Panta rei: L'ENERGIA E' L'UNICA REALTA'

13 mag 2018

"PER LA DIVINITA' TUTTO E' BELLO, BUONO E GIUSTO. GLI UOMINI INVECE RITENGONO GIUSTA UNA COSA E INGIUSTA L'ALTRA" (Eraclito di Efeso - frammento 102)

Bene e male appartengono ad una concezione distorta della realtà: esiste solo un'Energia, eterna e indistruttibile, e quest'Energia pura può trasmutare in ogni forma, così nell'anima come nella materia; ogni pensiero, stato d'animo, disposizione può essere trasformato, l'odio può divenire amore, l'egoismo può divenire generosità. Ogni desiderio segue la via dell'evoluzione e si tramuta, di volta in volta, in istanze sempre superiori e sempre più universali. L'opposizione dualistica fra bene e male proviene da un'idelogia innaturale e deleteria, a cui l'umanità è stata soggetta da ormai molto tempo, perdendo il contatto con la realtà, con se stessa e con l'armonia universale: non esistono qualità benevole e qualità malevole, nè nel Cosmo nè nella natura umana, ma soltanto un equilibrio di forze opposte che devono essere armonizzate allo scopo del benessere individuale e collettivo e che, se ciò non avviene, sono destinate a creare sofferenza e divisione. Il percorso evolutivo non fa salti, nè quello individuale, nè quello universale, ogni gradino verso la perfettibilità dev'essere percorso e compreso, l'energia dei desideri più egoistici contiene il seme della trasmutazione nell'empatia universale.

Tutto è Energia in perenne trasformazione, ogni aspetto della natura umana, come una fiamma, tende verso l'alto, verso la purificazione dagli elementi più egoistici, proprio mediante gli elementi egoistici stessi. Tutto proviene dal basso ed aspira alla catarsi. Tutto è ugualmente indispensabile all'equilibrio e al progresso della coscienza, ciò che non comprendi o rifiuti ritorna assumendo sempre nuove tormentose forme, poichè il prezzo dell'ignoranza è sempre quello più alto e più doloroso. E la concezione dualistica della realtà, la separazione fra bene e male, è la forma suprema di ignoranza, di follia, di morte spirituale.

L'Uomo esiste in funzione della Conoscenza, dell'evoluzione, della perfettibilità, dell'identificazione con la Divinità universale e con le forze della Natura, che sono fuori di lui e dentro di lui. Non esiste un mondo alieno e nemico della felicità umana: la Natura è abbondanza, il corpo è piacere, il cuore è desiderio, l'itelligenza è ingegno e immaginazione...tutte le energie concorrono al nostro benessere a meno che non siano usate in modo squilibrato o, peggio, delegate all'altrui potere, religioso, politico e ideologico.

Tutto ciò che rimane irrealizzato si trasforma in putredine, divenendo, da energia evolutiva, fattore deleterio. Tutte le manifestazioni più basse della natura umana assolvono le funzioni di quelle più alte, non esistono elementi buoni o cattivi, tutto obbedisce alla legge dell'equilibrio universale, ogni cosa prima o poi sfocia nel suo contrario, equilibrando le opposizioni e questo è uno dei più illuminanti principi della filosofia di ERACLITO e di ogni antica Conoscenza iniziatica: ovvero la funzione della regolamentazione dei contrari. L'Energia vitale, eterna e dirompente che scaturisce dal profondo, per raggiungere la sua più alta espressione nella pienezza dell'essere umano, deve prima attraversare e sperimentare ogni percorso, deve riconoscere ogni sua potenzialità comprendendola come qualità intrinseca e inscindibile del suo essere.

Solo un vero Mago riconosce in ogni cosa esistente l'elemento della metamorfosi del Fuoco universale, il seme che attende di essere fatto germogliare, il piombo che dev'essere trasmutato in oro. Ogni uomo ha il dovere di essere un Mago, di conoscere se stesso, di comprendere l'interazione delle forze dell'universo, di acquisire un potere consapevole guidato dall'equilibrio e dal suo Genio interiore, che è sempre votato alla sua felicità e, conseguentemente, alla felicità universale. Tutto ciò che esiste, in quanto esiste, è materiale da costruzione, per l'uomo, di un'anima immortale, evoluta al punto da piegare al suo volere gli elementi e le forze della Natura ed essere in perfetta armonia con l'universo. Questa sapienza e questa profonda connessione con il Tutto e con la Natura, in tempi ancestrali, era patrimonio di ogni essere umano, ed è rimasta nell'inconscio collettivo in forma di archetipi.

Un uomo diviso in se stesso è un uomo debole, incapace di gestire le proprie energie e le energie della Natura, un cieco che crede di vivere in un Cosmo maligno perchè procede a tastoni attraverso le tenebre della sua ignoranza, nemico di se stesso, infelice e distruttivo. Il saggio, invece, riconosce la realtà come flusso di Energia, sa che la luce scaturisce dalle tenebre e non teme la notte più buia, sa che non può esserci creazione senza distruzione, che ogni fiamma che si innalza verso il cielo proviene dalla Terra, che da ogni caos nasce un ordine più complesso e superiore, che la freccia del tempo prosegue sempre in avanti e i frutti raccolti nel viaggio non saranno mai perduti; che la storia fa due passi avanti e, magari, uno indietro, ma persegue sempre il progresso ed il miglioramento; perciò il saggio, rassicurato dalla propria Fiamma Interiore, è simile ad una possente quercia dalle radici profonde che non si lascia squassare dalle tempeste, poichè possiede la saggezza universale.

"TUTTO E' DETERMINISMO, TUTTO SEGUE LEGGI MOLTO CHIARE E ASSOLUTE. POSSIAMO ARRIVARCI IN MANIERA POSITIVA ATTRAVERSO L'UNIONE E LA COMPRENSIONE RECIPROCA, O NEGATIVA CON LA SOFFERENZA...MA LA CONCLUSIONE E' LA STESSA: DOPO IL MONDO SARA' MIGLIORE". (Michael Laitman, fondatore di Bnei Baruch: associazione per la diffusione della Kabbalah)

A ciò possiamo aggiungere che il futuro determina il corso degli eventi almeno quanto il passato. Questo non significa che non esista il libero arbitrio: il libero arbitrio esiste in quanto l'uomo è padrone del suo destino, e non esiste in quanto tutto si svolge secondo necessità, che è l'elemento "che attira" e fa in modo che il tempo non scorra mai al contrario, poichè il tempo stesso è un'illusione, e alla superiore visione divina il Tutto assume una forma perfetta nella simultaneità della sua Essenza. Il Tempo, come il libero arbitrio, esiste e non esiste, secondo la prospettiva infinita della conciliazione degli opposti. Tutto ciò che possiamo pensare, creare, conquistare affonda le sue radici nel suo opposto. Come l'Essere nel Non-essere, e il Tutto nel Nulla.

"IL TUTTO E' DIVISIBILE E INDIVISIBILE, GENERATO E INGENERATO, MORTALE E IMMORTALE, IL RAGIONAMENTO E' ETERNITA', IL PADRE E' IL FIGLIO, IL LOGOS E' ETERNO". (Eraclito, frammento 22 B 50)

La gerarchizzazione della società relegò il patrimonio condiviso di conoscenza a privilegio di pochi, mentre alla maggioranza della popolazione venne negata la realizzazione del proprio destino. Ogni pulsione, inclinazione, desiderio, ecc...venne scisso dalla sua funzione catartica e, nella totale incomprensione del suo valore nel contesto esistenziale, si trasmutò in veleno. La mediocrità, la zona grigia dove non vi è luce nè ombra, è il frutto di questa scissione, di questo infelice, barbaro e millenario lasso di tempo, e costituisce il limbo in cui la scintilla divina dell'uomo inevitabilmente muore.

Così l'uomo, non riconoscendo più ogni sua naturale disposizione come radice di possibilità, scisso da se stesso e dalla Natura, non riconobbe più la grandezza di ciò che si nasconde dietro il velo della realtà, e divenne schiavo delle stesse potenze che prima erano strumenti della sua realizzazione, non riconobbe più il suo Genio interiore, e si credette un miserabile, alla stregua degli animali bruti, considerando, di conseguenza, il Cosmo intero, le sue aspirazioni più intime, il suo stesso corpo come un nemico da combattere in favore di poteri a lui superiori destinati ad assorbire, da quel momento, ogni sua energia spirituale e vitale. E la forma dei suoi pensieri distorti si materializzò divenendo la sua nuova realtà, la stessa realtà da cui noi, oggi, ci dobbiamo affrancare.

L'età dell'oro, della conoscenza iniziatica condivisa, della responsabilità e della libertà, non è una nebulosa reminiscenza del passato, ma è nella visione del futuro e nella sua realizzazione. Il futuro, ricco di tutte le esperienze più disastrose della storia umana, supportato dalla scienza, sarà sempre infinitamente migliore di ogni era passata, e di ogni previsione che si possa elaborare in quest'epoca ancora barbara, ma in cui sono cosparsi i semi dell'avvenire. Le religioni monoteiste rimarranno un triste e lugubre ricordo, la conoscenza iniziatica riconquisterà il suo carattere universale, i legami saranno costituiti dall'unione delle coscienze, la ricchezza spirituale riconquisterà il suo trono nell'Uomo del futuro, vero Uomo e vero Dio.

Alessia Birri

Alessia Birri

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27 sett.

MERLINO SILVESTRE

Ho letto con molto interesse questo scritto , ma in realtà ho letto con lo stesso interesse anche quello tuo precedente sempre su Eraclito.
Viviamo in una realtà solo apparentemente Duale. Il Nero , il buio, non è mancanza di Luce ma solo un' altra forma in cui si manifesta la Luce. Sono due forme con cui si manifesta la Luce che è vibrazione: una lunghezza d'onda, una Energia. Noi
non vediamo i raggi ultravioletti, ma esistono e sono anche essi Energia.
Le Sephirot sono il lato Bianco della Forza, cosi come le Qliphoth sono il lato oscuro della stessa Forza: il Fuoco Principio che è in noi e in tutto il Creato.
Buonanotte Alessia.

27 sett.

Alessia Birri

+MERLINO SILVESTRE : buongiorno, grazie per i tuoi approfondimenti sempre utilissimi! Vorrei consigliarti la lettura di quest'intervista a Vittorio Marchi, illuminante per comprendere la convergenza fra le scoperte scientifiche e l'antica conoscenza iniziatica:

altrogiornale.org - Tutti X 1,1 X Tutti – Intervista a Vittorio Marchi