venerdì 2 novembre 2018

PALEOLITICO: SIMBOLOGIA


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L'enigmatico TRIDENTE davanti al magnifico toro dipinto di ocra rossa dalla caverna di Lascaux. La criniera sferzata dal vento dona un'impressionante sensazione di movimento e velocità, oltre alla grandiosa poeticità di questa figura. Le Grotte di Lascaux sono un complesso di caverne che si trova nella Francia sud-occidentale. Le grotte si trovano vicino al villaggio di Montignac, nel dipartimento della Dordogna e le opere quivi dipinte risalgono al 17.000 a.C.

 La metà del ciclo lunare: 13 punti e una casella vuota, dalla caverna di Lascaux, 17.000 a.C.
"E 'la metà del ciclo mensile della Luna", ha detto il dottor Rappenglueck. "Un punto per ogni giorno in cui la Luna è nel cielo. Alla nuova luna, quando scompare dal cielo, vediamo un quadrato vuoto, forse rappresentando simbolicamente la Luna assente.

 TORO ASTRALE dalla caverna di Lascaux, Francia, 17.000 a.C.  Il ricercatore spagnolo Luz Antequera Congregado nella sua tesi di dottorato 1992 " Arte y Astronomia : evolución de los dibujos de las Constelaciones " offre questa interpretazione del Gran Toro # 18 nella Sala dei Tori di Lascaux . Due serie di punti sono associati a questo toro . Un gruppo è sopra la spalla del toro, l' altra è sulla faccia . Vi è una terza serie di 4 punti alla sinistra di questo toro . Congregado ritiene che i punti  sopra la spalla siano le Pleiadi , come fa il dottor Rappenglück . I punti sul viso del toro rappresentano le Iadi, ammasso aperto di stelle . In una ricerca successiva 1994 Congregado ha dichiarato che la fila di 4 stelle raffigura la cintura di Orione , il cacciatore.

CALENDARIO LUNARE inglobato alla figura del cavallo e riconosciuto dal dott. Michael Rappenglueck presso la caverna di Lascaux, Francia, 17.000 a.C.

Simbolo dalla forma a croce  dalla caverna di Chauvet (35.000 a.C.); sulla destra si nota un altro segno cruciforme obliquo e una specie di raggio si allunga dal braccio sinistro; è una forma geometrica semplice, perciò facile da riscontrare, peraltro anche alla sinistra del toro astrale della caverna di Lascaux si trova la medesima croce obliqua a testa in giù. Si noti che la maggior parte delle immagini è macchiata, il che rende difficile determinare l'intento originale dell'artista. Credo che questa immagine potrebbe essere ulteriormente chiarita fotografandola in luce ultravioletta o infrarossa, come è stato fatto con grande vantaggio in altre grotte per segni con un significato similmente oscuro, come il segno tettiforme a Grotte de Bernifal.

Simbolo cordiforme (cuore) nel punto anatomico esatto del mammuth raffigurato nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Principali simbologie paleolitiche a carattere universale.

Simbologia paleolitica: questi simboli si trovano dipinti e graffiti in ogni sito paleolitico del mondo.

Simbologia paleolitica universale.

Enigmatiche figure geometriche scalariformi dalla caverna di Altamira. Queste figure geometriche rappresentano forse la mappa di qualche costruzione? In ogni modo questo tipo di raffigurazione è presente dappertutto nell'arte paleolitica ed è la più misteriosa, perchè non si tratta di un simbolo, ma di una complessa geometria con precise e diverse indicazioni. Le Grotte di Altamira sono delle caverne spagnole famose per le pitture rupestri del Paleolitico superiore (14.000 a.C.) raffiguranti mammiferi selvatici e mani umane. Si trovano nei pressi di Santillana del Mar in Cantabria, 30 chilometri ad ovest di Santander.

Enigmatiche figure ibride uomo-uccello dalla caverna di Altamira. Si pensa che l'uccello rappresentasse l'anima che si libra in volo per trasmigrare e la figura ibrida qui raffigurata è presente in quasi tutti i siti paleolitici e rimane tradizionalmente ripresa anche nel neolitico. Le Grotte di Altamira sono delle caverne spagnole famose per le pitture rupestri del Paleolitico superiore (14.000 a.C.) raffiguranti mammiferi selvatici e mani umane. Si trovano nei pressi di Santillana del Mar in Cantabria, 30 chilometri ad ovest di Santander.

Mani impresse nella caverna di Chauvet (35.000 a.C.). La grotta Chauvet si trova in Francia, presso Vallon-Pont-d'Arc, nell'Ardèche (regione della Rhône-Alpes). La sua scoperta risale al 18 dicembre 1994 a opera dello speleologo e fotografo Jean-Marie Chauvet.

Mano in negativo ottenuta spruzzando il colore attraverso una cannuccia intorno alla mano posta sulla roccia, dalla caverna di Chauvet (35.000 a.C.). La grotta Chauvet si trova in Francia, presso Vallon-Pont-d'Arc, nell'Ardèche (regione della Rhône-Alpes). La sua scoperta risale al 18 dicembre 1994 a opera dello speleologo e fotografo Jean-Marie Chauvet.

Segni puntiformi dalla caverna di Chauvet (35.000 a.C.). La grotta Chauvet si trova in Francia, presso Vallon-Pont-d'Arc, nell'Ardèche (regione della Rhône-Alpes). La sua scoperta risale al 18 dicembre 1994 a opera dello speleologo e fotografo Jean-Marie Chauvet.

Il famoso agglomerato puntiforme della caverna di Chauvet che, secondo una nuova teoria, potrebbe rappresentare le sponde del Mar Nero di 35.000 anni a.C., da dove proveniva quella gente. Le antiche sponde risultano sovrapponibili alla pittura da una rilevazione fatta con Google Earth.

Segni puntiformi dalla caverna di Chauvet (35.000 a.C.). La grotta Chauvet si trova in Francia, presso Vallon-Pont-d'Arc, nell'Ardèche (regione della Rhône-Alpes). La sua scoperta risale al 18 dicembre 1994 a opera dello speleologo e fotografo Jean-Marie Chauvet.

Simboli claviformi dalla caverna di Chauvet (35.000 a.C.). sono state fatte molte speculazioni sul significato di questi simboli; molti lo interpretano come la stilizzazione estrema di una sagoma femminile, ma non è certo. Certo è che questo simbolo nell'epoca paleolitica era universale, perchè è presente in tutte le raffigurazioni di questo periodo anche in luoghi molto lontani e presso popoli che forse non si incontrarono mai. Questo fa pensare che sia la rimembranza di un'antichissima cultura ancestrale e comune a tutti i popoli. dalla caverna di Chauvet (35.000 a.C.). La grotta Chauvet si trova in Francia, presso Vallon-Pont-d'Arc, nell'Ardèche (regione della Rhône-Alpes). La sua scoperta risale al 18 dicembre 1994 a opera dello speleologo e fotografo Jean-Marie Chauvet.

Ricostruzione di mani ottenute in negativo (mediante lo spruzzo del colore da una cannuccia) e con dita ripiegate, allo scopo di trasmettere un misterioso linguaggio codificato, dalla caverna di Gargas. Venticinquemila o più anni fa , qualcuno per la prima volta entrò nella caverna di Gargas ,una piccola caverna nei pressi del villaggio attuale dell'Aventignan, nei Pirenei francesi.

Enigmatiche figure geometriche scalariformi dalla caverna di Altamira. Queste figure geometriche rappresentano forse la mappa di qualche costruzione o, forse, secondo alcuni studiosi, potrebbero essere delle imbarcazioni? In ogni modo questo tipo di raffigurazione è presente dappertutto nell'arte paleolitica ed è la più misteriosa, perchè non si tratta di un simbolo, ma di una complessa geometria con precise e diverse indicazioni. Le Grotte di Altamira sono delle caverne spagnole famose per le pitture rupestri del Paleolitico superiore (14.000 a.C.) raffiguranti mammiferi selvatici e mani umane. Si trovano nei pressi di Santillana del Mar in Cantabria, 30 chilometri ad ovest di Santander.

Enigmatiche figure geometriche scalariformi dalla caverna di Altamira. Queste figure geometriche rappresentano forse la mappa di qualche costruzione o, forse, secondo alcuni studiosi, potrebbero essere delle imbarcazioni? In ogni modo questo tipo di raffigurazione è presente dappertutto nell'arte paleolitica ed è la più misteriosa, perchè non si tratta di un simbolo, ma di una complessa geometria con precise e diverse indicazioni. Le Grotte di Altamira sono delle caverne spagnole famose per le pitture rupestri del Paleolitico superiore (14.000 a.C.) raffiguranti mammiferi selvatici e mani umane. Si trovano nei pressi di Santillana del Mar in Cantabria, 30 chilometri ad ovest di Santander.

Esempio di come venivano ripiegate le falangi per ottenere le impronte negative spruzzando il colore dalle cannucce. Queste impronte sono presenti in moltissime caverne nelle raffigurazioni paleolitiche di tutta Europa.

Figure quadrangolari sotto le zampe di uno dei tori dalla caverna di Lascaux (17.000 a.C.).

Figura geometrica quadrangolare sopra il cavallo a destra dalla caverna di Lascaux, Francia; 17.000 a.C.

Figure puntiformi, a destra, interpretate come calendari lunari dal professor Rappenglueck, dalla caverna di Lascaux, Francia, 17.000 a.C.

Ai raggi infrarossi è stato fotografato questo disegno tettiforme a forme forse di casa o di imbarcazione, dalla caverna di Barnifal, nella valle Vezere, Francia; 15.000 a.C. Questa grotta è stata occupata dagli umani tra circa 15.000 e 10.000 anni a.C. La caverna conta 110 fra figure dipinte e incise. Le figure dominanti soni i mammuth, ma anche impronte di mani in negativo.

Esempio di correlazione riscontrata tra il toro astrale della caverna di Lascaux e le costellazioni, soprattutto quella delle Pleiadi sulla destra (17.000 a.C.).

Altro esempio di correlazione tra i toro astrale di Lascaux e le costellazioni. Per questo le processioni di animali e le figure di questo importante luogo d'iniziazione sono considerate da molti studiosi, compreso Michael Rappenglueck e la studiosa Cecile Workiewicz, delle vere e proprie mappe stellari.

Impronte di mani di uomini, donne e bambini dalla caverna di Gargas, Francia, 20.000 a.C. Al centro si vede una figura forse di animale con molte punte che escono dal corpo e una lunga coda. Forse la figura di uno sciamano mascherato? In alto a sinistra si vedono due impronte con tre dita che sembrano zampe d'uccello oppure foglie, poi una figura geometrica con due triangoli uniti al vertice e una linea in mezzo. Venticinquemila o più anni fa , qualcuno per la prima volta entrò nella caverna di Gargas ,una piccola caverna nei pressi del villaggio attuale dell'Aventignan, nei Pirenei francesi.

Uno dei segni cosiddetti "claviformi" dalla caverna di Chauvet (35.000 a.C.). In alto a sinistra si notano tre coppelle perfettamente rotonde modellate nella roccia e anche altri deboli segni a V si vedono appena sopra di esse. La grotta Chauvet si trova in Francia, presso Vallon-Pont-d'Arc, nell'Ardèche (regione della Rhône-Alpes). La sua scoperta risale al 18 dicembre 1994 a opera dello speleologo e fotografo Jean-Marie Chauvet.

Schema delle decorazioni sui manici d'avorio di Avdeevo. Avdeevo: stazione del Paleolitico superiore della Russia, nella provincia di Kursk, 40 km a W del capoluogo; datata intorno a 22.500 anni da oggi, venne scoperta nel 1941. I due siti messi in luce sono costituiti da aree grossomodo ovali, con strutture di abitato caratterizzate da numerose zanne di mammut, focolari e fosse contenenti ossa di animali. L'industria litica è molto abbondante (bulini, lame ritoccate, perforatori, punte a cran, ecc.) ed è stata accostata a quella del livello 1 di Kostenki I. Artisticamente notevoli sono cinque figurine femminili di avorio e due altre raffiguranti rispettivamente un mammut e un cavallo. L'economia era basata soprattutto sulla caccia a mammut, bisonti, cavalli, rinoceronti, renne e altri animali da pelliccia.

Manici in avorio con decorazioni simboliche da Avdeevo. Avdeevo: stazione del Paleolitico superiore della Russia, nella provincia di Kursk, 40 km a W del capoluogo; datata intorno a 22.500 anni da oggi, venne scoperta nel 1941. I due siti messi in luce sono costituiti da aree grossomodo ovali, con strutture di abitato caratterizzate da numerose zanne di mammut, focolari e fosse contenenti ossa di animali. L'industria litica è molto abbondante (bulini, lame ritoccate, perforatori, punte a cran, ecc.) ed è stata accostata a quella del livello 1 di Kostenki I. Artisticamente notevoli sono cinque figurine femminili di avorio e due altre raffiguranti rispettivamente un mammut e un cavallo. L'economia era basata soprattutto sulla caccia a mammut, bisonti, cavalli, rinoceronti, renne e altri animali da pelliccia.

Mani e simboli dalla caverna di El Castillo, in Cantabria, Spagna; 13.000 a.C. La grotta di El Castillo è uno dei più ricchi siti paleolitici per una serie di pitture rupestri preistoriche. Le migliori appartengono al periodo Magdaleniano del Paleolitico superiore. Le pitture consistono in 184 figure di animali identificati  (con 1 e 2 maschere antropomorfe), 56 impronte di mani e 52 segni. Cervi (54), cavalli (26) e Bisonti (24), vi è un mammut. Tra i segni richiamano l'attenzione simboli quadrangolari e figure di punti.

Mani e simboli dalla caverna di El Castillo, in Cantabria, Spagna; 20.000 a.C. La grotta di El Castillo è uno dei più ricchi siti paleolitici per una serie di pitture rupestri preistoriche. Le migliori appartengono al periodo Magdaleniano del Paleolitico superiore. Le pitture consistono in 184 figure di animali identificati  (con 1 e 2 maschere antropomorfe), 56 impronte di mani e 52 segni. Cervi (54), cavalli (26) e Bisonti (24), vi è un mammut. Tra i segni richiamano l'attenzione simboli quadrangolari e figure di punti.

Enigmatico complesso simbolico dalla caverna di Cougnac (14.000 a.C.): in rosso una figura di mammuth e in nero è raffigurata una figura che viene interpretata come un uomo colpito da lance, ma ovviamente la simbologia legata a questi segni che escono dal corpo della figura potrebbe essere molto più complessa, forse legata al numero dei segni tratteggiati. Figure come questa sono riprese anche in altri punti della caverna e questo infittisce il mistero. Le Grotte di Cougnac sono vicino a Gourdon, Lot, Francia.

Enigmatico complesso simbolico dalla caverna di Cougnac (14.000 a.C.): in rosso due figure di megalocero, una grande e una piccola, e in nero è raffigurata una figura che viene interpretata come un uomo colpito da lance, ma ovviamente la simbologia legata a questi segni che escono dal corpo della figura potrebbe essere molto più complessa, forse legata al numero dei segni tratteggiati. Figure come questa sono riprese anche in altri punti della caverna e questo infittisce il mistero. Le Grotte di Cougnac sono vicino a Gourdon, Lot, Francia.

Animali tratteggiati con punti, dalla caverna di Cougnac (14.000 a.C.). Le Grotte di Cougnac sono vicino a Gourdon, Lot, Francia.

Animale tratteggiato con punti, dalla caverna di Cougnac (14.000 a.C.). Le Grotte di Cougnac sono vicino a Gourdon, Lot, Francia.

Segni geometrici cosiddetti "aviformi" dalla caverna di Cougnac (14.000 a.C.). Le Grotte di Cougnac sono vicino a Gourdon, Lot, Francia.

Evidenziazione del calendario lunare portatile, in avorio di mammuth, dal rifugio di  Castel-Merle. Situato nel cuore della Valle di Vézère, tra Montignac-Lascaux e Les Eyzies-de-Tayac, questo luogo autentico e riservato, dispone di 10 notevoli ripari, occupati da uomini di Neanderthal 85 mila anni fa, dopo dall'uomo di Cro-Magnon 35 mila anni fa. Questa è una delle più alte concentrazioni di depositi in Europa che riflettono una eccezionale continuità di occupazione umana.


Ricostruzione del calendario lunare portatile, in avorio di mammuth, dal rifugio di  Castel-Merle. Situato nel cuore della Valle di Vézère, tra Montignac-Lascaux e Les Eyzies-de-Tayac, questo luogo autentico e riservato, dispone di 10 notevoli ripari, occupati da uomini di Neanderthal 85 mila anni fa, dopo dall'uomo di Cro-Magnon 35 mila anni fa. Questa è una delle più alte concentrazioni di depositi in Europa che riflettono una eccezionale continuità di occupazione umana.

Il calendario lunare portatile, in avorio di mammuth, dal rifugio di  Castel-Merle. Situato nel cuore della Valle di Vézère, tra Montignac-Lascaux e Les Eyzies-de-Tayac, questo luogo autentico e riservato, dispone di 10 notevoli ripari, occupati da uomini di Neanderthal 85 mila anni fa, dopo dall'uomo di Cro-Magnon 35 mila anni fa. Questa è una delle più alte concentrazioni di depositi in Europa che riflettono una eccezionale continuità di occupazione umana.

Simboli puntiformi dalla caverna di El Castillo, in Cantabria, Spagna. Queste pitture sono state realizzate dall'uomo di Neanderthal, almeno 6.000 anni prima delle antichissime opere della caverna di Chauvet, dimostrando l'intelligenza e la creatività dell'uomo neanderthaliano, spiazzando un'altra volta le teorie degli evoluzionisti convenzionali. Nella nuova ricerca, un team internazionale guidato da Alistair W. G. Pike dell’università di Bristol ha determinato che il disco rosso nella caverna di El Castillo sarebbe parte della più antica serie di decorazioni murarie note, di un minimo di 40.800 anni di antichità. Oltre a queste più antiche testimonianze, la caverna di El Castillo contiene opere del paleolitico superiore e del magdaleniano, fino al 13.000 a.C., consistenti in 184 figure animali, 56 impronte di mani, 2 maschere e una figura antropomorfa, oltre a segni stilizzati.

Quella che, secondo le nuove teorie, è la rappresentazione di un imbarcazione, dalla caverna di El Castillo, Cantabria, Spagna. 20.000 a.C.: in alto la vela gonfiata dal vento, in basso l'acqua rappresentata dai punti che riportano il riflesso brillante della luce, in mezzo quella che evidentemente è una barca molto ben strutturata. Nella caverna di El Castillo è stata anche scoperta la più antica testimonianza pittorica del mondo, fatta dagli uomini di Neanderthal. Nella nuova ricerca, un team internazionale guidato da Alistair W. G. Pike dell’università di Bristol ha determinato che il disco rosso nella caverna di El Castillo sarebbe parte della più antica serie di decorazioni murarie note, di un minimo di 40.800 anni di antichità. Oltre a queste più antiche testimonianze, la caverna di El Castillo contiene opere del paleolitico superiore e del magdaleniano, fino al 13.000 a.C., consistenti in 184 figure animali, 56 impronte di mani, 2 maschere e una figura antropomorfa, oltre a segni stilizzati.

Impronte in negativo di mani dalla caverna di El Castillo, Cantabria, Spagna; 20.000 circa a.C. Nella caverna di El Castillo è stata anche scoperta la più antica testimonianza pittorica del mondo, fatta dagli uomini di Neanderthal. Nella nuova ricerca, un team internazionale guidato da Alistair W. G. Pike dell’università di Bristol ha determinato che il disco rosso nella caverna di El Castillo sarebbe parte della più antica serie di decorazioni murarie note, di un minimo di 40.800 anni di antichità. Oltre a queste più antiche testimonianze, la caverna di El Castillo contiene opere del paleolitico superiore e del magdaleniano, fino al 13.000 a.C., consistenti in 184 figure animali, 56 impronte di mani, 2 maschere e una figura antropomorfa, oltre a segni stilizzati.

Caverna di El Castillo, Cantabria, Spagna: secondo nuovi studi queste figure rettangolari rappresenterebbero imbarcazioni, le linee puntiformi fiumi e corsi d'acqua e i rettangoli incurvati le vele; 20.000 circa a.C. La grotta di El Castillo è uno dei più ricchi siti paleolitici per una serie di pitture rupestri preistoriche. Le migliori appartengono al periodo Magdaleniano del Paleolitico superiore. Le pitture consistono in 184 figure di animali identificati  (con 1 e 2 maschere antropomorfe), 56 impronte di mani e 52 segni. Cervi (54), cavalli (26) e Bisonti (24), vi è un mammut. Tra i segni richiamano l'attenzione simboli quadrangolari e figure di punti.

Caverna di El Castillo, Cantabria, Spagna: secondo nuovi studi queste figure rettangolari rappresenterebbero imbarcazioni, le linee puntiformi fiumi e corsi d'acqua e i rettangoli incurvati le vele; 20.000 circa a.C. La grotta di El Castillo è uno dei più ricchi siti paleolitici per una serie di pitture rupestri preistoriche. Le migliori appartengono al periodo Magdaleniano del Paleolitico superiore. Le pitture consistono in 184 figure di animali identificati  (con 1 e 2 maschere antropomorfe), 56 impronte di mani e 52 segni. Cervi (54), cavalli (26) e Bisonti (24), vi è un mammut. Tra i segni richiamano l'attenzione simboli quadrangolari e figure di punti.

El Castillo: figure stilizzate non identificate; 20.000 circa a.C. La grotta di El Castillo è uno dei più ricchi siti paleolitici per una serie di pitture rupestri preistoriche. Le migliori appartengono al periodo Magdaleniano del Paleolitico superiore. Le pitture consistono in 184 figure di animali identificati  (con 1 e 2 maschere antropomorfe), 56 impronte di mani e 52 segni. Cervi (54), cavalli (26) e Bisonti (24), vi è un mammut. Tra i segni richiamano l'attenzione simboli quadrangolari e figure di punti.

Cave of Altamira and Paleolithic Cave Art of Northern Spain, 15.000 a.C. Figure di bisonti sovrastano segni in rosso stilizzati.

Puntiformi dalla caverna di El Castillo, Cantabria, Spagna: secondo nuovi studi queste sono rappresentazioni di corsi d'acqua e fiumi, raffigurati attraverso la suggestione della luce che si riflette sulla superficie; 20.000 circa a.C. La grotta di El Castillo è uno dei più ricchi siti paleolitici per una serie di pitture rupestri preistoriche. Le migliori appartengono al periodo Magdaleniano del Paleolitico superiore. Le pitture consistono in 184 figure di animali identificati  (con 1 e 2 maschere antropomorfe), 56 impronte di mani e 52 segni. Cervi (54), cavalli (26) e Bisonti (24), vi è un mammut. Tra i segni richiamano l'attenzione simboli quadrangolari e figure di punti.

Caverna di El Castillo: secondo nuovi studi queste figure rettangolari rappresenterebbero imbarcazioni, le linee puntiformi fiumi e corsi d'acqua e i rettangoli incurvati le vele; 20.000 circa a.C.  El Castillo, in Cantabria, Spagna; 13.000 a.C. La grotta di El Castillo è uno dei più ricchi siti paleolitici per una serie di pitture rupestri preistoriche. Le migliori appartengono al periodo Magdaleniano del Paleolitico superiore. Le pitture consistono in 184 figure di animali identificati  (con 1 e 2 maschere antropomorfe), 56 impronte di mani e 52 segni. Cervi (54), cavalli (26) e Bisonti (24), vi è un mammut. Tra i segni richiamano l'attenzione simboli quadrangolari e figure di punti.


Un'altra delle enigmatiche figure di uomo che sembra attraversato da lance dall'oscuro significato, identico a quello della caverna di Cougnac con la medesima immagine "aviforme" a sinistra. Pech Merle è una grotta che si apre su una collina a Cabrerets nel Lot dipartimento della regione Midi-Pirenei in Francia, a circa 35 minuti di strada a est di Cahors. E 'uno dei pochi siti di pittura rupestri preistoriche in Francia che rimangono aperti al pubblico. Si estende per più di un miglio dall'ingresso sono caverne, le cui pareti sono dipinte con murales drammatiche risalenti alla cultura Gravettiano (circa 25.000 anni prima di Cristo). Alcuni dei dipinti e incisioni, tuttavia, può risalire all'era successiva Magdaleniano (16 mila anni aC).

 Figura geometrica nella caverna del Buxu, in Spagna, 18.000 a.C. La grotta si trova sulle pendici della Rocca Ancueva a calcare cretaceo, la caverna Buxu si trova a circa 25 m sopra il torrente Entrepenas. Le pitture rosse astratte sono sovrastate da figure animali in nero risalenti al 18.000 circa a.C.

Strani fori creati sulla roccia nella caverna del Buxu, in Spagna, 18.000 a.C. La grotta si trova sulle pendici della Rocca Ancueva a calcare cretaceo, la caverna Buxu si trova a circa 25 m sopra il torrente Entrepenas. Le pitture rosse astratte sono sovrastate da figure animali in nero risalenti al 18.000 circa a.C.

Le strane cavità create nella roccia, assieme a tratteggi geometrici di cui un "claviforme", nella caverna del Buxu, in Spagna, 18.000 a.C. La grotta si trova sulle pendici della Rocca Ancueva a calcare cretaceo, la caverna Buxu si trova a circa 25 m sopra il torrente Entrepenas. Le pitture rosse astratte sono sovrastate da figure animali in nero risalenti al 18.000 circa a.C.

Le strane forature create nella roccia nella caverna del Buxu, in Spagna, 18.000 a.C. La grotta si trova sulle pendici della Rocca Ancueva a calcare cretaceo, la caverna Buxu si trova a circa 25 m sopra il torrente Entrepenas. Le pitture rosse astratte sono sovrastate da figure animali in nero risalenti al 18.000 circa a.C.

La figura geometrica rettangolare graffita sulla roccia nella caverna del Buxu, in Spagna, 18.000 a.C. La grotta si trova sulle pendici della Rocca Ancueva a calcare cretaceo, la caverna Buxu si trova a circa 25 m sopra il torrente Entrepenas. Le pitture rosse astratte sono sovrastate da figure animali in nero risalenti al 18.000 circa a.C.

Graffiti con stambecco e figure geometriche nella caverna del Buxu, in Spagna, 18.000 a.C. La grotta si trova sulle pendici della Rocca Ancueva a calcare cretaceo, la caverna Buxu si trova a circa 25 m sopra il torrente Entrepenas. Le pitture rosse astratte sono sovrastate da figure animali in nero risalenti al 18.000 circa a.C.

Figure geometriche graffite (messe in evidenza) nella caverna del Buxu, in Spagna, 18.000 a.C. La grotta si trova sulle pendici della Rocca Ancueva a calcare cretaceo, la caverna Buxu si trova a circa 25 m sopra il torrente Entrepenas. Le pitture rosse astratte sono sovrastate da figure animali in nero risalenti al 18.000 circa a.C.

Incisioni presso la graotta di Bara Bahau, presso La Bugue, val Vezere, Dordogna, Francia; 15.000 a.C. La Grotte de Bara Bahau è un monumento storico. E 'lunga 100 metri, larga 12 metri e alta fino a sei metri. Ci sono molti graffi sulle pareti fatti dagli orsi delle caverne che un tempo abitavano questa grotta calcarea. Cacciatori magdaleniani hanno lasciato incisioni di cavalli, bisonti, cervi, uri, mani, un fallo, e orsi, oltre che segni il cui significato possiamo solo immaginare. Non ci sono dipinti nella grotta.

Graffiti "tettiformi" dalla grotta naturale di Bernifal (15.000 a.C.) della Francia occidentale situata presso Les Eyzies-de-Tayac, nel dipartimento della Dordogna, 35 km a SE del capoluogo Périgueux. Le figure incise e dipinte sulle sue pareti rappresentano bisonti, mammut e segni tettiformi. L'insieme è attribuito allo stile IV di A. Leroi-Gourhan e riferibile al Magdaleniano medio.

Un bisonte con tratti stilizzati sopra di lui raffigurato nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Segno stilizzato "flabelliforme" raffigurato nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Figura di erbivoro con segni stilizzati sopra di lui raffigurato nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Tre simboli all'interno di un pesce graffito raffigurato nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Complesso di figure stilizzate claviformi, tratteggiate, puntiformi raffigurate nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Segni simbolici raffigurati nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.


Segni stilizzati raffigurati nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Figure claviformi, puntiformi e tratteggiate raffigurate nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Segno stilizzato raffigurato nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Segno stilizzato raffigurato nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Figura stilizzata raffigurata nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Segni puntiformi raffigurati nella caverna del Pindal, Cantabria, Spagna; 23.000 a.C. La grotta si estende per alcune centinaia di metri in piano, pochi metri sopra il livello dell’oceano ed è stata scavata da un fiume, ora in secca, ma qualche volta d’inverno ancora ci scorre l’acqua. Proprio nella zona più buia, a circa 300 metri dall’ingresso, ci sono le pitture sui muri. E’ la stessa tecnica di quelle di Altamira, anche se risalgono a qualche millennio prima. Sono infatti datate verso 20 /23 mila anni a.C. Sono rappresentati un po’ sbiaditi dall’umidità, una cerva, un cavallo, due bisonti, dei segni astratti e anche un mammut.

Scanalature create con le dita sul terreno di creta umida; 15.000 a.C.; caverna di Rouffignac. La grotta Rouffignac, situata all'interno del comune francese di Rouffignac-Saint-Cernin-de-Reilhac nel dipartimento della Dordogna, contiene oltre 250 incisioni e pitture rupestri risalenti al Paleolitico Superiore.

Ricostruzione di una figura "tettiforme" dalla caverna di Rouffignac; 15.000 a.C.; caverna di Rouffignac. La grotta Rouffignac, situata all'interno del comune francese di Rouffignac-Saint-Cernin-de-Reilhac nel dipartimento della Dordogna, contiene oltre 250 incisioni e pitture rupestri risalenti al Paleolitico Superiore.

Ricostruzione di figure tettiformi dalla caverna di Rouffignac; 15.000 a.C.; caverna di Rouffignac. La grotta Rouffignac, situata all'interno del comune francese di Rouffignac-Saint-Cernin-de-Reilhac nel dipartimento della Dordogna, contiene oltre 250 incisioni e pitture rupestri risalenti al Paleolitico Superiore.

Scanalature create con le dita sul terreno di creta umida; 15.000 a.C.; caverna di Rouffignac. La grotta Rouffignac, situata all'interno del comune francese di Rouffignac-Saint-Cernin-de-Reilhac nel dipartimento della Dordogna, contiene oltre 250 incisioni e pitture rupestri risalenti al Paleolitico Superiore.

Ricostruzione di figura stilizzata dalla caverna di Rouffignac; 15.000 a.C.; caverna di Rouffignac. La grotta Rouffignac, situata all'interno del comune francese di Rouffignac-Saint-Cernin-de-Reilhac nel dipartimento della Dordogna, contiene oltre 250 incisioni e pitture rupestri risalenti al Paleolitico Superiore.

Figura tettiforme; 15.000 a.C.; caverna di Rouffignac. La grotta Rouffignac, situata all'interno del comune francese di Rouffignac-Saint-Cernin-de-Reilhac nel dipartimento della Dordogna, contiene oltre 250 incisioni e pitture rupestri risalenti al Paleolitico Superiore.

Figure tettiformi; 15.000 a.C.; caverna di Rouffignac. La grotta Rouffignac, situata all'interno del comune francese di Rouffignac-Saint-Cernin-de-Reilhac nel dipartimento della Dordogna, contiene oltre 250 incisioni e pitture rupestri risalenti al Paleolitico Superiore.

Scanalature create con le dita sul terreno di creta umida; 15.000 a.C.; caverna di Rouffignac. La grotta Rouffignac, situata all'interno del comune francese di Rouffignac-Saint-Cernin-de-Reilhac nel dipartimento della Dordogna, contiene oltre 250 incisioni e pitture rupestri risalenti al Paleolitico Superiore.






Figura "claviforme" nella caverna di Troi Frères. La Grotta di Trois-Frères è una delle più famose grotte del sudovest della Francia, conosciuta per le sue pitture rupestri. Si trova a Montesquieu-Avantès, nel dipartimento di Ariège. La grotta fa parte di un complesso ipogeo formato dal fiume Volp. Le pitture sembrano risalire a circa il 13.000 a.C. La grotta prende il nome dai tre figli del conte Bégouen che la scoprì nel 1910 (in francese trois frères significa "tre fratelli"). I disegni della grotta vennero resi famosi con le pubblicazioni dell'Abate Henri Breuil.

Figura "claviforme" nella caverna di Troi Frères. La Grotta di Trois-Frères è una delle più famose grotte del sudovest della Francia, conosciuta per le sue pitture rupestri. Si trova a Montesquieu-Avantès, nel dipartimento di Ariège. La grotta fa parte di un complesso ipogeo formato dal fiume Volp. Le pitture sembrano risalire a circa il 13.000 a.C. La grotta prende il nome dai tre figli del conte Bégouen che la scoprì nel 1910 (in francese trois frères significa "tre fratelli"). I disegni della grotta vennero resi famosi con le pubblicazioni dell'Abate Henri Breuil.



Figura aviforme dalla caverna di Le Portel (15.000 aC): grotta naturale della Francia, presso Loubens, nel dipartimento dell'Ariège.

Simbolo non identificato da Abri Fongal, nella Valle Vezere, dipartimento Les eyzies de Tayac, Francia; paleolitico superiore, purtroppo non sono in possesso di ulteriori informazioni sul periodo preciso in migliaia di anni.

Graffiti dalla Grotte della Vache, nel comune di Alliant, nell'Ariege, Francia; 15.000 a.C. E 'stata aperta al pubblico nel 1979, per la ricchezza e l'interesse di strati archeologici trovati all'ingresso e nella Salle Monique. Ha dato una delle più ricche collezioni di oggetti del periodo magdaleniano (12 000-15 000 a.C.), molti arpioni e punte di lancia e più di duecento opere d'arte mobili: corna e palchi decorati da incisioni o addirittura sculture di animali, a volte di esseri umani; pantere, orsi, lupi, salmoni, saiga antilopi, uccelli ...

Ciottolo decorato a coppelle dalla caverna di La Ferrassie, nella valle Vezere, Francia, 22.000 a.C. Reperti trovati nel sito sono le produzioni del Musteriano (300-30,000 anni fa), Aurignaziano (45-35,000 anni fa), e Perigordiano (35-20,000 anni fa). La grotta contiene opere del Gravettiano (32-22,000 anni fa) e oggetti provenienti da tutte le età, nonché dal Castelperroniano (35-29,000 anni fa). Il sito fu abbandonato durante il periodo Gravettiano. complesse strutture sepolcrali musteriane sono state trovate presso La Ferrasie che ha fornito la prova della pratica di sepoltura degli uomini di Neandethal.

Figure tettiformi dalla caverna di Font de Gaume; 15.000 a.C. Font de Gaume è una grotta situata nella Valle della Dordogna, nel Perigord Noire, scoperta casualmente il 12-09-1901 da Denis Peyrony, un insegnante di scuola di Les Eyzies, pochi giorni dopo la scoperta analoga della grotta di Combarelles (avvenuta il 05-09-1901). Esplorata all'epoca da Henri Breuil e Louis Capitan, vennero riconosciuti ’80 bisonti, 40 cavalli, 23 mammut, 17 renne e cervidi, 8 buoi primitivi, 4 caprini, 2 rinoceronti, uno o due felini, un lupo, un orso, un uomo, al quale dovremmo aggiungere 4 mani umane, 19 figure tectiformi, 5 o 6 segni vari, per un totale di 198 figure definite o più o meno identificabili, oltre a un numero rimanente di figure non identificabili’.

Simboli puntiformi dalla caverna di Candamo, Asturie, Spagna; 30.000 a.C.









Les Combarelles - Grotte - Eyzies-de-Tayac - Périgord - Dordogne: animale erbivoro accostato a figure "tettiformi"; 15.000 a.C. circa.

Scapola di mammuth con segni stilizzati da Mezin (10.000 a.C.). Mezin è un luogo in Ucraina con il maggior numero di reperti della cultura paleolitica. Il sito Epigravettiano si trova su una sponda del fiume Desna. L'insediamento è meglio conosciuto per un piccolo reperto archeologico di un set di bracciali, incisi con segni considerati come possibili calendari dei cicli lunari.  Vicino a Mezine è stato trovato il primo esempio conosciuto di una forma svastica, come parte di un oggetto decorativo , trovato su un manufatto datato al 10.000 aC., ovvero un uccello stilizzato ricavato da zanna di mammuth. Ma possiamo confermare che i manufatti di Mezin sono genericamente ricoperti di forme a svastica concatenate. La figura dell'uccello è intesa come un animale intrinsecamente sciamanica, come l'espressione dell'anima sperimentata in volo dopo la morte.

Osso di scapola di mammuth con stilizzazioni da Mezin (10.000 a.C.). Mezine è un luogo in Ucraina con il maggior numero di reperti della cultura paleolitica. Il sito Epigravettiano si trova su una sponda del fiume Desna. L'insediamento è meglio conosciuto per un piccolo reperto archeologico di un set di bracciali, incisi con segni considerati come possibili calendari dei cicli lunari.  Vicino a Mezine è stato trovato il primo esempio conosciuto di una forma svastica, come parte di un oggetto decorativo , trovato su un manufatto datato al 10.000 aC., ovvero un uccello stilizzato ricavato da zanna di mammuth. Ma possiamo confermare che i manufatti di Mezin sono genericamente ricoperti di forme a svastica concatenate. La figura dell'uccello è intesa come un animale intrinsecamente sciamanica, come l'espressione dell'anima sperimentata in volo dopo la morte.





Immagini simboliche dalla grotta Cosquer (27.000 a.C.). La Grotta Cosquer è una delle più interessanti grotte sommerse al mondo, grazie alla presenza di graffiti preistorici i più antichi dei quali risalgono a circa 27.000 a.C. Prende il nome da Henri Cosquer, un sub francese che la scoprì nel 1985.

Immagini simboliche dalla grotta Cosquer (27.000 a.C.). La Grotta Cosquer è una delle più interessanti grotte sommerse al mondo, grazie alla presenza di graffiti preistorici i più antichi dei quali risalgono a circa 27.000 a.C. Prende il nome da Henri Cosquer, un sub francese che la scoprì nel 1985.

Figure animali del periodo magdaleniano (15.000 a.C.) sovrapposte a figure stilizzate dell'uomo di Neanderthal risalenti a 40.000 anni fa, dalla caverna di El Castillo, in Cantabria, Spagna; 20.000 a.C. La grotta di El Castillo è uno dei più ricchi siti paleolitici per una serie di pitture rupestri preistoriche. Le migliori appartengono al periodo Magdaleniano del Paleolitico superiore. Le pitture consistono in 184 figure di animali identificati  (con 1 e 2 maschere antropomorfe), 56 impronte di mani e 52 segni. Cervi (54), cavalli (26) e Bisonti (24), vi è un mammut. Tra i segni richiamano l'attenzione simboli quadrangolari e figure di punti.

































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