mai avere, con buona pace dei cultori dell'"INTELLIGENZA ARTIFICIALE FORTE". Nell'ambito dell'assurdità il fondamentalismo materialista e il fondamentalismo religioso portano entrambi ad un risultato: la negazione della centralità dell'uomo e delle sue possibilità; addirittura, nel caso dell'"Intelligenza artificiale forte", riducendole ad algoritmi delegabili ad un qualsiasi automa. In questa dimensione (che non è l'unica) la nostra fede dev'essere riposta nelle infinite potenzialità dell'uomo e nel PENSIERO come vera ed assoluta realtà: non esiste una volontà "superiore" che regola l'universo (altrimenti si può ben supporre che si tratti di un'entità malvagia, vista la crudeltà della natura stessa), il pensiero e la sua evoluzione sono le uniche realtà e, come gli assiomi matematici, non conoscono confini.
Alessia Birri
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6 feb 2017
Molto interessante, Alessia. A sostegno del mio convincimento che tutto il pensiero umano è legato da uno sottile filo di logica e ragione, indipendente dagli schemi categorizzanti e separatori del sapere, ti propongo questo brano.
"La nostra causa è un segreto dentro un segreto, il segreto di qualcosa che rimane velato, un segreto che solo un altro segreto può spiegare, un segreto su di un segreto che si appaga di un segreto. La nostra causa è la Verità, e la Verità della Verità; è l’essoterico, ed è l’esoterico dell’essoterico, ed è l’esoterico dell’esoterico. E’ il segreto di qualcosa che rimane velato, un segreto che si appaga di un segreto (Sesto Imam Jafar al Sadiq , Medina, 702 – 765)".
In questo periodo di ombre e di disgregazione intellettuale, cara amica, sapere che ci sono giovani, da qualche parte, a cui piace pensare , è di conforto assoluto.
"La nostra causa è un segreto dentro un segreto, il segreto di qualcosa che rimane velato, un segreto che solo un altro segreto può spiegare, un segreto su di un segreto che si appaga di un segreto. La nostra causa è la Verità, e la Verità della Verità; è l’essoterico, ed è l’esoterico dell’essoterico, ed è l’esoterico dell’esoterico. E’ il segreto di qualcosa che rimane velato, un segreto che si appaga di un segreto (Sesto Imam Jafar al Sadiq , Medina, 702 – 765)".
In questo periodo di ombre e di disgregazione intellettuale, cara amica, sapere che ci sono giovani, da qualche parte, a cui piace pensare , è di conforto assoluto.
7 feb 2017
MERLINO SILVESTRE: grazie per aver condiviso quel brano interessantissimo, ora mi sono documentata su questo personaggio. I tuoi suggerimenti e approfondimenti sono davvero preziosi per me.
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