sabato 10 novembre 2018

IL CAOS E' LA PRIMA MATRICE DELL'UNIVERSO


26 gen 2017


 Il CAOS preesiste all'ORDINE DELL'UNIVERSO. La convinzione pitagorica si riassumeva così: "l'universo è numero e tutto quel che esiste è comprensibile in termini di rapporto"; che l'universo, alle sue fondamenta, fosse riconducibile alla logica, come presumeva PITAGORA, è una tesi in seguito smentita dalla scoperta dei NUMERI IRRAZIONALI e delle GRANDEZZE INCOMMENSURABILI: la radice quadrata di 2, ad esempio, costituisce una serie infinita di decimali dopo la virgola che non presentano una ricorrenza periodica di cifre uguali, ed è perciò un NUMERO IRRAZIONALE, ed inutilizzabile ai fini della misura e della comprensione dei fenomeni universali. In epoca recente è stato appurato che la radice quadrata di qualsiasi numero naturale (dove per "naturali" si intendono le cifre 0  1  2  3  4  5  6  7  8  9 utili all'esigenza pratica di contare) consiste inevitabilmente in una cifra irrazionale. Un altro numero irrazionale è il PI GRECO calcolato da ARCHIMEDE nel III secolo a.C., e consiste nel rapporto fra il perimetro del cerchio e il suo diametro, ed anch'esso risulta essere una cifra irrazionale, come spiegato sopra. La domanda che sorge spontanea è questa: IL VERO SOSTEGNO DELL'UNIVERSO (o meglio "gli universi") E' IL CAOS? Sembrerebbe paradossale, ma potrebbe essere "logicamente" comprensibile, per il fatto che dal caos può sorgere qualsiasi cosa, e dal caos possono nascere universi, ad esempio, con leggi fisiche diverse dal nostro, mentre se tutto fosse rapportabile ciò non sarebbe possibile, ed è forse proprio il CAOS a permettere la libertà di rappresentazione di fenomeni e di possibilità infinite, nonchè gli infiniti orizzonti della coscienza. Dunque l'ordine sarebbe relativo e l'unico elemento davvero assoluto sarebbe il caos, dal quale derivano tutte le varianti infinite e le possibilità. Caratteristica del caos è proprio quella di essere creativo e generare i fenomeni in tutte le loro forme infinite, mentre l'ordine assoluto porterebbe ad un assoluta cristallizzazione, ed è questo che succederebbe, a mio avviso, se l'universo fosse comprensibile mediante la logica e i numeri. Dunque, fortunatamente l'universo non è "numero" ed è la coscienza stessa che determina l'"ordine" coerente delle cose. Ad esempio: potrebbe esistere un universo privo di esseri coscienti (non necessariamente evoluti) che lo percepiscono? Se la coscienza è base portante dell'universo, una percezione diversa creerebbe un tipo diverso di universo. Ma tutti vediamo le stesse cose, anche se le consideriamo in modo diverso: perchè ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda generata dall'aggregazione di coscienze simili, anche se non uguali dal punto di vista evolutivo? Tutte queste riflessioni assumerebbero un senso se considerassimo l'Universo come un'ENTITA' ASSOLUTA IN CONTINUO DIVENIRE, che diviene progressivamente cosciente mediante l'UOMO nella sua accezione di MICROCOSMO. L'universo possiede quindi una volontà anteriore all'ordine stabilito, e la volontà stessa dell'ordine nasce paradossalmente dal CAOS, essendo ORDINE e CAOS non opposti ma inscindibili. (Alessia Birri)

FOTO: immagine da un'opera dell'artista polacco IGOR MORSKI.
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26 gen 2017
Foto del profilo di MERLINO SILVESTRE
Ottimo Alessia!!!
I numeri, però, vanno pensati assolutamente come "simboli" di riferimento per il pensiero. Pitagora non conosceva lo "zero" !!!
La sua tetraktis comincia dall'Uno e ad Essa , nell'Essenza dell'Unità, riconduceva Tutto!!!
Lo "zero" è riconducibile al " Proarke' " , l'Essenza che genera se stessa, simbolicamente dallo Zero l'Uno. Troppo poco lo spazio per un approfondimento così interessante. Però per altre strade, la Fisica quantistica, comincia a dare risposte molto vicine al pensiero classico.
È stato interessante leggerti!

26 gen 2017
Foto del profilo di Alessia Birri
MERLINO SILVESTRE: grazie per gli approfondimenti che hai aggiunto, i tuoi commenti mi servono sempre da stimolo per nuove indagini, perchè io sono autodidatta, devo riuscire a cavarmela sempre da sola ed è raro trovare qualcuno con cui poter dialogare in modo costruttivo!

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