venerdì 16 novembre 2018

LE ALCHIMIE DELL'ANIMA


8 mag 2018


"PER QUANTO TU POSSA CAMMINARE, NEPPURE PERCORRENDO OGNI INTERA VIA, TU POTRESTI MAI TROVARE I CONFINI DELL'ANIMA, COSI' PROFONDO E' IL SUO LOGOS" (Eraclito di Efeso: frammento 45).

L'"Essere" è lo spirito eterno ed assoluto che tutto anima, rimanendo uguale a se stesso e cambiando forma soltanto nel mondo dei fenomeni: il LOGOS, o Fuoco Eterno della trasmutazione, del Divenire; perciò, in una prospettiva superiore, l'Essere e il non-essere sono la stessa cosa, dove il non-essere si identifica con il transitorio e il "manifesto" nel mondo della realtà materiale, l'Essere è la sostanza pura che permea se stessa nel Divenire, il Pensiero dell'Universo, L'Infinito: tutto ciò che esiste è un suo riflesso, tutto ciò che appare è parte delle sue infinite simulazioni. L'Infinito è dentro di noi, nonostante lo percepiamo fuori di noi, e la consapevolezza del reciproco legame fra esteriore ed interiore, fra l'Universo delle infinite possibilità che si estende davanti a noi e la nostra stessa Anima individuale, stabilisce il livello di libertà e illuminazione che abbiamo raggiunto. Dunque l'Essere è universale e individuale allo stesso tempo: l'Essere universale e gli Esseri individuali sono parte della stessa eternità.

IL LOGOS UNIVERSALE E' IL SOSTRATO IMMANIFESTO DELL'ANIMA INDIVIDUALE, CHE PERCIO' E' DESTINATA AD ACCOGLIERE L'ETERNO MUTAMENTO COME SUO IMPRESCINDIBILE PERCORSO ESISTENZIALE ED ESSENZIALE REQUISITO DEL SUO SPIRITO LIBERO.

Lo Spirito Libero è, infatti, colui che ha compreso profondamente questa verità: l'attività dell'Anima è eterna, non conosce traguardi definitivi, ma soltanto porti in cui la sua nave si riposa nell'attesa di intraprendere il prossimo viaggio, dal Caos alla Luce, dentro e fuori la manifestazione, raggiungendo sempre nuovi e superiori livelli di coscienza, e la sua vera destinazione è la comprensione del suo unico legame con l'Infinito, dove ogni altra cosa è transitoria e segue il periodico ciclo di distruzione e rinascita, conseguendo un'organizzazione sempre superiore, sia a livello individuale che universale. Per colui che ha compreso questa verità è impossibile qualsiasi legame con le idee comuni e dominanti, poichè non accetta ostacoli al dinamismo della sua evoluzione, intraprendendo un percorso assolutamente personale e indipendente. Il timone del desiderio è destinato a sviluppare sempre nuove dimensioni dell'Essere, l'esperienza conserva ciò che è prezioso e indispensabile all'evoluzione ed annulla il superfluo, ma c'è una costante che determina l'"essere se stesso", l'individualità dell'anima: l'intensità della passione con cui attraversa le sue tappe (la sua Energia), l'atteggiamento del suo "desiderare", la predisposizione che si concretizza dall'accumulo di determinate esperienze, diverse per ognuno, ma, soprattutto, l'inclinazione stessa del desiderio, ovvero se l'Anima è incline a desideri vani e superficiali, rivolti ai beni esteriori del mondo, o a desideri superiori di conoscenza: questo dipende dall'Energia di cui è dotata, maggiore sarà la sua Energia (concentrazione, identificata con il colore rosso), più l'Anima si espanderà alla dimensione universale; più debole sarà la sua concentrazione, più l'individuo sarà propenso a curare soltanto interessi legati a bisogni immediati e tornaconto personale. L'Anima è un'essenza fluida in perpetua trasformazione e, nonostante ciclicamente sia soggetta a periodi di crisi e caos, la Luce che dalle tenebre scaturirà sarà sempre nuova, nessuno può transitare due volte sullo stesso identico percorso:

IL SOLE E' NUOVO OGNI GIORNO. (Eraclito: frammento 6)

NESSUNO PUO' BAGNARSI DUE VOLTE NELLO STESSO FIUME, PERCHE' L'UOMO NON E' PIU' LO STESSO, NE' LE ACQUE DEL FIUME SONO LE STESSE. (Eraclito: frammento 91)

Ed è proprio attraverso l'Anima che il Logos esprime se stesso, non seguendo un percorso circolare, dunque mai ripetendo gli stessi itinerari, ma avanzando lungo una spirale infinita e sempre nuova. La trasmutazione dell'Anima è un processo irreversibile, "LA MENTE CHE SI APRE AD UNA NUOVA IDEA NON TORNA MAI ALLA DIMENSIONE PRECEDENTE" (Albert Einstein), ed è perciò solo la Conoscenza che offre la salvezza, permettendo all'Uomo di raggiungere nuovi orizzonti e dimensioni esistenziali superiori, più complesse e più estese, consentendo, di volta in volta, di abbandonare quelle realtà vili e deprimenti che costituiscono sempre le scorie del passato, e questo è permesso soltanto a colui che non baratta la propria libertà, che non si piega ad umilianti condizioni di sicurezza, che è in grado di percepire l'Infinito come vero scopo dell'esistenza, di cercare i confini dell'Anima pur sapendo che essi non esistono, abbracciando l'esistenza come un dono fine a se stesso.

L'Anima che accoglie l'Infinito non si lascia deprimere dagli spauracchi dell'esistenza, perchè conosce l'illusorietà del Cosmo e, soprattutto, perchè ne comprende una regola fondamentale: il male non esiste, da ogni caos nasce un ordine più maturo e più complesso, da ogni tenebra nasce una nuova luce, perciò vive in lei la vera Fede, che è la Fede dell'Uomo in se stesso nonostante le sconfitte, nonostante gli affanni e le sventure, nella consapevolezza che la freccia del tempo obbedisce ad un'armonia superiore, percettibile soltanto attraverso l'intuizione.

"L'ARMONIA NASCOSTA VALE PIU' DI QUELLA CHE APPARE" (Eraclito: frammento 54).

Il senso della vita lo si trova osservando il mondo da una prospettiva superiore, attraverso la "comprensione" e la volontà di conoscere e interpretare i messaggi del destino. Chi abbraccia l'ignoranza voltando le spalle al proprio percorso e delegando ad altri la responsabilità delle proprie scelte è destinato a pagare i propri apparenti vantaggi nel torpore dell'apatia che accompagna all'estinzione della scintilla spirituale: non è forse questo lo scopo che perseguono le religioni istituzionalizzate? Esse perseguono, infatti, l'obiettivo di creare apatia e rassegnazione nelle masse per il vantaggio di pochi. Chi abbraccia l'Infinito cercando la Conoscenza, seppure sconfitto, sarà sempre vincitore, seppure umiliato, non avrà mai perso la sua dignità, seppure il destino gli sia avverso, non avrà mai spento la felicità profonda e la sicurezza che la sua Scintilla Interiore, il suo Centro alchemico di Verità alimenta in lui, e rinascerà sempre dalle sue ceneri, di volta in volta più forte e più splendente, perchè un'Anima senza confini è un'Anima che ha scelto la sua unione con lo Spirito, è il particolare che si è innalzato all'universale che niente e nessuno potrà mai annullare.

"L’ANIMA E' COME UN SEME CHE DEVE GERMOGLIARE E SVILUPPARSI, PUO' ESSERE ACQUISITA SOLTANTO NEL CORSO DELLA VITA. NON SOLO, MA E' UN GRAN LUSSO, RISERVATO A POCHISSIMI UOMINI. LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE TRASCORRE TUTTA LA VITA SENZ'ANIMA, SENZA GUIDA INTERIORE. PER LA VITA ORDINARIA, L'ANIMA NON E' AFFATTO NECESSARIA". (Georges Ivanovic Gurdjieff)

L'Anima non è un requisito banale già sviluppato al momento della nascita biologica, piuttosto è un seme, una "possibilità" che progredisce nel tempo mediante le esperienze e la volontà, che di per se stesse non aggiungono nulla all'interiorità dell'uomo se non sono congiunte ad un'autentica passione, la cui origine è l'Energia interiore, innata e insopprimibile, aperta alla dimensione universale, ovvero l'elemento spirituale legato all'Infinito e alla parte maschile, il Logos. Solo l'incontro dell'Anima con il Logos costituisce la conquista della sua immortalità, la sua "concretizzazione" e introduzione alla vita eterna.

Chi possiede la Fiamma Interiore, il Cuore Sacro di Prometeo, non può in alcun modo ignorarla, è parte intrinseca e inscindibile del suo Essere, è energia pura, dirompente, dilagante dal profondo, e non può fare altro che seguire la propria missione, a qualsiasi costo, poichè non c'è nulla al mondo che sia comparabile al suo valore. E' l'energia ribelle suprema, che porta all'emancipazione dell'Uomo dai propri limiti, l'impulso all'innalzamento. Quest'energia può trascinare l'Uomo verso molte crisi, difficoltà, inquietudini...può precipitarlo verso il basso fino al punto della disperazione, ma egli sarà sempre vivo, sempre se stesso, non si disconnetterà mai dal proprio centro alchemico, e ogni seppur catastrofica esperienza per lui sarà il preludio di un'altrettanto potente illuminazione. Le sue azioni possono essere crudeli, le sue idee deleterie, ma la sua energia sarà sempre sufficiente a trascendere ogni condizione.

“LA VIA VERSO L'ALTO E LA VIA VERSO IL BASSO SONO UNA E LA STESSA". (Eraclito: frammento 60)

Dunque la condizione più pericolosa per l'Uomo non è la più triste sventura, o la distruttività, la discesa, l'errore (tutto ciò fa parte del suo percorso di conoscenza)...bensì l'INDIFFERENZA, ovvero quella zona grigia in cui vegetano dalla nascita alla morte coloro che ignorano la propria scintilla interiore, o piuttosto che non possiedono abbastanza energia creativa per accrescerla fino al punto da raggiungere la pienezza della condizione umana. Ciò che crea e ciò che distrugge sono lo stesso elemento, l'uno dipende dall'altro ed entrambe sono legati alla vita, ma chi non possiede l'energia necessaria a far funzionare il proprio Centro Alchemico vegeta nella più miserabile delle condizioni: egli conduce un'esistenza apparente, le sue sofferenze e le sue traversie non conducono a nulla, non possiede alcun sentimento profondo, nè tantomeno dei principi e dei valori radicati ed inestricabili, un proprio centro di gravità permanente; è la condizione di colui che può commettere i peggiori crimini "da automa", semplicemente perchè non possiede nulla in se stesso e delega perciò ogni sua facoltà al potere altrui, come descritto da Hanna Arendt nel libro "La banalità del male". L'ignoranza è sofferenza, ma c'è una sola condizione che porta alla morte: l'indifferenza, che è la condizione di colui che delega, che rinuncia a possedere qualcosa in se stesso, ed è la condizione a cui attingono i regimi autoritari e le religioni istituzionalizzate, e queste ultime più di ogni altro fenomeno conducono al baratro definitivo, la morte assoluta che non è un preludio alla rinascita, ma una via senza ritorno.

Il tuo corpo può essere in catene, puoi rimanere rinchiuso per lungo tempo in una prigione oscura, nell'impossibilità di agire; puoi essere ammalato, o perseguitato, o caduto nella più desolante miseria materiale, ma se nessuno si potrà impossessare della tua Anima tu possiederai l'Universo e niente ti potrà annullare.

"LE NUVOLE NON POSSONO ANNIENTARE IL SOLE" (Franco Battiato)

Ma la condizione di colui che è prigioniero ed è disposto a rinunciare alla propria libertà perchè gli aguzzini lo riforniscono del cibo quotidiano, o che crede addirittura di essere libero non riconoscendo la propria situazione è inferiore a quella degli animali bruti. I MECCANISMI DELL'ANIMA SONO SIMILI A QUELLI DEL CORPO: SE NON VIENE NUTRITA, ESSA MUORE. La sua vitalità e la sua sopravvivenza dipendono dalla sua indipendenza e dal suo slancio verso l'Infinito.

Alessia Birri


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27 sett.
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+Alessia Birri Buona serata cara amica mia, eccellente articolo , bravissima :-)
27 sett.
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+Luca Manetta : grazie Luca! Buona serata anche a te, di musica e relax :-)
27 sett.
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beautiful Alessia!
27 sett.
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+Black Ritual : thank you so much my friend!
27 sett.
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🖤that's so relaxing....
27 sett.
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+Alvaro Romero Rangel : Hello Alvaro, thank you very much!


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