29 apr 2018
WATAIN: THEY RODE ON (dall'album THE WILD HUNT del 2013); con testo italiano - inglese, recensione e interpretazione.
VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=29nvdkIxIpY
La magia, il mistero, l'intensità e l'energia dirompente del BLACK METAL raggiungono innegabilmente con i WATAIN (band svedese fondata nel 1998) la loro più alta e profonda espressione. Il presente brano costituisce uno degli innumerevoli capolavori di questo gruppo; un'atmosfera arcana, ricca di suggestioni, caratterizzata da un sound melodico, poetico ed evocativo, come pure dalla voce profonda e misteriosa di ERIK DANIELSSON, che sembra quasi provenire da un'altra dimensione. Se poi si aggiunge la ricchezza di significati e di contenuti non si può altro che affermare: opera geniale, sotto tutti gli aspetti. D'altra parte lo stesso ERIK DANIELSSON (leader e vocalist del gruppo) in un'intervista afferma: "La nostra musica dà il meglio dal vivo, teniamo moltissimo ai nostri show. Non siamo mai stati una band che sale sul palco solo per suonare: per noi si tratta di un’esperienza intima e spirituale, anche se solo certi ascoltatori sono in grado di percepirlo". Infatti, i concerti dei WATAIN non si limitano certo ad una mera esibizione musicale (che da sola, data la qualità, basterebbe a creare un'atmosfera sublime), ma non manca mai la componente ritualistica ed evocativa a generare un totale coinvolgimento di cuore e mente, un'autentica alchimia spirituale, effetto ottenuto certamente da questo video straordinario, le cui ambientazioni spettrali (caratteristiche del Black Metal) richiamano la dimensione di "passaggio" in cui l'anima si trova ciclicamente sul cammino della propria trasformazione. THEY RODE ON (sono andati avanti) è un brano che descrive l'eterna trasmutazione degli Spiriti Iniziati che dall'alba dei tempi seguono la propria evoluzione, che sono nel mondo essendo, nello stesso tempo, superiori al mondo, che osservano la realtà oltre le barriere dell'illusione e di ogni restrizione. I primi due minuti di THEY RODE ON vengono introdotti dalla chitarra e dalla voce sola, creando un'atmosfera intima, avvolgente ed onirica; al minuto 2,55 il brano sfocia in un sound energico e melodioso, accompagnato da magistrali assoli di chitarra.
INTERPRETAZIONE DEL TESTO
1 - "FUORI DALL'OSCURITA', NELLA LUCE, ALL'ALBA DELLA NASCITA TERRENA. NEONATI MA PIU' VECCHI DEL TEMPO, CONCEPITI NELLE PROFONDITA' DELLA TERRA": madre di ogni spirito è l'oscurità e la sua mèta è la luce, fin dall'inizio dei tempi (se di un inizio si può parlare); lo Spirito incarnato è più antico del tempo, il tempo nasce con lui, e nonostante gli infiniti Eoni che ha attraversato conserva la sua natura infantile, poichè ogni fine è un inizio e ogni trasmutazione dell'anima è sempre in embrione: l'esistenza è una nascita continua.
2 - "SEBBENE STRANE SIANO LE ACQUE DA CUI SONO EMERSI, HANNO DATO UNO SGUARDO AL MONDO COME COSA PROPRIA. TUTTAVIA, NEL PROFONDO DEL LORO CUORE AVEVANO SEMPRE SAPUTO CHE QUESTA NON ERA DAVVERO LA LORO CASA": sebbene la dimensione da cui scaturiscono verso la propria manifestazione terrena sia impenetrabile ed oscura, gli Spiriti superiori riconoscono il mondo come riflesso della propria Essenza, ammettendo allo stesso tempo che tutto è illusione e nulla di ciò che si manifesta nel mondo corrisponde alla propria vera dimora, che rimane immobile nelle profondità del proprio Essere, indifferente ed imperturbabile, al di là dello spazio e del tempo.
3 - "COSI' SONO ANDATI AVANTI. SI', SONO ANDATI AVANTI. SULLE STRADE NASCOSTE, ATTRAVERSO TERRE DESOLATE, NON CALPESTATE DALL'UOMO NE' DALLE BESTIE": sempre avanti e all'eterno Divenire guardano gli Spiriti superiori, attraversando sentieri sconosciuti all'uomo comune, così possono raggiungere dimensioni e mondi a cui nessuno si è mai avvicinato prima.
4 - "DA LONTANO IL LORO FUOCO BRILLAVA, COME UNA LAMPADA NEL MEZZO DELL'ETERNITA' OSCURA. UNA LUNA AMARA INCOMBEVA SU DI LORO. LA NOTTE SPLENDEVA NELLA SUA LUMINOSITA', DALL'ALTO DI UN CIELO DAI COLORI MINACCIOSI, IN CUI LE NUVOLE SCURE VAGAVANO LENTAMENTE": l'Oscurità è la matrice eterna di ogni cosa, il Fuoco è l'energia della manifestazione e la luce della consapevolezza. La luce lunare rappresenta la ciclicità e la rigenerazione che sempre domina l'esistenza, traendo la luce dall'oscurità dei cieli varcati da nuvole scure e dagli intervalli più tenebrosi.
5 - "COSI' SONO ANDATI AVANTI. SI', SONO ANDATI AVANTI, CAVALCARONO CON GLI OCCHI CHIUSI QUANDO SPUNTO' IL SOLE, INDIFFERENTI ALLA VANITA' TERRENA": gli Spiriti superiori proseguono il proprio cammino indifferenti all'illusione del tempo e ad ogni superficialità terrena, sempre connessi alla propria interiorità, "con gli occhi chiusi" per osservare chiaramente la visione della propria profonda intuizione come unica guida veritiera.
6 - "MA CON GLI OCCHI SPALANCATI HANNO CAMMINATO PER TUTTA LA NOTTE E HANNO RIFLETTUTO SUI SUOI MISTERI. SI SEDETTERO ALL'INCROCIO DELL'ALTO CON IL BASSO. TUTTAVIA, NESSUNO POTREBBE MODIFICARE IL PROPRIO CORSO. SONO STATE OFFERTE LORO RICCHEZZE, TUTTAVIA, INDIFFERENTI E SENZA RIMORSI, CAVALCARONO": ma gli occhi della loro Coscienza sono sempre aperti, perchè hanno attraversato l'oscurità e perseguito la conoscenza. Il loro punto di riferimento è il centro dell'Albero della Vita, in cui si verifica la cociliazione degli opposti e il punto d'unione fra l'alto e il basso, fra Spirito e Materia e pur avendo raggiunto una profonda consapevolezza, nemmeno loro sono immuni alla predestinazione, ossia all'avverarsi di circostanze legate alle azioni del proprio passato. Ma, nonostante tutto, gli Spiriti Illuminati non accettano riconoscimenti ed "offerte" e ogni loro opera è fine a se stessa.
7 - "SI', SONO ANDATI AVANTI. E OGNI VAGABONDO SOLTARIO CHE HA ATTRAVERSATO LA LORO STRADA SI SENTI' RAFFREDDARE IL CUORE, TUTTAVIA MERAVIGLIATO DELLE LORO FACCE SFREGIATE, COSI' BELLI, DISTANTI E ANTICHI": il vagabondo è colui che non ha radici, lo spirito libero che, riconoscendoli, prova meraviglia nell'osservare i segni lasciati dalle prove sui loro volti, belli, distaccati e antichi come le loro anime.
8 - "ALCUNI DICONO CHE LI HANNO SENTITI CANTARE IN STRANI LINGUAGGI DI MALINCONIA, DEGLI DEI, DELLA NOTTE E DELLA GLORIA, DEI MORTI E DELLA LORO MEMORIA": si riferisce all'enigmatico linguaggio degli Spiriti superiori, ovvero di coloro che hanno intrapreso un percorso iniziatico e il cui messaggio è inaccessibile all'uomo comune.
9 - "COSì SONO ANDATI AVANTI. SI', SONO ANDATI AVANTI. DI' ADDIO ALLA LUCE. VIENI NELL'OSCURITA', VEDI LA NOTTE OSCURA. DI' ADDIO ALLA LUCE. VIENI NELL'OSCURITA', VEDI LA NOTTE OSCURA": se vuoi conseguire la Conoscenza, se vuoi proseguire il cammino infinito seguendo la freccia del tempo che sempre avanza, devi abbandonare ogni convinzione (luce) ed abbracciare l'oscurità come generatrice e vera essenza di ogni cosa, poichè "tutto è oscurità", essa domina l'Universo, tutto proviene dall'Oscurità e all'Oscurità ritorna, vanificando, di volta in volta, ogni apparente verità.
10 - "POTRESTI ANDARE CON LORO? AVRESTI RAGGIUNTO LA LORO MARCIA? O LI LASCERESTI ANDARE LONTANO NEL BUIO? POTRESTI LASCIARLI ANDARE PER LE ILLUSIONI DI GIUSTO E SBAGLIATO? E SE IL LORO DESTINO FOSSE LA MORTE, SARESTI ANDATO?": ognuno può decidere se seguire il sentiero tracciato da loro, o se proseguire seguendo le illusioni del dualismo fra "giusto e sbagliato", o fra "bene e male"; o se pur riconoscendone il destino di morte (ovvero il concetto di morte come il continuum, il filo conduttore della vita stessa), seguire il loro cammino.
Alessia Birri
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SONO ANDATI AVANTI
1 - Fuori dall'oscurità, nella luce,
All'alba della nascita terrena.
Neonati ma più vecchi del tempo,
Concepiti nelle profondità della terra.
2 - Sebbene strane siano le acque da cui sono emersi,
Hanno dato uno sguardo al mondo come cosa propria.
Tuttavia, nel profondo del loro cuore avevano sempre saputo
Che questa non era davvero la loro casa.
3 - Così sono andati avanti.
Sì, sono andati avanti.
Sulle strade nascoste, attraverso terre desolate,
Non calpestate nè dall'uomo nè dalle bestie.
4 - Da lontano, il loro fuoco brillava
Come una lampada nel mezzo dell'eternità oscura.
Una luna amara incombeva su di loro.
La notte splendeva nella sua luminosità
Dall'alto di un cielo dai colori minacciosi
In cui le nuvole scure vagavano lentamente.
5 - Così sono andati avanti.
Sì, sono andati avanti.
Cavalcarono con gli occhi chiusi quando spuntò il sole
indifferenti alla vanità terrena.
6 - Ma con gli occhi spalancati, hanno camminato per tutta la notte
E hanno riflettuto sui suoi misteri.
Si sedettero all'incrocio dell'alto con il basso,
Tuttavia, nessuno potrebbe modificare il proprio corso.
Sono state offerte loro ricchezze,
Tuttavia, indifferenti e senza rimorsi
Cavalcarono.
7 - Sì, sono andati avanti.
E ogni vagabondo solitario che ha attraversato la loro strada,
si sentì raffreddare il cuore
tuttavia meravigliato delle loro facce sfregiate,
Così belli, distanti e antichi.
8 - Alcuni dicono che li hanno sentiti cantare
In strani linguaggi di malinconia
Degli dei, della notte e della gloria.
Dei morti e della loro memoria.
9 - Così sono andati avanti.
Sì, sono andati avanti.
Dì addio alla luce.
Vieni nell'oscurità, vedi la notte oscura.
Dì addio alla luce,
Vieni nell'oscurità, vedi la notte oscura.
10 - Potresti essere andato con loro?
Avresti raggiunto la loro marcia?
O li lascerai andare
Lontano nel buio?
Potresti lasciarli andare
in illusioni di giusto e sbagliato?
E se il loro destino fosse la morte
saresti andato?
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THEY RODE ON
Out of the dark, into the light,
In the dawn of terrestrial birth.
New-born yet older than time,
Conceived in the depths of the earth.
Though strange lay the waters from which they emerged,
They are gloved upon the world as their own.
Yet deep in their hearts they knew all the time
That this was not really their home.
I know they rode on.
Yes, they rode on.
On hidden roads, through barren wastelands,
Untrodden by both man and beast.
Their fire was gleaming
Like a lamp amidst dark eternity.
A bitter moon hovered above them.
The night lit sole by its glow.
From high in to sky of ominous dye
In which dark clouds drifted slow.
I know they rode on.
Yes, they rode on.
They are rode with shut eyes.
Regardless of earth's vanity.
They are paced the night
And pondered its mysteries.
They sat at the crossroads with high and low
Yet neither could alter their course.
Riches were offered unto them,
Yet indifferent and without remorse
They rode on.
Yes, they rode on.
And each lonely vagrant that crossed their path,
Felt how his heart grew cold.
Yet be marveled at their scarred faces,
So beautiful, distant and old.
Some say they've heard them singing
In strange tongues of melancholy;
Of the gods, of the night, and of glory.
Of the dead, and their memory.
I know they rode on.
Yes, they rode on.
Say goodbye to the light.
Like twilight, like dark night.
Say goodbye to the light,
Like twilight, like dark night.
Could you have rode there with them?
Would you have joined their march?
Or would you have them ride on?
Away into the dark?
Would you have been able to let go?
Of illusions of right and of wrong?
And if they came to die;
Would you have rode on?
28 sett.
28 sett.
28 sett.
+Alessia Birri Buongiorno Alessia, eccellente recensione di un brano a dir poco magnifico !!
Fantastica band :-)
Fantastica band :-)
28 sett.
+Luca Manetta : ciao Luca! Sì, amo infinitamente questa band, una genialità senza limiti, insostituibile. Erik Danielsson è una persona straordinaria, incomparabile. Ti consiglio vivamente, quando hai tempo, di leggere quest'intervista esclusiva! Buona giornata :-)
metallus.it - Watain: “The Wild Hunt” – Intervista a Erik Danielsson
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28 sett.
+Alessia Birri certo lo farò con piacere ed interesse , grazie :-)
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