venerdì 16 novembre 2018

LE ENIGMATICHE PIRAMIDI DI MONTEVECCHIA


31 mag 2018



Straordinario documentario in due puntate (I e II parte) sulle enigmatiche PIRAMIDI DI MONTEVECCHIA in Lombardia, nei pressi di Lecco: colline modellate da antichissime popolazioni in epoca sconosciuta, riutilizzate successivamente dai CELTI come luogo di culto, scoperte dall'architetto e ricercatore VINCENZO DI GREGORIO negli anni '90, rilevate dall'osservazione satellitare. In aggiunta un altro breve documentario.

LA STORIA SEGRETA DELL'UMANITA'

Anno dopo anno, grazie alle immagini satellitari e alle nuove tecnologie che ci permettono una visione complessiva del territorio, sempre più emergono le tracce inconfondibili di un'antica cultura globale, i cui elementi si ripetono in modo straordinariamente simile, in tutti i continenti e attraverso tutte le epoche della storia e della preistoria. Queste testimonianze monumentali, infatti, non sono relative solamente a costruzioni architettoniche come le piramidi egizie o sudamericane, ma lo stesso schema si è ripetuto in epoca preistorica, mediante il modellamento piramidale delle alture preesistenti, con una precisione che non lascia dubbi sull'ingegno, sulla profonda spiritualità e sulla condivisione di una conoscenza universale, che presso tutti i popoli del mondo veniva trasmessa di generazione in generazione.

La caratteristica comune di molti dei più antichi luoghi di culto esistenti è la loro correlazione con l'allineamento delle tre stelle della CINTURA DI ORIONE, e questo aspetto riguarda anche le PIRAMIDI DI MONTEVECCHIA in Lombardia, come viene ben esposto nel presente video; si potrebbero portare ad esempio a riguardo le piramidi di GIZA, le piramidi di THEOTIHUACAN (anche in questo caso i monumenti Maya ed egizi sembrano frutto della stessa progettazione), oppure la struttura degli antichi villaggi HOPI nel Sud Ovest americano, le configurazioni neolitiche a cerchi tripli in Inghilterra, come ad esempio MERRIVALE, STANTON DREW, AVEBURY, THORNBOROUGH e GREY WETHERANCHE e molte altre strutture megalitiche.

Possiamo fare un accenno alle controverse piramidi di VISOKO, in Bosnia, che ripetono lo stesso schema, anche se la configurazione della più grande, denominata dagli studiosi "Piramide del Sole", lascia pochi dubbi sulla sua origine artificiale, nonostante lo scopritore SEMIR OSMANAGIC sia osteggiato dalla comunità accademica. Inoltre, l'IPOGEO CELTICO di CIVIDALE in Friuli sembra anch'esso correlato all'esistenza di tre colline a forma piramidale, la cui presenza è stata confermata dalle immagini satellitari, e anch'esse sono disposte seguendo l'allineamento della CINTURA DI ORIONE. Ricordo che, quando visitai l'IPOGEO, qualche anno fa, provai delle indescrivibili sensazioni. Le popolazioni successive, compresi i CELTI, riutilizzarono queste strutture a scopi rituali, ma probabilmente queste vennero modellate da popolazioni ancestrali, in epoche remotissime e ormai dimenticate anche dalle più antiche civiltà. La COSTELLAZIONE DI ORIONE è stata da sempre venerata da tutte le culture del mondo come un luogo di "passaggio", in cui si attraversa la soglia della morte per celebrare la rinascita. I SUMERI immaginavano, nella disposizione delle nove stelle che formano la costellazione, la sagoma dell'eroe GILGAMESH che combatteva contro il TORO DEL CIELO.

L'esistenza di un'atavica cultura universale è dimostrata non solo da straordinari elementi architettonici che si sono ripetuti presso tutti i popoli e i continenti, ma anche dai miti e dalle informazioni condivise universalmente dalla notte dei tempi, un patrimonio di documentazioni che non appartiene soltanto all'ambito degli studi e della ricerca, ma, cosa più importante, le testimonianze esteriori e materiali sono il riflesso di ciò che è custodito nello scrigno dell'inconscio collettivo ed individuale, di ciò che è stato dimenticato da troppo tempo, precipitando nei nascosti meandri della memoria umana. Quell'età aurea dell'interconnessione globale e dell'armonia con la Natura e con le forze del Cosmo, quell'equilibrio cosciente fra microcosmo e macrocosmo, quel perno di consapevolezza dell'uomo congiunto alle profondità del suo essere e conscio delle proprie responsabilità e potenzialità, è conservato in forma simbolica ed archetipica, e perpetuato attraverso i millenni dal sapere iniziatico, racchiudente il messaggio che dal passato dev'essere trasmesso al futuro.

Da millenni il mondo è diviso in due: "svegli e dormienti", come affermò ERACLITO; la riconquista del primigenio equilibrio consiste nel fare in modo che la consapevolezza ridivenga universale, e condivisa non da una minoranza, ma dalla maggioranza, in modo che non possano più esistere masse rozze e ignoranti da blandire e raggirare ogniqualvolta debbano essere introdotti e rispettati i principi fodamentali della convivenza umana e della civiltà. Che gli ambienti accademici, legati a doppio filo alle ideologie dominanti, abbiano per questo tutto l'interesse ad occultare le evidenze archeologiche, chiunque lo può intendere: la storia, com'è sempre stata ufficialmente raccontata, è una grande bugia, smascherata nel tempo da studiosi anticonformisti le cui teorie, in seguito, saranno per certo comunemente accettate. Abbiamo visto molti dogmi infrangersi in questo modo, sia in campo archeologico che scientifico.

Ma quanto sarebbe pronta l'umanità oggi ad accogliere la verità, a conoscere le proprie radici, portando alla luce la realtà della storia umana che da tempo immemorabile viene gelosamente custodita dai circoli sapienziali? La conoscenza oggi è a portata di tutti, se alla base c'è un'autentica volontà di crescita individuale, le informazioni sono profuse abbondantemente su libri, siti, interviste a personaggi autorevoli...ma quanti sono disposti a riconoscerle come parte integrante del proprio percorso e non come semplice accumulo di memorie sparse? Quando l'uomo la smetterà di sfuggire a se stesso? Quando uscirà da questo lungo e interminabile sonno della ragione? Infatti, come possiamo constatare, oggi le prove evidenti dell'antica interconnessione globale vengono strumentalizzate e deformate senza ritegno a favore delle solite fantasticherie e ideologie distorte.

Può progredire un'umanità che ignora le proprie radici? Certamente no, ma per riconoscere queste radici, che nessuno avrebbe mai potuto recidere, ci dobbiamo prima affrancare da ogni legame che ci incatena ad una concezione illusoria della realtà, dal lungo processo di disumanizzazione operato dalle religioni, da un mortificante sistema sociale basato sullo sfruttamento e la competizione, altrimenti ogni conferma archeologica e storica rimarrebbe pura e sterile informazione, una faccenda estranea a noi, riferita semplicemente ad "antiche popolazioni", oppure finirebbe sepolta da una marea di distorsioni, poichè la mente puerile preferisce ascoltare sempre colui che la esenta dalle proprie responsabilità, il mistificatore che le racconta ciò che vuole sentire.

Per riallacciare il legame con la nostre autentiche origini e poter guardare al futuro con una sicurezza adulta e responsabile ci dobbiamo liberare di tutto, dobbiamo prendere atto della nostra follia, dobbiamo annientare ogni idea del mondo che ci ha accompagnato finora, dobbiamo resettare l'orologio della storia, ogni idea di civiltà che ci è stata inculcata dai poteri che si sono succeduti nel tempo. Quando ci saremo liberati da una concezione della realtà che ci pone in conflitto con la Natura e con noi stessi, non avremo nemmeno bisogno di prove archeologiche, la verità apparirà davanti ai nostri occhi come se fossimo usciti da un antro buio alla luce diurna, e scopriremo che le prove sono sempre state sotto i nostri occhi, ovunque, in ogni anfratto e in ogni "stranezza" per noi ancora indecifrabile, ma del tutto evidente agli occhi di colui che sa.

Tutto il progresso tecnologico sarà inutile e distruttivo senza la convergenza con l'ancestrale concezione olistica del Cosmo e la coscienza del legame indissolubile con la Terra, che fin dalla notte dei tempi permise all'uomo di conoscere e interagire con le energie dell'Universo, costruendo o modellando i suoi monumenti presso i "luoghi energetici" e i punti di forza del pianeta, sviluppando le proprie capacità extrasensoriali, stabilendo un contatto diretto con l'intelligenza universale. Tutti i luoghi in cui sorgono piramidi, monumenti megalitici e antichi santuari sono compresi in un reticolo globale di linee energetiche proiettate dall'universo alla Terra, che gli antichi conoscevano benissimo, e la forma piramidale è la più adatta a convogliare queste forze.

“GLI DEI SCESERO DAL CIELO CON I LORO POTENTI VIMANA E MODELLARONO LE MONTAGNE A MISURA DEI LORO MONUMENTI". Dal poema epico sanscrito MAHABHARATA (gli Dèi sono probabilmente le energie cosmiche interagenti con l'ispirazione ed il genio umano, il punto di congiunzione tra spirituale e materiale)

Alessia Birri

LE PIRAMIDI DI MONTEVECCHIA, parte I:

https://www.youtube.com/watch?v=X7fNaPf6t6c

LE PIRAMIDI DI MONTEVECCHIA, parte II:

https://www.youtube.com/watch?v=duhBIjsOTOM

LE PIRAMIDI DI MONTEVECCHIA, altro documentario:

https://www.youtube.com/watch?v=LvzOWpUCzp4&index=4&list=LLrZFicfdyZ7nugSSWAcedKQ&t=11s
https://www.youtube.com/watch?v=X7fNaPf6t6c

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24 sett.
Foto del profilo di Luca Manetta
+Alessia Birri Buona serata cara amica mia, un video estremamente interessante, che pone tanti quesiti su chi e quando possa avere costruito queste piramidi :-)
24 sett.
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+Luca Manetta : buona serata Luca :-) Soprattutto la seconda parte è magnifica, con le riprese dal deltaplano, sono stati bravissimi. Ciao :-)
24 sett.
Foto del profilo di Alessia Birri
+Salvatore Arcadipane : ciao Salvatore: sì, infatti era manodopera specializzata, inoltre gli artisti egizi avevano accesso a tutte le più profonde conoscenze. Grazie e buona giornata anche a te :-)



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