lunedì 5 novembre 2018

KHAEMWASET: IL FIGLIO INTELLETTUALE DI RAMSETE II

17 mag 2015

Il quarto figlio di RAMSETE II (1292-1186 a.C.), KHAEMWASET, nonostante avesse anch'egli partecipato alla BATTAGLIA DI QADESH assieme al padre, abbandonò l'attività militare per dedicarsi agli studi esoterici ed iniziatici, che lo portarono ad effettuare vere e proprie ricerche archeologiche allo scopo di scoprire le radici della civiltà e della cultura egizia e i segreti dei lontani antenati; questo lo portò ad essere definito il primo "egittologo" della storia. Era figlio della seconda sposa reale di RAMSETE II: ISINOFRET. Il suo impegno gli permise di diventare sacerdote del dio PTAH a MENFI (PTAH era il dio creatore e protettore degli artisti). La sua funzione era quella di assistente del SOMMO SACERDOTE del tempio di MENFI. Personaggio eclettico, svolse anche il ruolo di architetto e soprintendente per il restauro di molti edifici dell'ANTICO REGNO, sui quali poi pose la sua firma come restauratore. Fra i monumenti da lui restaurati: la PIRAMIDE DI UNAS a SAQQARA, la tomba di SHEPSESKAF, il TEMPIO DEL SOLE DI NYUSERRE, la PIRAMIDE DI SAHURE, la PIRAMIDE DI ZOSER, la PIRAMIDE DI USERKAF. Inoltre ci sono molte iscrizioni che attestano l'attività di KHAEMWASET a MENFI. Alcune iscrizioni lo definiscono come "CAPO DEGLI ARTEFICI" o "CAPO DEI MESTIERI". Dopo un lungo periodo di noviziato, all'età di 45 anni, divenne egli stesso SOMMO SACERDOTE di PTAH a MENFI. Vi fu un breve periodo in cui fu PRINCIPE REGGENTE del padre, all'età di 50 anni, ma poco tempo dopo morì e venne sostituito, sempre come Principe Reggente, dal fratello minore MERENPTAH, il quale diverrà faraone dopo la morte di RAMSETE II. KHAEMWASET ebbe anche una figlia alla quale diede lo stesso nome della madre: ISINOFRET. L'egittologo AUGUSTE MARIETTE, nel 1853, prima di esplorare il SERAPEO DI SAQQARA, rimosse un enorme masso e scoprì la bara intatta contenente un corpo mummificato coperto da una maschera d'oro e vari amuleti, e in base ad iscrizioni sui reperti, pensò di aver trovato il corpo di KHAEMWASET, figlio di RAMSETE II; ma, in seguito ad ulteriori approfindimenti, gli studiosi giunsero all'inquietante conclusione che quello non era il corpo di un uomo, ma la ricostruzione di un corpo umano ottenuta dall'assemblaggio dei pezzi del corpo di un TORO API sacrificato, uniti in modo da sembrare al principe KHAEMWASET. Oggi non vi è più traccia di questi ritrovamenti, che sono descritti in un libro dell'egittologo AIDAN DODSON.

LA "STORIA DI SETNE E DEL LIBRO DI NANEFERKAPTAH" E LA RICERCA DEL LIBRO DI THOT

La sua fama di GRANDE MAGO e possessore di conoscenze che gli consentivano di interagire con il soprannaturale diede impulso alla realizzazione di racconti famosi su di lui, le cui copie vennero trascritte fino all'epoca greco-romana. Uno di questi straordinari racconti si intitola "STORIA DI SETNE E DEL LIBRO DI NANEFERKAPTAH", scritto su papiro in lingua demotica e risalente al III secolo a.C. La definizione SETNE, o SETEM, o SEM significava: sacerdote. Questo complicato racconto vede come protagonista proprio KHAEMWASET come sapiente e mago senza pari, il quale venne convinto da uno strano personaggio a scendere nella tomba di un antico faraone, NANEFERKAPTAH, figlio di MERNEBTAH, per recuperare un libro di magie e pratiche occulte, il LIBRO DI THOT, che gli avrebbe consentito di compiere prodigi, evocare il mondo soprannaturale, conoscere il messaggio delle forze naturali e il linguaggio degli animali, perfino come conservare intatto il proprio corpo dopo la morte. Lo strano personaggio era lo stesso NANEFERKAPTAH (a sua volta potente mago) che apparve a lui per indurlo alla ricerca del libro e dei corpi della moglie e del figlio, e perchè questi fossero trasportati a MENFI. Ma quel libro, per chi lo possedeva, era fonte di dolore e maledizione, perciò la moglie stessa di NANEFERKAPTAH, quando KHAEMWASET si apprestò a raccogliere il libro, gli intimò di non farlo rammentandogli le pene che ella stessa e la sua famiglia furono costrette a subire a causa del possesso di quelle conoscenze da parte del marito NANEFERKAPTAH. Ad esempio, gli raccontò di come inavvertitamente sposò lo stesso suo fratello (NANEFERKAPTAH) e di come egli incorse nell'ira degli dei THOT e RA per aver conosciuto il libro e i suoi contenuti, dei quali, evidentemente, non era ancora degno, e di come le sventure si abbatterono sulla sua famiglia. KHAEMWASET ormai era troppo invaghito dall'idea di possedere quel libro, e non dette ascolto alle parole della defunta moglie di NANEFERKAPTAH; quest'ultimo lo convinse, tramite una partita a SENET (antenato della dama e degli scacchi) a giocarsi la proprietà del libro. Ma, anche se la partita fu vinta da KHAEMWASET (denominato SETNE) il mago NANEFERKAPTAH lo avverte che tante saranno le sue sventure che sarà presto costretto a riportarglielo indietro e a cadere in profonda prostrazione. Dopo qualche tempo, infatti, KHAEMWASET-SETNE viene sedotto e perde la testa per una maliarda, che cerca di convincerlo ad uccidere i suoi stessi figli (di KHAEMWASET). Quando KHAEMWASET riprende coscienza si verificano le previsioni del vecchio mago ed egli fu costretto a riportare libro e corpi  di moglie e figlio di quest'ultimo lì dove li aveva trovati, riconquistando la pace.

FOTO: statua di Khaemwaset, proveniente da Abydos, datata al 1250 a.C. circa. Materiale: pietra-conglomerato (materiale che riunisce elementi diversi). Altezza: 138 cm. La statua raffigura il principe come "Porta-insegne-divine". Il conglomerato è un materiale durissimo e difficile da lavorare, nonostante ciò l'artista è riuscito a creare un vero capolavoro.
 
 
 
 
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17 mag 2015
Foto del profilo di Alessia Birri
E' solo perchè sto preparando l'articolo su Ramsete II per il mio blog di Ermete Trismegisto, poi avrò bisogno di un periodo di riposo altrettanto lungo, era da un anno che avevo in progetto questo articolo. Devo raccogliere le foto, le didascalie...è un lavoro titanico. Ti ringrazio molto dei chiarimenti, sono molto importanti per me da una persona come te, ogni volta mi illuminano e mi permettono di approfondire meglio. Grazie!

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