domenica 11 novembre 2018

IL MONDO COME ENTITA' ETERNA


30 apr 2017



 


"QUESTO MONDO, CHE E' LO STESSO PER TUTTI, NON LO FECE ALCUNO DEGLI DEI, NE' ALCUNO DEGLI UOMINI, MA E' SEMPRE STATO, ED E', E SARA' FUOCO ETERNO" (Eraclito di Efeso; 535-475 a.C.)
 
 
Il Cosmo è un'entità eterna, infinita, indivisibile. Infinite sono le sue forme, infiniti i suoi mutamenti, infinita la sua espansione spazio-temporale. L'Universo è FORMA e PENSIERO: non può esistere FORMA senza PENSIERO nè PENSIERO senza FORMA, ogni POSSIBILITA' troverà la propria realizzazione nella trama infinita attraverso il percorso delle sue metamorfosi. Ogni informazione si perpetua e rimane per l'eternità, ogni nuova conquista della conoscenza ne preannuncia un'altra, e ogni mutamento della coscienza individuale ed universale è sospinto dal fuoco eterno della passione, che tutto forgia e tutto vivifica.

NULLA ESISTE AL DI LA' DI CIO' CHE SI REALIZZA NELLA FORMA MATERIALE, LA MATERIA STESSA E' FORMA, ENERGIA, SPIRITO E INFORMAZIONE E L'UNICA VERITA' ETERNA E' IL PERPETUO DIVENIRE.

IL ROSSO E IL NERO riproducono "L'ESSENZA STESSA DELL'UNIVERSO" che si realizza mediante l'opera "trasformatrice" del Nero che precede la rinascita e l'evoluzione verso nuovi aspetti della realtà, e l'opera "condensatrice" del Rosso che è il Fuoco interiore e centrale dell'Uomo e della Materia. Il Rosso e il Nero sono due facce della stessa medaglia e costituiscono un'unità inscindibile. Il Nero, infatti, rappresenta la TRASFORMAZIONE indispensabile alla vita e il principio da cui scaturiscono tutte le possibilità, il Rosso l'Opera compiuta in seguito alla trasformazione. La morte può corrispondere, quindi, ad un arresto nella realizzazione dell'Essere, ma non esiste "in sè", nulla potrebbe non esistere di ciò che esiste: se esistesse la morte come dissoluzione definitiva dell'Essere e distruzione, quindi, della sua "Informazione", l'Universo stesso si dissolverebbe in un istante, perchè verrebbe a mancare l'elemento fondamentale della sua sussistenza, che è l'ESSERE, appunto, nella sua necessaria e imprescindibile manifestazione MATERIALE e REALE, al di là della quale vi è il NULLA, ovvero il NON ESSERE, e il NON ESSERE è una chimera, un'opzione irrealizzabile. Lo SPIRITO è MATERIA e la MATERIA è SPIRITO, ENERGIA. Navigare senza meta è vivere l'Essenza dell'Universo, che è il viaggio stesso, l'approdo agli infiniti porti dell'esistenza. Navigare cercando una meta definitiva ed un'eternità immutabile non significa conquistare la dissoluzione della propria individualità e la liberazione dalle passioni e dal travaglio dei mutamenti dell'anima (che è impossibile), ma significa sacrificare il proprio spirito vitale alla sofferenza e all'alienazione. Per quanto tu possa camminare, non riuscirai mai a trovare i confini dell'Anima, perchè essi non esistono, sono una chimera (parafrasando ERACLITO). L'Universo non è nè buono nè cattivo: Esso agisce come un riflesso a favore di chi persegue il proprio autentico desiderio e umilia chi vive nell'ipocrisia e si arrende alla mediocrità.

La formula dell'Essenza Universale e della sua Legge si può riassumere in questo modo: INFINITO DIVENIRE NELLA LIBERTA'.

L'Entità universale non può concretizzare sè stessa nè prima nè dopo le sue manifestazioni nel molteplice; l'Entità universale E' ESSA STESSA IL MOLTEPLICE, e attraverso i conflitti e i periodi storici turbolenti acquisisce nuove forme di consapevolezza, realizza le proprie eterne ed infinite metamorfosi aprendosi a nuove espressioni e possibilità. Oltre il visibile ci sono le "possibilità" ancora indefinite, e oltre la "lunghezza di Planck" c'è il Nulla. Prima e dopo la "zona di mezzo" (che equivale alla vita) c'è solo il NULLA. L'uomo deve evolversi attraverso un processo alchemico spirituale, non in vista di un unione dissolvente con l'universale (che lo annichilirebbe e disperderebbe le sue energie) ma in vista della massima realizzazione della propria autentica volontà e potenzialità, concentrando il più possibile la propria Essenza individuale, nella consapevolezza che nessun porto rappresenta un traguardo, nè per l'individuo nè per la storia, ma solo una tappa verso l'INFINITO.

Alessia Birri
 
 
 
 
 

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